Academic literature on the topic 'Giuridiche'

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Journal articles on the topic "Giuridiche"

1

Piliu, Salvatore. "Il diritto delle comunità umane intenzionali: nuovi ordinamenti giuridici?" Zeszyty Naukowe KUL 60, no. 3 (October 28, 2020): 349–56. http://dx.doi.org/10.31743/zn.2017.60.3.349-356.

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Abstract:
Il presente intervento si propone di analizzare dal punto di vista giuridico il nuovo fenomeno, oramai globalizzato, delle comunità umane intenzionali, con l’intento di comprendere se queste nuove tipologie di aggregazione di individui possano essere considerate come forme alternative di collettività organizzate produttive di modelli giuridici differenti rispetto a quelli tradizionali, ovvero capaci di dar vita a nuovi ordinamenti giuridici, partendo dall’assunto ubi societas, ibi ius. Partendo dalle definizioni elaborate nel campo della sociologia giuridica di comunità e di comunità intenzionali, si è poi analizzata la problematica inerente la capacità delle comunità intenzionali di produrre regole giuridiche da applicare ai componenti delle comunità. È stata poi esaminata l’organizzazione giuridica della Comunità di Damanhur, situata in Piemonte (Italia), in cui vi sono norme interne di diritto privato e di diritto pubblico che regolano la vita dei consociati, un vero e proprio sistema giuridico interno della Comunità, che pone non pochi problemi nel rapporto con il diritto italiano. Il nuovo progetto di legge presentato nel 2017 al Parlamento italiano, in merito al riconoscimento giuridico delle Comunità intenzionali, potrebbe regolare in maniera definitiva questa materia, ovvero i rapporti tra Comunità e Stato di appartenenza, con il conseguente riconoscimento della esistenza di ‘ordinamenti giuridici autonomi’ facenti capo alle Comunità intenzionali.
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Sobański, Remigiusz. "Prawo kanoniczne a kultura prawna." Prawo Kanoniczne 35, no. 1-2 (June 5, 1992): 15–33. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1992.35.1-2.02.

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Abstract:
Si presenta la versione polacca di una relazione tenuta nell’ambito dei seminari sul tema „Scienza giuridica e diritto canonico” al’Università di Torino 2. 5. 1990. Il testo originale viene pubblicato nel volume sullo stesso tema curato da Rinaldo Bertolino, Torino 1991. Ci presentiamo le osservazioni finali. 1. Il diritto canonico non può non giovarsi dello sviluppo della cultura giuridica (allo stesso modo che l'intero magistero della Chiesa non può non giovarsi del patrimonio culturale dell’umanità). Immutato è il quesito di fondo: in che misura queste vicende possono riuscire utili ad esprimere la „verità” ecclesiale. L’utilità dipende dallo sviluppo delle scienze giuridiche, come di quelle ecclesiali: il che significa che il diritto canonico ha, di fronte alla cultura giuridica, un atteggiamento aperto ed assorbente, pur se differenziato e non privo di critica. 2. Per sua vocazione universale la Chiesa ha un atteggiamento aperto di fronte alla cultura giuridica d’ogni ambiente in cui esse è presente ed agisce. Il riferimento alla cultura giuridica locale e i rapporti con le vicende delle culture regionali sono omogenei con i principi fondamentali della relazione Chiesa universale-Chiese locali. L’influsso del diritto romano e di quello germanico sul diritto canonico, da un lato; la romanizzazione del diritto dei barbari attraverso la Chiesa o, anche, l’influsso del diritto canonico p. es. sul diritto polacco dall’altro, dimostrano quanto il contatto della Chiesa con la cultura giuridica dell’ambiente possa ruiscire fecondo. 3. Negli ultimi secoli la presenza del diritto canonico nella cultura giuridica è, al massimo, passiva. Cerca d’assicurarsela una presenza mediante l’adattamento. Se anche sia vero che qualunque presenza debba accompagnarsi con la disponibilità ad imparare, occorre riconoscere che questa posizione unicamente difensiva non consente al diritto canonico di incidere e di ispirare la cultura giuridica. Inoltre, l’esito di questa presenza (passiva) è parziale, non solo perché le premesse filosofiche che fondano il pensiero giuridico sono (o sembrano essere) per la Chiesa inaccettabili, ma perché, in seguito all‘atteggiamento esclusivamente recettizio, si corre il rischio di trasferire nell’ambito metagiuridico tutto cio che non si ritrovi nell’ottica delle attuali dottrine giuridiche. 4. Non c’è dubbio che la Chiesa non sia l’ambiente topico di sviluppo delle scienze giuridiche e che la scienza giuridica goda di una sua piena autonomia. Ma la comunione ecclesiale, non di raro definita Ecclesia iuris, non lo è in seguito alla recezione del diritto ab extrinseco, ma in forza della propria immanente dimensione giuridica. (Senza di essa non avrebbe ragion d’essere un autonomo diritto canonico, ed i problemi organizzativi della Chiesa potrebbero essere risolti alla stregua del solo diritto ecclesiastico dello Stato). Si deve quindi riconoscere che la Chiesa, iscritta nella storia umana del diritto, ha qualche cosa da dire nella sfera del diritto, sia nella sua dimensione ideologica che in quella della sua realizzazione pratica. L’assenza di un ruolo ispiratore del diritto canonico sulla scienza giuridica contemporanea dovrebbe dar a pensare per la più che i fondamentali problemi giuridici vengono continuamente discussi dai cultori di diritto: viviamo tuttavia in un mondo di nazioni sempre più unite nel quale le interferenze di differenti teorie e sistemi giuridici tendono ad aumentare e le dottrine giuridiche si rivelano particolarmente suscettibili agli influssi di molteplici filosofie. 5. Su un contatto non unidirezionale ma bilaterale del diritto canonico con la cultura giuridica si potrà contare soltanto allora, quando la canonistica abbia fatto proprio il metodo del Concilio Vaticano II, durante il quale la Chiesa ha rinunciato a presentarsi ratione status, ed ha invece cercato di esporre la sua natura secondo la propria convinzione di fede. Anche nel diritto canonico bisogna finalmente decidersi ad una riflessione profondo sulla Chiesa alla luce della fede, sulle proprie radici e finalità, per poter realizzare il diritto ecclesiale nel modo più coerente e per potere, per cio stesso, dialogare con le altre culture giuridiche. Il dialogo non nascerà da una passiva traslitterazione, quasi a ricalco, del diritto civile nell’ambiente ecclesiale, ma attraverso una franca ed aperta meditazione sulle proprie premesse ontologiche, le proprie peculiarità, le proprie esigenze: anche quelle di una „nuova giustizia”. Soltanto allora la presenza del diritto canonico nella cultura giuridica potrà essere non solo riproduttiva, ma anche produttiva. 6. Anche sotto questo punto di vista appare urgente la necessità di una robusta elaborazione di una teoria generale del diritto canonico. Si tratta di una teoria del diritto della Chiesa secondo il suo proprio „credo Ecclesiam”, non già elaborata all’interno di rigide teorie aprioristiche. Troppo generiche e scarsamente feconde le prese di posizione a favore di una deteologizzazione del diritto ecclesiale e, al contrario, le obiezioni stesse contro una presunta sua teologizzazione. Non si tratta invero di una „teologizzazione”, ma di prendere in seria considerazione i principi teologici, grazie ai quali il dialogo con la cultura giuridica diventa possibile e razionale.
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3

