Academic literature on the topic 'Giornali italiani a Fiume'

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Journal articles on the topic "Giornali italiani a Fiume"

1

Pasquini, Dario. "Tra il serio e il faceto. I giornali satirici italiani del dopoguerra 1944-1963." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 262 (October 2011): 75–96. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-262005.

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Abstract:
Il saggio ricostruisce nei suoi caratteri essenziali il contesto della stampa satirica italiana dal secondo dopoguerra agli anni sessanta. L'autore sostiene che la notevole fioritura di giornali satirici nella seconda metŕ degli anni quaranta sia da ricondurre al perdurare di una tradizione satirica che anche durante il fascismo era rimasta forte. Proprio il peso di questa tradizione, secondo l'autore, contribuě al fatto che a poco a poco le riviste orientate a sinistra scomparvero e le uniche testate satiriche a restare in circolazione furono di orientamento conservatore o neofascista. Tali giornali tuttavia si rivelarono incapaci di rinnovarsi, tanto che verso la metŕ degli anni sessanta l'intera stampa satirica italiana sparě in pratica dalla circolazione. Fra i giornali oggetto del saggio, sui quali vengono forniti numerosi dati riguardanti la tiratura, le vicende editoriali e la composizione della redazione, spiccano i conservatori "Candido" di Giovanni Guareschi e "Il Travaso" di Guasta; l'antifascista "Cantachiaro"; l'anticlericale "Don Basilio"; i neofascisti "Il Merlo giallo" di Alberto Giannini e "Asso di bastoni". Ritenendo inadeguate alcune interpretazioni che emergono dalla recente letteratura su Guareschi, l'autore pone l'accento sul rapporto di tipo affettivo ed esistenziale che legň lo scrittore al fascismo.
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2

Bortoletto, Anna. "I giornali come fonte dei cambiamenti nella storia." SPONDE 1, no. 1 (July 27, 2022): 77–90. http://dx.doi.org/10.15291/sponde.3892.

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Abstract:
Il giornale l’Arena di Pola fu un testimone privilegiato dell’esodo degli italiani da Istria e Dalmazia dopo la Seconda guerra mondiale: fu fondato a Pola nel 1945 come quotidiano d’informazione in lingua italiana durante il periodo del Governo Militare Alleato, poi diventò ''giornale dell’esodo'' nel maggio 1947 quando la redazione si trasferì in Italia con la maggior parte della popolazione. Nel passaggio oltreconfine, il giornale modificò obiettivi, propositi, contenuti, ma non i lettori: le stesse persone che leggevano il giornale a Pola, per informarsi sulle trattative internazionali che avrebbero deciso il loro destino, continuarono a leggere il giornale in tutti gli angoli d’Italia, ricercandovi le radici della loro cultura e identità, nonché informazioni concrete per recuperare il contatto con familiari e amici dispersi. Per questo motivo, il contributo ripercorre la storia del giornale negli anni a cavallo dell’esodo, soffermandosi sull’evoluzione dei suoi contenuti. Nel complesso, si rileva una progressiva diminuzione delle notizie a carattere politico-cronachistico, che corrisponde a un rispettivo aumento di testi a carattere identitario-culturale, quali approfondimenti storico-artistici e memorie del passato.
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3

Lazzarich, Marinko. "La memoria del confine. Il motivo della patria perduta nel romanzo Il cavallo di cartapesta di Osvaldo Ramous." Quaderni d'italianistica 37, no. 2 (January 27, 2018): 125–48. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v37i2.29232.

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Abstract:
Nei testi letterari degli anni 1945–1956 che parlano dell’e­sodo degli italiani dalla città di Fiume il motivo del confine diventa il simbolo della conservazione di un’identità nazionale divisa. Al con­tempo, il tema della terra natale perduta lega direttamente la lette­ratura fiumana a quella mondiale coeva. In questo testo si propone un’analisi della letteratura della migrazione italofona e della questione dell’esodo dalla sponda orientale dell’Adriatico; in particolare, sarà osservato il costituirsi di identità individuali e di gruppo attraverso l’esperienza letteraria di convivenza propria della città di Rijeka (la Fiume di un tempo). Punto focale dell’analisi sarà il multiculturalismo nella scrittura di Osvaldo Ramous (1905–1981), autore che rappresenta la continuità della letteratura italiana autoctona di Fiume, i cui scritti portano la testimonianza dei traumi storici che hanno segnato il destino dei suoi concittadini. Attraverso una lettura critica del romanzo Il cavallo di cartapesta (1969) si tenterà un esame della dimensione estetica e so­ciologica dell’interpretazione delle doppie identità di questa città di frontiera, cosa che, nel contesto di un’Europa contemporanea senza confini interni, rende attuale la questione della tolleranza verso l’altro. di confine, storia, identità repressa, rapporti letterari italo-croati, la questione adriatica.
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4

