Academic literature on the topic 'Funzione e struttura arteriosa'

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Journal articles on the topic "Funzione e struttura arteriosa"

1

Raddino, Riccardo, Angelica Cersosimo, Alfio Ernesto Bianchi, and Antonio Maggi. "Effetti della malattia tiroidea sul sistema cardiovascolare." CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no. 2 (October 14, 2021): 115–22. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-2-4.

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Abstract:
Gli ormoni tiroidei hanno un impatto significativo sulla funzione e sulla struttura cardiaca. Gli effetti cardiaci intracellulari dell’ormone tiroideo T3 si esplicano attraverso due meccanismi: genomico e non genomico, mentre la definizione di ipertiroidismo o di ipotiroidismo si basa sui livelli sierici di TSH e di concentrazioni libere degli ormoni T3 e T4 (FT3, FT4).L’ipertiroidismo è caratterizzato da un aumento della frequenza cardiaca a riposo, del volume sanguigno, della gittata sistolica, della contrattilità miocardica, della frazione di eiezione e da un miglioramento del rilassamento diastolico. L’ipotiroidismo è associato a una ridotta gittata cardiaca a causa del ridotto rilassamento della muscolatura liscia vascolare e della ridotta disponibilità di ossido nitrico endoteliale con conseguente rigidità arteriosa, aumento della resistenza vascolare sistemica e minor ritorno venoso. In considerazione degli effetti dell’ormone T3 sui cardiomiociti e sulla fisiologia cardiovascolare e metabolica, sarebbe indicata una precoce ricerca sierica dei valori di TSH, FT3 e FT4 in tutti quei pazienti con disfunzione diastolica, fibrillazione atriale, PAH, blocchi atrioventricolari, così da garantire un trattamento precoce che può invertire l’evoluzione clinica e prevenire, così, il rischio di morte cardiovascolare.
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2

Turconi, A. C., and G. Stefanoni. "Misure di funzione e struttura." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 2 (October 2009): 14–27. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2009-002003.

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Abstract:
- Nel presente lavoro vengono descritte misure di funzione e struttura che valutano aspetti specifici della motricitŕ non esclusivi delle PCI, ma riguardanti anche altre turbe dovute a lesione del Sistema Nervoso Centrale. Si tratta di misure relative a forza e lunghezza muscolare, ampiezza del movimento articolare, clono, spasticitŕ e distonia.Parole chiave: funzione e struttura, forza muscolare, distonia, spasticitŕ
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3

Ferdeghini, Marco, Olimpia Gamucci, Margherita Maffei, Ferruccio Santini, and Gaia Scabia. "Le adipochine: struttura, funzione e significato clinico." L'Endocrinologo 13, no. 2 (April 2012): 64–71. http://dx.doi.org/10.1007/bf03344888.

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4

Barsotti, Nicola, Marco Chiera, and Diego Lanaro. "La relazione struttura-funzione: le interazioni fra stress, immunità e fascia." PNEI REVIEW, no. 1 (April 2021): 71–84. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2021-001003.

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Abstract:
La risposta di stress, tramite il rilascio dei glucocorticoidi e delle catecolamine e modificando le risposte endocrine, neurali e immunitarie, può influenzare la struttura corporea, sia a livello tissutale sia a livello cellulare. In particolare, tramite il coinvolgimento del sistema immunitario, la risposta di stress può alterare la struttura della fascia, un tipo di tessuto connettivo presente nell'interno organismo che svolge importanti ruoli architetturali e di comunicazione per tutti gli organi. Nel presente articolo, attraverso una disamina della risposta di stress, del sistema immunitario e del tessuto connettivo, gli autori eseguono una revisione di queste interazioni alla luce della Pnei per evidenziare come struttura e funzioni corporee siano strettamente collegate. Particolare attenzione verrà posta a come fascia, muscoli e ossa risentano della risposta di stress e a come lo stile di vita possa giocare un ruolo determinante in questo equilibrio.
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Varela-Portas de Orduña, Juan. "Avari e prodighi nella struttura dinamica dell’Inferno (Inferno VII 1-66)." Revista de Filología Románica 38 (November 16, 2021): 27–36. http://dx.doi.org/10.5209/rfrm.78804.

