Academic literature on the topic 'Gruppo classe'

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Journal articles on the topic "Gruppo classe"

1

Amenta, Giombattista. "L'inclusione sociale nel gruppo classe." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2022): 161–71. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2022oa14536.

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Abstract:
L'articolo focalizza l'attenzione sulla dinamica dell'inclusione vs. esclusione che normalmentecontrassegna la vita del gruppo-classe. In particolare, dopo aver premesso che si tratta di processi checontinuano pressoché invariati a contrassegnare la vita dei gruppi viene proposta, nella prima parte, unasituazione educativa complessa contraddistinta dal tentativo mal riuscito di evitare di essere discriminati epenalizzati per passare, quindi, a esaminare gli interventi messi in atto dagli insegnanti per gestirla, ovverocosa funziona, cosa non funziona e cosa si possa fare di diverso. Successivamente, nella seconda parte, ci sipropone di analizzare più in profondità la dinamica dell'inclusione e del clima della classe, ovvero la paurasottesa di venire discriminati e isolati, che può essere oggettiva o "procurata". Il lavoro si chiude con laproposta di alcune indicazioni riguardanti cosa possa fare l'educatore per promuovere climi di gruppoaccoglienti e inclusivi.
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2

Cecchetti, Paola. "Un gruppo di psicodramma freudiano transizionale in un liceo della periferia romana." GRUPPI, no. 1 (July 2022): 61–69. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2021oa14021.

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Abstract:
Sullo sfondo di una città ridotta al silenzio dalla pandemia, in un liceo nel quale la presenza dei "corpi" è temporalmente contabilizzata, una terapeuta prova a costruire con gli adolescenti un'esperienza che trasformi ciò che resta della classe in gruppo. Tecniche, metodologie e dispositivi, a partire dalla narrazione attorno al nome proprio, portano allo psicodramma analitico, nella consapevolezza della differenza rispetto al lavoro strettamente clinico. L'obiettivo è fare della classe una gruppalità che pensa e comunica, alimentando così il piacere dell'apprendere. Si delinea, in filigrana, la fisionomia di un gruppo, forse sul modello che Anzieu chiama transizionale, che presuppone il rispetto di regole: il silenzio attivo, la sospensione del giudizio, l'ascolto dell'altro. 
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Lazzaretti, Letizia. "Efficacia di un progetto di educazione linguistica inclusivo su auto-percezioni e struttura di testi narrativi." DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no. 2 (November 16, 2022): 11–41. http://dx.doi.org/10.33683/didit.22.02.01.

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Abstract:
Lo studio ha confrontato gli alunni con DSA di 4 classi sperimentali (tot. 8) e 3 di controllo (tot. 7) su abilità di scrittura e auto-percezioni su atteggiamenti di scrittura e benessere di classe. Le classi sperimentali hanno seguito un progetto di educazione linguistica che, tra i suoi obiettivi, annovera la promozione di atteggiamenti motivati e strategici verso la scrittura e la costruzione di un clima di classe sereno e inclusivo; le classi di controllo hanno seguito la normale programmazione prevista per l’anno scolastico in corso. Gli alunni hanno scritto un testo narrativo, valutato con procedure olistiche e analitiche, e completato tre questionari di auto-percezione inerenti a autoefficacia, strategie di scrittura e benessere di classe. I risultati evidenziano che le abilità di scrittura e le percezioni sono migliori per il gruppo sperimentale, soprattutto per gli alunni con DSA. Da qui emerge l’efficacia del Progetto nel garantire una didattica inclusiva e un miglioramento di abilità e percezioni di scrittura per tutti gli studenti con difficoltà, anche quelli con DSA.
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Masahiro, Nishikawa. "Supervisione e gestione della crisi in una classe elementare pubblica." GRUPPI, no. 1 (October 2010): 35–47. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-001004.

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Abstract:
Questo studio č basato su una tecnica psicodinamica, l'asse della matrice mosaica (MMA), che si pone l'obiettivo di promuovere il consolidamento del Sé soggettivo individuale. Questo processo č permesso da una specifica sequenza psicodinamica: lo stabilirsi della repressione primaria individuale, della differenziazione tra sé e non sé e del vincolo dinamico tra Ego e autoidentitŕ. Un caso di intervento su una classe ingestibile di bambini in etŕ di latenza serve per illustrare la tecnica. L'autore ha condotto la supervisione di una consulente al quarto anno di un master di psicologia clinica. Le fasi dinamiche che hanno permesso il superamento della crisi sono state: 1) mostrando la propria "presenza" ai bambini, l'adulto cattura la libido nel corpo-Ego-identitŕ di ciascun bambino; 2) catturando sia la libido sia l'aggressivitŕ del bambino, l'adulto rafforza la funzione dell'Ego del bambino nel dialogo; 3) creando una configurazione edipica intergenerazionale, che viene rappresentata dal gruppo normativo, l'adulto consente la collocazione del bambino nella configurazione. La strategia di base č stata formulata sulla base della Teoria della fluttuazione dell'equilibrio (Kotani) e si propone la gestione della fluttuazione di ogni bambino come una molecola utile a governare la macro-fluttuazione di una scuola, come organizzazione e come gruppo allargato.
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5

Pavoni, C., E. Cretella Lombardo, R. Lione, P. Bollero, F. Ottaviani, and P. Cozza. "Orthopaedic treatment effects of functional therapy on the sagittal pharyngeal dimensions in subjects with sleep-disordered breathing and Class II malocclusion." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 6 (December 2017): 479–85. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1420.

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Abstract:
Con il termine Sleep disorder breathing (SDB) s’intendono tutte quelle difficoltà respiratorie che si verificano durante il sonno. Si può osservare una grande variabilità nella sintomatologia dei pazienti affetti da SDB, direttamente proporzionale alla resistenza che le vie aeree superiori offrono al passaggio dell’aria quando queste sono ostruite. L’SDB rappresenta un ampio ventaglio di disturbi che vanno dal russamento primario fino ad arrivare alle apnee ostruttive del sonno. I bambini con problemi respiratori tendono a compensare l’ostruzione delle vie aeree assumendo posizioni caratteristiche, tali da garantire il mantenimento della pervietà delle vie aeree durante il sonno. Un’anomalia di posizione nel sonno, durante la fase di crescita e sviluppo, si ripercuote in un’alterazione dello sviluppo occlusale e in una modifica del pattern di crescita. Le principali alterazioni sono a carico del mascellare superiore, dell’altezza facciale, del tono muscolare e della posizione mandibolare; nei bambini con SDB, infatti, è spesso presente un pattern scheletrico di Classe II, con lunghezza mandibolare ridotta ed overbite aumentato. Lo scopo del presente studio è stato quello di valutare i cambiamenti craniofacciali indotti dalla terapia funzionale di avanzamento mandibolare con particolare riferimento alla dimensione sagittale delle vie aeree, superiori ed inferiori, alla posizione dell’osso ioide e alla posizione della lingua in soggetti con SDB e malocclusione di Classe II, messi a confronto con un gruppo controllo in Classe II non trattato. 51 soggetti (24 femmine, 27 maschi; età media 9,9 ± 1,3 anni) con malocclusione dentoscheletrica di Classe II e SDB trattati con il dispositivo funzionale Monoblocco Modificato (MM) sono stati messi a confronto con un gruppo controllo non trattato di 31 soggetti (15 maschi, 16 femmine; età media 10,1 ± 1,1 anni) presentanti la stessa malocclusione senza SDB. Il gruppo di studio è stato valutato da uno specialista in otorinolaringoiatria per la definizione del tipo di respirazione ed è stato sottoposto ad un esame fisico completo. I genitori di tutti i pazienti hanno completato un questionario per valutare la presenza di sintomi notturni e diurni prima e dopo il test clinico (versione italiana in 22 punti del Pediatric sleep questionnaire, ideato da Ronald Chervin). Le teleradiografie in proiezione latero laterale sono state analizzate all’inizio e alla fine del trattamento con MM. Tutte le misurazioni cefalometriche dei due gruppi sono state analizzate attraverso dei test per la valutazione statistica dei cambiamenti avvenuti durante il trattamento. I risultati hanno evidenziato dei cambiamenti scheletrici favorevoli nel gruppo trattato a tempo T2. La terapia funzionale di avanzamento mandibolare ha indotto dei cambiamenti statisticamente significativi nella dimensione sagittale delle vie aeree, nella posizione dell’osso ioide e nella posizione della lingua in soggetti di Classe II affetti da SDB rispetto ai controlli non trattati. Dopo la terapia ortodontica in 45 pazienti del gruppo di studio è stata osservata una riduzione dei sintomi diurni di SDB. Il trattamento con apparecchiature funzionali, non solo migliora i rapporti tra mascellare superiore e mandibola, ma riduce anche il rischio del collasso delle vie aere superiori. La logica terapeutica si basa sul concetto che tutte le anomalie, legate ad un retroposizionamento mandibolare, beneficiano della terapia funzionale di avanzamento mandibolare, che è in grado di ampliare lo spazio posteriormente alla lingua ed allo stesso tempo promuovere l’avanzamento linguale. Lo spostamento anteriore della mandibola influenza la posizione dell’osso ioide e la posizione della lingua, aumentando lo spazio intermascellare in cui quest’ultima alloggia e migliorando la morfologia delle vie aeree superiori. Ne consegue sia la risoluzione della malocclusione scheletrica di Classe II che il miglioramento dei rapporti retrofaringei, eliminando quei fattori predisponenti per lo sviluppo di disturbi respiratori in età adulta.
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Ozbay, I., C. Kucur, F. E. Koçak, B. Savran, and F. Oghan. "ACTA OTORHINOLARYNGOLOGICA ITALICA." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 5 (October 2016): 381–85. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-897.

