Dissertations / Theses on the topic 'INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI'

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Paoletti, Alessandro. "“Location intelligence” su dati in ambito telecomunicazioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Il progetto consiste nella realizzazione di un’applicazione web che espone dashboard interattive per l’analisi e la profilazione della clientela applicabili in diversi settori di business. Questo progetto si colloca in un contesto più ampio di Data Monetization, in cui vengono utilizzati dei dati provenienti da una compagnia telefonica per analizzare i comportamenti della clientela in diversi ambiti, come centri commerciali o parchi divertimento, ed elaborare statistiche descrittive sulla clientela. L’interazione con i dati può avvenire in maniera analitica, mediante la visualizzazione di report personalizzati, ed in maniera visiva attraverso l’utilizzo di mappe su cui visualizzare i dati.
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Di, Vincenzo Marco. "Progettazione e sviluppo di algoritmi di "Network clustering" e di analitiche avanzate in ambito telecomunicazioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Dalla naturale competitività del mercato, emerge il bisogno di utilizzare al meglio i dati in proprio possesso in modo da creare guadagno. In quest'ambito si collocano le tecniche di advanced analytics, che mirano ad effettuare complesse analisi su grandi moli di dati in modo da trarre profitto. In questa tesi, sono stati sviluppati due progetti di advanced analytics in collaborazione con ICONSULTING SpA. Il primo, più classico, riguarda l'analisi del comportamento dei partecipanti a un certo evento del 2018, analizzandone il numero, distribuzione delle presenze orarie, provenienze, mezzi di arrivo e ripartenza e zone più frequenti di pernottamento. Il secondo progetto, invece, è stato uno studio di fattibilità circa la possibilità di ottenere partizioni territoriali mediante l'applicazione di algoritmi di network clustering a reti ottenute modellando gli spostamenti degli utenti sul territorio. Entrambi i progetti sono stati svolti in collaborazione con una importante compagnia di telecomunicazioni molto diffusa sul territorio. Per proteggerne la proprietà intellettuale, nel lavoro presentato si sono offuscati tutti i dati e le informazioni sensibili
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Perugini, Leonardo. "Progettazione di un sistema di "Data Visualization" per l'analisi dei clienti in ambito Telecomunicazioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
In ambito aziendale, il valore dei processi di estrazione di conoscenza dai dati è in forte crescita grazie all’adozione di tecnologie e metodologie capaci di immagazzinare volumi molto estesi di informazioni. L’utilizzo di questi sistemi, vicini all’ambito del Data Mining, consente di condurre delle avanzate attività analitiche sui dati di business relativi a vari processi di produzione, vendita e gestione di imprese e altre organizzazioni. Le informazioni estraibili da queste analisi possono agevolare i processi decisionali, migliorando la competitività delle aziende che investono in queste attività. Questo lavoro di tesi è stato svolto internamente all’azienda di consulenza Iconsulting S.p.A., che fa della Business Intelligence il suo punto di forza. L’obiettivo del progetto è stato quello di realizzare un front-end grafico di natura analitica a supporto di un’azienda cliente facente parte del settore delle telecomunicazioni. La progettazione di tale sistema si è basata fortemente sull’applicazione dei princìpi della Data Visualization. Nella prima parte dell’elaborato è presente un’introduzione alla Business Intelligence, ai suoi concetti fondamentali e alle sue metodologie. Nel capitolo successivo viene svolta una trattazione approfondita della Data Visualization, della sua diffusione, dei princìpi che la rendono efficace, degli strumenti più noti e del suo ampio utilizzo per supportare i processi decisionali nello scenario globale di emergenza sanitaria. Nel terzo capitolo è presentata l’attività di progetto svolta in azienda, che coinvolge una fase di formazione e di studio dei sistemi preesistenti, una di analisi dei requisiti e una di progettazione e sviluppo delle soluzioni, cercando sempre di evidenziare i benefici delle scelte di design effettuate.
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Timoncini, Riccardo. "Streaming audio e video nei sistemi Peer-To-Peer TV: il caso Sopcast P2PTV." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3670/.

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Abstract:
La tesi si propone di affrontare il tema del Live Streaming in sistemi P2P con particolare riferimento a Sopcast, un applicativo di P2PTV. Viene fatto un ricorso storico riguardo alla nascita dello streaming e al suo sviluppo, vengono descritte le caratteristiche, il protocollo di comunicazione e i modelli più diffusi per il live streaming P2P. Inoltre si tratterà come viene garantita la qualità del servizio e valutate le performance di un servizio P2PTV.
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5

Zoli, Marco. "Generazione di chiavi sicure in reti wireless." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4303/.

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Togni, Roberto. "Negoziazione dinamica e rilascio di ACC in TuCSoN." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4647/.

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Paolucci, Fabio. "Gestione integrata delle risorse applicative e di rete in Data Center distribuiti." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4673/.

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Dellarocca, Nicola. "Coordination as a Service in JADE." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/4868/.

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Zazzeri, Matteo. "Progetto di un'interfaccia utente per la gestione e memorizzazione di forme d'onda mediante microcontrollore." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5173/.

