Academic literature on the topic 'Giusto processo di prevenzione'

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Journal articles on the topic "Giusto processo di prevenzione"

1

Italia, Eugenia. "Un giusto giudice per un giusto processo: giudici onorari tra collegio e ufficio del processo." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (April 2022): 64–76. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-003006.

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Abstract:
La riforma introdotta dalla legge 26 novembre 2021, n. 206 impone una riflessione profonda sul ruolo dei giudici onorari che da «giudici» diventano «ausiliari». La riflessione impone però una panoramica a largo raggio, in senso diacronico, ripercorrendo l'evoluzione delle funzioni dei giudici onorari, e in senso ontologico, indagando e fissando il fondamento della giustizia minorile. Si arriverà alla conclusione che la prevista soppressione della collegialità integrata dai giudici onorari mina l'essenza stessa della giustizia minorile e in ragione di questa gravità deve essere ripristinata. Per una effettiva tutela non è sufficiente prevedere un «giusto» processo se al contempo non è previsto un «giusto» giudice, multidisciplinare, competente a rispondere efficacemente ai bisogni di questo comparto specifico della giustizia.
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Avarotti, E., and R. Gangitano. "L'osteoporosi in Italia oggi." Rivista di Neuroradiologia 15, no. 4 (August 2002): 431–37. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500412.

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Abstract:
L'andamento e la diffusione della Osteoporosi assume sempre maggiore rilevanza dato l'aumento continuo della vita media della popolazione. Per tale motivo valutati gli eventi finali della malattia Osteoporosi rappresentati da fratture del femore prossimale, delle vertebre e del polso e valutate sia l'incidenza che i costi per il sistema sanitario, gli Autori vogliono porre il giusto accento sugli aspetti terapeutici più moderni quali la Vertebroplastica ed il Trattamento Ortopedico delle fratture, come anche sulla terapia farmacologica di prevenzione. La patologia osteoporotica stante la sempre maggiore presenza nella popolazione mondiale ed italiana in particolare di soggetti anziani con incremento della aspettative di vita media, non può più essere sottovalutata. Il gap fra la esatta conoscenza dei rischi del paziente osteoporotico e la giusta e tempestiva intrapresa di una terapia preventiva deve essere ancora compreso e colmato.
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3

Acierno, Maria. "La tutela dello straniero nel processo civile." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 1 (May 2011): 50–72. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-001004.

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Abstract:
1. La garanzia costituzionale del giusto processo - 2. Il modello camerale: le ragioni della semplificazione - 3. Uniformitŕ e differenze nei procedimenti riguardanti lo straniero. Il procedimento di controllo delle misure di allontanamento del cittadino comunitario - 4. Le condizioni di accesso al processo nei tre gradi della giurisdizione ordinaria - 5. Il rapporto tra procedimenti giurisdizionali ed amministrativi relativi alla condizione dello straniero nel territorio dello Stato: i giudizi sulle misure di protezione internazionale.
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Danovi, Alessandro, and Serena Maurutto. "La responsabilità degli organi sociali nella riforma del diritto della crisi d'impresa. Un'interpretazione azienda." CORPORATE GOVERNANCE AND RESEARCH & DEVELOPMENT STUDIES, no. 2 (January 2022): 121–45. http://dx.doi.org/10.3280/cgrds2-2021oa12562.

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Abstract:
La responsabilità degli organi di governance, nel contesto delle procedure concorsuali, ha visto nel tempo alterne interpretazioni. Il presente contributo propone una razionalizzazione in chiave aziendalistica per evitare il rischio di riconoscere una natura inopportunamente oggettiva alla fattispecie.Nesso di causalità e misurazione del danno vengono riletti con la lente delle teorie manageriali e della creazione di valore, in modo da ottenere una valutazione più oggettiva che funga da giusto equilibrio tra tendenze eccessivamente garantiste e approcci inopportunamente deterministici. Il superamento di tale determinismo si perfeziona con la proposta di un metodo di stima del danno liquidabile, che si sostiene proprio sulla logica decrementale della misurazione del valore distrutto, in luogo di quella meramente contabile del profitto.Nell'attuale contesto di riforma del diritto della crisi, soprattutto alla luce del dovere di agire in prevenzione come disposto dal novellato art. 2086 c.c., non si può prescindere da una valutazione di ciascun atto di gestione, nel contesto specifico dell'azienda in cui esso è compiuto superando approcci pericolosamente generalisti.
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5

Montaruli, Valeria. "Il procedimento camerale minorile tra l'esigenza primaria di tutela dei minori e giusto processo." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (September 2020): 120–28. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-001012.