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Abstract:
L’obiettivo del presente studio è stato determinare se i livelli plasmatici dei prodotti avanzati di ossidazione proteica (AOPP) rappresentino dei marker di stress ossidativo nei pazienti pediatrici affetti da tonsillite cronica. Per lo studio sono stati arruolati, presso i Dipartimenti di Otorinolaringoiatria e Chirurgia pediatrica dell’Ospedale Universitario di Dumlupinar, trenta bambini sani e trenta affetti da tonsillite cronica. Il gruppo dei pazienti affetti da malattia è stato sottoposto a un prelievo ematico preoperatorio e ad una biopsia intraoperatoria del tessuto tonsillare. Il gruppo dei pazienti sani è stato sottoposto unicamente al prelievo ematico. I livelli plasmatici e tissutali degli AOPP sono quindi stati misurati mediante spettrofotometria. I livelli sierici degli AOPP sono risultati essere più elevati nel gruppo dei pazienti affetti da tonsillite cronica (13,1 ± 3,3 ng/ml) rispetto al gruppo di controllo (11,6 ± 2,3 ng/ml; P < 0,05). Il livello tissutale medio degli AOPP nei pazienti malati è risultato essere superiore a quello plasmatico medio sia nel gruppo dei pazienti sani che in quello dei pazienti malati (41,9 ± 13,5 ng/mg; P < 0,05). I livelli plasmatici e tissutali degli AOPP sono risultati quindi essere più elevati nei pazienti malati rispetto al gruppo di controllo. Gli AOPP potrebbero quindi rappresentare una nuova classe di molecole pro-infiammatorie coinvolte nello stress ossidativo nella tonsillite cronica e potrebbero avere un ruolo come marker di stress ossidativo nei pazienti pediatrici affetti da tale patologia.
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Vezzani, Gabriele. "Leggevamo Gramsci e Marcuse." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 3 (September 2010): 377–92. http://dx.doi.org/10.3280/pu2010-003007.

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Abstract:
L'autore descrive le origini dei Centri di Igiene Mentale (CIM) di Reggio Emilia, e piů in generale la nascita della psichiatria territoriale, attraverso il racconto delle sue esperienze personali agli inizi degli anni 1970. Voluta dall'Amministrazione Provinciale, la realizzazione dei CIM fu affidata alla fine degli anni 1960 allo psichiatra e noto intellettuale Giovanni Jervis (1933-2009), che inizialmente aveva lavorato con l'antropologo Ernesto De Martino e che proveniva dall'esperienza pionieristica di Gorizia condotta con Franco Basaglia. Viene descritta la situazione sociale e politica di Reggio Emilia in quel periodo, e raccontato come un gruppo di studenti di provincia si formň una coscienza civile attraverso l'esperienza di lotta antimanicomiale, in un periodo in cui si realizzň un'alleanza tra la classe politica della cittŕ e un gruppo di tecnici decisi a umanizzare e modernizzare l'assistenza psichiatrica.
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Corriero, Michele, and Antonio Ascione. "L'Esercizio Fisico tra Scuola Inclusiva e ADHD: un Protocollo Pedagogico-Motorio Sperimentale." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2022): 341–54. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2022oa14910.

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Abstract:
Nell'inclusione del discente con deficit di disturbo dell'attenzione da iperattivit&agrave; (ADHD) l'esercizio fisico ha un ruolo di primaria importanza. La maggior parte della letteratura scientifica sostiene che gli effetti dell'attivit&agrave; fisica, del movimento e dello sport agiscono sulla riduzione dei sintomi principali dell'ADHD, apportando altres&igrave; miglioramenti anche nelle funzioni esecutive. Lo scopo di questo studio &egrave; stato quello di valutare il miglioramento dell'inclusione degli alunnni con ADHD nel contesto scolastico, in seguito allo svolgimento di esercizi aerobici. Sono stati considerati dieci studenti con diagnosi dell'ADHD. La loro et&agrave; variava dagli otto agli undici anni. Questi sono stati divisi casualmente in due uguali gruppi. Il gruppo che ha svolto gli esercizi ha eseguito dieci settimane di programma di attivit&agrave; aerobica, tre sessioni a settimana (nelle prime due settimane la sessione &egrave; durata circa 40 minuti e nelle ultime otto settimane la sessione &egrave; stata estesa a 50 minuti). &Egrave; stata utilizzata la scala di valutazione del comportamento degli studenti prima di iniziare e dopo la fine delle dieci settimane del programma di esercizi. I risultati del gruppo di studenti che ha svolto gli esercizi aerobici ha rivelato un miglioramento significativo in tre delle cinque voci coinvolte nella scala (attenzione, capacit&agrave; motorie e comportamento in classe) con p &amp;lt; 0,05 mentre non vi &egrave; stato alcun miglioramento nel gruppo di controllo (p&amp;gt; 0,05). &nbsp;Si pu&ograve; quindi concludere che un programma di esercizi aerobici regolari correttamente proposto a scuola genera degli effetti positivi sulla sintomatologia dell'ADHD, incidendo, quindi, positivamente sullo stato psico-fisico dei discenti.
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Fortunato, Vincenzo. "La Fiat e il lavoro operaio nella manifattura di classe mondiale." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 126 (May 2012): 222–35. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-126015.

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Abstract:
Il paper focalizza l'attenzione sulle recenti trasformazioni nell'organizzazione del lavoro e della produzione legate all'introduzione nelle fabbriche del Gruppo Fiat Auto della cosiddetta "manifattura di classe mondiale" o World Class Manufacturing (Wcm). In particolare, attraverso i dati di una ricerca sulle condizioni di lavoro e sulle relazioni industriali nello stabilimento Fiat-Sata di Melfi, si esplora l'impatto di tali cambiamenti sul lavoro operaio. I principali risultati dell'indagine evidenziano come, nonostante alcuni importanti cambiamenti legati all'adozione del Wcm rispetto alla fabbrica snella di ispirazione giapponese, appare chiaramente una marcata continuitŕ con i tradizionali principi tayloristici quali, ad esempio, la crescente importanza nei confronti di standard, metodi, tempi di produzione, unitamente alla crescita del controllo manageria- le sui lavoratori. Tutto ciň richiede una piů strategica e sofisticata gestione delle risorse umane e relazioni industriali partecipative finalizzate a ridurre la conflittualitŕ e ad ottenere il necessario consenso dei lavoratori per una buona riuscita nell'implementazione delle nuove regole e della nuova organizzazione del lavoro in fabbrica.
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Zingaro, Anna. "Promuovere la motivazione nella classe multilivello: uso della canzone nell’unità stratificata e differenziata." Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis. Studia de Cultura 1, no. 9 (2017): 193–205. http://dx.doi.org/10.24917/20837275.9.1.17.

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Abstract:
Abstrakt Questo articolo presenta gli esiti di una sperimentazione in una classe multilivello di italiano L2 di unità didattiche stratificate e differenziate (USD) (Caon 2006) basate su testi di canzoni italiane. Si illustreranno il contesto didattico di applicazione e i fondamenti teorici di tale pratica, della quale verranno riportati brevi esempi. Infine, dall’analisi quantitativa degli esiti dei monitoraggi effettuati sul gruppo-classe oggetto di studio, si mostrerà come tale pratica si sia rivelata utile alla gestione dell’eterogeneità dei livelli e al potenziamento della motivazione legata al piacere (Balboni 1994). Zwiększenie motywacji w klasie wielopoziomowej: wykorzystanie piosenki w wielowarstwowej i zróżnicowanej jednostce dydaktycznej Niniejszy artykuł przedstawia wyniki eksperymentu, przeprowadzonego w wielopoziomowej klasie uczącej się języka włoskiego jako obcego, Eksperyment polegał na zróżnicowaniu jednostek dydaktycznych (Caon 2006), opartych na tekstach włoskich piosenek. Artykuł pokazuje dydaktyczny kontekst zastosowania powyższej metody oraz jej podstawy teoretyczne, ilustrując je zwięzłymi przykładami. Na koniec, z jakościowej analizy obserwacji przeprowadzonych na grupie-klasie będącej przedmiotem badań, pokazano użyteczność metody w kwestii zarządzania zróżnicowaniem poziomów oraz jej pozytywny wpływ na zwiększanie motywacji w połączeniu z przyjemnością (Balboni 1994).
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Dissertations / Theses on the topic "Gruppo classe"

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PERNA, Ilenia Serena. "Le parole dell'incontro. Dinamiche interazionali e procedure conversazionali dell'essere straniero nel gruppo classe." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2011. http://hdl.handle.net/11695/66300.

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Abstract:
Il lavoro di tesi focalizza l’attenzione sulle prime fasi di inserimento di un bambino straniero, di nazionalità cinese, in un contesto classe in cui sia per le insegnanti che per gli alunni questa rappresenta la prima esperienza di scambio interculturale. In particolare, la ricerca indaga come la presenza della diversità di cui l’alunno è portatore modifichi e influenzi le dinamiche interazionali tipiche del contesto classe, causando una vera e propria ricostruzione del setting originario. La classe interculturale, difatti, rappresenta il luogo in cui si realizza una situazione di doppia asimmetria relazionale tra nativo - non nativo e tra insegnante - alunno. Partendo dunque dal presupposto secondo cui tale interazione è prototipicamente asimmetrica (Orletti, 2000) e, ancora, che la figura dell’interlocutore nativo si sostanzi in una posizione di minore potere conversazionale, sono state analizzate le soluzioni adottate dai vari partecipanti alla situazione comunicativa (insegnante, gruppo dei pari, alunno straniero, mediatore linguistico), vere e proprie strategie comunicative che hanno contribuito a favorire e mantenere l’interazione, quantomeno diminuendo fraintendimenti ed “incidenti” di percorso. Inoltre l’attenzione di focalizzare l’analisi sull’interazione con un alunno di nazionalità cinese non è stata casuale poiché sono davvero pochi gli studi condotti su apprendenti di lingua cinese in un contesto di scuola primaria mentre abbondano quelli effettuati su apprendenti sinofoni di italiano L2 nei successivi gradi di istruzione (in particolar modo scuole secondarie superiori e università) e, in secondo luogo, per verificare se la particolarità della cultura di provenienza potesse dar luogo a conferme o smentite già annunciate in letteratura. La ricerca si avvale di una metodologia qualitativa che utilizza l’approccio della Conversation Analysis (Sacks, Schegloff, Jefferson, 1974): sono state effettuate circa 60 ore di videoregistrazione, debitamente trascritte, durante un intero anno scolastico. Sul piano teorico si è fatto riferimento agli studi dell’interazionismo simbolico e della teoria dell’interazione sociale con particolare riferimento alla sociologia di Goffman e Garfinkel, ma non mancano riferimenti al costruttivismo sociale (Berger e Luckmann, Schütz), alla sociolinguistica pragmatica e agli studi più recenti sulla comunicazione interculturale (Asante, Gudykunst, Bennett, Benhabib, Matsumoto, Scollon & Scollon, Wievorka).
The present work focuses on the first phases of including a foreign Chinese student in the institutional setting “classroom” where the intercultural talk-in interaction is seen as a very new experience by both teachers and students. Research particularly investigates how the several Chinese student’s varieties influence and change the system dynamics, which are typical of such a setting, by causing a real redevelopment of the original setting. In consequence of that, the intercultural classroom represents the place where a double asymmetrical relationship takes place, the first one among native and non - native speakers, the second one between the teacher and the student. By basing on this particular assumption, according to whom such an interaction is prototypically asymmetric (Orletti, 2003) and, moreover, the figure of the native partner results in a weaker position in the conversational turn, the several solutions adopted by the different participants of such a conversation have been here analysed, as well as the real communication strategies, which help to support and maintain the interaction, at least by lowering the degree of misunderstanding or snags. Furthermore, the choice of focusing on the analysis of the interaction with a Chinese speaker student as a participant of classroom conversation hasn’t been made by chance: on the one hand there are very few studies on Chinese native language learners in the setting “primary school”, whereas there are too much research on L2 Italian Chinese native learners in other settings, such as “high schools” or “universities”; on the other hand research have been carried out to verify/check if the varieties of one’s own cultural background could confirm or deny the previous theories of literature. Research make use of the typical qualitative approach of the Conversational Analysis (Sacks, Schegloff, Jefferson, 1974): the experimental part of this work is made up of 60 hours of video recordings, duly transcribed, for a whole school year. Concerning the theoretical part, the studies on the symbolic interactionism and the theory of social interaction have been taken into account with particular reference to Goffman and Garfinkel’sociological studies, but there are also many references to the social constructionism (Berger and Luckmann, Schütz), the pragmatics and sociolinguistics and to the new studies on the intercultural communication (Asante, Gudykunst, Bennett, Benhabib, Matsumoto, Scollon & Scollon, Wievorka).
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2

