Academic literature on the topic 'Geometria nello spazio'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Geometria nello spazio.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Geometria nello spazio"

1

Ricolfi, Luca. "LA GEOMETRIA DELLO SPAZIO ELETTORALE IN ITALIA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 23, no. 3 (December 1993): 433–74. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200022450.

Full text
Abstract:
IntroduzioneQuante dimensioni sono necessarie per rappresentare le posizioni dei partiti italiani nello spazio elettorale? La classica rappresentazione dei partiti lungo un unico continuum, il cosiddetto asse sinistra-destra, è ancora attuale? E se non lo è, quali sono le dimensioni oggi pertinenti?Negli ultimi cinquant'anni il problema della unidimensionalità dello spazio elettorale ha sempre avuto un certo rilievo perché, dopo gli studi pionieristici di Black, Arrow e Coombs sul rapporto fra preferenze individuali e regole di scelta sociale, l'assunto di unidimensionalità è diventato, per così dire, il certificato di garanzia dei sistemi democratici. Solo assumendo uno spazio elettorale unidimensionale l'adozione della regola della maggioranza non incappa nel «paradosso del voto» su cui per primi, verso la fine del ‘700, avevano attirato l'attenzione Jean-Charles de Borda (1781) e il Marchese di Condorcet (1785).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Martellozzo, Nicola. "Le traiettorie del fervore: cavalli e geometrie non-umane nel Palio di Ronciglione." Altre Modernità, no. 26 (November 29, 2021): 165–80. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/16803.

Full text
Abstract:
Il Palio di Ronciglione vanta una tradizione secolare, ma ciò che lo rende davvero unico è l’assenza di qualunque fantino. Alla caduta del canape ogni cavallo sceglie se competere con gli altri, accodarsi o semplicemente non correre, a seconda del carattere di ciascuno. Nel contesto del Palio il cavallo costituisce un co-produttore di processi culturali, che inoltre trasmette la sua esperienza agli esemplari più giovani; quest’ultimo aspetto è particolarmente evidente nelle traiettorie scelte durante la Corsa, fondate su un’incontestabile soggettività non-umana. Va rilevata una prima modalità di iscrizione ‘interna’ alla specie: i cavalli da corsa sono il risultato di una domesticazione secolare abbinata ad una selezione genetica controllata (breeding), che ha progressivamente embricato l’Equus ferus caballus alla società umana. Un secondo aspetto ‘esterno’ riguarda il tracciato della Corsa, vero e proprio ambiente di coesistenza inter-specie: realizzato dalla comunità umana, viene percorso ed esperito dai cavalli, che incidono il tessuto urbano con le loro traiettorie. L’agency dell’animale emerge dunque attraverso l’adattamento creativo al tracciato, un’iscrizione di geometrie non-umane nello spazio. L’intenzionalità del cavallo è ciò che fonda la performance del Palio: per quanto sembri paradossale, la conservazione di questo patrimonio culturale è possibile fintanto che il cavallo può scegliere di non correre.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Germanò, Roberto. "Camminare per significare. Riflessioni progettuali sugli incontri nello spazio." Ri-Vista. Research for landscape architecture 20, no. 1 (July 1, 2022): 144–51. http://dx.doi.org/10.36253/rv-12527.

Full text
Abstract:
Walking is a crucial aspect. It is a cognitive act acquired exclusively through direct experience. The movement of the subject across space deeply affects the project. What role can the act of walking play in the construction of a meaning? This question seeks answers in a central case study: the Filopappo’s route, designed by Pikionis, with a close reading of the path made up of encounters and pauses. Starting from observations on spatial sequences, the essay focuses on each step of the design process in which architectural elements shape the time of the experience and provide purpose: suggesting possibilities, inviting to rest or contemplate. Offering not only a formal structure but also a spatial punctuation provided by breaking points. Overcoming the simple geometric aspect, we analyze the perceptive aspects of the environment that predispose the subject and tune it with the atmosphere of the space.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Giugliano, Giovanna, Mario Buono, and Sonia Capece. "Design per configurare nuovi luoghi e spazi di apprendimento adattivi." i+Diseño. Revista Científico-Académica Internacional de Innovación, Investigación y Desarrollo en Diseño 16 (December 16, 2021): 107–24. http://dx.doi.org/10.24310/idiseno.2021.v16i.12804.

