Academic literature on the topic 'Gruppo IV'

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Journal articles on the topic "Gruppo IV"

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Piva, Paolo. "Metz: un gruppo episcopale alla svolta dei tempi (secoli IV-IX)." Antiquité Tardive 8 (January 2001): 237–64. http://dx.doi.org/10.1484/j.at.2.300701.

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Martelli, A., M. Zanlungo, L. Sibilla, C. Uggetti, P. Merlo, F. Zappoli, and C. Consoli. "Studio TC del nervo ulnare nel canale di Guyon." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 1 (February 1994): 109–13. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700115.

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Abstract:
Sono stati esaminati, mediante TC del polso e secondo una metodica standardizzata dagli autori, 50 soggetti con sindrome irritativa e/o deficitaria nel territorio del nervo ulnare al polso. In base ai rilievi TC sono stati differenziati 4 gruppi patologici: I) formazioni cistiche intra o extracanalari, II) calcificazioni dell'arteria ulnare, III) deformazione del piccolo canale, IV) mancata distinzione alla TC tra nervo e arteria. Nell'ambito dei diversi gruppi sono state identificate cause dirette ed indirette di compressione. Quindici pazienti sono stati sottoposti ad intervento chirurgico. Questo nei casi appartenenti al IV gruppo patologico ha dimostrato una fibrosi del paranervio con tralci fibrosi a ponte tra nervo ed arteria. Gli autori concludono che la TC rappresenta una metodica completa e a costo contenuto per lo studio delle sindromi canalari al polso.
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Monini, S., C. M. Iacolucci, M. Di Traglia, A. I. Lazzarino, and M. Barbara. "Ruolo della riabilitazione Kabat nella paralisi del nervo facciale: studio randomizzato su casi severi di paralisi di Bell." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 4 (August 2016): 282–88. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-783.

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Abstract:
La terapia della paralisi di Bell, incentrata su farmaci steroidei e/o antivirali, può ancora far esitare nei soggetti affetti sequele disfiguranti per un recupero incompleto. Le diverse procedure riabilitative non si sono dimostrate al giorno d'oggi in grado di giocare un ruolo favorevole in questo senso. Scopo di questo lavoro è stato quello di mettere a confronto i risultati funzionali di pazienti affetti da forme severe di paralisi di Bell, quando trattati con solo cortisone con quelli nei quali al cortisone è stata affiancata una terapia riabilitativa secondo Kabat. Lo studio prospettico ha incluso 94 soggetti con paralisi di Bell di grado IV e V secondo House-Brackmann (HB) a loro volta suddivisi in due gruppi: (a) trattato con terapia steroidea; (b) trattato con terapia steroidea e riabilitazione Kabat. Il trattamento medico è consistito di 60 mg di prednisolone al giorno per 15 giorni; la terapia riabilitativa è consistita nel trattamento di facilitazione neuromuscolare propiocettiva secondo Kabat. Percentuale, grado e tempi di recupero sono stati comparati utilizzando l'analisi statistica Mann-Whitney e il test di regressione logistica multivariata (Ward test). I pazienti Kabat (gruppo b) hanno avuto 20 volte di più la possibilità di migliorare di 3 o più gradi HB (OR = 17,73, 95% IC = 5,72 a 54,98, p < 0,001) rispetto a quelli di gruppo a. La velocità media di recupero nel gruppo b è risultata la metà di quella registrata nel gruppo a. Nessuna differenza è stata invece riscontrata sull'incidenza di sincinesie. Si può dunque concludere che la terapia steroidea permette un migliore e più rapido recupero dei casi severi di paralisi di Bell, quando associata a terapia riabilitativa Kabat.
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Manfrè, L., R. Angileri, G. Caruso, V. D'Antonio, M. De Maria, and R. Lagalla. "Calibro dei sifoni carotidei e asimmetria del poligono di Willis: Studio Angio-RM." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (October 1997): 148. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s260.

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Abstract:
A differenza dell'Angiografia, l'esame Angio-RM consente la simultanea visualizzazione dei vasi del poligono. Si è valutata la correlazione esistente tra calibro dei sifoni e asimmetrie di sviluppo del poligono nella popolazione normale. Sono stati esaminati 3 casi di occlusione totale di una carotide. 120 pazienti privi di patologie vascolari o neoplastiche sono stati sottoposti ad esame Angio-RM 3DTOF con Magnetization Tranfer e TONE. Sono state valutate le immagini di sorgente e 3DMIP, prima e dopo sottrazione dei pixel non vascolari. I pazienti sono stati suddivisi in 5 gruppi: I = aplasia di A1, II = ipoplasia di A1, III = lieve asimmetria di A1, IV ? arteria comunicante posteriore fetale, V = poligono simmetrico. Inoltre i pazienti sono stati suddivisi in base al calibro della carotide interna in: A (simmetrico), B (lieve asimmetria), e C (marcata asimmetria). è stata calcolata la percentuale di differenza di calibro (PDC) tra carotide destra e sinistra (Cmin/Cmax). Sono stati posti in correlazione PDC e simmetria dei vasi del poligono. I pazienti del gruppo C sono stati sottoposti a color Doppler dei vasi al collo, per escludere vasculopatia a monte. Una differenza statisticamente significativa in termini di PDC tra sifone carotideo destro e sinistro è stata osservata unicamente nei pazienti di gruppo I e II. I pazienti affetti da occlusione del sifone carotideo con compenso via Al dimostravano un calibro di Al superiore rispetto ai gruppi III, IV e V. Per quanto una asimmetria di calibro dei sifoni carotidei possa suggerire l'esistenza di una patologia vascolare a monte, è necessario considerare le varianti anatomiche correlate all'asimmetrico del poligono di Willis. Il bilancio dei rami collaterali esistenti a livello del poligono di Willis mediante Angio-RM è importante per la valutazione dei possibili circoli di compenso.
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Vacante, Salvatore. "Le paludi di Eritre: un'interpretazione ecologico-ambientale." Klio 99, no. 2 (February 7, 2018): 399–419. http://dx.doi.org/10.1515/klio-2017-0032.

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Abstract:
Riassunto: Le fonti relative alle paludi di Eritre in Asia Minore sono qui riesaminate in chiave storico-ambientale. La menzione dell'organizzazione degli heleoreontes o ‚Guardiani delle paludi‘ su una pietra confinaria dai dintorni di Eritre fornisce evidenza circa l'amministrazione della chōra cittadina nel periodo tardo Classico – primo Ellenistico. Una nuova datazione per l'iscrizione è suggerita, precisamente al tardo IV secolo a. C., quando le città greche della costa anatolica furono conquistate dai Macedoni. I ‚Guardiani delle paludi‘ erano probabilmente membri di una delle chiliastyes (‚gruppi di mille‘) territoriali forse introdotte sotto Alessandro Magno. L'evidenza disponibile induce ad annoverare le locali paludi nel gruppo delle antiche e oggi per lo più estinte ‚foreste allagate‘ mediterranee.
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Loriedo, Camillo, Flavio Di Leone, Maria Chiara Torti, and Silvia Solaroli. "Il trattamento dei Disturbi di Conversione: studio sull'efficacia di un protocollo ipnotico ultrabreve." IPNOSI, no. 1 (July 2010): 5–19. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2010-001001.

