Journal articles on the topic 'I Romanzi del Cosmo'

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Pio di Cosmo, Antonio. "Il funus imperatorum ed il “Teatro del potere”. Le esequie di Costantino e la reinvenzione dei riti funerari imperiali in un cosmo che progressivamente si fa cristiano." Gerión. Revista de Historia Antigua 38, no. 1 (April 1, 2020): 157–92. http://dx.doi.org/10.5209/geri.68589.

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Abstract:
Il contributo analizza il ruolo giocato dalla cultura materiale della regalità nel funus imperatorum. Questa ricerca applica le conoscenze in materia archeologica, antropologica e storica, per raccontare l’azione della corte imperiale, che risolve le questioni circa i problemi di rappresentazione del funerale imperiale. In questo senso si vagliano le modalità di spettacolarizzazione delle strategie di comunicazione che modellano i protocolli degli imperatori romani del Tardoantico.
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2

Demontis, Simona. "Essempli dell'uso delle note allografe nella traduzione di alcuni romanzi di Andrea Camilleri e di Arturo Pérez Reverte." Entreculturas. Revista de Traducción y Comunicación Intercultural, no. 12 (February 27, 2022): 69–84. http://dx.doi.org/10.24310/entreculturasertci.vi12.13482.

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Abstract:
La base metodológica es el concepto de paratextualidad delineado por Genette en el contexto más amplio de su poética general sobre la transtextualidad; este trabajo se concentra en particular en el uso de la nota alográfica en la traducción de algunas obras de Andrea Camilleri y de Arturo Pérez-Reverte. El objetivo es demostrar, incluso con datos bastante parciales, que el uso de notas alográficas en las traducciones de estos autores es de gran utilidad para dar una idea concreta de las variedades lingüísticas y de la cultura de los países de origen. La inclusión de notas a pie de página en una traducción no implica una admisión de incompetencia por parte del traductor, sino que revela la voluntad ética de compartir con un lector extranjero las opciones, la lengua y las estrategias de un autor de otro país, para hacer percibir la inconmensurabilidad de las diferencias entre culturas - que, sin embargo, no impide la comunicación -, como valor y no como derrota.
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3

Aloisio, Miriam. "Impegno Ecologico: Malerba e Calvino a confronto // Environmental Commitment: Malerba and Calvino // Empeño ecológico: Malerba y Calvino." Ecozon@: European Journal of Literature, Culture and Environment 8, no. 1 (April 27, 2017): 153–77. http://dx.doi.org/10.37536/ecozona.2017.8.1.1003.

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Abstract:
In questo saggio si svolgerà una comparazione dei tre brevi romanzi di Calvino La formica argentina (1952), La nuvola di smog (1958), La speculazione edilizia (1957), con le opere di Malerba in cui maggiormente emerge il suo impegno ecologico: Il serpente (1966), Salto mortale (1968) e Fantasmi romani (2006). Tra questi romanzi che trattano con nerbo la tematica etico-ambientale, esiste un dialogo molto forte a livello testuale e ideologico, certamente maturato dall’amicizia e dagli scambi tra i due autori. Malerba e Calvino, uomini di città cresciuti però in stretto rapporto con la campagna, si rivelano attenti osservatori dei mutamenti economici, antropologici e ambientali che l’Italia subiva nell’epoca del boom. Lontana da qualsiasi lirismo romantico e da sentimenti nostalgici per un mitico passato, la relazione tra letteratura e ambiente affiora nei testi come una forma di denuncia ecologica contro inquinamento, speculazione edilizia e sottomissione degli organismi non-umani. Sia Malerba sia Calvino si fanno portavoce della necessità di smascherare le ideologie dominanti e boicottare le logiche binarie come natura / cultura. Nella battaglia che inscenano tra umano e non-umano emerge la loro prospettiva “ecocentrica” che attribuisce un valore intrinseco ad ogni organismo vivente e al loro spazio naturale a prescindere dalla loro utilità e profitto per l’essere umano. Abstract This essay compares Italo Calvino’s short novels La Formica Argentina (1952), La Nuvola di Smog (1958), and La Speculazione Edilizia (1957), with Luigi Malerba’s works, in which his strong environmental consciousness most comes to light: Il Serpente (1966), Salto Mortale (1968) and Fantasmi Romani (2006). These works engage in a textual and ideological “ecocentric” dialogue about the environment and society, which was certainly the result of the close friendship and professional exchanges between the two authors. This project thus participates in ecocriticism through an investigation of the textual and ideological dialogue between these texts. Rather than merely romantic lyricism and feelings of nostalgia for the mythical past, the relationship between literature and the environment emerges in the texts as a form of ecological denunciation against pollution, building development, and the subjugation of non-human organisms. Malerba and Calvino, city men who spent their upbringing in close contact with nature, reveal themselves to be attentive observers of the economical, anthropological, and environmental changes that Italy underwent in the period known as the economic boom. Both Malerba and Calvino bring to the fore the urgency to unmask dominant ideologies and to boycott perceived binary oppositions of nature versus culture. Through these texts, they stage a battle between the human and non-human, bringing together their “ecocentric” perspective with their goal of bestowing an intrinsic value to every living organism and their natural space. Resumen Este ensayo compara tres novelas cortas de Italo Calvino La formica argentina (1952), La nuvola di smog (1958), La speculazione edilizia (1957), con las obras de Luigi Malerba, en las que más manifiesta su empeño ecológico: Il serpente (1966), Salto mortale (1968) e Fantasmi romani (2006). Entre estas novelas, que tratan con vigor la temática ético-medioambientalista, existe un diálogo muy fuerte a un nivel textual e ideológico, ciertamente madurado desde la amistad y los intercambios entre los dos autores. Malerba y Calvino, hombres de ciudad pero que crecieron en cercano contacto con la naturaleza, se revelan cuidadosos observadores de los mutaciones económicas, antropológicas y medioambientales que el Italia sufría en la época del boom de los años cincuenta y sesenta. Lejana de cualquier lirismo romántico y de sentimientos nostálgicos por un pasado mítico, la relación entre literatura y medio ambiente aparece en los textos como una forma de denuncia ecológica contra la contaminación, la especulación edil y la sumisión de los organismos no-humanos. Tanto Malerba como Calvino devienen portavoces de la necesitad de desenmascarar las ideologías dominantes y boicotear las lógicas binarias como naturaleza / cultura. En la lucha que escenifican entre el humano y no-humano emerge su perspectiva “ecocéntrica” que atribuye un valor intrínseco a cada organismo viviente y a su espacio natural sin importar los beneficios económicos.
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Kashani, Neda Alizadeh. "Le regole del gioco narrativo di Umberto Eco: La lettura dei romanzi di Eco alla luce di Sei passeggiate nei boschi narrativi." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 56, no. 1 (November 26, 2021): 108–23. http://dx.doi.org/10.1177/00145858211057051.

