Academic literature on the topic 'Gravidanze gemellari'

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Journal articles on the topic "Gravidanze gemellari"

1

Bufalino, L., G. Rizzo, D. Rinaldo, E. Romanini, H. Valensise, D. Arduini, and C. Romanini. "Previsione della Preeclampsia nella Gravidanza Gemellare Mediante Velocimetria Doppler Uterina." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 43, no. 1-2 (April 1994): 115. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000003056.

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Abstract:
AbstractL'incidenza di pre-eclampsia nella gravidanza gemellare è aumentata di circa 5 volte rispetto alle gravidanze singole. La velocimetria Doppler a livello uterino si è dimostrato in popolazioni a rischio, un metodo efficace per identificare precocemente le pazienti a rischio di pre-eclampsia. Non sono disponibili dati a questo riguardo nella gravidanza gemellare.Obiettivi: 1) valutare le differenze negli indici di resistenza delle arterie uterine tra gravidanze singole e gemellari, 2) valutare eventuali differenze in gravidanze gemellari complicate da pre-eclampsia, 3) valutare il valore predittivo della velocimetria Doppler uterina sulla pre-eclampsia in gravidanze gemellari esaminate a 20-24 settimane di gestazione e poi seguite prospettivamente.Disegno dello studio: l'indice di resistenza RI a livello di entrambe le arterie uterine è stato calcolato mediante Doppler colore-pulsato (Ansaldo Hitachi AU590A) nelle seguenti popolazioni: a) 315 gravidanze singole non complicate, b) 96 gravidanze gemellari non complicate, c) 53 gravidanze gemellari complicate da pre-eclampsia, d) 63 gravidanze gemellari valutate a 20-24 settimane di gestazione e non complicate al momento della osservazione.Risultati: 1) sia nelle gravidanze singole che in quelle gemellari i valori di RI decrescono nel corso della gravidanza e i valori presenti nelle gravidanze gemellari a decorso normale sono significativamente inferiori (Anova p < 0.001). 2) le gravidanze gemellari complicate da preeclampsia dimostrano valori di RI lievemente superiori alle gravidanze gemellari non complicate (p <0.05). 3) il valore predittivo sulla preeclampsia delle arterie uterine a 20-24 settimane è risultato inadeguato (k = 0.24).Conclusioni: la velocimetria Doppler delle arterie uterine è risultata di scarsa utilità clinica nel prevedere la preeclampsia nelle gravidanze gemellari.
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2

Noia, G., M. De Santis, L. Neri, A. Serraino, S. Storti, M. L. Gozzo, E. Maniccia, and A. Caruso. "Idrope Fetale non Immunologia e Gravidanze Gemellari." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 43, no. 1-2 (1994): 117. http://dx.doi.org/10.1017/s000156600000307x.

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Abstract:
AbstractPresso il Centro di Diagnosi Prenatale all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, sono state osservate 95 pazienti con gravidanza complicata da idrope fetale non immunologica. Nove pazienti presentavano una gravidanza gemellare. La sopravvivenza dei 95 feti osservati è stata del 27.7%. Nessun feto gemellare idropico è sopravvissuto. Nei 9 casi di gravidanza gemellare è stato possibile diagnosticare ecograficamente una placenta monocoriale in 6 casi e monoamniotica in 3 casi. La causa dell'idrope fetale è stata riferita in 3 casi a trasfusione feto-fetale; in 2 casi a cardiopatia fetale ed 1 caso a malformazione genito-urinaria e 3 casi di n.d.d. La morte del feto idropico è avvenuta tra la 21a e la 35a settimana di gravidanza. Dei feti gemellari non idropici la sopravvivenza è stata del 57.1% (4 su 7).Otto delle gravidanze gemellari sono state osservate prima del 1988, epoca in cui nella nostra Istituzione, non era possibile un approccio diagnostico e terapeutico intrava-scolare mediante cordocentesi. Tale possibilità diagnostica e terapeutica può con molta probabilità migliorare la sopravvivenza dei feti idropici nelle gravidanze gemellari come avvenuta nelle gravidanze singole, dove è passata dal 25% (1980-88) al 36.8% (1988-93).
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Capponi, A., G. Rizzo, C. Cacciatore, E. Romanini, D. Arduini, and C. Romanini. "Emodinamica Intracardiaca ed Extracardiaca nei Gemelli con Crescita Discordante." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 43, no. 1-2 (1994): 118. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000003081.

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Abstract:
AbstractLa presenza di crescita discordante di un gemello si associa con una aumentata mortalità e morbilità perinatale. Le cause della scarsa crescita di un gemello possono essere multiple. I risultati apparsi in letteratura sulla velocimetria Doppler in questi casi sono discordanti.Obiettivi: valutare l'emodinamica fetale mediante velocimetria Doppler in gravidanze gemellari complicate da crescita discordante di un gemello secondarie a due differenti eziologie a) insufficienza uteroplacentare b) twin-to-twin transfusione syndrome (TTTs).Disegno dello studio: sono state selezionate retrospettivamente 12 gravidanze gemellari biamniotiche bicoriali complicate da ritardo di crescita di un gemello che ha sviluppato nel corso della gravidanza decelerazioni tardive (gruppo da insufficienza uteroplacentare) e 10 gravidanze gemellari monocoriali e biamniotiche con conferma postnatale di TTTs. Si sono eseguite misurazioni seriate a livello dei vasi periferici arteriosi fetali, a livello intracardiaco e dei vasi venosi fetali. La differenza tra i valori assoluti tra i due gemelli (delta) è stata quindi calcolata.Risultati: nelle gravidanze gemellari con insufficienza uteroplacentare si è assistito ad un aumento progressivo del valore delta in tutti i distretti vascolari indagati che raggiunge valori massimi in prossimità dell'insorgenza delle decelerazioni tardive. Nelle gravidanze gemellari complicate da TTTs il valore delta non dimostra variazioni significative nei vasi periferici arteriosi. A livello intracardiaco e venoso modificazioni si sono evidenziate solo al momento dell'ultima registrazione precedente al parto.Conclusioni: la velocimetria Doppler permette di identificare i gemelli con crescita discordante secondaria ad insufficienza uteroplacentare. In questi feti è possibile eseguire un monitoraggio longitudinale delle loro condizioni emodinamiche. In caso di TTTs il significato della velocimetria Doppler appare limitato.
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Staffolani, R., G. Biagini, A. Pugnaloni, E. Salvolini, N. Cester, and C. Romanini. "Studio delle Modificazioni Morfo-Funzionali delle Cellule Endoteliali in Gravidanze Gemellari." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 43, no. 1-2 (1994): 116. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000003068.

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Abstract:
AbstractLe gravidanze gemellari sono caratterizzate da riduzioni delle dimensioni del feto accompagnati dai corrispondenti riduzioni placentari, come precedentemente riportato. Anche modificazioni sono state evidenziate a carico degli altri annessi embrionali, mentre varie sono le problematiche non risolte. Pertanto noi abbiamo voluto valutare le caratteristiche morfofunzionali delle vene ombelcali cordonali di gemelli dicoriali confrontandoli con quelle di gravidanze normali a termine. Sono stati analizzati i cordoni ombelicali di gravidanze a termine e da una gravidanza gemellare dicoriale recisi dalla placenta subito dopo il parto. È stata utilizzata la microscopia elettronica a trasmissione (TEM) e a scansione (SEM). Per l'indagine immuno istochimica è stata impiegata la tecnica del complesso avidina-biotina perossidasi. Le cellule endoteliali sono state ottenute con il metodo di Jaffe e per gli studi di fluorescenza è stata utilizzata la sonda l-(4 trimetilaminofenil) 6 fenil-1,3,5 — esatriene (TMA-DPH).Nei cordoni ombelicali ottenuti da gravidanze normali a termine esse presentano una completa fase di differenziamento. Abbiamo infatti osservato: 1) elementi modicamente appiattiti, 2) protrusioni citoplasmatiche, 3) vescicole di pinocitosi e citoplasmatiche, 4) aggregati di lisomi, 5) corpi di Weibel e Palade, 6) nucleo lenticolare, 7) nucleo evidente con predominante eucromatina. La tonaca media appare ricca di fibrocellule muscolari lisce ricche di filamenti di tipo contrattile. Nei gemelli le celule endoteliali appaiono globose con aspetti di attività cellulare come anche confermato dagli studi biochimici. Le cellule muscolari sottostaminali risultano assai ricche di reticolo ergastoplasmatico e con fenotipo sintetico.In conclusione per quanto concerne il cordone ombelicale quanto da noi osservato istochimicamente ultrastrutturalmente biochimicamente pare sottolineare uno stato di minor maturità delle gravidanze gemellari rispetto ai controlli normali a termine.
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Capra, V., M. A. Vigliarolo, G. L. Levato, N. Lavia, G. L. Piatelli, and A. Cama. "Difetti del Tubo Neurale in Gravidanze Gemellari." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 43, no. 1-2 (1994): 127. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000003159.