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Abstract:
L'articolo analizza il rapporto tra l'attività dei servizi sociali e la giurisdizione minorile e ordinaria, nei suoi diversi momenti (introduzione, istruttoria, esecuzione), il suo rapporto con la consulenza tecnica, la sua compatibilità con il principio del giusto processo e la sua valenza probatoria. Conclude formulando, de iure condendo, ipotesi di lavoro per una riforma organica del procedimento di volontaria giurisdizione.
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6

Luzi, Eleonora, F. Esposito, F. Damato, M. Cestari, S. Ricci, and L. Petrone. "Il minore vittima di abusi sessuali e le garanzie del giusto processo penale." International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 1, no. 1 (April 28, 2018): 129. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2018.n1.v1.1174.

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Abstract:
Nei procedimenti penali aventi ad oggetto l’accertamento della condotta di abuso sessuale a danno di minore, fra le fasi più delicate, vi è quella inerente l’acquisizione delle dichiarazioni della giovane vittima specie se in tenera età.E’ pacifico che l’assunzione della testimonianza di un minore, perché tale, deve avvenire con criteri e modalità che abbiano quale obiettivo principale, quello della tutela del minore stesso. Il sistema penale italiano a tutt’oggi rileva l’assenza di un organico sistema di protezione del minore vittima di abusi; manca una specifica disciplina da parte del legislatore, della testimonianza del soggetto minore di età.Secondo quanto disposto dall’art. 196, comma 1 e 2 c.p.p.“Ogni persona ha la capacità di testimoniare” tuttavia “qualora, al fine di valutare le dichiarazioni del testimone, sia necessario verificarne l’idoneità física o mentale a rendere testimonianza, il giudice anche di ufficio può ordinare gli accertamenti opportuni con i mezzi consentiti dalla legge”.Più efficacemente la Carta di Noto all’art. 10 raccomanda per i minori di anni dodici e salvo casi eccezionali “che sia sempre disposta perizia al fine di verificarne la idoneità a testimoniare sui fatti oggetto d’indagine”, salvo al giudice valutare l’attendibilità della testimonianza resa.E’ possibile allora per il decidente, accertare la veridicità della condotta abusante dal racconto del minore, prescindendo dall’ausilio del parere tecnico di un perito, ovvero senza aver prima disposto una perizia psicologica sul bambino?L’orientamento giurisprudenziale prevalente negli ultimi anni, conferma il prevalere del principio cosiddetto della valutazione onnicomprensiva, per cui “in tema di reati sessuali su minori in tenera età, è illegittimo, per violazione del principio della formazione della prova in contraddittorio, il rifiu to dei giudice di disporre una perizia psicologica, al fine di accertare l’aderenza alla realtà o meno della narrazione dei fatti, in dipendenza di eventuali elaborazioni fantasiose proprie dell’età o della struttura personologica del minore”1.
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7

Paci, Calogero Gaetano. "Il fenomeno del riciclaggio tra effettivitŕ criminale e quadro normativo di riferimento." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 5 (December 2011): 58–66. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-005005.

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Abstract:
1. La fase preventiva e gli esiti applicativi / 2. La fase repressiva del processo economico del riciclaggio / 3. L'integrazione tra gli strumenti della repressione penale e quelli delle misure di prevenzione.
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Perini, Rosaria. "La classe di esercizi per "dar voce alla propria voce"." GROUNDING, no. 2 (January 2013): 77–84. http://dx.doi.org/10.3280/gro2012-002006.

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Abstract:
Per l'autrice voce e classi di esercizi bioenergetici costituiscono un interessante binomio nel processo di crescita personale collegato all'esperienza corporea. Nell'ambito delle classi di esercizi bioenergetici la voce č considerata strumento di liberazione. Imparare a "dar voce alla propria voce" dŕ spazio alla creativitŕ e all'espressione di sé, fa sentire vivi in un corpo vibrante e si puň percepire il valore personale esprimendolo nella capacitŕ di volere, desiderare e raggiungere ciň che si sente veramente giusto per se stessi in armonia con il mondo circostante.
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9

Galeotti, P. "Il ruolo dell'infermiere in ambulatorio di nefrologia." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 4 (January 26, 2018): 50–56. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1174.