Atighetchi, Dariusch. "Le leggi sull’aborto in alcuni Stati musulmani: tra diritto islamico e diritto positivo." Medicina e Morale 47, no. 5 (October 31, 1998): 969–88. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1998.821.

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Abstract:
Le posizioni elaborate nel corso dei secoli in campo giuridico nel mondo islamico sulla liceità e i limiti dell’interruzione di gravidanza sono molto complesse e hanno come riferimento le fonti canoniche della Sharia (la Legge islamica) e , qualora queste non rispondano in maniera esaustiva su un determinato tema, i riferimenti principali sono i dottori della Legge islamica i quali offrono dei responsi giuridici che non sono strettamente vincolanti per i richiedenti. Storicamente le riflessioni giuridiche sull’interruzione volontaria di gravidanza ruotano attorno a te “pilastri” fondamentali: l’infusione dell’anima che, in base al Corano, viene trasmessa al 120°giorno dalla fecondazione, il fatto che il diritto classico puniva penalmente il procurato aborto, l’approvazione della tradizione giuridica dell’aborto terapeutico in quanto tutelava in primo luogo la vita della madre. In seguito, l’Autore analizza le legislazioni di alcuni stati musulmani (Tunisia, Kuwait, Egitto, Pakistan, Iran, Arabia Saudita, Bahrain, Algeria), sottolineando che la Sharia (la Legge islamica) costituisce la fonte principali delle leggi statali.
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4

Moccia, Luigi. "La comparaison « au-delà » des systèmes de droit: la protection de l'environnement." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (August 2021): 5–31. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2021-001001.

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Abstract:
Due tesi di fondo, distinte ma strettamente correlate tra loro, sono al centro di questo saggio. La prima è che la globalizzazione, non solo economica e tecnologica, ma anche sociale e culturale, incidendo sul piano giuridico chiama in causa il diritto comparato per ripensarne e riaffermarne la propria vocazione di studio critico di problematiche ed esperienze giuridiche e normative, che si pone, al livello teorico, come modo autoriflessivo di conoscenza del diritto. La seconda tesi è che vi sono temi, come è il caso emblematico della tutela ambientale, che assumono carattere di ‘fondamenti' di comparazione giuridica, nel senso di rappresentare un paradigma di un nuovo statuto metodologico ed epistemologico di questo campo di studi, che invece di conoscere il mondo attraverso il diritto, alla maniera di classificazioni (tassonomie) dei sistemi giuridici, cerca di conoscere il diritto attraverso il mondo, nella sua dimensione ‘globale', al tempo stesso territoriale e spaziale, particolare e comune, relativa e universale, come polarità tra loro non oppositive, ma complementari.
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Miazzi, Lorenzo. "Il diverso trattamento giuridico delle modificazioni genitali maschili e femminili, ovvero: dai reati culturali ai reati coloniali." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 3 (November 2010): 103–13. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-003007.

