Dissertations / Theses on the topic 'Genere femminile'
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Stecca, Michela <1983>. "Tossicodipendenza e genere, quando la dipendenza è al femminile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10822.
Full textLiviero, Anita <1989>. "In-migrate. Migrazioni interne in Albania e questione di genere femminile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6213.
Full textBOSNA, VALERIA VITTORIA AURORA. "La libertà femminile in Educazione. Pratiche, protagoniste, idee." Doctoral thesis, Università di Foggia, 2016. http://hdl.handle.net/11369/351307.
Full textEl tema seleccionado para la presente investigación surge de diferentes factores relacionados entre de ellos. En primer lugar desde una critica a la educación formal actual que muestra diversos aspectos sobre su modelo de formación, contenidos y estructura, ya que resulta orientada más en la transmisión de contenidos y menos en el cuidado de un correcto crecimiento integral y armonioso a lo largo del proceso educativo. En ese sentido debemos considerar, con urgencia, la necesidad de una acción educativa orientada hacia todos, y en particular a las niñas, chicas y jóvenes mujeres, con mayores problemas de discriminación a causa de su sexo. En según lugar se añade el interés personal, como factor determinante para la elección del campo y del tema de esta investigación. Debido a dichas motivaciones se ha elegido como tema principal de esta investigación, el estudio y la profundización de la Libertad femenina en Educación, o sea el análisis de las ideas, de las prácticas y de los principales protagonistas de los movimientos catalanes de Educación Libre con referencia especifica a la educación femenina. La investigación se propone entonces conocer y profundizar algunos proyectos educativos alternativos de Educación Libre que han provocado la necesidad de repensar la educación, desde el punto de vista estructural y conceptual basándola en la Libertad femenina. La investigación se inicia en Italia en el curso 2011/2012, desde el Doctorado de Investigación en Pedagogía y Ciencias de la Educación de la Universidad de Foggia; para avanzar en Barcelona, con bajo el curso de Doctorado de investigación en Educación y Sociedad de la Universidad de Barcelona; en régimen de Co-Tutela entre ambas universidades. En esta investigación confluye una doble mirada: un marco teórico de Historia de la Pedagogía, área disciplinar a la que pertenece la directora italiana, Barbara De Serio; y la visión de Estrategias y Recursos Didácticos, desde el área disciplinar de la Didáctica a la que pertenece la directora Dra. Núria Rajadell de la Universidad de Barcelona. Se pretende aportar a nivel epistemológico un matiz innovador focalizado en la Historia de las Mujeres, la Historia de la educación femenina, la Pedagogía de Género y de la Diferencia, enfocando así la atención sobre la Libertad femenina en Educación. En este sentido la investigación pretende reconstruir una genealogía en femenino de las experiencias de Educación Libre desde sus inicios hasta la actualidad, y desde la teoría hasta la practica.
Gramegna, Beatrice <1993>. "Mercato del lavoro femminile in Giappone. Disuguaglianze di genere e di opportunità." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14129.
Full textGuzzo, Selene <1996>. "Pratiche organizzative che favoriscono la leadership femminile e l’inclusività di genere nelle aziende." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17489.
Full textDEGAN, CRISTINA. "Le parole delle donne. Modalità del discorso di genere e costituzione dell'identità femminile." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/23933.
Full textCampagnolo, Eleonora <1991>. "La rappresentazione del suicidio femminile in epoca Qing come risposta alla disuguaglianza di genere." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6904.
Full textBragato, Sara <1993>. "Disuguaglianza di genere e empowerment femminile, riflessioni a partire dall'esperienza di tirocinio in Tanzania." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17325.
Full textLuccioli, Alessandra. "Stereotipi di genere e traduzione automatica dall'inglese all’italiano: uno studio di caso sul femminile nelle professioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20408/.
Full textGiomi, Fabio <1980>. "Fra genere, classe, confessione e nazione. «Questione femminile musulmana» e associazionismo in Bosnia Erzegovina (1903-1941)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3755/1/giomi_fabio_tesi.pdf.
Full textGiomi, Fabio <1980>. "Fra genere, classe, confessione e nazione. «Questione femminile musulmana» e associazionismo in Bosnia Erzegovina (1903-1941)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3755/.
Full textMinello, Virginia <1993>. "Differenze di genere nelle competenze di leadership. Il ruolo dell’higher education nello sviluppo della leadership femminile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13636.
Full textBottignolo, Elisa. "I percorsi dell'innovazione. Le imprenditrici reinterpretano genere, professione famiglia." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426551.
Full textQuesto studio è frutto di una ricerca svolta nel Nord Est Italia che ha coinvolto 44 imprenditrici, personalmente selezionate, incontrate ed intervistate utilizzando una traccia semi-strutturata ed indirizzata a raccogliere esperienze, vissuti, narrazioni ed emozioni relative al vivere l’imprenditorialità come donna. L’interesse di ricerca è mirato a descrivere e a comprendere, attraverso le voci delle intervistate, quali siano gli strumenti quotidianamente messi a punto dalle imprenditrici per trasformare i vincoli professionali in risorse da impiegare nella quotidianità, per far fronte alle problematicità e alle tensioni nell’organizzazione dei vari contesti d’azione scelti e vissuti: la conduzione aziendale, la famiglia, il tempo fuori dalle mura dell’impresa. L’obiettivo della tesi è indagare quali stili e leadership innovative vengano attivate per costruire nuovi riferimenti culturali che siano differenti dai modelli proposti in passato e che siano orientati alla parità tra i generi, sia nel lavoro che nello spazio familiare e domestico. In questa ricerca il genere è considerato una categoria sociale di carattere dinamico, in continuo cambiamento e correlato ai concetti di professione e ruoli domestico-familiari. Approfondendo alcuni spunti provenienti dalla cornice degli studi organizzativi, viene evidenziato come alcuni attori sociali più di altri vestano i panni di attivatori e centri di potere, capaci di incidere sulla propria esperienza e sul contesto circostante. Lo state of art presente in questo lavoro sottolinea come la professione indagata sia stata a lungo descritta come esclusivo territorio della maschilità, rappresentando per la donna una serie di ostacoli e vincoli che hanno contribuito a rafforzare l’immaginario dell’imprenditrice come minoranza, come voce segregata in un mondo inabitato. Barriere e limiti nell’accesso al campo e problematiche legate alla conciliazione hanno contribuito a disegnare un’attrice debole rispetto al contesto che predilige e incoraggia il genere maschile. La ricerca non è indirizzata a verificare quantitativamente se la presenza delle imprenditrici sia più o meno rilevante rispetto al passato, dato che comunque verrà preso in considerazione e problematizzato nella parte introduttiva della tesi, ma si focalizzerà su quali modalità e leadership siano state create e messe in pratica per compiere uno spostamento verso la parità tra i generi, verso l’indebolimento e la re-interpretazione di quei vincoli a lungo descritti come insuperabili e stigmatizzanti. Poiché, secondo l’ipotesi iniziale di questo lavoro, la rappresentazione sociale del genere non può trascurare gli aspetti relativi alla dimensione professionale e domestico-familiare, risulta particolarmente interessante scoprire in quale modo e attraverso l’attivazione di quali reti speciali, le attrici abbiano innovato, ri-configurato e ri-convertito l’imprenditorialità per vivere meglio, per vivere a pieno una situazione di parità inseguendo e raggiungendo l’equilibrio tra spazio lavorativo e domestico
Giomi, Fabio. "Fra genere, classe, confessione e nazione : "questione femminile musulmana" e associazionismo in Bosnia e Erzegovina (1903-1941)." Paris, EHESS, 2011. http://www.theses.fr/2011EHES0013.
Full textThe research deals with gender relations' transformations and specifically Bosnian Muslims at the beginning of the Twentieth century. In doing this the research chooses to put at the centre of its analysis three different kinds of associations: Muslim cultural associations, as Gajret and Narodna Uzdanica; Yougoslav feminist associations, as Zenski Pokret; Bosnian Muslim philanthropic associations, both feminine and mixed one, as Osvitanje and Marhamet. He research’s interestis twofold: on the side, it takes into account the discours produced by theassociations around the “Muslim women issue” (the muslimansko zensko pitanje in Bosnian-Croatian-Serbian); on the other side, it illustrates the practices implemented by the associations to modify the position of Muslim women in the family, community and in the national body – and Muslim women’s reactions to this. The research is divided in six parts. The first chapter is devoted to the creation, during Austro-Hungarian rule, of a first generation of educated women of Muslim faith. The second one deals with the ways of feminine participation in the associations before 1918, through financing and writing. The third is devoted to the associations’ activities involving Muslim woman in the domain of education, work and socialization. The last chapter deals with the development of communist and neo-traditionalist discourses about the “Muslim women issue” during the second half of the Thirties
COMINELLI, CLAUDIA. "Generi e generazioni nei processi migratori: le trasformazioni dell'identità femminile nel rapporto madri e figlie." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/181.
Full textThe present study and analysis examine the transformations in the representations and the models of the female identity occurring in migratory contexts, particularly focusing on those from the first to the second generation. The aim of this research is both to study the strategic step for the integration process of the foreigner and the evolution of our society from the point of view of the birth of new identities. The study develops into two sections. A theoretic one that deeply goes into the analysis of the development of the identity concept from west cultural tradition until post-modernity. This approach takes into account the cultural dimension and the gender belonging, especially considering the family and the adolescence. The second part - empirical - summarizes the results of a qualitative research carried out between 2005 and 2006 interviewing the members of eight Albanian families living in Italy, composed of at least one adolescent daughter. The results show that the Albanian community, that despite living in our country for some decades now is still stigmatized, through the hopes of its second female generation and the "seal capacity" of the family, is able to creatively build hybrid identities, as well as original possibilities of integration.
COMINELLI, CLAUDIA. "Generi e generazioni nei processi migratori: le trasformazioni dell'identità femminile nel rapporto madri e figlie." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/181.
