Academic literature on the topic 'Integrazione internazionale'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Integrazione internazionale.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Integrazione internazionale"

1

Picard, Michelle, and Yves Alavo. "La biodiversitŕ nella cittŕ di Montreal." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 49–53. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058007.

Full text
Abstract:
La cittŕ di Montreal continua a giocare un ruolo preponderante in materia di sviluppo e di pianificazione della biodiversitŕ, sia alla scala locale che internazionale. Il Settore di Coordinamento della Biodiversitŕ della Cittŕ di Montreal, promuove azioni di diffusione e di integrazione tra le politiche settoriali, della natura in cittŕ, dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile. La cittŕ porta avanti modelli di pianificazione della biodiversitŕ e della loro interessante trasversalitŕ nei diversi livelli operativi e amministrativi, presi come esempi da altre realtŕ urbane canadesi e internazionali. Gli strumenti urbanistici municipali mirano alla prevenzione, educazione, conservazione e concertazione, grazie alla ricerca scientifica, alla gestione ecologica dei grandi parchi, alla preservazione degli ecosistemi urbani e alla salvaguardia delle specie rare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Speziale, Valerio. "Il datore di lavoro nell'impresa integrata." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 125 (May 2010): 1–86. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2010-125001.

Full text
Abstract:
Il saggio analizza la codatorialitŕ nel rapporto di lavoro. L'analisi si sofferma sulla disciplina in materia in ambito internazionale e sulla compatibilitŕ della codatorialitŕ con l'art. 2094 cod. civ.. Quindi il saggio esamina se la contitolaritŕ del contratto di lavoro č possibile nei casi in cui, attraverso contratti commerciali (somministrazione, appalto, franchising, ecc.) si realizza uno stretto rapporto di integrazione organizzativa tra imprese autonome. Il saggio ipotizza che, in alcune di queste situazioni di integrazione contrattuale ed in base ai principi civilistici in tema di collegamento negoziale o ai caratteri costitutivi della subordinazione, sia possibile qualificare come datore di lavoro non solo chi organizza e dirige i lavoratori ma anche l'impresa che, con il contratto commerciale, utilizza il lavoro e non ha rapporti diretti con i lavoratori.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Ventresca, Roberto. "Processi di liberalizzazione tra integrazione continentale e conflittualità internazionale. Italia, Europa, Oece (1947-1953)." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 292 (March 2020): 185–212. http://dx.doi.org/10.3280/ic292-oa1.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Pistone, Sergio. "Un'Italia federale in un'Europa federale." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 2 (October 2011): 5–16. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2011-002001.

Full text
Abstract:
L'unificazione italiana su base federale č una idea che fu presente in modo significativo nel dibattito politico-culturale del Risorgimento. Ma la situazione internazionale caratterizzata da una strutturale lotta per la potenza fra gli stati europei e la arretratezza complessiva dell'Italia imposero una scelta rigidamente centralistica. Un'evoluzione in senso federale dello stato italiano č diventata possibile dopo il 1945, perché il processo di integrazione europea ha comportato il superamento dei rapporti di potenza fra gli stati europei e permesso una decisiva attenuazione (se non ancora il pieno superamento) dei divari economico-sociali, territoriali e ideologici presenti in Italia. Il completamento dell'unificazione europea in termini federali č la condizione ineludibile perché l'Italia continui a progredire e per impedire che la spinta alla trasformazione in senso federale del paese diventi un fattore di crisi dell'unitŕ statale invece che di una sua modernizzazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Russo, Pasquale. "I migranti forzati in Puglia tra campi di accoglienza e progetti territoriali per l'integrazione: il centro di Borgo Mezzanone." MONDI MIGRANTI, no. 3 (March 2010): 99–112. http://dx.doi.org/10.3280/mm2009-003006.

Full text
Abstract:
La presenza di migranti forzati nella regione Puglia č un fenomeno che dal secondo conflitto mondiale si č esteso sino ad oggi con modalitŕ e dinamiche in parte simili, in parte mutate dalle politiche nazionali ed europee. Per comprendere la presenza e l'accoglienza posta in essere dalle istituzioni italiane in Puglia in favore dei richiedenti asilo č opportuno analizzare le modalitŕ di accoglienza sul piano nazionale nel periodo compreso tra la fine del secondo conflitto mondiale ed oggi. I centri di accoglienza per richiedenti asilo (CARA) odierni sono il frutto di poltiche nazionali decennali legate all'emergenza. Per comprendere la funzione dei CARA si guarderŕ al centro di Borgo Mezzanone in provincia di Foggia. I CARA. sono concepiti come strutture di sosta temporanea per i richiedenti asilo e al loro interno gli asilanti permangono molto spesso sino all'enventuale riconoscimento di una protezione internazionale. Conseguenzialmente i centri di accoglienza si traformano da luoghi di emergenza per soste temporanee, in "abitazioni" inadatte a tutti i suoi ospiti e particolarmente alle categorie vulnerabili: minori, anziani, disabili. Con l'eventuale riconoscimento della protezione internazionale solo il Servizio di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), dal 2002, offre un modello di accoglienza agganciato a standard europei. Per i restanti migranti forzati non accolti dallo SPRAR si verifica un difficile percorso di integrazione viziato da un "oblio" istituzionale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Molli, Samuele Davide, and Maurizio Ambrosini. "Immigrazione, Religione e Integrazione. Il caso delle comunità sikh e filippine in Lo." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 1 (October 2021): 99–121. http://dx.doi.org/10.3280/erp1-special-2021oa12470.