Berveglieri, Giulia <1989&gt. "La gestione della classe tariffaria in ambito ricettivo: Case Study in un gruppo alberghiero." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9493.

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Abstract:
Il Revenue Management è una disciplina che nel corso del tempo si è evoluta e tutt'ora continua a farlo, in risposta ai cambiamenti tecnologici e dei consumatori. Di essa si è parlato molto a livello teorico, tralasciando la sua effettiva applicazione a livello pratico: per questo motivo, in questa tesi è stata condotta una ricerca, in riferimento ad una struttura ricettiva della società alberghiera H.n.H., per cercare di capire l’effettiva corrispondenza tra teoria e pratica in termini di gestione dei diversi cluster di mercato.
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3

PAPOTTI, NOEMI. "Il ruolo del contesto nel bullismo discriminatorio etnico." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2023. http://hdl.handle.net/10280/134703.

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Abstract:
Il bullismo discriminatorio etnico è un fenomeno diffuso nel contesto italiano ed europeo. Comprendere i meccanismi e i fattori di rischio associati a questo fenomeno può essere utile per sviluppare interventi di prevenzione e contrasto. Lo scopo di questa tesi di dottorato è quello di indagare e aumentare la conoscenza in merito ai fattori di rischio contestuali che possono incrementare la presenza di bullismo discriminatorio etnico. La scelta di focalizzarci sui fattori contestuali deriva dalla letteratura scientifica in merito al bullismo, che descrive come maggiormente efficaci gli interventi che lavorano a livello di gruppo classe e contesto. Il primo studio è una scoping review e ha lo scopo di descrivere quali sono i meccanismi diadici, di gruppo e contestuali associati al bullismo etnico. Attraverso la scoping review è stato possibile verificare se vi fossero dei gap nella letteratura. Il secondo studio ha lo scopo di verificare se le norme di prestigio di disimpegno morale a livello di gruppo classe moderassero la relazione tra tolleranza e i ruoli nel bullismo entnico. Infine, il terzo studio ha lo scopo di verificare se la percezione di pregiudizio nella propria famiglia moderi la relazione tra pregiudizio individuale e comportamenti di difesa nel bullismo etnico.
Ethnic discriminatory bullying is a widespread phenomenon in the Italian and European context. Understanding the mechanisms and risk factors associated with this phenomenon can be useful to develop prevention and contrast interventions. The purpose of this doctoral thesis is to investigate and increase knowledge about contextual risk factors that can increase the presence of ethnic discriminatory bullying. The choice to focus on contextual factors comes from the scientific literature about bullying, which describes how the interventions that work at the class and context level are most effective. The first study is a scoping review and aims to describe what are the dyadic, group and contextual mechanisms associated with ethnic bullying. Through the scoping review it was possible to verify if there were gaps in the literature. The second study aims to verify whether the prestige norms of moral disengagement at the class group level moderated the relationship between tolerance and ethnic bullying, outsider behaviours and defending behaviours. Finally, the third study aims to verify whether the perception of prejudice in one’s family moderates the relationship between individual prejudice and defending behavior in ethnic bullying.
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4

Riba, Garcia Ricard. "Trivial 2-cocycles for invariants of mod p homology spheres and Perron's conjecture." Doctoral thesis, Universitat Autònoma de Barcelona, 2018. http://hdl.handle.net/10803/664243.

Full text
Abstract:
L'objectiu principal d'aquesta tesis és l'estudi de la conjectura de Perron. Aquesta conjectura afirma que certa funcio sobre el grup de Torelli mod p amb valors en Z/p és un invariant d'esferes d'homologia modul p. Per tal d'abordar l'estudi d'aquesta conjectura, en aquesta tesis primer estudiem les esferes d'homologia modul p, les esferes d'homologia racional, i donem un criteri per determinar quan una esfera d'homologia racional té un split de Heegaard amb aplicació d'enganxament un element del grup de Torelli mod p, el cual ve donat pel nucli de la representació Symplectica modul p del mapping class group. A continuació estenem els resultats de l'article ''Trivial cocycles and invariants of homology 3-spheres'' obtenint una construcció d'invariants amb valors a un grup abelià sense restriccions, a partir d'una família adecuada de 2-cocycles sobre el grup de Torelli. En particular, expliquem la influencia de l'invariant de Rohlin en la perdua de la unicitat en tal construcció. Posteriorment, utilitzant les mateixes eines, obtenim una construcció d'invariants esferes d'homologia racional que tenen un split de Heegaard amb aplicació d'enganxament un element del grup de Torelli mod p, a partir d'una família adecuada de 2-cocycles sobre el grup de Torelli modul p. A més, al llarg d'aquesta construcció obtenim un invariant d'esfers d'homologia modul p el qual no apareix en la literatura. Finalment, demostrem que la conjectura de Perrron és falsa donant una obstrucció que be donada pel fet que la primera classe caracteristica dels fibrats de superfícies reduida modul p no és nula.
The main objective of this thesis is the study Perron's conjecture. This conjecture affirms that some function on the group of Torelli mod p, with values in Z/p, is an invariant of mod p homology spheres. In order to study this conjecture, in this thesis we first study the mod p homology spheres, the rational homology spheres and we give a criterion to determine whenever a rational homology sphere has a Heegaard splitting with gluing map an element of the Torelli group mod p, which is the group given by the kernel of the Symplectic representation modulo p of the mapping class group. Next, we extend the results of the article ''Trivial cocycles and invariants of homology 3-spheres'' obtaining a construction of invariants with values to an abelian group without restrictions, from a suitable family of 2-cocycles on the Torelli group. In particular, we explain the influence of the invariant of Rohlin in the lost of uniqueness in such construction. Later, using the same tools, we obtain a construction of invariants of rational homology spheres that have a Heegaard splitting with gluing map an element of the mod p Torelli group, from a suitable family of 2-coccycles on the mod p Torelli group. In addition, throughout this construction we obtain an invariant of mod p homology spheres which does not appear in the literature. Finally, we prove that Perrron's conjecture is false providing an obstruction that is given by the fact that the first characteristic class of surface bundles reduced modulo p does not vanish.
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5

Trindade, Luciano Henrique. "Os sentidos do trabalho para o jovem da nova classe média." reponame:Repositório Institucional do FGV, 2013. http://hdl.handle.net/10438/10942.

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Abstract:
Submitted by Luciano Henrique Trindade (luciano.trindade@gvmail.br) on 2013-06-27T15:56:32Z No. of bitstreams: 1 Dissertação - Luciano - Banca.pdf: 623367 bytes, checksum: 170b97cfbcf7ea45dc9b6c4e7127e01d (MD5)
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Made available in DSpace on 2013-06-28T17:28:48Z (GMT). No. of bitstreams: 1 1.pdf: 702042 bytes, checksum: 8ea934ec9b570e9e4787799bf77070e6 (MD5) Previous issue date: 2013-06-26
O estudo do jovem, sobretudo no contexto nacional, é relevante em face de constituírem mais de 52 milhões de indivíduos, em torno de 31% da população brasileira. No campo da Administração, ainda, são poucas as pesquisas sobre este grupo tão representativo, tanto no meio acadêmico quanto empresarial. A literatura, sobretudo de autores estrangeiros, segmentou os trabalhadores de forma etária e lhes atribuiu características relativamente homogêneas: as “gerações”. A estas reflexões, buscando alinhar esta pesquisa a temas relevantes, no contexto nacional, surgiu o interesse em estudar o estrato da nova classe média. O estudo da base da pirâmide e dos estratos emergentes vem sendo valorizado, tanto no contexto global, quanto nacional. Ao estudar o jovem deste estrato emergente, é possível verificar se estamos tratando de um grupo homogêneo, como sugere a literatura, ou se há peculiaridades que diferenciam este grupo dos demais. Com este cenário em vista, temos enquanto objeto de pesquisa, explorar quais os sentidos do trabalho para o jovem da nova classe média. Através de pesquisa de campo, com coleta de dados por meio de grupos focais, os resultados trazem luz aos aspectos sobre o que dá sentido, ou não, ao trabalho para o jovem da nova classe média. Os resultados demonstram que os jovens da nova classe média têm características bastante distintas do que se vem dizendo a literatura vigente sobre a “homogênea Geração Y”, pois trata-se um jovem cujo trabalho é central em sua vida, busca carreiras tradicionais, deseja ser ouvido pelas organizações onde trabalham, não é orientado para o consumo, tem pouca afinidade com tecnologia, veem a educação como forma de mudar de vida, tem um ritmo de vida extremamente estafante e constituem uma classe trabalhadora nova e inexplorada.
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Silva, Leonardo de Amorin e. 1980. "Grupos abelianos-por-(nilpotentes de classe 2)." [s.n.], 2014. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/306919.

