Academic literature on the topic 'Gruppi parlamentari'

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Journal articles on the topic "Gruppi parlamentari"

1

Mastropaolo, Alfio. "PARLAMENTI E PARLAMENTARI NEGLI ANNI OTTANTA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 20, no. 1 (April 1990): 29–71. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200008947.

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Abstract:
IntroduzioneAll'interno di quello che si suole ormai definire il mercato politico, il successo degli interessi organizzati ha da qualche decennio a questa parte finito, com'é noto, per cancellare del tutto la tradizionale rappresentazione del parlamento quale baricentro del sistema politico. Superata la fase in cui l'insidia piò grave alle prerogative delle assemblee legislative veniva dai partiti politici, i grandi gruppi d'interesse funzionali hanno addirittura dato luogo ad un secondo circuito rappresentativo in pieno regola, postosi decisamente in concorrenza rispetto a quello della rappresentanza politica democratica, che ha nel parlamento il suo principale punto di transito.
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2

Lupo, Nicola. "I gruppi parlamentari nel parlamentarismo maggioritario." DEMOCRAZIA E DIRITTO, no. 3 (November 2010): 83–106. http://dx.doi.org/10.3280/ded2009-003005.

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3

Verzichelli, Luca. "I GRUPPI PARLAMENTARI DOPO IL 1994. FLUIDITÀ E RIAGGREGAZIONI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 26, no. 2 (August 1996): 391–413. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200024278.

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Abstract:
Lo studio dei gruppi parlamentari non ha mai rivestito grande importanza in Italia, anche per la generale convergenza tra gli studiosi, politologi e giuristi, intorno alla tesi della subordinazione dei gruppi stessi rispetto ai partiti, sin dall'epoca della ricostruzione democratica del dopoguerra.
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4

Azzariti, Gaetano. "Cittadini, partiti e gruppi parlamentari: esiste ancora il divieto di mandato imperativo?" DEMOCRAZIA E DIRITTO, no. 3 (November 2010): 311–64. http://dx.doi.org/10.3280/ded2009-003015.

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5

Marques da Silva, Bruna Marques da Silva. "DISCURSOS INTOLERANTES (OU DISCURSOS DE ÓDIO?) DE PARLAMENTARES CONTRA GRUPOS SOCIAIS MINORITÁRIOS NO BRASIL." Revista Eletrônica Direito e Política 15, no. 3 (December 18, 2020): 865–93. http://dx.doi.org/10.14210/rdp.v15n3.p865-893.

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Abstract:
Este estudo objetiva investigar se e como discursos intolerantes proferidos por parlamentares contra grupos sociais minoritários estão sendo enfrentados juridicamente no Brasil. Além disso, analisar se a definição de discurso de ódio referida pela Organização das Nações Unidas para a Educação, a Ciência e a Cultura (UNESCO) aproxima-se das manifestações objetos de demanda judicial. A pesquisa é de cunho exploratório, com levantamento bibliográfico e documental, bem como empírico, com análise de jurisprudência do Supremo Tribunal Federal. Os principais resultados da pesquisa apontam que: a) discursos intolerantes proferidos por parlamentares contra grupos sociais minoritários estão sendo judicializadas; b) nesses casos, o alcance da garantia da imunidade parlamentar material permanece conectado ao exercício da função parlamentar e c) por fim, os discursos intolerantes analisados tendem a aproximar-se do conceito jurídico de discurso de ódio referido pela Organização das Nações Unidas para a Educação, a Ciência e a Cultura (UNESCO);PALAVRAS-CHAVE: Direito à liberdade de expressão; Imunidade parlamentar; Discurso de ódio; Grupos sociais minoritários.
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6

García-Escudero Márquez, Piedad. "El Parlamento individual en un Parlamento de grupos : la participación en la función legislativa." Teoría y Realidad Constitucional, no. 28 (June 1, 2011): 205. http://dx.doi.org/10.5944/trc.28.2011.6958.

