Academic literature on the topic 'Governo del territorio, mafia'

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Journal articles on the topic "Governo del territorio, mafia"

1

Canciullo, Giovanna. "L'ateneo e il governo del territorio." ARCHIVIO STORICO PER LA SICILIA ORIENTALE, no. 1 (September 2019): 104–12. http://dx.doi.org/10.3280/asso2019-001010.

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2

Gibelli, Gioia, and Riccardo Santolini. "Reti ecologiche e governo del territorio." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 61–74. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058009.

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Abstract:
Alla luce delle emergenze climatiche ed economiche, che spingono a riempire di contenuti concreti i concetti di sostenibilitŕ all'interno degli strumenti di pianificazione, si č attivata una profonda riflessione che ha portato a considerare la biodiversitŕ come un obiettivo da perseguire in quanto dimensione primaria dei sistemi naturali ma con funzione prioritaria di conservare un capitale naturale di qualitŕ, il cui ruolo č quello di garantire la durabilitŕ dei processi e la conservazione delle risorse per le generazioni future e di erogare una serie di servizi ecosistemici alle generazioni presenti. Il progetto di rete ecologica ligure (Rel) rappresenta, allo stato attuale delle conoscenze, i luoghi dove il capitale naturale č allocato. I Ptcp di nuova generazione vedranno le province impegnate nella ridefinizione dello scenario strategico di valorizzazione e conservazione del capitale naturale e nell'acquisizione e eventuale maggiore definizione delle cause di vulnerabilitŕ del sistema paesistico-ambientale.
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3

Cotella, Giancarlo, and Rivolin Umberto Janin. "Europeizzazione del governo del territorio: un modello analitico." TERRITORIO, no. 73 (June 2015): 127–34. http://dx.doi.org/10.3280/tr2015-073019.

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4

Borgato, Michele. "Il Governo del territorio: tra devolution e neocentralismo." Rivista Italiana di Antropologia Applicata, Speciale (May 2, 2016): 18–24. http://dx.doi.org/10.32054/2499-1848-2016-spec-3.

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5

Brunetta, Grazia. "Valutazione integrata territoriale per il governo del territorio." SCIENZE REGIONALI, no. 2 (June 2013): 71–91. http://dx.doi.org/10.3280/scre2013-002004.

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6

Sciarrone, Rocco. "Il capitale sociale della mafia. Relazioni esterne e controllo del territorio." Quaderni di Sociologia, no. 18 (November 1, 1998): 51–72. http://dx.doi.org/10.4000/qds.1476.

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7

Vannini, Luca. "Firenze e Pistoia: Governo del territorio e fazioni cittadine." Hispania 75, no. 250 (August 30, 2015): 365–88. http://dx.doi.org/10.3989/hispania.2015.011.

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8

Ranzato, Lorenzo. "Dall'urbanistica al governo del territorio: i nuovi orientamenti della pianificazione e delle politiche urbane." ARGOMENTI, no. 25 (June 2009): 131–63. http://dx.doi.org/10.3280/arg2009-025005.

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Abstract:
- This article aims to explain the implicit complexity of planning, a notion which has been recently defined in Italy by the expression "governo del territorio". It is divided into three parts. The first describes the evolution of planning in Europe throughout a century of history: from the modernist urbanism to the comprehensive planning, from the decision making evolution up to the recent forms of governance. The second sums up the latest fifty years of planning in Italy, which is undergoing today a complex and innovatory change. The third examines some keywords relating to cities and metropolitan areas. They refer to the recent notion of "governo del territorio", which calls for a redefinition of the relationship between the technical-instrumental dimension of urbanism (design oriented and based on new structural and operational plans) and the socio-political dimension of planning, responsible for the coordination of new urban policies and governance processes.Keywords: Urbanism, Town planning, Urban and regional planning, Urban governance Parole chiave: Urbanistica, Pianificazione territoriale, Governo del territorio.
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9

Alagna, Fatima, Giovanni Fini, and Renzo Pavignani. "Esperienze di pianificazione in Emilia-Romagna: fra transizione energetica, adattamento ai cambiamenti climatici e nuova legge urbanistica orientata alla rigenerazione urbana." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 131 (November 2021): 23–43. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-131-s1002.