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Abstract:
L'obiettivo principale di questo studio, randomizzato e controllato, č stato quello di verificare la validitŕ di un intervento di ipnoterapia ultra breve composta da una-tre sedute ipnotiche, specificamente designata al trattamento di patologie che rientrano nei criteri DSM IV previsti per il Disturbo di Conversione. I risultati ottenuti da un gruppo di controllo, composto da 11 pazienti, avviato all'usuale trattamento medico-psichiatrico di supporto sono stati confrontati con quelli ricavati da un gruppo di 12 pazienti assegnati al nostro protocollo. Tutti i pazienti sono stati valutati prima di iniziare i trattamenti (T0) e a distanza di dodici mesi (T1) mediante l'impiego delle seguenti scale di valutazione: Toronto Alexithymia Scale, Somatoform Dissociation Questionnaire, Symptom Check List -90, Illness Behaviour Inventory, Disability Scale, Clinical Global Impressions e la Scala di Valutazione Globale del Funzionamento. Al follow-up, i pazienti afferenti al nostro protocollo hanno dimostrato un miglioramento statisticamente significativo, non soltanto della sintomatologia, ma anche del profilo psicopatologico registrato mentre il gruppo di controllo ha mostrato una pressoché totale assenza di cambiamenti nello stesso periodo. In conclusione, il protocollo ipnotico ultrabreve sembra essere un intervento efficace e specifico, in particolare se adeguatamente programmato e adattato alle caratteristiche del paziente.
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Luminari, S., M. Lombardo, C. Mammi, M. Bellei, F. Merli, C. Stelitano, A. Lazzaro, R. Marasca, M. Brugiatelli, and M. Federico. "BACOP/FR combination chemotherapy as front-line treatment of follicular lymphoma. A phase II study of the Gruppo Italiano Studio Linfomi (GISL)." Journal of Clinical Oncology 24, no. 18_suppl (June 20, 2006): 7571. http://dx.doi.org/10.1200/jco.2006.24.18_suppl.7571.

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Abstract:
7571 Background: Doxorubicin, fludarabine and rituximab are all considered active drugs in the treatment of follicular lymphoma (FL). Howevere, the best induction regimen is still matter of debate. In 2003 the GISL started a phase II trial to assess efficacy and tolerability of a combination of bleomycin, adriamycin, ciclophosphamide, vincristine and prednisone (BACOP) followed by fludarabine and rituximab (FR). Methods: To be included in the study pts should have: histologically confirmed diagnosis of FL, stage II-IV disease, age 18–70, active disease. Pts were assessed for t(14:18) by PCR on bone marrow at diagnosis and at time of response assessment. Treatment consisted in three courses of BACOP followed by 4 courses of FR for pts in partial remission (PR) or complete remission with persistent t(14:18) positivity (CRM+). Pts achieving molecular complete remission (CRM-) stopped therapy after BACOP. The main endpoints of the study were overall response rate (CR+PR) (ORR) and failure free survival (FFS). A final accrual of 60 assessable pts was planned, however a faster accrual than expected allowed to enrol 91 pts between May 2003 and Dec 2005. Results: At time of present analysis 61 pts were valuable for final response: Median age was 56 yrs (25–70), male gender 56%, 18% with systemic symptoms, 88% in stage III-IV disease, 13% had elevated LDH and 21% bulky disease. Molecular marker was present in 30 out of 57 pts. 19 pts achieved a CR after three courses of BACOP; four of them, being in CRM- stopped therapy. 28 pts achieved CR with four additional courses of FR. At the end of treatment CR and ORR were 77% and 90% respectively; relatively to pts with molecular marker at diagnosis CRM- was 60%. Toxicity data are available for 57 patients: grade III/IV anemia and neutropenia were observed in two (3%) and 18 (32%) cases respectively; severe infections occurred in two cases, both bacterial pneumonia. After a median follow-up of 17 months (0.5–31) 12 events were observed: Major toxicity, four; non responders, two; relapse, six. Conclusions: BACOP/FR is a feasible and safe regimen for the treatment of patients with FL with promising efficacy. More mature follow-up is required to confirm these preliminary results. No significant financial relationships to disclose.
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Albert, Umberto, Chiara Picco, Giuseppe Maina, Federica Forner, Eugenio Aguglia, and Filippo Bogetto. "Phenomenology of patients with early- and adult-onset obsessive-compulsive disorder." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 11, no. 2 (June 2002): 116–26. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005571.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – Valutare eventuali differenze nelle caratteristiche sociodemografiche e cliniche (sintomatologia ossessivo–compulsiva, la comorbidità di Asse I e la comorbidità di Asse II) in soggetti adulti con disturbo ossessivo–compulsivo ad esordio precoce (>18 anni) e in eta adulta (≤18 anni). Disegno – Studio clinico controllato. Setting – Servizio per i disturbi depressivi e d'ansia, Dipartimento di Neuroscienze, Università di Torino. Metodo – Sono stati inclusi nello studio 149 pazienti adulti con diagnosi di DOC (DSM–IV) e un punteggio Y–BOCS totale <16.1 soggetti sono stati valutati attraverso un'intervista semi–strutturata diretta ad indagare le caratteristiche socio–demografiche é cliniche. La comorbidita longitudinale di Asse I, secondo i criteri del DSM–IV, è stata valutata attraverso un'intervista clinica strutturata diretta secondo le indicazioni di Othmer & Othmer (1994; 1999): particolare attenzione è stata rivolta alia rilevazione dei disturbi dello spettro ossessivo–compulsivo (Hollander et al, 1996; 1997). Per l'analisi della comorbidita con i disturbi di personalitá è stata utilizzata la Structured Clinical Interview for DSM–IV Axis II Disorders (SCID–II). Risultati – 39 pazienti (26.2%) hanno presentato l'esordio del DOC prima dei 18 anni (early–onset) e 110 pazienti (73.8%) hanno presentato l'esordio del DOC dopo i 18 anni (later–onset). Sono state rilevate differenze significative tra i due gruppi di confronto: i soggetti con esordio precoce presentano una predominanza del sesso maschile, un decorso cronico del disturbo e l'associazione con il disturbo schizotipico di personalità. Conclusioni – Suddividendo il campione secondo l'eta di esordio del disturbo abbiamo rilevato alcune differenze significative nell'espressivita del DOC che indicano una possibile eterogeneita del disturbo, meritevole di ulteriori approfondimenti. In particolare, il rilievo nel gruppo ad esordio precoce di un decorso prevalentemente cronico e soprattutto di una specifica associazione con il disturbo schizotipico di personalita appare significativo ai fini dell'impostazione di specifiche strategic terapeutiche.
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Meli, Vivienne, and Silvia Romano. "Desertificazione psichica e trasformazione: psicoterapia, arte e immagini con un gruppo di donne rifugiate e vittime di tratta." STUDI JUNGHIANI, no. 50 (January 2020): 54–74. http://dx.doi.org/10.3280/jun2-2019oa8370.

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Abstract:
Il nostro articolo è un ampliamento della relazione che abbiamo tenuto del convegno "Art and Psyche: Conference IV. The illuminated imagination" organizzato dallo IAAP (International Association for Analytical Psychology), e svoltosi a Santa Barbara (California) lo scorso aprile. Vorremmo dare un contributo nell'ambito della riflessione sulla potenza evocativa e terapeutica delle immagini e con questo fine abbiamo provato a far dialogare pratica clinica e riflessione teorica, partendo dai contributi sull'argomento di C.G. Jung, D. Kalsched, V. Kast ed altri. Nell'esposizione si alterneranno momenti descrittivi, riguardanti un'esperienza di gruppo di psicoterapia espressiva (arteterapia) con donne rifugiate e vittime di tratta, e momenti di riflessione sulle possibilità che l'arte offre quale lingua comune, che permette di instaurare relazioni immediate, divenendo così strumento di integrazione. I materiali, il processo creativo e l'accoglienza ristabiliscono gradualmente un senso di controllo sugli eventi, andato perso col trauma: lavorare sulle proprie immagini offre delle possibilità riparative, a fronte degli effetti disintegrativi propri dell'esperienza traumatica. In questo modo si supera l'impasse di fronte al quale talvolta ci si trova quando si propone una terapia esclusivamente verbale a persone provenienti da altre culture e portatrici di gravi sofferenze
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Conte, P. F., M. Bruzzone, F. Carnino, A. Gadducci, R. Algeri, A. Bellini, F. Boccardo, et al. "High-dose versus low-dose cisplatin in combination with cyclophosphamide and epidoxorubicin in suboptimal ovarian cancer: a randomized study of the Gruppo Oncologico Nord-Ovest." Journal of Clinical Oncology 14, no. 2 (February 1996): 351–56. http://dx.doi.org/10.1200/jco.1996.14.2.351.