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Abstract:
1. Due vicende simili, due diverse soluzioni giuridiche - 2. Il processo per mutilazione genitale femminile: il fatto - 3. segue: la (difficile) qualificazione giuridica del fatto - 4. La "sunna" č una lesione personale dolosa? E con quali finalitŕ? - 5. La circoncisione maschile: una lesione lecita? - 6. Le due condotte di modificazione genitale: identici effetti e motivazioni culturali, ma diverse conseguenze giuridiche - 7. Conseguenze della diversa qualificazione giuridica del fatto - 8. Dal reato culturale al reato coloniale
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6

Ferrarese, Maria Rosaria. "Francesco Galgano e il suo inesauribile viaggio tra diritto ed economia." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 3 (December 2012): 137–50. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-003008.

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Abstract:
Una parte rilevante del programma scientifico realizzato da Francesco Galgano puň essere descritta come un lungo viaggio nel rapporto tra diritto e mondo economico. Nonostante il profilo di professore di diritto privato e commerciale, egli ha sempre coltivato uno sguardo storico e sociologico sul diritto, che gli ha permesso di cogliere non solo il cambiamento delle tecniche e degli istituti giuridici, ma anche le ricadute in ambito sociale ed economico. Attraverso i suoi molti lavori sul tema, dagli anni settanta del secolo scorso, fino ai recenti anni di globalizzazione, si possono cogliere i profondi cambiamenti non solo nel mondo dell'impresa e delle relazioni giuridiche, ma anche nel clima culturale e negli attori e protagonisti dello scenario giuridico.
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Casini, Marina. "I diritti dell’uomo, la bioetica e l’embrione umano." Medicina e Morale 52, no. 1 (February 28, 2003): 67–110. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2003.674.

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Abstract:
L’articolo muove dalla constatazione – documentata dal riferimento a numerosi documenti di carattere giuridico - dell’intenso legame esistente tra la riflessione sui diritti umani e quella sulla bioetica; legame che affonda le sue radici nella metà del secolo scorso e che è a tutt’oggi fecondo tanto da costituire una delle caratteristiche della modernità. La forza espansiva delle due riflessioni trova uno sbocco ed una prospettiva comune nel biodiritto che sta imponendosi non solo come un settore degli ordinamenti interni, definibile in base a criteri pratici, didattici o sistematici, ma anche come riflessione planetaria sui diritti umani il cui nucleo più profondo è costituito dalla meditazione sulla dignità umana, sul suo contenuto, sulla sua ragione. Il biodiritto, infatti, manifesta l’urgenza di un supplemento di riflessione, uno sforzo speculativo che sappia guardare a fondo per cogliere senso più autentico del diritto e dei diritti umani. Questo supplemento di riflessione viene posto nella prospettiva dell’esistenza umana appena sbocciata e minacciata in molti modi: dall’aborto chirurgico a quello chimico, dalla fecondazione in vitro, all’uso dell’embrione a fini sperimentali o di ricerca. Sullo sfondo di una panoramica generale dei principali testi giuridici che più o meno direttamente si occupano, con diversi esiti, dell’embrione umano, lo scritto si sofferma sulle ragioni che depongono a favore del riconoscimento del concepito come soggetto. Tali ragioni- squisitamente giuridiche - sono date dalla meditazione sulla dignità umana e sul collegato principio di uguaglianza alla luce delle Costituzioni e delle dichiarazioni di diritti; dal concetto tecnico-giuridico di persona; dalla rilevanza giuridica del dubbio.
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Scapin, Andreia. "Alcune riflessioni sulla responsabilità civile dell’Amministrazione Finanziaria brasiliana nell’era dell’accordo commerciale tra l’Unione Europea e il Mercosur." Revista de la Facultad de Derecho de México 69, no. 275-2 (November 11, 2019): 919. http://dx.doi.org/10.22201/fder.24488933e.2019.275-2.71126.

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Abstract:
<p>Il presente lavoro ha come scopo quello di identificare se l’ordinamento giuridico<br />brasiliano permetta o meno all’interprete di questo sistema normativo, attraverso l’analisi<br />e lo studio delle norme giuridiche previste nella Costituzione Federale del 1988, nel<br />Codice Tributario Nazionale e nel Codice Civile, di imputare all’Amministrazione<br />Finanziaria brasiliana il dovere giuridico di risarcimento del danno sopportato dal<br />contribuente; nonché la rilevanza di questo dovere nell’era del accordo commerciale tra<br />l’Unione Europea e il Mercosur. La ricerca permette la comprensione di alcune delle<br />peculiarità del Diritto Tributario brasiliano che sin dalle origini e nel corso di tutto il suo<br />processo di consolidazione è stato fortemente influenzato dalla dottrina italiana.<br />Parole chiave: norme giuridiche, responsabilità civile, danno, tassazione, processo di<br />integrazione.</p>
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Pascali, V. L., E. Bottone, and Angelo Fiori. "Problemi bioetici, deontologici e medico-legali della medicina perinatale." Medicina e Morale 41, no. 1 (February 28, 1992): 43–58. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1992.1113.