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Abstract:
AbstractPresso il Reparto di Neurochirugia Pediatrica dell'Istituto G. Gaslini di Genova sono seguiti circa 500 bambini con difetti di chiusura del tubo neurale di cui 9 pazienti sono nati da gravidanza gemellare: 2 gravidanze erano trigemellari (1 triplacentare, tricoriale e triamniotica e 1 biplacentare, bicoriale); le altre 7 sono state riferite come bicoriali, biplacentari in 4 casi, monocoriale e mono placentare in 1 caso monocoriale monoplacentare e monamniotica in un altro e nell'ultimo caso non si hanno informazioni. Il dato importante da sottolineare è che in questi pazienti, un solo gemello è affetto, cioè esiste discordanza fenotipica tra i gemelli. In un solo caso l'altro gemello presentava malformazioni: ano imperforato ed anomalia dello sbocco uretrale. Si pensa che una separazione tardiva dei due zigoti sia accompagnata da un maggior rischio di sviluppo di malformazioni, non necessariamente espresse in entrambi. Un'ineguale divisione del-l'embrione potrebbe essere responsabile di una più alta suscettibilità ad influenze distruttive di uno dei gemelli, risultandone uno sviluppo asincrono con differenti effetti teratogeni. Questi pazienti presentano difetti di chiusura del tubo neurale a vari livelli: 3 cefaloceli occipitali, 5 mielomeningoceli, (1 lombare, 2 lombosacrali, 2 sacrali) e 1 li-pomeningocele lombosacrale. Per quanto riguarda la storia della gravidanza si è verificato un aborto spontaneo di un gemello al 3° mese e in un altro caso la gemella è nata morta. In tre gravidanze è stata riferita l'assunzione di farmaci durante il 1° trimestre ed infezione da toxoplasma nel 11° trimestre in un caso. In una sola famiglia è stata riportata incidenza di malformazioni non precisate in collaterali ed in una anamnesi veniva rifeirito un parente affatto da tumore gastrico prima di 35 anni. Dei 9 gemelli affetti, 3 femmine e 6 maschi, in sei casi sono dello stesso sesso e l'altro gemello risulta essere sano, nonostante l'ipotesi che i gemelli dello stesso sesso siano più facilmente monozigoti e quindi con maggior rischio che la stessa malformazione sia presente in entrambi.
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Zuppa, A. A., D. De Luca, and M. E. Scapillati. "Il Neonato da Gravidanza Gemellare Spontanea e Indotta." Medicina e Morale 50, no. 6 (December 31, 2001): 1153–70. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2001.744.

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Abstract:
Gli Autori riportano il dato epidemiologico dell’aumentata incidenza di gemellarità verificatosi dell’ultimo decennio a causa soprattutto della diffusione delle tecniche di induzione della gravidanza (farmacologica e da tecniche di fecondazione artificiale - GIFT e FIVET). Gli Autori si soffermano sugli aspetti clinico-assistenziali delle gravidanze gemellari soprattutto sul versante neonatale. Vengono inoltre presi in considerazione alcuni aspetti etici relativi all’induzione di gravidanza: rilevanza dei rischi in rapporto ai benefici, soprattutto relativamente alla maggiore mortalità e morbilità perinatale legata, non solo all’aumentata incidenza di gemellarità. Ma all’induzione stessa della gravidanza; l’induzione della gravidanza intesa non come procedura terapeutica ma come intervento “sostitutivo”- il sopravvento della cosiddetta medicina dei desideri.
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Mantero, M. M., G. Piombo, F. Zara, and L. Doria Lamba Carbone. "Gravidanze Gemellari in 18 Anni di Diagnostica Citogenetica Prenatale." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 43, no. 1-2 (April 1994): 113–14. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000003044.

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Abstract:
AbstractRiportiamo 55 casi di gravidanze gemellari su un totale di 7,350 (0.75%) diagnosi citogenetiche prenatali eseguite presso il Centro di Genetica Umana dell'E.O. Ospedali Galliera di Genova, nel periodo 1975-1993. Le gravidanze gemellari erano bia-mniotiche nel 93.7% dei casi e monoamniotiche nel restante 6.3%. Le indicazioni per cui è stata richiesta la diagnostica citogenetica prenatale sono riportate in Tab. ILa quasi totalità delle diagnosi (n. 54) è stata effettuata mediante prelievo di liquido amniotico tra la 15ma e la 21ma settimana di gestazione; in un solo caso è stato richiesto il prelievo dei villi coriali alla lima settimana. In Tab. II riportiamo i sessi fetali riscontrati.
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Bianchi, T., C. Vegni, and A. Marini. "Gravidanze Gemellari: Mortalità e Morbilità Neonatali. Casistica I.O.G.L. Mangiagalli Anni 1990-1992." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 43, no. 1-2 (1994): 121–22. http://dx.doi.org/10.1017/s000156600000310x.