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Abstract:
In queste pagine sosterremo che le principali caratteristiche dell’episodio degli avari e i prodighi sembrano indicare che Dante, l’autore, è interessato a sottolineare la sua funzione nella struttura dinamica dell’Inferno; a sottolineare cioè la funzione dell’avarizia-prodigalità nel degrado della mente umana come inizio del coinvolgimento della ragione nel peccato e quindi inizio della sua perversione. Sosterremo, insomma, che l’episodio è impostato per mettere in rilievo l’inizio del molto progressivo e scandito passaggio dai peccati di incontinenza ai peccati di violenza che si prolunga appunto da questo settimo canto fino al decimo.
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6

Di Lullo, Luca, Fulvio Floccari, Antonio De Pascalis, Vincenzo Barbera, Giovanni Barbera, Moreno Malaguti, and Alberto Santoboni. "Fibrillazione Atriale e Malattia Renale Cronica." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 1 (December 2, 2014): 69–74. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.865.

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Abstract:
La fibrillazione atriale (FA) rappresenta la più comune forma di aritmia riscontrabile nella pratica clinica quotidiana, soprattutto nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica cronica e da malattia renale cronica (CKD), ed è spesso correlata all’età avanzata e alla presenza di altre comorbidità, come ipertensione arteriosa, diabete mellito e vasculopatia polidistrettuale. Negli ultimi 20 anni si è assistito a un progressivo incremento dell’incidenza della fibrillazione atriale nei pazienti affetti da malattia renale cronica, soprattutto nei pazienti sottoposti al trattamento sostitutivo della funzione renale. (Cardionephrology)
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7

Genchi, Valentina Annamaria, and Angelo Cignarelli. "L’iperleptinemia associata all’obesità altera la struttura glio-vascolare ipotalamica promuovendo l’ipertensione arteriosa." L'Endocrinologo 22, no. 6 (November 4, 2021): 590–91. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-021-00999-x.

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D'Agata, Rosario, Simona Gozzo, and Venera Tomaselli. "Le elezioni regionali del 2006 in Sicilia: un'analisi territoriale della partecipazione e del voto alla luce delle primarie." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 58, no. 2 (December 30, 2007): 41–74. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-10212.

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Abstract:
Struttura del territorio e comportamento elettorale Primarie ed esito elettorale La funzione politica delle primarie: quale rilevanza? Misure sintetiche per l'analisi comparativa degli aggregati territoriali Le elezioni primarie nei comuni della Sicilia: la localizzazione del voto La relazione tra primarie ed elezioni regionali: il quoziente di ubicazione La territorializzazione della dinamica politica
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9

Stirati, G., A. Pierucci, E. Boccia, C. Mazzoni, R. Colonnelli, A. R. Rocca, A. Pachì, and A. G. Spagnolo. "Nefropatie croniche e gravidanza: rischio renale materno." Medicina e Morale 44, no. 3 (June 30, 1995): 501–17. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1995.982.

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Abstract:
In questo studio, prendendo spunto da un caso clinico di gravidanza in una paziente affetta da nefropatia da IgA (m. di Berger), si discutono due problemi: il rischio renale materno nelle nefropatie croniche e le "indicazioni" per il cosiddetto "aborto terapeutico". Vengono sottolineate le modificazioni fisiologiche della funzione renale e della pressione arteriosa in gravidanza, la cui conoscenza è indispensabile per una corretta valutazione clinica del singolo caso. Vengono inoltre presentate la casistica personale ed una rassegna della più recente letteratura circa gli effetti della gravidanza sulla funzione renate delle pazienti nefropatiche croniche. Si conclude che la gravidanza non esercita di per sé effetti dannosi sul decorso di tali nefropatie, almeno nelle pazienti la cui funzione renale risulta vicina alla norma al momento del concepimento. La prognosi appare più riservata in caso di insufficienza renale ( creatinemia > 1.4 mg/dl). Infine vengono esposte alcune considerazioni etiche sul cosiddetto "aborto terapeutico" sottolinenado che, già a causa degli attuali progressi in campo ostetrico, nefrologico e neonatologico, l'aborto non trova più posto logico nei moderni criteri assistenziali. Viene comunque richiamata l'attenzione degli operatori sanitari nel costante magistero della Chiesa Cattolica volto a ribadire il valore e l'inviolabilità della vita umana.
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10

Andrulli, S., S. Mancuso, M. C. Bigi, A. Granata, F. Logias, F. Floccari, and L. Di Lullo. "La prevenzione primaria e secondaria dell'ipertensione arteriosa: il punto di vista del nefrologo." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 1 (January 24, 2018): 29–33. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1112.

