Journal articles on the topic 'Immobiliare'

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1

Berbenni, Enrico. "Banche miste e ciclo immobiliare. L'esperienza di Comit e Credit (1918-1934)." SOCIETÀ E STORIA, no. 134 (February 2012): 741–68. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-134006.

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Abstract:
Obiettivo di questo articolo č di studiare le modalitÀ attraverso cui le due principali banche miste italiane, la Banca commerciale italiana e il Credito italiano, presero parte all'espansione del mercato edilizio ed immobiliare durante gli anni venti del Novecento e come invece reagirono alla successiva crisi, mettendo in luce le differenze esistenti tra i due istituti nel modo di operare sul mercato. Queste banche avevano giÀ operato nel settore ma fu negli anni venti che il loro intervento si strutturň in misura piů evidente, dapprima cogliendo le opportunitÀ offerte da una congiuntura nazionale favorevole agli impieghi immobiliari, in seguito venendo indotte dal mutato quadro economico a riorganizzare la propria rete di partecipazioni azionarie in societÀ del comparto. Il sostegno finanziario fornito a queste ultime negli anni di crisi sembra suggerire un comportamento anticiclico da parte delle due banche, prima che l'intervento dell'Iri mutasse profondamente le loro possibilitÀ d'intervento anche nel settore edilizio ed immobiliare.
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Mantini, Pierluigi, and Alberto Scaravaggi. "I fondi immobiliari nel federalismo patrimoniale. Profili giuridici." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 161–69. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058016.

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Abstract:
La riforma del federalismo fi scale prende avvio con la legge delega n. 42/2009 e con il primo decreto attuativo n. 85/2010 sul federalismo patrimoniale. In particolare, l'art. 6 del decreto intende favorire la valorizzazione dei beni attraverso fondi comuni di investimento immobiliare e sancisce precise regole affinché i fondi possano svolgere un ruolo attivo. I fondi immobiliari sono strumenti finanziari che consentono ai risparmiatori di partecipare ai risultati economici di iniziative immobiliari, utilizzando il modello organizzativo del patrimonio gestito da un intermediario professionale, le Sgr (Societŕ di gestione del risparmio) che si occupano di fondi immobiliari. In specie, i fondi ad apporto pubblico possono costituire uno strumento evoluto per le politiche di sviluppo urbano.
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Gabrielli, Laura, Aurora Greta Ruggeri, and Massimiliano Scarpa. "Detecting information transparency in the italian real estate market: a machine learning approach [Identificare la trasparenza informativa nel mercato immobiliare italiano: un approccio machine learning]." Valori e Valutazioni 31 (February 2023): 33–47. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223104.

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Abstract:
This research aims to understand how market transparency and data reliability can influence valuation procedures and decision-making processes in the Italian real estate market. Through the analysis of three different real estate markets and the validation of the information collected, this paper’s goal is to understand whether and to what extent the use of asking prices instead of actual purchase and sale prices can lead to valuation errors, increase the uncertainty of valuation, and undermine investment decision-making processes. The research results highlight the primary sources of information opacity in the Italian real estate market, classifying them according to their impact on real estate value. The novelty of this research lies in the integrated use of machine learning techniques, computer programming and multi-parametric valuation procedures to understand and manage information opacity in the Italian real estate market, particularly regarding the estimation of the market value of properties belonging to the residential segment. Questa ricerca si pone come obiettivo il comprendere come la trasparenza del mercato e correttezza delle informazioni influenzino i procedimenti di stima e i proessi decisionali nel mercato immobiliare italiano. Attraverso l’analisi di tre differenti mercati immobiliari e la verifica delle informazioni relative ai prezzi di offerta, il presente contributo vuole capire se, e in quale dimensione, l’impiego dei prezzi di offerta in luogo dei reali prezzi di compravendita possano portare a commettere errori valutativi, ad aumentare l’incertezza nelle stime e a pregiudicare il processo decisionale negli investi- menti. I risultati della ricerca evidenziano quali sono le fonti primarie di opacità informativa nel mercato immobiliare italiano, classificandole in base al loro impatto sulla stima del valore immobiliare. La novità di questa ricerca risiede nell’uso integrato di tecniche di machine learning, programmazione informatica e procedure di stima multi-parametrica al fine di comprendere e gestire l’opacità informativa nel mercato immobiliare italiano, in particolare riguardo la stima del più probabile valore di mercato degli immobili appartenenti al segmento residenziale.
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4

Giannotti, Claudio. "Il risk management nelle Sgr immobiliari tra regole, stato dell'arte e sfide aperte." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 3 (September 2011): 533–47. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-003007.

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Abstract:
Le Sgr che gestiscono fondi immobiliari devono avere una funzione di risk management. Il controllo dei rischi puň rappresentare non solo un obbligo regolamentare, ma anche un modus operandi premiante e un vantaggio competitivo. Occorre un passaggio culturale dallaformale allasostanziale. Attraverso un questionario inviato al gruppo di lavoro di Assogestioni, questo articolo si propone di analizzare lo stato dell'arte delmanagement delle Sgr immobiliari italiane, per evidenziare anche le principali sfide aperte per il settore. Dai questionari emerge che i rischi della Sgr sono gestiti attraverso un'articolata mappatura, che evidenzia i fattori di rischio nelle fasi del processo gestionale. Per la gestione dei rischi dei fondi immobiliari, le Sgr utilizzano prevalentemente l'analisi di sensitivitŕ sul business. Le principali sfide aperte sono: l'utilizzo di misurazioni e modelli statistici adatti agli investimenti immobiliari, la scarsa adeguatezza del sistema informativo immobiliare, l'efficacia della comunicazione interna ed esterna e la definizione dicondivise.
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5

Cerasoli, Mario, and Gianluca Mattarocci. "Rigenerazione urbana e finanza immobiliare: strategie di riuso intelligente delle città nell'era post-covid." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 3 (January 2022): 45–60. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-003004.

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Abstract:
La crisi pandemica ha stravolto il modo di vivere dei cittadini modificando l'ordine di priorità degli individui nelle loro scelte di investimento immobiliare e ha messo in evidenza i problemi dello sviluppo immobiliare degli ultimi decenni, che ha privilegiato la location rispetto alla qualità dell'immobile, spesso inseguendo modelli insediativi insostenibili, diffusi se non di-spersi. Il lockdown e lo smart working hanno evidenziato l'esigenza di ripensare l'abitare e di conseguenza il patrimonio immobiliare, privilegiando dimensione e qualità piuttosto che sol-tanto la location. In questo scenario, la rigenerazione urbana rappresenta uno strumento privi-legiato di intervento, anche se quasi sempre demandato all'iniziativa degli operatori privati. Sulla base di un'analisi combinata economico-urbanistica, l'articolo evidenzia le opportunità che la rigenerazione urbana può (e deve) avere sul mercato immobiliare e sulla società e quali devono essere allora i meccanismi di (buon) governo del territorio da parte delle istituzioni pubbliche per raggiungere un ragionevole equilibrio tra interesse collettivo e interesse privato (senza demonizzare la rendita).
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Lisa, Giorgio. "Simulazione e revocatoria dell’accordo di separazione e successivo trust (Trib. Terni, 18 maggio 2022)." Trusts, no. 6 (December 1, 2022): 1046–50. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.212.

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Abstract:
Massima La domanda revocatoria ex art. 2901 cod. civ. diretta avverso l’atto istitutivo di trust autodichiarato è utilmente formulato in quanto tale atto ha anche contenuto dispositivo. È revocabile ex art. 2901, comma 4, cod. civ. il trust familiare autodichiarato istituito dalla moglie su un compendio immobiliare (villino con terreno) assegnatogli dal marito a mezzo di accordo contenuto in verbale di separazione consensuale e revocato ex art. 2901 cod. civ.: la natura gratuita di siffatto trust rende superfluo l’accertamento della mala fede in capo alla disponente–trustee; a ogni modo, la vicinanza cronologica tra l’acquisto del compendio immobiliare da parte della disponente–trustee e l’istituzione del trust, nonché la forma autodichiarata del trust con riserva in capo alla disponente-trustee del diritto di abitazione sul compendio immobiliare lasciano presumere un intento frodatorio comune ai coniugi.
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Locurcio, Marco, Francesco Paolo Del Giudice, Debora Anelli, Francesco Tajani, and Debora Anelli. "An asset allocation model for defining optimal property portfolios in terms of risk/return." Valori e Valutazioni 29 (January 2022): 41–56. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212905.

