Academic literature on the topic 'IMPATTO AMBIENTALE'

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Journal articles on the topic "IMPATTO AMBIENTALE"

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Montanini, Lucia, and Anna Maria Morganti. "Valutazione economica e sostenibilitŕ ambientale: il riutilizzo degli scarti della lavorazione delle olive." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 1 (March 2012): 59–77. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-001005.

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Abstract:
Il presente lavoro prende avvio dalle evidenze di un progetto di ricerca sul settore oleario delle province di Ascoli Piceno e Fermo. Si propone di affrontare le problematiche di natura economica ed ambientale relative alle decisioni da parte degli operatori del settore, sull'utilizzo della sansa vergine per produrre energia elettrica (combustione con cogenerazione) e il suo impatto sullo sviluppo sostenibile. Le analisi di convenienza economica e gli indicatori di natura ambientale hanno sottolineato i vantaggi in termini economici, ambientali, tecnici, organizzativi di progetti tecnologici innovativi per l'utilizzo della biomassa a fini energetici.
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Graf, von Hardenberg Wilko. "La vittima occulta: documentari e impatto ambientale della guerra." PASSATO E PRESENTE, no. 78 (October 2009): 89–100. http://dx.doi.org/10.3280/pass2009-078005.

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Abstract:
- Talks about the devastating impact war has on the environment: an issue that not always has been fully taken into consideration. Nonetheless, the interest of historians and film-makers for the topic has been increasing steadily over time. The forests and fields destroyed by the Americans in Vietnam, the oil wells set on fire by the Iraqis in Kuwait, the Yugoslav factories bombed by Nato air raids are just some of the possible examples of war-related environmental disasters. This article aims at showing some striking cases as they are depicted, beyond traditional historiography, in documentary films and at explaining the main issues at stake from the professional historian's point of view.Keywords: Documentaries, War, Environment, Vietnam, Kuwait, Kosovo.Parole chiave: Documentari, Guerra, Ambiente, Vietnam, Kuwait, Kosovo.
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3

Spadaro, Chiara, and Giacomo Pettenati. "Le politiche urbane del cibo come possibile arena per la governance climatica urbana." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 2 (May 2022): 92–109. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa2-2022oa13803.

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Abstract:
Nel dibattito sulla sostenibilità urbana hanno assunto un ruolo crescente, da circa vent'anni a questa parte, le cosiddette politiche urbane del cibo (PUC), che mirano a ridurre gli impatti ambientali e aumentare la giustizia socio-spaziale dei sistemi alimentari, agendo alla scala urbana. Tali politiche costituiscono secondo alcuni un ambito di grande potenzialità per la governance climatica urbana, grazie alla possibilità di agire sul consumo alimentare delle popolazioni urbane, che costituisce uno dei principali fattori di impatto ambientale su scala globale. Non mancano tuttavia le riflessioni critiche, relative alla realecapacità di azioni e politiche localizzate di modificare strutturalmente sistemi del cibo complessi. Questo contributo si interroga sul possibile ruolo delle PUC nel quadro della governance climatica urbana, a partire dall'analisi delle realtà presenti all'interno della Rete Italiana Politiche Locali del Cibo e con un approfondimento sui casi di Roma e Milano.
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Cavalli, Alessandro. "Svolte epocali." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 1 (April 2021): 13–26. http://dx.doi.org/10.3280/siss2021-001002.

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Abstract:
I cambiamenti economici, sociali e culturali legati al Covid-19 lasceranno ef-fetti duraturi in tutto il mondo. Le conseguenze vanno viste non solo in termini epidemiologici e nel numero di vittime, ma in termini di impatto sulle diverse fasce d'età. Questi cambiamenti, visti nel quadro della globalizzazione, nella loro com-ponente demografica e in termini di sostenibilità ambientale, richiedono nuove forme di governance a livello locale, nazionale, ma anche continentale e globale. La nuova capacità fiscale e finanziaria dell'UE sono i segni degli sforzi per la pos-sibilità di una risposta adeguata.
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Manzini, Jacopo, Yasutomo Hoshika, Barbara Baesso Moura, and Elena Paoletti. "Impatto dell’ozono troposferico sulle foreste italiane: applicazione di metodologie innovative per il monitoraggio in foresta." L'Italia forestale e montana 77, no. 5 (December 2, 2022): 185–95. http://dx.doi.org/10.36253/lifm-1078.

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Abstract:
L’ozono troposferico (O3) è uno dei principali inquinanti atmosferici e può arrecare gravi danni agli ecosistemi forestali a causa del suo elevato potenziale fitotossico. Il monitoraggio dell’O3 in foresta è, pertanto, fondamentale per poterne studiare l’effetto nocivo sulla vegetazione e stabilire i livelli critici per la protezione del patrimonio boschivo. In questo lavoro sono riportati i risultati dell’applicazione di innovative stazioni di monitoraggio attivo in foresta, installate nell’ambito del progetto europeo LIFE MOTTLES (MOnitoring ozone injury for seTTing new critical LEvelS). Le aree sperimentali sono state selezionate all’interno della rete CON.ECO.FOR, e in esse sono stati stimati due diversi indici cumulati basati sull'esposizione all’O3 in atmosfera (AOT40) e sul flusso stomatico di O3 (PODY), poi correlati ad indicatori di salute della vegetazione quali sintomi visibili fogliari e defogliazione della chioma, valutati sia all’interno (ITP) che lungo il margine della foresta (LESS), per derivare i livelli critici basati sull'esposizione (CLec) e sul flusso (CLef). I risultati suggeriscono CLec e CLef rispettivamente di 17000 e 19000 ppb h AOT40 e 12 e 5 mmol m-2 POD1 per conifere e latifoglie. Il monitoraggio attivo consente di poter definire e aggiornare regolarmente livelli critici e standard legislativi per la protezione delle foreste ed inoltre, rispetto al tradizionale monitoraggio passivo, è risultato essere anche maggiormente sostenibile da un punto di vista ambientale, economico e sociale sul lungo periodo.
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Furnari, Giovanni. "In ricordo del Prof. Giuseppe Giaccone." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 52, no. 382 (December 22, 2019): O1—O6. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v52i382.84.

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Abstract:
L’11 giugno 2018 è morto a Baucina (PA), all’età di 82 anni il Prof. Giuseppe Giaccone, già Ordinario di Botanica sistematica presso l’Università degli studi di Catania e socio emerito dell’Accademia Gioenia. Dopo gli studi liceali presso il Liceo Don Bosco di Palermo e completato nel 1960 il corso quadriennale di Teologia presso il Seminario Maggiore di Palermo, Giuseppe Giaccone si è laureato nel 1964 presso l’Università di Palermo. Nel 1973 è stato nominato assistente ordinario presso l’Università di Trieste e nel 1977 è stato trasferito all’Università di Palermo. Nel 1984 è diventato Professore associato presso l’Università di Palermo e nel 1986 Professore ordinario presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Catania. La sua attività di ricerca ha coperto praticamente tutti gli aspetti dell’Algologia: dalla tassonomia alla fitosociologia, dall’ecologia alla valutazione di impatto ambientale e ai biodeteriogeni. I risultati delle sue ricerche sono stati divulgati attraverso conferenze, comunicazioni a convegni e congressi nazionali ed esteri e in più di 250 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.
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Balsamo, E. J. "La Valutazione di Impatto Ambientale: Disciplina Attuale e Prospettive by Alberta Milone and Carmela Bilanzone, Casa Editrice La Tribuna (Piacenza 2003), 329pp." Yearbook of European Law 23, no. 1 (January 1, 2004): 432–37. http://dx.doi.org/10.1093/yel/23.1.432.

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Eugenio, Eugrnio. "Stress eco 2030." CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no. 2 (July 31, 2022): 1–8. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2022-2-1.

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Abstract:
L’ecostress si basa sulle alterazioni della cinetica regionale ed è oggi in una posizione centrale nella pratica cardiologica, con una indicazione di classe 1 per la diagnosi di coronaropatia nelle linee guida europee e americane. I test funzionali dovrebbero però esplorare anche altri aspetti della vulnerabilità fisiopatologica e prognostica del paziente, non solo la stenosi coronarica e l’ischemia inducibile. Nel protocollo stato dell’arte, lo stress eco valuta 5 diversi bersagli fisiopatologici che convergono concettualmente e logisticamente nel protocollo ABCDE. Lo step A valuta la cinetica regionale con eco bidimensionale. Lo step B valuta la congestione polmonare con le linee B all’eco polmonare. Lo step C valuta la riserva contrattile con la volumetria del ventricolo sinistro. Lo step D valuta il microcircolo coronarico con il Doppler pulsato nella coronaria discendente anteriore medio-distale. Lo step E valuta la risposta in frequenza mediante ECG. Sono finestre diagnostiche su 5 diverse riserve funzionali in un solo test: coronarica epicardica (A), diastolica (B), contrattile (C), coronarica microcircolatoria (D) e simpatica (E). Lo stress eco con protocollo ABCDE è ecumenico (adatto a tutti gli stress) e onnivoro (adatto a tutti i pazienti). L’ecocardiografia è ubiquitaria e democratica (disponibile ovunque e a chiunque), e si basa su una tecnologia sostenibile, perché a basso costo, senza radiazioni ionizzanti, e con minimo impatto ambientale.
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Montico, Sergio, Julio Denoia, and José Berardi. "Impacto y riesgo ambiental del uso de pesticidas en cultivos de la cuenca del arroyo Ludueña, Santa Fe." Cuadernos del CURIHAM 20 (December 31, 2014): 73–79. http://dx.doi.org/10.35305/curiham.v20i0.38.

