Academic literature on the topic 'Integrazione territoriale'

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Journal articles on the topic "Integrazione territoriale"

1

Annese, Mariella, and Letizia Chiapperino. "L'area protetta come dotazione territoriale per una rinnovata fruizione della costa." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 132 (November 2021): 51–73. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-132003.

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Abstract:
Partendo dal case study di Costa Ripagnola, il contributo riflette sulla capacita degli strumenti di tutela di attribuire nuovi significati all'area protetta per fronteggiare le crescenti pressioni antropiche. La strategia di tutela, contesto da cui muove questa riflessione, dovrebbe considerare il paesaggio tanto secondo la tradizionale nozione di "patrimonio identitario" da conservare, quanto di risorsa strategica per sperimentare nuovi indirizzi di integrazione con le politiche di governance.
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Di Giacinto, Valter. "Il grado di integrazione economica tra mezzogiorno e centro-nord: evidenze empiriche da un modello var multi-regionale." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 1 (May 2012): 11–41. http://dx.doi.org/10.3280/rest2012-001002.

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Abstract:
Nel lavoro si propone una nuova metodologia empirica di misurazione del grado di integrazione economica tra il Mezzogiorno e il resto dell'Italia. La metodologia prevede la specificazione e la stima di un modello VAR (Vector Autoregressive) multi-regionale. La misura model-based di integrazione economica che si propone viene successivamente ottenuta in base all'entitŕ della risposta all'interno di una data area a shock macro-economici registrati nella rimanente area territoriale. I risultati di stima, una volta aggregati a livello delle due ripartizioni, mostrano un significativo grado di propagazione degli shock tra le due macro-aree, principalmente sostenuto dall'esistenza di relazioni di tipo commerciale. L'elasticitŕ del PIL meridionale rispetto a fluttuazioni della domanda nel Centro-Nord risulta piů elevata rispetto al caso opposto, principalmente per la maggiore dimensione dell'economia centro-settentrionale rispetto a quella del Mezzogiorno. L'effetto marginale in termini assoluti sul PIL di uno shock esogeno di domanda di pari entitŕ in termini monetari nella rimanente macro-area č invece superiore nel Centro-Nord rispetto al Mezzogiorno.
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Gambino, Silvio. "Parabole evolutive e problematiche attuali del regionalismo, fra riforme attuate, inattuate (federalismo fiscale, Carta delle autonomie) e aleggiate (regionalismo differenziato) .. a vent'anni dalla riforma del Titolo V della Costituzione." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 2 (January 2022): 63–102. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2021-002003.

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Abstract:
Dopo qualche cenno (anche di tipo metodologico) sulle problematiche evolutive del regionalismo nel primo dopoguerra repubblicano, nel contributo sono analizzate - anche in una prospettiva comparata con le omologhe forme di decentramento territoriale dei poteri osservabili negli Stati europei a forma regionale e in quelli a forma federale - alcune delle problematiche del riparto dei poteri alla luce dei venti anni successivi alle riforme costituzionali del Titolo V, per interrogarsi conclusivamente sui nuovi rapporti venutisi a determinare fra autonomia politica regionale, impatto della crisi economica, integrazione europea e problematiche di effettività dei diritti, soprattutto (sociali ma non solo).
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Fabi, Massimo. "Medicina Interna: esperienze e progettualità per una forte integrazione con i bacini di riferimento territoriale." Italian Journal of Medicine 5, no. 2 (June 2011): 75–78. http://dx.doi.org/10.1016/j.itjm.2011.03.009.

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Bellardi, Marco. "La strategia macroregionale europea nell'area Adriatico-Ionica." ARGOMENTI, no. 34 (June 2012): 5–36. http://dx.doi.org/10.3280/arg2012-034001.

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Abstract:
Le proposte legislative per la politica di coesione dell'UE per il periodo 2014-'20 fanno riferimento alla strategia macroregionale vista come sistema evoluto di cooperazione territoriale. Non esiste una definizione normalizzata per la strategia europea macroregionale; questo termine, si riferisce a "un'area comprendente un certo numero di territori di differenti Paesi e regioni associati per una o più caratteristiche o problematiche" (geografiche, culturali, economiche, sociali, altre). I territori AI, già da tempo legati da importanti iniziative di integrazione e cooperazione, hanno iniziato nel 2010 un percorso per ottenere il riconoscimento di una strategia europea macroregionale. Il valore aggiunto che deriva dall'avvio di una strategia macroregionale consiste in un‘azione comune che coinvolge diversi attori, diverse politiche e diversi programmi di finanziamento.
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6

Molli, Samuele Davide, and Maurizio Ambrosini. "Immigrazione, Religione e Integrazione. Il caso delle comunità sikh e filippine in Lo." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 1 (October 2021): 99–121. http://dx.doi.org/10.3280/erp1-special-2021oa12470.

