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Books on the topic 'Forme de pic'

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1

Commission, Monopolies and Mergers. Trusthouse Forte PLC and enterprises belonging to Hanson Trust PLC: A report on the merger situation. London: HMSO, 1987.

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2

Dickson, Ron. The great American moon pie handbook. Atlanta, Ga: Peachtree Publishers, 1985.

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3

Gense, Carol Dehler. Medical & Dental Associates, P.C. insurance forms preparation: ECT/PPO/03100/BP. 2nd ed. Cincinnati, OH: South Western Pub. Co., 1990.

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4

Chapman, Shirley. Medical & Dental Associates, P.C. insurance forms preparation: ECT/PPO/03100/BP. 3rd ed. Albany: Delmar Publishers, 1998.

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5

Scotland, Bank of. A new force in banking, good news for proprietors: Bank of Scotland merger with Halifax : your questions answered. Edinburgh: Bank of Scotland, 2001.

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6

R, Ricks Betty, and Medical and Dental Associates, eds. Medical and Dental Associates, P.C.: Procedures for completing medical and dental insurance forms. Cincinnati: South-Western Pub. Co., 1985.

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7

En pie de prosa: La otra vanguardia hispánica. Madrid: Iberoamericana, 2014.

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8

Kahwagi-Janho, Hany. Les chapiteaux corinthiens du Liban: Formes et évolution du Ier au IVe s. p.C. Bordeaux: Ausonius éditions, 2020.

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9

Magnaghi, Alberto, ed. La regola e il progetto. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-624-4.

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Abstract:
Il territorio, conteso tra mille interessi conflittuali, ha sempre più bisogno di una progettazione unitaria in quanto bene comune, alla scala in cui si abita, si lavora, si consuma: una scala che comprende luoghi urbani, reti di città, fiumi, valli, zone agricole, entroterra costieri. Rispetto al progetto architettonico e urbano, il progetto di territorio ha regole disciplinari molto più episodiche e settoriali. Esito toscano di una ricerca nazionale sul “progetto di territorio”, questo volume propone il concetto di bioregione urbana come metodologia atta ad integrare analisi e progetti su: i prerequisiti ambientali dell'insediamento, la riconfigurazione di sinergie fra città e campagna, il riequilibrio policentrico dei sistemi urbani, i sistemi economici ed energetici a base locale, le forme di autogoverno per uno sviluppo locale autosostenibile a partire dalle regole per la messa in valore dei beni patrimoniali del territorio.
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10

Quéré, Enora Le, and Grégory Bonnin. Pouvoirs, îles et mer: Formes et modalités de l'hégémonie dans les Cyclades antiques : VIIe s. a.C.-IIIe s. p.C. Bordeaux: Ausonius, 2014.

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11

Nigro, Giampiero, ed. Il commercio al minuto. Domanda e offerta tra economia formale e informale. Secc. XIII-XVIII / Retail Trade. Supply and demand in the formal and informal economy from the 13th to the 18th century. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-751-7.

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Abstract:
La distribuzione dei beni di consumo nell’Europa medievale e moderna era multiforme e coinvolgeva spazi e attori diversi. Nelle fiere e nei mercati, nelle botteghe più o meno grandi delle città si vendeva ogni tipo di derrate alimentari e di oggetti necessari alla vita quotidiana. Erano anche innumerevoli i piccoli ambulanti che tenevano banco per strada, i contadini che raggiungevano la città per offrire i prodotti dei loro orti o del pollaio, della caccia o della raccolta spontanea, passando di casa in casa. Mercanti ambulanti percorrevano con le loro balle e casse anche le vie meno frequentate, raggiungendo villaggi e frazioni disperse. Una grande molteplicità di attori economici che concorrevano assieme a raggiungere ogni tipo di consumatore, dai più agiati ai più umili. L’obiettivo del progetto di ricerca è stato quello di comprendere l’organizzazione economica e l’evoluzione di queste diverse forme di commercio al minuto. Sul piano dei risultati, i contributi raccolti in questo volume costituiscono la risposta storiograficamente più aggiornata ad alcune delle questioni proposte, come l’analisi dei legami tra le diverse scale spaziali (dalla bottega alle reti europee di mercanti ambulanti), del commercio formale e informale tra regola e pratica, della circolazione dei beni fra città e campagna, delle tensioni fra gli attori di questi scambi, le loro rivalità e i loro accordi, ma anche le attese dei consumatori e le esigenze dello stato, e degli effetti sull’organizzazione istituzionale e dei mestieri della distribuzione nel periodo compreso fra il Medioevo e il XVIII secolo.
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Eusebi, Mario, and Eugenio Burgio. Marco Polo. Le Devisement dou monde. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2018. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-223-9.

