Academic literature on the topic 'Imprese di Stato'

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Journal articles on the topic "Imprese di Stato"

1

Bisogno, Marco, and Gaetano Matonti. "La disclosure del bilancio in forma abbreviata delle piccole imprese." FINANCIAL REPORTING, no. 1 (March 2012): 45–73. http://dx.doi.org/10.3280/fr2012-001003.

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Abstract:
La letteratura che si è occupata di disclosure da un lato ha analizzato il comportamento dei redattori del bilancio rispetto al grado di dettaglio delle informazioni in esso incluse (cd. disclosure level evaluation), dall'altro ha tentato di individuare le motivazioni che spingono talune imprese a fornire maggiori informazioni rispetto ad altre (cd. disclosure determinants analysis). Mentre la letteratura si è occupata prevalentemente di imprese quotate, il lavoro intende esaminare il livello di disclosure e le sue determinanti rispetto alle piccole imprese che redigono il bilancio in forma abbreviata. Inoltre, il lavoro intende valutare la differenza esistente tra piccole imprese in crisi e "sane" riguardo al livello di disclosure, ipotizzando un'incidenza dello stato di crisi su tale livello.
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Cannatelli, Benedetto, and Matteo Pedrini. "Gestione della marca, qualitÀ del prodotto e performance delle micro imprese in mercati maturi: evidenze dal segmento della birra artigianale in Italia." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 3 (October 2012): 153–73. http://dx.doi.org/10.3280/mc2012-003008.

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Abstract:
Il presente articolo illustra i risultati di una ricerca sulla relazione tra le attivitÀ di gestione della marca, la qualitÀ dei prodotti e le performance economiche di micro imprese attive in mercati maturi. A tale scopo č svolta un'analisi in due fasi: nella prima č stata realizzata un'analisi quali-quantitativa basata su otto casi di studio approfonditi, successivamente č stato somministrato un questionario a 94 micro imprese produttrici di birra artigianale in Italia. I risultati evidenziano una relazione negativa tra l'impiego di risorse in attivitÀ di gestione della marca e la performance economica, al contrario determinata principalmente dalla qualitÀ del prodotto offerto.
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3

Barca, Fabrizio, and Enrico Giovannini. "Quel mondo diverso. Da immaginare, per cui battersi, che si può realizzare." Il Politico 254, no. 1 (June 7, 2021): 173–75. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2021.580.

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Abstract:
Fabrizio Barca, statistico ed economista, ha insegnato in Università italiane e francesi ed è autore di saggi e volumi; oggi è coordinatore del Forum disuguaglianze e diversità; è stato dirigente di ricerca in banca d’italia (responsabile delle previsioni macroeconomiche, di indagini sulle imprese e di progetti di studio sugli assetti proprietari delle imprese) e capo dipartimento della politica pubblica per lo sviluppo nel Ministero dell’economia e delle Finanze.
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Gregori, Gian Luca, Valerio Temperini, and Andrea Perna. "Lo sviluppo del green marketing nelle imprese alberghiere: i principali risultati di una ricerca esplorativa." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 1 (March 2012): 79–96. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-001006.

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Abstract:
Le importanti prospettive di crescita dei flussi turistici internazionali pongono la necessitŕ di prestare maggiore attenzione all'impatto delle attivitŕ turistiche sull'ambiente, e chiamano le imprese turistiche a svolgere un ruolo attivo e responsabile in questo senso. Č in tale contesto, che risulta interessante analizzare le pro- spettive di sviluppo del green marketing, quale approccio delle imprese al mercato che puň favorire la diffusione di un'appropriata cultura dell'eco-sostenibilitŕ. In particolare, vengono esaminati i principali risultati di una ricerca esplorativa condotta presso un insieme di imprese alberghiere della regione Marche, con il fine di evidenziare lo "stato dell'arte", gli obiettivi e le problematiche inerenti la realizzazione di politiche eco-sostenibili.
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Sainaghi, Ruggero. "I risultati delle imprese alberghiere: una rassegna della letteratura internazionale." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 3 (July 2012): 527–52. http://dx.doi.org/10.3280/ed2011-003006.

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Abstract:
I risultati delle imprese ricettive e di quelle alberghiere in particolare sono spesso utilizzati come sintomo per valutare la competitivitŕ e lo stato di salute di una destinazione turistica. Infatti, i diversi segmenti stanziali attratti producono dei riflessi sulle performance competitive di questo comparto. Scopo del presente articolo č quello di comprendere cosa si intenda per risultato o performance di un'impresa alberghiera, identificando quali dimensioni č necessario utilizzare, quali indicatori e quali strategie di ricerca. La metodologia si basa sull'analisi estensiva della bibliografia internazionale specializzata in turismo, hospitality, servizi o business management a condizione che gli articoli affrontino il tema delle determinanti delle performance nel settore dell'ospitalitŕ, con un taglio teorico o empirico. Gli articoli sono stati identificati in tre database (Science Direct, Business Source Complete, Emerald) utilizzando parole chiave relative sia al tema (performance), sia al comparto (ricettivitŕ). Il campione include 180 contributi. L'analisi degli articoli ha permesso di tracciare lo stato dell'arte degli antecedenti delle performance, identificando le riviste che accolgono questi studi, le principali variabili dipendenti e indipendenti, le metodologie di ricerca (tipo di evidenza raccolta, ampiezza dei campioni e delle serie storiche). I risultati suggeriscono l'importanza del contesto nello sviluppo dei quesiti e delle metodologie di ricerca. Nelle conclusioni si propongono tre stili di ricerca: europeo, asiatico e americano.
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6

De Falco, Stefano. "Un'analisi geografica dei determinanti insediativi delle imprese a Napoli." TERRITORIO, no. 95 (May 2021): 147–57. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-095016.

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Abstract:
Il contributo riporta la sintesi di un'attività di ricerca triennale svolta nell'ambito di un progetto finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico. L'obiettivo del lavoro è verificare l'influenza di configurazioni topologiche delle imprese, in forma clusterizzata o indipendente, e tipologiche in termini di diverso settore industriale di loro afferenza, sui determinanti di scelta localizzativa in ambito urbano. L'analisi empirica ha riguardato l'area urbana di Napoli e il campione di imprese analizzate è stato selezionato in ottica della strategia regionale di sviluppo aziendale RIS3 (Research Innovation Smart Specialization Strategy) della Regione Campania per la piena conformità tra le linee di intervento ministeriali e quelle regionali.
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7

Magagnoli, Stafano. "Le aree industriali attrezzate: genealogia ed evoluzione di un modello di sostegno allo sviluppo locale." STORIA URBANA, no. 130 (October 2011): 11–43. http://dx.doi.org/10.3280/su20011-130002.

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Abstract:
Dopo aver indicato i principali assunti teorici e le esperienze salienti che contrassegnano la genealogia del concetto di Area industriale attrezzata (Aia), il saggio si sofferma sulla sua applicazione in Italia, interrogandosi sulla natura del modello istituzionale che nel nostro paese č stato alla base delle politiche di creazione di aree per l'industria. Quali scopi ha avuto, in Italia, la realizzazione delle Aia? Esse sono state usate al fine di sostenere l'industrializzazione, agevolando la nascita e la crescita delle imprese, oppure come semplici strumenti amministrativi atti a consentire l'utilizzo razionale di una risorsa scarsa quale č il territorio? Quella delle Aia č stata una politica a sostegno delle dinamiche evolutive dell'impresa (ovvero una politica di promozione dello sviluppo delle risorse endogene) o esse sono state uno strumento di competizione territoriale? Qual č stato, infine, il ruolo delle aree industriali attrezzate nel processo di sviluppo manifatturiero italiano? Proponendo queste domande come possibili chiavi di lettura delle vicende osservate, il saggio rimarca, nella conclusione, come il "modello italiano" si riveli estremamente sfaccettato, composto di esperienze particolari e impossibili da ricondurre a paradigmi unificanti. La stretta relazione tra capitale e Stato appare, tuttavia, come una componente di forte continuitŕ.
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8

Pasetto, Attilio. "Imprese sociali e sistemi produttivi locali." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 3 (September 2011): 149–66. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-003007.

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Abstract:
La Nota approfondisce il rapporto tra imprese sociali e sistemi produttivi locali, partendo dalla constatazione che oggi i distretti non riescono piů ad assicurare la coesione sociale territoriale che, in passato, era stato un fattore determinante del loro successo. Č, infatti, cresciuta l'esigenza di fruire di beni sociali in modo personalizzato, che, a livello locale, sono spesso assicurati dal settore nonprofit. Serve quindi una governance del territorio, in cui il sistema manifatturiero e quello dei servizi alle persone dialoghino fra loro, puntando alla valorizzazione delle risorse in una logica inclusiva per tutti i soggetti che ne fanno parte.
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9

Genovino, Cinzia, and Rosa Maria Caprino. "Il ruolo della banca nel processo di innovazione del modello di business." ESPERIENZE D'IMPRESA, no. 2 (January 2021): 69–105. http://dx.doi.org/10.3280/ei2018-002005.

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Abstract:
Il contributo rappresenta un approfondimento del Rapporto MACREF Strategie di integrazione tra produzioni agroalimentari e turismo ed in particolar modo il ruolo della banca nei processi d'innovazione dei modelli di business per le PMI. Si è cercato di offrire un'analisi critica della letteratura sul tema della scelta relativa alla struttura finanziaria efficiente delle imprese, con particolare riguardo alla realtà delle piccole e medie imprese italiane, ed in particolar modo del settore agroalimentare, attraverso una visione della letteratura empirica sull'argomento. Le PMI si caratterizzano tradizionalmente per l'uso quasi esclusivo di capitale di debito nella copertura del fabbisogno finanziario e presentano di conseguenza una struttura finanziaria quanto mai semplificata, nella maggior parte dei casi composta dal debito bancario da una parte e dal capitale dei soci fondatori dall'altra. In questo momento di crisi e di particolare frammentazione del tessuto societario italiano, in particolar modo quello del comparto agroalimentare, un ruolo determinante è stato rivestito dagli istituti bancari anche come gestori di garanzie e contributi pubblici. La scarsa patrimonializzazione delle nostre aziende, spesso a carattere e proprietà familiare, è stata negli anni supplita con un forte ricorso al credito bancario, dal quale le imprese sono diventate dipendenti a scapito di un corretto equilibrio finanziario. L'intero sistema si trova difronte ad una rieducazione finanziaria, dunque sia le imprese che le banche, quest'ultime spinte dall'innovazione tecnologica e dalla ricerca di redditività, si accingono al superamento della loro tradizionale veste istituzionale legata alla erogazione di credito. Gli istituti di credito possono e stanno quindi trasformando in opportunità tale situazione rivedendo i propri modelli distributivi e di business per diversificare le proprie fonti di reddito concentrandosi sull'offerta di nuovi servizi ad alto valore aggiunto alle imprese, sostenendo lo sviluppo e la crescita economica del nostro paese. Oggi il ruolo trainante della ripresa è infatti rappresentato da quelle imprese che sono innovative, che sanno coniugare la produttività e la tecnologia, che si aggregano tra loro o che si internazionalizzano: è proprio a queste impr- se che il sistema bancario deve guardare offrendo loro un supporto non solo in termini finanziari ma in termini di esperienza, conoscenze, competenza e consulenza.
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Pace, Stefano, Giacomo Gistri, Simona Romani, and Lucio Masserini. "Gli effetti della contraffazione sui fashion brand originali: un'indagine empirica." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 1 (March 2011): 33–52. http://dx.doi.org/10.3280/mc2011-001003.

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Abstract:
Il presente studio cerca di fornire un nuovo contributo preliminare sulla ricerca inerente gli effetti della contraffazione sulle imprese. Per lo svolgimento della ricerca sono state utilizzate 384 studentesse universitarie alle quali č stato chiesto di scegliere una marca di borse all'interno di un set composto da 5 alternative (ordinate in termini di prezzo) tra le quali era presente la versione contraffatta dei brand piů esclusivi. Dopo alcune settimane alle stesse persone č stato chiesto di ripetere la scelta utilizzando lo stesso set con l'esclusione dell'alternativa contraffatto. Dall'analisi dei dati abbiamo cercato di desumere l'influenza della presenza del contraffatto nel set di scelta dei soggetti intervistati.
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Dissertations / Theses on the topic "Imprese di Stato"

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Milani, Giulia <1995&gt. ""Museum Fatigue". Sulla gestione consapevole di uno stato di disagio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16743.

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Abstract:
"Museum Fatigue" è un termine che designa uno stato psico-fisico di disagio che i visitatori sperimentano entro lo spazio museale, dovuto alle condizioni dell'ambiente e alle fisiologiche caratteristiche umane. Il lavoro di tesi si concentra su questo fenomeno, osservandone i sintomi e le componenti che caratterizzano questo stato. La prima parte dell'elaborato consta di un'analisi della letteratura, per avere una conoscenza approfondita del fenomeno e darne una definizione e descrizione rigorosa. Nella seconda parte viene presentato uno studio empirico, basato sul caso della Fondazione Querini Stampalia di Venezia. L'osservazione diretta partecipata delle esperienze di visita permette di rilevare le condizioni di persistenza di questo stato; le interviste ai visitatori al termine dell'esperienza consentono di approfondire le ragioni del loro comportamento. Tramite le ricerche online, invece, è possibile monitorare quanto questo fenomeno emerga dalle recensioni dei visitatori del museo. Dalla comprensione di cosa sia la Museum Fatigue e la capacità di intraprendere azioni correttive da parte del management si può giungere alla creazione di un ambiente piacevole in cui i visitatori vogliano soffermarsi, tornare o pubblicizzare.
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Meloni, Costanza <1988&gt. "Fondazioni private di arte contemporanea in Italia e negli Stati Uniti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2408.

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Favaretto, Matteo <1996&gt. "Il Competitive Balance come principale differenza tra i modelli di gestione dello sport business di Stati Uniti ed Europa, analisi delle major leagues nordamericane e del calcio europeo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19896.

