Academic literature on the topic 'Funzionamento di personalità'

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Journal articles on the topic "Funzionamento di personalità"

1

Visani, Enrico, Roberto Iannò, Claudia Agostino, Emanuele Basili, Sara Ricciardi, and Federica Seravelli. "Ricerca e terapia familiare. Intese e disaccordi nelle coppie. Uno studio con il Prepare/Enrich." TERAPIA FAMILIARE, no. 128 (May 2022): 109–28. http://dx.doi.org/10.3280/tf2022-128007.

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Abstract:
Questo lavoro s'interroga sul mondo delle coppie descrivendo e confrontando un campione di coppie che hanno chiesto un intervento psicoterapeutico per problematiche relazionali con un campione di coppie "non cliniche". Nel procedere in questa descrizione e confronto ci siamo avvalsi dello strumentario del Prepare/Enrich un programma di valutazione on line del funzionamento delle coppie che restituisce un report con dati sulle intese di coppia nelle principali aree di funzionamento, sulle dinamiche relazionali, sulla valutazione della coppia e delle loro famiglie d'origine secondo il modello circonflesso dei sistemi familiari e di coppia di Olson, sui tratti di personalità dei membri della coppia. Il campione totale è costituito da 39 coppie, per un totale di 78 soggetti. I dati sono stati raccolti durante gli ultimi due anni (2020/2021). Nello specifico, un campione è composto da 19 coppie che hanno richiesto un trattamento per problemi di relazione (CP) presso centri specialistici e un campione (CPM) costituito da 20 coppie che si sono rivolti a centri per corsi prematrimoniali. Dall'analisi dei dati, le coppie in preparazione al matrimonio hanno presentato valori più positivi nella soddisfazione verso la coppia e nel funzionamento generale, nella capacità di riconoscere l'impegno dell'altro partner, nella capacità di affrontare i problemi, nella mancata percezione dell'altro come dominante, nel bilanciamento nella coesione e nella reciproca amabilità e minori differenze nella stabilità emotiva.
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2

Angelillo, Anna. "La terapia con il paziente difficile: un caso di uxoricidio." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 49 (January 2022): 57–74. http://dx.doi.org/10.3280/qpc49-2021oa13213.

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Abstract:
L'articolo si propone di presentare un caso clinico, il cui lavoro terapeutico è risultato difficile e particolare. Nel lavoro con Otello, la particolarità del contesto di lavoro (il carcere), la natura relazionale dell'agito violento di cui il detenuto si è reso attore, oltre che le caratteristiche di personalità e di funzionamento proprie del paziente, sono stati ingredienti che hanno contribuito ad aumentare la complessità e la peculiarità del lavoro terapeutico. Imprescindibile è stato sia un costante e consapevole monitoraggio dei particolari movimenti relazionali del paziente, che una puntuale lettura delle reazioni emotive del terapeuta, al fine di rendere il più efficace possibile l'intervento terapeutico e ridurre il rischio di drop-out.
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3

Giordano, Rosario Valentino Simone. "Conoscersi, ma da lontano: Una review sul fenomeno del dating online nella popolazione eterosessuale." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 2 (November 2021): 47–65. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2021-002003.

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Abstract:
Il presente lavoro mira a trattare alcuni aspetti relativi all'utilizzo delle piatta-forme di dating online da parte della popolazione eterosessuale. Dopo avere spie-gato, nell'introduzione, il loro funzionamento generale, si procede all'analisi dei più importanti tratti di personalità legati all'utilizzo di questi servizi. Vengono successi-vamente trattate alcune strategie per la creazione del proprio profilo. Si affrontano poi alcuni dei più comuni rischi legati all'utilizzo dei sistemi di dating, come il cat-fishing o la pratica di avere rapporti sessuali non protetti con partner incontrati on-line. In conclusione, sono riportati i limiti del lavoro ed eventuali prospettive future di ricerca su alcuni aspetti del fenomeno ancora poco conosciuti.
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4

Villirillo, Caterina, Rossella Cascone, and Carlo Buonanno. "Luca: il timore di essere contaminato dalla madre e il ruolo dei genitori nel mantenimento della sintomatologia." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 46 (July 2020): 111–34. http://dx.doi.org/10.3280/qpc46-2020oa10164.

