Dissertations / Theses on the topic 'Giovani generazioni'
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ROSSI, CRISTINA. "Verso una generazione interculturale? Appartenenze plurali e strategie di condivisione fra le giovani generazioni nella scuola superiore." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2011. http://hdl.handle.net/10446/866.
Full textGRANATA, ANNA. "LE COMPETENZE INTERCULTURALI DEI GIOVANI DI ORIGINE STRANIERA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/696.
Full textNew second generation of immigrants is changing the face of Italian society and school in particular (there is 10% of non Italian citizens in Milan’s schools today). They bring new behaviours, attitudes, creeds and faiths, far from the majority trends. At the same time, they feel them as Italian people. So, young people born in Italy form immigrant parents are Italian-strangers, Italian and strangers at the same time. They represent a chance to rethink the way to be Italian in our country. Italian young people can learn to confront with other styles of thinking, other points of view, other meanings: this is a chance to rethink own certitudes and to stimulate doubts and questions in the mind and to build “intercultural minds” very useful in global societies. The specific educational challenge (before than social and politic) is finding ways to exploit powers inside presence of second generation youth. In this thesis we propose a causal model of intercultural competence of second generation ethnic youth who are growing up between two languages and two cultures. The “double intercultural competences” model is based on two dimensions: comprehension and contribution, two different ways to meet people of other cultures.
GRANATA, ANNA. "LE COMPETENZE INTERCULTURALI DEI GIOVANI DI ORIGINE STRANIERA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/696.
Full textNew second generation of immigrants is changing the face of Italian society and school in particular (there is 10% of non Italian citizens in Milan’s schools today). They bring new behaviours, attitudes, creeds and faiths, far from the majority trends. At the same time, they feel them as Italian people. So, young people born in Italy form immigrant parents are Italian-strangers, Italian and strangers at the same time. They represent a chance to rethink the way to be Italian in our country. Italian young people can learn to confront with other styles of thinking, other points of view, other meanings: this is a chance to rethink own certitudes and to stimulate doubts and questions in the mind and to build “intercultural minds” very useful in global societies. The specific educational challenge (before than social and politic) is finding ways to exploit powers inside presence of second generation youth. In this thesis we propose a causal model of intercultural competence of second generation ethnic youth who are growing up between two languages and two cultures. The “double intercultural competences” model is based on two dimensions: comprehension and contribution, two different ways to meet people of other cultures.
De, Franco Carolina. "Reagenti Civici: un servizio per contrastare passività e indifferenza nella città di Catanzaro coinvolgendo le giovani generazioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.
Find full textMagnani, Samantha. "Child Language Brokering: L'esperienza mediata dal ricordo di giovani ex-mediatori." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Find full textAntonello, Chiara <1986>. "Alcol, generazioni e preoccupazioni. Stile di vita e di consumo dei giovani del Veneto a confronto con il campione nazionale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2038.
Full textPaghera, Isabel. "Tra il Dire e il Fare. Processi di costruzione delle competenze professionali e lavorative dei giovani stranieri." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422546.
Full textLa ricerca si propone di indagare i processi di costruzione delle competenze professionali e lavorative dei giovani d’origine straniera qualificati in Italia nei percorsi triennali della Formazione Professionale. In particolare, si da spazio all’approfondimento delle pratiche individuali di adattamento e miglioramento dei loro percorsi di vita e una ricostruzione delle intenzionalità e del senso delle azioni intraprese nel processo di inserimento lavorativo sia dei giovani stranieri sia del network di attori ( i centri di formazione professionale e le imprese), i quali contribuiscono alla costruzione dell’inclusione sociale fornendo possibilità e vincoli. Si è trattato, quindi, di indagare due esperienze centrali per tali giovani: l’esperienza scolastica e quella lavorativa che precisamente sanciscono il passaggio all’età adulta. Per dare risposta alle domande di ricerca sono state realizzate delle interviste semi-strutturate rivolte ai giovani d’origine straniera già qualificati di età compresa tra i 18 e i 25 anni, agli operatori e ai datori di lavoro legati a quattro enti di formazione professionale distribuiti nelle tre province di Verona, Vicenza e Padova. Ne emerge, sul fronte delle pratiche individuali, la predominanza di un orientamento acquisitivo al lavoro, secondo il paradigma delle aspettative crescenti, che si concretizza in un tentativo di inclusione