Academic literature on the topic 'Frontiera di Produzione'

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Journal articles on the topic "Frontiera di Produzione"

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Cuttitta, Paolo. "LAMPEDUSA TRA PRODUZIONE E RAPPRESENTAZIONE DEL CONFINE." REMHU : Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 23, no. 44 (June 2015): 31–45. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880004403.

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Abstract:
Abstract Com’è avvenuta la trasformazione di Lampedusa in sinonimo della frontiera euro-africana? I confini sono fatti sociali, e trasformare un luogo in confine, o trasformare il ruolo simbolico e pratico di un confine, è sempre frutto di determinate azioni. Da questa prospettiva l’articolo analizza i principali atti che hanno accresciuto la “confinità” di Lampedusa, determinando la “frontierizzazione” dell’isola, tra gli anni Novanta e il 2011. L’analisi tocca alcune scelte del legislatore, l’evoluzione delle relazioni con i paesi nordafricani e certe pratiche di controllo e gestione delle frontiere: l’apertura di un centro di detenzione, la scelta di dirottare quasi tutti i migranti a Lampedusa, concentrandovi così anche le attività di accoglienza, e la produzione di emergenze artificiali.2.
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Imbert-Vier, Simon. "Il "barrage" di Gibuti: frontiera inutile o fucina sociale?" STORIA URBANA, no. 128 (February 2011): 109–27. http://dx.doi.org/10.3280/su2010-128006.

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Abstract:
Questo articolo descrive una frontiera particolare: ilmantenuto in funzione tra il 1966 e l'inizio degli anni ottanta attorno alla cittŕ di Gibuti. Mentre il suo scopo ufficiale era il contenimento dell'immigrazione, durante il periodo in esame le popolazione della cittŕ č aumentata di tre volte. Dopo aver collocato questo episodio nel contesto piů generale della storia della colonizzazione francese nel Corno d'Africa, l'articolo descrive le condizioni della realizzazione di questa infrastruttura. In seguito č presentato il dispositivo di controllo militare, politico e ideologico all'interno del quale iloperava, attraverso uno studio di fonti amministrative e militari francesi inedite. Infine l'articolo si interroga sul ruolo delnella produzione di identitŕ nell'epoca coloniale e post-coloniale.
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Vidoli, Francesco, and Rita Mileno. "Un confronto tra modelli DEA (Data Envelopment Analysis) e MARS (Multivariate Adaptive Regression Splines) nella stima dell'efficienza produttiva nel ervizio idrico integrato in Italia." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 2 (June 2010): 5–37. http://dx.doi.org/10.3280/rest2010-002001.

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Abstract:
Il sistema idrico in Italia č caratterizzato da una moltitudine di forme organizzative e da costi ampiamente divergenti, derivanti sia da differenze industriali, ma anche da inefficienze. L'obiettivo del presente lavoro č quello di valutare l'efficienza tecnica nell'anno 2008 attraverso una metodologia non-parametrica particolarmente flessibile. Da un punto di vista metodologico, viene presentata una metodologia originale basata sui modelli MARS (Multivariate Adaptive Regression Splines), utilizzati per stimare la funzione di produzione sulla frontiera efficiente senza, al contempo, esplicitare ex-ante una specifica forma funzionale. I risultati dell'applicazione di tale metodologia sono stati messi a confronto con quelli derivanti dalla tecnica DEA evidenziando forti differenze specialmente tra aziende che operano in aree metropolitane e aree a bassa densitŕ abitativa.
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Ballarino, Gabriele, Daniele Checchi, Carlo Fiorio, Stefano Iacus, Marco Leonardi, and Giuseppe Porro. "La valutazione dell'efficacia del "sistema delle doti" della Regione Lombardia: modelli statistici e criticitŕ nella progettazione." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 49 (May 2012): 39–76. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-049004.