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Abstract:
Il testo del Devisement dou monde (o Milione, secondo la tradizione italiana) trasmesso dal codice parigino fr. 1116 rappresenta la forma linguisticamente più vicina alla superficie discorsiva originale dell’opera poliana. Dopo l’edizione del 2010 Mario Eusebi ne ha rivisto la lezione: il frutto di tale revisione (già disponibile al lettore nell’edizione digitale di Dei viaggi di Messer Marco Polo di Giovanni Battista Ramusio, in questa collana, vol. 5) torna alla tradizionale forma-libro, accompagnato dal glossario integrale e dagli indici dei nomi e dei toponimi, curati da Eugenio Burgio.
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13

Cavaciocchi, Simonetta, ed. Schiavitù e servaggio nell’economia europea SECC. XI-XVIII / Serfdom and Slavery in the European Economy 11th-18 th Centuries. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-562-9.

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Abstract:
Il volume esamina i rapporti di lavoro non contrattuali (schiavitù e servaggio) che a lungo contraddistinsero l’economia europea, sia pure con andamenti assai diversi nelle differenti aree. I saggi in esso contenuti esaminano la evoluzione del servaggio (visto come il lato economico del regime signorile) e delle diverse forme di sottomissione personale, fino alla vera e propria tratta degli schiavi, di cui i mercanti europei furono protagonisti, mettendo in luce una situazione assai più complessa e articolata di quanto gli schemi interpretativi tradizionali lasciassero intuire.
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Cipriani, Alberto, Alessio Gramolati, and Giovanni Mari, eds. Il lavoro 4.0. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-649-1.

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Abstract:
Le ricerche del presente volume si fondano sul nesso tra lavoro e Quarta Rivoluzione industriale. Su questo piano le domande sono numerose. Qual è la natura del lavoro 4.0? Qual è il rapporto tra rivoluzione tecnologica e occupazione? Quali sono i diritti del lavoro nell’epoca dei nuovi modelli di business? L’innovazione può essere implementata senza il superamento della subalternità novecentesca e l’approdo a nuove forme di libertà e responsabilità del lavoro? La digitalizzazione e le nuove forme di organizzazione dell’impresa mutano i rapporti di lavoro e favoriscono nuove forme di collaborazione e di conflitto? La formazione, la qualità e la libertà nel lavoro sono più importanti del salario? La progettazione e il design dell’impresa come si pongono nei confronti della tecnologia e del lavoro? La digitalizzazione spinge l’economia della conoscenza a determinare nuove forme di lavoro? Quali progetti da parte dei soggetti coinvolti, a cominciare dai lavoratori, perché queste trasformazioni siano un passo avanti nelle condizioni di lavoro e nelle relazioni industriali? Queste e molte altre domande sono alla base dei saggi raccolti nel volume cui hanno collaborato autori di diversa formazione ed esperienza: accademici, giornalisti, imprenditori, manager, operatori, sindacalisti e rappresentanti sindacali.
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Pratolini, Vasco. L’ammuina. Edited by Maria Carla Papini. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-529-6.