graduale, condotto step by step verso lavori di maggior qualificazione. Si tratta di inserimenti lavorativi caratterizzati da una visibilità attenuata, dalla percezione di sentirsi ancora minoranza e quindi cercare l’inclusione silenziosamente, evitando conflitti e mostrando di dare continuità e adesione alle culture del lavoro dominanti nei contesti d’inserimento. Sul fronte della ricostruzione delle intenzionalità e del senso attribuiti alle azioni di giovani e network di attori ne emergono delle tipologie, in grado di delineare somiglianze e differenze di atteggiamento tra i gruppi d’intervistati. In particolare, si evincono nei giovani tre orientamenti al lavoro: acquisitivo, espressivo e strumentale; negli operatori quattro modi di relazionarsi ai giovani d’origine straniera: meritocratico, universalista, assistenziale e burocratico. Infine, nei datori di lavoro emergono altri tre modi di relazione e concezione del lavoro caratterizzati in senso pedagogico e in senso totalizzante, in quest’ultimo vi si riconosce un primo riferimento all’etica del sacrificio e un secondo all’etica della passione. La ricerca costituisce un punto di vista innovativo rispetto al panorama delle ricerche condotte sui giovani d’origine straniera, perché anzitutto considera un segmento della formazione poco studiato rispetto alla scuola secondaria di secondo grado, inoltre si rivolge alla fascia d’età 18-25 anni, ponendo attenzione non semplicemente ai percorsi scolastici istituzionali, ma soprattutto ai processi di inserimento lavorativo, ancora poco indagati. Infine, studia il contesto relazionale entro cui si inserisce l’agency dei giovani ricostruendo una molteplicità di punti di vista da cui poter osservare il processo di transizione al lavoro.
PARMIANI, LISA CHIARA. "Legami tra generazioni e difficoltà di separazione-individuazione durante la transizione all'età adulta. Il ruolo del divorzio dei genitori e del genere in un campione di giovani italiani." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/234.
Full textWe examined the role of parental divorce and gender in young adults' involvement in dysfunctional family processes, as well as in their difficulties of separation-individuation and their psychological well-being. The first study is quantitative and was conducted with a sample of 264 subjects, aged between 20 and 30, who filled in a self report questionnaire. Results showed that children of divorced parents express more feelings of unfairness towards their family of origin, and emphasize their emotional independence from their parents. Females feel the burden of emotional caregiving for their parents more than males and are more vulnerable to depression. Moreover, females are more afraid of losing their parents' love. In the second study we used a mixed method approach to study generational boundaries and separation-individuation difficulties in a small sample of young women with divorced parents. Results showed that the transition to adulthood may either be hindered by the emotional burden of children's responsibilities towards the parents (especially the mother) or accelerated by the need to put one's familiar experience at a distance. In the third study, through two case studies, we explored some of the results obtained in the multimethodological section. This analysis suggested the importance of considering the role of the paternal function in helping young women separate from their mothers in single parent families.
PARMIANI, LISA CHIARA. "Legami tra generazioni e difficoltà di separazione-individuazione durante la transizione all'età adulta. Il ruolo del divorzio dei genitori e del genere in un campione di giovani italiani." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/234.
Full textWe examined the role of parental divorce and gender in young adults' involvement in dysfunctional family processes, as well as in their difficulties of separation-individuation and their psychological well-being. The first study is quantitative and was conducted with a sample of 264 subjects, aged between 20 and 30, who filled in a self report questionnaire. Results showed that children of divorced parents express more feelings of unfairness towards their family of origin, and emphasize their emotional independence from their parents. Females feel the burden of emotional caregiving for their parents more than males and are more vulnerable to depression. Moreover, females are more afraid of losing their parents' love. In the second study we used a mixed method approach to study generational boundaries and separation-individuation difficulties in a small sample of young women with divorced parents. Results showed that the transition to adulthood may either be hindered by the emotional burden of children's responsibilities towards the parents (especially the mother) or accelerated by the need to put one's familiar experience at a distance. In the third study, through two case studies, we explored some of the results obtained in the multimethodological section. This analysis suggested the importance of considering the role of the paternal function in helping young women separate from their mothers in single parent families.
MAZZOLI, SERENA. "LA SOSTENIBILITA' PER UNA NUOVA CULTURA DELL'ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/70990.