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Abstract:
El objetivo de este trabajo fue estudiar los impactos y riesgos ambientales producidos por la aplicación depesticidas en cultivos de una cuenca del sur de Santa Fe, Argentina. El trabajo se desarrolló en la cuenca ruraldel arroyo Ludueña, en los cultivos de soja, maíz y trigo, de ocho sistemas de producción: dos monocultivosde soja, dos rotaciones agrícolas, cuatro mixtos, con invernada y tambo. Se relevó la información de lagestión anual de los pesticidas. Se calculó el coeficiente de impacto ambiental y el índice de riesgo ambientalde los pesticidas utilizados en los cultivos de los sistemas de producción. Los mayores impactos negativos yriesgo ambiental se alcanzaron con la inclusión de maíz en las rotaciones. En el sistema mixto con invernadade mayor escala, los impactos fueron los más altos en todos los cultivos. Se halló una importante asociaciónentre los indicadores, los mayores impactos ambientales negativos coincidieron con el incremento de losriesgos ambientales ocasionados por los pesticidas aplicados. Ambos indicadores fueron útiles para valorar la incidencia de los pesticidas en diferentes sistemas de producción. La gestión de los pesticidas puedeoptimizarse y lograr una producción primaria de alimentos compatibles con las crecientes demandas socialesorientadas a su inocuidad.
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Caldas, Lucas Rosse, Júlia Santiago de Matos Monteiro Lira, and Rosa Maria Sposto. "Avaliação do ciclo de vida de habitações de alvenaria estrutural de blocos cerâmicos e painéis pré-moldados de concreto considerando diferentes zonas bioclimáticas." LALCA: Revista Latino-Americana em Avaliação do Ciclo de Vida 1, no. 1 (December 26, 2017): 138–67. http://dx.doi.org/10.18225/lalca.v1i1.3823.

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Abstract:
O setor da construção civil é apontado como um grande consumidor de recursos naturais e causador de diversos impactos ambientais. Neste sentido, verificam-se, nos últimos anos, iniciativas do setor para melhoria da qualidade e aumento da eficiência de seus processos, entre eles o desenvolvimento de sistemas construtivos mais racionalizados e industrializados, podendo ser citados a alvenaria estrutural e painéis pré-moldados de concreto armado. No entanto, o setor ainda carece de formas de avaliar os reais impactos ambientais desses diferentes sistemas, ao longo de seus ciclos de vida. Assim, o presente estudo buscou aplicar a metodologia de Avaliação do Ciclo de Vida (ACV) para a comparação de impactos ambientais de dois projetos de habitação de interesse social (HIS), sendo um de alvenaria estrutural de blocos cerâmicos e outro de painéis pré-moldados de concreto armado, considerando o impacto dos diferentes desempenhos térmicos desses sistemas em seis zonas bioclimáticas brasileiras. O estudo apresentado é do tipo “berço ao portão com opções”, em que os estágios de produção, substituição dos materiais e uso de energia da habitação foram considerados. Foram utilizados dados secundários, modelagem ambiental no software SimaPro e simulação termoenergética no software DesignBuilder. A habitação de painéis pré-moldados de concreto apresentou maiores impactos ambientais nas seis zonas bioclimáticas estudadas, sendo que a cidade de Teresina foi a maior e Curitiba a menor. O estágio de uso se mostrou o mais significativo para todas categorias de impacto ambiental avaliadas. Conclui-se a importância de se avaliar o desempenho térmico em diferentes zonas bioclimáticas para estudos de ACV aplicados às edificações brasileiras.Resumen El sector de la construcción es señalado como um grande consumidor de recursos naturales por consiguiente de diversos impacto ambientales. En este sentido, se observan en los últimos años iniciativas para beneficio de la calidad y la eficiencia en sus procesos, como por ejemplo el desarrollo de sistemas constructivos más racionalizados e industrializados, pudieran citarse la albañilería estructural y paneles pre-fabricados de hormigón armado. Sin embargo, este sector aún carece de caminos para evaluar los reales impactos ambientales de los diferentes sistemas a lo largo de su ciclo de vida. En este contexto, el presente estudio busco aplicar la metodología de Análisis de Ciclo de Vida (ACV) para comparar los impactos ambientales de dos proyectos de viviendas de interés social (HIS), siendo en este caso uno de ellos de albañilería estructural utilizando bloques cerámicos y el otro, con utilización de paneles pre-fabricados de hormigón armado. El presente estudio es un “cuna a la puerta con opciones” en donde cada etapa que comprendía producción, substitución y el uso de energía en la vivienda fue considerada. Fueron utilizados para procesar los datos, para el modelo ambiental el software SimaPro y para la simulación termo energética DesignBuilder. La vivienda de paneles pre-fabricados de hormigón presentó mayor impacto ambiental en las seis zonas bioclimáticas estudiadas, donde en el caso de la ciudad de Teresina se presento el mayor impacto y en Curitiba el menor. La etapa de uso se mostró lo más significativo para todas las categorías de impacto ambiental evaluadas. Se concluye que evaluar el desempeño térmico en diferentes zonas bioclimáticas es de grande importancia para estudios de ACV aplicados en las viviendas brasileiras. Abstract The construction industry is a large consumer of natural resources and is responsible for several environmental impacts. In this sense, it is verified, in recent years, initiatives of the sector to improve the quality and increase the efficiency of its processes, among them the development of more rationalized and industrialized construction systems, such as structural masonry and precast reinforced concrete panels. However, the sector still lacks ways to assess the real environmental impacts of these different systems, throughout their life cycles. Thus, the present study aimed to apply the Life Cycle Assessment (LCA) methodology for the comparison of environmental impacts of two social housing projects (HIS), one of ceramic brick structural masonry and another one of precast reinforced concrete panels, considering the impact of the different thermal performances of these systems in six Brazilian bioclimatic zones. The study presented is “cradle-to-gate with options” type, including the stages of production and replacement of materials and energy use of the house were considered. Secondary data were used, environmental modeling in SimaPro software and thermal-energetic simulation in DesignBuilder software were done. The precast concrete panel’s house presented larger environmental impacts in the six bioclimatic zones, since the city of Teresina was the largest and Curitiba the smallest. The use stage was the most significant for all environmental impact categories assessed. We conclude the importance of evaluating the thermal performance in different bioclimatic zones for LCA studies applied to Brazilian buildings.
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Dissertations / Theses on the topic "IMPATTO AMBIENTALE"

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Luminasi, Elena. "Pavimentazioni stradali a ridotto impatto ambientale ed energetico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/617/.

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Cellini, Vanessa. "Impatto ambientale degli impianti geotermici e programmazione del monitoraggio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
La geotermia è spesso considerata come una fonte di energia alternativa rinnovabile, pulita e sostenibile rispetto a quelle convenzionali, ma ogni produzione di energia ha degli impatti ambientali più o meno rilevanti. Nell’elaborato di tesi sono stati analizzati tutti i possibili impatti connessi ai grandi impianti geotermici che producono energia elettrica e alle piccole installazioni che sfruttano il sottosuolo per riscaldare o raffrescare un ambiente. Gli effetti negativi emersi dall’utilizzo delle risorse geotermiche, ma in modo particolare quelli dovuti alle piccole installazioni, possono essere mitigati attraverso il monitoraggio e il controllo ambientale. Lo studio che è stato effettuato parte dalle carenze riscontrate nelle normative europee e nazionali in materia di geotermia, considerando che non si è ancora realizzato un sistema comune condiviso di monitoraggio-controllo per queste tecnologie. In mancanza di una legislazione che fornisca gli strumenti adatti per una gestione che minimizzi gli impatti ambientali di questi impianti, nell’elaborato di tesi è stata sperimentata una metodologia per determinare un possibile schema di monitoraggio, sia in termini di priorità, considerando il budget quasi sempre limitato per queste operazioni e il livello di sensibilità ambientale dei territori rispetto l’inserimento di queste opere, sia calcolando le frequenze ispettive di monitoraggio. Di fatto, questa procedura è stata applicata a due impianti geotermici a pompa di calore, presenti in Emilia-Romagna. La tecnica sperimentata potrebbe essere il punto di partenza per la definizione di una metodologia standardizzata, condivisa e quindi estensibile a tutti gli altri impianti della medesima tipologia presenti in Italia.
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Desio, Andrea. "La Valutazione d’Impatto Ambientale: analisi e prospettive." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2016. http://hdl.handle.net/10556/2333.