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Abstract:
La tesi sviluppa un confronto tra il modello di sport management statunitense e quello europeo, in particolare andando ad analizzare le differenze nella struttura e nella gestione delle rispettive leghe sportive più significative, quindi NFL, NBA, MLB ed NHL per gli Stati Uniti e Premier League inglese, Liga spagnola, Bundesliga tedesca, Serie A italiana ed infine Ligue 1 francese per il calcio europeo. L'elaborato tratta nella prima parte le differenze strutturali gestionali nei due modelli di sport management da un punto di vista teorico, successivamente viene analizzato empiricamente il competitive balance dei vari campionati per capire quali hanno più appeal mediatico. Questo perché l'equilibrio competitivo è riconosciuto come fondamentale perché un campionato susciti interesse negli spettatori. In seguito vengono analizzate nel dettaglio le situazioni economico-finanziarie di leghe e club dei due modelli, facendo riferimento in particolare al volume di business generato ed alla sostenibilità economica nel medio-lungo periodo, per capire quale dei due risulta più efficace ed efficiente grazie alle proprie regole gestionali ed alla struttura sviluppata.
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Padoan, Lisa <1987&gt. "Gli inventori e il ruolo delle sussidiarie internazionali nel processo di diffusione della conoscenza: analisi basata sui brevetti dei semiconductor negli Stati Uniti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5199.

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Abstract:
Tra le multinazionali c’è una vera e propria corsa all’ultima tecnologia. Le sussidiarie, che sono sparse in tutto il mondo, rivestono un ruolo importante nel processo di diffusione della conoscenza e nello sviluppo dell’attività innovativa. Non a caso sono presenti in più territori distretti industriali e cluster, dove le aziende si concentrano per aumentare le probabilità di successo. In questo elaborato, sarà condotta un’analisi del settore statunitense dei semiconductor e si cercherà di capire più a fondo la diffusione geografica della conoscenza che avviene attraverso le sussidiarie estere. Verrà quindi analizzata in dettaglio la provenienza degli inventori e si cercherà così di delineare il quadro generale di diffusione della conoscenza utilizzando le informazioni relative ai brevetti e alle citazioni di brevetto registrati presso l’USPTO.
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ESPOSITO, PAOLO. "State capture, corruzione, accountability nelle amministrazioni pubbliche: una lettura basata sugli approcci economico-aziendali e di public management." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/1429.

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Abstract:
Il contributo è diviso in due parti. La PARTE I, composta dal Capitolo 1 e dal Capitolo 2, è volta a meglio circoscrivere gli obiettivi e descrivere le metodologie utilizzate nel corso della trattazione. In particolare nel Capitolo 1 vengono definiti gli obiettivi, le research questions e le metodologie utilizzate, con ampia descri-zione degli elementi e delle analisi rinvenienti dallo studio della letteratura utili per la definizione di linee guida per la sperimentazione di un virtuoso modello or-ganizzativo, strategico-manageriale, rendicontativo, culturale, comportamentale anti-corruttivo. Il Capitolo 2, indaga la dinamica evolutiva nella letteratura dei fenomeni di corruzione e cattura dello Stato e all’esplicitazione e discussione dei risultati del Transparency International avente ad oggetto il ranking mondiale dei paesi affetti da gravi fenomeni di corruttela attraverso l’analisi di appositi indicatori di corru-zione percepita. Nella PARTE II, composta dal Capitolo 3, dal Capitolo 4 e dal Capitolo 5, il tentativo è finalizzato ad offrire un contributo al dibattito scientifico in essere, at-traverso l’analisi delle relazioni/correlazioni tra i fenomeni di corruttela, i modelli di governance ed i sistemi di accountability adottati negli enti locali italiani. Que-sto tema è particolarmente sviluppato nel Capitolo 3. Il Capitolo 4, invece, in particolare, integra l’analisi di fonti normative e docu-mentali (TUEL, Manuale Ocse, decreti di scioglimento EELL, relazioni delle commissioni ministeriali di accesso, bilanci degli enti locali sciolti,ecc.) e dallo spoglio degli articoli del Sole 24 ore Enti Locali (anni 2005/2009). References Database Methodology  Word Bank  OECD  FMI  Transparency International  Annual Reporting 2009  Annual Reporting 2008  Annual Reporting 2000/07  Questionnaires  Social network analysis Fig. 1.2 - Principali fonti documentali (Fonte: Elaborazione propria) I casi dei diversi Enti Locali del Mezzogiorno, oggetto della ricerca, sciolti ai sensi dell’art. 143 del TUEL, sono trattati nel Capitolo 5, tentando da una parte di rispondere alla domanda di ricerca principale, quale la RQ10: Che relazione esiste tra lo scioglimento dei Comuni per infiltrazione camorristiche e scioglimento a seguito della dichiarazione di dissesto? Esiste una normativa derogatoria e positiva per il mancato rispetto del Patto di Stabilità Interno da parte di quegli Enti sciolti per infiltrazioni camorristiche “doppiamente non virtuosi”? Per quale ragione?; dall’altro, di ricostruire lo stato dell’arte in materia, e fornire spunti di riflessione ed insegnamenti/principi che emergono dall’interpretazione in chiave sistemica dei fenomeni osservati. Si ritiene significativo il perimetro di ricerca trattato nel Capitolo 4 e nel Capi-tolo 5, in quanto ha ad oggetto l’analisi del DNA dei Comuni sciolti, “almeno una volta” sciolti per infiltrazione camorristica dal 1991 ad oggi (art. 143 Tuel), e per dichiarato dissesto finanziario (artt. 244/246 TUEL); e l’analisi degli interessi e-conomici delle joint venture Enti Locali – Criminalità Organizzata . Nella provin-cia di Napoli, negli ultimi venti anni di amministrazione, sono stati sciolti per grave inquinamento degli organi elettivi (art. 143 TUEL), ben 61 Enti Locali sui 95 presenti sul territorio (quasi il 70 %). A tal fine, si è deciso di procedere attraverso la metodologia del case study, con lo scopo di catturare molteplici aspetti di fenomeni nuovi che si presentano particolarmente complessi, attraverso un analisi comparata utilizzando molteplici fonti che si ritengono tra loro complementari: le informazioni provenienti da fonti normative e documentali (leggi, delibere, piani strategici, bilanci di previsione, bilanci pluriennali, R.P.P., PGS, PEG, Report sui Patti di Stabilità Interno,rendiconti finanziari, report delle commissioni ministeriali di accesso agli EELL per lo scioglimento, ecc.), sono state, infatti, integrate da interviste semistrutturate a testimoni privilegiati.
The main purpose of this research is to test an innovative reporting and organizational model in local Italian Public Administration governance or lines guide (Borgonovi, 2002; Meneguzzo, 2006) in order to monitor and prevent, control and account the occurrences of corruption, deformation and capture of the Regulatory State (Rawls, 1971; Mintzberg, 1996; Bresser Perreira, 1999; Scott, 2000; Moran, 2002; Schick, 2003). Today, the public administrations have a particular government system that is beyond the effective application of law, and they are also accountable just to people predominating through the use of corruption and bribery (Klitgaard, 1988; World Bank, 1997; Broadman H. G., Recanatini F., 2001; OECD/PUMA, 2002), ruling out the citizen’s power. Consequently, the research aims to identify not chameleon-like political tools in order to improve political accountability and citizens’ participation, switching from a government system to a responsibility governance system (Cepiku, 2005; Meneguzzo, 2006). A well-functioning public sector is critical for poverty alleviation. It must de-liver quality public services that match the needs of its citizens, foster private market-led growth while managing fiscal resources prudently, and be accountable to its citizens for all actions (World Bank, 2007). This research facilitates learning from others experiences with ideas and prac-tices that promote responsive, responsible and accountable public governance in Italy in special way. Performance-based accountability is appealing because of its potential to improve government service delivery performance and to ensure the integrity of public operations, empowering citizens to demand accountability for results from their governments. But implementation of such an accountability sys-tem represents a major challenge for any public sector organization; most such re-forms fail as a result of difficulties in design and implementation. This research provides advice on how to institutionalize performance-based ac-countability, especially in countries that lack good accountability systems. The work is divided into two parts: the first part argues about public management re-forms (NPM) to ensure the integrity and improve the efficiency of government operations. It outlines that in Italy more than talk of NPM should be better to speak of Public Governance considering a much calmer approach to reform com-pared to Anglo-Saxon countries (i.e., UK with common law system). On the other hand, the contribute highlights the causes of corruption and the cost of corruption for the society and government. It provides advice on how to tailor anticorruption programs and how to use of both internal and external ac-countability system and other mechanisms of control to fight it with the aim of en-suring sustainability
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SCOLLO, LUIGI. "I nuovi strumenti di contrasto alla corruzione internazionale: le implicazioni per gli Stati e per le imprese multinazionali." Doctoral thesis, Università Bocconi, 2021. http://hdl.handle.net/11565/4039517.