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Abstract:
This article examines how the Constitution and the Rulings of the Constitutional Court establish a concept of an individual Member or Parliament as the representative empowered with a parliamentary mandate as well as entitled to exercise the constitutional powers of the Chambers. This concept is then conforted to the rulers of the Standing Orders and the day-to-day parliamentary pratice in order to ascertain how these modify the Member´s scope of action and what parliamentary activities have in effect been «taken over» by Parliamentary Groups, wich are perceived as the central characters of the political game and the real initiators of almost all parliamentary proceedings in the Chambers.Se examina la concepción del parlamentario individual (supuesto autor, todavía titular del mandato representativo, del ejercicio de las funciones constitucionales de las Cámaras) que se obtiene de la Constitución y la jurisprudencia constitucional y compararla con la normativa contenida en los Reglamentos parlamentarios y con su aplicación práctica, para comprobar cuál es el ámbito de actuación que conserva aquél y cuál ha sido «usurpado» por los grupos parlamentarios, protagonistas del juego político y de la inmensa mayoría de las iniciativas e intervenciones en el seno de las Cámaras.
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7

Berg, Sven. "The House of Nobility Revisited: Benchmen Elections and Subgroup Voting Power*." Journal of Public Finance and Public Choice 9, no. 2 (October 1, 1991): 95–106. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907345289.

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Abstract:
Abstract Viene esaminato, dal punto di vista probabilistico, il potere di voto, nell’ambito del sistema parlamentare svedese del secolo scorso.Nella prima metà del secolo decimonono, la Camera della Nobiltà, nella quale era applicato il metodo di votazione doppiamente indiretto, fornisce esempi interessanti di situazioni in cui un gruppo di persone determinato e coesivo esercita una sproporzionata influenza sul risultato delle elezioni in un’assemblea. I casi esaminati sono due: quello degli «Indipendenti», che nel 1823 formarono un gruppo del tipo «caucus»; e il caso in cui nel 1840 l’opposizione riportò una sorprendente vittoria sui governativi, malgrado questi ultimi godessero della maggioranza in Parlamento.Appare dal primo caso che, sebbene il potere d’influenzare i risultati si riduca con la suddivisione in piccoli gruppi, tuttavia le minoranze organizzate sono in grado di ricorrere a scambi di voti e altri tipi di comportamento strategico che possono ampiamente compensare tale effetto. Nel secondo caso, la vittoria dell’opposizione à probabilmente dovuta ad una distribuzione ad essa favorevole dei votanti all’interno dei sottogruppi.Rimangono alcuni quesiti che dovrebbero essere esaminati alia luce delle moderne teorie del voto, come quello degli effetti distorsivi del metodo di voto indiretto adottato dalla Camera e quello dei problemi strategici che deriverebbero qualora fosse consentita la vendita di voti prima delle elezioni.
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Raniolo, Francesco. "Alla ricerca di democrazie ‘miti e serene' per il XXI secolo." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (August 2021): 99–124. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2021-001004.

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Abstract:
In questo articolo la democrazia rappresentativa e, in particolare, quella parlamentare vengono concettualizzate come regimi di riconciliazione che assicurano la convivenza pacifi-ca tra esseri umani e gruppi diversi. A tal fine esse devono affrontare il trilemma ordine, plu-ralità, legalità costituzionale. Parlamenti e partiti politici, per la loro funziona di linkage tra società e istituzione, sono stati strumenti cruciali a tale scopo. L'articolo ricostruisce, quindi, le due varianti polari di democrazia parlamentare (maggioritaria e consensuale) come tentativi di trovare un equilibrio fra i tre valori-obiettivi. Ovvero, come modi per realizzare un trade-offe accettabile tra costi/rischi di oppressione e di efficienza. Tuttavia, le sfide esterne e le trasformazioni interne (declino dei partiti tradizionali e populismo) alle democrazie del XXI secolo sembrano indicare che queste devono mostrare non solo capacità decisionale, ma soprattutto tolleranza, giustizia e non-dominio.
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Lanza, Orazio, and Gianni Piazza. "I PARLAMENTARI DI FORZA ITALIA: UN GRUPPO A SOSTEGNO DI UNA LEADERSHIP?" Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 32, no. 3 (December 2002): 425–57. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200030379.