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Abstract:
L'articolo ripercorre l'evoluzione del rapporto fra variabile energetica e strumenti di governo del territorio in Emilia Romagna, una regione in cui la recente legge urbanistica marca il passaggio d'attenzione verso la rigenerazione urbana e l'adattamento ai cambiamenti climatici: l'obiettivo di scelte di trasformazione del territorio sostenibili anche in chiave energetica viene a declinarsi in modo integrato con altri fattori che entrano in gioco nelle politiche di resilienza.
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10

Longo, Antonio. "Cernusco sul Naviglio. Piano di governo del territorio 2008-2010." TERRITORIO, no. 57 (June 2011): 91–92. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-057012.

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Abstract:
Il servizio presenta il progetto per il Piano di Governo del Territorio del Comune di Cernusco sul Naviglio, cittŕ di 30.000 abitanti a est di Milano, sviluppato tra maggio 2008 e ottobre 2010, in un periodo delicato di ingresso nella fase di crisi economica e del mercato immobiliare. Il piano č stato sviluppato come insieme di attivitŕ che hanno preso forma in stretta relazione con le condizioni di contesto, non tanto come successione ordinata e progettata, quanto piuttosto come stratigrafia di azioni simultanee di carattere sia ordinario che sperimentale. Gli articoli si concentrano rispettivamente sui cambiamenti di prospettiva e di metodo nello sviluppo del progetto portati dalle conseguenze della crisi economica e dalla conseguente necessitŕ di confrontarsi con risorse limitate, sulla costruzione tecnica del piano.
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Dissertations / Theses on the topic "Governo del territorio, mafia"

1

Casini, Lorenzo. "L'equilibrio degli interessi nel governo del territorio." Doctoral thesis, La Sapienza, 2004. http://hdl.handle.net/11573/917493.

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2

SAU, ANTONELLA. "Il principio di proporzionalità nel governo “amministrativo” del territorio." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/11578/278357.

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3

Bonetti, Tommaso <1979&gt. "Il diritto del governo del territorio tra assetti territoriali e sviluppo economico." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1303/1/bonetti_tommaso_tesi.pdf.

