Academic literature on the topic 'Impatto della tecnologia'

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Journal articles on the topic "Impatto della tecnologia"

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Emanuele Panza, Stefania Barbieri, and Raffaella Spagnuolo. "La tecnologia del Gene Editing nella didattica esperienziale per studenti delle scuole secondarie di secondo grado." IUL Research 1, no. 2 (December 1, 2020): 26–39. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i2.77.

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Abstract:
Le moderne tecnologie di Gene Editing, come il sistema CRISPR, si sono diffuse in tutti i laboratori del mondo, alimentando al contempo speranze e timori per le sue applicazioni. Poiché queste tecnologie sono destinate ad avere un enorme impatto sulle nostre vite, è fondamentale comunicare e suscitare un dibattito, soprattutto tra i più giovani. Per avvicinare gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado ai grandi temi scientifici e far sperimentare loro l’utilizzo di nuove tecnologie per comprenderne le potenzialità, negli ultimi anni abbiamo messo a punto un corso di Gene Editing. La risposta degli studenti a questo tipo di corso dimostra l’efficacia della sperimentazione nell’informare e suscitare una discussione su queste tematiche. In questo articolo riportiamo e commentiamo i risultati dello studio.
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Loddo, Paola, Silvia Veronesi, Ofelia Valentino, Anna Lucchelli, and Anna Michilli. "Il sistema della Giustizia Minorile alla prova dell'emergenza sanitaria." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (June 2021): 131–40. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-004013.

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Abstract:
L'emergenza sanitaria ha avuto un impatto significativo sulla giustizia minorile, che ha dovuto rispondere, con tempestività, per cercare di dare piena tutela ai minori coinvolti. Il ricorso alla tecnologia ha costituito uno strumento efficace che ha in qualche modo garantito il funzionamento del sistema, ma ha mostrato i suoi limiti nella gestione dei progetti di intervento e di supporto del minore e della sua famiglia, dove la presenza fisica e la ricchezza dello scambio relazionale non possono essere sostituiti dall'interrelazione virtuale.
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Balaguer Callejón, Francisco. "L'impatto dei nuovi intermediari dell'era digitale sulla libertà di espressione." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (August 2021): 33–62. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2021-001002.

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Abstract:
Le nuove tecnologie hanno un impatto sia positivo che negativo sulla libertà di espressio-ne, sui diritti costituzionali e sui processi democratici. Tale incidenza è stata positiva nelle fasi iniziali di sviluppo del Web e in particolare nelle prime fasi del Web 2.0, quando Internet era progettato in modo più partecipativo e cooperativo. Negli ultimi anni, tuttavia, sono emersi processi gerarchici di organizzazione di informazioni e dati ad opera di grandi socie-tà tecnologiche che si pongono come nuovi intermediari tra utenti e sfera pubblica. La libertà di espressione è attualmente condizionata da questi intermediari che controllano i processi di comunicazione. L'articolo si propone di riflettere sul ruolo di questi nuovi intermediari in relazione alla configurazione della sfera pubblica nei sistemi democratici, mettendone in rilievo l'impatto riguardo alla libertà di espressione nell'ambito dei rapporti tra sfera pub-blica e privata e tra sfera statale e globale. In questi ambiti la capacità di regolazione e con-trollo da parte dello Stato si indebolisce a fronte del potere di queste grandi società che occu-pano e monopolizzano uno spazio pubblico dove la libertà di espressione viene ridotta a merce, tanto che informazioni e opinioni si trasformano in dati monetizzabili, attraverso gli algoritmi delle applicazioni Internet. In tal modo l'utilizzo di questi algoritmi, allo scopo di promuovere fake news e radicalizzazione per attirare l'attenzione del pubblico e generare maggiori guadagni, rischia di distruggere una percezione sociale condivisa della realtà. Tra le tante misure che possono essere adottate, spiccano quelle legate al diritto della concorren-za, ovvero basate su misure previste da regolatori istituzionali e volte ad ostacolare una concentrazione ancora maggiore di potere monopolistico. Tuttavia, invece di restrizioni, sarebbe preferibile lasciare spazio a una tecnologia aperta che ponga fine alla natura chiusa e gerarchica delle applicazioni.
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Paoloni, Paola, Francesca Dal Mas, and Amelia Barcellini. "Leadership femminile in sanità: possibili soluzioni e strumenti. Un caso di studio." MECOSAN, no. 120 (February 2022): 83–104. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-120006.

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Abstract:
Obiettivo Lo scopo dell'articolo e approfondire le tematiche relative alla leadership femminile delle imprese sanitarie, andando a individuare, nella letteratura internazionale e mediante un caso di studio, le caratteristiche rilevanti che impattano sulle pari opportunita. L'articolo intende, quindi, approfondire i possibili strumenti e soluzioni al fine di supportare la leadership femminile e rafforzare il ruolo della donna nel management delle aziende sanitarie.Nell'articolo viene utilizzata la metodologia di analisi di un caso di studio. Oggetto dello studio e il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (Fondazione CNAO) di Pavia. La Fondazione CNAO e caratterizzata dalla presenza di un middle management a prevalenza femminile (dei 130 operatori, 66 sono donne, di cui 30 madri). A capo della direzione scientifica, medica, tecnico- infermieristica vi sono donne. Sempre donne rivestono il ruolo di responsabili della Comunicazione e URP, Qualita e Regulatory Affairs, Contabilita Generale e Aspetti Fiscali, Amministrazione Clinica, Risorse Umane, Pianificazione Acquisti e Servizi Generali. Dei 12 medici attuali, 10 sono donne, compreso il Direttore Medico, in controtendenza con la media internazionale (per la quale solo il 25% dei medici in ambiente ospedaliero e rappresentato da donne). Risultati L'analisi condotta attraverso il modello del CAOS consente, a partire dall'esperienza della Fondazione CNAO, di determinare alcuni strumenti operativi per facilitare l'accesso delle donne a posizioni di leadership in ambito sanitario. Tramite il caso di studio sono investigate e mappate le soluzioni di flessibilita adeguatamente applicate durante il periodo dell'emergenza causata dalla pandemia da Covid-19. I risultati consentono di proporre strumenti per valorizzare il ruolo delle donne nel management sanitario, in ambiti fortemente multidisciplinari e a elevato impatto di innovazione e tecnologia. Implicazioni teoriche L'articolo contribuisce al tema della diversita di genere nelle aziende sanitarie, con particolare riferimento a barriere, vantaggi e strumenti operativi per facilitare la leadership femminile. Implicazioni operative L'esperienza della Fondazione CNAO, adeguatamente collocata nella letteratura, consente di individuare alcune best practices di concreta applicabilita per le aziende sanitarie, stimolando eventuali studi comparativi.
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Eugenio, Eugrnio. "Stress eco 2030." CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no. 2 (July 31, 2022): 1–8. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2022-2-1.

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Abstract:
L’ecostress si basa sulle alterazioni della cinetica regionale ed è oggi in una posizione centrale nella pratica cardiologica, con una indicazione di classe 1 per la diagnosi di coronaropatia nelle linee guida europee e americane. I test funzionali dovrebbero però esplorare anche altri aspetti della vulnerabilità fisiopatologica e prognostica del paziente, non solo la stenosi coronarica e l’ischemia inducibile. Nel protocollo stato dell’arte, lo stress eco valuta 5 diversi bersagli fisiopatologici che convergono concettualmente e logisticamente nel protocollo ABCDE. Lo step A valuta la cinetica regionale con eco bidimensionale. Lo step B valuta la congestione polmonare con le linee B all’eco polmonare. Lo step C valuta la riserva contrattile con la volumetria del ventricolo sinistro. Lo step D valuta il microcircolo coronarico con il Doppler pulsato nella coronaria discendente anteriore medio-distale. Lo step E valuta la risposta in frequenza mediante ECG. Sono finestre diagnostiche su 5 diverse riserve funzionali in un solo test: coronarica epicardica (A), diastolica (B), contrattile (C), coronarica microcircolatoria (D) e simpatica (E). Lo stress eco con protocollo ABCDE è ecumenico (adatto a tutti gli stress) e onnivoro (adatto a tutti i pazienti). L’ecocardiografia è ubiquitaria e democratica (disponibile ovunque e a chiunque), e si basa su una tecnologia sostenibile, perché a basso costo, senza radiazioni ionizzanti, e con minimo impatto ambientale.
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CHICHERA, Maria Angélica. "A Exigência de Novos Padrões no Ensino Jurídico Frente as Novas Tecnologias." INTERRITÓRIOS 6, no. 12 (December 7, 2020): 335. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i12.249004.