Rossi, Fabio. "Dalla questione della lingua all’aggressione linguistica: le idee sulla lingua nei giornali italiani dell’ultimo decennio." Circula, no. 1 (2015): 173–95. http://dx.doi.org/10.17118/11143/8002.

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5

Marín Villalobos, Roberto. "Mirada al desnudo: poderes y placeres visuales en Salò de Pier Paolo Pasolini." ESCENA. Revista de las artes 80, no. 1 (July 1, 2020): 233–46. http://dx.doi.org/10.15517/es.v80i1.42483.

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Abstract:
El presente artículo pretende analizar lo visual en interjuego con la desnudez, como catalizador del poder y el placer en la película Salò o le 120 giornate di Sodoma, última obra del director Pier Paolo Pasolini. Para ello, se efectúa un diálogo entre escenas del filme y algunos postulados conceptuales. Los diferentes usos de la desnudez y su tratamiento visual no solo dan cuenta de la maestría estética del director italiano, sino también de su potencial teórico para pensar una mirada sadeana, incluso sádica.
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6

Fava, Sabrina. "Italian Readers of Il Giornalino della Domenica and Il Passerotto between the Great War and the Fiume Endeavour." Libri et liberi 7, no. 2 (May 3, 2019): 203–22. http://dx.doi.org/10.21066/carcl.libri.7.2.2.

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Abstract:
Early 20th-century children’s magazines chart fundamental steps in the development of children’s literature, both in literary production itself, and the ways in which young readers were taught to read. This paper explores the points of view of the literary text and of actual readers in the weekly Il Giornalino della Domenica and the monthly Il Passerotto, with reference to the topics of interventionism and irredentism that characterised the thoughts and dreams of many subscribers to the magazines. Until the First World War, the unification of the irredentist regions took the shape of fantastic and humorous accounts, but the apex of irredentism was reached with the Fiume endeavour. This long-held pre-war dream gave voice to the rebelliousness of a whole generation of young people who had grown up yearning to see the epic of the Risorgimento finally laid to rest. As young adults, they were convinced that they could convey the outcome of this to the two magazines’ new generation of young readers. Analysis of the two magazines enables us to reconstruct the continuities and changes that shaped the intellectual growth of child readers and anticipate the choices they would make as adults, some of which would have dramatic consequences.
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جلال, إیمان. "Pandemia mondiale, lingua mondiale: le collocazioni lessicali riguardanti il COVID-19 nel linguaggio dei giornali italiani ed egiziani." مجلة کلیة الآداب . القاهرة 82, no. 10 (December 1, 2022): 1–31. http://dx.doi.org/10.21608/jarts.2021.89017.1165.

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8

Cereghetti Passini, Antonietta. "Decreti prefettizi pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia e l’italianizzazione forzata dei cognomi nelle Nuove Province in generale e nella Provincia dell’Istria in particolare." Histria : the Istrian Historical Society review 7, no. 7 (2017): 137–66. http://dx.doi.org/10.32728/h2017.05.