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Abstract:
2013 - 2014
Considerata la complessità globale, il sistema dei poteri pubblici richiede il supporto del sistema sociale. L’uomo, in quanto membro della collettività, è chiamato a cooperare con l’Amministrazione, così integrando la funzione pubblica con quella privata, in un rapporto di tipo sussidiario. E’ oramai tramontata l’idea di un uomo non “socialmente impegnato”, il suo ruolo è riconsiderato come funzionale a finalità di cooperazione, per contribuire al sistema comune. L’ambiente determina il rovesciamento della visione di proprietà, che muta da attiva in passiva. Non è più l’ambiente, considerato come un bene, ad appartenere all’uomo, ma è quest’ultimo ad appartenere al primo. Si assiste a un allargamento delle garanzie, mediante lo sviluppo del diritto positivo verso un modello di amministrazione pubblica orizzontale, dove il rapporto tra soggetti pubblici e privati è ispirato alle logiche della corceted decision, rinvigorendo la legittimazione del privato alla partecipazione al procedimento. La public partecipation diviene una condizione di effettività della decisione, che, ove mancante, determinerebbe l’invalidità della decisione stessa. La previsione di una decisione condivisa e partecipata fa sorgere in capo all’Amministrazione competente un insieme di doveri, corrispondenti ad altrettanti diritti per i consociati, la cui violazione può essere direttamente causa di vizio per la decisione. Rispetto alla decisione finale dell’Amministrazione Pubblica, non risulta semplice definire quale sia il limite che divide la discrezionalità dalla doverosità del potere amministrativo. Risulta fuori discussione come l’attività della P.A. devia tendere alla migliore attuazione del principio dello sviluppo sostenibile, con il vincolo della priorità nella considerazione degli interessi alla tutela dell’ambiente. I cambiamenti analizzati inducono a considerare come la superiorità del potere pubblico sia stata sostituita dall’effettività, capace di offrire un esisto positivo all’attività pubblica. L’analisi economica della bontà della partecipazione e della rappresentazione delle istanze della collettività interessata passa attraverso l’affermazione della soggettività del valore ambientale, indefinibile aprioristicamente. Un approccio di tipo precauzionale, seguendo l’onda dello sviluppo sostenibile, consente di superare i limiti e le forzature che un’analisi basata sui costi e sui benefici potrebbe comportare, così relegando a un ruolo marginale la tecnica autoritaria del “comand and control”. La partecipazione dialettica del privato allo svolgimento della funzione, oltre a essere un’occasione di completamento per l’istruttoria, consentendo la c.d. regulation by information, permette di superare il rischio del proliferarsi dei fenomeni cc. dd. NIMBY. Questi ultimi, oltre a essere un costo per l’intera collettività, rappresentano ,soprattutto, il malcontento delle popolazioni che effettivamente vedono mutare la proprio quotidianità, in funzione di scelte di insediamento, prese spesso da lontano e sull’errato presupposto che benefici di breve periodo siano il mezzo migliore e più congruo per giungere a qualunque risultato. L’espressione comunitaria del principio di precauzione rende possibile la c.d. opzione zero in mancanza di un pieno ed esaustivo corredo di prove e di test tecnico scientifici. La scelta di campo dell’Unione europea per una versione “debole” del principio di precauzione, al cospetto di costruzioni più “forti” proposte dal diritto internazionale, sembra essere stata messa da parte e rimpiazzata da una più plausibile percezione della sua elasticità, nella sua intrinseca flessibilità e che, pertanto, la sua apparente debolezza possa in realtà risolversi in un vero e proprio valore aggiunto, in una forma aggiuntiva che finisce con il costituirne il più rilevante tratto di identificazione e di qualificazione. L’evoluzione dell’ordinamento e il conseguente abbandono della netta contrapposizione tra pubblico e privato ha recepito istanze di legalità sostanziale non più soddisfabili mediante il richiamo al solo principio di legalità. Il mutamento dei parametri dell’azione amministrativa, non più semplicemente agganciata ai filtri dell’imparzialità e del buon andamento, ritenuti oramai non sufficienti, ha comportato la sostituzione del “primato dell’autorità” con il “primato del consenso”1. L’interesse pubblico viene oggi individuato non con la legge, ma in itinere, mediante l’attività istruttoria 2 , vero e proprio strumento di partecipazione, prescindendo dal quale risulterebbe difficile giustificare l’esercizio di ampie potestà discrezionali da parte della p.a. La chiave di volta di questo cambiamento culturale è tutta nella “Deliberative Democracy”, che può conferire legittimità, equità e correttezza a procedure complesse, così come affermato dalla nuova direttiva 2014/52/UE. L’ordinamento francese può essere considerato, da questo punto di vista, come un buon esempio. Mediante l’enquete publique si è infatti realizzata la valorizzazione del momento partecipativo, andando oltre quella che è la logica della maggioranza, compiendo un passo in avanti importante verso la piena valorizzazione e applicazione del principio democratico. Questo modello riconosce l’importanza della formazione di un’opinione pubblica attenta in tema di procedimenti ambientali, in grado di controllare, 1 F. Bassi, Autorità e consenso, in Riv. Trim. Dir. Pubbl. 1992, pp. 744 e ss. 2 La Suprema Corte di Cassazione, con una pronuncia delle SS. UU. del 1 aprile 2000, n. 82, ha affermato il principio secondo cui la partecipazione al procedimento ha, come funzione, quella di contribuire all’accertamento dei “presupposti di fatto del provvedimento finale e l’interpretazione delle norme giuridiche che regolano il potere”. Un’attività della P.A. priva dell’apporto del cittadino finirebbe per risultare carente delle necessarie giustificazioni giuridiche. mediante un accesso agevole alle relative informazioni, la portata dell’impatto ambientale, le prospettive e gli esiti connessi alla realizzazione di un progetto. [edited by Author]
XIII n.s.
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SGARLATA, CATERINA. "Studio di formulazioni di geopolimeri a basso impatto ambientale." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1270082.

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Abstract:
Lo scopo di questo progetto di tesi è lo studio e lo sviluppo di nuovi materiali da costruzione ad alte prestazioni, denominati geopolimeri, più sostenibili di quelli già ampiamente presenti sul mercato (come il cemento Portland), ottenuti dal recupero di materiali di scarto industriale nel rispetto dell'ambiente e lo sviluppo sostenibile. L'obiettivo principale è lo sfruttamento di varie tipologie di rifiuti argillosi (argille halloisitiche, caolinitiche e smectitiche) provenienti da operazioni minerarie, come potenziali precursori di materiali geopolimerici in un’ottica di economia circolare degli scarti da operazioni di estrazione mineraria. Sono stati approfonditi gli effetti delle principali variabili sperimentali, come la tipologia di matrice allumino silicatica, le condizioni e la temperatura dei tempi di presa, la composizione della soluzione attivante e i rapporti molari dei cationi Si:Al sul processo di geopolimerizzazione con la finalità ultima di ottenere le migliori proprietà dei prodotti finali. È stata studiata anche l'influenza della temperatura di calcinazione sulla reattività delle polveri allumino silicatiche e sulle proprietà dei materiali finali. Inizialmente il mix design delle formulazioni è stato focalizzato sull’utilizzo delle argille tal quali senza alcun pretrattamento di calcinazione. Successivamente sono state studiate le formulazioni con le argille calcinate, trattate a diverse temperature tra i 400-650°C. In seguito, è stata valutata l'aggiunta nel mix design della matrice di argilla, di basse percentuali di fillers reattivi, in particolare una sabbia ottenuta da un processo di lavaggio dell'argilla, una polvere di scarto di vetro di campana e un metacaolino commerciale (MK), per migliorare le proprietà chimico-fisiche e il grado di consolidamento dei materiali. Infatti, queste argille spesso non sono sufficientemente reattive per ottenere da sole formulazioni chimicamente stabili con proprietà meccaniche accettabili ma richiedono l'aggiunta di cariche reattive. Gli attivatori alcalini utilizzati nelle formulazioni sono NaOH 8M e Na2SiO3. I campioni sono stati realizzati a temperatura ambiente, ad eccezione di una serie di campioni realizzati con argilla non trattata e reticolati in condizioni di temperatura e umidità controllate. I campioni ottenuti, sono stati caratterizzati in termini di microstruttura e resistenza chimica e meccanica. La stabilità chimica è stata determinata con misure di pH e di conducibilità ionica dell'acqua di lisciviazione e la perdita in peso. Le variazioni sulla microstruttura sono state osservate con analisi di densità, XRD e SEM e testate le prestazioni meccaniche con la resistenza alla compressione. I tempi di presa del mix geopolimerico è stato studiato con il test con ago Vicat. Da questo studio sono state ottenute buone formulazioni di materiali ad alte prestazioni, consolidati a temperatura ambiente entro le 24-48h, con resistenza a compressione di circa 20-30 MPa. Sulla formulazione migliore sono state effettuate anche delle caratterizzazioni termiche e dilatometriche per valutarne la resistenza al riscaldamento. In linea con l'approccio dell'Economia Circolare, questa attività di ricerca mostra un possibile percorso di valorizzazione per diverse tipologie di materiali di scarto minerario ampiamente disponibili per creare leganti alternativi con ridotto impatto ambientale. Il consolidamento proposto a temperatura ambiente tramite attivazione alcalina di soluzioni a basso costo contenenti Na mantentiene i costi in linea con materiali da costruzione economici. A parte la soluzione acquosa, la tecnologia proposta non prevede consumi idrici, non genera a sua volta rifiuti, chiudendo così il ciclo dell'economia verde con una proposta di produzione senza acqua e senza rifiuti.
The aim of this research project is the study and development of new high-performance construction materials, namely geopolymers, more sustainable than those already widely on the market (such as Ordinary Portland Cement-OPC), obtained from the recovery of industrial waste materials, for an environmental protection and sustainable development. The exploitation of different kinds of clayey waste -halloysitic, kaolinitic and smectitic - from mining operations, as potential precursor of geopolymeric materials in the view of a circular economy of mines is the main goal of this study. The influence of the main experimental variables such as type of the aluminosilicate powder, curing condition and temperature, composition of activating solution and molar Si:Al cation ratios on the geopolymerization process were deepened to achieve the finest properties of the final products. The influence of the calcination temperature on the reactivity of the aluminosilicate powders and on the properties of the final products were investigated. The mix design of formulations started with the use of clays as received without any firing pre-treatment and it was continued with the use of calcined clays. The clays were thermally treated at the temperature of 400-650°C. Then, the addition of low percentages of reactive fillers, specifically a sand from a clay washing process, waste glass powder, and a commercial metakaolin (MK), into the mix design of waste clay-based materials was evaluated to improve the chemical-physical properties and the consolidation degree of the materials. In fact, these clays alone are often not sufficiently reactive to obtain chemically stable formulations with acceptable mechanical properties but require the addition of reactive fillers. The alkali activators used in the formulations are NaOH 8M and Na2SiO3. Samples were cured at room temperature, except for a particular set of samples made with untreated clay and cured in conditions of controlled temperatures and humidity. Samples obtained were characterized to evaluate the influence of synthesis parameters on the microstructure and chemical and mechanical resistance. The chemical stability was analysed with the pH and ionic conductivity of leachate water and weight loss. The comparison of setting times was evaluated with the Vicat needle test. The variations on the microstructure were observed with density, XRD and SEM analysis, and tested the mechanical performance with the compressive strength. From this study, good formulations of high-performance materials based on clayey waste, consolidated at room temperature during 24-48 h, with compressive strength of 20-30 MPa were obtained. Thermal and dilatometric characterizations were also carried out on the best formulations to assess their resistance to heating. In alignment with the Circular Economy approach, this research activity shows a possible route of valorisation for different typologies of mining waste materials widely available to create alternative binders with reduced environmental impact and good performances. Additionally, the room temperature consolidation via alkaline activation of low cost Na-bearing solutions is also proposed to keep costs in line with cheap building materials. Apart from the aqueous solution, the proposed technology has no-water consumption. It should also be noted that the proposed materials processing does not, in turn, generate waste, thus closing the loop of green economy circle with no-water and no-waste manufacturing proposal.
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Grillo, Francesca. "Proof-Of-Work e Impatto Ambientale: Problemi e Potenziali Soluzioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22828/.

