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Dissertations / Theses on the topic 'Imprese di servizi'

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1

Baratta, Tiziana. "Fornitura di servizi informatici alle imprese e outsourcing." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2016. http://hdl.handle.net/10556/2365.

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Abstract:
2014 - 2015
The contracts for delivery of IT services to businesses and, in particular, the outsourcing IT, are highly complex negotiation figures by which the outsourcee rely on other companies the information technology management, to focus its activities on the core business. The outsourcing contracts are medium or long-term contracts, so we have to assess how the speed of the development of technology affect the contract and if the originally agreed services may be modified. We have examined the main theories about contigent and we have concluded that it is necessary to include a renegotiation clause. Then we have examined the breach of the contract, both as regards the renegotiation clause, and as regards the failure of the Service Level Agreement. In the event of serious breaches there is a dispute between parties. With the aim of avoiding long-drawn-out procedures, we have examined the main Alternative dispute resolution instruments and the possibility to apply latest Online dispute resolution also to contracts between the companies. [edited by Author]
XIV n.s.
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2

Malagu', Ettore <1994&gt. "Tecniche di project management e SNA per l'analisi di efficienza di processo di un'azienda provider di servizi fieristici." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15795.

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Abstract:
In questa tesi si è proceduto ad applicare le metodologie più classiche tipiche del project management (PERT Analysis e Crashing Costs Analysis) ad una realtà aziendale statunitense che si occupa di fornire servizi espositivi fieristici, per individuare le maggiori criticità del processo produttivo e formulare ipotesi di efficientamento. Infine, utilizzando la teoria delle reti sociali (Social Network Analysis) sono state studiate tre diverse tipologie di relazioni (responsabilità, coinvolgimento e informazione) tra le attività, precedentemente individuate con l’analisi PERT, e le rispettive business units di riferimento. Basandosi sullo studio di centralità delle attività nelle reti si è così potuto individuare quali attività sono più centrali nello svolgimento complessivo di un progetto da parte dell’azienda, coniugando quindi i risultati prettamente numerici tipici delle prime due analisi, con quelli maggiormente interpretativi e sociali tipici della SNA.
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3

Gentile, Marco Michele. "La pianificazione strategica nelle imprese di servizi: il caso UIRNet S.p.A." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/726/.

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4

Neri, Massimo. "L'organizzazione della qualità nelle imprese di servizi: aspetti teorici e metodologici." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 1995. http://hdl.handle.net/10579/743.

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5

Nibali, Maria Sofia <1988&gt. "Studio dell'attività di marketing operativo e strategico nell'ambito dei servizi previsti dal S.U.A.P. della Provincia di Ragusa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4209.

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Abstract:
È ormai assodato che nella nuova situazione di mercato un territorio per sopravvivere e svilupparsi deve puntare alla competitività con un solo metodo, quello di “fare sistema”. Il che significa mettere in relazione tutti gli organi competenti che sul territorio interagiscono. Lo scopo di questo lavoro è quello di far acquisire il giusto metodo di approccio alle tematiche che incidono sulle scelte politiche da adottare e sulle misure/azioni/imput da mettere in atto per avviare il processo di sviluppo nella Provincia di Ragusa. Tale obiettivo sarà raggiunto tramite uno studio che permetta di applicare il Marketing Territoriale in seno alla struttura di Coordinamento dello Sportello Unico per le attività Produttive, in concomitanza alla redazione di un Piano che esalti le potenzialità del territorio ed espliciti le capacità di implementazione dello stesso. Il Piano sarà articolato in un dossier di implementazione, un elaborato tecnico di sviluppo del territorio Ibleo ed infine un‘analisi degli strumenti di concertazione fra le parti e di quelli per la sensibilizzazione e la valutazione in corso d’opera del Piano di Marketing. In conclusione ci si propone di ottenere una lettura unitaria del territorio ragusano, attraverso la valorizzazione dell’identità, la creazione di un’immagine distintiva attraente e dinamica, la canalizzazione delle risorse finanziarie disponibili sui principali driver di sviluppo ed il sostenimento di nuove iniziative imprenditoriali.
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6

Peruzza, Chiara <1977&gt. "Servizi pre e post sales e valore aggiunto: dalla trasformazione di IBM al case study di PRASE ENGINEERING Spa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20627.

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Abstract:
Nell'attuale contesto economico caratterizzato da scarsità delle risorse, i diversi attori lungo la catena del valore cercano di ottenere elementi distintivi utili a trattenere la maggior quota possibile di profit. Per fare ciò sempre più i servizi aggiuntivi alla semplice funzione logistica di fornitura del prodotto danno la possibilità alle aziende di distinguersi e creare un valore aggiunto apprezzato dal cliente consentendo una maggiore customer satisfation tale da trasformarsi in customer loyalty di lungo periodo. Posizione privilegiata da una parte ma particolarmente complicata nella gestione dei rapporti è quella dei distributori che si trovano in posizione centrale lungo la filiera. Dopo una prima panoramica generale, anche attraverso il rimando alla letteratura recente, si focalizzerà l'attenzione sulle dinamiche tra produttore, distributore e cliente finale, analizzando i momenti cruciali che rappresentano le fonti di informazione per l'individuazione dei bisogni espressi e latenti dei clienti, gli elementi che possono variare le forze in gioco nell'appropriazione del valore, accennando anche ai possibili comportamenti opportunistici che si possono riscontrare. Al fine di comprendere il peso che l'adozione di una gamma dei servizi può avere in un'azienda consolidata si commenterà il caso IBM, in particolare la sua trasformazione da azienda manifatturiera, produttrice di computer, a società di servizi, nella quale i software e i servizi per le grandi aziende hanno permesso il rilancio della società, aumentato il profit in maniera esponenziale consentendole di “stare al passo con i tempi” senza snaturare la sua essenza. Verrà quindi presentato il case study di PRASE ENGINEERING Spa, una società nata come installatori di impianti audio, che nel corso del tempo ha saputo trasformarsi in un distributore a valore aggiunto di sistemi integrati audio e video, dove l'elemento distintivo è il servizio pre e post vendita offerto che gli ha permesso una consolidata customer loyalty e una posizione leader nel mercato di riferimento.
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7

Apa, R. "La competitività degli ecosistemi multi-locale di servizio: il caso dei servizi turistici." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/172630.

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Abstract:
Abstract The increased diversity of demand for tourist services and the growing global competition require continuous rethinking of the trade-off between specialization and breadth of the offer for the management of the tourist service "long tail". This makes clear the need to (re)define the concept of competitiveness of tourist destinations and its drivers, including consideration of a demand characterized by an increasing variety and differentiation, whose satisfaction requires the aggregation of different components of offer, also multi-local. It is know that the competition in the tourism sector does not only occur between individual players/locations, but increasingly between multi-territorial systems whose competitiveness can not be assessed as a simple sum of "individual quality ", but as an " aggregated or added quality" greater than their linear summation, the level of which comes from the consistency of quality system and quality of each service. Touristic multilocal ecosystems (TmLES) can take different levels and size depending on the competitive position sought and that is at an intermediate level between the country system(macro-area) and the touristic destination (micro-area). In this contest the companies must be able to act transversely between micro systems, namely the individual enterprise or network, and meso systems, such as multi-local territorial systems, using new strategic and operational analytical tools, which in particular enhance the quality and positioning of individual components, but also (and above) of the total of "multi-local ecological system". This thesis examines these issues, reassembling the main contributions of the literature in aintegrated model for the analysis of competitiveness of TmLES, introducing as an additional driver of the tourist competitiveness the ICT. This model has been given a more complex mathematical structure by using the Instrument for Structural Equation Modelling. This methodology allows, starting from the assessment of key stakeholders, to determine a variable called "Competitiveness", which is quantitatively observable and comparable. The model is tested through an empirical application in reference to Lake Garda aimed ESTmL to highlight the major competitive drivers and any multilocal gaps.
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8

Fantin, Giulia <1988&gt. "L'impatto delle campagne pubblicitarie per un'impresa di servizi. Il caso Fitness First Italia SpA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1743.

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9

Zanetti, Nicola <1994&gt. "Imprenditorialità e Innovazione:Prospettive d'indagine sul fenomeno di crescita delle startup manifatturiere e dei servizi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13715.

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Abstract:
L'elaborato consiste di uno studio sul processo di crescita delle startup manifatturiere e dei servizi, come espresso dal titolo. Dopo una prima parte teorica di introduzione al concetto di startup e una più approfondita sul mondo di quelle manifatturiere e dei servizi, l'elaborato contiene una importante parte analitica con casi ed esempi di come questo processo avviene, di quali sono le sue criticità, presentando anche esempi di casi non andati a buon fine e quindi vedendo anche casi di fallimento del processo di crescita.
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10

Nalesso, Valentina <1988&gt. "Pianificazione e controllo degli investimenti in una società di servizi pubblici: il caso ETRA SPA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3499.

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Abstract:
La gestione dei servizi pubblici è stata oggetto di rapide evoluzioni nel corso degli anni. Anche nel servizio idrico non si ha più a che fare con aziende municipalizzate, ma con società di capitali la cui gestione, pur nell'ambito di vincoli normativi ed organizzativi ben precisi, tende sempre più ad essere ispirata ad approcci tipici delle imprese private. In questa tesi viene analizzato, in particolare, l'approccio alla valutazione degli investimenti in ETRA SPA, che gestisce il servizio idrico integrato in 74 comuni veneti. Viene descritto il processo di pianificazione e valutazione adottato dalla società, e il caso studiato permette di evidenziare la complessità della valutazione degli investimenti in un contesto in cui si tentano di combinare vincoli e obiettivi di tipo politico e normativo con una gestione manageriale di tipo privatistico.
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11

BROGLIETTI, MARTINA. "Il ruolo dei servizi di e-learning nella relazione tra tour operator e agenti di viaggio." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2017. http://hdl.handle.net/11566/245548.