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Abstract:
IntroduzioneTra le molteplici ragioni che sollecitano uno studio del fenomeno Forza Italia, sono precipuamente due quelle da cui muove il nostro articolo. La prima è l'esigenza di fornire un contributo alla conoscenza di un fenomeno così nuovo ed originale da rendere complicato anche il semplice etichettamento. Come altrove, anche in campo politologico il termine più utilizzato per qualificare questo tipo di partito è stato quello di «azienda», che riassume il suo essere frutto di un originale e riuscito esperimento di trasferimento in campo politico di una struttura imprenditoriale e del suo leader. Ma non ne sono mancati altri altrettanto significativi. Nondimeno sembra ormai difficile parlare di flash party dopo otto anni di vita, di partito azienda dopo l'allargamento del reticolo organizzativo, di semplice partito carismatico dopo il parziale processo di istituzionalizzazione che negli anni è intervenuto (Poli 2001). Più utile ci sembra, riprendendo la terminologia proposta anni fa da Panebianco (1982), parlare di «partito elettoralista» (Gunther e Diamond 2002), ovvero di partito organizzativamente snello, le cui funzioni primarie sono la strutturazione del voto e la selezione dei candidati alle elezioni e, dunque, la conduzione della campagna elettorale attraverso tecniche moderne incentrate soprattutto sui mezzi di comunicazione di massa e sull'attrattiva personale dei candidati presentati, in particolare del suo leader.
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10

Campos, Milagros. "Los grupos parlamentarios como instituciones de intermediación entre partidos políticos y Congreso." Revista Elecciones 16, no. 17 (December 30, 2017): 139–68. http://dx.doi.org/10.53557/elecciones.2017.v16n17.05.

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Abstract:
El artículo tiene como objetivo mostrar que los grupos parlamentarios constituyen instituciones fundamentales en los sistemas democráticos, en la medida que son el reflejo, en el Congreso, de los partidos políticos que compitieron en elecciones. El voto preferencial en el Perú permite personalizar el voto, pero el impacto del partido político es de tal magnitud que el candidato más votado quedaría sin escaño si el partido político no logra suficientes votos. La importancia de los partidos políticos es fundamental en la conformación como en el funcionamiento del Congreso. El artículo analiza las sucesivas reformas al Reglamento del Congreso en la regulación de los grupos parlamentarios y su relación con los partidos políticos.
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Dissertations / Theses on the topic "Gruppi parlamentari"

1

Milillo, Mauro. "Il processo evolutivo delle attività manageriali nei gruppi parlamentari alla Camera dei Deputati." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2016. http://hdl.handle.net/10556/2131.

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Abstract:
2012 - 2013
This paper is aimed at contextualizing, from both a theoretical and an empirical point of view, the process of politics managerialization, drawing from the prevailing scientific literature in the field of New Public Management (NPM). For this purpose, the findings of a narrative literature review about the impacts of NPM on politics are discussed, in order to devise a theoretical framework to conceptualize the object of the research. In the light of this conceptual framework, an in-depth case study about the introduction of managerial approaches to the governance of some Parliamentary Groups in charge during the XVII legislature of the Italian Republic has been realized. The empirical findings of this paper pave the way to intriguing insights about the outcomes of the process of politics managerialization. At the same time, they provide some food for thought to discuss the limitations which hinder the full realization of politics managerialization. [edited by author]
XII n.s.
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Campos, Ramos María Milagros Socorro. "Grupos parlamentarios." Master's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2008. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/9263.