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Abstract:
In questo lavoro viene descritto il caso di un ragazzo di 16 anni, giunto in terapia con una diagnosi di disturbo ossessivo compulsivo, per la quale aveva già intrapreso una psicoterapia, con presa in carico farmacologica, senza miglioramento dei sintomi. La sintomatologia ossessiva è associata al timore di essere contaminato dall'alito materno. Tuttavia, fin dai primi incontri, emerge con chiarezza una maggiore complessità del quadro, per la presenza in comorbilità di un disturbo schizotipico di personalità, caratterizzato da comportamenti bizzarri e responsabile di una grave compromissione del funzionamento sociale e scolastico. L'intervento è stato realizzato attivando due setting e ha visto coinvolti Luca (20 incontri) e i genitori (10 incontri). Nell'articolo descriveremo la formulazione del caso, differenziando gli interventi sui sintomi ossessivi dalle procedure utilizzate per fronteggiare la sintomatologia schizotipica. Il miglioramento del disturbo ossessivo compulsivo è stato osservato già in fase di condivisione del profilo interno e lavorando sul timore di contaminazione con interventi di ristrutturazione cognitiva. Parallelamente, il trattamento si è focalizzato sull'aumento della cura di sé e la modifica delle abitudini disfunzionali, con un effetto determinante sulla riduzione dei rituali, un aumento della percezione di autoefficacia e una diminuzione sensibile del ritiro sociale. L'intervento con i genitori si è focalizzato sulla riduzione della critica e degli atteggiamenti sprezzanti verso Luca, tramite interventi di ristrutturazione cognitiva e tecniche di validazione che hanno portato a una parziale riduzione degli stessi. Come obiettivi contestuali, favorire la comprensione e l'accettazione del funzionamento di Luca, oltre che il riconoscimento dei suoi bisogni emotivi.
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5

Migone, Paolo. "Book Review: I sabotatori interni: Il funzionamento delle organizzazioni patologiche di personalità (Internal Saboteurs: The Functioning of Pathological Personality Organizations)." Journal of the American Psychoanalytic Association 62, no. 1 (February 2014): 155–59. http://dx.doi.org/10.1177/0003065114524596.

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6

Demontis, Simona. "«Ma bella più di tutte l’Isola Non-Trovata» . Montalbano, Falcó e Adamsberg: personaggi seriali a confronto nella narrativa di Camilleri, Pérez-Reverte e Vargas." Cuadernos de Filología Italiana 27 (July 7, 2020): 287–311. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.64144.

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Abstract:
Molti personaggi letterari si potrebbero paragonare metaforicamente a isole inaccessibili, su cui tanti si sforzano, senza successo, di esercitare una forma di possesso. Questo lavoro si focalizza su tre personaggi, l’italiano Montalbano, il francese Adamsberg, lo spagnolo Falcó, tra i quali ho cercato di dimostrare che sussistano numerose ed evidenti analogie, riguardo alla loro personalità e ai loro rapporti con i colleghi di lavoro, con la famiglia, gli amici, gli amori. Si tratta di individui straordinari dalle caratteristiche eccezionali che, spinti dall’esigenza di autonomia, tendono a seguire il loro istinto e spesso a violare le regole; hanno logica, intuito, capacità di reazione insoliti, tali da farli primeggiare rispetto a chi li circonda. La loro superiorità innegabile può essere invidiata o sminuita, ma inevitabilmente li porta a evitare i legami e a scegliere la solitudine volontaria come stile di vita, come condizione necessaria per il funzionamento della loro mente privilegiata e presupposto indispensabile per il mestiere che hanno deciso di svolgere.
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Chiodi, Giovanni. "Oltre la sovranità nazionale: Filippo Vassalli in missione a Londra (1945)." Italian Review of Legal History, no. 8 (December 22, 2022): 401–31. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/19451.

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Abstract:
Nel novembre-dicembre 1945, il civilista Filippo Vassalli intraprese una missione a Londra, a capo di una delegazione di giuristi invitati dal British Council ad osservare il funzionamento delle istituzioni inglesi, attraverso un “legal sightseeing” fatto di “talks” e “meetings” con illustri esponenti della politica e della cultura giuridica britannica. Alcuni documenti dell’archivio Vassalli consentono ora di approfondire i risvolti di questo viaggio, di cui il giurista stilò un resoconto in alcuni suoi scritti. La ricerca, in particolare, intende dimostrare che Vassalli, durante la missione, maturò l’idea del superamento del mito della sovranità nazionale in ambito internazionale, visione successivamente estesa nel campo del diritto civile. Vassalli supportò l’orientamento favorevole alla creazione di un’organizzazione superiore ai singoli Stati, che assicurasse la pace nel mondo e offrisse una tutela sovranazionale dei diritti dell’uomo. La missione ebbe anche conseguenze sull’ordinamento della giustizia, della polizia e della vita economica italiana, alla vigilia della Costituente, di cui pure Vassalli non fu chiamato a prendere parte. Come capo della missione, infatti, egli portò in Italia a De Gasperi, titolare del dicastero degli Esteri, un messaggio del Ministro degli Esteri Bevin, personalità eminente della politica anglosassone, che aveva già influenzato Vassalli sul terreno del futuro assetto delle relazioni internazionali in tempo di pace. La missione a Londra, di conseguenza, rappresenta una vicenda centrale per comprendere il pensiero di Vassalli nel decennio repubblicano.
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Bompiani, Adriano. "Caratteristiche delle comunità terapeutiche e norme per il corretto comportamento degli operatori." Medicina e Morale 43, no. 2 (April 30, 1994): 231–72. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1994.1020.