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Abstract:
La particolarità del prodotto turistico e la concorrenza delle OTAs richiede agli agenti di viaggio di fornire un servizio di consulenza, necessario al fine di preservare la loro redditività di lungo periodo. Di conseguenza, molti tour operator hanno cominciato a fornire gratuitamente formazione digitale (piattaforme elettroniche online, webinar, CD-Rom e DVD) agli agenti di viaggio, i quali possono così usufruire del servizio in ogni momento, senza vincoli di spazio e di tempo. I costi contenuti, il consolidamento del canale distributivo e la fidelizzazione degli agenti di viaggio sono le finalità principali che hanno spinto i tour operator a fornire questa tipologia di formazione. Nonostante il crescente interesse mostrato dagli operatori del settore, sono poche le ricerche accademiche che hanno approfondito questo fenomeno. Per tale motivo, si è scelto di effettuare un’analisi qualitativa di tipo esplorativo, volta all’approfondimento e ad una più ampia comprensione del tema in tutte le sue sfaccettature; obiettivo principale dello studio è quello di indagare se e come la fornitura di servizi accessori gratuiti, in particolare la formazione digitale, influisce sulla relazione buyer-seller tra un tour operator fornitore del servizio di e-learning e un’agenzia di viaggio che usufruisce di tale servizio. La ricerca è avvenuta in due differenti fasi: una fase preliminare di osservazione partecipante e una seconda fase di analisi nella quale è stato utilizzato il metodo del multiple case study. I risultati della ricerca confermano che la relazione tra buyer e seller all’interno della filiera turistica è positivamente influenzata dai servizi di formazione digitali gratuiti, quando questi vengono percepiti come reale opportunità di crescita e permanenza nel mercato. In tal senso i risultati di questo studio pongono le basi per un successivo sviluppo di tipo quantitativo finalizzato alla sperimentazione di un modello di valutazione dell’impatto del fenomeno in esame.
The peculiarity of the tourism products and the new competition from OTAs requires travel agents to provide a consulting service, necessary in order to preserve their long-term profitability. As a result, many tour operators have begun to provide to travel agents with free digital training (online electronic platforms, webinars, CDs and DVDs) and they can use this service whenever and wherever they want. The moderate costs, the reinforcement of the distribution channel and the loyalty of travel agents are the main objectives that prompted tour operator to provide this type of training. Despite the growing interest shown by the industry, there are few academic studies that have examined this phenomenon. For this reason, we choose to conduct a qualitative exploratory research to understand to understand and deepen in all its aspects; main objective of the study is to investigate whether and how the supply of complimentary services, in particular digital training services, affects the buyer-seller relationship between a tour operator who provide e-learning service and a travel agency that benefits from that service. The research took place in two different phases: a preliminary phase of participant observation and a second step of analysis in which was used the multiple case study method. The research results confirm that the relationship between buyers and sellers within the tourism industry is positively influenced by the free digital training services, when these are perceived as real opportunities for growth and stability for the travel agencies. Thus, the results of this study lay the groundwork for a subsequent quantitative development aimed at testing an impact assessment model of the phenomenon.
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12

Abbinente, Sante. "La comunicazione strategica delle organizzazioni scolastiche: gli istituti professionali in Campania." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/277.

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Abstract:
2010 - 2011
Il settore dell’istruzione professionale in Campania è caratterizzato da una chiara componente di complessità e di vincoli, che, reinterpretati alla luce dell’Approccio Sistemico Vitale, fanno presupporre la difficoltà per gli operatori del settore nel far emergere e delineare con chiarezza l’identità della propria organizzazione. La complessità ed i vincoli ai quali ci si riferisce sono pressoché tutti riconducibili alle “direttive” emanate dai Sovra-sistemi di riferimento ai quali le organizzazioni scolastiche devono adeguarsi. Il regime surrogatorio contribuisce a complicare ulteriormente lo scenario facendo sì che le organizzazioni scolastiche in questione si trovino a dover adempiere ad obblighi che attengono alla nuova istruzione professionale (IeFP). Gli Istituti Professionali campani ad indirizzo “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale” risentono sia della indeterminatezza degli obiettivi dell’indirizzo di studio che della natura “incompleta” dell’autonomia scolastica. Il lavoro di ricerca analizza la comunicazione (interna ed esterna) effettuata da questa tipologia di organizzazioni scolastiche sotto la prospettiva dell’Approccio Sistemico Vitale. [abstract a cura dell'Autore]
X n.s.
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13

Gastaldon, Massimo. "Il ruolo dei Knowledge Intensive Business Services nelle reti di imprese: Il caso dei servizi informatici in Veneto." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3426919.

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Abstract:
The growth of services, particularly the Knowledge Intensive Services (KIS), is a complex phenomenon that involves multiple levels of both the production system that society as a whole. This growth express itself both with the growing importance of tertiary activities in the production of value within the firms and with the tendency of firms to outsource some steps of the value chain. In particular, when knowledge intensive services firms have as customers some other enterprise, they are called as Knowledge Intensive Business Services (KIBS). In 1995, Miles and colleagues introduced for the first time this concept to suggest that these private firms are involved in collecting, processing, generation and or distribution of knowledge, in order to provide products or services that clients (other enterprises or organizations) are not able or unwilling to develop on their own. These firms, operating actively in all steps of the value chain, not only contribute to the competitiveness of client firms, but promote their innovative capacity, the technical and managerial development. Examples of KIBS involve various types of services: management consulting and human resources management, marketing and advertising, ICT and related services, legal services, technical services, etc. Several studies have amply demonstrated how these firms are crucial elements for the competitiveness of whole economic systems. In particular KIBS are recognized to be able to foster the innovative potential of a local system (e.g. in a district or in a firms network), thus contributing to its economic development. Despite this, particularly in Italy, there are still few empirical studies on KIBS and the role they play in support of innovation and within the business network. In these networks may take part not only homogeneous and territorially co-present subjects such as firms, but also subjects of a different nature as trade associations, universities, science and technology parks, public administrations and local government. On the other hand, as expressed by the logic of Open Innovation (Chesbrough, 2003), the modern economy networks tend to be characterized by a lack of hierarchy and are open to the flow, interconnection, freedom of access and exchange. The sap that flows and animates the business network is the knowledge. In this research, the objective was to understand how KIBS act as knowledge gatekeepers (Allen, 1997; Morrison, 2004) to promote innovation within a local system. As will be seen in the work, to perform this function a KIBS should run the processes of selection and acquisition of knowledge from outside, then reworked and then transfer it to client firms. This target has been investigated considering some case studies involving about twenty ICT firms in Veneto. Regarding these firms, we have studied several issues: the role; the cognitive processes performed; the internal and external sources of knowledge used; the relationships they have with suppliers, partners and customers; the geographical and cognitive proximity; the openness to international markets.
La crescita dei servizi, in particolare di quelli ad alto contenuto di conoscenza (KIS – Knowledge Intensive Services), è un fenomeno complesso che investe a più livelli sia il sistema produttivo sia la società nel suo insieme. Tale crescita si manifesta sia con un crescente peso delle attività terziarie nella produzione del valore all’interno dell'impresa, sia con la tendenza delle aziende ad esternalizzare alcune fasi della catena del valore. In particolare, quando le società di servizi ad alta intensità di conoscenza hanno come clienti altre imprese vengono definite con il termine di KIBS (Knowledge Intensive Business Services). Questo concetto è stato introdotto per la prima volta da Miles e colleghi nel 1995 per indicare società private che svolgono attività di raccolta, analisi, generazione e o distribuzione di conoscenza, al fine di fornire prodotti o servizi che i clienti (altre imprese o organizzazioni) non sono in grado o non intendono sviluppare in proprio. Queste imprese, intervenendo attivamente in tutte le fasi della catena del valore, non solo contribuiscono alla competitività delle imprese clienti, ma ne promuovono la capacità innovativa, lo sviluppo tecnico e manageriale. Esempi di KIBS includono varie tipologie di servizi: consulenza manageriale e gestione delle risorse umane, marketing e pubblicità, informatica e servizi correlati, servizi legali, servizi tecnici, eccetera. Vari studi hanno ampiamente dimostrato come queste società rappresentino un elemento cruciale per la competitività d’interi sistemi economici. In particolare ai KIBS si riconosce la capacità di alimentare il potenziale innovativo di un sistema locale (ad es. in un distretto o in un network d’imprese), contribuendo in questo modo al suo sviluppo economico. Nonostante questo, in particolare in Italia, sono ancora poche le analisi empiriche sui KIBS e sul ruolo che questi svolgono a supporto dell’innovazione e all’interno dei business network. Di queste reti possono far parte non solo soggetti omogenei e territorialmente compresenti come le imprese, ma anche soggetti di natura diversa come associazioni di categoria, università, parchi scientifici e tecnologici, pubbliche amministrazioni, enti territoriali. D’altro canto, come espresso dalla logica dell’Open Innovation (Chesbrough, 2003), le reti dell’economia moderna sono tendenzialmente caratterizzate dalla mancanza di gerarchizzazione e sono aperte al flusso, all’interconnessione, alla libertà di accesso e di scambio. La linfa che scorre e anima il business network è la conoscenza. In questo lavoro, l’obiettivo è stato quello di comprendere come i KIBS svolgano la funzione di knowledge gatekeepers (Allen, 1997; Morrison, 2004) a supporto dell’innovazione all’interno di un sistema locale. Come si vedrà nel lavoro, per svolgere questa funzione un KIBS deve eseguire i processi di selezione e acquisizione all’esterno di conoscenza, quindi rielaborarla e poi trasferirla alle imprese clienti. Quest’obiettivo è stato indagato considerando alcuni casi di studio riguardanti una ventina di imprese d’informatica venete. Riguardo queste società si sono studiati vari temi: il ruolo svolto; i processi cognitivi esercitati; le fonti interne ed esterne di conoscenza utilizzate; le relazioni instaurate con i fornitori, i partner e i clienti; la prossimità geografica e cognitiva; l’apertura ai mercati internazionali.
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Marcon, Federica <1993&gt. "Il controllo di gestione nella pmi di servizi: il caso Studio Andreani. Controllo sui risultati e sui comportamenti organizzativi per l’implementazione efficace della strategia e il raggiungimento degli obiettivi aziendali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15744.