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Abstract:
I quattro livelli (tecnico-professionale in senso stretto, giuridico, deontologico e bioetico) nei quali si inscrive il rapporto medico-paziente comportano problemi diversi nel consenso informato e nelle prestazioni per la diagnosi e cura delle malattie fetali e di quelle del neonato. Di tali problemi, esaminati principalmente nell'ottica delle norme giuridiche e deontologiche italiane, gli autori tracciano le linee essenziali.
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Vitti, Emiliano. "Tanti piccoli Führer? Il “peso” della decretazione personale nel governatorato generale di Polonia." Italian Review of Legal History, no. 7 (December 22, 2021): 419–49. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/16894.

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Abstract:
Il sistema basato sulla dottrina politica nazionalsocialista non nacque accompagnato né da una base culturale giuridica propria, né con il presupposto di “appoggiarsi” allo Stato per poter riorganizzare la vita sociale ed economica tedesca. In effetti, furono i numerosi giuristi nazionalsocialisti ad elaborare una sorta di “struttura delle fonti giuridiche” che costituisse una riserva di strumenti giuridici da utilizzare per raggiungere un punto di “fusione” tra impianto istituzionale e dottrina politica di indirizzo.Gli effetti distorsivi che il nuovo “Diritto Nazionalsocialista” ebbe nella gestione dei territori, specie in quelli occupati durante la guerra, si manifestarono con maggiore intensità sul territorio polacco, o meglio su quella porzione di territorio rinominato Generalgouvernement für die besetzten polnischen Gebiete; sia negli alti livelli della Zivilverwaltung, sia nell’amministrazione dei distretti locali (Kreise), i personalismi dei funzionari si manifestarono con forza, anche grazie all’uso di forme di decretazione personale dotate di differente efficacia.L’obiettivo di questo scritto è porre in relazione gli strumenti giuridici di decretazione personale con l’operato dei molti “piccoli Führer” che operarono in una entità amministrativa atipica come il Governatorato generale di Polonia mostrando, talvolta prima conl’inadeguatezza che con la brutalità, il volto peggiore della Zivilverwaltung.
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Dissertations / Theses on the topic "Giuridiche"

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SALARDI, SILVIA. "La responsabilità penale delle persone giuridiche. Profili teorico-giuridici." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2005. http://hdl.handle.net/10281/10323.

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2

Martuzzo, Giovanni <1991&gt. "Il rappresentante comune persona giuridica. Profili generali e problematiche giuridiche connesse alla fattispecie." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10541.

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Tutino, Davide. "File Sharing e problematiche giuridiche nell'U.E." Doctoral thesis, Università di Catania, 2013. http://hdl.handle.net/10761/1442.

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Abstract:
In informatica e telecomunicazioni il file sharing è la condivisione di file all'interno di una rete di calcolatori comuni e come fenomeno di massa, è strettamente legato alla diffusione di Internet e della banda larga. Il file sharing è cresciuto in popolarità e si è diffuso rapidamente grazie alle connessioni di Internet sempre più veloci e al formato dei file audio MP3. Il nuovo modello di condivisione peer to peer (P2P) si è rivelato, però, destabilizzante per il sistema del copyright, proprio perché ha provocato una massiccia diffusione di materiale coperto da copyright, spingendo le major discografiche e mediali ad attacchi legali per tutelare i propri diritti. La condivisione di materiali coperti da copyright è ritenuta illegale, ma ha acceso non poche discussioni anche a causa delle diverse legislazioni in vigore nei vari paesi. I problemi di fondo che gli ordinamenti giuridici hanno incontrato nel tentativo di regolamentare questo fenomeno sono sostanzialmente di tre tipologie: 1) Il conflitto con le libertà fondamentali: Il File sharing rientra nella sfera dei diritti fondamentali previsti dalle convenzioni internazionali e dalle carte costituzionali di tutti gli stati democratici, dal momento che si basa sulla comunicazione tra privati. 2) La non percezione di illiceità: Lo scambio di file è oggi molto semplice da effettuare e molto vantaggioso economicamente. Insieme alle moderne tecnologie informatiche, che hanno portato gli individui a non potersi più privare di oggetti e servizi fino a poco tempo fa sconosciuti, ha rivoluzionato le consuete abitudini di vita e risulta essere in costante ampliamento, nonostante sia una pratica riconosciuta come illecita e quindi sanzionabile. 3) L'inesistenza di sistemi centralizzati da colpire: Il modello peer-to-peer rende difficile sanzionare la violazione del diritto poiché la rete è composta da un'infinità di soggetti, difficilmente individuabili e con diverse gradazioni di responsabilità: la posizione dell utente che si connette saltuariamente e scambia qualche file è diversa da quella di chi viola il diritto di autore condividendo e scambiando migliaia di file, criptando dati e rendendosi non immediatamente identificabile Nel lavoro in oggetto, verrà ricostruita la storia del file sharing da un punto di vista filosofico e tecnologico. Inoltre, verranno forniti degli spunti di riflessione per poter arginare la pirateria software nei programmi peer to peer. Solo pensando come un pirata si può combattere realmente la pirateria.
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4

Ceschin, Simone <1996&gt. "Graffitismo & Street Art - Problematiche giuridiche." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21438.