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Abstract:
L'importanza crescente delle comunità terapeutiche (CT) nella lotta alla tossicodipendenza nell'ultimo decennio in vari paesi ha spinto l'Autore, nell'articolo, a riflettere sulle tipologie di CT nella individuazione di quei comportamenti corretti che devono vigere al loro interno. In Italia, infatti, pur essendo stato riconosciuto alle CT un ruolo di enti ausiliari delle strutture pubbliche deputate all'assistenza dei tossicodipendenti, non esiste tuttora una normativa che ne regolamenti la tipologia, l'ordinamento interno, le caratteristiche della gestione e le verifiche del funzionamento. Dopo avere brevemente tracciato la cronistoria delle CT per poi illustrarne le caratteristiche - senza dimenticare lo sviluppo dei Servizi pubblici per le tossicodipendenze {SERT) -, si argomenta sulle dimensioni ed i criteri operativi dell'attività psicoergoterapica che si svolge all'interno delle CT. Sul personale operante all'intemo delle CT l'Autore analizza le motivazioni e l'idea di comunità nel pensiero dei loro "fondatori". Vengono così individuate delle Linee comuni ai diversi metodi adottati nelle CT: !'"educazione alla vita"; la personalizzazione del programma di riabilitazione; il rifiuto di ogni imposizione e violenza; la condivisione delle responsabilità, anche attraverso il lavoro come strumento formativo della personalità. E' ancora aperto, invece, il problema della valutazione dei risultati ottenuti nelle CT. L'articolo si conclude con le linee-guida approvate nell'aprile 1993 dagli operatori di CT e SERT nel Comitato nazionale di coordinamento per l'azione antidroga in Italia. Pur non essendo vincolante, tale documento rappresenta uno sforzo di consapevolezza dei problemi in gioco ed un impegno morale degli operatori su validi principi etici nella lotta alla tossicodipendenza.
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Fabbroni, Roberto, Claudio Molinari, and Antonio Sanna. "Riconnettere Corpo, Mente e Anima-Spirito per recuperare Salute e Benessere in una visione sistemica e unitaria che porti alla guarigione." Scienze Biofisiche 5, no. 1 (July 2022): 1–32. http://dx.doi.org/10.48274/ibi15.

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Abstract:
Scopo di questo articolo è quello di recuperare la visione unitaria della salute e del benessere riunendo in una visione sistemica corpo, mente e Anima-Spirito che dal 1800 ad oggi hanno vissuto una separazione che ha portato ad un processo specialistico in ambito medico-scientifico pesantemente riduzionistico e limitante. Tale processo di riunificazione passa per la conoscenza dell’essere umano dal punto di vista delle più recenti scoperte nel campo della Biofisica e Fisica Quantistica integrate con le più recenti e verificate metodologie ad approccio bioenergetico, basate sul Metodo Summa Aurea® unite alla Psicologia, nell’accettazione originaria del termine. Ciò consente, sia a livello teorico che pratico, la rivitalizzazione dei processi di autoguarigione sopiti o limitati in persone affette da varie patologie o se preferite da varie tipologie di squilibri energetici che incidono, a vari livelli, sull’equilibrio psicofisico della persona. In questo contesto indagheremo la possibilità che il Metodo, preso qui in esame, sia in grado di migliorare la connessione tra l’Anima e la personalità, favorendo la diminuzione delle crisi interiori, causa dei malesseri e delle patologie sia umane che sociali. Tale percorso conoscitivo del Metodo Summa Aurea® e delle sue applicazioni, è frutto di 13 anni di attività teorico e pratica, basata sulla conduzione e formazione di oltre un migliaio di persone che a vario livello hanno appreso il Metodo, sia nelle forme più basilari, a livello di crescita personale e spirituale, sia in quelle più scientifiche dedicate agli Operatori professionisti sia sanitari sia delle Discipline del Benessere. Tale macro analisi è frutto inoltre anche della sperimentazione e applicazione in ambito di ricerca e trattamento che in questi ultimi anni è stata svolta sia sugli Operatori che sui loro assistiti. Alla base di questa indagine c’è il ruolo del cuore, della sua frequenza cardiaca e del suo campo scalare, elementi basilari per una visione unitaria del funzionamento dell’essere umano che trovano la loro spiegazione formale attraverso la Teoria del campo di Consapevolezza Unificato.
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10