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Abstract:
L’oggetto della tesi di dottorato è costituito, nel quadro delle reciproche relazioni tra assetti territoriali e sviluppo economico, dalla dimensione giuridica del governo del territorio. Il diritto del governo del territorio, infatti, sta attraversando, con un ritmo ed una intensità crescenti, una fase di profonde e non sempre lineari trasformazioni. Questi mutamenti, lungi dal limitarsi ad aspetti specifici e particolari, incidono sui «fondamentali» stessi della «materia», arrivando a mettere in discussione le ricostruzioni teoriche più accreditate e le prassi applicative maggiormente consolidate. A dispetto della rilevanza delle innovazioni, però, la dimensione giuridica del governo del territorio seguita ad essere un campo segnato da una notevole continuità ed ambiguità di fondo, dove le innovazioni stesse procedono di pari passo con le contraddizioni. Un’ambiguità che, fatalmente, si riflette sull’azione delle pubbliche amministrazioni cui sono attribuiti compiti in materia. Queste, infatti, trovandosi spesso tra l’«incudine» (delle innovazioni) ed il «martello» (delle contraddizioni), sono costrette ad operare in un contesto fortemente disomogeneo e disarticolato già sul piano normativo. Da qui deriva, altresì, la difficoltà di restituirne una cifra complessiva che non sia la riproposizione di piatte descrizioni del processo di progressivo, ma costante incremento della «complessità» - normativa, organizzativa e funzionale - del sistema giuridico di disciplina del territorio, a cui corrisponde ciò che appare sempre di più come una forma implicita di «rinuncia» a logiche e moduli d’azione più o meno unitari nella definizione degli assetti territoriali: in questo senso, pertanto, vanno lette le ricorrenti affermazioni relative allo stato di crisi che, anche prescindendo dai difetti congeniti della disciplina per come si è venuta giuridicamente a configurare, caratterizza il sistema di pianificazione territoriale ed urbanistica. Si spiega così perché, nonostante il profluvio di interventi da parte dei diversi legislatori, specialmente regionali, si sia ancora ben lontani dal fornire una risposta adeguata ai molteplici profili di criticità del sistema giuridico di disciplina del territorio: tra i quali, su tutti, va sicuramente menzionata la sempre più marcata asimmetria tra la configurazione «ontologicamente» territoriale e spaziale degli strumenti cui si tende a riconoscere la funzione di «motore immobile» dei processi di governo del territorio - i piani - e la componente temporale degli stessi in relazione alle vorticose modificazioni del contesto socio-economico di riferimento. Né, a dire il vero, gli «antidoti» alla complessità, via via introdotti in sede regionale, sembrano aver sortito - almeno fino ad ora - gli effetti sperati. L’esito di tutto ciò, però, non può che essere il progressivo venir meno di logiche unitarie e, soprattutto, «sistemiche» nella definizione degli assetti territoriali. Fenomeno, questo, che - paradossalmente - si manifesta con maggiore intensità proprio nel momento in cui, stante il legame sempre più stretto tra sviluppo socio-economico e competitività dei singoli sistemi territoriali, l’ordinamento dovrebbe muovere nella direzione opposta. Date le premesse, si è dunque strutturato il percorso di ricerca e analisi nel modo seguente. In primo luogo, si sono immaginati due capitoli nei quali sono trattati ed affrontati i temi generali dell’indagine e lo sfondo nel quale essa va collocata: le nozioni di governo del territorio e di urbanistica, nonché quella, eminentemente descrittiva, di governo degli assetti territoriali, i loro contenuti e le funzioni maggiormente rilevanti riconducibili a tali ambiti; la tematica della competitività e degli interessi, pubblici, privati e collettivi correlati allo sviluppo economico dei singoli sistemi territoriali; la presunta centralità riconosciuta, in questo quadro, al sistema di pianificazione territoriale ed urbanistica in una prospettiva promozionale dello sviluppo economico; ma, soprattutto, i riflessi ed i mutamenti indotti al sistema giuridico di disciplina del territorio dall’azione delle dinamiche cosiddette glocal: questo, sia per quanto concerne le modalità organizzative e procedimentali di esercizio delle funzioni da parte dei pubblici poteri, sia per quanto attiene, più in generale, alla composizione stessa degli interessi nella definizione degli assetti territoriali. In secondo luogo, si è reputato necessario sottoporre a vaglio critico il sistema pianificatorio, cercando di evidenziare i fattori strutturali e gli ulteriori elementi che hanno determinato il suo insuccesso come strumento per realizzare le condizioni ‘ottimali’ per lo sviluppo economico delle collettività che usano il territorio. In terzo luogo, poi, si è rivolto lo sguardo al quadro delle soluzioni individuate dalla normativa e, per certi versi, offerte dalla prassi alla crisi che ha investito il sistema di pianificazione del territorio, soffermandosi, specificatamente e con approccio critico, sull’urbanistica per progetti e sull’urbanistica consensuale nelle loro innumerevoli articolazioni e partizioni. Infine, si è provato a dar conto di quelle che potrebbero essere le linee evolutive dell’ordinamento, anche in un’ottica de jure condendo. Si è tentato, cioè, di rispondere, sulla base dei risultati raggiunti, alla domanda se e a quali condizioni il sistema di pianificazione territoriale ed urbanistica possa dirsi il modello preferibile per un governo degli assetti territoriali funzionale a realizzare le condizioni ottimali per lo sviluppo economico.
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Bonetti, Tommaso <1979&gt. "Il diritto del governo del territorio tra assetti territoriali e sviluppo economico." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1303/.