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Abstract:
Lo scopo di questo articolo è quello di definire la figura dell'infermiere dell'Ambulatorio di Nefrologia in relazione a tutte le attività infermieristiche svolte dalla prima visita del paziente al follow-up. Una figura infermieristica complessa che, oltre alla formazione di base deve aver acquisito una cultura nefrologica specifica sia attraverso l'esperienza che attraverso la formazione continua. Vengono definite le aree di competenza nefrologica: educazione alla salute, prevenzione delle complicanze nei diversi stadi della MRC, assistenza alla ricerca clinica, idoneità al trapianto e follow-up. Particolare importanza viene data alla multidisciplinarietà, al lavoro in team per garantire al paziente e alla famiglia la presa in carico globale per tutto il percorso di cura e di uscita dalla malattia. Viene inoltre sottolineato che maggiore attenzione e sorveglianza nella prevenzione e nel processo di donazione da vivente portano nel tempo risparmio per il sistema sanitario nazionale e qualità di vita migliore per l'intero nucleo familiare dal paziente. (sian) (nursing)
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10

Lello, Stefano, Giovanni Scambia, and Anna Capozzi. "Terapia ormonale sostitutiva e osteoporosi postmenopausale." L'Endocrinologo 23, no. 1 (February 2022): 61–64. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-022-01030-7.

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Abstract:
SommarioL’osteoporosi postmenopausale è un processo per il quale il tessuto osseo sviluppa una fragilità risultando più suscettibile alle fratture anche per traumi che solitamente non comporterebbero tali eventi. La carenza estrogenica è un punto fondamentale nella patogenesi dell’osteoporosi. La TOS rappresenta un trattamento di scelta nella prevenzione della osteoporosi e delle fratture correlate, soprattutto nei primi anni di postmenopausa.
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Dissertations / Theses on the topic "Giusto processo di prevenzione"

1

ALBANESE, DARIO. "MISURE DI PREVENZIONE PERSONALI E GIUSTO PROCESSO. UN EQUILIBRIO POSSIBILE IN UN SISTEMA AI CONFINI DELLA GIURISDIZIONE PENALE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2020. http://hdl.handle.net/2434/713487.

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Abstract:
La tesi, intitolata “Misure di prevenzione personali e giusto processo”, ha ad oggetto i profili processuali del sistema di prevenzione personale disciplinato dal d.lgs. 159/2011. L’elaborato si articola in quattro capitoli. Il primo capitolo è dedicato all’evoluzione storica del procedimento di prevenzione. In particolare, viene messo in luce come, dalla fine del XIX secolo a oggi, si sia lentamente passati da un procedimento avente natura amministrativa – quello delle misure di polizia – a un processo cui è pacificamente riconosciuta natura giurisdizionale. Il secondo e il terzo capitolo sono dedicati alla ricostruzione della disciplina vigente. In particolare, nel secondo capitolo vengono analizzati i profili “statici” della materia e vengono messe in luce le interferenze tra il processo di prevenzione e il processo penale, mentre nel terzo capitolo viene illustrata la disciplina del procedimento, alla luce dell’elaborazione giurisprudenziale. Il quarto capitolo, infine, è dedicato ad alcuni spunti di riflessione per la costruzione di un “giusto processo di prevenzione personale”. In un’ottica de jure condendo, si propone di seguire tre diverse linee evolutive. Per prima cosa, viene auspicata una “riscoperta” del principio di proporzionalità in materia preventiva, in modo da consentire l’applicazione delle sole misure ritenute idonee a fronteggiare le diverse forme di pericolosità prese in considerazione dal legislatore. In secondo luogo, l’autore indica quali passi in avanti potrebbero essere ancora compiuti sul piano delle garanzie difensive, al fine di attuare i principi del giusto processo sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Infine, l’autore osserva che per porre rimedio alle interferenze tra processo penale e processo di prevenzione occorrerebbe un mutamento delle fattispecie preventive, individuando delle condotte sintomatiche di pericolosità che non si identificano con fatti penalmente rilevanti.
The dissertation, entitled “Personal preventive measures and fair trial”, concerns procedural aspects of the personal preventive system as regulated by Legislative Decree 159/2011. The dissertation is structured in four chapters. The first chapter deals with the historical evolution of prevention trial. In particular, it underlines how, from the end of XIX century up to the present days, the prevention trial slowly passed from having administrative nature – that of police measures – to having indisputably recognized jurisdictional nature. The second and the third chapters are aimed at providing a reconstruction of the current legislation in force. In particular, the second chapter analyses the “static” aspects of the subject matter and focus the attention on the interference between prevention trial and criminal trial, while the third chapter illustrates the rules governing the prevention trial, in light of the case law. The fourth chapter is aimed at providing some insights for the structuring of a “fair personal prevention trial”. In a de jure condendo perspective, the author proposes to follow three different evolution lines. First, the author wishes a “re-discovery” of the principle of proportionality in the preventive sector, so as to allow the application of only those measures deemed appropriate to deal with the different forms of danger taken into account by the legislator. Secondly, the author indicates what progress could still be made in terms of defensive guarantees, in order to implement the principles of fair trial established by the Constitution and the European Convention on Human Rights. Finally, the author observes that in order to remedy the interference between the criminal trial and the prevention trial, a change in the type of offence would need to be made, by identifying behaviours which are symptomatic of danger and which are not associated with criminally relevant facts.
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Dotti, Federica. "Diritti della difesa e contraddittorio : garanzia di un giusto processo ? : spunti per una riflessione comparata del processo canonico e statale /." Roma : Ed. Pontificia Univ. Gregoriana, 2005. http://www.gbv.de/dms/spk/sbb/recht/toc/483578363.pdf.