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Abstract:
L'elaborato vede l'analisi di un caso di studio aziendale di una società di progettazione d'interni che, dotatasi di un gestionale per la rendicontazione e suddivisione delle ore di lavoro dei collaboratori, ha potuto analizzare il tempo dedicato a ciascuna mansione e misurarne l'efficienza in termini di marginalità sul progetto sviluppato. La rendicontazione analitica delle mansioni ha permesso di effettuare un controllo sui comportamenti dei collaboratori e sui risultati tale da poter formulare una nuova strategia, a livello di obiettivi di performance e di comportamenti organizzativi, che ha permesso all'azienda di aumentare la marginalità.
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Terni, Michela <1993&gt. "Metodologie per la misurazione e l’analisi della customer satisfaction nella dimensione museale e sui servizi offerti. Il museo degli Innocenti di Firenze." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18575.

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Abstract:
L’elaborato della ricerca di tesi è stato suddiviso in due parti. Dopo una breve introduzione, in cui vengono esposti gli obbiettivi del progetto si apre la prima parte in cui vengono esposti in tre capitoli i fondamenti teorici sui quali è stata sviluppata la ricerca. Nel primo capitolo si dà una panoramica sull’evoluzione del museo, da un museo che conserva a uno al servizio del visitatore. Il secondo e terzo capitolo sono dedicati all’evoluzione e alle metodologie per l’analisi della customer satisfaction e alle sue applicazioni in ambito museale. Nella seconda parte dell’elaborato verrà illustrato invece il progetto di ricerca condotto presso il Museo degli Innocenti di Firenze. Lo scopo della ricerca è stato quello di trovare una metodologia di indagine che portasse buoni risultati e che si potesse applicare anche in altri contesti museali. Con la collaborazione di CoopCulture, che gestisce i servizi di orientamento e accoglienza all’interno del museo, sono stati identificati gli ambiti di indagine: il primo è stato capire il grado di soddisfazione del visitatore per i servizi aggiuntivi, in particolare per il bookshop; il secondo, più complesso, è stato di valutare l’impatto cognitivo che il museo ha avuto sul visitatore. È stata sviluppata una metodologia per dare risposte agli interrogativi e alla fine sono esposti i risultati della ricerca e le conclusioni che ne sono state tratte.
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Dal, Piccol Gianluca <1996&gt. "L'applicazione del Discounted Cash Flow in ottica asset alle imprese che si occupano di servizi finanziari: il caso Nexi S.p.A." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19608.

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Abstract:
L’elaborato ha lo scopo di valutare un particolare tipo di azienda, una FinTech, in particolare Nexi S.p.A. attraverso l’impiego di un approccio innovativo chiamato Asset Mark-down Model, metodo asset side che si discosta dai tradizionali metodi equity side che solitamente vengono impiegati per valutare le banche e gli istituti finanziari. La tesi si compone di quattro capitoli. Il primo capitolo descrive il fenomeno dell’IPO (Initial Public Offering, Offerta Pubblica Iniziale) dandone una definizione e ricercando le motivazioni che spingono una società alla quotazione, ma individuando allo stesso tempo i possibili svantaggi ed i costi che la società è costretta a sostenere per la quotazione. Infine, si descriveranno i vari soggetti che trovano un ruolo attivo lungo il processo che porta una società alla quotazione e descrivendo le varie fasi di quest’ultimo. Il secondo capitolo si concentra sull’aspetto valutativo, ricercando sin dall’inizio le motivazioni alla base di una valutazione di una azienda, le principali circostanze in cui viene effettuata e dando una definizione di valutazione. Infine, si procederà ad illustrare le varie metodologie che trovano impiego nella prassi valutativa di una azienda. Il terzo capitolo analizza le FinTech, dando una definizione di FinTech, individuando le varie tipologie di FinTech presenti ed analizzando le caratteristiche che le contraddistinguono dalle altre società. Infine, si illustrano i metodi che tradizionalmente trovano maggiore impiego nella valutazione di una società FinTech. Nel quarto capitolo viene innanzitutto presentata la società oggetto di valutazione, descrivendo il contesto in cui viene effettuata la valutazione e cioè in sede di Offerta Pubblica Iniziale. Successivamente si procederà ad illustrare il metodo dell’Asset Mark-down Model che verrà successivamente impiegato per valutare Nexi S.p.A..
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ALDROVANDI, LAURA. "Innovazione e sviluppo economico territoriale attraverso la creazione di un polo tecnologico (hub), un modello integrato di incubazione, ricerca, servizi alle imprese e formazione: il caso del Parco Scientifico e Tecnologico del Mirandolese ed i suoi sviluppi futuri." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2020. http://hdl.handle.net/11380/1245185.

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Abstract:
L’obiettivo è la creazione di un hub tecnologico, che integri attività di incubazione, ricerca, educazione e un modelllo di business che possa portare innovazione e sviluppo economico sul territorio. L’obiettivo è l’identificazione dei migliori modelli di gestione ed organizzativi e le risorse finanziarie per lo sviluppo di un centro tecnologico per il distretto mirandolese; il distretto di Mirandola è caratterizzato da alta specializzazione e dalla coesistenza di imprese eterogenee (dimensioni e competenze). Inoltre, è importante capire l’impatto di questo hub per la crecita di un ecosistema territoriale.
The aim is the creation of a technological hub, integrating incubation, research, training and business services model which can bring innovation and territorial economic development. The objective is identifying the most suitable management / organizational models and funding sources for a technological center for the Mirandolese biomedical district; Mirandola district is characterized by high specialization and by the coexistence of heterogeneous companies (dimensions and competences). Moreover will be important to understand the impact that this kind of hub on the growth of a territorial ecosystem.
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D'ADAMO, ANTONELLA. "Logiche di public governance dei sistemi sanitari e sociosanitari regionali." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2008. http://hdl.handle.net/2108/426.

Full text
Abstract:
Il termine governance è utilizzato con sempre maggiore frequenza per indicare le norme, i processi e i comportamenti con cui le aziende e le amministrazioni pubbliche costruiscono e realizzano politiche, strategie e azioni. La ricerca, nel tentativo di approfondire la conoscenza sulle logiche di public governance e sull’applicazione delle stesse ai sistemi sanitari e sociosanitari regionali, cercherà di analizzare l’evoluzione del fenomeno secondo una duplice prospettiva. Da un lato, attraverso l’analisi della letteratura e la sistematizzazione delle azioni che stanno alimentando il dibattito intorno al tema della integrazione. Dall’altro, attraverso la definizione di logiche di governance nel processo di integrazione dei sistemi sanitari e sociosanitari. Il principale obiettivo della ricerca è quello di proporre la sperimentazione di un modello organizzativo di integrazione sociosanitaria e la ricerca di strumenti di governance che consentano lo sviluppo e il funzionamento di un sistema integrato di servizi sanitari e sociosanitari.
The term governance is used with an increasing frequency to indicate the rules, processes and behaviour through which public administrations define and implement policies, strategies and actions. The research aims at improving the knowledge on the application of the public governance framework to regional health and social care systems. It will analyse the evolution of the phenomenon through a double perspective. On the one hand, it will be carried out a review of the literature regarding the integration of health care with social care. On the other hand, it will contribute to identify public governance issues in that process of integration. The main aim of the research is to propose an organizational model of health and social care integration, based on public governance principles and tools which can enable the development and good functioning of an integrated system of health and social care services.
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BELLIO, ELENA. "L'invecchiamento dei consumatori in Italia. Il Valore Generato da una Strategia di "Silver Marketing"." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/39861.

Full text
Abstract:
L’italia è un paese che invecchia rapidamente. Oggi il marketing dedica una rinnovata attenzione a questo fenomeno, cercando di valorizzarne appieno le potenzialità. La ricerca analizza le caratteristiche peculiari del cliente “over 65” con l’obiettivo di comprenderne specificità e value driver e di orientare correttamente le azioni volte alla creazione di valore. L’analisi è stata condotta in tre ambiti distinti: 1) Grande distribuzione organizzata indagando il ruolo dell’in-store design rispetto alla progettazione dell’esperienza di acquisto del cliente silver con un focus specifico sul ruolo della nostalgia; 2) Settore bancario focalizzando l’attenzione sulle variabili più rilevanti per la creazione di fiducia e sulle relazioni tra fiducia ed importanza attribuita ad un set di variabili; 3) Settore sanitario, indagando la propensione alla spesa a fronte di elementi migliorativi del servizio ed il grado di accettazione di logiche di prezzo dinamico. La metodologia adottata è una survey condotta per mezzo di un questionario. I dati sono stati raccolti mediante interviste interpersonali e interviste CATI. Complessivamente, è stato raggiunto un campione di 1550 soggetti. I dati sono stati elaborati con analisi di moderazione/mediazione e analisi cluster. I risultati ottenuti hanno consentito di profilare i segmenti senior limitatamente ai loro value driver, evidenziando il ruolo della sfera sociale e relazionale, che si conferma la variabile più critica nell’orientare comportamenti e preferenze.
Italy is a rapidly aging country. Today marketing is showing a renewed attention to this phenomenon, trying to fully exploit its potential. The research analyzes the specific characteristics of the "over 65" customer with the objective of understanding its value drivers in order to correctly guide managerial actions aimed at providing value. The analysis was conducted in three different contexts: 1) Mass retailers, looking at the impact of in-store design solutions on silver customers experience with a specific focus on the role of nostalgia; 2) Banking sector, to identify the variables which impact the most on trust in banks and the financial sector and on the relationships between trust and the importance attributed to a set of other variables; 3) Healthcare sector, investigating the willingness to pay for service improvements and dynamic pricing degree of acceptance. The adopted methodology is a survey developed through questionnaires. Data were collected through personal interviews and CATI. Overall 1550 respondents were reached. Moderation/mediation analysis and cluster analysis were performed on the collected data. Results allow to define different segments of silver customers by identifying their value driver, especially highlighting the specific role played by social interactions.
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BELLIO, ELENA. "L'invecchiamento dei consumatori in Italia. Il Valore Generato da una Strategia di "Silver Marketing"." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/39861.