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Abstract:
RESUMOO presente artigo tem por objetivo abordar questões no que dizem respeito aos recursos de aprendizagem utilizados nas salas de aula e a inclusão das novas tecnologias no ensino jurídico, como mais uma opção de ferramenta a ser implementada no processo de ensino e aprendizagem. Importante se faz, verificar se há a compreensão pelos docentes do Direito das reais tendências para o futuro e se os efetivos impactos que as novas tecnologias têm revolucionado o mundo escolar e de como elas estão modificando o modo de pensar e agir dos agentes envolvidos no processo ensino-aprendizagem, numa sociedade globalizada e informatizada. Por se tratar de um estudo descritivo e hipotético, será realizado com base na pesquisa bibliográfica e histórica, utilizando-se do método indutivo.Educação Jurídica. Tecnologia. Docente. Ensino Jurídico. Novas Formas de Aprendizagem.ABSTRACTThe aim of this article is to address questions regarding learning resources used in classrooms and the inclusion of new technologies in legal education, as a further option of a tool to be implemented in the teaching and learning process. It is important to verify if there is an understanding by law teachers of the real tendencies for the future and if the effective impacts that the new technologies have revolutionized the school world and how they are modifying the way of thinking and acting of the agents involved in the process teaching-learning, in a globalized and computerized society. Because it is a descriptive and hypothetical study, it will be carried out based on bibliographical and historical research, using the inductive method.Legal Education. Technology. Teacher. Legal Teaching. New Forms of Learning.RESUMENEste artículo tiene como objetivo abordar cuestiones relativas a los recursos de aprendizaje utilizados en las aulas y la inclusión de las nuevas tecnologías en la enseñanza jurídica, como una opción más de herramienta que puede ser implementada en el proceso de enseñanza y aprendizaje. Es importante comprobar si existe un entendimiento por parte de los profesores de Derecho de las tendencias reales para el futuro, si tienen idea de los impactos efectivos que las nuevas tecnologías han revolucionado el mundo escolar y cómo ellas están cambiando la forma de pensar y actuar de los agentes implicados en el proceso de enseñanza-aprendizaje, en una sociedad globalizada e informatizada. Se trata de un estudio descriptivo e hipotético, se realizará con base en una investigación bibliográfica e histórica, utilizando el método inductivo.Educación Jurídica. Tecnología. Profesor. Enseñanza Jurídica. Nuevas Formas de Aprendizaje.SOMMARIOQuesto articolo si propone di affrontare le questioni relative alle risorse di apprendimento utilizzate nelle classi e all'inclusione di nuove tecnologie nell'educazione giuridica, come un'ulteriore opzione di strumento che può essere implementata nel processo di insegnamento e apprendimento. È importante verificare se c'è una comprensione da parte degli insegnanti di diritto delle reali tendenze per il futuro, se hanno un'idea degli impatti effettivi che le nuove tecnologie hanno rivoluzionato il mondo scolastico e di come stanno cambiando il modo di pensare e di agire gli agenti coinvolti nel processo di insegnamento-apprendimento, in una società globalizzata e informatizzata. Si tratta di uno studio descrittivo e ipotetico, sarà condotto sulla base di una ricerca bibliografica e storica, utilizzando il metodo induttivo.Educazione giuridica. Tecnologia. Insegnante. Educazione legale. Nuovi modi di apprendimento.
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F. Gómez Vozmediano, Miguel. "El impacto de la era digital en los archivos históricos estatales españoles. Una visión personal en la encrucijada del III milenio." SOCIETÀ E STORIA, no. 174 (January 2022): 797–823. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-174009.

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Abstract:
«el uso o aplicación de las tecnologías digitales es absolutamente imprescindible pero no suficiente, pues, además, es necesario realizar las transformaciones culturales que implica la digitalización, ya que es una nueva forma de vivir, de trabajar y de relacionarse; es un cambio cultural consecuencia de la Revolución Digital en la que nos encontramos»1. Nel contesto di una società sempre più tecnologica, l'autore riflette sui significativi sviluppi e progressi di cui gli archivi spagnoli sono stati protagonisti lungo la loro storia, concentrando poi l'attenzione sull'attuale situazione della gestione dei patrimonio documentario custodiale per tali istituzioni pubbliche. Dopo aver affrontato i risultati ottenuti attraverso la piattaforma PARES 2.0, strutturata nella rete degli Archivi Statali dipendenti dal Ministero della Cultura e dello Sport, egli fornisce una visione personale dei risultati raggiunti fino a oggi, soffermandosi sulle principali sfide poste dall'immediato futuro.
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Verdolini, Elena, and Chiara Belpietro. "Giusta transizione ecologica: l'impatto delle tecnologie digitali." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 174 (September 2022): 205–24. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2022-174002.

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Abstract:
Il concetto di «just twin transitions», ossia «transizioni gemelle e giuste», è sempre più al cen-tro di discussioni pubbliche e dibattiti politici; esso indica la duplice transizione in campo eco-logico e in campo digitale, e promuove l'idea che gli sforzi per perseguire queste transizioni devono essere accompagnati da misure tese a «non lasciare indietro nessuno». Tuttavia, le im-plicazioni derivanti dalle connessioni, sinergie o incongruenze tra queste due transizioni non sono ancora state oggetto di analisi sistematica. Questo articolo illustra le possibili e verosimili ripercussioni negative (N) o positive (P) delle tecnologie digitali sugli obiettivi della giusta transizione ecologica, ossia (1) l'azione per il clima, (2) la promozione di lavori di qualità e qualificanti e (3) l'identificazione di interventi tesi a ridurre gli impatti sociali negativi della transizione ecologica sulle fasce meno abbienti e più a rischio. Sulla base di questa analisi, vengono discussi i motivi che giustificano un'analisi congiunta della transizione ecologica e di quella digitale.
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Mazzoli, Gino. "Senza corpo né tempo. Avventure della psiche individuale e sociale nell'epoca delle nuove tecnologie." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 2 (September 2020): 7–31. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2020-002002.

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Abstract:
La rivoluzione delle nuove tecnologie non ha l'aria di essere una delle tante svolte nella storia dell'umanità. È come se l'invenzione della ruota, del treno, dell'elettricità e del computer si fossero unificate come forza d'impatto e moltiplicate per un numero infinito di volte. Non stiamo parlando di una singola invenzione, ma di una catena di invenzioni a getto continuo. La velocità con cui vengono introdotte queste innovazioni impedisce un adattamento emotivo e cognitivo sul piano sia individuale che sociale. In particolare, le due variabili essenziali dell'esperienza umana (spazio e tempo) sembrano venire espulse. Questa rivoluzione impatta un immaginario collettivo dominato dalla bulimia di esperienze, beni e diritti che viene espanso all'ennesima potenza dalla performatività tecnologica. E tuttavia questa scena (vissuta in modo inconsapevole, a prezzo di nuovi disturbi psichici come la depressione che è diventata la malattia più diffusa nell'Occidente) è stata sospesa dal Covid, uno stop globale che ha consentito a tutti di vedere il brodo culturale in cui eravamo immersi e di nominare i problemi che ci attraversano. In particolare, la tenuta psichica dell'individuo può essere posta come un nodo politico che riguarda tutti. Una considerazione disincantata della scena può consentire di vedere il virtuale come veicolo non solo di manipolazione e bilocazione fuorviante in realtà aumentate e second life, ma anche come sviluppo della dimensione interiore. Proprio al culmine di una deriva antiumana si apre dunque uno spazio per far transitare nel nuovo mondo in arrivo la specificità e la complessità della nostra specie.
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Tusino, Silvia. "La dimensione etica all’interno dell’approccio della Responsible Research and Innovation: un’analisi critica." Medicina e Morale 69, no. 2 (July 21, 2020): 229–42. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2020.617.