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VALDEZ, PEREIRA FREDERICO. "Giusto processo penale e giusta decisione tra rispetto delle garanzie processuali e finalità di accertamento della verità." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2019. http://hdl.handle.net/11571/1243946.

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Abstract:
Il tema affrontato nella tesi è quello della misura in cui è possibile parlare di preoccupazione circa la qualità dei risultati, la correttezza della decisione (o la verità) nell'ambito della clausola del giusto processo. In altre parole, la questione principale che guida il lavoro è di esaminare se la giustizia della decisione è presente e pertanto tutelata dalla clausola costituzionale del giusto processo. Il presente studio mette in discussione l'importanza della corretta ricostruzione del tema storico all'interno del processo penale, movendo dalla domanda se la garanzia del giusto processo implichi anche la preoccupazione per la veridicità dell'enunciato storico formulato nella decisione, come esigenza indispensabile per un risultato equo, e, di conseguenza, come condizione sine qua non per una giustizia processuale. Sebbene il menzionato canone di giustizia del processo venga di solito riportato alla salvaguardia dei diritti e garanzie processuali elementari degli imputati, il che induce molti autori a ritenere che il giusto processo si limiti a comprendere i diritti di difesa, si parte dall'ipotesi per cui si tratta di un precetto dal contenuto più ampio, tanto da ricomprendere anche la tutela della qualità della giurisdizione e dell'esito emanato alla fine del processo di accertamento delle responsabilità penale.
The theme dealt with in the thesis is that of the extent to which it is possible to speak of concern about the quality of the results, the correctness of the decision (or the truth) within the right process clause. In other words, the main issue guiding the work is to examine whether the justice of the decision is present and therefore protected by the constitutional clause of due process. The present study calls into question the importance of the correct reconstruction of the historical theme within the criminal process, moving from the question of whether the guarantee of due process also involves the concern for the veracity of the historical statement formulated in the decision, as an indispensable requirement for a fair result, and, consequently, as a condition sine qua non for a trial justice. Although the aforementioned court of justice of the trial is usually referred to the protection of the rights and procedural guarantees of the defendants, which leads many authors to believe that the right process is limited to understanding the rights of defense, we start from the hypothesis it is a precept with broader content, so as to include the protection of the quality of jurisdiction and the outcome issued at the end of the process of ascertaining criminal responsibility.
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Varone, Fabio <1976&gt. "Il diritto di difesa nel procedimento de libertate tra prova del fumus commissi delicti e giusto processo cautelare." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2989/1/Varone_Fabio_tesi.pdf.