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Abstract:
L'energy harvesting è un processo in cui l'energia ambientale comunemente disponibile viene catturata mediante opportuni trasduttori e circuiti elettronici per essere convertita in energia elettrica utilizzabile. Il progetto descritto sarà una estensione ed integrazione di un sistema già esistente, per la riproduzione attraverso un sistema elettrodinamico vibrante (shaker), di vibrazioni acquisite dall'ambiente circostante in situazioni di riferimento tipiche (esempio le vibrazioni prodotte da un veicolo in movimento o un uomo in corsa), al fine di caratterizzare trasduttori piezoelettrici per studiarne il funzionamento, le caratteristiche e il loro comportamento. Lo scopo finale è quello di realizzare un sistema stand-alone che sia in grado di riprodurre e controllare in maniera affidabile le vibrazioni imposte da un sistema vibrante, al fine di realizzare un sistema di caratterizzazione per dispositivi di energy harvesting vibrazionale. In questo progetto, l’intera gestione del processo viene affidata ad un microcontrollore presente sulla scheda di controllo, il quale consente in tempo reale la visualizzazione delle forme d’onda oggetto di studio mediante un display grafico, l’elaborazione dei dati presenti nel sistema nonché la possibilità di caricare e salvare dei dati significativi sulla memoria del sistema durante le fasi di testing. Le caratteristiche implementate rendono il sistema facile da usare. Successivamente verranno descritte le specifiche tecniche necessariamente da rispettare per la realizzazione di un sistema che permetta di riprodurre e fornire dati attendibili, la struttura di visualizzazione grafica del sistema, la parte di condizionamento del segnale e i principi teorici del controllo ad anello chiuso.
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Bartoli, Mattia. "Virtualizzazione di risorse di rete e di servizi nelle reti di accesso." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5187/.

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Martini, Luca. "Realizzazione di un sistema di misura impedenziometrico miniaturizzato ad elevata risoluzione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5298/.

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Fabbri, Davide. "Amplificatore per elettrofisiologia integrato in una Usb Key: realizzazione dell'interfaccia a microcontrollore." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5316/.

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Medri, Marco. "Nano-network: reti di comunicazione basate su nanotecnologie." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5381/.

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Maraldi, Steven. "Coordinazione situata: integrazione di Arduino in un middleware basato su tuple." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5827/.

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Abstract:
Il concetto di situatedness applicato ad un sistema multi-agente distribuito può essere riformulato come problema di coordinazione fra i componenti del sistema e le risorse ambientali. Per poter garantire e governare la coordinazione delle parti, viene esteso il modello di coordinazione TuCSoN arricchendo il linguaggio di coordinazione e l'architettura per la comunicazione verso l'ambiente introducendo il concetto di artefatto d'ambiente. In questo elaborato viene definita l'estensione Situated ReSpecT, la nuova componente Transducer e la sua interazione con le Probe, tramite un analisi teorica che si conclude con una verifica pratica su piattaforma Arduino.
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Costantini, Giacomo. "Localizzazione audio mediante tecniche di watermarking." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5847/.

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Caroli, Alberto. "Genetic Programming applications in Robotics." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5860/.

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Costanzi, Simone. "Realizzazione di un prototipo di schermo pervasivo adattativo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5861/.

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Cardillo, Stefano. "Sistemi RADAR multistatici UWB per la diagnostica precoce del cancro al seno." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4305/.

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Lorenzini, Marco. "Ruolo del cloud nell'amministrazione dei sistemi informatici moderni." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8380/.

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Abstract:
Per far fronte alla necessità di sviluppo incrementale ed evolutivo dell'IT, è necessario un continuo rinnovamento del sistema aziendale. Negli ultimi anni, il progresso informatico è stato caratterizzato dall'espansione delle tecnologie Cloud, in grado di semplificare la complessità amministrativa delle aziende, aumentare la scalabilità dei sistemi e ridurre i costi di produzione. Nel corso di questo elaborato analizzerò nel dettaglio come il Cloud sia capace di rivoluzionare, in primis dal punto di vista amministrativo, ma non solo, i sistemi informatici moderni, valutando i molteplici benefici da esso generati e gli inevitabili trade-off che ne derivano.
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Fattori, Matteo. "Intelligenza artificiale per giochi strategici real-time." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6789/.

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Abstract:
L'elaborato affronta la progettazione di un'intelligenza artificiale per giochi strategici real-time in cui viene descritta la suddivisione dei livelli di astrazione e vengono prese in considerazione due architetture specifiche, SORTS ed EISBot, facendo particolare attenzione sulle problematiche riscontrate nell'ambiente di gioco.
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Dall'ara, Jacopo. "Caratterizzazione sperimentale di trasduttori piezoelettrici mediante circuiti equivalenti elettromeccanici." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7667/.

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Abstract:
Attualmente la costante diffusione delle sensor network e lo sviluppo di apparati elettronici a basso consumo di energia hanno fatto in modo di motivare la ricerca nel campo dell’elettronica che tenta di spiegare il concetto dell'energy harvesting per raccogliere energia dall'ambiente circostante. I sistemi che raccolgono quella energia che normalmente va persa sono di diversi tipi.
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Usman, Muhammad. "Energy Efficiency and Privacy in Device-to-Device Communication." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2017. https://hdl.handle.net/11572/368413.

