Dissertations / Theses on the topic 'Gestione e valorizzazione del patrimonio culturale'

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Bianco, Angela <1979&gt. "Esperto in processi di valorizzazione, conservazione e gestione del patrimonio artistico culturale del "distretto" veneziano." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1239.

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Abstract:
Il presente lavoro si suddivide sostanzialmente in tre nuclei. Il primo capitolo indaga il così detto "distretto" dell'arte contemporanea veneziana e lo confronta con le più aggiornate teorie di valorizzazione del patrimonio culturale. Il secondo capitolo, definisce il nodo nevralgico della tesi e tratta il tema delle professioni museali. Il terzo nucleo, suddiviso in altrettanti capitoli, descrive i progetti realizzati: Mediatori Culturali, A.Mu.C- Archivio multimediale del contemporaneo e Art Night Venezia. Attraverso il metodo della actionresearch sono state concretamente testate alcune nuove figure professionali intese come ponte e collante tra le differenti istituzioni, sempre in funzione di una più efficace fruizione del patrimonio storico-artistico. L'esito della ricerca ha definito strategie e procedure atte a potenziare le competenze culturali e professionali di una serie di figure già dotate di un alto livello formativo ma non ancora assorbibili nello scomparto del "distretto" culturale veneziano dell'arte contemporanea, ma in prospettiva configurabili per un mercato del lavoro più ampio.
This work focuses mainly on three parts. The first chapter investigates the so called venetian “district” of contemporary art, in comparison with the most updated theories for the valorisation of the cultural heritage. The second chapter, defines the key point of the thesis and deals with the topic of the museum professions. The third part, subdivided in as many chapters, describes the projects carried out: Cultural Mediators, A.Mu.C – Multimedia Archive of Contemporary art, and Art Night Venice. Through the actionresearch method, some new professionals, intended to bridge between the different institutions, have been positively tested, aiming to a better fruition of the historical and artistic heritage. The outcome of the research has defined strategies and procedures suitable to enhance the cultural and professional expertises of highly trained subjects, who are not yet absorbable in the compartment of the venetian cultural “district” of contemporary art, but in prospect, configurable for a broader labour market.
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2

Buso, Elisa <1994&gt. "La valorizzazione del patrimonio culturale aziendale in archivi e musei d’impresa. I casi della Regione Veneto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19056.

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Abstract:
Sempre più spesso negli ultimi anni il mondo della cultura e quello dell’economia sono stati affiancati, questo perché si è capito che entrambi i settori possono apportare e condividere con l’altro conoscenze e metodologie proprie così da migliorarsi vicendevolmente. In quest’ottica, la crescente consapevolezza dell’importanza del patrimonio storico aziendale ha portato le aziende ad adottare metodi di valorizzazione propri del mondo della cultura, quali archivi e musei, per conservare, valorizzare e promuovere questo patrimonio. L’obiettivo di questo studio è esaminare la situazione attuale della Regione Veneto in materia di valorizzazione del patrimonio storico aziendale, mappando le realtà che hanno instaurato un legame tra questi due settori e che hanno messo in atto degli esempi di relazione concreta con la cultura e con la storia, dando importanza ad un passato che è quanto mai importante ed essenziale per il futuro stesso dell’azienda. La domanda che ci si pone è se queste realtà hanno adottato delle logiche manageriali, dei comportamenti e delle competenze adatte per valorizzare il loro patrimonio quale asset strategico per il loro business. Per realizzare la mappatura sono state individuate le aziende attive in materia, sono stati organizzati degli incontri con i responsabili archivistici e museali e sono state loro sottoposte delle domande comuni così da verificare lo stato dell’arte. Su questa base, si propone un’analisi SWOT dei casi sulla base degli input teorici individuati all’inizio dell’elaborato, per identificare i punti di forza e i punti di debolezza di queste realtà e le opportunità e i fattori di rischio che incontrano interfacciandosi con l’ambiente esterno, dando così degli spunti di riflessione per gli imprenditori che volessero valorizzare il loro patrimonio storico tramite una narrazione attraverso archivi e musei d’impresa, ma non solo.
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Maiocchi, Federico Maria <1996&gt. "Strategie di valorizzazione del patrimonio culturale delle imprese, risvolti economici delle strategie di corporate heritage marketing sulla disponibilità a pagare dei consumatori." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19342.

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Abstract:
L’elaborato si divide in due macro-sezioni: nella prima parte vengono analizzate, tramite la metodologia della literature review, i principali approcci e le criticità che si presentano nel momento in cui le imprese si trovino nella condizione di voler valorizzare il proprio corporate heritage. Alla base della trattazione c’è la concezione del patrimonio storico-culturale delle aziende come un asset unico difficilmente imitabile dai competitors che può costituire una fonte di vantaggio competitivo sostenibile anche, e soprattutto, nel medio-lungo periodo. La seconda sezione si concentra, invece sull’analisi dei risvolti economici a seguito dell’attuazione delle strategie di corporate heritage marketing. In particolare, si considera l’incidenza che l’heritage di un brand può avere sulla disponibilità a pagare dei consumatori per i prodotti del marchio stesso. La ricerca avviene tramite un’indagine che utilizza un survey per la raccolta dei dati. L’elaborazione di questi ultimi ha l’obiettivo di avvalorare l’ipotesi secondo la quale l’heritage di un brand, qualora correttamente valorizzato, esercita un effetto positivo sulla disponibilità a pagare dei consumatori.
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Di, Veroli Veronica <1990&gt. "Salvaguardia, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale immobile esposto a rischi da calamità naturali ed ambientali: il caso di Civita di Bagnoregio (VT)." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9736.

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Abstract:
Nell’elaborato viene analizzato il caso studio di Civita di Bagnoregio, frazione dell’omonimo comune in provincia di Viterbo, denominata ormai la “Città che Muore” a causa dei progressivi crolli che stanno interessando da secoli la rupe tufacea su cui il borgo si erge, e che hanno concorso alla riduzione progressiva della superficie dell’abitato ed al suo spopolamento. Successivamente ad una prima fase di presentazione del borgo secondo un profilo storico-geografico ed un’analisi dei fenomeni di dissesto si procede ad analizzare gli strumenti e le strategie di gestione del rischio correlato. Partendo da un quadro generale inerente il Patrimonio Culturale italiano potenzialmente soggetto a rischio idrogeologico e sismico si procede con l’analisi di monitoraggio e prevenzione del caso in esame, proseguendo con l’analisi degli interventi di consolidamento che hanno interessato il borgo e con un’esposizione delle tecnologie e delle banche dati attualmente disponibili per il monitoraggio e la prevenzione del rischio. L’elaborato poi analizza le attuali strategie di gestione del territorio, tenendo in considerazione l’impatto del turismo e la valorizzazione del borgo da parte degli enti competenti coinvolti nella sua amministrazione. Viene analizzata infine la recente candidatura di Civita di Bagnoregio come Paesaggio Culturale UNESCO, valutando le implicazioni dell’ammissione del borgo tra i Patrimoni dell’Umanità e le possibili ricadute sul territorio e sulle peculiarità socio-economiche che lo caratterizzano.
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Fiore, Federica <1973&gt. "Ecomusei come strumento di valorizzazione del patrimonio culturale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1017/1/Tesi_Fiore_Federica.pdf.

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Fiore, Federica <1973&gt. "Ecomusei come strumento di valorizzazione del patrimonio culturale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1017/.

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7

Pranovi, Enrico <1992&gt. "Strategie di web marketing per la valorizzazione del patrimonio culturale intangibile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9948.

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Abstract:
La tesi avrà l'obiettivo di evidenziare le potenzialità della comunicazione e del marketing on line per la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale intangibile. Per questo tipo di beni culturali, si definirà come gli strumenti digitali possano informare e coinvolgere il pubblico, in mercati territorialmente, linguisticamente e culturalmente diversi. In particolare, si svilupperà un piano di web marketing per la valorizzazione della figura e delle opere del compositore Gian Francesco Malipiero.
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8

Sileci, Federica <1993&gt. "La valorizzazione del patrimonio culturale italiano attraverso il principio di sussidiarietà. Il caso del FAI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17235.

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Abstract:
Nonostante siano disponibili numerosi studi che intendono misurare la portata del settore culturale e creativo, in Italia rimane ancora poco esplorato il ruolo specifico del patrimonio culturale, in particolare diffuso, come attivatore di sviluppo territoriale e sociale, in una logica non soltanto turistica, ma anche identitaria e valoriale. Lo scopo di questo contributo è quello di fornire uno spunto di riflessione sull’indagine del patrimonio culturale diffuso in quanto elemento strategico per il miglioramento del benessere della comunità attraverso il coinvolgimento della comunità stessa, in attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale. L’analisi del miglioramento del benessere si svolge attraverso il ricorso ad indicatori in grado di quantificare l’impatto che il patrimonio culturale produce sulla comunità e sul contesto territoriale locale, non solo a livello monetario e di flussi di cassa, ma anche in termini sociali e culturali: si esaminano gli effetti della partecipazione attiva della comunità, in ottica sussidiaria, ai processi di valorizzazione del patrimonio culturale locale. L’originalità dell’elaborato consiste nel proporre come esempi virtuosi per le politiche di valorizzazione partecipate, le modalità di intervento del Fondo Ambiente Italiano (FAI), la sua struttura, la sua visione e missione. Il FAI può costituire un valido strumento per il miglioramento del benessere locale attraverso la partecipazione attiva degli individui, della comunità, in un’ottica di rete, collaborazione e scambio di risorse al fine di valorizzare non solo il patrimonio culturale del nostro Paese, ma anche il contesto territoriale e comunitario che con il patrimonio intreccia profondi legami di tipo identitario. Questo contributo si propone come riflessione teorica e, pertanto, non fornisce risultati pratici in merito alle metodologie proposte, ma potrebbe costituire un punto di partenza per analisi e ricerche più approfondite sul ruolo della comunità nel miglioramento del benessere sociale attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale diffuso.
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Nardini, Silvia <1988&gt. "Digital Cultural Heritage: gli strumenti della tecnologia digitale per la valorizzazione del patrimonio culturale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6671.

