Academic literature on the topic 'Geografia delle lingue'

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Journal articles on the topic "Geografia delle lingue"

1

Barbina (book author), Guido, and Marcel Danesi (review author). "La geografia delle lingue: lingue, etnie e nazioni nel mondo contemporaneo." Quaderni d'italianistica 15, no. 1-2 (October 1, 1994): 300–301. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v15i1-2.10277.

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2

Bragazzi, Nicola Luigi, and Cristina Tornali. "La medicina del rinascimento e la scoperta della circolazione minore." Acta medico-historica Adriatica 15, no. 2 (2017): 271–82. http://dx.doi.org/10.31952/amha.15.2.5.

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Abstract:
Michele Serveto (1511-1533) è stato un umanista, medico e teologo. Si dedicò allo studio della Bibbia e si interessò anche alle scienze, astrologia, meteorologia, filosofia scolastica, geografia, legge, anatomia e matematica. Michele Serveto sviluppò una solida conoscenza delle lingue classiche (latino, greco ed ebraico) che egli utilizzerà molto per i suoi studi. Dopo i primi studi in casa e poi nella scuola del convento di Monte-Aragón, nel 1524 Serveto prestò servizio per due anni presso Juan de Quintana di Majorca, dottore alla Sorbona di Parigi, francescano minorita e importante membro delle Cortes di Aragona. Inizialmente sembrava essere destinato al sacerdozio ma poi, all’età di diciassette anni, nel 1528, Serveto fu mandato dal padre a studiare legge all’università di Tolosa, prestigiosa università per gli studi di giurisprudenza, ma dopo appena un anno abbandonò richiamato nel 1529 da Quintana, diventato nel frattempo confessore personale dell’imperatore Carlo V. È stato tardivamente riconosciuto come il primo medico – almeno in Europa – ad aver descritto la circolazione polmonare o circolazione minore. Per le sue posizioni contro la Trinità, è stato arrestato, processato e mandato al rogo a Champel, nel sobborgo ginevrino. Serveto rappresenta un profondo innovatore, sia nell’ambito della teologia che della medicina, un martire e un gigante del libero pensiero.
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3

Skubic, Mitja. "Rada Cossutta - Franco Crevatin: Slovenski dialektološki leksikalni atlas slovenske Istre." Linguistica 47, no. 1 (December 31, 2007): 166–67. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.47.1.166-167.

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Abstract:
L'Atlante linguistico dell'Istria slovena di cui è uscita la seconda parte è la continuazione e integrazione dello Slovenski dialektološki atlas Tržaške pokrajine (SDLA - TS), Trst 1987, pubblicato nella collana Slavica triestina a cura di F. Crevatin, edita dalla Scuola Superiore di lingue modeme per interpreti e traduttori dell'Universita degli Studi di Trieste. La differenza tra le due opera è sensibile, non solo per l'estensione geografica, giacché la prima si occupa della situazione delle parlate slovene della provincia di Trieste, mentre il presente Atlas abbraccia quelle dell'Istria slovena.
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4

Pavan, Luca. "Una nuova lista di “falsi amici” e di “interferenze onomastiche” nella lingua italiana e lituana." Verbum 5 (February 6, 2015): 238–46. http://dx.doi.org/10.15388/verb.2014.5.5012.

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Abstract:
In un precedente studio (Pavan 2010 ) si è messa in rilievo l’influenza dei “falsi amici” tra gli apprendenti lituani della lingua italiana presso l’Università di Vilnius. I “falsi amici”, cioè i termini di una lingua che somigliano a quelli di un’altra ma che producono significati diversi, sono presenti in numero ridotto anche tra la lingua lituana e quella italiana. Nello stesso studio era stata anche fornita una lista di “falsi amici”, molti dei quali utilizzati per valutarne l’influenza nell’apprendimento dell’italiano. Questo studio intende da un lato ampliare la lista di “falsi amici” proponendone e commentandone una nuova serie, dall’altro introdurre un nuovo tipo di interferenza linguistica che viene qui definita “interferenza onomastica”. L’onomastica in questo caso è quella dei nomi propri di persona, tralasciando in questo caso l’onomastica geografica dei nomi propri di luogo. Viene evidenziato un nuovo problema di false analogie linguistiche che, in certi casi, potrebbe influire in senso negativo sulla comprensione della lingua, soprattutto ai livelli più bassi di apprendimento. Alcuni nomi propri di persona lituani, infatti, producono termini con un significato nella lingua italiana, generando una possibile interferenza nella comprensione linguistica ai livelli più bassi di apprendimento. Lo scopo principale delle liste di termini qui esposti è quello di contribuire alla auspicabile stesura di un dizionario di “falsi amici” per la lingua lituana e quella italiana, che possa tornare utile agli studenti e agli studiosi delle due lingue.
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5