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Abstract:
PURPOSE The aim of the study was to compare high-versus low-dose cisplatin in combination with cyclophosphamide and epidoxorubicin as primary chemotherapy for suboptimal stage III and IV ovarian cancer. PATIENTS AND METHODS One hundred forty-five patients were randomized to receive six courses of cisplatin 50 or 100 mg/m2 plus epidoxorubicin 60 mg/m2 and cyclophosphamide 600 mg/m2. The two treatment arms were well balanced; all patients had greater than 2 cm and 37.2% had greater than 5 cm of residual disease; 29.6% had stage IV disease. RESULTS Patients in the high-dose arm received a double dose-intensity and double total dose of cisplatin. The high-dose regimen induced significantly more episodes of leukopenia (47.8% v 32.8%, P = .05), thrombocytopenia (21.7% v 3.2%, P = .003), anemia (37.6% v 12.5%, P = .002), nephrotoxicity (six v one patient), and neurotoxicity (30.4% v 6.3%, P = .002). There were no significant differences in efficacy in terms of clinical response rate (high-dose 57.5% v low-dose 61.1%), pathologic complete response (CR) (9.6% v 18.1%), median survival times (29 v 24 months), and median progression-free survival (18 v 13 months). CONCLUSION This study shows that doubling the dose-intensity and total dose of cisplatin in combination with epidoxorubicin and cyclophosphamide has significant toxic effects and does not improve clinical outcome in patients with suboptimal ovarian cancer.
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Dissertations / Theses on the topic "Gruppo IV"

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ROSSI, SIMONE. "Optical investigation of phenomena induced by spin-orbit coupling in group IV heterostructures." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2022. http://hdl.handle.net/10281/382296.

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Abstract:
Nel campo dei semiconduttori, lo studio delle proprietà spin dipendenti forniscono informazioni fondamentali per la realizzazione di dispositivi che uniscano spin, fotonica ed elettronica. In questi dispositivi l’informazione è codificata nel grado di libertà (DOF) dello spin, sfruttando l’accoppiamento spin-orbita (SOC) tra il momento angolare del fotone e lo spin del portatore. Ho concentrato la mia ricerca sullo studio del SOC con spettroscopia ottica in Si, Ge, Sn e loro leghe. Questi materiali possiedono proprietà promettenti per applicazioni di spintronica, tra cui lunghi tempi di vita e lunghezze di diffusione dello spin. I processi di fabbricazione aprono la strada all’ingegnerizzazione del bandgap e dello strain come DOF addizionali per sintonizzare i fenomeni spin-dipendenti. La spettroscopia ottica permette di superare i problemi delle misure elettriche, come la qualità dei contatti, che impediscono una stima corretta dei parametri cinetici. I pozzi quantici (QW), sono valide piattaforme per unire i DOF sopracitati e permettere la manipolazione dello spin con campi elettrici. Nei sistemi a QW che mancano della simmetria di inversione di punto o di quella strutturale (BIA/SIA), la degenerazione di spin è rimossa dai campi Dresselhaus o Rashba. In quanto campi magnetici, possono agire agiscono sullo spin cambiandone l’orientazione. La SIA può sorgere da un drogaggio asimmetrico. In questo caso, il dispositivo possiede anche un campo elettrico che può essere sfruttato. Infatti, con un campo elettrico esterno si può modulare il campo Rashba, manipolando lo spin. Questa possibilità è significativa per la spintronica, si pensi allo spin-FET, dove la tensione di gate seleziona l’orientazione dello spin e quindi lo stato on/off. Ho eseguito misure di fotoluminescenza (PL) su campioni costituiti da uno stack di 50 QW di Ge/Si0.15Ge0.85 cresciuto nella zona intrinseca di un diodo p-i-n. Il drogaggio asimmetrico introduce la SIA, permettendo di manipolare elettricamente lo spin. Tramite due contatti in Al, ho sintonizzato un campo elettrico esterno e studiato gli effetti sulla popolazione di spin tramite PL. Inoltre, un’analisi in funzione della potenza ha mostrato una dipendenza della polarizzazione della PL dalla pompa ottica. Ho studiato anche una singola modulation-doped QW Ge0.91Sn0.09/Ge. Il profilo di banda confina delle lacune e permette la formazione di un gas bidimensionale di lacune. La struttura asimmetrica introduce la SIA, permettendo di studiare meccanismi di conversione spin-carica. Tramite litografia ho realizzato una barra di Hall ed ho eseguito misure di effetto spin-Hall inverso, da cui ho potuto estrarre l’angolo di spin-Hall. Ho anche compiuto misure magneto-ottiche a 4K, sfruttando l’effetto Hanle, per ottenere il tempo di vita (T) del portatore, che risulta di pochi ns. L’effetto Hanle è stato applicato per la prima volta nei materiali del quarto gruppo in epistrati di Ge1-xSnx (sotto), e l’ho esteso alle QW, dimostrandosi una tecnica affidabile per determinare T. Ho studiato anche campioni di epistrato di Ge1-xSnx. Il contenuto di Sn varia da 0 a 10 %, e lo strain compressivo assicura una natura indiretta del bandgap. Ho estratto T e ho trovato un comportamento non banale al variare della percentuale di Sn, la cui origine può essere attribuita alla presenza di difetti del cristallo. Questi difetti sono dovuti possibilmente alla crescita fortemente fuori equilibrio necessaria per la realizzazione di campioni di Ge1-xSnx ricchi in Sn. Per concludere, in questa tesi mi sono occupato di misure ottiche per indagare il SOC in eterostrutture di materiali del IV gruppo. I risultati ottenuti sono un passo in avanti nell’investigazione della dinamica dello spin elettronico del gruppo IV e aprono la strada verso studi futuri sulla manipolazione elettro-ottica dello spin in tecnologie quantistiche basate sull’interazione spin-luce, come spin-FET, spin-laser
In the field of semiconductors, the study of spin-dependent properties provides fundamental information needed for the realization of devices that merge spin, photonic and electronic functionalities. In these devices the information is encoded in the spin degree of freedom (DOF), exploiting the interaction between the angular momentum of the photon and the carrier spin via the spin-orbit coupling (SOC). I focused on the study of SOC in Si, Ge, Sn and their alloys using optical spectroscopy. These materials possess promising properties for spintronics applications such as long spin lifetime, diffusion length and decoherence time. Notably, the advanced manufacture also opens the way to bandgap and strain engineering as further DOF to tune spin-dependent phenomena, whereas the application of optical spectroscopy allows to overcome typical problems of electrical measurements, e.g., the quality of contacts, that hamper the estimation of carrier kinetics parameters Quantum well (QW) systems are valid platforms to merge all the aforementioned DOF and to also introduce a way to manipulate the spin via electric fields. Indeed, in QW systems that possess bulk or structure inversion asymmetry (BIA/SIA), the spin degeneracy is removed due to the Dresselhaus or Rashba fields. As effective magnetic fields, they can act on the spin of a carrier, ultimately changing its orientation. SIA can arise from an asymmetric doping of the device. In this case, the device also possesses an intrinsic electric field, which can be of practical use for applications. Indeed, an external field can be applied to tune the Rashba field, achieving spin manipulation. This opportunity has a strong impact in spintronics devices, such as the spin-FET, where the gate voltage selects the orientation of the spin and switch between on/off states I carried out photoluminescence (PL) investigations on a stack of 50 Ge/Si0.15Ge0.85 QWs grown within the intrinsic region of a p-i-n diode. The asymmetric doping introduces the SIA, necessary for achieving electrical manipulation of the spin. Via a pair of Al contacts, I was also able to study the effect of a tunable external electric field on the spin population via continuous-wave as well as time-resolved PL. Additionally, a power dependent analysis unveiled a strong effect of the light pump on the polarization I also performed PL measurements on a single modulation-doped Ge0.91Sn0.09/Ge QW. The band edge profile confines holes in the well, resulting in the formation of a two-dimensional hole gas. The asymmetric structure introduces the SIA and allows for the observation of spin-to-charge conversion mechanisms in this 2D system. I patterned a Hall bar on the sample and performed inverse spin-Hall effect measurements, extracting the spin-Hall angle. I also performed magneto-optics measurement, namely the Hanle effect, to unveil the carrier lifetime (T) of the material, which is in the ns regime at 10 K. This optical technique was applied for the first time to group IV materials in Ge1-xSnx epilayers (below), and was extended also to the QW system, proving it to be a reliable and easy method to determine T I have also studied Ge1-xSnx epilayers. The Sn content was varied from 0 to 10 %, while the compressive strain ensured an indirect bandgap nature. I applied Hanle effect to extract T and I unveiled a non-trivial behaviour with the Sn content, whose origin is ascribed to the presence of crystal flaws possibly due to the strong out-of-equilibrium growth conditions required for the realization of Sn-rich Ge1-xSnx samples In conclusion, this thesis is devoted to an all-optical investigation of SOC in heterostructures of group IV materials. The results obtained here are a step forwards in the investigation of spin dynamics of electrons in group IV and pave the way to future exploration of electrical-optical manipulation of spins in quantum technologies based on spin-photon interaction such as spin-FETs and spin-lasers
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Chinaglia, Eliane de Fátima. "Caracterização nanoestrutural de filmes finos do grupo IV-B depositados por sputtering magnetron." Universidade de São Paulo, 2002. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/43/43134/tde-03092012-160913/.

