Dissertations / Theses on the topic 'GOVERNO COSTITUZIONALE'
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Peruzzo, Fiorenza. "Il governo delle emergenze e la conservazione (?) della politica." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422973.
Full textÈ la complessa fenomenologia delle trasformazioni in corso all’interno delle democrazie contemporanee ad imporre un’attenzione particolarissima a quei processi che vengono riferiti – con argomentate motivazioni - alle dinamiche multiformi delle eccezioni. In effetti risulta davvero difficile inquadrare la serie degli avvenimenti straordinari e delle misure giuridiche di emergenza che si sono susseguiti in questi anni recenti nei contesti delle democrazie occidentali. Da un lato, troviamo in essi rappresentati eventi storici e registri categoriali (giuridici, filosofici, politologici) che attestano elementi di contiguità e di continuità con i processi costitutivi della razionalizzazione politica moderna; per altri aspetti, ci troviamo in presenza di accadimenti che segnalano con immediatezza il rilievo di eventi epocali che aprono a percorsi inediti ed a scenari indecifrabili. Il riferimento è, anzitutto, alla proclamazione dell’état d’urgence in Francia, con l’assegnazione di poteri eccezionali di polizia alle autorità civili per fronteggiare le rivolte delle banlieus, dove le nuove generazioni di immigrati, congiuntamente ai nuovi precari, mettono in campo una richiesta di riconoscimento e tutela per le gravi condizioni di assenza di lavoro. Ma l’eccezione è anche in Inghilterra, nel contesto delle misure finalizzate a combattere il terrorismo: la legge sugli eventi civili imprevisti ha provveduto, infatti, ad ampliare tutte le misure di poteri eccezionali assegnati al governo civile dalle precedenti leggi del 1920 e del 1926 (quest’ultima proclamata in particolare per il territorio dell’Irlanda del Nord). Negli Stati Uniti, poi, ancora contro il terrorismo, in risposta agli avvenimenti del 9/11 del 2001, l’emanazione del Patrioct Act viene a limitare in forma consistente il godimento dei diritti costituzionali. Significativi sono, però, anche l’esercizio normale di poteri commissariali e l’estensione dell’utilizzo di poteri regolamentari nella maggior parte delle democrazie occidentali e, da ultimo, la reticolare diffusione di dispositivi e pratiche di c.d. governance in ogni parte del mondo. Si tratta di fenomeni che presentano sicure differenze, che richiamano lacerazioni in contesti avanzati del vivere democratico, ma che rappresentano anche nuovi dispositivi politici e giuridici che annunciano possibilità inedite dell’organizzazione comunitaria: segnali di veloci scorrimenti trasformativi nelle condizioni di vita e nelle forme di organizzazione civile che abbiamo finora conosciuto. Di fronte a tanti e tali eventi, risulta indispensabile uno sforzo teorico finalizzato ad attribuire in modo determinato e utile le qualifiche dell’emergenza o dell’eccezione ad azioni, dispositivi, strategie che vengono riconosciuti come causa o addirittura acceleratori delle trasformazioni in atto.
Catalano, S. "La forma di governo regionale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2006. http://hdl.handle.net/2434/35466.
Full textMasiero, Larry <1980>. "IL SENATO NEL DISEGNO DI RIFORMA COSTITUZIONALE DEL GOVERNO RENZI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9400.
Full textNardelli, Jacopo. "Governo della moneta e Costituzione." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424762.