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Abstract:
L’oggetto della tesi di dottorato è costituito, nel quadro delle reciproche relazioni tra assetti territoriali e sviluppo economico, dalla dimensione giuridica del governo del territorio. Il diritto del governo del territorio, infatti, sta attraversando, con un ritmo ed una intensità crescenti, una fase di profonde e non sempre lineari trasformazioni. Questi mutamenti, lungi dal limitarsi ad aspetti specifici e particolari, incidono sui «fondamentali» stessi della «materia», arrivando a mettere in discussione le ricostruzioni teoriche più accreditate e le prassi applicative maggiormente consolidate. A dispetto della rilevanza delle innovazioni, però, la dimensione giuridica del governo del territorio seguita ad essere un campo segnato da una notevole continuità ed ambiguità di fondo, dove le innovazioni stesse procedono di pari passo con le contraddizioni. Un’ambiguità che, fatalmente, si riflette sull’azione delle pubbliche amministrazioni cui sono attribuiti compiti in materia. Queste, infatti, trovandosi spesso tra l’«incudine» (delle innovazioni) ed il «martello» (delle contraddizioni), sono costrette ad operare in un contesto fortemente disomogeneo e disarticolato già sul piano normativo. Da qui deriva, altresì, la difficoltà di restituirne una cifra complessiva che non sia la riproposizione di piatte descrizioni del processo di progressivo, ma costante incremento della «complessità» - normativa, organizzativa e funzionale - del sistema giuridico di disciplina del territorio, a cui corrisponde ciò che appare sempre di più come una forma implicita di «rinuncia» a logiche e moduli d’azione più o meno unitari nella definizione degli assetti territoriali: in questo senso, pertanto, vanno lette le ricorrenti affermazioni relative allo stato di crisi che, anche prescindendo dai difetti congeniti della disciplina per come si è venuta giuridicamente a configurare, caratterizza il sistema di pianificazione territoriale ed urbanistica. Si spiega così perché, nonostante il profluvio di interventi da parte dei diversi legislatori, specialmente regionali, si sia ancora ben lontani dal fornire una risposta adeguata ai molteplici profili di criticità del sistema giuridico di disciplina del territorio: tra i quali, su tutti, va sicuramente menzionata la sempre più marcata asimmetria tra la configurazione «ontologicamente» territoriale e spaziale degli strumenti cui si tende a riconoscere la funzione di «motore immobile» dei processi di governo del territorio - i piani - e la componente temporale degli stessi in relazione alle vorticose modificazioni del contesto socio-economico di riferimento. Né, a dire il vero, gli «antidoti» alla complessità, via via introdotti in sede regionale, sembrano aver sortito - almeno fino ad ora - gli effetti sperati. L’esito di tutto ciò, però, non può che essere il progressivo venir meno di logiche unitarie e, soprattutto, «sistemiche» nella definizione degli assetti territoriali. Fenomeno, questo, che - paradossalmente - si manifesta con maggiore intensità proprio nel momento in cui, stante il legame sempre più stretto tra sviluppo socio-economico e competitività dei singoli sistemi territoriali, l’ordinamento dovrebbe muovere nella direzione opposta. Date le premesse, si è dunque strutturato il percorso di ricerca e analisi nel modo seguente. In primo luogo, si sono immaginati due capitoli nei quali sono trattati ed affrontati i temi generali dell’indagine e lo sfondo nel quale essa va collocata: le nozioni di governo del territorio e di urbanistica, nonché quella, eminentemente descrittiva, di governo degli assetti territoriali, i loro contenuti e le funzioni maggiormente rilevanti riconducibili a tali ambiti; la tematica della competitività e degli interessi, pubblici, privati e collettivi correlati allo sviluppo economico dei singoli sistemi territoriali; la presunta centralità riconosciuta, in questo quadro, al sistema di pianificazione territoriale ed urbanistica in una prospettiva promozionale dello sviluppo economico; ma, soprattutto, i riflessi ed i mutamenti indotti al sistema giuridico di disciplina del territorio dall’azione delle dinamiche cosiddette glocal: questo, sia per quanto concerne le modalità organizzative e procedimentali di esercizio delle funzioni da parte dei pubblici poteri, sia per quanto attiene, più in generale, alla composizione stessa degli interessi nella definizione degli assetti territoriali. In secondo luogo, si è reputato necessario sottoporre a vaglio critico il sistema pianificatorio, cercando di evidenziare i fattori strutturali e gli ulteriori elementi che hanno determinato il suo insuccesso come strumento per realizzare le condizioni ‘ottimali’ per lo sviluppo economico delle collettività che usano il territorio. In terzo luogo, poi, si è rivolto lo sguardo al quadro delle soluzioni individuate dalla normativa e, per certi versi, offerte dalla prassi alla crisi che ha investito il sistema di pianificazione del territorio, soffermandosi, specificatamente e con approccio critico, sull’urbanistica per progetti e sull’urbanistica consensuale nelle loro innumerevoli articolazioni e partizioni. Infine, si è provato a dar conto di quelle che potrebbero essere le linee evolutive dell’ordinamento, anche in un’ottica de jure condendo. Si è tentato, cioè, di rispondere, sulla base dei risultati raggiunti, alla domanda se e a quali condizioni il sistema di pianificazione territoriale ed urbanistica possa dirsi il modello preferibile per un governo degli assetti territoriali funzionale a realizzare le condizioni ottimali per lo sviluppo economico.
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5

GHERARDI, Lorenzo. "La disciplina del "governo del territorio" in Lombardia e l'urbanistica concertata. Profili comparatistici." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2012. http://hdl.handle.net/10446/26691.

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6

SERRA, SERGIO. "L'urbanistica che cambia. Mercato dei diritti edificatori, governo del territorio ed uso del suolo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2017. http://hdl.handle.net/11584/249546.