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Abstract:
The widespread uncertainty that characterizes the current world economic situation has also influenced the real estate market, leading investors towards generally lower risk profiles and more stable returns. However, in the absence of adequate skills, it is difficult to carefully manage the main risks factors which occur during the decision-making process. The aim of the research is to define and implement an asset allocation evaluation model able to support public and private investors for the identification of the most suitable allocation of limited financial resources for core/core plus real estate investments. The computational logic of goal programming is applied for detecting the optimal composition of property portfolios in terms of risk/return. The proposed model has been implemented to an Italian case study, proving to be a valid support tool in the definition of efficient real estate investment strategies. L’instabile congiuntura economica ha determinato un atteggiamento prudente degli investitori immobiliari pubblici e privati, indirizzandoli verso strategie di allocazione delle risorse caratterizzate da rischi contenuti e da rendimenti costanti. Nonostante ciò, i fattori di rischio che possono influenzare la performance di un portafoglio immobiliare sono molteplici e spesso difficilmente gestibili senza le competenze adeguate. L’obiettivo della presente ricerca riguarda la definizione e la sperimentazione di un asset allocation model che, attraverso la logica e gli algoritmi del Goal Programming, possa supportare il generico investitore – dotato di budget finanziario prestabilito e interessato ad investimenti di tipo core e core-plus - nel complesso processo decisionale finalizzato alla costruzione di portafogli immobiliari “ottimali” in termini di rischio/rendimento. I risultati ottenuti dall’applicazione a un ipotetico caso studio inerente a immobili ubicati nel contesto territoriale italiano, evidenziano le potenzialità del modello proposto, quale valido strumento di supporto alle decisioni nella definizione di strategie d’investimento immobiliare efficienti.
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Giannotti, Claudio, and Gianluca Mattarocci. "La scelta della misura di rischio nella classificazione dei fondi immobiliari italiani." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 3 (September 2011): 549–69. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-003008.

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Abstract:
Il mercato immobiliare europeo č cresciuto significativamente negli ultimi anni e la realtŕ italiana ha dimostrato una crescita dei prodotti disponibili sia per la clientela retail che istituzionale. La grande diffusione presso il pubblico ha evidenziato l'opportunitŕ di definire delle semplici misure di rendimento/rischio di facile comprensione anche per gli investitori con scarse competenze finanziarie. La soluzione solitamente adottata nell'industria del risparmio gestito č rappresentata dalle misure. La letteratura in materia ha evidenziato la capacitŕ di tali strumenti di selezionare le migliori opportunitŕ di investimento nell'ipotesi semplificatrice di distribuzione normale dei rendimenti. Considerando il mercato italiano, l'articolo esamina la performance dei fondi immobiliari italiani nel periodo 2001-2009 e sottopone a verifica l'ipotesi di normalitŕ dei rendimenti conseguiti. Evidenziati i limiti di tale ipotesi semplificatrice, il contributo confronta i ranking basati sull'indice di Sharpe con quelli ottenuti utilizzando misure Rap che adottano approcci di misurazione del rischio differenti. I risultati ottenuti evidenziano che i diversi ranking portano a risultati non strettamente comparabili e quelli piů stabili nel tempo sono quelli costruiti utilizzando misure di rischio che non assumono l'ipotesi semplificatrice della normalitŕ dei rendimenti. L'esigenza di utilizzare tali misure corrette č piů chiara quando i fondi immobiliari fanno maggiore ricorso al debito e/o sono scarsamente negoziati nel mercato.
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Lorandi, Giacomo. "Immobili e traiettorie sociali. La famiglia Pernate nella Novara spagnola." STORIA URBANA, no. 168 (November 2021): 31–50. http://dx.doi.org/10.3280/su2021-168002.

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Abstract:
I più recenti studi sul mercato immobiliare e sulle pratiche abitative nelle città di antico regime hanno messo in luce il carattere polisemico della casa, il cui scambio risponde a logiche frastagliate, che abbracciano la dimensione sociale, politica e simbolica, oltre che economica stricto sensu. La casa, oltre a rispondere a un'esigenza primaria, è un bene capace di generare status e diritti. Questo articolo intende soprattutto segnalare piste interpretative delle fonti finora poco consuete. Si vuole in particolare osservare alcuni specifici aspetti dello scambio immobiliare, con l'obiettivo di mostrare come avviene l'allocazione dei capitali economici, sociali e relazionali all'interno di un gioco asimmetrico, nonché largamente per meato dal credito e dalle dinamiche sociali. Dal testo emerge l'importanza della scelta della tipologia abitativa e la connotazione sociale che questa conferiva al suo proprietario o locatario. Il caso della famiglia novarese dei Pernate è emblematico, poiché sono chiari e ben rintracciabili i passaggi che, dal contado, la portarono ai vertici del l'amministrazione di Novara
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Filippi, Francesca B. "L'intermediazione immobiliare a Torino negli anni del boom: l'esperienza Gabetti." TERRITORIO, no. 64 (February 2013): 116–17. http://dx.doi.org/10.3280/tr2013-064019.

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Debruche, Anne-Françoise. "L’équité judiciaire, de l’ombre à la lumière : archéologie d’une exception singulière aux règles de la publicité immobilière." McGill Law Journal 55, no. 4 (February 16, 2011): 819–67. http://dx.doi.org/10.7202/1000786ar.

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Abstract:
Québec (P.G.) c. Développements de demain soustrait la concession tacite de la propriété superficiaire à l’article 2938 C.c.Q., qui exige en termes pourtant non équivoques que la constitution de tout droit réel immobilier soit soumise à la publicité. Or, la propriété superfi-ciaire est indéniablement un droit réel immobilier puisque l’article 1009 C.c.Q. la qualifie de modalité du droit de propriété. Comment expliquer alors cette singulière exception à la publicité immobilière ? L’auteure dévoile le caractère friable de la motivation proposée par la Cour d’appel et procède à son archéologie juridique. Elle remonte jusqu’à Delorme c. Cusson, une décision de la Cour suprême du Canada de 1897 qui est à l’origine d’une jurisprudence québécoise qui régularise certains empiétements immobiliers en constatant la création ou le transfert implicite de droits réels immobiliers principaux, tel le droit de superficie. C’est dans le contexte de ce mimétisme transsystémique contestable basé sur l’équité judiciaire que la propriété superficiaire concédée de manière tacite est affranchie des règles fondamentales de la publicité immobilière. Delorme c. Cusson est ainsi le péché originel commis contre le droit strict québécois au nom du serpent tentateur « équité » dans le jardin transsystémique de la Cour suprême du Canada, dont les juges québécois ont depuis recueilli les fruits.
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Baraldi, Mario. "La rilevanza del patrimonio residuo del debitore nei confronti del quale sia esercitata azione revocatoria (A. Ancona 28 maggio 2021)." gennaio-febbraio, no. 1 (February 3, 2022): 121–25. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.58.

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Abstract:
MassimaE' revocabile ex art. 2901 c.c. il vincolo di destinazione ex art. 2645-ter posto in essere dal costituente, socio e fideiussore della debitrice principale nei confronti, successivamente al rilascio della fideiussione, essendo irrilevante la stima effettuata dal CTU diretta ad accertare il valore del compendio immobiliare ancora di proprietà del costituente.
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Mirabella, Nicolò. "Le donazioni. Alle origini del patrimonio monastico." ARCHIVIO STORICO PER LA SICILIA ORIENTALE, no. 2 (December 2021): 93–121. http://dx.doi.org/10.3280/asso2020-002007.

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Abstract:
Si presentano in trascrizione cinque documenti dell'inventario contenuto in questo catalogo ovvero cinque atti di donazione inter vivos o causa mortis inerenti alle origini, crescita e sviluppo del patrimonio immobiliare e non del "doppio monastero" ossia dei monasteri di San Nicolò l'Arena di Catania e di Santa Maria di Licodia in territorio di Paternò (secc. XIV -XV).
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Locurcio, Marco, Francesco Tajani, Debora Anelli, and Rossana Ranieri. "A multi-criteria composite indicator to support sustainable investment choices in the built environment / Un indicatore composito multicriteriale a supporto delle decisioni di investimento sul patrimonio edificato." Valori e Valutazioni 30 (August 2022): 85–100. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223006.