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Abstract:
Mobile data traffic has increased many folds in recent years and current cellular networks are undeniably overloaded to meet the escalating user's demands of higher bandwidth and data rates. To meet such demands, Device-to-Device (D2D) communication is regarded as a potential solution to solve the capacity bottleneck problem in legacy cellular networks. Apart from offloading cellular traffic, D2D communication, due to its intrinsic property to rely on proximity, enables a broad range of proximity-based applications for both public safety and commercial users. Some potential applications, among others, include, proximity-based social interactions, exchange of information, advertisements and Vehicle-to-Vehicle (V2V) communication. The success of D2D communication depends upon the scenarios in which the users in the proximity interact with each other. Although there is a lot of work on resource allocation and interference management in D2D networks, very few works focus on the architectural aspects of D2D communication, emphasizing the benchmarking of energy efficiency for different application scenarios. In this dissertation, we benchmark the energy consumption of D2D User Equipments (UEs) in different application scenarios. To this end, first we consider a scenario wherein different UEs, interested in sharing the same service, form a Mobile Cloud (MC). Since, some UEs can involve in multiple services/applications at a time, there is a possibility of interacting with multiple MCs. In this regard, we find that there is a threshold for the number of UEs in each MC, who can participate in multiple applications, beyond which legacy cellular communication starts performing better in terms of overall energy consumption of all UEs in the system. Thereafter, we extend the concept of MC to build a multi-hop D2D network and evaluate the energy consumption of UEs for a content distribution application across the network. In this work, we optimize the size of an MC to get the maximum energy savings. Apart from many advantages, D2D communication poses potential challenges in terms of security and privacy. As a solution, we propose to bootstrap trust in D2D UEs before establishing any connection with unknown users. In particular, we propose Pretty Good Privacy (PGP) and reputation based mechanisms in D2D networks. Finally, to preserve user's privacy and to secure the contents, we propose to encrypt the contents cached at D2D nodes (or any other caching server). In particular, we leverage convergent encryption that can provide an extra benefit of eliminating duplicate contents from the caching server.
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Pederzolli, Federico. "Resource allocation and modeling in spectrally and spatially flexible optical transport networks." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2018. https://hdl.handle.net/11572/367953.

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Abstract:
The world's hunger for connectivity appears to be endlessly growing, yet the capacity of the networks that underpin that connectivity is anything but endless. This thesis explores both short and long term solutions for increasing the capacity of the largest and most capacious of these networks, the backbones upon which the Internet is built: optical transport networks. In the short term, Flexi-grid technology has emerged as the evolution of fixed-grid WDM optical networks, providing higher potential throughput but suffering from an aggravated form of the spectrum ragmentation problem that affects fixed-grid networks. A novel path-based metric to better evaluate the fragmentation of spectral resources in flexi-grid networks is presented, which considers both the fact that free spectrum slices may not be available on all the links of a path, and the likelihood that an end-to-end spectral void is usable to route incoming connections, and tested by means of simulations, finding that it outperforms existing ones from literature. For the longer term, Space Division Multiplexing (SDM) is a promising solution to overcome the looming fiber capacity crunch, and, perhaps more importantly, can offer a beneficial ratio between the expected capacity gains and the resulting increase in the cost of the network thanks to Joint and Fractional Joint Switching architectures and integrated transceivers and amplifiers. A model for such network is presented, and multiple heuristics for solving the Routing, Space and Spectrum Allocation problem are described, studied via simulations and iteratively improved, with the objective of quantifying the likely performance of several SDM architectures under multiple traffic scenarios. In addition, possible improvements to joint switching architectures, and an experimental SDN control plane for SDM networks, are presented and characterized, again by means of simulations. SDM is shown to be an attractive technology for increasing future transport networks capacity, at a reasonable cost.
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Konda, Krishna Reddy. "Dynamic Camera Positioning and Reconfiguration for Multi-Camera Networks." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2015. https://hdl.handle.net/11572/367752.

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Abstract:
The large availability of different types of cameras and lenses, together with the reduction in price of video sensors, has contributed to a widespread use of video surveillance systems, which have become a widely adopted tool to enforce security and safety, in detecting and preventing crimes and dangerous events. The possibility for personalization of such systems is generally very high, letting the user customize the sensing infrastructure, and deploying ad-hoc solutions based on the current needs, by choosing the type and number of sensors, as well as by adjusting the different camera parameters, as field-of-view, resolution and in case of active PTZ cameras pan,tilt and zoom. Further there is also a possibility of event driven automatic realignment of camera network to better observe the occurring event. Given the above mentioned possibilities, there are two objectives of this doctoral study. First objective consists of proposal of a state of the art camera placement and static reconfiguration algorithm and secondly we present a distributive, co-operative and dynamic camera reconfiguration algorithm for a network of cameras. Camera placement and user driven reconfiguration algorithm is based realistic virtual modelling of a given environment using particle swarm optimization. A real time camera reconfiguration algorithm which relies on motion entropy metric extracted from the H.264 compressed stream acquired by the camera is also presented.
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Mekhalfi, Mohamed Lamine. "Recovering the Sight to blind People in indoor Environments with smart Technologies." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2016. https://hdl.handle.net/11572/367798.