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Abstract:
Lo scopo di questo elaborato è quello di fornire un’analisi sull’impatto ambientale del Proof of Work di Bitcoin, sui problemi di scalabilità che presenta e sulle soluzioni che sono state proposte nel corso degli anni per fronteggiare queste situazioni. Alla fine verrà fornito un riassunto di quella che è la situazione attuale e delle considerazioni personali sul possibile futuro di questa criptovaluta.
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Guiduzzi, Gilda. "L'impatto ambientale del packaging di carta e polipropilene." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15027/.

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Abstract:
Il lavoro di tesi ha avuto come scopo quello di valutare l'impatto ambientale del ciclo di vita produttivo di due confezioni per prodotti ortofrutticoli, una in polipropilene e l'altra in cartone ondulato. Tale valutazione è stata svolta tramite l'ausilio di Simapro 7.3.3, un software contenente banche dati su tutti i tipi di processi produttivi, sui materiali e sui trasporti. Simapro 7.3.3 ha rilasciato risultati grafici e numerici dell'impatto ambientale di ogni singolo processo del packaging, in accordo con la normativa ISO 14040. L'analisi del Life Cycle Assessment dei due packaging è stata svolta seguendo le seguenti fasi: definizione del goal & scope, analisi dell'inventario,valutazione degli impatti e interpretazione dei risultati. La valutazione dell'impatto ambientale è stata ottenuta in Simapro con il metodo di valutazione IMPAC2002+. Nel lavoro di tesi, come fine vita delle due confezioni si è scelto l'incenerimento Dai risultati è emerso che entrambe le confezioni hanno impatti ambientalia. Nella confezione in polipropilene, l'incenerimento incide per il 62% rispetto a tutti i processi produttivi di tale packaging; nel caso della confezione in cartone ondulato incide per il 18%. Un' ipotesi migliorativa per il proseguimento della tesi potrebbe considerare il riciclo e non l'incenerimento delle confezioni. In tale modo, si potrebbero ridurre le emissioni in atmosfera di CO2 equivalenti, dannose per la salute dell'uomo.
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Perlati, Francesco. "Progettazione preliminare di un velivolo regionale a ridotto impatto ambientale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8972/.

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Abstract:
In questo elaborato è presentata la progettazione preliminare di un velivolo di classe regionale di generazione N+3/+4 da 90 posti passeggeri, realizzata in collaborazione con Alenia Aermacchi. Tale velivolo, allo scopo di ridurre i consumi e le emissioni, è dotato di ala laminare, ingestione strato limite e, visto il posizionamento dei propulsori, di propulsione ibrida. Attraverso la riduzione del Finess Ratio di fusoliera, grazie alla possibilità di ridurre la resistenza di scia attraverso l'ingestione strato limite, si è ottenuta una notevole riduzione del peso del velivolo che, insieme alla riduzione di resistenza globale e l'uso del propulsore ibrido, hanno permesso di ottenere un risparmio del 30% sui consumi di carburante, rispetto agli attuali velivoli della stessa categoria.
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Morellina, Maria Irene. "Valutazioni di impatto ambientale per filiere di produzione di biocombustibili." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Lo scopo dell'elaborato è quello di valutare gli impatti ambientali determinati dalle filiere di produzione di bioetanolo e FT-Diesel, ottenuti da tre diverse tipologie di biomasse lignocellulosiche di cui due residuali (paglia di frumento tenero; stocchi di mais) ed una marginale (pioppo). Dopo aver introdotto approfonditamente il tema delle biomasse, quello dei biocombustibili e nello specifico il bioetanolo e il FT-Diesel, vengono presentati tutti i processi unitari che costituiscono le due filiere di produzione. Di questi si considerano i consumi in termini di energia elettrica, combustibile o energia termica e se ne esegue la valutazione ambientale. Tale valutazione è stata sviluppata utilizzando come strumento il metodo "Life cycle assessment", attraverso cui sono state calcolate le categorie di impatto: human toxicity, acidification, eutrophication, climate change, dell'indicatore CML 2002. Infine sono stati confrontati i risultati ottenuti per le tre diverse tipologie di biomasse, in entrambe le filiere, concludendo che la biomassa marginale rappresentata dal pioppo è quella che determina in generale, gli impatti maggiori.
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DI, NICOLA Cristiano. "Proprietà termofisiche e prestazioni di refrigeranti a basso impatto ambientale." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2012. http://hdl.handle.net/11566/242038.

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Abstract:
L’attività di ricerca del dottorato si è incentrata sullo studio delle proprietà termofisiche e prestazioni di nuovi gas refrigeranti e loro miscele a basso impatto ambientale. Questo studio è stato effettuato con l’ausilio di tre differenti apparati sperimentali: l’apparato isocorico, l’apparato SLE e l’impianto frigorifero sperimentale operante con un ciclo in cascata. L’apparato isocorico consente di trovare i punti P-V-T di un gas o di una sua miscela sia nella regione bifasica che del vapore surriscaldato. L’utilizzo di due bagni termostatici con oli siliconici a differente viscosità permette di studiare un range di temperature ottenibili variabile da -50°C a 100°C. È stato subito studiato il nuovo fluido refrigerante R1234yf, che ha sostituito nella climatizzazione delle automobile il gas R134a grazie al suo basso valore GWP, in linea con le nuove direttive europee. Non essendo ancora presenti dati in letteratura, i risultati sono stati pubblicati e confermati successivamente da altri studi. Successivamente, ci si è rivolti allo studio delle proprietà termofisiche della miscela R1234yf-CO2, per poi testare l’altro isomero R1234ze e la miscela R1234ze-CO2. I risultati sono stati sempre confrontati con i dati di Refprop, l’equazione di Wagner nella regione bifasica e l’equazione di stato di Martin-Hou nella regione del vapore surriscaldato. Il sistema di carica ha subito nel tempo delle modifiche per diminuire l’incertezza dovuta alla stima della massa persa, il punto debole dell’apparato isocorico. Si è creato un sistema di sottovuoto che consente in più riprese di recuperarla e pesarla, così da poter sostituire la stima precedente con una misura certa. L’impianto è stato ripetutamente testato con gas noti, per poter validare le prove effettuate. L’apparato SLE consente di determinare il punto di fusione dei gas refrigeranti e delle loro miscele, che essendo molto basso, richiede l’utilizzo dell’azoto liquido. Innanzitutto, si è trovato il punto triplo dei seguenti fluidi: - quattro idro-olefine 2,3,3,3-tetrafluoroprop-1-ene, R1234yf; trans-1,3,3,3 tetrafluoropropene, R1234ze (E); 3,3,3-trifluoropropene, R1234zf; 1,2,3,3,3-pentafluoropropene, R1225ye (Z); - cinque derivati del propano 1,1,1,2,3,3,3-eptafluoropropano, R227ea; 1,1,1,3,3,3- exafluoropropano R236fa, 1,1,2,3,3,3-exafluoropropano R236ea; 1,1,2,2,3-pentafluoropropano, R245ca; 1,1,1,3,3-pentafluoropropano, R245fa; - tre derivati del metano il fluorometano, R41; il difluorometano, R32; il trifluorometano, R23; - quattro derivati dell’etano il pentafluoroetano R125; 1,1,1,2-tetrafluoretano, R134a, 1,1,1,- trifluoroetano, R143a; 1,1-difluoroetano, R152a; - le miscele: R1234yf-CO2 , R1234ze-CO2 e N2O + R41. Per quanto riguarda quest’ultime, i risultati ottenuti sono stati corretti, dove necessario, con il metodo di Rossini ed interpretati tramite l’equazione di Schröder. L’impianto è stato ottimizzato, eliminando la serpentina interna in rame che avvolgeva la cella di misura e mettendo l’azoto liquido direttamente a contatto con la cella di misura, migliorando così lo scambio termico e riducendo, in tal modo, il consumo di azoto liquido. Anche il sistema di carica ha subito delle modifiche per diminuire l’incertezza del titolo nel caso di miscele. Si è creato, così come per l’apparato isocorico, un sistema di sottovuoto che consente in più riprese di recuperare e pesare la massa persa. Anche questo apparato è stato ripetutamente testato con gas noti, per poter validare le prove effettuate. Per quanto riguarda l'impianto frigorifero sperimentale, dopo averlo rimesso in funzione, si sono valutate le prestazioni frigorifere del ciclo in cascata, operante con CO2 e, successivamente, con miscele di CO2+R23 nel ciclo di bassa temperatura. Sia per il controllo della valvola di laminazione che per il carico termico nell'utilizzatore si è scelto di utilizzare il controllo PID, che ha lo scopo di simulare il comportamento di una cella frigorifera per la surgelazione degli alimenti. Per migliorare l'impianto sperimentale, si è inserito un misuratore di portata volumetrico sul ciclo di alta temperatura, previa modifica del software Labview, che elabora i dati acquisiti dall’impianto, e si è inserito nel ciclo di bassa temperatura un sistema di bypass, che consente di recuperare l'olio in circolo anche durante il transitorio, in cui l'impianto funziona in modo parzializzato .
The activity of the PhD research focused on the study of thermophysical properties and performance of new refrigerants and their mixtures with low environmental impact. This study was carried out using three different experimental set-ups: the isochoric apparatus, the apparatus SLE and experimental refrigeration system operating with a cycle cascade. The isochoric apparatus allows to find the P-V-T points of a gas or of a mixture both in the biphasic region and in superheated steam. The use of two thermostatic bath with silicone oils with different viscosities allows to study a range of temperatures ranging from -50 ° C to 100 ° C. It was immediately studied the new refrigerant R1234yf, which has replaced R134a in the car air conditioning, due to its low GWP value, in line with the new European directives. Data weren’t present in the literature yet, so results were published and subsequently confirmed by other studies. We subsequently turned to the study of thermophysical properties of the mixture R1234yf-CO2, and then we tested the other isomer and the mixture R1234ze R1234ze-CO2. The results were always compared with data from Refprop, the equation of Wagner in the biphasic region and the state equation of Martin-Hou in the region of superheated steam. The charging system has undergone changes to decrease the uncertainty due to estimation of the lost mass, the weak point of isochoric apparatus. A vacuum system was created to recover and weigh the loss mass in stages, so you can replace the previous estimate with a certain degree. The plant has been repeatedly tested with known gases, in order to validate the tests performed. The apparatus SLE allows to determine the melting point of the refrigerant gases and their mixtures, which were very low, requiring the use of liquid nitrogen. First, we found the triple point of the following fluids: - four hydro-olefin 2,3,3,3-tetrafluoroprop-1-ene, R1234yf, trans-1, 3,3,3 tetrafluoropropene, R1234ze (E), 3,3,3-trifluoropropene, R1234zf, 1.2, 3,3,3-pentafluoropropene, R1225ye (Z); - Five derivatives of propane-eptafluoropropano 1,1,1,2,3,3,3, R227ea; 1,1,1,3,3,3- exafluoropropano R236fa, 1,1,2,3,3,3 - exafluoropropano R236ea, 1,1,2,2,3- Pentafluoropropane, R245ca, 1,1,1,3,3-Pentafluoropropane, R245fa; - Three derivatives of the methane fluorometano, R41, and the Difluoromethane, R32, and the trifluoromethane, R23; - The four derivatives of ethane pentafluoroethane R125, 1,1,1,2-Tetrafluoroethane, R134a, 1,1,1,-trifluoroethane, R143a, 1.1-difluoroethane, R152a; - Mixtures: R1234yf-CO2, N2O and CO2-R1234ze + R41. Regarding the latter, the results were adjusted, where necessary, by the method of Rossini and interpreted using the equation of Schröder. The system was optimized by eliminating the internal copper coil that wrapped the measuring cell and placing the liquid nitrogen directly in contact with the measuring cell, thus improving heat transfer and reducing consumption of nitrogen liquid. The charging system has been modified to decrease the uncertainty of the title in the case of mixtures. As well as for the isochoric apparatus a vacuum system was created in order to allow more shots to recover and weigh the lost mass. Although this apparatus has been repeatedly tested with known gases in order to validate the tests Regarding the experimental refrigeration plant, after put it back in operation, we evaluated the performance of the refrigeration cycle cascade operating with CO2 and then with mixtures of CO2 + R23 in low temperature cycle. For the control both of valve laminating and of heat load we have chosen to use PID control, which aims to simulate the behavior of a refrigerator for freezing food. To improve the experimental plant, we used a volumetric flow meter on the high temperature cycle, after change of Labview software, which processes the data acquired from the plant, and we inserted a bypass system in the low temperature cycle; this system allows to recover the oil in circulation during the transition, in which the device operates in a partial load
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Ardizzi, Mattia <1979&gt. "Nuovi processi catalitici di tipo acido-base a basso impatto ambientale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/296/1/tesi_dottorato_Ardizzi_Mattia.pdf.