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Abstract:
AbstractI nati da gravidanza gemellare costituiscono una popolazione a maggior rischio di mortalità e morbilità neonatale rispetto ai nati singoli. I principali problemi che si possono presentare sono la nascita pretermine, il ritardo di crescita intrauterina con le patologie associate e la maggiore incidenza di malformazioni congenite.Materiali. Negli anni 1990-92 sono nati 435 bambini da 215 gravidanze multiple: 132 pluricoriali e 57 monocoriali (delle quali 6 monoamniotiche); in 26 casi la placentazione non era definita. Le coppie erano 204, le triplette 10 e una gravidanza era quadrigemina.Risultati. Nel 79% dei casi il parto è avvenuto per taglio cesareo. Il 66.7% di neonati sono di basso peso alla nascita (<2500g) e il 62.5% prematuri (EG<37 settimane). Il 13.1% dei soggetti presentano un peso alla nascita <1500g. Il 19.3% sono piccoli per l'età gestazionale. Nel 28.3% dei casi è stata riscontrata una discordanza di peso maggiore del 20%. Sulla base della placentazione è possibile sottolineare alcune differenze significative: il peso medio alla nascita e l'età gestazionale media sono inferiori nei gemelli monocoriali (1995g e 34 settimane) rispetto ai bicoriali (2399g e 35.7 settimane) mentre non si rilevano differenze per altri parametri quali modalità di parto, prevalenza di piccoli per l'età gestazionale (SGA) o la discordanza di peso. La mortalità perinatale e neonatale è rispettivamente del 4.7% e 4.3 %, superiore nel gruppo dei monocoriali, rispetto ai bicoriali (mortalità perinatale 9% vs. 4%, neonatale 10.3% vs. 2.8%). Cause prevalenti di mortalità sono grave prematurità o idrope nei soggetti monocoriali, malformazioni nei bicoriali. La frequenza di malformazioni da noi riscontrata nei gemelli (6.4%) è doppia rispetto a quanto riferito nei singoli. Si è osservata un'alta prevalenza di RDS in forma grave (12.4%) e di patologie che riconoscono l'evento ischemico come favorente quali NEC (2.7%) e IR (1.6%). Una condizione di sofferenza ipossico-ischemica cerebrale, evidenziata da alterazioni neuroradiologiche, si ha nel 14.4% dei soggetti.Si è valutata la morbilità della popolazione suddividendo i soggetti in base a placentazione, sviluppo intrauterino, ordine di nascita e concordanza di peso o meno nella coppia. Asfissia (6.5%), RDS (35.5%), PDA (10.3%) sono significativamente più frequenti nei gemelli monocoriali. In tale gruppo vi è maggiore prevalenza anche di NEC, IR e alterazioni ipossico-ischemiche cerebrali, probabilmente attribuibili a riduzione del flus-so ematico in tali distretti più frequenti nella placentazione monocoriale. La patologia respiratoria grave (RDS), è più frequente negli AGA (14.2%) vs. SGA (4.2%) e rappresenta la più importante causa di morte; nei soggetti SGA vs. AGA vi è un'incidenza significativamente superiore di ipoglicemia (7.1%) e un maggior rischio di NEC e malformazioni. Non sono state osservate significative differenze di mortalità e morbilità fra 1° e 2° gemello, ad eccezione di ritardo di crescita intrauterina nel 2° gemello (21.1% vs. 11.2%). Nel confronto tra coppie di gemelli con discordanza di peso alla nascita e non, è emersa la maggior prevalenza nel primo gruppo di prematurità (EG media 34.4 sett. vs. 35.5), ritardo di crescita intrauterina e maggior rischio di RDS e malformazioni; l'incidenza di mortalità è significativamente superiore nei gemelli discordanti (10.3% vs. 2.9%). Si sottolinea l'elevata prematurità nei nati da gravidanza plurima. La Sindrome da Trasfusione Feto-Fetale, si è riscontrata con una incidenza del 2,7% in gemelli monocoriali.Conclusioni. La nostra esperienza conferma l'alto rischio di mortalità e morbilità neonatale nel neonato da gravidanza gemellare, rischio correlabile da un lato alla maggiore frequenza di prematurità, di IUGR o di patologia malformativa, dall'altro alle alterazioni circolatorie secondarie a possibili anastomosi vascolari. In particolare tale rischio è maggiore in caso di placentazione monocoriale, o discordanza di peso. Non si è al contrario riscontrata differenza di frequenza di patologia in rapporto all'ordine di nascita.
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Merlo, Gina. "Dal triadico al quadriadico: il sé gemellare e riflessioni sulla fratria in psicoterapia della Gestalt." QUADERNI DI GESTALT, no. 2 (May 2012): 81–90. http://dx.doi.org/10.3280/gest2011-002009.

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Abstract:
Nel panorama di circa trenta anni fa, lo sviluppo del sé del bambino veniva osservato all'interno della relazione diadica madre-bambino. Grazie agli studi dell'Infant Research, al concetto di sé intersoggettivo di D. Stern, e di quello sul triangolo primario di E. Fivaz - Depeursinge e A. Corboz - Warnery, l'osservazione si č allargata alla relazione triadica, includendo anche la figura del padre. La competenza triadica č una competenza specifica e non una generalizzazione della competenza diadica. Recenti studi sperimentali di alcuni autori italiani sulla pianificazione motoria dei feti nelle gravidanze gemellari confermano l'ipotesi di pre-cablaggio sociale giŕ nella vita intrauterina. Questi studi, insieme alle premesse teoriche, possono avallare un'ulteriore ipotesi: nello sviluppo del sé gemellare č presente sia la competenza diadica che quella triadica nonché quella quadriadica. Quest'ultima puň essere facilmente generalizzata ad ogni dimensione polidiadica familiare, recuperando l'importanza della fratria nello sviluppo del sé, sia nell'ambiente uterino che nei successivi ambienti e processi familiari e sociali.
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Cianciulli, D., M. Pezzati, C. Carbone, G. Mainardi, C. Panero, E. Biagioli-Cosenza, R. Biadaioli, and A. La Torre. "Studio Epidemiologico del Nato da Gravidanza Plurima." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 43, no. 1-2 (April 1994): 107. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000003019.

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Abstract:
AbstractLa gravidanza gemellare è stata sempre considerata «a rischio» come dimostrato dalla elevata incidenza di mortalità e morbosità. L'entità del rischio è stata valutata con una indagine statistica condotta sui nati nel periodo 1987-1993 nella U.O. di Neonatologia annessa alla Clinica Ostetrico-Ginecologica dell'Università di Firenze. Vengono riferiti i risultati di uno studio relativo all'incidenza di patologia in 463 gemelli confrontata con quella osservata in 15,658 nati da parto singolo. L'incidenza della gemellarità è stata del 2.87% (la media nazionale si aggira intorno al 2%). L'età gestazionale media dei gemelli oscilla intorno alle 35 settimane. Il 38% dei gemelli presenta un peso alla nascita ≥ 2,500g. rispetto al 94% dei singoli; il 12% dei gemelli è nato con peso < 1,500g. rispetto all'1.5% dei singoli. Il basso peso dei gemelli alla nascita è il risultato della prematurità e del ritardo di accrescimento. L'evento malformativp nella nostra U.O. è stato del 2.98% nelle gravidanze singole e del 5.61% nelle gravidanze plurime. La mortalità neonatale precoce è stata del 4.89% nei gemelli contro lo 0.46% nei singoli. La mortalità perinatale è stata del 7.77% nei gemelli contro l'1.15% nei singoli. La patologia respiratoria ha inciso nel parto singolo per il 2.31% e nel parto plurimo per il 4.96%. I risultati della nostra indagine sono stati discussi e confrontati con quelli della letteratura.
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Dissertations / Theses on the topic "Gravidanze gemellari"

1

Cavagna, Elsa. "Il colloquio nel counselling medico delle gravidanze gemellari." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2014. http://hdl.handle.net/10077/9983.

