Books on the topic 'Formazione di secondo livello'

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1

Ciao, come stai?: Corso di lingua italiana per studenti stranieri di secondo livello con esercizi. Firenze: MIR, 2003.

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2

Il troppo e il vano: Percorsi di formazione linguistica nel secondo Ottocento. Firenze: Franco Cesati editore, 2014.

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3

Lorenzo, Blini, ed. Due: Corso comunicativo di italiano per stranieri : secondo livello : libro degli esercizi e sintesi di grammatica. 2nd ed. Roma: Bonacci, 1994.

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4

Donato, Sandro. Sviluppo sostenibile e trasformazioni del territorio: Un approccio metodologico alla pianificazione di secondo livello : la nuova Provincia di Vibo Valentia. Reggio Calabria: Laruffa, 1998.

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5

Gensini, Gian Franco, and Augusto Zaninelli, eds. Progetto RIARTE. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-906-1.

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Abstract:
Le malattie cardiovascolari rappresentano un’area clinica in cui maggiormente si avverte la necessità dello sviluppo di risposte assistenziali efficaci e sostenibili, nel cui ambito lo specialista deve svolgere un ruolo determinante, contribuendo a mettere in atto strategie gestionali condivise dalle diverse professionalità sanitarie e sostenute a livello istituzionale. I 200 casi clinici riportati dal progetto RIARTE sono, senza dubbio, una fotografia fedele, reale e pratica della realtà clinica in Italia per quanto attiene alle due categorie osservate: pazienti con rischio cardio e cerebrovascolare superiore al 20% secondo le tabelle del rischio SCORE e pazienti con ipertensione di difficile controllo. In entrambi i casi clinici l’adozione, nelle misure farmacologiche, della terapia a base di calcio-antagonisti diidropiridinici è apparsa efficace, sicura, di facile associazione con altre terapie e caratterizzata da un rapporto costo-efficacia particolarmente favorevole.
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6

Andrei, Chiara, ed. Le corrispondenze familiari nell'archivio Dessí. Florence: Firenze University Press, 2003. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-268-4.

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Abstract:
Il volume consente di ricostruire, in un preciso contesto storico-geografico (quello della Sardegna degli anni Trenta e Quaranta, della Pisa della Scuola Normale, della Ferrara del primo dopo-guerra) la formazione di una personalità e il suo avviarsi verso la scrittura. Intorno alla figura di Giuseppe Dessí, uno dei narratori più raffinati e appartati del nostro secondo Novecento, si profilano quelle del padre, del fratello, delle compagne, degli amici. Un mondo da scoprire nella complessità dei rapporti, grazie alle oltre 1400 lettere conservate all'Archivio Contemporaneo del Gabinetto Vieusseux di Firenze, di cui qui si offre la schedatura ed un ampio regesto di contenuti.
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7

Corsi, Cecilia, and Annick Magnier, eds. L’Università allo specchio. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-389-6.

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Abstract:
Questo secondo volume dei Quaderni “Cesare Alfieri” intende offrire una riflessione su alcuni aspetti di fondo inerenti il nostro sistema universitario. E fra i tanti profili meritevoli di attenzione, il Comitato scientifico ha deciso di privilegiare il tema del rapporto tra università e sviluppo economico e sociale. Di fronte alle trasformazioni e al drammatico ridimensionamento del sistema di educazione superiore, come poter ribadire la centralità della formazione del ‘capitale umano’ per la crescita e la coesione di una società? I saggi contenuti nel volume, ciascuno dal proprio punto di vista, propongono interessanti spunti di approfondimento e di dibattito per cercare di comprendere come meglio possono, oggi, le università, con le risorse pubbliche ridotte, il grado di autonomia limitato, le incerte relazioni con gli altri attori, nazionali e locali, di cui dispongono, contribuire allo sviluppo economico e sociale di un paese nel quale le disuguaglianze territoriali e sociali si stanno approfondendo.
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8

Barletti, Luigi, and Giorgio Ottaviani, eds. Il premio Laboratorio Matematico “Riccardo Ricci” 2014-2016. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-939-3.

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Abstract:
Si può comprendere la matematica con forbici, colla, spago e mattoncini da costruzione? Questo volume, che presenta quasi tutte le opere in concorso nelle edizioni 2014 e 2016 del Premio Laboratorio Matematico Riccardo Ricci, racconta come ciò sia possibile, anche attraverso le tecnologie più avanzate come il laser. I lavori presentati sono prodotti da gruppi di studenti della scuola superiore di secondo grado, con la supervisione dei docenti che ne hanno curato personalmente la stesura. Sono opere ricche di creatività e fantasia, la cui lettura è consigliata ai docenti interessati all’approccio laboratoriale alla matematica e a tutti gli appassionati e cultori della materia. Il Premio ricorda lo spirito didattico di Riccardo Ricci (1953-2013), docente di Sistemi dinamici presso l’Università di Firenze e punto di riferimento nella comunità matematica fiorentina, grazie anche al suo ruolo di referente del Progetto Lauree Scientifiche e di docente nei corsi di formazione per gli insegnanti.
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9

Moretti, Anna, and Francesco Zirpoli. Osservatorio sulla componentistica automotive italiana 2021. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-564-3.