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Abstract:
La tesi tratta l'argomento del Digital Cultural Heritage nel contesto dell'interazione tra settore culturale e settore informatico. Propone una visione a tutto tondo di come è stato gestito il patrimonio culturale con l'aiuto della tecnologia digitale e i passi compiuti e da compiere nel prossimo futuro, per giungere alla Società dell'Informazione per tutti. Inizialmente viene proposta una visione generale della Cultura Digitale dall'avvento di Internet e di come è cambiata l'idea di cultura anche grazie all'uso di infrastrutture di rete per la ricerca e l'innovazione e i vari progetti che utilizzano questi strumenti digitali per lo sviluppo della cultura. Successivamente si parla di un altro importante strumento promosso dall'Unione Europea per il futuro della ricerca storico-artistica in ambito digitale, La Biblioteca Digitale Europea. Si riporta la sua concezione, le sue finalità e la storia di come è nata e si è sviluppata, grazie al sostegno delle iniziative eEurope, delle Raccomandazioni e Direttive europee che trattano l'argomento. Verranno affrontati poi gli strumenti che si collocano nel contesto della strategia dell'Unione Europea per creare la Società dell'Informazione e che sono al servizio della Biblioteca Digitale Europea. Dal progetto Minerva, al progetto Michael fino ad arrivare al portale Europeana. Infine si espone la situazione italiana del livello di digitalizzazione dei beni culturali e il portale CulturaItalia come strumento di conservazione e valorizzazione.
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Benato, Emanuela <1988&gt. "Strategie di valorizzazione del patrimonio culturale: l'organizzazione di eventi come strumento di marketing territoriale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9008.

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Abstract:
Negli ultimi anni gli eventi, definiti come manifestazioni organizzate rivolte ad un pubblico esterno, hanno assunto un ruolo decisivo nelle politiche territoriali e nella promozione turistica. L’obiettivo di questo lavoro è analizzare nel dettaglio, attraverso lo studio di un caso reale, come nasce, si sviluppa e viene gestito un evento in tutte le sue fasi e come, grazie ad esso, si possa contribuire a valorizzare il territorio e il patrimonio culturale del Bel Paese. Ogni manifestazione, ovviamente, avviene all’interno di un preciso contesto ambientale; un contesto che necessita di essere osservato, studiato ed analizzato prima che venga progettata qualsiasi interessante iniziativa. Difatti, nel primo capitolo, viene approfondito il concetto di marketing territoriale; la globalizzazione, l’apertura dei mercati e la maggiore mobilità degli individui, hanno generato la formazione di un nuovo soggetto economico, a fianco di quelli tradizionali: il territorio. Il territorio diventa così il protagonista che opera in uno scenario concorrenziale nel quale è destinato non solo a relazionarsi, ma soprattutto a differenziarsi. Diversi possono essere gli strumenti che agevolano a far emergere le componenti di cui esso è formato: la pubblicità, le fiere specialistiche, gli eventi e altro ancora. L’attenzione si focalizza, appunto, sugli eventi, tema trattato nel secondo capitolo. Con il fine di far affiorare le risorse di una determinata area, le sue ricchezze, il suo valore e le opportunità di business, una manifestazione può essere la strategia chiave per enfatizzare un territorio, attraendo non solo nuovi capitali, ma anche catturando l’interesse dell’opinione pubblica e dei residenti, considerati quest’ultimi i primi a dover sostenere una zona a loro familiare. A partire dalla definizione di evento culturale, l’elaborato elenca gli step necessari con cui un’iniziativa può essere realizzata anche in un ambiente artistico, come avviene per il progetto qui presentato. Si prosegue con una breve panoramica inerente la comprensione del concetto di valorizzazione del patrimonio culturale in Italia: essa è strettamente connessa allo sviluppo civile, economico e territoriale. Conoscere, tutelare e conservare i Beni nazionali incrementa la loro fruibilità nello spazio e nel tempo. Chi ricopre questo arduo compito, oltre ad alcuni enti pubblici, si riscontra anche il Fondo Ambiente Italiano, esposto nel terzo capitolo. Questa Fondazione no profit, fondata nel 1975 su modello del National Trust inglese, si occupa di promuovere in concreto una cultura di rispetto della natura, dell'arte, della storia e delle tradizioni italiane e tutela un patrimonio che è parte fondamentale delle radici e dell’identità del Paese. A conclusione della tesi, viene analizzato uno dei Beni aperti al pubblico e di proprietà del FAI: Villa dei Vescovi, a Luvigliano di Torreglia (PD). Qui viene proposta un’iniziativa indirizzata a studenti e neo laureati. La volontà è di ideare un Bootcamp per svariate motivazioni: per organizzare una manifestazione innovativa e non presente tra i competitors nel territorio circostante, per soddisfare un’esigenza espressa dal target in esame (un evento sia di formazione, sia di divertimento), per enfatizzare le risorse territoriali e le opportunità locali, per coinvolgere sia gli attuali stakeholder che conoscerne di nuovi, per collaborare con nuove realtà e per aumentare la visibilità dello scenario e del patrimonio artistico dove tutto questo avviene. Attraverso un evento, quindi, si desidera raggiungere due benefici: creare notorietà e consapevolezza di una specifica area producendo un importante ritorno d’immagine e di essere fattore di attrazione ogni volta che un’iniziativa viene riproposta al pubblico.
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CHIESA, ANDREA. "VALUTAZIONE DELLE STRATEGIE PROGETTUALI PER IL RIUSO, IL RECUPERO E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2022. http://hdl.handle.net/11571/1456603.

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Abstract:
Il tema trattato dalla ricerca si colloca nell'ambito del riuso, del recupero e della valorizzazione del patrimonio culturale dismesso. Un tema attuale che si pone come azione indispensabile ed inderogabile nello sviluppo futuro delle città italiane ed europee. Recuperare anziché demolire e ricostruire, oltre a rispondere ad aspetti di natura etico-culturale, permette di ridurre il consumo di territorio in linea con i principi espressi dalla comunità europea. Il dibattito recente parla infatti di sviluppo urbano sostenibile, intesa come esortazione per la società a trovare soluzioni per lo sfruttamento delle risorse naturali e consentire la rigenerazione e la conservazione dell'ambiente per le generazioni future. Nel caso specifico del patrimonio costruito storico e della sua valorizzazione sostenibile, l'attività di ricerca si focalizza sul tema delle strategie di impatto, cioè le strategie di riuso e l'impatto che esse hanno sul bene oggetto di riqualificazione. L’obiettivo risulta quindi l’analisi del costruito in ogni suo aspetto (definendone i vincoli imposti dalle sue caratteristiche e i gradi di libertà intrinseci) per comprendere come differenti strategie progettuali possano influenzare le caratteristiche prestazionali dell’esistente ed implementare le lacune in esso rilevate, con la finalità di indicare quale tra esse siano quelle potenzialmente più adeguate a rispondere alle istanze trasformative del bene. La finalità è definire una metodologia e analisi in grado di divenire non solo uno strumento tecnico di studio ma anche uno strumento di pre-valutazione utile ad esempio a stazioni appaltanti, enti o istituzioni, soggetti pubblici o privati per rispondere alla più recente normativa in materia di contratti pubblici dove si esplicita la necessità di ottenere a base di gara un “Documento di fattibilità delle alternative progettuali” (DOCFAP). Lo strumento così formulato verrà inoltre testato su due casi studio presenti nella città di Pavia e di proprietà dell'Ateneo al fine di provarne l'efficacia ed individuarne eventuali punti di debolezza.
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Magro, Benedetta <1992&gt. "CORPORATE HERITAGE MARKETING: Come raggiungere il consumatore attraverso la valorizzazione del patrimonio storico e culturale d'impresa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14322.