Full text
Abstract:
La trasformazione multireligiosa dell'Italia è uno dei più rilevanti fenomeni sociali seguiti ai flussi migratori, nonché una delle questioni più controverse. L'articolo entra nel merito del nuovo pluralismo e discute il rapporto tra le comunità religiose ristabilite dagli immigrati e i processi di integrazione che ne derivano. Dopo una rassegna della letteratura internazionale sul tema, il contributo prende in esame due casi studio rappresentativi dei tipi di pluralismo religioso: il caso dei sikh in provincia di Bergamo e dei cattolici filippini nella città di Milano; in chiave comparativa, si confronta il ruolo della religione per due significative esperienze di radicamento territoriale e di partecipazione economica degli immigrati in Lombardia. Nello specifico, in primo luogo, vengono ricostruiti i processi alla base dello sviluppo di una nuova geografia religiosa; si analizzano le differenti risorse che la partecipazione ai luoghi di culto fornisce ai fedeli sikh e filippini per fronteggiare le difficoltà derivanti dall'inserimento in nuovo contesto. Vengono poi esaminate le forme di accettazione nei confronti di tali tipi di pluralismo, e infine viene indagato lo spirito civico sviluppato invece verso la più ampia realtà sociale. L'articolo conclude mostrando come le comunità religiose, nonostante le difficoltà rilevate rispetto al loro riconoscimento, siano una risorsa per i processi di integrazione degli immigrati, con importanti ricadute per la società ricevente.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Miller, James Edward. "Integrazione internazionale e sviluppo interno. Stati uniti e Italia nei programmi di riarmo del blocco atlantico, 1945–1955." Journal of Modern Italian Studies 16, no. 3 (June 2011): 419–21. http://dx.doi.org/10.1080/1354571x.2011.565653.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Spagnolo, C. "Integrazione internazionale e sviluppo interno: Stati Uniti e Italia nei programmi di riarmo del blocco atlantico, 1945-1955." Journal of American History 99, no. 2 (August 20, 2012): 642–43. http://dx.doi.org/10.1093/jahist/jas229.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Tedeschi, Paolo. "Integrazione Internazionale e Sviluppo Interno: Stati Uniti e Italia nei Programmi di Riarmo del Blocco Atlantico (1945-1955)." European Review of History: Revue europeenne d'histoire 18, no. 5-6 (October 2011): 892–94. http://dx.doi.org/10.1080/13507486.2011.632209.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Manghi, Sergio. "Liberi, liberi. Tra violenza e fraternitŕ." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 14 (September 2010): 55–68. http://dx.doi.org/10.3280/eds2010-014005.

Full text
Abstract:
Dal 1945 ad oggi, le nostre societŕ e il nostro immaginario collettivo sono cambiati profondamente. Ed č cambiato anche il modo di significare la violenza smisurata che ha fatto il suo ingresso nella storia con le bombe di Hiroshima e Nagasaki, nel frattempo proliferate. All'immaginario postbellico, caratterizzato da aspettative di forte integrazione sociale e da un rapporto protettivo, "pater-materno", tra individui e istituzioni, č seguito l'immaginario degli anni '60 e '70, caratterizzato dal dilagare del desiderio "filiale" di indipendenza e di libertŕ. A partire dai primi anni '80, la spinta libertaria č stata incorporata, trasformata e sublimata dall'immaginario "neo-liberale" del capitalismo tecnonichilista (Magatti). Con questa inedita configurazione sociale, caratterizzata dal convergere delle spinte libertarie - radicalmente individualizzate, frammentate ed estetizzate ("godimento cinico": "i"ek) - e degli apparati tecnologici sviluppati in tutti gli ambiti della vita, incluso quello militare, ormai potentemente nuclearizzato, il nichilismo profetizzato da Nietzsche tende a permeare l'immaginario collettivo. Nelle nostre relazioni, dal livello internazionale a quello interpersonale, emerge una nuova sfida: la sfida della fraternitŕ. La sfida del riconoscimento reciproco tra i "figli" in uscita - auspicabilmente - dall'adolescenza della libertŕ.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Integrazione internazionale"

1

CITO, MARIA LUISA. "INTEGRAZIONE E RESILIENZA NELL'ADOZIONE INTERNAZIONALE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/698.