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Abstract:
Il tema generale di ricerca oggetto della presente trattazione è rappresentato dal diritto di difesa nel procedimento de libertate. Esso costituisce un tema da sempre controverso, materia di vivaci e mai sopiti dibattiti sia in dottrina che in giurisprudenza, poiché si colloca in un punto nevralgico non solo del procedimento penale, ma, addirittura, dell’intero ordinamento giuridico di uno stato, poiché in esso si incontrano, e sovente si scontrano, le istanze di garanzia del cittadino contro indebite limitazioni ante iudicium della libertà personale, da un lato, e le esigenze di tutela della collettività e del processo dai pericula libertatis (inquinamento delle prove, rischio di fuga, pericolo di reiterazione dei reati), dall’altro. Detto in altri termini, il procedimento de libertate è esattamente il luogo in cui un ordinamento che voglia definirsi liberale, nella sua naturale e incessante evoluzione, tenta faticosamente di trovare un equilibrio tra autorità e libertà. Trattandosi, per ovvie ragioni, di un argomento vastissimo, che spazia dall’esercizio del diritto di difesa nella fase applicativa delle misure cautelari personali, alle impugnazioni delle misure medesime, dalla revoca o sostituzione delle stesse al giudicato cautelare sulle decisioni de libertate, etc., il campo della ricerca è stato circoscritto a due temi specifici che interessano direttamente il diritto di difesa, limitatamente alla fase dell’applicazione delle misure cautelari personali, e che presentano profili di originalità, per alcune importanti modifiche intervenute a livello sia di legislazione ordinaria che di legislazione costituzionale: 1) l’accertamento dei gravi indizi di colpevolezza; 2) il principio del contraddittorio nel procedimento cautelare, alla luce dell’art. 111 Cost. Siffatti temi, apparentemente disomogenei, sono, in realtà, profondamente correlati tra loro, rappresentando, per usare una locuzione spicciola, l’uno la “sostanza” e l’altro “la forma” del procedimento de libertate, ed insieme concorrono ad individuare un modello di giusto processo cautelare.
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Varone, Fabio <1976&gt. "Il diritto di difesa nel procedimento de libertate tra prova del fumus commissi delicti e giusto processo cautelare." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2989/.

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Abstract:
Il tema generale di ricerca oggetto della presente trattazione è rappresentato dal diritto di difesa nel procedimento de libertate. Esso costituisce un tema da sempre controverso, materia di vivaci e mai sopiti dibattiti sia in dottrina che in giurisprudenza, poiché si colloca in un punto nevralgico non solo del procedimento penale, ma, addirittura, dell’intero ordinamento giuridico di uno stato, poiché in esso si incontrano, e sovente si scontrano, le istanze di garanzia del cittadino contro indebite limitazioni ante iudicium della libertà personale, da un lato, e le esigenze di tutela della collettività e del processo dai pericula libertatis (inquinamento delle prove, rischio di fuga, pericolo di reiterazione dei reati), dall’altro. Detto in altri termini, il procedimento de libertate è esattamente il luogo in cui un ordinamento che voglia definirsi liberale, nella sua naturale e incessante evoluzione, tenta faticosamente di trovare un equilibrio tra autorità e libertà. Trattandosi, per ovvie ragioni, di un argomento vastissimo, che spazia dall’esercizio del diritto di difesa nella fase applicativa delle misure cautelari personali, alle impugnazioni delle misure medesime, dalla revoca o sostituzione delle stesse al giudicato cautelare sulle decisioni de libertate, etc., il campo della ricerca è stato circoscritto a due temi specifici che interessano direttamente il diritto di difesa, limitatamente alla fase dell’applicazione delle misure cautelari personali, e che presentano profili di originalità, per alcune importanti modifiche intervenute a livello sia di legislazione ordinaria che di legislazione costituzionale: 1) l’accertamento dei gravi indizi di colpevolezza; 2) il principio del contraddittorio nel procedimento cautelare, alla luce dell’art. 111 Cost. Siffatti temi, apparentemente disomogenei, sono, in realtà, profondamente correlati tra loro, rappresentando, per usare una locuzione spicciola, l’uno la “sostanza” e l’altro “la forma” del procedimento de libertate, ed insieme concorrono ad individuare un modello di giusto processo cautelare.
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Bertolino, Giulia <1975&gt. "Giusto processo civile e giusta decisione. Riflessioni sul concetto di giustizia procedurale in relazione al valore della accuratezza delle decisioni giudiziarie nel processo civile." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/119/1/TESI_DI_DOTTORATO_Giusto_processo_civile_e_giusta_decisione.pdf.

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Bertolino, Giulia <1975&gt. "Giusto processo civile e giusta decisione. Riflessioni sul concetto di giustizia procedurale in relazione al valore della accuratezza delle decisioni giudiziarie nel processo civile." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/119/.

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AYTANO, CHIARA. "Verso la semplificazione delle forme di tutela giurisdizionale dei diritti." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/202119.