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Abstract:
Da una decina d’anni, l’espressione Responsible Research and Innovation (RRI) ha fatto la sua comparsa nel lessico della policy europea della ricerca, ad indicare un nuovo approccio per guidare i processi di ricerca e innovazione verso la realizzazione di un futuro desiderabile. Tale approccio si concretizza in cinque obiettivi chiave, tra cui la considerazione della dimensione etica. L’analisi delle motivazioni alla base della RRI e delle sue peculiarità mette in luce che questo approccio intercetta istanze importanti, in particolare la necessità di incentivare una precoce interazione tra riflessione etica, da un lato, e ricerca e innovazione scientifico-tecnologica, dall’altro. Tuttavia, il modo in cui viene concepito il ruolo della riflessione etica all’interno della RRI presenta notevoli limiti, che rischiano seriamente di ridimensionare l’impatto che tale riflessione può avere sui processi di ricerca e innovazione. Tali limiti sono riconducibili in particolare all’approccio top-down tipico della RRI; all’insufficiente approfondimento del significato della componente della dimensione etica maggiormente innovativa e peculiare – quella della riflessione critica sugli impatti sociali della ricerca e dell’innovazione; alla mancata individuazione della specificità del contributo che la riflessione etico-normativa può offrire. Tali limiti emergono sia dall’analisi del modo in cui la dimensione etica viene interpretata nel paradigma RRI e concretizzata dalle istituzioni di ricerca, sia dall’analisi della riflessione e delle esperienze in materia di “etica in laboratorio”. Il bilancio critico si conclude con l’indicazione di alcune aree in cui il contributo dell’etica e dei filosofi morali appare fondamentale.
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Dissertations / Theses on the topic "Impatto della tecnologia"

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CASSIOLI, FEDERICO. "Neuroscienze cognitive applicate: sviluppo di paradigmi elettrofisiologici innovativi per lo studio di moral reasoning e interazioni sociali." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2023. http://hdl.handle.net/10280/136503.

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Abstract:
Il seguente progetto di ricerca si innesta sulla riflessione che la complessità è un fenomeno endemico, presente in molti domini. Fornita una definizione di complessità (che, per ironia, non è compito affatto semplice), possiamo attribuire ai fenomeni sociali e morali tale caratteristica. In questo lavoro abbiamo preso in considerazione come oggetto di ricerca l’impatto che la tecnologia ha da un punto di vista cognitivo e affettivo nei contesti sociali e d’interazione, e nel ragionamento morale. Abbiamo evidenziato quelle che pensiamo siano le principali criticità della letteratura scientifica contemporanea, che possono essere riassunte nei seguenti punti: l’utilizzo esclusivo di dati self-report e la considerazione di fenomeni sociali a partire da casi statistici individuali, con l’assunto, anche se più o meno celato, che uno più uno sia uguale a due. Per questo, lo scopo principale del lavoro è la costruzione e l’implementazione di protocolli che superino questi limiti. Per farlo, abbiamo individuati tre assi attorno ai quali abbiamo sviluppato i tre studi che compongono il corpus scientifico del lavoro: l’elettrofisiologia, l’analisi multi-livello e la tecnica dell’hyperscanning, che permette l’acquisizione di dati fisiologici, e non, su più soggetti contemporaneamente. I tre studi si possono collocare su un continuum che va dalla ricerca di base-laboratoriale al setting più applicato. Nel primo studio, una ricerca di base, abbiamo implementato una versione modificata del noto trolley problem di Foot, andando a randomizzare i fattori che riguardano la natura dell’agente coinvolto (umano o automatico) e il comportamento dell’agente (intervenire o non intervenire nello “stallo” morale). Abbiamo raccolto dati EEG, autonomici, comportamentali e psicometrici. Abbiamo trovato evidenze che indicano che i nostri soggetti sperimentali abbiano applicato schemi morali e meta- rappresentazioni differenti in base alla natura dell’agente e tendano a non considerare l’agente artificiale come un’entità morale. Abbiamo rilevato anche pattern elettrofisiologici dissimili, che coinvolgono il processamento attentivo, emotivo e dell’agentività. Una maggiore complessità di elaborazione si è manifestata nel ragionamento morale che riguardava agenti non-umani. Questa “asimmetria” nel ragionamento morale, a parità di azioni, ci ha portato a concludere che la risposta automatica dell’essere umano potrebbe comportare delle problematiche in futuro. Il lavoro si conclude con una riflessione riguardante la tecnologia automatica, evidenziandone alcuni limiti in termini etico-morali. Nel secondo e terzo studio, che rappresentano la componente più applicata del lavoro, abbiamo cercato di evidenziare possibili differenze tra la modalità face-to-face e quella da remoto, focalizzandoci sul colloquio di selezione e sull’apprendimento in azienda. Abbiamo utilizzato misure elettrofisiologiche, sia centrali che periferiche, e l’analisi qualitativa del contenuto, rilevando dati in contemporanea durante l’interazione sociale. In generale, i dati raccolti indicano un maggior engagement emotivo nei soggetti di durante l’interazione face-to-face, insieme a livelli di arousal più elevati. La condizione remote invece non sembra essere associata a livelli di cognitive load maggiore, come studi precedenti indicavano. Queste evidenze ci hanno portato a concludere che una visione estremamente dicotomica nella valutazione delle due modalità prese in considerazione è da sconsigliare, in favore di un approccio più situazionale. Il lavoro si conclude andando a indicare i limiti degli studi presentati e suggerendo nuovi percorsi di ricerca per il futuro.
This research project lays its foundations on the observed ubiquity of complexity in many phenomena. Given the definition of complexity, human social and moral processes are to be considered part of the set of complex entities. We chose to investigate the cognitive and affective impact of technology and automation in social and morally-charged contexts. Highlighted possible inherent methodological issues in the state-of-art research, such as self-reported- only approaches and one-brain analyses, we propose to address the research object via electrophysiology (electroencephalography and autonomic activity analysis), multi-level analysis (both quantitative and qualitative: electrophysiology, psychometrics, behavioural, and content analysis), and the technique of hyperscanning, the simultaneous data collection in more than one subject and the computing of interbrain connectivity indices, which allows transcending the “one plus one equals two” line of reasoning. From this epistemological and methodological evidence, we proposed and implemented three studies that can be located across a continuum that goes from basic laboratory to fully applied research. In the first study, a basic research design, we implemented a modified version of the renowned Trolley problem, randomizing the agent nature (either human or automated) and its behaviour (intervening or not intervening in the ongoing moral impasse) and collecting the participants’ electroencephalography, autonomic, behavioural, and psychometrics data. We found evidence that suggests the existence of different moral schemata and meta-representations, together with peculiar allocations of brain resources for both the considered factors. The main differences involved attentional, emotional, social, and agency processes, and led to the following interpretation: a morality asymmetry toward humans and artificial agents in morally-charged situations might exist. Thus, we concluded that leaving up to people’s default response could be problematic from a moral and ethical perspective. We furnish a partial solution on the matter and bring to the attention possible inherent threats revolving around automation. In the second and third studies, we designed and implemented applied protocols that aimed at highlighting divergences in face-to-face and remote social interactions. In the second study, we chose to focus on job interviews, typical inter-individual exchanges in the organizational domain, and gather electroencephalography and autonomic data on all the involved social agents. In the third study, we zoomed on learning and training settings and gathered electroencephalography data with the aid of wearable and portable devices. The face-to-face condition seems associated with higher emotional engagement between participants and higher arousal. Remote settings instead seemed not to be particularly linked to increased cognitive difficulty. Thus, when it comes to evaluating the two considered modalities, we suggest the rejection of all-or-nothing or black-or-white interpretations in favour of situation-based examination. In the last part of the work, we listed and discussed the project’s weaknesses, in terms of validity and propose new research paths.
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TONION, FILIPPO. "Tecnologie geomatiche per il monitoraggio delle dinamiche della superficie terrestre e degli impatti correlati." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. https://hdl.handle.net/11577/3460847.