Philo, Chris, and Jennifer Wolch. "The ‘three waves’ of research in mental health geography: a review and critical commentary." Epidemiology and Psychiatric Sciences 10, no. 4 (December 2001): 230–44. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005406.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo — Valutare la ricerca condotta nel campo della geografia della salute mentale, concentrandosi sui lavori pubblicati in lingua inglese.Metodi — L'articolo offre una lettura globale, approfondita e critica della letteratura relativa alia geografia della salute mentale, a partire dal sorgere di questo settore di ricerca nei primi anni '70.Risultati — L'articolo identifica tre fasi di ricerca all'interno dei lavori sulla geografia della salute mentale. Queste fasi sono descritte in dettaglio; inoltre, sono interpretati punti di forza e di debolezza delle prime due fasi, che sono ben consolidate, e vengono forniti suggerimenti su importanti problemi che dovranno essere affrontati in una futura terza fase della ricerca.Conclusioni — Molte eccellenti ricerche sono state finora condotte nel campo della geografia della salute mentale, è tuttavia necessario aumentare la rilevanza di queste ricerche, mediante un ampliamento del focus ed un collegamento più diretto della ricerca con le politiche sulla salute mentale.
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6

Nadler, Robert. "Multilocalitŕ: un concetto emergente fra mobilitŕ e migrazione." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 94 (April 2011): 119–33. http://dx.doi.org/10.3280/sur2011-094009.

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Abstract:
Da tempo il tema della mobilitŕ sociale e spaziale interessa discipline come la sociologia, la geografia e l'economia. I processi migratori, dall'altro, sono diventati un oggetto specifico della ricerca scientifica. Tuttavia entrambi si sono sviluppati all'interno delle societŕ industriali moderne e appare lecito dubitare del fatto che essi possano ancora rappresentare in modo adeguato la condizione di individui e di gruppi sociali post-moderni che devono organizzare la propria vita in contesti socio-spaziali altamente flessibili. L'Ufficio Federale per l'Edilizia e la Progettazione Regionale tedesco () ha recentemente dedicato un numero speciale della rivista "Informazioni sullo Sviluppo Spaziale" () al tema della multilocalitŕ. Il termine sta assumendo sempre piů importanza nel dibattito internazionale al fine di descrivere alcuni tratti specifici della vita quotidiana postmoderna. In questo saggio l'autore ripercorre i passaggi salienti del dibattito sul tema in corso nell'ambiente scientifico di lingua tedesca. In un primo momento, descrivendo il significato attribuito al concetto di multilocalitŕ e agli elementi che lo differenziano da quelli di mobilitŕ e di migrazione. In seguito, mostrandone i campi di applicazione di maggiore interesse per la ricerca scientifica.
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Lacagnina, Davide. "Milano, 1881: Courbet e Carpeaux tra le “macchiette” di Navarro della Miraglia." ACME 74, no. 2 (September 14, 2022): 123–45. http://dx.doi.org/10.54103/2282-0035/18664.

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Abstract:
Nel 1881, per i tipi dell’editore Brigola di Milano, vedeva la luce Macchiette parigine, un compendio di profili biografici che lo scrittore siciliano Emanuele Navarro della Miraglia (1838-1919) dedicava a eminenti personalità della cultura letteraria e artistica francese di metà Ottocento.Francesista, a lungo residente a Parigi (1864-1872), in contatto a Milano con gli ambienti della scapigliatura lombarda (1872-1882) e da ultimo professore di Lingua e letteratura francese presso l’Istituto superiore di magistero femminile di Roma (1883-1913), Navarro della Miraglia includeva fra le sue “macchiette” anche due ritratti d’artisti dedicati rispettivamente a Gustave Courbet e a Jean-Baptiste Carpeaux.Questo contributo si propone di definire il contesto e le ricadute di una lettura non allineata alla tempestiva e più “ortodossa” discussione della lezione di Courbet promossa da Diego Martelli presso i macchiaioli toscani, a beneficio di una geografia culturale diversamente articolata fra le aperture cosmopolite del naturalismo meridionale e le frange più avanzate della scapigliatura lombarda. Allo stesso modo il resoconto dell’atelier di Carpeaux è riconsiderato alla luce del coevo dibattito sulla scultura monumentale e delle ricerche in corso a Milano su un modellato più mosso e nervoso.
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8

Tekavčić, Pavao. "Quaderni di filologia e lingue romanze, Ricerche svolte nell'Università di Macerata, Terza serie, vol. 17; Macerata 2002, 414 pp." Linguistica 44, no. 1 (December 1, 2004): 188–89. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.44.1.188-189.