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Abstract:
Attraverso questa tesi di laurea magistrale si cercherà di capire come i consumatori percepiscano le iniziative delle aziende volte a far conoscere il proprio patrimonio storico e culturale. L’heritage è stato presentato da numerosi studi di management, come asset necessario per creare unicità del brand e del prodotto, ma il tema oggi si presenta ancora poco esplorato. Numerose sono, infatti, le aziende che hanno intrapreso attività di corporate heritage marketing per valorizzare il proprio patrimonio storico e culturale, ma, dal punto di vista teorico, non si è ancora arrivati ad una definizione e ad uno studio delle implicazioni pratiche di tale strategia. Attraverso una ricerca di tipo qualitativo, con il seguente elaborato si cercherà di individuare una serie di elementi che le aziende devono necessariamente tenere in considerazione per perseguire una strategia di Corporate Heritage Marketing, per la selezione degli strumenti più adatti alla loro realtà e per il raggiungimento dei propri stakeholder, interni ed esterni. Numerose indagini si sono soffermante esclusivamente sullo studio di specifici casi aziendali. Risulta, quindi, essere assente in letteratura, un’analisi di come le implementazioni delle strategie di corporate heritage marketing impattino sul consumatore finale. Per tale ragione, questa tesi sarà volta ad analizzare il punto di vista del consumatore, in quanto è possibile che, ogni giorno, molte persone entrino in contatto con strumenti di corporate heritage marketing senza averne la consapevolezza. A partire, quindi, dall’analisi di un campione di consumatori, saranno individuati gli elementi necessari alle aziende per costruire, sviluppare, conservare e tramandare la propria storia e cultura. Una volta individuato un elenco generale di elementi, indispensabili per ingaggiare il consumatore finale, si cercherà di ricondurre tali elementi agli strumenti di più diffusi e utilizzati dalle imprese. In questo modo sarà possibile individuare su quali iniziative conviene concentrare le risorse aziendali, ottimizzando così le attività e ottenendo un maggiore successo, soprattutto in termini di fedeltà al brand. Oggi si assiste ad una feroce concorrenza sull’innovazione tecnologica, ad una continua evoluzione dei bisogni dei consumatori, soprattutto delle nuove generazioni che non vedono nel passato un’opportunità, ma un freno allo sviluppo. Tante imprese, anche storiche, non riescono a stare al passo con questi mutamenti e sono costrette ad uscire dal mercato. La finalità di questa tesi è quella di ricordare come il patrimonio storico d’impresa rappresenti una risorsa strategica fondamentale, non solo per le imprese più longeve ma anche per le nuove realtà. Bisogna essere in grado di sfruttare il proprio potenziale comunicativo, vincendo la sfida di molte realtà ad approcciarsi alle nuove tecnologie e ad aprirsi ad un pubblico che sempre più apprezza la capacità di un brand a renderlo partecipe alla sua attività. In questo modo il consumatore diventa una risorsa indispensabile per la creazione, sviluppo e per tramandare l’Heritage delle imprese.
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Cannizzo, Claudia <1994&gt. "Buone pratiche di gestione del patrimonio culturale in Sicilia: tra sostenibilità economica e riscontri sociali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/16054.

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Abstract:
Il lavoro di tesi nasce dalla voglia di dimostrare che anche nel meridione d’Italia la gestione dei beni culturali può essere efficace. Partendo dal presupposto che realmente c’è ancora molto lavoro da fare per migliorare la situazione del sud, e nello specifico della Sicilia, ho cercato di selezionare quelli che vengono considerati dei casi di buone pratiche nella gestione del patrimonio culturale, e ne ho analizzato le specificità dell’offerta e della sostenibilità. Gli enti scelti sono il Museo Civico di Castello Ursino e il Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena di Catania, il Farm Cultural Park di Favara e i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo. Per ogni ente è stata analizzata l’offerta culturale, che oltre al ruolo di semplice spazio espositivo, propone spettacoli cinematografici, teatrali, musicali etc. Una volta compresa la missione culturale che caratterizza l’azione di queste realtà, si è cercato di comprenderne anche le capacità di sostenibilità economica. Sono state analizzate le diverse voci riguardanti le spese e viceversa quelle di introito per ogni azienda, in modo da poter creare dei budget di gestione il più possibile corretti e precisi. In questo senso si è cercato di inquadrare tutte queste attività all’interno di una programmazione culturale più ampia, basata su programmi e piani finanziari regionali. Successivamente sono stati somministrati dei questionari per la comprensione di come questi enti sono stati letti dall’esterno e di come abbiano agito sulle città di riferimento e più in generale sul territorio regionale e nazionale. In ultimo è stata fatta una riflessione sullo scenario culturale e turistico contemporaneo in Sicilia.
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PARODI, MICHELE. "Il campo del folclore tra valorizzazione e integrazione culturale. Il caso di Sao Luìs del Maranhao (Brasile)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/21769.

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Abstract:
La presente tesi è dedicata allo studio dell’arena culturale che coinvolge le pratiche di valorizzazione delle forme del folclore e della cultura popolare in una capitale del Nordest del Brasile: São Luís del Maranhão. Nell’analisi di questa arena ci siamo serviti in primo luogo delle nozioni bourdieane di “campo”, “capitale” “habitus” ed “illusio”. La ricerca ha evidenziato nell’ambito etnografico esaminato e nelle sue diramazioni nazionali e globali, la presenza di una specifica forma di illusio: la credenza nel valore del folclore e nel valore della sua valorizzazione, della sua protezione, della sua messa in scena e del suo studio. La valorizzazione delle forme folcloriche è operata indipendentemente dalla valutazione della complessità dei loro contenuti e dalla valutazione della loro capacità di esprimere e far conoscere il contesto sociale, politico, economico ed esistenziale dei produttori e dei consumatori del folclore. Questa valorizzazione è vincolata viceversa al rispetto di determinate convenzioni formali riguardanti le forme degli artefatti e delle modalità espressive usate dai gruppi folclorici, quali ad esempio i materiali degli abiti e le loro decorazioni, le coreografie delle danze, i ritmi musicali. Questa illusio è sostenuta tautologicamente dall’affermazione, da un lato, della ricchezza culturale della diversità delle forme folcloriche e, dall’altro, dall’affermazione del valore di queste forme in quanto parte di questa diversità. A partire da questo presupposto, le forme folcloriche sono valorizzate in quanto emblemi identitari e in quanto risorse di distinzione nel mercato dei prodotti culturali. Nel tracciare le varie posizioni del campo generato da questa illusio (campo che abbiamo chiamato “campo del folclore” o “campo della cultura popolare”) abbiamo osservato l’imporsi egemonico degli habitus dei folcloristi e dei leader dei gruppi folclorici organizzati dalle classi dominanti. Questa egemonia tende a privilegiare forme di espressione che valorizzano gli aspetti decorativi e spettacolari e i contenuti più concilianti in detrimento dei contenuti dove sono messi in scena, in modo diretto o metaforico e satirico, i termini reali dei conflitti che sussistono tra le classi sociali. Come parte di questo contesto, abbiamo esaminato l’emarginazione degli aspetti narrativi della manifestazione folclorica del Bumba-meu-boi, manifestazione che presentava in passato la messa in scena del conflitto tra un fazendeiro e un suo dipendente (il “negro” Chico). Nelle odierne esibizioni folcloriche dei gruppi del Bumba-meu-boi di São Luís, tranne in alcuni casi eccezionali, sono messi in scena al più i personaggi principali della narrazione, che però, privati dell’attuazione corrispondente al proprio ruolo, funzionano solo come mere coreografie. Nella tesi è anche esaminata la genesi storica di questa illusio. Percorrendo la storia del folclore abbiamo potuto individuare i punti di contatto delle disposizioni degli agenti dell’attuale campo del folclore con le fascinazioni antiquarie per il possesso, la collezione e la classificazione sistematica degli oggetti del passato, e con le moderne logiche oggettivanti delle forme di patrimonializzazione della cultura materiale attivate dai processi di formazione degli stati nazionali. Abbiamo allora potuto re-interpretare l’illusio del campo del folclore di São Luís come parte di un più generale processo di cosificazione, patrimonializzazione, estetizzazione e mercificazione della cultura. In contrapposizione a questa trasformazione, storicamente, abbiamo osservato in Brasile la presenza di altri posizionamenti sulla cultura popolare che hanno considerato invece le sue forme come risorse di contenuti, temi e modalità di espressione con cui elaborare delle forme originali di cultura o con cui promuovere delle forme di politicizzazione e di effettiva emancipazione delle masse popolari. Infine, siamo giunti a concludere che le forme di valorizzazione del folclore, a partire dalla fine degli anni ’70 (all’inizio della fase di apertura della dittatura militare), e le più recenti forme di valorizzazione dei cosiddetti patrimoni immateriali hanno sviluppato e sviluppano in Brasile un meccanismo ideologico unitario simile a quello del mito della democracia racial (mito della sostanziale assenza in Brasile del pregiudizio razziale). Le forme folcloriche delle classi subalterne sono riconosciute e valorizzate al livello simbolico ed economico, ma, al medesimo tempo, sono ridotte a forme di espressione impoverite di contenuti politici non celebrativi delle autorità locali e delle identità, regionali, nazionali o etniche.
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Sciantarelli, Anna <1984&gt. "Censimento del patrimonio archivistico dei Comuni della Federazione del Camposampierese e proposte per la sua gestione, tutela e valorizzazione." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5489.