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Abstract:
The economic crisis generated by the current Covid-19 has scratched many of the certainties consolidated in the past, highlighting the fragility of the economic system and the need for a more efficient management of the investments. Extreme events, whether environmental, social, health and economic, trigger off shocks to which it is necessary to promptly react. Starting from these premises, many institutional investors are directing their capitals towards environmental interventions. In the real estate field this translates into promoting initiatives to improve the efficiency of the existing building heritage, in line with the concept of Circular Economy, and avoiding soil sealing. In the present research a composite indicator that allows to analyze the performance of different real estate investments (e.g. new construction, demolition and reconstruction, renovation, etc.) has been proposed. The performance is assessed with respect to the expected profitability, the specific characteristics of the market in which the initiatives are located and the different risk-return profiles that characterize the investors. The case study, relating to two different investments located in Rome (Italy), has allowed to test the effectiveness and the limits of the proposed indicator and the possible application fields. La crisi economica innescata dalla pandemia da Covid-19 ha determinato un diffuso clima di incertezza, evidenziando la fragilità del sistema economico e la necessità di una gestione maggiormente efficiente degli investimenti sul territorio. Eventi estremi (ambientali, sociali, sanitari, economici) generano shock ai quali è necessario reagire prontamente, e per tale ragione molti investitori istituzionali stanno indirizzando i loro capitali verso interventi sostenibili. Nel settore immobiliare questo trend si traduce nella promozione di iniziative finalizzate a migliorare l’efficienza del patrimonio edilizio esistente, coerentemente con i principi dell’economia circolare, e con il contrasto del consumo di suolo. Nella presente ricerca è stato proposto un indicatore composito, che consente di analizzare la performance di diversi investimenti immobiliari (nuove costruzioni, demolizioni e ricostruzioni, ristrutturazioni, ecc.), valutati rispetto alla redditività attesa, alle caratteristiche specifiche del mercato immobiliare di riferimento delle iniziative considerate ed ai diversi profili di rischio-rendimento degli investitori. Il caso studio, relativo a due differenti investimenti localizzati nella città di Roma (Italia), ha permesso di testare l’efficacia ed i limiti dell’indicatore proposto, oltre che i possibili campi di applicazione.
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Paré, Sylvie. "L'accès à la transaction immobilière : un des mécanismes du processus de ségrégation résidentielle ethnique." Recherche 41, no. 3 (April 12, 2005): 509–28. http://dx.doi.org/10.7202/057394ar.

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Abstract:
La recherche sur le rôle des agents immobiliers dans la ségrégation résidentielle a révélé certains aspects de la discrimination basée sur l'appartenance ethnique. Un des mécanismes qui la produit s'inscrit dans un moment particulier de la relation sociale agent-client. L'ethnicité de l'agent immobilier, qu'il appartienne à un groupe dit majoritaire ou minoritaire, aurait un impact sur l'accès à la transaction immobilière. Les différences d'accès au service et à la propriété visée par le client sont introduites par l'agent dispensateur du service immobilier pour diverses raisons que nous explorons ici. Les différences dans le traitement de certaines clientèles ethniques sont ainsi étudiées de façon quantitative, puis qualitativement à partir de quelques entrevues en profondeur, ce qui permet de mieux comprendre le processus de différenciation-discrimination.
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Zullo, Francesco, and Simone Rusci. "Lo shock sismico al servizio della speculazione: dinamiche immobiliari e rendita urbana nella città dell'Aquila." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 129 (March 2021): 137–59. http://dx.doi.org/10.3280/asur2020-129-s1007.

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Abstract:
La teoria dello shock insegna come alcune scelte, seppur controverse in condizioni normali, possono sembrare una necessità per affrontare situazioni di emergenza come nel caso del terremoto del 6 aprile 2009 che ha colpito la città dell'Aquila. La necessità di edilizia "provvisoria" ha generato un forte stress urbanistico favorito dalle discutibili politiche terri-toriali adottate. Il lavoro presentato analizza gli effetti di queste scelte sul mercato immobiliare e sulla rendita urbana.
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Micelli, Ezio. "La cattura della rendita nello sviluppo delle città: perequazione, diritti edificatori e accordi pubblico/privato." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 129 (March 2021): 19–40. http://dx.doi.org/10.3280/asur2020-129-s1002.

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Abstract:
Lo scritto affronta l'ampio dibattito sui procedimenti di restituzione alla comunità del plu-svalore immobiliare che si forma per effetto delle decisioni legate alla pianificazione. L'analisi evidenzia alcuni passaggi di rilievo nello sviluppo degli strumenti a disposizione degli enti locali: la centralità degli accordi pubblico/privato, l'assorbimento della perequa-zione urbanistica negli stessi accordi e, infine, l'impiego dei diritti edificatori come strumen-ti di nicchia a integrazione di perequazione e accordi.
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Bonafede, Giulia, and Grazia Napoli. "Palermo multiculturale tra gentrification e crisi del mercato immobiliare nel centro storico." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 113 (September 2015): 123–50. http://dx.doi.org/10.3280/asur2015-113007.

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Cutini, Valerio, and Simone Rusci. "Ai tempi della crisi. il mercato immobiliare e le influenze sulla pianificazione." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 116 (March 2016): 91–114. http://dx.doi.org/10.3280/asur2016-116005.

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Manganelli, Benedetto, Pierluigi Morano, and Francesco Tajani. "The impact of studentification on the residential real estate market. analysis of external factors and dynamics of the phenomenon generated by the university campus of Potenza (Italy)." Valori e Valutazioni 30 (August 2022): 59–70. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223004.

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Abstract:
The location of a university campus can generate a virtuous circle of economic effects on the territory, often not limited to the nearby neighborhoods. A frequent phenomenon associated with the construction of a University and which is widely studied in the scientific reference literature, is represented by studentification, namely, the process through which specific residential neighborhoods become dominated by student occupation. Even if studentification often produces beneficial effects on the dynamics of the local real estate market, it may happen that, when the starting point already has consolidated dynamics, the replacement of residents in neighborhoods close to the University with the new social class of students, can determine negative impacts in terms of urban segregation and reduction of real estate values. This research analyzes the effects of studentification on the real estate market when the University is located within a city already equipped with services for residents. The analysis is carried out on the city of Potenza (Southern Italy), by comparing the outputs obtained from a survey with those generated by the implementation of a Geographically Weighted Regression. The results highlight the importance to appropriately assess the economic spillovers that can be determined by new infrastructure investments on the urban territories. L’ubicazione di un campus universitario può generare un circolo virtuoso di effetti economici sul territorio, spesso non limitato ai quartieri vicini. Un fenomeno frequente legato alla costruzione di un Ateneo e ampiamente studiato nella letteratura scientifica di riferimento, è rappresentato dalla studentizzazione, ovvero il processo attraverso il quale determinati quartieri residenziali vengono dominati dall’occupazione studentesca. Anche se la studentizzazione produce spesso effetti benefici sulle dinamiche del mercato immobiliare locale, può accadere che, quando il punto di partenza ha già consolidate dinamiche, la sostituzione di residenti in quartieri vicini all’Ateneo con la nuova classe sociale di studenti, possa determinare impatti negativi in termini di segregazione urbana e riduzione dei valori immobiliari. Questa ricerca analizza gli effetti della studentizzazione sul mercato immobiliare quando l’Ateneo si trova all’interno di una città già dotata di servizi per i residenti. L’analisi è condotta sulla città di Potenza (Italia Meridionale), confrontando i risultati ottenuti da un sondaggio con quelli generati dall’implementazione di una Geographically Weighted Regression. Da essi emerge l’importanza di valutare adeguatamente le ricadute economiche che possono essere determinate da investimenti infrastrutturali in aree urbane.
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Cannaos, Cristian, and Giuseppe Onni. "Rendita urbana negativa, valore d'uso e politiche di rigenerazione urbana. Il caso della Sardegna." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 129 (March 2021): 113–36. http://dx.doi.org/10.3280/asur2020-129-s1006.

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Abstract:
Il saggio, nella prima parte, tratta il caso dei centri in crisi demografica dal punto di vista della rendita urbana. Si analizza come l'espansione urbana abbia prodotto una rendita differenziale negativa che ha eroso la ricchezza legata al patrimonio immobiliare. Gli im-mobili hanno perso valore di mercato, ma tuttavia mantengono un valore d'uso. La se-conda parte ragiona su alcune politiche di rigenerazione urbana, basate su questo valore. Il caso studio è quello della Sardegna.
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Manganelli, Benedetto, Francesco Paolo Del Giudice, and Debora Anelli. "Interpretation and measurement of the spread between asking and selling prices in the Italian residential market [Interpretazione e misura dello spread tra prezzi richiesti e prezzi di vendita nel mercato residenziale italiano]." Valori e Valutazioni 31 (February 2023): 5–13. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223102.

