Journal articles on the topic 'Gestione e controllo'

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Noto, Guido, Lucrezia Coletta, Sara Zuccarino, and Milena Vainieri. "Il controllo e la gestione della performance delle attività di prevenzione in contesti interorganizzativi: il caso dei controlli frontalieri sugli alimenti." MECOSAN, no. 117 (April 2021): 59–75. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-117004.

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Abstract:
I servizi sanitari di prevenzione sono caratterizzati da un'elevata complessita principalmente legata al contesto inter-organizzativo e ambientale in cui operano. Da cio consegue una notevole difficolta nel misurarne e valutarne i risultati. Per tali motivi, il controllo e la gestione della performance delle attivita di prevenzione si avvalgono di diversi meccanismi, formali e informali, che hanno l'obiettivo di orientare i comportamenti e le decisioni degli individui e delle organizzazioni coinvolte verso fini comuni. Lo scopo del presente lavoro e quello di approfondire i sistemi di controllo e gestione della performance impiegati nei servizi di prevenzione che operano in contesti inter-organizzativi - e in particolare nell'ambito dei controlli frontalieri sugli alimenti - al fine di supportare il disegno e l'implementazione degli stessi. Per fare cio, la ricerca si concentra sui casi di studio delle infrastrutture portuali di Genova e Livorno. Parole chiave: prevenzione, controlli condottools. To explore performance management in such contexts, this research suggests the adoption of management control as a "package" approach. Thus, the research's objective is to understand how management control operates in the delivery of preventative services operating in inter-organizational environment. To do so, this study focuses on the cases of Genoa's and Leghorn's ports.
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Antonelli, Stefano. "La gestione di progetto come controllo di processo." PROJECT MANAGER (IL), no. 14 (July 2013): 9–15. http://dx.doi.org/10.3280/pm2013-014004.

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3

Del Baldo, Mara, Anna Maria Arcari, and Marcantonio Ruisi. "Controllo di gestione nelle PMI e consulenti esterni." MANAGEMENT CONTROL, no. 1 (March 2019): 69–94. http://dx.doi.org/10.3280/maco2019-su1005.

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4

Quintaliani, G., and S. Cencetti. "Il Controllo Di Gestione e La Qualità in Sanità." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 12, no. 4 (October 1, 2000): 5–8. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2000.1705.

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di Castri, Gianluca. "Gestione e controllo dei progetti complessi: quarant'anni di esperienza." PROJECT MANAGER (IL), no. 10 (June 2012): 18–20. http://dx.doi.org/10.3280/pm2012-010006.

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Marchi, Luciano, and Giulio Greco. "Percorsi di integrazione tra auditing e controllo di gestione." MANAGEMENT CONTROL, no. 3 (October 2016): 5–7. http://dx.doi.org/10.3280/maco2016-003001.

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7

Pavan, Aldo. "Controllo interno e di gestione nella prospettiva del valore." MANAGEMENT CONTROL, no. 1 (March 2019): 5–12. http://dx.doi.org/10.3280/maco2019-su1001.

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Quintaliani, G., and S. Cencetti. "Il Controllo Di Gestione e La Qualità in Sanità." Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche 12, no. 4 (October 2000): 5–9. http://dx.doi.org/10.1177/039493620001200401.

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9

Poggi, Stefano. "Conflitti d'identità. Pratiche, gestione e controllo delle identità nell'Italia napoleonica." SOCIETÀ E STORIA, no. 172 (June 2021): 287–320. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-172003.

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Abstract:
Di fronte allo sviluppo dello Stato amministrativo, i governi delle repubbliche Cisalpine/Italiana e del regno d'Italia elaborarono un sistema identificatorio statale autonomo dal modello francese. Il caso studio della città di Vicenza - capoluogo del dipartimento del Bacchiglione - permette di verificare l'effettiva applicazione di questo progetto politico a livello locale. Attraverso lo studio sistematico dell'archivio del commissariato di polizia di Vicenza emerge così un insieme di pratiche popolari e strategie di controllo distante dal sistema uniforme previsto dalla legislazione nazionale. Un modello duale, in cui i sistemi identificatori tradizionale e statale convivevano intrecciandosi e integrandosi. Un modello che rispecchiava due diverse concezioni di identità: una, promossa dallo Stato, rigida ed esterna alla società; l'altra, radicata nella mentalità degli attori storici, fluida e costantemente ridefinita.
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Nasso, Stefania. "Gestione dell'immigrazione e controllo delle frontiere sulle due sponde dell'Atlantico." LIBERTÀCIVILI, no. 3 (October 2011): 58–65. http://dx.doi.org/10.3280/lic2011-003010.

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Badia, Francesco, Grazia Dicuonzo, Simona Ranaldo, and Vittorio Dell’Atti. "Il controllo di gestione nelle imprese familiari: un'analisi della letteratura." MANAGEMENT CONTROL, no. 1 (March 2020): 79–102. http://dx.doi.org/10.3280/maco2020-001-s1006.

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Malta, Renato, Salvatore Di Rosa, and Natale D’Alessandro. "Aspetti etici e controllo di gestione dei farmaci antibiotici antibatterici." Italian Journal of Medicine 4, no. 2 (June 2010): 137–44. http://dx.doi.org/10.1016/j.itjm.2010.03.003.

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Paganelli, Matteo. "L'entusiasmo e lo studio contro il dolore: incontro con il Dr. Mark Jensen." IPNOSI, no. 1 (July 2021): 77–82. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2021-001007.

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Abstract:
Abbiamo realizzato questa intervista con il Dott. Mark Jensen, parlando di lui, della sua esperienza personale e professionale, della sua esperienza terapeutica e di ricerca e della gestione del dolore con l'ipnosi. Abbiamo parlato delle prospettive dell'ipnosi legata al controllo del dolore. Abbiamo parlato dell'importanza della condivisione delle conoscenze dell'ipnosi a livello mondiale.
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Veltroni, Alessio, Elisa Cosaro, and Maria Vittoria Davì. "Caratteristiche clinico-patologiche, gestione clinica e prognosi dell’insulinoma maligno: studio multicentrico italiano." L'Endocrinologo 22, no. 2 (March 17, 2021): 139–43. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-021-00843-2.