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Abstract:
Il lavoro principale che ho effettuato per scrivere la tesi consiste nel censimento degli archivi degli undici Comuni della Federazione del Camposampierese. Tale operazione ha avuto lo scopo di rilevare la documentazione posseduta dai singoli enti misurata in metri lineari, le tipologie di documenti con i relativi estremi cronologici e la loro collocazione all'interno dei locali dell'ente censito. Il censimento è stato quindi lo strumento utilizzato per fotografare la realtà archivistica di ogni singolo Comune, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Esso permette di poter avere i dati sufficienti per poter programmare i successivi interventi (scarto, riordino, inventariazione analitica, etc). La struttura della tesi si compone di una prima parte riguardante l'introduzione generale al territorio del Camposampierese, vengono qui evidenziate le vicende storiche e gli assetti istituzionali dei comuni che fanno parte della Federazione (capitolo 1). É stata successivamente redatta una panoramica della legislazione comunale dal periodo napoleonico ai giorni nostri; essa è seguita da un paragrafo di archivistica generale e legislazione archivistica, si è posta l'attenzione in particolar modo alla normativa in merito agli archivi comunali (capitolo 2). Il capitolo 3 pone l'attenzione sugli strumenti di descrizione archivistica, in particolare sul censimento e sulle modalità con le quali esso è stato eseguito per la redazione delle schede analitiche dei comuni del Camposampierese. L'introduzione comprende infine un progetto per la costituzione del Servizio archivistico dei comuni della Federazione del Camposampierese che punta ad una gestione consorziata dei ben 13.494 metri lineari di documentazione censiti e conservati presso gli undici comuni federati (capitolo 4). La seconda parte è composta dalle schede di inquadramento storico-sociale, istituzionale e archivistico di ogni singolo comune; per comprendere al meglio quello che fu il passato archivistico dei comuni presi in considerazione sono stati inoltre consultati i Fascicoli degli archivi comunali e gli Inventari degli archivi comunali conservati presso la Soprintendenza Archivistica per il Veneto. La terza parte infine è un appendice nel quale sono inserite delle tabelle riguardo gli assetti istituzionali dei comuni della Federazione che fanno riferimento al capitolo 1, la Scheda di censimento utilizzata per la rilevazione archivistica, le undici schede del censimento del patrimonio archivistico dei comuni e una scheda che riassume la consistenza del patrimonio archivistico di tutti i comuni del Camposampierese.
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Zane, Massimiliano <1979&gt. "IL MULTIMEDIALE PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE: DAL CODICE URBANI ALLO STATO DELL’ARTE. TRE “CASI STUDIO” A VENEZIA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14737.

Full text
Abstract:
La tesi, suddivisa in tre parti, si propone di offrire un excursus sullo stato dell’arte in tema di valorizzazione culturale a partire dallo stato evolutivo dell’idea stessa di patrimonio culturale, secondo sia il quadro sociale che quello legislativo, dal passato all’attuale. Il nuovo quadro concettuale che ne emerge investe il patrimonio di inedite potenzialità, responsabilità e funzioni, e trova nell’incremento tecnologico e del web un’ulteriore nuova chiave di lettura, fatta di approcci innovativi tanto nella produzione quanto nei servizi per la fruizione dell’arte. La seconda parte dell’elaborato presenta alcune di queste nuove prospettive di diffusione digitale del sapere: dalla realtà aumentata agli allestimenti cros-disciplinari, dall'accessibilità alla didattica multimediale, fino al gaming museale, presentando le soluzioni attualmente disponibili per la valorizzazione delle attività culturali, sempre più votate a divenire un co-racconto multidisciplinare sviluppato in chiave partecipativa. L’elaborato si conclude con la presentazione di tre casi di studio, progettazioni museali caratterizzate dalla forte componente tecnologica, alle quali il laureando ha personalmente preso parte nell’ambito della propria attività lavorativa.
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Rigo, Debora <1988&gt. "La "valorizzazione" del patrimonio culturale. Tre casi campione la Fondazione Cini, l’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e la Fenice." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4317.

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Abstract:
La cultura è uno strumento in grado di fornire nuovi stimoli alla crescita del territorio. È risultato interessante presentare Venezia quale realtà in cui la cultura non sia un patrimonio unicamente indirizzato alla fruizione attraverso la sola prospettiva dello studio o dello sfruttamento turistico, fermando piuttosto l’attenzione sulle modalità di gestione e valorizzazione della cultura nel riferimento specifico a tre importanti istituzioni locali di speciale rilievo: la Fondazione Giorgio Cini, l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e il Teatro La Fenice. Comprendere quale sia l’idea di valorizzazione della cultura che ciascuno di questi enti vuole trasmettere e, insieme, cogliere in che modo ognuno di essi contribuisca alla definizione dell’heritage, analizzare come differenti approcci si rapportino all’analisi della cultura veneziana, valutare il grado di ingerenza territoriale e il potere di coinvolgimento verso i destinatari, conoscere quali specifici settori culturali vengano catalizzati con i diversi progetti e attività, rappresentano le linee guida di questo progetto di tesi.
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Nannini, Maite. "Le comunità culturali come driver per la progettazione di servizi di accoglienza museale e lo sviluppo di sistemi di fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale bolognese mediante strategie di attivazione dei visitatori." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Il progetto vede il suo sviluppo a partire dalla ricerca sul tema dell’interattività tra gli utenti e negli spazi fisici delle istituzioni museali quale fattore chiave dell’esperienza culturale, nel suo frontline e nei suoi servizi di fruizione e promozione. Il percorso progettuale, seguendo le metodologie proprie del service design, si compone innanzitutto di due parti macro-tematiche: la ricerca e il progetto. La prima introduce una premessa alle teorie e alle pratiche della progettazione e dell'implementazione di servizi nell’ambito dei beni culturali, poi delinea la metodologia utilizzata nell’affrontare il lavoro nella sua complessità, e presenta le rilevazioni e le ricerche effettuate per comprendere contesto, attori, utenti coinvolti e si conclude con l’analisi di una serie di casi studio. La seconda invece delinea il vero e proprio progetto: rielaborando gli elementi utili della fase di ricerca sono state definite le basi su cui sviluppare la domanda progettuale, dando origine a due livelli di sviluppo, quello dei servizi relativi all’accoglienza fisica per le istituzioni museali e quello dei servizi con cui ottimizzare ed implementare con nuove funzioni uno strumento già attivo. Questi due asset si concretizzano nell'elaborazione di una strategia decisionale come processo per la definizione dei servizi che meglio si adeguano ad ogni realtà museale e una applicazione digitale quale estensione, sia per funzione ed interazione con l'utente che dal lato gestionale, dello strumento già attivo. L’intero percorso ha come focus l’importanza dell’utente, in questo caso il visitatore e il potenziale visitatore, nell’approccio progettuale di servizi, sistemi e attività di fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale e dei suoi luoghi.
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Barbaro, Federica <1995&gt. "L'artigianato artistico tipico e tradizionale veneziano tra Cultural and Creative Industries e patrimonio culturale intangibile: un'ipotesi di mappatura e un focus sulle attività di promozione e valorizzazione dell'artigianato sul territorio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18664.

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Abstract:
Uno degli obiettivi della presente tesi è quello di dare una definizione, rispettivamente di patrimonio culturale intangibile e di Industrie Culturali e Creative (denominate ICC), in modo tale da comprendere come le attività relative all'artigianato artistico, tipico e tradizionale si collochino a cavallo tra questi due mondi, che non solo presentano punti in comune, ma che in certi casi finiscono per diventare facce della stessa medaglia. Viene così approfondito da un lato, il modo in cui l'artigianato rappresenti un eccellente veicolo di trasmissione di tutti quei saperi, tramandati di generazione in generazione, che costituiscono il patrimonio immateriale di un popolo. Dall'altro lato, come l'artigianato possa essere considerato un'attività competitiva sul mercato, che ha tra l'altro trovato collocazione nel recentissimo settore delle cultural and creative industries. Inoltre, inserendosi la tesi nell'ambito del progetto S.LI.DES., finanziato dall'Unione Europea, è stata costruita (all'interno del secondo capitolo) un'ipotesi di mappatura con l'intento di individuare, descrivere e classificare tutte quelle attività sul territorio veneziano riconducibili all'artigianato artistico, tipico e tradizionale, nonché alle industrie culturali e creative. Infine, nell'ambito del terzo capitolo il focus si è concentrato sull'importanza delle attività di valorizzazione per la promozione dell'artigianato sul territorio veneziano, con l'individuazione di alcuni casi di studio. E' stata sviluppata un'intervista semi-strutturata da somministrare ad i soggetti di nostro interesse, affinché potessero parlare della loro esperienza nell'organizzazione di attività di promozione dell'artigianato, nonché dare un parere sul destino e l'importanza di tali attività, in seguito all'epidemia di Covid19.
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TRICARICO, MARGHERITA. "DIGITAL HERITAGE. STRUMENTI E SOLUZIONI INNOVATIVE PER LA CONOSCENZA, LA VALORIZZAZIONE E LA FRUIZIONE DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO, ARTISTICO E MONUMENTALE E PER L’INDUSTRIA CULTURALE CREATIVA." Doctoral thesis, Università degli studi della Basilicata, 2021. http://hdl.handle.net/11563/149162.