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Abstract:
Orientador: Dessislava Hristova Kochloukova
Tese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Matemática Estatística e Computação Científica
Made available in DSpace on 2018-08-26T02:25:15Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Silva_LeonardodeAmorine_D.pdf: 582293 bytes, checksum: ed3c907af5279b8923c782d730bcf1d4 (MD5) Previous issue date: 2014
Resumo: Nesta tese consideramos uma extensão cindida G de um grupo abeliano A por um grupo nilpotente (de classe 2) Q e provamos dois resultados. Primeiro, se Q age nilpotentemente sobre A e G tem tipo FP2, calculamos o sigma invariante de G em dimensão 2. Segundo, se G tem tipo FP4, mostramos que cada quociente de G tem tipo FP4
Abstract: In this thesis we consider a split extension G of an abelian group A by a nilpotent group (class 2) Q and prove two results. First, if Q acts nilpotently on A and G has type FP2, compute the sigma invariant of G in dimension 2. Second, if G has type FP4, we show that every quotient G has type FP4
Doutorado
Matematica
Doutora em Matemática
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Pedrosa, ValÃria GerÃnimo. "Grupos com classe de conjugaÃÃo verbal limitada." Universidade Federal do CearÃ, 2010. http://www.teses.ufc.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=4839.

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Abstract:
Conselho Nacional de Desenvolvimento CientÃfico e TecnolÃgico
Seja F um grupo livre e seja w Є F. Dado um grupo G, denotaremos por Gw o conjunto de todos os w-valores em G e por w(G) = [Gw] o subgrupo verbal de G correspondente a w. Uma palavra w à chamada limitadamente concisa se, para cada grupo G tal que |Gw|≤ n, tivermos |w(G)|≤ c, onde c à um inteiro que depende somente de n. Mostraremos que se w à uma palavra limitadamente concisa e G à um grupo tal que |xGw|≤ m para todo x Є G, entÃo |xw(G)|≤ d para todo x Є , onde d = dm, w à um inteiro dependendo somente de m e w.
Let F be a free group and let w Є F. For a group G,let Gw denote the set of all w-values in G and w(G)=[Gw] the verbal subgroup of G corresponding to w. A word w is called boundedly concise if, for each group G such that | Gw | ≤ n, we have |w(G)| ≤ c,for some integer c depending only on n. We will show w is a word boundedly concise G is a group such that |xGw| ≤ m for all x Є G, then |xw(G)|≤ d such that x Є G and a some integer d = d(m,w) depending only on m and w.
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Pedrosa, Valéria Geronimo. "Grupos com classe de conjugação verbal limitada." reponame:Repositório Institucional da UFC, 2010. http://www.repositorio.ufc.br/handle/riufc/22461.

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Abstract:
PEDROSA, Valéria Gerônimo.Grupos com classe de conjugação verbal limitada. 2010. 81f. Dissertação (Mestrado em Matemática)- Centro de Ciências, Universidade Federal do Ceará, Fortaleza, 2010.
Submitted by Rocilda Sales (rocilda@ufc.br) on 2017-04-06T12:51:45Z No. of bitstreams: 1 2010_dis_vgpedrosa.pdf: 458807 bytes, checksum: 50dbb4b7e8831a43facc020a6ecfa320 (MD5)
Approved for entry into archive by Rocilda Sales (rocilda@ufc.br) on 2017-04-06T13:10:46Z (GMT) No. of bitstreams: 1 2010_dis_vgpedrosa.pdf: 458807 bytes, checksum: 50dbb4b7e8831a43facc020a6ecfa320 (MD5)
Made available in DSpace on 2017-04-06T13:10:46Z (GMT). No. of bitstreams: 1 2010_dis_vgpedrosa.pdf: 458807 bytes, checksum: 50dbb4b7e8831a43facc020a6ecfa320 (MD5) Previous issue date: 2010
Let F be a free group and let w F. For a group G, we denote the set of all the w-values in G and by w (G) = [Gw] the verbal subgroup of G corresponding to w. A word w is called boundedly concise if, for each group G such that / Gw / n, we have / w (G)/ c, for some integer c depending only on n. We will show w is a word boundedly and G is a group such that / xGw / m for all x G every x then / xw (G) d such that x for every x G, and a some interger d= d(m,w) depending only on m and w.
Seja F um grupo livre e seja w F. Dado um grupo G, denotaremos por Gw o conjunto de todos os w-valores em G e por w(G) = [Gw] o subgrupo verbal de G correspondente a w. Uma palavra w é chamada limitadamente concisa se, para cada grupo G tal que /Gw/ n, tivermos /w(G)/ c, onde c é um inteiro que depende somente de n. Mostraremos que se w é uma palavra limitadamente concisa e G é um grupo tal que /xGw/ m para todo x então /xw(G) d para todo x G, onde d= d(m,w) é um inteiro dependendo somente de m e w.
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Rodrigues, Nicholas Braun. "Classes de Gevrey em grupos de Lie compactos e aplicações." Universidade de São Paulo, 2016. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/45/45132/tde-23082016-201051/.

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Abstract:
Nesse trabalho estudamos as classes de Gevrey e as ultradistribuições em grupos de Lie compactos, que é a generalização natural do toro no contexto de análise de Fourier. Para tal utilizamos a teoria de vetores Gevrey. Fazemos a caracterização dessas classes via o comportamento da transformada de Fourier como em [DR14], utilizando o operador de Laplace-Beltrami associado à uma métrica específica. Por final fazemos uma aplicação dessa caracterização em um problema de hipoelipticidade global como em [GW73].
In this work we study the Gevrey class of functions and ultrudistribuitions on compact Lie groups, which is the most natural generalization of the torus in the context of Fourier analysis. For such we used the theory of Gevrey vectors. We get a characterization of such class by the behaviour of the Fourier transform, as in [DR14], using the Laplace-Beltrami operator associated to a specific metric. At the end we give an aplication of this characterization in a global hypoellipticity problem as in [GW73].
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Albuquerque, JoÃo Victor Maximiano. "Finitude do grupo das classes de um corpo de nÃmeros via empacotamentos reticulados." Universidade Federal do CearÃ, 2013. http://www.teses.ufc.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=11247.

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Abstract:
Conselho Nacional de Desenvolvimento CientÃfico e TecnolÃgico
Este trabalho à baseado no artigo Finiteness of the class group of a number field via lattice packings. Daremos aqui uma prova alternativa da finitude do grupo das classes de um corpo de nÃmeros de grau n. Ela à baseada apenas no fato de que a densidade de centro de um empacotamento reticulado n-dimensional à limitado fora do infinito.
This work is based on the article Finiteness of the class group of a number field via lattice packings. An alternative proof of the finiteness of the class group of a number field of the degree n is presented. It is based solely on the fact that the center density of an n-dimensional lattice packing is bounded away from infinity.
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Books on the topic "Gruppo classe"

1

Franco, Giori, ed. Adolescenza e rischio: Il gruppo classe come risorsa per la prevenzione. Milano: F. Angeli, 1998.

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Valerio, Vallefuoco, ed. Il contenzioso di massa in Italia, in Europa e nel mondo: Profili di comparazione in tema di azioni di classe ed azioni di gruppo. Milano: Giuffrè, 2008.

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Giuggioli, Pier Filippo. Class action e azione di gruppo. Padova: CEDAM, 2006.

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Tribù: Foto di gruppo con cavaliere. Milano: Mondadori, 2001.

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5

Candina, Azun. La frágil clase media: Estudios sobre grupos medios en Chile contemporáneo. [Santiago?]: Facultad de Filosofía y Humanidades, Universidad de Chile, 2013.

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A, Gandásegui Marco, ed. Las Clases sociales en Panamá: Grupos humanos, clases medias, elites y oligarquiá. Panamá: CELA, 1993.

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7

La formación de dos grupos antagónicos en Roma: Honestiores y humiliores. Pamplona: EUNSA, 1994.

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Cruz, Pablo Andrés Bernardo Moreno. El interés de grupo como interés jurídico tutelado. Bogotá, Colombia: Universidad Externado de Colombia, 2002.

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ill, Spiridellis Evan, and Moore Clement Clarke 1779-1863, eds. Grumpy Santa. New York: Orchard Books, 2003.

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10

Ayarza, Juan Sebastián Encinales, Diana Katherine Neita Rodríguez, and Daniel Mauricio Pardo Ramos. Acciones de grupo en materia laboral. 2nd ed. Bogotá: Universidad Externado de Colombia, Departamento de Derecho Laboral, Centro de Investigaciones Laborales, 2013.

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Book chapters on the topic "Gruppo classe"

1

Hutchings, Pat. "Why are taxonomists often regarded as second class citizens? a misclassification that threatens the basic infrastructure of biodiversity." In Grumpy Scientists, 26–30. P.O. Box 20, Mosman NSW 2088, Australia: Royal Zoological Society of New South Wales, 2013. http://dx.doi.org/10.7882/fs.2013.009.

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2

Störkle, Mario. "Expatriates oder hochqualifizierte Migrantinnen und Migranten? Wichtige Begriffe und Tatbestände aus der wissenschaftlichen Forschung." In Expatriates und freiwilliges Engagement in der Schweiz, 18–53. Wiesbaden: Springer Fachmedien Wiesbaden, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-658-33043-9_3.

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Abstract:
ZusammenfassungIn der vorliegenden Arbeit interessiere ich mich für die Lebenswelt hochqualifizierter und privilegierter Migrantinnen und Migranten im Kanton Zug, vielfach fällt in diesem Zusammenhang der Begriff der Expatriates (oder die Kurzform Expats). Mein Forschungsinteresse fällt dabei auf eine heterogene Gruppe von Zugewanderten, die in der Regel wirtschaftlich gut bis sehr gut situiert ist und die im Vergleich zu nicht-privilegierten, geringqualifizierten Migrantinnen und Migranten salopp ausgedrückt eher als die „first class“-Migration (vgl. Amit 2007) beschrieben wird. So wird im Alltagsgebrauch häufig zwischen Migrantinnen und Migranten und Expatriates unterschieden (mit Ersteren sind für gewöhnlich die weniger gutsituierten Zugewa0nderten gemeint), obwohl es sich bei Letzteren gleichfalls um Migrantinnen und Migranten handelt (d. h. je nachdem, welche Definition verwendet wird), wenn auch mit anderen Herausforderungen und Bedürfnissen. Aber wer sind die Expatriates nun eigentlich?
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3

Borges Blázquez, Raquel. "Docencia con perspectiva de género: un must en la sociedad actual." In IX Buenas Prácticas de Innovación Docente en el Espacio Europeo de Educación Superior, 45–54. Universidad San Jorge, 2022. http://dx.doi.org/10.54391/123456789/799.