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Abstract:
Il contributo descrive e commenta un esercizio di valutazione svolto per conto della Regione Lombardia nel biennio 2009-2011. Oggetto della valutazione era una serie di programmi (le "doti") rivolti all'inserimento occupazionale di categorie di soggetti variamente svantaggiati, che ricevono voucher con cui accedere a servizi per l'impiego forniti da operatori accreditati, sia pubblici che privati. Il fine della valutazione era la produzione di un ranking per la valutazione dell'efficacia del servizio dei vari operatori. L'articolo descrive in primo luogo i dati che sono stati resi disponibili al gruppo dei valutatori e, a partire da questi, una serie di criticitŕ collegate al disegno del programma. Quindi vengono descritti i modelli statistici utilizzati: due versioni di un modello multilivello a effetti casuali e un modello di analisi della frontiera di efficienza (DEA). Infine, si spiega perché il ranking cosě costruito non č utilizzabile operativamente e cosa si puň fare per superare le criticitŕ e ottenere una valutazione completa e soddisfacente di importanti politiche pubbliche analoghe a quella descritta in questo lavoro.
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Rago, Emilio. "Dal mercato del lavoro al mercato della conoscenza. Proposte operative." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 99 (May 2013): 119–48. http://dx.doi.org/10.3280/qua2013-099007.

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Abstract:
Per avvicinare gli studenti al mondo del lavoro l'universitŕ ha sviluppato nel tempo approcci e strategie diversi: progetti sul campo, testimonianze aziendali, incarichi a professionisti esterni per insegnamenti specialistici o di frontiera, stage, uffici di placement, formazione extra-curriculare, eventi di presentazione delle aziende. L'attuale riforma dell'alto apprendistato facilita ulteriormente tale relazione, semplificando l'incontro tra studenti in alta formazione o ricerca e datori di lavoro. Il sentore č che questi interventi possano comunque non bastare, poiché non affrontano le questioni di fondo che condizionano le relazioni tra il mondo dell'universitŕ e quello del lavoro. Le considerazioni qui presentate problematizzano la situazione da un punto di vista differente. Universitŕ e azienda sono concepiti come due interlocutori fondamentali dell'offerta e della domanda di conoscenza. Nel mercato della conoscenza bisogna affrontare le questioni epistemologiche, pedagogiche e politiche che influenzano i processi di produzione e diffusione di conoscenza dal lato dell'offerta, e dal lato della domanda occorre intervenire sulle problematiche piů diffuse che impediscono una reale formazione integrale per lo sviluppo personale e professionale del lavoratore, formazione quanto mai necessaria per affrontare la complessitŕ, l'instabilitŕ e l'incertezza del mercato del lavoro contemporaneo. La proposta di riflessione vuole interessarsi sia delle dinamiche interne all'offerta di conoscenza e alla domanda di competenza, sia sui vari meccanismi di interazione che potrebbero facilitare questa transazione cognitiva. Permane, lungo tutto il ragionamento, la forte attenzione al valore dei metodi cooperativi nell'apprendimento universitario, organizzativo e tra i diffe renti operatori della conoscenza, per la creazione di quella saggezza pratica, la phronesis aristotelica, che vuole superare la tradizionale divisione tra teoria e pratica nel mondo della conoscenza. Le considerazioni nascono nell'ambito delle scienze manageriali, ma taluni ragionamenti, mutatis mutandis, possono essere applicati anche ad altri ambiti scientificodisciplinari
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Sanguineti Raymond, Wilfredo. "Le catene globali di produzione e la costruzione di un diritto del lavoro senza frontiere." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 166 (July 2020): 187–226. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2020-166003.

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Russo, Giovanna. "Dalla tradizione all'innovazione: il marketing diventa unconventional." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 116 (April 2010): 31–44. http://dx.doi.org/10.3280/sl2009-116004.