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Abstract:
È alla fine degli anni Quaranta che Vasco Pratolini inizia a concepire il progetto di quel “romanzo napoletano” che persegue almeno sino al gennaio del 1952. Ripetutamente annunciato all’editore Vallecchi come imminente, il romanzo, a più riprese e in vario modo ideato, non fu mai pubblicato e, forse, come tale, neppure scritto. Tuttavia quel progetto torna ad affiorare e perfino a realizzarsi nel testo de L’ammuina, il trattamento che Pratolini scrive, agli inizi degli anni Sessanta, per il film di Nanni Loy, Le quattro giornate di Napoli. Ulteriore esempio dell’attività dello scrittore nel mondo del cinema, L’ammuina, a distanza di oltre cinquant’anni dalla sua stesura e dall’uscita del film, assume una dimensione del tutto autonoma rispetto alla sua originaria destinazione, tanto da poter apparire come il “romanzo napoletano” di Pratolini, quello che l’autore di Cronache di poveri amanti, di Metello, Lo scialo, Allegoria e derisione, e di tanti altri romanzi e racconti che hanno dato lustro alla nostra narrativa, aveva vagheggiato e che ora ci appare, sia pure in altra forma, nelle pagine de L’ammuina.
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Becucci, Stefano, ed. Oltre gli stereotipi. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-764-1.

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Abstract:
Il volume raccoglie una serie di scritti di Renzo Rastrelli (1948-2008), a lungo docente di Storia politica e diplomatica dell’Asia orientale presso la facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze. L’antologia di testi mette in evidenza alcuni aspetti salienti del lavoro scientifico dell’autore: l’analisi, di là da stereotipi di senso comune, sull’immigrazione cinese in Italia; le dinamiche interne circa le modalità associative e le forme di interlocuzione che le comunità cinesi hanno con la società italiana; infine, il contesto sociale più ampio nel quale si trovano i migranti cinesi, richiamando l’attenzione sull’intreccio fra normative restrittive all’ingresso e facilitazione di pratiche illegali, che coinvolgono sia cittadini cinesi che italiani.
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Église catholique. Pape (1846-1878 : Pie IX). Lettre apostolique de Notre Saint Père le pape Pie IX: Accordant à tous les fidèles du Christ l'indulgence plénière en forme de jubilé, à l'occasion du concile œcuménique. [S.l: s.n., 1987.

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18

Grévin, Benoît. Al di là delle fonti ‘classiche’. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-448-6.

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Abstract:
Lo studio stilistico delle Lettere di Dante è fino ad ora stato condotto in un’ottica che mirava soprattutto a individuare le specificità del suo latino. Tale prospettiva ha forse contribuito a occultare un’altra possibilità: quella d’iscrivere la retorica dantesca nella cultura del tempo attraverso una messa a fuoco più sistematica dei tratti comuni con la prassi epistolare di un lungo Duecento. Effettuato a partire da una base di oltre duemila testi, questo saggio riporta alla luce diversi tratti ‘semi-formularistici’, spesso legati al cursus, comuni a Dante e alla prassi dell’ars dictaminis siciliana, papale, comunale che lo ispirò.
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Bertelé, Matteo. Pavel Florenskij tra Icona e Avanguardia. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-350-2.

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Abstract:
La figura e il pensiero di Pavel Florenskij (1882-1937), il ‘Leonardo da Vinci russo’, godono da tempo di grande attenzione nel nostro Paese. Lo confermano gli atti del convegno internazionale promosso nel 2012 dal Centro Studi sulle Arti della Russia (CSAR) dell’Università Ca’ Foscari Venezia, quando studiosi provenienti da Italia, Russia, Stati Uniti e Gran Bretagna hanno ragionato sul fondamentale contributo offerto dal pensatore russo allo studio e alla valorizzazione della cultura figurativa russa dalle origini fino alla contemporaneità d’allora, con una particolare attenzione verso le sue forme espressive più genuine come l’Icona e l’Avanguardia storica. Il volume presenta le riflessioni critiche di quegli autorevoli studiosi, qui raccolte nelle rispettive lingue madri, all’insegna, secondo lo spirito della lezione florenskiana, di una stimolante intertestualità linguistica, disciplinare e metodologica.
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Zorzi, Andrea, ed. Storia di un dottorato: storia medievale nell'Università di Firenze. Florence: Firenze University Press, 2003. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-100-7.

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Abstract:
Il Dottorato di ricerca in Storia medievale dell'Università di Firenze è uno dei più antichi dell'università italiana. Fondato nel 1983 da Girolamo Arnaldi, Elio Conti e Raoul Manselli, ha attivato tutti i cicli dei corsi, conseguendo risultati di rilievo nell'attività di ricerca. Nel corso del tempo una sessantina di giovani studiosi e una ventina di docenti hanno dato corpo a un'esperienza umana e intellettuale basata sul confronto e sull'accettazione di punti di vista diversi. Ne è qui ripercorsa, in forma sintetica, la storia dei primi vent'anni, dando conto delle attività promosse e delle ricerche condotte, e raccogliendo i profili scientifici e la bibliografia di ciascun membro.
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di Pagolo Morelli, Giovanni. Ricordi. Nuova edizione e introduzione storica. Edited by Claudia Tripodi. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-913-3.

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Abstract:
I Ricordi di Giovanni di Pagolo Morelli, da tempo noti agli storici, sono qui pubblicati per la prima volta in versione integrale e linguisticamente fedele al testo originale del manoscritto. A questa nuova edizione critica si accompagna un lungo saggio introduttivo sull’autore, sugli intenti della sua opera e sugli esiti che essa ebbe presso gli eredi cui era destinata. I 74 anni vissuti da Giovanni Morelli dagli anni ’70 del Trecento alla metà degli anni ’40 del secolo successivo attraversano un arco temporale decisivo per la storia fiorentina, segnato da una forte mobilità sociale di cui i Morelli, famiglia dalle origini modeste, furono protagonisti. La lettura dei Ricordi, unita all’analisi della corposa documentazione superstite a carico dell’autore e della sua casa, aiutano a comprendere la forte spinta all’ascesa sociale che animò il Morelli e le ragioni dell’affermazione dei suoi discendenti nel panorama delle famiglie più in vista del tardo Quattrocento a Firenze.
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22

K, Mih Clement, ed. Thomas N. Ediage: "my call to the ministry of the church was not a direct one-- " : the former synod clerk of the PCC telling his life history. [Douala, Cameroon: s.n.], 2001.

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23

Müller, Andreas. Protecting the integrity of a written agreement: A comparative analysis of the parol evidence rule, merger clauses and no oral modification clauses in U.S., English, German and Swiss law and international instruments (CISG, PICC, PECL, DCFR and CESL). The Hague, The Netherlands: Eleven International Publishing, 2013.

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24

Alberti, Alberto, Marcello Garzaniti, and Stefano Garzonio, eds. Contributi italiani al XIII Congresso internazionale degli Slavisti. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-724-1.

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Abstract:
I Contributi italiani al XIII Congresso Internazionale degli Slavisti (Ljubljana, 15-21 agosto 2003) ebbero una circolazione molto limitata tra i partecipanti al congresso e la cerchia ristretta degli addetti ai lavori. Considerato l’alto valore scientifico dei singoli contributi, ai quali si continua a fare riferimento nella letteratura di ambito slavistico, si è deciso di pubblicare questi atti nella collana “Biblioteca di Studi Slavistici” anche per festeggiare i dieci anni della sua esistenza. Di fronte a una consolidata tradizione di studi in ambito filologico e letterario la slavistica italiana di inizio millennio si è trovata di fronte a nuove esigenze. Da una parte si è affermata una nuova generazione di linguisti, che hanno sviluppato una serie di ricerche innovative sulle lingue slave, soprattutto in ambito contrastivo. Dall’altra si sono sviluppate nuove piste di ricerca nella letteratura contemporanea, soprattutto in relazione alle più recenti circostanze storiche che hanno visto negli stessi paesi slavi profonde trasformazioni culturali con la necessità di ricostruire consolidati canoni letterari anche sulla base della letteratura dell’emigrazione. La stessa ricerca filologica ha saputo interrogarsi nuovamente sul proprio ruolo riprendendo in una forma diversa questioni tradizionali come la questione cirillo-metodiana, il problema delle citazioni bibliche o il dibattito sulla Slavia latina e la Slavia ortodossa, come pure le più tradizionali questioni di ecdotica manifestando una nuova sensibilità a cominciare dalle tematiche religiose. Alberto Alberti è ricercatore di Slavistica presso l’Università di Bologna.
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Beattie, R. Mark, Anil Dhawan, and John W.L. Puntis. α‎1-antitrypsin deficiency. Oxford University Press, 2011. http://dx.doi.org/10.1093/med/9780198569862.003.0049.

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Abstract:
Clinical features 354Management 355Liver disease in other forms of α‎1-AT deficiency 355α‎1-Antitrypsin (α‎1-AT) is a 55 kD glycoprotein produced predominantly by hepatocytes, alveolar macrophages and intestinal endothelial cells. It acts as a protease inhibitor during an acute-phase response. It can be electrophoretically differentiated into four main variants: PiM (normal), PiZ, PiS, and Pi Null (abnormal). There are >80 other rare, clinically irrelevant, variants. ...
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26

America, Printing Industries of. Pia Ratios Forms & Document Printers (Pia Ratios Series). Graphic Arts Technical Fndtn, 2001.

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27

Staff, PIA. 1999 PIA Ratios: Business Forms Ratios (PIA Ratios Series). Gatfpress, 1999.

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28

Teitelbaum, Michael. Pie-Rat's Revenge! (Garfield's Pet Force). Scholastic, 1998.

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29

Little, Jean, and Michael Teitelbaum. Pie-Rat's Revenge! (Garfield's Pet Force). Turtleback Books Distributed by Demco Media, 2002.

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30

2003-2004 Pia Ratios Forms and Document Printers (Gatf/Pia Ratios). Graphic Arts Technical Fndtn, 2003.

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31

Hagar H/piece Of Pie! Jove, 1990.

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32

Jacobson, David, Bill Woodman, John Klossner, Mike Lynch, and Jeff Pert. Lobster Therapy & Moose Pick-Up Lines. Down East Books, 2018.

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33

Davis, Nancy. Pie-Rat's Revenge! Garfield's Pet Force, Book 2. Troll Communications, 2002.

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McNamee, John. Goldilocks and the Infinite Bears: A Pie Comics Collection. Oni Press, Incorporated, 2018.

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Goldilocks and the Infinite Bears: A Pie Comics Collection. Lion Forge, 2018.

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Flores, Edward Orozco. "Jesus Saved an Ex-Con". NYU Press, 2018. http://dx.doi.org/10.18574/nyu/9781479884148.001.0001.

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Abstract:
This book presents two cases of faith-based community organizing for and among the formerly incarcerated. It examines how the Community Renewal Society, a protestant-founded group, and LA Voice, an affiliate of the Catholic-Jesuit-founded PICO National Network, foster faith-based community organizing for the formerly incarcerated. It conceptualizes the expanding boundaries of democratic inclusion—in order to facilitate the social integration of the formerly incarcerated—as prophetic redemption. It draws from participant observation and semistructured interviews to examine how the Community Renewal Society offered support for the Fighting to Overcome Records and Create Equality (FORCE) project, while LA Voice offered support for the Homeboy Industries–affiliated Homeboys Local Organizing Committee (LOC), both as forms of prophetic redemption. Both FORCE and the Homeboys LOC were led by formerly incarcerated persons, and drew from their parent organizations’ respective religious traditions and community organizing strategies. At the same time, FORCE and Homeboys LOC members drew from displays learned in recovery to participate in community organizing. The result was that prophetic redemption led to an empowering form of social integration, “returning citizenship.”
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37

Slott, Dan. The Ren & Stimpy Show: Pick of the Litter. Marvel Entertainment Group, 1993.

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38

Milani, Melissa Angela. Sport e inclusione. Bononia University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.30682/alph08.

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Abstract:
Malgrado il persistere di pregiudizi difficili da scardinare, nel corso degli ultimi anni il tema dell’inclusione delle persone disabili ha conquistato sempre più spazio nel dibattito nazionale e internazionale. Attraverso il concetto di inclusione si afferma la necessità di sostituire l’ormai desueto paradigma medico-assistenziale con un approccio egalitario, che mira a identificare e a rimuovere le forme di emarginazione sociale di cui le persone con disabilità soffrono quotidianamente. Forte di queste premesse, il volume indaga nuove strategie di partecipazione e di emancipazione sociale per giovani disabili, riconoscendo non solo nella scuola, ma anche nello sport e nell’educazione fisica uno strumento di inclusione dal notevole potenziale.
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Millares, Selena. En Pie de Prosa: La Otra Vanguardia Hispánica. Iberoamericana Editorial Vervuert, 2014.

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Palma Martínez, Juana, and Bastienne Caroline Schlegel Heldt. Manual de recolección sustentable de tallos de Pil-Pil Voqui. INFOR, 2016. http://dx.doi.org/10.52904/20.500.12220/30350.

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Abstract:
En este documento se entrega información del hábitat donde crece la especie, su forma de crecimiento y reproducción y los criterios definidos en conjunto con los artesanos/as de Pil Pil Voqui para que la recolección de la fibra se realice de manera sustentable.
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41

Mordden, Ethan. Pick a Pocket Or Two. Oxford University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780190877958.001.0001.

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Abstract:
This book tells the full history of the British musical, from The Beggar's Opera (1728) to the present, by isolating the unique qualities of the form and its influence on the American model. To place a very broad generalization, the American musical is regarded as largely about ambition fulfilled, whereas the British musical is about social order. Oklahoma!'s Curly wins the heart of the farmer Laurey—or, in other words, the cowboy becomes a landowner, establishing a truce between the freelancers on horseback and the ruling class. Half a Sixpence, on the other hand, finds a working-class boy coming into a fortune and losing it to fancy Dans, whereupon he is reunited with his working-class sweetheart, his modest place in the social order affirmed. Anecdotal and evincing a strong point of view, the book covers not only the shows and their authors but the personalities as well—W. S. Gilbert trying out his stagings on a toy theatre, Ivor Novello going to jail for abusing wartime gas rationing during World War II, fabled producer C. B. Cochran coming to a most shocking demise for a man whose very name meant “classy, carefree entertainment.”
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Kelly, Walt. Pogo the Complete Syndicated Comic Strips: Pockets Full of Pie. Fantagraphics Books, 2020.

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Franckx, Erik, and Marco Benatar. Non-Participation in Compulsory Procedures of Dispute Settlement. Oxford University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780198816423.003.0010.

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Abstract:
Erik Franckx and Marco Benatar consider the peculiar backlash in the form of states rejecting the jurisdiction of international courts and tribunals (ICs). They discuss how the People’s Republic of China (PRC) rejected jurisdiction in the Philippines v PRC arbitration. The authors draw comparisons with how the Russian Federation rejected the jurisdiction of an arbitration panel in the Arctic Sunrise case. But both states participated in the peculiar form of forwarding ‘position papers’. This allows states new modes of influencing the bench without formally participating in the proceedings, argues Franckx and Benatar. This may tempt other states to apply a similar approach. For example, Croatia has presented its views to an arbitration panel in a dispute with Slovenia, despite its non-participation after irregularities by one of the arbitrators. The PRC and the Russian Federation have also issued a joint declaration encouraging non-participation in international legal proceedings.
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Stefan, Vogenauer. Ch.1 General Provisions, General Provisions I: Arts 1.1–1.3—Fundamental principles, Art.1.2. Oxford University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.1093/law/9780198702627.003.0006.

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Abstract:
This commentary focuses on Article 1.2, which spells out a fundamental principle of contract law: the principle of freedom from form, or ‘principle of informality’. No contract, statement, or other act made under the UNIDROIT Principles of International Commercial Contracts (PICC) requires a particular formality in order to be valid and enforceable; it is sufficient if these are made orally or by mere conduct. While the PICC admit for exceptions to some of their other fundamental contract law principles, the principle of freedom from form is executed in the purest form possible. It applies to the formation of contracts as well as to their subsequent modification and termination, it is reinforced by Art 3.1.2, and there is not a single exception to it. Art 1.2 covers relevant and mandatory formal requirements, formal requirements agreed by the parties, and the concept of ‘writing’.
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Solène, Rowan. Ch.5 Content, third party rights and conditions, s.3: Conditions, Art.5.3.5. Oxford University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.1093/law/9780198702627.003.0105.

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Abstract:
This commentary focuses on Article 5.3.5 of the UNIDROIT Principles of International Commercial Contracts (PICC) concerning restitution in case of fulfilment of a resolutive condition. A contract or obligation that is subject to a resolutive condition comes into existence and effect from the moment the contract is formed. It operates largely in the same way as a contract or obligation that is not conditional, except that it is susceptible to being discharged upon the fulfilment of the condition. If the condition is fulfilled, the suspension comes to an end. The contractor obligation that had hitherto been in force ceases to have effect. Art 5.3.5 deals with the restitutionary consequences of a contract or obligation being discharged in such circumstances. This commentary discusses the scope of Art 5.3.5, restitution where the resolutive condition operates prospectively or retroactively, and the meaning of the phrase ‘with appropriate adaptations’.
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46

Rasia, Carlo. La crisi della motivazione nel processo civile. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg283.

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Abstract:
La crisi della motivazione diventa un nuovo e diverso fenomeno di “patologia giudiziaria”, in quanto i rimedi apprestati dalle recenti riforme normative – sulla struttura, sul contenuto e sul controllo motivazionale delle sentenze – non riescono a fornire una soluzione al problema generale dell’aumento del carico giudiziario, il quale continua a trovare il principale “collo di bottiglia” nel momento della redazione della parte motiva della decisione. L’idea di riconoscere uno stretto legame tra completezza argomentativa e correttezza della motivazione – frutto di una cultura crociana ispirata all’eleganza estetico-letteraria – non risulta più attuale ed è destinata al tramonto, poiché non giova innanzitutto all’efficacia e ai tempi della giustizia. Si sta facendo oggi avanti l’idea di una motivazione che punta più al rafforzamento del proprio profilo funzionale che di quello formale: flessibile, deformalizzata ed improntata a conciliare i bisogni di effettività della tutela delle parti con le esigenze di efficienza del sistema. Si cerca, infatti, di rendere una motivazione comprensibile ed idonea ad esplicitare il ragionamento decisorio ma, al contempo, di giungere alla conclusione della lite in tempi ragionevoli. In questo volume, l’autore, dopo un’attenta analisi della disciplina vigente e della giurisprudenza di legittimità, propone una lettura sistematica della motivazione all’interno di una più ampia visione del nostro sistema processuale contemporaneo, giungendo al risultato che essa è, da un lato, in crisi, ma dall’altro, comincia a rinascere a nuova vita, ponendosi più in linea con le molteplici forme e contenuti che caratterizzano oggi la decisione giudiziaria. Un costrutto motivazionale, dunque, sempre più vicino a un processo civile prossimo a lasciare modelli rigidi per schemi flessibili e semplificati, nel quale si affida al giudice e alla sua sensibilità il potere di calibrare anche il momento decisorio, rendendolo più aderente allo scopo del singolo processo
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47

Bianca, Concetta. Domicilium sapientiae. Studi sull’Umanesimo italiano. Edited by Luca Boschetto, Jeroen De Keyser, Fabio Della Schiava, and Clementina Marsico. LYSA, 2021. http://dx.doi.org/10.54179/2103.

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Abstract:
La raccolta di saggi di Concetta Bianca illustra quattro decenni di appassionata e originale ricerca nel campo della filologia e della letteratura umanistica. La selezione riunisce alcuni dei suoi contributi più rappresentativi, rimasti fino a oggi disseminati in sedi differenti, e spazia tra luoghi e momenti fondamentali dell’Umanesimo italiano, ricostruendo ambienti, dibattiti filologici, vicende di uomini, libri e biblioteche. Domicilium sapientiae contiene ventuno saggi pubblicati fra il 1980 e il 2020, riproposti in una nuova veste editoriale. Essi sono preceduti da un Omaggio di John Monfasani e dalla Bibliografia completa degli scritti di Concetta Bianca. La pubblicazione onora il momento in cui la studiosa lascia la cattedra dell’Università di Firenze, dove ha insegnato per quasi trent’anni, facendo sì che la sua voce, capace di segnare in modo profondo gli studi sull’Umanesimo, possa risuonare più forte e più a lungo tra le generazioni che in questo campo lavoreranno negli anni a venire.
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Estado actual de la aplicación de los componentes básicos de prevención y control de infecciones en la Región de las Américas. Pan American Health Organization, 2022. http://dx.doi.org/10.37774/9789275324974.

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Abstract:
La prevención y control de infecciones (PCI) es una estrategia fundamental para reducir las infecciones asociadas a la atención de salud, hacer frente a la propagación de microorganismos resistentes a los antimicrobianos, y mitigar las epidemias y pandemias futuras. En esta publicación sobre el estado actual de la aplicación de los componentes básicos de PCI en la Región de las Américas, se muestra un panorama de la aplicación de programas de control de infecciones en los últimos años y, principalmente, su evolución como respuesta a la pandemia de COVID-19. Como parte del ejercicio de mapeo, se analizaron 299 iniciativas de PCI validadas de manera oficial por 30 países y territorios de las Américas. Entre ellas se incluyen programas de PCI, directrices de PCI, políticas o programas de formación y capacitación del personal de salud, y directrices para la vigilancia y contención de las infecciones asociadas a la atención de salud. La búsqueda se realizó hasta diciembre del 2020 a través de diferentes fuentes de información y en los sitios web oficiales de las autoridades normativas competentes, que validaron las iniciativas durante el primer cuatrimestre del 2021. La pandemia ha puesto de manifiesto las brechas presentes en este ámbito a nivel nacional y en los establecimientos de salud. Si se logra eliminarlas, la Región de las Américas garantizará no solo la seguridad de las personas usuarias de los servicios de salud sino también de quienes proveen su cuidado. Este informe forma parte del empeño continuo de la Organización Panamericana de la Salud para fortalecer la PCI en los países y facilitará la reflexión sobre las medidas requeridas para construir sistemas de salud más resilientes.
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Pascal, Pichonnaz. Ch.7 Non-performance, s.1: Non-performance in general, Art.7.1.7. Oxford University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.1093/law/9780198702627.003.0134.

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Abstract:
This commentary analyses Article 7.1.7 of the UNIDROIT Principles of International Commercial Contracts (PICC) concerning force majeure. According to Art 7.1.7, force majeure can be broadly defined as ‘the result of an impediment beyond a party's control and which that party could not reasonably have taken into account at the time of conclusion of the contract, or have avoided or overcome it or avoided or overcome its consequences on the ability to perform’. In other words, when non-performance is triggered by an event which could be qualified as force majeure, the obligor is no longer liable for damages. However, force majeure does not remove the ‘non-performance’ as such; as a consequence, the aggrieved party still has the right to terminate the stranded contract. This commentary discusses the relationship between the application of force majeure clauses and contractual practice, Art 7.1.7(1) as a default rule, consequences of force majeure, and burden of proof relating to force majeure.
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Martelloni, Federico. Lavoro coordinato e subordinazione. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg264.

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Abstract:
A dieci anni dall’introduzione di un istituto molto controverso come il lavoro a progetto, e all’indomani della sua recente rivisitazione, questo studio monografico prova a fornire risposta agli interrogativi che hanno percorso e diviso la dottrina e la giurisprudenza lavoristica alle prese con un nuovo assetto delle forme di lavoro. Dopo aver tracciato una «genealogia» del lavoro autonomo coordinato, l’Autore ne indaga natura e funzione, approfondendo come sua variante oggi dominante le collaborazioni a progetto. All’esito della ricerca, ricca di riscontri comparatistici e applicativi, il coordinamento attivo del collaboratore si presenta non solo come la cifra identificativa di una specifica tipologia di lavoro, ma assume anche un più generale valore paradigmatico. Il lavoro coordinato viene, così, ad interferire con le nozioni archetipiche di autonomia e subordinazione, fino a ridisegnare i contorni della «grande dicotomia» del diritto del lavoro, innovandone nel profondo l’assetto sistemico, in termini più adeguati alle trasformazione intervenute nel quadro economico-produttivo.
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