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Abstract:
L’italia è un paese che invecchia rapidamente. Oggi il marketing dedica una rinnovata attenzione a questo fenomeno, cercando di valorizzarne appieno le potenzialità. La ricerca analizza le caratteristiche peculiari del cliente “over 65” con l’obiettivo di comprenderne specificità e value driver e di orientare correttamente le azioni volte alla creazione di valore. L’analisi è stata condotta in tre ambiti distinti: 1) Grande distribuzione organizzata indagando il ruolo dell’in-store design rispetto alla progettazione dell’esperienza di acquisto del cliente silver con un focus specifico sul ruolo della nostalgia; 2) Settore bancario focalizzando l’attenzione sulle variabili più rilevanti per la creazione di fiducia e sulle relazioni tra fiducia ed importanza attribuita ad un set di variabili; 3) Settore sanitario, indagando la propensione alla spesa a fronte di elementi migliorativi del servizio ed il grado di accettazione di logiche di prezzo dinamico. La metodologia adottata è una survey condotta per mezzo di un questionario. I dati sono stati raccolti mediante interviste interpersonali e interviste CATI. Complessivamente, è stato raggiunto un campione di 1550 soggetti. I dati sono stati elaborati con analisi di moderazione/mediazione e analisi cluster. I risultati ottenuti hanno consentito di profilare i segmenti senior limitatamente ai loro value driver, evidenziando il ruolo della sfera sociale e relazionale, che si conferma la variabile più critica nell’orientare comportamenti e preferenze.
Italy is a rapidly aging country. Today marketing is showing a renewed attention to this phenomenon, trying to fully exploit its potential. The research analyzes the specific characteristics of the "over 65" customer with the objective of understanding its value drivers in order to correctly guide managerial actions aimed at providing value. The analysis was conducted in three different contexts: 1) Mass retailers, looking at the impact of in-store design solutions on silver customers experience with a specific focus on the role of nostalgia; 2) Banking sector, to identify the variables which impact the most on trust in banks and the financial sector and on the relationships between trust and the importance attributed to a set of other variables; 3) Healthcare sector, investigating the willingness to pay for service improvements and dynamic pricing degree of acceptance. The adopted methodology is a survey developed through questionnaires. Data were collected through personal interviews and CATI. Overall 1550 respondents were reached. Moderation/mediation analysis and cluster analysis were performed on the collected data. Results allow to define different segments of silver customers by identifying their value driver, especially highlighting the specific role played by social interactions.
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Burlin, Alberto <1997&gt. "L'analisi di materialità nella rendicontazione di sostenibilità: il caso Service Key S.p.A." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21913.

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Fornari, Marta Maria <1995&gt. "5G e IoT - La tecnologia di quinta generazione al servizio di arte, cultura e turismo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17577.

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Abstract:
L'espansione delle reti 5G promette di rivoluzionare una vasta gamma di settori. La tesi esplora le nuove opportunità derivanti dall'applicazione diretta della nuova tecnologia all’interno dei diversi ambiti del settore culturale. L'elaborato si propone di analizzare le caratteristiche, i vantaggi e le limitazioni dell’implementazione della rete insieme alla tecnologia dell’Internet of Things e come si stanno organizzando le infrastrutture in Italia e in Europa per favorire una nuova concezione di patrimonio culturale.
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LISI, ALESSANDRO. "Configurabilità di un servizio infragruppo nelle garanzie finanziarie tra imprese associate." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2021. http://hdl.handle.net/10281/314065.

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Abstract:
Nell’ambito del finanziamento a debito, i gruppi possono ricorrere alla garanzia infragruppo per permettere ad un’entità associata di beneficiare di migliori condizioni di credito. Tuttavia, i vantaggi conseguiti dal mutuatario potrebbero non essere diretta conseguenza dello strumento di garanzia, ma essere già in parte nelle disponibilità del debitore in ragione della sua appartenenza al gruppo. Al contempo, il garante potrebbe assumere con la garanzia una responsabilità contrattuale ma nessun rischio di credito addizionale, giacché l’interdipendenza economica tra debitore e resto del gruppo renderebbe altamente probabile un futuro supporto finanziario anche in assenza di un accordo formale. Mentre le trattazioni di transfer pricing aventi ad oggetto una particolare transazione hanno solitamente lo scopo di definire le modalità di determinazione del prezzo di libera concorrenza, il presente lavoro è interamente dedicato alla fase preliminare di configurabilità del servizio. I precedenti giurisprudenziali sul tema dimostrano infatti che oggetto del contendere è spesso l’effettiva prestazione del servizio infragruppo, piuttosto che il livello di remunerazione adeguato. Nel lavoro di ricerca le regole del transfer pricing sono applicate evitando quanto più possibile di mistificare la realtà in cui operano i gruppi multinazionali. A tale fine, si fa spesso ricorso a principi di teoria economica e alle tecniche utilizzate dalle agenzie di rating per la valutazione del merito di credito del mutuatario associato. Quanto alla più classica analisi di transfer pricing, nel lavoro si dà ampio spazio alla delineazione accurata della garanzia infragruppo. L’elemento principale della garanzia è il trasferimento del rischio di credito, seppur parziale, dal creditore al garante. Nell’esposizione si ipotizza di porre su una retta ideale tutte le tipologie di garanzia: per ognuno degli scenari si identifica il soggetto che assume il rischio e si verifica che colui che lo assume sia in grado di controllarlo e possieda la capacità finanziaria di sopportarne le conseguenze negative. Infine, con riguardo all’individuazione del beneficio scaturente dalla garanzia, ogni scenario è indagato al fine di delineare l’effettiva prestazione del servizio. Il lavoro di ricerca pone così in discussione la centralità del documento formale, finora considerato un vero e proprio spartiacque nella configurabilità del servizio. Le valutazioni si succedono quasi a voler replicare un ipotetico diagramma di flusso, con interrogativi che di volta in volta escludono la prestazione del servizio in presenza di una garanzia emessa.
In the context of debt financing, multinational enterprises (MNEs) may use intragroup guarantees to obtain more favourable credit conditions for their associated entities. However, the benefits obtained by the borrower are not a direct consequence of the guarantee, but they partly depend on the borrower’s group member status. At the same time, the guarantor could assume contractual liability but no additional credit risk, given that the economic interdependence between the debtor and the rest of the group is likely to imply a future financial support even in absence of formal agreements. While researches on transfer pricing (TP) generally examine the determination of the arm's length price, this paper explores the preliminary step of delineation of an intragroup service. Indeed, the judicial precedents on financial guarantees demonstrate that the dispute often unfolds with regards to the actual provision of the intragroup service, rather than the arm’s length remuneration. In this paper, TP rules are applied avoiding as much as possible the distortion of the truth in which MNEs operate. For this reason, principles of economic theory and techniques used by rating agencies to assess the borrower’s creditworthiness are often used. As for the more classic TP analysis, this paper focuses on the accurate delineation of intragroup guarantees. The transfer of credit risk – although partial – is the main content of the guarantee. This paper assumes that all types of guarantee are placed on an ideal line and it identifies, in each type, the subject that assumes the risk, the subject that controls it and the subject that has the financial capacity to bear some or all of the potential costs. Finally, with regards to the economic benefit derived from the guarantee, each scenario is investigated in order to define the actual provision of the service. This paper calls into question the centrality of the formal guarantee, which is generally considered the cornerstone in the delineation of an intragroup service. Following the logic of an ideal flow chart, this paper addresses the absence of an intragroup service despite the presence of an explicit guarantee.
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Nieddu, Simone <1991&gt. "Ristoranti fantasma: caratteristiche e prospettive economiche del servizio di food delivery." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13623.

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Abstract:
Questo elaborato parte dall'assunto che al giorno d’oggi, a causa dei molteplici impegni e di una vita molto caotica, i consumatori hanno sempre meno tempo e desiderio di cucinare. E’, infatti evidente che, partendo dal 1940 ed arrivando ai giorni nostri, grazie allo sviluppo tecnologico ed ai mutamenti sociali le abitudini dei consumatori sono mutate. In questo contesto si sono inserite le aziende del food delivery per rispondere al bisogno del consumatore e sfruttare una nuova forma di ristorazione a domicilio, basata su bassi costi per l'azienda e su economie flessibili e green, infatti, i rider spesso consegnano il cibo in bicicletta. Dunque, partendo dalla prima metà del ‘900 l’elaborato svolge un excursus storico sullo sviluppo della domanda di food delivery andando poi a focalizzare l’interesse soprattutto sulle abitudini italiane, il futuro dei consumatori e anche la nascita delle cosiddette “cucine virtuali”. Dopo aver analizzando la domanda il testo pone sotto la lente di ingrandimento l’offerta, andando a comprendere meglio chi sono i maggiori competitor del settore e come vi operano, con i loro punti di forza e di debolezza. Inoltre, il testo si focalizza sull’attuale questione dei rider e della gig-economy. Tale situazione è molto dibattuta sulle riviste di settore e qui principali quotidiani nazionali, e vede l’intervento anche del governo al fine di trovare una soluzione. Per analizzare questo punto, l’elaborato parte dalla nascita della gig economy e dalle sue attuali condizioni e prospettive, andando a cercare di capire come opera un gig-worker e quali siano i pro e contro per loro e anche per le aziende stesse. Il testo entrerà poi più nello specifico e, dopo aver descritto il contesto sociale ed economico, si parlerà delle condizioni dei rider in Italia, degli aspetti contrattuali delle maggiori compagnie operanti nel nostro Paese e di come lo Stato stia cercando di ovviare ai problemi contrattuali di tali lavoratori. Infine, attraverso un questionario compilato dai consumatori, l’elaborato si propone di comprendere come il servizio di food delivery possa diffondersi nelle piccole e medie città, cioè inferiori a 250.000 abitanti. In tal modo si cerca di conoscere innanzitutto le loro abitudini culinarie e la loro predisposizione nell’utilizzo di tale servizio: capire se l’abbiano mai utilizzato oppure no e eventualmente la loro intenzione di farlo in futuro. Tale questionario parte dalla volontà di rispondere alla domanda se sia possibile intensificare con buoni risultati la diffusione del servizio di food delivery anche in località minori o lasciare la maggior diffusione nelle grandi città.
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Naressi, Alice <1995&gt. "Best Service Experience 2.0 nella realtà di Mercedes-Benz Italia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15325.