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Abstract:
La trasformazione multireligiosa dell'Italia è uno dei più rilevanti fenomeni sociali seguiti ai flussi migratori, nonché una delle questioni più controverse. L'articolo entra nel merito del nuovo pluralismo e discute il rapporto tra le comunità religiose ristabilite dagli immigrati e i processi di integrazione che ne derivano. Dopo una rassegna della letteratura internazionale sul tema, il contributo prende in esame due casi studio rappresentativi dei tipi di pluralismo religioso: il caso dei sikh in provincia di Bergamo e dei cattolici filippini nella città di Milano; in chiave comparativa, si confronta il ruolo della religione per due significative esperienze di radicamento territoriale e di partecipazione economica degli immigrati in Lombardia. Nello specifico, in primo luogo, vengono ricostruiti i processi alla base dello sviluppo di una nuova geografia religiosa; si analizzano le differenti risorse che la partecipazione ai luoghi di culto fornisce ai fedeli sikh e filippini per fronteggiare le difficoltà derivanti dall'inserimento in nuovo contesto. Vengono poi esaminate le forme di accettazione nei confronti di tali tipi di pluralismo, e infine viene indagato lo spirito civico sviluppato invece verso la più ampia realtà sociale. L'articolo conclude mostrando come le comunità religiose, nonostante le difficoltà rilevate rispetto al loro riconoscimento, siano una risorsa per i processi di integrazione degli immigrati, con importanti ricadute per la società ricevente.
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7

Gerbasi, Giampaolo. "La risposta dell'Unione europea e il PNRR italiano allo specchio della crisi pandemica: un ritorno alle finalità emancipanti del costituzionalismo democratico e sociale?" CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (June 2022): 81–129. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2022-001004.

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Abstract:
Il presente contributo ricostruisce le diverse misure poste in essere dall'Unione europea in risposta alle conseguenze economiche e sociali della pandemia. Dopo un breve raffronto con la strategia dell'austerità fiscale praticata dall'Unione europea nella crisi post-2008, ci si pone la domanda se la stagione dell'indebitamento e dell'interventismo pubblico inaugurata nell'ambito della crisi sanitaria possa considerarsi un'inversione di rotta nel processo di integrazione europea in direzione della promozione dei valori del costituzionalismo democratico e sociale. A tal fine, vengono esaminati in particolare il Recovery and Resilience Facility e il piano nazionale di ripresa e resilienza italiano. La tesi sostenuta è che la finalità ultima di tali strumenti non è la realizzazione di un autentico progetto di emancipazione sociale ma quella di ristabilire il corretto funzionamento del mercato interno per assicurare una maggiore crescita attraverso la promozione di una maggiore coesione sociale e territoriale.
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8

Chiaromonte, William. "Welfare locale e immigrazione. Il contenzioso sulla legislazione regionale in materia di integrazione degli stranieri." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 132 (November 2011): 657–96. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-132005.

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Abstract:
Il saggio, dopo una ricostruzione in chiave storico-evolutiva della disciplina nazionale in materia di immigrazione, illustra le tre stagioni della legislazione regionale che si sono succedute, a partire dagli anni '90 dello scorso secolo, a disciplinare l'integrazione degli stranieri. Viene, quindi, preso in esame il contenzioso insorto fra Stato e Regioni dopo la riforma costituzionale del 2001 ed avente ad oggetto principalmente il riparto di competenze in materia di immigrazione, la progressiva estensione del campo di applicazione soggettivo delle legislazioni regionali - fino a riconoscere alcuni diritti sociali fondamentali anche agli stranieri irregolari ed ai «neocomunitari» - ed il ruolo ritagliatosi dalle Regioni in alcuni ambiti di presunta competenza nazionale. L'Autore conclude constatando da un lato un significativo rafforzamento, sospinto dalla giurisprudenzadella Corte costituzionale, delle competenze regionali in materia di inclusione sociale degli stranieri, persino irregolari, nonostante il tentativo governativo di limitarne il raggio di azione, e paventando dall'altro, quale conseguenza di tale consolidamento di attribuzioni, il rischio concreto di una notevole differenziazione della qualitŕ dell'integrazione a livello territoriale (regionale ma anche infra-regionale), anche a causa della latitanza dello Stato quale soggetto riequilibratore.
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9

D'Emilione, Matteo, Marina De Angelis, Giovanna Giuliano, and Matteo Luppi. "I livelli essenziali alla prova dell’attuazione delle misure di contrasto alla povertà." Sinappsi 12, no. 1 (2022): 62–79. http://dx.doi.org/10.53223/sinappsi_2022-01-4.

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Abstract:
L’articolo analizza le modalità attuative dei servizi locali nell’implementazione delle recenti misure di contrasto alla povertà intese come livelli essenziali delle prestazioni (Lep). Utilizzando i dati di una recente indagine Inapp sui tre livelli di governo principali rispetto alle misure in esame, ATS - Servizi sociali comunali - CPI, si analizzano i modelli attuativi messi in pratica a livello territoriale. La lettura congiunta delle tre istituzioni coinvolte suggerisce che un approccio di integrazione sistemica nella gestione dei servizi rappresenta un punto di forza anche in ottica Lep. ******* EN: The article analyses how local authorities engaged in implementing measures to fight against poverty in Italy deal with ensuring minimum standards of performance. Using data from a recent Inapp survey, carried out on municipal social services, Local social planning institutions and public employment services, the implementation models put into practice are analysed. The joint analysis of the three different experiences suggests that an integrated management approach constitutes a strength, also, ensuring minimum standards of performance.
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Raffaele Catuogno, Teresa Della Corte, Veronica Marino, and Victoria Andrea Cotella. "Archeologia e architettura nella rappresentazione della c.d. Tomba di Agrippina a Bacoli, una ‘presenza preziosa’ tra genius loci e potenzialità di intervento." Mimesis.jasd 1, no. 1 (August 5, 2021): 137–54. http://dx.doi.org/10.56205/mim.1-1.7.