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Abstract:
SommarioL’insulinoma maligno è un tumore neuroendocrino pancreatico estremamente raro ed è associato a una severa sindrome ipoglicemica che impatta negativamente sulla qualità di vita e sulla sopravvivenza dei pazienti affetti. La gestione terapeutica dell’insulinoma maligno è complessa sia per il controllo delle crisi ipoglicemiche, sia per il controllo della crescita tumorale. La sindrome ipoglicemica rappresenta una sfida terapeutica per l’endocrinologo in quanto spesso non è responsiva alla terapia medica sintomatica, in particolare al diazossido utilizzato in monoterapia o associato agli analoghi della somatostatina. Everolimus ha un ruolo nel trattamento delle crisi ipoglicemiche refrattarie da insulinoma maligno sia per l’azione di inibizione del rilascio di insulina che di insulino-resistenza. La chirurgia con approccio curativo dell’insulinoma maligno è raramente perseguibile a causa della diffusione metastatica, mentre la chirurgia a scopo di debulking può essere presa in considerazione in casi selezionati sia per il controllo sintomatico sia perché può aumentare l’efficacia delle terapie sistemiche o locoregionali. La terapia radiometabolica con analoghi caldi della somatostatina rappresenta un’opzione terapeutica nei pazienti con tumori a elevata espressione dei recettori della somatostatina sia per il controllo della sintomatologia che della crescita tumorale, sebbene l’esperienza negli insulinomi maligni sia piuttosto scarsa. Data la rarità della malattia, sono disponibili in letteratura solo descrizioni di singoli casi o studi condotti su casistiche limitate; pertanto, è difficile stabilire la sequenza terapeutica più efficace in questi casi. Recentemente è stato condotto uno studio multicentrico italiano, in 13 centri di riferimento, focalizzato sulle caratteristiche clinico-patologiche, sulle modalità di trattamento e sui fattori prognostici che condizionano decorso ed esito dell’insulinoma maligno allo scopo di individuare una strategia terapeutica mirata basata su criteri razionali ed evidenze cliniche. In questa rassegna verranno descritti i principali risultati dello studio che comprende una casistica tra le più ampie finora pubblicate.
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Morganti, Alberto, Chiara Nardin, Paolo Pauletto, and Bruno Trimarco. "La gestione del paziente iperteso nella pratica clinica." AboutOpen 3, no. 1 (June 19, 2017): 24–42. http://dx.doi.org/10.19156/abtpn.2017.0018.

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Abstract:
La presente pubblicazione raccoglie alcuni tra gli argomenti di maggiore interesse in tema di gestione e controllo della pressione arteriosa nella pratica clinica, proponendosi come un utile strumento di orientamento nelle difficoltà del percorso diagnostico terapeutico del paziente che quotidianamente il medico si trova a dover affrontare. L'obiettivo della pubblicazione è quello di offrire suggerimenti e raccomandazioni di buona pratica clinica suffragate dalle principali evidenze scientifiche disponibili in letteratura (Cardiology).
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Iuliano, Giuseppe. "Il controllo dei costi e la gestione dei progetti in sanità." ESPERIENZE D'IMPRESA, no. 2 (June 2019): 17–29. http://dx.doi.org/10.3280/ei2017-002002.

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Bonucchi, Decenzio, Francesca Facchini, Gianni Cappelli, Monica Spina, Antonio Granata, Andrea Bandera, and Marcello Napoli. "Per una gestione Lean degli Accessi Vascolari." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 3 (June 14, 2013): 197–200. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1036.

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Abstract:
L'accesso vascolare per dialisi continua a sfuggire a una precisa organizzazione, capace di dare risposte al complesso problema demografico e clinico di pazienti comorbidi e sempre più anziani. Descriviamo l'intero processo gestionale alla luce dei principi del Lean Management (LM), filosofia gestionale divenuta un metodo di produzione industriale. I concetti cardine sono quelli di valore aggiunto per il paziente, di scarto (inteso come esposizione a un rischio) e di partecipazione del paziente e dell’ operatore alla revisione continua del prodotto (servizio) fornito. Si parte dalla materia prima (patrimonio vascolare), passando per la progettazione (riferimento tempestivo e controllo del territorio), la realizzazione chirurgica e il controllo del prodotto funzionante (monitoraggio). Per esempio, in termini consoni al LM, i CVC sono un magazzino troppo grande di parti di ricambio con un'elevata percentuale di difetti di produzione. La loro manutenzione (antibiotici, ricoveri, sostituzioni, trombolisi e stenting dei vasi centrali) costa molto e causa un elevato tasso di incidenti sul lavoro (per pazienti e operatori). Si tratta di un contratto non conveniente, perché serve a finanziare un'attività di scarso valore aggiunto e con un interesse passivo troppo elevato. Questo approccio richiede una crescita culturale che parte dalla creazione di un gruppo coordinato: gli attori sono stati più volte individuati (nefrologo, chirurgo vascolare, radiologo e infermiere di dialisi), ma spesso non esiste il coordinatore, che proponiamo di individuare secondo il modello organizzativo dei trapianti. Anche le Direzioni Sanitarie dovrebbero essere coinvolte in un cambiamento organizzativo cruciale per il contenimento prospettico dei costi.
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Bertone, B. "Medico e stili di gestione del paziente." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 3 (January 26, 2018): 1–4. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1150.

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Abstract:
L'incontro di lavoro con un medico di medicina generale, avvenuto più di 30 anni addietro, offre lo spunto per trattare degli elementi che definiscono il controllo della comunicazione medico-paziente. L'articolo illustra gli stili di relazione col paziente: paternalistico, consumistico, della reciprocità e gli errori nella relazione. Vengono riportati i quattro stadi comunicativo-comportamentali che favoriscono l'instaurarsi della “reciprocità” nell'ambito della consultazione: a) stabilire un'atmosfera che favorisca la partecipazione; b) accertarsi degli obiettivi del paziente e delle sue attese; c) informare il paziente; d) ottenere il consenso informato.
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Campeis, Massimiliano. "Il trust di partecipazioni societarie di controllo." Trusts, no. 6 (December 1, 2022): 1108–15. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.223.