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Abstract:
La prevenzione primaria e secondaria della insufficienza renale cronica da nefroangiosclerosi è rappresentata dallo stretto controllo dei valori pressori e dalla riduzione della proteinuria. In presenza di proteinuria, il controllo pressorio va ottenuto con il blocco del sistema renina-angiotensina anche in pazienti con importante riduzione della funzione renale. La terapia di associazione di ACE inibitore con sartano non sembra portare vantaggi aggiuntivi ma può essere saggiata in pazienti selezionati con proteinuria persistente superiore al grammo/die. L'associazione ACE inibitore con antialdosteronico sembra promettere bene ma occorrono ulteriori studi, possibilmente multicentrici.
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Dissertations / Theses on the topic "Funzione e struttura arteriosa"

1

Rastelli, Stefania. "Struttura e funzione arteriosa nelle malattie infiammatorie croniche intestinali." Doctoral thesis, Università di Catania, 2015. http://hdl.handle.net/10761/4023.

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Abstract:
Le malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) sono associate ad un aumentato rischio cardiovascolare non completamente spiegabile con la prevalenza dei fattori di rischio cardiovascolare tradizionali. L'infiammazione e l'aumento della rigidità arteriosa ad essa correlata potrebbero avere un ruolo importante nella valutazione del rischio cardiovascolare di questi soggetti. In questa tesi ho studiato la correlazione tra infiammazione e rigidità arteriosa nelle IBD. Per la prima volta ho riportato che i soggetti con IBD hanno un'aumentata rigidità arteriosa che può essere normalizzata dall'uso di farmaci anti TNF-alfa.
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2

MALOBERTI, ALESSANDRO. "Effetto della terapia incretinica su funzione e struttura arteriosa in pazienti con diabete mellito tipo 2." Doctoral thesis, Università degli studi di Milano - Bicocca, 2016. http://hdl.handle.net/10281/262225.

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3

DE, CHIARA RAFFAELE. "Il contratto di rete. Struttura e funzione nell’ordinamento attuale." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2015. http://hdl.handle.net/11566/242942.

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CONFORTINI, GIULIO. "Il reclamo dell'art. 26 legge fallimentare: funzione e struttura." Doctoral thesis, Università Bocconi, 2011. https://hdl.handle.net/11565/4054145.

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5

ROSSETTI, FEDERICA. "I gruppi di pressione. Struttura e funzione nel panorama giuridico attuale." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2010. http://hdl.handle.net/11566/242001.

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6

BIANCHI, FRANCESCA CARLA MARIA. "Effetti della terapia antiretrovirale sulla struttura e funzionalità arteriosa in una popolazione affetta da HIV." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/83623.

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Abstract:
L’introduzione dalla terapia antiretrovirale (ART ) ha determinato una notevole riduzione della morbidità e mortalità nei pazienti HIV positivi. È però stato evidenziato un aumento degli eventi cardiovascolari in questi soggetti. Scopo del nostro studio è stato valutare l’effetto su parametri arteriosi di due differenti protocolli di terapia antiretrovirale su soggetti HIV positivi naive ovvero mai sottoposti precedentemente a terapia antiretrovirale. Abbiamo studiato 40 pazienti HIV positivi naive prima (tempo 0) e dopo 6 mesi (tempo 1) durante i quali i pazienti, suddivisi in 2 gruppi, sono stati sottoposti a 2 differenti protocolli di terapia antiretrovirale. I pazienti del gruppo A (19 soggetti) sono stati sottoposti a terapia con 2 Inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa -NRTI+ 1 Inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa -NNRTI. I pazienti del gruppo B (21 soggetti) ) sono stati invece sottoposti a terapia con 2 Inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa -NRTI+ 1 Inibitore delle Proteasi-PI. Utilizzando la metodica di echotracking con Esaote Gold 60® abbiamo analizzato la distensibilità carotidea (Dist), lo spessore miointimale e la funzione endoteliale mediante la Flow Mediated Dilation (FMD); grazie al Complior System® abbiamo invece valutato la Pulse Wave Velocity (PWV). I due gruppi (A e B) erano sovrapponibili per età (38.2 ± 9.4 vs 40.2± 9.1 anni); sesso (femmine 15.7% vs 19%) , pressione arteriosa, BMI, conta dei CD4 e titolo HIV-RNA, glicemia e profilo lipidico. Alla prima valutazione (tempo 0) i parametri da noi analizzati sulla struttura e funzionalità arteriosa (Distensibilità carotidea, spessore miointimale, PWV e FMD) presentavano valori di normalità in entrambi i gruppi. Alla seconda valutazione (tempo1) come ci si aspettava abbiamo osservato un incremento dei CD4 e una diminuzione del titolo HIV-RNA; abbiamo inoltre osservato un incremento dei valori di colesterolemia totale, LDL e HDL in entrambi i gruppi mentre i parametri arteriosi non hanno subito modificazioni statisticamente significative sia per quanto riguarda i 2 differenti gruppi sia per quanto concerne le misurazioni effettuate all’interno dello stesso gruppo prima di iniziare la terapia antiretrovirale e dopo 6 mesi di terapia. Durante il periodo osservazionale di 6 mesi i due protocolli antiretrovirali messi a confronto e in particolare l’NNRTI e PI non sembrano modificare i parametri utilizzati per la valutazione della struttura e la funzionalità arteriosa. È possibile che occorra un periodo più lungo perché si determinino tali alterazioni.
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7