Full textLa ricerca ha per titolo “Governo della moneta e Costituzione” ed è articolata in quattro aree tematiche, ciascuna delle quali viene trattata, rispettivamente, nei quattro capitoli in cui è strutturato l’elaborato finale. Il primo capitolo ha carattere introduttivo e prende le mosse dalla nozione di governo della moneta: nello specifico, il dottorando, nel tracciare i confini del concetto in parola, pone in risalto come la regolazione dei flussi monetari, nonostante la sua innegabile componente tecnica, rappresenti un’attività invincibilmente politica. Nel medesimo contesto, egli indaga, altresì, temi che sono abitualmente trascurati negli studi giuridici sulla materia de qua, come, ad esempio, il meccanismo di trasmissione della politica monetaria: l’analisi di un simile argomento permette di comprendere appieno la portata e gli effetti delle decisioni attinenti del governo della moneta, le quali necessitano di un significativo lasso di tempo per incidere sull’economia reale e, risultando influenzate da numerose variabili, scontano margini di incertezza. Allo stesso tempo, il candidato affronta i problemi attinenti all’indipendenza della banca centrale, dedicando molta attenzione all’accountability dell’istituzione alla quale, nella quasi totalità degli ordinamenti, è affidata la conduzione della politica monetaria: a tal fine, assume centrale importanza l’analisi di carattere comparatistico, che coinvolge la Banca Centrale Europea, la Federal Reserve, la Banca d’Inghilterra e la Banca del Giappone. Il secondo capitolo, intitolato “Governo della moneta e politica monetaria nella Costituzione”, contiene, anzitutto, una meditata lettura dei lavori preparatori della Costituzione ed, in particolare, di quelli condotti dalla Commissione presieduta da G. De Maria, alla quale si affianca lo studio della dottrina pubblicistica e della giurisprudenza costituzionale che, nel corso degli anni, hanno affrontato le questioni che attengono alla stabilità monetaria e, nello specifico, alla sua collocazione nella gerarchia dei valori costituzionali: una simile ricostruzione pone in luce come, nel disegno originario della Carta fondamentale, la difesa del metro monetario, pur rappresentando un bene di rango costituzionale, non possa essere reputata una finalità da perseguire in via assoluta e sottratta, quindi, ad ogni possibile bilanciamento. Il terzo capitolo, poi, inizia con un ampio esame della letteratura che ha avuto modo di esprimersi sui margini di autonomia riconosciuti alla Banca d’Italia prima dell’attuazione delle riforme funzionali all’adesione del nostro paese all’Unione economica e monetaria. Lo stesso, inoltre, indaga una delle principali novità introdotte dal Trattato di Maastricht nell’ambito del governo della moneta, ovverosia l’elevazione della stabilità dei prezzi a fine unico ed assoluto della politica monetaria dell’Eurozona, nonché le conseguenze di una simile innovazione: l’isolamento dell’obiettivo de quo, infatti, ha determinato un netto rovesciamento dell’opzione fatta propria Costituenti, eliminando tra l’altro l’idea, precedentemente consolidata, della subordinazione della politica monetaria alla politica economica. Il capitolo conclusivo ospita le riflessioni del dottorando in merito alla struttura ed al modus operandi del Sistema Europeo delle Banche Centrali, nonché alla compatibilità dei medesimi con il c.d. controlimite costituito dal principio democratico: infatti, se, da un lato, la Banca Centrale Europea – come ognuno ormai sa – dispone di poteri di notevole impatto sulla vita di ogni cittadino del Vecchio continente, dall’altro, sembra mancare qualunque momento di vera responsabilizzazione dell’istituzione in parola, la quale, anzi, rimane gelosamente affezionata a pratiche di segretezza ormai abbandonate da tutte le altre banche centrali. La criticità appena evidenziata appare, peraltro, acuita da due ulteriori fattori: in primis, dall’interpretazione estensiva che la l’Eurotower dà al proprio mandato, la quale ha indotto il Tribunale costituzionale tedesco al sollevare il ben noto rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia dell’Unione Europea; in secondo luogo, dalla impossibilità di far valere il suddetto controlimite nell’ambito dell’ordinamento italiano, che non conosce meccanismi di accesso individuale al sindacato di legittimità costituzionale, paragonabili a quelli che contraddistinguono l’esperienza tedesca e quella spagnola.
Rubechi, Massimo <1979>. "La forma di governo regionale nel diritto vivente." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/510/1/TesiMassimoRubechi.pdf.