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Abstract:
Il presente lavoro ha lo scopo di investigare le potenzialità di differenti approcci innovativi al monitoraggio di diversi fenomeni ambientali, sulla base dell’utilizzo di tecniche di telerilevamento e di intelligenza artificiale per l’analisi dei dati. La ricerca mirava a dare una risposta alla necessità di strumenti pratici e funzionali per il monitoraggio ambientale, testando, per ciascuna delle aree di ricerca, le potenzialità del monitoraggio basato sulle tecnologie geomatiche e delineando futuri possibili sviluppo. Considerando in particolare gli effetti della pressione antropica sugli ecosistemi naturali e gli effetti dei cambiamenti climatici, le tecniche di monitoraggio ambientale basate sul telerilevamento e sull’intelligenza artificiale possono svolgere un ruolo cruciale verso una gestione sostenibile delle risorse naturali e per il monitoraggio degli impatti ambientali. L’attività di ricerca si è sviluppata su cinque temi principali, che hanno incluso la classificazione di nuvole di punti non strutturate, lo studio della batimetria da satellite, la classificazione delle unità morfologiche sul fiume Isonzo, l'individuazione della presenza di alghe lungo l’intera costa Ovest dell’Irlanda e l’analisi della correlazione tra i dati Sentinel-5 su NOx e le misure dalle stazioni fisse. Per tutti i temi menzionati è stata sviluppata un’applicazione con l’utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale, con risultati estremamente positivi. La ricerca ha condotto ad acquisire esperienza sull’importanza della conoscenza approfondita del fenomeno oggetto di studio, al fine di ottimizzare le fasi di analisi preliminari, la fase di creazione del dataset e la fase di calibrazione dei modelli. Comunque, le elevate accuratezze ottenute hanno confermato l’affidabilità delle tecniche di intelligenza artificiale, applicate al telerilevamento per il monitoraggio ambientale. Futuri sviluppi possono essere connessi allo sviluppo di sistemi completamente automatizzati per il monitoraggio di fenomeni ambientali o all’applicazione delle tecniche di analisi dei dati più avanzate, per esempio le Graph Convolution Networks.
The present work aims to investigate the potentiality of different innovative approaches to the monitoring of different environmental phenomena, based on the combination of Remote Sensing (RS) data and Artificial Intelligence (AI) techniques for data analysis. The research aimed to give an answer to the need of smart and precise instruments for environmental monitoring, testing, for each area of research, the potentiality of a monitoring based on geomatic technologies and outlining future improvements. Considering in particular the effects of hantropic pressure over natural ecosystems and the effects of climate changes, environmental monitoring techniques based on RS data and AI data analysis can play a crucial role, toward a sustainable management of natural resources and to measure the magnitude of environmental impacts. The research activity was developed through five main topics, that included the classification of laser scanner points cloud, the study of satellite derived bathymetry, the classification of geomorphic units on the river Isonzo, the detection of seaweeds presence along the entire West coast of Ireland and the analysis of correlation between Sentinel-5 NOx data and ground station measurement. For all the mentioned topics an AI based approach was successfully designed and applied, with extremely positive results. The research led to experience the importance of acquiring an in-depth knowledge of the phenomena of interest, in order to optimize the pre-processing, the feature engineering and the model calibration phases. However, the high precisions obtained confirmed the reliability of Artificial Intelligence as a data analysis technique for Remote Sensing based environmental monitoring. Future improvements can be connected to the building of fully automated tools for environmental phenomena monitoring and to the application of the most advanced techniques for data analysis, for example Graph Convolutional Networks.
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TONION, FILIPPO. "Tecnologie geomatiche per il monitoraggio delle dinamiche della superficie terrestre e degli impatti correlati." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. https://hdl.handle.net/11577/3460846.

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Abstract:
Il presente lavoro ha lo scopo di investigare le potenzialità di differenti approcci innovativi al monitoraggio di diversi fenomeni ambientali, sulla base dell’utilizzo di tecniche di telerilevamento e di intelligenza artificiale per l’analisi dei dati. La ricerca mirava a dare una risposta alla necessità di strumenti pratici e funzionali per il monitoraggio ambientale, testando, per ciascuna delle aree di ricerca, le potenzialità del monitoraggio basato sulle tecnologie geomatiche e delineando futuri possibili sviluppo. Considerando in particolare gli effetti della pressione antropica sugli ecosistemi naturali e gli effetti dei cambiamenti climatici, le tecniche di monitoraggio ambientale basate sul telerilevamento e sull’intelligenza artificiale possono svolgere un ruolo cruciale verso una gestione sostenibile delle risorse naturali e per il monitoraggio degli impatti ambientali. L’attività di ricerca si è sviluppata su cinque temi principali, che hanno incluso la classificazione di nuvole di punti non strutturate, lo studio della batimetria da satellite, la classificazione delle unità morfologiche sul fiume Isonzo, l'individuazione della presenza di alghe lungo l’intera costa Ovest dell’Irlanda e l’analisi della correlazione tra i dati Sentinel-5 su NOx e le misure dalle stazioni fisse. Per tutti i temi menzionati è stata sviluppata un’applicazione con l’utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale, con risultati estremamente positivi. La ricerca ha condotto ad acquisire esperienza sull’importanza della conoscenza approfondita del fenomeno oggetto di studio, al fine di ottimizzare le fasi di analisi preliminari, la fase di creazione del dataset e la fase di calibrazione dei modelli. Comunque, le elevate accuratezze ottenute hanno confermato l’affidabilità delle tecniche di intelligenza artificiale, applicate al telerilevamento per il monitoraggio ambientale. Futuri sviluppi possono essere connessi allo sviluppo di sistemi completamente automatizzati per il monitoraggio di fenomeni ambientali o all’applicazione delle tecniche di analisi dei dati più avanzate, per esempio le Graph Convolution Networks.
The present work aims to investigate the potentiality of different innovative approaches to the monitoring of different environmental phenomena, based on the combination of Remote Sensing (RS) data and Artificial Intelligence (AI) techniques for data analysis. The research aimed to give an answer to the need of smart and precise instruments for environmental monitoring, testing, for each area of research, the potentiality of a monitoring based on geomatic technologies and outlining future improvements. Considering in particular the effects of hantropic pressure over natural ecosystems and the effects of climate changes, environmental monitoring techniques based on RS data and AI data analysis can play a crucial role, toward a sustainable management of natural resources and to measure the magnitude of environmental impacts. The research activity was developed through five main topics, that included the classification of laser scanner points cloud, the study of satellite derived bathymetry, the classification of geomorphic units on the river Isonzo, the detection of seaweeds presence along the entire West coast of Ireland and the analysis of correlation between Sentinel-5 NOx data and ground station measurement. For all the mentioned topics an AI based approach was successfully designed and applied, with extremely positive results. The research led to experience the importance of acquiring an in-depth knowledge of the phenomena of interest, in order to optimize the pre-processing, the feature engineering and the model calibration phases. However, the high precisions obtained confirmed the reliability of Artificial Intelligence as a data analysis technique for Remote Sensing based environmental monitoring. Future improvements can be connected to the building of fully automated tools for environmental phenomena monitoring and to the application of the most advanced techniques for data analysis, for example Graph Convolutional Networks.
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Mucciola, Riccardo. "Misura della sezione d'urto delle reazioni nucleari 155,157Gd(n,g) e loro impatto sulle tecnologie nucleari." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14079/.