Full text
Abstract:
Il tema dell’integrazione nell’adozione internazionale è oggetto di molti studi nel mondo occidentale, di taglio soprattutto psicologico e sociologico: la pedagogia è poco interpellata, pur trattandosi di un tema che riguarda principalmente l’infanzia. Un’analisi della letteratura internazionale rivela come la prospettiva dell’integrazione sia insufficiente a rendere conto della complessità del vissuto dei minori adottivi, contrassegnato da un’appartenenza culturale, ma soprattutto da trascorsi di trauma e abbandono. La prospettiva teorica della resilienza, declinata in senso interculturale, appare più idonea ad interpretare la situazione degli adottati all’estero. Attraverso l’analisi di racconti di adottivi, pubblicati in vari Paesi, e di interviste raccolte tra adottivi adulti, emergono alcuni temi ricorrenti nelle storie di adozione ed alcune linee di riflessione pedagogica, particolarmente in chiave di resilienza e di intercultura. L’adozione internazionale si rivela complessivamente efficace, rappresenta una buona opportunità di recupero, ma richiede da parte dei genitori e dagli altri riferimenti educativi delle competenze interculturali, un rispetto che sappia accogliere la complessità del minore che vive una pluralità di appartenenze, la capacità di costruire insieme a lui una narrazione che riannodi i fili del passato a quelli del presente, un atteggiamento di apertura al mondo che possa preservare spazi di crescita e di dialogo con realtà diverse.
Integration in international adoption is the subject of many studies in the western world, mainly from the point of view of psychology and sociology; pedagogy is not involved much, even if adoption mostly concerns children. An analysis of the international literature reveals that the perspective of integration is not sufficient to explain the complexity of adoptive children lives, characterized by a cultural membership but especially by a past of traumatisms and neglect. The theoretical perspective of resilience, adapted from the point of view of interculture, appears more appropriate to interpret the situation of children adopted abroad. Through the analysis of stories of adopted people, published in different countries, and of interviews to adoptive adults, some recurrent subjects in the adoption stories emerge, and some lines of pedagogic reflection, mostly in an optic of resilience and interculture. International adoption appears effective on the whole, it represents a good opportunity to catch-up, yet it requires of parents and of other educative figures intercultural competences, a respect able to accept the complexity of children living plural identities, the capacity of building with them a narrative construction of their past and present, an aptitude of openness to the world able to preserve moments of growth and of dialogue with different people and cultures.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

CITO, MARIA LUISA. "INTEGRAZIONE E RESILIENZA NELL'ADOZIONE INTERNAZIONALE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/698.

Full text
Abstract:
Il tema dell’integrazione nell’adozione internazionale è oggetto di molti studi nel mondo occidentale, di taglio soprattutto psicologico e sociologico: la pedagogia è poco interpellata, pur trattandosi di un tema che riguarda principalmente l’infanzia. Un’analisi della letteratura internazionale rivela come la prospettiva dell’integrazione sia insufficiente a rendere conto della complessità del vissuto dei minori adottivi, contrassegnato da un’appartenenza culturale, ma soprattutto da trascorsi di trauma e abbandono. La prospettiva teorica della resilienza, declinata in senso interculturale, appare più idonea ad interpretare la situazione degli adottati all’estero. Attraverso l’analisi di racconti di adottivi, pubblicati in vari Paesi, e di interviste raccolte tra adottivi adulti, emergono alcuni temi ricorrenti nelle storie di adozione ed alcune linee di riflessione pedagogica, particolarmente in chiave di resilienza e di intercultura. L’adozione internazionale si rivela complessivamente efficace, rappresenta una buona opportunità di recupero, ma richiede da parte dei genitori e dagli altri riferimenti educativi delle competenze interculturali, un rispetto che sappia accogliere la complessità del minore che vive una pluralità di appartenenze, la capacità di costruire insieme a lui una narrazione che riannodi i fili del passato a quelli del presente, un atteggiamento di apertura al mondo che possa preservare spazi di crescita e di dialogo con realtà diverse.
Integration in international adoption is the subject of many studies in the western world, mainly from the point of view of psychology and sociology; pedagogy is not involved much, even if adoption mostly concerns children. An analysis of the international literature reveals that the perspective of integration is not sufficient to explain the complexity of adoptive children lives, characterized by a cultural membership but especially by a past of traumatisms and neglect. The theoretical perspective of resilience, adapted from the point of view of interculture, appears more appropriate to interpret the situation of children adopted abroad. Through the analysis of stories of adopted people, published in different countries, and of interviews to adoptive adults, some recurrent subjects in the adoption stories emerge, and some lines of pedagogic reflection, mostly in an optic of resilience and interculture. International adoption appears effective on the whole, it represents a good opportunity to catch-up, yet it requires of parents and of other educative figures intercultural competences, a respect able to accept the complexity of children living plural identities, the capacity of building with them a narrative construction of their past and present, an aptitude of openness to the world able to preserve moments of growth and of dialogue with different people and cultures.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Miscoci, Mirabela Elena <1980&gt. "L'Unione Europea e le politiche di integrazione dei Rom." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7688/1/L%E2%80%99Unione_europea_e_le_politiche_di_integrazione_dei_rom.pdf.