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Abstract:
¿Qué factores determinan que el Congreso funcione como un órgano favorable para fortalecer la democracia o que sea el escenario en el que actúan improvisados líderes carismáticos con un paso fugaz por la política? Algunos de los factores trascienden al Congreso y dependen más bien del proceso político y contexto socio cultural del país. Un factor fundamental es organizar y estructurar el trabajo parlamentario en torno a grupos parlamentarios que representen a los partidos políticos que lograron obtener escaños. Un estudio comparado permite observar que en los países con democracias mas institucionalizadas los parlamentos se organizan en torno a grupos, constituyendo estos el espejo del sistema de partidos políticos del país. No hay ninguna seguridad de lograr a través de normas rígidas fortalecer las instituciones democráticas, sin embargo una regulación permisiva no brinda los incentivos suficientes para lograr tal objetivo. El objetivo de la tesis es analizar desde un doble aspecto, normativo y funcional, a los grupos parlamentarios en el Perú. Para ello se analizan aspectos como la función legislativa y la votación parlamentaria. La disciplina parlamentaria permite concretar políticas públicas, acuerdos políticos y brinda cierta previsibilidad al sistema, facilitando la gobernabilidad democrática. La investigación analiza 68 importantes votaciones producidas entre julio de 2006 y diciembre de 2007. Para ello se han utilizado cuatro índices. El resultado confirma la hipótesis respecto de la favorable relación entre grupos parlamentarios que corresponden a partidos políticos organizados y una mayor disciplina partidaria. Grupos parlamentarios formados por partidos políticos más organizados son más disciplinados. Los promedios más altos corresponden a los grupos parlamentarios del partido aprista y Unidad Nacional. En ambas bancadas, la mayor parte de los miembros son militantes de partidos con más de cuarenta años de existencia.
Tesis
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3

Campos, Ramos Milagros. "Los Grupos Parlamentarios." Derecho & Sociedad, 2017. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/118884.

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4

Padrón, Pardo Floralba. "Concepto y función de los grupos parlamentarios en la reforma de la representación política en Colombia." Doctoral thesis, Universidad de Alicante, 2012. http://hdl.handle.net/10045/28057.

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5

Tejada, Galindo Sergio Fernando. "Las comisiones investigadoras parlamentarias: relaciones de poder, mecanismos de presión y límites del diseño institucional." Bachelor's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2017. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/10151.

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Abstract:
La presente investigación aborda la experiencia de los integrantes de tres comisiones investigadoras del Congreso de la República del periodo 2011-2016, que tuvieron el mandato de investigar casos de corrupción: las comisiones “Ancash”, “Orellana” y “Lava Jato”. Utilizando una metodología cualitativa se identifican los obstáculos, presiones y temores que experimentaron sus integrantes, desde la elección de los criterios de creación de las comisiones hasta la culminación de sus labores. De esta manera, se explora el funcionamiento real de las comisiones investigadoras y cómo éste se enmarca en relaciones de poder y correlaciones de fuerzas. Asimismo, se analiza cómo los poderes formales y no formales, operan en un contexto de debilidad institucional y ausencia de partidos políticos, lo cual otorga preponderancia a la acción individual. A partir de los resultados de la investigación, se propone una discusión con ciertos enfoques teóricos que tienden a soslayar la tensión entre lo formal y no formal, así como entre lo racional y no racional, en la acción de los individuos al interior de las instituciones.
Tesis
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6

Brou, González Penélope Soleil. "Aportes dudosos e influencia parlamentaria en partidos porosos: el caso de Fuerza Popular y algunos grupos de interés (2016-2018)." Bachelor's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2020. http://hdl.handle.net/20.500.12404/16584.

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7

Oliveira, Andrea Cristina de Jesus. "Lobby e representação de interesses : lobistas e seu impacto sobre a representação de interesse no Brasil." [s.n.], 2004. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/280203.