Full textRubechi, Massimo <1979>. "La forma di governo regionale nel diritto vivente." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/510/.
Full textCARRER, Matteo (ORCID:0000-0002-2558-3455). "Il principio di sussidiarietà: dalle regole costituzionali all'azione di governo." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2010. http://hdl.handle.net/10446/589.
Full textSORRENTINO, EDOARDO. "BANCA CENTRALE, FORMA DI GOVERNO ITALIANA E INTEGRAZIONE EUROPEA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2023. https://hdl.handle.net/2434/955257.
Full textBillè, Roberta <1978>. "Qualità della legge e forme di governo. Controlli e garanzie costituzionali in prospettiva comparata." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/750/1/Tesi_Bille_Roberta.pdf.
Full textBillè, Roberta <1978>. "Qualità della legge e forme di governo. Controlli e garanzie costituzionali in prospettiva comparata." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/750/.
Full textContieri, Andrea <1993>. "Il "posto" del Presidente del Consiglio dei ministri tra attività di governo e coordinamento inter-istituzionale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amsdottorato.unibo.it/10014/1/TESI%20%2522IL%20POSTO%20DEL%20PCM%2522%20AC%20DEF..pdf.
Full textThe present thesis deals with the evolution of the role of the President of the Council of Ministers within the operating mechanisms of the Italian form of government. The systematic reconstruction of this institutional figure has always been in the background of more complex analyses concerning the parliamentary form of government. While the “Statuto Albertino” did not even mention such role, various unsuccessful attempts to regulate the president’s prerogatives with legislative acts were made during the “periodo statutario”. Then, an obscure definition given in the Article 95 of the Italian Constitution allowed divergent interpretations on the position of the President of the Council within the governmental structure, until the late implementation of the constitutional provision, in Law No. 400/88, managed to have expressly recognised the constitutional attributions of this figure. Thus, the aim of this research is to reconstruct the constitutional ‘role’ of the PCM, especially on the basis of recent developments in the national form of government. In this sense, the interpretation of the constitutional role of the President of the Council we propose in this research is not limited to the coordination and direction of activities within the Council of Ministers. On the contrary, the role is interpreted in a broader sense. In fact, it encompasses the coordination of public government policies and is functional to the performance of a ‘systemic’ coordination of the entire constitutional structure. Such coordination is made possible also through the determination of inter-institutional procedures, involving various governmental structures, the Parliament and different levels of government, including the supranational ones.
GAZZARETTI, Angelo. "I mutevoli equilibri tra parlamento e governo. Italia e Regno Unito in una prospettiva comparata." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28805.
Full textUrban, Francesco <1991>. "Il concetto di “autodifesa collettiva” di Abe Shinzō : Analisi sugli effetti delle nuove posizioni del Governo Abe, nel processo di interpretazione dell’Articolo 9 della Costituzione." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15616.
Full textMUTTONI, SILVIA. "IL GOVERNO DELLE INFRASTRUTTURE: IL CASO AUTOSTRADALE." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3422854.