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Abstract:
Questo articolo è una lettura dei sette romanzi di Umberto Eco da Il nome della rosa (1980) al Numero zero (2015) alla luce delle sei conferenze che ha tenuto alla Harvard University (1992–1993), pubblicate col titolo Sei passeggiate nei boschi narrativi. È un tentativo di trovare la chiave di lettura dei suoi romanzi e le regole del gioco narrativo che nella veste dell’“autore modello” ci pone. Eco, non solo con i suoi romanzi, ma anche con le sue opere di saggistica ci mette in gioco, ci trascina in un labirinto e ci procura dei segnali per guidarci. Eco ha tenuto sei conferenze e ha scritto sette romanzi; ogni conferenza parla di un punto cardine della narrazione e ogni romanzo è una dimostrazione di quel punto. Questo articolo è una rilettura delle sue opere narrative considerando i sei punti cardinali della narrazione da lui definiti: l’autore e il lettore modello, l’intreccio, l’indugio, la fiducia tra l’autore e il lettore, l’enciclopedia richiesta dal testo e la finzione narrativa. Come sostiene Eco, soltanto scoprendo le regole del gioco del labirinto e il sistema creato dal suo autore, ovvero la sua strategia, possiamo scoprire il senso vero di un’opera letteraria.
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Schifano, Norma. "IL POSIZIONAMENTO DEL VERBO NEI DIALETTI ROMANZI D’ITALIA." Italianist 35, no. 1 (January 27, 2015): 121–38. http://dx.doi.org/10.1179/0261434014z.000000000111.

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Cella, Gloria. "Il paratesto del romanzo web in Cina: il caso Punto di partenza." ENTHYMEMA, no. 30 (January 2, 2023): 52–69. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/19550.

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Abstract:
Negli ultimi vent’anni, la letteratura web si è affermata nella Repubblica popolare cinese come forma di letteratura popolare e i lunghi romanzi pubblicati e aggiornati quotidianamente dagli utenti rappresentano la principale forma di narrativa diffusa sulle piattaforme online. Servendosi degli strumenti offerti da Gérard Genette, il contributo analizza il paratesto di romanzi web pubblicati su Punto di partenza e, in particolar modo, i contenuti della sezione “in aggiunta al testo”, uno spazio che precede il romanzo dove lo scrittore pubblica notizie e informazioni di varia natura. L’analisi di tali contenuti ha permesso di mettere in luce pratiche e strategie adottate dalle figure coinvolte, confermando la centralità della comunità virtuale nei processi di produzione e fruizione di tale letteratura.
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Cannavacciuolo, di Laura. "Dopo il Boom. Romanzi napoletani negli anni Settanta." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 52, no. 2 (February 14, 2018): 446–57. http://dx.doi.org/10.1177/0014585818755365.

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Abstract:
Il saggio propone una investigazione degli sviluppi del romanzo d’area napoletana tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta del ’900. Si definiscono i temi dominanti dei principali romanzi pubblicati in questa stagione— Amore e Psiche, Tanto la rivoluzione non scoppierà, Dentro la Stella, Malacqua—, i modelli di riferimento, il contributo degli scrittori rispetto al dibattito teorico nazionale e internazionale. Infine, si analizza il rapporto degli scrittori in oggetto con le forme del Nuovo Romanzo e il filone del cosiddetto romanzo “apocalittico”.
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Calvo Rigual, Cesáreo. "Jacopo Gesiot, «Romanzi tiranni. La prosa iberica di cavalleria nel primo Cinquecento padano», Roma, Aracne, 2018." Tirant: Butlletí informatiu i bibliogràfic de literatura de cavalleries, no. 23 (December 13, 2020): 343. http://dx.doi.org/10.7203/tirant.23.19264.

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Calvo Rigual, Cesáreo. "Jacopo Gesiot, «Romanzi tiranni. La prosa iberica di cavalleria nel primo Cinquecento padano», Roma, Aracne, 2018." Tirant: Butlletí informatiu i bibliogràfic de literatura de cavalleries, no. 23 (December 13, 2020): 343. http://dx.doi.org/10.7203/titant.23.19264.

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Lecco, Margherita. "La condanna della tessitura. Origine e funzione di un motivo narrativo nel Roman de Jaufre in altri romanzi arturiani." Medievalia, no. 50 (December 15, 2018): 105. http://dx.doi.org/10.19130/medievalia.50.2018.353.

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Abstract:
Nei romanzi medievali (ad iniziare da Jaufre, composto intorno al 1225), i cavalieri impegnati nell’aventure si trovano a volte costretti ad una prova di tessitura di stoffe. Questa prova è considerata infamante perché collegata al lavoro manuale. Solo i cavalieri più valorosi, o che possono contare su un cavaliere amico (come Lancelot aiutato da Gauvain nelle Merveilles de Rigomer, fine del secolo XIII), riescono a sottrarvisi, abbattendo coloro che li hanno costretti a questa infamia e ritrovando poi la loro libertà e il loro onore. Ma questo locus narrativo diviene presto un ‘motivo’ importante nell’economia narrativa dei romanzi.
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Amelii, Niccolò. "Dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo." ENTHYMEMA, no. 31 (February 1, 2023): 216–39. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/17549.

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Abstract:
Il presente saggio si propone di analizzare stilisticamente e tematicamente le opere di Francesco Pecoraro, prestando particolare attenzione ai romanzi La vita in tempo di pace e Lo stradone. Mediante una close reading comparativa volta a porre in dialogo reciproco i due romanzi e i racconti raccolti nel volume Camere e stanze, l’obiettivo principale è quello, da un lato, di indagare i processi formali e compositivi mediante cui Pecoraro rielabora il genere del romanzo-saggio e lo declina secondo peculiari risoluzioni inventive; dall’altro, di illuminare le risorse espressive e le operazioni narrative attraverso cui la soggettività dei suoi personaggi entra in tensione dialettica con la realtà e lo spazio urbano circostanti.
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Skalle, Camilla. "Il futuro cannibale: Riflessioni intempestive su Free Karma Food di Wu Ming 5 e Sirene di Laura Pugno." Quaderni d'italianistica 39, no. 1 (May 9, 2019): 95–110. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v39i1.32635.

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Abstract:
I due romanzi analizzati nel presente articolo, Free Karma Food (Wu Ming 5 2006) e Sirene (Pugno 2007), sono ambedue ambientati in un futuro distopico molto vicino al tempo contemporaneo. Nel romanzo di Laura Pugno sono state scoperte delle sirene nell’oceano, e le mitologiche cantatrici sono catturate, allevate e mangiate come sushi dalla classe dirigente della società, la mafia yakuza. Il romanzo di Wu Ming 5, ambientato nel 2025, offre una visione distopica simile a quella del futuro rappresentato in Sirene. In Free Karma Food, dopo la cosiddetta grande Morìa, con l’estinzione delle vacche, dei maiali e animali simili, la gente si nutre di carne di gatto, di cane e di carne umana. Come nel romanzo di Pugno, la carne uman(oide) è ammessa soltanto agli uomini ricchi e potenti. Perché l’antropofagia diventa un tema nella letteratura e nella cultura contemporanee? È possibile leggere le interpretazioni dell’avvenire dei due romanzi come una critica alla società odierna e una riflessione sulla nostra crisi ecologica? Quali legami (simbolici) tra carne, genere e potere sono rappresentati nei romanzi? Attraverso studi sul cannibalismo nella letteratura, teoria della carne e la filosofia ecofemminista di Val Plumwood, il presente articolo propone delle risposte a queste domande, mostrando alla fine in che modo l’antropocentrismo cannibalistico dei due universi letterari, attraverso il cannibalismo propriamente detto e quello del nostro simile, diventa critica dell’antropocentrismo stesso.
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Seroussi, Edwin. "Catorce canciones en romance como modelos de poemas hebreos del siglo XV." Sefarad 65, no. 2 (December 30, 2005): 385–411. http://dx.doi.org/10.3989/sefarad.2005.v65.i2.503.

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Tekavčić, Pavao. "Il latino, la morte o la continuità." Linguistica 47, no. 1 (December 31, 2007): 5–20. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.47.1.5-20.

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Abstract:
Partendo dalle pagine dedicate alla morte del latino nel volume Halte à la mort des langues di Claude Hagège, l'autore sintetizza dapprima le idee del sociolinguista francese, per passare poi alla discussione, al commento e alle proposte di completamento. L'autore sottoscrive alla tesi della continuità, vedendo negli idiomi romanzi la fase attuale del latino. Nel contributo si illustrano anche certi altri temi: la differenziazione regionale del latino, la periodizzazione e il valore delle fonti del latino parlato.
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Musacchio, Enrico. "La voce del narratore nel poema cavalleresco rinascimentale italiano." Quaderni d'italianistica 29, no. 1 (January 1, 2008): 39–72. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v29i1.8493.

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Abstract:
Il discorso sul ruolo della 'voce' del narratore nel racconto letterario è al centro della riflessione narratologica contemporanea. Ma già nel Cinquecento, e in particolare a proposito dei romanzi cavallereschi, sempre popolari ma ormai sospettati di infrangere le norme della poetica aristotelica, il problema dell'estensione e delle forme letterariamente accettabili per l'intervento del 'narratore', è vivacemente dibattuto. Alla discussione partecipano i letterati che ambiscono di inventare una nuova poetica del poema eroico e i teorici della letteratura più o meno impregnati dell'aristotelismo dominante.
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Rizzarelli, Maria. "Nuovi romanzi di figure. Per una mappa del fototesto italiano contemporaneo." Narrativa, no. 41 (December 1, 2019): 41–54. http://dx.doi.org/10.4000/narrativa.348.