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Abstract:
Orientador: Bruno Wilhelm Speck
Tese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Filosofia e Ciencias Humanas
Made available in DSpace on 2018-08-03T20:31:35Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Oliveira_AndreaCristinadeJesus_D.pdf: 21950542 bytes, checksum: 283af699e09c8269aea10c84faef8ee8 (MD5) Previous issue date: 2004
Resumo: Este trabalho examina a atuação dos lobistas a fim de investigar sua relação com os poderes Legislativo e Executivo, com seus clientes e, sobretudo, as estratégias de ação que utilizam para alcançar seus objetivos. Como a atividade lobista apresenta várias formas de atuação, a caracterizamos em quatro tipos: lobbing público; lobbying institucional; lobbying classista e lobbying privado. Nossa análise, no entanto, foi delimitada à comparação dos lobbying classista e privado. O pleno desenvolvimento do lobbying no Brasil só foi possível com o fortalecimento do poder Legislativo, resultante do processo de redemocratização do país. Porém, a atual predominância do poder Executivo sobre o poder Legislatívo faz com que o foco de atuação do lobbying no Brasil se dirija aos dois poderes. Dessa forma, o foco de atuação do lobista depende do interesse que se deva defender e quem propôs a matéria que Ihes interessa. A relação entre lobistas e clientes é tensa devido ao forte estigma de marginalidade que o lobbying carrega. Sendo assim, o cliente desconfia dos métodos do lobista e o lobista, por sua vez, desconfia das intenções do cliente. Contudo, a atividade de lobbying é necessária para que se crie um canal de comunicação entre sociedade civil e Estado. Esse canal de comunicação é uma via de mão de dupla, pois, ao mesmo tempo em que melhora a imagem da empresa ou entidade junto ao Estado, possibilita ao mesmo trocar idéias e informações com a sociedade civil, o que subsidiará o seu processo de tomada de decisões e tornará a empresa ou entidade um interlocutor qualificado do Estado. As estratégias de ação comuns aos quatro tipos de lobbying são: monitoramento legislativo e político, elaboração de estudos técnicos e pareceres que subsidiem a informação que fornecem aos tomadores de decisão e o corpo-a-corpo, que consiste em argumentar para convencer. A grande visibilidade pública, a legitimidade, a capacidade de mobilização de suas bases e o caráter consensual e majoritário dos interesses defendidos pelas entidades classistas analisadas, são fatores que diferenciam a sua atuação frente à dos escritórios de consultoria e lobbying, que costumam defender interesses específicos e particularistas. O lobbying realizado no Brasil é reativo, já que em um país em que o poder Executivo propõe 85% dos projetos em tramitação e que regulamenta diversas áreas que afetam a atuação da iniciativa privada, seria difícil apresentar uma atuação propositiva. Apesar de polêmica, a regulamentação do lobbying é defendida por lobistas e autoridades públicas, uma vez que, pautàdo por regras claras, o lobbying poderia contribuir para a transparência do processo de tomada de decisões e a noção errônea de clandestinidade também chegaria ao fim. Porém, parece não haver vontade política por parte dos parlamentares e a regulamentação da atividade continua a aguardar debates mais contundentes, tanto por parte do poder Legislativo, quanto do poder Executivo
Abstract: This paper evaluates the work of lobbyists ;n order to look into their relationship with the Legislative and Executive powers, their clients and above ali, their strategies of action used to achieve their objectives. As the lobbying activity has many ways of operation, we divide the into four types: public lobbying; institutional lobbying; class lobbying and private lobbying. Our analysis, however, was limited to comparing class lobbying and private lobbying. The full development of lobbying in Brazil was made possible only with the strengthening of the Legislative power. which resulted from the process of re-democratization of the country. However, the present predominance of the Executive power over the Legislative, makes the focus of lobbying in Brazil be aimed at both powers. Therefore, the focus of the lobbyist depends on the interest to be defended and who proposed the issue which interests them. The relationship between lobbyists and clients is tense due to the strong marginality stigma carried by lobbying. The client is suspicious of the methods of the lobbyist and the lobbyist is suspicious of the client's intentions. In spite of this, the lobbying activity is needed so that a communication channel is created between the civil society and the State. This communication channel is a two-way street, for it improves the image of the company as well as enables the exchange of ideas and information with the public in general, which will subsidize their decision-making process, and will make the company or entity a qualified state interlocutor. The strategies of action which are common among the four types of lobbying are: leg;slative and politics supervision, development of technical studies which subsidize the information that provides decision makers and the debate which consists of making an argument in order to convince. The great public visibility, legitimacy, the capacity of mobilization of their basis and the consensual and majoritary character of the interests defended by the class entities analyzed, are factors which makes them stand out of the consulting and lobbying offices, which usually defend specific and particular interests. Lobbying carried on in Brazil is reactive, since in a country where the Executive power proposes 85% of the bills of law and rules several areas which affect the operation of the private initiative, it would be difficult to present a propositive action. In spite of ali controversy, lobbying regulations are defended by lobbyists and by public authorities, once based on clear rules, the lobbyist would be able to contribute to the transparence in the dccision making process and the wrongful notion of illegality would also come to an end. However, it seems that there is a lack of political willingness frem some members of Parliament and the regulation of the activity will have to expect more scathing debates from the Legislative power as well as the Executive
Doutorado
Doutor em Ciência Política
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Costa, Lucas Nascimento Ferraz. "As organizações sindicais dos trabalhadores e o processo constituinte 1987-88: um estudo sobre a atuação do DIAP." Universidade Federal de São Carlos, 2013. https://repositorio.ufscar.br/handle/ufscar/1019.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2016-06-02T19:15:00Z (GMT). No. of bitstreams: 1 5486.pdf: 5511988 bytes, checksum: 5a272535a306378275685ae205dd2234 (MD5) Previous issue date: 2013-03-07
Universidade Federal de Minas Gerais
The goal of this dissertation is to analyze the performance of the Department of Inter Parliamentary Advisory (Departamento Intersindical de Assessoria Parlamentar) (DIAP) in the constituent process of 1987-88. The organization was able to unify the consensual demands of the working class, uniting in a single project for the Constituent Assembly, the unions of the period, that were divided politically. With this, the DIAP changed the trade union agenda at that time, one of the reasons that explain the success of the "lobby" of working class in the National Constituent Assembly (NCA). In research, we divide the dissertation into two phases of the organization, before and during the Constituent Assembly. Previously, since 1983, when it was created, we analyze the formation process of consensual project, which involved the preparation of technical studies and negotiations with union leaders. When working in the NCA, we analyze the influential "lobby" practiced by DIAP, showing political conflicts faced by the organization at every stage of this process. We understand that DIAP was a central actor in defending the interests of workers, managing to convince the unions of workers, leftist political parties and progressive constituents to act according its design. It was a delicate pact, which was only possible by the peculiarities of the constituent process. The Constituent Assembly has provided the opportunity of "lobbies" to seek important achievements, in approving their interests in constitutional standarts. The DIAP is one of the most important products of this political reality. The support given to the organization to act on behalf of a class is explained by its institutional design, which has adapted to the lack of organization and preparation ahead of the unions of the importance of the constitutional process.
O objetivo desta dissertação é analisar a atuação do Departamento Intersindical de Assessoria Parlamentar (DIAP) no processo constituinte de 1987-88. A organização foi capaz de unificar as demandas consensuais da classe trabalhadora, unindo em um projeto único para a Constituinte, as entidades sindicais do período, que estavam divididas politicamente. Com isso, o DIAP mudou a agenda sindical da época, um dos motivos que explicam o sucesso do lobby dos trabalhadores na Assembleia Nacional Constituinte (ANC). Na pesquisa, dividimos em dois momentos a atuação da organização, antes e durante a Constituinte. Antes, desde 1983, quando foi criada, analisamos o processo de formação do projeto consensual, que envolveu a elaboração de estudos técnicos e negociações com lideranças sindicais. Durante os trabalhos na ANC, analisamos o influente lobby praticado pelo DIAP, mostrando os conflitos políticos enfrentados pela organização em cada fase do processo. Entendemos que o DIAP foi ator central na defesa dos interesses dos trabalhadores, conseguindo convencer as entidades sindicais de trabalhadores, partidos políticos de esquerda e constituintes progressistas a atuarem de acordo com seu projeto. Trata-se de um pacto delicado, que só foi possível pelas particularidades do processo constituinte. A Constituinte forneceu a oportunidade dos lobbies buscarem conquistas importantes, aprovando seus interesses em normas constitucionais. O DIAP é um dos mais importantes produtos desta realidade política. O respaldo dado à organização para atuar em nome de uma classe, se explica pelo seu desenho institucional, que se adaptou a falta de organização e preparo das entidades sindicais frente a importância do processo constituinte.
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BARDOTTI, LORENZO. "'Governo parlamentare': nascita di una categoria politica nella cultura costituzionale italiana tra Ottocento e Novecento." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/2158/1119920.