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Abstract:
Negli ultimi decenni la Street Art si è sempre più imposta all’interno delle città, del mercato dell’arte e del dibattito mediatico andando ad alimentare la dicotomia degrado/decoro che contraddistingue tale movimento artistico. Laddove fino a qualche tempo fa la disputa sulla Street Art era per lo più limitata al diritto penale, oggi la discussione si sta ampiamente allargando ad altre tematiche giuridiche quali, ad esempio, il diritto d’autore per un’opera illegale o la musealizzazione dell’opera stessa. La presente ricerca si propone di indagare le diverse questioni che si sviluppano all’interno degli spazi urbani prendendo in considerazione il fenomeno artistico della Graffiti Art e della Street Art. L’elaborato andrà ad analizzare i diversi aspetti sociali e artistici riferiti a questa “nuova” forma d’arte che si manifesta in luoghi pubblici, spesso attraverso un’azione illegale, con tecniche assai diverse tra loro. Per poter svolgere al meglio tale ricerca, la prima parte dell’elaborato sarà incentrata sulla storia e sulla nascita del fenomeno dei graffiti e della Street Art andando a citare i più importanti esponenti, i diversi sottogeneri, e i numerosi stili, nonché tecniche, che caratterizzano questa forma d’arte. Per riuscire ad approfondire al meglio tutti gli aspetti legati all’arte da strada, è infatti necessario esaminare nel complesso le origini e i temi trattati dal movimento artistico. Una volta superata la questione relativa all’introduzione, seguirà un capitolo incentrato sul tema della disciplina della tutela autoriale nazionale ed internazionale, prendendo come campioni d’esempio l’Italia e gli Stati Uniti d’America. Saranno considerati gli aspetti principali della tutela autoriale, accostati alla Street Art, affrontati in particolar modo nella Convenzione Universale sul diritto d’autore del 1952 e la Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche del 1886. Per comprendere al meglio tale argomento sarà fatta menzione del noto caso dell’artista italiano Blu che nel marzo del 2016 cancellò tutte le sue opere, realizzate a Bologna, in segno di protesta verso la privatizzazione della Street Art. Proseguendo, in linea con il capitolo precedente, la parte finale dell’elaborato prenderà in esame le questioni giuridiche della Street Art in Italia volgendo un occhio di riguardo al paradosso manifestatosi recentemente: la Street Art come esperienza artistica, che la legge dovrebbe tutelare in quanto bene culturale; la Street Art come atto vandalico, che quindi dovrebbe essere punita dalla legge. Per comprendere al meglio tale paradosso molto utili risulteranno le recenti vicende legate al caso di Banksy a Venezia o al vincolo culturale sull’opera murale di Keith Haring a Pisa, trattate nel corso del capitolo. Seguirà inoltre, un primo accenno alla problematica riguardante gli interessi del privato proprietario del muro cu sui è stata realizzata l’opera e i diritti d’autore dell’artista che l’ha realizzata; e un secondo accenno riguardo la questione della “libertà di panorama” all’interno della legislazione italiana, ovvero la possibilità di poter realizzare riprese video o fotografie di opere d’arte collocate all’esterno, in un luogo pubblico.
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De, Salvo Patrizia. "La cultura delle riviste giuridiche siciliane dell'Ottocento /." Milano : Giuffrè, 2002. http://www.gbv.de/dms/spk/sbb/recht/toc/368391892.pdf.

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6

Boschi, Maria Elena <1982&gt. "L'autotutela amministrativa e le situazioni giuridiche soggettive." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3405/1/tesi_completa.pdf.

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7

Boschi, Maria Elena <1982&gt. "L'autotutela amministrativa e le situazioni giuridiche soggettive." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3405/.

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NESTI, Claudia. "LA PEREQUAZIONE URBANISTICA: INQUADRAMENTO E PROBLEMATICHE GIURIDICHE." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2012. http://hdl.handle.net/11392/2388778.