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Abstract:
L’indagine nel sito architettonico-archeologico che fu antico teatro romano sul mare poi trasformatoin ninfeo - erroneamente denominato Tomba di Agrippina - intende affidare alla dimensioneastratta e conoscitiva della rappresentazione la restituzione dei significati del manufatto come‘presenza preziosa’ nel paesaggio urbano di Bacoli. L’approccio di indagine, avvicinandosialla insita dimensione metaprogettuale del rilievo, si propone di suggerire linee di indirizzo permirate strategie di rigenerazione del patrimonio culturale flegreo, laddove l’espansione urbana nonpianificata ci restituisce una mappa territoriale priva di segni di connessione tra le attuali zoneurbanizzate e i resti dei pregevoli manufatti antichi. Diffusamente, e in particolare nel caso inesame, i ritrovamenti archeologici rivelano problematiche compenetrazioni con l’edilizia moderna.I preziosi reperti, spesso ancora parzialmente interrati o inagibili, esigono decisioni e interventidi integrazione che facciano riferimento alle peculiarità territoriali e che, confermandone le azionidi tutela, consentano nuove forme di accessibilità ai siti, attivabili attraverso operazioni dirappresentazione digitale del patrimonio che implementino livelli di fruizione alternativi allavisita diretta.Muovendo da questa esigenza, l’orientamento metodologico della ricerca è inteso ad assumerela digitalizzazione dei processi in ogni fase di lavoro. Obiettivo prioritario è rendere disponibilimodelli tridimensionali del sito, sezionabili ed interrogabili secondo diversi livelli semantici,sia durante la prima fase di acquisizione dei dati (SAPR, TLS), sia in quelle successive dimodellazione (modello virtuale e ABIM) e di consultazione-interrogazione dei simulacri che siprestano a rappresentare in maniera efficace e propositiva il sistema spaziale complessivo e gliapparati figurativi puntualmente esaminati.
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Dissertations / Theses on the topic "Integrazione territoriale"

1

Macor, Lisa <1989&gt. "Energia e Territorio Integrazione della variabile energetica nella pianificazione territoriale del comune di Caorle." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3486.

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Abstract:
Il progetto di tesi ha lo scopo di implementare gli strumenti a supporto delle politiche urbane per l’efficienza energetica. Lo studio prenderà in considerazione i Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), focalizzando l’indagine sull’area del comune di Caorle, territorio del litorale veneziano. Il punto di partenza è la lettura delle azioni di riduzione della CO2 già proposte dall’amministrazione comunale, analizzando non solamente gli aspetti ambientali diretti, ma anche le ricadute positive in termini di coinvolgimento della popolazione ed educazione al risparmio energetico condiviso. Si favorirà l’adozione di politiche di mobilità urbana sostenibile, educazione ambientale, risparmio energetico nei consumi e nell’edilizia, oltre alla produzione energetica da fonti rinnovabili. Il progetto di tesi intende elaborare una mappatura completa, tramite software GIS, dei consumi energetici del territorio, un catasto energetico suddiviso per tipologia e uso degli edifici, e delle produzioni locali di energia da fonti rinnovabili. Tale indagine fornirà uno strumento per mettere in luce le porzioni di territorio maggiormente energivore, permettendo all’amministrazione di valutare in quali aree la fluttuazione turistica stagionale causa picchi nella concentrazione dei consumi di vettori energetici. Questo tipo di analisi rappresenta un supporto decisionale all’amministrazione locale per localizzare le azioni più rilevanti nell’efficientamento della rete e degli usi finali di energia.
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DUPUY, CLAIRE SUZANNE. "Politiques publiques, territoires et inégalités: les politiques régionales d'èducation en France et en Allemagne (1969 - 2004)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2010. http://hdl.handle.net/10281/20613.

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Abstract:
For the last 30 years, the territorial boundaries of European nation-states have been challenged. In order to study the changes in the building and structuring of their external and internal boundaries, the dissertation focuses on policies led and implemented by regional governments. Their impacts on territorial integration and on regional inequalities stand at its centre. Regional education policies in France and Germany are studied (1969-2004). To explain their impacts, several variables have been taken into account: the shape of political institutions (centralized, devolved and federal settings), tate intervention, the opposition of regional governments to state actors, party politics, the existence of institutions aimed at coordinating regional policies and interregional competition. The dissertation argues that regional policies can produce territorial integration and a decrease in regional inequalities. Attention is paid to actors’ mobilizations and to political entrepreneurs who intervene in the policy-making process. Mechanisms are built as a tool of middle-range theorizing.
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Gallo, Giulia. "Sistemi di telemedicina territoriale: Integrazione dei dati da pazienti domiciliari e analisi di rischio sui sistemi coinvolti." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6850/.

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Abstract:
La tesi proposta tratta dei sistemi di telemedicina territoriale, ed in particolare dell’integrazione dei dati raccolti tramite un sistema home-care da un paziente domiciliare e dell’analisi di rischio sui sistemi coinvolti. Con il forte sviluppo tecnologico degli ultimi anni, si è diffusa anche la telemedicina, portando con sé numerosi vantaggi nell’ambito della sanità attraverso servizi come il telemonitoraggio, la teleconsultazione e la telechirurgia. In questa tesi ci si concentra soprattutto sull’aspetto del telemonitoraggio di pazienti domiciliari. A causa dell’invecchiamento della popolazione e del conseguente aumento delle malattie croniche, le spese sanitarie sono infatti destinate ad aumentare nel tempo: da una spesa pari al 7,1% del PIL nel 2011 è previsto si arriverà ad un 8,8% del PIL nel 2060. Risulta quindi necessario migliorare la produttività, l’efficienza e la sostenibilità finanziaria del sistema sanitario con un utilizzo sempre maggiore della telemedicina e in particolare dell’assistenza territoriale, ovvero il trasferimento di risorse dall'ospedale al territorio, che promuove quindi la domiciliarità.
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Battistini, Michele. "Sistemi di telmedicina territoriale: integrazione dei dati da pazienti domiciliari e analisi di rischio sui sistemi coinvolti." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7030/.