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Abstract:
Aplicar la perspectiva de género en las clases de Derecho Procesal es un must en la sociedad actual. Para llevar a cabo este proceso de deconstrucción utilizo la tecnología como aliada. Realizamos un Kahoot! previo a la impartición de la parte procesal de la asignatura de Género y Violencia donde repasamos los principios procesales básicos. Estos Kahoots! se han realizado en los Grupos de la asignatura de Género y Violencia del Grado en Criminología (35072). El porcentaje de respuestas correctas fue del 64% en el grupo de Valenciano y del 66,06% en el grupo de castellano. Estas respuestas nos muestran la pervivencia de mitos erróneos en el imaginario colectivo, inclusive en el alumnado de Derecho.
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Carrillo Vico, Antonio. "Docencia de Bioquímica mediante la Metodología de Clase Inversa y Evaluación Continua." In Ciclos de mejora en el aula. Año 2021 Experiencias de innovación docente de la Universidad de Sevilla, 2531–46. 2021st ed. EDITORIAL UNIVERSIDAD DE SEVILLA, 2022. http://dx.doi.org/10.12795/9788447222865.144.

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Abstract:
La asignatura donde se ha realizado el ciclo de mejora en aula (CIMA) se deno- mina Bioquímica y Biología Molecular, correspondiente al primer curso del grado de Enfermería. Consta de seis créditos, repartidos en 50 horas de clases presen- ciales al grupo completo, impartidas durante 15 semanas (tres o cuatro horas se- manales), más seis horas de seminarios teórico prácticos de dos horas cada uno y 4 horas de prácticas de laboratorio a grupos pequeños. Es una asignatura tron- cal y de formación básica (obligatoria), que se imparte en el primer cuatrimestre del curso. La asignatura consta de un programa docente con 30 temas, agrupados en ocho bloques temáticos. En el curso 2021-2022, imparto la docencia de los 5 pri- meros bloques en dos de los cuatro grupos de la asignatura, con un total de 150 estudiantes entre los dos grupos. El CIMA se ha realizado en los bloques 2, 3 y 4, co- rrespondientes a la bioquímica estructural. Con antelación al abordaje de cada uno de los bloques en la clase presencial, el estudiante recibe el material docente que debe trabajar durante una semana y rellenar un cuestionario sobre el grado de en- tendimiento del material. La clase presencial se utiliza como un entorno de puesta en común de los contenidos estructuradores a través de actividades teórico-prácti- cas. Al final de cada bloque/s se llevan a cabo actividades de evaluación, que eng- lobarán los contenidos clave de todos los contenidos tratados hasta ese momento. Palabras clave: Bioquímica, enfermería, medicina, docencia universitaria, de- sarrollo profesional docente.
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"LA ACCIÓN DE GRUPO O CLASE." In Acci??n del consumidor, procedimientos de consumo, y sujetos demandados. An??lisis comparado entre las legislaciones italiana, espa??ola y colombina, 89–110. Universidad del Externado de Colombia, 2018. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1ddcvs0.10.

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Torquato, Giseli Carvalho de Paula, Maria das Graças Afonso Miranda Chaves, and Marília Nalon Pereira. "AVALIAÇÃO POR ESPECTROSCOPIA RAMAN DA UNIÃO DOS MATERIAIS ADESIVOS À DENTINA UTILIZANDO DIGLUCONATO DE CLOREXIDINA 2% PARA LIMPEZA CAVITÁRIA." In Saúde Única: Uma Abordagem Multidisciplinar, 71–87. Bookerfield Editora, 2022. http://dx.doi.org/10.53268/bkf22080305.

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Abstract:
Este estudo teve como propósito analisar o efeito da utilização de Digluconato de Clorexidina a 2% como agente de limpeza cavitária antes da aplicação do sistema adesivo convencional na difusão resinosa e no padrão de distribuição da matriz de colágeno na hibridização. Foram realizadas cavidades classe V nas faces vestibulares de vinte dentes prémolares humanos hígidos que foram divididos em 2 grupos. No Grupo 1: os dentes foram tratados com o sistema adesivo convencional de acordo com as instruções do fabricante e grupo 2: Digluconato de Clorexidina 2% foi aplicado na superfície dentinária depois do condicionamento ácido, por 30 segundos e seco com um breve jato de ar. Cada dente foi restaurado com resina composta fotopolimerizável nanoparticulada. Os corpos de prova foram seccionados e as interfaces adesivo/resina foram analisadas por Espectroscopia Raman. As medidas de difusão dos componentes monoméricos e distribuição de colágeno foram avaliadas pelas bandas Raman de 1667 cm-1; 1273 cm-1; 1242 cm-1; 1720 cm-1; 1453 cm1 . O gradiente de desmineralização usado na determinação da região de hibridização foi avaliado pela banda de 960 cm-1 da hidroxiapatita da dentina peritubular. De acordo com os resultados obtidos, a aplicação de Digluconato de Clorexidina favoreceu a reidratação da trama de fibras colágenas da dentina, reexpandindoas melhorando a qualidade da camada híbrida.
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Boito, Fernanda. "Reflexões e estratégias de tradução para legendagem." In E por falar em tradução, 173–89. Canal 6 Editora, 2021. http://dx.doi.org/10.52050/9786586030600.c11.

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Abstract:
Motivou este texto a necessidade de (des)alinhavar, a partir da prática de tradução para legendagem, fios que articulam tradução e reflexões socialmente engajadas, especificamente no que tange a questões de gênero e classe social. Parto do pressuposto de que a “língua(gem) carrega consigo os aspectos culturais de um dado grupo social, de modo que não há cultura fora da língua(gem) nem língua(gem) sem cultura” (CORACINI, 2019, p. 92) e, assim, trabalho com a hipótese de que diferenças de gênero e classe social podem ser reforçadas pela tradução para legendas em língua(gen)s-culturas outras.
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Cordero Matía, Elisa. "Ciclo de mejora en aula del bloque temático Patología del Sistema Inmune." In Ciclos de mejora en el aula. Año 2021 Experiencias de innovación docente de la Universidad de Sevilla, 2493–510. 2021st ed. EDITORIAL UNIVERSIDAD DE SEVILLA, 2022. http://dx.doi.org/10.12795/9788447222865.142.

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Abstract:
Nuestro objetivo fue el aprendizaje de las inmunodeficiencias y su relación con las infecciones, así como mejorar el interés de los estudiantes y promover el pensamiento clínico. Para ello utilizamos la metodología de Ciclos de Mejora en el Aula (CIMA), realizada en el Programa de Formación e Innovación para Do- centes (FIDOP). Hemos combinado el trabajo en grupo en casos clínicos previos a las clases, con discusiones y presentaciones en clase junto con escenarios de si- mulación de juego de roles. La evaluación de la actividad, según la técnica de las escaleras de aprendizaje y evaluación y las opiniones de los estudiantes, sugie- ren opiniones favorables de los estudiantes y mejora en las escaleras de evalua- ción. Sin embargo, la baja participación en la encuesta impide sacar conclusiones definitivas. Palabras clave: Medicina, Patología de las enfermedades infecciosas, sistema inmune, inmunodeficiencias, role play, aprendizaje basado en casos, docencia universitaria, desarrollo profesional docente.
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Guerra-Martín, María Dolores. "Aula Invertida y trabajo en equipo: Aprendizaje de los estudiantes sobre Gestión de Enfermería." In Ciclos de mejora en el aula. Año 2021 Experiencias de innovación docente de la Universidad de Sevilla, 1303–24. 2021st ed. EDITORIAL UNIVERSIDAD DE SEVILLA, 2022. http://dx.doi.org/10.12795/9788447222865.074.

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Abstract:
Se presentan tres Ciclos de Mejora en el Aula (CIMA) encadenados que se han llevado a cabo durante el primer cuatrimestre del curso 2021/2022, en la asignatura de Ética y Gestión de Enfermería, dentro del bloque temático de Gestión de Enfer- mería. Este consta de dos unidades temáticas, una de Sistemas sanitarios (CIMA 1) y otra del Proceso Administrativo (CIMA 2). La docencia se imparte en grupo grande y en grupo pequeño, este último mediante talleres (CIMA 3). Han participado en esta experiencia docente 34 estudiantes del grupo grande, donde se hicieron ocho equi- pos (4-5 estudiantes) y un grupo pequeño de 11 estudiantes con 3 equipos (3-4 es- tudiantes). Se ha llevado a cabo la metodología de Aprendizaje Invertido y trabajo en equipo colaborativo. En los mapas de contenidos se han presentado los con- tenidos conceptuales, procedimentales y actitudinales que se han trabajado a lo largo de los tres ciclos. Se ha seguido la secuencia de actividades planificadas an- tes de comenzar el curso. Los equipos tenían que anotar en un portafolio las du- das que les surgían, si las resolvían o no y los problemas según la temática tratada. Para llevar un seguimiento continuo de las clases la profesora ha llevado un diario de clases. Se crearon tres cuestionarios ad hoc, para la evaluación de conocimien- tos de los estudiantes (uno para cada CIMA), estos se administraban antes de em- pezar la docencia y al finalizar la misma. Se han obtenidos resultados favorables, ya que mayormente los estudiantes han aumentado sus conocimientos. Palabras clave: Ética y gestión de Enfermería, grado de enfermería, docencia universitaria, desarrollo profesional docente, aula invertida.
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Terry, Christeine, Madelon Y. Bolling, Maria R. Ruiz, and Keri Brown. "PAF y terapias feministas: Poder y privilegios en terapia." In La práctica de la psicoterapia analítico-funcional, edited by Rebeca Pardo Cebrián and Javier Virues-Ortega, translated by Rebeca Pardo Cebrián and Javier Virues-Ortega, 103–30. ABA España, 2021. http://dx.doi.org/10.26741/978-84-09-34754-4_7.