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Abstract:
Questa tesi ha lo scopo di elaborare una proposta di Best Service Experience in collaborazione con Mercedes-Benz Italia relativamente alla qualità delle performance nell’ambito dei servizi post-vendita. La tesi analizza, dal un punto di vista più generale, il servizio nel mondo automotive indicandone i KPI per la misurazione della qualità. In seguito descrive il sistema organizzativo di Mercedes-Benz Italia ed individua i KPI utilizzati dal sistema BSE (Best Service Experience) per il calcolo del bonus destinato ai dealer. Infine, come obiettivo principale, si analizzano criticità e incongruenze relative ai KPI con lo scopo di proporre un miglioramento del sistema BSE stesso.
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Carradori, Veronica. "Cinque passi - i principi del service design thinking a servizio delle imprese per progettare lo smart working a misura di dipendente." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
La tesi presenta un concept di servizio denominato “Cinque Passi - verso lo smart working a misura di dipendente”, ed esplora il mondo delle piccole e medie imprese che stanno valutando il loro modello di remote o smart working, proponendo delle linee guida progettuali attraverso una user-center strategy. L’obiettivo è quello di identificare un modello di smart working strutturato in modo tale da essere efficiente e adatto alle proprie necessità e possibilità. Il servizio utilizza una user-center strategy poiché si basa sui principi chiave del Service Design Thinking e vuole dimostrare l’efficacia di un approccio creativo e umano ponendo al centro del progetto l’esperienza e il pensiero di chi utilizza tali modalità di lavoro in prima persona, il dipendente lavoratore.
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Dalla, Costa Anna <1991&gt. "Customer Loyalty: dalla carta fedeltà alla fidelity App. Il caso di Aspiag Service S.r.l." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10474.

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Abstract:
In un mercato in continuo cambiamento, nel quale i clienti sono sempre più informati ed esigenti, le imprese della grande distribuzione organizzata devono necessariamente concentrare gli investimenti sull’adozione di strumenti che consentano di ricavare il maggior numero di informazioni su di essi. È indispensabile per le imprese dotarsi di strumenti di fidelizzazione che, da un lato incentivano il riacquisto nel tempo, dall’altro consentono di tracciare il comportamento d’acquisto dei clienti, implementando in questo modo la base dati necessaria per sviluppare e sostenere strategie di marketing sempre più personalizzate ed efficienti. Il presente elaborato intende proporre l’evoluzione che è avvenuta nel campo della fidelizzazione: dalla carta fedeltà alla fidelity App. Verrà esposta l’importanza dei Big Data e delle Buyer Personas che consentono alle imprese, sulla base dei dati a loro disposizione, di classificare i propri clienti all’interno di alcuni gruppi ai quali offrire promozioni e prodotti in linea con le loro esigenze. In particolare verrà presentato il nuovo strumento di fidelizzazione di Aspiag Service S.r.l.: l’App Despar Tribù. Sarà svolta un’analisi descrittiva su un campione di circa 4.800 utenti che hanno risposto in modo completo alle domande del questionario proposto in fase di iscrizione alla Despar Tribù e che hanno utilizzato l’applicazione per i loro acquisti nel 2016. L’analisi si pone l’obiettivo di comprendere le caratteristiche dei rispondenti valutando la relazione di dipendenza esistente tra le variabili considerate.
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Di, Emanuele Valeria. "Le lingue al servizio dell?internazionalizzazione d?impresa: localizzazione parziale del sito web di Bandini Casamenti." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
The thesis falls within the framework of the Language Toolkit project, born from the collaboration between the Romagna Chamber of Commerce and the Department of Interpretation and Translation of Forlì. Thanks to the collaboration with the local business Bandini Casamenti, the candidate localized part of the website www.bandinicasamenti from Italian into English. The work is composed of six chapters. The first chapter briefly contextualizes the project, introducing the company, as well as providing a brief overview of the waste management and exports market in Europe. The second chapter presents the internationalization process undertaken by companies in order to enter into foreign markets. After a brief excursus into the history of globalisation, it presents the main phases of internationalization, the strategies usually adopted and the reasons why companies decide to enter foreign markets. The third chapter is a theoretical study on the topic of localization. It includes a brief historical overview of its evolution, an analysis of the GILT model, and a discussion of the relationship between localisation, translation and Translation Studies. The fourth chapter focuses on website localisation, with a discussion of the technical characteristics of websites as well as an overview of the accepted guide lines for writing for the Web. The fifth chapter provides an overview of the documentation and information mining process carried out in preparation for the translation work proper. It presents the assembling of a monolingual Corpus to support terminological research and the analysis of the source website, as well as a contrastive analysis between the source text and comparable English websites. The sixth and final chapter focuses on the actual translation work. It contains a commentary on the translation, where the types of intervention adopted during the translation phase are explained through concrete examples extrapolated directly from the source and the target texts.
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Cavacece, Ylenia. "Un modello di indagine della partecipazione del paziente: Il miglioramento del servizio sanitario tra empowerment, co-creazione e soddisfazione." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/2457.

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Abstract:
2015 - 2016
Considering the various problems that are affecting the healthcare sector in recent years, the aim of this thesis is to investigate patient involvement in healthcare management by highlighting the importance of his participation for the service improvement. To this end, we analyze three main dimensions belonging to the patient's sphere, particularly, participation in the co-creation process of "health value", patient empowerment and patient satisfaction, proposing a model of investigation aimed at identifying the relations between the variables considered. Value co-creation is a paradigm developed in marketing discipline over the last decade and that can be defined as a process by which businesses co-create value during interactions with their customers through the integration of resources and the application of competences. Customers thus become an active part of the offer generation process. The resources and competences that patient can applied in these processes are positively influenced by his level of empowerment, ie the set of knowledge and skills that patient possesses in managing his health condition. The analysis in this work shows that both variables are positively related to patient satisfaction which is often seen as a perceived service quality measure. The results show that patient does not have the only role to assess the quality in terms of satisfaction, but he is also an active part in its creation. Thus, the tools for the quality evaluation should not only investigate the health organization's ability to provide quality of services, but also the patient's role in achieving the same. Moreover, being the satisfaction a subjective variable, in its assessment it is essential to consider the resources and competences that patient possesses in relation to his own health and that can affect his quality perceptions. In terms of management, the results should encourage policy makers to adopt policies aimed at encouraging the active participation of citizens in healthcare. This implies an economic and cultural effort as build and promote the effective integration means investing time and capital (including human) in the re-education of both health professionals and patients in a logic of mutual and sustainable benefit. [edited by author]
XV n.s.(XXIX ciclo)
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GALEONE, ANNALISA BEATRICE. "La Transformative Service Research nell'industria dell'ospitalità." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/74166.

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Abstract:
La tesi analizza l’industria dell’ospitalità in ottica Trasformative Service Research (TSR). Nella prima parte si concentra sul caso dell’Albergo Diffuso studiando come esso influenzi positivamente il benessere individuale e collettivo di tutti gli attori coinvolti. Allo stesso tempo si tiene in conto di eventuali effetti negativi derivanti dalle attività dell’hotel. Il risultato è l’Enhancing Transformative Factors’ Framework dove si evidenziano i fattori che aiutano l’Albergo Diffuso ad avere un effetto trasformativo sugli attori coinvolti. Nella seconda parte della tesi si prende in considerazione il caso del Green Hotel e si studia come il soggiorno presso tale struttura eco-sostenibile influenzi le abitudini sostenibili degli ospiti. Il risultato è una Transformative Travel Experience che evidenzia come il soggiornare presso l’hotel influenzi a seconda della durata del soggiorno, le abitudini sostenibili dei clienti che muteranno i loro comportamenti tornati alla loro routine. Nell'ultima parte della tesi si considera il caso delle charities o enti di beneficenza operanti nel settore ospitalità. L’obiettivo è studiare come questi enti attivino un processo trasformativo in ottica Service Ecosystem sulle persone da loro supportate. Il risultato è il Transformative Service Ecosystem che descrive come tali persone vengono riabilitate socialmente con il conseguente miglioramento del loro benessere psico-fisico.
The thesis analyses the hospitality industry from a Transformative Service Research (TSR) perspective. In the first part, it focuses on the case of the Albergo Diffuso studying how it positively affects the individual and collective well-being of all actors involved. At the same time, negative effects deriving from the hotel’s activities are taken into account. The result is the Transformative Factors’ Framework, which describes the factors that have a transformative effect on the actors involved. In the second part, the case of the Green Hotel is taken into account and we study how the stay at the eco-hotel influences the sustainable habits of the guests. The result is a Transformative Travel Experience that highlights how staying at the hotel influences the sustainable habits of customers who change their behaviour depending on the length of their stay, once back to their routine. In the last part, we consider the case of Charities operating in hospitality. The goal is to study how these organisations activate a transformative process on the people they support from a Service Ecosystem perspective. The result is the Transformative Service Ecosystem, which describes how such people are socially rehabilitated with the consequent improvement of their psychophysical well-being.
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GALEONE, ANNALISA BEATRICE. "La Transformative Service Research nell'industria dell'ospitalità." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/74166.

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Abstract:
La tesi analizza l’industria dell’ospitalità in ottica Trasformative Service Research (TSR). Nella prima parte si concentra sul caso dell’Albergo Diffuso studiando come esso influenzi positivamente il benessere individuale e collettivo di tutti gli attori coinvolti. Allo stesso tempo si tiene in conto di eventuali effetti negativi derivanti dalle attività dell’hotel. Il risultato è l’Enhancing Transformative Factors’ Framework dove si evidenziano i fattori che aiutano l’Albergo Diffuso ad avere un effetto trasformativo sugli attori coinvolti. Nella seconda parte della tesi si prende in considerazione il caso del Green Hotel e si studia come il soggiorno presso tale struttura eco-sostenibile influenzi le abitudini sostenibili degli ospiti. Il risultato è una Transformative Travel Experience che evidenzia come il soggiornare presso l’hotel influenzi a seconda della durata del soggiorno, le abitudini sostenibili dei clienti che muteranno i loro comportamenti tornati alla loro routine. Nell'ultima parte della tesi si considera il caso delle charities o enti di beneficenza operanti nel settore ospitalità. L’obiettivo è studiare come questi enti attivino un processo trasformativo in ottica Service Ecosystem sulle persone da loro supportate. Il risultato è il Transformative Service Ecosystem che descrive come tali persone vengono riabilitate socialmente con il conseguente miglioramento del loro benessere psico-fisico.
The thesis analyses the hospitality industry from a Transformative Service Research (TSR) perspective. In the first part, it focuses on the case of the Albergo Diffuso studying how it positively affects the individual and collective well-being of all actors involved. At the same time, negative effects deriving from the hotel’s activities are taken into account. The result is the Transformative Factors’ Framework, which describes the factors that have a transformative effect on the actors involved. In the second part, the case of the Green Hotel is taken into account and we study how the stay at the eco-hotel influences the sustainable habits of the guests. The result is a Transformative Travel Experience that highlights how staying at the hotel influences the sustainable habits of customers who change their behaviour depending on the length of their stay, once back to their routine. In the last part, we consider the case of Charities operating in hospitality. The goal is to study how these organisations activate a transformative process on the people they support from a Service Ecosystem perspective. The result is the Transformative Service Ecosystem, which describes how such people are socially rehabilitated with the consequent improvement of their psychophysical well-being.
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Maione, Gennaro. "Open Government Data to improve Public Service Quality: an empirical validation through a Structural Equation Model." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2019. http://elea.unisa.it:8080/xmlui/handle/10556/4507.