Full textThe present study and analysis examine the transformations in the representations and the models of the female identity occurring in migratory contexts, particularly focusing on those from the first to the second generation. The aim of this research is both to study the strategic step for the integration process of the foreigner and the evolution of our society from the point of view of the birth of new identities. The study develops into two sections. A theoretic one that deeply goes into the analysis of the development of the identity concept from west cultural tradition until post-modernity. This approach takes into account the cultural dimension and the gender belonging, especially considering the family and the adolescence. The second part - empirical - summarizes the results of a qualitative research carried out between 2005 and 2006 interviewing the members of eight Albanian families living in Italy, composed of at least one adolescent daughter. The results show that the Albanian community, that despite living in our country for some decades now is still stigmatized, through the hopes of its second female generation and the "seal capacity" of the family, is able to creatively build hybrid identities, as well as original possibilities of integration.
Moine, Cecilia <1984>. "Un velo di silenzio : l’identità delle comunità monastiche femminili nel tardo Medioevo." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4631.
Full textIl titolo di questa ricerca, “Un velo di silenzio”, è ispirato dalla volontà di indagare l’identità e la vita quotidiana delle comunità femminili attraverso la cultura materiale, facendo emergere gli aspetti particolari, altrimenti taciuti dale fonti tradizionali. I testi scritti dell’epoca infatti erano redatti principalmente da esponenti della gerarchia ecclesiastica, che potevano osservare le dinamiche sociali di questi gruppi, solo dall’esterno. I limiti cronologici sono compresi tra il XIII e il XVI secolo, un epoca in cui il ruolo delle monache cambiò profondamente, attraverso la normative promulgate dal Concilio di Trento. Lo spazio geografico della ricerca è compreso tra la valle del Po e l’Arco Alto Adriatico. L’approccio è multidisciplinare. La gestione di una molteplicità di fonti è stata realizzata grazie a progetti GIS open-source.
Bartolomei, Sandro <1982>. "Confronto fra periodizzazione Tradizionale e a Blocchi per l’allenamento della forza in atleti maschi e partecipanti di genere femminile." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6962/1/Bartolomei_Sandro_Tesi.pdf.
Full textThe first part of the study explored the origin and the fundamental characteristics of the traditional and the block periodization models for strength training. The aim of the second part of the study was to compare the hormonal and strength responses to a block (BP) and a traditional (TP) periodized strength training programs in male athletes. Twenty-five experienced resistance trained males were randomly assigned to either a block (BP) or a traditional (TP) periodized resistance training program. Salivary samples were taken before and after six different workouts over the training period and measured for testosterone (T) and cortisol (C). Strength and power testing occurred before and after the 15-weeks training program. No differences were noted in the hormonal responses between BP and TP during any training cycle. Results indicated that BP appears to stimulate greater gains in bench press maximal strength (p = 0,040) and power (p = 0,035) compared to TP. The third part of the study was a comparison of block (BP) and traditional periodization (TP) on maximal strength and hypertrophy of recreationally strength trained women. Seventeen women participated in the study and trained 3 days a week for 10 weeks. The results revealed that both BP and TP groups made significant increases in strength and power but improvements in lower body strength and hypertrophy were significantly greater in TP group compared to BP group (p = 0,039 and p = 0,004, respectively). Results indicate that traditional model is more effective than the block periodization model for increasing maximal strength and muscle size of the lower body in women. The conflicting data between TP –vs BP training methods in men and women may be related to a gender difference in anabolic/catabolic ratio.
Bartolomei, Sandro <1982>. "Confronto fra periodizzazione Tradizionale e a Blocchi per l’allenamento della forza in atleti maschi e partecipanti di genere femminile." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6962/.
Full textThe first part of the study explored the origin and the fundamental characteristics of the traditional and the block periodization models for strength training. The aim of the second part of the study was to compare the hormonal and strength responses to a block (BP) and a traditional (TP) periodized strength training programs in male athletes. Twenty-five experienced resistance trained males were randomly assigned to either a block (BP) or a traditional (TP) periodized resistance training program. Salivary samples were taken before and after six different workouts over the training period and measured for testosterone (T) and cortisol (C). Strength and power testing occurred before and after the 15-weeks training program. No differences were noted in the hormonal responses between BP and TP during any training cycle. Results indicated that BP appears to stimulate greater gains in bench press maximal strength (p = 0,040) and power (p = 0,035) compared to TP. The third part of the study was a comparison of block (BP) and traditional periodization (TP) on maximal strength and hypertrophy of recreationally strength trained women. Seventeen women participated in the study and trained 3 days a week for 10 weeks. The results revealed that both BP and TP groups made significant increases in strength and power but improvements in lower body strength and hypertrophy were significantly greater in TP group compared to BP group (p = 0,039 and p = 0,004, respectively). Results indicate that traditional model is more effective than the block periodization model for increasing maximal strength and muscle size of the lower body in women. The conflicting data between TP –vs BP training methods in men and women may be related to a gender difference in anabolic/catabolic ratio.