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Remorini, Paolo. "Il racconto innominato. Analisi del paratesto di Centuria. Cento piccoli romanzi fiume di Giorgio Manganelli." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 56, no. 1 (February 24, 2022): 76–86. http://dx.doi.org/10.1177/00145858221079216.

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Abstract:
Il presente saggio analizza gli elementi del peritesto editoriale, autoriale e allografo che compongono l’edizione di Centuria. Cento piccoli romanzi fiume di Giorgio Manganelli che dal 1995 pubblica Adelphi, evidenziando come le chiavi di lettura e di interpretazione del testo manganelliano proposte e veicolate cerchino di suggerire un’idea di sperimentazione, di caso unico e singolare all’interno tuttavia di una tradizione letteraria altresì familiare e codificata.
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Morchio, Bruno. "Note sull'evoluzione del genere crime: ieri oggi.. e domani?" EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 37 (September 2022): 207–21. http://dx.doi.org/10.3280/eds2022-037018.

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Abstract:
I libri assomigliano alle persone e la loro lettura richiede un setting che contestualizzi la relazione con il testo. L'autore si interroga sui possibili sviluppi del noir italiano, genere di grande successo. La serialità ha privilegiato i personaggi con i loro tic a scapito delle storie. Propugna un ritorno ai classici, compie una disamina dello sviluppo della letteratura crime e conclude che è arrivato il momento di liberare i romanzi crime dalla gabbia del genere, lavorando sulle strutture narrative, sulla lingua e sullo stile.
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Munno, Amina Di. "Nella narrativa brasiliana attuale, protagonista la città." Revista de Italianística, no. 34 (November 7, 2017): 23. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i34p23-30.

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Abstract:
Il proposito del presente articolo è quello di mettere in luce la presenza e il ruolo della città, non tanto come spazio urbano contrapposto a quello rurale-bucolico, ma di una città che assume una posizione privilegiata, da protagonista o, quanto meno, da coprotagonista, in romanzi prodotti tra la fine del secolo scorso e l’attualità nel panorama letterario brasiliano. Storia, finzione, mito, memoria sono aspetti già presenti nella città descritta durante il Modernismo da autori come Carlos Drummond de Andrade, Manuel Bandeira e Vinicius de Moraes, ma anche, in tempi diversi, da Lima Barreto, João do Rio, Rubem Fonseca, testimoni delle trasformazioni di Rio de Janeiro. Dal canto suo Mário de Andrade con l’opera Paulicéia Desvairada rivela, conciliando estetiche differenti, i cambiamenti di São Paulo dovuti anche alle forti immigrazioni. Tuttavia, l’obiettivo principale di questo testo verte sull’importanza attribuita alle città di Manaus e di Brasilia rispettivamente nei romanzi di Milton Hatoum e João Almino. Questi autori non si inseriscono nel filone del regionalismo, così marcato nella tradizione brasiliana, ma, piuttosto, fanno agire le presenze umane in un contesto cittadino che assume vita propria, quasi personificandosi.
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Tessicini, Dario. "Niccolò Copernico e la fondazione del cosmo eliocentrico." Early Science and Medicine 16, no. 3 (2011): 258–59. http://dx.doi.org/10.1163/157338211x572898.

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Slawinski, Maurice, and Marina Beer. "Romanzi di Cavalleria: Il 'Furioso' e il romanzo italiano del primo cinquecento." Modern Language Review 85, no. 3 (July 1990): 752. http://dx.doi.org/10.2307/3732274.

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Martelli, Sebastiano. "OPERE ITALIA: IDENTITÀ E STORIA IN ALCUNI ROMANZI DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 35, no. 1 (March 2001): 179–97. http://dx.doi.org/10.1177/001458580103500113.

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BOCCASSINI, D. "Review. Letture di romanzi: Saggi sul romanzo francese del settecento. Pizzorusso, Arnaldo." French Studies 47, no. 2 (April 1, 1993): 225. http://dx.doi.org/10.1093/fs/47.2.225.

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Javitch, Daniel, and Marina Beer. "Romanzi di cavalleria. Il "Furioso" e il romanzo italiano del primo cinquecento." Italica 66, no. 4 (1989): 447. http://dx.doi.org/10.2307/479258.

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Romanň, Franco. "Nascita e decadenza della famiglia borghese nella narrativa europea." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 21 (April 2011): 151–62. http://dx.doi.org/10.3280/cost2011-021009.

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Abstract:
La nascita, crescita e decadenza della famiglia borghese viene presa in esame analizzando alcuni grandi romanzi della letteratura europea in un periodo di tempo che va dalla metŕ del 1700 per arrivare a oggi. Lo spazio geografico in cui essa nasce č quello che vide la nascita della societŕ moderna prima che altrove e quindi in Inghilterra e in Francia. Solo nel '900 l'estendersi del modello di vita borghese, produce opere altrettanto significative in altri paesi europei e negli Usa.
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Lizárraga Morla, Leoncio. "Soroche agudo: Edema agudo del pulmón." Anales de la Facultad de Medicina 38, no. 2 (October 18, 2014): 244. http://dx.doi.org/10.15381/anales.v38i2.9128.

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Abstract:
La agresión climática de la altitud perfectamente conocida en la época incaica, cuya legislación sorprende por el profundo conocimiento de los fenómenos "cosmo meteoropatológicos" ha creado una variedad climática o fisiológica de raza humana (Monge), lo que significa que ofrece características biológicas distintas de las del hombre al nivel del mar.
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Cassani, Cristiano, Elena Giudici, and Silvia Rota. "Cosa c'entra l'amore con la psicologia del lavoro e delle organizzazioni?" EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 15 (December 2010): 125–36. http://dx.doi.org/10.3280/eds2011-015010.