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Abstract:
Tesi La detenzione di una partecipazione di controllo in una società da parte del trustee pone una serie di interrogativi riguardanti la posizione di quest’ultimo rispetto ai diritti connessi allo status socii: ci si chiede, in particolar modo, se egli possa disinteressarsi alla gestione societaria o, al contrario, sia tenuto ad un particolare onere di vigilanza e, conseguentemente, di attivazione. Il tema assume particolare rilevanza in presenza di clausole di «esonero», di cui viene analizzata la compatibilità con le prerogative spettanti al socio in base al diritto interno. The author’s view The trustee’s possession of a controlling interest in a company raises several issues regarding his attitude in exercising his rights as a shareholder; in particular, the question arises whether the trustee can neglect the way the company is managed or, on the contrary, has the duty to supervise and, if necessary, to take appropriate action. This matter is all the more relevant in the presence of «exemption» clauses, which are analyzed in relation to their compatibility with the shareholders’ prerogatives according to domestic law.
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Siscaro, Gaetano. "La gestione della lotta ecosostenibile contro i fitofagi dannosi: il caso della Tignola del pomodoro." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 52, no. 382/SFE (December 22, 2019): DECA22—DECA28. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v52i382/sfe.82.

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Abstract:
La Tignola del pomodoro Tuta absoluta, fitofago invasivo di primario interesse economico in Italia, può infestare le piante di pomodoro durante tutto il ciclo di produzione. Specie di origine neotropicale, è da molti anni presente in Sud America e a partire dal 2006 si è rapidamente insediata anche nel bacino del Mediterraneo. Più di recente la sua diusione ha interessato l’Africa e l’Eurasia divenendo una seria minaccia per la produzione di pomodoro a livello globale sia in serra che in pieno campo. Vengono illustrate le più significative strategie di controllo integrato (IPM) che comprendono l’adozione di misure di prevenzione, strumenti di monitoraggio e metodi di controllo sostenibile a ridotto impatto eco-tossicologico. In serra, queste strategie possono essere adottate sia prima del trapianto (rimozione dei residui colturali, tecniche igienico-sanitarie, utilizzo di reti anti-insetto) che dopo (uso di feromoni, protezione e potenziamento dei nemici naturali indigeni, applicazioni razionali di insetticidi e bioinsetticidi). Tra le applicazioni di controllo biologico, vengono illustrati e discussi il ruolo del miride predatore Nesidiocoris tenuis e le tecniche per la sua valorizzazione.
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Laurenti, Andrea, Luca Orlandi, and Mauro Panebianco. "Un nuovo ruolo per funzioni di controllo interno in azienda: il modello della Compliance integrata." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 3 (September 2011): 593–612. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-003010.

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Abstract:
Negli ultimi anni, l'evoluzione della normativa e la crescente complessitŕ dei prodotti di risparmio gestito hanno richiesto agli intermediari finanziari un maggiore sforzo nel presidio del rischio regolamentare e di conformitŕ, spingendoli ad istituire una funzione "permanente, efficace e indipendente" di Compliance, che sia adeguatamente integrata con la struttura di governance e le strutture di controllo tradizionali (Internal Audit e Risk management). La recente fase di crisi del risparmio gestito, dovuta alla perdita di fiducia da parte del risparmiatore ed all'esposizione alla concorrenza dei prodotti bancari ed assicurativi, sta spingendo le societŕ di gestione del risparmio verso una rinnovata attenzione alle esigenze degli stakeholder, che richiedono una maggiore tutela e piů elevati livelli di performance. Questi due elementi, ovvero l'evoluzione del quadro normativo in materia di modelli di controllo ed i rapporti con gli stakeholder intesi come l'universo dei clienti, dei dipendenti e della societŕ piů in generale, disegnano un nuovo scenario, nel quale la funzione di Compliance integrata diventa la guida imprescindibile nella catena del valore aziendale e nella gestione dei cambiamenti verso la riaffermazione del proprio brand, la tutela dei clienti ed il recupero della loro fiducia. Stiamo infatti assistendo ad una continua evoluzione dei sistemi di Governance, Risk e Compliance, che ha ormai reso obsoleto il modello tradizionale a favore di una visione di Compliance integrata ai processi operativi e di business, e quindi orientata alla creazione di valore, all'etica ed alla gestione dei rischi. La funzione di Compliance diventa in questo modo il mezzo piů efficace nella protezione contro il rischio reputazionale. Gli adeguamenti richiesti agli intermediari possono comportare oneri, ma non devono essere considerati solo come un obbligo stringente imposto dal Legislatore: portano infatti benefici tangibili e anche misurabili in termini di creazione di valore, fidelizzazione dei propri dipendenti e affermazione del brand sul mercato.
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Mancini, Daniela, Giuseppina Iacoviello, and Manuel De Nicola. "L'impatto della crisi pandemica sui sistemi di controllo di gestione: un'analisi empirica." MANAGEMENT CONTROL, no. 1 (March 2021): 105–27. http://dx.doi.org/10.3280/maco2021-001006.

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Gatti, Marco, and Maria Serena Chiucchi. "Context matters - Il ruolo del contesto negli studi di controllo di gestione." MANAGEMENT CONTROL, no. 3 (September 2017): 5–10. http://dx.doi.org/10.3280/maco2017-003001.

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Sforza, Vincenzo, Pietro Marigonda, Bruno Bernardi, and Alberto Domenicali. "L'impiego del controllo di gestione negli atenei: i risultati di un'indagine AssoController." MANAGEMENT CONTROL, no. 3 (December 2019): 99–122. http://dx.doi.org/10.3280/maco2019-003006.

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Leotta, Antonio, Carmela Rizza, and Daniela Ruggeri. "Il ruolo del reporting per il controllo di gestione nelle piccole imprese." MANAGEMENT CONTROL, no. 2 (July 2020): 129–54. http://dx.doi.org/10.3280/maco2020-002007.

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Lazarus, Jeffrey E., and Susan K. Klein. "Trattamento non farmacologico dei tic nella sindrome di Tourette con l'ausilio di un videotape per il trainig autoipnotico." IPNOSI, no. 2 (February 2011): 5–20. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2010-002001.