Dionisi, Alessio <1976&gt. "Ruolo dei glicosaminoglicani su struttura e funzione dei crimps nei tendini e nei legamenti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3421/1/Dionisi_Alessio_tesi.pdf.

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Abstract:
The biomechanical roles of both tendons and ligaments are fulfilled by extracellular matrix of these tissues. In particular, tension is mainly transmitted and resisted by fibrous proteins (collagen, elastin), whereas compressive load is absorbed by water-soluble glycosaminoglycans (GAGs). GAGs spanning the interfibrillar spaces and interacting with fibrils also seem to play a part in transmitting and resisting tensile stresses. Apart from different functional roles and collagen array, tendons and ligaments share the same basic structure showing periodic undulations of collagen fibers or crimps. Each crimp is composed of many knots of each single fibril or fibrillar crimps. Fibrillar and fiber crimps act as shock absorbers during the initial elongation of both tendons and ligaments and assist the elastic recoil of fibrils and fibers when the tensile stress is removed. The aim of this thesis was to evaluate whether GAGs directly affect the 3D microstructural integrity of fibrillar crimp and fiber crimps in both tendons and ligaments. Achilles tendons and medial collateral ligaments of the knee from eight female Sprague-Dawley rats (90 days old) were digested with chondroitinase ABC to remove GAGs and observed under a scanning electron microscope (SEM). In addition, isolated fibrils from these tissues obtained by mechanical homogenization were analyzed by a transmission electron microscope (TEM). Both samples digested with chondroitinase ABC or mechanically disrupted still showed crimps and fibrillar crimps comparable to tissues with a normal GAGs content. All fibrils in the fibrillar crimp region always twisted leftwards, thus changing their running plane, and then sharply bent, changing their course on a new plane. These data suggest that GAGs do not affect structural integrity or fibrillar crimps functions that seem mainly related to the local fibril leftward twisting and the alternating handedness of collagen from a molecular to a supramolecular level.
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Dionisi, Alessio <1976&gt. "Ruolo dei glicosaminoglicani su struttura e funzione dei crimps nei tendini e nei legamenti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3421/.

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Abstract:
The biomechanical roles of both tendons and ligaments are fulfilled by extracellular matrix of these tissues. In particular, tension is mainly transmitted and resisted by fibrous proteins (collagen, elastin), whereas compressive load is absorbed by water-soluble glycosaminoglycans (GAGs). GAGs spanning the interfibrillar spaces and interacting with fibrils also seem to play a part in transmitting and resisting tensile stresses. Apart from different functional roles and collagen array, tendons and ligaments share the same basic structure showing periodic undulations of collagen fibers or crimps. Each crimp is composed of many knots of each single fibril or fibrillar crimps. Fibrillar and fiber crimps act as shock absorbers during the initial elongation of both tendons and ligaments and assist the elastic recoil of fibrils and fibers when the tensile stress is removed. The aim of this thesis was to evaluate whether GAGs directly affect the 3D microstructural integrity of fibrillar crimp and fiber crimps in both tendons and ligaments. Achilles tendons and medial collateral ligaments of the knee from eight female Sprague-Dawley rats (90 days old) were digested with chondroitinase ABC to remove GAGs and observed under a scanning electron microscope (SEM). In addition, isolated fibrils from these tissues obtained by mechanical homogenization were analyzed by a transmission electron microscope (TEM). Both samples digested with chondroitinase ABC or mechanically disrupted still showed crimps and fibrillar crimps comparable to tissues with a normal GAGs content. All fibrils in the fibrillar crimp region always twisted leftwards, thus changing their running plane, and then sharply bent, changing their course on a new plane. These data suggest that GAGs do not affect structural integrity or fibrillar crimps functions that seem mainly related to the local fibril leftward twisting and the alternating handedness of collagen from a molecular to a supramolecular level.
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Andreani, Marco. "Studio della relazione fra pressione aortica e pressione arteriosa nell’arto superiore." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23455/.