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Abstract:
This research work focuses on the topic of the opportunities offered by the digital world for scientific knowledge and communication through the graphic language of documentation, investigating the tools and methods of acquisition and representation of cultural heritage, with greater reference to archaeological heritage. The research starts from the study of theoretical and methodological experiments of graphic representation that are, in part, at the origin of contemporary archaeological research, emphasizing the importance of the visual document (technical surveys, excavation photographs, plans, etc.), which itself becomes a cultural asset to be protected for its importance and to be disseminated for knowledge. The relevance of graphic documentation becomes the guiding thread of the research, investigated concerning the descriptive and evocative capacities of the visual "product", about the instrument used for its acquisition, production and reproduction. The exceptional ability of man to build optical machines able to increase the observation and acquisition of reality has assumed, from the Renaissance to the era of digital, great scientific relevance. “To see is to know" and the preservation of archaeological, artistic and monumental heritage, therefore, runs through their concrete usability. Today, the technician cannot ignore effective communication, because vice versa he would fail in his most important and noble goal, which is to convey and promote the development of culture and knowledge. The digital revolution has greatly amplified the possibilities of communication of material and immaterial contents proposed by art and heritage in general. The increasingly widespread use of ICT technologies in the various activities of archaeological investigation has opened new research opportunities thanks above all to the passage of information technology from simple support for data management and documentation, to a tool for the production and analysis of those data. Thus, new disciplines have become part of archaeological research mainly as scientific methodology for the analysis and study of the cultural heritage in object: Virtual Archaeology and Virtual Restoration (or Digital). This has determined new methods of documentation, archiving, visualization and put in value to know, interpret and disseminate the human past in a more complete way than traditional methods. The topic, recurring in this doctoral thesis, of documentation is meant as an acquisition for the knowledge and transmission of historical and cultural heritage. Contemporary technological development of this era is affecting not only the techniques and applications of the acquisition and representation process, but it also leads to a general process of rethinking the deeper meaning of knowledge and its consequent communicative need, which finds new expression possibilities precisely in the digital field.
Questo lavoro di ricerca è incentrato sul tema delle opportunità offerte dal mondo digitale per la conoscenza e la comunicazione scientifica attraverso il linguaggio grafico della documentazione, indagando gli strumenti e i metodi di acquisizione e rappresentazione del patrimonio culturale, con riferimento maggiore al patrimonio archeologico. La ricerca prende avvio dallo studio delle sperimentazioni teoriche e metodologiche della rappresentazione grafica che sono, in parte, all’origine della ricerca archeologica contemporanea, sottolineando l’importanza del documento visivo (rilievi tecnici, fotografie di scavo, planimetrie, etc.), il quale diventa esso stesso bene culturale da tutelare per autonoma importanza e da diffondere per conoscenza. La rilevanza della documentazione grafica diviene il filo conduttore della ricerca, indagata in funzione delle capacità descrittive ed evocative del “prodotto” visuale, in rapporto allo strumento utilizzato per la sua acquisizione, produzione e riproduzione. L’eccezionale capacità dell’uomo di costruire macchine ottiche capaci di potenziare l’osservazione e l’acquisizione della realtà ha assunto, dal Rinascimento all’epoca del digital, grande rilevanza scientifica. “Vedere è conoscere” e la salvaguardia del patrimonio archeologico, artistico e monumentale passa perciò attraverso la loro concreta fruibilità. Oggi il tecnico non può prescindere da un’efficace comunicazione, perché viceversa fallirebbe nel suo obiettivo più importante e nobile, qual è quello di trasmettere e promuovere lo sviluppo della cultura e della conoscenza. La rivoluzione digitale ha amplificato notevolmente le possibilità di comunicazione dei contenuti materiali ed immateriali proposti dall’arte e dal patrimonio in generale. L’utilizzo sempre più diffuso di tecnologie dell’ICT nelle varie attività di indagine archeologica ha aperto nuove possibilità di ricerca grazie soprattutto al passaggio dell’informatica da mero supporto per la gestione e la documentazione dei dati, a strumento per la produzione e l’analisi degli stessi. Di conseguenza nuove discipline sono entrate a far parte della ricerca archeologica principalmente come metodologia scientifica per l’analisi e lo studio del bene culturale in oggetto: la Virtual Archaeology e il Restauro Virtuale (o Digitale). Ciò ha determinato nuovi metodi di documentazione, archiviazione, visualizzazione e valorizzazione per conoscere, interpretare e diffondere il passato umano in modo più completo rispetto ai metodi tradizionali. Il tema, ricorrente in questa tesi di dottorato, della documentazione è inteso come acquisizione per la conoscenza e la trasmissione del patrimonio storico e culturale. Il contemporaneo sviluppo tecnologico di quest’epoca sta influenzando non solo le tecniche e le applicazioni del processo di acquisizione e rappresentazione, ma porta anche a un generale processo di ripensamento del significato più profondo della conoscenza e di una sua conseguente esigenza comunicativa, che trova nuove possibilità di espressione proprio in ambito digitale.
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Bonacini, Elisa. "La valorizzazione digitale del patrimonio culturale in Europa e in Italia. Forme di fruizione e di valorizzazione museale attraverso le nuove tecnologie e i social media. Una proposta di turismo wireless per Catania." Doctoral thesis, Università di Catania, 2014. http://hdl.handle.net/10761/1611.

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Abstract:
Questo lavoro si organizza in tre parti. Nella Parte I, dopo un inquadramento generale su Internet, sulle nuove tecnologie e sul loro impatto nel settore dalla comunicazione e valorizzazione culturale, con una particolare attenzione al fenomeno del divario digitale in Italia e in Sicilia, agli sviluppi del Web 2.0 e alle forme di partecipazione digitale dell utenza alla produzione di contenuti culturali, l interesse si focalizza dapprima sulle politiche culturali di valorizzazione digitale del patrimonio culturale europeo, dunque sulle corrispondenti politiche culturali italiane e siciliane, valutando anche i dati statistici sulla penetrazione delle ICT nella popolazione (europea, italiana e siciliana), sull uso di Internet e dei dispositivi portatili, per il consumo di beni e servizi culturali. La Parte II della ricerca si apre con una presentazione delle tecnologie digitali variamente utilizzate nel settore della comunicazione mobile e delle possibilità di interazione che le nuove piattaforme digitali offrono nel campo della comunicazione culturale, con un ampio repertorio di esempi di dispositivi ad applicativi per la fruizione in modalità mobile del patrimonio culturale, sia all estero che, soprattutto, in Italia e in Sicilia. Nella Parte III viene proposto il progetto CataniaPocketWifi, un progetto di fruizione mobile integrato e georefenziato del patrimonio culturale, ricettivo ed informativo di Catania attraverso l utilizzo di una guida mobile, sviluppata secondo specifici itinerari tematico-cronologici, che si presenti dunque come una sorta di navigatore, non solo nello spazio ma anche nel tempo, e che costituisca per l utente uno strumento utile a identificare il significato della vita stratificata e a trasformare Catania in un Museo Digitale Diffuso. Nell ambito di questo progetto più ampio, qui delineato nelle sue linee generali, si presenta il progetto MuDiCtWifi: un percorso di guida wireless per la fruizione e comunicazione multimediale del circuito culturale e artistico formato dal Museo Diocesano con le Terme Achilliane e il Duomo di Catania.
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DI, MAGGIO Fabiola. "L’Archivio S.A.C.S. del Museo Riso di Palermo. Valorizzazione dello Sportello per l’Arte Contemporanea della Sicilia." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2021. http://hdl.handle.net/10447/522006.

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Abstract:
L’archivio d’arte contemporanea è un dispositivo culturale attivo volto a selezionare, catalogare, divulgare, esporre e promuovere la creatività artistica in divenire. Queste pratiche di salvaguardia e valorizzazione dei beni artistici sono attività necessarie per la gestione e l’elaborazione del patrimonio culturale, come anche per l’interpretazione del presente. La ricerca sul S.A.C.S., lo Sportello per l’Arte Contemporanea della Sicilia del Museo Riso di Palermo, nasce per valorizzare, attraverso l’approccio integrato della museologia e della fenomenologia dell’arte contemporanea, un giovane Archivio d’arte dedicato ai nuovi creativi siciliani. La tesi, strutturata in tre capitoli, comprende: l’analisi dei valori che caratterizzano la ricerca artistica contemporanea per la creazione del futuro patrimonio culturale, strettamente connessi all’istituzione museale, quale luogo ideale di validazione, promozione e patrimonializzazione dell’arte del presente; la storia del Museo Riso e dell’Archivio S.A.C.S.; lo studio comparativo dei più importanti archivi, forum e sportelli d’arte contemporanea nazionali e internazionali; la descrizione del lavoro di salvaguardia e valorizzazione dell’Archivio S.A.C.S., nonché una proposta museografica per realizzare uno specifico spazio espositivo S.A.C.S. secondo la formula allestitiva dell’Archive Room. Alla luce dell’esperienza acquisita durante la ricerca si è evinto che gli archivi d’arte contemporanea, per la loro saggezza profetica nel delineare già adesso i tratti del futuro patrimonio artistico-culturale, si confermano paradigmi critici imprescindibili di conoscenza, comunicazione, accreditamento e incentivazione della cultura visiva non ancora storicizzata. Atti a promuovere beni artistico-culturali, gli archivi d’arte contemporanea sono essi stessi beni culturali, i quali, a loro volta, necessitano di essere costantemente tutelati e valorizzati.
The contemporary art archive is an active cultural device geared to selecting, cataloguing, disclosing, exposing and promoting the artistic creativity in progress. These practices of preservation and enhancement of artistic heritage are necessary activities for the management and elaboration of cultural heritage, as well as for the interpretation of the present. The research on the S.A.C.S., the Sicilian Contemporary Art Front Office of the Riso Museum of Palermo, was created to promote, through the integrated approach of museology and phenomenology of contemporary art, a young art archive dedicated to new Sicilian creative artists. The thesis, structured in three chapters, includes: the analysis of the values that characterize contemporary artistic research for the creation of the future cultural heritage, closely related to the museum institution, as an ideal place of validation, promotion and patrimonialization of the art of the present; the history of Riso Museum and that of S.A.C.S. Archive; the comparative study of the most important national and international contemporary art archives, forums and front offices; the description of the work of safeguarding and enhancing of S.A.C.S. Archive, as well as a museographic proposal to create a S.A.C.S. specific exhibition space according to the exhibition formula of the Archive Room. In the light of the experience gained during the research it has been shown that contemporary art archives, for their prophetic wisdom in outlining already now the features of the future artistic-cultural heritage, confirm themselves as essential critical paradigms of knowledge, communication, accreditation and promotion of visual culture not yet historicized. Aimed at promoting artistic-cultural heritage, contemporary art archives are themselves cultural heritage, which, in turn, need to be constantly safeguarded and valorized.
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DUCA, Francesca. "Geomatica e Multimedia per la documentazione del Patrimonio paesaggistico e culturale: nuove tecnologie integrate per il miglioramento dei processi di rilevamento, gestione e diffusione delle conoscenze tramite Web. Il ruolo delle immagini e della rappresentazione." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2012. http://hdl.handle.net/11392/2388774.