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Abstract:
questa analisi di casi esamina la possibilitŕ di utilizzare, con i bambini, un metodo standardizzato di apprendimento dell'autoipnosi (AI), per esplorarne l'efficienza e l'efficacia a breve termine nel trattamento dei tic in pazienti con sindrome di Tourette.fra 37 bambini e adolescenti con sindrome di Tourette inviati per un training di AI ne sono stati selezionati 33. Come parte di un protocollo per l'apprendimento dell'AI, tutti visionavano videoregistrazioni di un bambino in training autoipnotico per il controllo dei tic. Il miglioramento del controllo del tic č stato desunto dalla risposta soggettiva del paziente.ad un follow-up medio di 6 settimane, il 79% dei pazienti addestrati in questa tecnica ha sperimentato un risultato clinico a breve termine definito come "controllo". Tra coloro che hanno risposto, il 46% ha raggiunto il controllo sui tic con AI dopo solo 2 sedute e il 96% dopo 3 incontri. Un paziente ha richiesto 4 visite.l'insegnamento dell'AI con l'ausilio di videocassette, migliora un protocollo e riduce probabilmente il tempo di training in questa tecnica. Se l'AI č resa in questo modo piů accessibile, sarŕ un valido aiuto alla gestione multidisciplinare dei disturbi da tic nella sindrome di Tourette.
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Barbara, Sibilio Parri. "Uno strumento di gestione del patrimonio culturale: il caso dei siti UNESCO." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 2 (January 2012): 307–33. http://dx.doi.org/10.3280/ed2011-002006.

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Abstract:
I siti inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale posti sotto la tutela dell'UNESCO sono caratterizzati dalla presenza di un ricco patrimonio culturale immerso in un ambiente naturale e/o in localizzazioni urbane di alta qualitŕ. In ognuno di essi gli operatori sono impegnati nella progettazione, prima, e nella realizzazione, poi, di un processo di valorizzazione, processo particolarmente complesso per piů motivi. Per affrontare questa complessitŕ e superare le difficoltŕ che ne derivano puň risultare efficace l'attivazione di un processo di pianificazione, programmazione e controllo. In questa direzione si č mosso il nostro Paese - ma non solo - rendendo obbligatorio, con la legge 77 del 20 febbraio 2006, la redazione del Piano di Gestione il cui obiettivo primario č quello di "garantire l'identificazione, la tutela, la conservazione, la valorizzazione e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio". In sostanza, il Piano di gestione č proposto come uno strumento di governo politico ed economico nel medio-lungo termine del sito, strumento che puň agevolare e guidare l'ideazione, la progettazione, l'attuazione e il controllo di progetti di tutela e valorizzazione del patrimonio. Il suo impiego si č tradotto prevalentemente nella programmazione di iniziative culturali di tutela e conservazione affiancate da azioni di valorizzazione, per lo piů a breve termine, con un apprezzabile impatto economico sul territorio. La sensazione che si ricava dall'osservazione della realtŕ č che ancora manca la capacitŕ e la sensibilitŕ di utilizzare il Piano di gestione in modo adeguato: non č stata formulata una pianificazione che coniughi nel lungo termine le tante dimensioni interessate e non č compresa la sua natura di meccanismo operativo. Sembra che la sua redazione sia effettuata soprattutto per adempiere ad un obbligo normativo.
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Giannotti, Claudio. "Il risk management nelle Sgr immobiliari tra regole, stato dell'arte e sfide aperte." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 3 (September 2011): 533–47. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-003007.

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Abstract:
Le Sgr che gestiscono fondi immobiliari devono avere una funzione di risk management. Il controllo dei rischi puň rappresentare non solo un obbligo regolamentare, ma anche un modus operandi premiante e un vantaggio competitivo. Occorre un passaggio culturale dallaformale allasostanziale. Attraverso un questionario inviato al gruppo di lavoro di Assogestioni, questo articolo si propone di analizzare lo stato dell'arte delmanagement delle Sgr immobiliari italiane, per evidenziare anche le principali sfide aperte per il settore. Dai questionari emerge che i rischi della Sgr sono gestiti attraverso un'articolata mappatura, che evidenzia i fattori di rischio nelle fasi del processo gestionale. Per la gestione dei rischi dei fondi immobiliari, le Sgr utilizzano prevalentemente l'analisi di sensitivitŕ sul business. Le principali sfide aperte sono: l'utilizzo di misurazioni e modelli statistici adatti agli investimenti immobiliari, la scarsa adeguatezza del sistema informativo immobiliare, l'efficacia della comunicazione interna ed esterna e la definizione dicondivise.
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Paolini, Antonella, and Michela Soverchia. "Le università statali italiane verso la contabilità economico-patrimoniale ed il controllo di gestione." MANAGEMENT CONTROL, no. 3 (February 2014): 77–98. http://dx.doi.org/10.3280/maco2013-003005.

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Marchi, Luciano, and Sara Trucco. "La comunicazione al mercato delle performance economico-finanziarie: il ruolo del controllo di gestione." MANAGEMENT CONTROL, no. 3 (September 2017): 55–78. http://dx.doi.org/10.3280/maco2017-003005.

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Gelardi, M., L. Iannuzzi, M. De Giosa, S. Taliente, N. De Candia, N. Quaranta, E. De Corso, V. Seccia, and G. Ciprandi. "Non-surgical management of chronic rhinosinusitis with nasal polyps based on clinical-cytological grading: a precision medicine-based approach." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 1 (February 2017): 38–45. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1417.