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Abstract:
Correlações do tipo processo-estrutura-propriedade de filmes têm sido objeto de extensos estudos já a várias décadas, tanto do ponto de vista científico como tecnológico. Mais recentemente, atenção crescente tem sido dada a filmes cada vez mais finos, principalmente para atender as necessidades de novas tecnologias. Para compreender melhor a correlação processo-estrutura, vários pesquisadores propuseram Modelos de Zonas Estruturais para filmes com espessuras, tipicamente, de algumas unidades a dezenas de micrometros. Neste trabalho, propomos Modelos de Zonas Estruturais para filmes finos de elementos do Grupo IV-B (Ti, Zr e Hf) e estudamos os mecanismos de formação da microestrutura dos filmes. Durante o desenvolvimento de nosso trabalho, curiosos aglomerados de grãos, com tamanhos de vários micrometros e com geometria fractal, foram observados nos filmes de Zr. As características geométricas dos aglomerados e os possíveis mecanismos que os originam e levam à sua evolução também são considerados aqui.
Correlations type processing-structure-property of films have been the subject of extensive studies for the last several decades, both from the point of view of science and technology. More recently, growing attention has been given to ever-thinner films, especially to satisfy the needs of newer technologies. To better understand the correlation processing-structure, many researchers have proposed Structure Zone Models for films typically a few to a few tens of micrometers thick. In this work, we propose Structure Zone Models for Group IV-B (Ti, Zr and Hf) thin films and study the microstructure forming mechanisms of the films. During the development of our work, intriguing grain aggregates several micrometers Jorge and with fractal geometry were observed in the Zr films. The geometrical characteristics of the aggregates, their possible origin and evolution mechanisms are also considered here.
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Castro, López Segundo Vicente. "Implementación del E.R.P. BAAN IV – planeamiento de recursos empresariales en el Grupo Empresarial Vega." Universidad de San Martín de Porres. Programa Cybertesis PERÚ, 2010. http://cybertesis.usmp.edu.pe/usmp/2010/castro_sv/html/index-frames.html.

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Abstract:
Hoy en día, las organizaciones que no cuentan con información integrada, y por ende trabajan con las llamadas islas de información, no favorecen a las gerencias en la adecuada toma de decisiones, lo que genera en muchas ocasiones grandes pérdidas económicas a las compañias. El presente informe muestra cómo las necesidad intrínseca de la alta dirección de contar con información confiable, precisa e integrada ha hecho posible que la organización se integre a lo largo de las áreas. Por ende, se diferencia de la competencia mediante la implantación de un sistema de Planificación de los Recursos Empresariales (ERP), lo que permite otras ventajas, como la reducción de costos, el aumento de la productividad y la automatización de procesos, vital en una empresa que desea ser competitiva. La implementación del ERP Baan IV fuer realizada en el Grupo empresarial Vega, se llevó a cabo en respuesta a la problemática que tenía la organización con el uso de diferentes plataformas, arquitectura de red, lenguaje de programación y en resumidas cuentas: información diferente. Por lo tanto la implantación de un sistema integrado permitirá a la organización obtener una ventaja competitiva o en su defecto contribuir a alinearse comparativamente con sus competidores. De esta forma, se encontró en la organización la disponibilidad de una respuesta adecuada de información (a la medida de las necesidades), y una solución que permitiría la integración total de todas las operaciones con el fin de gestionar adecuadamente cada una de las áreas de la empresa.
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Oliveira, Anselmo Elcana de. "Tensores polares e modelos de eletronegatividade para os hidretos do grupo IV e fluorosilanos." [s.n.], 1995. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/249341.

Full text
Abstract:
Orientador: Roy E. Bruns
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Quimica
Made available in DSpace on 2018-07-20T02:34:03Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Oliveira_AnselmoElcanade_M.pdf: 3793179 bytes, checksum: 4423ac1d6f923cecf8f03df8273f0fd4 (MD5) Previous issue date: 1995
Mestrado
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Uptmoor, Andrea Christina Verfasser], and Uwe H. F. [Akademischer Betreuer] [Bunz. "Mikroporöse organische Polymere auf Basis tetraedrischer Monomere der Gruppe IV / Andrea Christina Uptmoor ; Betreuer: Uwe Bunz." Heidelberg : Universitätsbibliothek Heidelberg, 2018. http://d-nb.info/117725297X/34.

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Uptmoor, Andrea Christina [Verfasser], and Uwe H. F. [Akademischer Betreuer] Bunz. "Mikroporöse organische Polymere auf Basis tetraedrischer Monomere der Gruppe IV / Andrea Christina Uptmoor ; Betreuer: Uwe Bunz." Heidelberg : Universitätsbibliothek Heidelberg, 2018. http://d-nb.info/117725297X/34.

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7

Reinöhl, Jochen. "Adenosintriphosphat und Capsaicin als Auslöser von Muskelschmerz eine Untersuchung an mechanosensitiven Gruppe-IV-Muskelafferenzen der Ratte." Saarbrücken VDM Verlag Dr. Müller, 2006. http://d-nb.info/99125841X/04.

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8

Piwowarczyk, Przemysław. "Organizacja grup gnostyckich między II a IV w. n. e." Doctoral thesis, Katowice : Uniwersytet Śląski, 2013. http://hdl.handle.net/20.500.12128/5411.

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Abstract:
Nasza praca jest pierwszą w światowej nauce próbą odpowiedzi na pytanie o organizację grup gnostyckich, opartą na analizie wszystkich gnostyckich tekstów z Nag Hammadi, z uwzględnieniem świadectw zewnętrznych. Teksty z Nag Hammadi okazały się materiałem trudnym do jednoznacznej interpretacji, pozwoliły jednak znacznie poszerzyć dotychczasowy stan badań w interesującej nas kwestii. Stąd przytoczona we wstępie teza Julii Iwersen o ich nieprzydatności dla badań nad organizacją grupową została zupełnie sfalsyfikowana. Pierwszy wniosek, jaki płynie z naszych rozważań, jest taki, że o organizacji grup gnostyckich nie można mówić w sposób generalizujący. Rację zatem mieli w tym punkcie, niezależnie od konkluzji do których ostatecznie doszli, Adolf von Hamack i Heinz Kraft. Nie znaczy to jednak, że nie istnieje żadna wspólny fundament, na którym można by budować argumentację odnośnie do różnych grup. Ponieważ wszystkie znane nam teksty gnostyckie (to znaczy te, których myśl teologiczna może być uznana za gnostycką w świetle przyjętych przez nas kryteriów) zawierają elementy myśli chrześcijańskiej i/lub zostały nam przekazane przez chrześcijan, to - podobnie jak w wypadku apokryfów Starego Testamentu - musimy uznać je w pierwszym rzędzie właśnie za utwory chrześcijańskie. Nic nie zmusza nas do tego, aby uznawać że którykolwiek z nich, nawet jeśli nie zawiera cech ewidentnie chrześcijańskich, ma przed- czy pozachrześcijańskie pochodzenie. Jesteśmy w stanie wskazać środowisko, w którym tego typu teksty mogły powstać.
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9

Zahedi, Farhad, Richard Korswagen, and Manfred L. Ziegler. "Reacciones de H7 -C7H7W(COh X (X=Br, 1) con aniones organometálicos del IV grupo principal." Revista de Química, 2013. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/101310.