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Abstract:
Il volume qui recensito racchiude i seguenti contributi Caterina Santarelli, L'ittionimia dialettale di Porto San Giorgio, 5-93;Uberto Malizia, Unfichier de lexicographie musicale du Mayen Age: essai sur la Lettre A [sic: senza circonflesso], 95-116;Monica Balestrero, La sfida dello sparviero, 117-139;Marinella Mariani, Ecrire le voyage: Stendhal dans Les Marches, 141-160;Elisabeth Ceaux, Souvenirs d'un blesse: Le regard d'Hector Malot sur la guerre de 1870, 161-182;Dante Pasquali, Il ciclo del mondo reale, 183-232;Daniela Fabiani, Una geografia privilegiata: /'Italia e la sua cultura nell'opera di Julien Green, 233-271;Silvia Vecchi, Le talon d'Hermès: la conoscenza errante, 273-291;Maryvonne Baurens, "Les couleurs de l'argot" contemporain, 293-320;Marco Cromeni, Berceo e ii miracolo de La Abadesa prefiada, 321-350;Miquel Pérez Escalera, La nada cotidiana y la cuestión de la identidad, 351-366;12) Carlos Alberto Cacciavillani, Alta Gracia: vicende storiche ed economiche, 367-387;Roberto Crescente, II territorio nella storia: /'Abruzzo adriatico dalle fonti letter­ arie e cartografiche, 389-402; Note e recensioni:14. Luca Pierdominici, Funzione deittico-anaforica, a livello della frase, di moifema ed elementi morfologici: gli accordi, 405-407 [nota] 15. Silvia Salvucci, recensione di: Christiane Roederer, La veilleuse de chagrin, Strasbourg, La Nuée Bleue, 2002; 408-409; Indice, 411-414. Come finora, la nostra recensione si concentra sui contributi di argomento linguistico e filologico, presentando gli altri in modo sommario.
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Landolfi, Francesco. "La Vita di Dante per Francesco Lomonaco. Un esule dimenticato." IL RISORGIMENTO, no. 2 (November 2021): 51–78. http://dx.doi.org/10.3280/riso2021-002002.

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Abstract:
L'articolo si pone l'obiettivo di analizzare la figura letteraria di Dante attraverso gli occhi di Francesco Lomonaco (1772-1810), intellettuale lucano protagonista della rivoluzione partenopea del 1799 e, successivamente al suo fallimento, insegnante di storia e geografia presso la Scuola militare di Pavia dal 1805. Secondo il principio per cui laddove è presente una lingua unica sussiste anche un'identità di nazione unita, Lomonaco introduce nella sua opera Vite degli eccellenti italiani (1802) Dante come il padre della letteratura italiana, su cui è necessario fondare l'identità dei moderni italiani. L'importanza di Dante nel pensiero di Lomonaco è dovuta anche alle sfortunate e consimili vicissitudini che entrambi affrontarono come esuli per cause politiche: il primo lasciando Firenze, il secondo fuggendo da Napoli. Una somiglianza di esistenze che fu addirittura immortalata da Alessandro Manzoni in un sonetto dedicato proprio al suo amico Lomonaco.
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10

Piras, Romano, and Anass Bensaid. "Un'analisi empirica del brain drain per i paesi del Nord Africa verso i principali paesi Europei." SCIENZE REGIONALI, no. 1 (March 2011): 81–108. http://dx.doi.org/10.3280/scre2011-001004.

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Abstract:
L'obiettivo principale di questo lavoro č quello di capire quali siano i principali fattori che determinano le migrazioni degli individui maggiormente istruiti da alcuni paesi della sponda Sud del Mediterraneo, verso i principali paesi europei. I nostri risultati confermano le conclusioni raggiunte dai piu recenti lavori empirici sulle migrazioni qualificate internazionali. In particolare viene evidenziato che i differenziali di reddito, i tassi di disoccupazione, i precedenti legami coloniali e la lingua comune, nonché la spesa sociale e la popolazione nei paesi di destinazione influenzano in maniera decisiva il tasso migratorio degli individui altamente qualificati. Contrariamente alle aspettative, né la distanza geografica, né gli effetti di network appaiono influenzare i flussi migratori qualificati.
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Dissertations / Theses on the topic "Geografia delle lingue"

1

Sanvido, Marta <1990&gt. "Universi della mente, geografie del corpo, logiche del mondo : l'epistemologia delle Cinque Posizioni (goi 五位) nella Scuola Sōtō Zen di epoca premoderna." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15582.