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Abstract:
The methodologies presented in this thesis address the problem of blind people rehabilitation through assistive technologies. In overall terms, the basic and principal needs that a blind individual might be concerned with can be confined to two components, namely (i) navigation/ obstacle avoidance, and (ii) object recognition. Having a close look at the literature, it seems clear that the former category has been devoted the biggest concern with respect to the latter one. Moreover, the few contributions on the second concern tend to approach the recognition task on a single predefined class of objects. Furthermore, both needs, to the best of our knowledge, have not been embedded into a single prototype. In this respect, we put forth in this thesis two main contributions. The first and main one tackles the issue of object recognition for the blind, in which we propose a ‘coarse recognition’ approach that proceeds by detecting objects in bulk rather than focusing on a single class. Thus, the underlying insight of the coarse recognition is to list the bunch of objects that likely exist in a camera-shot image (acquired by the blind individual with an opportune interface, e.g., voice recognition synthesis-based support), regardless of their position in the scene. It thus trades the computational time with object information details as to lessen the processing constraints. As for the second contribution, we further incorporate the recognition algorithm, along with an implemented navigation system that is supplied with a laser-based obstacle avoidance module. Evaluated on image datasets acquired in indoor environments, the recognition schemes have exhibited, with little to mild disparities with respect to one another, interesting results in terms of either recognition rates or processing gap. On the other hand, the navigation system has been assessed in an indoor site and has revealed plausible performance and flexibility with respect to the usual blind people’s mobility speed. A thorough experimental analysis is hereby provided alongside laying the foundations for potential future research lines, including object recognition in outdoor environments.
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Althunibat, Saud. "Towards Energy Efficient Cooperative Spectrum Sensing in Cognitive Radio Networks." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2014. https://hdl.handle.net/11572/367952.

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Abstract:
Cognitive radio has been proposed as a promising technology to resolve the spectrum scarcity problem by dynamically exploiting underutilized spectrum bands. Cognitive radio technology allows unlicensed users, also called cognitive users (CUs), to exploit the spectrum vacancies at any time with no or limited extra interference at the licensed users. Usually, cognitive radios create networks in order to better identify spectrum vacancies, avoid resultant interference, and consequently, magnify their revenues. One of the main challenges in cognitive radio networks is the high energy consumption, which may limit their implementation especially in battery-powered terminals. The initial step in cognitive transmission is called spectrum sensing. In spectrum sensing, a CU senses the spectrum in order to detect the activity of the licensed users. Spectrum sensing is usually accomplished cooperatively in order to improve the reliability of its results. In cooperative spectrum sensing (CSS), individual sensing results should be exchanged in order to make a global decision regarding spectrum occupancy. Thus, CSS consumes a significant a mount of energy, representing a challenge for CUs. Moreover, the periodicity of CSS and increasing the number of channels to be sensed complicates the problem. To this end, energy efficiency in CSS has gained an increasing attention recently. In this dissertation, a number of energy-efficient algorithms/schemes for CSS is proposed. The proposed works include energy efficient solutions for low energy consumption in local sensing stage, results’ reporting stage and decision-making stage. The proposed works are evaluated in terms of the achievable energy efficiency and detection accuracy, where they show a significant improvement compared to the state-of-the-art proposals. Moreover, a comprehensive energy-efficient approaches are proposed by combining different algorithms presented in this dissertation. These comprehensive approaches aim at proving the consistency of the proposed algorithms to each other and maximizing the achievable energy efficiency in the whole CSS process. Moreover, high energy consumption is not the only challenge of CSS. Another important problem in CSS is the vulnerability of the security risks which can effectively degrade the energy efficiency of cognitive radio networks. In this dissertation, we propose three different strategies against security attackers. Specifically, authentication protocol for outsider attackers, elimination algorithm for insider attackers, and a punishment policy are presented in this dissertation. While designing these strategies, an eye is kept on energy efficiency such that increasing immunity against attacker does not affect energy efficiency. Therefore, the tradeoff between energy efficiency and security in CSS has been achieved.
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Gebremariam, Anteneh Atumo. "Resource Abstraction and Virtualization Solutions for Wireless Networks." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2017. https://hdl.handle.net/11572/368153.

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Abstract:
To cope up with the booming of data traffic and to accommodate new and emerging technologies such as machine-type communications, Internet-of-Things, the 5th Generation (5G) of mobile networks require multiple complex operations (i.e., allocating non-overlapping radio resources, monitoring interference, etc.). Software-defined networking (SDN) and network function virtualization (NFV) are the two emerging technologies that promise to provide programmability and flexibility in terms of managing, configuring and optimizing wireless networks such that a better performance is achieved. In this dissertation, we particularly focus on inter-cell-interference (ICI) mitigation techniques and efficient radio resource utilization schemes through the adoption of these two technologies in wireless environment. We exploit the SDN approach in order to expose the lower layers (i.e., physical and medium access control) parameters of the wireless protocol stack to a centralized control module such that it is possible to dynamically configure the network in a logically centralized manner, through specifically designed network functions (algorithms). In the first part of this work, we proposed two ICI mitigation solutions, one via an Interference Graph (IG) abstraction technique to control ICI in macro base stations and the second one is through dynamic strict fractional frequency reuse technique to overcome the limitations of ICI in dense small cell base station deployments where ICI arises from frequency reuse one in multi-tier networks. Then based on the fractional frequency reuse (FFR) technique, we propose a spatial scheduling schemes that aim to schedule users in the spatial domain through layered schedulers operating in different time scales, short and long. The cell coverage area is dynamically divided into multiple scheduling areas based on the antenna beamwidth and steerable signal-to-interference-plus-noise-ratio (SINR) threshold values. Simulation results show our proposed approaches outperform the legacy static FFR schemes in terms of spectral efficiency, aggregate throughput and packet blocking probability. Moreover, we provided the detailed analysis of the computational complexity of our proposed algorithms in comparison to the once existing in the literature. The 5G networks will be built around people and things targeted to meet the requirements different groups of uses cases (i.e., massive broadband, massive machine-type communication and critical machine-type communication). In order to support these services it is very costly and impractical to make a separate dedicated network corresponding to each of the services. The most attractive solution in terms of reducing cost at the same time improving backward compatibility is through the implementation of service-dedicated virtual networks, network slicing. Thus we proposed a dynamic spectrum-level slicing algorithm to share radio resources across different virtual networks. Through virtualization, the physical radio resources of the heterogeneous mobile networks are first abstracted into a centralized pool of virtual radio resources. Then we investigated the performance gains of our proposed algorithm though dynamically sharing the abstracted radio resources across multiple virtual networks. Simulation results show that for representative user arrival statistics, dynamic allocation of radio resources significantly lowers the percentage of dropped packets. Moreover, this work is the preliminary step towards enabling an end-to-end network slicing for 5G mobile networking, which is the base for implementing service differentiated virtual networks over a single physical infrastructure. Finally, we presented a test-bed implementation of dynamic spectrum-level slicing algorithm using an open-source software/hardware platform called OpenAirInterface that emulates the long-term evolution (LTE) protocol stack.
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Angiolini, Giacomo. "Ottimizzazione di protocolli di trasmissione dati tramite interfaccia usb implementati su fpga." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6938/.

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Abstract:
La maggior parte dei moderni dispositivi e macchinari, sia ad uso civile che industriale, utilizzano sistemi elettronici che ne supervisionano e ne controllano il funzionamento. All’ interno di questi apparati è quasi certamente impiegato un sistema di controllo digitale che svolge, anche grazie alle potenzialità oggi raggiunte, compiti che fino a non troppi anni or sono erano dominio dell’ elettronica analogica, si pensi ad esempio ai DSP (Digital Signal Processor) oggi impiegati nei sistemi di telecomunicazione. Nonostante l'elevata potenza di calcolo raggiunta dagli odierni microprocessori/microcontrollori/DSP dedicati alle applicazioni embedded, quando è necessario eseguire elaborazioni complesse, time-critical, dovendo razionalizzare e ottimizzare le risorse a disposizione, come ad esempio spazio consumo e costi, la scelta ricade inevitabilmente sui dispositivi FPGA. I dispositivi FPGA, acronimo di Field Programmable Gate Array, sono circuiti integrati a larga scala d’integrazione (VLSI, Very Large Scale of Integration) che possono essere configurati via software dopo la produzione. Si differenziano dai microprocessori poiché essi non eseguono un software, scritto ad esempio in linguaggio assembly oppure in linguaggio C. Sono invece dotati di risorse hardware generiche e configurabili (denominate Configurable Logic Block oppure Logic Array Block, a seconda del produttore del dispositivo) che per mezzo di un opportuno linguaggio, detto di descrizione hardware (HDL, Hardware Description Language) vengono interconnesse in modo da costituire circuiti logici digitali. In questo modo, è possibile far assumere a questi dispositivi funzionalità logiche qualsiasi, non previste in origine dal progettista del circuito integrato ma realizzabili grazie alle strutture programmabili in esso presenti.
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Gasperini, Elia. "Time to digital converter." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9000/.

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Abstract:
In questa tesi è analizzato il caso di sensori con uscita in frequenza e periodo, si traduce in ultima analisi nella capacità di misurare con precisione un intervallo temporale. La rivelazione del tempo risulta essere lo stadio fondamentale da cui deriva la risoluzione dell'intero sistema di misura. Nella realtà, la questione della simultaneità cioè individuare con assoluta precisione due eventi che si verificano contemporaneamente, in un determinato istante t, è un problema piuttosto complesso: le difficoltà sono correlate soprattutto alle limitazioni fisiche intrinseche degli strumenti di misura. E' utile allora fornire un'analisi sui principi e le tecniche alla base della misura di intervalli temporali, detta Time Interval Measurement (TIM). Lo scopo della tesi è studiare i vari metodi per realizzare TDC lineari digitali, facendo un'analisi critica e ed evidenziando pro e contro che i vari approcci presentano, attingendo e analizzando criticamente informazioni dalle varie fonti riportate in bibliografia.
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Mazza, Raffaele. "Il tempo nei sistemi coordinati: esperimenti in TuCSoN." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7665/.

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Abstract:
La tesi intende esplorare i problemi relativi al tempo nei sistemi coordinati e costruire esperimenti sia applicativi che di estensione di middleware di coordinazione, concentrandosi in particolare sulla tecnologia di coordinazione TuCSoN.
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Ponti, Luigi. "Virtualizzazione di funzioni di rete su piattaforme per cloud computing." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9289/.

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Abstract:
Questo documento affronta le novità ed i vantaggi introdotti nel mondo delle reti di telecomunicazioni dai paradigmi di Software Defined Networking e Network Functions Virtualization, affrontandone prima gli aspetti teorici, per poi applicarne i concetti nella pratica, tramite casi di studio gradualmente più complessi. Tali innovazioni rappresentano un'evoluzione dell'architettura delle reti predisposte alla presenza di più utenti connessi alle risorse da esse offerte, trovando quindi applicazione soprattutto nell'emergente ambiente di Cloud Computing e realizzando in questo modo reti altamente dinamiche e programmabili, tramite la virtualizzazione dei servizi di rete richiesti per l'ottimizzazione dell'utilizzo di risorse. Motivo di tale lavoro è la ricerca di soluzioni ai problemi di staticità e dipendenza, dai fornitori dei nodi intermedi, della rete Internet, i maggiori ostacoli per lo sviluppo delle architetture Cloud. L'obiettivo principale dello studio presentato in questo documento è quello di valutare l'effettiva convenienza dell'applicazione di tali paradigmi nella creazione di reti, controllando in questo modo che le promesse di aumento di autonomia e dinamismo vengano rispettate. Tale scopo viene perseguito attraverso l'implementazione di entrambi i paradigmi SDN e NFV nelle sperimentazioni effettuate sulle reti di livello L2 ed L3 del modello OSI. Il risultato ottenuto da tali casi di studio è infine un'interessante conferma dei vantaggi presentati durante lo studio teorico delle innovazioni in analisi, rendendo esse una possibile soluzione futura alle problematiche attuali delle reti.
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Stornello, Luca. "Progetto PCB di un circuito convertitore di micro-potenze." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9330/.