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Abstract:
En el presente trabajo describimos el estudio de estas reacciones aplicadas a la preparación de derivados del sistema TpW (CO)z -L (L =ligando organometálico con elementos del IV grupo principal), con el objeto de comparar el componarniento del sistema del tungsteno con el del molibdeno, en parte estudiado por nosotros anteriormente.
We report the reactions of TpW(COh X (Tp = h7-C7H 7, X = Br, 1)with thc anionic species MPh3 - (Ph = C6 Hs ; M= Ge, Sn, Pb) leading to thesubstitution products TpW(C0hMPh3 (3). The compound 3d (M= Pb) couldnot be isolated due to its instability and was only detected spcctroscopically;3b (M= Ge) and 3c (M = Sn) were isolated as red crystals and caracterizedthrough elemental analysis and spectrometry (IR, 1H-NMR and MS).The reduction of TpW(COhl with Na/Hg in THF leads to the an10n[TpW (COhr (1), which also reacts with MPh3- (M = Si, Ge, Sn) forming3a (M = Si), 3b and 3c; 3a was detected only spectroscopically.
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Vila, Descals Carlos. "Reacciones de Friedel-Crafts enantioselectivas catalizadas por complejos de metales de transición del grupo (IV) y binol." Doctoral thesis, Universitat de València, 2010. http://hdl.handle.net/10803/52127.

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Abstract:
La reacción de Friedel-Crafts es un poderoso proceso de formación de enlaces carbono-carbono de gran importancia en síntesis orgánica. La aplicación de la versión asimétrica catalítica de esta reacción a la alquilación de arenos ricos en electrones, como indoles o pirroles, puede proporcionar acceso a importantes productos enantioméricamente enriquecidos alquilados y constituyen un tema de actual interés, ya que estos arenos se han identificado como estructuras "privilegiadas" o farmacóforos. Los complejos Zr(IV) y Hf(IV)-BINOL generados in situ han sido evaluados como catalizadores en la alquilación de Friedel-Crafts enantioselectiva de indoles y pirroles con diferentes cetonas α, β-insaturadas, así como en la alquilación de pirroles con diferentes tipos de los compuestos carbonilícos. Para la alquilación de Friedel-Crafts enantioselectiva de indoles con simples cetonas α,β- insaturadas no quelatantes se han utilizado como catalizadores complejos Zr(OtBu)4-(R)-3,3'-Br2-BINOL (L3) generados in situ. La reacción se lleva a cabo con muy buenos rendimientos (hasta 97%) y buena enantioselectividad (hasta 98% ee). Para hacerse una idea de la estructura del catalizador y los aspectos mecanísticos de la reacción, se investigó los espectros de RMN 1H del catalizador, así como experimentos de efectos no lineales (NLE) y estudios computacionales (DFT). La alquilación de Friedel-Crafts de pirroles con simples cetonas α,β- insaturadas no quelatantes. catalizada por Zr(OtBu)4-(R)-3,3'-Br2-5,5',6,6',7,7',8,8'-BINOL, da lugar a pirroles alquilados con buenos rendimientos y enantioselectividades de moderadas a muy buenas. También se ha desarrollado una estrategia eficaz para acceder a derivados de indol 2-sustituidos de forma enantioenriquecida. Esta estrategia se basa en una reacción catalítica asimétrica “one-pot” de Friedel-Crafts entre 4,7-dihidroindol y cetonas α,β-insaturadas, seguida de una oxidación de p-benzoquinona, utilizando el complejo Zr(OtBu)4-L5 dando lugar a buenos rendimientos y enantioselectividades moderadas. Las cetonas -trifluoro ,-insaturadas- se han utilizado como electrófilos en la alquilación de Friedel-Crafts enantioselectiva de indoles catalizada por el complejo Zr(OtBu)4-(R)-3,3'-Br2-BINOL (L3), proporcionando una variedad de indoles trifluorometilados quirales con buenos rendimientos (hasta 99%) y excelentes enantioselectividades (hasta 99% ee). (E)-1-aril-4-benciloxi-but-2-en-1-onas también pueden ser utilizadas como electrófilos en la reacción de Friedel-Crafts de indoles catalizada por el complejo Hf(OtBu)4-(R)-3,3'-Br2-BINOL (L3) para obtener indoles quirales con una cadena 1,4-funcionalizada. Los rendimientos y enantioselectividades van de buenos a excelentes para una gama de diferentes benciloximetilenonas y indoles. La alquilación de Friedel-Crafts de indoles con (E)-1,4-diaril-but-2-en-1,4-dionas catalizadas por complejos quirales de Hf(OtBu)4-(R)-6,6'-Br2-BINOL (L2) genera un centro estereogénico en  con respecto a uno de los grupos carbonilo. Esto puede considerarse como una inversión del patrón de reactividad normal o umpolung. La reacción se lleva a cabo con buenos rendimientos (hasta un 97%) y buenas enantioselectividades (hasta un 94%), independientemente de la naturaleza y la posición de los sustituyentes en las endionas o en el anillo de indol. Los (E)-4-oxo-4-fenilbutenoatos de alquilo también se han utilizado como electrófilos en la alquilación de Friedel-Crafts enantioselectiva de indoles utilizando el complejo Zr(OtBu)4-(R)-3,3'-Br2-BINOL (L3) como catalizador. En este caso, se forma el centro estereogénico en posición  al éster regioselectivamente, con buenos rendimientos y enantioselectividades. Se ha utilizado el complejos Zr(OtBu)4-(R)-3,3'-Br2-BINOL (L3) como catalizador la alquilación de Friedel-Crafts de pirroles con una variedad de diferentes 2,2,2-trifluoroacetofenonas para dar lugar a alcoholes terciarios teniendo un centro estereogénico cuaternario. La reacción tiene lugar con buenas enantioselectividades (hasta un 93% de ee) y excelentes rendimientos (hasta un 99%). También se ha descrito la alquilación de Friedel-Crafts de diferentes derivados de pirrol con una variedad de -cetoésteres catalizada por complejos Zr(OtBu)4-(L6) para dar lugar alcoholes terciarios con diferente sustituido enantioselectividades muy buena (hasta un 98% ee) y buenos rendimientos (hasta 79%). El 4,7-dihidroindol también se puede utilizar como nucleófilo en la alquilación de Friedel-Crafts con -cetoésteres, seguida de una oxidación de p-benzoquinona proporcionando derivados de indol 2-sustituidos, en un sencillo procedimiento “one-pot”.
The Friedel-Crafts (F-C) reaction is a powerful carbon-carbon bond forming process of great importance in organic synthesis. The application of the asymmetric catalytic version of this reaction to the alkylation of electron-rich arenes, such as indoles or pyrroles, can provide access to important enantiomerically enriched alkylated arene products and constitute a topic of ongoing interest, due that this arenes have identified as “privileged” structure or pharmacophore. In this Thesis Zr(IV) and Hf(IV)-BINOL complexes generated in situ have been evaluated as catalysts in enantioselective F-C alkylation of indoles and pyrroles with different α,β-unsaturated ketones, as well as in the alkylation of pyrroles with different kind of carbonyl compounds. Zr(OtBu)4-(R)-3,3'-Br2-BINOL complexes have been used as very effective catalysts for the enantioselective F-C alkylation of indoles with simple non-chelating α,β-unsaturated ketones. The reaction takes place with very good yields (up 97%) and good enantioselectivity (up 98% ee). The Friedel-Crafts alkylation of pyrroles with simple non-chelating α,β-unsaturated ketones catalyzed by Zr(OtBu)4-(R)-3,3'-Br2-5,5',6,6',7,7',8,8'-BINOL give the products with good yields and moderate to very good enantioselectivities. 2-Substituted indole derivatives were synthetized by one-pot catalytic asymmetric Friedel-Crafts reaction between 4,7-dihydroindole and α,β-unsaturated ketone, followed by a p-benzoquinone oxidation, with good yields and moderated enantioselectivities. The -unsaturated -trifluoroketones have been used as electrophiles in the enantioselective F-C alkylation of indoles catalyzed by BINOL complex, providing a variety of trifluoromethylated chiral indoles in good yields (up 99%) and excellent enantioselectivities (up 99% ee). (E)-1-aryl-4-benzyloxy-2-buten-1-ones, (E)-1,4-diaryl-2-butene-1,4-diones and (E)-4-oxo-4-phenylbutenoates can also be used as electrophiles in the F-C reactions of indoles catalyzed by the BINOL complex to obtain chiral indoles with a 1,4-difunctionalized moiety. Zr(OtBu)4-(R)-3,3'-Br2-BINOL catalyst has been used in a F-C alkylation of unprotected pyrrole with a variety of differently substituted 2,2,2-trifluoroacetophenones to give pyrroles with a trifluoromethyl substituted tertiary alcohol moiety bearing a quaternary stereogenic center. The reaction takes place with good enantioselectivities (up to 93% ee) and high isolated yields (up to 99%). Chiral complex of Zr(OtBu)4-(R)-3,3'-bis(3,5-bis(trifluoromethyl)phenyl)BINOL has been used as a catalyst in a F-C alkylation of different pyrrole and 4,7-dihidroindole derivatives with a variety of differently substituted -ketoesters to give tertiary alcohols with very good enantioselectivities (up to 98% ee) and good yields (up to 79%).
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Books on the topic "Gruppo IV"