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Books on the topic "IMPATTO AMBIENTALE"

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Ferrara, Rosario, and Cristina Videtta. La Valutazione di impatto ambientale. Padova: CEDAM, 2000.

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Stefano, Nespor, and De Cesaris Ada Lucia, eds. La Valutazione di impatto ambientale. Milano: Giuffrè, 1991.

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3

Conti, Giorgio. La valutazione di impatto ambientale. Padova: CEDAM, 1990.

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Marcello, I. Fluorocarburi interesse tecnologico e impatto ambientale. Roma: Istituto superiore di sanità, 1986.

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Malcevschi, Sergio. Qualità ed impatto ambientale: Teoria e strumenti della valutazione di impatto. [Milano]: ETASLIBRI, 1991.

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1955-, Filice Carmelo, and Ordine degli architetti della provincia di Cosenza., eds. Tecniche per la valutazione di impatto ambientale. Cosenza: Effesette, 1992.

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Giornata dell'ambiente (1989 Rome, Italy). L' acidità atmosferica e il suo impatto ambientale. Roma: Accademia nazionale dei Lincei, 1991.

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1931-, Beato Fulvio, and Amendola Giandomenico 1941-, eds. La Valutazione di impatto ambientale: Un approccio integrato. Milano, Italy: F. Angeli, 1991.

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Moro, Giuseppe. Ambiente: Consenso e decisione : una interpretazione sociologica della valutazione di impatto ambientale. Milano, Italy: F. Angeli, 1992.

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Opere di sistemazione idraulico-forestale a basso impatto ambientale. Milano: McGraw-Hill, 2004.

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Book chapters on the topic "IMPATTO AMBIENTALE"

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Ingegnoli, Vittorio. "Criteri avanzati di valutazione di impatto ambientale di un grosso svincolo autostradale." In Bionomia del paesaggio, 255–67. Milano: Springer Milan, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2041-2_13.

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Ribeiro, Luceni Lázara da Costa, Edna Santos Fernandes, Jane Catia Pereira Melo, and Clescia de Carvalho Abreu Pessoa. "EDUCAÇÃO AMBIENTAL COMO FORMAÇÃO PARA A CIDADANIA." In Metodologias Ativas Aplicadas à Educação Inovadora, 44–53. Bookerfield Editora, 2022. http://dx.doi.org/10.53268/bkf22010503.

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Abstract:
O presente artigo pretende tratar a Educação Ambiental como formação para a Cidadania na atualidade, buscando a participação coletiva e o envolvimento de pessoas, que participem não só com ideias, mas com ações ativas comprometidas com o meio ambiente. Atualmente, a gravidade dos problemas ambientais é evidenciada por impactos ambientais disseminados em todo o planeta terra. Como consequência, questionam-se as atuais bases de sustentação da sociedade moderna. Portanto, cabe à Educação Ambiental ajudar a sociedade a superar o analfabetismo e a questão da sensibilização ambiental, que consiste no desconhecimento e ignorância dos problemas ambientais, das ameaças da insustentabilidade dos ecossistemas e da própria condição de vida da humanidade. Contudo, a Educação Ambiental objetiva-se pressupor um novo olhar do mundo e um pensar diferente, constituinte de uma solidariedade planetária. Em síntese, a Educação ambiental se integra à proposta do desenvolvimento sustentável visando à promoção da vida, o equilíbrio dinâmico, e a sensibilidade.
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Betancourt, Jaime Andrés Valencia. "LA EDUCACIÓN POPULAR AMBIENTAL Y SU APORTE A LA PEDAGOGÍA CRÍTICA." In Meio ambiente: Avaliação dos impactos ambientais e planejamento ambiental, 24–33. Atena Editora, 2022. http://dx.doi.org/10.22533/at.ed.5592226083.

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Lisbôa, Educélio Gaspar, Cinthia de Oliveira Rodrigues, Érico Gaspar Lisbôa, and Heriberto Wagner Amanajás Pena. "ANÁLISE ECONOMÉTRICA ENVOLVENDO OS FATORES SÓCIOS-AMBIENTAIS E EPIDEMIOLÓGICOS EM ANANINDEUA/PA, NO PERÍODO COMPREENDIDO ENTRE 2001 À 2017." In Meio ambiente: Avaliação dos impactos ambientais e planejamento ambiental, 1–12. Atena Editora, 2022. http://dx.doi.org/10.22533/at.ed.5592226081.

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Melo, Fernando Henrique Boaventura de, Valéria Wanderley Teixeira, Claudio Augusto Gomes da Camara, Álvaro Aguiar Coelho Teixeira, Glaucilane dos Santos Cruz, Catiane Oliveira Souza, Vaneska Barbosa Monteiro, et al. "IMPACTOS DE XENOBIÓTICOS SOBRE AS RESPOSTAS IMUNOLÓGICAS DE ABELHAS." In Meio ambiente: Avaliação dos impactos ambientais e planejamento ambiental, 40–52. Atena Editora, 2022. http://dx.doi.org/10.22533/at.ed.5592226085.

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Rodrigues, Gilberto Aparecido, Denise Aparecida Chiconatto, Maria Aparecida Bovério, Diego Renan Bruno, Jaqueline Amorim Campos, Luciana Aparecida Ferrarezi, and Teresa Cristina Tarlé Pissarra. "VARIAÇÕES DE ELEMENTOS DA PAISAGEM AO LONGO DO TEMPO EM ÁREA DA BACIA HIDROGRÁFICA (TAQUARITINGA -SP- BRASIL)." In Meio ambiente: Avaliação dos impactos ambientais e planejamento ambiental, 13–23. Atena Editora, 2022. http://dx.doi.org/10.22533/at.ed.5592226082.

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Michaca, José Luis Hernández, and Víctor Manuel Sánchez Granados. "LA UTILIZACIÓN DE LA PROSPECCIÓN INDIRECTA DURANTE LA CARACTERIZACIÓN DE SITIOS CONTAMINADOS PARA REDUCIR EL VOLUMEN DE SUELO CONTAMINADO A REMEDIAR." In Meio ambiente: Avaliação dos impactos ambientais e planejamento ambiental, 34–39. Atena Editora, 2022. http://dx.doi.org/10.22533/at.ed.5592226084.

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Silva, Dayane Aparecida Da, Samaira Carla Wuicik, Sotero Marcos Tupinambá Correa De Souza, Tatiana dos Santos Pereira, and Carlos Alberto Brost. "Plano de negócio: Projeto piloto de um condomínio residencial com responsabilidade ambiental." In Administração Contemporânea, 203–34. 4th ed. Editora ZH4, 2021. http://dx.doi.org/10.51360/zh4.20215-6-p203-234.

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Abstract:
Este plano de negócios tem por finalidade apresentar o projeto de um condomínio residencial com responsabilidade ambiental e lançar no mercado imobiliário residências inovadoras, que utiliza desta consciência para criar lares amigos da natureza com baixo impacto ao meio ambiente no empreendimento. A empresa concebida para idealizar este projeto piloto, será a construtora de imóveis WP & SS Ltda., idealizadora do projeto inovador que irá oferecer residências que atendam não apenas a necessidade de abrigo, mas também a satisfação dos clientes em adquirir uma residência onde através de ações cotidianas seja possível contribuir com a preservação do meio ambiente e dos recursos naturais, de forma a obter retorno financeiro em longo prazo por meio da economia que alcançará pela utilização de fontes alternativas que supram suas necessidades. Apesar de não atingir a sustentabilidade do setor, a empresa adotará métodos para que os usuários consigam utilizar de forma consciente e econômica sua moradia a fim de reduzir os impactos ambientais gerados devido ao crescimento populacional e por sua vez, residencial. A proposta da equipe visa compensar a degradação ocasionada pela construção civil ao meio ambiente com uma construção amiga da natureza.
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Gonçalves Lunardi, Diana, and Júlio César Rodrigues de Sousa. "Racionalidade colonial, transição energética e a conservação da biodiversidade no semiárido." In Estudos em Direito Ambiental - Territorialidade, racionalidade e decolonialidade, 157–67. Editora Licuri, 2022. http://dx.doi.org/10.58203/licuri.839210.