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Abstract:
This work is due to the need to focus, from a legal point of view, the institution of “urbanistic equalization”. Equalizing modalities take place, within some Municipalities, in order to overcome the intrinsic discrimination, typical of planning processes. To enforce this kind of technique, as a matter of fact, means to overtake, respect to the owners, an undifferentiated condition with regard to the characterizing effects deriving from discretional choices of territorial functional zoning. The thesis, then, examines the matter of urbanistic equalization, starting from a complete investigation of the sources and origins, with the intent to specify institutions and remarkable legal problems, with regard to a new relationship between public administration and private ownership. The Law n. 1150/1942 (Art.7), provides that town planning is based on a master-plan. This implies a land-zoning in which each “zone” is characterized by a specific function. The result is the creation of inequalities between the owners of properties benefited by building rights and those owners whose properties are subjected to expropriation. This happens because all the involved owners are equally subjected to support the duties connected to the construction of public works and services but it’s unavoidable that these works grant privileges to subjective situations. Several attempts to change the town-planning laws were undertaken, in the past, but they all failed. For instance the so-called “Progetto Sullo”, the Law n. 765 (year 1997) or the Law n. 10 (year 1977). Step by step, a different outlook grew up; thanks to the Constitution principles and to an ever more pointed out demand (even from the E.U.), the need to remark the ethical value of equity has been noticed. This requirement, within the urbanistic laws, is pursued to protect the citizens’ private property from the power granted to the public authorities. In comparison with the Legislative gap, the first effords to overtake a change developed straight on the territory, in those Municipalities where concrete attempts of equalization techniques’ application are pursued. Regional provisions occurred, later, but they have to do with rules which don’t work out a specific regulation; they mostly are just principles statements. As a consequence, into practice, different patterns have been carried out, connected to the needs of the land where they have been applied. Some general indications came out in the variegated outline. It’s necessary to make some principles clear. The “equalization” may be: -“of values”, if obtained through strictly financial operations, like fiscal reductions to indemnify the owner for the lost building suitability on his property; -“of volumes”, if building suitability, which may be accomplished only on a different land respect the one where it was originally settled, is assigned (within predetermined areas); -“a priori”, if building rights are not negotiable, since they are recognized to the land as an implicit potential, apart from the planner’s choices, but concerning the condition “in fact and in law” in which the area is standing. - “a posteriori”, if all the foreseen building rights are distributed between the lands involved by the plans - independently of the future lands’ function - so that their negotiation with the public authority is allowed; -“generalized or partial”, according to its being extended either to all the conversion areas or to some circumscribed areas. In both cases, the mechanism provides for the public authority to allot to each area the same building suitability, after having classified the lands according to the “in fact and in law” conditions; later, the public authority establishes the “landing areas” (where building activity will really be possible) and the “take-off areas” (where public services and works will rise). In case some subjects wanted to build, they’ll have to buy the “volume” from the take-off areas’ owners. -“by compartment”, based on the determination of specific zones in which the same building suitability is recognized to the owners, apart from the future function of the single areas; the subjects will be able to deal the building rights but just between areas localized in the same compartment. -“by expanded compartment”, if the building rights can be dealed even between owners of lands localized out of the compartment; -“compensative”, if private owners transfer certain areas to the public authority, directly realizing works of public interest. Troubles came out whereas some Municipalities tried to use the term “equalization” to mask expropriation processes without compensation. Nevertheless, the Administrative Jurisprudence intervened. The main difficulty remains connected to the purpose that the foreseen mechanisms are realized. The risk is to leave the so-called “public town” un-realized, with the following costs for the whole community. Just recently (Law 244/2007 - art. 1 comma 258/259, Law 133/2008 and, even more significant, the s.c. “Development Decree” n. 70 of 2011) the urbanistic equalization is expressly mentioned. Nevertheless, also in these cases, the legislator lost the opportunity to make this matter clear. The reasons which justify the application of equalization mechanisms are: - equality between the subjects interested in the planning; - a different idea of public administration, devoted to a greater involvement of private owners, even in the land matters; - the shortage of financial resources for the municipalities; - the need to justify and indemnify the expropriation bounds. Authoritative acts are always possibile but they have to be considered as extreme drastic measures. Having made these preliminary statements clear, we faced the main theme concerning the legal institutes which the different equalization mechanisms can be referred to. To carry this out, we need to consider that “equalization” implies a split between theoretical building rights and jus aedificandi. This way, it’s believed that a specific deal is generated, where the authority is called to establish the rules and watch over the correct course, through holding proper auctions. The Decree n. 70 of 2011 provides that are subjected to registration (according to civil code art.2642) even the contracts which transfer, settle or modify the building rights however denominated. The importance of this rule is represented by the protection of the “assurance” requirement within the rights circulation but not clearing up their nature. The formulation, then, should identify the equalization mechanism as an agreement between the public administration and the private owners, provided by the Law n. 241 of 1990, art. 11. If the subjects, whatever pattern of equalization is chosen, perceive the adherence as “economically convenient”, even the doubts connected to the possible violation of the s.c. “minimum content of the stated right of ownership” (Constitution, Art. 42) would be overcome. The equalization presents criticality which, still, can be limited by the pre-eminent role that the public administration must have, within the management of the building rights. Everything, anyway, starts from the concept of “urbanistic equalization” as a public-private agreement. With the present work, we tried to point out the problems connected to the urbanistic equalization choices as well as the attempts that have been made to resolve them.
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Trucillo, Anna Roberta. "Responsabilità civile endofamiliare: esperienze giuridiche a confronto." Thesis, Universita degli studi di Salerno, 2016. http://hdl.handle.net/10556/2296.