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Abstract:
Seguendo l’approccio metodologico della storia dei concetti (Begriffsgeschichte), l’elaborato mira a descrivere i cambiamenti dell’assetto politico-costituzionale italiano attraverso l’evoluzione semantica di sintagmi linguistici come ‘governo parlamentare’, ‘governo rappresentativo’, ‘governo costituzionale’, ‘parlamentarismo’. Tale analisi si concentra grossomodo in un periodo di tempo che va dalla seconda metà dell’Ottocento, fino alla prima metà del Novecento. Come fonti, accanto ai classici prodotti della dottrina politico-costituzionale, quali monografie accademiche, corsi universitari, prolusioni e discorsi parlamentari, si sono utilizzate voci di dizionari e enciclopedie, opuscoli, fonti giornalistiche, periodici e riviste di taglio più o meno specialistico e di orientamento politico diverso (liberale/moderato, cattolico, socialista, repubblicano, nazionalista, fascista). L’evoluzione concettuale di lemmi-cardine come ‘governo parlamentare’ e altri sintagmi ad esso finitimi permette di ricostruire i mutamenti della forma di governo italiana, evitando anche spiacevoli anacronismi a livello storiografico. Infatti la forma di governo non dovrebbero essere descritta attraverso quadri concettuali elaborati nella nostra contemporaneità e poi applicati retrospettivamente al passato, ma con sintagmi e concetti appartenenti alla realtà storica che si intende prendere in esame.
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Books on the topic "Gruppi parlamentari"

1

I gruppi parlamentari: Studio intorno a una manifestazione del pluralismo politico. Acireale (Catania): Bonanno, 2008.

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2

I gruppi parlamentari nella Germania Occidentale e in Italia: Uno studio sull'istituzionalizzazione politica. Milano, Italy: F. Angeli, 1986.

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3

1916-1978, Moro Aldo, Italy. Parlamento. Camera dei deputati. Gruppo democratico cristiano., and Italy. Parlamento. Senato. Gruppo democratico cristiano., eds. Aldo Moro: A dieci anni dal suo discorso ai Gruppi parlamentari DC : 28 febbraio 1978/28 febbraio 1988. [Roma]: Gruppi DC, Senato-Camera, 1988.

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4

Cozzoli, Vito. I gruppi parlamentari nella transizione del sistema politico-istituzionale: Le riforme regolamentari della Camera dei deputati nella 13. legislatura. Milano: Giuffrè, 2002.

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5

Maurizio, Eufemi, Italy. Parlamento. Senato. Gruppo democratico cristiano., and Italy. Parlamento. Camera dei deputati. Gruppo democratico cristiano., eds. Politiche di bilancio, vincoli europei e politiche di sviluppo: Atti del seminario di studi organizzato dai gruppi parlamentari della DC, Roma, 19 febbraio 1993. Roma: Cinque lune, 1993.

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6

Jáuregui, Nicolás Pérez-Serrano. Los grupos parlamentarios. Madrid: Tecnos, 1989.

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7

Los grupos parlamentarios. [Madrid]: Congreso de los Diputados, 1989.

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8

Pribylovskii, Vladimir. Politicheskie fraktsii i deputatskie gruppy Rossiiskogo parlamenta. 2nd ed. Moskva: Panorama, 1993.

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Pribylovskiĭ, Vladimir. Politicheskie frakt͡s︡ii i deputatskie gruppy Rossiĭskogo parlamenta. 2nd ed. Moskva: Panorama, 1993.

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10

Arroyo, José María Morales. Los grupos parlamentarios en las Cortes generales. Madrid: Centro de Estudios Constitucionales, 1990.

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Book chapters on the topic "Gruppi parlamentari"

1

"Grupos parlamentarios." In Derecho Parlamentario Español, 155–70. Dykinson, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvfb6zsn.9.

