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Academic literature on the topic 'Interazioni madre-bambino'
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Journal articles on the topic "Interazioni madre-bambino"
Salomonsson, Bjorn. "La terapia madre-bambino e il suo impatto sulla psicoanalisi dell'adulto." INTERAZIONI, no. 1 (July 2012): 11–29. http://dx.doi.org/10.3280/int2012-001002.
Full textFedeli, Claudia, and Rosario Montirosso. "Gli affetti come organizzatori dell'esperienza." GROUNDING, no. 1 (November 2010): 19–32. http://dx.doi.org/10.3280/gro2010-001005.
Full textMontirosso, Rosario, Lynne Murray, Guenda Ghezzi Perego, Roberto Brusati, Francesco Morandi, and Renato Borgatti. "Modalitŕ interattive nella relazione precoce tra madre e bambino affetto da labio-palato-schisi. Studio osservativo su un campione italiano." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2010): 134–52. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2009-003007.
Full textValoriani, Vania, Serena Vaiani, maria Gabriella Ferrari, and Paola Benvenuti. "Stile di attaccamento adulto, interazione precoce madre-bambino e rischio depressivo." RIVISTA DI STUDI FAMILIARI, no. 1 (May 2009): 87–103. http://dx.doi.org/10.3280/fir2009-001007.
Full textFivaz-Depeursinge, Elisabeth, Chloč Lavanchy-Scaiola, and Nicolas Favez. "La comunicazione triangolare del bambino piccolo in famiglia: un accesso all'intersoggettivitŕ triadica? Considerazioni teoriche e casi clinici." RICERCA PSICOANALITICA, no. 3 (September 2012): 65–88. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2012-003008.
Full textValoriani, Vania, Serena Vaiani, and maria Gabriella Ferrari. "Intersoggettivitŕ primaria, interazione precoce ed esperienza di allattamento: soddisfazione materna ed esordio depressivo come fattori di rischio per lo sviluppo infantile." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2010): 72–95. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2009-003004.
Full textDissertations / Theses on the topic "Interazioni madre-bambino"
IERARDI, ELENA. "Maternità in adolescenza: interazioni madre-bambino, fattori di rischio e valutazione dell’efficacia di un programma di intervento." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2015. http://hdl.handle.net/10281/68591.
Full textDozio, Elisabetta. "La transmission du traumatisme de la mère au bébé en contexte humanitaire." Thesis, Sorbonne Paris Cité, 2017. http://www.theses.fr/2017USPCB217.
Full textSeveral studies on the inter- and trans-gerational transmission of trauma confirm the evidence of transmission without giving a detailed description of the process that could be the basis of mother to child direct transmission. Understanding this process could help to think and promote early care for traumatized mothers and their children. This is especially important in contexts of collective trauma, such as humanitarian emergencies, where a large part of the population is exposed to extreme and repeated traumatic events. In order to identify the determinants of the mother to child direct transmission in a humanitarian context, we recruited twenty-four mother-child dyads, in three countries affected by the Central African political and religious crisis started in 2013 (Central African Republic, Chad and Cameroon). The twenty-four dyads were composed by mothers exposed to one or more traumatic events, in the absence of the child, before childbirth or during pregnancy and their children, aged from one month to three years. We met the mother-child dyads during a semi-structured interview that we filmed in order to allow a microanalysis of the cross-modal (visual, bodily, vocal) interactions between mother and child. The objective was to understand whether interactions underwent modifications during the revocation of the traumatic event by the mother, and if yes, to have a better comprehension of these changes. Dyadic interactions were also observed in a free play situation without the presence of interviewers. Maternal representations as well as traumatic markers in mother discourse have been taken into account as factors contributing to the traumatic transmission. The results of the dyadic exchanges analysis during the interview show some evidences in the modification of interactions during the traumatic revocation of the mother. The details of this difference in mother-child interactions are presented in the results session. In the discussion session, the results from the microanalysis of interactions, have been connected to the mother's speech where we can notice the role of maternal representations about the child that have an important involvement in traumatic transmission. The analysis of all these multiple components seems to indicate that maternal trauma influences the mother's representations about the child, her relationship with him and the intergenerational mandate of which the child will be assigned to. In addition, traumatized mothers who are overwhelmed by their own negative emotional state, have difficulties in interpreting the child's verbal and non-verbal expressions correctly and finding appropriate answers. This difficulty is reflected in the transmission of mother negative emotional state to the child, who interprets the