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Abstract:
L'articolo riferisce l'intervista delle autrici a Bruno Morchio, psicologo e autore di romanzi noir ambientati nella vecchia Genova, svolta al Caffč degli Specchi un pomeriggio di primavera (o era autunno?). Il filo conduttore č quello della memoria e seguendolo si parla di Resistenza, rapporto tra esperienza e conoscenza, relazioni genitori-figli, spaesamento delle vecchie e delle nuove generazioni, crisi dell'identitŕ paterna, letteratura e di molte altre cose. Una chiacchierata a ruota libera, a cui hanno partecipato anche il dottor Gianluca Carlini e il professor Cassani, spesso interrotta da venditori ambulanti e suonatori venuti da paesi lontani alla ricerca di una vita migliore.
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Romœuf, Martine Bovo. "Riscritture del romanzo d’amore: “l’impossibile amoroso del reale” nei romanzi di Elena Ferrante e Milena Agus." Narrativa, no. 30 (January 1, 2008): 179–94. http://dx.doi.org/10.4000/narrativa.1750.

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Gendre, Renato. "E. La Stella, Dizionario storico di deonomastica. Vocaboli derivati da nomi propri, con le corrispondenti forme francesi, inglesi, spagnole e tedesche, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 1984, pp. 233, s.i.p." Linguistica 28, no. 1 (December 1, 1988): 148–52. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.28.1.148-152.

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Abstract:
La pietra miliare nello studio dei vocaboli romanzi di derivazione onomastica - con particolare riguardo all'Italia e alla Francia - resta Dal nome proprio al nome comune di Bruno Migliorini. E' chiaro però, che l'esigenza di un aggiornamento di questo lavoro, pur bello e per tanti aspetti insuperabile, era sentita dagli studiosi dopo oltre mezzo secolo dalla pubblicazione, nonostante il Supplementoaggiunto dall 'Autore stesso nella 'ristampa fotostatica' del volume.
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Aloisio, Miriam. "Architettura e scrittura in Fantasmi romani di Luigi Malerba." Quaderni d'italianistica 36, no. 2 (July 27, 2016): 127–54. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v36i2.26902.

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Abstract:
Questo studio è un’analisi testuale di Fantasmi romani (2006) che mira ad illustrare come sia avvenuto un mutamento ideologico nella poetica di Luigi Malerba, che da autore di romanzi divertente e divertito, si presenta ora come un commentatore amareggiato dell’epoca contemporanea. Avvalendomi delle teorie di Remo Cesarani e di Fredric Jameson, secondo cui in conseguenza del tramonto delle “grandi metanarrazioni”, sono apparse nuove forme dello spazio cittadino e nuove tendenze architettoniche, analizzo come i protagonisti di Fantasmi romani vivano in uno stato di disagio e “smarrimento esistenziale” all’interno della metropoli romana. Laddove il personaggio di Clarissa cercherà di orientarsi leggendo i segni magici che la città le offre, l’architetto Giano prima porterà avanti il suo progetto architettonico di distruggere e ricostruire una nuova Roma; poi, attraverso il suo romanzo, cercherà invano di riordinare e dunque, cambiare, la società in cui vive. La consapevolezza del fallimento del progetto utopistico (l’architettura) e della creazione di un romanzo (la scrittura), è il segno di una preoccupazione radicata da parte dell’autore per lo stato attuale delle cose. Se inizialmente la cognizione della crisi ecologica, culturale, relazionale che percorre le pagine degli scritti malerbiani era mitigata da divertissement filologico, gioco linguistico e coinvolgente comicità in romanzi come ad esempio Il serpente, Salto mortale, il Protagonista, essa affiora invece nel testo dell’ultimo romanzo attraverso un sentimento di sfiducia e rassegnazione.
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Alessandrelli, Michele. "La sintassi del cosmo: osservazioni su un volume recente." Elenchos 42, no. 2 (November 29, 2021): 375–96. http://dx.doi.org/10.1515/elen-2021-0019.

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Abstract:
Abstract This note does examine a recent volume by Ada Bronowski on the Stoic doctrine of the lekta (The Stoics on Lekta. All There Is to Say, OUP, 2019). The first part summarizes its content, while the second discusses some critical and controversial points, in particular the Platonic tenor of the interpretation of the Stoic lekta offered by the Author. This interpretation gives an extra-linguistic and realistic function to items that the Stoics cautiously left under-determined from the ontological point of view.
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Bologna, Maria, and Salvatore F. Inglese. "Re d'Aspromonte, Imperatore del Cosmo. Il caso Giuseppe Musolino." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 2 (August 2015): 137–65. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2015-002010.

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Bertolini, Luisa. ""Leggendo Richter parmi di legger me stesso". Scepsi e umorismo in una lettura di Jean Paul." PARADIGMI, no. 2 (August 2012): 159–65. http://dx.doi.org/10.3280/para2012-002011.

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Abstract:
Nella lettura di Carlo Dossi, lo scetticismo di Jean Paul, temperato dalla vena sentimentale e romantica, viene piegato a una interpretazione piů radicale e a un'idea del-la letteratura moderna in cui la scepsi si coniughi con lo humour. Dossi riprende perň alcuni concetti dell'estetica romantica che Jean Paul aveva interpretato in maniera personalissima nella Vorschule der Ästhetik e praticato nei suoi romanzi: nascono cosě, dalle categorie di infinito, totalitŕ e soggettivitŕ, le figure dell'Io e del doppio che danno vita alle creazioni piů sorprendenti dei due autori.
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Tekavčić, Pavao. "«Quaderni di Filologia e Lingue romanze», Ricerche svolte nell'Università di Macerata, Terza serie, volume 14; Macerata, 1999; 464 pp. + Indice." Linguistica 40, no. 2 (December 1, 2000): 363–65. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.40.2.363-365.