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Abstract:
Modern solutions today available in Geomatics and Information Technology offer great potential in the field of cultural heritage and landscape documenation in every step of recording, visualization, dissemination and communication. In this way the research aims to examine issues related to the integrated application of these technologies to improve knowledge on cultural heritage and landscape and the dissemination through web. The first part explores the themes of landscape and his representation, defining the theoretical principles of the study. Two cases are presented based on the experience gained during the PhD: The first one was carried out at the laboratories of CGT (Centro di Geotecnologie - University of Siena) within the project 'Portale dei Geopaesaggi della Regione Toscana', a scientific cooperation with Regione Toscana and Consorzio LaMMa. The project involves the integrated application of new technologies for the development of a Geographic Information System and a related web portal. In particular are discussed methodologies for landscape documentation such as digital photography to create virtual immersive panoramas and programming application to create a dedicated web site. The second one was carried out during a staying at GIFLE, Photogrammetry & Laser Scanning Research Group. It presents the use of a terrestrial laser scanning (TLS) as a valuable tool for 3D documentation of large outdoor cultural heritage sculptures such as the ones existing in the open-air museum, ‘Museo al Aire Libre’, inside the Campus de Vera of the Universidad Politecnica de Valencia. Both case followed the same methodological approach from the object's registration, with a special attention for data quality and reliability, through the representation and visualization to promote the latter stages of communication and public dissemination through the web optimizing the cultural flow and knowledge of the landscape.
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Rizzo, Raffaela Gabriella. "Applicazioni GPS/GIS per la valorizzazione del territorio del consorzio di bonifica valli grandi e medio Veronese. La realizzazione di una guida mobile su PDA phone." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2008. http://hdl.handle.net/10077/2557.

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Abstract:
2006/2007
Il lavoro di tesi è stato svolto con lo scopo di utilizzare le tecniche e gli strumenti dell’ICT (Information Communication Technology) assieme a quelle di posizionamento GPS (Global Positioning System) per realizzare un progetto di valorizzazione turistica e culturale di un territorio della bonifica, nello specifico quello delle Valli Grandi Veronesi. Quest’ultimo, nell’ottica della sostenibilità – ampiamente sottolineata nei documenti della Commissione Europea anche nel 2007 - rappresenta una delle poche aree rimasta da conservare in tutte le sue caratteristiche, proprio in una Pianura Padana altamente congestionata. Gli obiettivi posti sono stati due: 1)creare per il Consorzio dei materiali organizzati per una conoscenza tematica sul rapporto uomo – acque (interne e di bonifica) con attenzione alla valorizzazione dei relativi beni culturali e paesaggistici 2) realizzare una guida mobile dedicata per turisti "consapevoli" ed enti territoriali. La tesi si articola in un'introduzione, quattro capitoli, una conclusione, un'appendice e un allegato. - Introduzione Nell'introduzione si evidenziano gli obiettivi della ricerca e l'iter che ha condotto a sviluppare il tema della valorizzazione con tecniche ICT del comprensorio del Consorzio in base al rapporto uomo – acqua. Vengono presi in considerazione i soggetti (istituzioni, enti e privati) coinvolti nel lavoro, indicata la metodologia seguita nella realizzazione dello stesso e gli step intermedi raggiunti nell'arrivare alla realizzazione della guida mobile. Capitolo 1 – "ICT: mobile devices e guide mobili" Prende in considerazione il mercato dell'ICT (high tech) nell’ambito dei portable devices spiegando il perché della scelta di un PDA phone quale strumento per la realizzazione della guida suddetta. Essendosi soffermati sul settore della navigazione per auto, si fornisce una panoramica sulla composizione di un PND (Portable Navigation Device) e quale sia la differenza dello stesso rispetto ai PDA (Personal Digital Assistant) e ai PDA phone. Infine, nell'ultimo paragrafo (1.4 Le guide mobili) viene dato un riepilogo sulle diverse tipologie di guide mobili – con una possibile classificazione – ad oggi realizzate o in progress da enti e istituzioni. Capitolo 2 – "Gli studi propedeutici, anni 2004 e 2005: GPS, Mobile Mapping System e Laser Scanner" Descrive le diverse strumentazioni e tecniche (con i relativi esperimenti) presi in considerazione nell'arco di due anni (2004-2005): il Mobile Mapping System G.I.G.I.one dell'Università degli Studi di Trieste e il laser scanner terrestre; entrambi provati nella provincia di Verona. Questo per indicare l'iter che ha portato a orientarsi verso i portable devices per la navigazione quali strumenti per la localizzazione, rappresentazione e comunicazione degli aspetti salienti caratterizzanti un dato territorio. Capitolo 3 – "Il Comprensorio di Bonifica Valli Grandi e Medio Veronese" Il capitolo è interamente dedicato alla vasta area oggetto di studio descrivendone, in una prima fase, i caratteri generali per addentrasi poi sui lineamenti idrografici e sull’opera di bonifica che lo ha caratterizzato negli ultimi secoli, soffermandosi in particolare su come e perché si siano formate le Valli Grandi Veronesi, specificando anche qual è il ruolo del Consorzio di Bonifica nella gestione del territorio. Capitolo 4 – "Tecnologie ICT e mobile devices per la valorizzazione del territorio del Consorzio di Bonifica. L'itinerario di guida mobile nelle Valli Grandi: dal glossario della bonifica a un percorso nella bonifica" Indica quale sia stata la metodologia seguita nell'effettiva realizzazione dell'itinerario su PDA phone esplicitando le contemporanee fasi di lavoro su piattaforma desktop per ottenere, in aggiunta alla guida mobile, anche un'implementazione con finalità didattico/formative del SIT del Consorzio, attraverso la proposta di contenuti informativi turistico – escursionistici. In questo capitolo, il più articolato, si descrive come è stato rilevato il tragitto dell’itinerario con sistema GPS; si sia creato il database ValliGrandi.mdb; sia stato sviluppato il progetto GIS itinerarionellabonifica.mxd e come il tutto sia stato incluso nel PDA phone con i Geo Appunti e la traccia ValliGrandi.trc. Conclusioni Nelle conclusioni vengono esposte riflessioni sugli step compiuti, con una tabella riassuntiva delle operazioni che hanno coinvolto il concetto di punto di interesse e gli strumenti per effettuarle. Si esplicitano anche ipotesi di utilizzo/divulgazione del lavoro svolto. Appendice – Glossario L’itinerario realizzato ha come tematica il particolare rapporto uomo – acqua che si viene a creare in un ambiente quale quello della bonifica idraulica, ma con le peculiarità della bonifica in esame: quella delle Valli Grandi. Questo ha richiesto, oltre all'acquisizione della conoscenza dei luoghi, un apprendimento dei termini specifici della bonifica. Ecco perché si propone in allegato il glossario che, in fase di lavori, ha preso la forma di un itinerario tematico. Allegato – "L'itinerario di guida mobile nelle Valli Grandi Veronesi: cartografie e descrizione" Il allegato si propone l'itinerario in tre versioni: 1) un'iniziale breve esposizione dell'intero percorso, 2) una descrizione delle singole tratte sia generale sia con due esempi di dettaglio e 3) sei schede di singoli punti interesse a esemplificazione delle informazioni contenute del database ValliGrandi.md, informazioni riportate nella guida mobile su PDA phone. Oltre a questo sono state inserite quattro cartografie a corredo della descrizione e la copia del poster "Paesaggio e ICT: per un’iterazione positiva?" che riassume tutto il lavoro svolto.
The thesis concerns the tourist and cultural enhancement of the Valli Grandi reclaimed area in the province of Verona using ICT tools and techincs combined with the GPS ones. The targets aimed at are: 1) the production of organised materials for a thematic knowledge about the relation man – water paying attention to the enhancement of its cultural and landscape heritage; 2) the creation of a mobile guides for tourists and territorial institutions. The thesis describes in four chapters, one addendum (the reclaimed land glossary) and an attached document the steps followed to achieved the targets. Chapter 1 – "ICT: mobile devices and mobile guides" This chapter describes briefly the ICT market of portable devices and explains why the PDA phone has been chosen as the tool for the mobile guide of the Valli Grandi Veornesi. Telling this a possible classification of the nowadays known mobile guides has been given. Chapter 2 – "Preliminary studies, years 2004-2005: GPS, Mobile Mapping System and Laser Scanner" Chapter two concerns the preliminary studies that led to the choice of a potable navigation device to represent the territory, survey the itinerary and localise the point of interests. Chapter 3 – "The Consorzio di Bonifica Valli Grandi e Medio Veronese area" The Consorzio area is here described giving the perception of how it has transformed in a reclaimed through the centuries. The role and tasks of the Consortium are also explained. Chapter 4 – "ICT technologies and mobile devices for the enhancement of the Consorzio di Bonifica territory. The mobile guide itinerary through the Valli Grandi: from a reclaimed land glossary to a tour in the reclaimed land" It describes the methodology followed in the creation of the PDA phone itinerary explaining the simultaneous steps on desktop PC (to elaborate a tourist implementation of the already existing GIS of the Consortium) and on the PDA phone. It illustrates how the three projects ValliGrandi.mdb, ValliGrandi.trc and intinerarionellabonifica.mxd has been created. Addendum: Glossary It is the dictionary of the reclaimed land terms used in the Valli Grandi territory, terms that has become a tourist itinerary. Attached document This document describes the itinerary both in general and in particular parts. Examples of six point of interest cards are also included.
XX Ciclo
1974
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Maratini, Chiara <1981&gt. "La piattaforma GIS per lo scavo a Pompei (Regio VI, insulae 7 e 14; Regio V, insulae 3 e 4) : un modello di gestione informatizzata e di analisi interdisciplinare per l’interpretazione dei contesti di indagine e la valorizzazione del patrimonio archeologico." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1118.