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Abstract:
2017 - 2018
Objective: The thesis focuses on the concept of Open Government Data (OGD) as a new approach to the management of public administrations (Pereira et al., 2017; Wang and Lo, 2016; Zuiderwijk and Janssen, 2014; Attard et al., 2015; Chan, 2013), based on the use of technologies for data treatment capable of favoring the affirmation of logics characterized by transparency, citizens’ involvement and participation in the processes, activities and services of the public sector (Dawes et al., 2016; Gonzalez-Zapata and Heeks, 2015; Ubaldi, 2013; Shadbolt et al., 2012). In particular, the objective of the work is to deepen the aspects and conditions enabling the management of Public Administration (PA) according to the OGD, as well as the impact of this approach on the quality of the public service provided to the community. The choice to carry out this study arises from the consideration according to which in literature, to date, there is no organic nucleus of empirical research aimed at investigating the stimulating factors of the ODG and the concrete effects on the public service quality resulting from the implementation of such an approach in public administrations. Methodology: The work starts from the analysis of the state of the art dedicated to the methods of conducting public administrations. Specifically, through a chronological excursus, the main approaches to the management of the PA (such as the Bureaucratic Model, New Public Management, New Public Governance, New Public Service, Open Government) were analyzed to represent the paradigmatic evolution leading to the affirmation of the OGD. The most important aspects (constructs) emerging from the analysis of the literature were further investigated to verify the existence of possible relations of influence between them. To this end, for each of the identified constructs, several items were selected for the construction of a questionnaire, administered to a sample of 567 Italian citizens. The results emerged from the answers provided by the citizens allowed defining and testing a Structural Equation Model (SEM), aimed at providing empirical evidences about the facilitating aspects of the OGD and the effects of its adoption within the PA in terms of public service quality for the community. Results: The findings highlight the existence of some crucial aspects, sometimes undervalued within the PA, which should be taken into account for the proper management of public administrations according to the logic of the OGD, especially in a historical moment characterized by an increasingly felt need to manage huge amounts of data in a transparent, participatory and collaborative way. In particular, according to the results of the analysis, it is necessary to encourage the dissemination of data-driven culture at every level of society so that citizens can take advantage of the benefits deriving from a thoughtful adoption of the ODG in the PA. Implications: The work provides both theoretical and managerial implications. From a purely theoretical point of view, the thesis offers its contribution under a twofold profile: methodological and conceptual. Regarding the first aspect, the study brings to light the results obtained by testing a SEM, which represents a methodology particularly appreciated for the analysis of data in the social sciences (Hair et al., 2016; Kline, 2015), especially since it allows verifying the interrelations between latent (not directly measurable) variables (Heck and Thomas, 2015; Duncan, 2014); with regard to the conceptual profile, the thesis favors the enrichment of the literature through the analysis of an approach to company management in a sector in which the studies in this regard are still fragmented. Regarding managerial implications, the identification of the most incisive aspects in managing public administration according to the Open Government Data provides policy makers and public sector executives with valuable information for the development of policies and strategies capable of improving the quality of the service rendered to citizens. In particular, the usefulness of the thesis should be seen in the fact that, through an empirical analysis, the work offers ideas to optimize the allocation of human, economic, technological and temporal resources. In other words, in presence of limited resources, as traditionally occurs in the public sector, knowing the aspects toward which investment should be opportunely directed could generate a considerable advantage for public domain services’ recipients. Research limitations: The study follows a quantitative approach based on the test of a Structural Equation Model, defined through the administration of questionnaires. The choice to resort to questionnaires, if on the one hand allowed building a large sample (made up of over 500 citizens), on the other hand reduced the depth of the analysis, since it prevented from investigating with high degree of detail the thought of each citizen involved in the sample survey. For this reason, the thesis takes shape as a starting point for a future research project to be carried out by using additional qualitative and quantitative methods, to be applied by means of both traditional (such as interviews) and innovative (such as social media analytics) techniques. [edited by author]
XVII n.s. (XXXI ciclo)
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COZZOLINO, Alessandra. "Operatori di servizi logistici. Origini, scenari competitivi e tendenze evolutive (Tesi di dottorato - XIX Ciclo)." Doctoral thesis, 2007. http://hdl.handle.net/11573/217485.

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FIORE, MAURA. "Ruolo degli operatori logistici nella diffusione di sostenibilità nei rapporti di fornitura." Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/11573/1065834.

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Abstract:
Scopo: Indagare il ruolo dell’operatore logistico sostenibile nella diffusione della sostenibilità nei rapporti di fornitura. L’operatore logistico come fornitore di servizi logistici, è un componente integrante della supply chain. Un operatore logistico sostenibile può contribuire a rendere maggiormente sostenibile la supply chain in cui opera. Il lavoro si correda di un casestudy con lo scopo di verificare on-field quanto emerso dalla ricerca letteraria sugli operatori logistici sostenibili e sul loro ruolo della sostenibilità nella relazione di fornitura. Design / metodologia / sistema: Per lo svolgimento della ricerca si è proceduto ad un’analisi approfondita della letteratura accademica e professionale, una sistematizzazione della letteratura, una ricerca empirica web-based su alcune eccellenze nazionali per ottenere indicazione sulle attività sostenibili attuate nella realtà nazionale e lo studio di un case-study basato sull’osservazione diretta e lavoro sul campo di un operatore logistico italiano. Risultati: La ricerca dimostra che l’operatore logistico può assumere un duplice ruolo all’interno della supply chain: contribuire a migliorare la sostenibilità della supply chain come impresa sostenibile in sé e secondo, essendo sostenibile e mettendo a disposizione dei suoi clienti il suo network, le sue capacità, le sue competenze ed il suo know-how può contribuire al sustainable supply chain management. L’operatore logistico può costituire un potenziale veicolo di diffusione di sostenibilità all’interno della supply chain. Limitazioni della ricerca: Il limite di questo lavoro è quello di costituirsi come una ricerca empirica esplorativa circoscritta all’analisi on-field di un case-study, controbilanciata dalla profondità di conoscenza del caso. Implicazioni pratiche: La letteratura e la ricerca empirica mettono in evidenzia una serie di pratiche sostenibili intraprese dagli operatori logistici che possono costituire spunto e supporto ad altri operatori che vogliano comprendere ed intraprendere il percorso di integrazione della sostenibilità nei propri processi e nelle supply chain in cui operano. Il case-study dimostra come per alcune grandi realtà multinazionali la sostenibilità sia diventato un elemento non più sottovalutabile e come l’implementazione di politiche di sostenibilità possano risultare vincenti nelle relazioni di fornitura per operatori logistici di medie/piccole dimensioni. Originalità / valore: Dalla letteratura emerge ancora oggi la carenza di un approccio che analizzi contemporaneamente i temi degli operatori logistici, della sostenibilità e del ruolo degli OL nel sustainable supply chain management. Il presente lavoro si prefigge l’intento contribuire a ridurre il gap presente in letteratura con un approccio olistico alla considerazione del ruolo e contributo degli operatori logistici sostenibili al SSCM. L’originalità del lavoro è espressa dalla verifica in un caso concreto e reale di quanto rilevato complessivamente dalla letteratura riguardo ai temi indagati.
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FORMICONI, Cristina. "LÈD: Il Lavoro È un Diritto. Nuove soluzioni all’auto-orientamento al lavoro e per il recruiting online delle persone con disabilità." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251119.