Full text
Abstract:
Diseñar formas y espacios de aprendizaje es un proceso que requiere creatividad pe­dagógica, arquitectónica, social, cultural y política.La literatura científica nacional e internacional (OCDE, 2017) sobre innovación educa­tiva destaca la estrecha relación que conecta la didáctica con el entorno de aprendiza­je. Por ello, los procesos de renovación educativa no pueden prescindir de una nueva visión de los espacios escolares y de los entornos educativos.Surgen nuevas pautas de planificación escolar, se enfatiza el aprendizaje como un pro­ceso activo y constructivo en el que cada niño tiene un papel «protagonista».De hecho, en el escenario contemporáneo, los estudiantes se convierten en partici­pantes activos en la creación de información y nuevas ideas en el entorno educativo. En consecuencia, la educación del siglo XXI se basa en tres principios pedagógicos (McLoughlin & Lee, 2008): personalización, participación y productividad (Luna Scott, 2015).El estudio de estos aspectos, acompañado del análisis evaluativo y comparativo de experiencias de diseño en el ámbito escolar, nos ha permitido configurar el nuevo concepto SINAPSI 0-14, un sistema de mobiliario que adapta y adopta tecnologías avanzadas para satisfacer las necesidades de los niños y profesores, actuales y futuras, según una perspectiva holística.El objetivo era diseñar un sistema de celdas «orgánicas» modulares, flexibles y adap­tables que pudieran ser utilizadas de forma transversal por usuarios de diferentes edades, desde jardines de infancia hasta centros de enseñanza primaria y secundaria. SINAPSI 0-14 se configura en formas que pertenecen a un universo de geometrías que se remontan a una única matriz de elementos orgánicos. El conjunto de símbolos que pueden agregarse definen diferentes formas del sistema de mobiliario, haciendo que el espacio educativo sea «cronotópico» y capaz de cambiar según el tiempo y el lugar que se cree y según el uso y las necesidades.Estos estudios en profundidad han permitido reconstruir un repertorio analítico crítico sobre el tema de los espacios educativos y la arquitectura escolar, entrelazando sus cambios en función de los modelos pedagógicos y los instrumentos normativos, para definir la escuela del futuro. Progettare forme e spazi di apprendimento è un processo che richiede creatività pedagogica, architettonica, sociale, culturale e politica.La letteratura scientifica nazionale e internazionale (OECD, 2017) sull’innovazione educativa evidenzia la stretta relazione che connette la didattica all’ambiente di apprendimento. Per tale ragione, i processi di rinnovamento della didattica non posso prescindere da una nuova visione degli spazi scolastici e dei setting educativi.Emergono nuove linee guida per la progettazione scolastica, si enfatizza l’apprendimento come un processo attivo e costruttivo nel quale ogni bambino ha un ruolo di “protagonista”.Difatti, nello scenario contemporaneo, gli studenti divengono partecipanti attivi alla creazione di informazioni e di nuove idee nell’ambiente educativo. Di conseguenza, l'istruzione del ventunesimo secolo si basa su tre principi pedagogici (McLoughlin & Lee, 2008): personalizzazione, partecipazione e produttività (Luna Scott, 2015).Lo studio di tali aspetti, accompagnato dall’analisi valutativa e comparativa di esperienze progettuali in campo scolastico, ha consentito di configurare il nuovo concept allestitivo SINAPSI 0-14, un sistema d’arredo che adatti e adotti le avanzate tecnologie per rispondere ai bisogni di bambini e insegnanti, attuali e futuri, secondo una prospettiva olistica.L’obiettivo è stato progettare un sistema di cellule “organiche” modulari, flessibili e adattabili che possano essere utilizzate in maniera trasversale da utenti di diverse età, dalle scuole d’infanzia alle scuole primarie e secondarie di primo grado. SINAPSI 0-14 si configura in forme appartenenti a un universo di geometrie riconducibili a un’unica matrice di elementi organici. L’insieme dei simboli aggregabili definiscono differenti forme del sistema di arredo rendendo lo spazio didattico “cronotopico” atto a modificarsi in funzione del tempo e del luogo che si crea e in funzione dell’uso e delle esigenze.Tali approfondimenti hanno consentito di ricostruire un repertorio critico analitico sul tema degli spazi educativi e delle architetture scolastiche intrecciandone i cambiamenti in linea con i modelli pedagogici e gli strumenti normativi, al fine di definire la scuola del futuro.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Oliveira, José Luiz de Jesus Egues de, Edevaldo Maximo da Silva, Cleidison Da Silva Santos, Dalila Fonseca Pontes, Jandaira Fernandes da Silva, Jose Pereira de Queiroz, and Zenóbia Conceição Castro Santana. "Costruzione didattica della geometria e l’uso di materiali concreti come processo di apprendimento." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, October 15, 2020, 46–61. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/formazione-it/costruzione-didattica.

Full text
Abstract:
La ricerca si è distinta per una riflessione didattica che risponde alla necessità di costruzioni sperimentali in classe, con materiali concreti per assistere nel processo di insegnamento e apprendimento della geometria nelle scuole elementari. In questo senso di attribuire un’analisi a questo problema, abbiamo come asse, educazione matematica, come un modo per stimolare gli studenti per lo sviluppo di laboratori in cui hanno mirato alla costruzione di materiali didattici come un processo di apprendimento della matematica. Il processo di costruzione del concetto di geometria che attribui le competenze e le competenze da sviluppare negli studenti in questa fase, ha permesso allo stesso di sviluppare un particolare tipo di pensiero per comprendere, descrivere e rappresentare, in modo organizzato, gli spazi geometrici, informando l’importanza che questo contenuto ha nella loro vita sociale di cittadino. Attraverso la costruzione di figure geometriche con materiali manipolati, studiamo tutti i concetti della figura, attraverso questo strumento, stimolando così l’interesse e la motivazione degli studenti, fornendo loro un ragionamento geometrico e matematico. Le definizioni della geometria possono essere costruite successivamente, prendendo come base la precedente conoscenza degli studenti o meno, in cui sottolineiamo che gli educatori dovrebbero creare attività in cui gli studenti fanno indagini su situazioni legate alle dimensioni geometriche, avendo così esperienze di significato e direzione di se stessi e di qualche figura inserita nello spazio. Tuttavia, per l’assorbimento di questo processo di insegnamento e apprendimento, oltre a presentare teorie agli studenti, è stato necessario mostrare le figure geometriche per le loro caratteristiche fisiche, vale a dire in modo tale che la natura ci fornisce e non solo dalle sue proprietà e concetti definiti. Infine, la ricerca ci ha permesso di analizzare la capacità intellettuale di ogni studente selezionato per questo scopo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Carletti, Elena. "Il chiarore che deforma – Processi deformanti nella poetica di Amelia Rosselli." altrelettere, December 2, 2016. http://dx.doi.org/10.5903/al_uzh-27.