Full text
Abstract:
2012/2013
INTRODUZIONE La gravidanza gemellare è da sempre argomento di grande fascino, mistero, ma anche preoccupazione per le numerose problematiche materne e fetali che comporta. Infatti, nonostante i progressi della medicina, essa continua a presentare un maggior rischio rispetto alle gravidanze singole a tutte le epoche gestazionali, una maggiore incidenza di morbilità e mortalità perinatale, di patologie gravidiche e di complicanze al parto. Nonostante il grande interesse verso il “fenomeno gemelli”, la letteratura sull’argomento non è particolarmente ricca e questo deficit d’informazione costituisce un aspetto problematico per le famiglie, che talvolta rischiano di far prevalere sugli aspetti positivi del “mettere al mondo una coppia”, gli aspetti di stress e di fatica. Uno strumento fondamentale in grado da un lato di arginare il senso di smarrimento delle coppie in attesa di gemelli e dall’altro, di incrementare il loro livello di conoscenza, è rappresentato da un’adeguata formazione ed informazione rispetto a tutti gli aspetti connessi alla gemellarità. Numerosi contributi scientifici dimostrano, infatti come una buona comunicazione centrata sul paziente, caratterizzata da chiarezza e completezza delle informazioni, e da uno stile relazionale accogliente, contribuisca a mantenere l’ansia entro livelli contenuti e favorisca la compliance delle pazienti ai vari trattamenti. Il management della gravidanza gemellare rappresenta quindi un argomento molto controverso della moderna ostetricia e il momento del counseling medico si contraddistingue come un aspetto cruciale del percorso dell’intera gravidanza. Tra i motivi della necessità di una gestione specialistica accurata e personalizzata vi è anche il costante incremento delle gravidanze gemellari frutto spesso di metodiche di fecondazione assistita che contraddistinguono la genitorialità come risultato di una scelta consapevole ma che allo stesso tempo vede i futuri genitori costretti a prendere decisioni impegnative che riguardano il ricorso a metodiche invasive per intervenire sulle varie complicanze che, come accennato in precedenza, possono presentarsi a qualsiasi epoca gestazionale. LA RICERCA Nell’ideare e nel realizzare la ricerca, si è cercato di mettere in luce la complessità della comunicazione medico-paziente come un aspetto che contribuisce alla creazione di una delle relazioni sociali più complicate poiché riguarda il rapporto tra individui che si trovano in posizioni non paritarie, è connotata emotivamente e richiede una stretta collaborazione tra gli attori coinvolti (Ong et al.,1995). Oggetto principale di questo studio è la “Pragmatica della comunicazione medico-paziente”, ovvero degli effetti che la comunicazione esercita sul comportamento dei pazienti, in uno specifico ambito: il colloquio medico nel counselling delle gravidanze gemellari. Presupposto fondamentale in questa concezione è l’idea che la relazione tra medico e paziente sia costruita attraverso la loro interazione e attraverso la comunicazione che hanno luogo in un contesto che è “matrice dei significati” e contribuisce a dare forma e senso alla comunicazione. La ricerca di una modalità comunicativa sempre più efficace ed attenta alle esigenze dei pazienti in questo ambito così particolare e carico anche di profondi aspetti emotivi, nasce dalla sensibilità dei medici dell’ambulatorio delle gravidanze gemellari che accettano la sfida dell’apprendimento di una nuova modalità di comunicare, per migliorare sempre di più il rapporto medico-paziente. In particolare il lavoro si è focalizzato sul modello della medicina “Patient centred” (Moja, Vegni, 2000) che sottolinea l’importanza degli aspetti della comunicazione e della relazione all’interno della consultazione clinica e più in generale, nei percorsi di cura. Numerosi lavori sulla medicina centrata sul paziente si focalizzano sul raggiungimento di una comunicazione efficace (Stein, 2005), poiché è ormai stabilito chiaramente che specifici comportamenti comunicativi dei medici sono associati ad un incremento dello stato di salute dei pazienti, all’aderenza al trattamento e alla loro soddisfazione. L’influenza delle modalità comunicative e comportamentali dei medici sui pazienti è un punto centrale di questo lavoro in cui si è cercato di mettere a confronto gli effetti di due modalità comunicative su due gruppi di coppie in attesa di gemelli. Lo studio ipotizza che una pertinente formazione dei medici alla comunicazione centrata sul paziente produca, rispetto a un gruppo di controllo, un cambiamento nel livello d'ansia, una maggiore soddisfazione della coppia al termine delle visite ed una migliore memorizzazione delle informazioni ricevute. Si sono presi in considerazione questi indicatori, in quanto le ricerche in letteratura riportano un alto livello d'ansia, una scarsa soddisfazione e un'inadeguata memorizzazione delle informazioni dopo i colloqui con i medici; questi indicatori a breve termine sono variabili attraverso le quali può essere definita e valutata l'efficacia della comunicazione tra medico e paziente. La connessione tra comunicazione e aderenza ai trattamenti, tra comunicazione e soddisfazione dei pazienti, e l’analisi degli stili comunicativi del medico, sono alcuni dei temi che sono stati al centro dell’attenzione degli studi condotti in quest’ambito poiché è sempre più chiaramente dimostrato che le variazioni nei processi di comunicazione influenzano in modo rilevante proprio gli atteggiamenti e i comportamenti del paziente (la sua soddisfazione circa la visita medica, l’attenersi alle prescrizioni del medico e la riduzione delle sue preoccupazioni) (si vedano ad esempio Ong et al., 1995; Brédart et al., 2005). La vasta letteratura specialistica mette in evidenza che migliorare la comunicazione tra medico e paziente ha un impatto favorevole sulla soddisfazione dei pazienti circa la visita, il trattamento e la relazione stessa con il medico (Bredart et al., 2005; McDonagh et al., 2004; Eide et al., 2003; Ong et al., 2000a). ARTICOLAZIONE DELLA RICERCA FASE 1: OSSERVAZIONE DELL’INTERAZIONE COMUNICATIVA TRA MEDICO E PAZIENTE IN UN SETTING NON MODIFICATO. Lo studio si compone di più fasi. Nella prima fase sono stati osservati per tre sessioni nell’arco di due mesi i sette medici che si occupano del counselling delle gravidanze gemellari con l’ausilio della scheda Osce, “Objective Structured Clinical Examination” (OSCE-esame clinico strutturato Harden 1975), che analizza tutte le parti salienti della comunicazione medico-paziente. La presenza dell’osservatore era stata introdotta dalla responsabile dell’Unità Operativa spiegando che era in corso una ricerca sui gemelli. L’osservatore era presente durante il couselling e non veniva percepito come elemento di disturbo né per i medici, né per le coppie. Contemporaneamente è stata verificata l’autopercezione delle proprie competenze comunicative, nel gruppo dei medici coinvolti nello studio, attraverso un questionario “Percs” The Program to Enhance Relational and Communication Skills (PERCS). L’osservazione dello “stato dell’arte” della comunicazione è stata condotta con un campione di controllo di 35 coppie in attesa di gemelli, durante la prima visita ecografica a cui è stata somministrata una serie di strumenti di valutazione che verranno discussi nel paragrafo relativo agli strumenti. Come accennato in precedenza, ogni medico è stato osservato in tre sessioni separate, a distanza di tempo, compatibilmente con i turni di ambulatorio. Per “sessione” si intende l’intera mattinata dedicata all’ambulatorio delle gravidanze gemellari, e quindi anche 7-8 colloqui per mattinata. Si è stabilito un numero di tre osservazioni per cercare di ridurre quanto più possibile il bias dell’osservatore e ogni colloquio di ogni sessione era codificato con la griglia Osce. L’utilizzo di questa checklist ha permesso l’individuazione di alcune aree critiche (identificate con un numero elevato di presenza di “comportamenti mancanti”) e la predisposizione di un percorso di formazione mirata al comparto medico che compensasse tali aree critiche e il cui obiettivo era verificare se un setting modificato, ovvero un nuovo modo di condurre il counselling, producesse effettivamente delle differenze statisticamente significative nel livello di ansia, nella soddisfazione della coppia verso il colloquio e nella qualità del ricordo. Per le sue caratteristiche peculiari, il modello di “medicina centrata sul paziente” (Moja e Vegni, 2000) è il modello che si è deciso di introdurre, con la speranza di verificare gli eventuali cambiamenti prodotti sugli indicatori che sono stati ritenuti importanti nella gestione ottimale delle gravidanze gemellari. FASE 2 : IL POST FORMAZIONE A formazione completata, tutte le osservazioni della fase precedente sono state ripetute con le stesse modalità, partendo dall’osservazione dei medici attraverso la griglia Osce, proseguendo con una nuova verifica della loro autopercezione delle competenze comunicative e terminando con il reclutamento di altre 35 coppie durante la visita del primo trimestre. La natura dello studio, il suo carattere descrittivo, e gli obiettivi di ricerca hanno comportato, dal punto di vista metodologico, la scelta di metodi di ricerca sia di natura qualitativa, più adatti a rilevare e a descrivere i processi comunicativi, sia quantitativi, rispondenti alla necessità di misurare i risultati del processo. IL CAMPIONE Più in particolare, la ricerca prevede l'utilizzo di due condizioni di osservazione e valutazione: nella prima fase pre-formazione sono state osservate 35 coppie di genitori in attesa di gemelli, e nella fase successiva alla formazione, un analogo gruppo sperimentale, con le stesse caratteristiche del primo. Le prime 35 coppie di genitori hanno ricevuto un colloquio informativo in un setting non modificato (corrispondente allo studio di come avvengono abitualmente i colloqui). Al contrario, il gruppo sperimentale, formato da 35 coppie di genitori in attesa di gemelli ha ricevuto lo stesso colloquio in un setting modificato dalla formazione dei medici verso un modello di visita “centrata sul paziente”. Particolare cura è stata dedicata nella selezione del secondo campione in modo da ottenere due gruppi quanto più omogenei per età, livello di scolarità e tipo di gravidanza (indotta o spontanea) . La ricerca prevede quindi tre gruppi di soggetti: 1. Il gruppo dei medici che si occupano del counselling delle gravidanze gemellari; 2. Il gruppo di genitori reclutati prima della formazione dei medici; 3. Il gruppo dei genitori reclutati dopo la formazione dei medici. GLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE Per valutare l'esito del colloquio , gli strumenti individuati sono: • STAY-Y (C.D. Spielberger): per la misurazione dello stato d'ansia prima e dopo il colloquio • HCCQ “Health Care Communication Questionaire” (P. Gremigni, M. Sommaruga): per la valutazione della soddisfazione dei genitori rispetto al colloquio appena terminato • “Scala dello stile di coping” (A.L. Comunian): per l'individuazione dello stile di coping dei genitori • Questionario per il ricordo: da compilare entro due settimane dopo il colloquio Per i medici, sono stati utilizzati i seguenti strumenti. • GRIGLIA OSCE: scheda di osservazione della consultazione medico/paziente e valutazione delle abilità comunicative • Questionario PERCS (Program to Enhance Relational and Communication Skills): per verificare le convinzioni di autoefficacia comunicative dei medici ANALISI STATISTICHE Al fine di valutare l’eventuale differenza tra i gruppi, sono stati applicati test parametrici (t test) e non parametrici (Mann Whitney), in funzione della distribuzione dei dati. Si è considerato un valore di p<.01quale indicatore di significatività statistica. Per valutare l’eventuale presenza di associazioni tra le variabili (ansia di stato post colloquio e soddisfazione verso il colloquio; ansia di stato post colloquio e stili di coping) è stato calcolato il coefficiente di Pearson, ad un livello di significatività di 0.05 e 0.01. L’analisi statistica dei dati è stata effettuata con il programma SPSS versione 18.0 per Windows. PRINCIPALI CONCLUSIONI Per verificare come i medici che si occupano del counselling delle gravidanze gemellari gestiscono la conversazione clinica, la relazione con le coppie che afferiscono all’ambulatorio, vi è stata una fase preliminare di osservazione di ogni medico da parte di un osservatore esterno che, con l’uso di un’articolata check-list guida di osservazione, ha segnato tutti i comportamenti che il medico mette in atto durante le varie fasi del colloquio. In particolare questo strumento di osservazione divide ogni consultazione clinica nei suoi momenti salienti: l’inizio della sessione, la raccolta delle informazioni, la costruzione del rapporto e la chiusura della sessione. Le osservazioni svolte ai medici prima che essi ricevessero la formazione hanno messo in luce uno stile comunicativo molto chiaro, orientato alla risoluzione del problema. Le osservazioni dei medici prima della formazione evidenziano anche che essi usano un comportamento verbale appropriato, mantanendo una posizione di neutralità anche davanti a prese di posizione forti dei pazienti. Ciò che invece nella fase pre-formazione risultava essere molto meno frequente erano le parti