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Abstract:
Il presente elaborato si propone di indagare le strategie e le dinamiche che, durante l’epoca premoderna, hanno condotto la scuola Sōtō Zen ad affermare l’esclusività della pratica delle cinque posizioni (goi 五位) e di conseguenza ad adattare questo insegnamento alle contingenze storico e sociali dell’epoca, rendendolo una chiave di lettura imprescindibile per comprendere l’intricato sviluppo della scuola sino alle riforme avvenute durante il periodo Edo. Gli anni che seguirono la scomparsa del fondatore Dōgen furono caratterizzati da alcuni tratti distintivi che si discostano notevolmente dalle sue iniziali intenzioni: il dominio della trasmissione segreta nella forma di documenti di trasmissione (sōden shiryō 相伝資料), quali i manuali kōan (monsan 門参) e i documenti di iniziazione (kirigami 切紙); l’assimilazione del sapere neoconfuciano, che poco si confaceva alla visione del mondo Zen; l’accettazione di pratiche popolari provenienti dalle aree rurali con l’intento di favorire la diffusione capillare della scuola. La creazione di questo reame simbolico e delle sue pratiche discorsive, porta a chiedersi come e con quali strategie, saperi così eterogenei e distanti siano stati introdotti e comunemente accettati nella visione ontologica e dottrinale delle tante fazioni locali facenti parte della realtà Sōtō. La mia tesi parte dall’assunto che ciò che ha permesso tale assimilazione sia la decontestualizzazione e ricontestualizzazione di una dottrina condivisa ma eteromorfa, le cinque posizioni, le cui tracce si sono propagate e insinuate in ogni aspetto della vita della scuola. Infatti, un’analisi quantitativa e qualitativa dei documenti di trasmissione arrivati fino ad oggi conferma l’estesa diffusione delle cinque posizioni all’interno dei gruppi locali della scuola, nonché il comune interesse verso questo insegnamento assurto al ruolo di matrice epistemica in grado di veicolare l’appropriazione della conoscenza dominante dell’epoca. Medianti quali strategie discorsive, dunque, le cinque posizioni sono divenute lo specchio identitario di ogni singola fazione? In quali termini questo insegnamento è stato modellato per adattarsi a differenti contesti sociali? Qual è il ruolo delle cinque posizioni nella presa di potere della scuola attraverso i secoli? La mia ricerca mira ad indagare le dinamiche soggiacenti l’evoluzione delle cinque posizioni mediante un’analisi comparativa di differenti fonti storiche, con particolare attenzione ai documenti di trasmissione, nell’intento di offrire un nuovo punto di vista sullo sviluppo della scuola Sōtō e della sua interazione con le istanze religiose durante l’epoca premoderna, cercando di superare l’identificazione dominante tra la scuola, il suo fondatore e i principali esponenti. Nonostante la diffusa tendenza ad una visione monolitica dell’universo dottrinale quale realtà immutata e immutabile, la presente indagine mira a rileggere tale universo alla luce dei suoi numerosi piani e della sua natura caleidoscopica eludendo la rigidità tassonomica congenita in cui è di frequente confinato.
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MASSARI, PIETRO. "GEOGRAFIE APOLLONIANE. TRADIZIONI POETICHE ED EPICORICHE, CULTI MISTERICI, POLITICA DIETRO I TOPONIMI DELLE ARGONAUTICHE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/19299.

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Abstract:
La ricerca è dedicata a un'indagine puntuale di tutti i toponimi e degli etnici del poema epico ellenistico Argonautikà di Apollonio Rodio. L'analisi, oltre alla valorizzazione di singoli elementi dal punto di vista letterario, ha permesso di individuare numerosi richiami interni, che delineano un'indiretta ma chiara struttura, fino ad ora mai notata. Una parte dei toponimi è stata infatti scelta dal poeta per alludere, contemporaneamente alla narrazione mitica, a culti misterici dionisiaci ed eleusini, contaminati non senza influssi orfici. Il prodotto estremo di tale procedimento è la delineazione, nel IV libro, di un itinerario misterico attraverso l'Attica fino a Eleusi, presentato in filigrana grazie alla manipolazione di omonimie ed eponimie, che consentirono all'autore una sorta di narrazione doppia. Inoltre, la ricerca conferma il forte legame dell'opera con il contesto tolemaico in cui ebbe luce e che condizionò i riferimenti a personaggi della corte quali Timostene di Rodi e Patroclo di Macedonia.
My research is focused on Apollonius Rhodius and deals with the toponymies and ethnonymies named by the poet in his epic poem Argonautikà. These tell much more than simple geography and often hint at myths, local traditions, contemporary court men of the Ptolemaic kingdom (such as Timosthenes of Rhodes and Patroclus of Macedon) and mystery cults (Orphic, Dionysian and Eleusinian, in a very blended form of syncretism). Following homonymies and eponymies I have also been able to discover a second parallel itinerary through Attica, designed by Apollonius behind the main return route of Argo.
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MASSARI, PIETRO. "GEOGRAFIE APOLLONIANE. TRADIZIONI POETICHE ED EPICORICHE, CULTI MISTERICI, POLITICA DIETRO I TOPONIMI DELLE ARGONAUTICHE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/19299.