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Gruppo italiano di ricerca su Origene e la tradizione alessandrina. Convegno. Origene e l'alessandrinismo cappadoce: III-IV secolo : atti del 5. Convegno del Gruppo italiano di ricerca su "Origene e la tradizione alessandrina", Bari, 20-22 settembre 2000. Bari: Edipuglia, 2002.

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2

V, Egorov I͡U︡, Pletnev Rafaėlʹ Nikolaevich, and Institut khimii (Akademii͡a︡ nauk SSSR. Uralʹskiĭ nauchnyĭ t͡s︡entr), eds. Gidratirovannye oksidy ėlementov IV i V grupp. Moskva: "Nauka", 1986.

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3

Eremenko, Valentin Nikiforovich. Troĭnye sistemy titana s perekhodnymi metallami IV-VI grupp. Kiev: Nauk. dumka, 1987.

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4

Natale, Spineto, ed. La religione come fattore di integrazione: Modelli di convivenza e di scambio religioso nel mondo antico : atti del IV Convegno internazionale del Gruppo di ricerca italo-spagnolo di storia delle religioni (Università degli studi di Torino, 29-30 settembre 2006). Alessandria: Edizioni dell'Orso, 2008.

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5

Gruppo di ricerca italo-spagnolo di storia delle religioni. Convegno. La religione come fattore di integrazione: Modelli di convivenza e di scambio religioso nel mondo antico : atti del IV Convegno internazionale del Gruppo di ricerca italo-spagnolo di storia delle religioni (Università degli studi di Torino, 29-30 settembre 2006). Alessandria: Edizioni dell'Orso, 2008.

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6

Eremenko, Valentin Nikiforovich. Troĭnye sistemy molibdena s uglerodom i perekhodnymi metallami IV gruppy. Kiev: Nauk. dumka, 1985.

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7

G, Bazarova Zh, ed. Slozhnye oksidy molibdena i volʹframa s ėlementami I-IV grupp. Moskva: "Nauka", 1990.

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8

Mikhaĭlovich, Kargin I͡U︡riĭ, Chernykh I. N, and Tedoradze G. A, eds. Ėlektrokhimii͡a︡ ėlementoorganicheskikh soedineniĭ: Ėlementy IV, V i VI grupp periodicheskoĭ sistemy. Moskva: "Nauka", 1986.

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9

Gisela, Brandt, ed. Historische Soziolinguistik des Deutschen IV: Soziofunktionale Gruppe, kommunikative Anforderungen, Sprachgebrauch : Internationale Fachtagung, Rostock, 13.-16.09.1998. Stuttgart: H.-D. Heinz, 1997.

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10

Kavun, V. I︠A︡. Diffuzionnai︠a︡ podvizhnostʹ i ionnyĭ transport v kristallicheskikh i amorfnykh ftoridakh ėlementov IV gruppy i surʹmy (III). Vladivostok: Dalʹnauka, 2004.

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Book chapters on the topic "Gruppo IV"

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Becke, Guido, Bärbel Meschkutat, Tanja Gangloff, and Petra Weddige. "Themenkomplex IV Arbeiten mit Gruppen." In Dialogorientiertes Umweltmanagement und Umweltqualifizierung, 254–75. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2000. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-58309-4_13.

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2

Rubner, Angelika, and Eike Rubner. "IV. Entwicklungsphasen in Gruppen." In Unterwegs zur funktionierenden Gruppe, 101–68. Psychosozial-Verlag, 2016. http://dx.doi.org/10.30820/9783837968040-101.

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3

"3. Additionen an die Azo-Gruppe." In Organische Stickstoffverbindungen IV, edited by Dieter Klamann. Stuttgart: Georg Thieme Verlag, 1992. http://dx.doi.org/10.1055/b-0035-115438.

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4

"1. unter Einführung der Nitro-Gruppe." In Organische Stickstoffverbindungen IV, edited by Dieter Klamann. Stuttgart: Georg Thieme Verlag, 1992. http://dx.doi.org/10.1055/b-0035-115453.

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Meier-Braun, Karl-Heinz. "IV. Gruppen von Einwanderern." In Die 101 wichtigsten Fragen: Einwanderung und Asyl, 56–75. Verlag C.H.BECK oHG, 2017. http://dx.doi.org/10.17104/9783406710889-56.

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6

Meier-Braun, Karl-Heinz. "IV. Gruppen von Einwanderern." In Die 101 wichtigsten Fragen: Einwanderung und Asyl, 53–73. C.H.Beck, 2015. http://dx.doi.org/10.17104/9783406683565-53.

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7

"12. aus anderen Diarylazo-Verbindungen unter Erhaltung der Azo-Gruppe." In Organische Stickstoffverbindungen IV, edited by Dieter Klamann. Stuttgart: Georg Thieme Verlag, 1992. http://dx.doi.org/10.1055/b-0035-115427.

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8

"6. aus Alkylaminen durch Oxidation zur Erzeugung der Carboxy-Gruppe." In Organische Stickstoffverbindungen IV, edited by Dieter Klamann. Stuttgart: Georg Thieme Verlag, 1992. http://dx.doi.org/10.1055/b-0035-115489.

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9

"III Die späte Gruppe." In Gerard Horenbout und der Meister Jakobs IV. von Schottland, 383–486. Wien: Böhlau Verlag, 2012. http://dx.doi.org/10.7767/boehlau.9783205792086.383.

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10

Fauvet-Berthelot, Marie-France. "Captulo IV. El grupo residencial A." In Rescate Arqueológico en la cuenca del Río Chixoy 2, 63–103. Centro de estudios mexicanos y centroamericanos, 2021. http://dx.doi.org/10.4000/books.cemca.8152.

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Conference papers on the topic "Gruppo IV"

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A. Oliveira, LUDMILA, LETICIA S. Santos, REGINALDO B. Fernandes, SAMUEL S. F. Terra, and SARA L. Silva. "IV ENCONTRO DE GRUPOS PET CEFET-MG E I ENCONTRO REGIONAL DE GRUPOS PET: IV INTERPET e I ERPET." In Brasilian Congress of Engineering Education. Associação Brasileira de Educação em Engenharia, 2020. http://dx.doi.org/10.37702/cobenge.2020.3104.

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2

"Magnitnye svoystva dvumernykh klasterov tyazhelykh R-elementov IV – VI grupp." In Perspektivnye materialy s ierarkhicheskoy strukturoy dlya novykh tekhnologiy i nadezhnykh konstruktsiy, Khimiya nefti i gaza. Tomsk State University, 2018. http://dx.doi.org/10.17223/9785946217408/120.