maggiormente connesse agli aspetti emotivi del counselling. Con la formazione vi sono state delle leggere modifiche come dimostra l’incremento delle frequenze registrate per alcuni item della checklist. Da quanto osservato emerge che lo stile comunicativo prevalente dei medici che si occupano del counselling delle gravidanze gemellari è orientato al problema: si tratta cioè di una comunicazione strumentale (Ong.et. al, 1995) attraverso la quale i medici forniscono informazioni utilizzando un linguaggio chiaro, specialistico ma comunque accessibile ai pazienti. Numerosi studi mettono in evidenza che la quantità ed il dettaglio delle informazioni fornite durante le visite, migliorano sia il ricordo che la soddisfazione dei pazienti (Ong.et.al, 1999). La ricerca in oggetto è strutturata come un’osservazione a più livelli, in diversi momenti; la verifica dell’efficacia della formazione, o meglio, la verifica degli eventuali cambiamenti prodotti dalla formazione è stata effettuata sia attraverso questionari di autovalutazione dei medici, sia con osservazioni dirette con l’ausilio di apposite checklist, che attraverso la misurazione di outcome accuratamente selezionati come il livello di ansia di stato dei pazienti dopo il colloquio medico e la loro soddisfazione rispetto al counselling ricevuto. Uno degli obiettivi centrali dello studio era verificare se la formazione al comparto medico avesse prodotto dei cambiamenti nello stato d’animo dei pazienti, se cioè il loro livello di ansia dopo il colloquio medico, fosse diverso nei due gruppi di pazienti testati. Dall’osservazione dei dati che abbiamo elaborato è stato possibile osservare che in entrambi i gruppi di genitori in attesa di gemelli, sia le mamme che i papà sono caratterizzati da un’ansia di tratto molto bassa, addirittura inferiore al livello medio della popolazione di riferimento, il che sta ad indicare che queste persone, generalmente non dovrebbero presentare disturbi di tipo ansioso nella loro quotidianità. Tuttavia, il livello medio di ansia (di stato) di tutti i soggetti testati nel momento immediatamente precedente il counselling, aumenta, in particolare nelle coppie che hanno una gravidanza gemellare indotta. Questo dato conferma quanto affermato dalla letteratura che descrive il colloquio medico come un evento stressante, caratterizzato da una disparità di livello tra medico e paziente. Le donne, sia del gruppo di controllo che del gruppo sperimentale, mostrano un livello di ansia più elevato rispetto agli uomini di entrambi i gruppi. Il dato veramente sorprendente deriva dalla misurazione del livello dell’ansia di stato immediatamente dopo il colloquio. Tutti i soggetti, infatti, erano stati invitati a compilare lo Stai-Y anche dopo la visita medica, unitamente agli altri questionari utilizzati per la valutazione della soddisfazione dei pazienti verso il colloquio medico e per l’identificazione dello stile di coping utilizzato dalle coppie in un momento emotivamente cosi importante. Osservando i dati relativi al gruppo delle mamme, si è potuto evidenziare che il livello medio di ansia misurato subito dopo il colloquio, si è significativamente ridotto, attestandosi addirittura sotto il livello medio di ansia della popolazione generale. Questo trend è stato rilevato sia per le mamme del gruppo di controllo, quelle cioè che hanno ricevuto il counselling da medici non formati, che per le mamme che hanno ricevuto il counselling dai medici formati. Il medesimo trend si è verificato nei gruppi dei padri: sia i futuri papà del gruppo di controllo che quelli del gruppo sperimentale, vivono una significativa diminuzione del livello medio dell’ansia di stato dopo aver ricevuto il counselling. Un altro importante obiettivo, suggerito dallo studio della letteratura era verificare se vi potesse essere una correlazione tra il livello dell’ansia dei pazienti subito dopo il colloquio e la soddisfazione verso il colloquio stesso. I dati che abbiamo analizzato mostrano come nel gruppo delle mamme che ricevono il colloquio dai medici non formati, il livello di ansia correli negativamente sia con dimensione “problem solving “ che con la dimensione “respect”, nonché alla “non verbal immediacy”. Queste tre dimensioni fanno riferimento rispettivamente alla capacità del medico di mettere in atto comportamenti orientati alla risoluzione dei problemi, alla loro competenza nel fornire informazioni chiare ed appropriate che consentono ai pazienti di prendere decisioni importanti in maniera consapevole ed autonoma e al comportamento affiliativo mostrato dal medico che riesce ad avere un dialogo chiaro ma non distanziante da un punto di vista psicologico. la modalità del “colloquio strumentale”, caratteristica del gruppo dei medici non formati, è in grado di assolvere a ben due importanti funzioni: in primo luogo, non solo contiene, ma addirittura riduce sensibilmente il livello di ansia percepita dai pazienti. In secondo luogo, tali pazienti, sentendosi rassicurati dalle informazioni ricevute e dalla modalità comunicativa, esprimono la loro soddisfazione verso il colloquio stesso. Per quanto riguarda le mamme del gruppo sperimentale, ovvero del gruppo che riceve il counselling dai medici formati, l’analisi dei dati non ha rilevato delle significatività statistiche nelle correlazioni tra il livello dell’ansia e la soddisfazione verso il colloquio, espresso attraverso il testi HCCQ. Ciò nonostante, dobbiamo però ricordare che anche l’ansia di stato misurata nel gruppo sperimentale delle mamme, si riduce in maniera significativa e quindi un effetto terapeutico è comunque raggiunto. L’ipotesi relativa alla verifica di una eventuale correlazione tra il livello d’ansia e l’utilizzo di determinate strategie di coping da parte dei pazienti, ha evidenziato come le mamme del primo gruppo, quelle che hanno ricevuto il counselling dai medici non formati, usino strategie di coping sia razionali che relazionali per tener sotto controllo lo stress del momento. Attraverso le strategie di coping relazionale le mamme usano le proprie skill di socializzazione per ridurre lo stress, così come succede anche per le strategie di coping razionale. Nel gruppo delle mamme che ricevono il counselling dai medici formati, è maggiormente diffuso un coping di tipo difensivo per tener sotto controllo il livello di stress generato dalla situazione. La sensibilità dei padri che ricevono il colloquio dai medici non formati orienta la loro preferenza verso il fattore della “Non verbal Immediacy” che risulta essere l’aspetto maggiormente coinvolto nel contenimento della loro ansia. Tale dimensione fa specifico riferimento all’atteggiamento empatico del medico che si dimostra in grado di gestire questa relazione così complessa. Contemporaneamente questo gruppo di pazienti utilizza strategie di coping di tipo difensivo nella direzione della gestione dell’emotività, probabilmente escludendo dal proprio orizzonte cognitivo ciò che è ritenuto troppo pericoloso e inaccettabile. Nel gruppo dei papà che ricevono il counselling dei medici formati sul modello “Patient centred”, l’aspetto che viene ritenuto più importante risulta essere la dimensione del “Problem solving” che fa riferimento all’abilità dei medici di gestire efficacemente una comunicazione complessa. Se si riconsidera quanto era emerso dalle osservazioni dei colloqui attraverso la griglia Osce, la perizia dei medici nella gestione degli aspetti tecnici e clinici era ineccepibile in entrambi i gruppi. Sembra quindi che l’aspetto della comunicazione strumentale correli significativamente con la soddisfazione di questi pazienti, come peraltro suggerisce una parte degli studi ai quali si è fatto più volte riferimento (Ong et al.,1995). L’interesse verso un modello ed uno stile comunicativo che mettesse il paziente al centro dell’attenzione del clinico deriva ancora una volta dallo studio della letteratura che evidenzia come la patient-centredness sia significativamente correlata alla compliance ai trattamenti nonché alla comprensione e memorizzazione delle informazioni. Questo aspetto è particolarmente importante in comunicazioni in cui possono esservi aspetti forieri di stress che potrebbe interferire con la memorizzazione ed il ricordo delle informazioni ascoltate (Ong et al., 1995). L’insufficiente memorizzazione può comportare a sua volta nei pazienti la percezione di disporre di una quantità insufficiente di informazioni, percezione che può peggiorare ulteriormente i vissuti di incertezza e di ansia. Gli studi indicano che è soprattutto la quantità di informazioni mediche fornite ad essere correlata al ricordo, mentre l’atteggiamento “affettivo” del medico risulta più debolmente collegato al ricordo (Ong et al.,2000). Attraverso un questionario di dieci domande che facevano riferimento al contenuto del counselling, si è tentato di esplorare il ricordo delle pazienti ad una settimana circa dalla visita. Purtroppo solo un numero molto limitato di pazienti sia del primo che del secondo gruppo hanno risposto al nostro questionario; ciò che abbiamo potuto verificare è che non vi sono differenze significative nella qualità del ricordo tra i gruppi, ad eccezione della domanda che faceva riferimento al ricordo del nome del medico che aveva condotto il colloquio; coerentemente da quanto evidenziato dalla griglia Osce, le pazienti del primo gruppo non ricordano il nome del medico, poiché prima della formazione, nessun dottore si presentava per nome. Risposte errate in entrambi i gruppi riguardano il significato clinico di esami di screening proposti durante il counselling e la gestione di alcune complicanze, come le infezioni batteriche, argomenti ampiamente discussi durante il colloquio. Emerge quindi che sebbene la comunicazione sia gestita in maniera ottimale, alcuni aspetti importanti non vengono adeguatamente memorizzati, forse a causa dell’elevato livello di ansia provato prima del colloquio o per l’elevato numero di informazioni trasmesse. Non è quindi lo stile comunicativo ad essere ostacolo alla memorizzazione e comprensione delle informazione, ma lo stato d’animo nel qui ed ora delle pazienti. A tal proposito ci è sembrata una strategia efficace quella di dedicare ai genitori in attesa di gemelli una pubblicazione dal titolo “Arrivano i gemelli: tutto quello che ti può essere utile sapere sulla gravidanza gemellare”, che viene consegnata ad ogni coppia in occasione del counselling del primo trimestre. Ultimamente l’Unione Europea sta puntando alla dissemination delle informazioni e alla Health Literacy che potrebbe essere letteralmente tradotta come “Istruzione o alfabetizzazione alla salute”. Tuttavia l’Organizzazione Mondiale della Sanità, definendo il ruolo della Health Literacy, fa riferimento a “competenze sociali e cognitive che determinano la motivazione e l’abilità degli individui di ottenere accesso, comprendere e usare l’informazione in modo da promuovere e mantenere un buono stato di salute”. Un prezioso aspetto della Health Literacy riguarda la possibilità di migliorare l’accesso delle persone all’informazione sulla salute e la loro capacità di usarla con efficacia, per cui la Health Literacy è una forma cruciale di empowerment. Proprio in quest’ottica si è sviluppata l’idea di scrivere un compendio informativo cartaceo da consegnare a tutte le coppie che si rivolgono all’ambulatorio delle gravidanze gemellari per la consulenza del primo trimestre. Questo opuscolo è quindi in linea con un nuovo trend europeo che sposta gli investimenti sul piano della salute, dalla pubblicazione scientifica alla formazione della popolazione generale e alla sua crescita culturale e conoscitiva sui temi della salute. L’opuscolo è frutto della collaborazione di ginecologi, genetisti, neonatologi, psicologhe ed ostetriche che si sono impegnati per aiutare le coppie in attesa di gemelli a meglio comprendere la loro esperienza di genitori di gemelli e rispondere ai loro bisogni. La brochure non intende sostituire la comunicazione con i medici; essa rappresenta invece uno strumento chiaro che può essere utilizzato dalla coppia ogni volta che sorge un dubbio, non si ricorda un’informazione, si desidera approfondire un aspetto della gravidanza gemellare. La pubblicazione contiene informazioni riguardo ai vari tipi di gravidanza gemellare, a come viene fatta la diagnosi e quali sono i principali rischi dei diversi tipi di gravidanza. Viene descritta la sindrome della Trasfusione feto fetale e le modalità di intervento attuate presso gli Spedali Civili di Brescia. Vi è un capitolo dedicato alla gestione del parto e alla descrizione del reparto di Terapia intensiva neonatale, all’interno della guida vi sono anche fotografie e disegni per aumentare al massimo la chiarezza di quanto trattato. Una sezione è dedicata ai corretti stili di vita per avere una buona gravidanza e, considerando il profondo impatto emotivo della gemellarità, sono stati trattati anche alcuni importanti aspetti psicologici della relazione tra genitori e gemelli. Alla luce di questo ampio lavoro di “osservazione sistemica” possiamo concludere ribadendo ancora una volta come la comunicazione tra medico e paziente abbia un ruolo fondamentale all’interno del processo di cura e sia lo strumento principale attraverso cui si costruiscono le singole relazioni .
XXV Ciclo
1973
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2

Cera, Emanuela <1976&gt. "Studio longitudinale della funzione cardiaca materna nelle gravidanze gemellari." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4657/1/cera_emanuela_tesi.pdf.

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Abstract:
Obiettivo: studio longitudinale di una coorte di gravidanze gemellari e valutazione di eventuali correlazioni tra specifici parametri cardiaci materni ed esito sfavorevole della gravidanza. Metodi: Sono state arruolate in modo prospettico donne con gravidanze gemellari, sottoposte a controlli seriati della funzione cardiaca materna ( 20-23 settimane; 26-29 settimane e 30-33 settimane). Le pazienti in cui il parto si è verificato prima della 34°settimana compiuta di gestazione sono state escluse a priori dallo studio. Specifici parametri cardiaci campionati sono stati confrontati tra il gruppo di gravidanze con esito positivo ed il gruppo di pazienti che hanno sviluppato complicanze nel corso della gravidanza quali: preeclampsia o ipertensione gestazionale, basso peso alla nascita ( SGA: peso neonatale di uno o entrambi i feti < 5° centile per l’epoca di gestazione). Risultati: sono state incluse nello studio 28 gravidanze gemellari,di cui 8 complicate. Durante ogni visita abbiamo osservato un aumento significativo della gittata cardiaca ( CO ) e sistolica ( SV ) ed una caduta delle resistenze vascolari totali ( TVR ) nelle gravidanze gemellari normali vs complicate. Inoltre, CO, pressione arteriosa (BP), frequenza cardiaca ( HR ) e TVR son rimaste invariate nel corso dei controlli ambulatoriali per le gravidanze con esiti sfavorevole, mentre mostravano modificazioni significative ( CO, HR e BDP in aumento; TVR in diminuzione ) nel gruppo di pazienti con esito favorevole della gravidanza. Conclusioni: La valutazione longitudinale della funzione cardiaca materna sembra dimostrare una significativa differenza tra i valori dei parametri cardiaci materni delle gravidanze multiple non complicate, rispetto a quelle complicate da preeclampsia o neonati SGA.
Objective: to assess if the occurrence of adverse pregnancy outcome may be related to specific maternal cardiac parameters. Study design: women with twin pregnancies were prospectively submitted to serial maternal echocardiography (20-23 weeks; 26-29 weeks and 30-33 weeks). Cardiac findings were compared between patients with uneventful pregnancy outcome and those who developed one of the following complications: preeclampsia or gestational hypertension, SGA neonates or IUGR. Results: A group of 28 twin gestations was obtained for analysis, including 8 complicated cases. At each visit cardiac output (CO) and stroke volume (SV) were significantly higher whereas total vascular resistance (TVR) was lower among uncomplicated vs complicated twin pregnancies. Conclusions: At longitudinal evaluation, maternal cardiac findings seem to be significantly different between uneventful twin pregnancies and those complicated.
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3

Cera, Emanuela <1976&gt. "Studio longitudinale della funzione cardiaca materna nelle gravidanze gemellari." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4657/.

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Abstract:
Obiettivo: studio longitudinale di una coorte di gravidanze gemellari e valutazione di eventuali correlazioni tra specifici parametri cardiaci materni ed esito sfavorevole della gravidanza. Metodi: Sono state arruolate in modo prospettico donne con gravidanze gemellari, sottoposte a controlli seriati della funzione cardiaca materna ( 20-23 settimane; 26-29 settimane e 30-33 settimane). Le pazienti in cui il parto si è verificato prima della 34°settimana compiuta di gestazione sono state escluse a priori dallo studio. Specifici parametri cardiaci campionati sono stati confrontati tra il gruppo di gravidanze con esito positivo ed il gruppo di pazienti che hanno sviluppato complicanze nel corso della gravidanza quali: preeclampsia o ipertensione gestazionale, basso peso alla nascita ( SGA: peso neonatale di uno o entrambi i feti < 5° centile per l’epoca di gestazione). Risultati: sono state incluse nello studio 28 gravidanze gemellari,di cui 8 complicate. Durante ogni visita abbiamo osservato un aumento significativo della gittata cardiaca ( CO ) e sistolica ( SV ) ed una caduta delle resistenze vascolari totali ( TVR ) nelle gravidanze gemellari normali vs complicate. Inoltre, CO, pressione arteriosa (BP), frequenza cardiaca ( HR ) e TVR son rimaste invariate nel corso dei controlli ambulatoriali per le gravidanze con esiti sfavorevole, mentre mostravano modificazioni significative ( CO, HR e BDP in aumento; TVR in diminuzione ) nel gruppo di pazienti con esito favorevole della gravidanza. Conclusioni: La valutazione longitudinale della funzione cardiaca materna sembra dimostrare una significativa differenza tra i valori dei parametri cardiaci materni delle gravidanze multiple non complicate, rispetto a quelle complicate da preeclampsia o neonati SGA.
Objective: to assess if the occurrence of adverse pregnancy outcome may be related to specific maternal cardiac parameters. Study design: women with twin pregnancies were prospectively submitted to serial maternal echocardiography (20-23 weeks; 26-29 weeks and 30-33 weeks). Cardiac findings were compared between patients with uneventful pregnancy outcome and those who developed one of the following complications: preeclampsia or gestational hypertension, SGA neonates or IUGR. Results: A group of 28 twin gestations was obtained for analysis, including 8 complicated cases. At each visit cardiac output (CO) and stroke volume (SV) were significantly higher whereas total vascular resistance (TVR) was lower among uncomplicated vs complicated twin pregnancies. Conclusions: At longitudinal evaluation, maternal cardiac findings seem to be significantly different between uneventful twin pregnancies and those complicated.
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4

Di, Lorenzo Giovanni. "Analisi dei movimenti fetali come indicatore relazionale in gravidanze gemellari mono e bicoriali." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2014. http://hdl.handle.net/10077/9984.