Full textThe undeniable truth of the serious consequences inflicted to our planet by a progress that is exclusively linked to quantitative growth and profit has paved the way for new development models based on the value of sustainability. However, sustainability is rarely spontaneously achieve: it is the result of an educational process through which individuals becomes aware of the interconnections that bind them to nature, to society and to humanity itself. It is relevant, therefore, to identify promising training environments to promote effective educational activities on sustainability, with the goal of nudging young people towards adequate lifestyles, creating dignified, creative and “green” jobs. Among these potentially relevant educational and training environments, work-related learning (Alternanza scuola-lavoro in Italian) and the paths for transversal skills and guidance (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento in Italian), provided in Italy for all students in the last three years of secondary schools, can represent successful educational opportunities to acquire, through active learning models, the tools needed to face the evolution of the educational processes and work- related dynamics, as well as to construct a responsible and competent citizenship, favoring a fair and lasting development for the benefit of current and future generations.
Stampati, Francesco. "Essere giovani nel '68: presentazione e rappresentazione di una generazione che tentò di fare la rivoluzione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Find full textPiccolo, Chiara. "Generazione Neet: questione complessa o etichetta vuota?" Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3423140.
Full textL'acronimo NEET – Not in Education, Employment or Training – indica i giovani tra i 15 e 29 anni non coinvolti in alcuna attività lavorativa, secondo i criteri ILO, o formativa considerando la formazione formale e non formale. L'allarme sull'emergenza giovanile espresso dall'Europa è rintracciabile nei molti documenti della Comunità europea e all'interno della Strategia Europa 2020. La situazione italiana ha sempre registrato percentuali più elevate rispetto alla media europea; in particolar modo, per il 2016 la media EU-28 è del 14.2%, mentre in Italia i Neet sono più di due milioni, rappresentando il 24.3% della popolazione di riferimento. Studi precedenti hanno riconosciuto le implicazioni di tale questione con la condizione di inclusione/esclusione sociale e molti altri costrutti, tra i quali: identità e agency, transizione all'età adulta e capacità progettuali, partecipazione, fiducia e relazioni sociali, il ruolo del lavoro e quello della formazione. L'obiettivo generale del presente lavoro è approfondire la questione Neet, attraverso una lettura psico-sociale che possa andare oltre le indagini di tipizzazione più spesso condotte e contribuire a inquadrare il fenomeno nel suo divenire. La cornice teorica di riferimento è la Teoria delle Rappresentazioni Sociali (Moscovici 1961/1976). Nello specifico, si pone attenzione agli approfondimenti di Doise (1992), Marková (2003) e Camargo e Wachelke (2010). Sul piano metodologico, la ricerca si ispira all’approccio della Grounded Theory (Glaser e Strauss, 1967; Charmaz, 2006) e si snoda in tre studi integrati ognuno dei quali volto ad approfondire l’oggetto di studio con obiettivi, metodi e strumenti diversi (Flick, 2007; 2014). In particolare, è stata svolta l'analisi della stampa coinvolgendo cinque quotidiani italiani; è stato predisposto e implementato un questionario rivolto a partecipanti differenziati in base al grado di coinvolgimento con l'oggetto indagato; infine, è stato sviluppato un approfondimento attraverso interviste semi-strutturate episodiche con i Neet. I risultati indicano una rappresentazione sociale articolata attraverso le variabili considerate. In linea generale, si può sostenere che la questione indagata si compone di molti richiami al lavoro e ad aspetti legati all'emotività negativa bilanciati, in parte, da alcuni elementi relativi alla possibilità di avere tempo per sé e all'opportunità di mettersi in gioco. Risultano molto meno presenti i riferimenti all'education intesa come formazione continua.
Plebani, Tiziana <1954>. "Un secolo di sentimenti: amori e conflitti generazionali nella Venezia del Settecento." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/957.
Full textMONTICELLI, ANNALINDA. "Lontani da vicino: l'immagine dei giovani migranti in televisione." Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/11573/1077391.
Full textSOFIA, MONTECCHIANI. "LUIGI BERTELLI E LA MOBILITAZIONE GIOVANILE. LA PRODUZIONE LETTERARIA PER L’INFANZIA E LA GIOVENTÙ DI LUIGI BERTELLI/VAMBA COME STRUMENTO PER LA COSTRUZIONE DELL’IDENTITÀ NAZIONALE DELLE NUOVE GENERAZIONI TRA OTTO E NOVECENTO." Doctoral thesis, 2022. http://hdl.handle.net/11393/297586.
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