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Abstract:
Nos últimos anos houve um crescimento exponencial da energia solar fotovoltaica no Brasil, incentivado pelo interesse do setor financeiro rentista no desenvolvimento de grandes projetos de energias renováveis. O pensamento assentado na racionalidade colonial é observado na expansão energética brasileira, com a priorização do lucro e na acumulação de capital, em detrimento do meio ambiente. A busca por investimentos criou uma competição entre Estados e a flexibilização das exigências ambientais transformou o licenciamento ambiental em uma mera formalidade, dada a facilidade de obtenção. Verificou-se ainda a inexistência de políticas públicas no país para o aproveitamento de áreas degradadas ou em processo de desertificação para a geração de energia limpa. Por fim, percebe-se que o bioma semiárido é o mais afetado com a transição energética brasileira, já que concentra grande parte dos novos projetos, com grandes impactos ambientais para a sua fauna e flora.
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Garay Tinoco, Jesús Antonio, María Teresa Vélez, Jaime Becerra, Luis Alvaro Mendoza Mazzeo, Rodrigo Pedraza, and Francisco Cabanzo. "Diagnóstico ambiental del Archipiélago Isla del Rosario como fundamento para su ordenamiento territorial." In Anuario Científico CIOH 1975 - 2000, 17–36. Direccion General Maritima - DIMAR, 2000. http://dx.doi.org/10.26640/anuario.cioh-2000.art3.

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Abstract:
La metodología propuesta por Garay et al., ( 1998) fue aplicada para la elaboración del diagnóstico ambiental del Archipiélago Islas del Rosario, con el objetivo de identificar las actividades de mayor impacto sobre los recursos del sistema, los conflictos entre actores y agentes, las áreas críticas y va liosas, los elementos estratégicos y críticos, y ponderar los problemas ambientales y la capacidad de gestión ambiental para solucionarlos, proponiendo a partir de este análisis integral, una Agenda Preliminar para la gestión ambiental de la zona insular, de la cual hace parte el Plan de Ordenamiento Territoria
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Conference papers on the topic "IMPATTO AMBIENTALE"

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Mastronardi, Luigi, and Elena Battaglini. "Turismo sostenibile e tensioni urbane nel terzo millennio." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7990.

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Abstract:
Il processo di urbanizzazione è un fenomeno che, negli ultimi decenni, ha registrato notevoli cambiamenti, i quali hanno avuto delle ripercussioni sulla distribuzione della popolazione mondiale tra aree urbane e rurali. L’aumento di popolazione nei centri urbani sta già creando problemi relativi alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti e alla disponibilità e qualità della risorsa idrica, come anche problemi di sicurezza sanitaria nelle periferie che continuano ad espandersi in assenza di infrastrutture e servizi. In relazione a ciò, il modello di sviluppo urbano sostenibile assume una valenza strategica in termini sociali, economici ed ambientali. Il turismo può, infatti, contribuire ad aumentare la vitalità economica delle città e a rafforzare il senso di identità urbana. Il turismo sostenibile contribuisce, inoltre, a mantenere l'integrità ambientale e culturale delle comunità, a conservare il patrimonio naturale e le zone ecologicamente sensibili. In questa Sessione dedicata al turismo è stata avviata una riflessione su ciò che il turismo può e deve fare per la sostenibilità del territorio, in maniera particolare di quello urbano. Diventa fondamentale comprendere in che modo il turismo può essere un elemento che può dare un contributo significativo allo sviluppo e all’innovazione sostenibile urbana, dato il suo impatto trasversale sulla società e le sue molteplici sfaccettature ambientali, economiche, sociali, culturali. In conclusione, sulla base degli spunti emersi è lecito affermare che il turismo rappresenti una opportunità di trasformazione delle città e dei territori circostanti, modificando gli equilibri sociali e culturali, economici e urbanistici, riuscendo persino a cambiare il modo di intendere e di vivere le città.
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Carvalho, Thaís Arlete Evangelista da Silva, Maria Helena Felix Frazão, and Sthephany Victoria Barros De Farias. "RESÍDUOS SÓLIDOS E OS IMPACTOS AMBIENTAIS: UM ESTUDO DE CASO NO MUNICIPIO DE NOVA OLINDA DO MARANHÃO." In I Congresso Nacional On-line de Conservação e Educação Ambiental. Revista Multidisciplinar de Educação e Meio Ambiente, 2021. http://dx.doi.org/10.51189/rema/1710.

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Abstract:
Introdução: Os resíduos sólidos são elementos negativos, causador da degradação ambiental. O conhecimento da composição do lixo urbano é essencial para programar um gerenciamento adequado. A importância da educação ambiental é essencial para o manuseamento adequado destes, pois a mesma é um instrumento para a reflexão das pessoas na valorização do meio ambiente. Objetivo: O presente trabalho teve como objetivo avaliar a forma como os resíduos sólidos da cidade de Nova Olinda do Maranhão são tratados e os impactos ambientais negativo advindos pela má disposição destes. Materiais e Métodos: O estudo foi realizado através de estudo de caso com pesquisa de campo, fazendo observações diretas sob área de estudo, visando a diagnosticar a situação atual do Resíduo Sólido. Para tanto, utilizou-se de levantamento fotográfico, buscando representar os possíveis impactos ambientais ocasionados pelo Resíduo Sólido, no decorrer da cidade. Quanto ao método de avaliação de impactos ambientais, utilizou-se para avaliar o Aterro Sanitário, identificação e descrição dos possíveis impactos ambientais ocorridos na área. Resultados: No município foram constatados nos três locais da cidade (entrada, saída e praça), os impactos ambientais como: poluição visual, degradação do solo, possível degradação do lençol freático e entre outros; no aterro municipal foram detectados qualitativamente: compactação do solo, emissão de gases de efeito estufa, Possível depreciação do lençol freático, Stress da Fauna local, Redução da biodiversidade nativa, Redução da capacidade de sustentação da flora, Redução da biota do solo, Poluição visual e Proliferação de doenças Conclusão: A Educação Ambiental integra o ser humano ao meio ambiente ela deve estar inserida em um planejamento como uma ação pedagógica necessária; É necessário mais campanhas, por parte do ministério do meio ambiente e uma melhor Gestão de Resíduos Sólidos do governo municipal e estadual, devem investir em locais para tratamento desses resíduos sólidos, devendo melhorar a forma de utilização do Aterro Sanitário Municipal.
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Mota Manhães Pedrosa dos Santos, Mateus, Simone Vasconcelos Silva, and Cristiane Nunes Ferreira. "ANÁLISE DE SUSTENTABILIDADE: UM ESTUDO DE CASO EM UMA CERÂMICA FAMILIAR." In Congresso Internacional de Conhecimento e Inovação (ciKi). Congresso Internacional de Conhecimento e Inovação (ciKi), 2022. http://dx.doi.org/10.48090/ciki.v1i1.1244.

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Abstract:
O Sistema Contábil Gerencial Ambiental (SICOGEA) é uma ferramenta de gestão ambiental, que une a Contabilidade, através de controles, ao meio ambiente. O Sistema aborda fatores ambientais, econômicos e sociais para identificar atividades com baixa eficiência ecológica e propor soluções sustentáveis para os diversos atores envolvidos nesta problemática. Baseado nesta ideia, e no conhecimento do setor cerâmico vermelho como um setor pouco desenvolvido, com processos produtivos ultrapassados e grande impacto ambiental, o presente trabalho propõe a utilização do SICOGEA para auxiliar os gestores da indústria a verificar o índice de sustentabilidade de suas corporações. Os resultados desse trabalho consistem no mapeamento das principais fontes poluentes, na avaliação do índice de sustentabilidade da empresa ser 72,6%, e nas ações implementadas que geram valor para o meio ambiente.
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Felix, Poliana, and José Pedrosa. "O saber ambiental de estudantes do último ano do curso de engenharia ambiental." In Simpósio Internacional Trabalho, Relações de Trabalho, Educação e Identidade. Appos, 2020. http://dx.doi.org/10.47930/1980-685x.2020.0306.

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Abstract:
As questões ambientais, atualmente, têm sido abordadas de maneira que vão além dos impactos naturais, abrangendo aspectos socioeconômicos, políticos e culturais. Este artigo e fruto de uma pesquisa de mestrado referente ao lugar dos saberes da educação ambiental na formação de futuros engenheiros ambientais em duas instituições federais de ensino superior em Minas Gerais. Neste trabalho faz-se uma abordagem sobre os temas educação em engenharia, saber ambiental e ensino em engenharia. A pesquisa empírica se deu por meio de entrevistas semiestruturadas com oito alunos dos referidos cursos, sendo quatro de cada instituição. O objetivo da pesquisa foi explicitar as relações entre a Educação em Engenharia e a Educação Ambiental a partir dos saberes ambientais relatados por alunos do último ano de cursos de Engenharia Ambiental. A noção de saber ambiental foi tomada a partir das elaborações de Enrique Leff que consiste na construção de um pensamento crítico, reflexivo e complexo, acerca da ordem natural, social, politica e cultural, sem trazer uma ideia uniformizadora e sim valorizando a multiplicidade que integra a sociedade. A expectativa em relação a este saber na formação do engenheiro ambiental era que ele seja formador de uma visão holística e complexa acerca das questões ambientais. Como comprovações mais relevantes, destacamos o distanciamento de alguns alunos quanto aos princípios e valores dos saberes da educação ambiental, uma vez que nas respostas predominaram aspectos conservacionistas do ambiente.
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Felix, Poliana, and José Pedrosa. "O saber ambiental de estudantes do último ano do curso de engenharia ambiental." In Simpósio Internacional Trabalho, Relações de Trabalho, Educação e Identidade. Appos, 2020. http://dx.doi.org/10.47930/1980-685x.2020.0306.