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3

Prats Boluda, Gema, Francisco Javier García Casado, Antonia Martínez Millana, Enrique Guijarro Estelles, and Jose Luis Martinez De Juan. "Desarrollo e implantación de un sistema de evaluación objetiva del aprendizaje individual en trabajos grupales en grupos numerosos de asignaturas de ingeniería." In IN-RED 2018: IV Congreso Nacional de Innovación Educativa y Docencia en Red. Valencia: Universitat Politècnica València, 2018. http://dx.doi.org/10.4995/inred2018.2018.8564.

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Abstract:
El trabajo en equipo es una de las metodologías docentes más comunes para conseguir los objetivos de aprendizaje en grupos numerosos. La evaluación orientada al resultado final grupal no siempre se ajusta a los conocimientos realmente adquiridos por cada miembro del equipo. Los distintos instrumentos (diarios, portafolios) que se utilizan para valorar objetivamente la aportación individual de cada miembro al trabajo grupal podrían suponer una gran carga de trabajo tanto para el alumnado como el profesorado, especialmente en grupos numerosos. En este trabajo, se ha desarrollado un sistema de evaluación en Poliforma-T para la valoración objetiva del aprendizaje individual del alumno en trabajos grupales en grupos numerosos de asignaturas de ingeniería. Aunque inicialmente supone un esfuerzo importante para la puesta en marcha de este sistema, a medio y largo plazo es altamente sostenible. La evaluación mediante examen de tipo test en Poliforma-T es considerada una técnica apropiada por gran parte del alumnado pese el 55% de los alumnos muestra cierta resistencia hacia la evaluación individualizada de las actividades grupales. Los distintos indicadores muestrean que el nivel de dificultad del test es apropiado, aunque entre los alumnos hay una sensación general de falta de tiempo para la realización del mismo. Palabras clave: evaluación individual, herramienta tecnológica, grupos numerosos.
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"PS-021 - PREVENCIÓN DE PROBLEMAS CON EL JUEGO DE AZAR EN ENTORNOS ESCOLARES CON ADOLESCENTES Y JÓVENES: EVIDENCIA SOBRE LA EFICACIA DEL PROGRAMA "LA CONTRAPARTIDA"." In 24 CONGRESO DE LA SOCIEDAD ESPAÑOLA DE PATOLOGÍA DUAL. SEPD, 2022. http://dx.doi.org/10.17579/abstractbooksepd2022.ps021.

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Abstract:
Introducción: Los entornos escolares son un lugar idóneo para iniciar acciones preventivas con el fin de informar de los riesgos del juego de azar y derivar si procede a otros recursos asistenciales. Este trabajo examinó la eficacia del programa de prevención La Contrapartida del S.G. de Adicciones de Madrid Salud en diferentes institutos de Madrid. Método: Un total de 461 estudiantes de formación profesional fueron asignados de manera aleatoria a dos grupos de intervención: Psicoeducación (PE; grupo control activo; n=218, edad= 19,71 [d.t.= 4,11]) o La Contrapartida (CP; grupo experimental; n=243, edad= 19,74 [d.t.= 3,20). Ambas intervenciones reunían los principales componentes activos de los programas de prevención de adicciones basados en evidencia científica. Sin embargo, diferían entre sí en el grado de involucración requerida del alumnado (PE: metodología expositiva, i.e. método socrático; CP: metodología activa, i.e. juego interactivo). Se tomaron medidas pre y post intervención de (i) severidad, (ii) actitud y (iii) conocimiento sobre los juegos de azar e (iv) intención de apostar. Un mes después, se realizó un seguimiento de dichas variables. Resultado: En la comparación pre-post, ambos grupos redujeron su actitud positiva e ideas equivocadas hacia los juegos de azar y aumentaron su actitud negativa y conocimiento sobre esta actividad (pmax < 0,001). No hubo diferencias significativas entre los grupos (pmin > 0,05). A pesar de que todos estos efectos (excepto la actitud negativa) se mantuvieron en el seguimiento, el grupo CP mostró además una reducción en la intención de apostar (p = 0,018). Dicho efecto no se observó en el grupo control. Conclusiones: Los datos sugieren que el programa de prevención La Contrapartida desarrollado en el ámbito escolar es eficaz para modificar indicadores de riesgo claves para los problemas con el juego de azar, incluyendo la intención de apostar un mes después de la intervención.
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Pinto, Jorge Luiz Dias. "Estratégias e práticas na festa de santo reis: grupo Unidos Com Fé." In IV Congresso Internacional de História. Programa de Pós-Graduação em História e Departamento de História - Universidade Estadual de Maringá - UEM, 2009. http://dx.doi.org/10.4025/4cih.pphuem.738.

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"ESTUDIO PRELIMINAR DEL FACTOR ESTIMULANTE DE COLONIAS DE GRANULOCITOS (G-CSF) EN PACIENTES CON TRASTORNOS POR USO DE COCAÍNA Y TRASTORNOS PSICÓTICOS DUALES." In 23° Congreso de la Sociedad Española de Patología Dual (SEPD) 2021. SEPD, 2021. http://dx.doi.org/10.17579/sepd2021p073v.

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Abstract:
Objetivos: El factor estimulante de colonias de granulocitos (G-CSF) ha suscitado interés debido a su rol en trastornos por uso de sustancias y depresión comórbida. El objetivo es explorar los niveles plasmáticos de G-CSF en pacientes con trastornos por uso de cocaína (TUC) y en pacientes duales con trastornos psicóticos. Material y métodos: Se seleccionaron 95 participantes en este estudio: grupo control (Control=40); pacientes con trastornos por uso de cocaína (TUC=25), pacientes duales con TUC y trastornos psicóticos (TUC+TM=30): con diagnóstico de esquizofrenia (TUC+SQZ=9) y trastornos mentales graves (TUC+TMG=21). Se evaluaron clínicamente según criterios DSM-IV-TR y se realizaron extracciones de muestra de sangre de cada participante. Mediante ELISAs, se cuantificaron las concentraciones plasmáticas de G-CSF y se realizaron análisis estadísticos (ANCOVAS) en forma logarítmica. Resultados: Encontramos diferencias significativas en la edad (p<0.005): grupo control [media (DE)= 44.5 (12.6)], grupo TUC [media (DE)=35.6 (7.1)] y grupo TUC+TM [media (DE)=38.1 (8.4)]. Se realiza un primer ANCOVA controlando la edad y el sexo. Se encuentra efecto significativo [F (2,90)= 23,818; p<0.001], estando las concentraciones de G-CSF del grupo dual (TUC+TM) elevadas comparadas con el grupo control (p<0.001) y con el grupo TUC (p<0.01). Las concentraciones del grupo TUC están elevadas frente a los controles (p<0.001). En un segundo análisis la población dual se divide y se realiza un ANCOVA controlando la edad y el sexo. Encontramos efecto significativo [F (2,89)= 15,703; p<0.001] estando las concentraciones de G-CSF de los tres grupos de pacientes elevadas frente a los controles (p<0.001), sin diferencias significativas entre los grupos de pacientes. Conclusiones: El factor G-CSF se ve comprometido en pacientes con trastornos por uso de cocaína así como en pacientes con TUC+TM, por lo que puede ser un marcador útil en la estratificación de pacientes con diagnóstico dual.
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Toledo, Maria Aparecida Leopoldino Tursi. "Relações entre história e ensino de história escolar: perspectivando um grupo de pesquisas." In IV Congresso Internacional de História. Programa de Pós-Graduação em História e Departamento de História - Universidade Estadual de Maringá - UEM, 2009. http://dx.doi.org/10.4025/4cih.pphuem.033.

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8

Francisca de Souza, Kymberli, Paula Carolayne Cabral do Livramento, Douglas Salgado da Silva, Kilma da Silva Lima Viana, and Sanderson Hudson da Silva Malta. "GRUPO DE TRABALHO DE RESOLUÇÃO DE QUESTÃO DO ENEM, NO PDVL EM INTERVENÇÃO NA ESCOLA PARCEIRA." In IV Congresso internacional das licenciaturas. Instituto internacional despertando vocações, 2017. http://dx.doi.org/10.31692/2358-9728.ivcointerpdvl.2017.00542.