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Abstract:
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L’elaborato prende in esame l’azione globale di contrasto alla corruzione internazionale nelle imprese multinazionali, tracciandone le differenze tra «law in the books» e «law in action», alla luce delle più recenti evoluzioni applicative. In primo luogo, ne analizza il processo di criminalizzazione, compiutosi attraverso lo strumento delle convenzioni internazionali, largamente ispirate al Foreign Corrupt Practices Act (1977) di matrice statunitense, pervenendo poi ad accertarne l’ineffettività. In secondo luogo, provvede ad una analitica disamina della legge statunitense evidenziandone i caratteri che ne consentono l’applicazione universale ed un ineguagliabile livello di enforcement, così pervenendo ad identificare le implicazioni che da ciò derivano, per le imprese e per i paesi stranieri, chiamati entrambi ad adeguarsi al nuovo modello globale di disposizioni anticorruzione costituito dal FCPA.
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Simeoni, Ambra <1994&gt. "UNA QUERELA NON è MAI STATA COSì BUONA: IL CASO DI APPLE E SAMSUNG - A LAWSUIT HAS NEVER BEEN SO GOOD: THE APPLE AND SAMSUNG CASE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/14025.

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Abstract:
Il mio elaborato finale ha come obbiettivo quello di capire se esiste una correlazione tra le guerre brevettuali e le performance di un'impresa. Nel primo capitolo illustrerò le principali motivazione per cui le imprese brevettano. Nel secondo capitolo descriverò come le guerre brevettuali possono influenzare le strategie e le performance di un impresa. In questa fase non mi riferirò ad un'industria specifica, ma analizzerò gli effetti in diversi settori. Nel capitolo terzo proporrò la mia analisi empirica con focus nella smartphone industry: grazie alle informazione raccolte dalla piattaforma 'LexisNexis', mostrerò quali sono le imprese piu' coinvolte nelle guerre brevettuali all'interno del settore, in quali anni e Stati si sono maggiormente tenuti i contenziosi, la cause vinte o perse e le somme guadagnate o pagate. Dopo queste considerazioni generali, passerò ad un'analisi piu' dettagliata di come le guerre brevettuali hanno influenzato le performance dei due grandi player di settore: Apple e Samsung.
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Corsetti, Marco. "La presenza di stato e regioni nello sviluppo dell’innovazione da parte della piccola e media impresa: lo strumento della finanza agevolata." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
L'elaborato proposto presenta una rapida analisi degli strumenti utilizzabili dalla piccola e media impresa per finanziare lo sviluppo di prodotti e processi innovativi. Inoltre, analizzando la figura di un Confidi, player centrale nel settore della finanza agevolata, si specificano il funzionamento di alcune agevolazioni, le complessità di accesso da parte delle imprese ed i benefici da queste ottenibili. Viene conseguentemente descritto un caso reale di richiesta di agevolazione (Credito di Imposta R&S) da parte di una piccola impresa. In conclusione, si evidenzia l'importanza della crescita del settore della finanza agevolata, in modo da potenziare il network di PMI nazionali mediante l'intervento dello stato e della comunità europea: ciò è positivo e funzionale, anche se al netto di alcune criticità.
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Marrazzo, Carmine <1991&gt. "La dimensione fiscale europea del mercato e delle imprese digitali: tra logica incentivante e perdita di gettito negli Stati membri per una nuova fiscalità unionale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amsdottorato.unibo.it/8808/1/Tesi_fiscalit%C3%A0_economiadigitale_mc.pdf.