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Abstract:
As questões ambientais, atualmente, têm sido abordadas de maneira que vão além dos impactos naturais, abrangendo aspectos socioeconômicos, políticos e culturais. Este artigo e fruto de uma pesquisa de mestrado referente ao lugar dos saberes da educação ambiental na formação de futuros engenheiros ambientais em duas instituições federais de ensino superior em Minas Gerais. Neste trabalho faz-se uma abordagem sobre os temas educação em engenharia, saber ambiental e ensino em engenharia. A pesquisa empírica se deu por meio de entrevistas semiestruturadas com oito alunos dos referidos cursos, sendo quatro de cada instituição. O objetivo da pesquisa foi explicitar as relações entre a Educação em Engenharia e a Educação Ambiental a partir dos saberes ambientais relatados por alunos do último ano de cursos de Engenharia Ambiental. A noção de saber ambiental foi tomada a partir das elaborações de Enrique Leff que consiste na construção de um pensamento crítico, reflexivo e complexo, acerca da ordem natural, social, politica e cultural, sem trazer uma ideia uniformizadora e sim valorizando a multiplicidade que integra a sociedade. A expectativa em relação a este saber na formação do engenheiro ambiental era que ele seja formador de uma visão holística e complexa acerca das questões ambientais. Como comprovações mais relevantes, destacamos o distanciamento de alguns alunos quanto aos princípios e valores dos saberes da educação ambiental, uma vez que nas respostas predominaram aspectos conservacionistas do ambiente.
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Da Silva, Maíra Macedo, Diogo Augusto Frota De Carvalho, Jaildo Ribeiro Barbosa, Marcolina Borges Martins, and Carliane Gonçalves Moreira. "AÇÕES DE EDUCAÇÃO AMBIENTAL PARA PROMOVER O TURISMO SUSTENTÁVEL EM ÁREA PRESERVADA DE PASTOS BONS- MA." In I Congresso Brasileiro de Biodiversidade Virtual. Revista Multidisciplinar de Educação e Meio Ambiente, 2021. http://dx.doi.org/10.51189/rema/1075.

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Abstract:
Introdução: A prática do turismo em áreas de preservação ambiental têm gerado intensas discussões acerca dos impactos antrópicos dessa atividade na natureza. Nesse sentido, percebe-se que a questão ambiental torna-se cada vez mais pertinente, visto que existe um constante desafio em implantar um turismo sustentável em áreas do meio ambiente legalmente protegidas e preservadas. Objetivo: Realizar um estudo de caso na região turística da cachoeira Pedra de Fogo, localizada no município de Pastos Bons – MA, Nordeste do Brasil, no intuito de investigar os impactos ambientais antrópicos, e assim propor ações de Educação Ambiental que mitiguem e promovam o turismo sustentável na região. Materias e Métodos: Utilizou-se uma abordagem qualitativa, onde a coleta dos dados deu-se através de visitas de campo e obtenção de registros fotográficos que ilustravam a vigente situação da área de pesquisa. Resultados: Constatou-se que a área preservada da Cachoeira Pedra do Fogo sofre impactos ambientais significativos, sendo observada a presença de lixo de diferentes composições, onde havia predominância de plásticos e vidro, além de baixo potencial arbóreo nas proximidades, o que evidencia a possibilidade de extração de recursos naturais como madeira (desmatamento), acentuando a escassez de água útil para manutenção do ecossistema e preservação da biodiversidade, ocasionando o assoreamento das águas. Conclusão: A área preservada da Cachoeira Pedra do Fogo está negativamente impactada por um turismo insustentável, prejudicando o ecossistema biótico e abiótico. Sugerem-se assim melhorias no planejamento turístico mediante adoção de políticas públicas e ações de educação ambiental entre os setores público e privado que priorizem a questão ambiental, equilibrando assim a preservação do meio ambiente com o turismo sustentável.
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Fernandes, Luara, Mércurie Rocha, and Dayana Costa. "USO DO CLUSTERING PARA ANÁLISE DO IMPACTO DO SISTEMA CONSTRUTIVO NO CONSUMO DE ÁGUA, CONSUMO DE ENERGIA E GERAÇÃO DE RESÍDUOS DE CANTEIRO DE OBRAS." In XVIII ENCONTRO NACIONAL DE TECNOLOGIA DO AMBIENTE CONSTRUÍDO. UFRGS, 2020. http://dx.doi.org/10.46421/entac.v18i.985.

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Abstract:
O setor da construção ainda contribui bastante com impactos negativos causados ao meio ambiente, porém está ciente da sua responsabilidade com a sustentabilidade no ciclo de vida de uma edificação. Visando a mitigação de impactos, o setor tem usado a medição de desempenho, com o emprego de indicadores ambientais. No entanto, muitas vezes os gestores avaliam esses indicadores do ponto de vista qualitativo, não utilizando técnicas de análise quantitativa, as quais podem explicitar tendências e problemas não tão evidentes. Assim, o objetivo desse estudo piloto é avaliar a eficácia da técnica clustering (agrupamento) para análise de padrão de impacto ambiental de obras de edificações, a partir de valores de referência dos indicadores do PBQP-H. O estudo aplicou a técnica visando identificar se o sistema construtivo é uma característica do projeto de construção que tem influência nos impactos ambientais associados a esses indicadores. A principal contribuição desse estudo é a identificação do clustering como possível instrumento nesse tipo de análise, uma vez que foram verificadas tendências de agrupamento de canteiros por sistema construtivo.
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Sousa, Signey Everton Edival de, Kaline Oliveira De Sousa, Daniele Ferreira De Moura, and Maria Lenice Batista Pinheiro. "EDUCAÇÃO AMBIENTAL: PANORAMA DO CONHECIMENTO DOS GRADUANDOS EM ENGENHARIA CIVIL." In II Congresso On-line Internacional de Sustentabilidade. Revista Multidisciplinar de Educação e Meio Ambiente, 2021. http://dx.doi.org/10.51189/rema/2050.

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Abstract:
Introdução: A construção civil é uma das áreas que mais agride o meio ambiente atualmente, devido à falta de informação dos profissionais desta área, de como proceder de forma correta, logo se é de extrema importância uma adequada educação ambiental no curso de engenharia civil. Porém, mesmo com a sua relevância, muitas faculdades de engenharia civil permanecem desfocadas sobre a aplicação de conteúdos qualificados sobre educação ambiental, apresentando como deve ser a relação de um profissional da engenharia civil com a natureza. Objetivos: Nesse sentido, buscou-se investigar o panorama do conhecimento de graduandos de engenharia civil a respeito da educação ambiental. Material e Métodos: A presente pesquisa trata-se de uma revisão integrativa da literatura, na qual foi realizada uma pesquisa qualitativa, com estudos sobre a relevância do conhecimento da educação ambiental na graduação em engenharia civil. Em que foi realizada a pesquisa nas bases de dados da CAPES, a partir de bibliografias já existentes sobre o assunto nos últimos 10 anos, possuindo critérios de inclusão e exclusão para melhor chegar aos artigos almejados sobre o tema, em que foram escolhidos 10 para a análise. Resultados: Assim, pode-se notar que o aprendizado dos graduandos de engenharia civil na área de gestão ambiental é deficiente, com pouco ou nenhum conteúdo disciplinar sobre esta temática, que acarreta em um conhecimento insuficiente, gerando consequências para os futuros profissionais atuantes. Deste modo, a falta de pesquisas ambientais na formação do engenheiro civil deve ser corrigida, pois sua possível continuidade irá refletir no trabalho destes, alterando diretamente a qualidade e a manutenção do meio ambiente. Logo, é necessário intervir na composição do currículo, agregando disciplinas relacionadas ao meio ambiente, sustentabilidade, dentre outros. Conclusão: Com base nos resultados obtidos, se faz imprescindível a aplicação de disciplinas de educação ambiental na graduação dos profissionais de engenharia civil, visto que terá enormes benefícios futuros para o meio ambiente, pois atualmente, a construção civil gera grandes impactos ambientais. Desta forma, alcançou-se ao objetivo almejado na presente pesquisa.
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Cerqueira, Joaci Dos Santos, and Helder Neves De Albuquerque. "IMPACTOS AMBIENTAIS DE UM CEMITÉRIO NÃO SUSTENTÁVEL NA PARAÍBA." In II Congresso On-line Internacional de Sustentabilidade. Revista Multidisciplinar de Educação e Meio Ambiente, 2021. http://dx.doi.org/10.51189/rema/2071.

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Abstract:
Introdução: Os cemitérios brasileiros, em sua maioria, apresentam grandes riscos à saúde da população e prejudicam a qualidade do meio ambiente e geralmente, quanto a sua implantação tem sido feita em terrenos de baixo valor imobiliário ou em condições geológicas e hidrológicas inadequadas. Objetivos: Analisar os impactos ambientais provenientes do funcionamento do cemitério público de Puxinanã-PB, Brasil. Material e métodos: Tratou-se de uma pesquisa exploratória e de caráter descritivo com uso de observação in loco na área de estudo, técnicas de geoprocessamento e uso de Checklist no período de agosto a dezembro de 2020. Resultados: Conforme a Norma Administrativa do órgão ambiental do Estado da Paraíba caracteriza-se como um empreendimento de grande potencial poluidor. Não cumpre a legislação vigente (Resoluções CONAMA nº 335, de 3 de abril de 2003; nº 368, de 28 de março 2006 e nº 402, de 17 de novembro de 2008), assim apresentando impactos negativos no meio físico, químico, biológico e antrópico. O escoamento, a lixiviação e a infiltração das águas superficiais contaminam o lençol freático e os produtos do necrochorume são escoados e/ou infiltrados diretamente no solo e carreados para o riacho a montante do açude que a população da cidade faz uso dessa água. Quanto aos resíduos não humanos, diagnosticou-se que o cemitério estudado não atendeu as Resoluções e os resíduos acarretam contaminação no entorno. Conclusão: Devido a superlotação e a falta de cumprimento das Resoluções em vigor, novos sepultamentos devem ser evitados, devendo este cemitério ser ampliado, desde que submetido as adequações e exigências da legislação que trata sobre licenciamento ambiental de cemitérios. Por ser um caso de saúde pública, necessita urgentemente de uma intervenção dos órgãos ambientais competentes, a fim de cobrar medidas eficientes para minimizar os impactos negativos, compensar os danos causados à população e ao meio ambiente.
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Silva, Larissa, Francisco Medeiros, and Luiz Neto. "IMPACTOS AMBIENTAIS E LEGISLAÇÃO: SUBSÍDIOS Á RECUPERAÇÃO AMBIENTAL DO RIO MOSSORÓ/RN, BRASIL." In III Simpósio Brasileiro de Recursos Naturais do Semiárido. Associação COMVERGIR Sustentável, 2017. http://dx.doi.org/10.18068/iiisbrns2017.radrs810.