mother's lack of response or inadequate responses to his solicitations, as negative signals about his own emotional state. The child has no other strategies than internalizing the maternal negative affective state and transforming it into its own internal state. Despite the evidence of the transmission of the negative emotional state from the mother to the child, we have observed some protective factors that can preserve mothers and children from the inevitability of this transmission. Mothers and children show many internal resources and skills that suggest a possible recovery as well as give the basis to think about the prevention of traumatic transmission, when the process is already underway. To conclude this work we present clinical applications for the management of traumatized mothers and their young children in order to reduce the effects of the possible transmission of trauma to the child or, where possible, to prevent it
Diversi studi sulla trasmissione inter e tran-generazionale del trauma confermano l'evidenza della trasmissione, ma senza fornire una descrizione dettagliata del processo che potrebbe essere alla base della trasmissione diretta dalla madre al bambino. Comprendere questo processo potrebbe aiutare a pensare e promuovere la cura precoce delle madri traumatizzate e dei loro bambini. Ciò è tanto più importante nelle situazioni di trauma collettivo, come possono essere le emergenze umanitarie, dove una gran parte della popolazione è esposta a eventi traumatici estremi e ripetuti. Al fine di individuare le caratteristiche specifiche della trasmissione diretta del trauma psichico dalla madre al bambino in ambito umanitario, abbiamo reclutato ventiquattro diadi madre-bambino in tre paesi colpiti dalla crisi politico-religiosa della Repubblilca Centrafricana che ha avuto inizio nel 2013 (Centrafrica, Ciad e Camerun). Nelle ventiquattro diadi, la madre ha assistito a uno o più eventi traumatici in assenza del bambino, prima della nascita o durante la gravidanza e il bambino ha un'età compresa tra un mese e tre anni. Hanno partecipato a un' intervista semi-strutturata che abbiamo filmato per consentire la microanalisi delle interazioni cross-modali (visive, corporee, vocali) tra madre e bambino, con l'obiettivo di comprendere se durante la rievocazione dell'evento traumatico della madre, le interazioni madre-bambino si modificano e in questo caso, come. Le interazioni diadiche sono state osservate anche in una situazione di gioco libero senza la presenza d¿intervistatori. Le rappresentazioni materne e gli elementi identificatori del trauma nel discorso della madre sono stati considerati come fattori che contribuiscono alla trasmissione traumatica. I risultati delle analisi dell'interazione diadica durante l'intervista mostrano un cambiamento evidente dell'interazione nel momento della narrazione traumatica della madre. I dettagli delle differenze osservate nell'interazione madre-bambino sono presentati nella sessione dei risultati e nella discussione sono messi in relazione con il contenuto e la forma del discorso della madre, in cui è possibile vedere il ruolo delle rappresentazioni materne à proposito del bambino, nella trasmissione del trauma. L'analisi di tutti queste componenti multiple suggerisce che il trauma materno ha un impatto sulle rappresentazioni della madre a proposito del suo bambino, del rapporto che ha con lui e del mandato transgenerazionale di cui il bambino sarà portatore. Inoltre, le madri traumatizzate, invase dal proprio stato emotivo negativo, mostrano una difficoltà a interpretare correttamente le espressioni verbali e non verbali del bambino e a trovare delle risposte adeguate alle sue sollicitazioni. Questa difficoltà si traduce nella trasmissione dello stato emotivo negativo della madre al bambino, che interpreta la mancanza di risposta della madre o le risposte inadeguate alle sue richieste, come segnali negativi rispetto al suo stato emotivo. Il bambino non riesce a trovare altre strategie oltre a quella di interiorizzare lo stato emotivo negativo della madre e trasformarlo nel proprio stato emotivo interno. Nonostante le prove della trasmissione dello stato emotivo negativo dalla madre al bambino, abbiamo osservato alcuni fattori protettivi in grado di preservare le madri e i bambini dall'inevitabilità della trasmissione. Madri e bambini mostrano diverse risorse e competenze interne che ci portano a immaginare che una "riparazione" è possibile, cosi come anche la prevenzione della trasmissione traumatica, nel caso in cui il processo è già avviato. Per concludere questo lavoro, presentiamo delle proposte cliniche destinate alle madri traumatizzate e ai loro bambini, al fine di ridurre gli effetti della possibile trasmissione del trauma al bambino o, quando possibile, per impedirla
GAZZOTTI, SIMONA. "Madri adolescenti e sviluppo socio-emotivo infantile: sperimentazione di un modello di intervento preventivo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/19822.
Full textLONGOBARDI, Emiddia. "Funzione comunicativa del comportamento materno e sviluppo comunicativo-linguistico del bambino nel secondo anno di vita." Doctoral thesis, 1991. http://hdl.handle.net/11573/384760.
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