Full textLe infrastrutture, in particolare quelle di trasporto, nella loro qualità di “opere necessarie e strumentali allo svolgimento di attività economiche o indispensabili per (…) consentire la vita delle persone e delle comunità e migliorarne le condizioni” , sono le protagoniste di questa ricerca. Dopo averne studiato l’importanza quali condizioni di sviluppo socio-economico e parametro di competitività – per l’appunto -, la prima parte del lavoro tenta di definirle e di individuarne i tratti peculiari. Ne emerge un quadro interessante, fatto di incredibili potenzialità ma anche di rischi e paradossi. Le infrastrutture sono, infatti, beni pubblici e strumento per l’erogazione di servizi essenziali, ma presuppongono da sempre il coinvolgimento dei privati per il loro finanziamento, la loro realizzazione, la loro gestione; sono monopoli naturali e legali, ma non possono prescindere dal mercato e dalla concorrenza; appartengono al novero delle infrastrutture di rete, a carattere non duplicabile, e, dunque, richiedono di essere oggetto di scelte politiche nazionali, unitarie e lungimiranti, ma attraversano territori ed intersecano comunità che sempre più spesso non condividono queste scelte; sono parametro di ricchezza, ma di enormi risorse hanno pure bisogno, soprattutto nella loro fase di attivazione, e sono, dunque, particolarmente sensibili alle contingenze economico-finanziarie. La reale consistenza del c.d. gap infrastrutturale italiano, di cui si dà – sempre nella prima parte della tesi – ampio conto, impone, però, di andare oltre la ricognizione della realtà, per investigare le cause di un deficit importante e individuare linee-guida e proposte serie di sviluppo. La complessità del settore rende opportuno svolgere questa più approfondita analisi con riguardo ad una singola infrastruttura di trasporto, ritenuta significativa: quella autostradale. Allo studio delle infrastrutture autostradali è dedicata la seconda parte del lavoro. In essa, dopo una necessaria introduzione storica, si ripercorrono e analizzano tutti i principali momenti del governo delle autostrade: dalla programmazione delle opere, alla loro pianificazione, dal reperimento dei finanziamenti necessari, fino alla loro gestione, passando attraverso l’altrettanto cruciale e delicata fase della loro realizzazione. Il tutto dando conto delle numerose e non sempre coerenti riforme legislative intervenute durante il triennio di ricerca. I risultati raggiunti mediante l’osservazione empirica del settore autostradale consentono, poi, nella terza parte del lavoro, l’individuazione delle principali cause del deficit infrastrutturale che affligge il Paese, per ciascuna delle quali diviene anche possibile prospettare una o più soluzioni concrete. All’ultima parte della tesi è affidato, poi, l’ambizioso compito di trarre dai risultati raggiunti mediante lo studio del sistema infrastrutturale di trasporto alcune considerazioni a carattere più generale con riferimento ai rapporti tra lo Stato e l’economia, ma anche, infine, alla forma di Governo e la forma di Stato. L’inadeguatezza del governo infrastrutturale, infatti, non è che l’ennesimo riscontro della crisi della legge e delle istituzioni rappresentative e della confusione tra le funzioni che lo Stato di diritto imporrebbe separate. In questo contesto nascono e prosperano nuovi e opachi processi decisionali, altrimenti detti di governance, che surrogano la democrazia classica, pur essendo con essa difficilmente compatibili. Processi dei quali è necessario prendere consapevolezza.
D'ALFONSO, Luciano. "Il governo territoriale regionale e il tessuto imprenditoriale: tra esigenze di semplificazione, velocizzazione e innovazione." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2017. http://hdl.handle.net/11695/74912.
Full textThis research work is oriented to the analysis of the many factors that have led to the slowdown in Italy’s growth, especially from a perspective of comparison with the different development processes followed by other European countries. The analysis aims to verify the real effects that similar dilations of procedural timing have produced on the territory’s government, on the production fabric and on the ability to reproduce results in terms of employment and enterprise opportunities. In this regard, a key review of the main legal reforms currently in the field is to be found, such as the simplification measures provided for in Law 125/2014 or those in favor of the South, which have recently been approved by parliament. The real and current perspective change is the fact that all these acquisitions of administrative science need to be rethought also in the light of the new role recognized to Territorial Regional Governments and Local Authorities in the past instead marginalized by the decision-making processes of interest for the development of the country's economic and entrepreneurial fabric.
MILANI, BARBARA. "La responsabilità penale dei componenti del Governo nell'esperienza italiana e nel diritto comparato." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/46922.
Full textZANONI, DAVIDE. "LA FABBRICA DEL PLURALISMO. IL GOVERNO DELLA CONFLITTUALITA' SOCIALE DA PARTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE ALLA LUCE DELLE PIU' RECENTI MODIFICHE DEL SUO PROCESSO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/130965.