Full text
Abstract:
La poesia di Amelia Rosselli si rivela di stampo profondamente fenomenologico e prende le mosse da una realtà tumultuosa, in costante divenire. Il caos della realtà esterna viene interiorizzato in un processo di filtrazione deformante, indispensabile per raggiungere uno stato di appropriazione del reale. Il presente saggio indaga da principio le implicazioni fenomenologiche nella poetica rosselliana, in linea con simili approcci sia in Italia, nelle teorizzazioni del Gruppo 63, che all’estero, nel saggio di Charles Olson. L’arte perde una volta per tutte il suo statuto di veridicità e diventa piuttosto un processo in fieri, un cauto accostamento al reale. In particolare, nella ricerca rosselliana il meccanismo deformante diventa imprescindibile per interiorizzare e “domare” il mondo esterno. Il reale viene sottoposto a curvature e deformazioni spazio-temporali secondo le leggi delle geometrie non euclidee e delle trasformazioni topologiche. Il risultato ottenuto, seppure distorto, si rivela concettualmente equivalente alla materia di partenza. La rappresentazione deformante corrisponde dunque a un processo di filtrazione fenomenologico che restituisce una versione della realtà analoga, nonostante le sue forme siano stravolte. Alcune brevi analisi testuali mostrano come la tensione deformante da una parte venga utilizzata per appropriarsi e superare definitivamente l’esperienza traumatica passata, dall’altra divenga strumento per inserirsi nel canone letterario patriarcale. Il padre si offre come figura emblematica di superamento: il padre biologico che origina il trauma infantile, ma anche i padri della tradizione letteraria (Rimbaud, Scipione, Dante, Montale) i cui versi vengono rubati e turbati, deformati in un discorso finalmente a misura di donna.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Geometria nello spazio"

1

Negrini, Elisa. "Curve di terzo grado nel piano e nello spazio." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8989/.

Full text
Abstract:
Si è interessati a classificare le cubiche del piano proiettivo complesso. In particolare vengono classificate le cubiche piane dimostrando che ogni cubica non singolare è proiettivamente equivalente a una cubica di equazione affine nota e che esistono infinite classi di equivalenza proiettiva per le cubiche piane non singolari. Si mostra inoltre che le cubiche piane singolari irriducibili possono essere ricondotte a due classi di equivalenza proiettive: la prima classe contiene le cubiche con un nodo, la seconda classe contiene invece le cubiche con una cuspide. Infine si studiano le proiezioni piane della cubica gobba da un suo punto, oppure da un punto esterno alla cubica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Mulazzani, Stefano. "Il problema geometrico delle proiezioni cartografiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18530/.

Full text
Abstract:
Questo elaborato utilizza la geometria differenziale per analizzare le problematiche relative alla creazione delle proiezioni terrestri. Vengono dapprima studiate le superfici nello spazio, con un particolare riguardo al piano, cilindro, sfera, cono; quest’ultime sono infatti le più utilizzate per costruire mappe terrestri. In seguito attraverso l'analisi della prima forma fondamentale sarà mostrato come ogni proiezione terrestre è sempre soggetta ad una distorsione. Nella seconda parte verranno quindi presentante le varie mappe terrestri teorizzate nella storia, le peculiarità che le hanno rese celebri e le proprietà viste da un punto di vista della geometria differenziale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Geometria nello spazio"

1

Verde, Fabio Massimo Lo. Geometrie sociali della (post)modernità: Aggregazioni, disgregazioni, segregazioni nello spazio sociale contemporaneo. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2012.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Tazzioli, Rossana. Beltrami e i matematici "relativisti": La meccanica in spazi curvi nella seconda metà dell'Ottocento. Bologna: Pitagora, 2000.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Geometria Di Sito Sul Piano: E Nello Spazio. Creative Media Partners, LLC, 2022.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Geometria Di Sito Sul Piano: E Nello Spazio. Creative Media Partners, LLC, 2022.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Book chapters on the topic "Geometria nello spazio"

1

Antonova, Clemena. "Spazio iconico, geometria non euclidea e cultura nella visione del mondo di Pavel Florenskij." In Matematica e cultura 2010, 3–13. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1594-4_1.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography