Dissertations / Theses on the topic 'Governo del territorio, mafia'

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1

Casini, Lorenzo. "L'equilibrio degli interessi nel governo del territorio." Doctoral thesis, La Sapienza, 2004. http://hdl.handle.net/11573/917493.

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SAU, ANTONELLA. "Il principio di proporzionalità nel governo “amministrativo” del territorio." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/11578/278357.

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Bonetti, Tommaso <1979&gt. "Il diritto del governo del territorio tra assetti territoriali e sviluppo economico." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1303/1/bonetti_tommaso_tesi.pdf.

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Abstract:
L’oggetto della tesi di dottorato è costituito, nel quadro delle reciproche relazioni tra assetti territoriali e sviluppo economico, dalla dimensione giuridica del governo del territorio. Il diritto del governo del territorio, infatti, sta attraversando, con un ritmo ed una intensità crescenti, una fase di profonde e non sempre lineari trasformazioni. Questi mutamenti, lungi dal limitarsi ad aspetti specifici e particolari, incidono sui «fondamentali» stessi della «materia», arrivando a mettere in discussione le ricostruzioni teoriche più accreditate e le prassi applicative maggiormente consolidate. A dispetto della rilevanza delle innovazioni, però, la dimensione giuridica del governo del territorio seguita ad essere un campo segnato da una notevole continuità ed ambiguità di fondo, dove le innovazioni stesse procedono di pari passo con le contraddizioni. Un’ambiguità che, fatalmente, si riflette sull’azione delle pubbliche amministrazioni cui sono attribuiti compiti in materia. Queste, infatti, trovandosi spesso tra l’«incudine» (delle innovazioni) ed il «martello» (delle contraddizioni), sono costrette ad operare in un contesto fortemente disomogeneo e disarticolato già sul piano normativo. Da qui deriva, altresì, la difficoltà di restituirne una cifra complessiva che non sia la riproposizione di piatte descrizioni del processo di progressivo, ma costante incremento della «complessità» - normativa, organizzativa e funzionale - del sistema giuridico di disciplina del territorio, a cui corrisponde ciò che appare sempre di più come una forma implicita di «rinuncia» a logiche e moduli d’azione più o meno unitari nella definizione degli assetti territoriali: in questo senso, pertanto, vanno lette le ricorrenti affermazioni relative allo stato di crisi che, anche prescindendo dai difetti congeniti della disciplina per come si è venuta giuridicamente a configurare, caratterizza il sistema di pianificazione territoriale ed urbanistica. Si spiega così perché, nonostante il profluvio di interventi da parte dei diversi legislatori, specialmente regionali, si sia ancora ben lontani dal fornire una risposta adeguata ai molteplici profili di criticità del sistema giuridico di disciplina del territorio: tra i quali, su tutti, va sicuramente menzionata la sempre più marcata asimmetria tra la configurazione «ontologicamente» territoriale e spaziale degli strumenti cui si tende a riconoscere la funzione di «motore immobile» dei processi di governo del territorio - i piani - e la componente temporale degli stessi in relazione alle vorticose modificazioni del contesto socio-economico di riferimento. Né, a dire il vero, gli «antidoti» alla complessità, via via introdotti in sede regionale, sembrano aver sortito - almeno fino ad ora - gli effetti sperati. L’esito di tutto ciò, però, non può che essere il progressivo venir meno di logiche unitarie e, soprattutto, «sistemiche» nella definizione degli assetti territoriali. Fenomeno, questo, che - paradossalmente - si manifesta con maggiore intensità proprio nel momento in cui, stante il legame sempre più stretto tra sviluppo socio-economico e competitività dei singoli sistemi territoriali, l’ordinamento dovrebbe muovere nella direzione opposta. Date le premesse, si è dunque strutturato il percorso di ricerca e analisi nel modo seguente. In primo luogo, si sono immaginati due capitoli nei quali sono trattati ed affrontati i temi generali dell’indagine e lo sfondo nel quale essa va collocata: le nozioni di governo del territorio e di urbanistica, nonché quella, eminentemente descrittiva, di governo degli assetti territoriali, i loro contenuti e le funzioni maggiormente rilevanti riconducibili a tali ambiti; la tematica della competitività e degli interessi, pubblici, privati e collettivi correlati allo sviluppo economico dei singoli sistemi territoriali; la presunta centralità riconosciuta, in questo quadro, al sistema di pianificazione territoriale ed urbanistica in una prospettiva promozionale dello sviluppo economico; ma, soprattutto, i riflessi ed i mutamenti indotti al sistema giuridico di disciplina del territorio dall’azione delle dinamiche cosiddette glocal: questo, sia per quanto concerne le modalità organizzative e procedimentali di esercizio delle funzioni da parte dei pubblici poteri, sia per quanto attiene, più in generale, alla composizione stessa degli interessi nella definizione degli assetti territoriali. In secondo luogo, si è reputato necessario sottoporre a vaglio critico il sistema pianificatorio, cercando di evidenziare i fattori strutturali e gli ulteriori elementi che hanno determinato il suo insuccesso come strumento per realizzare le condizioni ‘ottimali’ per lo sviluppo economico delle collettività che usano il territorio. In terzo luogo, poi, si è rivolto lo sguardo al quadro delle soluzioni individuate dalla normativa e, per certi versi, offerte dalla prassi alla crisi che ha investito il sistema di pianificazione del territorio, soffermandosi, specificatamente e con approccio critico, sull’urbanistica per progetti e sull’urbanistica consensuale nelle loro innumerevoli articolazioni e partizioni. Infine, si è provato a dar conto di quelle che potrebbero essere le linee evolutive dell’ordinamento, anche in un’ottica de jure condendo. Si è tentato, cioè, di rispondere, sulla base dei risultati raggiunti, alla domanda se e a quali condizioni il sistema di pianificazione territoriale ed urbanistica possa dirsi il modello preferibile per un governo degli assetti territoriali funzionale a realizzare le condizioni ottimali per lo sviluppo economico.
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Bonetti, Tommaso <1979&gt. "Il diritto del governo del territorio tra assetti territoriali e sviluppo economico." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1303/.

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Abstract:
L’oggetto della tesi di dottorato è costituito, nel quadro delle reciproche relazioni tra assetti territoriali e sviluppo economico, dalla dimensione giuridica del governo del territorio. Il diritto del governo del territorio, infatti, sta attraversando, con un ritmo ed una intensità crescenti, una fase di profonde e non sempre lineari trasformazioni. Questi mutamenti, lungi dal limitarsi ad aspetti specifici e particolari, incidono sui «fondamentali» stessi della «materia», arrivando a mettere in discussione le ricostruzioni teoriche più accreditate e le prassi applicative maggiormente consolidate. A dispetto della rilevanza delle innovazioni, però, la dimensione giuridica del governo del territorio seguita ad essere un campo segnato da una notevole continuità ed ambiguità di fondo, dove le innovazioni stesse procedono di pari passo con le contraddizioni. Un’ambiguità che, fatalmente, si riflette sull’azione delle pubbliche amministrazioni cui sono attribuiti compiti in materia. Queste, infatti, trovandosi spesso tra l’«incudine» (delle innovazioni) ed il «martello» (delle contraddizioni), sono costrette ad operare in un contesto fortemente disomogeneo e disarticolato già sul piano normativo. Da qui deriva, altresì, la difficoltà di restituirne una cifra complessiva che non sia la riproposizione di piatte descrizioni del processo di progressivo, ma costante incremento della «complessità» - normativa, organizzativa e funzionale - del sistema giuridico di disciplina del territorio, a cui corrisponde ciò che appare sempre di più come una forma implicita di «rinuncia» a logiche e moduli d’azione più o meno unitari nella definizione degli assetti territoriali: in questo senso, pertanto, vanno lette le ricorrenti affermazioni relative allo stato di crisi che, anche prescindendo dai difetti congeniti della disciplina per come si è venuta giuridicamente a configurare, caratterizza il sistema di pianificazione territoriale ed urbanistica. Si spiega così perché, nonostante il profluvio di interventi da parte dei diversi legislatori, specialmente regionali, si sia ancora ben lontani dal fornire una risposta adeguata ai molteplici profili di criticità del sistema giuridico di disciplina del territorio: tra i quali, su tutti, va sicuramente menzionata la sempre più marcata asimmetria tra la configurazione «ontologicamente» territoriale e spaziale degli strumenti cui si tende a riconoscere la funzione di «motore immobile» dei processi di governo del territorio - i piani - e la componente temporale degli stessi in relazione alle vorticose modificazioni del contesto socio-economico di riferimento. Né, a dire il vero, gli «antidoti» alla complessità, via via introdotti in sede regionale, sembrano aver sortito - almeno fino ad ora - gli effetti sperati. L’esito di tutto ciò, però, non può che essere il progressivo venir meno di logiche unitarie e, soprattutto, «sistemiche» nella definizione degli assetti territoriali. Fenomeno, questo, che - paradossalmente - si manifesta con maggiore intensità proprio nel momento in cui, stante il legame sempre più stretto tra sviluppo socio-economico e competitività dei singoli sistemi territoriali, l’ordinamento dovrebbe muovere nella direzione opposta. Date le premesse, si è dunque strutturato il percorso di ricerca e analisi nel modo seguente. In primo luogo, si sono immaginati due capitoli nei quali sono trattati ed affrontati i temi generali dell’indagine e lo sfondo nel quale essa va collocata: le nozioni di governo del territorio e di urbanistica, nonché quella, eminentemente descrittiva, di governo degli assetti territoriali, i loro contenuti e le funzioni maggiormente rilevanti riconducibili a tali ambiti; la tematica della competitività e degli interessi, pubblici, privati e collettivi correlati allo sviluppo economico dei singoli sistemi territoriali; la presunta centralità riconosciuta, in questo quadro, al sistema di pianificazione territoriale ed urbanistica in una prospettiva promozionale dello sviluppo economico; ma, soprattutto, i riflessi ed i mutamenti indotti al sistema giuridico di disciplina del territorio dall’azione delle dinamiche cosiddette glocal: questo, sia per quanto concerne le modalità organizzative e procedimentali di esercizio delle funzioni da parte dei pubblici poteri, sia per quanto attiene, più in generale, alla composizione stessa degli interessi nella definizione degli assetti territoriali. In secondo luogo, si è reputato necessario sottoporre a vaglio critico il sistema pianificatorio, cercando di evidenziare i fattori strutturali e gli ulteriori elementi che hanno determinato il suo insuccesso come strumento per realizzare le condizioni ‘ottimali’ per lo sviluppo economico delle collettività che usano il territorio. In terzo luogo, poi, si è rivolto lo sguardo al quadro delle soluzioni individuate dalla normativa e, per certi versi, offerte dalla prassi alla crisi che ha investito il sistema di pianificazione del territorio, soffermandosi, specificatamente e con approccio critico, sull’urbanistica per progetti e sull’urbanistica consensuale nelle loro innumerevoli articolazioni e partizioni. Infine, si è provato a dar conto di quelle che potrebbero essere le linee evolutive dell’ordinamento, anche in un’ottica de jure condendo. Si è tentato, cioè, di rispondere, sulla base dei risultati raggiunti, alla domanda se e a quali condizioni il sistema di pianificazione territoriale ed urbanistica possa dirsi il modello preferibile per un governo degli assetti territoriali funzionale a realizzare le condizioni ottimali per lo sviluppo economico.
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GHERARDI, Lorenzo. "La disciplina del "governo del territorio" in Lombardia e l'urbanistica concertata. Profili comparatistici." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2012. http://hdl.handle.net/10446/26691.

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6

SERRA, SERGIO. "L'urbanistica che cambia. Mercato dei diritti edificatori, governo del territorio ed uso del suolo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2017. http://hdl.handle.net/11584/249546.

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Abstract:
The thesis investigates the evolution of market-oriented approaches in the urban planning framework. These approaches are based on neo-liberal principles of market self-regulation and designed to bypass the unfairness and the ineffectiveness of the traditional zoning regulation and the rational-comprehensive plan. The main objective is to evaluate the potentiality of market-based instruments in relation to specific goals, as urban growth control and urban renewal, shared at national and European level. In particular, the work is focused on international experiences of development rights transfer aimed mainly at environmental protection. In the national context, it analyzes the various applications of urban equalization in the municipal plans, disciplined differently in regional legislations, and the recent experimentations of more flexible forms of development rights transfer or even free marketability of development capacity. This mechanism is founded on the separation of the development right from the ownership of land. It has legal autonomy and therefore it can be assegned or gained by different stakeholders according to the conditions defined by public administrations. Development rights can be used by local authorities, as non-financial compensation, to pursue different kind of objectives: free land acquisition, environmental preservation, historical and cultural resources protection, energy save incentives, urban renewal, land-take reduction, infrastructures and services realization. Based on a survey of market-based instruments used by urban planning in the international context, the thesis analyzes the Italian forms of equalization and non-financial compensation and rewards in relation to the criteria of effectiveness, efficiency, equity and transparency. The identification of various critical issues (legal, estimative and urban planning issues) allowed to advance proposals aimed at improving the effectiveness and fairness of the urban planning tools. Urban equalization and non-financial compensation tools, supporting the municipal plan or independent from its, generate development rights of different types that differ also for their legal protection. Development rights granted as compensation, for example in order to acquire an area, must be protected by the administration which has to ensure the chance of a real urban development. This right protection imposes a constraint to the urban plan revision, according to new arising community needs. The recent national law (L. 70/2011), aimed at regulating the contractual scheme of "development rights transfer", impose to register every contract that create, transfer or modify development rights ownership. It does not appear sufficient to go beyond the many critical issues although contributes to greater certainty in the assignment and circulation of development rights. The final section of the thesis studies a case sample in Sardinia Region, the metropolitan area of Cagliari, a context interested by urban sprawl and land-take processes. The analysis of the municipal plans highlights an overestimation of development capacity needs and a first attempt to use flexible and consensual approaches. Finally the research discusses the proposal of a planning law for the national territorial government and the urban planning regional reform. The discussion of the results highlights the possibility to use a market-oriented approach and the transfer of development rights. They support municipal planning instruments and integrate regulative and command and control measures in order to achieve specific aims such as urban sprawl control, urban renewal, historical centers conservation and collective services system supply.
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7

Michelangeli, Giuseppe. "Dall'urbanistica al governo del territorio nella regione Marche: il nuovo piano strutturale." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2009. http://hdl.handle.net/11566/242346.

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8

MAGNI, FILIPPO. "Verso una città climate proof : strumenti e politiche innovative per il governo del territorio." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/11578/278715.

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9

Baseggio, Carlo <1977&gt. "La disciplina giuridica delle aree naturali protette, tra tutela dell'ambiente e governo del territorio." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/121/1/Tesi_Baseggio_Carlo.pdf.

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Baseggio, Carlo <1977&gt. "La disciplina giuridica delle aree naturali protette, tra tutela dell'ambiente e governo del territorio." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/121/.

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De, Donno Marzia <1985&gt. "Il principio di consensualita' e la tutela dell'interesse pubblico nel governo del territorio. Un'analisi comparata." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6680/1/dedonno_marzia_tesi.pdf.

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Abstract:
La tesi di dottorato ha ad oggetto il principio di consensualità nell’agere amministrativo, inteso quale principio generale dell’ordinamento, che regola un’azione della Pubblica amministrazione di necessità funzionalizzata al perseguimento dell’interesse pubblico. E’ pertanto sull’oscillazione problematica tra un rapporto duale e dicotomico, che ricorre tra la dimensione bilaterale dell’uso di moduli negoziali pubblico-privati aventi ad oggetto l’esercizio del potere pubblico, e la prospettiva generale e collettiva che sottintende la cura dell’interesse pubblico, che si riflette nell’elaborato. Materia di studio prescelta è, poi, il governo del territorio, settore dell’ordinamento ove più diffusamente si concludono accordi amministrativi tra Pubblica amministrazione e privati. In particolare, l’analisi è rivolta allo studio delle tanto nuove quanto problematiche fattispecie denominate accordi “a monte” delle prescrizioni urbanistiche, che rappresentano l’espressione più alta, al momento, del principio di consensualità. I problemi di ammissibilità giuridica posti da una parte della dottrina hanno richiesto una ricerca di un possibile fondamento positivo espresso per gli accordi “a monte”, anche al fine di mettere al riparo le leggi regionali che li disciplinano, da eventuali dubbi di legittimità costituzionale. Tale ricerca è stata condotta anche attraverso l’ausilio del diritto comparato. E’ così, stato possibile riscontrare anzitutto l’esistenza del principio di consensualità in un numero considerevole di Paesi, salve alcune eccezioni, alla cui analisi è stato dedicato ampio spazio di trattazione (in particolare, la Francia). Per altro verso, le analoghe esperienze giuridiche provenienti da altri Stati europei (in particolare, la Spagna) sono state d’ausilio per la finale elaborazione di un possibile modello di procedimento per la conclusione degli accordi “a monte”; mentre la constatazione di comuni giustificazioni dottrinali ha permesso l’elaborazione di una nuova possibile natura giuridica da riconoscere agli accordi in parola (accordi normativi) e la definizione di precise ricadute pratiche e giuridiche quanto al rapporto.
The present thesis focus on consensus given by private persons in the administrative decision-making, as a general principle in administrative law. Having regard to administrative agreements, the protection of the public interest is the main theoretical problem, especially when they are used in urban planning. In particular, the present thesis concentrates on the study of a new type of agreements, by which Public authorities and individuals define the content of the same General Plan. Moreover, in a comparative perspective, the current research shows a considerable diffusion of administrative agreements in a different number of countries (Germany, Spain, Portugal, Netherlands, Poland, Austria) as well as in the European Union; while they are rejected in France and England. Finally, the results of the mentioned comparison contribute to the proposition of a theory about the agreements on General Plan’s content, concerning the act, the rapport and the procedure.
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De, Donno Marzia <1985&gt. "Il principio di consensualita' e la tutela dell'interesse pubblico nel governo del territorio. Un'analisi comparata." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6680/.

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Abstract:
La tesi di dottorato ha ad oggetto il principio di consensualità nell’agere amministrativo, inteso quale principio generale dell’ordinamento, che regola un’azione della Pubblica amministrazione di necessità funzionalizzata al perseguimento dell’interesse pubblico. E’ pertanto sull’oscillazione problematica tra un rapporto duale e dicotomico, che ricorre tra la dimensione bilaterale dell’uso di moduli negoziali pubblico-privati aventi ad oggetto l’esercizio del potere pubblico, e la prospettiva generale e collettiva che sottintende la cura dell’interesse pubblico, che si riflette nell’elaborato. Materia di studio prescelta è, poi, il governo del territorio, settore dell’ordinamento ove più diffusamente si concludono accordi amministrativi tra Pubblica amministrazione e privati. In particolare, l’analisi è rivolta allo studio delle tanto nuove quanto problematiche fattispecie denominate accordi “a monte” delle prescrizioni urbanistiche, che rappresentano l’espressione più alta, al momento, del principio di consensualità. I problemi di ammissibilità giuridica posti da una parte della dottrina hanno richiesto una ricerca di un possibile fondamento positivo espresso per gli accordi “a monte”, anche al fine di mettere al riparo le leggi regionali che li disciplinano, da eventuali dubbi di legittimità costituzionale. Tale ricerca è stata condotta anche attraverso l’ausilio del diritto comparato. E’ così, stato possibile riscontrare anzitutto l’esistenza del principio di consensualità in un numero considerevole di Paesi, salve alcune eccezioni, alla cui analisi è stato dedicato ampio spazio di trattazione (in particolare, la Francia). Per altro verso, le analoghe esperienze giuridiche provenienti da altri Stati europei (in particolare, la Spagna) sono state d’ausilio per la finale elaborazione di un possibile modello di procedimento per la conclusione degli accordi “a monte”; mentre la constatazione di comuni giustificazioni dottrinali ha permesso l’elaborazione di una nuova possibile natura giuridica da riconoscere agli accordi in parola (accordi normativi) e la definizione di precise ricadute pratiche e giuridiche quanto al rapporto.
The present thesis focus on consensus given by private persons in the administrative decision-making, as a general principle in administrative law. Having regard to administrative agreements, the protection of the public interest is the main theoretical problem, especially when they are used in urban planning. In particular, the present thesis concentrates on the study of a new type of agreements, by which Public authorities and individuals define the content of the same General Plan. Moreover, in a comparative perspective, the current research shows a considerable diffusion of administrative agreements in a different number of countries (Germany, Spain, Portugal, Netherlands, Poland, Austria) as well as in the European Union; while they are rejected in France and England. Finally, the results of the mentioned comparison contribute to the proposition of a theory about the agreements on General Plan’s content, concerning the act, the rapport and the procedure.
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SCARAMUZZA, EMILIO. "«L'ORDINE NELLA LIBERTÀ». CONTROLLO DEL TERRITORIO, POLIZIA E POLITICHE DI GOVERNO NELLA SICILIA GARIBALDINA (1860)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2017. http://hdl.handle.net/2434/528740.