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Abstract:
Oggetto della tesi è l’analisi delle forme di tutela c.d. deformalizzata in quanto improntata alla semplificazione delle regole di trattazione ed istruzione della causa in un’ottica acceleratoria e deflativa del contenzioso. Si indagano, in particolare gli aspetti della tutela sommaria, nelle diverse classificazioni dottrinali e nelle diverse applicazioni processuali - dal rito camerale al nuovo rito sommario - alla luce dei principi costituzionali del giusto processo e del diritto di difesa delle parti, nonché l’abrogato istituto del rito abbreviato societario, esaminato parallelamente all’analogo rito previsto nel processo amministrativo, il quale rappresenta un modello procedimentale che si auspica possa venir nuovamente adottato nel rito civile. Lo scopo della pur breve disamina è quindi quello di far proprio e di condividere il pensiero di quella della dottrina processual civilistica che ritiene che valorizzare l’elasticità delle forme processuali è sicuramente opportuno e funzionale alla giustizia civile, oltre che perfettamente è compatibile con il quadro costituzionale.
The theme of the thesis is the analyst of the form of safeguarding simplified because changed by of the basic rules of controlling and training in a lawsuit, from the point of view of speeding up and deflationary to the contentious. In particular, the enquires were made into the aspects of the safeguard summary, in its different classifications based on the authorities and the different trial applications, - from the chamber procedure to the new procedure summary – the light is on the main constitution of the correct trial and rights of the defence of the sides, although the annulling of the institution of the company abbreviated procedure, looked into side by side with the similar procedure expected in the administration trial, which represents a model process that one hopes can become newly adopted in the civil procedure. The aim of this brief close examination of this subject is therefore to show and share the idea of the authorities of the civil law trial that maintains and values the elasticity of the form of the trial and surely works properly in civil justice and also is perfectly compatible with the constitutional picture.
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9

PERALDO, GIANOLINO MARIO. "Determinazione della pena e garanzie nel processo penale di cognizione." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2022. https://hdl.handle.net/11567/1100963.

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Abstract:
La tesi si propone di analizzare la disciplina della commisurazione della pena all’interno del processo penale. Nella prima parte, vengono prese in considerazione le disposizioni contenute nella Codice penale e, in particolare, viene approfondito lo studio del potere discrezionale del giudice in materia sanzionatoria. Lo studio prosegue, poi, affrontando i profili processuali della commisurazione della pena e, in particolare, compie un’analisi della pena come oggetto di prova, come argomento del contraddittorio tra le parti e come punto della decisione sulla quale il giudice è tenuto a motivare adeguatamente. Preso atto della sostanziale mancanza di garanzie e di spazio che la determinazione della pena è riuscita a ritagliarsi nel processo penale italiano, la tesi si conclude con uno sguardo ai diversi modelli di commisurazione della pena (monofasico e bifasico) anche alla luce delle novità recentemente introdotte in materia penale dalla c.d. “riforma Cartabia” (d.lgs. 150/2022).
The thesis aims to examine the rules guiding the judge in the determination of punishment within the Italian criminal trial. In the first part, are analized the provisions contained in the Italian Criminal Code and, in particular, those that govern the judge’s discretionary power. The thesis, then, goes on to address the procedural aspects of the determination of punishment in terms of object of evidence, issue of confrontation between the parties to the trial and matter on which the judge is required to give adequate reasons within the judgement. After identifying the causes that have prevented sentencing from carving out a sufficient place for itself in the Italian criminal trial, the dissertation ends with an in-depth analysis of the different commisuration models (monophasic and biphasic) especcially in the light of the innovations recently introduced in the penal system by the so-called 'Cartabia reform' (d.lgs. 150/2022).
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10

DI, CARLO DANIELA. "Il principio del contraddittorio nel diritto amministrativo: profili sostanziali, procedimentali e processuali." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2008. http://hdl.handle.net/2108/677.