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Abstract:
In questo lavoro di tesi sono presentati i primi risultati delle misure delle sezioni d'urto di cattura neutronica degli isotopi dispari del gadolinio 155Gd e 157Gd e le loro incertezze ottenute presso la facility n_ToF del CERN. Queste misurazioni sono state effettuate nel range di energie compreso tra l'energia termica e il MeV. Nella prima parte di questo elaborato verranno esposte le motivazioni scientifiche e tecnologiche alla base di tale esperimento, le cui applicazioni spaziano dall'ambito energetico a quello medico-sanitario. Verranno successivamente descritte la struttura e il funzionamento della facility di ricerca e le tecniche sperimentali ivi utilizzate, con particolare interesse sui nuovi rivelatori che utilizzano come liquido scintillatore il benzene deuterato. Verranno infine esposti i dati sperimentali ottenuti, a partire dalla calibrazione energetica di tali rivelatori fino alla stima del segnale di fondo, dato di fondamentale importanza al fine di poter diminuire l'incertezza sulla misura della sezione d'urto.
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Palazzi, Arianna. "Impatto delle tecnologie Smart City sulla città di Cesena." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8816/.

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Abstract:
La presente tesi ha lo scopo di censire e classificare le principali attività di Cesena come Smart City, con particolare riguardo a quelle che hanno una componente tecnologica predominante. La tesi presenta le definizioni concetto di Smart City e le diverse articolazioni in ambiti che questo prevede. Scelta come chiave di lettura la classificazione più utilizzata in ambito internazionale, sono stati approfonditi i sei ambiti di azione in cui questa si articola: Smart Economy, Smart People, Smart Governance, Smart Mobility, Smart Enviroment, Smart Living. Inoltre, la tesi presenta le principali metodologie di valutazione utilizzate per comparare la smartness delle città, in contesto italiano ed europeo, nonché i criteri con cui queste valutazioni sono state applicate. Nel testo viene dato rilievo agli aspetti più legati alle nuove tecnologie ICT, viste come sostegno ed accelerante nei progetti attuati verso la smartness.
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Chiozzi, Simone. "Caratterizzazione del microbiota della "colomba" durante le fasi del processo produttivo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9380/.

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Abstract:
Il consumo di prodotti da forno lievitati in Italia, è rilevante in occasione di alcune feste religiose quali Pasqua e Natale. Prodotti come il Panettone e Colomba hanno acquisito una diffusione nazionale ed internazionale. Questi prodotti sono ottenuti mediante procedure specifiche caratterizzate da passaggi simili. In ogni caso la loro preparazione parte dall’utilizzo di un lievito madre continuamente rinfrescato. Il lievito madre (o impasto acido) è una miscela di acqua e farina fermentata da un microbiota complesso che include LAB, che producono acido lattico, e lieviti fermentativi che producono CO2 ed etanolo con conseguenze sulle caratteristiche reologiche e organolettiche, soprattutto per il profilo aromatico del prodotto finale. In questo lavoro mi sono occupato di valutare l’evoluzione della composizione microbica della Colomba nelle diverse fasi del processo produttivo, cercando di individuare le relazioni fra il microbiota e alcune caratteristiche chimico-fisiche del prodotto. Il lavoro di caratterizzazione del microbiota del prodotto, effettuato nelle diverse fasi del processo produttivo, ha mostrato come l’impasto madre sia caratterizzato da una bassa biodiversità sia di LAB che di lieviti. I microorganismi dominanti risultano essere due biotipi della specie L. sanfranciscensis e, per i lieviti, un solo biotipo della specie T. delbrueckii, con la comparsa di C. humilis solo in un campione con una frequenza relativa molto bassa. Per quel che riguarda l’evoluzione del microbiota durante il processo produttivo, l’aggiunta del lievito commerciale altera i rapporti tra LAB/ lieviti dove le concentrazioni dei LAB, durante impastamento, si riducono incidendo sulle caratteristiche chimico-fisiche degli impasti stessi in termini di maggiori valori di pH e ridotto contenuto in acido lattico. L’aggiunta di S. cerevisiae e successiva lievitazione incidono significativamente sul profilo aromatico del prodotto, in termini di riduzione di acidi (acido acetico) e di esteri ed aumento di molecole: etanolo, alcol fenetilico, acetaldeide ed acetoino, derivanti del lievito commerciale.
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Capitanio, Giovanna. "Impatto della legislazione alimentare sul commercio ortofrutticolo verso l'Europa da parte dei Paesi Terzi del Mediterraneo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
La tendenza sempre più accentuata alla liberalizzazione dei commerci ha portato l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), organismo che ha tra gli obiettivi quello di promuovere il commercio alimentare internazionale, a porre maggiore attenzione sulla sicurezza alimentare, tema che negli ultimi anni ha acquisito sempre più importanza tra i consumatori. Tale esigenza dei consumatori insieme alla necessità delle imprese agroalimentari di facilitare la gestione della filiera ha portato allo sviluppo di standard, pubblici e privati. In questo elaborato ci si è proposto l’obiettivo di andare ad analizzare più a fondo come determinati standard pubblici e privati hanno influenzato il mercato ortofrutticolo fresco nell’area mediterranea tra l’Unione Europea (UE) e i Paesi Terzi del Mediterraneo (PTM), andando a valutare alcuni aspetti come l’accesso al mercato, l’agevolazione degli scambi ed eventuali rischi per la salute. Nello specifico, si è focalizzata l’attenzione sulla legislazione inerente ai prodotti fitosanitari, ovvero i pesticidi utilizzati per garantire la buona salute delle colture, ma le cui sostanze sono oggetto di valutazione del rischio per la salute dell’uomo da parte dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare). Analizzando i dati dei report annuali dell’EFSA ed incrociandoli con i dati commerciali, è emerso che l’adozione di una legislazione armonizzata da parte dell’UE relativa ai limiti dei residui di pesticidi abbia avuto un impatto positivo sul commercio con Turchia e Marocco, che rappresentano i due maggiori partner commerciali dell’UE nella zona mediterranea per i prodotti ortofrutticoli. Infatti, da un lato sono aumentati i volumi commerciali, e dall’altro sono diminuite le percentuali di non conformità dei prodotti. Questo è importante, poiché dimostra come alcuni standard possano avere un impatto positivo sia per paesi sviluppati come l’UE, sia per quelli in via di sviluppo come i PTM.
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COLLEONI, Claudio. "Sol-gel synthesis and hybrid thin film deposition for innovative textile finishing. Study, characterization and environmental impact evaluation." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2012. http://hdl.handle.net/10446/26719.