Caputo, Fabio Massimo. "La traduzione per il doppiaggio italiano degli anime: il problema del linguaggio maschile e femminile." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15377/.
Full textBigoni, Greta <1991>. "La solitudine di genere in Giappone: l’impatto socio-economico del crescente gap che si frappone tra l’universo maschile e quello femminile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13496.
Full textRIZZO, MARIALISA. "EDUCAZIONE FEMMINILE INFORMALE E PASSAGGI GENERAZIONALI. Una ricerca etnopedagogica con tre generazioni di donne dalle origini pugliesi a Milano e hinterland." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241071.
Full textThe pedagogical research has its focus on three female generations with Apulian origins who live in Milan or in its hinterland: “grandmothers”, migrated between ‘50s-‘60s, “mothers” and “daughters”. This research tried to observe the different educational feminine paths that there are into various social spaces and times and that are dense of informal educational experiences. The theoretical framework of this research is composed by social pedagogical studies, gender studies and studies on migrations. The internal migration and the stereotypes about Southern women played an important role in grandmothers’ educational paths. On the other hand, for the other women (“mothers” and “daughters”), the “new territories” of reference, the peer groups and the male and female adults in their families were important. Their families, differently of Northern ones, were not manifestly involved in economical-boom phenomena and in the social transformations of that time. The research – wondering how the daughters are growing – tried to reflect on the joint action of gender, generation and cultural heritage on female walks of life and it tried to observe – among three generations – the reiterations/alterations of gender messages and performances. Not only It wanted to understand the “transformative possibilities” opened by women for their daughters, but also the collusive behaviours about some hypothesis of female and Southern people’s subordination (but not only them) that were offered in the generational passages. Moreover, it wanted to study the role of the territories in which these first women arrived and in which their descendants live, in structuration of some occasions of alternative learning and critical thinking. Data were collected by an ethno-pedagogical system, mainly with semi-structural in-depth interviews. The analysis used the intersectional, translocal and intergenerational criteria. Others tools were informal moments with triads, in which it has been possible to observe in a participatory way and, in a second time, to write a diary of research. The occasions of restitution of stories were among these fundamental moments. The pedagogical analysis has raised some “identity matters” not fully resolved, affecting contemporary biographies and popular neighborhoods in which different migrations overlap now. These “unresolved issues” bring some women to try to defend their “unstable centrality”, earned during the time, by distancing themselves from backwardness that has been lived in personal biography (with several subordinations), in personal family and in current society. Actually, the society still promotes and remains silent about women’s subordinations, mainly about young women’s one. Thus, this backwardness was and it is lived by these women but it is assigned to other femininities, considered marginal relating to a (illusory) vantage position reached today. With this disregard, the daughters also risk to stake in the war of symbols, unknowingly sustaining other wars, removed from the daily life and based on the democratization of Middle East in which women are seen as subordinated to their men and to their backward culture. Today, different women compete with each other but they don’t perceive themselves in the similar social-situation and they unconsciously hinder the social transformation, necessary in the permanence of male-dominating tradition. In some common reflection about these issues (as a common restitution with daughters and a theater performance), it could be possible to reflect and to legitimize the drawing of some transversal issues among different stories and this could create a new knowledge about Italian contemporary society. These events could open some alternative dialogues between different femininities (but not only them) who now live together the same social structure characterized by gender issues and other migratory phenomena.
Lippolis, Natalia. "La donna nel fascismo e nel nazionalsocialismo. Analisi odierna del divario di genere nella lingua tedesca." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23613/.
Full textPecori, Francesca. "Donne e scienza : il premio L'Oréal. Un modello contemporaneo per promuovere la presenza femminile." Thesis, Sorbonne Paris Cité, 2017. http://www.theses.fr/2017USPCC136/document.