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Abstract:
La presente ricerca ha lo scopo di indagare la tassazione dell’economia digitale, argomento cardine degli odierni dibattiti sul diritto tributario nazionale, internazionale ed europeo, convogliando le attenzioni, per ragioni diverse, di dottrina, prassi, giurisprudenza e politica nazionale ed estera. La tesi si compone di quattro capitoli. Con il primo si esperisce una actio finis regundorum per definire i confini propri dell’economia digitale, cercando di dimostrare che la ricchezza digitale non è facilmente sussumibile in categorie note, ma rappresenti un’evoluzione talmente significativa del contesto produttivo da trascendere i parametri classici di determinazione dell’imponibile. La seconda parte della ricerca analizzerà le principali strutture impositive, specificamente, in merito al presupposto d'imposta (what to tax?) valutandone l’adattabilità alla digital economy e immaginando eventuali varianti anche alla luce delle proposte dottrinali. Nel terzo capitolo si passerà a esaminare il profilo territoriale (where to tax?). All'uopo, si declineranno le possibili varianti della territorialità, intesa come principio, id est limite alla tassazione, o come criterio, cioè riparto delle potestà impositive. Conseguentemente, l’ultima sezione è dedicata allo studio di quale sia il livello normativo più adatto alla tassazione della ricchezza digitale (who to tax?). Attraverso l’analisi delle fonti del diritto, si avanzerà l’ipotesi di una tassazione europea dell’economia digitale, tenendo conto delle proposte avanzate in sede internazionale e nazionale, provando a individuarne uno schema essenziale (how to tax?). Infine, su un piano generale, si ricorderà come questa problematica possa diventare la chiave di volta nella storia politica dell’Unione Europea, potendo nascere dalla costruzione del Mercato Unico Digitale una nuova fiscalità, autenticamente, europea con l’obiettivo ulteriore di incoraggiare la nascita e la crescita di imprese digitali europee, attraverso un progressivo riequilibrio delle posizioni (level playing field).
This research aims to investigate the taxation of the digital economy, cornerstone of the debates that are taking places in this period in relation to the national, international and european tax law, conveying the attention of the domestic and foreign doctrine, practice, jurisprudence and politics. The dissertation is composed by four chapters. With the first one an actio finis regundorum is carried out to define the boundaries of the digital economy, in attempting to show that it is not easy to subsume the digital richness into well-known categories. The second part of the research analyzes the main taxation structures focusing in particular on the tax chargeable event (what to tax?) assessing his adaptability to the digital economy while imaging possible variations in the light even of the proposals done by the doctrine. In the third chapter the examination will deal in particular with the territorial profile (where to tax?).Therefore, the last section is devoted to the study of which normative level is the most appropriate for the taxation of the digital richness (who to tax?). Through the examination of the various sources of law, the hypotheses of an euroepan taxation of the digital economy will be advanced, taking into account the proposals put forward on international and national level, trying to identify an essential scheme (how to tax?). Finally, on a general level, it will be recalled that this issue could became the centrepiece of the European Union's political history, as the construction of the digital Single Market could give rise to a new taxation that is truly european with the further aim to foster and encourage the birth and development of european digital businesses, through a progressive level playing field.
Diese hier vorliegende Forschung hat zur Grundlage die Untersuchung der Besteuerung der digitalen Ökonomie, das zentrale Thema der heutigen Diskussionen über das europäische, internationale und nationale Steuerrecht, das die Aufmerksamkeit aus verschiedenen Gründen, der inländischer und ausländischer Recht-sprechung, - lehre, -praxis und Politik weckt. Die Dissertation besteht aus vier Kapiteln. Das erste Kapitel führt eine actio finis regundorum durch um die Grenzen der digitalen Ökonomie zu definieren, aufzeichnend wie schwer der digitale Reichtum sich in bekannte Kategorien fügt, aber eine solch bedeutende Weiterentwicklung des produktiven Kontext darstellt, dass er die traditionellen Parameter der Ermittlung des steuerpflichtigen Gewinns übersteigt. Der zweite Teil der Recherche analysiert die wichtigsten Besteuerungsstrukturen, speziell gegenüber der vorausgesetzten Steuerpflicht (what to tax?) in dem die Anpassungsfähigkeit an die digital Economy beurteilt und eventuelle Varianten angesichts der doktrinären Vorschläge vorgestellt werden. In dem dritten Kapitel wird das territoriale Profil (where to tax?) untersucht. Hierfür werden die möglichen Varianten der Territorialität dekliniert, verstanden als ein Prinzip, id est der Begrenzung der Besteuerung, oder als Kriterium, also als Aufteilung der Steuerhoheit vorgestellt. Dem entsprechend widmet sich der letzte Abschnitt der Untersuchung damit, welche normative Ebene die geeignetste ist für die Besteurung des digitalen Reichtums (who to tax?). Mittels einer Analyse aus Rechtsquellen, avanciert die Hypothese einer europäischen Besteuerung der digitalen Ökonomie, unter Berücksichtigung der eingebrachten Vorschläge auf internationaler und nationaler Ebene, in dem man versucht ein essentielles Schema zu ermitteln (how to tax?). Letztendlich, auf allgemeiner Ebene, wird daran erinnert, dass diese Problematik, ein Eckpfeiler der politischen Geschichte der Europäischen Union werden kann, daher dass aus der Konstruktion des digitalen Binnenmarktes eine neue Besteuerung entstehen kann, die wahrhaftig europäisch ist, mit dem zusätzlichen Ziel der Entstehung und des Wachsen von europäischen digitalen Unternehmen zu fördern durch eine schrittweise Angleichung der Positionen (level playing field).
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FORMICONI, Cristina. "LÈD: Il Lavoro È un Diritto. Nuove soluzioni all’auto-orientamento al lavoro e per il recruiting online delle persone con disabilità." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251119.