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INTRODUZIONE: Il presente progetto di ricerca nasce all’interno di un Dottorato Eureka, sviluppato grazie al contributo della Regione Marche, dell’Università di Macerata e dell’azienda Jobmetoo by Jobdisabili srl, agenzia per il lavoro esclusivamente focalizzata sui lavoratori con disabilità o appartenenti alle categorie protette. Se trovare lavoro è già difficile per molti, per chi ha una disabilità diventa un percorso pieno di ostacoli. Nonostante, infatti, la legge 68/99 abbia una visione tra le più avanzate in Europa, l’Italia è stata ripresa dalla Corte Europea per non rispettare i propri doveri relativamente al collocamento mirato delle persone con disabilità. Tra chi ha una disabilità, la disoccupazione è fra il 50% e il 70% in Europa, con punte dell’80% in Italia. L’attuale strategia europea sulla disabilità 2010-2020 pone come obiettivi fondamentali la lotta alla discriminazione, le pari opportunità e l’inclusione attiva. Per la realizzazione di tali obiettivi assume un’importanza centrale l’orientamento permanente: esso si esercita in forme e modalità diverse a seconda dei bisogni, dei contesti e delle situazioni. La centralità di tutti gli interventi orientativi è il riconoscimento della capacità di autodeterminazione dell’essere umano, che va supportato nel trovare la massima possibilità di manifestarsi e realizzarsi. Ciò vale ancora di più per le persone con disabilità, in quanto risultano fondamentali tutte quelle azioni che consentono loro di raggiungere una consapevolezza delle proprie capacità/abilità accanto al riconoscimento delle caratteristiche della propria disabilità. L’orientamento assume così un valore permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di decisione con l’obiettivo di promuovere l’occupazione attiva, la crescita economica e l’inclusione sociale. Oggi giorno il frame work di riferimento concettuale nel campo della disabilità è l’International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF), il quale ha portato a un vero e proprio rovesciamento del termine disabilità dal negativo al positivo: non si parla più di impedimenti, disabilità, handicap, ma di funzioni, strutture e attività. In quest’ottica, la disabilità non appare più come mera conseguenza delle condizioni fisiche dell’individuo, ma scaturisce dalla relazione fra l’individuo e le condizioni del mondo esterno. In termini di progetto di vita la sfida della persona con disabilità è quella di poter essere messa nelle condizioni di sperimentarsi come attore della propria esistenza, con il diritto di poter decidere e, quindi, di agire di conseguenza in funzione del proprio benessere e della qualità della propria vita, un una logica di autodeterminazione. OBIETTIVO: Sulla base del background e delle teorie di riferimento analizzate e delle necessità aziendali è stata elaborata la seguente domanda di ricerca: è possibile aumentare la consapevolezza negli/nelle studenti/esse e laureati/e con disabilità che si approcciano al mondo del lavoro, rispetto alle proprie abilità, competenze, risorse, oltre che alle limitazioni imposte dalla propria disabilità? L’obiettivo è quello di sostenere i processi di auto-riflessione sulla propria identità e di valorizzare il ruolo attivo della persona stessa nella sua autodeterminazione, con la finalità ultima di aumentare e migliorare il match tra le persone con disabilità e le imprese. L’auto-riflessione permetterà di facilitare il successivo contatto dialogico con esperti di orientamento e costituirà una competenza che il soggetto porterà comunque come valore aggiunto nel mondo del lavoro. METODI E ATTIVITÀ: Il paradigma teorico-metodologico adottato è un approccio costruttivista: peculiarità di questo metodo è che ciascuna componente della ricerca può essere riconsiderata o modificata nel corso della sua conduzione o come conseguenza di cambiamenti introdotti in qualche altra componente e pertanto il processo è caratterizzato da circolarità; la metodologia e gli strumenti non sono dunque assoggettati alla ricerca ma sono al servizio degli obiettivi di questa. Il primo passo del progetto di ricerca è stato quello di ricostruzione dello stato dell’arte, raccogliendo dati, attraverso la ricerca bibliografica e sitografica su: l’orientamento, la normativa vigente in tema di disabilità, i dati di occupazione/disoccupazione delle persone con disabilità e gli strumenti di accompagnamento al lavoro. A fronte di dati mancanti sul territorio italiano relativi alla carriera e ai fabbisogni lavorativi degli/delle studenti/esse e laureati/e con disabilità, nella prima fase del progetto di ricerca è stata avviata una raccolta dati su scala nazionale, relativa al monitoraggio di carriera degli studenti/laureati con disabilità e all’individuazione dei bisogni connessi al mondo del lavoro. Per la raccolta dati è stato sviluppato un questionario ed è stata richiesta la collaborazione a tutte le Università italiane. Sulla base dei dati ricavati dal questionario, della letteratura e delle indagini esistenti sulle professioni, nella fase successiva della ricerca si è proceduto alla strutturazione di un percorso di auto-orientamento, volto ad aumentare la consapevolezza nelle persone con disabilità delle proprie abilità e risorse, accanto a quella dei propri limiti. In particolare, il punto di partenza per la costruzione del percorso è stata l’Indagine Istat- Isfol sulle professioni (2012) e la teoria delle Intelligenze Multiple di H. Gardner (1983). Si è arrivati così alla strutturazione del percorso di auto-orientamento, composto da una serie di questionari attraverso i quali il candidato è chiamato ad auto-valutare le proprie conoscenze, le competenze, le condizioni di lavoro che gli richiedono più o meno sforzo e le intelligenze che lo caratterizzano, aggiungendo a questi anche una parte più narrativa dove il soggetto è invitato a raccontare i propri punti di forza, debolezza e le proprie aspirazioni in ambito professionale. Per sperimentare il percorso di auto-orientamento creato, nell’ultima fase della ricerca è stato predisposto uno studio pilota per la raccolta di alcuni primi dati qualitativi con target differenti, studenti/esse universitari/e e insegnanti di scuola superiore impegnati nel tema del sostegno e dell’orientamento, e utilizzando diversi strumenti (autopresentazioni, test multidimensionale autostima, focus group). CONCLUSIONI: I dati ottenuti dallo studio pilota, seppur non generalizzabili, in quanto provenienti da un campione esiguo, hanno evidenziato come il percorso di auto-orientamento attivi una riflessione sulla visione di sé nei diversi contesti e un cambiamento, in positivo o in negativo, nell’autostima e nella valutazione di sé in diverse aree, ad esempio nell’area delle relazioni interpersonali, del vissuto corporeo, dell’emotività ecc. Tali dati ci hanno permesso soprattutto di evidenziare punti di forza e debolezza del percorso creato e di apportare modifiche per una maggiore comprensione e adattabilità del prodotto stesso. Il valore del percorso orientativo è connesso al ruolo attivo di auto-valutatore giocato dal candidato con disabilità, affiancando a questa prima fase di autovalutazione un successivo confronto dialogico con un esperto, tale da permettere un ancoraggio alla realtà esterna, al contesto in cui il soggetto si trova a vivere. In questo senso, l’orientamento assume il valore di un processo continuo e articolato, che ha come scopo principale quello di sostenere la consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità, agendo all’interno dell’area dello sviluppo prossimale della persona verso la realizzazione della propria identità personale, sociale e professionale.
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BULGINI, Giulia. "Il progetto pedagogico della Rai: la televisione di Stato nei primi vent’anni. Il caso de ‹‹L’Approdo››." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251123.

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Abstract:
Non c’è dubbio sul fatto che la RAI, dal 1954 a oggi, abbia contribuito in misura considerevole a determinare la fisionomia dell’immaginario collettivo e dell’identità culturale dell’Italia. Si tratta di un assunto che, a distanza di più di sessant’anni, resta sempre di grande attualità, per chi si occupa della questione televisiva (e non solo). Ma a differenza di quanto avveniva nel passato, quando la tv appariva più preoccupata dei reali interessi dei cittadini, oggi essa sembra rispondere prevalentemente a dinamiche di mercato, in grado di alterarne la funzione etica e sociale. E nonostante il livello di istruzione e di benessere economico si siano evidentemente alzati, in questi ultimi anni si è assistito a programmi di sempre più bassa qualità e in controtendenza a un incremento del potere modellante e suggestivo sull’immaginario dei telespettatori. C’è di più: l’interesse verso la tv ha coinvolto anche gli storici dell’epoca contemporanea, i quali hanno iniziato a prendere coscienza che le produzioni audiovisive sono strumenti imprescindibili per la ricerca. Se si pensa ad esempio al ‹‹boom economico›› del Paese, negli anni Cinquanta e Sessanta, non si può non considerare che la tv, insieme agli altri media, abbia contributo a raccontare e allo stesso tempo ad accelerare i progressi economici e sociali di quell’epoca. Partendo, dunque, dal presupposto che la televisione da sempre esercita un potere decisivo sulla collettività, si è scelto di concentrarsi sulla fase meno indagata della sua storia, quella della televisione delle origini: ‹‹migliore›› perché senza competitor, ‹‹autentica›› perché incontestabile e soprattutto ‹‹pedagogica›› perché è di istruzione e di formazione che, quell’Italia appena uscita dalla guerra, aveva più urgenza. La storia della televisione italiana inizia il 3 gennaio 1954, con la nascita del servizio pubblico televisivo e insieme di un mezzo che, di lì a poco, avrebbe completamente rivoluzionato la società italiana, trasformandola in una civiltà di massa. Si accorciano le distanze territoriali e insieme culturali e la società inizia a omologarsi nei gusti, poi nei consumi e infine nel pensiero. Il punto d’arrivo si colloca negli anni Settanta, quando ha termine il monopolio della RAI, che fino a quel momento era stato visto come il garante del pluralismo culturale. La RAI passa dal controllo governativo a quello parlamentare, mentre si assiste al boom delle televisioni private e alla necessità della tv di Stato di stare al passo con la concorrenza, attraverso una produzione diversa da quella degli esordi. Dunque cambia la tv, come pure cambia la sua funzione e la forma mentis di chi ne detiene le redini. Ne risulta un’indagine trasversale, che passa nel mezzo di molteplici discipline che afferiscono alla materia televisiva e che non evita di porsi quelle domande scomode, necessarie tuttavia a comprendere la verità sugli artefici della prima RAI e sui loro obiettivi. E allora: qual era il valore attribuito alla televisione degli esordi? Era davvero uno strumento pedagogico? Sulla base di quali presupposti? Chi scriveva i palinsesti di quegli anni? Chi e perché sceglieva temi e format televisivi? Chi decideva, in ultima analisi, la forma da dare all’identità culturale nazionale attraverso questo nuovo apparecchio? Il metodo di ricerca si è articolato su tre distinte fasi di lavoro. In primis si è puntato a individuare e raccogliere bibliografia, sitografia, studi e materiale bibliografico reperibile a livello nazionale e internazionale sulla storia della televisione italiana e sulla sua programmazione nel primo ventennio. In particolare sono stati presi in esame i programmi scolastici ed educativi (Telescuola, Non è mai troppo tardi), la Tv dei Ragazzi e i programmi divulgativi culturali. Successivamente si è resa necessaria una definizione degli elementi per l’analisi dei programmi presi in esame, operazione resa possibile grazie alla consultazione del Catalogo multimediale della Rai. In questa seconda parte della ricerca si è voluto puntare i riflettori su ‹‹L’Approdo››, la storia, le peculiarità e gli obiettivi di quella che a ragione potrebbe essere definita una vera e propria impresa culturale, declinata in tutte le sue forme: radiofonica, di rivista cartacea e televisiva. In ultimo, sulla base dell’analisi dei materiali d’archivio, sono state realizzate interviste e ricerche all’interno dei palazzi della Rai per constatare la fondatezza e l’attendibilità dell’ipotesi relativa agli obiettivi educativi sottesi ai format televisivi presi in esame. Le conclusioni di questa ricerca hanno portato a sostenere che la tv delle origini, con tutti i suoi limiti, era uno strumento pedagogico e di coesione sociale. E se ciò appare come un aspetto ampiamente verificabile, oltreché evidente, qualora si voglia prendere in esame la televisione scolastica ed educativa di quegli anni, meno scontato risulta invece dimostrarlo se si decide – come si è fatto – di prendere in esame un programma divulgativo culturale come ‹‹L’Approdo››, che rientra nell’esperienza televisiva definita di ‹‹educazione permanente››. Ripercorrere la storia della trasmissione culturale più longeva della tv italiana degli esordi, per avvalorarne la funzione educativa, si è rivelata una strada interessante da battere, per quanto innegabilmente controversa, proprio per il principale intento insito nella trasmissione: diffondere la cultura ‹‹alta›› a milioni di telespettatori che erano praticamente digiuni della materia. Un obiettivo che alla fine della disamina si è rivelato centrato, grazie alla qualità della trasmissione, al suo autorevole e prestigioso groupe d'intellectuels, agli ascolti registrati dal ‹‹Servizio Opinioni›› e alla potenzialità divulgativa e penetrante della tv, nel suo saper trasmettere qualunque tematica, anche quelle artistiche e letterarie. Dunque se la prima conclusione di questo studio induce a considerare che la tv del primo ventennio era pedagogica, la seconda è che ‹‹L’Approdo›› tv di questa televisione fu un’espressione felice. ‹‹L’Approdo›› conserva ancora oggi un fascino innegabile, non foss’altro per la tenacia con la quale i letterati difesero l’idea stessa della cultura classica dal trionfo lento e inesorabile della società mediatica. Come pure appare ammirevole e lungimirante il tentativo, mai azzardato prima, di far incontrare la cultura con i nuovi media. Si potrebbe dire che ‹‹L’Approdo›› oggi rappresenti una rubrica del passato di inimmaginata modernità e, nel contempo, una memoria storica, lunga più di trent’anni, che proietta nel futuro la ricerca storica grazie al suo repertorio eccezionale di immagini e fatti che parlano di arte, di letteratura, di cultura, di editoria e di società e che raccontano il nostro Paese e la sua identità culturale, la stessa che la televisione da sempre contribuisce a riflettere e a delineare. Lo studio è partito da un’accurata analisi delle fonti, focalizzando l’attenzione, in primo luogo, sugli ‹‹Annuari della Rai›› (che contengono le Relazioni del Cda Rai, le Relazioni del Collegio Sindacale, i Bilanci dell’Esercizio e gli Estratti del Verbale dell’Assemblea Ordinaria). Altre fonti prese in esame sono gli stati gli opuscoli di ‹‹Servizio Opinioni››, le pubblicazioni relative a studi e ricerche in materia di televisione e pedagogia e le riviste edite dalla Rai Eri: ‹‹Radiocorriere tv››, ‹‹L’Approdo Letterario››, ‹‹Notizie Rai››, ‹‹La nostra RAI››, ‹‹Video››. Negli ultimi anni la Rai ha messo a disposizione del pubblico una cospicua varietà di video trasmessi dalle origini a oggi (www.techeaperte.it): si tratta del Catalogo Multimediale della Rai, che si è rivelato fondamentale al fine della realizzazione della presente ricerca. Altre sedi indispensabili per la realizzazione di questa ricerca si sono rivelate le due Biblioteche romane della Rai di Viale Mazzini e di via Teulada.
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RECCHI, Simonetta. "THE ROLE OF HUMAN DIGNITY AS A VALUE TO PROMOTE ACTIVE AGEING IN THE ENTERPRISES." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251122.