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Abstract:
The lack of transparency in the property market and the resulting difficulty in finding comparables to use in property valuations, very often forces evaluators to substitute the asking prices with the selling prices in the market approach. This alternative is now also accepted by case law but has the limitation of having to quantify, albeit very roughly, the correction to be made in relation to the probable spread between the asking prices, taken as a reference, and future selling prices. The importance of the asking prices to understand the market, is acknowledged in international literature which has mainly focused (starting from the analysis of the prices themselves and the time spent on the market), on the search for the best sales strategies, or on the measurement of the illiquidity of the property market. This study, in an innovative way, also on the basis of the relationships already proven, instead, attempts to interpret and measure the difference between asking and selling prices, in order to build a reference for the adjustments made to the former in estimation practice. The target is pursued through the construction of a multivariate analysis model on a sample taken over a 12- year interval in the city of Potenza, Italy. The analysis allowed to measure and interpret the marginal contribution that macro and microeconomic variables provide to the explanation of the spread under investigation. La mancanza di trasparenza nel mercato immobiliare e la conseguente difficoltà di rilevare utili comparabili da utilizzare nelle stime immobiliari costringe i periti, molto spesso, a sostituire nel procedimento diretto i prezzi di vendita con i prezzi richiesti. Si tratta di una alternativa ormai riconosciuta anche dalla giurisprudenza, ma che ha in sé il limite di dover quantificare seppur in modo molto approssimativo la correzione da apportare in relazione al probabile spread tra i prezzi richiesti, presi a riferimento, e i futuri prezzi di vendita. L’importanza dei prezzi richiesti per l’interpretazione del mercato è riconosciuta nella letteratura internazionale la quale si è prevalentemente concentrata, partendo dal- l’analisi di questi e del tempo sul mercato, sulla ricerca delle migliori strategie di vendita, o sulla misura della il- liquidità del mercato immobiliare. Questo lavoro, in modo originale, anche sulla base delle relazioni già di- mostrate, prova invece a interpretare e misurare la differenza tra prezzi richiesti e prezzi di vendita, al fine di costruire un riferimento per la correzione da apportare ai primi nella pratica estimativa. L’obiettivo è perseguito mediante la costruzione un modello di analisi multivariata su un campione rilevato su un intervallo di 12 anni nella città di Potenza. L’analisi ha consentito di misurare ed interpretare il contributo marginale che variabili macro e microeconomiche forniscono alla spiegazione dello spread indagato.
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Lupo, Eugenia. "Legittimazione passiva del beneficiario di un vincolo di destinazione nel giudizio di nullità (Trib. Pistoia, 7 aprile 2022)." settembre-ottobre, no. 5 (October 6, 2022): 864–67. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.183.

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Abstract:
Massima Nel giudizio per la dichiarazione di nullità di un vincolo di destinazione ex art. 2645-ter cod. civ. la beneficiaria vitalizia del vincolo è legittimata passiva. È nullo il vincolo di destinazione ex art. 2645-ter cod. civ. istituito al fine di conservare e incrementare il valore dei beni che sono oggetto e assicurare il godimento dei redditi e del capitale al costituente e a sua moglie vita natural durante e, successivamente alla loro morte, ai loro discendenti, in quanto un simile vincolo – insistente sulla totalità del patrimonio immobiliare del costituente – realizza soltanto una segregazione patrimoniale in danno dei creditori, garantendo al costituente stesso la gestione unica del patrimonio vincolato.
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Scotton, Massimiliano. "Trust e beni immobili. Le buone prassi dell’accorto trustee." Trusts, no. 6 (December 1, 2022): 1148–57. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.227.

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Abstract:
Sunto Il trasferimento di fondi in trust composti (anche) da beni immobili o l’acquisizione diretta di questi da parte del trustee dovrebbe essere sempre preceduto da attente verifiche in ambito legale, amministrativo, strutturale ed impiantistico nonché condominiale (c.d. due diligence immobiliare), in modo da rilevare le problematiche degli assets da acquisire e porre al riparo da responsabilità il trustee che, come noto, è tenuto alla duty of care nello svolgimento del proprio ufficio, soprattutto se operatore professionale. Il contributo si pone l’obiettivo di fornire una sorta di check list ragionata dei principali accertamenti che è consigliabile svolgere prima di incrementare il fondo in trust con nuovi immobili.
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Capelli, Elisabetta. "Chi ha bisogno del social housing? L'edilizia privata sociale tra valenza pubblica e mercato immobiliare." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 118 (February 2017): 131–45. http://dx.doi.org/10.3280/asur2017-118s07.

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Camagni, Roberto. "Perequazione urbanistica "estesa", rendita e finanziarizzazione immobiliare: un conflitto con l'equità e la qualità territoriale." SCIENZE REGIONALI, no. 2 (June 2014): 29–44. http://dx.doi.org/10.3280/scre2014-002003.

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Rosato, Paolo, Raul Berto, and Chiara D'Alpaos. "Risk and returns in real estate development projects at the black swan test [Rendimento e rischio d’investimento immobiliare alla prova del cigno nero]." Valori e Valutazioni 31 (February 2023): 15–31. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223103.

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Abstract:
The real estate market is affected by great uncertainty due to the nexus of various factors: a) the specificity of the assets traded, which are illiquid, unique and very hetherogeneous from each other; b) the ‘structural disequilibrium’ of the market caused by the differences emerging in elasticity of supply with respect to demand; c) the non-competitiveness of the market, which often turns into a bilateral monopoly; d) the great variability of market prices. Since the subprime mortgage crisis that broke out at the end of 2006 in the United States, it has clearly emerged that, in a sector that represents about a third of world wealth, it is necessary, on the one hand, to implement proper and increasingly sophisticated valuation tools, to support the design of effective risk management strategies and, on the other hand, to improve the reliability of real estate data, in order to allow for a more robust verification of the hypotheses on the trend of the cash flows generated by the investment and a more accurate valuation of the investment risk and, consequently, of the project expected rate of return. The main objective of this work is to investigate the accuracy and robustness of the estimates of real estate investors of the expected returns on an urban development project in a medium-sized city representative of the North East of Italy. Using a simulation-based approach, the gap between the observed internal rate of return, estimated ex post on the basis of the actual trend of the parameters that influence investment returns, and the expected internal rate of return, calculated ex ante on the basis of the information available at the time of the investment decision. Firstly, we constructed the time series from 1995 to 2015 of the expected and observed internal rates of return of investments in the residential sector. We obtained the time series of the cash flows generated by the investment under investigation by implementing a simulation-based approach. Starting from the comparison between observed internal rate of return and expected internal rates of return, we identified ex post the risk implicitly assumed by the investor at the time of the decision to undertake the investment. Secondly, the effectiveness of the Capital Asset Pricing Model as a method for estimating the return on a property investment was verified, by comparing the project’s observed (ex post) internal rate of return with its ex ante rate of return, estimated through the Capital Asset Pricing Model. To carry out the above analyses, we constructed the time series of observed and expected internal rate of returns from 1995 to 2015 of investments in the residential sector. The time series of the internal rate of returns of real estate investments were obtained by implementing a simulation-based approach to determine the cash flows of real estate investments representative of the context under investigation and by adopting as model inputs the parameters usually adopted in ex-ante and ex-post real estate valuations. Starting from the comparison between observed and expected internal rate of returns, we identified ex-post the risk implicitly assumed by the developer at the time of the decision to undertake the investment. Finally, by investigating the determinants of the divergence between the investment’s observed and expected internal rate of return and cyclical variables, we identified the factors (i.e., the macroeconomic fundaments) which, in the period under investigation, affected investment risk and, consequently, investment return. Finally, by investigating the relationships that account for the difference between the observed and expected internal rate of return and the economic factors that can determine the current stage in economic cycles, we identified the determinants of invetment risk and returns. Il mercato immobiliare è affetto da grande incertezza dovuta a una concatenazione di diversi fattori: a) la specificità dei beni scambiati che sono illiquidi, unici e molto eterogenei tra loro; b) il “disequilibrio strutturale” del mercato causato dalla diversa elasticità del- l’offerta rispetto alla domanda; c) la non concorrenzialità del mercato che, assume spesso le caratteristiche del monopolio bilaterale; d) la grande variabilità dei prezzi di mercato. A partire dalla crisi dei mutui sub- prime scoppiata alla fine del 2006 negli Stati Uniti, è emerso chiaramente come, in un settore che rappresenta circa un terzo della ricchezza mondiale, sia necessario, da un lato, operare con strumenti valutativi adeguati e sempre più sofisticati, in grado di suppor- tare l’individuazione di strategie efficaci di gestione dei rischi e, dall’altro, migliorare l’affidabilità dei dati immobiliari, in modo da consentire una verifica più ro- busta delle ipotesi sull’andamento dei flussi di cassa generati e una stima più accurata del rischio e, conseguentemente, del tasso di rendimento atteso. Obiettivo principale del presente lavoro è di investigare l’accuratezza delle previsioni effettuate da un ipotetico operatore immobiliare sul rendimento di un investi- mento a sviluppo in una città di medie dimensioni rap- presentativa della provincia dell’Italia settentrionale. Attraverso un approccio basato sulla simulazione, è stato calcolato lo scarto fra il tasso interno di rendimento effettivo, stimato ex post in base all’andamento effettivo dei parametri influenti sul rendimento stesso, e il tasso interno di rendimento atteso, calcolato ex ante sulla base delle informazioni disponibili al mo- mento della decisione d’investimento. In primo luogo, è stata costruita la serie storica dal 1995 al 2015 dei tassi interni di rendimento attesi ed effettivi dell’investi- mento immobiliare residenziale a sviluppo. Le serie storiche sono state ottenute mediante la simulazione dei flussi di cassa di investimenti immobiliari rappresentativi della realtà indagata. A partire dal confronto fra tassi interni di rendimento effettivi e tassi interni di rendimento attesi è stato individuato, ex post, il rischio assunto implicitamente dall’investitore al momento della decisione di intraprendere l’investimento stesso. In secondo luogo, è stata verificata la bontà del Capital Asset Pricing Model come metodo di stima del rendi- mento di un investimento immobiliare a sviluppo, confrontando il tasso interno di rendimento effettivo e il tasso di rendimento ex ante stimato attraverso il Capi- tal Asset Pricing Model stesso. Infine, indagando sulle relazioni che intercorrono fra lo scarto fra tasso di rendimento interno effettivo e atteso e le variabili congiunturali, sono stati individuati i fattori che, nel periodo considerato, hanno maggiormente influito sul rischio al quale si è esposto l’investitore al momento di investire.
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Vescovi, Alex. "Sul vincolo di destinazione <i>ex</i> art. 2645-<i>ter</i> cod. civ., il trust e le ragioni creditorie (Trib. Frosinone, 12 gennaio 2022, n. 37)." Trusts, no. 3 (June 1, 2022): 499–505. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.122.