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Abstract:
La tesi riguarda lo studio del principio del contraddittorio tra cittadino e pubblica amministrazione attraverso un’analisi dei profili di diritto sostanziale, procedimentale e processuale. Il primo capitolo riguarda lo studio delle fonti del diritto considerando tre diversi livelli: ordinamento internazionale, comunitario e nazionale. Il secondo capitolo riguarda lo studio del procedimento amministrativo disciplinato dalla legge n.241/1990 da ultimo modificata dalle leggi n.15/2005 e n.80/2005. Infine il terzo capitolo riguarda l’analisi degli istituti e delle categorie del processo amministrativo attraverso cui si realizza il contraddittorio tra cittadino e pubblica amministrazione.
The argument concerns the study of the principle of an adversarial process between citizen and public administration through an analysis of the substantial, procedural and judicial law profiles. The first chapter regards the study of sources of law considering three different levels: international order, European and national law. The second chapter regards the study of administrative procedure regulated by law n. 241/1990 last amended by laws n. 15/2005 and n. 80/2005. Finally the third chapter regards the analysis of institutes and categories of administrative process through which one realizes the contradiction between citizen and public administration.
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Books on the topic "Giusto processo di prevenzione"

1

Chinnici, Daniela. Giudizio penale di seconda istanza e giusto processo. 2nd ed. Torino: G. Giappichelli, 2009.

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2

Grevi, Vittorio. Alla ricerca di un processo penale giusto: Itinerari e prospettive. Milano: Giuffrè, 2000.

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3

Dotti, Federica. Diritti della difesa e contraddittorio: garanzia di un giusto processo?: Spunti per una riflessione comparata del processo canonico e statale. Roma: Pontificia università gregoriana, 2005.

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4

1950-, Merlo Roberto, and Capuzzo Roberto teacher, eds. Abitare le relazioni con i giovani: Camper, città-tende e altro, la prevenzione di processo. Milano: F. Angeli, 2005.

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5

Associazione tra gli studiosi del processo penale. Il giusto processo: Atti del convegno presso l'Università di Salerno, Salerno, 11-13 ottobre 1996. Milano: A. Giuffrè, 1998.

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6

Giuseppe, Di Federico, ed. Giusto processo?: Introduzione di diritti fondamentali dei cittadini o creazione di canoni processuali di rango costituzionale? : scritti in onore di Giuseppe Di Federico ... Padova: CEDAM, 2006.

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7

Bargi, Alfredo. L' accertamento della pericolosità nelle misure di prevenzione: Profili sistematici e rapporti con il processo penale. Napoli: Jovene, 1988.

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Paccagnella, Alfio. Il giusto processo tributario: Nella parità dei diritti, nella acquisizione degli indizi, nella valenza delle prove, nei poteri dei giudici : nell'insegnamento della giurisprudenza di legittimità e la difesa del contribuente. Conselve (Padova): TRV, 2004.

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Il giusto processo: Commento alla Legge 1 marzo 2001, n. 63 : Attuazione della Legge costituzionale di riforma dell'articolo III Costituzione (Quaderni di Diritto & giustizia). Giuffre, 2001.

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Lupoi, Michele Angelo. Tra flessibilità e semplificazione. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg294.

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Abstract:
La disciplina del processo civile italiano è stata a lungo caratterizzata da una rigidità degli schemi procedimentali, in particolare nell’ambito del rito ordinario di cognizione. Nel contesto internazionale, peraltro, da anni le riforme in materia di giustizia civile tendono a valorizzare i principi di flessibilità, proporzionalità e collaborazione, nell’ottica di adattare le regole procedimentali alle caratteristiche del caso concreto, nell’ambito di un dialogo tra giudice e parti sulla gestione manageriale del processo. Proprio partendo dall’analisi comparata della situazione in alcuni ordinamenti stranieri, dunque, il presente volume cerca di fare il punto su come l’ordinamento italiano abbia recepito le indicazioni e le suggestioni del dibattito internazionale in materia, per giungere ad evidenziare come, anche in Italia, negli ultimi anni si siano introdotti istituti volti a “semplificare” l’iter procedimentale, in ragione delle specificità della singola lite, e a dare rilievo, anche nel nostro ordinamento, ai principi di flessibilità e proporzionalità, pur senza attribuire loro esplicito riconoscimento normativo, nel rispetto delle garanzie fondamentali del giusto processo. In quest’ottica, vengono analizzati il calendario del processo, l’attribuzione al giudice di pregnanti prerogative per la soluzione conciliata delle liti, la valorizzazione del principio di chiarezza e sinteticità degli atti processuali e, soprattutto, l’istruttoria semplificata del rito sommario, elevata a modello processuale “alternativo” per tutte le cause di competenza del giudice monocratico del Tribunale. All’esito di questa ricognizione, l’autore conclude che si possa oggi parlare di un embrione di case management “all’italiana”, la cui implementazione richiede però una vera rivoluzione culturale da parte degli operatori pratici.
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