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Abstract:
La ricerca è dedicata a un'indagine puntuale di tutti i toponimi e degli etnici del poema epico ellenistico Argonautikà di Apollonio Rodio. L'analisi, oltre alla valorizzazione di singoli elementi dal punto di vista letterario, ha permesso di individuare numerosi richiami interni, che delineano un'indiretta ma chiara struttura, fino ad ora mai notata. Una parte dei toponimi è stata infatti scelta dal poeta per alludere, contemporaneamente alla narrazione mitica, a culti misterici dionisiaci ed eleusini, contaminati non senza influssi orfici. Il prodotto estremo di tale procedimento è la delineazione, nel IV libro, di un itinerario misterico attraverso l'Attica fino a Eleusi, presentato in filigrana grazie alla manipolazione di omonimie ed eponimie, che consentirono all'autore una sorta di narrazione doppia. Inoltre, la ricerca conferma il forte legame dell'opera con il contesto tolemaico in cui ebbe luce e che condizionò i riferimenti a personaggi della corte quali Timostene di Rodi e Patroclo di Macedonia.
My research is focused on Apollonius Rhodius and deals with the toponymies and ethnonymies named by the poet in his epic poem Argonautikà. These tell much more than simple geography and often hint at myths, local traditions, contemporary court men of the Ptolemaic kingdom (such as Timosthenes of Rhodes and Patroclus of Macedon) and mystery cults (Orphic, Dionysian and Eleusinian, in a very blended form of syncretism). Following homonymies and eponymies I have also been able to discover a second parallel itinerary through Attica, designed by Apollonius behind the main return route of Argo.
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FANUCCHI, STEFANO. "Gli spazi dell’epinicio : lode della città e riferimenti geografici in Pindaro e Bacchilide." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2021. http://hdl.handle.net/11384/104446.

Full text
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5

PASQUALI, RACHELE. "LA IONIA DI CALLIMACO. UN CAPITOLO DI GEOGRAFIA E STORIA DELLA POESIA CALLIMACHEA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2015. http://hdl.handle.net/2434/252253.

Full text
Abstract:
The present work investigates Callimachus’ literary purposes and his method by focusing on the recurring presence of Ionia in his poetic production. Different reasons can explain the diffuse presence of Ionia in Callimachus’ work: the geopolitical interests in the region by the Ptolemies – Callimachus’ protectors - on the one hand, and the crucial role of Ionia in the foundation of Greek civilization and culture, on the other. In order to understand what Ionia was in the eyes of Callimachus, this thesis follows several research directions. It starts from identifying all references to Ionia, its places, cults and myths – the so called Ioniká - in Callimachus’s work, and it then investigates the importance of Ionic literary models (Mimnermus and Hipponax, in particular) in Callimachus’ poetic production. After an introduction to Ionia and its influence on the Greeks’ collective imagination and on Hellenic history, the thesis proposes a review of all Ioniká present in Callimachus’ opera and of all references to Mimnermus and Hipponax, the two poets chosen by Callimachus as models for his project of renovating the traditional genres of elegy and iambus. Finally, the thesis proposes a synthesis of the collected data in order to identify which sources and stimuli are at the base of the literary representation of Ionia in Callimachus’ poetry and to highlight his creative and compositional manners.
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6

ASNAGHI, COSTANZA. "Un'Analisi della Variazione Lessicale Regionale Nell’Inglese di California Attraverso le Ricerche in Rete Limitate per Sito." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1811.