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Abstract:
This research focuses on the Sicilian police during the Garibaldian dictatorship of 1860 and analyses how the “red shirts” ruled the island. The goal of this work is to retrace continuities and discontinuities of local control, public order and police service during the construction of the modern Italian state. The new Sicilian revolution brought about the collapse of the Bourbon regime in Sicily and the beginning of a deep social and political crisis all over the country. Therefore, the main goal of the local administration was to guarantee public order and respect for the law. In order to gain the support of local elites, the administration had to achieve a new social and political balance based on a national outlook. New practical instruments to rule the country were developed alongside existing military ones. This thesis provides a different interpretation of the history of the Garibaldian dictatorship through the “police prism”, in an effort to understand the complexity of the Sicilian context. In the end, this work underpins new elements that are useful to grasp the key moment of the Italian Unification and suggests a different interpretation of this phenomenon compared to the traditional analysis of the subject.
L’objectif de cette recherche est d’étudier les forces de l’ordre siciliennes pendant la dictature garibaldienne de 1860, pour montrer comment l’île a été concrètement administrée par les chemises rouges dès la libération de Palerme. Il s’agit donc de saisir les traces de continuité ou de discontinuité en matière de contrôle territorial, d’ordre public et de police dans la région, au moment de la construction du nouvel État italien. L’effondrement du régime bourbonien dans l’île, causé par la nouvelle « révolution » sicilienne, laissa le pays dans une profonde crise politique et sociale. Il ne s’agissait pas seulement d’assurer le contrôle de l’espace et de l’ordre public, mais aussi d’établir et de légitimer un nouvel équilibre social et politique afin de s’assurer le soutien des élites siciliennes, tout en les inscrivant dans une perspective nationale : un défi majeur, qui obligea l’exécutif garibaldien à dépasser la simple dimension militaire pour envisager des pratiques de gouvernement inédites. Dans cette thèse, il s’agit donc de relire l’histoire de la dictature garibaldienne à partir de ses institutions policières, prisme multiforme pour saisir la complexité de la réalité sicilienne. Le résultat de ce travail de recherche propose de nouveaux éléments utiles pour comprendre, d’un point de vue différent par rapport aux études antérieures, le moment clé de l’Unification italienne.
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GALLINA, PAOLA. "La pianificazione strategica per il governo del territorio: un nuovo modo di fare o un "neologismo"." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2006. http://hdl.handle.net/11578/278229.

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La, Manna Fabrizio. "Il Parlamento rivoluzionario e il governo del territorio. Poteri locali e organizzazione municipale nel '48 siciliano." Doctoral thesis, Università di Catania, 2016. http://hdl.handle.net/10761/3929.

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Abstract:
Il tema dei poteri locali ha trovato negli ultimi decenni un ampio seguito presso la comunità degli storici ottocentisti, consentendo una più vasta ed approfondita conoscenza dei meccanismi sottesi alle dinamiche politiche di superficie, che invece avevano pressochè monopolizzato la scena nel dibattito storiografico precedente. Il presente lavoro trae spunto da questa impostazione, soffermandosi, in particolare, su taluni aspetti e figure caratterizzanti il '48 in Sicilia. La scelta della circostanza rivoluzionaria funge così da episodio rivelatore di alcune dinamiche di medio periodo che amplificano tanto i fattori di rottura quanto quelli di persistenza. Sono tre gli elementi che emergono con particolare rievanza dalla ricerca: 1) il monopolio, da parte dei notabili, degli strumenti culturali necessari a condizionare il dibattito pubblico; 2) le continuità che si perpetuano nonostante i sommovimenti politici di superficie; 3) la centralità della dimensione locale rispetto al centralismo uniformante.
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FLORIS, ALESSIO. "Beni pubblici e governo del territorio. Nuove prospettive per il patrimonio immobiliare pubblico nell'epoca della rigenerazione." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2022. http://hdl.handle.net/11584/333635.

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Abstract:
The research focuses on the extent, role, and functions of public real estate as a resource in urban regeneration processes, in order to trigger virtuous mechanisms aimed at countering some of the crisis phenomena in contemporary cities. The interest raised by the topic is due to the uncertainty of the outcomes of the policies developed and the limited consideration of the potential of this asset within the operational practice of urban planning. In this perspective, the role of urban planning tools in the public real estate valorisation process is highlighted, assessing their potential and criticalities in relation to the specific objectives of national policies. The aim is to set a system of theoretical and operational references to draft an urban planning model that integrates public property management into planning practice, in particular disused, unused, or abandoned buildings and areas. The study follows an inductive approach, defining a knowledge framework given the transversality of the research topic, to deepen the relationship between the management of the public real estate and urban planning in the national and international context. The first part of the thesis answers the need to outline the field of the research, which deals with relevant issues for the discipline of urban planning. The second part focuses on the Italian context, which is recognised as a preferential field for a theoretical and empirical analysis of the research topic, due to the fundamental role it plays at a territorial level and its centrality in the political-administrative debate. The third and final part has the dual purpose of extending the scope of the research to the international context and setting its path, in order to define its reflections and address its strategic guidelines. Finally, the thesis focuses on the recognition of the urban plan at the municipal level as a unitary and coherent framework for the definition of strategic choices for the regeneration of public real estate. The results of these reflections are useful for the definition of a proposal based on specific assumptions, but in a general perspective, aimed at the organisation of a comprehensive framework, which integrates the potential offered by the availability of public real estate assets within a broader urban development strategy, with a view to a responsible planning process.
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LAZZARINI, EMILIA. "L¿EDILIZIA DI CULTO TRA LIBERTÀ COSTITUZIONALI E GOVERNO DEL TERRITORIO: LA LEGGE N. 12 DEL 2005 DELLA REGIONE LOMBARDIA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/352130.

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Abstract:
This study concerns the construction and the preservation of religious buildings, mainly from an historical point of view by reconstructing the urban city laws since the Italian Unification, through Fascism, the two World Wars and finally the rebuilding during the second postwar period. At the beginning of the Seventies, the first devolution occurred and places of worship, that had been constructed or consecrated for religious purposes, began to be provided with city plans and each federalist intervention occurred without any constitutional changes. It was only at the beginning of the new Millennium that the most significant constitutional reform happened with the overturning of the State and the Regions' legislative competences: the general legislative competence had been conferred to the Regions, while the State remained in charge of specific topics listed in the Constitution. However, even if the competence of the State and the religious Confessions relationships continued to be regulated by the State's laws, the construction of religious buildings began to be controlled by the local authorities. In the last chapter I have focused my attention on the specific case of Lombardia's law for the governance of territories (legge per il governo del territorio), in which five articles concerns the construction of religious buildings. The Lombard law maker demands a long series of requirements of religious Confessions in order to consider a probable construction of a religious edifice or a change in the use of an existing building. There seems to be no problem at present if the religious faith has stipulated an "agreement" with the State. However, the attempt to exclude the Islamic faith is evident, since that it has not made any agreements with the Public Authority. The unconstitutionality of Lombardia's urban city law is therefore evident because it is in contrast with the Italian Constitution articles 3,8, 19 and 20, which represent Italian Secularism and therefore an equal treatment for every religious faith without discrimination or preference for any of them.
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LEONI, ALBERTO. "Il Quadro Conoscitivo degli Enti Territoriali e Locali per il Governo del Territorio ed il Codice dellÂ’Amministrazione Digitale." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/11578/278307.

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BOTTICINI, FRANCESCO. "Public Value e Governo del Territorio: costruzione di una proposta metodologica per la valutazione ex ante degli effetti delle trasformazioni urbane." Doctoral thesis, Università degli studi di Brescia, 2021. http://hdl.handle.net/11379/544092.

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Abstract:
Public Value e Governo del Territorio: costruzione di una proposta metodologica per la valutazione ex ante degli effetti delle trasformazioni urbane
Public Value and Government of the Territory: construction of a methodological proposal for the ex ante evaluation of the effects of urban transformations
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Michelotti, C. "La potesta' regolamentare comunale in materia edilizia dopo la riforma del titolo V della costituzione." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2006. http://hdl.handle.net/2434/64425.

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PLAZAS, SIERRA Andrés Mauricio. "Voces de pervivencia, el territorio de resguardo indígena en la Amazonia colombiana, apuesta colectiva para resistir a la violencia política: experiencia del Resguardo Indígena Panuré-Guaviare (1894-1998)." Universidade Federal do Pará, 2017. http://repositorio.ufpa.br/jspui/handle/2011/8736.

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CAPES - Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
This work focuses on analyze the course of collective actions that allowed the constitution of indigenous territories in colombian Amazon, during a period of armed confrontation between 1984 and 1998. To delimitate the objective, it is based on the category of region to understand the process of definition of the department of Guaviare, and in the same scope the territory is detailed to identify the collective elaborations that led to the realization of the "Resguardo Indígena Panuré", a specific experience where historical reflections confluent. In this research the proposal is guided by the theoretical principles of the history of the present time, for this reason it will look for give relevance to the poorly documented collective activity of contemporary Amazonian indigenous communities, deepening the discussion about the effects of its articulation to the structure of the State as an organization, and in it, to follow up the neoliberal postulates of sustainable development for the region. Thus, is used the interpretation of oral sources, rescued in spaces of discussion of colombian indigenous organizations and in interviews, besides the interpretation of the effects of their territorial activities on the cartographic reproduction of the Amazon region.
El presente trabajo se enfoca en analizar el curso de las acciones colectivas que permitieron la constitución de los territorios de resguardo indígena en la amazonia colombiana, para un periodo de crisis de la confrontación armada, situado entre 1984 y1998. Para delimitar el objetivo, se sustenta la categoría región para comprender el proceso de definición del departamento del Guaviare, y en el mismo ámbito se detalla la de territorio para identificar las elaboraciones colectivas que llevaron a la concreción del Resguardo Indígena Panuré, experiencia específica donde aterrizan las reflexiones históricas. La propuesta investigativa se orienta por los principios teóricos de la historia del tiempo presente, por lo que se buscará dar relevancia a la actividad colectiva poco documentada de las comunidades indígenas amazónicas contemporáneas, profundizando en la discusión sobre los efectos de su articulación como organización a la estructura del Estado, y en él, al seguimiento de los postulados Neoliberales de desarrollo sostenible para la región. Así, se acude a la interpretación de fuentes orales, rescatadas en espacios de discusión de las organizaciones indígenas colombianas y en entrevistas, además de la interpretación de los efectos de sus actividades territoriales en la reproducción cartográfica de la región amazónica.
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Mosca, Laura. "Il contratto di foce per la gestione integrata delle risorse idriche nei territori all'interfaccia fiume-mare: il caso del Delta del Po." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3427138.

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Abstract:
The national and European framework of tools and initiatives related to planning, management and development of areas characterized by the presence of water resources requires a system-based, collaborative and participatory approach (Barraque, 2001; Kallis et al., 2001; Aubin et al., 2002; Kaika, 2003; Carter, 2007; Vacik et al., 2014). The River Contracts (Bobbio et al., 2008; Magnaghi, 2008; Bastiani, 2011) that "contribute to the definition and implementation of district planning tools at both basin and sub-basin catchment scale as voluntary tools for strategic and negotiated planning pursuing the protection and proper management of water resources, as well as the valorization of riverine territories, together with the safeguard of the hydraulic risk, thus contributing to local development of such areas" (art.43 "River Contracts" DDL 1676 XVII Leg., better known as "Collegato Ambietntale", i.e. set of environmental norms included within the National Stability Law) operate within such a framework. The research builds on a strong interest in the implementation of the model River Contract in specific areas placed within the river-sea interface, in order to facilitate the implementation of water-management policies and initiatives at local scale (Governa, 2014; Alberton et al., 2011, De Vito, 2011; Armitage, 2008), with the aim to contribute to the sustainable development of these areas according to the revised regulatory framework and the new European programming period objectives. These preliminary issues have allowed developing and deepening the theoretical background as well as the conceptual framework of the research. The key-concepts identified for the purposes of the research are: (i) the peculiarities of the river mouth areas compared to those placed in along the rivers/water bodies; (ii) the state of the art of water-management and governance in Europe and Italy with special regard to participatory approaches and “place-based” policies; (iii) the River Contracts -including both general principles and rules and the most significant experiences developed so far-; (iv) the transition from the traditional River Contract model to the new concept of the Mouth Contract that was developed starting from a number of limitations/weaknesses identified for the former and following the analysis of the main experiences as well as the decision to consider its applicability to the mouth areas. The overall objective of this PhD thesis is therefore to build a new conceptual model for water governance at the scale of mouth areas placed within the river-sea interface, according to an integrated and participative water-resource management approach and a place-based policy in favour of participative and sustainable local development focused on water. The logical path which allowed to pursue this overall objective is organised into three parts linked to specific sub-objectives and functional to the orientation of the main research outputs. These sub-objectives are: • defining the new conceptual Mouth Contract model for areas within the river-sea interface, based on the adaptation/development of the traditional River Contract model and moving from the weaknesses identified for the latter (as well as from selected relevant experiences); • testing the new conceptual model in the study area of the Po Delta that is part of the coastal arc of Veneto, through the Po Delta Mouth Contract built on the proper "territorial dimension" as emerging from hydrographic, physical, human and economic characteristics of the area, according to the place-based policy approach; • assessing the exportability of the Mouth Contract model to different areas and comparative analysis with national policies (namely the experimental application of the Mouth Contract for the Po Delta chosen by Veneto Region and the Ministry of Economy and Finance - Department for Development and Economic Cohesion - for the 'implementation of the National Strategy for Internal Areas under the “2014-2020 Italy Partnership Agreement”). The final research report, i.e. this thesis, was organized according to the structure described below. The rationale of the research and objectives of the thesis are presented within Chapter 1, "Introduction", while the basic concepts on which the research builds are discussed in Chapter 2, "Background and conceptual framework". These concepts primarily relate to the characterization of the catchment area of river territories as they are traditionally identifed and the specificity of the end portions of the rivers, at the mouth to the sea, to which different characteristics and dynamics must be recognized, but that migh also be house to conflicts related to different uses, fragmentation of skills and a complex and burdensome water resources management. The normative and policy framework for the government and governance of water resources at both European and national level was then addressed, with further considerations on the network governance at the local level. Newtork governance is recognized by literature as an opportunity for development policies, in line with the focus on "territorial dimension" promoted by research in this field. Participatory and intersectoral approaches were then explored in support of the place-based policy and for a better understanding of the most appropriate tools to be taken into account for the development of a new conceptual model based on a participatory process. River Contracts –as they are defined within sectorial and territorial planning- were finally analyzed according to the current national normative framework and based on the most relevant experiences at both national and internatonal scale. The last paragraph of this chapter was devoted to the identification of the weaknesses/limitations of the traditional conceptual model, recognized as not-adequate for the application to mouth areas. These areas were then considered as the main reference for the topics addressed by the following chapters. Chapter 3, "Materials and Methods", reports the literature sources and documents used for the research as well as a description of the research methodology with special reference to, the development of the conceptual framework that provides background for the research. The logical process and methodology that enabled the adaptation of the conceptual model, from the River Contract to the Mouth Contract, based on applicability to the study area and extendibility to other areas within the river-sea interface are then presented.. Special attention is paid to the description of the methodology used in the analysis of the territory, in line with the leading concept of the "territorial dimension", as well as to the methodology developed for the identification and assessment of the actors to be involved in the participatory process. The latter includes a description of the existing participatory tools and a special focus on those of them that were selected and adapted in accordance to research needs and the key-features of the new conceptual model. Chapter 4, "Case study: the Po Delta" describes the innovative issues introduced by the new conceptual Mouth Contract model according to the above-metioned methodology. Specific attention is given to the presentation of the specificities of the hydrographic area as well as the fragmentation of existing skills especially in terms of management of the main water resources due to the failure to implement policies at local level. Chapter 5, "Results and discussion", finally shows the main research outputs, i.e.: (i) the creation of a new conceptual model for the Mouth Contract; (ii) the application of the latter to the study area of Po Delta, including the discussion of outcomes from the participatory process implemented in accordance with the methodology developed by the research (Thematic Tables); and finally (iii) the results of tests aiming to check the exportability of the model to different mouth areas (as well as different areas) and the orientation of national policies. Chapter 6 is devoted to the drawing of "Conclusions". The development of the new conceptual model for the Mouth Contract, i.e. the first output of the research, and the results achieved through the successful application to the Po Delta area, show that the implementation ot this participatory planning tool in the areas within the river-sea interface can be strategic and instrumental in promoting local development. By doing so these tools can facilitate the transposition and implementation of policies at the local level thus contributing to overcome the existing fragmentation and complexity in the management of water -and more generally- land resources. As an additional result of the research, the relevance of the model has been confirmed by policy makers who have recognized the contract as a means for facilitating the implementation of the "National Strategy for Internal Areas" - i.e. one out of three strategic options on which the place-based development policy promoted by the National Government through the 2014-2020 Italy Partnership Agreement is focused, the other two being “The South” and “Cities” - at the local scale. Chapter 7, "Bibliography", is organized into two sections distinctly related to the specific and general bibliography including legislation and regulations, programs, plans and projects, guidelines and web links. Chapter 8 consists of "Appendixes" where the main documents developed during the research, in particular during the experimental phase, are reported. In conclusion it can be stated that, besides the opportunity to further refine the new conceptual model for the Mouth Contract according to the results emerged during its implementation in the study area, the thesis has fully achieved its general objective.
Il quadro nazionale e comunitario degli strumenti e delle esperienze di pianificazione, gestione e riqualificazione dei territori caratterizzati dalla presenza dell'acqua, nei medesimi presente in diverse forme, impone la necessita'  di operare con un approccio sistemico, collaborativo e partecipativo (Barraque, 2001; Kallis et al., 2001; Aubin et al., 2002; Kaika, 2003; Carter, 2007; Vacik et al., 2014). In questa logica operano i Contratti di Fiume (Bobbio et al., 2008; Magnaghi, 2008; Bastiani, 2011), che concorrono alla definizione e all'attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino e sotto-bacino idrografico, quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia del rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree (art.43 Contratti di Fiume DDL 1676 XVII Leg., noto come Collegato Ambientale). Le principali motivazioni del lavoro sono desunte dall'interesse per l'applicazione del modello Contratto di Fiume in specifici territori posti all'interfaccia fiume mare, con lo scopo di facilitare l'attuazione delle politiche e dell'azione di governo dell'acqua a livello locale (Governa, 2014; Alberton et al., 2011, De Vito, 2011; Armitage, 2008), in un'ottica generale di sviluppo sostenibile per i territori medesimi alla luce dell'aggiornato quadro normativo e del nuovo ciclo programmatorio comunitario. Tali motivazioni hanno consentito di costruire e argomentare il background e l'inquadramento concettuale della ricerca. I concetti base sono pertanto diventati: le peculiarità dei territori di foce rispetto ai territori fluviali di medio e lungo corso, lo stato dell'arte del governo e della governance dell'acqua in Europa e in Italia con approfondimenti rispetto agli approcci partecipativi e alla politica dei luoghi (place-based), i Contratti di Fiume dai principi e regole fino alle esperienza piu' significative, il passaggio dal modello tradizionale del Contratto di Fiume al nuovo modello concettuale del Contratto di Foce ragionato a partire da una serie di limitazioni riconosciute nel primo a seguito dall'analisi delle principali esperienze e della scelta di considerare l'applicabilita'  nei territori di foce. L'obiettivo generale della tesi di dottorato e' risultato quindi essere quello di costruire un nuovo modello concettuale di water governance alla scala geografica dei territori di foce, posti all'interfaccia fiume-mare, in una logica unitaria di gestione integrata e partecipata delle risorse idriche e secondo la politica place-based per uno sviluppo locale sostenibile di tipo partecipativo incentrato sul tema dell'acqua. Il percorso logico che ha consentito di perseguire tale obiettivo generale, e' stato strutturato in tre parti, riconducibili a sub-obiettivi, funzionali all'orientamento degli output principali della ricerca riportati come risultati. Tali sub-obiettivi sono stati: definizione del nuovo modello concettuale Contratto di Foce per i territori all'interfaccia fiume-mare, sulla base dell'adattamento/evoluzione del modello tradizionale del Contratto di Fiume e a partire dalle limitazioni riconosciute in quest'ultimo (sulla base di alcune esperienze ritenute rappresentative); applicazione sperimentale del nuovo modello concettuale nell'area studio prescelta del Delta del Po, parte dell'arco costiero della Regione del Veneto, come Contratto di Foce Delta del Po costruito sull'effettiva dimensione territoriale ragionata sui caratteri idrografici, fisici, umani ed economici dell'area in attuazione della politica place-based; resportabilita' del Contratto di Foce e confronto con le politiche nazionali (nel caso specifico dell'applicazione sperimentale del Contratto di Foce Delta del Po scelto dalla Regione del Veneto e dal Ministero Economia e Finanza Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica per l'attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne ai sensi dell'Accordo Partenariato Italia 2014-2020. In fase di restituzione della relazione finale, il lavoro è stato organizzato secondo la modalità di seguito riportata. Le motivazioni generali del lavoro e gli obiettivi della tesi sono stati illustrati nel Capitolo 1 Introduzione, mentre i concetti di base su cui e' stata fondata la ricerca sono trattati nel Capitolo 2 Background e inquadramento concettuale. Detti concetti di base si riferiscono innanzitutto alla caratterizzazione di area idrografica dei territori fluviali tradizionalmente intesi e nelle specificita'  dei tratti terminali dei fiumi, in corrispondenza dello sbocco a mare, a cui vanno riconosciute differenti peculiarita'  e dinamiche, ma soprattutto importanti conflitti per gli usi, frammentazione di competenze e una complessa quanto gravosa gestione della risorsa idrica. E stato quindi ricostruito il quadro normativo e di indirizzo per il governo e la governance dell'acqua a livello comunitario e nazionale, con approfondimento della riflessione rispetto alla network governance a livello locale che la letteratura riconosce come un'opportunita'  su cui investire le politiche di sviluppo e in forza della scelta che la ricerca fa di prediligere la dimensione territoriale. Sono stati conseguentemente esplorati gli approcci partecipativi e intersettoriali, sempre a sostegno della politica rivolta ai luoghi e per una migliore comprensione degli strumenti piu' vocati da considerare nella costruzione del nuovo modello concettuale, nello specifico del processo partecipativo. Sono stati infine analizzati i Contratti di Fiume, cosi come recepiti nella pianificazione di settore e territoriale, nel piu' recente quadro legislativo nazionale e secondo le principali esperienze internazionali e nazionali. Mentre il paragrafo che conclude il capitolo e' stato dedicato all'individuazione dei limiti del modello concettuale tradizionale, riconosciuto non-adeguato rispetto ad un'ipotetica applicazione sui territori di foce. Detti contesti geografici sono diventati il principale riferimento per gli argomenti dei capitoli successivi. Il Capitolo 3 Materiali e Metodi riporta le specifiche sulle fonti e sui documenti utilizzati per la ricerca nonche' la descrizione della metodologia di lavoro con riferimento soprattutto all'elaborazione dell'inquadramento concettuale. Vengono quindi illustrati il processo logico e la metodologia che hanno consentito l'adattamento del modello concettuale, da Contratto di Fiume a Contratto di Foce, in virtu' dell'applicabilita'  sull'area studio poi prescelta e in generale per l'esportabilita'  dello stesso in altri contesti territoriali all'interfaccia fiume-mare. Particolare attenzione viene poi posta alla descrizione della metodologia utilizzata nella lettura del territorio, in riferimento al tema guida della dimensione territoriale, e a quella elaborata per l'individuazione e l'analisi degli attori da coinvolgere nel processo partecipativo, compresa la descrizione degli strumenti di partecipazione esistenti e di quelli invece scelti ed utilizzati, con le relative modifiche di adeguamento che la ricerca apporta, per coerenza con il nuovo modello. Nel Capitolo 4 Caso studio: il Delta del Po vengono descritti gli elementi caratterizzanti che entrano in gioco nel nuovo modello concettuale del Contratto di Foce, secondo la metodologia precedentemente descritta. Particolare attenzione viene posta all'illustrazione delle peculiarita'  di area idrografica oltre che alla frammentazione di competenze esistente soprattutto dal punto di vista della gestione della risorsa idrica principale causa del mancato recepimento delle politiche a livello locale. Il Capitolo 5 Risultati e discussione infine riporta i principali output della ricerca, che nella sequenza sono stati: la creazione del nuovo modello concettuale del Contratto di Foce, l'applicazione del medesimo nell'area studio prescelta del Delta del Po comprensivo della discussione sugli esiti maturati dalla sperimentazione nell'ambito del processo partecipativo avviato secondo la metodologia ideata (Tavoli Tematici), infine l' esportabilita'  testata del modello in altri contesti territoriali di foce (e non solo) e l'orientamento delle politiche nazionali. Il Capitolo 6 dedicato alle Conclusioni, in cui si evidenzia che la tesi di dottorato nell'elaborare il nuovo modello concettuale del Contratto di Foce, che rappresenta il primo output della ricerca, alla luce dei risultati raggiunti soprattutto a seguito dell'applicazione del medesimo modello nel territorio Delta del Po, ha dimostrato che nei territori all'interfaccia fiume-mare l'attivazione di tale strumento di programmazione negoziata puo' essere strategico e determinante nel promuovere lo sviluppo locale e nel facilitare il recepimento e l'attuazione delle politiche alla scala locale, contribuendo al superamento delle complessita'  e frammentazioni esistenti nella gestione della risorsa idrica e delle risorse territoriali in generale. Tale utilita'  e' stata confermata dai policy maker, ulteriore risultato raggiunto dalla ricerca, che hanno riconosciuto il Contratto di Foce quale strumento di facilitazione alla scala locale per l'attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne una delle tre opzioni strategiche, insieme a Mezzogiorno e Citta', su cui e' focalizzata la politica di sviluppo place-based voluta dal Governo Centrale ed espressa nell'Accordo di Partenariato Italia 2014-2020. Seguono infine il Capitolo 7 Bibliografia, organizzato in due paragrafi distintamente riferiti alla bibliografia generale e a quella specifica contenente normativa e regolamenti, programmi, piani e progetti, linee guida e sitografia; e il Capitolo 8 riservato agli Allegati in cui sono catalogati i principali documenti di studio e analisi prodotti durante la ricerca, in particolare durante la fase sperimentale della medesima. In conclusione si puo' ritenere che, oltre il riconoscimento dell'opportunita'  di affinare ulteriormente il nuovo modello concettuale del Contratto di Foce a seguito dei risultati emersi in fase di applicazione del medesimo sull'area studio prescelta del Delta del Po, la tesi abbia pienamente soddisfatto l'obiettivo generale preposto.
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Borges, Leonardo Beraldo de Ornellas. "Corrup??o urban?stica: expans?o urbana, controle sobre o territ?rio e interfer?ncia sobre a cidadania." Pontif?cia Universidade Cat?lica de Campinas, 2018. http://tede.bibliotecadigital.puc-campinas.edu.br:8080/jspui/handle/tede/1094.

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Abstract:
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This paper seeks to assist in the understanding of urban planning processes in Brazilian cities. Therefore, it intends to investigate certain mechanisms which are inserted in planning systems designs and may increase the corrupts transactions in those environments. Through a literature review, seeks to outline elements which would contribute to this dynamic. By an attempt to contextualize forms of territorial control in Brazil, it seeks to understand how ties between state and private actors would operate in the cities. In addition, it discusses how the efficiency of instances of social participation in urban planning processes can be affected by land-use corruption. The work is structured through a case study, which analyzed the dynamics of a urban planning system in a city between 1985 and 2016. Through the survey of the urban legislation and the identification of the actors involved in the processes of urban expansion in the period, it was possible to establish how some elements found in the literature allowed grant of privileges in these processes.
Il presente lavoro cerca di aiutare nella comprensione dei processi di pianificazione e gestione nelle citt? brasiliane. In questo senso, cerca di investigare determinati meccanismi che, inseriti nei sistemi di pianificazione, possono potenzializare le transazioni corrotte in questi ambienti. Attraverso una revisione della letteratura sulla corruzione urbanistica, cerca di delineare quali elementi potrebbero contribuire a questa dinamica. Attraverso uno sforzo per contestualizzare le modalit? di controllo territoriale in Brasile, si cerca di capire come i legami tra attori statali e privati opererebbero nelle citt?. Inoltre, si discute di come l?efficienza delle istanze di partecipazione sociale nei processi di pianificazione e gestione territoriale possa essere influenzata dalla corruzione urbanistica. Per questo, il lavoro ? stato strutturato attraverso un caso di studio, che ha analizzato le dinamiche di un sistema di pianificazione e gestione in una citt? dall?interno dello stato di San Paolo nel periodo 1988-2016. Attraverso il rilevamento della legislazione urbana e l?identificazione degli attori coinvolti nei processi di espansione urbana nel periodo, ? stato possibile stabilire come alcuni elementi trovati in letteratura consentissero l?ottenimento di privilegi in questi processi.
O presente trabalho procura auxiliar na compreens?o de processos de planejamento e gest?o urban?sticos das cidades brasileiras. Neste sentido, procura investigar determinados mecanismos, que inseridos em desenhos de sistemas de planejamento, podem potencializar transa??es corruptas nestes ambientes. Busca, por meio de uma revis?o da literatura que trata da corrup??o urban?stica, delinear quais elementos contribuiriam para esta din?mica. Por meio de um esfor?o para contextualizar modos de controle do territ?rio no Brasil, procura entender de que forma la?os entre atores estatais e privados operariam nas cidades. Al?m disso, discute de que maneira a efici?ncia de inst?ncias de participa??o social nos processos de planejamento e gest?o pode ser afetada pela corrup??o urban?stica. Para isso, o trabalho foi estruturado por meio de um estudo de caso, que analisou a din?mica de um sistema de planejamento e gest?o em um munic?pio paulista durante o per?odo de 1985-2016. Atrav?s do levantamento da legisla??o urban?stica e da identifica??o dos atores participantes nos processos de expans?o urbana no per?odo, foi poss?vel estabelecer de que maneira alguns elementos encontrados na literatura, possibilitaram a obten??o de privil?gios nestes processos.
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Alcalini, Andrea. "Il governo del territorio e lo spettro della mafia." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/2158/1121139.