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Abstract:
L’italianizzazione forzata dei cognomi, parte del più ampio programma di snazionalizzazione delle minoranze nelle Nuove Province (Trento, Bolzano, Trieste, Istria, Gorizia, Fiume, Zara) avviato dallo Stato italiano nel primo dopoguerra, fu legalizzata per mezzo di leggi e decreti votati appositamente dal giovane governo fascista e implementata con l’istituzione, presso le prefetture di ogni provincia, di commissioni responsabili per la compilazione di elenchi contenenti i cognomi ritenuti non italiani e le loro rispettive forme sostitutive. L’iter, non sempre rispettato, prevedeva il cambiamento del cognome su domanda del capofamiglia (con l’affissione sul rispettivo albo comunale) oppure per imposizione della prefettura. Dopodiché, il cambiamento veniva pronunciato con un decreto del Prefetto della Provincia, notificato agli interessati, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia ed annotato nei registri dello stato civile. La ricerca qui esposta ha considerato e analizzato numericamente tutti i decreti di cambiamento di cognome pubblicati nella Gazzetta Ufficiale. Poiché lo Stato italiano non sempre adempì all’obbligo di pubblicare tutti i decreti, il risultato ottenuto non può che essere incompleto. Nondimeno testimonia una vera e propria ossessione onomastica che coinvolse centinaia di migliaia di individui. Infine, un’analisi più dettagliata dei decreti emessi dalla Prefettura di Pola dimostra quanta e quale fu la mobilitazione dell’apparato del potere che, dietro il dichiarato desiderio di “recupero dei cognomi originari italiani o latini”, perpetrava quello che la storiografia definirà come “genocidio culturale” e “onomasticidio di Stato”.
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Recchi, Ettore. "LE MOSCHE BIANCHE. PERCHÉ I GIOVANI ATTIVISTI DI PARTITO SONO POCHI?" Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 28, no. 3 (December 1998): 515–42. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200026265.

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Abstract:
IntroduzioneI partiti politici detengono il triste primato di essere le istituzioni pubbliche in cui i giovani italiani nutrono minor fiducia – meno che nella burocrazia statale, nel governo, nella magistratura, nelle forze di polizia, nell'esercito, nella Chiesa, nei sindacati, nelle banche, nei giornali e nelle televisioni (Buzzi et al. 1997, 382). Per quanto aggravatosi in tempi recenti, questo discredito ha radici lontane e trova espressione in un distacco crescente, dagli anni settanta in poi, dei giovani dalla vita dei partiti. Generazione dopo generazione, stando alle survey condotte negli ultimi cinque lustri, i cittadini dai 18 ai 25 anni che prendono parte regolarmente alle attività di qualche organizzazione politica sono passati dal 7,3% del 1970, al 6,2% del 1983, al 4,1% del 1987, al 2,7% del 1992 e del 19% (Tullio-Altan e Marradi 1976, 472; Cavalli e de Lillo 1993, 286; Buzzi et al. 1997, 419). Più precisamente, gli individui tra i 20 e i 24 anni che negli ultimi sei mesi hanno svolto «attività gratuita per un partito» ammontano nel 1994 ad un misero 1,8% – meno di un terzo della quota di attivisti di partito che si ritrova nella popolazione fra i 35 e i 44 anni d'età (Istat 1996, 143). Dati di fonte partitica, del resto, confermano il quadro: a cavallo fra il 1995 e il 1996 le organizzazioni giovanili dei partiti contavano 204.000 membri (Turi 1997, 126) – ossia, il 2% della popolazione tra i 19 e 29 anni (Istat 1995, 102).
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10

Bralić, Snježana, and Maja Bezić. "LA RAPPRESENTAZIONE MEDIATICA DEL MIGRANTE TRA ACCOGLIENZA E DIFFIDENZA." Folia linguistica et litteraria XI, no. 30 (2020): 301–17. http://dx.doi.org/10.31902/fll.30.2020.17.