Full text
Abstract:
Lo studio esamina la variazione lessicale regionale in forma scritta nell’inglese standard in California. Attraverso ricerche in rete limitate a 336 siti di giornali online con sede in 270 città in California, vengono raccolti i valori di 45 variabili continue di alternanze lessicali e quindi calcolati come proporzioni. Tecniche statistiche di autocorrelazione spaziale globale e locale analizzano i valori. I risultati delle analisi, riportati in 90 mappe, confermano la distribuzione regionale delle variabili in California. Le 45 variabili lessicali sono poi esaminate con tecniche statistiche multivariate per individuare le relazioni linguistiche tra le città della California esaminate. L’analisi fattoriale, che rappresenta il 50,5% della variazione nei dati, evidenzia tre aree nella distribuzione regionale lessicale: nord/sud, urbano/rurale, e aree centrali e basso meridionali/aree alto meridionali e del nord. L’analisi dei cluster gerarchica distingue inoltre sei regioni dialettali principali in California: quella del Nord, quella di Sacramento-Santa Cruz, quella della San Francisco Bay Area, quella centrale, quella alto meridionale, e quella basso meridionale. Cinque mappe multivariate sono fornite nella tesi. La spiegazione dei risultati si basa sia su modelli di insediamento storico che su una spiegazione socio-culturale, che si riflettono nel linguaggio in California.
The study examines regional lexical variation in written Standard California English. The values​of 45 continuous lexical alternation variables are gathered through site-restricted web searches in 336 online newspaper websites based in 270 locations in California and then calculated as proportions. Statistical techniques analyze global and local spatial autocorrelation values. The results of the analysis, reported in 90 maps, confirm the regional distribution of the variables in California. The 45 lexical variables are then analyzed with multivariate techniques to identify the linguistic relations between the surveyed California cities. Factor analysis, which accounts for 50.5% of the variation in the data, highlights three areas in the regional lexical distribution: north/south, urban/rural, central and lower southern/upper southern and northern areas. The hierarchical cluster analysis also distinguishes six major dialect regions in California: the North dialect region, the Sacramento-Santa Cruz dialect region, the San Francisco Bay Area dialect region, the Central dialect region, the Upper Southerns dialect region, and the Lower Southern dialect region. Five multivariate maps are provided in the thesis. The explanation of the results is based both on historical settlement patterns and on a socio-cultural explanation, which are reflected in the language in California.
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ASNAGHI, COSTANZA. "Un'Analisi della Variazione Lessicale Regionale Nell’Inglese di California Attraverso le Ricerche in Rete Limitate per Sito." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1811.

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Abstract:
Lo studio esamina la variazione lessicale regionale in forma scritta nell’inglese standard in California. Attraverso ricerche in rete limitate a 336 siti di giornali online con sede in 270 città in California, vengono raccolti i valori di 45 variabili continue di alternanze lessicali e quindi calcolati come proporzioni. Tecniche statistiche di autocorrelazione spaziale globale e locale analizzano i valori. I risultati delle analisi, riportati in 90 mappe, confermano la distribuzione regionale delle variabili in California. Le 45 variabili lessicali sono poi esaminate con tecniche statistiche multivariate per individuare le relazioni linguistiche tra le città della California esaminate. L’analisi fattoriale, che rappresenta il 50,5% della variazione nei dati, evidenzia tre aree nella distribuzione regionale lessicale: nord/sud, urbano/rurale, e aree centrali e basso meridionali/aree alto meridionali e del nord. L’analisi dei cluster gerarchica distingue inoltre sei regioni dialettali principali in California: quella del Nord, quella di Sacramento-Santa Cruz, quella della San Francisco Bay Area, quella centrale, quella alto meridionale, e quella basso meridionale. Cinque mappe multivariate sono fornite nella tesi. La spiegazione dei risultati si basa sia su modelli di insediamento storico che su una spiegazione socio-culturale, che si riflettono nel linguaggio in California.
The study examines regional lexical variation in written Standard California English. The values​of 45 continuous lexical alternation variables are gathered through site-restricted web searches in 336 online newspaper websites based in 270 locations in California and then calculated as proportions. Statistical techniques analyze global and local spatial autocorrelation values. The results of the analysis, reported in 90 maps, confirm the regional distribution of the variables in California. The 45 lexical variables are then analyzed with multivariate techniques to identify the linguistic relations between the surveyed California cities. Factor analysis, which accounts for 50.5% of the variation in the data, highlights three areas in the regional lexical distribution: north/south, urban/rural, central and lower southern/upper southern and northern areas. The hierarchical cluster analysis also distinguishes six major dialect regions in California: the North dialect region, the Sacramento-Santa Cruz dialect region, the San Francisco Bay Area dialect region, the Central dialect region, the Upper Southerns dialect region, and the Lower Southern dialect region. Five multivariate maps are provided in the thesis. The explanation of the results is based both on historical settlement patterns and on a socio-cultural explanation, which are reflected in the language in California.
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Martino, Valentina. "Edizione critica dell' "Itinerario" di Ludovico de Vartema (1510)." Thesis, Lyon, École normale supérieure, 2011. http://www.theses.fr/2011ENSL0661.