Full text
Abstract:
La tesi, articolata in sei capitoli, mira alla valutazione del grado di integrazione dei Rom cittadini europei negli Stati membri, in seguito all'attuazione di una serie di politiche, misure e mobilizzazione di risorse finanziarie, da parte dell’Unione europea, in materia di antidiscriminazione etnico-razziale, inclusione sociale e protezione delle minoranze. Il primo capitolo offre una panoramica sulla presenza dei Rom nell'Europa e una serie di spunti introduttivi al tema della loro integrazione. Il secondo capitolo mette in evidenza, oltre all'inquadramento giuridico del concetto di minoranza, alcune considerazioni sui limiti e sulle ambiguità del riconoscimento giuridico dei Rom in quanto minoranza europea, alla luce di numerosi strumenti normativi di diritto internazionale ed europei. Il terzo capitolo valuta il quadro antidiscriminatorio dell’Unione europea, con particolare attenzione alla Direttiva 2000/43/CE, e le politiche, i programmi e gli strumenti finanziari europei per contrastare la discriminazione dei Rom, basata sulla razza e sull'origine etnica. Il quarto capitolo analizza il ruolo delle politiche europee per l’integrazione dei Rom in quattro settori cardine, quali l’istruzione, l’occupazione, l’alloggio e la sanità. Il quinto capitolo affronta il problema di verificare se la reinterpretazione del tema delle minoranze sotto il profilo della diversità culturale, rappresenti un trend utile all'integrazione dei Rom o almeno porti i miglioramenti sperati in materia di accesso ad una abitazione adeguata, l'accesso all'istruzione, alla possibilità di inserirsi nel mondo di lavoro. Il sesto capitolo, da ultimo, attua una comparazione tra il sistema italiano e quello rumeno, per quanto riguarda il modo di affrontare la questione Rom, di rispondere all'appello europeo di elaborare una Strategia nazionale per la loro inclusione, del modo in cui fanno uso degli strumenti giuridici europei nello sviluppo e nell'attuazione delle politiche effettive, finalizzate all'integrazione dei Rom.
The thesis, divided into six chapters, aims to assess the integration’s level of the EU's Roma citizens in the Member States, afterwards the implementation of a series of European policies, measures and mobilization of financial resources on anti-ethnic racial discrimination, social inclusion and protection of minorities.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Miscoci, Mirabela Elena <1980&gt. "L'Unione Europea e le politiche di integrazione dei Rom." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7688/.

Full text
Abstract:
La tesi, articolata in sei capitoli, mira alla valutazione del grado di integrazione dei Rom cittadini europei negli Stati membri, in seguito all'attuazione di una serie di politiche, misure e mobilizzazione di risorse finanziarie, da parte dell’Unione europea, in materia di antidiscriminazione etnico-razziale, inclusione sociale e protezione delle minoranze. Il primo capitolo offre una panoramica sulla presenza dei Rom nell'Europa e una serie di spunti introduttivi al tema della loro integrazione. Il secondo capitolo mette in evidenza, oltre all'inquadramento giuridico del concetto di minoranza, alcune considerazioni sui limiti e sulle ambiguità del riconoscimento giuridico dei Rom in quanto minoranza europea, alla luce di numerosi strumenti normativi di diritto internazionale ed europei. Il terzo capitolo valuta il quadro antidiscriminatorio dell’Unione europea, con particolare attenzione alla Direttiva 2000/43/CE, e le politiche, i programmi e gli strumenti finanziari europei per contrastare la discriminazione dei Rom, basata sulla razza e sull'origine etnica. Il quarto capitolo analizza il ruolo delle politiche europee per l’integrazione dei Rom in quattro settori cardine, quali l’istruzione, l’occupazione, l’alloggio e la sanità. Il quinto capitolo affronta il problema di verificare se la reinterpretazione del tema delle minoranze sotto il profilo della diversità culturale, rappresenti un trend utile all'integrazione dei Rom o almeno porti i miglioramenti sperati in materia di accesso ad una abitazione adeguata, l'accesso all'istruzione, alla possibilità di inserirsi nel mondo di lavoro. Il sesto capitolo, da ultimo, attua una comparazione tra il sistema italiano e quello rumeno, per quanto riguarda il modo di affrontare la questione Rom, di rispondere all'appello europeo di elaborare una Strategia nazionale per la loro inclusione, del modo in cui fanno uso degli strumenti giuridici europei nello sviluppo e nell'attuazione delle politiche effettive, finalizzate all'integrazione dei Rom.
The thesis, divided into six chapters, aims to assess the integration’s level of the EU's Roma citizens in the Member States, afterwards the implementation of a series of European policies, measures and mobilization of financial resources on anti-ethnic racial discrimination, social inclusion and protection of minorities.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