Full textThe starting point from which this work originated is to understand and investigate the problem of inequality, from a sociological perspective, through the gender category and specifically in science. The difference in the number of women at the highest level (and not only) of professional hierarchies in science (universities, laboratories, research centers, institutions) is a reality. Our research aims to investigate the mechanisms through which gender inequality operates in the scientific world and, to achieve this goal, we have used a case study considered particularly important and useful, that of the For Women and Science Award, an important international recognition dedicated to women who work in science. After defining the theoretical horizon which constitutes the context of the thematics of our research, we have realised a secondary analysis of data and then, we have developed and submitted the award’s winners to a structured interview, integrating, in this way, the preparatory study phase with the direct voice of the protagonists. The core of the research is represented by the case study of the L’Oréal’s Award, which has permitted to establish a direct dialogue with the scientists who have succeeded in science and therefore it has helped us to highlight some of the key dynamics responsible of inequality. On one hand, the Award’s case study reflects how the presence of women in the scientific world is still perceived as a phenomenon to be underlined, therefore, in certain aspects, to be protected, showing that gender equality in science must not be taken for granted, but rather as an objective to be pursued with perseverance and determination. On the other hand, it stresses that scientific research has become - as the European Community has not failed to highlight and as the literature underlines - a constitutive aspect of a developed society and of its economic and political dynamics. We may wonder: why a multinational has decided to invest in an area apparently so far from its own sector? How is the Award’s placement in the company’s context? These are some of the questions we have asked and we have tried to answer in order to face the case study chosen and to receive important and innovative informations about the thematics we wanted to analyse with this research
L’idea di partenza da cui ha avuto origine il presente lavoro è stata quella di confrontarsicon il problema, secondo una prospettiva sociologica, della disuguaglianza attraverso lacategoria di genere e, specificatamente, nell’ambito della scienza. La differenza del numerodi donne ai livelli apicali (e non solo) delle gerarchie lavorative in ambito scientifico(università, laboratori, centri di ricerca, istituzioni) è un dato inoppugnabile in quantopermane costante nel tempo. Nella nostra ricerca ci siamo posti, dunque, l’obiettivo di indagarei meccanismi attraverso cui le discriminazioni di genere operano nell’universoscientifico. La nostra indagine ha principiato con un’analisi della letteratura che ci hapermesso di comprendere e definire lo stato dell’arte attuale evidenziando un trend cheresta, purtroppo, invariato. Abbiamo, in seguito, studiato e cercato di capire e mettere inluce quali siano le motivazioni e le dinamiche alla base della perdurante condizione dimarginalità in cui versano le donne e, a tal fine, siamo ricorsi allo studio di un caso giudicatoparticolarmente significativo e interessante, rappresentato dal Premio Pour les femmeset la science. I racconti delle vincitrici del Premio, rappresentanza dell’eccellenzascientifica mondiale, ci hanno permesso di raccogliere importantissime informazioni riguardoa molteplici aspetti relativi alle nostre tematiche. E’ stato infatti possibile fare lucesull’impatto effettivo esercitato sulle carriere scientifiche femminili da parte dell’iniziativadella multinazionale e, in particolar modo, abbiamo potuto raccogliere direttamente dallavoce delle scienziate opinioni, visioni ed esperienze significative che ci hanno permesso diapprofondire dall’interno e secondo un punto di vista inedito e foriero di spunti, le tematicheoggetto della presente tesi. In questo scenario, dopo aver delineato l’orizzonte teoricoentro cui dirigere la nostra attenzione, abbiamo dapprima intrapreso un’analisi secondariadei dati e, in un secondo momento, abbiamo elaborato e somministrato alle vincitrici delPremio un’intervista strutturata. Il nucleo centrale della ricerca è costituito, quindi, dallostudio del caso del Premio che ci ha permesso di instaurare un dialogo diretto con quelledonne che sono riuscite a fare breccia nelle potenti mura che da sempre hanno delimitatoil fortino della scienza, permettendoci così di rilevare alcune delle principali dinamicheche possono essere ritenute responsabili delle dinamiche discriminatorie che produconodisuguaglianze nell’operato delle donne. Da un lato, infatti, il Premio indica come la presenzafemminile nell’universo scientifico sia ancora avvertita come un fenomeno non risolto,dunque, per certi aspetti, da porre costantemente all’attenzione, a testimonianza diquanto la parità di genere nella scienza non vada data per scontata, ma sia anzi un obiettivoda perseguire con costanza e determinazione. Dall’altro lato, esso mette in evidenzache la ricerca scientifica è diventata – come la Comunità Europea non ha mancato di sottolinearee come rimarca molta letteratura – un aspetto costitutivo di una società evoluta edelle sue dinamiche economiche e politiche. Possiamo allora chiederci: perché una famosissimamultinazionale che opera nel campo della cosmesi ha deciso di investire in unaquestione apparentemente così distante e lontana dal proprio ambito di intervento nel mercato? Come si colloca il premio all’interno del contesto aziendale? Questi sono alcuni deiquesiti che ci siamo posti e a cui abbiamo tentato di rispondere perché ritenuti imprescindibiliper affrontare in modo il più possibile approfondito il caso studio prescelto
CERVELLERA, Daniela. "Forme di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La sottostima dei rischi e la sottorappresentazione del genere femminile sul lavoro." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28644.
Full textMolteni, Lorella <1975>. "L'eroina al femminile." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3259/1/LORELLA_MOLTENI_TESI.pdf.
Full textMolteni, Lorella <1975>. "L'eroina al femminile." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3259/.
Full textLENTI, ELISA. "L'economia di genere. Imprese femminili e accesso al credito." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2011. http://hdl.handle.net/11566/241898.
Full textThe constant growth of female entrepreneurs in the last 10 years has lead economic literature to investigate the difficulties encountered by these companies, in particular during the start-up phase of the business. This thesis will analyse the themes of gender discrimination and gender differences in credit market. As it is increasingly evident, the conviction on the part of female business, that they are discriminated against when it comes to access to financial resources. The thesis is divided into three chapters. The first chapter is a review of literature regarding gender discrimination in labour and credit markets. The second chapter shows the results of an analyses that is to verify the existence of a gender difference in access to loans. The query was done by analysing a dataset containing financial requests presented by male and female companies with banks in the provinces of Pesaro-Urbino, Forli-Cesena, and Teramo. The query in the third chapter, in closing, through a survey an analyses of the level of financial literacy of male and female companies in the Pesaro- Urbino province is done. Also, a question of the existence of a relationship between financial literacy and credit access is asked.