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Abstract:
"La cita de McIntosh (1988) refleja un tema que entreteje este capítulo sobre PAF y terapias feministas. Brevemente, la psicoterapia se compone de una serie de encuentros sociales cargados de fuentes de influencia conductual que son sutiles, indirectas y generalmente indetectables por los involucrados. Examinaremos las fuentes características de influencia en la conducta social (Biglan, 1995; Glenn, 1988; Glenn y Malagoid, 1991; Guerin, 1994; Parott, 1986; Zimmerman, 1963) y argumentaremos que su papel dentro del proceso terapéutico debería ser de interés para los terapeutas. Como terapeutas, inevitablemente traemos con nosotros características distintivas que nos identifican como miembros de grupos sociales, incluyendo, pero no limitado a, nuestra raza, etnia, género y clase socioeconómica, y trabajamos con clientes de diferentes razas, etnias, géneros y clases socioeconómicas..."
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Conference papers on the topic "Gruppo classe"

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Ibáñez, Lidia, and Encarna Castillo García. "Creación de un periódico digital en la asignatura Farmacología Clínica." In IN-RED 2022: VIII Congreso de Innovación Educativa y Docencia en Red. València: Editorial Universitat Politècnica de València, 2022. http://dx.doi.org/10.4995/inred2022.2022.15856.

Full text
Abstract:
La elaboración de material didáctico para la impartición de clases es una tarea fundamental para lograr la transmisión de conocimientos y mejorar el proceso enseñanza–aprendizaje de los alumnos. Un periódico es un elemento integrador de la comunicación, y como tal puede ser utilizado como material didáctico. El objetivo del proyecto es la elaboración por los alumnos de un periódico digital centrado en los diferentes grupos terapéuticos que se estudian en la asignatura de Farmacología clínica en el Grado de Enfermería.Los alumnos se han dividido en grupos de trabajo y cada grupo ha elaborado un periódico cuyo tema central es el grupo terapéutico que les haya correspondido. Una vez elaborados, los periódicos se han añadido a los contenidos digitales de Blackboard y han sido expuestos en clase. Los alumnos han valorado los periódicos del resto de grupos y el grado de satisfacción con esta actividad muy positivamente.
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García Rivero, Carlos, Óscar Barberà, and Joaquín Martín Cubas. "El “Aprendizaje Basado en Equipos (TBL)” aplicado a la Ciencia Política." In In-Red 2016 - Congreso de Innovación Educativa y Docencia en Red de la Universitat Politècnica de València. Valencia: Universitat Politècnica València, 2016. http://dx.doi.org/10.4995/inred2016.2016.4324.

Full text
Abstract:
Como otras disciplinas de las ciencias sociales, el aprendizaje en ciencia política y de la administración ha estado tradicionalmente basado en el trabajo individual del alumno, y en la docencia magistral por parte del docente, más alejado de los trabajos en grupo más característico de las ciencias experimentales cuyas prácticas en laboratorios hacían del trabajo en grupo una necesidad inculcando en el alumno desde sus primeros años la capacidad para trabajar en grupos En este contexto nuevas técnicas de enseñanza-aprendizaje ponen énfasis en el aprendizaje autónomo del alumno de a nivel individual y grupal de forma paralela, como el denominado “Aprendizaje Basado en Grupos” (comúnmente conocido como TBL por sus siglas en inglés). Este artículo aplica y compara las metodologías tradicional de clase magistral y de aprendizaje basado en grupos sobre una muestra de 50 alumnos de grado y doble grado en ciencia política y derecho. Los resultados indican que la metodología TBL desarrolla más habilidades en el alumno más allá de la simple adquisición de conocimientos de forma más intensa que la metodología tradicional aunque genera determinados problemas como la conflictividad entre el alumnado.
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Prats Boluda, Gema, Beatriz Trenor, and Yiyao Ye Lin. "Aplicación de la Clase Inversa en la Enseñanza de la Electrónica Analógica en un Grupo de Alto Rendimiento Académico." In IN-RED 2017: III Congreso Nacional de Innovación Educativa y Docencia en Red. Valencia: Universitat Politècnica València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/inred2017.2017.6842.

Full text
Abstract:
Resumen:De la necesidad de una mayor participación del alumnado universitario en el proceso de enseñanza-aprendizaje ha surgido el concepto de la docencia inversa. Mediante el uso de esta metodología, el alumno trabaja, de manera independiente, los conceptos más teóricos, con la ayuda de material audiovisual principalmente. Posteriormente, en clase, el alumno realiza actividades más prácticas dirigidas por el profesor y así afianza los conceptos aprendidos. El objetivo del presente trabajo es evaluar el impacto de dicha metodología en la enseñanza de la electrónica analógica en la titulación de Grado en Ingeniería Electrónica y Automática. Se ha aplicado la docencia inversa en los cursos 2014-2015, 2015-2016 y 2016-2017 en el grupo de alto rendimiento académico, que cursa la asignatura en inglés. La valoración del alumnado ha sido muy positiva: un 95% del alumnado considera muy adecuada la metodología. Además, los métodos de evaluación mediante el uso de la herramienta SOCRATIVE se han valorado positivamente y el rendimiento académico del grupo ARA ha mejorado con respecto a los demás grupos, lo cual no sucedió en años anteriores cuando no se aplicaba la docencia inversa.Palabras clave: Clase Inversa, Grupo de alto rendimiento académico, Polimedia, SOCRATIVE.
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"Niveles de vitamina D en médicos; ¿son los anestesiólogos el único grupo de riesgo?" In Resúmenes de trabajos libres congreso CLASA 2019. Sociedad de Anestesiología de Chile, 2019. http://dx.doi.org/10.25237/congresoclasa2019.07.

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Díaz-Pérez, Lucía Candela, Chema Falcó-Boudet, and Sergio Aguado-Jiménez. "Dinámica de roles en el Máster de Profesorado." In IN-RED 2022: VIII Congreso de Innovación Educativa y Docencia en Red. València: Editorial Universitat Politècnica de València, 2022. http://dx.doi.org/10.4995/inred2022.2022.15837.

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Abstract:
Este proyecto de innovación se contextualiza en la asignatura de Diseño de Actividades de Aprendizaje en Tecnología e Informática, concretamente, en el área de tecnología. La asignatura se imparte en el segundo cuatrimestre del Máster Universitario en Profesorado. El proyecto consiste en la aplicación de la metodología de dinámica de roles: los alumnos se dividen en grupos de 2 personas, cada grupo tendrá dos roles que se interpretan de manera independiente: grupo-profesor y grupo-alumno. Como grupo-profesor, cada grupo diseñará e impartirá una Unidad Didáctica (UD) de la asignatura de Tecnología a nivel de la ESO, que incluye contenidos teóricos y un Aprendizaje Basado en Proyectos, que consiste en el desarrollo y fabricación de un prototipo funcional en el taller de tecnología. Como grupo-alumno, cada grupo tendrá que simular tener los conocimientos correspondientes al nivel de la UD e interpretarán el papel de alumnos de un grupo-profesor en su correspondiente UD, asistirán a sus clases y realizarán el proyecto propuesto en el taller de tecnología. Con este proyecto se pretende fomentar la motivación intrínseca del alumnado y la adquisición de competencias transversales necesarias para la profesión docente.
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Carrascosa Cambra, Jesús, and Conrado Carrascosa López. "La implementación de las TIC en el aula de música en comparación a metodologías tradicionales de enseñanza como la clase magistral. Estudio de caso práctico." In INNODOCT 2020. Valencia: Editorial Universitat Politècnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/inn2020.2020.11807.

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Abstract:
Las nuevas tecnologías han facilitado la vida de las personas en muchos aspectos, y tienen una importancia capital en la sociedad de la información y el conocimiento actual. Sin embargo, el sistema educativo tiende a ser reacio a estos nuevos avances, decantándose por los métodos tradicionales de enseñanza. Este trabajo de investigación pretende comprobar si la implementación de las TIC como herramienta didáctica, en el aula de música de la ESO, conlleva una mejora en el aprendizaje significativo del alumnado con respecto a métodos tradicionales de enseñanza como la clase magistral. Para demostrarlo se coge una muestra de alumnos de la ESO de características similares que se divide en dos grupos, a los que se les explica la misma Unidad Didáctica de contenidos. A un grupo a través del uso de las TIC y al otro sin servirse de ellas. Como parte transversal del estudio, también se implementan dos metodologías docentes innovadoras como el aprendizaje ubicuo y el aprendizaje dialógico. Posteriormente, se pasa a los dos grupos la misma prueba de evaluación objetiva, a través de la cual se compara el nivel de asimilación de los contenidos de cada grupo. Los resultados muestran como en el grupo en que se emplearon las TIC, se produje una mejora notable en los resultados de la prueba respecto al grupo en que no se utilizaron las TIC.
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Urbaneja Hernández, Nelson Jesús, and Gustavo Adolfo Quintero Barreto. "ACELERACIÓN DE COMPETENCIAS DIGITALES DEL DOCENTE PARA IMPARTIR CLASES VIRTUALES POR LOS EFECTOS DEL COVID-19." In V Congreso de Investigación Desarrollo en Innovación de la Universidad Internacional de Ciencia y Tecnología. Universidad Internacional de Ciencia y Tecnología, 2021. http://dx.doi.org/10.47300/978-9962-5599-8-6-05.

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Abstract:
El Grupo EXSUSA aglutina cuatro importantes Universidades privadas en Panamá, decidió el cierre temporal por la medida del MINSA. Esta decisión separa al docente del aula presencial y lo ubica en el aula virtual, por este motivo tuvo que acelerar sus competencias digitales para impartir clases virtuales en la plataforma Moodle y alinearse a las exigencias de transformación del modelo de enseñanza de la clase estándar. El objetivo de esta investigación es evaluar la aceleración de competencias digitales del docente para impartir clases virtuales en Universidades del Grupo EXSUSA. La Investigación es cuantitativa, de tipo descriptivo ex post facto, de diseño de campo no experimental. La muestra es probabilística conformada por 480 docentes y se utilizó la técnica de la encuesta digital. Los resultados indican que los docentes consideran excelente y buenas sus competencias digitales para dar clases en el aula virtual de Moodle. Se concluye que hubo una aceleración de las competencias digitales del docente de un 9.3% y según la escala de Guttman lo ubica con un coeficiente de 1 evaluando como excelente para impartir clases virtuales.
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Forteza Oliver, Francisco José, and Bárbara Estudillo Gil. "Prevención y Seguridad en el Grado de Edificación, transversalidad y experiencia docente." In I Congreso de Escuelas de Edificación y Arquitectura Técnica de España. Valencia: Editorial Universitat Politècnica de València, 2021. http://dx.doi.org/10.4995/edificate2021.2021.13507.