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Abstract:
Massima Il vincolo di destinazione ex art. 2645-ter costituito da persona fisica (la quale, anteriormente alla costituzione del vincolo, ha rilasciato cambiale per prestiti ricevuti) per una durata ventennale su un complesso immobiliare in favore del proprio figlio minorenne non è simulato in quanto risulta effettivamente voluto dal costituente, né è stato provato un accordo di segno contrario. Lo stesso vincolo è revocabile ex art. 2901 cod. civ.: l’eventus damni sussiste per non avere il costituente dimostrato di essere rimasto titolare di altri beni immobili idonei a costituire una garanzia generica a favore del creditore agente in revocatoria, mentre la scientia damni, requisito soggettivo richiesto in considerazione della natura gratuita del vincolo, sussiste in re ipsa.
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Cinieri, Valentina, and Andrea Garzulino. "Emergenza sanitaria ed edilizia: una possibile opportunit&agrave; per riabitare i piccoli." TERRITORIO, no. 97 (February 2022): 119–24. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12935.

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Abstract:
Negli ultimi decenni, l'intervento sugli edifici esistenti ha registrato sempre maggior interesse coinvolgendo il costruito diffuso, parte integrante del tessuto urbano delle citt&agrave; come dei centri abitati minori. Il contributo illustra le necessit&agrave; di adeguamento degli edifici storici a fronte dell'attenzione verso le aree rurali e marginali emersa oggi maggiormente con la pandemia Covid-19. In evidenza &egrave;il rapporto tra il processo di efficientamento energetico, le esigenze di conservazione e l'adeguamento d'uso e gestione del patrimonio costruito. Questa riflessione prende in considerazione l'evoluzione del mercato immobiliare analizzando gli strumenti normativi in tema di retrofit energetico e le strategie di agevolazione fiscale in risposta all'attuale situazione di crisi.
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Boca, Alessandro, and Enzo Falco. "Il recupero della rendita immobiliare tra strumenti fiscali, oneri, e accordi negoziali: quale futuro per l'Italia?" SCIENZE REGIONALI, no. 3 (September 2016): 115–22. http://dx.doi.org/10.3280/scre2016-003008.

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Longo, Antonio. "Cernusco sul Naviglio. Piano di governo del territorio 2008-2010." TERRITORIO, no. 57 (June 2011): 91–92. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-057012.

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Abstract:
Il servizio presenta il progetto per il Piano di Governo del Territorio del Comune di Cernusco sul Naviglio, cittŕ di 30.000 abitanti a est di Milano, sviluppato tra maggio 2008 e ottobre 2010, in un periodo delicato di ingresso nella fase di crisi economica e del mercato immobiliare. Il piano č stato sviluppato come insieme di attivitŕ che hanno preso forma in stretta relazione con le condizioni di contesto, non tanto come successione ordinata e progettata, quanto piuttosto come stratigrafia di azioni simultanee di carattere sia ordinario che sperimentale. Gli articoli si concentrano rispettivamente sui cambiamenti di prospettiva e di metodo nello sviluppo del progetto portati dalle conseguenze della crisi economica e dalla conseguente necessitŕ di confrontarsi con risorse limitate, sulla costruzione tecnica del piano.
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Rubans’ka, Yuliya, and Gianfranco Franz. "Geografia del potere e grandi progetti urbani in una cittŕ dell'ucraina." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 104 (October 2012): 123–39. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104008.

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Abstract:
L'evoluzione delle politiche di sviluppo urbano nel contesto europeo degli ultimi decenni č stata caratterizzata da modifiche strutturali nelle relazioni di potere: dal governo della cittŕ, incentrato sulla pianificazione urbanistica e il piano regolatore si č passati a forme piů o meno articolate e solo in parte pluraliste di governance urbana, grazie alle quali importanti gruppi immobiliari, immobiliaristi improvvisati e free-riders, importanti gruppi industriali alleati con le grandi centrali del credito e della finanza, hanno trovato maggiori consensi politico-culturali e minori difficoltŕ procedurali nel dirigere, imporre e realizzare grandi progetti di trasformazione urbana. La progressiva crescita del mercato immobiliare, sostenuto e drogato dal mercato finanziario, ha facilitato la proposizione e la realizzazione di GPU, almeno fino al 2007/2008, anno del crack finanziario occidentale, dal quale sono rimasti parzialmente immuni Paesi emergenti le cui economie non erano state ancora tanto profondamente modificate dal sistema finanziario di Stati Uniti ed Europa occidentale. Con differenze di scala e di magnitudo una folta schiera di cittŕ europee e nordamericane si sono impegnate nella realizzazione di GPU, seguite in questo processo dalle principali cittŕ di Paesi emergenti o di potenze in via di consolidamento (Pechino, Shangai, San Paolo, Cittŕ del Messico ecc.). Anche cittŕ piccole e medie si sono impegnate nella sfida di innovare e trasformare i propri tessuti, la propria economia e il proprio rango urbano, investendo in progetti affidati molto spesso alle cosiddette "archistar" internazionali o a societŕ di progettazione parti- colarmente avanzate sui temi della costruzione ecologica e del risparmio energetico. Il presente saggio propone un caso studio particolarmente interessante, caratterizzato da dinamiche precipue e non riscontrabili in molti altri contesti: le recenti trasformazioni urbane nella cittŕ di Dnipropetrovsk (Nipropetrovsk), capoluogo dell'omonima regione, una delle cittŕ principali dell'Ucraina dal punto di vista economico, politico e culturale.
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Russo, Saverio. "I Rinuccini nel Regno di Napoli. Prime linee di ricerca." SOCIETÀ E STORIA, no. 176 (August 2022): 240–79. http://dx.doi.org/10.3280/ss2022-0176003.