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Abstract:
Ogni azienda che si riconosca socialmente responsabile deve occuparsi dello sviluppo delle carriere dei propri dipendenti da due punti di vista: quello individuale e personale e quello professionale. La carriera all’interno di un’azienda coinvolge, infatti, la persona in quanto individuo con un proprio carattere e una precisa identità e la persona in quanto lavoratore con un bagaglio specifico di conoscenze e competenze. L’azienda ha, quindi, il compito di promuovere carriere professionalmente stimolanti che si sviluppino in linea con i suoi stessi valori, la sua visione e la sua missione. Nel panorama moderno, aziende che sviluppano la propria idea di business nel rispetto dei lavoratori proponendo loro un percorso di crescita, si mostrano senza dubbio lungimiranti. Un tale approccio, però, non basta a far sì che vengano definite socialmente responsabili. I fattori della Responsabilità Sociale d’Impresa sono infatti numerosi e, ad oggi, uno dei problemi principali da affrontare è quello del progressivo invecchiamento della popolazione. Dal momento che la forza lavoro mondiale sta invecchiando e che si sta rispondendo al problema spostando la linea del pensionamento, tutte le aziende sono obbligate a mantenere le persone il più a lungo possibile attive e motivate a lavoro. L’età è spesso visto come un fattore di diversità e di discriminazione, ma nello sviluppare la mia argomentazione, cercherò di dimostrare che una politica del lavoro che supporti l’idea dell’invecchiamento attivo può trasformare questo fattore da limite in opportunità. Il rispetto degli esseri umani, a prescindere dalle differenze legate all’età, dovrebbe essere uno dei valori fondanti di ogni impresa. Nel primo capitolo della tesi, svilupperò il tema della dignità umana così come è stato concepito a partire dalla filosofia greca fino alla modernità. La dignità intesa come valore ontologico, legato all’essenza dell’uomo, diventerà con Kant il fattore di uguaglianza tra tutti gli esseri viventi, la giustificazione del rispetto reciproco. Il concetto di dignità verrà, poi, definito nel secondo capitolo come il principale valore che deve ispirare l’azione sociale delle imprese, come l’elemento che garantisce il rispetto di ogni dipendente che prima ancora di essere un lavoratore è un essere umano. La dignità è ciò che rende l’essere umano degno di essere considerato un fine in se stesso piuttosto che un mezzo per il raggiungimento di un fine esterno. Nell’era della globalizzazione, dove il denaro è il valore principale, gli esseri umani rischiano di diventare un mezzo al servizio dell’economia. A questo punto, il rispetto della dignità deve divenire il fondamento di un ambiente di lavoro che promuove la crescita e la fioritura dell’essere umano. Nel secondo capitolo cercherò quindi di dimostrare come l’idea di dignità possa promuovere un management “umanistico” centrato sul rispetto dell’essere umano. Un’impresa socialmente responsabile può promuovere il rispetto di ogni lavoratore se fa propri i valori di dignità e uguaglianza. Attraverso la teoria dello Humanistic Management che veicola tali valori, il lavoro diventa un luogo in cui l’uomo può esprimere se stesso, la sua identità, le sue conoscenze e competenze. Inoltre, dal momento che la popolazione sta invecchiando, le aziende devono farsi carico della forza lavoro più anziana, come è emerso sopra. A questo punto, nel terzo capitolo, il concetto della Responsabilità Sociale d’Impresa sarà analizzato nel suo legame con i temi dell’invecchiamento attivo e della diversità sul posto di lavoro. Conosciamo diverse ragioni di differenza a lavoro: genere, cultura, etnia, competenze, ma qui ci concentreremo sul fattore età. È naturale che i lavoratori anziani abbiano un’idea di lavoro diversa da quella dei giovani e che le loro abilità siano differenti. Ma questa diversità non deve essere valutata come migliore o peggiore: essa dipende da fattori che analizzeremo e che l’impresa socialmente responsabile conosce e valorizza per creare un ambiente di lavoro stimolante e collaborativo, eliminando possibili conflitti intergenerazionali. Alcune delle teorie che permettono di raggiungere tali obiettivi sono il Diversity Management e l’Age Management: ogni impresa può promuovere pratiche per valorizzare gli anziani, permettendo loro di rimanere più a lungo attivi e proattivi a lavoro e di condividere le proprie conoscenze e competenze. L’ultimo capitolo della tesi si concentrerà su un caso di azienda italiana che ha sviluppato uno strumento di valorizzazione di collaboratori over 65. Sto parlando della Loccioni, presso cui ho svolto la ricerca applicata e che promuove il progetto Silverzone, un network di persone in pensione che hanno conosciuto l’azienda nel corso della loro carriera e che continuano a collaborare con essa ancora dopo il pensionamento. Per capire l’impatto qualitativo e quantitativo che il progetto ha sull’azienda, ho portato avanti un’analisi qualitativa dei dati ottenuti grazie a due tipi di questionari. Il primo ha visto il coinvolgimento dei 16 managers della Loccioni a cui sono state sottoposte le seguenti domande: 1. Chi sono i silver nella tua area di business? Quali i progetti in cui essi sono coinvolti? 2. Qual è il valore del loro supporto per l’azienda? E, allo stesso tempo, quali sono le difficoltà che possono incontrarsi durante queste collaborazioni? 3. Qual è la frequenza degli incontri con i silver? 4. Perché l’azienda ha bisogno di questo network? Successivamente, ho sottoposto un altro questionario agli 81 silver della rete. Di seguito i dettagli: 1. Qual è il tuo nome? 2. Dove sei nato? 3. Dove vivi? 4. Qual è stato il tuo percorso formativo? 5. Qual è stata la tua carriera professionale? 6. Come e con chi è avvenuto il primo contatto Loccioni? 7. Come sei venuto a conoscenza del progetto Silverzone? 8. Con quali dei collaboratori Loccioni stai lavorando? 9. In quali progetti sei coinvolto? 10. Potresti descrivere il progetto in tre parole? 11. Che significato ha per te fare parte di questa rete? 12. Nella tua opinione, come deve essere il Silver? 13. Che tipo di relazioni hai con i collaboratori Loccioni? 14. Quali dimensioni umane (dono, relazione, comunità, rispetto) e professionali (innovazione, tecnologia, rete) emergono lavorando in questo progetto? Il progetto Silverzone è sicuramente una buona pratica di Age Management per mantenere più a lungo attivi i lavoratori over 65. I progetti in cui i Silver sono coinvolti hanno un importante impatto economico sull’impresa, in termini di investimento ma anche di guadagno. Ad ogni modo, qui la necessità di fare profitto, stando a quanto è emerso dai risultati delle interviste, è subordinata al più alto valore del rispetto dei bisogni umani che diventa garante di un posto di lavoro comfortable, dove si riesce a stringere relazioni piacevoli, collaborative e produttive.
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