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Abstract:
INTRODUZIONE: Il presente progetto di ricerca nasce all’interno di un Dottorato Eureka, sviluppato grazie al contributo della Regione Marche, dell’Università di Macerata e dell’azienda Jobmetoo by Jobdisabili srl, agenzia per il lavoro esclusivamente focalizzata sui lavoratori con disabilità o appartenenti alle categorie protette. Se trovare lavoro è già difficile per molti, per chi ha una disabilità diventa un percorso pieno di ostacoli. Nonostante, infatti, la legge 68/99 abbia una visione tra le più avanzate in Europa, l’Italia è stata ripresa dalla Corte Europea per non rispettare i propri doveri relativamente al collocamento mirato delle persone con disabilità. Tra chi ha una disabilità, la disoccupazione è fra il 50% e il 70% in Europa, con punte dell’80% in Italia. L’attuale strategia europea sulla disabilità 2010-2020 pone come obiettivi fondamentali la lotta alla discriminazione, le pari opportunità e l’inclusione attiva. Per la realizzazione di tali obiettivi assume un’importanza centrale l’orientamento permanente: esso si esercita in forme e modalità diverse a seconda dei bisogni, dei contesti e delle situazioni. La centralità di tutti gli interventi orientativi è il riconoscimento della capacità di autodeterminazione dell’essere umano, che va supportato nel trovare la massima possibilità di manifestarsi e realizzarsi. Ciò vale ancora di più per le persone con disabilità, in quanto risultano fondamentali tutte quelle azioni che consentono loro di raggiungere una consapevolezza delle proprie capacità/abilità accanto al riconoscimento delle caratteristiche della propria disabilità. L’orientamento assume così un valore permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di decisione con l’obiettivo di promuovere l’occupazione attiva, la crescita economica e l’inclusione sociale. Oggi giorno il frame work di riferimento concettuale nel campo della disabilità è l’International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF), il quale ha portato a un vero e proprio rovesciamento del termine disabilità dal negativo al positivo: non si parla più di impedimenti, disabilità, handicap, ma di funzioni, strutture e attività. In quest’ottica, la disabilità non appare più come mera conseguenza delle condizioni fisiche dell’individuo, ma scaturisce dalla relazione fra l’individuo e le condizioni del mondo esterno. In termini di progetto di vita la sfida della persona con disabilità è quella di poter essere messa nelle condizioni di sperimentarsi come attore della propria esistenza, con il diritto di poter decidere e, quindi, di agire di conseguenza in funzione del proprio benessere e della qualità della propria vita, un una logica di autodeterminazione. OBIETTIVO: Sulla base del background e delle teorie di riferimento analizzate e delle necessità aziendali è stata elaborata la seguente domanda di ricerca: è possibile aumentare la consapevolezza negli/nelle studenti/esse e laureati/e con disabilità che si approcciano al mondo del lavoro, rispetto alle proprie abilità, competenze, risorse, oltre che alle limitazioni imposte dalla propria disabilità? L’obiettivo è quello di sostenere i processi di auto-riflessione sulla propria identità e di valorizzare il ruolo attivo della persona stessa nella sua autodeterminazione, con la finalità ultima di aumentare e migliorare il match tra le persone con disabilità e le imprese. L’auto-riflessione permetterà di facilitare il successivo contatto dialogico con esperti di orientamento e costituirà una competenza che il soggetto porterà comunque come valore aggiunto nel mondo del lavoro. METODI E ATTIVITÀ: Il paradigma teorico-metodologico adottato è un approccio costruttivista: peculiarità di questo metodo è che ciascuna componente della ricerca può essere riconsiderata o modificata nel corso della sua conduzione o come conseguenza di cambiamenti introdotti in qualche altra componente e pertanto il processo è caratterizzato da circolarità; la metodologia e gli strumenti non sono dunque assoggettati alla ricerca ma sono al servizio degli obiettivi di questa. Il primo passo del progetto di ricerca è stato quello di ricostruzione dello stato dell’arte, raccogliendo dati, attraverso la ricerca bibliografica e sitografica su: l’orientamento, la normativa vigente in tema di disabilità, i dati di occupazione/disoccupazione delle persone con disabilità e gli strumenti di accompagnamento al lavoro. A fronte di dati mancanti sul territorio italiano relativi alla carriera e ai fabbisogni lavorativi degli/delle studenti/esse e laureati/e con disabilità, nella prima fase del progetto di ricerca è stata avviata una raccolta dati su scala nazionale, relativa al monitoraggio di carriera degli studenti/laureati con disabilità e all’individuazione dei bisogni connessi al mondo del lavoro. Per la raccolta dati è stato sviluppato un questionario ed è stata richiesta la collaborazione a tutte le Università italiane. Sulla base dei dati ricavati dal questionario, della letteratura e delle indagini esistenti sulle professioni, nella fase successiva della ricerca si è proceduto alla strutturazione di un percorso di auto-orientamento, volto ad aumentare la consapevolezza nelle persone con disabilità delle proprie abilità e risorse, accanto a quella dei propri limiti. In particolare, il punto di partenza per la costruzione del percorso è stata l’Indagine Istat- Isfol sulle professioni (2012) e la teoria delle Intelligenze Multiple di H. Gardner (1983). Si è arrivati così alla strutturazione del percorso di auto-orientamento, composto da una serie di questionari attraverso i quali il candidato è chiamato ad auto-valutare le proprie conoscenze, le competenze, le condizioni di lavoro che gli richiedono più o meno sforzo e le intelligenze che lo caratterizzano, aggiungendo a questi anche una parte più narrativa dove il soggetto è invitato a raccontare i propri punti di forza, debolezza e le proprie aspirazioni in ambito professionale. Per sperimentare il percorso di auto-orientamento creato, nell’ultima fase della ricerca è stato predisposto uno studio pilota per la raccolta di alcuni primi dati qualitativi con target differenti, studenti/esse universitari/e e insegnanti di scuola superiore impegnati nel tema del sostegno e dell’orientamento, e utilizzando diversi strumenti (autopresentazioni, test multidimensionale autostima, focus group). CONCLUSIONI: I dati ottenuti dallo studio pilota, seppur non generalizzabili, in quanto provenienti da un campione esiguo, hanno evidenziato come il percorso di auto-orientamento attivi una riflessione sulla visione di sé nei diversi contesti e un cambiamento, in positivo o in negativo, nell’autostima e nella valutazione di sé in diverse aree, ad esempio nell’area delle relazioni interpersonali, del vissuto corporeo, dell’emotività ecc. Tali dati ci hanno permesso soprattutto di evidenziare punti di forza e debolezza del percorso creato e di apportare modifiche per una maggiore comprensione e adattabilità del prodotto stesso. Il valore del percorso orientativo è connesso al ruolo attivo di auto-valutatore giocato dal candidato con disabilità, affiancando a questa prima fase di autovalutazione un successivo confronto dialogico con un esperto, tale da permettere un ancoraggio alla realtà esterna, al contesto in cui il soggetto si trova a vivere. In questo senso, l’orientamento assume il valore di un processo continuo e articolato, che ha come scopo principale quello di sostenere la consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità, agendo all’interno dell’area dello sviluppo prossimale della persona verso la realizzazione della propria identità personale, sociale e professionale.
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Books on the topic "Imprese di Stato"

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Bariatti, Stefania. Gli Aiuti di Stato alle imprese nel diritto comunitario. Milano: Giuffrè, 1998.

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Galioto, Marianna. L'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza. Milano: A. Giuffrè, 2003.

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3

Bianca, Massimo. La dichiarazione dello stato di insolvenza nell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese. Milano: A. Giuffrè Editore, 2001.

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4

Chiesa e stato in Cina: Dalle imprese di Costantini alle svolte attuali. Venezia: Marcianum press, 2010.

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5

Senato, Italy Parlamento. Rapporto 2000 sugli aiuti statali alle imprese: Analisi dei flussi dal bilancio di Stato. [Italy]: Senato della Repubblica, 2000.

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6

Farenga, Luigi. L'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza: La fase prodromica di commissariamento giudiziale (c.d. fase di osservazione). Milano: A. Giuffrè, 2005.

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7

Franco, Paparella, ed. La riforma del regime fiscale delle imprese: Lo stato di attuazione e le prime esperienze concrete. Milano: Giuffrè, 2006.

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8

Sacchi, Roberto, Angelo Castagnola, and Niccolò Baccetti. La nuova disciplina della amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza: Commentario al Decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270. Torino: G. Giappichelli, 2000.

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9

Giorgetti, Giorgio. La sfida euro per le imprese bancarie italiane: Dinamiche di razionalità organizzativa tra stato e mercato, continuità e imprenditorialità globale e locale, old e new economy. Genova: De Ferrari editore, 2000.

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10

Cipriani, Alberto, and Anna Maria Ponzellini, eds. Colletti bianchi. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-973-7.

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Abstract:
Il volume presenta i risultati di una ricerca su impiegati e quadri nelle grandi imprese del settore metalmeccanico – al centro FCA e Leonardo – condotta secondo una metodologia di ricerca partecipata. Obiettivo dell’indagine è stato l’analisi dei cambiamenti nella professionalità, nell’organizzazione, nella qualità del lavoro e nel rapporto con il sindacato avvenuti negli ultimi anni nelle grandi aree impiegatizie (amministrative, commerciali, di ricerca e sviluppo, di supporto alla produzione), a fronte del progressivo venir meno di una identità professionale e sociale omogenea del mondo impiegatizio e dell’impatto crescente delle nuove tecnologie 4.0. La ricerca è stata condotta con metodi di ricerca qualitativa (interviste e focus) e quantitativa (una survey ai lavoratori) e ha visto momenti di discussione e di confronto tra i ricercatori, gli attori sociali delle imprese coinvolte (sindacalisti e managers) e un gruppo di studiosi che hanno accompagnato tutto il percorso.
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Book chapters on the topic "Imprese di Stato"

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Gheno, Vera. "Di lessico e altre quisquilie: autopercezione ed eteropercezione linguistica nel social networking." In Competenza lessicale e apprendimento dell’Italiano L2, 135–53. Florence: Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-403-8.10.