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Abstract:
Il saggio si occupa di un'importante famiglia del patriziato fiorentino, estinta a fine Ottocento, i Rinuccini. Di essa si ricostruiscono le attività economiche nel Regno di Napoli e la gestione del piccolo feudo appenninico di Baselice, ora in provincia di Benevento, dalla prima metà del Seicento fino all'eversione della feudalità e alla dismissione del patrimonio immobiliare da parte di Pier Francesco Rinuccini. Attraverso una prima analisi della ricca documentazione presente nel fondo della famiglia, conservato nell'archivio Corsini, si ricostruisce, in particolare, l'attività imprenditoriale del marchese Alessandro Rinuccini, che anima a lungo un sodalizio intellettuale di cui è protagonista Bartolomeo Intieri, amministratore dei patrimoni di molte famiglie fiorentine nel Regno di Napoli nella prima metà del Settecento. Il contributo si sofferma, inoltre, sulle tensioni che, lungo tutto il XVIII secolo, caratterizzano la gestione del feudo.
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Caramaschi, Sara. "Il verbo abitare non è all'infinito. Sull'inutilizzo del patrimonio abitativo nella città contemporanea." CRIOS, no. 22 (March 2022): 6–15. http://dx.doi.org/10.3280/crios2021-022002.

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Abstract:
Oggi le forme d'uso del patrimonio abitativo sono sempre più variegate e poco si riflettono nella dicotomia pieno/vuoto che caratterizza studi e politiche sul tema. Case occupate e case vuote costituiscono infatti una geografia dell'abitare che è tutt'altro che stanziale come i beni che, invece, ospitano tale condizione. Le case vuote sono tanto un elemento naturale del mercato immobiliare locale, quanto un potenziale allarme di processi preoccupanti, come declino, speculazione o sovrapproduzione. Il saggio che segue propone e sistematizza la vasta letteratura sul tema, mettendo in luce alcune questioni che meriterebbero di essere affrontate nell'ambito delle politiche pubbliche. A partire da una riflessione su ruoli e significati di case abbandonate, vacanti e sottoutilizzate, l'articolo affronta criticamente alcuni equivoci e ambiguità che da tempo incidono in modo rilevan¬te sul dibattito pubblico e politico.
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Sorrenti, Lucia. "La gestione quattrocentesca del patrimonio monastico e i rapporti enfiteutici nella prassi negoziale: accortezza di chierici e professionalità di notai." ARCHIVIO STORICO PER LA SICILIA ORIENTALE, no. 2 (December 2021): 54–69. http://dx.doi.org/10.3280/asso2020-002004.

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Abstract:
Il complesso di scritture inedite riconducibili all'amministrazione del patrimonio immobiliare di S. Nicolò l'Arena è oggetto d'indagine per un duplice scopo. Innanzitutto approfondire il tema delle modalità di gestione dei beni monastici di dotazione dal peculiare angolo di visuale dei contratti a lungo termine: i fondi meno pregiati, per cui si richiedono specifiche opere di trasformazione, sono affidati a conduttori volenterosi tramite contratti agrari migliorativi tra i più diffusi nella prassi negoziale siciliana, quali enfiteusi o censi. Di alcuni di essi, presi come esemplari, si esamina poi la caratura tecnico giuridica dell'impianto formulare in rapporto alle qualifiche e alla professionalità dei rispettivi notai roganti. Non si tralascia inoltre e viene esplicitato, nel quadro normativo generale della Chiesa e dell'Impero, il ruolo eminente del diritto particolare del Regnum Siciliae, vigente nel territorio come diritto positivo.
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Longo, Antonio. "Progettare in regime di risorse scarse." TERRITORIO, no. 57 (June 2011): 93–101. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-057013.

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Abstract:
Cernusco sul Naviglio č una cittŕ di notevole abitabilitŕ, apparentemente lontana dagli aspetti critici che connotano la gran parte del territorio Milanese. Gli effetti dello sviluppo immobiliare degli anni recenti, modificando la percezione del paesaggio urbano e gravando sul sistema dei servizi locali, hanno rappresentato per la cittŕ una complessiva perdita di valore dei luoghi e la compromissione di una condizione di equilibrio della comunitŕ. L'avvio del progetto di Piano ha rappresentato inizialmente l'occasione e lo strumento per rifiutare le modalitŕ di cambiamento recenti. Solo in un secondo momento ha rappresentato la via per riorientare lo sviluppo e per riportare la cittŕ entro una propria misura. Infine ha costituito una via per immaginare una diversa forma di cambiamento fondata sull'attribuzione di un senso nuovo alle risorse esistenti, sulla loro ricomposizione, su pochi e controllati nuovi sviluppi.
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Guidarini, Stefano. "Il tradimento delle immagini: il piano Milano Verde del 1938." TERRITORIO, no. 57 (June 2011): 112–24. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-057015.

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Abstract:
Il piano Milano Verde rappresenta un singolare caso di scollamento tra immagine e realtŕ. Questo piano č stato assunto dalla storiografi a architettonica come un vero e proprio modello di riferimento di un razionalismo di maniera ma, ad un'attenta analisi, rivela invece una natura ben diversa. Dietro la sua immagine, nasconde infatti meccanismi attuativi e insediativi molto piů legati alla logica di costruzione della cittŕ ottocentesca e al mercato immobiliare che non alle ricerche sulla casa e i quartieri popolari. La vera natura, sfuggente e contraddittoria, di questo progetto contribuisce a mettere in crisi, con la sua ambiguitŕ tra idealismo e realismo, quel quadro semplicistico dell'architettura moderna fatto di fragili catalogazioni e di rassicuranti luoghi comuni. In questa esperienza ritroviamo inoltre la conferma dell'importanza dello studio delle opere e dei documenti per ricostruire la realtŕ dei fatti e la storia delle idee.
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Tajani, Francesco, Pierluigi Morano, Marco Locurcio, and Paola Amoruso. "A logical operating model for the assessment of the forced sale value in the judicial procedures." Valori e Valutazioni 29 (January 2022): 23–40. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212904.

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Abstract:
With reference to real estate auctions activated in the context of judicial procedures (bankruptcy and/or executive), this work develops and tests a logical operating model for the assessment of the forced sale value. This is determined from the market value of the asset by applying an appropriate discount (or premium) coefficient based on the potential risks of the urban and market context in which the property is located. The estimated coefficient allows for determination of the auction value of the property to be sold which, due to yields obtainable and transaction risk, is admissible in terms of buyer convenience. The model proposed and tested here borrows Ellwood's logic as applied to the real estate sector, integrated through the investment risk assessment approach of Real Options Analysis. Applied in the one hundred and forty cities where the Italian courts are based, the model allowed for the construction of an abacus of discount (or premium) coefficients, differentiated in terms of the cities analyzed, the various areas of each city and the intended residential or commercial use. Putting in practice the application highlighted the validity of the model, capable of contextualizing the discount (or premium) coefficient needed to determine forced sale value based on the risk factors of the market areas considered. Practical implications of the abacus include the possibility of limiting the times of auctioning procedures, as well as generating a map of the areas of greatest interest for potential investors, where the uncertainty, typical of this specific real estate sub-market, is overcome by the knowledge of the limit values of investment convenience for the area under analysis. Con riferimento alle aste immobiliari attivate nell'ambito di procedure giudiziarie (concorsuali e/o esecutive), nel presente lavoro è sviluppato e testato un modello logico-operativo per la stima del valore di vendita forzata. Questo valore è determinato a partire dal valore di mercato del cespite applicando, a seconda dei casi, in ragione dei rischi o delle potenzialità del contesto urbano e di mercato in cui l’immobile è ubicato, un congruo coefficiente di sconto o di premio. Il coefficiente stimato permette di determinare il valore a base d’asta dell'immobile da aggiudicare che, in ragione dei rendimenti ottenibili e del rischio dell'operazione, risulti ammissibile in termini di convenienza per l’acquirente. Il modello, qui proposto e testato, mutua la logica di Ellwood applicata al settore immobiliare, integrata mediante l’approccio valutativo della rischiosità degli investimenti proprio dell’Analisi delle Opzioni Reali. Implementato sulle centoquaranta città in cui hanno sede i tribunali italiani, il modello ha consentito di costruire un abaco dei coefficienti di sconto (o di premio), differenziati per le città analizzate, per le diverse zone di ciascuna città e per le destinazioni d’uso "residenziale" e "commerciale". L'applicazione condotta ha posto in risalto la validità del modello, in grado di contestualizzare il coefficiente di sconto (o di premio) per la determinazione del valore di vendita forzata in ragione dei fattori di rischio degli ambiti di mercato considerati. Le implicazioni pratiche dell'abaco concernono la possibilità di contenere i tempi delle procedure di vendita all’asta, come pure di generare per i potenziali investitori una mappa delle aree di maggiore interesse, dove l'aleatorietà tipica di questo particolare sub-mercato immobiliare è superata dalla conoscenza dei valori limite di convenienza dell’investimento per l'ambito in analisi.
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Falco, Enzo, and Alessandro Boca. "Strumenti urbanistici e fiscali per il recupero degli incrementi di valore immobiliare: una lettura storica del caso italiano." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 120 (October 2017): 99–120. http://dx.doi.org/10.3280/asur2017-120005.