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Abstract:
La asignatura de Prevención y Seguridad (P&amp;S) es clave para los estudios de Edificación debido a la amplitud de competencias y conocimientos que debe permitir desarrollar a los alumnos y la especificidad de contenidos, muchas veces desarrollados por esta única asignatura. Por otra parte, asimilar estos contenidos y competencias requiere de conocimientos y habilidades previas que se asimilan a través de otras asignaturas. Dibujo, construcción o mediciones, son herramientas clave que el alumno debe manejar para desarrollar las habilidades específicas en P&amp;S. Para hacer posibles estos objetivos, a lo largo de los años hemos desarrollado una metodología docente que pretende completar en una asignatura los requerimientos mínimos que el alumno necesita en materia preventiva. La asignatura se estructura en dos módulos. El primero más teórico, con una parte de clases magistrales y otra de prácticas aplicadas, y otro módulo, de redacción de Estudios de seguridad en la que los alumnos desarrollan primero un Estudio Básico (EBS) en grupo, seguido de un Estudio de Seguridad y Salud (ESS) de manera individual. La asignatura se completa con visitas en grupos a obras en diferentes fases y con prácticas de laboratorios. Esta organización de la asignatura nos permite alcanzar los objetivos planteados.
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Mauricio, María Dolores, Soraya Valles, Jose M. Vila, Martin Aldasoro, and Eva Serna. "Material multimedia para aumentar el rendimiento académico de los trabajos en grupo." In IN-RED 2017: III Congreso Nacional de Innovación Educativa y Docencia en Red. Valencia: Universitat Politècnica València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/inred2017.2017.6846.

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Abstract:
Resumen El uso de materiales multimedia puede favorecer el proceso de aprendizaje. En este estudio se analizan las calificaciones obtenidas en una actividad grupal con y sin ayuda de un material multimedia elaborado por los profesores de la asignatura. Las calificaciones se obtienen con una rúbrica adecuada para evaluar la actividad de grupo y muestran un incremento de la nota final para los equipos de estudiantes que tuvieron a su disposición el material multimedia. Se realiza un análisis de las calificaciones desglosando los distintos apartados de la rúbrica y se aprecia que el apartado de metodología es el más sensible al material multimedia, incrementando la calificación en 4.0 puntos sobre 10. Se recoge la opinión de los alumnos y del equipo docente en la dinámica de la actividad grupal con y sin el material multimedia y se concluye que dicho material supone una buena guía para orientar a los alumnos en la actividad por equipos. Palabras clave: material multimedia, evaluación, trabajo en grupo, enseñanza universitaria.
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"PS-021 - PREVENCIÓN DE PROBLEMAS CON EL JUEGO DE AZAR EN ENTORNOS ESCOLARES CON ADOLESCENTES Y JÓVENES: EVIDENCIA SOBRE LA EFICACIA DEL PROGRAMA "LA CONTRAPARTIDA"." In 24 CONGRESO DE LA SOCIEDAD ESPAÑOLA DE PATOLOGÍA DUAL. SEPD, 2022. http://dx.doi.org/10.17579/abstractbooksepd2022.ps021.

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Abstract:
Introducción: Los entornos escolares son un lugar idóneo para iniciar acciones preventivas con el fin de informar de los riesgos del juego de azar y derivar si procede a otros recursos asistenciales. Este trabajo examinó la eficacia del programa de prevención La Contrapartida del S.G. de Adicciones de Madrid Salud en diferentes institutos de Madrid. Método: Un total de 461 estudiantes de formación profesional fueron asignados de manera aleatoria a dos grupos de intervención: Psicoeducación (PE; grupo control activo; n=218, edad= 19,71 [d.t.= 4,11]) o La Contrapartida (CP; grupo experimental; n=243, edad= 19,74 [d.t.= 3,20). Ambas intervenciones reunían los principales componentes activos de los programas de prevención de adicciones basados en evidencia científica. Sin embargo, diferían entre sí en el grado de involucración requerida del alumnado (PE: metodología expositiva, i.e. método socrático; CP: metodología activa, i.e. juego interactivo). Se tomaron medidas pre y post intervención de (i) severidad, (ii) actitud y (iii) conocimiento sobre los juegos de azar e (iv) intención de apostar. Un mes después, se realizó un seguimiento de dichas variables. Resultado: En la comparación pre-post, ambos grupos redujeron su actitud positiva e ideas equivocadas hacia los juegos de azar y aumentaron su actitud negativa y conocimiento sobre esta actividad (pmax < 0,001). No hubo diferencias significativas entre los grupos (pmin > 0,05). A pesar de que todos estos efectos (excepto la actitud negativa) se mantuvieron en el seguimiento, el grupo CP mostró además una reducción en la intención de apostar (p = 0,018). Dicho efecto no se observó en el grupo control. Conclusiones: Los datos sugieren que el programa de prevención La Contrapartida desarrollado en el ámbito escolar es eficaz para modificar indicadores de riesgo claves para los problemas con el juego de azar, incluyendo la intención de apostar un mes después de la intervención.
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Reports on the topic "Gruppo classe"

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Salamanca, Carolina, Osvaldo Landaverde, Paula Melisa Cruz Moreno, Jean Pol Armijos, Rafael Capristán, and Rafael Poveda. Infraestructura física y logística para la integración regional y el fortalecimiento de las cadenas de valor en los países andinos. Edited by Isabel Granada and Shirley Cañete. Inter-American Development Bank, November 2021. http://dx.doi.org/10.18235/0003770.

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Abstract:
En el 2021, el Grupo de Infraestructura de Integración de la División de Transporte coordinó con los especialistas sectoriales el desarrollo de cuatro notas técnicas que consisten en un análisis de la infraestructura física y logística existente en Centroamérica, Países Andinos, Cono Sur y el Caribe para determinar inversiones necesarias que cierren las brechas de infraestructura en cada una de estas regiones. Se estudiaron las principales cadenas de valor y sectores productivos de valor agregado que son catalizadas por infraestructuras de transporte, teniendo en cuenta las perspectivas de comercio extra e intrarregionales. Asimismo, se identificaron proyectos de infraestructura de integración clave para fortalecer dichas cadenas de valor, así como se prefiguraron prioridades estratégicas para el desarrollo de una logística que abone a la recuperación económica de la región.
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Zegers, María del Carmen, Josephine Tressler, Isabella Massa, Clemente Tyrer, Carmen Albertos, Manuel Rodriguez Porcel, and Jimena Sánchez. Guías de etnoingeniería: lineamientos para la incorporación de la etnoingeniería en los sectores: vial, educación, salud y protección social y turismo. Inter-American Development Bank, December 2022. http://dx.doi.org/10.18235/0004628.

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Abstract:
La diversidad socio cultural que existe en América Latina y el Caribe proviene de las poblaciones indígenas y grupos étnicos que existen en la región, los cuales se involucran cada vez más con proyectos de desarrollo. Sin embargo, la falta de socialización de los proyectos y la poca o nula participación de las poblaciones indígenas limita su desarrollo, evidenciando la falta de estrategias asertivas de cómo abordar estos proyectos. La publicación “GUÍA DE ETNOINGENIERA” incorpora a través de métodos participativos, las particularidades socioculturales y medioambientales de los beneficiarios y su hábitat. Esta guía busca implementar la etnoingeniería en proyectos de infraestructura desarrollados con y para pueblos indígenas y otros grupos étnicos de la región. El documento se organiza en dos módulos centrales: i) Transversal que aborda los ejes de co-creación, gobernanza, criterios de diseño y metodología; y ii) Sectorial que contiene lineamientos y propuestas de solución para proyectos de diferentes tipologías de infraestructura (vial, educación, salud y protección social, y turismo). La publicación incluye lecciones aprendidas, reflexiones y recomendaciones, a fin de proporcionar conceptos clave que permitan a los equipos de proyecto incluir la etnoingeniería en los proyectos, desde la formulación y diseño, ejecución, operación y mantenimiento.
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Trejos Moncayo, Carlos Rubén, Jairo Andrés Paz Cabrera, and Oscar Alexander Valverde Gómez. Variables de impacto en la gestión administrativa de las empresas nariñenses con vocación innovadora, en tiempos de pandemia. Universidad Nacional Abierta y a Distancia- UNAD, October 2022. http://dx.doi.org/10.22490/ecacen.6307.

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Abstract:
En el marco del proyecto titulado: Análisis del impacto generado por el COVID 19 en la gestión administrativa de las empresas nariñenses con vocación innovadora y propuesta de acciones de intervención a partir del mercadeo, adelantado por el grupo de investigación Sindamanoy de la ECACEN, se desarrolló un acercamiento a la revisión bibliográfica de las principales tendencias a causa de la pandemia en las empresas nariñenses con vocación innovadora, para identificar las variables clave a partir de las cuales se pueda identificar las tendencias principales del sector empresarial en el contexto de estudio y finalmente, diagnosticar el estado actual de las organizaciones para generar un curso de acción a partir del mercadeo. Se asumieron como variables principales: formalización empresarial, número de empleados, ventas, rentabilidad, participación en el mercado, capacidad instalada y comercialización. El estudio se justifica tiendo en cuenta que muchas de las empresas del sector necesitan realmente del esfuerzo investigativo, para mitigar el impacto de una realidad que desde los espacios académicos se viene analizando con experiencias catalizadoras para el aprovechamiento de nuevas oportunidades.
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Duryea, Suzanne, and María Antonella Pereira. Transparencia y equidad en la distribución de vacunas COVID-19 en América Latina y el Caribe: Preguntas claves para abordar temas de género y diversidad. Inter-American Development Bank, March 2021. http://dx.doi.org/10.18235/0003120.

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Abstract:
A medida que los países avanzan en la preparación de planes de distribución de vacunas COVID-19 en América Latina y el Caribe (ALC), es imprescindible que se tomen medidas para asegurar que se realice de forma transparente y equitativa. Este documento plantea preguntas y acciones clave que pueden informar la transparencia y equidad en el despliegue de las vacunas COVID-19 durante su priorización, monitoreo y ejecución. El monitoreo y reporte del plan de vacunación es imprescindible para la transparencia. Por medio de un monitoreo riguroso, se puede confirmar si las vacunas están llegando a poblaciones vulnerables y tomar acciones correctivas de ser necesario. Se deben considerar tres aspectos en la etapa de ejecución de los planes de vacunación contra el COVID-19: la estrategia comunicacional, los mecanismos y ajustes que permiten el acceso a la vacunación para poblaciones vulnerables, y los mecanismos de consentimiento para poblaciones diversas. Es critico facilitar el acceso de los grupos vulnerables y asegurar que condiciones como la raza, la pertenencia étnica, el género, y el estado de discapacidad no sean un obstáculo para la vacunación.
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Lema, Daniel, Marcos Gallacher, César Bustamante, Gonzalo Muñoz, Carmine Paolo De Salvo, Sergio Ardila, and Gonzalo Rondinone. Políticas agrícolas en México: una visión agregada y un análisis de programas clave. Banco Interamericano de Desarrollo, August 2022. http://dx.doi.org/10.18235/0004439.