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Abstract:
La rinosinusite cronica con polipi nasali (CRSwNP) è una malattia cronica nasosinusale, a eziologia infiammatoria, con significativo impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti. La CRSwNP rappresenta ancora oggi una sfida terapeutica per lo specialista ORL, sia per la comprensione della sua eziopatogenesi, sia per il suo controllo clinico ed è questo è testimoniato dalla alta incidenza di recidiva dopo trattamento. Abbiamo voluto verificare l’ipotesi che un approccio terapeutico nuovo, standardizzato, e individualizzato sul grading clinico-citologico (clinical-cytological grading – CCG) consentisse un miglior controllo dei sintomi della malattia, e di ridurre la necessità di ricorrere alla chirurgia. Abbiamo pertanto reclutato 204 pazienti affetti da CRSwNP, di cui 145 hanno regolarmente assunto la terapia rispettando il protocollo proposto, e 59 pazienti, invece, che non hanno assunto la terapia in modo sistematico e sono stati quindi inclusi come controlli. Dopo 5 anni di trattamento standardizzato, abbiamo notato che 15 pazienti su 145 (10,3%) del gruppo con terapia standardizzata avevano avuto un miglioramento dello staging endoscopico, 61 su 145 (42%) si erano mantenuti costanti, mentre 69/145 (47,5%) erano andati incontro a un peggioramento. Nel gruppo di controllo, invece, i pazienti peggiorati erano ben 49 su 59 (83%), con un peggioramento significativo in termini di grading endoscopico di almeno due classi (p < 0,05). I pazienti e i controlli sono stati successivamente stratificati sulla base del CCG in 3 sottogruppi: pazienti con CCG lieve, moderata e grave. Dopo tale suddivisione in classi, è stato possibile evidenziare che nel gruppo con CCG lieve (n = 27), il 92% dei pazienti manteneva negli anni un trend costante, in assenza di peggioramenti e senza necessità di ricorrere alla chirurgia nei 5 anni di osservazione, mentre nel gruppo di controllo, 1 paziente su 59 (1,6%; p = <0,05) ricorreva a chirurgia. Nel gruppo con CCG moderato (n = 83), invece, il 44% dei pazienti “standardizzati” non aveva avuto un peggioramento di grading endoscopico, con un 3,6% di pazienti che aveva avuto necessità di ricorrere alla chirurgia, contro il 13,6% del gruppo controllo (p < 0,05). Nel gruppo dei pazienti con CCG grave (n = 35), anche se nessun paziente riusciva a ottenere un miglioramento del grading endoscopico, il 40% dei pazienti veniva comunque giudicato “controllato” da un punto di vista clinico. Nel gruppo dei pazienti con CCG grave, ben il 5,7% dei pazienti necessitava di trattamento chirurgico, ma anche in questo caso, la percentuale dei pazienti operati era significativamente maggiore (p = 0,0000) nel gruppo di controllo (49%). Infine, l’analisi statistica effettuata ha dimostrato chiaramente che, da un punto di vista obiettivo, le dimensioni dei polipi nasali tendevano ad aumentare a una velocità maggiore nel gruppo controllo che nel gruppo “standardizzato”, con incrementi proporzionali nelle tre classi di CCG (lieve, moderato e grave). Lo studio attuale fornisce le basi per lo sviluppo e l’adozione di un nuovo approccio per la gestione della CRSwNP sulla base di uno score clinico e citologico (CCG) che permetta di stimare con accuratezza la gravità della CRSwNP e di adattarne il trattamento. Tale approccio limita l’uso degli steroidi sistemici alle sole classi CCG di entità moderata-grave con dosi di steroidi inferiori rispetto a quanto precedentemente suggerito in letteratura. Il nostro protocollo può migliorare pertanto l’aderenza terapeutica dei pazienti, il tasso di controllo della malattia e può ridurre il ricorso alla chirurgia nel corso degli anni.
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Mancini, Daniela. "L'azienda-rete e le decisioni di partnership: il ruolo del sistema informativo relazionale." MANAGEMENT CONTROL, no. 1 (April 2011): 65–97. http://dx.doi.org/10.3280/maco2011-001004.

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Abstract:
La collaborazione tra aziende č sempre piů il percorso tipico per realizzare la crescita e determinare la strategia aziendale: dalle singole relazioni ditra due aziende, alla rete di aziende, per arrivare all'azienda-rete. Parallelamente, si determina un ampliamento, oltre i confini della singola azienda, dell'orizzonte nell'ambito del quale formulare i giudizi di convenienza. Oggetto di questo articolo č l'evidenziazione di alcune problematiche ancora aperte nello studio dei sistemi informativi dell'azienda-rete. L'autore ritiene, infatti, che la gestione delle informazioni rappresenti un elemento chiave per il successo della rete di collaborazioni sviluppate. Il sistema informativo diventa un elemento fondamentale per la sincronizzazione dei processi di governo e di controllo della rete di collaborazioni ed il fenomeno delle alleanze ne costituisce un elemento di cambiamento che deve essere investigato nei diversi aspetti. Nel primi due paragrafi l'autore descrive proprio la relazione chiave che si stabilisce tra sistema di governo, sistema di controllo e sistema informativo in contesti relazionali, mentre nei paragrafi successivi l'attenzione viene focalizzata sul sistema informativo relazionale.
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Guglielmetti, Chiara, Silvia Gilardi, Sara Casati, and Paolo Monti. "Divenire partner del team di cura: qualitŕ del servizio e senso di appartenenza negli adulti con Beta Talassemia Major." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (March 2012): 87–109. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-001006.

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Abstract:
Il contributo presenta i risultati di una ricerca che ha coinvolto 137 pazienti adulti affetti da Beta Talassemia Major. A partire da un'analisi della letteratura sulle dimensioni che caratterizzano un sistema di presa in carico della malattia cronica, č stato esaminato il rapporto tra elementi di gestione collaborativa della cura e la percezione di controllo della malattia in relazione a due outcomes: la soddisfazione per il servizio di cura e la soddisfazione per la qualitŕ della vita. Inoltre si č voluto indagare in via esplorativa il contributo del costrutto senso di appartenenza alla comunitŕ di cura nel legame con i livelli di soddisfazione per il servizio e la qualitŕ della vita. I risultati confermano la rilevanza del senso di appartenenza alla comunitŕ di cura quale significativo predittore di entrambi gli outcomes. La soddisfazione per le cure trova nella dimensione della fiducia l'altro significativo predittore, mentre la soddisfazione per la qualitŕ della vita viene spiegata anche dall'apporto della percezione di controllo sulla malattia.
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Caruso, Nadia, Alessandro Delladio, and Elena Pede. "Vuoti a rendere. Dublino e la gestione pubblica dei vuoti urbani." TERRITORIO, no. 95 (May 2021): 117–24. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-095013.