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Valenzuela-Aguilera, Alfonso. "Dispositivi della globalizzazione: la costruzione di grandi progetti urbani a Cittŕ del Messico." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 101 (February 2012): 146–66. http://dx.doi.org/10.3280/asur2011-101007.

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Abstract:
L'impatto territoriale della globalizzazione č stato l'oggetto dell'analisi di Milton Santos, il quale ha illustrato i diversi e distinti livelli d'impatto dei meccanismi chiamati flussi, vale a dire la loro intensitŕ e il loro orientamento. Santos distingue i flussi egemonici da quelli egemonizzati, dove i primi sono veloci ed efficaci, i secondi piů lenti. Questo approccio che possiamo definire gramsciano, diventa particolarmente utile per analizzare il fenomeno dei grandi progetti urbani in America Latina e in particolare il caso di Santa Fe, a ovest di Cittŕ del Messico, dove č stato edificato un centro finanziario-direzionale inscrivibile tra le strutture egemoniche globali. Questa zona č stata costruita con un'intensitŕ diversa rispetto alla zona circostante e con il tempo si č consolidata come polo non solo direzionale ma anche come luogo di grande investimento immobiliare. Santa Fe si rivela essere un dispositivo del potere economico, impoverita ed estranea ai flussi globali.
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Lefebvre, Thomas, and Arnaud Simon. "Richesse immobilière et encours des prêts immobiliers : quelles divergences territoriales aujourd'hui ?" Revue d'économie financière N° 132, no. 4 (2018): 233. http://dx.doi.org/10.3917/ecofi.132.0233.

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Garano, Stefano. "L’urbanistica riformista nella complessa situazione italiana." Ciudades, no. 18 (November 8, 2017): 143. http://dx.doi.org/10.24197/ciudades.18.2015.143-162.

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Abstract:
La riforma urbanistica ha iniziato a svilupparsi in Italia attraverso la redazione di Piani che avevano come obbiettivo quello di sostitutire il “modello urbano basato nella rendita immobiliare” con nuove proposte impegnate nella lotta contro la produzione di questa “rendita”, promozionando un nuovo “modello urbano” maggiormente equo. Questa riforma urbanistica doveva anche svilupparsi attraverso un percorso legislativo, emanando leggi che a tutti i livelli amminstrativi stabilissero le regole da seguire. In questo modo, torniamo a proporre la giá tradizionale relazione urbanistica-politica: l’urbanistica come disciplina che concerne la gestione del piano e la politica come modo di agire civile che rende imprescindibile un governo della cittá che promuove la riforma intrapresa. Entrambe le categorie, gestire un piano in stretta vincolazione con una forma di governare la cittá, constituisco due degli aspetti alla quale si rivolge la riforma urbanistica. Si espone il caso di Roma come esperienza maggiormente rilevante, anche come fallimento, che tuttavia non ci fa perdere la speranza nella riforma intrapresa.
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Micelli, Ezio. "The intercultural city: real estate markets, migratory trends and social dynamics [La città interculturale: dinamiche immobiliari, migratorie e sociali]." Valori e Valutazioni 28 (July 2021): 59–66. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212806.

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Abstract:
New ethnicities and new cultures are taking up residence in our cities: for years the flow of foreign people has been compensating the decreasing rates of natural growth and population ageing. This trend comes along with several consequences in the real estate market, and the scientific literature has shown up events in common with many countries. Spatial segregation, as a consequence of real estate dynamics, has to be critically evaluated: it is by no means a neutral mechanism, yet it contributes in no small measure to the spatial segregation of the smaller communities. Nuove etnie e nuove culture abitano le nostre città: da anni il flusso di persone straniere compensa il decrescente saldo naturale e l’invecchiamento della popolazione. Ciò non è senza conseguenze sul mercato immobiliare e la letteratura scientifica mette in luce fenomeni comuni a molti paesi. La segregazione spaziale effetto di dinamiche di mercato va considerata criticamente: quest’ultimo non è dispositivo neutrale, ma concorre attivamente alla segregazione spaziale delle comunità.
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Zanier, Maria Letizia, and Marta Scocco. "Migrazioni oltre le aree metropolitane: le sfide della cittadinanza "dal basso" in un sistema insediativo marchigiano." MONDI MIGRANTI, no. 1 (March 2022): 101–16. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-001006.

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Abstract:
Il saggio si inquadra nel più ampio ambito degli studi sulle migrazioni oltre le aree metropolitane, di particolare interesse nel contesto italiano divenuto oramai da tempo un consolidato crocevia migratorio. Questi territori rappresentano osservatori privilegiati per comprendere e analizzare alcune importanti implicazioni sociali dell'immigrazione. I dati presentati e discussi ricostruiscono esperienze e pratiche di cittadinanza "dal basso" implementate nel quadro di due progetti FAMI realizzati presso l'Hotel House di Porto Recanati, un sistema immobiliare marchigiano ad alta concentrazione di popolazione di origine straniera e oggetto, da tempo, di studi sociologici, etnografici e demografici. Le evidenze empiriche indicano come il coinvolgimento diretto dei residenti, nella loro qualità di soggetti portatori di interessi nel corso delle diverse fasi progettuali, si sia rivelato una "buona pratica", oltre che una strategia vincente nell'intento di promuovere interventi di riqualificazione multilivello in un immobile che presenta da diversi decenni gravi segni di criticità intrinseche sul piano strutturale e sociale. Inoltre, attraverso le prassi virtuose introdotte in ambito progettuale, è stato possibile avviare strategie più efficaci di fronteggiamento dei gravi eventi emergenziali legati alla pandemia da Covid-19.
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Rosasco, Paolo, Leopoldo Sdino, and Benedetta Sdino. "Immigration in Genoa: real estate demand survey in the historic centre [Immigrazione a Genova: un’indagine conoscitiva sulla domanda immobiliare nel centro storico]." Valori e Valutazioni 28 (July 2021): 67–80. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212807.

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Abstract:
Migratory flows which characterized European cities over the last decade have generated profound changes in the social and economic tissue causing a housing demand with its own characteristics. In Italy, such phenomenon is particularly evident, not only in terms of property demand by foreigner residents, but also as to the turnover produced in terms of volume. Immigration in Genoa manifested itself starting from the second post-war period through a considerable flow of people coming from South of Italy regions looking for an occupation in many state industries and companies in the city or the port. The phenomenon ceased in the ‘70s with the beginning of the deindustrialization and it has been substituted by foreign immigration coming from North Africa and Central America poorest countries. New residents settle in the urban units of Molo, Maddalena and Prè (Historic Centre) abandoned by traditional inhabitants and where the lower prices level makes the buildings more accessible to this specific demand, often characterized by reduced economic capacities. I flussi migratori che caratterizzano le città europee in questi ultimi decenni hanno generato profondi cambiamenti nel tessuto sociale ed economico causando una domanda abitativa con propri caratteri. In Italia, il fenomeno è particolarmente evidente, sia in termini di domanda di immobili da parte di residenti stranieri sia in termini di volumi di affari prodotti. Per la città di Genova il fenomeno dell’immigrazione si manifesta a partire dal secondo dopoguerra con un consistente flusso di soggetti provenienti dalle regioni del sud Italia in cerca di occupazione nelle molte industrie e aziende statali presenti in città e nel porto. Il fenomeno cessa negli anni ‘70 con l’inizio della deindustrializzazione e viene sostituito dall’immigrazione estera dagli stati più poveri del nord Africa e del Centro America. I nuovi residenti si insediano nei sestrieri del Molo, della Maddalena e di Prè (Centro Storico della città) ormai abbandonati dagli abitanti tradizionali e dove il basso livello dei prezzi rende più accessibili gli immobili da parte di questa specifica domanda spesso caratterizzata da ridotte capacità economiche
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Micelli, Ezio, and Eleonora Righetto. "How do metropolitan cities evolve after the 2008/2012 crisis and the Covid-19 pandemic? An analysis from real estate market values." Valori e Valutazioni 31 (February 2023): 49–67. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223105.