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Abstract:
Este trabajo busca presentar los diversos análisis realizados por el Banco Interamericano de Desarrollo para el sector agrícola mexicano durante el período 2018-2020. Aún con sus diversas perspectivas el objetivo común es examinar la eficacia y eficiencia del gasto público sectorial para identificar la dirección en la cual podrían ajustarse las políticas hacia el futuro. El sector agrícola mexicano mantuvo, en los últimos treinta años, tendencias de cambio estructurales comunes a países en desarrollo, tales como la reducción de la participación del PIB sectorial en el total, la reducción de la participación de la población rural en la población total, cambios en la canasta de alimentos consumidos hacia una mayor participación de productos de origen animal, frutas y verduras en respuesta a los incrementos del ingreso per cápita. Los cambios y reformas de los años noventa implicaron importantes reasignaciones presupuestarias y de orientación de las políticas agrícolas, lo que llevó a una considerable reducción de los apoyos y un cambio en su composición. El Estimado de Apoyo a los Productores (EAP) se redujo de 25 % a inicio de los noventa al 10 % del último trienio analizado (2018-20); la participación de los apoyos vía precios (APM) en el EAP, especialmente de los originados en restricciones al comercio, se redujo considerablemente, de 50 % en 2004 a 25 % en 2017 y, en consecuencia, aumentó la participación de los apoyos directos en este período. Sin embargo, los cambios de políticas luego de 2018 implicaron un incremento del APM que llegaron al 50 % del EAP en el período 2018-20. Los gastos en servicios generales son aproximadamente el 1 % del valor agregado agrícola y el 8 % de los apoyos totales (EAT), lo que resulta menor al promedio de la OCDE. Además, los análisis efectuados muestran que las políticas sectoriales se asocian con problemas ambientales significativos como la sobreexplotación de recursos pesqueros y el incremento en las emisiones de gases de efecto invernadero. El análisis de ciertos programas importantes muestra algunas ineficiencias económicas, así como las dificultad de llegar a grupos menos favorecidos, pero también la necesidad de combinar instrumentos de política para obtener mejores resultados.
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Maroñas, Cecilia, Nicolás Rezzano, and Marcello Basani. El saneamiento urbano en Montevideo: 40 años de logros y lecciones aprendidas hacia un servicio adecuado y universal. Inter-American Development Bank, May 2021. http://dx.doi.org/10.18235/0003281.

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Abstract:
Un elemento clave para evitar repetir los errores y avanzar hacia un futuro mejor consiste en aprender de la propia experiencia. En ese sentido, todos lo acontecido durante los casi 40 años de arduo trabajo en el desarrollo del sistema de saneamiento y drenaje de Montevideo contiene conocimientos prácticos muy valiosos. Extraer lecciones de tales vivencias permite aprovechar el camino transitado y mejorar el desempeño de los futuros proyectos que se desarrollen en la región. Esto es así, en gran medida, porque la ejecución ininterrumpida de las distintas etapas del Plan de Saneamiento Urbano de Montevideo lo han convertido en un caso de éxito sin precedentes a nivel latinoamericano. En este trabajo se identifican cuatro grandes grupos de lecciones aprendidas, vinculados con: (i) aspectos de carácter institucional, (ii) aspectos relativos al sistema financiero-comercial, (iii) aspectos relacionados con la ejecución de los proyectos que formaron y forman parte del PSU, y (iv) aspectos de carácter social y comunicacional.
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Michelena, Gabriel, Belén Bentivegna, Yyannu Cruz-Aguayo, Magdalena Barafani, and María Florencia Merino. Rumbo a América Latina 2026: la incidencia de las exportaciones en la equidad de género. Edited by Ana Inés Basco. Banco Interamericano de Desarrollo, August 2022. http://dx.doi.org/10.18235/0004404.

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Abstract:
Este estudio analiza el impacto de la política comercial en las mujeres en sus diferentes roles, como trabajadora, empresaria y consumidora. En esta oportunidad, en conjunto con la División de Mercados Laborales, el Instituto para la Integración de América Latina y el Caribe (INTAL) del Sector de Integración y Comercio (INT) del BID realizó un análisis sobre el impacto del comercio en la participación femenina en términos de estructura productiva, comercial, laboral y de ingresos en un escenario de recuperación de la pospandemia. Además, se reflexiona sobre los distintos canales que podrían contribuir a un escenario distinto de pospandemia donde las mujeres puedan participar cada vez más de la estructura exportadora y los beneficios del comercio internacional. El análisis del comercio internacional con perspectiva de género es un tema central para el INTAL. Esta agenda, clave para el desarrollo de la región, se encuentra alineada con la Visión 2025 del BID, la cual impulsa la agenda de género y diversidad, incorporando esta perspectiva en sus iniciativas y garantizando un mayor acceso y oportunidades financieras para los grupos marginados.
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Garcimartín, Carlos, Jhonatan A. Astudillo, and Rubilú Rodríguez. Pobreza y desigualdad en Panamá tras dos años de pandemia: el papel de Panamá Solidario y los programas de transferencias monetarias condicionadas. Banco Interamericano de Desarrollo, September 2022. http://dx.doi.org/10.18235/0004443.

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Abstract:
El primer objetivo de este trabajo ha sido actualizar para 2021 la estimación que hicimos del impacto de la crisis del COVID en la pobreza y desigualdad que existe en Panamá. Los resultados muestran que, si bien ambas aumentaron considerablemente en 2020 debido a la crisis, al año siguiente se redujeron de manera importante gracias a la recuperación económica y al impacto positivo de los diversos programas de transferencias a los hogares que existen en el país. No obstante, tanto la pobreza como la desigualdad aún se sitúan por encima de los niveles prepandemia. Asimismo, persisten las grandes diferencias geográficas que, en términos de pobreza, se han dado tradicionalmente en Panamá. El segundo objetivo de este trabajo ha sido realizar un examen más detallado de varios aspectos del Plan Panamá Solidario, creado para apoyar a los hogares en el contexto de la crisis del COVID. Dos conclusiones principales pueden extraerse al respecto. Por un lado, dicho programa contribuyó especialmente más que el conjunto de los programas tradicionales a contener el aumento de pobreza y desigualdad, así como a evitar una mayor caída de la clase media, fomentado, de este modo, la cohesión social. Por otro lado, aunque el Plan Panamá Solidario benefició a una parte importante de la población, existen diferencias territoriales muy marcadas, así como por grupos sociales y en función de las características demográficas de los hogares, penalizando a aquellos de mayor tamaño y con mayor número de niños por adulto.
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Bastidas Hernández, Fernanda. Diferencias normativas en el tratamiento contable y fiscal de ingresos. Ediciones Universidad Cooperativa de Colombia, December 2022. http://dx.doi.org/10.16925/gcnc.41.

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Abstract:
La presente nota de clase tiene por objetivo analizar el marco normativo respecto al reconocimiento y la medición de los ingresos bajo los estándares internacionales de información financiera para el Grupo 2 vs. ingresos bajo las normas tributarias para efecto de declaración de renta en Colombia. Las Normas Internacionales de Información Financiera (NIIF) corresponden a los principios contables y estándares técnicos establecidos por la International Accounting Standards Board (IASB), cuyo objetivo consiste en armonizar la normativa contable en el ámbito internacional. Es pertinente resaltar que en los marcos regulatorios que existen en Colombia los ingresos provienen del incremento en el patrimonio, sin que este incremento esté relacionado con el aporte de socios; sin embargo, el reconocimiento y la medición contemplan algunas diferencias que bajo la norma internacional se deben cumplir, como son los elementos de control, la transferencia de riesgos y ventajas, la fiabilidad en la medición, la probabilidad en los beneficios económicos recibidos y la identificación de costos en que se incurra y grados de terminación para el caso de ingresos por prestación de servicios. La norma fiscal determina valores nominales como factor principal de reconocimiento, independientemente de la transferencia de riesgos y ventajas. La importancia de conocer y analizar la diferencia de los elementos contables y fiscales relacionados con los ingresos es fundamental debido a la disminución de índices de error en la identificación de la rentabilidad financiera para las organizaciones y el reporte correcto de ingresos para efectos de declaración de renta, evitando así posibles sanciones por omisión de ingresos o por corrección en liquidación de impuestos. Conviene recordar que en contabilidad resalta la esencia sobre la forma, mientras que fiscalmente prima la forma sobre la esencia.
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Rodríguez Martínez, Jhoanna, Nathalia González Rubio, and Jesús David Herrera Ballesteros. Gerencia del conocimiento. Ediciones Universidad Cooperativa de Colombia, December 2020. http://dx.doi.org/10.16925/gclc.16.

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Abstract:
En esta lectura crítica, se exponen los enfoques y conceptos que tiene la gerencia del conocimiento en relación con la generación de habilidades del conocimiento, innovación y competitividad en el entorno organizacional, y cómo la ventaja competitiva influye en esta gerencia. El propósito de este documento es exponer los conceptos más destacados de esta dinámica, que se trabaja constantemente en las organizaciones como un complemento para la toma de decisiones y para los cambios motivados por la cultura corporativa, las alianzas estratégicas y la estructura de la empresa, ya que mediante este modelo se logra medir el avance y la influencia del alcance de los objetivos de una organización; así, se promueve en el capital humano la apropiación de alcanzar estos a través de estrategias motivadas por los gerentes. Asimismo, se analiza el proceso de la gerencia del conocimiento desde su recolección, análisis y posteriormente distribución y manejo, y se observan factores claves para la retención y adecuación del conocimiento desde las perspectivas del talento humano que lleva a plantear estrategias en las organizaciones que permiten su difusión y generación desde grupos de intereses. Con un ejemplo práctico de escuela corporativa se da soporte a la información recolectada, que evidencia la importancia de implementar estos modelos en las organizaciones actuales, que respaldarán su gestión y ganarán más valor en cuanto a la administración de su conocimiento.
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