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2

Gutiérrez, Alfonso Arévalo. "Los Grupos Parlamentarios, el Grupo Mixto y los Diputados no adscritos." In Manual de uso del diputado, 59–64. Dykinson, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvk3gp9b.11.

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Montilla, Adriana Paola, and Tatiana Andrea Gélvez Rubio. "La democracia entre las armas: la percepción de los legisladores colombianos (1998-2018)." In El Congreso habla, 221–52. Editorial EAFIT, 2022. http://dx.doi.org/10.17230/9789587208092ch8.

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Abstract:
En Colombia, un amplio número de trabajos demostró que la presencia de actores armados restringió la participación, alteró el orden institucional y mitigó la consolidación democrática a nivel local. Desde la cultura política, algunos estudios señalaron cómo las experiencias de los ciudadanos, relacionadas con el crimen, la inseguridad, la corrupción y el conflicto afectan el apoyo a la democracia y las expectativas de los individuos respecto a la implementación del Acuerdo de Paz. Sin embargo, se ha avanzado poco para determinar cuál es el apoyo de las élites políticas al sistema político y a las instituciones, y en general son escasos los estudios que se preguntan cuál es la percepción de los legisladores sobre la corrupción, el conflicto y el rol de los partidos, entre otros temas. El objetivo de este capítulo es analizar si existe una relación entre la percepción de los legisladores sobre los imperativos democráticos y el incremento de la violencia en Colombia. Para ello se revisan las percepciones reveladas por los parlamentarios, entre 1998 y el 2018, de los datos disponibles en el marco del Proyecto de Élites Parlamentarias de América Latina de la Universidad de Salamanca sobre la preferencia por la democracia, la estabilidad, la satisfacción y la confianza en las instituciones; y los datos del panel de conflicto y violencia del Centro de Estudios sobre Desarrollo Económico (CEDE) que recopilan variables relacionadas con las diferentes ofensivas ejecutadas por los grupos al margen de la ley en Colombia (cede, 2018).
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"ORIGEN Y RECONOCIMIENTO JURÍDICO DE LOS GRUPOS PARLAMENTARIOS." In El concepto y función de las bancadas: las transformaciones de la representación política, 91–184. Universidad del Externado de Colombia, 2015. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv13qfwp4.7.

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"EL DEBATE SOBRE EL CONCEPTO Y LA FUNCIÓN DEL GRUPO PARLAMENTARIO." In El concepto y función de las bancadas: las transformaciones de la representación política, 185–230. Universidad del Externado de Colombia, 2015. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv13qfwp4.8.

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Ribeiro, Pedro Floriano, and Nayara Albrecht. "Burocracia pública e política: conceitos fundamentais." In Mosaico da burocracia pública brasileira: novos olhares sobre burocratas e interesses no Brasil, 17–41. Editora da UNIVERSIDADE DO ESTADO DO RIO DE JANEIRO, 2022. http://dx.doi.org/10.12957/eduerj.9788575115534.0002.

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Abstract:
Este capítulo se debruça sobre a literatura que versa sobre burocracia pública, entendida como o conjunto de cargos não eletivos da esfera estatal. O elemento central em discussão consiste na relação entre burocracia e política no Brasil, com foco no papel de atores individuais e coletivos (partidos, movimentos sociais, grupos de interesse e parlamentares, entre outros) no processo de nomeação a cargos públicos. Dessa forma, o objetivo é apresentar uma revisão crítica da literatura que trata da politização da burocracia, com ênfase no contexto brasileiro, mas em diálogo com a literatura internacional. Para tais fins, o capítulo expõe os resultados de uma revisão bibliográfica integrativa, realizada com base em buscas em diferentes fontes e com o auxílio de ferramentas de organização, além de apresentar dados descritivos de um estudo de caso exploratório sobre o cenário brasileiro.
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Kozłowski, Andrzej. "Wybory parlamentarne w Gruzji w 2012 roku – przełomowy moment w historii tego kraju?" In Mechanizmy obietnic. Kampanie i systemy wyborcze na świecie, 321–34. Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego, 2014. http://dx.doi.org/10.18778/7969-119-7.22.

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