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Bacceli, Alessandro. "Sviluppo di una architettura di controllo per velivoli di tipo multi-rotore." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8594/.

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Berti, Matteo. "Sviluppo di un setup sperimentale per la caratterizzazione di una cella fotovoltaica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5853/.

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Milzoni, Alessandro. "Kinect e openNI a supporto delle NUI (Natural User Interface) applications." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6113/.

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Montanari, Fabio. "Il framework phonegap: sviluppo app multi-piattaforma." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5924/.

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Abstract:
Questo elaborato descrive in modo approfondito la natura e lo sviluppo di applicazioni mediante PhoneGap. Lo sviluppo web e lo sviluppo nativo oltre a una breve introduzione ad altri interessanti tools di sviluppo cross-platform
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Delvecchio, Matteo. "Apprendimento e self-awareness in robotica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7576/.

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Abstract:
Esposizione delle basi teoriche e delle tecniche di apprendimento in robotica, analisi del concetto di self-awareness ed esempi applicativi, concetti derivati quali continous self modelling e self-reflection, e casi di studio esemplificativi.
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Subrani, Nikolas. "Alternative per la configurazione dell'infrastruttura di rete in piattaforme Openstack." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11185/.

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Abstract:
In questo scritto si analizzeranno alcune alternative nella configurazione di rete della piattaforma di cloud computing open source OpenStack. Verrà mostrata un’ installazione in ambiente di laboratorio di un cluster completo basato sulla release Liberty di Openstack, per poi modificarne la componente dedicata al Networking in modo da sfruttare diversi plugin e diversi protocolli. Si osserverà il traffico generato all’interno e verso l’esterno del sistema Openstack in modo da avere un quadro generale del comportamento dell’infrastruttura.
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Naghi, Nour. "Caratterizzazione e testing di Sensori Hall Commerciali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9953/.

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Abstract:
Questa Tesi di Laurea si prefigge gli obiettivi di riuscire a caratterizzare i Sensori Hall e di testare un Sensore Hall di Asahi-Kasei, il CQ-3300, di cui l’Università di Bologna è in possesso. Per questa ragione si può dividere il processo di realizzazione della tesi in 2 fasi ben distinte: • Una prima fase dedicata interamente allo studio dell’argomento e alla ricerca online di Sensori Hall presenti sul mercato. Si è dunque approfondito il fenomeno fisico su cui essi basano il proprio funzionamento, le loro caratteristiche principali e le loro applicazioni. Se ne sono poi scelti due, oltre al CQ-3300, tra quelli presenti sul mercato per poterli caratterizzare e confrontare con il suddetto. • Una seconda fase dedicata ai test sul Sensore nel laboratorio di elettronica. Durante questa fase è stato montato su PCB (Printed Circuit Board) il sensore Hall CQ-3300 e sono stati realizzati dei circuiti di prova con lo scopo di verificare il corretto funzionamento del Sensore e l’effettiva banda di funzionamento. I tests in corrente alternata sono stati effettuati grazie all’ausilio di un generatore di corrente in grado di convertire un segnale in tensione in un segnale in corrente. Questo generatore di corrente però non può erogare un segnale in corrente di ampiezza maggiore a 1 Ampere, ragione per cui si è preferito tenersi alla larga da tale valore. L’Università di Bologna ritiene necessario testare questo sensore in termini di banda, in quanto ha progettato un Sensore Hall dalle caratteristiche simili in termini di banda di lavoro al componente in questione, il che rende importante capire se quest’ultimo tiene fede alla banda di lavoro che viene indicata sul suo datasheet, ovvero 1 MHz.
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Valmori, Filippo. "Misure di rumore flicker e affidabilita nei dispositivi mosfet di potenza." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6009/.

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Abstract:
L'attività di tesi consiste sia nella calibrazione di un banco di misura per analisi di rumore a basse frequenze nei dispositivi MOSFET di potenza, sia nella valutazione dei relativi e successivi dati sperimentali (con particolare attenzione anche ai processi di stress e recupero applicati ai dispositivi).
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Berti, Federico. "Implementazione di protocolli automatici per la caratterizzazione di microchip mediante interfaccia labview." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6372/.