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Abstract:
Digital writing and handwriting are cognitively different activities; thus, it is interesting to verify what happens to the written language when it is conveyed through a keyboard and no longer a pen. On the Net, where the text is stripped of all non-strictly linguistic clues such as tone of voice, facial expression, proxemics, gestures, etc., written words assume a large part of the communicative burden: in other words, we are what we type. Despite this, it often seems that users are not fully aware of how much their linguistic choices affect the construction of their reputation on the net. In this contribution, we reflect on the current state of the typed Italian, trying to hypothesize some future strategies to improve the condition of millions of novice and unprepared users.
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Zaballa, Karenina, Gabriela Fernandez, Carol Maione, Norbert Bonnici, Jarai Carter, Domenico Vito, and Ming-Hsiang Tsou. "Social Response to COVID-19 SMART Dashboard: Proposal for Case Study." In Lecture Notes in Computer Science, 154–65. Cham: Springer International Publishing, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-031-09593-1_12.

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Abstract:
AbstractThe COVID-19 pandemic took a toll on the world’s healthcare infrastructure as well as its social, economic, and psychological well-being. In particular, Italy’s unexpectedly high COVID-19 case and death rate from March to June, 2020, captured headlines due to its speed and virulence. Many governments are currently implementing measures to help contain and slow down the spread of COVID-19. The Social Response to Covid-19 Smart Dashboard was built by researchers at the Metabolism of Cities Living Lab, Center for Human Dynamics in the Mobile Age at San Diego State University and Politecnico di Milano. This dashboard provides an aggregated view of what people in 10 Italian metropolitan cities (Milan, Venice, Turin, Bologna, Florence, Rome, Naples, Bari, Palermo, and Cagliari) tweet during the pandemic by monitoring social media behaviors in the north, center, south, and islands. Moreover, the dashboard is a geo-targeted search tool for Twitter messages to monitor the diffusion of information and social behavior changes which provides an automatic procedure to help researchers to: associate tweets based on geography differences, filter noises such as removing redundant retweets and using machine learning methods to improve precisions, analyze social media data from a spatiotemporal perspective, and visualize social media data in various aspects such as weekly trends, top urls, top retweets, top mentions, and top hashtags. The Social Response to Covid-19 SMART Dashboard provides a useful tool for policy makers, city planners, research organizations, and health officials to monitor real-time societal perceptions using social media.
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Calabrese, Giuseppe Giulio. "5 • La dinamica delle esportazioni e delle importazioni dell’ecosistema automotive italiano." In Osservatorio sulle trasformazioni dell’ecosistema automotive italiano 2022. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2023. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-703-6/005.

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Abstract:
Il presente capitolo analizza l’interscambio commerciale delle singole imprese selezionate dall’Osservatorio sulle trasformazioni dell’ecosistema automotive italiano, distinguendo, come è stato evidenziato nell’introduzione, da un lato le imprese che operano a vario titolo nella componentistica automotive italiana e dall’altro lato le imprese operanti nell’infrastruttura di rifornimento della ricarica elettrica. Ciascun macro-raggruppamento è stato a sua volta stratificato in termini di localizzazione macroregionale, dimensionamento secondo la classificazione adottata dall’Unione europea e specializzazione settoriale sulla base dei codici ATECO.
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Raviola, Blythe Alice. "Le ‘relazioni’ e la storia. Il racconto delle Fiandre di Giovanni Botero, Emanuele Tesauro e Galeazzo Gualdo Priorato." In La res publica di Galeazzo Gualdo Priorato (1606-1678) Storiografia, notizie, letteratura. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-627-5/004.

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Abstract:
A tangle of themes cluttered the pen of the 16th-17th-century polygraphers, but some more than others impressed them by their political urgency. This was the case with the dramatic Flanders Wars and the geo-political lacerations that religious conflicts entailed in Europe in the late 16th century and the first four decades of the following until the conclusion of the Thirty Years’ War. Giovanni Botero, author of The Reason of State but also of the Universal Relations, was among the first – in the wake of Antonio Possevino, Cesare Campana and Guido Bentivoglio – to narrate the events from a decidedly pro-Spanish perspective, yet attentive to the motivations and successes of the Dutch rebels, perceiving the harsh consequences triggered by confessional quarrels. How much could the Vicenza-born Gualdo, military man, witness and historiographer, make of this in his Historie delle guerre di Ferdinando II e Ferdinando III and in Guerriero prudente (1640)? What are the points of contact, then, with Campeggiamenti nelle Fiandre (1638) by the Jesuit Emanuele Tesauro, also a witness and historiographer in that case? Apart from palmistry comparisons, the contribution aims to grasp the close relationship between those baroque authors and their contemporary history, declined in the form of a living, fitting, reportage in fieri.
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"t th em es peed ra a t ta urheasdlaetda to ( S im m p it rhov1 ed 99m5) o . deTl he inclusion of to develop systems for operational prediction. Atshee as omnosdaehleacda . nTphreovE id leNifnoo re fcoarse ts cao st fsE pr leN di icn ti oonss, and major problem with improving statistical forecast can provide guidan from the m ev oedreallp sy esrtieomdso is f th aevafie la wbldeecdaadteasomfedaantsaacvaariel ab i le. The short probability of a dr coeu , gahtt lo enpg is eorde le acdom tim meesn , cionfg th in e f ‘a orrteic fi acsitasl . sSku il clh ’ iasrtn if o ic tiatloskdie ll g a ra ri d se estfhreom ac acsurnae cy ed o ed f , t h if those areas where drought usually accompanies an El use many predictors to improve the appa trteenmtpstkiin ll g o to e Nino. T th heed ‘ a in ta cruesaesd ed t ’ o derive the stati n system is used s ki o ll pteh ra etn io unsau ll a y ll . ystd ic is aalpfpoe re ar csaswth sy en st etm he . Inclusion of extra." In Droughts, 76. Routledge, 2016. http://dx.doi.org/10.4324/9781315830896-53.

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Conference papers on the topic "Imprese di Stato"

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Romeo, Emanuele. "Conservazione e valorizzazione dei sistemi fortificati ridotti allo stato di rudere in Val Tanaro (Piemonte)." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11435.