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Abstract:
Poiché le linee direttrici del periodico maceratese continuano ad essere queUe dei volumi precedenti, anche la presente recensione segue i principi finora adottati, con­ centrandosi sui contributi linguistici e/o filologici e abbreviando la presentazione degli altri. Gabriella Almanza Ciotti (Il cavaliere Perceval /Elementi per una rilettura/) (5-22): ad un'introduzione su Chrétien de Troyes e una breve rassegna dei suoi romanzi segue il resto dell'articolo che si dedica a Perceval.
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Henao-Muñoz, Liliana M., Verónica A. Arango-Cubillos, and Manuel H. Bernal-Bautista. "Toxicidad aguda y efectos subletales del Cosmo-Flux®411F en embriones de cuatro especies de anuros colombianos." Actualidades Biológicas 35, no. 99 (October 18, 2017): 209–18. http://dx.doi.org/10.17533/udea.acbi.329119.

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Abstract:
El Cosmo-Flux®411F es el coadyuvante principalmente mezclado con el herbicida glifosato para su aplicación en el control de cultivos ilícitos en Colombia y malezas en la agricultura. Sin embargo, no hay estudios que evalúen la toxicidad de este coadyuvante sobre los anuros, los cuales son altamente sensibles a los cambios ambientales. El objetivo de este estudio fue determinar la concentración letal media (CL50) y los efectos subletales (en el tamaño corporal y la tasa de desarrollo) que causa el Cosmo-Flux®411F en embriones de cuatro especies de anuros colombianos, expuestos bajo condiciones de laboratorio y microcosmos. Engystomops pustulosus fue la especie más tolerante al Cosmo-Flux®411F (CL50 laboratorio: 2.234,86 mg/l; CL50 microcosmos: 2.535,3 l/ha = 655,13 mg/l), seguida de Hypsiboas crepitans (CL50 laboratorio: 849,21 mg/l; CL50 microcosmos: 1.169,93 l/ha = 302,31 mg/l), mientras que las más sensibles fueron Rhinella marina en laboratorio (CL50: 495,18 mg/l) y R. humboldti en microcosmos (CL50: 478,2 l/ha = 123,59 mg/l). Comparando las concentraciones sugeridas de aplicación de 0,5 a 1 l/ha, con los resultados de los microcosmos, los cuales tuvieron un CL50 menor que los de laboratorio, el Cosmo-Flux®411F no mostró ningún efecto letal. Tampoco hubo efectos subletales en los individuos expuestos a concentraciones menores a los de CL50. Sólo en R. humboldti se apreció un retraso en el desarrollo a partir de una concentración 205 veces superior a la utilizada en campo. Por lo tanto, el Cosmo-Flux®411F, a la concentración sugerida de aplicación en campo, no produjo efectos letales ni cambios en el tamaño corporal y la tasa de desarrollo en los embriones de las especies de estudio.
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Gallotta, Gianmarco. "L’engagement in Italia tra passato e presente: Il caso Tabucchi." Quaderni d'italianistica 39, no. 1 (May 9, 2019): 35–50. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v39i1.32631.

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Abstract:
Lo scopo di questo contributo è una presentazione del quadro intellettuale italiano attraverso l’espressione di uno degli scrittori più rappresentativi del secolo scorso: Antonio Tabucchi (1943–2012). Analizzando la componente “impegnata” nei romanzi più rappresentativi, la cui tematica è stata largamente trattata dalla critica, l’articolo intende soffermarsi particolarmente sul suo ruolo di intellettuale, rintracciando tale influenza in articoli giornalistici, e spesso in veri e propri dibattiti iniziati dallo scrittore toscano. Si è preferito tralasciare l’insieme degli articoli redatti per Micromega e per Le Monde, per soffermarsi maggiormente sull’analisi degli articoli in difesa dell’ex-direttore di Lotta continua Adriano Sofri (1942), che sembrano immediatamente rimandare alla difesa zoliana del comandante Alfred Dreyfus.
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Carratelli, Teresa Iole. "L'Uomo nello scrittore e lo Scrittore nell'uomo." PSICOANALISI, no. 2 (February 2013): 79–87. http://dx.doi.org/10.3280/psi2012-002005.

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Abstract:
L'autrice riflette sul ruolo che ha avuto lo Scrittore nell'aiutare l'Uomo-Levi a contenere il dolore fisico e mentale "senza nome" nel corso della schiavitů subita assieme alla sua Comunità nel lager e nel viaggio avventuroso del ritorno verso casa. Attraverso i suoi romanzi egli ha reso pubblico un proprio "lavoro sui-generis di autoanalisi", testimoniando come la sua capacità di osservare e di pensare sono risultati importanti fattori di sopravvivenza in quelle condizioni estreme.
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Tekavčić, Pavao. "Annibale Elia, Le verbe italien, Les complétives dans les phrases à un complé­ ment, Biblioteca della ricerca, Linguistica comparata diretta da Annibale Elia e Maurice Gross, vol. 1, Schena (Fasano di Puglia) -A.-G. Nizet (Parigi), 1984, 305 pp." Linguistica 26, no. 1 (December 1, 1986): 193–97. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.26.1.193-197.