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Abstract:
A seguito della crisi economica del 2008, molti progetti di trasformazione urbana avviati negli anni precedenti hanno subito una forte decelerazione. La crisi ha avuto ripercussioni sui processi di pianificazione urbana, eclissando il potere decisionale delle istituzioni pubbliche già depauperato dall'affermarsi dell'approccio neoliberale e dal taglio di risorse finanziarie. L'articolo presenta l'esperienza di Dublino come interessante tentativo di regolamentazione e di controllo del fenomeno dei vuoti urbani da parte dell'attore pubblico. Seppure in un contesto fortemente neoliberale, gli strumenti introdotti dalla città per la gestione e il rilancio degli spazi abbandonati, unito ad altre politiche, hanno dato luogo a normative innovative per l'avvio di pratiche di uso temporaneo.
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Nadotti, Loris. "Derivati ed economie regionali." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 3 (July 2012): 421–35. http://dx.doi.org/10.3280/ed2011-003002.

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Abstract:
Negli ultimi anni č cresciuta la sensibilitŕ dei gestori della finanza degli enti pubblici locali italiani per il rischio causato dalle variazioni dei tassi di interessi e per gli effetti che queste producono sui costi per interessi. Si č passati progressivamente da una gestione passiva degli strumenti di debito al cosiddetto financial risk management, inteso come metodo per il controllo dei rischi finanziari. Scopo dell'articolo č dimostrare come l'uso dei derivati finanziari, in queste circostanze e compatibilmente con il quadro normativo in vigore puň costituire una opportunitŕ ma, se non correttamente amministrato, anche una fonte aggiuntiva di rischi. Nell'articolo si delinea il quadro normativo e quantitativo riferito alla situazione italiana nell'ultimo decennio e si formulano alcune proposte per la gestione delle operazioni in derivati da parte degli enti della pubblica amministrazione locale italiana. In recent years, the sensitivity of the managers of the finance of Italian local government for the risk caused by changes in interest rates and the effects they produce on interest costs rose.
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Magnani, Guest Editors: L., G. Beltramello, D. Brancato, A. Fontanella, and R. Nardi. "L’internista ospedaliero nella gestione del paziente diabetico complesso." Italian Journal of Medicine 6, no. 1 (April 27, 2018): 1. http://dx.doi.org/10.4081/itjm.q.2018.2.

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Abstract:
L’internista deve occuparsi (e rioccuparsi) del paziente diabetico complesso in OspedaleA. Fontanella, L. MagnaniDiagnosi, classificazione, epidemiologia clinica del diabete mellitoV. Provenzano, D. BrancatoUp-date degli studi disponibiliP. Gnerre, T.M. Attardo, A. Maffettone, G. BeltramelloIl diabete mellito costituisce ancora un equivalente di rischio cardiovascolare?G. Augello, T.M. AttardoLe terapie del diabete tipo 2 sono tutte uguali ai fini della riduzione della morbilità e mortalità cardiovascolare?V. ProvenzanoLe nuove tecnologie nella cura del diabete mellitoD. Brancato, V. ProvenzanoInsuline prandiali e insuline basaliR. PastorelliQuali target nel diabete mellito: il dogma dell’emoglobina glicata è davvero imprescindibile?V. ManicardiIl controllo dell’iperglicemia nel paziente anziano polipatologico: è sempre necessario iniziare l’insulina?G. Gulli, M. NizzoliLa nefropatia diabeticaF. Salvati, D. Manfellotto, M. StornelloCirrosi epatica e diabeteM. Imparato, L. FontanellaLa terapia personalizzata nel diabete di tipo 2A. Maffettone, C. Peirce, M. RinaldiLa gestione dell’iperglicemia nel paziente critico e instabileC. NozzoliLa disfunzione erettile nel paziente diabetico di tipo 2N. Artom, A. Bosio, G. PinnaQuali obiettivi di approccio integrato nella gestione del diabete mellito?E. Romboli, D. PanuccioIperglicemia, normoglicemia ed ipoglicemia nei pazienti anziani fragili: situazioni a rischio, politerapia e comorbilitàA. Greco, M. Greco, D. Sancarlo, F. Addante, G. D’Onofrio, D. Antonacci, S. De CosmoL’impatto clinico-prognostico dell’ipoglicemia nel paziente ospedalizzatoV. Borzì, L. Morbidoni, A. FontanellaL’internista chiamato in consulenza per un diabete gestazionale: quale approccio pragmatico?P. Novati, L. SaliLa frugalità nella gestione del diabete mellito: qualità assistenziale, governo clinico e costi correlatiP. Gnerre, G. Carta, D. MontemurroLa gestione dell’iperglicemia in area medica, ma senza esagerare.L. Magnani, G. BeltramelloAPPENDICE IUn approccio pragmatico per la valutazione globale e la gestione del paziente diabeticoF. Pieralli, A. Crociani, C. BazziniAPPENDICE IILe insuline e i farmaci ipoglicemizzanti orali disponibiliP. Zuccheri, L. Alberghini, E. SoraAPPENDICE IIILe scale di correzione insulinica: pro e controV. Borzì
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Lagomarsino, Francesca, and Jacques Ramirez. "I coyotes del Pacifico. Quito-Los Angeles A/R." MONDI MIGRANTI, no. 2 (October 2009): 147–60. http://dx.doi.org/10.3280/mm2009-002010.