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Abstract:
2012/2013
Lo studio ecografico 4D dei movimenti fetali in gravidanze singole dimostra patterns cinematici con finalità d’azione a partire dalla 22a settimana di gestazione. Un successivo studio su gravidanze gemellari dimostra non solo l’anticipazione della pianificazione motoria dalla 14a settimana, ma anche che il movimento verso il co-gemello non è accidentale, suggerendo che la propensione all’azione socialmente orientata è presente prima della nascita. La presente ricerca è rivolta al confronto ecografico 4D dei movimenti fetali in gravidanze gemellari mono versus bicoriali fino alla 20a settimana (limite tecnico per osservare i movimenti presi in considerazione) e al successivo follow up dei profili di movimento delle stesse coppie di gemelli fino al sesto mese di vita. È stata inoltre valutata la nascita della genitorialità in base all’analisi delle rappresentazioni genitoriali durante e dopo la gravidanza. I partecipanti sono 20 feti: 10 gemelli monocoriali e 10 gemelli bicoriali, con stato clinico di buona salute e 10 madri sane. Lo studio è composto da 2 parti: 1) Osservazione di movimenti fetali videoregistrati secondo un campionamento a frequenze ripetute e fisse, ogni 15 giorni per un periodo di 30 minuti dalla 14a alla 20a settimana di gestazione e poi dopo la nascita fino al sesto mese di vita; 2) Interviste semi strutturate alla coppia con differenti test psicologici. Le videoregistrazioni hanno permesso di rilevare la frequenza dei movimenti dei feti verso se stessi, verso il co-gemello e verso l’esterno (parete uterina e cordone ombelicale). Diversamente, le interviste ed i test psicologici sono stati esaminati nei contenuti emotivi e relazionali dei futuri genitori ai fini di stabilire la qualità del modo di stare in relazione con i propri bambini e lo stile di attaccamento manifestato prima e dopo la nascita. Lo studio è stato finalizzato all’identificazione di eventuali differenze dei profili di movimento tra i co-gemelli in base alla corionicità al fine di fornire importanti informazioni nella comprensione dei fattori che in utero influenzano lo sviluppo dell’intenzionalità e della motricità finalizzata. Una risposta all’obiettivo principale dello studio è stata trovata dimostrando l’esistenza di una reale differenza d’interazione tra i co-gemelli mono e bi-coriali tra la 14a e la 20a settimana di gestazione. Inoltre, abbiamo dimostrato come la nascita della socializzazione in utero nasca già dalla 14a settimana, mostrando una maggior propensione al “movimento sociale” da parte delle gravidanze monocoriali, mantenendo un comportamento costante durante le settimane osservate. Non altrettanto fanno i gemelli bicoriali, questi ultimi, infatti, mostrano uno sviluppo costante del movimento sociale tra la 14a e le 20a settimana di gestazione sovrapponendosi ai fratelli monocoriali solo dalle 20 settimane, come se lo sviluppo di un piano motorio volto all’interazione sociale si sviluppi più tardivamente nei gemelli bicoriali. Sarà importante chiarire questi aspetti sullo sviluppo della socializzazione poiché i modelli sociali, anche pre-natali, potrebbero essere marcatori precoci della comparsa di disturbi dello sviluppo che riguardano la dimensione sociale del comportamento, come ad esempio i disturbi pervasivi dello sviluppo. Per tali motivi è importante continuare e approfondire questo filone integrandolo con studi di cinematica fetale, per imparare a conoscere meglio e a riconoscere precocemente tali marcatori.
XXVI Ciclo
1978
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5

MASCHERONI, ELEONORA. "GRAVIDANZA GEMELLARE E COSTRUZIONE DELLA RELAZIONE MAMMA-GEMELLI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/39106.

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Abstract:
L’esperienza di aspettare e di essere genitore di due gemelli è innegabilmente diversa rispetto alla gravidanza alla genitorialità nel caso di un singolo bambino. La nascita gemellare è associata a conseguenze mediche, sanitarie, socio-emotive, psicologiche e dello sviluppo. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di aggiungere conoscenze rispetto agli aspetti unici legati alla gravidanza gemellare e alla genitorialità. Ho esaminato il modo in cui le future mamme vivono la loro gravidanza e come le madri sperimentano l’essere genitori di due gemelli e come queste interagiscono con i loro bambini nel periodo post-partum. Per studiare meglio l'esperienza di aspettare e di essere madre di due gemelli, i risultati sono stati confrontati con la letteratura esistente e sono stati utilizzati diversi progetti di ricerca. È stata valutata la validità e le proprietà psicometriche della versione italiana del Baby Care Questionnaire; è stato valutato se l'esperienza unica di un gemello in attesa potesse influenzare negativamente l'attaccamento prenatale; è stato esplorato l'impatto della nascita gemellare sull'interazione madre-figlio nel primo periodo post-partum. Questa tesi ha stabilito che le madri di gemelli hanno esigenze particolari e affrontano sfide uniche. Le madri di gemelli sembrano essere meno adattate dal punto di vista psicologico alla loro gravidanza in termini di basso livello di attaccamento prenatale. Anche la costruzione di una relazione stretta e positiva potrebbe essere più difficile nel caso dei gemelli.
The experience of expecting and parenting twins is undeniably different from that of a singleton pregnancy and parenthood. Twin births are associated with medical, health care, socio-emotional, psychological and developmental consequences. The aim of this work was to add knowledge concerning the unique aspects of expecting and parenting twins. I examined the way the mothers-to-be live their pregnancy as well as how mothers experience parenting twins and interact with their babies in the post-partum period. To better investigate the unique experience of expecting and parenting twins, results were compared with the existing literature and different research design were used. It was evaluated the validity and the psychometric properties of the Italian version of the Baby Care Questionnaire; it was investigated if the unique experience of expecting twin may adversely affect prenatal attachment; it was explored the impact of twin birth on mother-child interaction in the early post-partum period. This thesis established that mothers of twins have unique needs and face unique challenges. Mothers of twins seems to be less psychological adjusted to their pregnancy in terms of lower level of prenatal attachment. Also the building of a close and positive relationship could be more difficult in the case of twins.
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6

MASCHERONI, ELEONORA. "GRAVIDANZA GEMELLARE E COSTRUZIONE DELLA RELAZIONE MAMMA-GEMELLI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/39106.

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Abstract:
L’esperienza di aspettare e di essere genitore di due gemelli è innegabilmente diversa rispetto alla gravidanza alla genitorialità nel caso di un singolo bambino. La nascita gemellare è associata a conseguenze mediche, sanitarie, socio-emotive, psicologiche e dello sviluppo. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di aggiungere conoscenze rispetto agli aspetti unici legati alla gravidanza gemellare e alla genitorialità. Ho esaminato il modo in cui le future mamme vivono la loro gravidanza e come le madri sperimentano l’essere genitori di due gemelli e come queste interagiscono con i loro bambini nel periodo post-partum. Per studiare meglio l'esperienza di aspettare e di essere madre di due gemelli, i risultati sono stati confrontati con la letteratura esistente e sono stati utilizzati diversi progetti di ricerca. È stata valutata la validità e le proprietà psicometriche della versione italiana del Baby Care Questionnaire; è stato valutato se l'esperienza unica di un gemello in attesa potesse influenzare negativamente l'attaccamento prenatale; è stato esplorato l'impatto della nascita gemellare sull'interazione madre-figlio nel primo periodo post-partum. Questa tesi ha stabilito che le madri di gemelli hanno esigenze particolari e affrontano sfide uniche. Le madri di gemelli sembrano essere meno adattate dal punto di vista psicologico alla loro gravidanza in termini di basso livello di attaccamento prenatale. Anche la costruzione di una relazione stretta e positiva potrebbe essere più difficile nel caso dei gemelli.
The experience of expecting and parenting twins is undeniably different from that of a singleton pregnancy and parenthood. Twin births are associated with medical, health care, socio-emotional, psychological and developmental consequences. The aim of this work was to add knowledge concerning the unique aspects of expecting and parenting twins. I examined the way the mothers-to-be live their pregnancy as well as how mothers experience parenting twins and interact with their babies in the post-partum period. To better investigate the unique experience of expecting and parenting twins, results were compared with the existing literature and different research design were used. It was evaluated the validity and the psychometric properties of the Italian version of the Baby Care Questionnaire; it was investigated if the unique experience of expecting twin may adversely affect prenatal attachment; it was explored the impact of twin birth on mother-child interaction in the early post-partum period. This thesis established that mothers of twins have unique needs and face unique challenges. Mothers of twins seems to be less psychological adjusted to their pregnancy in terms of lower level of prenatal attachment. Also the building of a close and positive relationship could be more difficult in the case of twins.
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Books on the topic "Gravidanze gemellari"

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Infanzia, Mondo Mondo. Mia Gravidanza Gemellare: Diario Della Gravidanza Gemellare - 40 Settimane - Diario Di Gravidanza Dei Gemelli. Independently Published, 2020.

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B, I. MIA GRAVIDANZA GEMELLARE. 9 Mesi con Voi: Diario Della Gravidanza Gemellare - Gravidanza Gemellare - Parto Gemellare - Gemelli - Agenda Della Mamma - Mamma, Neomamma, Parto, Nascita - Idea Regalo Mamma e Futura Mamma. Independently Published, 2020.

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3

M, This is. Sono 2!: Storia Di una Gravidanza Gemellare. Independently Published, 2022.

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