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Abstract:
Italian cities have been touched by two major events, the 2008 and 2012 crises and the Covid-19 pandemic in 2020 and 2021. The research aimed to verify whether, and in what way, Italian cities have embarked on a path of transformation, outlining their possible trajectories of change in the intervening decade. The cities considered were the metropolitan cities to which the legislature has assigned the role of territorial reference for areas of a regional nature. The research examined real estate market values for their ability to represent a city’s degree of attractiveness in synthetic form. The other variables used made it possible to detect trends in the determinants of the real estate market: economic growth, demographic development and changes in the territorial capital endowment. Concerning the research objectives, cluster analysis appeared to be the most suitable tool to represent changes by aggregating cities according to common patterns. The survey considered the reactions of the different cities in the two five-year periods related to each exogenous shock and, overall, in the decade under review for a long-term reading of the trends. The conclusions reached by the survey show how, between 2012 and 2017, there was a concentration of wealth and population in the major centers and in particular in the city of Milan, characterized by rising property values against a generalized decline in the Italian market. In the second five-year period from 2017 to 2022, the pattern is reproduced with similar intensity, despite a vast debate on the crisis of large cities and their sustainability in the face of the pandemic. An overall ten-year view from 2012 to 2022 of metropolitan cities shows trends with a sufficiently solid and stable character. In the case of Milan, the expression of a clear-cut process of concentration on which the pandemic has had no effect, is counterbalanced by a second cluster of peripheral metropolitan cities that are suffering from processes that penalize their development prospects, while the third cluster of cities is distinguished by a profile that combines opportunities for growth and critical aspects in demographic and economic terms. Le città italiane sono state toccate da due importanti eventi, la crisi del 2008 e del 2012 e la pandemia Covid- 19 nel corso del 2020 e 2021. La ricerca ha l’obiettivo di verificare se, e in quale modo, le città italiane hanno intrapreso un percorso di trasformazione, delineando le loro possibili traiettorie di cambiamento nel decennio intercorso. Le città considerate sono state le città metropolitane cui il legislatore ha attribuito il ruolo di riferimento territoriale per ambiti di carattere regionale. La ricerca ha esaminato i valori del mercato immobiliare per la loro capacità di rappresentare in forma sintetica il grado di attrattività di una città. Le altre variabili impiegate hanno permesso di rilevare l’andamento dei determinanti del mercato immobiliare: crescita economica, sviluppo demografico e variazione nella dotazione di capitale territoriale. Rispetto agli obiettivi della ricerca, la cluster analysis è apparsa lo strumento maggiormente idoneo a rappresentare i cambiamenti aggregando le città secondo pattern comuni. L’indagine ha considerato le reazioni delle diverse città nei due quinquenni legati a ciascun shock esogeno e, complessivamente, nel decennio in esame per una lettura di lungo periodo delle tendenze in atto. Le conclusioni cui perviene l’indagine evidenziano come tra il 2012 e il 2017, vi sia un percorso di concentrazione della ricchezza e della popolazione nei centri maggiori e in particolare nella città di Milano, contraddistinta da valori immobiliari in crescita a fronte di un declino generalizzato del mercato italiano. Nel secondo quinquennio dal 2017 al 2022, lo schema si riproduce con analoga intensità, a dispetto di un vasto dibattito sulla crisi delle grandi città e sulla loro sostenibilità alla prova della pande- mia. Una visione complessiva decennale dal 2012 al 2022 delle città metropolitane evidenzia tendenze do- tate di un carattere sufficientemente solido e stabile. Al caso di Milano, espressione di un processo di concentrazione chiaro e netto su cui la pandemia non ha avuto effetti, fa riscontro un secondo cluster di città metropolitane periferiche che scontano processi che ne penalizzano le prospettive di sviluppo, mentre un terzo cluster di città si distingue per un profilo che unisce opportunità di crescita e aspetti critici sotto il profilo demografico ed economico.
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Forte, Fabiana, Claudia De Biase, and Pierfrancesco De Paola. "The multicultural territory of domitian coast: housing condition and real estate market [Il territorio multiculturale del litorale domizio: condizione abitativa e mercato immobiliare]." Valori e Valutazioni 28 (July 2021): 81–92. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212808.

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Abstract:
In Italy, which has traditionally been a country of emigration since the unification of Italy, in the last thirty years there has been an intense increase in the flow of immigrants, resulting in economic, social and spatial problems. If the housing conditions represents one of the main indicators to measure the degree of social integration, in Italy a particularly weak segment in the housing demand is represented precisely by immigrants to whom the most degraded and inadequate sector of the housing stock is often destined. A phenomenon of particular note is represented by the settlement choices in the hinterland of large urban areas where there is a high percentage of foreign population (both official and unofficial). This is what happened in the Campania region, in the territory that starts from Caserta to get to Salerno, passing through the metropolitan city of Naples. In Italia, tradizionalmente paese d’emigrazione dall’unità in poi, negli ultimi trenta anni, si è assistito ad un intenso incremento del flusso di immigrati, con conseguenti impatti di carattere economico, sociale e spaziale. Se la condizione abitativa rappresenta uno dei principali indicatori per misurare il grado di integrazione sociale, un segmento particolarmente debole della domanda abitativa in Italia è rappresentato proprio dagli immigrati, cui spesso risulta destinato il settore più degradato e inadeguato del patrimonio abitativo. Un fenomeno di particolare rilievo è rappresentato dalle scelte insediative nell’hinterland delle grandi aree urbane, dove si registra un alta concentrazione di popolazione straniera (sia ufficiale che ufficiosa). Ed è quanto è successo in regione Campania, nell’area che parte da Caserta per arrivare a Salerno, passando per la città metropolitana di Napoli.
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Alpa, Guido. "Quale modello di governo dell'economia in Italia?" ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 1 (October 2011): 7–14. http://dx.doi.org/10.3280/ed2011-001001.

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Abstract:
Le ragioni della crisi che ha investito l'economia globale, e quindi anche il sistema italiano, sono state identificate con una certa approssimazione, ma la discussione č ancora in corso; occorrerŕ ancora tempo per comprendere appieno il fenomeno. In ogni caso, le prime analisi denunciano una sequenza nella quale hanno avuto effetto causale , tra gli altri, alcuni fattori: la crisi del mercato immobiliare negli Stati Uniti, la conclusione di mutui "subprime", la diffusione di contratti derivati e prodotti finanziari ad alto rischio, l'inattendibilitŕ dei criteri di rating, e, piů in generale, la progressiva prevalenza dell'economia finanziaria sulla economia reale Gli orientamenti delle autoritŕ nazionali si sono divisi in tre diversi modi di operare: l'intervento ad adiuvandum delle imprese in crisi e a sostegno del sistema finanziario; l'astensione da qualsiasi interferenza con la naturale evoluzione della situazione, ritenendosi sufficiente la smithiana "mano invisibile" a porre rimedio alla crisi; l'assenza di decisioni e quindi di provvedimenti, posizione che si avvicina alla soluzione astensionista, ma che si connota per la carenza di una valutazione complessiva delle cause e dei possibili rimedi. In questo contesto appare opportuno un ripensamento di tutte le componenti del sistema economico, e tra esse le tipologie di governance delle societŕ.
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Ahmed, Deghiche. "Les Garanties Législatives dans L’activité de Promotion Immobilière Après la Réception Finale de Projet Immobilier." Journal of Law 12, no. 02 (October 1, 2015): 200–236. http://dx.doi.org/10.12785/law/120206.

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Spina, Davide. "The Bureaucratisation of Architecture in Post-War Italy: SGI under Aldo Samaritani, 1945–73." Architectural History 65 (2022): 81–104. http://dx.doi.org/10.1017/arh.2022.5.

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Abstract:
ABSTRACTIn Italy following the second world war, the Vatican-controlled real-estate developer and contractor Società Generale Immobiliare (SGI) emerged as a major force in the country’s reconstruction process. From its Rome headquarters, the ‘Leviathan’ (as the journalist Antonio Cederna called it) devised, delivered and managed dozens of schemes across the peninsula — from residential and commercial developments to industrial, road transport and water infrastructure. None of this would have been possible without the establishment, immediately after the end of the war, of a centralised administrative system coordinating the work of the company’s 10,000 employees. Making use of the company’s unpublished documents, this article examines the bureaucratisation of SGI’s design and construction processes in the period 1945–73. It looks at the development of the company’s in-house information management system; the criteria it adopted in appointing its architectural staff; the modernisation of the company’s office space in Rome; the predicament of the architects on its payroll; its use of high-profile ‘signature’ architects for prestige projects; and the firm’s later adoption of project management techniques developed in the United States. It also looks at the way that the company exploited national and municipal planning regulations (and the gaps within them) to produce building types and urban configurations not previously seen in Italy. Overall, the article situates SGI’s ‘bureaucratic drift’ in the context of the increasingly corporate and specialised professional world of post-war western architecture.
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