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Abstract:
The aim of the present work was to study and characterize a new approach to finish textile fabrics. This new approach is based on the production of a thin film on textile surface containing metal-organic precursors. Organic-inorganic hybrid thin films based on silica or titania sols were thus developed by sol-gel process for flame retardant, hydro-repellent and self cleaning fabrics. The proposed hybrid compounds for textile finishing are expected to help the development of new finishes, constituting a valid alternative to the well established commercially available treatments of textile. In fact, traditional treatments could have several disadvantages: they could be hazardous materials for the workers during production and application, and for end-users who wears the treated cloths. Moreover, they are responsible for water pollution and for high energy consumption. Halogen free flame retardants hybrid films were realized to enhance the thermal and fire stability of cotton. To this aim specific combination of silica precursor (3-aminopropyltriethoxysilane (APTES) and diethylphosphatoethyltriethoxysilane (DPTES)), phosphorus donors (diethylphosphite (DEP) and DPTES) and nitrogen donors (APTES and melamine-based resin (MF)) were tested. Free fluorocarbon water repellent hybrid films were then realized onto cotton and PES fabrics using octyl triethoxysilane (OTES) as precursor and MF as cross-linker. Three different MF concentrations and four MF:OTES molar ratios were evaluated. The self cleaning study was finally developed following two main research approaches. In the first one, stable aqueous titania sols were synthesized at suitable pH for the industrial application without the addition of alcohols, glycol or acetyl acetone. In the second one, TiO2 thin film coatings were realized on cotton fabrics by sol-gel technique. The effect of different starting acidic solutions (nitric, hydrochloric and acetic acids) and the addition of polyethylene glycol (PEG) onto two different TiO2 concentrations were investigated.
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COLLEONI, Claudio. "Sol-gel synthesis and hybrid thin film deposition for innovative textile finishing. Study, characterization and environmental impact evaluation." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2012. http://hdl.handle.net/10446/222123.

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Abstract:
The aim of the present work was to study and characterize a new approach to finish textile fabrics. This new approach is based on the production of a thin film on textile surface containing metal-organic precursors. Organic-inorganic hybrid thin films based on silica or titania sols were thus developed by sol-gel process for flame retardant, hydro-repellent and self cleaning fabrics. The proposed hybrid compounds for textile finishing are expected to help the development of new finishes, constituting a valid alternative to the well established commercially available treatments of textile. In fact, traditional treatments could have several disadvantages: they could be hazardous materials for the workers during production and application, and for end-users who wears the treated cloths. Moreover, they are responsible for water pollution and for high energy consumption. Halogen free flame retardants hybrid films were realized to enhance the thermal and fire stability of cotton. To this aim specific combination of silica precursor (3-aminopropyltriethoxysilane (APTES) and diethylphosphatoethyltriethoxysilane (DPTES)), phosphorus donors (diethylphosphite (DEP) and DPTES) and nitrogen donors (APTES and melamine-based resin (MF)) were tested. Free fluorocarbon water repellent hybrid films were then realized onto cotton and PES fabrics using octyl triethoxysilane (OTES) as precursor and MF as cross-linker. Three different MF concentrations and four MF:OTES molar ratios were evaluated. The self cleaning study was finally developed following two main research approaches. In the first one, stable aqueous titania sols were synthesized at suitable pH for the industrial application without the addition of alcohols, glycol or acetyl acetone. In the second one, TiO2 thin film coatings were realized on cotton fabrics by sol-gel technique. The effect of different starting acidic solutions (nitric, hydrochloric and acetic acids) and the addition of polyethylene glycol (PEG) onto two different TiO2 concentrations were investigated.
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RAVAGLIA, PIETER. "Valorizzare le caratteristiche di sostenibilità dei prodotti agroalimentari italiani attraverso un approccio multidisciplinare che integra l'analisi Life Cycle Assessment con ulterriori informazioni che documentano gli impatti sociali, culturali ed economici delle attività produttive sul paesaggio e sulle comunità locali." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/53794.

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Abstract:
La normativa comunitaria ha favorito lo sviluppo di sistemi di qualità certificati. Oggi la CE sta guidando il sistema qualità verso un nuovo orizzonte: la valutazione delle prestazioni di sostenibilità di prodotti e organizzazioni, e lo sta facendo attraverso la metodologia dell'Impronta Ambientale (EF). A livello nazionale dal 2009 il Ministero dell'Ambiente sta promuovendo un intenso programma di valutazione delle prestazioni ambientali dei prodotti e di riduzione delle emissioni di gas serra delle imprese italiane. Una delle iniziative di maggior successo è il progetto VIVA "La Sostenibilità della vitivinicoltura in Italia". Con la pubblicazione del decreto Ministeriale n. 56 del marzo 2018 che approva lo schema volontario Made Green in Italy per l'applicazione della metodologia PEF in Italia, e con la pubblicazione del PEFCR per “Still and sparkling wine”. È chiaro che sia a livello nazionale che europeo la direzione intrapresa va verso la metodologia EF dalla Commissione Europea. Supponendo che il protocollo VIVA possa essere influenzato anche dall'evoluzione del metodo EF; sono state valutate le possibili implicazioni legate ad una futura transizione da VIVA alla PEF, effettuando anche uno studio PEF su 27 prodotti certificati VIVA con un confronto di prestazioni tra i prodotti VIVA e i benchmark europei.
EU regulations have favoured the development of certified quality schemes. Today the EC is driving the quality sector towards a new horizon; the evaluation of sustainability performance of product and organizations, and is doing it through the Environmental Footprint Methodology. At national level since 2009 the Italian Ministry for the Environment Land and Sea is promoting an intense programme for the evaluation of products’ environmental performances and for the reduction of Italian companies’ greenhouse gas emissions. One of the most successful initiative is the VIVA “Sustainability and Culture” project addressed to the wine sector. With the release of the IMELS decree n. 56 of march 2018 approving the Made Green in Italy Voluntary Scheme for PEF methodology application in Italy, and with the publication of the PEFCR for still and sparkling wine. Is clear that the direction taken at national and European level goes toward the EF methodology developed by the European Commission Assuming that the VIVA protocol may also be affected by EF evolution; possible implications linked to a future transition from VIVA to PEF were evaluated, also carrying out a PEF assessment of 27 VIVA certified products with a performance confrontation between the VIVA products and the European benchmarks.
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Books on the topic "Impatto della tecnologia"

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Giallocosta, Giorgio, and Adriano Magliocco. Fattori percettivi in architettura: Impatti negli ambienti delle tecnologie da fonte energetica rinnovabile. Firenze: Alinea, 2014.

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Commission of the European Communities. Directorate-General Telecommunications, Information Industries and Innovation., Associazione Italiana Biblioteche, and Associazione Italiana per la Documentazione Avanzata., eds. Stato dell'arte dell'applicazione delle nuove tecnologie dell'informazione nelle biblioteche e loro influsso sul funzionamnento in Italia =: State of the art of the application of new information technologies in libraries and their impact on library functions in Italy. Brussels: Commission of the European Communities, 1988.

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Moro, Giuseppe. Ambiente: Consenso e decisione : Una interpretazione sociologica della valutazione di impatto ambientale (Tecnologie, spazio, ambiente, societa). F. Angeli, 1992.

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Nanni, Paolo. I Georgofili. Quaderni 2008-VI. Sistemi colturali innovativi / Impatto della ricerca genetica e delle tecnologie avanzate sull'evoluzione dei sistemi ... 13 marzo 2008 / Firenze, 24 aprile 2008. Edizioni Polistampa, 2009.

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Book chapters on the topic "Impatto della tecnologia"

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Stocchetti, Andrea. "3 • Tratti evolutivi di una transizione necessaria." In Osservatorio sulle trasformazioni dell’ecosistema automotive italiano 2022. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2023. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-703-6/003.

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Abstract:
In questo capitolo si cerca di dare una lettura sistemica alla transizione verso la trazione elettrica, cioè una lettura che metta in luce come l’aspetto tecnologico e quello strategico contribuiscano insieme a rimodellare il settore automotive in modo ben più radicale di quanto non avverrebbe se l’innovazione avesse impatti esclusivamente sulla tecnologia di prodotto. L’ipotesi di partenza è che sebbene il cambiamento di paradigma che il settore automobilistico sta vivendo non sia solo un effetto dell’innovazione nei propulsori, ciononostante quest’ultima rappresenta l’elemento catalizzatore di una opportunità strategica, e cioè il poter ripensare radicalmente sia il concetto di veicolo sia il modello di business complessivo, ben oltre la semplice elettrificazione del gruppo propulsore. In questa chiave di lettura il passaggio dell’elettrico da soluzione di nicchia a tecnologia di massa è una esperienza dalla quale, a parere di chi scrive, si possono trarre nuovi insegnamenti in merito ai processi di diffusione delle innovazioni.
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Navas, Andressa Regina, Leticia Tieppo, Renan x. Renan Ataide, Guilherme Legramandi, Ludmilla Sandim Tidei de Lima Pauleto, and André Chaves. "DELTA NOB." In Impactos das Tecnologias nas Engenharias 3, 164–70. Antonella Carvalho de Oliveira, 2019. http://dx.doi.org/10.22533/at.ed.93019150315.

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Alovisio, Mauro, and Costanza Mottino. "I registri dei trattamenti nel regolamento privacy europeo: strumento di compliance e di governance del sistema di gestione delle informazioni: impatto e scenari nelle organizzazioni." In Società delle tecnologie esponenziali e General Data Protection Regulation, 67–82. Ledizioni, 2018. http://dx.doi.org/10.4000/books.ledizioni.3949.

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Júlio César da, Silva, Santos Déric Vinícius dos, Barros Elyston Henrique da Silva, Santos Luan Danilo Silva dos, and Sousa Yrailma Katharine de. "METODOLOGIAS DE ENSINO: ARTICULAÇÃO DOCENTE PARA O ENSINO DE GEOMETRIA ESPACIAL À ESTUDANTES, EM TEMPOS DA COVID-19." In Perspectivas da Formação de Professores na Sociedade 5.0: Educação, Ciência, Tecnologia e Amor, 18–33. Instituto Internacional Despertando Vocações, 2021. http://dx.doi.org/10.31692/978-65-88970-05-8.18-33.

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Abstract:
A pandemia da COVID-19 impactou significativamente a sociedade, seja por questões econômicas, educacionais ou de saúde. A partir dela, exigências governamentais foram postas, e uma delas envolveu a adoção de medidas de distanciamento para controle da disseminação do SARS-CoV-2 (vírus da COVID-19), inclusive no contexto escolar, em que o ensino presencial precisou ser suspenso. Nesse contexto, como alternativa para continuidade de atividades educacionais, muitas instituições de ensino brasileiras passaram a trabalhar o ensino remoto, tendo como suporte Tecnologias Digitais da Informação e da Comunicação (TDICs). As TDICs podem ser um instrumento importante no desenvolvimento das práticas docentes, inclusive em atividades de ensino matemático, como por exemplo, geometria espacial. Neste sentido, objetivamos nessa pesquisa analisar, quando houvesse, a utilização de recursos metodológicos do docente para o desenvolvimento do ensino de geometria espacial à estudantes do Ensino Médio, em tempos de COVID-19. Metodologicamente, a pesquisa foi classificada numa abordagem qualitativa do tipo descritiva, e teve como técnica de coleta de dados o uso de um formulário eletrônico, com questões abertas. Como participantes tivemos três professores de matemática de uma escola da rede estadual de Camocim de São Félix-PE, que estavam ensinando ou iriam ensinar geometria espacial no ensino médio na modalidade de ensino remoto. Utilizamos a análise de conteúdo para analisar os dados obtidos. Das inferências, contatamos que os docentes utilizam vários recursos tecnológicos para o desenvolvimento de suas práticas para o ensino de geometria espacial, para facilitar a compreensão e visualização do conteúdo. Esses recursos remetem dos professores investigados certa articulação para aplicação de novas metodologias de ensino, nas aulas de matemática. Verificamos ainda, alguns desafios apresentados pelos professores, como a falta de recursos dos discentes e a formação docente. Assim sendo, concluímos que o uso das TDICs tem sido um grande aliado na articulação e apresentação do conteúdo de geometria espacial, mas para que sua potencialidade seja aproveitada no processo de apresentação do conteúdo de geometria espacial é necessário que os professores estejam instrumentalizados quanto ao uso desses instrumentos. Ademais, verificamos a necessidade de reflexão acerca dos desafios advindos do modelo de ensino remoto.
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Conference papers on the topic "Impatto della tecnologia"

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Viana, Eliza Vitória M., Emili F. Campachi, Jefferson Marcelo A. da Silva, Antônio Euzébio G. Santana, and Mônica Josene B. Pereira. "EFICIÊNCIA DE FORMULAÇÕES FEROMONAIS PARA O MANEJO DE Spodoptera frugiperda (LEPIDOPTERA: NOCTUIDAE) EM ALGODÃO NO MATO GROSSO." In I Congresso Brasileiro de Biotecnologia On-line. Revista Multidisciplinar de Educação e Meio Ambiente, 2021. http://dx.doi.org/10.51189/rema/808.

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Abstract:
Introdução: Spodoptera frugiperda é uma praga que ocasiona perdas significativas na produção do algodão, pois atacam as estruturas reprodutivas como botões florais e maçãs, elevando os custos de produção com o uso excessivo de inseticidas, geralmente não seletivos aos inimigos naturais, que favorecem a seleção de populações resistentes. Para minimizar o impacto destas pulverizações, faz-se necessário a busca de tecnologias sustentáveis, com ênfase para os feromônios sexuais, conceituados como substâncias voláteis que promovem a comunicação entre os insetos, que podem ser utilizados no monitoramento e controle de pragas. Objetivo: Avaliar a eficiência de formulações do feromônio sexual de S. frugiperda no algodão. Material e métodos: O delineamento utilizado foi inteiramente casualizado, com 5 tratamentos e 5 repetições, sendo testadas três formulações do feromônio de S. frugiperda – F1, F2 e F3, como controle foram utilizados o solvente hexano e fêmeas virgens. Foram utilizadas armadilhas tipo Delta de cor branca, com septo de borracha impregnado com diferentes composições. Os tapetes adesivos das armadilhas foram trocados semanalmente. As armadilhas foram instaladas no período reprodutivo do algodão (safra 2019/2020) em Tangará da Serra - MT. Os dados foram submetidos à Análises de Desvio e ao Modelo Linear Generalizado (GLM). Resultados: Foram coletados 3.666 indivíduos, sendo 96,93% machos e 3,06% fêmeas. As formulações não diferiram entre si, mas diferiram das fêmeas e do hexano pelo GLM (p<0,05). Houve variação na abundância de indivíduos entre os tratamentos, as fêmeas coletaram 1.420 (38,79%), seguida pelas Formulações 3, 2 e 1 que acumularam 755 (20,62%), 690 (18,52%) e 647 (17,67%) respectivamente. O hexano coletou apenas 0,98%. Conclusão: As formulações avaliadas são promissoras para monitoramento e controle de S. frugiperda, no entanto, novos ajustes devem ser efetuados para otimizar a eficiência de coleta das referidas formulações.
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Godoy, Marcos Ficner, Jefferson Marcelo A. da Silva, Eliza Vitória M. Viana, Adeildo Junior Oliveira, and Mônica Josene B. Pereira. "FEROMÔNIO SEXUAL: UMA FERRAMENTA BIOTECNOLÓGICA PARA O MONITORAMENTO DE Chloridea virescens (LEPIDOPTERA: NOCTUIDAE) NA CULTURA DA SOJA." In I Congresso Brasileiro de Biotecnologia On-line. Revista Multidisciplinar de Educação e Meio Ambiente, 2021. http://dx.doi.org/10.51189/rema/815.