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Abstract:
Conservation and enhancement of ruined fortified systems in Tanaro Valley (Piedmont)The contribution reports on a research concerning the preparatory investigation of some fortified systems of Tanaro Valley (Piedmont) in view of their restoration. The research highlighted the strong connection between the castles and the memory of events and characters that were linked to these architectures; the relationship between landscape and ruins that, today, represents a potential resource for the territory; the willingness of local authorities to improve knowledge, protection and enhancement of this heritage; the need to investigate theoretical and methodological issues and define the proper procedures for the conservation, restoration, safeguard, maintenance and management of a widespread and vulnerable heritage. The study, taking advantage of interdisciplinary contributions, used innovative instruments for the survey and monitoring of this heritage, as well as graphic and digital restitution techniques to propose to the scientific community –and communicate to the native population– the interventions of restoration, conservation, enhancement and management of these fortified systems. The research demonstrates that particular attention has to be paid to these less-known historical architectures that can however contribute, as effectively as the most famous and eye-catching fortification systems, to the political and social development and to the historical identity whose recognition, preservation and valorization are strongly hoped for.
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Chan, Wing Chun, Matthew Armstrong, David Atkinson, and Volker Pickert. "V-dP/dI droop control technique with d2P/dI2 to improve steady state performance for multiple PV modules in a dc microgrid." In 2019 21st European Conference on Power Electronics and Applications (EPE '19 ECCE Europe). IEEE, 2019. http://dx.doi.org/10.23919/epe.2019.8915405.

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Shui, Xuanxuan, Yichun Wu, Junyi Zhou, and Yuanfeng Cai. "Component and Integration Test of an FPGA-Based PWR Protection Sub-System Using UVM." In 2017 25th International Conference on Nuclear Engineering. American Society of Mechanical Engineers, 2017. http://dx.doi.org/10.1115/icone25-66526.

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Abstract:
Field programmable gate arrays (FPGAs) have drawn wide attention from nuclear power industry for digital instrument and control applications (DI&C), because it’s much easier and simpler than microprocessor-based applications, which makes it more reliable. FPGAs can also enhance safety margins of the plant with potential possibility for power upgrading at normal operation. For these reasons, more and more nuclear power corporations and research institutes are treating FPGA-based protection system as a technical alternative. As nuclear power industry requires high reliability and safety for DI&C Systems, the development method and process should be fully verified and validated. For this reason, to improve the application of FPGA in NPP I&C system, the specific test methods are critical for the developers and regulators. However, current international standards and research reports, like IEC 62566 and NUREG/CR-7006, which have demonstrated the life circle of the development of FPGA-based safety critical DI&C in NPPs, but the specific test requirements and methods which are significant to the developers are not provided. In this paper, the whole test process of a pressurized water reactor (PWR) protection sub-system (Primary Coolant Flow Low Protection, Over Temperature Delta T Protection, Over Power Delta T Protection) is described, including detail component and integration tests. The Universal Verification Methodology (UVM) based on System Verilog class libraries is applied to establish the verification test platform. All these tests are conducted in a simulation environment. The test process is driven by the test coverage which includes code coverages (i.e., Statement, Branch, Condition and Expression, Toggle, Finite State Machine) and function coverage. Specifically, Register Transaction Level (RTL) simulation is conducted for Component tests, while RTL simulation, Gate Level simulation, Timing simulation and Static timing analysis are conducted for the integration test. The issues (e.g., the floating point calculation, FPGA resource allocation and optimization) arose in the test process are also analyzed and discussed, which can be references for the developers in this area. The component and integration tests are part of the Verification and Validation (V&V) work, which should be done by the V&V team separated from the development team. The testing method could assure the test results reliable and authentic. It is practical and useful for the development and V&V of FPGA-based safety DI&C systems.
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Xing, Baihui, Jing Wang, Haotian Wei, Juan Shang, Zhengli Hua, Chaohua Gu, and Jinyang Zheng. "Difference of Hydrogen Diffusion Regularity Between Interstice-Doped and Substitution-Doped Formed by Steel Carburizing." In ASME 2022 Pressure Vessels & Piping Conference. American Society of Mechanical Engineers, 2022. http://dx.doi.org/10.1115/pvp2022-84462.

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Abstract:
Abstract Carburizing treatment can improve the carbon content of the workpiece material, and obtain higher contact fatigue strength, bending fatigue strength, as well as higher surface hardness. After carburizing, the existence of carbon atoms can hinder the adsorption and diffusion of hydrogen, thus reducing the hydrogen embrittlement. First-principles plane wave calculations based on spin-polarized density-functional theory (DFT) and the generalized gradient approximation (GGA) have been used to study the adsorption and permeation of hydrogen on iron in the bulk with carbon interstice solid solution and carbon substitution solid solution. Considering that hydrogen diffusion is faster in martensitic tissue, bcc-Fe structure is selected for the model. The results show that the hydrogen diffusion rate Di in the interstice solid solution is higher than Ds in the substitution solid solution. The formation of substitution solid solution is promoted by more vacancies in the lattice. When the vacancy is occupied by carbon atoms, the hydrogen diffusion rate is reduced. This phenomenon is more obvious for Fe48C16 structure with higher carbon ratio. Besides, charge density diagram and state density analysis are also consistent with this conclusion. Therefore, during carburizing, Increasing the content of carbon and carbon substituted solid solution can reduce the penetration of hydrogen in the material.
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Wu, Yifeng, and Rolf D. Reitz. "Effects of EGR and Boost Pressure on Reactivity Controlled Compression Ignition (RCCI) Engine at High Load Operating Conditions." In ASME 2014 Internal Combustion Engine Division Fall Technical Conference. American Society of Mechanical Engineers, 2014. http://dx.doi.org/10.1115/icef2014-5485.

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Abstract:
Reactivity Controlled Compression Ignition (RCCI) at engine high load operating conditions is investigated in this study. The effects of EGR and boost pressure on RCCI combustion were studied by using a multi-dimensional computational fluid dynamics (CFD) code. The model was first compared with a previous CFD model, which has been validated against steady-state experimental data of gasoline-diesel RCCI in a multi-cylinder light duty engine. An RCCI piston with a compression ratio of 15:1 was then proposed to improve the combustion and emissions at high load. The simulation results showed that 18 bar indicated mean effective pressure (IMEP) could be achieved with gasoline-diesel RCCI at an EGR rate of 35 % and equivalence ratio of 0.96, while the peak pressure rise rate (PPRR) and engine combustion efficiency could both be controlled at reasonable levels. Simulations using both early and late direct-injection (DI) of diesel fuel showed that RCCI combustion at high load is very sensitive to variations of the exhaust gas recirculation (EGR) amount. Higher IMEP is obtained by using early diesel injection, and it is less sensitive to EGR variation compared to late diesel injection. Reduced unburned hydrocarbon (HC), carbon monoxide (CO), soot and slightly more nitrogen oxides (NOx) emissions were seen for early diesel injection. HC, CO and soot emissions were found to be more sensitive to EGR variation at late diesel injection timings. However, there was little difference in terms of peak pressure, efficiencies, PPRR and phasing under varying EGR rates. The effect of boost pressure on RCCI at high load operating conditions was also studied at different EGR rates. It was found that combustion and emissions were improved, and the sensitivity of the combustion and emission to EGR was reduced with higher boost pressures. In addition, cases with similar combustion phasing and reasonable PPRR were analyzed by using an experimentally validated GT-Power model. The results indicated that although higher IMEP was generated at higher boost pressures, the brake mean effective pressure (BMEP) was similar compared to that obtained with lower boost pressures due to higher pumping losses.
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