Full textThe work enquires the transformation of the Italian constitutional justice in the light of the procedural reform recently introduced by the Italian Constitutional Court. On January 8th 2020, the Court has opened the proceeding to stakeholders (labelling them as amici curiae) and to the opinion of well-known experts, amending the Supplementary Rules on Proceedings. According to the press release of the Press Office of the Court «from now on, civil society too will be able to make its voice heard on issues discussed before the Constitutional Court». To fully grasp the implications of such a novelty, it seems necessary a work of (re-)definition of the relevant concepts used by the Court and legal scholars, since in the relevant literature they present a varied and heterogeneous series of uses. For instance, in order to explain the rationale of the reform, legal doctrine may even go so far as to speak of «citizens’ participation» in the constitutional adjudication process, «democratization» of the control of constitutionality or even of enactment of an «instrument of political mobilization by the means the legal discourse», without clarifying which cultural basis of reference they are relying on. Indeed, constitutional scholars seem to import concepts and conceptions from other fields of investigation or literature (for instance political theory, philosophy and social sciences) without taking into account the theoretical ramifications and practical consequences they involve. Relying on French postmodernism and the Marxist inheritance of Critical legal studies, the work aims on the contrary to study how underlying moral and political assumptions intervene in the judicial decision-making activity and the scientific quest. Such normative conceptions - which are traditionally swept under the rug by legal orthodoxy - can hardly be eradicated, yet can be accounted for: understanding, and then highlighting their relevance to practical reasoning before Courts lies at the heart of the research. The thesis is thus divided into two parts dedicated respectively to the concepts of amicus curiae and expert. Each part has been then divided into two sub-sections: in the first one I have made an exposition of the use of the concept in the discourse of legal scholars, while in the second one I have studied the theoretical and practical outcomes of the analysis, especially with reference to their impact on legal argumentation because, as stated above, I start from the premise that there is a very close connection between the operational choices of scholars and their vision of law so that it is possible to bring out the hidden normative agendas of legal scholars and of the Court itself in each historical moment. In the case of the amicus curiae this result is self-evident because of the legal doctrine that identifies in the procedural field the privileged ground to obliterate the boundary between political activism and judicial disputes resolution. Combining internalism and externalism, I have been then able to understand the ratio of amicus curiae. The conclusion is indeed that the concept serves to prevent illiberal drifts in the government by the Court of social conflict when it comes to the use of its interpretive and non-interpretive techniques. In the second part dedicated to the renowned experts, given the same methodological background, I have studied the influence of the different technical-scientific rationalities on legal reasoning. Building on that, I reached the conclusion that the Court equally defends its institutional position in the social environment not by disregarding the pluralism which it cannot tame through its technical legitimation, but rather by mimicking the other systemic rationalities through the internalization of their points of view in its own language.
DOMENICALI, Caterina. "Il Governo legislatore. La decretazione d'urgenza tra crisi economico-finanziaria e vincoli europei." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2014. http://hdl.handle.net/11392/2388928.
Full textDONDI, Sebastiano. "POTERE E CONTROPOTERI Gli argini giuridici al potere maggioritario nella dinamica della forma di governo in Italia e in Francia." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2013. http://hdl.handle.net/11392/2388889.
Full textTRANCOSSI, STEFANO. "GLI STANDARD COSTITUZIONALI PER LA TUTELA DEL DIRITTO DI VOTO NELLE LEGGI ELETTORALI DEI DIVERSI LIVELLI DI GOVERNO: APPLICAZIONE UNIFORME O DIFFERENZIATA?" Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2021. http://hdl.handle.net/2434/823130.
Full textSgro', F. "ASPETTI E PROBLEMI ATTUALI DEL BICAMERALISMO ITALIANO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2010. http://hdl.handle.net/2434/150214.
Full textPattaro, Elena <1987>. "I "governi del Presidente"." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6899/1/Tesi_bozza_marzo2015DEF.pdf.