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Abstract:
L'obiettivo di questo elaborato è quello di analizzare la relazione che lega la pressione sanguigna all'uscita del cuore alla pressione sanguigna periferica. Effettuando un'analisi delle metodologie di misurazione della pressione arteriosa, risulta che dall'introduzione del primo sfigmomanometro nel 1896 tutte le tecniche non invasive si sono basate sulla misurazione della pressione in un'arteria periferica, considerando questa pressione come equivalente alla pressione centrale. Tuttavia, attraverso lo studio dell'emodinamica nel sistema circolatorio, si osserva che la forma d'onda della pressione sanguigna non è la stessa lungo tutto il sistema e in particolare l'onda pressoria risulta amplificata nelle arterie brachiale e radiale rispetto all'aorta ascendente. Per superare questa problematica, Karmanoglu, O'Rourke, Avolio e Kelly nel 1993, effettuarono un esperimento su 14 pazienti a cui venne misurata simultaneamente la pressione in aorta e nell'arteria brachiale con l'obiettivo di ricavare una funzione di trasferimento "media" che permettesse di ottenere la pressione centrale da quella periferica. Per valutare l'efficacia della funzione di trasferimento ottenuta, quest'ultima è stata utilizzata per ricavare la pressione nell'aorta ascendente da dati di pressione arteriosa periferica di pazienti in diverse condizioni e la pressione aortica così calcolata è stata comparata con i dati ottenuti dalla misurazione diretta negli stessi pazienti. Questa comparazione ha evidenziato come la pressione aortica ottenuta in modo indiretto dalla funzione di trasferimento nei casi considerati riproducesse in modo soddisfacente la pressione aortica misurata direttamente. Per questo motivo questa tecnica appare promettente per portare ad un importante passo avanti nella gestione dei pazienti con ipertensione, insufficienza cardiaca e cardiopatia ischemica.
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10

Baldassarre, Maurizio. "Structural and functional characterization of human alfa1-acid glycoprotein." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2013. http://hdl.handle.net/11566/242756.