Bonalume, Laura, Paolo Cozzaglio, and Stefania Greppo. "Focus: la diagnosi fra ricerca e sviluppo teorico in psicoanalisi. Ricerca Psicoanalitica, (ISSN 1827-4625, ISSNe 2037-7851) anno XXX, n. 1, 2019 Il PDM-2 e la sua applicazione clinica. Livelli di organizzazione di personalità, stili di funzionamento e loro implicazioni terapeutiche." RICERCA PSICOANALITICA, no. 1 (March 2019): 11–36. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2019-001003.

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Dissertations / Theses on the topic "Funzionamento di personalità"

1

BRUSADELLI, EMANUELA. "Disturbo da Binge-Eating: dalla diagnosi nosografico-descrittiva al funzionamento di personalità." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2015. http://hdl.handle.net/10281/74225.

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Abstract:
Il Disturbo da Binge-Eating rientra fra i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione nell’ultima edizione del Manuale Statistico e Diagnostico per i Disturbi Mentali (DSM-5; APA, 2013), riconosciuto come una diagnosi indipendente con un’importante utilità clinica, dotata di caratteristiche specifiche e di un considerevole valore prognostico. Negli ultimi decenni si è assistito a un crescente interesse scientifico nei confronti di tale disturbo. Le ricerche pubblicate si sono concentrate su specifiche aree di indagine quali lo studio delle caratteristiche dell’abbuffata e l’esplorazione dei diversi metodi di rilevazione del comportamento binge-eating; la valutazione di una comorbilità psichiatrica con quadri clinici, come ansia, depressione, disturbo da uso di sostanze, ADHD, e disturbi di personalità; l’indagine su possibili fattori di rischio, tra cui la presenza di life events stressanti, fattori genetici, pattern disfunzionali di attaccamento; l’impatto del disturbo sulla vita dei soggetti che ne sono affetti, in termini di bassa qualità della vita, legata alla presenza di complicanze mediche e a una maggiore vulnerabilità allo sviluppo di queste; la presenza di un ridotto benessere psicologico, legato a difficoltà in ambito psicosociale, problemi connessi con la propria immagine corporea e bassa autostima; infine studi relativi alla valutazione dell’efficacia di trattamenti medico-chirurgici, farmacologici, e psicologici (Kraff, Bulik, Marcus, Striegel, Wilfley, Wonderlich, Hudson, 2013). Ridotti, invece, sono ad oggi gli studi volti a valutare il funzionamento di personalità dei soggetti binge-eaters. In questo ambito, le ricerche riguardano, in particolare, la concezione del comportamento alimentare disfunzionale come risposta a stimoli di natura emotiva, nell’ottica del cosiddetto “emotional eating”, ma con uno scarso approfondimento delle dinamiche sottostanti (Masheb, Grilo, 2006) Scopo del presente lavoro è esplorare quest’area di indagine della letteratura, al fine di comprendere i meccanismi psicologici sottesi al comportamento binge-eating e ipotizzare, così, possibili correlati eziopatogenetici. Tale obiettivo è stato perseguito, in primo luogo, attraverso il ricorso a uno strumento self-report di valutazione della personalità, il Millon Clinical Multiaxial Inventory-III (Millon, 1997), che ha messo in luce un profilo specifico del funzionamento di personalità dei pazienti binge-eaters. Tale studio è stato replicato su un campione di soggetti binge-eaters con un’altra provenienza geografica nazionale, al fine di sostenere la generalizzabilità dei risultati emersi. Successivamente, si è approfondito lo studio del funzionamento mentale attraverso l’utilizzo di uno strumento performance-based quale il test di Rorschach, secondo il Sistema Comprensivo di Exner (2003), per approfondire le difficoltà emotive connesse al comportamento alimentare dell’abbuffata e i sentimenti connessi a sè. I dati provenienti dai due strumenti sono stati integrati fra loro al fine di ottenere un quadro diagnostico quanto più esaustivo del funzionamento di personalità dei soggetti affetti da Disturbo da binge-eating, mettendo in luce la presenza di vissuti emotivi disturbanti non tollerati che contribuiscono a incrementare una visione frammentata di Sé. Tali aspetti sembrano influenzare la capacità dei pazienti di interpretare in maniera adeguata il mondo esterno (e interno). In conclusione, verranno discusse le implicazioni cliniche dei risultati emersi, i limiti delle ricerche condotte e le direzioni future degli studi sul Binge-eating Disorder.
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