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Abstract:
In che modo le mafie possono interagire con il settore del governo del territorio in aree di non tradizionale presenza? Come si configura lo spazio di relazione tra mafie e governo del territorio nell'Italia centro-settentrionale? Il governo del territorio è un ambito particolarmente colpito dai tentativi di infiltrazione del crimine organizzato, in particolare è il campo dell'urbanistica ad essere al centro delle attenzioni dei gruppi mafiosi.Diversi lavori di ricerca hanno fatto luce sulle motivazioni che spingono le mafie ad interessarsi soprattutto di urbanistica e lavori pubblici. A queste evidenze può essere associata una generale carenza di informazioni – in particolare degli studi prodotti nel campo della ricerca in urbanistica - sul “come” le mafie riuscirebbero a mettere in azione meccanismi di interferenza con il settore del governo del territorio. In altre parole si sa ancora troppo poco dei modi in cui si esplica l'interesse dei mafiosi per il settore della pianificazione territoriale e dei lavori pubblici e, d'altro canto, su come questo può prendere forma nelle aree di non tradizionale presenza. Gli obiettivi di questa ricerca sono stati: (1) ricostruire uno schema analitico generale degli studi che, in tempi passati, si sono già concentrate sul tema, un mosaico frammentato e mai del tutto ricondotto dentro un percorso unitario; (2) in secondo luogo strutturare casi di studio approfonditi e concentrati su “vicende urbanistiche anomale” accadute in Comuni commissariati del Centro Nord Italia; (3) in terzo luogo, osservare il ruolo giocato dagli organi deputati a valutare e controllare la legittimità degli atti di governo del territorio e, l'efficacia o meno, di alcuni dispositivi prefettizi di controllo “antimafia” sul comparto delle imprese edili; (4) in quarto luogo analizzare alcuni aspetti controversi del procedimento di commissariamento degli Enti locali per supposte infiltrazioni mafiose; (5) in quinto luogo ridefinire ruoli e pesi effettivi delle organizzazioni mafiose all'interno dei processi di governo del territorio. I risultati attesi sono: 1) l'organizzazione di una prima parziale tipizzazione, di alcune modalità di interazione, che gruppi mafiosi mettono in campo nel tentativo di inserirsi all'interno dei processi di pianificazione urbanistica. 2) L’approfondimento di alcuni punti deboli dei provvedimenti prefettizi di controllo antimafia sulle imprese di costruzioni. 3) Una valutazione sul ruolo degli organismi deputati a valutare la legittimità degli atti di governo del territorio. 4) La costruzione di un metodo di indagine replicabile anche per altri contesti territoriali.
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CASINI, Lorenzo. "L'equilibrio degli interessi nel governo del territorio." Doctoral thesis, 2004. http://hdl.handle.net/11573/495263.

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URAS, SILVIA. "Rischio idraulico e governo del territorio, per una concezione strutturale e sostenibile del piano urbanistico. Contenuti, regole e meccanismi attuativi." Doctoral thesis, 2022. https://hdl.handle.net/11573/1666591.

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Abstract:
La Ricerca, dal titolo «Rischio idraulico e Governo del territorio, per una concezione strutturale e sostenibile del piano urbanistico. Contenuti, regole e meccanismi attuativi» (tutor: Prof. Arch. Laura Ricci), si svolge nell’ambito del Dottorato di Ricerca in Pianificazione, Design e Tecnologia dell’Architettura, all’interno dello specifico indirizzo disciplinare urbanistico. In linea con le precedenti tesi condotte nel Dottorato, lo studio affronta il tema della Rigenerazione urbana ricercando un innovato approccio, complesso e integrato, alla pianificazione urbanistica locale. La Ricerca, in particolare, affronta il tema dell’integrazione, sia sotto il profilo metodologico che operativo, della prevenzione e mitigazione del rischio idraulico all’interno della pianificazione urbanistica, in particolare all’interno del piano urbanistico sostenibile, esito dell’integrazione tra la disciplina urbanistica e l’ecologia. Tale integrazione è quindi contestualizzata all’interno del Governo del territorio, inteso come più ampia cornice che «sostanzi e dia attuazione a una strategia unitaria e integrata di governo pubblico che coniuga e mette in coerenza le politiche di sviluppo del sistema insediativo e del sistema delle infrastrutture con quelle di tutela e di valorizzazione del sistema ambientale tradizionalmente demandate alle politiche settoriali» (Ricci, 2015), esplorandone i diversi approcci in coerenza con gli obiettivi e il carattere multidisciplinare del Dottorato, i quali promuovono la necessità di elaborare tesi orientate alla comprensione globale e integrata delle tematiche della rigenerazione, superando letture parziali e settoriali.
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TODARO, Vincenzo. "Reti ecologiche e pianificazione: processi di integrazione tra paradigma reticolare ecologico e strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica." Doctoral thesis, 2007. http://hdl.handle.net/10447/99239.

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Abstract:
Il sistema di relazioni che le reti ecologiche stabiliscono con gli strumenti di pianificazione urbana e territoriale, nell’ambito dei modelli di sviluppo del territorio che integrino esigenze antropiche e conservazione della natura, è questione nodale negli attuali processi di governo del territorio. Il presente lavoro affronta il tema delle relazioni tra reti ecologiche e strumenti di pianificazione con un approccio critico-conoscitivo indirizzato alla verifica delle forme e delle modalità con le quali il concetto di rete ecologica si radica nei processi di governo del territorio in Italia, tanto a livello normativo (leggi e regolamenti), quanto a livello operativo (strumenti di pianificazione urbana e territoriale). Tale approccio risponde alla necessità di collocare adeguatamente all’interno del contesto disciplinare urbanistico di riferimento la progettazione e la regolamentazione delle reti ecologiche nel piano e con gli “strumenti” del piano.
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CAIANIELLO, LUCA. "Il diritto delle coste." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1196764.

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Abstract:
La presente ricerca mira a fornire spunti utili ai fini di un ripensamento sistemico delle politiche, degli strumenti, nonché dei connessi dispositivi giuridici settoriali, che incidono sulle coste nazionali, nella prospettiva della “Gestione integrata delle zone costiere” (Gizc). Più in particolare, il lavoro è volto a declinare il modello di origine sovranazionale su scala nazionale, offrendo soluzioni de iure condito e de iure condendo, concepite entro i due distinti schemi gestionali – più o meno consolidati – del “governo del territorio” e della “protezione integrale della natura”, idonei a rappresentare i principali paradigmi teorico-giuridici rinvenibili sul piano interno in ordine alla tutela delle coste, nonché, più in generale, alla tutela dell’ambiente.
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