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Abstract:
2014-2015
The family, subject of legal regulations, proves to be the reality that more resists to uniform regulation. Its location in the public and in the private, in the moral sphere and that of the law, in facts, makes it sometimes difficult to identify principles and rules of law applicable to reports on which has profoundly affected the evolution of manners. The concept of the family has experienced in recent years, significant changes in our legal system, having replaced the patriarchal model of the family, a system that looks, with the reform of family law, the constitutional model laid down in Articles 2, 29 and 30 of our fundamental charter, and, therefore, a privileged social formation, based on the free choice of individuals who are part of it, of the bonds of affection and solidarity, in which promotes and protects the rights of each member . In the evolution of the concept of the family insert itself, then, the renovated conception of non-contractual liability, with the solutions, more and more large, offered by the jurisprudence on compensation for damage for unlawful non-contractual act. This study resolves to analyse, in a compared perspective, the effects that the application of tort instrument produces in a delicate area such as family relationships, in which are collected conflicts characterized by emotional engagements, and where interests of the individual must necessarily be assessed according to the need to ensure the development of family societas. The discussion is divided into three parties. First of all is analysed the Italian legal experience, particularly the introduction of compensation in marital relations. First and foremost it is necessary to consider the social and legal procedure which affected the family as institution and the marriage. At a later time is addressed the central issue of this work: the entrance of civil liability in the household. 3 The affirmation of fundamental human rights, no longer limited in family environment raised, at the outset, the question about their violation within the family: doctrine and jurisprudence shall evaluate the possibility of compensate the damage through the application of rules of common law. Ti assessment is opposed to another line of thought: it was believed, in fact, that in accordance with the principle lex specialis derogate legi generali to be banned the interaction between common law and non-contractual remedy. An important turning point in home civil liability is certainly to ascribe to the impulse of the law in the early 2000s that, expanding legal situations of damages, it has affected the applicability of damage remedy in the family environment. The law, in line with legislative developments of personal relations between spouses and of protection of the individual, has led fully in 2005 to recognition of compensation of the offence in the family. In the first part of treatise is analysed also the “nature” of the responsibility in the family, shows that part of doctrine delivered an agreeable solution, that is to identify the compensation of non-patrimonial damage in the classic hypothesis, especially for limit classic compensatory hypothesis. At the end of first part of the work, look into acceptance of the rules of responsibility within the family, focus on the avoid any compensatory automatism. The second part focuses on responsibility within the family in the framework of parent-child relationship. At the beginning is paid to the parent-child relation and to its development, with reference to the law number 219/2012. In this regard is analysed, in particular, remedies provided for by family law and, successively, those of civil non- contractual liability. In the third part of this work is analysed the comparative profile and is examined the role of civil liability in the family in the French law...[edited by Author]
XIV n.s.
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D'ACRI, VENETO. "La responsabilità delle persone giuridiche derivante da reato." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/974.

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Books on the topic "Giuridiche"

1

Lorini, Giuseppe. Dimensioni giuridiche dell'istituzionale. Milani: CEDAM, 2000.

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2

Basile, Massimo. Le persone giuridiche. Milano: Giuffrè editore, 2014.

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3

Basile, Massimo. Le persone giuridiche. Milano: Giuffrè, 2003.

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4

Valentina, Della Fina, ed. Discipline giuridiche dell'ingegneria genetica. Milano: Giuffrè, 2008.

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5

Vigorita, Vincenzo Spagnuolo. Opere giuridiche, 1954-1994. Napoli: Editoriale scientifica, 2001.

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6

Grossi, Paolo. Mitologie giuridiche della modernità. Milano: Giuffrè, 2001.

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7

D'Ippolito, Federico. Forme giuridiche di Roma arcaica. 2nd ed. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 1997.

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8

Ciacci, Gianluigi. Prospettive giuridiche delle tecnologie dell'informazione. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2000.

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9

Concezioni giuridiche in forma storica. Napoli: Satura, 2012.

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10

Bin, Roberto. Informatica per le scienze giuridiche. Padova: CEDAM, 2002.

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Book chapters on the topic "Giuridiche"

1

Mazzarini, Laura, and Adriano Tagliabracci. "Problematiche giuridiche e deontologiche." In Introduzione alla genetica forense, 135–49. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1512-8_8.

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2

Sorrenti, Lucia. "„Quaestiones“ di scuole giuridiche vercellesi in un trattato di Giuliano da Sesso." In Die Kunst der Disputation, edited by Manlio Bellomo, 217–28. München: Oldenbourg Wissenschaftsverlag, 1997. http://dx.doi.org/10.1524/9783486595901-011.

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3

Sorrenti, Lucia. ""Quaestiones" di scuole giuridiche vercellesi in un trattato di Giuliano da Sesso." In Die Kunst der Disputation, 217–28. München: Oldenbourg, 1997. http://dx.doi.org/10.1524/9783486595901.217.

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4

Lucchi, Nicola. "La tutela giuridica dei contenuti digitali." In I contenuti digitali, 71–146. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1399-5_3.

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5

Mariani, Marco. "La figura giuridica e professionale del TSRM." In Professione TSRM, 65–75. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2324-6_4.

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6

Errera, Andrea. "Aristotele, i Topica e la scienza giuridica medievale." In Les lieux de l'argumentation, 271–92. Turnhout: Brepols Publishers, 2009. http://dx.doi.org/10.1484/m.sa-eb.4.00078.

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7

McClintock, Aglaia. "Matrimonio e ricchezza femminile a Roma. Glossario giuridico." In Au-delà de l’épithalame, 459–73. Turnhout, Belgium: Brepols Publishers, 2021. http://dx.doi.org/10.1484/m.gifbib-eb.5.126230.

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8

Fileni, Adriano, Giovanna Zavota, and Oscar Tamburrini. "Responsabilitá del radiologo: aspetti giuridici e medico-legali." In Management in radiologia, 267–85. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1717-7_22.

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9

Cammelli, Antonio, Chiara Fioravanti, and Francesco Romano. "Le risorse documentarie dell’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica del CNR per un’analisi di termini giuridici rilevanti: il caso di studio della parola «razza»." In Proceedings e report, 47–58. Florence: Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-364-2.06.