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Abstract:
The thesis investigates the evolution of market-oriented approaches in the urban planning framework. These approaches are based on neo-liberal principles of market self-regulation and designed to bypass the unfairness and the ineffectiveness of the traditional zoning regulation and the rational-comprehensive plan. The main objective is to evaluate the potentiality of market-based instruments in relation to specific goals, as urban growth control and urban renewal, shared at national and European level. In particular, the work is focused on international experiences of development rights transfer aimed mainly at environmental protection. In the national context, it analyzes the various applications of urban equalization in the municipal plans, disciplined differently in regional legislations, and the recent experimentations of more flexible forms of development rights transfer or even free marketability of development capacity. This mechanism is founded on the separation of the development right from the ownership of land. It has legal autonomy and therefore it can be assegned or gained by different stakeholders according to the conditions defined by public administrations. Development rights can be used by local authorities, as non-financial compensation, to pursue different kind of objectives: free land acquisition, environmental preservation, historical and cultural resources protection, energy save incentives, urban renewal, land-take reduction, infrastructures and services realization. Based on a survey of market-based instruments used by urban planning in the international context, the thesis analyzes the Italian forms of equalization and non-financial compensation and rewards in relation to the criteria of effectiveness, efficiency, equity and transparency. The identification of various critical issues (legal, estimative and urban planning issues) allowed to advance proposals aimed at improving the effectiveness and fairness of the urban planning tools. Urban equalization and non-financial compensation tools, supporting the municipal plan or independent from its, generate development rights of different types that differ also for their legal protection. Development rights granted as compensation, for example in order to acquire an area, must be protected by the administration which has to ensure the chance of a real urban development. This right protection imposes a constraint to the urban plan revision, according to new arising community needs. The recent national law (L. 70/2011), aimed at regulating the contractual scheme of "development rights transfer", impose to register every contract that create, transfer or modify development rights ownership. It does not appear sufficient to go beyond the many critical issues although contributes to greater certainty in the assignment and circulation of development rights. The final section of the thesis studies a case sample in Sardinia Region, the metropolitan area of Cagliari, a context interested by urban sprawl and land-take processes. The analysis of the municipal plans highlights an overestimation of development capacity needs and a first attempt to use flexible and consensual approaches. Finally the research discusses the proposal of a planning law for the national territorial government and the urban planning regional reform. The discussion of the results highlights the possibility to use a market-oriented approach and the transfer of development rights. They support municipal planning instruments and integrate regulative and command and control measures in order to achieve specific aims such as urban sprawl control, urban renewal, historical centers conservation and collective services system supply.
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7

Michelangeli, Giuseppe. "Dall'urbanistica al governo del territorio nella regione Marche: il nuovo piano strutturale." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2009. http://hdl.handle.net/11566/242346.

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8

MAGNI, FILIPPO. "Verso una città climate proof : strumenti e politiche innovative per il governo del territorio." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/11578/278715.

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9

Baseggio, Carlo <1977&gt. "La disciplina giuridica delle aree naturali protette, tra tutela dell'ambiente e governo del territorio." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/121/1/Tesi_Baseggio_Carlo.pdf.

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10

Baseggio, Carlo <1977&gt. "La disciplina giuridica delle aree naturali protette, tra tutela dell'ambiente e governo del territorio." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/121/.

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Books on the topic "Governo del territorio, mafia"

1

Erba, Valeria. Urbanistica e governo del territorio. 2nd ed. Milano: Città studi, 1992.

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2

Conti, Gian Luca. Le dimensioni costituzionali del governo del territorio. Milano: Giuffrè, 2007.

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3

Morisi, Massimo, Daniela Poli, and Maddalena Rossi, eds. Il paesaggio nel governo del territorio. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-670-5.

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Abstract:
Può oggi il paesaggio tornare ad essere un costrutto vivo, agito e plasmato da una pluralità di attori che operano per il suo mantenimento con modalità condivise? Il testo indaga il ruolo del paesaggio e dei suoi connotati strutturali nel governo del territorio, a partire dall’esperienza del piano paesaggistico della Toscana: questa riflessione, polifonica, ricca e sfaccettata, è indirizzata a favorire la nascita di strumenti comunicanti e pattizi, che non solo rafforzino dal basso il sistema decisionale – per superare il dichiarato distacco fra piani, politiche e sentire comune –, ma che aprano anche la strada al rinnovamento degli assetti consolidati della democrazia rappresentativa.
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4

Perrone, Camilla, and Gianfranco Gorelli, eds. Il governo del consumo di territorio. Florence: Firenze University Press, 2012. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-191-1.