GUAGLIANO, CLAUDIA. "Accordi di integrazione regionale e investimenti diretti esteri: Unione Europea, Est Europa e Mediterraneo." Doctoral thesis, Università Bocconi, 2004. http://hdl.handle.net/11565/4050828.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Grossi, Andrea. "Stabilizzazione macroeconomica ed integrazione internazionale in relazione con l'Unione Europea : la transizione dell'economia ungherese /." Friborgo [(Svizzera)] : [s.n.], 2001. http://aleph.unisg.ch/hsgscan/hm00033299.pdf.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

MOURA, A. BELTRAME DE. "CARATTERI ED EFFETTI DELLA CITTADINANZA TRA DIRITTO INTERNAZIONALE E FENOMENI DI INTEGRAZIONE REGIONALE: UNIONE EUROPEA E MERCOSUL." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2014. http://hdl.handle.net/2434/231101.

Full text
Abstract:
La presente tesi ha come obiettivo principale un’analisi dei caratteri salienti dell’istituto della cittadinanza e gli effetti che questo potrebbe produrre alla luce del diritto internazionale e dei processi di integrazione regionale. Tenendo presente che la cittadinanza, in quanto istituto di diritto interno, irradia i suoi effetti e soffre altresì limitazioni anche dall’esterno, tale da renderla rilevante per l’ordinamento giuridico internazionale, osserveremo come e in quali misure i fenomeni di integrazione regionale, quale Unione europea e Mercosul, impattano sulla tematica della cittadinanza. In questo senso, l’istituzione di una cittadinanza comune, la quale presuppone la titolarità di quella nazionale, è stata alla base delle iniziative dell’Unione in questo campo. Più di recente, tale interesse ha coinvolto anche il Mercosul in ragione della crescente attenzione verso la disciplina delle aree sociali oltre che quelle economiche, soprattutto per quanto riguarda la circolazione e il soggiorno delle persone e l’approvazione di un piano di azione che prevede l’istituzione della Cittadinanza del Mercosul, ispirata dal modello europeo, entro il 2021.
The primary purpose of this research is to conduct an analysis of the main features of citizenship and the effects that it might produce in the light of international law and of regional integration processes. Citizenship under national law radiates its effects and also suffers limitation from outside and for this reason it appears extremely relevant to international law. We will thus observe how and in which measures the regional integration phenomena, in particular the European Union and the Mercosur, have an impact on the issue of citizenship. In this sense, the establishment of a common citizenship, which presupposes nationality of a Member State, has been the basis for European Union initiatives in this field. More recently, these initiatives have also involved the Mercosur in light of an increasing attention towards the regulation of social as well as economic areas, especially with reference to the movement and residence of people and the approval of a plan of action for the establishment of the Mercosur Citizenship within 2021, that is inspired by the European model.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Ragazzoni, Anita <1992&gt. "Accoglienza dei richiedenti protezione internazionale nella Provincia Autonoma di Trento: il tirocinio formativo come strumento di integrazione sociale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11491.

Full text
Abstract:
Il processo di integrazione degli immigrati è bidirezionale e graduale, si attua attraverso le dimensioni economiche, sociali e culturali di una società. Partendo dal presupposto che l'integrazione lavorativa costituisca un tassello basilare dell'integrazione sociale, la ricerca analizza il tirocinio formativo come strumento di inserimento lavorativo. La tesi di ricerca ha l'obiettivo di indagare quanto l'attivazione dei tirocini formativi influisca sui processi di integrazione lavorativa e sociale dei richiedenti asilo accolti nel progetto di accoglienza straordinaria della Provincia autonoma di Trento. I dati aggregati di contesto mostrano i dettagli dei tirocini attivati dall'area orientamento al lavoro dal 2015 al 2017, tramite delle correlazioni tra i dati sono state individuate le variabili che incidono sull'esito positivo dei tirocini. La ricerca qualitativa, effettuata tramite interviste semi strutturate, approfondisce i vissuti degli utenti e degli operatori relativi all'attivazione e allo svolgimento di un tirocinio, le criticità che emergono e quanto incidono i tirocini sui percorsi di integrazione sociale dei richiedenti asilo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Bueti, Giorgia. "La mediazione linguistica e interculturale nelle adozioni internazionali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23995/.