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Abstract:
Lo studio delle propriet`a strutturali e funzionali della a1-glicoproteina acida, nota anche come orosomucoide o, dall’acronimo inglese, AGP, costituisce l’oggetto di questa tesi. La AGP rappresenta, dopo l’albumina, la pi `u abbondante proteina nel plasma dei mammiferi, con concentrazioni fisiologiche comprese tra 0,5 e 1,5 mg/mL. Essa appartiene alla famiglia delle lipocaline, un ampio gruppo di proteine ubiquitarie accomunate da una struttura centrale a barile b (b-barrel) che funge da sito di legame per un elevato numero di molecole idrofobiche. Studi precedenti hanno evidenziato la presenza di un molten globule, un importante intermedio di folding nei processi di denaturazione (e rinaturazione) di molte proteine. `E stata condotta un’analisi di ampio respiro riguardante numerosi fatto ambientali (pH, stato ossidoriduttivo, temperatura), la quale ha mostrato come intermedi strutturali di tipo molten globule si formino solo in condizioni di pH neutri o debolmente acidi. Valori di pH fortemente acidi, cos`ı come condizioni riducenti, inducono la concomitante denaturazione e aggregazione delle catene polipeptidiche in seguito all’aumento di temperatura. Un’ulteriore linea di ricerca portata avanti durante il dottorato ha riguardato la caratterizzazione di forme aggregate dell’AGP ottenute in specifiche condizioni di pH, temperatura e stato ossidativo dei ponti disolfurici. La capacit`a di legare Congo rosso e Tioflavina T indica che tali forme aggregate sono di natura amiloide. Simulazioni di dinamica molecolare hanno mostrato come, in seguito alla riduzione dei ponti disolfurici, la coda posta al C-terminale della AGP risulti dotata di elevata flessibilit`a, permettendo l’esposizione al solvente di zone ad alto potenziale fibrillogenico normalmente protette nel fold nativo della proteina.
a1-Acid glycoprotein (AGP) is an important member of the acute phase response involved in drug binding and modulation of the immune system. AGP belongs to the lipocalin superfamily, a wide group of ubiquitous proteins sharing a strikingly conserved b-barrel fold that serves as a binding site for a large number of hydrophobic molecules. Investigation of the temperature-induced denaturation pathway at neutral pH has lead to the discovery of a molten globule state, an important intermediate in the folding of many, if not most, proteins. Fourier-Transform infrared (FT-IR) spectroscopy has been extensively used in the investigation of AGP due to its sensitivity towards fluctuations within protein structures. A survey of several environmental conditions, including pH and disulfide redox state, has shown that the temperature-induced molten globule state only forms at neutral or slightly acidic pH values. Strongly acidic or reducing environments induce concomitant denaturation and aggregation of the polypeptide chain following increases in temperature. Further research has been undertaken to characterize AGP aggregates obtained in the absence or presence of the disulfide-specific reducing agent TCEP. Binding of the dyes Congo red and Thioflavin T indicates that the aggregates possess a cross-b motif, suggesting that they are amyloid in nature. Upon observation by transmission electron microscopy, the fibrils formed under reducing conditions appeared to be more abundant and longer than those formed under non-reducing conditions, and possessed a high degree of branching and bending. Molecular Dynamics simulations revealed that under reducing conditions, a long C-terminal loop, lining one side of the b-barrel, displays increased flexibility and leads to exposure of aggregation-prone regions that are normally buried in the native fold.
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Books on the topic "Funzione e struttura arteriosa"

1

Cambi, Franco. Metateoria pedagogica: Struttura, funzione, modelli. Bologna: CLUEB, 2006.

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2

Ricciuto, Vincenzo. Struttura e funzione del fenomeno consortile. Padova: CEDAM, 1992.

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3

Colombo, Paolo. Diritti di uso pubblico: Struttura e funzione. Milano: Dott. A. Giuffrè editore, 1991.

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4

Struttura e funzione del monologo nel teatro terenziano. Roma: Aracne editrice S.r.l., 2013.

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5

La struttura informativa: Forma e funzione negli enunciati linguistici. Roma: Carocci, 2009.

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6

Fazio, Eugenio. Dalla forma alle forme: Struttura e funzione nel neoformalismo negoziale. Milano: Giuffrè, 2011.

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7

Bobbio, Norberto. Dalla struttura alla funzione: Nuovi studi di teoria del diritto. Roma: GLF editori Laterza, 2007.

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8

Bottalico, Filippo. La ritrattazione: Struttura e funzione fra diritto penale e processo. Milano: Giuffrè, 2011.

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9

Baratteri, Adriano. Surrogazione e portabilità dei mutui: Funzione, struttura, efficacia e validità delle fattispecie. Torino: G. Giappichelli, 2011.

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10

Musitelli, Sergio. Struttura e funzione del testicolo da Aristotele al Testis examinatus di Claudius Aubry. Pavia: La goliardica pavese, 2001.

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Book chapters on the topic "Funzione e struttura arteriosa"

1

Korf, Bruce R. "Struttura e funzione del DNA." In Genetica e genomica umana, 3–23. Milano: Springer Milan, 2009. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1150-2_1.

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2

Merlino, Biagio, and Lorenzo Bonomo. "RIS-PACS: Struttura e funzione, standard DICOM e IHE." In La comunicazione radiologica nella società del benessere, 137–45. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2504-2_15.

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3

Mariotti, Giulia. "Struttura e funzione della cute nel neonato e nel bambino." In Dermatologia allergologica nel bambino e nell’adolescente, 15–21. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2507-3_2.

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4

"Struttura, funzione e genere letterario delle Omelie sul Cantico dei Cantici." In Gregory of Nyssa: In Canticum Canticorum, 53–76. BRILL, 2018. http://dx.doi.org/10.1163/9789004382046_003.

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