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Abstract:
Negli ultimi decenni del Novecento le nuove guerre, le pulizie etniche e i disastri ambientali hanno creato un alto numero di migranti e profughi, persone in fuga e in transito che si spostano alla ricerca di migliori condizioni di vita. Dato che l'Europa, e in particolar modo l'Italia, si sentono in pericolo, colpiti dalla sindrome d'invasione per i continui arrivi di immigrati, si sono formati nuovi muri, non solo materiali, ma anche muri e frontiere mentali. Il nuovo clima ha favorito la nascita di parole nuove relative ai movimenti migratori e alla percezione della figura del migrante. Con la crescita del fenomeno, si è diffusa un'epidemia di pregiudizi e stereotipi di fronte alle persone percepite come oggettivamente diverse. I termini e le espressioni, a cui si ricorre per indicare i nuovi arrivati, abbondano di etichette del migrante la cui rappresentazione mediatica risulta per lo più negativa. Da diversi studi che trattano questo argomento si percepisce che il discorso mediatico italiano, centrato sull’emergenza, contribuisce alla stereotipizzazione negativa dello straniero, legata alla criminalità e pericolosità. Secondo Maneri e Dal Lago lo straniero viene percepito come una minaccia alla società italiana ed europea e discriminato innanzitutto dal linguaggio usato per rappresentarlo, mentre la contrapposizione tra Noi e Loro viene rafforzata da generalizzazioni e dall’uso del lessico metaforico. Il corpus che si propone di studiare e analizzare si riferisce agli articoli sul tema delle migrazioni, tratti dai due giornali quotidiani italiani di diffusione nazionale. Si prendono in esame gli articoli pubblicati in due periodi diversi, corrispondenti ai differenti contesti sociopolitici della realtà italiana (settembre 2015 e aprile 2017), e in tal modo si tenta di osservare e studiare la lingua nel suo ruolo da protagonista nella costruzione dell’immagine mediatica dei migranti.
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Dissertations / Theses on the topic "Giornali italiani a Fiume"

1

Miksa, Gianfranco. "I giornali italiani a Fiume dal 1813 al 1945. Analisi e linee di sviluppo." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2013. http://hdl.handle.net/10077/8596.

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Abstract:
2011/2012
“I giornali italiani a Fiume dal 1813–1945. Analisi e linee di sviluppo” vuole essere un’immersione nella cultura fiumana della carta stampata, inteso a offrire una chiara immagine della grande mole di giornali italiani pubblicati nella città quarnerina nell’arco di due secoli. L’arte della cultura stampata a Fiume ha una storia ricca e molto interessante. Come ogni terra di confine, questa è stata il testimone di una lotta nazionale, economica e sociale che ha interessato la città lungo i secoli. Fiume – sia per la posizione geografica, sia per le vicende storiche –, ha avuto un suo ruolo proprio e ha conservato a maggior fatica la integrità della sua anima e componente italiana. Il giornalismo fiumano ha ospitato i piccoli e i grandi fatti del proprio popolo, le paure e le preoccupazione della gente semplice, registrando i momenti più importanti delle comunità. La finalità generale di questa ricerca è quella di scoprire la scena editoriale ponendo in evidenza tutta una serie di protagonisti – giornalisti, letterati, intellettuali, ma anche persone comuni – che hanno caratterizzato la città per lunghi decenni. La ricerca non intende essere un repertorio della cultura giornalistica a Fiume, bensì un’analisi della sua nascita, sviluppo, fortuna e rovina. Il lavoro si è basato principalmente su due aspetti che sono stati svolti contemporaneamente: quello della ricerca bibliografica e quello più ampio della ricerca d’archivio. L’attività di ricerca bibliografica è finalizzata non solo alla costituzione della bibliografia espressamente relativa al tema oggetto della ricerca stessa, ma anche all’identificazione di nuove fonti da cui reperire notizie importanti per la ricostruzione della storia del giornalismo fiumano. La scelta del periodo 1813–1945 per un’analisi della stampa fiumana è stata suggerita da una serie di considerazioni di carattere storico, sociale e culturale. Il primo giornale che uscì a Fiume fu “Notizie del Giorno” risalente al 1813. Da questa data in poi, si avrà un vera e propria crescita del giornalismo fiumano che darà origine, nell’arco di centotrenta anni, a più di 50 testate, di cui 30 in lingua italiana che ho avuto il piacere di analizzarle e di presentarle in questo lavoro. Sono creazioni spesso effimere ma talvolta anche durature che saranno espressione della battaglia politica e culturale della città. La conclusione della ricerca con il 1945 è dovuta, invece, al cambio politico che interessò la città con i nuovi governanti. Nuovi reggenti che imposero il comunismo e socialismo a un popolo che da secoli aveva ben salda la tradizione commerciale di stampo liberista. La ricerca, dedicata al giornalismo fiumano tra il 1813 e il 1945, prende in considerazione tutte le pubblicazioni di carattere giornalistico, e quindi con funzione informativa, apparse in quegli anni, senza tenere conto delle pubblicazioni in lingua ungherese, croata o altra. La premessa metodologica di tale ricerca è di natura letteraria con particolare riferimento agli influssi della cultura italiana a Fiume. Ogni scheda delle singole testate fiumane è composta da due parti. La prima, attraverso un’introduzione analitica, comprende tutte le notizie essenziali riguardanti il genere, tiratura, data di pubblicazione, sede proprietà, tipografia, fondatori, direttori, caporedattori, orientamento politico, eventualmente il formato, la periodicità e il prezzo. La seconda parte prevede un approfondimento più attento che comprende un excursus storico e analisi dei contenuti. Le schede, costruite secondo uno schema costante permetteranno al lettore di avere una prima idea del carattere del giornale, la sua posizione politica e ideologica, la sua tendenza sociale e culturale. Vengono inoltre riportate, a piè di pagina una breve biografia con notizie bibliografiche di alcuni noti, e anche meno noti, giornalisti e pubblicisti fiumani. L’Appendice offre, invece, una scelta degli articoli raccolti dai giornali. Una selezione che è stata condotta cercando di isolare quei testi che indichino novità tematiche, letterarie e momenti storici di particolare significato legati sia alla città di Fiume sia all’intera scena internazionale. Lì, dove ho potuto, ho proceduto nel riportare interamente i programmi, editoriali e manifesti dei giornali, per conoscere con chiarezza i princìpi su cui la testata si fondava, le idee che essa propugnava, il perché della fondazione e anche della lotta politica ideologica che essa sosteneva. Per offrire un dettagliato confronto tra stili, per così dire, conservativi e quelli innovativi, ho cercato di isolare alcune tematiche – principalmente gli avvenimenti storici ma anche, per esempio, manifestazioni, omicidi, processi, incidenti e altri fatti cronaca –, per osservare e apprendere come le diverse testate trattavano lo stesso argomento.
XXIV Ciclo
1979
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2