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9

Cunha, Gabriel Faria Guerra e., and Lia Hasenclever. "As capacidades tecnológicas das grandes empresas farmacêuticas nacionais: o caso do Grupo FarmaBrasil." In IV Encontro Nacional de Economia Industrial e Inovação. São Paulo: Editora Blucher, 2019. http://dx.doi.org/10.5151/iv-enei-2019-5.7-017.

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Carabal Montagud, María Ángeles, and Victoria Esgueva López. "Innovación docente: los alumnos diseñan un manual cooperativo mediante el flipclass." In IN-RED 2018: IV Congreso Nacional de Innovación Educativa y Docencia en Red. Valencia: Universitat Politècnica València, 2018. http://dx.doi.org/10.4995/inred2018.2018.8869.

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Abstract:
Esta innovación docente permite al alumnado generar un documento teórico-práctico, que recoge todas las técnicas gráficas usadas en el ámbito del dibujo, poniendo en práctica el método de flipclass. Un sistema que invierte el proceso de enseñanza tradicional, por lo que empieza trabajando en casa y acaba con un trabajo autónomo y grupal en el aula. La innovación aprovecha la sinergia que propicia el trabajo colaborativo. Porque se combinan los esfuerzos de cada grupo, que aporta un fragmento de conocimiento, consiguiendo maximizar los resultados al ser compartidos por todos los alumnos. Por otra parte facilita al profesorado la evaluación de competencias transversales como el trabajo en equipo y liderazgo, o la comunicación efectiva. Palabras clave: flipclass, trabajo cooperativo, competencias transversales, técnicas de dibujo, análisis teorico-práctico.
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Reports on the topic "Gruppo IV"

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Maroñas, Cecilia, Nicolás Rezzano, and Marcello Basani. El saneamiento urbano en Montevideo: 40 años de logros y lecciones aprendidas hacia un servicio adecuado y universal. Inter-American Development Bank, May 2021. http://dx.doi.org/10.18235/0003281.

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Abstract:
Un elemento clave para evitar repetir los errores y avanzar hacia un futuro mejor consiste en aprender de la propia experiencia. En ese sentido, todos lo acontecido durante los casi 40 años de arduo trabajo en el desarrollo del sistema de saneamiento y drenaje de Montevideo contiene conocimientos prácticos muy valiosos. Extraer lecciones de tales vivencias permite aprovechar el camino transitado y mejorar el desempeño de los futuros proyectos que se desarrollen en la región. Esto es así, en gran medida, porque la ejecución ininterrumpida de las distintas etapas del Plan de Saneamiento Urbano de Montevideo lo han convertido en un caso de éxito sin precedentes a nivel latinoamericano. En este trabajo se identifican cuatro grandes grupos de lecciones aprendidas, vinculados con: (i) aspectos de carácter institucional, (ii) aspectos relativos al sistema financiero-comercial, (iii) aspectos relacionados con la ejecución de los proyectos que formaron y forman parte del PSU, y (iv) aspectos de carácter social y comunicacional.
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Morrison, Andrew, María Hernández Jurado, and Andrea De la Piedra García. Diversidad 2.0: La tecnología como aliada de las empresas latinoamericanas. Inter-American Development Bank, June 2021. http://dx.doi.org/10.18235/0003328.

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Abstract:
Hay evidencia empírica convincente de que las empresas más diversas en términos de raza, etnia y género son más innovadoras, más productivas y generan mayores utilidades. Chile, Colombia, México y Perú cuentan con la diversidad poblacional que les permitiría a sus empresas sacar provecho de las ventajas de la diversidad, pero esta diversidad no se ve reflejada en su fuerza laboral y varios estudios han documentado la discriminación sufrida en procesos de reclutamiento en las empresas privadas de tres de los cuatro países. Las tecnologías utilizadas en países desarrollados para la promoción de la diversidad parecen están entrando en una fase de madurez o declive donde ya no están generando un cambio significativo para lograr mayor inclusión y diversidad en las empresas. Por lo tanto, existe un imperativo de innovar e introducir nuevas tecnologías, para pasar a una versión 2.0 de la promoción de la diversidad. En este trabajo se hace un mapeo, a través de casos y ejemplos, de las oportunidades que ofrece la tecnología para promover la diversidad en las empresas en tres momentos de la gestión de recursos humanos: reclutamiento y selección de personal, desarrollo profesional y retención de talento y cultura organizacional. A partir de esta investigación, se concluye que las nuevas tecnologías presentan oportunidades importantes para promover la diversidad en las empresas latinoamericanas. Al mismo tiempo, no podemos dejar de lado que el uso de la tecnología presenta también riesgos éticos, sobre todo en el sentido de replicar los estereotipos y sesgos que existen en nuestras sociedades. El balance, sin embargo, es positivo. Las nuevas tecnologías tienen gran potencial para: (i) facilitar el reclutamiento de una fuerza laboral más diversa; (ii) generar datos e indicadores para visibilizar y hacer seguimiento de las brechas por género, raza y etnia en las empresas; (iii) identificar micromachismos, microagresiones y sesgos en el lenguaje, actitudes y comportamientos y ayudar a evitarlos; (iv) minimizar el impacto de los sesgos conscientes e inconscientes en los diferentes procesos de gestión de talento; (v) construir nuevos canales para medir percepciones y amplificar la voz de grupos minoritarios; y (vi) ofrecer nuevas metodologías de formación y sensibilización más efectivas que los métodos tradicionales.
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Boletín Económico Regional: Centro, IV trimestre de 2021. Banco de la República, March 2022. http://dx.doi.org/10.32468/ber-cent.tr4-2021.

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Abstract:
En el cuarto trimestre de 2021 la economía de la región Centro presentó resultados favorables en su comparativo anual, en consonancia con la reactivación de la actividad productiva, así como por el mayor consumo de bienes y servicios. De acuerdo con la información disponible, indicadores lideres sectoriales arrojaron avance en construcción, oferta de productos agrícolas, sacrificio de ganado porcino, ocupación hotelera y en los servicios de transporte, ante la normalización de los negocios. De otro lado, disminuyó el sacrificio de vacunos y la venta de vehículos. En comercio exterior sobresalieron las ventas externas de productos del sector primario, a pesar de las dificultades para movilizar carga; las remesas recibidas aumentaron constituyéndose en un apoyo para el consumo de los hogares. El desempleo se mantuvo por encima de la media nacional, mientras que la inflación continuó superando meta del Banco de la República, con mayor presión en el grupo de alimentos.
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Desarrollo de habilidades en América Latina y el Caribe: Desafíos y estrategias. Inter-American Development Bank, May 2021. http://dx.doi.org/10.18235/0003316.

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Abstract:
Esta publicación recoge los mensajes principales del Documento Marco Sectorial de Desarrollo de Habilidades, que tiene como objetivo orientar el trabajo que realiza el Grupo BID junto con los países de América Latina y el Caribe (ALC) en este ámbito. Las habilidades se desarrollan en diferentes grados de intensidad y en diferentes lugares en cada fase del ciclo de vida. Este documento presenta cinco desafíos para el desarrollo de habilidades en cinco etapas clave de la vida: la infancia, la niñez y la preadolescencia, la adolescencia, la juventud y la edad adulta, y ofrece orientación sobre los esfuerzos del Grupo BID para ayudar a los países de ALC a promover el desarrollo de habilidades y el aprendizaje permanente como una estrategia para asegurar que los ciudadanos puedan contribuir productivamente a la sociedad, mejorar su bienestar y ser buenos ciudadanos. Propone cinco líneas de acción: (i) asegurar que las personas tengan acceso equitativo a oportunidades de aprendizaje relevantes y de alta calidad a lo largo de la vida; (ii) fortalecer los mecanismos de aseguramiento de la calidad y pertinencia; (iii) consolidar y desarrollar mejores mecanismos de financiamiento y cofinanciamiento para mejorar la eficiencia, efectividad y cobertura de las oportunidades de desarrollo de habilidades; (iv) aprovechar el uso de la tecnología para aumentar la equidad y el acceso a las oportunidades de desarrollo de habilidades y mejorar la eficiencia de los sistemas de desarrollo de habilidades; y (v) promover activamente la generación y uso de evidencia para informar las decisiones sobre el desarrollo de habilidades.
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