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Abstract:
Introdução: Chloridea virescens é uma praga que ocasiona perdas significativas na cultura da soja, danificando folhas, flores e vagens, elevando o custo de produção devido ao uso excessivo de inseticidas, na grande maioria não seletivos, que reduzem diretamente os inimigos naturais da praga, além de favorecer a seleção de populações resistentes aos principais grupos químicos utilizados no controle de C. virescens. Para minimizar os impactos gerados pelos agroquímicos, torna-se necessário, a busca por tecnologias sustentáveis, como os feromônios sexuais, que são altamente específicos e se destacam como uma ferramenta importante, no monitoramento e controle de pragas. Objetivo: Avaliar a eficiência de duas formulações de feromônio sexual para o monitoramento de C. virescens na soja. Material e métodos: O delineamento utilizado foi inteiramente casualizado, com 3 tratamentos e 5 repetições, foram testadas 2 formulações de feromônio sexual de C. virescens – F1 e F2, como controle foi utilizado o solvente hexano. As armadilhas usadas foram do tipo Delta de cor branca, com septo de borracha impregnado com as diferentes formulações. Estas foram instaladas no campo no período reprodutivo da soja na safra 2020/2021 em Tangará da Serra – MT. Os tapetes adesivos das armadilhas foram trocados semanalmente. Os dados foram submetidos à Análise de Desvio e ao Modelo Linear Generalizado (GLM). Resultados: As formulações diferiram entre si (p<0,05), com a formulação 2 capturando 113 mariposas (83,70%), formulação 1 coletando 15 (11,11%) e o hexano coletando 7 (5,19%). Conclusão: Os resultados dessa pesquisa demonstram que a formulação 2 tem potencial para o manejo voltado para o monitoramento de C. virescens na cultura da soja em Mato Grosso, contudo novos estudos devem ser realizados para otimizar a formulação e melhorar a eficiência da captura de mariposas de C. virescens.
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Ruschel, Regina Coeli. "Playlist de palestras dando suporte à sala de aula invertida no ensino de BIM." In ENCONTRO NACIONAL SOBRE O ENSINO DE BIM. Antac, 2021. http://dx.doi.org/10.46421/enebim.v3i00.291.

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Abstract:
Muito conteúdo em forma de palestras e defesas de orientados de pesquisadores ativos e referencias em modelagem da informação da construção ficam dispersos ou são consumidos presencialmente somente por aqueles presentes nos eventos específicos onde as apresentações ocorrem. O conhecimento apresentado por pesquisadores ativos em BIM em palestras de disseminação da temática ou em defesas de pesquisas científicas carregam uma visão holística e ao mesmo tempo específica baseada no rigor acadêmico e científico, assim se diferenciando de palestras meramente com objetivos mercadológicos. Outro diferencial é a antecipação de resolução de problemas e respostas à lacuna do conhecimento norteador da pesquisa científica. Esse material é rico em conhecimento e se centralizado e tornado persistente pode apoiar atividades educacionais, de capacitação e de disseminação do BIM no Brasil. Esse resumo apresenta um esforço de resgate e disponibilização gratuita na licença de Creative Commons de palestras e defesas proferidas na temática de Modelagem de Informação da Construção realizadas pela pesquisadora Regina C. Ruschel (RUSCHEL, 2021). A proposta é dar suporte ao ensino de BIM por meio da metodologia ativa de sala de aula invertida. A sala de aula invertida consiste em inverter ações que ocorrem em sala de aula e fora dela. A transmissão dos conhecimentos, que no modelo tradicional, ocorre na sala de aula passa a ocorrer fora dela antes da aula em si. O material de estudo deve ser disponibilizado com antecedência para ser lido, assistido ou pesquisado pelo estudante. Na aula são realizados debates, projetos, simulações, trabalhos em grupos e obtidas solução de problemas tendo o aluno como protagonizador central, enquanto o professor é o mediador do processo de aprendizagem (VALENTE, 2014). Segundo Schneiders (2018, p. 67) o professor prepara os conteúdos e o compartilha, os alunos acessam o conteúdo, o professor acompanha esse acesso, em sala de aula os alunos apresentam suas dúvidas, o professor as esclarece, realiza-se uma atividade conjunta e após a aula revisa-se os conteúdos e se planeja um novo tópico. Nesse contexto, antes da aula desenvolvem-se as habilidade cognitivas de recordação e compreensão. Durante a aula o enfoque está em aplicar, analisar, avaliar e criar, analisar. Após a aula retoma-se todas as habilidades cognitivas desenvolvidas. Foi realizado um esforço de resgate e disponibilização gratuída, na licença de Creative Commons, de palestras e defesas proferidas na temática de Modelagem de Informação da Construção realizadas pela pesquisadora Regina C. Ruschel. A pesquisadora levantou em seu acervo pessoal um total de 59 palestras sobre a temática de BIM. Essas palestras ocorreram entre 2011 e 2021 sendo em eventos acadêmicos e não acadêmicos. Na grande maioria as palestras abordam o significado do BIM, estratégias de ensino e capacitação, desenvolvimento de usos específicos e tendências. Foi realizada uma classificação e priorização e iniciada a regravação das palestras que variam em duração de trinta minutos a uma hora. Foram criadas playlist no canal do YouTube associada à conta pessoal da pesquisadora. Essa opção, em contraposição a um canal institucional foi adotada visto que o vínculo da pesquisadora como professora colaboradora é instável, podendo resultar em descontinuidade. Na regravação das palestras participa apenas a pesquisadora. No entanto, na regravação das defesas participam o orientado e a pesquisadora. Orientamos nesse resumo como aplicar dois vídeos de palestras que abordam: competências BIM, processo de implantação BIM em projetos, usos do BIM, tecnologias BIM e a avaliação de desempenho em processo de concepção arquitetônica. Observa-se a riqueza de temas abrangidos em apenas duas palestras. O vídeo da palestra regravada do III ENCONTRO DE USUÁRIOS BIM DA BAHIA promovido pela Universidade Federal da Bahia e NÚCLEO BIM apresenta o conceito de competências BIM e quais competências são necessárias no processo de implantação do BIM em projeto. Também aborda-se as competências BIM possíveis de serem fomentadas em cursos de graduação de Engenharia Civil e Arquitetura e Urbanismo. Esse vídeo pode ser utilizado como preparação de aulas para o desenvolvimento de Planos de Execução BIM (PEB). Em sala de aula o professor pode promover atividades de aplicação simulada, criação ou analise de PEB para uma empresa fictícia ou uma empresa representada pela competência dos alunos envolvidos. Pode-se discutir instrumentos de diagnóstico de competências existentes para a tomada de decisão de treinamentos requeridos dado um PEB desejado. As referências apresentadas na descrição do vídeo também são indicativos de leitura para o material da sala de aula invertida. O vídeo “Avaliação em BIM na concepção de projeto: integração entre múltiplos desempenhos“ é a regravação da palestra proferida em 02/2021 no evento da ASHRAE abordando os impactos da modelagem da informação da construção em projetos de construção civiL promovido pelo Student Branch ArchTech-Labaut SP realizado pela Faculdade de Arquitetura e Urbanismo da Universidade de São Paulo. A palestra associou os conceitos de processo de projeto da metodologia de projeto arquitetônico com os processos e tecnologias BIM. Entre análise, síntese a avaliação, da concepção de projeto, foi dado o enfoque na avaliação. Foi apresentada a problemática da integração de múltiplos desempenhos ambientais na concepção de projeto e como BIM media esse processo. Esse vídeo é rico em conteúdo e pode ser utilizado na preparação de aulas invertidas que abordam o desenho de mapas de processo, a associação de tecnologias ao usos e os usos do BIM como a coordenação 3D ou detecção de interferências e avaliações de desempenho ambiental. Em sala de aula o professor pode promover atividades de desenhos de mapas de processo específicos ou a macro integração de mapas de processos. As referências apresentadas na descrição do vídeo é extensa e amplia com pesquisas internacionais e nacionais, principalmente, a leitura para preparação da sala de aula invertida. Essa plataforma de conteúdo tem grande potencial de transformação do conhecimento científico de BIM em material didático que fomenta o aprendizado e ensino continuado. Apresentação no YouTube: https://youtu.be/RCUr4wEBffI
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