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Abstract:
In questo contributo presentiamo la storia di Luis (l'intervista qui riportata č stata raccolta a Quito nel 2008, dopo il suo rientro in Ecuador), giovane migrante ecuadoriano in transito verso gli Stati Uniti. Luis ha attraversato per alcune settimane paesi diversi, utilizzando mezzi di trasporto diversi, spesso nascondendosi, insieme ai suoi compagni, per non farsi prendere dalle polizie di frontiera dei numerosi paesi di transito. L'esperienza di Luis insieme a quella di migliaia di ecuadoriani e altri latinoamericani ripercorre quella che in letteratura viene definita "migrazione di transito". Partendo dall'esperienza di questo giovane migrante vogliamo qui riflettere sul significato che negli ultimi anni hanno assunto i cosiddetti "paesi di transito", paesi cioč che per la loro posizione geografica vengono attraversati da potenziali migranti diretti verso i paesi sviluppati del nord Europa o del nord America. Ci troviamo all'interno di un tema molto complesso, non a caso ad oggi non esiste una definizione universalmente accettata dei termini "migranti in transito" e i "paesi di transito" e soprattutto non esiste nel diritto internazionale una categoria specifica che li identifichi. Tuttavia il dibattito sul tema č oggi molto intenso non solo a livello accademico ma soprattutto a livello politico poiché la questione sul ruolo svolto dai paesi di transito nel controllo e nella gestione dell'immigrazione irregolare (come si puň osservare nel caso degli accordi tra Italia e Libia) appare sempre piů centrale e determinante. Come si puň facilmente intuire la preoccupazione politica attorno al ruolo dei paesi di transito č strettamente legata alle ansie sicuritarie e di controllo dei paesi ricchi loro confinanti; si parla di paesi di transito per lo piů da un punto di vista di politiche migratorie restrittive che cercano di bloccare flussi in entrata percepiti come pericolosi e sostanzialmente non desiderati. Č infine importante sottolineare che l'inasprimento dei controlli alle frontiere e le enormi difficoltŕ di accesso legale hanno agevolato lo sviluppo di un'industria della clandestinitŕ, in cui coyoteros, chulqueros, intermediari di vario tipo sono diventati soggetti indispensabili. In questo senso il caso del cammino verso gli Stati Uniti č paradigmatico: piů i controlli si sono inaspriti e piů si č sviluppato un sistema capillare e organizzato di gestione dell'immigrazione illegale. E cosě proprio quei paesi che retoricamente si dichiarano in lotta contro i trafficanti di esseri umani sono i primi a incrementare lo sviluppo di queste organizzazioni, attraverso politiche evidentemente fallimentari che non riescono a bloccare gli arrivi dei migranti ma rendono altamente rischioso il viaggio e violano i loro diritti innanzitutto come esseri umani.
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Nicolova, Anna. "I sistemi di gestione e controllo del Programma operativo "Sviluppo delle risorse umane" 2007-2013." QT Quaderni di Tecnostruttura, no. 34 (December 2009): 54–85. http://dx.doi.org/10.3280/qt2009-s34008.

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Bassani, Gaia, Cristiana Cattaneo, Francesca Maria Cesaroni, and Annalisa Sentuti. "Sistemi di gestione e controllo e professionalizzazione delle imprese familiari. Uno strumento di accreditamento intraparentale?" MANAGEMENT CONTROL, no. 2 (March 2018): 15–35. http://dx.doi.org/10.3280/maco2018-su2002.

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Apicella, Matteo, Maria Cristina Campopiano, Michele Mantuano, Laura Mazoni, and Stefano Del Prato. "Guida pratica alla prevenzione e gestione dell’infezione da COVID-19 nelle persone con diabete." L'Endocrinologo 21, no. 4 (August 2020): 241–45. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-020-00767-3.

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Abstract:
Sommario La pandemia di COVID-19 rappresenta un’enorme sfida per il sistema sanitario nazionale. Sulla base dei dati ad oggi disponibili è emerso che le persone con diabete mellito presentano un maggior rischio di complicanze e morte per COVID-19. Pertanto, adottare misure preventive di igiene e di distanziamento sociale è cruciale, a maggior ragione in questa categoria di soggetti. A sostegno dei pazienti con diabete sono state intraprese molteplici iniziative al fine di garantire la continuità assistenziale, tra cui la proroga della validità dei piani terapeutici per i farmaci ipoglicemizzanti, le procedure per il rinnovo della patente di guida e l’attivazione di servizi di telemedicina. In caso di infezione da COVID-19 e sintomi lievi è possibile una gestione domiciliare della persona con diabete, raccomandando un attento monitoraggio glicemico. Il paziente diabetico che necessita di ospedalizzazione richiede una gestione multidisciplinare che includa il diabetologo, con l’obiettivo di mantenere un adeguato controllo glicemico in assenza di ipoglicemie. Le persone con diabete rappresentano un gruppo vulnerabile per il quale devono essere poste in atto strategie specifiche sia in termini di prevenzione che di trattamento.
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Patrone, Carlotta, Alessio Nicoli, Pasqualino Squillace, Matteo Puntoni, and Isabella Cevasco. "Indagine sul fenomeno del re-ricovero nel reparto Area a Conduzione Infermieristica (ACI) in un ospedale organizzato per intensità di cura." MECOSAN, no. 115 (January 2021): 29–48. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2020-115003.

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Abstract:
Il fenomeno del re-ricovero impatta fortemente sulla sanita pubblica e ha subito un sempre maggiore interesse da parte della comunita scientifica. E stato dimostrato che diversi parametri possano influenzare tale fenomeno. L'educazione terapeutica e uno di questi. Obiettivo del presente lavoro e analizzare come un reparto a conduzione infermieristica caratterizzato da un'importate educazione terapeutica possa impattare sulla riduzione di tale fenomeno. A tal fine, sono stati estratti i dati relativi a un anno di attivita del reparto a conduzione infermieristica che sono stati confrontati con un gruppo di controllo di pazienti ricoverati nel medesimo ospedale con analoghe caratteristiche in rapporto 1:2. Sono stati calcolati indicatori di "controllo" rispetto al fenomeno del re-ricovero (numero re-ricovero e durata della loro degenza). I risultati dello studio sono stati: 1 episodio di re-ricovero, con una durata di 15 giorni, in ACI a fronte dei 22 episodi di re-ricovero del gruppo di controllo con 188 giornate di degenza complessivi. Sono stati inoltre monitorati ulteriori parametri relativi al benessere organizzativo degli infermieri che hanno riportato risultati quali la diminuzione della % di attivita omesse e l'azzeramento di giornate di assenza. Anche l'efficacia del riconoscimento tempestivo di 5 eventi critici clinici ha impedito che la situazione evolvesse negativamente. In questo lavoro e stato quindi dimostrato come una gestione prettamente infermieristica e l'educazione terapeutica possano impattare positivamente sul re-ricovero e sono state fatte considerazioni che possono essere estese anche ad altri contesti.
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Cuttitta, Paolo. "LAMPEDUSA TRA PRODUZIONE E RAPPRESENTAZIONE DEL CONFINE." REMHU : Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 23, no. 44 (June 2015): 31–45. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880004403.