Greggio, Giovanna <1996>. "Leadership femminile e politiche per rimuovere il gender gap." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18068.
Full textLovat, Irene <1996>. "Maschile e femminile. Due categorie interdipendenti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17071.
Full textCapuzzo, Anna <1996>. "L'influenza dell'occupazione femminile sul ristagno demografico giapponese." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21606.
Full textMagnani, Elena. "Il film di sport al femminile: femminilità ed eterosessualità a rischio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25272/.
Full textCaputo, Federica. "Presenze femminili nell'Epistolario di Cicerone." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3421810.
Full textLo scopo del presente lavoro di ricerca è porre al centro dell'attenzione tutte le figure femminili menzionate all'interno dell'Epistolario ciceroniano, comprese le anonime. L'interesse nei confronti di queste donne è sviluppato secondo tre prospettive: in primo luogo si intende ricostruire il loro profilo prosopografico, considerando anche le menzioni sul loro conto provenienti da altre fonti antiche. In secondo luogo ci si propone di porre in rilievo il modo in cui l'arpinate si relaziona con loro, come le descrive, come giudica il loro profilo e la loro azione, nella misura in cui questo può essere dedotto. Infine si cercherà di dare rilievo al loro effettivo agire in campo politico, sociale, giuridico, economico e familiare, nel contesto di una realtà travagliata e colpita da cambiamenti come quella tardo-repubblicana. I risultati ottenuti consentono di colmare una lacuna sia nel panorama delle raccolte prosopografiche di età repubblicana sia nel campo dei gender studies applicati all'antichità.
FALCONI, GABRIELE. "Relazione tra disfunzioni del pavimento pelvico femminile e attività lavorativa." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/1058.
Full textLOMAZZI, VERA. "IL CAMBIAMENTO DEGLI ATTEGGIAMENTI DEGLI EUROPEI VERSO I RUOLI FEMMINILI NELLA SFERA PUBBLICA. ANALISI MULTILIVELLO E VALUTAZIONE CRITICA DEGLI STRUMENTI DI RILEVAZIONE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6103.
Full textThe thesis studies the gender dynamics as a multilevel and situated concept. It aims to investigate, by a comparative perspective, the change of attitudes toward female roles in the public sphere, here assumed as indicators of egalitarian values. The study uses data from cross-national surveys as the European Values Study and the Eurobarometer. The scales included in these surveys are critically evaluated in order to test their adequacy for comparative analysis. The multilevel analysis, performed in 22 European countries, shows the different contributes of individual and contextual factors. The attitudinal change from 1988 to 2008, in 7 cultural contexts (included the “Three Italies”) focused on the trend analysis, observing gender and generations differences, mechanism of change and its predictors. The results confirm that the context is relevant in the development of egalitarian values and, to promote an egalitarian culture, they invite societies to increase the educational level and the female economic participation. To get this, societies need to re-organize themselves in terms of services and benefits for families, in order to get the model of relationship based on the reciprocity between gender really possible.
LOMAZZI, VERA. "IL CAMBIAMENTO DEGLI ATTEGGIAMENTI DEGLI EUROPEI VERSO I RUOLI FEMMINILI NELLA SFERA PUBBLICA. ANALISI MULTILIVELLO E VALUTAZIONE CRITICA DEGLI STRUMENTI DI RILEVAZIONE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6103.
Full textThe thesis studies the gender dynamics as a multilevel and situated concept. It aims to investigate, by a comparative perspective, the change of attitudes toward female roles in the public sphere, here assumed as indicators of egalitarian values. The study uses data from cross-national surveys as the European Values Study and the Eurobarometer. The scales included in these surveys are critically evaluated in order to test their adequacy for comparative analysis. The multilevel analysis, performed in 22 European countries, shows the different contributes of individual and contextual factors. The attitudinal change from 1988 to 2008, in 7 cultural contexts (included the “Three Italies”) focused on the trend analysis, observing gender and generations differences, mechanism of change and its predictors. The results confirm that the context is relevant in the development of egalitarian values and, to promote an egalitarian culture, they invite societies to increase the educational level and the female economic participation. To get this, societies need to re-organize themselves in terms of services and benefits for families, in order to get the model of relationship based on the reciprocity between gender really possible.
Akhmad, Mariyam. "Donne dal corpo "politicamente scorretto": la percezione del corpo femminile nel contesto politico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.
Find full textBruni, Silvia. "Riti femminili a Meknes. Le figlie e i "figli" di Lalla Malika." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3421963.