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Abstract:
L’argomento di questa Ricerca è l’applicazione della tecnologia GIS alla rappresentazione del dato archeologico, incentrato sull’evoluzione degli spazi domestici nelle Regiones V (insulae 3 e 4 ) e VI (insulae 7 e 14) di Pompei. In questo progetto, il GIS intra-site è il fulcro della ricerca quale strumento per l’interpretazione delle aree indagate, dove attività a carattere edilizio si sono succedute ininterrottamente tra l’epoca sannitica (IV-II secc. a.C.) e l’obliterazione della colonia romana nel 79 d.C. I risultati delle analisi spaziali e i modelli previsionali, realizzati a partire da dati di scavo e di analisi architettonica sugli edifici, restituiscono un’ampia e complessa gamma di informazioni, come livelli incentrati sulle fasi cronologiche oppure sulla distribuzione delle evidenze o sulla modellazione tridimensionale. In questo caso di studio, il GIS è uno strumento di interpretazione dei processi di formazione del deposito archeologico, in relazione alle trasformazioni note dalla storia del sito antico e offre la possibilità di registrare e gestire efficacemente i dati, ma anche di reinterpretarli. I vantaggi dell’uso della tecnologia GIS sono sia di natura metodologica che interpretativa, per concretizzare un dialogo interdisciplinare tra differenti argomenti di ricerca archeologica e nel supportare l’interpretazione con la rappresentazione di relazioni spazio-temporali e analisi multi-fattoriali. Altri aspetti sviluppati concernono la fotogrammetria e la modellazione tridimensionale delle strutture e dei depositi orizzontali. La piattaforma GIS realizzata sviluppa anche informazioni utili al monitoraggio del Patrimonio Culturale, realizzando un approccio completo alla lettura di un’area di indagine così complessa.
The main focus of this Research is the representation of archaeological data using GIS technology, focusing on the evolution of domestic spaces in Regiones V (insulae V,3 and V,4) and VI (insulae VI,7 and VI,14) at Pompeii. In this project, intra-site GIS is the central research framework for the interpretation of the investigated areas, where building activities succeeded since the Samnitic phase (IV-II cent. BC) to the final destruction of the roman colony in 79 AD. Spatial analysis and predictive models, performed by combining excavation data and architectural studies, provide a very wide and complex range of information, such as layers about chronological phases or about evidences’ distribution patterns, as well as 3D modeling. In this case study, GIS helps in understanding the formation process of archaeological stratigraphy as result of the changes known from the history of the ancient site; it offers the opportunity not merely for recording and managing data, but also for their reinterpretation. The advantages obtained by using GIS are both methodological and interpretative, since they consist in representing spatial-temporal relations, analyzing at a multiplicity of levels, as well as acting as a support for objective interpretative evaluations, realizing interactions between different archaeological disciplines. Other aspects developed concern digital photogrammetry and 3D modeling, in order to obtain precise and realistic 3D representations of wall-structures and also of the terrain (DTM). The GIS performed provides useful information, in consideration of the management of the Cultural Heritage, thus conceiving the complete perspective for interpreting such a complex area of investigation.
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Farinelli, Valeria. "La razionalità della stima dei beni storico-architettonici: le Ville Venete." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424520.

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Abstract:
For over a century, the condition of neglect and lack of preservation of the architectural heritage has been the focus of political and legal discussions. During the years, the historical "things" have become heritage that needs of protection and enhancement measures. The historical heritage enhancement has been treated mainly focusing on the concept of cultural heritage, as presented by the regulations, which have taken place from the 800s to the present day. After the concept of cultural heritage and its values have been defined, it appeared necessary to explore the tools used to implement the enhancement projects, in particular, the alienation process. As regards the latter, the valuation moment and the role of the valuer are strategic. The comparison between the different historical assets highlights their heterogeneity and dissimilarity, for this reason it is possible to assert that it does not exist any kind of consolidated valuation methodology in literature. It is, therefore, necessary to dwell on a particular historical building type, such as that of the Venetian Villas. Therefore, the rationality of the valuers of this type of assets was explored, focusing on the study of the valuation process and its function, with the application of multiple linear regression. Then, it was first applied to the whole sample and then to its main homogeneous groups, to test and compare the prediction functions of the different created models, and for studying the more or less uniform trend, through the results about the variance and the coefficient of determination, R2. In the last part the research wants to check how the valuers' choices can change when the judgments are taken on an hypothetical level, because it doesn't exist a comparable asset. For this purpose, a multi-attribute model was used, specifically, an Analytic Hierarchy Process.
La condizione, in molti casi, di abbandono, mancata conservazione, utilizzo non idoneo in cui versa il patrimonio architettonico di interesse storico è, da oltre un secolo, al centro dei dibattiti politici e giuridici. Nel corso degli anni, le “cose” storiche hanno assunto la definizione di patrimonio che, essendo tale, necessita di misure di protezione e valorizzazione. Una volta definito il concetto di bene culturale e dei valori che esso incarna, è stato inquadrato il contesto legislativo italiano che regola la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico. Successivamente, è stato approfondito il tema degli strumenti che, a livello nazionale, vengono utilizzati per attuare e concretizzare i progetti di valorizzazione di siti di interesse storico, studiando, nello specifico, il processo di alienazione. In merito a quest’ultimo, sono risultati determinanti il momento della stima ed il ruolo del valutatore. Poiché si tratta di un patrimonio del tutto eterogeneo l’attività di ricerca è, quindi, proseguita con lo studio di una particolare tipologia di beni storici, quali le Ville Venete. Nello specifico sono stati approfonditi l’analisi del processo decisionale e la formazione della funzione di valutazione di una Villa. A tal fine, è stato utilizzato il procedimento pluri-parametrico della regressione lineare multipla, applicato dapprima all’intero campione, successivamente, ai gruppi omogenei in cui è stato suddiviso, per poter, così, verificare e confrontare la funzione di stima dei diversi modelli, studiandone l’andamento più o meno uniforme, attraverso i risultati relativi alla varianza. Il lavoro di ricerca vuole, poi, verificare quanto si modificano le scelte dei valutatori quando devono esprimere giudizi a livello teorico, senza un bene concreto con cui confrontarsi. A tale scopo è stato utilizzato un modello di valutazione multi-attributo, nello specifico un approccio gerarchico (Analytic Hierarchy Process_AHP).
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Renda, Annarita. "La gestione del patrimonio culturale: un'analisi empirica dell'approccio italiano alla valorizzazione." Thesis, 2017. http://hdl.handle.net/10955/1216.

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dell'amico, anna. "La sperimentazione di procedure di modellazione parametrica per i beni culturali. Dal rilievo digitale al modello HBIM per la valorizzazione e gestione di alcuni esempi del patrimonio storico architettonico." Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/2158/1232138.