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Abstract:
Abstract Com’è avvenuta la trasformazione di Lampedusa in sinonimo della frontiera euro-africana? I confini sono fatti sociali, e trasformare un luogo in confine, o trasformare il ruolo simbolico e pratico di un confine, è sempre frutto di determinate azioni. Da questa prospettiva l’articolo analizza i principali atti che hanno accresciuto la “confinità” di Lampedusa, determinando la “frontierizzazione” dell’isola, tra gli anni Novanta e il 2011. L’analisi tocca alcune scelte del legislatore, l’evoluzione delle relazioni con i paesi nordafricani e certe pratiche di controllo e gestione delle frontiere: l’apertura di un centro di detenzione, la scelta di dirottare quasi tutti i migranti a Lampedusa, concentrandovi così anche le attività di accoglienza, e la produzione di emergenze artificiali.2.
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Anaclerio, Mario, Gian Paolo Bazzani, and Angelo Miglietta. "Con il Regtech banche più efficienti e compliance più efficace." CORPORATE GOVERNANCE AND RESEARCH & DEVELOPMENT STUDIES, no. 2 (January 2021): 111–39. http://dx.doi.org/10.3280/cgrds2-2020oa10442.

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Abstract:
Il presente lavoro si concentra sull'analisi dei benefici che possono derivare dall'implementazione di soluzioni Regtech nell'ambito del sistema bancario, nella convinzione che la dote che lo sviluppo tecnologico mette oggi a disposizione degli intermediari finanziari costituisce al tempo stesso una sfida per la sopravvivenza e una opportunit&agrave; di sviluppo del proprio modello di business.Nell'affrontare la tematica, da un lato si pone l'accento sul fatto che con il Regtech, la tecnologia a supporto della compliance, le banche possono adempiere in modo pi&ugrave; efficace a obblighi normativi e regolamentari complessi e in continua evoluzione. Dall'altro ci si spinge a sostenere, con un approccio innovativo al tema, che il supporto tecnologico del Regtech contribuisce a rifocalizzare il ruolo delle funzioni aziendali di controllo e a migliorare il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Da ci&ograve; ne discende la possibilit&agrave; di rafforzare le basi di un modello di business che &egrave; sostenibile in quanto in grado di generare valore nel tempo, garantendo un'adeguata remunerazione di tutti gli stakeholders.Su questi ultimi concetti il presente lavoro fornisce stimolo per ulteriori riflessioni e per una maggiore consapevolezza anche da parte degli operatori.
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Onesti, Gianni. "Il ruolo degli aspetti comportamentali e culturali del controllo di gestione: un'analisi comparativa a livello internazionale." MANAGEMENT CONTROL, no. 1 (March 2021): 33–56. http://dx.doi.org/10.3280/maco2021-001003.

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di Castri, Gianluca. "Formazione e sviluppo delle competenze nelle professioni relative alla gestione ed al controllo di progetti complessi." PROJECT MANAGER (IL), no. 33 (February 2018): 32–35. http://dx.doi.org/10.3280/pm2018-033008.

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Marchi, Luciano. "Editoriale. Il controllo di gestione nella prospettiva relazionale e la sua evoluzione nelle aziende di servizi." MANAGEMENT CONTROL, no. 1 (May 2012): 5–6. http://dx.doi.org/10.3280/maco2012-001001.

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Nava, Antonio, Matteo Bonvini, Pasquale Logiacco, and Giovandomenico Violante. "Progettazione e implementazione di una piattaforma di programmazione e controllo per la gestione delle aziende sanitarie di grandi dimensioni. Il caso del controllo di gestione dell'Agenzia di Tutela della Salute ATS della Città Metropolitana di Milano." MECOSAN, no. 107 (September 2019): 57–79. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2018-107004.

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Monda, V. M. "Association of GLP-1 RA once weekly and basal insulin: a valid therapeutic option from the complications of SARS-CoV-2 infection too?" Journal of AMD 24, no. 4 (February 2022): 295. http://dx.doi.org/10.36171/jamd21.24.4.5.

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Abstract:
Gli agonisti recettoriali del glucagon like peptide-1 (GLP1-RAs) sono un gruppo di farmaci antidiabetici con una rilevante azione sul controllo glicemico, basata sull’aumento della secrezione di insulina glucosio-dipendente con concomitante riduzione della secrezione di glucagone e ritardato svuotamento gastrico. I GLP1-RA hanno inoltre attività pleiotropiche come proprietà antinfiammatorie, antitrombotiche e antiobesogeniche, con evidenti benefici su eventi cardiovascolari maggiori, mortalità cardiovascolare e danno renale. Tutto ciò rende questa classe di farmaci un elemento chiave nella gestione dei pazienti con diabete tipo 2 e potenzialmente utile nei soggetti con COVID-19 (2019nCoV – Coronavirus disease 2019, COVID-19). Per le proprietà antinfiammatorie è stato ipotizzato che le terapie a base di incretino-mimetici esercitino effetti benefici sugli esiti di COVID-19. Qui riportiamo un caso di una donna di 82 anni con diabete tipo 2 scarsamente controllato, che utilizzava un regime insulinico basal-bolus più metformina. Il miglioramento del controllo glicemico ottenuto passando dal trattamento con insulina basale al GLP-1RA aggiunto al regime insulinico basale, con la sospensione dell’insulina prandiale (trattamento di de-escalation) in questo caso è risultato associato agli effetti benefici sugli esiti di COVID-19. PAROLE CHIAVE GLP1-RAs; DMT2; SARS-CoV-2; COVID-19.
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Cippitani, Roberto. "Il controllo dei progetti di ricerca: l'auditing esterno come strumento di conoscenza per la gestione dei progetti." PROJECT MANAGER (IL), no. 16 (December 2013): 26–28. http://dx.doi.org/10.3280/pm2013-016009.

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Bassani, Gaia, and Cristiana Cattaneo. "Pratiche di controllo di gestione nel contesto sanitario italiano: i cambiamenti in atto nel Sistema Sociosanitario Lombardo." MANAGEMENT CONTROL, no. 3 (September 2017): 11–29. http://dx.doi.org/10.3280/maco2017-003002.

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