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Abstract:
L'opera recensita costituisce il primo volume dei materiali per Ia comparazio­ ne della sintassi (nel nostro caso: dell'italiano e del francese) ed appartiene alia serie di ricerche su quello che è definito lexique-grammaire, ricerche che vengono effet­ tuate in diversi centri europei (Parigi, Napoli, Bari, Salerno, Palermo, Barcellona, Lisbona, Bremen, e Bochum). Le ricerche sulla sintassi italiana hanno i paralleli nel dominio degli altri idiomi romanzi: il francese (M. Gross), il castigliano (C. Subi­ rats) ed il portoghese (De Maceido Oliveira).
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Nencioni (book author), Giuseppe, and Michela Barisonzi (review author). "Il Posto fisso. Rassegnazione, impresa e romanzi. Il caso del Sud Italia 1945–2015." Quaderni d'italianistica 38, no. 1 (October 18, 2018): 296–98. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v38i1.31224.

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Wehrli, Delphine. "Federica Capoferri, I romanzi in vetrina dal barbière : le scritture alla prova del film." 1895, no. 69 (April 1, 2013): 188–92. http://dx.doi.org/10.4000/1895.4638.

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Castaldi, Simone. "Book Review: I Romanzi in vetrina dal barbiere. Le scritture alla prova del film." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 43, no. 1 (March 2009): 297–99. http://dx.doi.org/10.1177/001458580904300119.

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Hurtado Aguña, Julián. "Las magistraturas locales en las ciudades romanas del área septentrional del Conventus Carthaginensis." Lucentum, no. 19-20 (December 15, 2001): 263. http://dx.doi.org/10.14198/lvcentvm2000-2001.19-20.18.

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Abstract:
Este artículo analiza la presencia de diversos magistrados locales en algunas ciudades romanas de la Meseta meridional, así como sus funciones y características. Estos magistrados realizaron también una importante acción a favor de estas comunidades y constituían parte de sus senados locales.
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Garuti, Maria Giovanna. "Gruppi, fondamento del sociale e del politico." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 34 (January 2021): 59–67. http://dx.doi.org/10.3280/eds2020-034006.

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Abstract:
La pandemia che ci ha colti, ingenuamente, di sorpresa ha evidenziato attraverso il distan-ziamento fisico le difficoltà socio-relazionali che pervadono il tempo dell'Antropocene, carat-terizzato da frenesia - frenevita -, ansia da prestazione, angosce di solitudine, isolamento, tensioni securitarie e paura dell'Altro, dell'alterità. L'esperienza che stiamo ancora vivendo può essere l'opportunità, l'occasione per ri-analizzare le forme di vita individuali e collettive all'insegna di una diversa e migliore partecipazione, di una maggiore consapevolezza dei nostri bisogni e di quelli della collettività, di una diversa ed evoluta relazionalità che comprenda non solo l'Io ma anche gli altri - persone e macchine - l'ambiente e il Cosmo. For-mare alla gruppalità, alla prossimità, alla relazione autentica in tutte le sue forme e manifestazioni, è la sfida del presente-futuro. I gruppi sono il pharmakon, nella loro ambivalenza di veleno e cura, che sostiene, se ben dosato, un risveglio possibile dei corpi, delle menti, del pensiero e dell'azione.
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N. Vujović, Marija, and Luigi E. Beneduci. "LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLʼITALIANO NEO-STANDARD IN DUE ROMANZI ITALIANI CONTEMPORANEI (ASPETTO MORFOLOGICO)." Филолог – часопис за језик књижевност и културу 12, no. 24 (December 30, 2021): 239–67. http://dx.doi.org/10.21618/fil2124239v.

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Abstract:
Se l’italiano standard è la varietà linguistica codifcata nei libri di grammatica, per neo-standard si intendono le abitudini comunicative, parlate e scritte, di una fascia di parlanti acculturati, in una varietà linguistica più informale. Utilizzando le tassonomie di Sabatini e Berruto, gli autori dello studio hanno rintracciato la presenza del neo-standard in un corpus formato da due romanzi italiani contemporanei, Io e te di Niccolò Ammaniti ed Esco a fare due passi di Fabio Volo. Considerando l’alto numero di occorrenze, ci si è limitati all’aspetto morfologico del sistema pronominale e verbale, con valore esemplifcativo. Le opere analizzate sono diversamente signifcative di due autori agli antipodi: il romanzo di un acclamato scrittore e il romanzo di esordio di un DJ e conduttore televisivo. Il risultato dello studio è che, a parte poche differenze, i tratti neo-standard caratterizzano entrambe le operazioni di scrittura, con l’intento di raggiungere l’immediatezza comunicativa della lingua parlata. Se ne conclude che i narratori hanno colto, rappresentato e riprodotto l’urgenza e la penetrazione delle nuove forme della lingua italiana, che potrebbero diventare un nuovo futuro standard normativo.
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Meccarelli, Massimo. "Diritto e letteratura tra storia e memoria." LawArt 1, no. 1 (January 30, 2020): 208–34. http://dx.doi.org/10.17473/lawart-2020-1-8.

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Abstract:
L’articolo riflette sulla letteratura come fonte per la storia del diritto, prendendo in esame due romanzi – La Chartreuse de Parme di Stendhal e L’Orologio di Carlo Levi – che, pur nella loro diversità, mettono al centro dell’ordito narrativo il problema del tempo e della storia. Nella prima parte del lavoro si osserva il diritto “messo in azione” nella vicenda narrata e dunque restituito nella sua storicità. Nella parte centrale è invece il carattere attributivo del tempo (in particolare della transizione) in rapporto al diritto a costituire l’oggetto di indagine. La terza parte esamina il piano della soggettivazione del passato, considerando il problema della produzione della memoria. Nel suo insieme lo studio mira a dimostrare come il campo di relazioni tra diritto e letteratura permetta alla storia giuridica di guadagnare nuovi margini per svolgersi come sapere critico nel dibattito giuridico contemporaneo e di conseguenza, per offrire un contributo alla oggettivazione del presente.
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De Pace, Anna. "Lo smantellamento del cosmo tradizionale: la tridimensionalità in Galileo e Copernico." RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA, no. 4 (December 2016): 125–52. http://dx.doi.org/10.3280/sf2016-004-s1010.