Full textIn Marocco il termine m’allmat significa “maestre artigiane”, ma a Meknes si è specializzato ad indicare dei gruppi musicali composti da donne a cui, talvolta, si affiancano degli uomini effeminati. Il ruolo principale di questi gruppi è l’esecuzione musicale in diversi riti praticati dalle donne, e soprattutto nei riti di evocazione e possessione da parte degli spiriti femminili. Lo spirito principale è Lalla Malika (“la signora regina”). A Meknes il culto a lei dedicato ha una speciale importanza, e vengono officiati per lei dei riti specifici, nel corso dei quali suonano e danzano donne e uomini effeminati. Le m'allmat sono le officianti di questi riti. La ricerca si basa sul mio lavoro sul campo nel contesto rituale di Meknes, sulle pratiche musicali, i culti spiritici e la vita quotidiana delle musiciste e devote. A partire da un’indagine sull’interazione tra le confraternite religiose e i riti femminili, e dall’analisi dettagliata della tradizione rituale e musicale dei gruppi m'allmat, intendo dimostrare come le m'allmat si situino in un complesso rapporto tra marginalità e centralità. Vivono e operano come musiciste – accanto alle confraternite religiose più note –nella città di Meknes, dove sono radicate e condividono riti, repertori, strumenti musicali propri. Lalla Malika e il culto a lei dedicato hanno un ruolo centrale sia per le donne che per gli effeminati di Meknes e offre loro la possibilità di rimodellare le relazioni sociali e di genere. Per le devote è un modello ideale di donna a cui si aspira; ma il rapporto con Malika è anche pensato e vissuto come un elemento fondante della propria identità, del proprio modo di essere, di pensare, di collocarsi nel mondo. Gli effeminati posseduti da Malika trovano una collocazione organica nel sistema di pratiche femminili, spesso come officianti dei culti o come musicista in un gruppo m'allmat.
SALIMBENI, ALICE. "Città, genere e discriminazioni. Interpretare le esperienze urbane attraverso le cartografie femministe nomadi e le parodie filmiche." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2022. http://hdl.handle.net/11584/333633.
Full textDi, Daniel Caterina. "Parola di donna: giuramenti femminili nella letteratura greca e latina." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3421860.
Full textOur dissertation discusses the literary representation of female characters involved in the oath scenes of classic literature. In the first section of this work oath is analyzed from a linguistic, historical, juridical and anthropological point of view, providing references to many historical and literary sources. The second section consists of a selection of greek and latin texts of the archaic, classic and hellenistic period: our comment focuses on the oath formula, gestures and on the role of female characters, underlining the complex relation created by the interaction of female representation and oath as a speech act and an authoritative utterance. Each text is both exemplary for a specific phenomenology and it is indicative of peculiar literary themes, which are discussed. This tension between gender performance and performative language sometimes reveals a criticism concerned with social conventions and traditional values. Furthermore, it is also possible to identify some topic elements in different literary genres and to define some fixed and recurrent schemes.
Frati, E. R. "EPIDEMIOLOGIA MOLECOLARE DELLE INFEZIONI DA HUMAN PAPILLOMAVIRUS (HPV) E CHLAMYDIA TRACHOMATIS NELLA POPOLAZIONE GENERALE FEMMINILE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/169571.
Full textPARMA, ANDREA. "Donne tra lavoro e maternità: chi rimane occupata?" Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/32068.
Full textVecchies, Michela <1989>. "Maschi e femmine si nasce, uomini e donne si diventa. Sapere e fare sé stessi superando le influenze degli stereotipi di genere." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4243.
Full textEsposito, Carmela Anna <1989>. "Il ruolo della donna nella Croce Rossa Americana e Italiana. Spunti per un'analisi comparativa storica e sociologica dei ruoli femminili nel corso della Grande Guerra." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amsdottorato.unibo.it/8685/1/Esposito_CarmelaAnna_Tesi.pdf.
Full textRed Cross is one of the biggest and most long-lived humanitarian organizations ever. The institution has been alive for more than 150 years and it is present in 190 States. I decided to do a sociological and historical research because I wanted to analyze the women’s roles of the American Red Cross and the Italian one during the First World War. Therefore, this thesis shows some social and cultural differences between Italian and American realities. I have taken a gendered approach to both case studies (American Red Cross and Croce Rossa Italiana) and organized the thesis in three parts. The first one is about the theoretical framework. In the second part I talk about the subject of study and the historical context of the Great War. Finally, in the third section I describe the research and the results achieved. I chose a non-intrusive methodology, and I collected many archival documents in Italy and in the United States to better understand the roles of women within those two institutions. Therefore, I did a quantitative and qualitative comparative analysis by using SPSS20 and NVivo12.
Alfano, Irene. "Sessismo nella lingua cinese e creazioni di nuovi pronomi nel corso della storia." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Find full textCarpanoni, Elisa <1993>. "Le pratiche professionali di servizio sociale con utenza femminile immigrata : lo studio di caso dei progetti sociali del Centro di Solidarietà di Reggio Emilia Onlus con le donne immigrate residenti nella zona della stazione di Reggio Emilia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14946.