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Abstract:
Scopo del contributo č sottolineare l'evoluzione del marketing da disciplina economica ad ambito delle scienze umane. A partire dalla constatazione che il marketing č reale punto di raccordo fra mondo della produzione e del consumo, si evidenzia che il mutamento coinvolge il consumatore, il mercato ed il contesto sociale come riassume il recente neologismo societing. In quest'ottica le frontiere piů innovative della materia rielaborano strumenti e quadri teorici proponendo una serie di nuovi marketing definiti "non-convenzionali", finalizzati non piů ai prodotti, bensě alle persone ed ai progetti. Si tratta di azioni che nascono dal bas- so, all'interno delle controculture per approdare a nuovi territori, tramite azioni di "guerrilla", logiche performative e strumenti multimediali. Grazie alle molteplici potenzialitŕ della Rete inoltre, il marketing unconventional puň intendersi come tecno-magia del nostro tempo, modalitŕ di aggregazione emozionale di individui che crea sapere condiviso attorno al totem del consumo.
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AGATI, Maria Luisa. "Κωδικολογία: νέες κατευθύνσεις και όρια." BYZANTINA SYMMEIKTA 21, no. 1 (March 17, 2012): 195. http://dx.doi.org/10.12681/byzsym.1059.

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Abstract:
<p><span style="line-height: 150%; font-variant: small-caps; font-family: 'Times New Roman','serif'; color: black; font-size: 11pt"><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 11pt">LA CODICOLOGIA: RUOLO, ORIENTAMENTI E NUOVE FRONTIERE</span></span></p><p><span style="line-height: 150%; font-variant: small-caps; font-family: 'Times New Roman','serif'; color: black; font-size: 11pt"></span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; color: black; font-size: 11pt">Esame del significato della Codicologia, nel termine e nel concetto, dall’intuizione di Montfaucon attraverso le interpretazioni più significative della storia degli studi, per arrivare alle conclusioni dell’autrice, che, ponendo in primo piano la simbiosi tra libro/contenitore e testo/contenuto, intende la Codicologia nel senso più integrale dello studio del libro manoscritto, non avulso dalla dimensione filologica che nel progredire degli studi “materiali” sembra oggi accantonata. La Codicologia come “</span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; color: black; font-size: 11pt">Archeologia</span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; color: black; font-size: 11pt"> del libro” apre comunque nuove prospettive con metodologie di ricerca che mirano ad un approccio dinamico, puntando soprattutto alla ricostruzione dei gesti e della psicologia dell’artigiano medievale. Ne sono testimonianza le differenti interpretazioni di <em>mise en page</em>, o il campo di indagine sulla rigatura, col chiarimento dei concetti di tecnica e di metodo, e del funzionamento dei diversi strumenti meccanici, su cui purtroppo le fonti sono reticenti. Tutto ci</span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 11pt">ò</span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; color: black; font-size: 11pt"> pu</span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 11pt">ò</span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; color: black; font-size: 11pt"> ricevere nuova luce solo da uno studio comparato tra le diverse civilt</span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 11pt">à</span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; color: black; font-size: 11pt"> del Mediterraneo, che vede l’incontro</span><font face="Times New Roman"><span style="line-height: 150%; font-family: 'MgOldTimes UC Pol Normal'; color: black; font-size: 11pt">/</span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; color: black; font-size: 11pt">scontro tra Cristianesimo e Islam, e le ricerche in corso di chi </span></font><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; color: black; font-size: 11pt">scrive</span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; color: black; font-size: 11pt"> hanno gi</span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 11pt">à</span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; color: black; font-size: 11pt"> dato diversi esiti positivi. Per esempio, l’utilizzo dell’orientale <em>mastara</em> viene recepito sistematicamente nelle tecniche metabizantine, ma non </span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 11pt">è</span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; color: black; font-size: 11pt"> esclusivo nella produzione greca occidentale, influenzata dal mondo latino: solo la Storia pu</span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; font-size: 11pt">ò</span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; color: black; font-size: 11pt"> dare spiegazione di fenomeni o tradizioni </span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; color: black; font-size: 11pt">altrimenti</span><span style="line-height: 150%; font-family: 'Times New Roman','serif'; color: black; font-size: 11pt"> incomprensibili, indispensabile supporto alla critica testuale.</span></p>
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Мингазов, Шамиль Рафхатович. "БУЛГАРСКИЕ РЫЦАРИ ЛАНГОБАРДСКОГО КОРОЛЕВСТВА." Археология Евразийских степей, no. 6 (December 20, 2020): 132–56. http://dx.doi.org/10.24852/2587-6112.2020.6.132.156.

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Abstract:
Настоящая работа является первым общим описанием на русском языке двух некрополей Кампокиаро (Кампобассо, Италия) – Виченне и Морионе, датируемых последней третью VII в. – началом VIII в. Культурное содержание некрополей показывает прочные связи с населением центральноазиатского происхождения. Важнейшим признаком некрополей являются захоронения с конем, соответствующие евразийскому кочевому погребальному обряду. Автор поддержал выводы европейских исследователей о том, что с большой долей вероятности некрополи оставлены булгарами дукса–гаштальда Алзеко, зафиксированными Павлом Диаконом в VIII в. на территориях Бояно, Сепино и Изернии. Аналогии некрополей Кампокиаро с погребениями Аварского каганата показывают присутствие в аварском обществе булгар со схожим погребальным обрядом. Из тысяч погребений с конем, оставленных аварским населением, булгарам могла принадлежать большая часть. Авары и булгары составляли основу и правящую верхушку каганата. Народ Алзеко являлся той частью булгар, которая в 631 г. боролась за каганский престол, что указывает на высокое положение булгар и их большое количество. После поражения эта группа булгар мигрировала последовательно в Баварию, Карантанию и Италию. Несколько десятков лет проживания в венедской, а затем в лангобардской и романской среде привели к гетерогенности погребального инвентаря, но не изменили сам обряд. Булгары лангобардского королевства составляли новый военный слой, который представлял из себя профессиональную кавалерию, получивший землю. Эта конная дружина является ранним примером европейского феодального воинского и социального сословия, которое станет называться рыцарством. Библиографические ссылки Акимова М.С. Материалы к антропологии ранних болгар // Генинг В.Ф., Халиков А.Х. Ранние болгары на Волге (Больше–Тарханский могильник). М.: Наука, 1964. С. 177–191. Амброз А.К. Кинжалы VI – VIII вв, с двумя выступами на ножнах // СА. 1986. № 4. С. 53–73. 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Salbitano, Fabio, Livia Marchetti, Rafael Da Silveira Bueno, Gherardo Chirici, and Marco Marchetti. "Foreste a tavola:i consumi alimentari inducono la crescente deforestazione tropicale e sub-tropicale anche in Italia." L'Italia Forestale e Montana, 2021, 171–95. http://dx.doi.org/10.4129/ifm.2021.4.02.

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Abstract:
L’agricoltura costituisce da sempre una grande minaccia per gli ecosistemi naturali del nostro pianeta,e non solo in quanto attività umana essenziale per la produzione di cibo. Attualmente, in particolarenella regione tropicale e sub-tropicale, le attività agricole sono fattori di pressione cruciali per il mantenimentodei cicli di vita di ecosistemi essenziali per la biosfera, complessi e resilienti, come le foreste. Lesocietà contemporanee, essenzialmente urbane e sempre più disconnesse dai processi naturali ed ecologici,tendono a dimenticare, o semplicemente non considerare, le responsabilità di queste pressioni insostenibili.Tra le maggiori cause di deforestazione, quattro commodities rivestono un ruolo centrale:allevamento di bovini da carne, coltivazione della soia, produzione di olio di palma ed estrazione dilegname. I processi di produzione, trasformazione, trasporto e consumo di questi prodotti sono causa didegrado forestale e deforestazione come conseguenza diretta dell’espansione della frontiera agricola. Laletteratura scientifica recente dà sempre maggiore importanza al ruolo della deforestazione come unodei principali drivers del superamento dei planetary boundaries e alle connessioni economico-commercialie geo-ecologiche esistenti tra luoghi distanti del pianeta rispetto alla produzione, al consumoalimentare e al loro impatto ambientale e sociale. Il presente lavoro, basato su una ricerca bibliograficacondotta attraverso parole chiave inerenti i lavori scientifici sviluppati sull’argomento nell’ultimo ventennio,vuole contribuire all’approfondimento di tali connessioni e delle loro conseguenze, per far crescere laconsapevolezza dei cittadini e della stessa comunità scientifica. La revisione sistematica della letteraturarealizzata contribuisce a inquadrare le responsabilità “nascoste” nel consumo di molti prodotti alimentariche sono causa di scomparsa o degrado di ecosistemi naturali importantissimi per il pianeta, rafforzandola necessità di un cambiamento di paradigma per interrompere il circolo vizioso delle dinamicheurbano-rurale e nord-sud, ormai consolidate a livello globale.
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Dissertations / Theses on the topic "Frontiera di Produzione"

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Grigenti, Angela Elsa <1997&gt. "Arte e Intelligenza artificiale: esplorazione di una nuova frontiera di produzione culturale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20434.

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Abstract:
L’elaborato intende indagare l’evolvere delle sperimentazioni della tecnologia e, nello specifico, dell’intelligenza artificiale (Artificial Intelligence) nel campo artistico. Si analizzano le implicazioni filosofiche ed estetiche che l’intelligenza artificiale comporta nell’ambito dell’attività umana fin dalla sua creazione, in particolare per quanto riguarda il concetto di creatività intellettuale. Il focus è incentrato su alcuni artisti che, negli ultimi anni, si sono concentrati sull'utilizzo di sofisticati software di Intelligenza Artificiale per indagare i limiti e le opportunità della simbiosi tra l'artista e la macchina e le implicazioni estetiche e culturali che questi prodotti possono avere. Il lavoro degli AI-artists viene esplicitato attraverso l’analisi di diverse opere di tre artisti (Anna Ridler, Mario Klingemann e il collettivo Obvious), permettendo di comprendere in che modo l’intelligenza artificiale è percepita, utilizzata e accolta dai professionisti del settore. Vengono analizzati i contesti di produzione di tali opere che vedono la sinergia della scienza e dell’arte, ambiti che possiedono comunione di intenti e di ricerca ma diversità negli approcci. Si vede, inoltre, come il contesto influenzi in maniera significativa la figura dell’artista, sia nel suo percorso di formazione che nella ricerca artistica personale. Infine, si indagano le pressioni e i cambiamenti che il mondo del mercato artistico sta vivendo, sia per quanto riguarda il canale tradizionale delle aste sia per quanto riguarda il nascente mercato virtuale.
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Milano, Laura. "Applicazione di un modello di ottimizzazione bi-obiettivo per la progettazione di sistemi di produzione riconfigurabili." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
Nell’ultimo decennio lo scenario produttivo ha subito profonde mutazioni dovute all’insorgere di nuove caratteristiche di mercato quali una domanda variabile, necessità di flessibilità, cicli di vita dei prodotti sempre più brevi nonché personalizzazione di massa. In un contesto del genere le aziende manifatturiere, per poter salvaguardare la propria posizione competitiva, sono state costrette ad adottare nuovi paradigmi di produzione come i sistemi riconfigurabili di produzione (RMS-Reconfigurable Manufacturing Systems). La peculiarità di tali sistemi risiede nella capacità di cambiare rapidamente le loro strutture hardware e software, caratteristica che li rende idonei a soddisfare la produzione moderna. In aggiunta a tutto ciò va considerata anche l’attenzione odierna alle tematiche ambientali pronunciata in numerose iniziative e restrizioni legislative. L’obiettivo di questa tesi è quello di proporre un modello di ottimizzazione multi-obiettivo (MOO – Multi Objective Optimization) per la progettazione di sistemi riconfigurabili considerando, non solo la minimizzazione del tempo complessivo necessario alla movimentazione delle parti, dei moduli, e alla riconfigurazione delle macchine, ma anche la minimizzazione del consumo energetico dovuto sia processamento delle operazioni da parte delle macchine, sia al cambio configurazione. Tale modello è stato applicato ad un caso studio realistico che ha permesso di individuare un buon trade-off tecnico-ambientale.
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RUBERTI, MASSIMO. "Analisi manageriale delle risorse economiche delle società calcistiche." Doctoral thesis, Università di Pisa, 2019. http://hdl.handle.net/10281/356291.

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Abstract:
Il primo capitolo della tesi fornisce una rappresentazione complessiva del business calcistico. Si descrive l’evoluzione economico-giuridica delle società calcistiche in Italia, dando riscontro delle peculiarità che contraddistinguono questo settore e che lo rendono un business atipico. In aggiunta, sono esposte le disposizioni della UEFA per regolare i conti economico finanziari delle aziende calcistiche, il c.d. Fair Play Finanziario. Tale normativa UEFA ha certamente contribuito ad indirizzare l’attenzione scientifica e mediatica sui bilanci delle società di calcio europee. Sulla base di queste considerazioni, è stato sviluppato il secondo capitolo della ricerca che, attraverso un’analisi sull’efficienza produttiva delle squadre di Serie A, tenta di dare un contributo allo studio degli effetti del Fair Play Finanziario sul calcio italiano. La seconda parte della tesi (capitolo terzo e quarto) è un’ampia indagine empirica sul mercato del lavoro dei calciatori professionisti. In questa sezione si è cercato di descrivere il fenomeno economico del calcio attraverso diversi punti di vista: quello aziendale-manageriale, connesso alla prospettiva delle società calcistiche, e quello del calciatore professionista, che appartiene ad una categoria professionale peculiare che, grazie all’evoluzione digitale ed alla conseguente crescita dell’esposizione mediatica, vede accrescere la propria importanza come asset delle società di calcio.
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Book chapters on the topic "Frontiera di Produzione"

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Bilotta, Maria Alessandra. "Produzione libraria di frontiera nella Francia Meridionale. Il De mysterio cymbalorum ecclesiae di Arnaldo di Villanova (40. E. 3), conservato nella Biblioteca dell'Accademia dei Lincei e Corsiniana di Roma." In Textes et Etudes du Moyen Âge, 417–39. Turnhout: Brepols Publishers, 2006. http://dx.doi.org/10.1484/m.tema-eb.4.00256.

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Saccone, Giuseppe. "La biotecnologia, la produzione di cibo e la difesa da malattie: La difficile dialettica tra economia, salute dell’uomo e rispetto della natura." In Frontiere mobili, 129–40. Mimesis Edizioni, 2014. http://dx.doi.org/10.4000/books.mimesis.2873.

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Conference papers on the topic "Frontiera di Produzione"

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Decandia, Lidia. "Percorsi e terre di mezzo: dai cammini degli antenati ai luoghi dell'incontro e della festa contemporanei: il museo mater di Mamoiada." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7975.

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Abstract:
Il saggio intende raccontare l’esperienza svolta insieme a Studio Azzurro nella progettazione del Museo di archeologia e del territorio di Mamoiada. In questa esperienza attraverso l’uso di strumenti multimediali e interattivi si è lavorato per costruire non un luogo contemplativo, ma una vera e propria centrale “centrale di produzione di conoscenza memoriale e immaginativa”. Nel raccontare alcuni aspetti della storia di questo territorio, per individuare una possibile chiave interpretativa, siamo partiti dalle peculiarità di questo contesto e in particolare dal suo essere terra di confine e di frontiera, e in quanto tale, anche luogo di incontro e di scambio. Questa particolare identità di confine è diventata la chiave per rileggere la presenza di particolari luoghi "sacri" preistorici e contemporanei che popolano questo contesto. Si è scelto di narrare questo peculiare aspetto della storia del territorio utilizzando fonti documentarie e orali, messe insieme non con un andamento lineare e continuo, ma lavorando piuttosto, attraverso immagini poetiche e metaforiche per frammenti, montaggi, accostamenti delicati che, nel rompere ogni associazione sistematica, si richiamano l'un l'altro, più attraverso analogie che sequenze logiche. Abbiamo pensato di costruire un percorso che diventasse capace di mostrare più che di dire, di far lavorare l'immaginazione attraverso l'accostamento inusuale tra epoche differenti, tra l'arcaico e il contemporaneo; di aprire domande e di mettere sul tavolo questioni insolute anziché costruire teorie da difendere.
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