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Abstract:
(Good) government of the consumption of the territory is now one of the most difficult challenges facing planning and all the other sciences that contribute to the design of effective urban and territorial policies. With a view to contributing to debate on such issues, the authors reflect on the new forms of public decision-making, on the potential of territorial equalisation and on other sizing mechanisms, with reference both to the areas under transformation and the consolidated urban contexts. Based on an in-depth investigation of regeneration, requalification and densification projects for urban areas or metropolitan regions in Italy, Europe or the rest of the world, the text suggests various strategies for intervention with reference to the Tuscan case.
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5

Umberto, Janin Rivolin, and Mazza Luigi, eds. Governo del territorio e pianificazione spaziale. Novara: Città studi, 2013.

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6

Assini, Nicola. Pianificazione urbanistica e governo del territorio. Padova: CEDAM, 2000.

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7

Mangini, Michele. Democrazia, cittadinanza e governo del territorio. Bari: Progedit, 2013.

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8

Pubblico e privato nel governo del territorio. Roma: Bonanno, 2009.

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9

Brancaccio, Giovanni. Il "governo" del territorio nel Mezzogiorno moderno. Lanciano: Itinerari, 1996.

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10

Massimo, Morisi, and Cassigoli Renzo, eds. L'identità toscana: Riformismo e governo del territorio. Firenze: Passigli, 2005.

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Book chapters on the topic "Governo del territorio, mafia"

1

Varanini, Gian Maria. "Castellani e governo del territorio nei distretti delle città venete. Età comunale, regimi signorili, dominazione veneziana (XIII-XV sec.)." In « De part et d’autre des Alpes », 25–57. Éditions de la Sorbonne, 2006. http://dx.doi.org/10.4000/books.psorbonne.12240.

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Conference papers on the topic "Governo del territorio, mafia"

1

Gorgo, Letizia, and Gloria Riggi. "URBAN TRACES: revitalization strategies for abandoned villages." In 24th ISUF 2017 - City and Territory in the Globalization Age. Valencia: Universitat Politècnica València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/isuf2017.2017.5938.

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Abstract:
Letizia Gorgo¹, Gloria Riggi² ¹Dipartimento di Architettura e progetto. Dottorato in Architettura e costruzione, Sapienza, Università di Roma, Via Gramsci, 53. 00197 Roma ² Dipartimento di Architettura e progetto. Dottorato in Architettura e costruzione, Sapienza, Università di Roma, Via Gramsci, 53. 00197 Roma E-mail: letiziagorgo@hotmail.it, gloriariggi@libero.it, Keywords : abandoned villages, urban morphology, scattered hotel, existing fabric, revitalization strategies Conference topics and scale: City transformations In Italy today, one can count more than 6000 villages that have been abandoned(deserted) for a variety of causes. This negletc state produces a serious problem related to a wider phenomenon of abandonment of entire portions of italian territories. Realities that differ form the city because of their morphology: Does urban shape represent an urban limit? or is it an alternative testimony to the city? Research purpose is to understand how relationship, between these cases and the territory, works; in particular during the absence of the main component: the human one. The case study Santo Stefano di Sessanio, an ancient village in the center of Italy, inhabited until 90's, shows how the examination of urban shape represents the potentiality of his own revitalization. By relating his historical identity to the scattered hotel projectual approach, it contributes to combine conservation, valorization and sustainability of the existing building fabric, in order to claim the authenticity of these villages declaring their own autonomy and dimension to major urban centers polarization. In this example transformation is meant as conscious project that grow up from the built reality not from the project itself, transformation as knowledge of urban facts, tool to approach to the structure of this reality. References Rossi A., (1966 ) ‘L’architettura della città’, Quodlibet, Macerata Muratori S., (1967) ‘Civiltà e territorio’, Centro studi di storia e urbanistica, Roma Cartei, G. F., (2007) ‘Convenzione europea del paesaggio e governo del territorio’, Il Mulino, Bologna Caravaggi L., (2014) ‘La montagna resiliente’, Quodlibet, Macerata, Strappa, G., Carlotti, P., Camiz, A., (2016) ‘Urban Morphology and Historical Fabrics’, Gangemi Editore, Rome
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