Fan, Qing <1995&gt. "Proposta di traduzione e commento dai giornali italiani ai giornali cinesi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18980.

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Abstract:
The news, which is a report on recent events, has become almost an integral part of our modern human life. News translation plays an important and even decisive role in the secondary dissemination of news. The theme of this paper is the translation and analysis Chinese italian news to chinese news. This paper is divided into three parts. The first part gives an overview of the concept and source of "news" and gives an overview of the value of news and its kind and form. Later, the paper discusses the characteristics of news translation in the first chapter, the process of news translation in different situations and the translation methods chosen. Then, by splitting the structure of the news, we explore the translation process of each part of it and the translation considerations. The second part is the translation of the selected news text. The author browsed a number of well-known Italian news sites and analyzed and screened the news of its columns and sections, and finally selected more than 20 news articles of different kinds and forms, and translated them as templates. The third part is translation analysis and comment. This part mainly analyzes the content translated in the second part from both macro and micro perspectives, and discusses the difficulties and solutions encountered by the translator in translation. The last part is particularly important in this paper because it is part of the combination of theoretical and practical analysis.
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Alderuccio, Daniela. "La scrittura giornalistica della “guerra dei dazi”: principali quotidiani italiani e cinesi a confronto." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20495/.

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Abstract:
Viene proposta un’analisi contrastiva di una limitata serie di articoli pubblicati sui maggiori quotidiani italiani (Il Corriere della Sera e La Repubblica) e cinesi (il Renmin ribao 人民日报 e lo Huanqiu shibao 环球时报) in un arco temporale che spazia da inizio 2018 a fine 2019. Gli articoli selezionati hanno la comune caratteristica di appartenere al genere d’opinione o commento, che nel contesto cinese è chiamato pinglun 评论, e di trattare il tema della “guerra dei dazi”, argomento che si presta a mettere in luce le tipicità del commento giornalistico. Dapprima sono illustrate le caratteristiche generali dell’articolo giornalistico di commento e la linea editoriale dei quotidiani presi in esame. Dopodiché si passa a un’analisi linguistica degli articoli selezionati che mira a dimostrare come la scrittura giornalistica realizzata attraverso il genere del commento costituisca un chiaro esempio di mescolanza di registri, evidenziabile attraverso scelte lessicali e sintattiche volte a vivacizzare la lingua anche in maniera innovativa. Nonostante l’analisi metta in luce alcune peculiarità di una particolare testata come accade per la questione della firma nella stampa cinese, tuttavia numerose sono le caratteristiche comuni presenti nel giornalismo italiano e cinese che emergono dal confronto, in particolar modo le coloriture lessicali e il linguaggio figurato, utilizzati per conferire alla scrittura giornalistica la massima espressività possibile.
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4