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Reports on the topic "IMPATTO AMBIENTALE"

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Hurwitz, Zachary, Caren Kremer, Martín Sosa, Andrea Gaviano, Sonia Chávez, Robert Langstroth, Ángeles López, and Guillermo González. Memoria síntesis del estudio socioambiental estratégico para el desarrollo de proyectos sostenibles de infraestructura en el Chaco paraguayo. Banco Interamericano de Desarrollo, August 2022. http://dx.doi.org/10.18235/0004401.

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Abstract:
Este documento presenta los resultados de un estudio de impacto realizado desde una mirada estratégica y macrorregional de los proyectos incluidos en los planes y programas de infraestructura lineal previstos y en ejecución en el Chaco paraguayo (con énfasis en los proyectos de infraestructura vial). Este documento no sustituye a los Estudios de Impacto Ambiental y Social de cada uno de los proyectos individuales, preceptivos para la obtención de las respectivas licencias ambientales.
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Rodríguez Borray, Gonzalo Alfredo, Cesar Augusto Forero Camacho, Santiago Andrés Roa Ortiz, Maria Margarita Ramírez Gómez, Bellanid Huertas Carranza, Juan Gonzalo López Lopera, Ximena López González, Diego Fernando Avendaño Avendaño, and Leidy Yibeth Deantonio Florido. Socioeconómico y ambiental: servicios ecosistémicos. Corporación Colombiana de Investigación Agropecuaria - AGROSAVIA, 2022. http://dx.doi.org/10.21930/agrosavia.infografia.2022.3.

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Abstract:
Los servicios ecosistémicos permiten: la adaptación de la práctica agrícola acorde con cada ecosistema. Reducir el impacto negativo causado por la dependencia al uso de maquinaria, agroquímicos, contaminación del agua y emisiones de gases de efecto invernadero. Alcanzar el mayor aprovechamiento de los recursos disponibles, mantener fertilidad del suelo, diversidad de especies, ciclos hidrológicos locales y recirculación de nutrientes, entre otros.
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Montano, Yeidy, Pedro M. Tapia, Cristian Quispe, and Beatriz Fuentealba. El Drenaje Ácido de Roca y sus potenciales impactos ambientales. Instituto Nacional de Investigación en Glaciares y Ecosistemas de Montaña, 2022. http://dx.doi.org/10.36580/inaigem.document12.

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Abstract:
El Drenaje Ácido de Roca es un proceso que incorpora de manera natural metales pesados a los cuerpos de agua, principalmente en las cabeceras de cuenca. Este folleto presenta información sobre cómo se genera el problema del Drenaje Ácido de Roca (DAR), describiendo las etapas y factores que influyen en su formación, y cómo el retroceso glaciar está acelerando el problema. Se mencionan cuáles son los principales impactos del DAR en los ecosistemas terrestres, acuáticos y en la salud humana. En la sección final se presentan algunas tecnologías existentes para mitigar los efectos del DAR, y se identifican algunos puntos con probable presencia de DAR a nivel nacional (Perú).
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Santos, Jorge, Tereza Giannini, and Sâmia Nunes. Indicadores ambientais e socioeconômicos para medir o impacto da recomposição florestal. ITV, 2020. http://dx.doi.org/10.29223/prod.tec.itv.ds.2020.14.santos.

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Montano, Yeidy, Pedro M. Tapia, Anthony Fow, and Beatriz Fuentealba. Fitorremediación. Una alternativa para tratar la contaminación ambiental. Instituto Nacional de Investigación en Glaciares y Ecosistemas de Montaña, 2022. http://dx.doi.org/10.36580/inaigem.document13.

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Abstract:
En este folleto se presentan las definiciones de fitorremediación (remediación con plantas) y biorremediación (remediación con otros organismos vivos), como una estrategia de mitigación que permite reducir la concentración de metales pesados en suelos y/o aguas contaminadas. Se explica qué son los metales pesados y sus impactos en la salud humana. Se dan algunas definiciones útiles para comprender los mecanismos de fitorremediación y formas de medirlo, así como elementos que potencian su capacidad de remediación. También se incluye una lista de especies de plantas altoandinas con potencial fitorremediador y los temas que desde el INAIGEM se está trabajando.
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Marques de Magalhães, Marcelo, and Divina Lima. Agricultura de Baixo-Carbono no Brasil: O Impacto Ambiental e Comercial das Atuais Políticas Agrícolas. ICTSD, December 2014. http://dx.doi.org/10.7215/ag_ip_20141202b.

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Evia Duarte, Daniela, Lilia Hernández Sotelo, Salma Abraham, and Osvaldo Cristaldo. Impulsando proyectos urbanos: una estrategia de comunicación y participación social para promover una transformación urbana colaborativa: experiencias en Paraguay. Banco Interamericano de Desarrollo, August 2022. http://dx.doi.org/10.18235/0004407.

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Abstract:
Durante el último siglo, hemos sido testigos de que el crecimiento urbano y la forma que toman las ciudades impacta a un gran número de personas. Las ciudades ofrecen acceso a empleos, a servicios de salud y a oportunidades de crecimiento; por lo tanto, su planeación es esencial y un gran reto para los gobiernos. Entre los objetivos de los proyectos de mejoramiento urbano del Banco Interamericano de Desarrollo (BID), se incluyen mejorar el hábitat urbano, incrementar el acceso a la infraestructura y los servicios urbanos que brindan las ciudades, así como fortalecer la capacidad de gobernanza. El mejoramiento del acceso a la infraestructura genera impactos sociales, urbanos, económicos y financieros tangibles que permiten atender las necesidades de los habitantes de las ciudades. El proceso requiere de variables políticas y el fortalecimiento de las capacidades de las autoridades para lograr intervenciones efectivas y de largo plazo. Esta nota presenta el Programa de Rehabilitación y Vivienda Bañado Sur - Barrio Tacumbu (PRVBT) y la Estrategia de Comunicación y Participación Social (ECPS) como ejemplo de los esfuerzos que ha realizado el BID en línea con la Norma De desempeño Ambiental y Social 10 del Marco de Políticas Ambientales y Sociales, en proyectos dedicados a atender las diversas inquietudes relacionadas a los asentamientos informales en Asunción, Paraguay.
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Piñeiro, Valeria, Joaquín Arias, Pablo Elverdin, Ana María Ibáñez, Cristian Morales Opazo, Steve Prager, and Máximo Torero. Promover prácticas agrícolas sostenibles: De los incentivos a la adopción y los resultados. Inter-American Development Bank, April 2021. http://dx.doi.org/10.18235/0003228.

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Abstract:
Las prácticas agrícolas sostenibles permiten un uso más eficiente de los recursos naturales, mitigan el impacto de la agricultura en el medio ambiente y fortalecen la capacidad de adaptación al cambio climático y la variabilidad climática. Debido a que estas prácticas generalmente requieren un esfuerzo sustancial o la asignación de recursos por parte de los agricultores, se necesitan incentivos para apoyar la adopción por parte de los agricultores. A pesar del creciente interés, ha habido poca evaluación sistemática de los incentivos-adopción-cadena de resultados, es decir, qué incentivos promueven mejor la adopción y cuáles conducen a los resultados de sostenibilidad deseados. Este informe presenta los resultados de una revisión de la literatura que examinó (1) la adopción de prácticas agrícolas bajo tres tipos de incentivos, de mercado y no de mercado, regulatorias y las transferecias condicionadas, y (2) el impacto en la productividad, la rentabilidad y la sostenibilidad ambiental. Con base en esta revisión, ofrece un conjunto de siete principios probados a seguir en el diseño e implementación de incentivos para la agricultura sostenible.
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Costa, Paulo, Gisele Nunes, Vitória Martins, Renato Oliveira, José Bitencourt, and Guilherme Oliveira. Manual para o monitoramento da ictiofauna por meio de DNA ambiental (eDNA). ITV DS, 2021. http://dx.doi.org/10.29223/prod.tec.itv.ds.2020.24.costa.

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Abstract:
A ictiofauna amazônica é composta por uma enorme diverdidade de peixes sendo muitas espécies de ocorrência local. Programas de conservação e monitoramento são muitas vezes dificultados tanto pela falta de especialistas quanto pela dificuldade da captura dos espécimes. A criação de indicadores biológicos é de suma importância principalmente para mineração, que necessita realizar monitoramento periódico para verificar se suas atividades estão ou podem causar impactos sob a diversidade ao entorno do empreendimento. Na Serra dos Carajás, um dos maiores depósitos mineral do mundo, existem lagoas que demandam monitoramento devido suas peculariedades e possibilidades de impactos. Essas lagoas são formadas sob crostas lateríticas ricas em ferro, em platôs acima de 770 m acima do nível do mar, no qual o nível de água é mantido pelo do regime de chuvas da região. Pensando em estratégias de manejo mais eficientes e rápidos, este trabalho teve como objetivo validar uma nova abordagem de levantamento de biodiversidade da ictiofauna utilizando os rastros de DNA presentes no ambiente. Para isso, foi usado a técnica de DNA metabarcoding que permite avaliar a diversidade e riqueza de espécies sem necessidade de captura, e sim através da análise de pequenos fragmentos de DNA a partir de uma amostras ambiental, como água ou sedimentos dos rios e lagoas.
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González, Mario, and Marion Le Pommellec. Evaluación de impacto del componente 1 del Programa Ambiental de Gestión de Riesgos de Desastres y Cambio Climático (PAGRICC). Inter-American Development Bank, April 2019. http://dx.doi.org/10.18235/0001719.

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