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Manetti, Beatrice. "Il vuoto del maschio. Stereotipi e anti-stereotipi della maschilità nei romanzi di Natalia Ginzburg." Narrativa, no. 40 (December 1, 2018): 117–27. http://dx.doi.org/10.4000/narrativa.544.

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Ferro, Massimo. "Gli ultimi narratori di giustizia: un’esperienza italiana di letteratura dal diritto." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 53, no. 2 (February 24, 2019): 544–61. http://dx.doi.org/10.1177/0014585819831668.

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Abstract:
La scrittura narrativa dei giuristi è spesso incentrata sulle stesse esperienze professionalmente praticate, al punto che le scelte autorali, per quanto arbitrarie e creative, tendono ad omologare una comune difficoltà di allontanamento da quegli ambienti. Tuttavia, molte opere e racconti, pur facendo iniziare le loro storie d’invenzione dove finiscono i mestieri, si propongono di sfidare il diritto, cercandone talora un’affermazione postuma, più autentica di quella raggiunta dalla verità giudiziaria. Ed è la grande tradizione dei romanzi civili o comunque dei romanzi di genere, che cioè traggono dalle dinamiche della giustizia, specie investigativa e poi processuale, il substrato di tutte le relazioni, facendo diventare personaggi i soggetti e le parti dell’attività giudiziaria. Per altri autori, invece, proprio il limite della ricostruzione giudiziaria opera da ostacolo ad una ennesima rincorsa verso la verità storica: in tale secondo genere di letteratura, in Italia più recente e praticato da scrittori di provenienza per lo più non penalistica, sarebbe vano espiare la continua colpa dell’approssimazione al reale cui le forme giuridiche la costringono. Il patto con il lettore allora si rovescia: non più il “riordino giusto” della vita, la proiezione dell’ideale nella legge, il destino collettivo raddrizzato, ma la organizzazione dell’oblio. Contro il mondo reale, il romanzo si fa più fantastico, le storie più tarate sulle esistenze dei singoli. Quando l’invenzione mescola ogni fattore costitutivo del diritto, la riscrittura della realtà è completa e però sottotraccia riemerge il riavvicinamento molto abile alla verosimiglianza. Che è forse l’orizzonte più prezioso della maturità del giurista.
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Delić, Simona. "El enigma del personaje y de la trama del romance de la Infantina: una aproximación al estudio del romance sefardí e hispánico." De Medio Aevo 13 (December 4, 2019): 147–59. http://dx.doi.org/10.5209/dmae.66818.

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Abstract:
El artículo sobre la trama y el personaje del romance pan-hispánico de La Infantina se basa en un extenso trabajo archivístico en algunos de los más prestigiosos centros de documentación folklórica (Archivo Ramón Menéndez Pidal, Madrid, Reino de España, Instituto de Estudios Etnológicos y Folklorísticos de Zagreb, República de Croacia). Se ofrece una nueva interpretación del origen del romance basado en este trabajo archivístico (en un fragmento de la Leyenda del Caballero de Cisne) y se ofrece un extenso trabajo comparado basado en el análisis filológico in situ de las versiones mundiales del romance. De este modo, hemos querido combinar el reader-response criticism del análisis postestructualista con las técnicas tradicionales de análisis filológico en un cuerpo de textos siempre abierto a la interpretación y al análisis, así como a la recolección folklorística en los trabajos de campo a lo largo de la cuenca mediterránea. Se defiende en este artículo el molde individualista del recitador y del filólogo y comparatista, que van mano a mano con el carácter individualista, a la vez que colectivo, en el sentido de la herencia colectiva, del folklore, en oposición al “autor masa” o “colectivo” tanto de la literatura tradicional o culta.
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Miranda Pasos, Israel, Ana Cecilia Borbón Almada, Jesús Fernando García Arvizu, Jesús Quintana Pacheco, Elsa Elizabeth Morales Morales, and Gilberto Rivera Andrade. "ESTUDIO DE GENERACIÓN DE RESIDUOS ESPECIALES EN LA CONSTRUCCIÓN DEL FRACCIONAMIENTO PORTAL DE ROMANZA EN HERMOSILLO, SONORA." EPISTEMUS 10, no. 20 (June 30, 2016): 74–80. http://dx.doi.org/10.36790/epistemus.v10i20.26.

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Abstract:
Los residuos sólidos municipales (RSM) urbanos provienen de diferentes fuentes de generación como viviendas, comercios, tiendas de conveniencia, supermercados, parques, construcción de obra civil, entre otras. Esta última fuente es el sector que genera una importante cantidad de residuos clasificados como De Manejo Especial según la norma Mexicana NOM-161-SEMARNAT-2011, por lo que no deben ser depositados en rellenos sanitarios municipales. En la ciudad de Hermosillo, Sonora, los residuos de construcción comienzan a ser un serio problema, por lo que este trabajo intenta participar en su solución. Se realizó una medición piloto en el Fraccionamiento Portal de Romanza con construcción del tipo de interés social, con la finalidad de obtener información preliminar técnica que permita determinar su impacto en términos de generación, manejo y costo.
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