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Abstract:
La telemedicina è uno strumento in grado fornire assistenza ad un paziente o monitorarne le condizioni di salute, impiegando dispositivi di telecomunicazione avanzati i quali rendono possibile la trasmissione a distanza di informazioni mediche dal paziente alla struttura sanitaria o viceversa. Questo elaborato si propone di illustrare come la telemedicina sia utilizzata nel trattamento dello scompenso cardiaco a prescindere dalla distanza tra le strutture sanitarie e il luogo di residenza del malato ottenendo risultati incoraggianti sia dal punto di vista del quadro di salute psico-fisico dei pazienti sia dal punto di vista economico per il Sistema Sanitario Nazionale.
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MARZETTA, CRISTIAN. "ENTI TERRITORIALI MINORI NELL'ARCHITETTURA EUROPEA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/40682.

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Abstract:
Negli ultimi decenni si segnalano due linee di tendenza in Europa: il ravvicinamento delle normative che interessano gli Enti territoriali minori (Comuni, Province e Città metropolitane), con una valorizzazione di tali realtà (ad eccezione della fase successiva alla recente crisi economica) ed un processo di progressivo spostamento delle decisioni dagli Stati membri all’Unione europea. È interessante comprendere, e lo si è fatto nel presente lavoro, come i due fenomeni si correlino ed in particolare, quanto influisca l’Unione europea sulle articolazioni interne degli Stati membri. La ricerca si concentra quindi sull’evoluzione della disciplina degli Enti territoriali minori non solo in Italia, ma anche negli altri Stati membri dell’Unione europea, al fine di apprezzarne le differenze e per evidenziare le linee di tendenza che accomunano i diversi ordinamenti (anche alla luce delle più recenti riforme). Quanto alla disciplina dell’Unione europea un’attenzione particolare viene dedicata, oltre che ai principi generali espressi nelle fonti primarie, anche all’analisi di specifiche politiche che prendono in considerazione la posizione dei livelli locali (ed in primo luogo le politiche di coesione economica, sociale e territoriale). Si è potuto così confrontare i dati per comprendere se ed in quale misura le riforme che hanno interessato gli Enti territoriali minori siano state indotte dalla normativa, dalle politiche e dalle azioni dell’Unione europea. Si è cercato infine di delineare il possibile e futuro ruolo degli Enti territoriali minori nell’architettura europea, in un’ottica di possibile federalismo multilivello.
During last decades, two trends have been underlined in Europe: laws on local authorities (municipalities, provinces and metropolitan areas) are getting less differing, enhancing the role of these entities (except for the phase following latest economic crisis) and we see a progressive transfer of decision-making powers from National States to European Union. It’s interesting – as it was done in this study – to understand how the two trends are connected and, particularly, how the European Union influences local authorities of member States. In order to appreciate differences and underline trends who associate different systems (also in the light of recent reforms), the analysis is focused on the evolution of legislation about local authorities, not only in Italy, but also in other States of European Union, Then, turning to European Union legislation, particular attention is dedicated not only to general principles listed into primary law, but also to the analysis of specific policies endowed with consideration for the role of local levels (primarily the policies about economic, social and territorial cohesion). In this way, a data comparison was made possible to understand whether the reforms interesting local authorities in recent past has been generated by legislation, by policies and actions of European Union, and to what extent. Finally, an attempt to outline the possible and future role of local Authorities into European architecture has been made, in a potential multi-level federalism perspective.
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MARZETTA, CRISTIAN. "ENTI TERRITORIALI MINORI NELL'ARCHITETTURA EUROPEA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/40682.

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Abstract:
Negli ultimi decenni si segnalano due linee di tendenza in Europa: il ravvicinamento delle normative che interessano gli Enti territoriali minori (Comuni, Province e Città metropolitane), con una valorizzazione di tali realtà (ad eccezione della fase successiva alla recente crisi economica) ed un processo di progressivo spostamento delle decisioni dagli Stati membri all’Unione europea. È interessante comprendere, e lo si è fatto nel presente lavoro, come i due fenomeni si correlino ed in particolare, quanto influisca l’Unione europea sulle articolazioni interne degli Stati membri. La ricerca si concentra quindi sull’evoluzione della disciplina degli Enti territoriali minori non solo in Italia, ma anche negli altri Stati membri dell’Unione europea, al fine di apprezzarne le differenze e per evidenziare le linee di tendenza che accomunano i diversi ordinamenti (anche alla luce delle più recenti riforme). Quanto alla disciplina dell’Unione europea un’attenzione particolare viene dedicata, oltre che ai principi generali espressi nelle fonti primarie, anche all’analisi di specifiche politiche che prendono in considerazione la posizione dei livelli locali (ed in primo luogo le politiche di coesione economica, sociale e territoriale). Si è potuto così confrontare i dati per comprendere se ed in quale misura le riforme che hanno interessato gli Enti territoriali minori siano state indotte dalla normativa, dalle politiche e dalle azioni dell’Unione europea. Si è cercato infine di delineare il possibile e futuro ruolo degli Enti territoriali minori nell’architettura europea, in un’ottica di possibile federalismo multilivello.
During last decades, two trends have been underlined in Europe: laws on local authorities (municipalities, provinces and metropolitan areas) are getting less differing, enhancing the role of these entities (except for the phase following latest economic crisis) and we see a progressive transfer of decision-making powers from National States to European Union. It’s interesting – as it was done in this study – to understand how the two trends are connected and, particularly, how the European Union influences local authorities of member States. In order to appreciate differences and underline trends who associate different systems (also in the light of recent reforms), the analysis is focused on the evolution of legislation about local authorities, not only in Italy, but also in other States of European Union, Then, turning to European Union legislation, particular attention is dedicated not only to general principles listed into primary law, but also to the analysis of specific policies endowed with consideration for the role of local levels (primarily the policies about economic, social and territorial cohesion). In this way, a data comparison was made possible to understand whether the reforms interesting local authorities in recent past has been generated by legislation, by policies and actions of European Union, and to what extent. Finally, an attempt to outline the possible and future role of local Authorities into European architecture has been made, in a potential multi-level federalism perspective.
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PERRI, MARIAGRAZIA. "Prospettive di integrazione sostenibile nel settore agricolo. Il caso della OP ARCA FRUIT." Doctoral thesis, Università di Foggia, 2016. http://hdl.handle.net/11369/338828.