Full text
Abstract:
Articolato in tre capitoli, il presente elaborato ha lo scopo di sottolineare l’importanza della mediazione linguistica e interculturale nelle procedure di adozione internazionale in quanto strumento privilegiato per l’integrazione degli adottati all’interno dei loro principali contesti di vita: la famiglia e la scuola. Nel primo capitolo, dopo aver inquadrato giuridicamente l’istituto dell’adozione internazionale passando in rassegna le normative che lo regolano, descriveremo l’iter e l’ampiezza del fenomeno adottivo. Nel secondo capitolo, ci concentreremo, invece, sulla nozione di mediazione e sulla figura del mediatore, andando ad analizzare le strategie che questi può elaborare, grazie alla propria esperienza, per garantire il corretto inserimento del minore sia all’interno del nucleo familiare che della propria classe. Si farà riferimento alla formazione interculturale dei genitori e all’educazione interculturale in ambito scolastico in quanto modelli per una corretta e reale integrazione. Nel terzo capitolo, con l’aiuto di una traccia di intervista pensata per mediatori-interpreti che operano in questo settore, si andrà a restringere il campo della mediazione linguistica e interculturale esaminando la comunicazione mediata tra genitori adottivi e bambini adottati. Nello specifico, si analizzeranno il ruolo e le funzioni del mediatore-interprete all’interno della procedura e gli aspetti verbali, non verbali e para-verbali della comunicazione. Ci si concentrerà infine sulle difficoltà legate a questo tipo di interazione con particolare riferimento al concetto di imparzialità.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Borea, Pasquale. "Evoluzione e prospettive del diritto dell’integrazione in Europa ed America Latina." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2011. http://hdl.handle.net/10556/196.