BONIFACIO, ARRIGO. "Diplomazia culturale e questione nazionale italiana tra Italia e Jugoslavia durante la guerra fredda. Alle origini della collaborazione tra Unione degli Italiani dell’Istria e di Fiume e Università Popolare di Trieste." Doctoral thesis, 2022. http://hdl.handle.net/11573/1651019.

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Abstract:
Basandosi su fonti italiane e jugoslave lo studio analizza le vicende delle relazioni italo-jugoslave e quelle dell’Unione degli Italiani dell’Istria e di Fiume, illustrando come queste ultime siano state costantemente influenzate dalle prime. La ricerca, che illustra come durante tutto il periodo preso in considerazione la questione delle reciproche minoranze nazionali fu oggetto costante dell’azione diplomatica dei due Stati, chiarisce come entrambi questi ultimi volevano assicurarsi la sopravvivenza della propria minoranza nazionale venutasi a ritrovare al di fuori dei nuovi assetti territoriali delineatisi in seguito alla Seconda Guerra Mondiale. Di conseguenza, sia la diplomazia di Roma che quella di Belgrado cercarono costantemente di ottenere nuove concessioni a favore della propria minoranza nazionale, dapprima in un’ottica di confronto, e, in seguito, nell’ambito di una collaborazione, grazie alla quale sia l’Italia repubblicana che la Jugoslavia di Tito riuscirono infine ad ottenere un effettivo miglioramento delle condizioni della propria minoranza e la possibilità di fornire a quest’ultima un aiuto diretto.
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Books on the topic "Giornali italiani a Fiume"

1

Il linguaggio dei giornali italiani / Maurizio Dardano. 2nd ed. Roma-Bari: Laterza, 1986.

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2

Luciana, Varvello. Italiani a cavallo: Scritti apparsi sui giornali 1960-1970. Milano: Lanfranchi, 1989.

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3

Satira politica e Risorgimento: I giornali italiani : 1848-1849. Torino: Comitato di Torino dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, 2013.

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4

Daniela, Napoletano, Ettorre Noemi, and Di Lella Maria Rosa, eds. La Terza pagina.: Bibliografia dei giornali italiani per l'anno 1991. Manziana: Vecchiarelli, 1992.

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5

Simona, Orlando, and Bernas Jan 1978-, eds. Magazzino 18: Storie di italiani esuli d'Istria, Fiume e Dalmazia. Milano: Mondadori, 2014.

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6

Oliva, Gianni. Profughi: Dalle foibe all'esodo: la tragedia degli italiani d'Istria, Fiume e Dalmazia. Milano: Oscar Mondadori, 2006.

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7

Oliva, Gianni. Profughi: Dalle foibe all'esodo: la tragedia degli italiani d'Istria, Fiume e Dalmazia. Milano: Mondadori, 2005.

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8

Corti, Paola. Giornali contro: "Il Legionario" e "Il Garibaldino" : la propaganda degli Italiani nella guerra di Spagna. Alessandria: Edizioni dell'Orso, 1993.

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9

Grossi, Giorgio. L' Europa degli Italiani, l'Italia degli Europei: Un mese di giornali e di televisioni, 1994/1995. Roma: RAI ERI, 1996.

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10

Esuli: Dalle foibe ai campi profughi : la tragedia degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia. Milano: Mondadori, 2011.

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Book chapters on the topic "Giornali italiani a Fiume"

1

Tell, Maria. "Soggettività e oggettività negli articoli a carattere informativo di tre giornali italiani." In Festival Romanistica: Contribuciones lingüísticas – Contributions linguistiques – Contributi linguistici – Contribuições linguísticas, 360–76. Stockholm University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.16993/bac.s.

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