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Abstract:
Abstract Questo lavoro di ricerca ha avuto l’obiettivo di studiare le Organizzazioni di Produttori (OP) come modello di gestione territoriale sostenibile. L’analisi è stata compiuta su un reale caso studio: L’OP ortofrutticola Arca Fruit che opera su un ampio territorio della regione Puglia (sud Italia). Il concetto di sostenibilità si sviluppò verso metà del secolo scorso, quando a fronte di una grave crisi finanziaria, gli Stati più industrializzati iniziarono ad interrogarsi sull’utilizzo delle energie rinnovabili. La definizione ufficiale dello sviluppo sostenibile venne data nel rapporto Our Common Futer nel quale si evidenzia che lo Sviluppo Sostenibile rappresenta: «il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri». Il lavoro è composto da tre parti: nella prima parte è analizzato il processo normativo Europeo delle OCM, di cui un capitolo importante è riservato alle OP mentre seconda parte è analizzato il concetto di sviluppo sostenibile e della strategia Europa 2020 Nella terza parte è stato analizzato ed adattato l’indicatore di sviluppo umano al concetto di sostenibilità. Le tre variabili dell’indicatore di sviluppo umano, indice di aspettativa di vita, indice di istruzione e indice di reddito, sono state sostituite le tre componenti dello sviluppo sostenibile: sviluppo economico, ambientale e sociale. L’indicatore è stato poi applicato all’OP ARCA FRUIT Abstract in English This research was aimed to study the Producer Organizations (POs) as a sustainable territorial management model. The analysis was performed on a real case study: The OP fruit and vegetable Ark Fruit that operates over a wide area of the Puglia region (southern Italy). The concept of sustainability develops towards the middle of last century, when in the face of a severe financial crisis, the most industrialized states began to question the use of renewable energies. The official definition of sustainable development was given in Our Common futer report which shows that Sustainable Development is "the satisfaction of the needs of the present without compromising the ability of future generations to realize their own." The work consists of three parts: the first part is analyzed the European regulatory process of the Common Market Organisations, of which an important chapter is reserved for OP while the second part is analyzed the concept of sustainable development and the Europe 2020 Strategy In the third part it was analyzed and adapted the indicator of human development to the concept of sustainability. The three indicator variables of human development, life expectancy index, education index and income index, the three components of sustainable development: economic, environmental and social have been replaced. The indicator was then applied to the PO ARCA FRUIT
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8

TODARO, Vincenzo. "Reti ecologiche e pianificazione: processi di integrazione tra paradigma reticolare ecologico e strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica." Doctoral thesis, 2007. http://hdl.handle.net/10447/99239.

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Abstract:
Il sistema di relazioni che le reti ecologiche stabiliscono con gli strumenti di pianificazione urbana e territoriale, nell’ambito dei modelli di sviluppo del territorio che integrino esigenze antropiche e conservazione della natura, è questione nodale negli attuali processi di governo del territorio. Il presente lavoro affronta il tema delle relazioni tra reti ecologiche e strumenti di pianificazione con un approccio critico-conoscitivo indirizzato alla verifica delle forme e delle modalità con le quali il concetto di rete ecologica si radica nei processi di governo del territorio in Italia, tanto a livello normativo (leggi e regolamenti), quanto a livello operativo (strumenti di pianificazione urbana e territoriale). Tale approccio risponde alla necessità di collocare adeguatamente all’interno del contesto disciplinare urbanistico di riferimento la progettazione e la regolamentazione delle reti ecologiche nel piano e con gli “strumenti” del piano.
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9

Trecroci, Aldo, Giuseppe Artese, and Demetrio Festa. "Integrazioni delle tecniche di posizionamento satellitare con strumentazioni inerziali. Studio di fattibilità e progettazione di un sistema integrato a basso costo." Thesis, 2010. http://hdl.handle.net/10955/720.

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Books on the topic "Integrazione territoriale"

1

Talia, Italo. Sud, la rete che non c'è: Causa ed effetti della mancata integrazione economico-territoriale del Mezzogiorno. Milano: A. Giuffrè, 1996.

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2

Russo, Anna Margherita. Pluralismo territoriale e integrazione europea: Asimmetria e relazionalità nello Stato autonomico spagnolo : profili comparati (Belgio e Italia). Napoli: Editoriale scientifica, 2010.

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3

Meninno, Claudio. Evoluzione di un territorio: Architettura e infrastruttura : strategie per uno sviluppo territoriale transfrontaliero in ambito europeo + scenari territoriali e urbani di integrazione transfrontaliera tra Italia e Slovenia. Trieste: EUT, 2022.

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Ferrara, Leonardo, Domenico Sorace, Gabriella De Giorgi Cezzi, and Pier Luigi Portaluri, eds. A 150 anni dall’unificazione amministrativa italiana. Vol. II. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-409-1.

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Abstract:
Nel 1865 furono emanate le leggi di unificazione amministrativa del Regno d’Italia. In occasione del centocinquantenario, il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze ha organizzato un progetto di studi sulle trasformazioni che nell’ultimo cinquantennio hanno interessato gli apparati e le attività dell’amministrazione della Repubblica, vista nel suo articolato governo locale e nella sua appartenenza all’Unione europea. Le ricerche hanno coinvolto, nell’arco di quasi due anni, più di centocinquanta studiosi di Università italiane. I risultati sono stati presentati il 15 e 16 ottobre del 2015 a Firenze, la città che centocinquant’anni prima era stata Capitale d’Italia e che nel 1965 aveva ospitato il convegno celebrativo del centenario delle stesse leggi di unificazione amministrativa. Gli studi condotti sono ora pubblicati in forma definitiva e organizzati in otto volumi. Piano dell’opera I. L’organizzazione delle pubbliche amministrazioni tra Stato nazionale e integrazione europea, a cura di Roberto Cavallo Perin, Aristide Police, Fabio Saitta II. La coesione politico-territoriale, a cura di Gabriella De Giorgi Cezzi, Pier Luigi Portaluri III. La giuridificazione, a cura di Barbara Marchetti, Mauro Renna IV. La tecnificazione, a cura di Stefano Civitarese Matteucci, Luisa Torchia V. L’intervento pubblico nell’economia, a cura di Maurizio Cafagno, Francesco Manganaro VI. Unità e pluralismo culturale, a cura di Edoardo Chiti, Gianluca Gardini, Aldo Sandulli VII. La giustizia amministrativa come servizio (tra effettività ed efficienza), a cura di Gian Domenico Comporti VIII. Cittadinanze amministrative, a cura di Antonio Bartolini, Alessandra Pioggia
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Ferrara, Leonardo, Domenico Sorace, Stefano Civitarese Matteucci, and Luisa Torchia, eds. A 150 anni dall’unificazione amministrativa italiana. Vol. IV. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-430-5.

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Abstract:
Nel 1865 furono emanate le leggi di unificazione amministrativa del Regno d’Italia. In occasione del centocinquantenario, il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze ha organizzato un progetto di studi sulle trasformazioni che nell’ultimo cinquantennio hanno interessato gli apparati e le attività dell’amministrazione della Repubblica, vista nel suo articolato governo locale e nella sua appartenenza all’Unione europea. Le ricerche hanno coinvolto, nell’arco di quasi due anni, più di centocinquanta studiosi di Università italiane. I risultati sono stati presentati il 15 e 16 ottobre del 2015 a Firenze, la città che centocinquant’anni prima era stata Capitale d’Italia e che nel 1965 aveva ospitato il convegno celebrativo del centenario delle stesse leggi di unificazione amministrativa. Gli studi condotti sono ora pubblicati in forma definitiva e organizzati in otto volumi. Piano dell’opera I. L’organizzazione delle pubbliche amministrazioni tra Stato nazionale e integrazione europea, a cura di Roberto Cavallo Perin, Aristide Police, Fabio Saitta II. La coesione politico-territoriale, a cura di Gabriella De Giorgi Cezzi, Pier Luigi Portaluri III. La giuridificazione, a cura di Barbara Marchetti, Mauro Renna IV. La tecnificazione, a cura di Stefano Civitarese Matteucci, Luisa Torchia V. L’intervento pubblico nell’economia, a cura di Maurizio Cafagno, Francesco Manganaro VI. Unità e pluralismo culturale, a cura di Edoardo Chiti, Gianluca Gardini, Aldo Sandulli VII. La giustizia amministrativa come servizio (tra effettività ed efficienza), a cura di Gian Domenico Comporti VIII. Cittadinanze amministrative, a cura di Antonio Bartolini, Alessandra Pioggia
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Ferrara, Leonardo, Domenico Sorace, Roberto Cavallo Perin, Aristide Police, and Fabio Saitta, eds. A 150 anni dell’unificazione amministrativa italiana. Vol. I. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-433-6.

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Nel 1865 furono emanate le leggi di unificazione amministrativa del Regno d’Italia. In occasione del centocinquantenario, il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze ha organizzato un progetto di studi sulle trasformazioni che nell’ultimo cinquantennio hanno interessato gli apparati e le attività dell’amministrazione della Repubblica, vista nel suo articolato governo locale e nella sua appartenenza all’Unione europea. Le ricerche hanno coinvolto, nell’arco di quasi due anni, più di centocinquanta studiosi di Università italiane. I risultati sono stati presentati il 15 e 16 ottobre del 2015 a Firenze, la città che centocinquant’anni prima era stata Capitale d’Italia e che nel 1965 aveva ospitato il convegno celebrativo del centenario delle stesse leggi di unificazione amministrativa. Gli studi condotti sono ora pubblicati in forma definitiva e organizzati in otto volumi. Piano dell’opera I. L’organizzazione delle pubbliche amministrazioni tra Stato nazionale e integrazione europea, a cura di Roberto Cavallo Perin, Aristide Police, Fabio Saitta II. La coesione politico-territoriale, a cura di Gabriella De Giorgi Cezzi, Pier Luigi Portaluri III. La giuridificazione, a cura di Barbara Marchetti, Mauro Renna IV. La tecnificazione, a cura di Stefano Civitarese Matteucci, Luisa Torchia V. L’intervento pubblico nell’economia, a cura di Maurizio Cafagno, Francesco Manganaro VI. Unità e pluralismo culturale, a cura di Edoardo Chiti, Gianluca Gardini, Aldo Sandulli VII. La giustizia amministrativa come servizio (tra effettività ed efficienza), a cura di Gian Domenico Comporti VIII. Cittadinanze amministrative, a cura di Antonio Bartolini, Alessandra Pioggia
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Ferrara, Leonardo, Domenico Sorace, Barbara Marchetti, and Mauro Renna, eds. A 150 anni dall’unificazione amministrativa italiana. Vol. III. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-439-8.

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Nel 1865 furono emanate le leggi di unificazione amministrativa del Regno d’Italia. In occasione del centocinquantenario, il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze ha organizzato un progetto di studi sulle trasformazioni che nell’ultimo cinquantennio hanno interessato gli apparati e le attività dell’amministrazione della Repubblica, vista nel suo articolato governo locale e nella sua appartenenza all’Unione europea. Le ricerche hanno coinvolto, nell’arco di quasi due anni, più di centocinquanta studiosi di Università italiane. I risultati sono stati presentati il 15 e 16 ottobre del 2015 a Firenze, la città che centocinquant’anni prima era stata Capitale d’Italia e che nel 1965 aveva ospitato il convegno celebrativo del centenario delle stesse leggi di unificazione amministrativa. Gli studi condotti sono ora pubblicati in forma definitiva e organizzati in otto volumi. Piano dell’opera I. L’organizzazione delle pubbliche amministrazioni tra Stato nazionale e integrazione europea, a cura di Roberto Cavallo Perin, Aristide Police, Fabio Saitta II. La coesione politico-territoriale, a cura di Gabriella De Giorgi Cezzi, Pier Luigi Portaluri III. La giuridificazione, a cura di Barbara Marchetti, Mauro Renna IV. La tecnificazione, a cura di Stefano Civitarese Matteucci, Luisa Torchia V. L’intervento pubblico nell’economia, a cura di Maurizio Cafagno, Francesco Manganaro VI. Unità e pluralismo culturale, a cura di Edoardo Chiti, Gianluca Gardini, Aldo Sandulli VII. La giustizia amministrativa come servizio (tra effettività ed efficienza), a cura di Gian Domenico Comporti VIII. Cittadinanze amministrative, a cura di Antonio Bartolini, Alessandra Pioggia
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Ferrara, Leonardo, Domenico Sorace, Maurizio Cafagno, and Francesco Manganaro, eds. A 150 anni dall’unificazione amministrativa italiana. Vol. V. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-442-8.

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Nel 1865 furono emanate le leggi di unificazione amministrativa del Regno d’Italia. In occasione del centocinquantenario, il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze ha organizzato un progetto di studi sulle trasformazioni che nell’ultimo cinquantennio hanno interessato gli apparati e le attività dell’amministrazione della Repubblica, vista nel suo articolato governo locale e nella sua appartenenza all’Unione europea. Le ricerche hanno coinvolto, nell’arco di quasi due anni, più di centocinquanta studiosi di Università italiane. I risultati sono stati presentati il 15 e 16 ottobre del 2015 a Firenze, la città che centocinquant’anni prima era stata Capitale d’Italia e che nel 1965 aveva ospitato il convegno celebrativo del centenario delle stesse leggi di unificazione amministrativa. Gli studi condotti sono ora pubblicati in forma definitiva e organizzati in otto volumi. Piano dell’opera I. L’organizzazione delle pubbliche amministrazioni tra Stato nazionale e integrazione europea, a cura di Roberto Cavallo Perin, Aristide Police, Fabio Saitta II. La coesione politico-territoriale, a cura di Gabriella De Giorgi Cezzi, Pier Luigi Portaluri III. La giuridificazione, a cura di Barbara Marchetti, Mauro Renna IV. La tecnificazione, a cura di Stefano Civitarese Matteucci, Luisa Torchia V. L’intervento pubblico nell’economia, a cura di Maurizio Cafagno, Francesco Manganaro VI. Unità e pluralismo culturale, a cura di Edoardo Chiti, Gianluca Gardini, Aldo Sandulli VII. La giustizia amministrativa come servizio (tra effettività ed efficienza), a cura di Gian Domenico Comporti VIII. Cittadinanze amministrative, a cura di Antonio Bartolini, Alessandra Pioggia
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Ferrara, Leonardo, Domenico Sorace, Edoardo Chiti, Gianluca Gardini, and Aldo Sandulli, eds. A 150 anni dall’unificazione amministrativa italiana. Vol. VI. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-445-9.

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Nel 1865 furono emanate le leggi di unificazione amministrativa del Regno d’Italia. In occasione del centocinquantenario, il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze ha organizzato un progetto di studi sulle trasformazioni che nell’ultimo cinquantennio hanno interessato gli apparati e le attività dell’amministrazione della Repubblica, vista nel suo articolato governo locale e nella sua appartenenza all’Unione europea. Le ricerche hanno coinvolto, nell’arco di quasi due anni, più di centocinquanta studiosi di Università italiane. I risultati sono stati presentati il 15 e 16 ottobre del 2015 a Firenze, la città che centocinquant’anni prima era stata Capitale d’Italia e che nel 1965 aveva ospitato il convegno celebrativo del centenario delle stesse leggi di unificazione amministrativa. Gli studi condotti sono ora pubblicati in forma definitiva e organizzati in otto volumi. Piano dell’opera I. L’organizzazione delle pubbliche amministrazioni tra Stato nazionale e integrazione europea, a cura di Roberto Cavallo Perin, Aristide Police, Fabio Saitta II. La coesione politico-territoriale, a cura di Gabriella De Giorgi Cezzi, Pier Luigi Portaluri III. La giuridificazione, a cura di Barbara Marchetti, Mauro Renna IV. La tecnificazione, a cura di Stefano Civitarese Matteucci, Luisa Torchia V. L’intervento pubblico nell’economia, a cura di Maurizio Cafagno, Francesco Manganaro VI. Unità e pluralismo culturale, a cura di Edoardo Chiti, Gianluca Gardini, Aldo Sandulli VII. La giustizia amministrativa come servizio (tra effettività ed efficienza), a cura di Gian Domenico Comporti VIII. Cittadinanze amministrative, a cura di Antonio Bartolini, Alessandra Pioggia
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Ferrara, Leonardo, Domenico Sorace, and Gian Domenico Comporti, eds. A 150 anni dall’unificazione amministrativa italiana. Vol. VII. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-448-0.

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Nel 1865 furono emanate le leggi di unificazione amministrativa del Regno d’Italia. In occasione del centocinquantenario, il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze ha organizzato un progetto di studi sulle trasformazioni che nell’ultimo cinquantennio hanno interessato gli apparati e le attività dell’amministrazione della Repubblica, vista nel suo articolato governo locale e nella sua appartenenza all’Unione europea. Le ricerche hanno coinvolto, nell’arco di quasi due anni, più di centocinquanta studiosi di Università italiane. I risultati sono stati presentati il 15 e 16 ottobre del 2015 a Firenze, la città che centocinquant’anni prima era stata Capitale d’Italia e che nel 1965 aveva ospitato il convegno celebrativo del centenario delle stesse leggi di unificazione amministrativa. Gli studi condotti sono ora pubblicati in forma definitiva e organizzati in otto volumi. Piano dell’opera I. L’organizzazione delle pubbliche amministrazioni tra Stato nazionale e integrazione europea, a cura di Roberto Cavallo Perin, Aristide Police, Fabio Saitta II. La coesione politico-territoriale, a cura di Gabriella De Giorgi Cezzi, Pier Luigi Portaluri III. La giuridificazione, a cura di Barbara Marchetti, Mauro Renna IV. La tecnificazione, a cura di Stefano Civitarese Matteucci, Luisa Torchia V. L’intervento pubblico nell’economia, a cura di Maurizio Cafagno, Francesco Manganaro VI. Unità e pluralismo culturale, a cura di Edoardo Chiti, Gianluca Gardini, Aldo Sandulli VII. La giustizia amministrativa come servizio (tra effettività ed efficienza), a cura di Gian Domenico Comporti VIII. Cittadinanze amministrative, a cura di Antonio Bartolini, Alessandra Pioggia
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Conference papers on the topic "Integrazione territoriale"

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Mezzini, E., M. Gherardi, G. Vianello, Federico Magnani, and Raffaele Spinelli. "Meccanizzazione a scala territoriale in territorio montano. Integrazione di fattori tecnici ed economici con tecniche GIS." In Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009. http://dx.doi.org/10.4129/cns2008.218.

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2

Basso, Marzia. "Paesaggi in movimento." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8037.

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Negli ultimi decenni del secolo scorso si è diffusa nel mondo occidentale una nuova coscienza ambientale ed ecologica che, assieme alla rivoluzione tecnologica ed informatica, ha orientato anche la progettazione architettonica ed urbanistica verso una integrazione/ibridazione di elementi naturali, artificiali e tecnologici, con particolare attenzione per gli aspetti della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, alle varie scale di intervento, dagli edifici “intelligenti” alla rete delle smart cities. Ogni giorno assistiamo alla creazione di ambienti sempre più interconnessi, interattivi e interagenti con gli utenti, flessibili e capaci di scambiare informazioni con il mondo esterno. Siamo ormai in grado di monitorare i nostri contesti di vita come mai fino ad ora era stato possibile, raccogliendo e mettendo a sistema una mole di informazioni senza precedenti. Inoltre le nuove tecnologie in molti casi vengono utilizzate per semplificare e facilitare la comunicazione bidirezionale e in tempo reale fra utenti e gestori dei servizi, tra cittadini ed amministrazioni e, più in generale, fra i vari attori del paesaggio, all’interno di una rete di interconnessioni fisiche ed immateriali sempre più fitta e diversificata. Il progetto ecosostenibile di paesaggio richiede, pertanto, un approccio sistemico e uno sguardo ampio che riesca a far incontrare la tutela e la conservazione con la trasformazione e la rigenerazione, inevitabile quanto vitale per i nostri contesti di vita, passando anche attraverso l’uso di strumenti non convenzionali, impiegati diffusamente sia per uno studio del territorio più rispondente alla complessità delle dinamiche reali, sia per la costruzione di un progetto comune di paesaggio. During the last decades of the 20th century a new environmental and ecological awareness has spread in the western world. Together with the technological and digital revolution, it has also directed the architectural and urban design towards an integration/crossbreeding of natural, artificial and technological elements, giving special attention to the aspects of environmental sustainability and of energy saving at the different levels of intervention, from the “intelligent” buildings to the network of the smart cities. Every day we witness to the creation of spaces that are more and more interconnected, user interactive and interagent, flexible and able to exchange information with the outside world. We are now able to supervise our life contexts as never before by collecting and organizing a huge amount of information without precedent. Furthermore, new technologies are used in many cases to simplify and facilitate bidirectional and real-time communication between users and providers, citizens and administrative offices and, in wider terms, among the various actors of the landscape inside a more and more close and diversified network of physical and immaterial interconnections. The eco-sustainable landscape design requires therefore a systemic approach and an overlook in order to permit the match between safeguard and preservation on one hand and transformation and regeneration on the other. This is as inevitable as it is essential for our life contexts, as well as the use of unconventional tools diffusely employed whether for a territorial study in accordance with the complexity of the actual dynamics or for the construction of a collective project of landscape.
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