Full text
Abstract:
2009 - 2010
Il fenomeno dell‟integrazione internazionale è divenuto, nell‟epoca più recente della globalizzazione, uno degli aspetti certamente più degni di interesse della più ampia materia del diritto internazionale. Com‟è noto, a partire dagli anni cinquanta del secolo scorso, sulla base della specifica realtà settoriale, geo-politica e geo-economica del continente europeo, si è avviato e sviluppato un processo assolutamente unico nel suo genere di integrazione, prima economica e poi giuridica e sempre più politica, che ha portato gli Stati aderenti a cedere gradualmente una parte della propria sovranità in ragione di una sorta di “sovranità comune”, finalizzata al rafforzamento del peso economico e politico dell‟area continentale europea. Le ragioni a fondamento di un tale processo sono certamente da ricercarsi negli eventi storici, anche dolorosi, che hanno caratterizzato il periodo storico della prima metà del „900 e, dunque, nella primaria ed immediata esigenza di ristabilire un “nuovo ordine” nel continente europeo, dilaniato dagli eventi bellici, con una duplice finalità: quella di garantire le condizioni per un ristabilimento di un pacifico ordine democratico e quella di consentire la ricostruzione e la ripresa dell‟economia dei paesi dell‟area. L‟esperienza integrazionista, partita con la istituzione della Comunità Europea del Carbone e dell‟Acciaio e proseguita con la Comunità Economica Europea (poi solo Comunità Europea), si è poi completata con l‟esperienza parzialmente diversa dell‟Unione Europea. Tali iniziative sono state recentemente integrate, dopo il fallito tentativo del c.d. Trattato-Costituzione (Roma 2004), dall‟ultimo Trattato di Lisbona che viene, nel presente lavoro, esaminato in due dei suoi ambiti più peculiari riguardanti l‟aspetto interno dell‟integrazione fra gli Stati membri, attraverso un rinnovato anelito a colmare i problemi di “deficit democratico” che nel corso degli anni e dell‟evoluzione del percorso di integrazione si sono manifestati e l‟aspetto esterno dell‟integrazione come proiezione del “blocco” continentale europeo nelle relazioni con gli altri attori dello scacchiere internazionale, in una dimensione di equilibri globali sempre più interconnessi e di relazioni sempre più basate sulla logica della rappresentanza di interessi riconducibili ad aree geo-economiche e geo-politiche. Tale 3 fenomeno integrazionista, mutato e sviluppatosi nel corso degli anni e delle varie fasi, va inteso come tendenza non più solo prettamente economica, ma anche politica, giuridica nonché culturale, finalizzata all‟instaurazione di una cooperazione istituzionalizzata fra un numero limitato di Stati con caratteristiche di stabilità e dinamismo per il perseguimento di obiettivi comuni. Il fenomeno integrazionista non è tuttavia esclusivamente limitato all‟area europea, anche in altre aree geografiche extraeuropee sono sorti, a partire dagli anni cinquanta-sessanta del secolo scorso, processi di convergenza in forme volontarie, graduali e progressive di cooperazione ed integrazione internazionale, anche se i risultati, finora conseguiti in tali esperienze associative, non sono paragonabili alla riuscita che le medesime esperienze hanno avuto nell‟area continentale europea. In particolare, la cooperazione ed integrazione regionale ha avuto un suo autonomo sviluppo nell‟area latinoamericana, caratterizzata da un tendenziale “comune sentire” di natura storica, politica, culturale e per certi aspetti giuridica. In tal senso, le diverse forme associative latinoamericane vengono tradizionalmente intese come fasi di un‟evoluzione, non certamente lineare, di un più ampio e generale movimento di integrazione di natura sub-continentale che affonda le sue radici nella c.d. “teoria internazionalista bolivariana” o “diritto internazionale bolivariano” e che trova fondamento nei tentativi di riunione o associazione, sulla base della historia compartida, delle giovani repubbliche di nuova indipendenza, già a partire dalla metà dell‟800. In tal senso, l‟anelito integrazionista latinoamericano ha radici profonde al pari di quello europeo, anche se, a conclusione di un ciclo di sviluppo ed evoluzione dei processi di integrazione, l‟associazionismo integrazionista in America Latina ha prodotto un pluralismo di organizzazioni che hanno finito per non incidere, o comunque incidere in maniera frammentata, sull‟integrazione economico-politica dell‟area. In tempi più recenti, anche in considerazione degli effetti limitati e frammentari prodotti dalle varie forme di cooperazione ed integrazione rappresentate da ALADI, SELA, Mercosur e Comunità Andina, l‟anelito all‟integrazione sub-continentale si ritrova con ilTrattato di Brasilia del 2008, istitutivo dell‟UNASUR. Tale trattato, quasi contemporaneo all‟evoluzione dell‟integrazione europea operata con il Trattato di Lisbona, riprende lo spirito integrazionista della “teoria bolivariana”, nel tentativo di sintetizzare le precedenti, plurali e frammentate forme di integrazione e cooperazione, che, con più o meno successo, a seconda dei casi, hanno caratterizzato l‟evoluzione dell‟integrazionismo latinoamericano. Come si vedrà nel corso del presente lavoro, le similitudini del Trattato di Brasilia con il Trattato di Lisbona sono molteplici, anche da un punto di vista di integrazione “interna”, anche se certamente non comparabili per il livello tecnico-giuridico, né per l‟assetto istituzionale ed il riparto delle competenze che, nell‟ambito europeo, sono, per così dire “rodati”, da un‟evoluzione progressiva e di successo che consente di consolidare il percorso integrazionista europeo, già fissato dal collante dell‟unione economica e monetaria e da meccanismi di rafforzamento dell‟integrazione interna che possono consentire, ora, uno sviluppo dell‟azione esterna dell‟Unione Europea sullo scenario delle relazioni globali extracontinentali. Nell‟Unione delle Nazioni Sudamericane vi è una forte componente di storia comune che non può, però, non fare i conti con il percorso, non sempre coerente, delle forme di integrazione e cooperazione economica e commerciale e delle rispettive evoluzioni, nonché con le differenze – talvolta molto profonde - fra i suoi Stati membri, sia per quel che riguarda gli assetti politici interni, gli equilibri sociali, sia per i fondamentali economici. Sulla base di tali premesse, si procederà ad un‟analisi, certamente non esaustiva né onnicomprensiva, dei processi di integrazione in un‟ottica bi-continentale che porterà a considerare prima, rapidamente, l‟evoluzione dell‟integrazione continentale europea, per poi focalizzare i due aspetti ritenuti essenziali sul piano della duplice integrazione “interno-esterna” contenuti nel Trattato di Lisbona. E ciò, come visione prospettica del futuro dell‟integrazione europea, all‟interno della stessa, attraverso i meccanismi di controllo parlamentare e, dunque, di democratizzazione del processo decisionale ed all‟esterno, nella sua capacità di diventare, in prospettiva, attore globale ad unica voce, nella sfida del tutto nuova di un treaty-making power europeo che costituirebbe la forma più alta di esercizio della “sovranità comune”. Nell‟ottica latinoamericana, d‟altro canto, si porrà l‟attenzione su quello che si può definire un “neo internazionalismo” di radice bolivariana, che riprende l‟anelito unitario ed integrazionista della storia comune (historia compartida) delle repubbliche sudamericane in evidente contrasto con il pluralismo associativo che ha caratterizzato l‟integrazione latinoamericana degli anni passati. Il passo rilevante che viene compiuto dal Trattato di Brasilia è il coinvolgimento di paesi da sempre estranei all‟integrazionismo latino-americano, allargando la portata del tentativo unitario anche a paesi che non hanno una matrice linguistica, storica e politica che si richiama alla tradizione prettamente latina, fornendo, in tal modo, una piattaforma di integrazione sub-continentale, non limitata alla matrice latino-americana, ma estesa a quella sud-americana. La sfida, nell‟ottica prospettica dell‟integrazione nel sub-continente latinoamericano, sarà quella di capire se il rinnovato anelito unitario rappresentato dal Trattato di Brasilia, possa essere una forma di associazione che può consentire un cambio di rotta rispetto alle passate esperienze frammentate e limitate alla istituzione di comunità, sistemi economici, mercati comuni, in considerazione della sempre più marcata globalizzazione, non solo degli scambi, ma anche e soprattutto della governance come forma di concerto mondiale sulle decisioni di natura politico-economico-finanziaria che porta a scenari di rappresentatività per “macro aree” continentali o sub-continentali, ove singoli paesi, che non si inquadrano nell‟ambito di una sovranità comune, volontaria, negoziata e funzionale alle proprie esigenze di “gruppo”, avrebbero difficoltà a guadagnare una effettiva incisività. In tal senso, si dovrà cercare di comprendere se, nell‟ambito dell‟integrazione latinoamericana, gli aspetti di integrazione “interna”, pure affrontati dal Trattato di Brasilia con la istituzione di un Parlamento comune sudamericano, possano rafforzarsi nella forma di Unione delle Nazioni 6 sudamericane, così come gli aspetti di integrazione “esterna”, cioè di rappresentatività unica continentale sullo scenario globale, possano essere integrati ed affidati ad una tale forma di Unione, o debbano rimanere confinati entro i ruoli assunti a livello globale da paesi “leader” o “locomotiva” con effetti trainanti sull‟intero continente. In ogni caso, anche se appare ancora lunga la strada dell‟integrazione unitaria latinoamericana, l‟istituzione di una Unione delle Nazioni Sudamericane appare un necessario punto di svolta per l‟evoluzione del frammentato, non costante e confuso pluralismo associativo, che può diventare un‟occasione importante per un continente che sarà certamente protagonista (e vi sono già chiari segnali nell‟espansione economica del Brasile ed alcuni buoni risultati di altri paesi come la Colombia) sullo scacchiere internazionale degli anni a venire. [prefazione a cura dell'autore]
IX n.s.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Integrazione internazionale"