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Abstract:
Uno dei principali passi della catena di produzione di circuiti integrati è quello di testare e valutare una serie di chip campione per verificare che essi rientrino nei valori e nelle specifiche scelte. Si tratta di un passaggio molto importante che determina le caratteristiche del prodotto nella realtà, mostrando le proprie capacità o i propri limiti, permettendo così di valutare un’eventuale produzione su larga scala. Ci permette inoltre di stimare quali dei chip rispetto agli altri presi in esame è migliore in alcuni aspetti, oppure quale risulta più lontano dalle specifiche volute. Il lavoro alle spalle di questa tesi è proprio questo: si è cercato di caratterizzare un microchip chiamato Carbonio, nato nei laboratori della II Facoltà di Ingegneria di Cesena, creando un banco di misura automatico, tramite l’ausilio del software Labview e di una scheda hardware realizzata ad hoc, che desse la possibilità di eseguire alcuni test consecutivi su ogni singolo circuito integrato in modo da caratterizzarlo estrapolando tutte le informazioni cercate e verificandone il funzionamento. Tutti i valori estratti sono stati poi sottoposti a una breve analisi statistica per stabilire per esempio quale circuito integrato fosse meno immune ai disturbi dovuti al rumore elettrico oppure per eseguire un’indagine al fine di vedere come i valori dei parametri scelti si disponessero rispetto ai lori rispettivi valori medi.
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Malavolti, Matteo. "Progetto di un convertitore flyback sincrono per applicazioni di energy harvesting piezoelettrico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6528/.

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Abstract:
In questo elaborato è stata trattata la caratterizzazione tramite simulazioni e prove in laboratorio di un circuito in grado di estrarre e accumulare energia elettrica, la quale viene generata da vibrazioni meccaniche tramite l'uso di dispositivi piezoelettrici. Partendo da una tipologia di circuito già esistente è stata studiata una variante nel sistema di conversione dell'energia, in questo caso il convertitore implementato è un convertitore di tipo flyback. Dopo aver studiato il circuito in dettaglio, è stata realizzata una prima simulazione circuitale mediante software Ltspice. Sono stati quindi analizzati gli andamenti delle tensioni di uscita e di ingresso durante il processo di carica della capacità, applicando in ingresso differenti tensioni. Infine i dati ottenuti sono stati elaborati in un foglio elettronico per poter ricavare l'andamento del rendimento.
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Crestani, Giulio. "Problematiche di sicurezza nelle software defined networks." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7555/.

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Abstract:
Questa tesi ha l’obiettivo di comprendere e valutare se l’approccio al paradigma SDN, che verrà spiegato nel capitolo 1, può essere utilizzato efficacemente per implementare dei sistemi atti alla protezione e alla sicurezza di una rete più o meno estesa. Oltre ad introdurre il paradigma SDN con i relativi componenti basilari, si introduce il protocollo fondamentale OpenFlow, per la gestione dei vari componenti. Per ottenere l’obiettivo prestabilito, si sono seguiti alcuni passaggi preliminari. Primo tra tutti si è studiato cos’è l’SDN. Esso introduce una potenziale innovazione nell’utilizzo della rete. La combinazione tra la visione globale di tutta la rete e la programmabilità di essa, rende la gestione del traffico di rete un processo abbastanza complicato in termini di livello applicativo, ma con un risultato alquanto performante in termini di flessibilità. Le alterazioni all’architettura di rete introdotte da SDN devono essere valutate per garantire che la sicurezza di rete sia mantenuta. Le Software Defined Network (come vedremo nei primi capitoli) sono in grado di interagire attraverso tutti i livelli del modello ISO/OSI e questa loro caratteristica può creare problemi. Nelle reti odierne, quando si agisce in un ambiente “confinato”, è facile sia prevedere cosa potrebbe accadere, che riuscire a tracciare gli eventi meno facilmente rilevabili. Invece, quando si gestiscono più livelli, la situazione diventa molto più complessa perché si hanno più fattori da gestire, la variabilità dei casi possibili aumenta fortemente e diventa più complicato anche distinguere i casi leciti da quelli illeciti. Sulla base di queste complicazioni, ci si è chiesto se SDN abbia delle problematiche di sicurezza e come potrebbe essere usato per la sicurezza. Per rispondere a questo interrogativo si è fatta una revisione della letteratura a riguardo, indicando, nel capitolo 3, alcune delle soluzioni che sono state studiate. Successivamente si sono chiariti gli strumenti che vengono utilizzati per la creazione e la gestione di queste reti (capitolo 4) ed infine (capitolo 5) si è provato ad implementare un caso di studio per capire quali sono i problemi da affrontare a livello pratico. Successivamente verranno descritti tutti i passaggi individuati in maniera dettagliata ed alla fine si terranno alcune conclusioni sulla base dell’esperienza svolta.
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Lemme, Clizia. "Programmazione di un nodo sensore embedded basato su protocollo di comunicazione CAN." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14728/.

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Abstract:
Programmazione di un nodo sensore embedded basato su protocollo CAN con relativa migrazione di comandi e tipi di comando appartenenti ad un protocollo di comunicazione di livello più alto nello stack ISO/OSI per l'interconnessione di nodi sensori, il protocollo SAN.
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Pasini, Karin. "Il ruolo della pianificazione del collaudo nello sviluppo del software in ambiente Android." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4352/.

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Consalici, Fabio. "PromoMobile: un'applicazione per una spesa intelligente." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5168/.

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Zama, Marco. "Studio della piattaforma software mitsubishi adroit process suite per l'integrazione di progetti scada/plc." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6121/.

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Abstract:
Studio della piattaforma software per la creazione di progetti completi di automazione industriale: progetto SCADA e progetto PLC. La tesi è strutturata con una descrizione di tutti gli apparati facenti parte di un apparato industriale e con lo studio della piattaforma attraverso la creazione di un progetto completo di automazione.
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Fantini, Alessandro. "Principi e metodi della robotica evolutiva." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6833/.