Full text
Abstract:
Le travail a consisté à réaliser l’édition commentée de l’Itinerario de Vartema (Rome,1510), compte-rendu écrit par Vartema à l’issue de son voyage, qui le mena de Venise aux Indes en passant par l’Arabie (1503-08). Bien que ce texte ait donné lieu à plusieurs éditions dans plusieurs langues européennes, il n’a en effet jamais fait l’objet d‘une édition critique. Le voyage eut lieu au moment où les grandes découvertes bouleversèrent l’image du monde: il s’agissait du premier voyage par voie de terre effectué par un occidental au moment où les Portugais créèrent la route commerciale maritime des épices. Vartema est un homme fascinant qui a endossé avec aisance des rôles très éloignés de la mentalité occidentale, nous laissant un document unique dans sa manière de reformuler son expérience. L’objet de la recherche se situe au carrefour de plusieurs disciplines: l’histoire littéraire, la philologie, la littérature de voyage, l’histoire de la géographie, du livre et des sciences
The aim of this research is the preparation of an annotated critical edition of the de Ludovico de Vartema bolognese of Bologna (1st ed. Rome, 1510). This is a record written by Vartema on his way back from a journey which took him from Venice to the East Indies and through Arabia between 1503 and 1508. It gives an account of the first journey made by a western man after the Portuguese created their commercial empire. Although in the sixteenth century several editions of this work in many languages were issued, it has never before been the subject of a critical edition. Vartema’s Itinerario is the account of a charming man who was able to get inside the minds of people distant from the western mentality. He has left us a unique document since the way his experiences have been told is poised among many disciplines including: political philology, language history, text analysis, history and geography, science book history, travel literature
Copo del presente lavoro di ricerca è stata la realizzazione dell’edizione critica commentata dell’Itinerario de Ludovico de Vartema bolognese (Roma,1510). Si tratta del resoconto scritto da Vartema al ritorno dal suo viaggio, che lo portò da Venezia alle Indie orientali, passando per l’Arabia, tra il 1503 e il 1508. Si tratta del primo viaggio effettuato da un occidentale nel momento in cui i Portoghesi crearono il loro impero commerciale. Sebbene nel sedicesimo secolo questo testo abbia visto numerose edizioni in molte lingue, non è mai stato oggetto di un’edizione critica. Lo studio dell’Itinerario di Vartema - uomo affascinante che si cala facilmente in ruoli molto lontano dalla mentalità occidentale e che ci lascia un documento unico per il modo in cui l’esperienza vi è raccontata - si situa al centro degli sguardi incrociati di molte discipline: filologia politica, storia della lingua, analisi del testo, storia e geografia, storia del libro delle scienze, letteratura di viaggio
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Odasso, Laura <1980&gt. "La mixité conjugale: une expérience de migration : approche comparée des effets de la stigmatisation sur les natifs et leurs partenaires «arabes» en Vénétie et en Alsace." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3063.

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Abstract:
Cette thèse comparative examine l'influence, en Vénétie et en Alsace, du racisme et de l'islamophobie sur les parcours de couples mixtes dont un membre se déclare « Arabe ». A partir de récits de vie et d’observations participantes on analyse les effets sur ces couples de la nationalité/citoyenneté (juridique), de l'appartenance nationale, et de l'affiliation religieuse. On replace ainsi en contexte leurs actions, individuelles et parfois collectives, face à la stigmatisation de leur mixité. Leurs trajectoires sont étudiées non seulement en fonction de la migration physique (objective) de l’un des membres du couple, mais aussi de la « migration intérieure » ou « de contact » de l’autre. Si les lois et décrets, les discours politico-médiatiques et les représentations stigmatisantes touchent de près ces couples et risquent de les déstabiliser, ils les renforcent parfois et les amènent alors à devenir des acteurs de changement pour eux-mêmes, pour leur famille, et pour toute la société.
Il presente lavoro comparativo indaga l'influenza del razzismo e dell'islamofobia sulle traiettorie di una serie di famiglie – in Veneto e in Alsazia – in cui uno dei due coniugi si dichiara “arabo”. Récits de vie e osservazioni partecipanti sono alla base dell'analisi della nazionalità/cittadinanza, dell'appartenenza nazionale e dell'affiliazione religiosa. La ricerca mette in luce l'azione individuale e collettiva intrapresa dagli individui per contrastare la stigmatizzazione che la loro mixité genera. L'originalità dello studio risiede nello studio della mixité coniugale in rapporto alla migrazione più tradizionale e fisica di uno dei coniugi e alla migrazione “interiore” o “di contatto” dell'altro. L'effetto consequente dei dispositivi legislativi (leggi e pratiche), i discorsi polico-mediatici e le rappresentazioni agiscono sulla vita delle famiglie senza indebolirle, ma piuttosto rafforzandole e rendendo i loro membri degli attori di cambiamento personale, famigliare e sociale.
This comparative PhD thesis aims to investigate the influence – in Veneto and in Alsace – of racism and islamophobia on the life course of couples whose one partner is Arab. Based on life histories and participant observations, the analysis focuses on the effects of laws and decrees on nationality and citizenship, of national belonging, and of religious affiliation. These contextual elements help to understand the individual and collective actions in reaction to the stigmatization of mixité. The analytic originality consists in studying marriage dynamics by considering the physical migration of the Arab partner but also the “intimate” or « inner » migration of the other. Laws and decrees, political and media discourses and stigmatizing representations do affect the lives of these couples. But instead of weakening them, the research shows how quite often they may strengthen the actors and led them to emerge as agents of change for themselves, their families, and their society.
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Books on the topic "Geografia delle lingue"

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Palagiano, Cosimo. La geografia delle lingue in Europa. Napoli: ScriptaWeb, 2009.

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Barbina, Guido. La geografia delle lingue: Lingue, etnie e nazioni nel mondo contemporaneo. Roma: Nuova Italia scientifica, 1993.

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3

Both, Ioana, Ayse Saracgil, and Angela Tarantino, eds. Innesti e ibridazione tra spazi culturali. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-844-6.

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Abstract:
Il volume raccoglie gli interventi dei dottorandi e postdoc delle Università Babes Bolyai di Cluj Napoca, di Bucarest e Firenze (Dottorato in Lingue e Culture del Mediterraneo; Scuola di Dottorato in Lingue, Letterature e Culture Comparate, indirizzo Lingua, Letteratura, Filologia: Prospettive Interculturali) presentati al seminario “Innesti e ibridazioni tra spazi culturali” (Firenze, 22-23 novembre 2012). I contributi sono centrati sull’idea delle ibridazioni letterarie e culturali fra geografie diverse. Alcuni contributi, in particolare quelli degli autori rumeni, danno conto con approcci interdisciplinari degli aspetti più problematici della contemporaneità. L’immagine di copertina è opera di Judit Kepes che ringraziamo per la gentile concessione.
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Both, Ioana, Ayse Saracgil, and Angela Tarantino, eds. Storia, identità e canoni letterari. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-417-2.

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Abstract:
Il volume raccoglie gli interventi dei dottorandi e post-dottorandi delle Università di Cluj Napoca, Bucarest e Firenze (Lingue e Culture del Mediterraneo; Scuola di Dottorato in Discipline umanistiche, indirizzo Lingua, Letteratura, Filologia: Prospettive Interculturali) presentati al Seminario Storia, identità e canoni letterari (Firenze, 22-23 novembre 2011). I contributi sono centrati sull’idea di canone, quale costrutto culturale fondante delle moderne identità nazionali. Altra traccia sono le ibridazioni letterarie e culturali fra geografie diverse. Per il contesto rumeno, i contributi dedicano particolare rilievo ai movimenti delle avanguardie del primo ’900. Alcuni contributi, infine, danno conto con approcci interdisciplinari degli aspetti più problematici della contemporaneità.
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Zizzi, Michelangelo. Il sud e la luna: Per una geografia della semantica in Vittorio Bodini attraverso la lingua. Bari: Levante, 1999.

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Milazzo, Vincenza, and Francesco Scorza Barcellona, eds. Bilinguismo e scritture agiografiche. Raccolta di studi. Viella editrice, 2018. http://dx.doi.org/10.52056/9788867289592.

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Abstract:
Gli otto contributi qui raccolti offrono una piccola ma efficace campionatura dell’incidenza e dei riflessi che situazioni di bilinguismo (e di biculturalismo) possono avere sulla confezione e sulla diffusione di scritti agiografici di diversa natura, testi “aperti” per eccellenza, sottoposti spesso a più o meno invasivi processi di riscrittura, anche in relazione al medium linguistico utilizzato. I saggi hanno come oggetto testi e culti appartenenti a epoche e a contesti geografici nei quali fu attiva una situazione di bilinguismo, sia esso quello greco-latino dell’Africa proconsolare del III-IV sec., o della Sicilia tardoantica o ancora della Sardegna tra VI e XI sec., sia quello latino-lingue volgari della Toscana medievale o del Portogallo del sec. XVII. Un saggio teoretico di Luca Lorenzetti, studioso di Linguistica, fornisce le coordinate essenziali per accostarsi al fenomeno del bilinguismo riflesso nei testi antichi.
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Book chapters on the topic "Geografia delle lingue"

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Milani, Celestina. "Lingua e testo della «Pilgerreise des letzten Grafen von Katzenelnbogen» (A. 1433-1434)." In Testi cosmografici, geografici e odeporici del medioevo germanico, 207–38. Turnhout: Brepols Publishers, 2005. http://dx.doi.org/10.1484/m.tema-eb.4.00224.

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2

Vîrban, Floarea. "Forme rare dell’articolo indeterminativo nel rumeno antico. Fra storia della lingua rumena e geografia linguistica romanza." In Actas del XXVI Congreso Internacional de Lingüística y Filología Románica, edited by Emili Casanova and Cesáreo Calvo, 269–80. Berlin, Boston: DE GRUYTER, 2013. http://dx.doi.org/10.1515/9783110299991.269.

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