Full textVIAN, NICOLE. "Narrare di sé per condividere un tessuto di resilienza: l’autobiografia multipla. Analisi di narrative autobiografiche femminili: il lutto perinatale e la Procreazione Medicalmente Assistita." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2018. http://hdl.handle.net/10281/199193.
Full textThis research work builds on a theoretical reflection on four nucleuses: the concept of mourning as pregnancy loss and on the occasion of a diagnosis of couple’s infertility; the resiliency as process of overcoming of this mourning, the autobiographic and female writing as tool of help and sharing of the resiliency of the women. The background is evidently linked to the social constructivist theory and methodologically tied up to the qualitative method of the Grounded Theory. This research has brought to the elaboration of a methodology called “multiple autobiography”. The multiple autobiography behaves the harvest of autobiographic fragments among them legacies from a principal autobiography with precise procedural and narrative indications. Besides I have been effected two qualitative and quantitative studies on the 22 autobiographic narratives of women struck by pregnancy loss or in condition of infertility involved in Medically assisted procreation. The picked up of the data and the analysis of them have followed complex and elaborate procedures with the use of quantitative system: software Nvivo (that supports qualitative and mixed methods research), and qualitative: the "dense words" of Carli and Paniccia (2003). Graphs of quantitative occurrences of dense words have been elaborate in meaningful conceptual knots and divided in 4 cognitive organizations (Guidano,1988) of the autobiographic fictions. The results show that the purpose of the search, that is to investigate if, on the occasion of a mournful event, the writing of itself, inside a context of multiple autobiography, in a socio-costructivism perspective, show a resilient action towards the same mourning, it has been shown but not for all the cognitive organizations, showing variability of resilient attitude in comparison to the same. Possible close examinations and tied up reflections emerge both to the procedure, both to the elaboration and analysis of the data and to other aspects emerged in the search.
KOKKIZIL, MELIKE. "Essays on Religiosity and Women's Empowerment." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2021. http://hdl.handle.net/10281/330689.
Full textReligion represents an important determinant of economic agents’ attitudes. Thus, the interest of scholars in the social norms rooted in the religious culture is not new, and the debates over their implications on economies have been active since the establishment of modern social sciences. But, over and above this, populist right-wing parties are getting more power nowadays, and religious sentiments of people have been one of the several instruments that the political figures frequently address when they aim to please voters quickly. Therefore, it is an unsurprising circumstance that a young economist takes a greater interest in the economic and social consequences of religiosity. This thesis is about the effects of Muslim religiosity on gender inequality in education. Religious traditions of society have historically given a particular form to the formal and informal rules shaping attitudes and decisions. The patriarchal nature of most religious traditions brings different ideal roles to men and women, with some negative consequences for women’s abilities. Although the female disadvantage in a religious context does not remain confined to Islam, most of the Muslim-majority countries today exhibit poor performance in gender equality. With this motivation, the thesis examines the effect of Muslim religiosity on human capital, which stands as the essential element of economic development and gender equality. The first chapter focuses on the STEM skills of students from Muslim countries and investigates whether religiosity explains the deep-rooted gender inequalities in the Islamic world because such skill formation will dictate the future of economies in the long run. The other chapter concentrates on the first generation of the Turkish Republic, the first secular Muslim-majority country, and explores how parental religiosity affects women's educational attainment and their later life outcomes in Turkey. In these studies, Ramadan constitutes the exogenous source of variation in religiosity. Chapter 1 analyzes the origins of gender inequalities in Muslim countries by examining the effect of religiosity on female and male students' achievements in Mathematics and Sciences. Using Trends in International Mathematics and Science Study test scores of eighth-graders in Muslim countries, I show that STEM performances of female students significantly worsen in the three months after Ramadan. Yet, Ramadan does not affect male students' scores. This result is due to increased religiosity and subsequent reinforcement of traditional gender norms among parents. I further provide evidence of increased gender stereotypes, proxied by low self-confidence, negative peer pressure, memory depletion, and strict parental treatment on females, in the aftermath of Ramadan. Chapter 2 analyzes the effects of parental religiosity on female offsprings' educational and other life-long outcomes. The occurrence of Ramadan at the time of the primary school enrollment period reduces girls' chance to complete primary education. It arises from the salience of traditional gender norms that religiosity engenders. Parental religiosity has persistent effects on females’ labor market outcomes. They become less likely to be in the labor market and income-earners and less likely to work in professional jobs. Instead, increased religiosity at the critical age of schooling increases the number of children that women have given birth and the probability of women being out of the labor force due to household responsibilities.
RICCIARDI, TERESA. "Differente sopravvivenza tra maschi e femmine associata a polimorfismi e miRNA correlati ai clock-genes in pazienti con cancro metastatico del colon-retto." Doctoral thesis, Urbino, 2015. http://hdl.handle.net/11576/2629249.
Full textRubbini, Isabella. "Mujeres Cuidadoras: Tessere comunità intraprendenti partendo dalla cura." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24142/.
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