Full textThe subject of the research is the so-called "Head of State’s governments". This formula refers to the constitutional role of the President in relation to the appointment of the prime minister, the formation and dissolution of governments, and so on. In other word, main issue is whether the enlargement of powers of the Head of State in Italy is compatible with the Constitution. The research has two purposes. The first one is to investigate what exactly the constitutional doctrine means with "Head of State’s government". The second one is to evaluate the compatibility of this kind of government with the Italian parliamentary form of government. The thesis contains the analysis of role of the praxis and the constitutional conventions in the evolution of the prerogatives of the Head of State in the formation of the governments. The thesis is structured as follows. It contains two main parts, according to a division in two main periods of the Italian Republic history (the First Republic and the Second Republic). Each part contains chapters, which are related to political phases. In fact, the activity of the Head of State is strictly influenced by the political context. Moreover, each paragraph is committed to a Head of State and gives information on the election, the governments, and other relevant topics (such as the moral suasion prerogative, the dissolution of the Parliament and some important historical events).
Pattaro, Elena <1987>. "I "governi del Presidente"." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6899/.
Full textThe subject of the research is the so-called "Head of State’s governments". This formula refers to the constitutional role of the President in relation to the appointment of the prime minister, the formation and dissolution of governments, and so on. In other word, main issue is whether the enlargement of powers of the Head of State in Italy is compatible with the Constitution. The research has two purposes. The first one is to investigate what exactly the constitutional doctrine means with "Head of State’s government". The second one is to evaluate the compatibility of this kind of government with the Italian parliamentary form of government. The thesis contains the analysis of role of the praxis and the constitutional conventions in the evolution of the prerogatives of the Head of State in the formation of the governments. The thesis is structured as follows. It contains two main parts, according to a division in two main periods of the Italian Republic history (the First Republic and the Second Republic). Each part contains chapters, which are related to political phases. In fact, the activity of the Head of State is strictly influenced by the political context. Moreover, each paragraph is committed to a Head of State and gives information on the election, the governments, and other relevant topics (such as the moral suasion prerogative, the dissolution of the Parliament and some important historical events).
Rudan, Paola <1978>. "Dalla costituzione al governo. Jeremy Bentham e le Americhe." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/193/1/Rudan._Jeremy_Bentham_e_le_Americhe.pdf.
Full textRudan, Paola <1978>. "Dalla costituzione al governo. Jeremy Bentham e le Americhe." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/193/.
Full textDentilli, Abramo. "Il rapporto fra territorialità e personalità, nell'ottica dell'organizzazione gerarchica, specialmente canonica." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3425361.
Full textLa tesi verte sulla territorialità e personalità quali criterî di collegamento, specialmente dal punto di vista del Diritto canonico. In particolare, si verifica la fondatezza della diffusa opinione dottrinale per cui, sino al Vaticano II, la categoria della Chiesa particolare sarebbe stata trascurata od, almeno, intesa come avente il territorio quale elemento costitutivo. Così, nel primo capitolo, si studiano i concetti della territorialità e della personalità dal punto di vista "laico"; segue, nel secondo capitolo, la trattazione circa le fonti bibliche, mentre, nel terzo, si forniscono alcune coordinate storiche. Nel quarto capitolo, vengono analizzati l'ultimo Concilio e gli sviluppi normativi derivanti; infine, nel quinto capitolo, si affrontano i criterî territoriale e personale dal punto di vista dell'organizzazione gerarchica canonica. Nelle conclusioni, preso atto che il livello dell'ecclesia particularis non era assente prima del Vaticano II e che, soprattutto, non vigeva una concezione del territorio quale elemento costitutivo della Chiesa, si propone una personale soluzione con cui affrontare il tema dell'organizzazione gerarchica canonica.
Dondi, Sebastiano. "Pouvoirs et contrepouvoirs : les limites juridiques au pouvoir majoritaire dans la dynamique du regime politique en Italie et en France." Thesis, Paris 10, 2013. http://www.theses.fr/2013PA100056.