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Abstract:
Part of public opinion believes that Article 3 of the Italian Constitution should be reformulated by eliminating the word "race", because of its historical meanings. Some jurists disagree with this opinion believing that this presence is still justified by the need to fight possible discrimination or to protect minority rights. Biologists have also entered the debate, asserting that this word cannot be used to refer to human races because there’s no scientific basis for race. Cleared up any doubt about the origin of the term and the use that should be made of it, to contribute to today's debate, we have verified how this term was used in the language of law, using the terminological resources of the Institute of Legal Informatics and Judicial Systems (IGSG) – CNR databases.
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Cammelli, Antonio, Chiara Fioravanti, and Francesco Romano. "Le risorse documentarie dell’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica del CNR per un’analisi di termini giuridici rilevanti: il caso di studio della parola «razza»." In Proceedings e report, 47–58. Florence: Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-364-2.06.

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Part of public opinion believes that Article 3 of the Italian Constitution should be reformulated by eliminating the word "race", because of its historical meanings. Some jurists disagree with this opinion believing that this presence is still justified by the need to fight possible discrimination or to protect minority rights. Biologists have also entered the debate, asserting that this word cannot be used to refer to human races because there’s no scientific basis for race. Cleared up any doubt about the origin of the term and the use that should be made of it, to contribute to today's debate, we have verified how this term was used in the language of law, using the terminological resources of the Institute of Legal Informatics and Judicial Systems (IGSG) – CNR databases.
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Conference papers on the topic "Giuridiche"

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Abrami, Alberto, and A. A. Hofmann. "Selvicoltura e ordinamento giuridico forestale." In Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009. http://dx.doi.org/10.4129/cns2008.140.

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Cavallo, Aurora, Benedetta Di Donato, Rossella Guadagno, and Davide Marino. "Nutrire Roma: il ruolo dell’agricoltura urbana nel fenomeno urbano." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8042.

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Abstract:
Scopo di questa nota è di esaminare i caratteri e le dinamiche che connotano l’agricoltura urbana nel caso di Roma. Il contributo sintetizza in chiave evolutiva i fatti stilizzati del rapporto tra città e campagna, successivamente si indaga il contesto produttivo agricolo al fine di proporre una tassonomia dei tipi di agricoltura urbana. Il tentativo che qui si propone è una preliminare lettura dell’agricoltura urbana attraverso un sistema di criteri per la classificazione della distribuzione funzionale e relazionale del primario in aree metropolitane. Tali categorie interpretative tentano di ricostruire le relazioni causali che traducono i modelli produttivi agricoli (caratteristiche strutturali, ordinamenti, forme giuridiche, forme d’uso delle risorse naturali, collocazione), in specifiche forme spaziali e funzionali nella dimensione urbana – fisica e sociale -. Sul piano teorico tale lettura s’inserisce nel paradigma coevolutivo e guarda al paesaggio come il risultato delle interazioni tra il sistema ambientale e l’agire dell’uomo che abita e utilizza il territorio (Marino e Cavallo, 2009). Una sintesi tipologica definitiva sembra ancora un obiettivo da raggiungere, sicuramente questo è il primo passo verso la costruzione di una griglia interpretativa e di un vocabolario tipologico da mettere poi a sistema con i dati morfologici e quelli di uso del suolo. The aim of this paper is to examine the characteristics and the dynamics that characterize urban agriculture in the case of Rome. We summarize in an evolutionary approach the stylized facts of the relationship between town and country, then we investigate the context of agricultural production in order to propose a taxonomy of the types of urban agriculture. The effort proposed here is a preliminary analysis of urban agriculture through a system of criteria for the classification of the distribution of the functional and relational features of agricultural activities in metropolitan areas. These interpretative categories attempt to reconstruct the causal relationships that translate agricultural production models (farms’ data, legal forms, use of natural resources, localization), in specific forms in the spatial and functional urban dimension - physical and social - . On the theoretical level this analysis is embedded in the co-evolutionary paradigm and looks to the landscape as the result of interactions between the environmental system and the action of human who lives and uses the territory (Marino and Cavallo, 2009). This typization ultimately still seems a goal to achieve, this is the first step towards the construction of an interpretative and vocabulary typological then be systematize with the morphological data and those of land use.
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Maksurov, Aleksey. "COORDINARE LA TECNOLOGIA GIURIDICA NELLA ZONA DI LAZIO NELLA REPUBBLICA ITALIANA." In IMPATTO DELL'INNOVAZIONE SULLA SCIENZA: ASPETTI FONDAMENTALI E APPLICATI. European Scientific Platform, 2020. http://dx.doi.org/10.36074//26.06.2020.v2.42.

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Maksurov, Alexey. "COORDINAMENTO TECNOLOGIA GIURIDICA NEL REGOLAMENTO DEL CODICE DEL DIRITTO CANONICO DELLA CHIESA CATTOLICA ROMANA." In LE TENDENZE E MODELLI DI SVILUPPO DELLA RICERСHE SCIENTIFICI. European Scientific Platform, 2020. http://dx.doi.org/10.36074/13.03.2020.v3.17.

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