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Abstract:
Nel 2021 il mondo ha dovuto fare i conti per il secondo anno di fila con la crisi sanitaria ed economica determinata dalla diffusione del virus COVID-19. Per l’industria dell’auto la crisi ha prodotto una serie di effetti sia sull’offerta sia sulla domanda, tra cui la crisi dei semiconduttori, l’incertezza economica legata alla crisi sanitaria, e la decisa accelerazione, a trazione EU, della transizione verso la mobilità elettrica. Per la filiera automotive italiana, ulteriori incognite sono legate alla formazione di Stellantis e il conseguente spostamento del baricentro decisionale fuori dall’Italia. Il quadro che emerge dal rapporto 2021 dell’Osservatorio è quello di una filiera i cui risultati in termini di fatturato, produzione ed export continuano ad essere in contrazione, e che necessita con urgenza dell’avvio di un programma di investimenti pubblici per sostenere l’attrattività di investimenti privati in Italia, e del rilancio dei poli italiani di eccellenza attraverso nuovi investimenti in ricerca e sviluppo, struttura manageriale, risorse finanziarie e una rinnovata capacità di ‘fare rete’.
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10

Germanà, Maria Luisa, ed. Permanenze e innovazioni nell'architettura del MediterraneoMediterranean Architecture between Heritage and Innovation. Florence: Firenze University Press, 2011. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-007-5.

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Abstract:
Il volume offre numerosi spunti sul tema Permanenze e innovazioni nell'architettura del Mediterraneo, dimostrandone l'ampiezza di aspetti riconducibili alla Tecnologia dell'architettura, di cui si evidenzia la flessibilità dei confini disciplinari con riferimento ai diversi significati assumibili dal concetto di risorsa. Letta in continuità con le precedenti pubblicazioni Osdotta, questa consente di seguire quanto si va sviluppando nel terzo livello di formazione in un momento particolarmente critico per l'istituzione universitaria, continuando a porre l'accento sul nodo domanda/offerta di ricerca, nel confronto con altre istituzioni e con il mondo della produzione di settore, nell'attuale scenario dominato da trasformazioni sempre più rapide e incisive. La qualificazione dei corsi di dottorato, attraverso la riflessione sugli esiti immediati e a lungo termine, parallelamente alla precisazione dei contenuti identitari del settore disciplinare, restano le principali sfide da continuare ad affrontare. This publication provides considerable material for reflection on the subject of Mediterranean Architecture between Heritage and Innovation, demonstrating the wide range of aspects linked to Architectural Technology, in which one is struck by the flexibility of the disciplinary boundaries with regard to the various meanings that can be applied to the concept of resource. Taken together with the previous publications of Osdotta, this consents one to trace the developments in the third level of education at a particularly critical time for the university institution; the emphasis continues to be placed on the crucial issue of supply/demand of research; the situation is compared with other institutions and with the world of production in this sector, in a present-day scenario dominated by ever more rapid and incisive transformations. The main challenges left to be faced are to improve the quality of PhD courses, after due reflection on the immediate and long-term results, whilst defining more precisely the identitary contents of the disciplinary sector.
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11

Vannini, Guido, ed. Florentia. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-509-8.

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Abstract:
Il terzo volume di Florentia prosegue la serie periodica di studi legati alle attività di formazione della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Ateneo fiorentino. Gli studi selezionati costituiscono elaborazioni tratte dalle migliori dissertazioni di diploma redatte dagli allievi negli ultimi anni, secondo criteri che privilegiano gli elementi di maggiore innovatività tematica e saldezza metodologica. I saggi rappresentano gli indirizzi fondamentali della Scuola: pre-protostorico, orientalistico, ‘classico’ (nelle sue varie componenti, greco-romana ed etrusco-italica), medievista. Gli autori provengono da Atenei di tutto il Paese: una varietà che tuttavia lascia trasparire il connotato culturale di fondo che caratterizza la Scuola archeologica fiorentina, a partire dalla lezione dei fondatori della Scuola, i non dimenticati Paolo Emilio Pecorella e Luigi Beschi, alla cui memoria questo volume è dedicato. La consuetudine fra docenti (in buona parte giovani anch’essi) ed allievi costituisce una comunità di studi che si vale di un coordinamento strutturale con le altre Scuole di Specializzazione dell’Ateneo dedicate ai Beni Culturali territoriali (Archeologia, Storia dell’Arte, Architettura); con scelte proiettate anche in una dimensione pubblica in rapporto a temi dell’attuale società civile – dall’incidenza sociale del ruolo dell’archeologo militante, all’apporto identitario di un’‘archeologia pubblica’ in una società che muta rapidamente, fra ‘nuovi italiani’ e uso sociale della cultura; al nuovo ruolo dell’archeologia (e non solo) – anche in contesti di crisi, non solo internazionali.
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12

Marcantonini, Gina. Traforo Che Passione : Corso Di Traforo Su Plastica: Secondo Livello. Independently Published, 2020.

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Paragano, Lizi. Mandala. Un Viaggio Alla Scoperta Di Sé. Guida Al Mandala. Manuale per la Costruzione Di Primo e Secondo Livello. Hachette Children's Group, 2003.

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Ciao Italia 5: Testo per i corsi di lingua e cultura generale italiana all'estero a livello di scuola elementare, secondo ciclo. Brescia: La Scuola, 1987.

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Chiesa, Sergio, and DataSport. Almanacco Della Serie B 2016-2017: Tutte le Cifre Del Secondo Livello Professionistico Del Campionato Italiano Di Calcio. Independently Published, 2018.

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Zalambani, Roberto, and Bruno Campri, eds. Il Credito Cooperativo in Emilia Romagna (1945-1996): Le strutture di secondo livello dalla ricostruizione alle soglie del Duemila (1945 - 1996). Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell'Emilia Romagna, 1997.

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17

Vincieri, Martina. L'integrazione dell'obbligo di sicurezza. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg288.

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Abstract:
Il presente studio monografico indaga gli strumenti variamente deputati ad accrescere le garanzie di tutela della salute dei lavoratori e ad elevare gli standard di sicurezza previsti normativamente. Rispetto alle previsioni di cui al d.lgs. n. 81/2008 possono essere create, ad iniziativa del datore di lavoro o in accordo tra le parti, misure o soluzioni ulteriori dirette al perfezionamento e all’integrazione dell’obbligo di sicurezza. La trattazione si snoda attraverso le «buone prassi», quali atti unilaterali del datore di lavoro, le misure inserite e negoziate all’interno di una intesa contrattuale, prevalentemente a livello d’azienda, nonché i modelli organizzativi, frutto di una scelta libera e insieme “necessitata” del datore di lavoro. L’Autrice si sofferma sull’esatto raccordo con l’art. 2087 c.c., posto che le soluzioni migliorative, unilaterali o contrattate, e i modelli organizzativi sono considerati misure per adempiere l’obbligo di sicurezza. La rilevanza degli strumenti menzionati induce a riflettere sulle conseguenti implicazioni giuridiche e a verificarne la diffusione in altri Stati membri. L’analisi comparata è, in particolare, volta a mettere in luce i meccanismi partecipativi e le sedi di confronto e di promozione della formazione di regole in azienda per la tutela della sicurezza sul lavoro.
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Pellegrini, Stefania. Da 25 anni "La mafia restituisce il maltolto". Bologna University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/979-12-5477-133-4.

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Abstract:
La strategia di intervento patrimoniale da parte dello Stato nei confronti delle risorse illecitamente accumulate si conferma essere lo strumento di maggiore incisività nella lotta alla criminalità organizzata di stampo mafioso e non solo. Il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati rappresenta il mezzo attraverso il quale lo Stato realizza i valori della giustizia sociale e restituisce ai territori una ricchezza depurata che diventa fonte di opportunità e presidio di legalità. Il testo, prodotto nell’ambito della collaborazione fra la Regione Emilia-Romagna in attuazione del T.U. Legalità e Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna, si propone di offrire uno spaccato su storie, procedure, buone prassi e modelli progettuali sperimentati con successo sui beni sequestrati e confiscati. L’analisi è tratta dalle tesi di cinque diplomati al Master universitario di II livello in “Gestione e riutilizzo di beni sequestrati e confiscati. Pio La Torre”, che da dieci anni realizza una formazione altamente specializzata rivolta ai soggetti che a vario titolo si occupano di una delle fasi che conduce alla valorizzazione dei beni confiscati. Stefania Pellegrini è Professore Ordinario presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna, docente di corsi di Sociologia del diritto, Mafie e Antimafia, Etica delle professioni e Sociologia dei processi economici e dinamiche del lavoro. Direttore del Master Universitario di II livello in “Gestione e riutilizzo di beni sequestrati e confiscati. Pio la Torre” e della Summer School “Lavoro e Legalità”.
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Curi, Francesca. Profili penali dello stress lavoro-correlato. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg270.

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Abstract:
La storia del lavoro è sin dalle sue origini intrecciata con la storia della sua liberazione dalla fatica. Il modello tayloristico dell’operaio come “gorilla ammaestrato” ha ceduto il posto, a seguito di un lento processo evolutivo, a un’organizzazione produttiva nella quale, oltre alla salute, viene assicurato anche il “benessere” psico-fisico del lavoratore. In base al d.lgs. n. 81/2008, tra gli obblighi non delegabili del datore di lavoro, rientra la previsione del rischio stress lavoro-correlato. Dilatare la posizione di garanzia fino a farvi rientrare forme di “malessere” che non assurgono al rango di malattia, arrestandosi al livello di un più generico disagio, può alterare la proporzione tra offesa al bene giuridico e mezzi di difesa, con conseguente violazione di alcuni fondamentali principi di ordine costituzionale. A ciò va aggiunto il costo di una intrinseca inefficacia della formulazione punitiva applicata. In una prospettiva necessariamente de iure condendo si può quindi pensare di valorizzare la “novità” del sistema introdotta dal d.lgs. n. 231/2001. Dotata di un più penetrante effetto dissuasivo, la previsione di una responsabilità diretta della societas – secondo quanto già sperimentato nei paesi di common law – potrebbe favorire la realizzazione dei necessari adeguamenti organizzativi, volti a garantire un livello quantomeno standardizzato di benessere, salute e sicurezza sul posto di lavoro
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D'Andrea, Maria Stella. Child abuse. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/alph10.

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Abstract:
La storia dell’infanzia è una storia ininterrotta di abusi e ancora oggi, inorriditi spettatori, assistiamo a episodi raccapriccianti di bambini sottoposti a violenze fisiche e psicologiche, senza percepire la vera portata di una realtà spesso inconfessata. Il fenomeno dell’abuso sui minori è una piaga destinata a restare drammaticamente sommersa se nei professionisti chiamati ad ascoltare e a visitare le giovani vittime mancano la capacità di interpretare le parole e i silenzi, se manca la comprensione delle varie forme con cui la violenza si può manifestare o la disponibilità a condividere percorsi di formazione comuni, multiprofessionali e interistituzionali. È dunque assolutamente indispensabile che i professionisti a cui è richiesto di valutare un sospetto caso di abuso siano in grado di mettere in campo un approccio adeguato e conoscenze specialistiche che possano tutelare i minori, sia a livello clinico che legale; che sappiano contestualizzare ogni segno rilevato alla luce della storia personale della vittima, del suo racconto dei fatti e di una valutazione psicologica approfondita. I segni diagnostici diretti sono infatti spesso esigui, aspecifici se non addirittura assenti, ma il ricordo degli eventi traumatici, seppur rimosso o negato, non può essere cancellato e potrà riaffiorare dolorosamente in qualsiasi momento.
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Briguglio, Filippo. Il codice veronese in trasparenza. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg261.

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Abstract:
Nel piano programmatico finalizzato a una nuova lettura del Codice Veronese, questo volume mira soprattutto a fare luce sull’iter diacronico di formazione del testo delle Institutiones di Gaio. Tale esame è volto a conoscere, al livello editoriale, quale impiego fu fatto, dai primi trascrittori, dei vari testimoni utili alla constitutio textus dell’opera gaiana e di comprendere meglio le ragioni di certe letture del Manoscritto Veronese. L’autore indaga sulla fase per così dire genetica del testo gaiano che ricopre un lasso di tempo di oltre sessant’anni, a partire dalla riscoperta del palinsesto, avvenuta, in un milieu culturale caratterizzato dalla più accesa e competitiva Palimpsestforschung, nel settembre del 1816. Questo periodo è contraddistinto da vari momenti di grande rilievo che sono fra loro concatenati: la prima trascrizione veronese del Codex del 1817, la frenetica opera di rielaborazione berlinese degli anni successivi, la prima edizione critica delle Istituzioni di Gaio del 1820 con le sue successive revisioni e, infine, la fase degli Apografi (1866-1874) che ha il suo compimento con la pubblicazione dei Supplementa di Studemund del 1884. È in tale periodo che si formò il nucleo fondamentale del testo delle Istituzioni di Gaio, caratterizzato dalle scelte ermeneutiche dei protagonisti di quel momento storico, su cui in seguito vennero poste le basi di tutte le successive costruzioni dogmatiche apparse in letteratura
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