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Abstract:
The research developed within the doctoral thesis addresses the issue related to the introduction of new BIM (Building Information Modeling) processes and tools in the architectural representation of built heritage. The evolution of Building Information Modeling protocols in the AEC sector changes the related representation methods and a change in the design process structure. Over the last few years, the conceptual approach of Building Information Modeling has had a substantial impact on traditional workflows, radically transforming standard professional protocols and practices. Digital information communication applied to cultural heritage (HBIM, Historical Building Information Modeling) uses specific workflows for coordinating the entire process, from data collection to the final interactive model, the data to query the model elements based on different structured information levels. This trend is the object of criticism and study by the scientific sector of representation, investigating the possibilities of applying these methodologies to the world of representation and management of built historical heritage. The research was aimed at investigating HBIM methodological protocols and the relationships between 3D databases and BIM models. The construction of a multidimensional and multidisciplinary representation model, in which the representation of the elements results from the model structuring and critical reading of the real digitized space. As part of the research, reference was made to different scales of detail to distinguish between the types of models proposed for specific objectives and purposes to investigate the types of modeling and representation that can be performed in the reading levels’ gradual development. The act of transposing the architectural heritage into its virtual “double” implies a comparison of experiences and an in-depth evaluation of digital acquisition methodologies to make choices. Implementing meanings in the virtual context of digital expression implies granting a second life to the dimension of places, a life whose laws are dictated by information technology. The investigation is structured in a system of case studies chosen for the difference in detail scale to set up a granular research protocol, starting from the micro object scale to the architectural scale of the building, arriving at the representation of the relationship between buildings and territorial system at a macro-scale level. The analysis involves a breakdown of the representation problem, identifying protocols that can be applicable at different levels and scales of reading to represent and discretize parts and elements linked together in a hierarchical or interconnected relationship, outlining their criticality potential. This determines a process of simplification of the complexity of the real space. Through the construction of the image, digital transposition replicates in all respects the act of drawing. The products produced become tools from which to derive simplified and critically interpreted information. The research proposes a reflection between the relationship between digital survey and the development of 3D databases and the connection of these with modeling platforms and digital enhancement supported by analyzing the different data transformation steps. Information is processed from the three-dimensional database to produce drawings capable of transmitting and documenting the artifact’s historical value. The collection of this data will flow into an HBIM management model resulting from a critical and interpretative process of the architectural complex. This system is adapted, constituting itself as a valid data container for the cataloging and semantic qualification of the modeled elements that flow into the structuring of schedules of indexed elements. Research remains an open and constantly evolving topic, subject to criticism and developments. The necessary relationship between data acquired through reality-based technologies and the contradictory nature between identity and uniqueness of the historical heritage elements is evident. The search for a standardized catalog of elements typical of the BIM modeling concept aims to make a useful contribution to understanding technical and theoretical terms of the possibilities of the BIM tool applied to the Cultural Heritage sector.
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Naccarato, Giuseppe, and Eleonora Bilotta. "Nuove tecnologie per la fruizione del patrimonio culturale." Thesis, 2011. http://hdl.handle.net/10955/957.

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PANGALLOZZI, MARIA CRISTINA. "Cultura e amministrazione. Nuovi modelli di valorizzazione delle istituzioni museali statali." Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/11573/1241032.

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Abstract:
Superato l’approccio votato all’esaltazione della dimensione «estetica» del patrimonio culturale, tanto in Italia, quanto in altri contesti europei - come quello francese e britannico - si aprono scenari diversi nella valutazione del ruolo e del peso che il ‘fattore cultura’ assume all’interno della società contemporanea e degli ordinamenti giuridici nazionali. La necessità di assicurare, in concreto, un pari accesso alle manifestazioni, materiali ed astratte, di valore e valenza culturale, oltre che il bisogno di garantire livelli minimi di fruizione del patrimonio storico-artistico della Nazione, non solo nei confronti dei propri cittadini, ma della più ampia categoria di visitatori che un’istituzione culturale è in grado di ospitare, hanno rappresentato i principali obiettivi perseguiti dai legislatori e dalle amministrazioni nazionali europee, in particolare nell’ultimo ventennio. In quest’ottica sono state concepite le politiche di riforma dell’Amministrazione francese, dirette ad estendere il modello dell’administration déconcentrée in ambito culturale, ad implementare il dialogo tra centro e periferia, lasciando alle collectivités territoriales la possibilità di stipulare conventions de développement culturel, oltre che di costituire autonomamente enti pubblici partecipati da più soggetti locali (istituzioni ed enti autonomi) per promuovere iniziative culturali ad ampio spettro, sul modello degli établissements publics de coopération culturel (EPCC). Alla stessa necessità di dare spazio ad iniziative di diffusione e promozione culturale, secondo una logica di decentramento, risponde anche il modello di organizzazione amministrativa presente nel Regno Unito, dove oltre al Department for Digital Media Culture and Sport (DCMS), una rete capillare di organismi autonomi (Non-Departmental Public Bodies - NDPBs) operano in connessione con esso, sostenendo le attività di settore, sia da un punto di vista finanziario, che operativo, anche a supporto di istituzioni private. In Italia, la natura sostanzialmente pubblica riconosciuta ai beni facenti parte del patrimonio culturale della Nazione ha a lungo impedito il concretizzarsi di logiche di decentramento amministrativo e gestionale, pure favorevoli al raggiungimento del fine costituzionale della promozione e sviluppo della cultura. Un esempio paradigmatico può essere individuato nei musei pubblici statali, fino a tempi recenti considerati parte integrante dell’apparato amministrativo di settore, in qualità di uffici interni alla relativa soprintendenza, sostanzialmente incapaci di poter indirizzare le proprie attività ed di esserne responsabili (accountable). La riforma dei musei statali intrapresa negli ultimi anni ha in parte sanato le problematiche relative al regime precedente, benché restino ancora numerose criticità irrisolte, facenti capo in via generale al mancato riconoscimento di personalità giuridica agli stessi. Conferendo però a detti musei autonomia organizzativa, gestionale e contabile, l’obiettivo perseguito dal legislatore nazionale, sullo spunto di esperienze già sperimentate anche in Francia e nel Regno Unito, è stato comunque quello di inserire i medesimi all’interno di un ‘sistema’ più ampio, in grado di regolarne la governance e di collegare - più in generale - i vari istituti della cultura (pubblici e privati) presenti sul territorio nazionale, tale da integrarne la gestione.
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bercigli, monica. "Sistemi di fruizione virtuale e serious game per la valorizzazione e la divulgazione del Patrimonio. Masada: la fortezza del deserto." Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/2158/1150778.

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Abstract:
This work is focused the theme of the access to Cultural Heritage through the most recent digital technologies developed in last decades. The entertainment industry, and more specifically that concerning videogames, is now considered the most promising in order to bridge the gap, generated by the contemporary, between those who ‘create’ or preserve the Heritage and those who enjoy it. For this reason, a particular study is dedicated to the theme of serious games, a potential tool for the re-appropriation of museum spaces and all those places that no longer arouse the spontaneous interest of people. Starting from the definition of the notions of material and immaterial Heritage and investigating their evolution in the international debate, the theme of the use of the Heritage is addressed. Today there is a clear need to preserve the heritage from the test of time in order to ensure the preservation of the 'memory'. The museum structures, together with all the disciplines that regulate its functioning, have available 'new tools' to reach these purposes. Today, 3D models, as well as providing design support, are important for permanently recording the shape of existing architectural works and artifacts, in order to achieve the future generations. The 3D model therefore becomes an important 'tool' of the discipline of representation, useful for the construction of virtual scenarios for the use of the Heritage. Part of this work concerns the complex case study of the archaeological site of Masada in Israel, under UNESCO protection, and the construction of the digital archive obtained through the use of integrated digital survey methodologies and 3D modeling. The research presented aimed at the definition of a methodological process that, starting from a digital database, reach in information obtained by archival research, photographic and digital survey campaigns, allows to 'translate' this data and these 'materials' in contents accessible and usable by the general public. For this reason, within this research, a serious game called 'Masada Museum' was designed and partially developed as a potential tool in order to increase the potentiality of the current museum structure.
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LELLA, FRANCESCO. "Metodologia e progettazione di un interattivo per la valorizzazione del patrimonio culturale materiale ed immateriale: Il caso studio del Teatro di Marcello." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1088522.

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Abstract:
La ricerca propone la progettazione di in un sistema digitale integrato di valorizzazione del patrimonio culturale – sia materiale che immateriale – basato su di modello interattivo e tridimensionale del Teatro di Marcello a Roma. Una codifica dei processi progettuali in merito risulta attualmente assente, nonostante l’esigenza mostrata in diversi studi di sviluppare maggiormente tale ambito ; il lavoro, accogliendo tali suggerimenti, tende a stabilire una possibile linea metodologica nella creazione di contenuti culturali multimediali, applicando lo sviluppo delle analisi effettuate su di un caso pratico di progettazione, che possa fornire una risposta ad una carenza di letteratura e sistematizzazione del lavoro. La ricerca mira inoltre ad ampliare la conoscenza del teatro latino, da parte non solo dell’utenza culturale ma anche da chi è spesso lontano da tale mondo, tramite l'utilizzo delle nuove tecnologie digitali di fruizione del patrimonio. La decisione di affrontare la progettazione con un modello tridimensionale ed interattivo, corredato di percorsi narrativi di fruizione ed una piccola sala museale, vuole offrire una visione di ampio respiro, ma non generica o superficiale, del mondo antico.
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Alfano, Iole, and Eleonora Bilotta. "Il ruolo delle nuove tecnologie nella comunicazione e valorizzazione del patrimonio culturale: il caso studio di Grotta della Monaca (CS)." Thesis, 2011. http://hdl.handle.net/10955/961.

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