Full textThis PhD dissertation consists in a comparative study of veto players (or counter-powers) that, according to Italian and French Constitution, aim at affect the legislative activity of the executive and majoritarian power and of its majority in the Parliament, i.e. laws and decrees-law. They are summarily: the referendum, the opposition parties, the head of the State, the Conseil d’Etat and the constitutional justice. The research, after the initial chapter regarding an innovative classification of veto powers which describes them with a dogmatic approach, explores in depth the existing relations among veto players and their interactions with Power. The methodology is based on an empirical and systematic analysis of some classic case-studies
Il lavoro di ricerca è uno studio comparato tra Italia e Francia dei contropoteri che, secondo Costituzione, intervengono sul prodotto del lavoro del Potere maggioritario, le leggi e i provvedimenti di rango primario. Si tratta del referendum, l’opposizione parlamentare, il capo dello Stato, il Conseil d’Etat e la giustizia costituzionale. La tesi, dopo un capitolo iniziale dedicato ad una innovativa classificazione dei poteri di veto idonea a inquadrarli dogmaticamente, si propone di indagare in profondità le relazioni che legano fra di loro gli organi di contropotere e come questi interagiscano con il Potere. La metodologia utilizzata è innovativa e si basa su un’analisi empirica basata su casi esemplari e basata sul metodo sistematico
LAZZARINI, EMILIA. "L¿EDILIZIA DI CULTO TRA LIBERTÀ COSTITUZIONALI E GOVERNO DEL TERRITORIO: LA LEGGE N. 12 DEL 2005 DELLA REGIONE LOMBARDIA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/352130.
Full textBORRONI, MARIA GRAZIA ELEONORA. "LA PRASSI DELLA CONTRATTAZIONE TRA STATO E REGIONI NEI GIUDIZI IN VIA PRINCIPALE. QUANDO I GOVERNI 'NEGOZIANO' IL CONTENUTO DELLE LEGGI: PROFILI CRITICI E PROSPETTIVE DI RIFORMA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2017. http://hdl.handle.net/2434/490619.
Full textMichelotti, C. "La potesta' regolamentare comunale in materia edilizia dopo la riforma del titolo V della costituzione." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2006. http://hdl.handle.net/2434/64425.
Full textEvangelista, Roberto. "Comunità e natura. immaginazione e razionalità in Spinoza." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3421880.
Full textQuesto lavoro, cerca di ripercorrere il rapporto fra immaginazione e razionalità e considerare la relazione fra comunità e natura in Spinoza. Questi rapporti hanno immediata connessione con la riflessione politica e con la teoria delle forme di governo e dei meccanismi di potere.
FRANCAVIGLIA, MICHELE. "Procedimento legislativo e forma di governo nell'esperienza costituzionale italiana." Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/11573/917326.
Full textBARDOTTI, LORENZO. "'Governo parlamentare': nascita di una categoria politica nella cultura costituzionale italiana tra Ottocento e Novecento." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/2158/1119920.
Full textBENVENUTI, SARA. "Corte o corti? La tutela dei diritti fondamentali in Francia tra cooperazione e competizione." Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/2158/817274.
Full textSTEGHER, GIULIASERENA. "Regolamenti parlamentari e forma di governo: il caso italiano." Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/11573/1248643.
Full textCARUSO, LUCIO ADALBERTO. "Gli strumenti del Governo per l'attuazione dell'indirizzo politico." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/11573/1464852.
Full textGiannelli, Matteo. "Gli accordi in forma semplificata tra questioni di costituzionalità ed evoluzione della forma di governo." Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/2158/1247496.
Full textCASANOVA, DANIELE. "Eguaglianza del voto e sistemi elettorali. Profili costituzionali." Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/11573/1253626.
Full textNARDI, FRANCESCO. "L'incidenza del Patto di stabilità e crescita sull'equilibrio costituzionale dei poteri." Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/11573/925126.
Full textFERRARO, SIMONE. "Alle radici della Costituzione materiale." Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/11573/907300.
Full textVERNATA, ANDREA. "L'ufficio parlamentare di bilancio." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/11573/1341976.
Full textCAIANIELLO, LUCA. "Il diritto delle coste." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1196764.
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