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Abstract:
L’intelligenza artificiale, ovvero lo studio e la progettazione di sistemi intelligenti, mira a riprodurre alcuni aspetti dell’intelligenza umana, come il linguaggio e il ragionamento deduttivo, nei computer. La robotica, invece, cerca spesso di ricreare nei robot comportamenti adattativi, come l’abilità di manipolare oggetti o camminare, mediante l’utilizzo di algoritmi in grado di generare comportamenti desiderati. Una volta realizzato uno di questi algoritmi specificamente per una certa abilità, si auspica che tale algoritmo possa essere riutilizzato per generare comportamenti più complessi fino a che il comportamento adattativo del robot non si mostri ad un osservatore esterno come intelligente; purtroppo questo non risulta sempre possibile e talvolta per generare comportamenti di maggiore complessità è necessario riscrivere totalmente gli algoritmi. Appare quindi evidente come nel campo della robotica l’attenzione sia incentrata sul comportamento, perché le azioni di un robot generano nuove stimolazioni sensoriali, che a loro volta influiscono sulle sue azioni future. Questo tipo di intelligenza artificiale (chiamata propriamente embodied cognition) differisce da quella propriamente detta per il fatto che l’intelligenza non emerge dall’introspezione ma dalle interazioni via via più complesse che la macchina ha con l’ambiente circostante. Gli esseri viventi presenti in natura mostrano, infatti, alcuni fenomeni che non sono programmati a priori nei geni, bensì frutto dell’interazione che l’organismo ha con l’ambiente durante le varie fasi del suo sviluppo. Volendo creare una macchina che sia al contempo autonoma e adattativa, si devono affrontare due problemi: il primo è relativo alla difficoltà della progettazione di macchine autonome, il secondo agli ingenti costi di sviluppo dei robot. Alla fine degli anni ’80 nasce la robotica evolutiva che, traendo ispirazione dall’evoluzione biologica, si basa sull’utilizzo di software in grado di rappresentare popolazioni di robot virtuali e la capacità di farli evolvere all’interno di un simulatore, in grado di rappresentare le interazioni tra mente e corpo del robot e l’ambiente, per poi realizzare fisicamente solo i migliori. Si utilizzano algoritmi evolutivi per generare robot che si adattano, anche dal punto di vista della forma fisica, all’ambiente in cui sono immersi. Nel primo capitolo si tratterà di vita ed evoluzione artificiali, concetti che verranno ripresi nel secondo capitolo, dedicato alle motivazioni che hanno portato alla nascita della robotica evolutiva, agli strumenti dei quali si avvale e al rapporto che ha con la robotica tradizionale e le sue declinazioni. Nel terzo capitolo si presenteranno i tre formalismi mediante i quali si sta cercando di fornire un fondamento teorico a questa disciplina. Infine, nel quarto capitolo saranno mostrati i problemi che ancora oggi non hanno trovato soluzione e le sfide che si devono affrontare trattando di robotica evolutiva.
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Sperandio, Alberto. "Framework e librerie per lo sviluppo di applicazioni di realta aumentata: Metaio sdk come caso di studio." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7089/.

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Abstract:
I moderni sistemi computazionali hanno reso applicazioni e dispositivi sempre più complessi e versatili, integrando in essi un numero crescente di funzioni. Da qui si avverte la necessità di un design d’interfaccia utente efficace e pratico che renda il rapporto uomo/macchina semplice ed intuitivo. Negli ultimi anni questo proposito è stato accolto da sviluppatori e progettisti che si sono affacciati nel mondo della “Realtà Aumentata”, una nuova visione d’insieme nel rapporto tra mondo reale e virtuale. Augmented Reality (AR), propone infatti di sviluppare nuove interfacce uomo-computer, che invece di mostrare le informazioni digitali su display isolati, immergano i dati stessi nell’ambiente concreto. Sfuma così una distinzione marcata tra il reale e il virtuale, ma anzi si cerca di combinare in modo naturale la coesistenza di quest’ultimi, permettendo la creazione di interfacce utente semplici e intuitive anche per applicazioni complesse. Il proposito che la tesi vuole andare ad affrontare è proprio quello di indagare lo sviluppo di nuove applicazioni basate su questa tecnologia. Nel primo capitolo verrà analizzatala storia, i campi di applicazione, i device più importanti sui quali è implementata e le varie tecniche di Tracciamento. Nella seconda parte della tesi andremo a interessarci del sistema vero e proprio sul quale regge questa tecnologia. Quindi nel successivo capitolo vedremo esempi di architetture e di piattaforme che offrono questa realtà di sviluppo, soffermandoci su un particolare caso di studio: Metaio; di cui nel terzo e ultimo capitolo indagheremo framework, SDK e API messe a disposizione.
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Carpignoli, Nicolo. "Linguaggi di programmazione ad agenti: Jason come caso di studio." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7580/.

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Abstract:
L'informatica è al giorno d'oggi al centro di un incredibile sviluppo e tumulto innovativo; è la scienza che coniuga ogni sviluppo tecnologico, il quale inevitabilmente, d'ora in poi, verrà in qualche modo condizionato dalle innovazioni di tale disciplina. Fra gli innumerevoli nuovi trend che si sono affacciati prepotentemente negli ultimi anni sul panorama informatico, il paradigma per la programmazione ad agenti è uno dei più interessanti, in accordo con i recenti e prossimi sviluppi della tecnologia in generale. Questa tesi tratterà tale argomento partendo da un punto di vista generico ed introduttivo volutamente esaustivo, per poi concentrarsi su una specifica tecnologia implementativa, ovvero il linguaggio Jason, mostrandola infine nella pratica con la presentazione di un'applicazione nel capitolo tre.
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