1

Energia: Integrazione europea e cooperazione internazionale. Torino: G. Giappichelli, 2011.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Lelio, Iapadre, ed. Integrazione internazionale, sistema finanziario e sviluppo dell'economia abruzzese. Bologna: Il mulino, 2009.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Lo sviluppo come integrazione: Giorgio Ceriani Sebregondi e l'ingresso dell'Italia nella cultura internazionale dello sviluppo. Soveria Mannelli: Rubbettino, 2017.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Garzaniti, Marcello, Alberto Alberti, Perotto Monica, and Bianca Sulpasso, eds. Contributi Italiani al XV Congresso Internazionale degli Slavisti. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-403-5.

Full text
Abstract:
Questo volume contiene i contributi italiani al XV Congresso Internazionale degli Slavisti (Minsk, 20-27 agosto 2013). Nel solco della migliore tradizione della slavistica italiana, i relatori presentano in diverse lingue un ampio ventaglio di tematiche che vanno dalla questione cirillo-metodiana alla riflessione critica su autori contemporanei. Pur nella diversità degli approcci disciplinari e metodologici, dalla paleografia all’analisi testuale, dalla comparativistica letteraria alla sociolinguistica, questi contributi mostrano che la slavistica italiana mantiene fede alle sue radici, sviluppando criticamente gli studi precedenti e aprendo nuove prospettive alla ricerca, mentre emerge una nuova generazione di studiosi. Come in passato, la slavistica italiana sta svolgendo un ruolo significativo non solo nelle relazioni culturali dell’Italia con i singoli paesi slavi, ma più complessivamente nell’orizzonte di un processo vasto e complesso di integrazione delle diverse culture europee, che va ben al di là dei confini dell’Unione Europea e in cui il mondo slavo, nella sua varietà di lingue e culture, costituisce uno dei suoi principali attori.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Integrazione internazionale e sviluppo interno: Stati Uniti e Italia nei programmi di riarmo del blocco atlantico, 1945-1955. Roma: Carocci editore, 2009.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Le banche italiane all'estero, 1900-1950: Espansione bancaria all'estero e integrazione finanziaria internazionale nell'Italia degli anni tra le due guerre. Fucecchio (FI) Italy: European Press Academic Pub., 2000.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Quirico, Roberto Di. Le banche italiane all'estero, 1900-1950: Espansione bancaria all'estero e integrazione finanziaria internazionale nell'Italia degli anni tra le due guerre. Fucecchio (Firenze): European press academic publishing, 2000.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Triennale di Milano (19th 1996). Identità, differenze: Triennale di Milano, XIX Esposizione internazionale : integrazione e pluralità nelle forme del nostro tempo : le culture tra effimero e duraturo. Milano: Electa, 1996.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Gianpaolo, Urso, and Fondazione Niccolò Canussio, eds. Hispania terris omnibus felicior: Premesse ed esiti di un processo di integrazione : atti del convegno internazionale, Cividale del Friuli, 27-29 settembre 2001. Pisa: ETS, 2002.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Gianpaolo, Urso, ed. Hispania terris omnibus felicior: Premesse ed esiti di un processo di integrazione : atti del Convegno internazionale, Cividale del Friuli, 27-29 settembre 2001. Pisa: ETS, 2002.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography