Academic literature on the topic 'Forma digitale'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Forma digitale.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Forma digitale"

1

Amendola, Alfonso, Mario Tirino, and Vincenzo Del Gaudio. "Mediashock. Lo spettatore e la forma culturale del cinema dall'analogico al digitale." SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, no. 53 (August 2017): 25–42. http://dx.doi.org/10.3280/sc2017-053003.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Calzati, Stefano. "Cross-medialità odeporica: dai blogs all’intelligenza artificiale." Texto Digital 15, no. 1 (August 21, 2019): 95–111. http://dx.doi.org/10.5007/1807-9288.2019v15n1p95.

Full text
Abstract:
In questo articolo si esplorano alcune forme di cross-medialità digitale della letteratura di viaggio: i blogs, i social network, le apps e il caso estremo in cui è una forma di Intelligenza Artificiale (IA) ad essere in controllo della stesura del testo. Dopo aver evidenziato la difficoltà di trovare una definizione condivisa degli scritti odeporici, si propone di considerarli non solo come un genere, ma anche come una prassi testuale che emerge dal viaggiare e dallo scrivere intese come pratiche sociali. Da questa prospettiva pragmatica si sottolinea il fatto che più la tecnologia è protagonista nel modo di concepire e mettere in forma (digitale) un viaggio, più tale esperienza e la sua testualizzazione sono oggettificate e trasformate in meri atti tecno-linguistici. Nel caso invece in cui un’IA è (messa) in controllo della narrazione, come l’esperimento 1 the Road mostra, si ritorna a una forma di testualizzazione che richiama gli hypomnemata degli antichi Greci, aprendo una nuova strada per una discussione sul piacere letterario, l’autorialità, e l’emergenza (forse) di un tecno-sé.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Pireddu, Mario. "Media literacy, coding e cittadinanza digitale: apprendere e costruire con le tecnologie." Revista Espaço Pedagógico 26, no. 2 (May 10, 2019): 338–51. http://dx.doi.org/10.5335/rep.v26i2.8704.

Full text
Abstract:
Il complesso rapporto tra educazione e tecnologia digitale può essere compreso se è chiaro il ruolo delletecnologie nell’ecosistema di rete che abitiamo. Le tecnologie non sono strumenti o aiuti esterni al corpo umano, ma agenti di trasformazione delle nostre strutture mentali e corporee. Il concetto di fluidità computazionale aiuta a superare i limiti delle teorie relative al pensiero computazionale: il coding può essere visto a tutti gli effetti come una forma di espressione e di padronanza di un linguaggio, secondo un approccio incentrato sulla progettazione, il pensiero critico e la creatività. Lo scopo delle attività di coding non è imparare abilità e concetti base dell’informatica, ma l’espressione di se stessi attraverso ambienti di sviluppo creativo. Padroneggiare il coding aiuta a sviluppare il proprio pensiero, a sviluppare la propria espressività e a sviluppare la propria identità. La fluidità computazionale ha a che fare non solo con la comprensione dei concetti computazionali e delle strategie di risoluzione dei problemi, ma anche con la capacità di saper creare e sapere come esprimersi con le tecnologie digitali per contribuire attivamente alla società verso una piena cittadinanza digitale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Susca, Vincenzo. "L’aura électronique l’imaginaire, le sacré et la vie digitale." Revista Memorare 4, no. 2-I (August 7, 2017): 161. http://dx.doi.org/10.19177/memorare.v4e2-i2017161-191.

Full text
Abstract:
Em meio às representações sagradas, a aura contorna todo o corpo do santo, depois unicamente sua cabeça e, em seguida, ela se movimenta para acima de seu crânio, para enfim se dissipar. A aura constituía a confirmação do santo e ela possuía valor terapêutico. O contato com seu corpo, o privilégio de tocar o santo, garantia a saúde ao fiel. Na época da Internet, das redes sem fios e os dispositivos portáteis conectados, a aura eletrônica se apresenta como a trama que religa de maneira cada vez mais tátil cada membro de um grupo a um outro e as projeções de seu imaginário. Assim, comunicar equivale cada vez mais a estar em comunhão, a estar junto a partir de uma forma de imaginação sensível. Neste cenário, estamos todo o tempo rodeados de uma espécie de nuvem densa de relações, de informações e de símbolos que integram e desintegram nossa identidade numa relação contínua com o outro, deixando-nos confluir numa carne eletrônica da qual nós não somos mais que uma parte imaginal.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Piceci, Luigi, Anna Maria Mariani, and Francesco Peluso Cassese. "Train teachers in digital citizenship to facilitate a sustainable education system." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 3 (December 31, 2021): 105–17. http://dx.doi.org/10.36253/form-12114.

Full text
Abstract:
The technological development of the last twenty years, starting in Europe from the increased availability of Internet resources to the concept of the digital citizen, has involved our society at all levels, affecting politics, businesses, families and all forms of education and teaching at each and every level. The COVID pandemic that began in 2020 has led to further acceleration, so much so that both the Digital Agenda for information technology in public administration 2020-2022 (AGID) and the Action Plan for Digital Education 2021-2027 focus on a strong digital component in everyday life. A psychoeducational protocol for digital skills in teachers is hereby provided, tested on a sample over the course of 8 weeks. In order to be able to assess initial and final competences, a questionnaire on digital competences has been developed and validated, based on DigComp 2.1. Formare gli insegnanti alla cittadinanza digitale per facilitare un sistema educativo sostenibile. Lo sviluppo tecnologico degli ultimi vent’anni, a partire in Europa dalla maggiore disponibilità di risorse Internet fino al concetto di cittadino digitale, ha coinvolto la nostra società a tutti i livelli, interessando la politica, le imprese, le famiglie e tutte le forme di istruzione e didattica ad ogni livello. La pandemia di COVID iniziata nel 2020 ha portato a un’ulteriore accelerazione, tanto che sia l’Agenda Digitale per le tecnologie dell’informazione nella pubblica amministrazione 2020-2022 (AGID) sia il Piano d’Azione per l’Educazione Digitale 2021-2027 si concentrano su una forte componente digitale nella vita di tutti i giorni. Viene fornito un protocollo psicoeducativo per le competenze digitali degli insegnanti, testato su un campione nel corso di 8 settimane. Per valutare le competenze iniziali e finali è stato sviluppato e validato un questionario sulle competenze digitali, basato su DigComp 2.1.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Taddeo, Gabriella. "La "memoria giovane": processi, interfacce e significati sociali della memoria nell'era digitale." SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, no. 40 (June 2010): 81–89. http://dx.doi.org/10.3280/sc2009-040007.

Full text
Abstract:
Il tema della memoria č stato negli ultimi anni esplorato in modo approfondito dalla sociologia dei processi culturali. Molti studiosi hanno evidenziato in modi diversi come proprio in un'era sempre piů caratterizzata dal movimento, dalla liquiditŕ di valori e identitŕ, dalla globalizzazione di immaginari e saperi, il tema della memoria prenda forza, a volte sotto forma di strumento funzionale, altre come nostalgia, altre ancora come commemorazione e rito sociale, o infine solo come "feticcio" identitario. Nel presente articolo si proverŕ a restituire un'analisi del tema della memoria, per come essa č emersa da una ricerca empirica svolta attraverso cinquantadue interviste in profonditŕ a giovani studenti. Si tratterŕ di affrontare, quindi, una memoria "giovane": ovvero l'esperienza di una generazione che sta muovendo i primi passi nella definizione del suo rapporto con il passato, e che probabilmente sta ulteriormente riconfigurando lo statuto funzionale, emotivo e culturale della memoria nella nostra societŕ.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Passerone, Francesca. "Navigatori o ragni pescatori?" STUDI JUNGHIANI, no. 35 (February 2013): 59–73. http://dx.doi.org/10.3280/jun2012-035004.

Full text
Abstract:
L'articolo propone alcune riflessioni sull'influenza delle nuove tecnologie digitali sul modo di pensare, di conoscere e di comunicare. Il virtuale determina una consistente modificazione della qualitŕ della presenza, che si manifesta in nuovi modi di rappresentare la realtŕ e di entrare in relazione. L'Autrice paragona la Rete a una "mente collettiva" e si interroga sulle vicissitudini dei processi immaginativi individuali nell'era attuale. Particolare attenzione viene data alla peculiaritŕ delle relazioni che si instaurano attraverso Facebook e piů in generale alla comunicazione nell'era digitale, evidenziandone luci ed ombre. L'aspetto centrale messo in rilievo, specialmente rispetto all'emergere di nuove patologie, č l'assenza del corpo nelle relazioni virtuali. La capacitŕ di ritornare al corpo, di incarnare le esperienze vissute in Rete, determina quel momento riflessivo che si configura come essenziale per "fare anima". Solo attraverso l'integrazione fra mente e corpo possiamo esperire la Rete come un'immagine viva dell'inconscio collettivo che si dispiega nella contemporaneitŕ, donando forma e significato a ciň che sperimentiamo nella realtŕ virtuale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Iavarone, Maria Luisa, and Luigi Aruta. "Digital skills between soft and hard. The Media Educator among critical issues and opportunities." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 3 (December 31, 2022): 242–51. http://dx.doi.org/10.36253/form-13763.

Full text
Abstract:
This era is marked by a profound mutation in the forms and expression of human life that reflects a substantial alteration of the traditional coordinates of space and time, axes of thought con-fused into a third dimension imposed by the digital environment: immediacy. This transition implies a reflection on educational potential of technologies in response to contemporary emergencies and fragilities. Therefore, in this historical-cultural context, it might be appropriate to rethink digital skills no longer as hard skills, i.e., as mere technical-computational skills, but as soft skills, i.e., cognitive-operational skills, , indispensable for inhabiting in onlife era. Hence, the need to have Media Educators with a strong educative and cultural, as well as technological, identity, who know how to operate especially in the non-formal and informal sphere, in the third sector and in the territories of risk, moving effectively and efficiently, between criticalities and opportunities, in the living platforms of digital, a potential place for the development of digital soft skills. Le digital skills tra soft e hard. L’Educatore Mediale tra criticità e opportunità. L’epoca che viviamo sembra attraversata da una profonda mutazione nelle forme e nell’espressione della vita umana che riflettono una sostanziale alterazione delle coordinate tradizionali di spazio e tempo, assi del pensiero con-fusi in una terza dimensione imposta dall’ambiente digitale: l’istantaneità. Questa transizione implica una riflessione circa le potenzialità educative delle tecnologie in risposta alle emergenze e alle fragilità contemporanee. Quindi, in questo contesto storico-culturale, potrebbe essere opportuno ripensare le competenze digitali non più come hard skills, ossia come mere abilità di natura tecnico-computazionale, bensì come soft skills, ossia abilità cognitivo-operazionali, indispensabili per abitare in epoca onlife. Di qui, la necessità di disporre di Educatori Mediali con una forte identità educativo-culturale, oltre che tecnologica, che sappiano operare soprattutto in ambito non formale e informale, nel terzo settore e nei territori del rischio, muovendosi con efficacia ed efficienza, tra criticità e opportunità, nelle piattaforme abitative del digitale, potenziale luogo di sviluppo delle digital soft skills.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Ciotti, Fabio, and Alberto Baldi. "Macchine per leggere: promuovere la lettura con il distant reading." ENTHYMEMA, no. 30 (January 2, 2023): 173–92. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/19557.

Full text
Abstract:
Questo articolo presenta il progetto Macchine per leggere, nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Studi letterari, filosofici e di storia dell’arte dell’Università di Roma “Tor Vergata” e il Centro per il Libro e la Lettura del MiC. Scopo del progetto è la realizzazione di un ambiente digitale (desktop e mobile) che introduca gli studenti della scuola secondaria di secondo grado alla conoscenza e all’utilizzo delle tecniche di analisi computazionale dei testi, qui proposte come spunto per accostarsi alla lettura dei classici della letteratura italiana (tra gli altri che saranno resi disponibili sul sito, Il piacere, I Malavoglia, Il fu Mattia Pascal…). L’approccio del distant reading e gli strumenti informatici per l’analisi e la rappresentazione dei corpora e per il text mining (word cloud, indici di frequenza di termini e sintagmi, topic modeling, sentiment e network analysis), uniti ad altre risorse come la geolocalizzazione su mappe digitali dei luoghi letterari, saranno presentati sia come metodo per simulare in ambiente virtuale reading strategies, che come modelli per integrare le prassi ermeneutiche tradizionali – close reading. In una sezione del sito dedicata, gli algoritmi di cui si darà dimostrazione saranno a disposizione degli studenti in forma di web app, così che possano sperimentare in autonomia e su altri testi in loro possesso l’approccio distant proposto nell’ambito del progetto.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Pitozzi, Andrea. "I modi della Twitter fiction." ENTHYMEMA, no. 30 (January 2, 2023): 70–88. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/19551.

Full text
Abstract:
Fin dalla sua nascita nei primi anni del XXI secolo, il social network Twitter è stato sede di interessanti sperimentazioni narrative legate in particolare alla forma breve in ambito digitale. Muovendo da una mappatura di queste pratiche di Twitteratura, inquadrabili soprattutto come microracconti, forme di riscrittura ludica o di creazione condivisa, l’articolo si concentra su tre casi di Twitter fiction – Black Box (2012) di Jennifer Egan, Evidence: Story of a Crime (2012) di Eliott Holt e Hafiz (2014) di Teju Cole –, per evidenziare come simili esempi esplicitino in varia misura sperimentazioni condotte guardando a una specificità mediale che oltrepassa il semplice vincolo della brevità. Così facendo, questi testi presentano un atteggiamento critico nei confronti del mezzo di cui si avvalgono e si configurano come emblematici di un processo di riflessione che dal semplice piano della condivisione chiama in causa uno spazio di riflessione sulle possibilità e i modi stessi della Twitter fiction.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Forma digitale"

1

Meggiato, Valentina <1991&gt. "I contratti in forma pubblica di un Comune: dall'analogico al digitale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7719.

Full text
Abstract:
Questa tesi di laurea si propone di esaminare, sul piano archivistico, le modalità di redazione, trattamento e conservazione dei contratti pubblici redatti in ordine all'attività negoziale di un Comune, nello specifico il Comune di Padova. Questa analisi, tenuto conto della normativa attualmente in vigore e sulla base della schedatura di parte della serie “Contratti” relativa al periodo 1850 – 1950 ca. situata presso l’Archivio generale del Comune di Padova, mira a valutare le differenze intercorse tra la redazione di contratti di tipo analogico (non tanto dal punto di vista del contenuto, quanto più da quello della forma) e quelli digitali, indagando altresì le principali problematiche connesse con il documento digitale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Cultrera, Lidia <1990&gt. "La lingua del web in Cina come forma di resistenza digitale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8998.

Full text
Abstract:
A partire dal 1997, Internet in Cina è diventato accessibile al consumatore urbano medio, e da allora è stato protagonista di un’espansione inarrestabile. Insieme al rapido sviluppo delle infrastrutture comunicative ed informatiche, in Cina, si è assistito ad una trasformazione della società; questi cambiamenti si riflettono anche nella lingua, che si evolve e cerca di adattarsi ad essi. Internet è un luogo che dà vita alla formazione di nuove espressioni e nuove parole, ed è anche lo spazio che conferisce ai suoi utenti una consapevolezza culturale, sociale, economica e politica del mondo reale. Questo lavoro si pone l’obiettivo di mostrare la contraddittorietà e la dualità del cyberspazio cinese: promozione dello sviluppo di Internet da una parte, controllo e censura dall’altra; oppressione da una parte, risveglio di una coscienza culturale dall’altra. Nel primo capitolo, dopo un’analisi generale sulla Computer-mediated Communication (CMC) e un breve accenno sulla storia e lo sviluppo di Internet in Cina, verranno descritte le caratteristiche del Chinese Internet Language (CIL), variante linguistica concisa, diretta ed innovativa, sempre più popolare e diffusa tra gli utenti del web. In seguito, verranno presentate nello specifico due nuove forme di resistenza sociale espresse attraverso mezzi linguistici (omofonia, omografia, metafore, ecc.), che permettono di aggirare la censura a favore della libertà di espressione e delle informazioni. Uno è il fenomeno degli egao, forma di espressione parodica dall’apparenza innocua e divertente, che nasconde in sé una forte valenza politica all’interno della società cinese, e l’altro è il Martian Language, varietà linguistica che funge da linguaggio segreto tra i giovani utenti per muovere denunce sociali e aggirare il sistema di censura imposto dal governo. Il secondo capitolo si concentrerà sul sistema di censura; in particolar modo, si analizzeranno le normative e i metodi di blocco adottati dal Partito Comunista Cinese, con una particolare attenzione alla pratica che prevede il filtraggio delle keywords, parole ritenute sensibili. Nel terzo capitolo saranno analizzati alcuni esempi di un linguaggio in codice che permette agli utenti di Internet di far sentire la propria voce, sfogandosi, criticando, sentendosi partecipi e coinvolti attivamente nella vita pubblica. Una generazione stanca di informarsi tramite i mass media di proprietà statale, trova in Internet non solo una piattaforma gratuita per esprimere la propria personalità in maniera creativa, ma anche uno straordinario mezzo interattivo di reperimento e di divulgazione di informazioni e conoscenze. In questo contesto, la creazione e creatività della lingua del web risulta essere di fondamentale importanza come mezzo di resistenza digitale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Bazzan, Denise. "Primavera árabe: a força da disseminação da informação pelo meio digital e sua forma de construção de sentido." Universidade de São Paulo, 2014. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/8/8159/tde-18052015-170048/.

Full text
Abstract:
Esta pesquisa foi desenvolvida para examinar a articulação dos recursos de linguagem e seus efeitos de sentido e compreender o seu papel na transformação social que motivou, mobilizou e legitimou a Revolução Egípcia de 2011, um evento social do movimento popular Primavera Árabe, promovido na página do site de rede social Facebook denominado We Are All Khaled Said. Para isto, valemo-nos da abordagem metodológica da Teoria Social do Discurso, uma vertente da Análise de Discurso Crítica, desenvolvida por Norman Fairclough, que possibilitou o mapeamento da organização dos enunciados escolhidos ao corpus desta análise.
This research was conducted to examine the articulation of language features and their effects of meaning and understand their role in social transformation that motivated, mobilized and legitimized the Egyptian Revolution of 2011, a social event of the popular Arab Spring movement, promoted on the page social networking site Facebook called We Are All Khaled Said. For this, we used of the methodological approach of Social Discourse Theory, a branch of Critical Discourse Analysis, developed by Norman Fairclough, which enabled the mapping of the organization of the corpus utterances chosen this analysis.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Engström, Pontus. "Modernizing forms at KTH : Using Digital Signatures." Thesis, KTH, Skolan för informations- och kommunikationsteknik (ICT), 2016. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:kth:diva-193898.

Full text
Abstract:
Today both government agencies and companies struggle to keep up with the pace of the continuous change of technology. With all new technology there are benefits, but new problems might also occur. Implementing new technology for certain tasks may increase both efficiency and security, resulting in a more sustainable work environment. One technology that is increasingly adopted is digital signatures. Instead of using classical handwritten signatures on documents, a digital signature can be more time efficient and have higher security. In order to implement a digital signature technology some security aspects must be addressed and certain properties ensured. In the document signature process, each time an individual verifies a signature attached onto a document a log entry is created. This log contains information about who verified which document, does it have multiple parts that have been signed, does it need multiple signatures in order to be valid, and at what time and date was the document signed. Logs help to ensure the validity of the document and thereby increase the security provided by the digital signatures. At KTH, a student must sign an application form with a regular ink-written signature to start a thesis project. This process can in most cases delay the start up to two weeks. This study aims to implement digital signatures for one specific form, an application form for a thesis project. The hypothesis at the start of the project was that the use of digital signature would decrease the time of waiting significantly. Personnel at KTH using digital signature would facilitate their work efficiency, due to less printing and archiving of papers as well fewer meetings. This study will provide the reader with the necessary fundamental knowledge of cryptography and how digital signatures use this underlying technology. The methodology used in this study was to identify and modify certain software settings, as well collect data from students and personnel at KTH. The collected data was based on time measurements of digital signature processes from students and a faculty member. The results show digital signatures are faster than the current signing process with traditional ink-written signatures. Additionally, the use of digital signatures is expected to reduce the need for printing, transport, and sorting of paper documents. The resulting reduction in use of physical paper should provide environmental benefits.
Dagens myndigheter och företag har det svårt att ständigt följa den tekniska utvecklingen. Ny teknik skapar oftast nya fördelar och andra förmåner men kan ibland också orsaka problem. Att implementera ny teknik för specifika ändamål kan öka både effektivitet och säkerhet, vilket resulterar i en mer effektiv arbetsplats. En teknik som introduceras allt mer på sistone är digitala signaturer. Istället för att signera dokument med en handskriven signatur kan en digital signatur vara mer tidseffektiv och ha en högre säkerhet. För att implementera tekniken bakom digitala signaturer måste särskilda säkerhetsaspekter adresseras och specifika inställningar säkerställas. I signaturprocessen måste varje individ verifiera signaturen som är bifogad på dokumentet, denna verifiering skapar även en logg. En logg innehåller bland annat information om vem som verifierade dokumentet, om dokumentet har fler än en bifogad signatur, behöver dokumentet fler signaturer för att vara giltigt och vilken tid och datum var dokumentet signerat. En logg säkerställer validiteten av dokumentet och ökar därmed säkerheten för digitala signaturer. På KTH krävs en skriftlig ansökan för att påbörja ett examensarbete. Med nuvarande process kan det i vissa fall leda till en försenad projektstart med upp till två veckor. Den här studien syftar till att implementera digitala signaturer för ett specifikt formulär, en ansökningsblankett för att påbörja ett examensarbete. Hypotesen vid projektstart var att användning av digitala signaturer skulle kunna förminska väntetiden signifikant. Anställda på KTH som utnyttjar digitala signaturer skulle kunna förbättra deras arbetseffektivitet på grund av färre pappersutskrifter, mindre pappersarkivering och färre möten. Den här studien kommer att förse läsaren med de mest nödvändiga kunskaperna av kryptografi och hur digitala signaturer använder krypteringsfenomenet. Metodiken som användes syftade till att identifiera och modifiera specifika mjukvaruinställningar samt samla in data från studenter och personal på KTH. Den insamlade datan baserades på tidsmätningar av digitala signatursprocesser från studenter, studievägledare och handledare. Resultatet från studien visade att digitala signaturer skulle ge en snabbare signeringsprocess än nuvarande formulär. Det kan dessutom förväntas att med digitala signaturer skulle pappersutskrifter, papperstransporter och sortering av dessa dokument reduceras. Resultatet av minskad användning av fysiskt papper kommer att generera arbetsfördelar.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Motta, Silvio Romero Fonseca. "Simulação estrutural e modelagem de formas arquitetônicas complexas: a interação entre forma e estrutura através de ferramentas digitais." Universidade Federal de Minas Gerais, 2014. http://hdl.handle.net/1843/BUOS-9NCHR8.

Full text
Abstract:
The thesis investigates how modeling complex forms and simulating structural behavior interacts in the design process of architectural form through digital technologies. Research is systematized into two parts: historical contextualization and experiments. Historical contextualization has two historiographical approaches that result in two historical sequences. In the first, the evolution of architecture theories and treaties are presented, focusing on form, as well as the means that influenced their development. In the second, the evolution of construction is presented, focusing on structural knowledge as well as the means that influenced its development. Experiments are conducted using different methods of interaction between structural design and architectural form through digital technologies like form-finding, digital fabrication and parametric modeling. The conclusion indicates critical aspects observed in the historical analyses and experiments. Finally, future studies are suggested to continue the research.
A tese investiga como a modelagem de formas complexas e a simulação de comportamento estruturais interagem com o processo de concepção da forma arquitetônica através das tecnologias digitais. A investigação é sistematizada em dois momentos: contextualização histórica e estudos experimentais. A contextualização histórica é organizada em duas abordagens historiográficas resultando em duas sequencias histórica independentes. Na primeira sequencia são apresentados a evolução das teorias e tratados de Arquitetura, com enfoque na forma, assim como os meios utilizados e que influenciaram esse desenvolvimento. Na segunda sequencia é apresentada a evolução da prática construtiva arquitetônica, com enfoque no conhecimento estrutural, assim como os meios que influenciaram este desenvolvimento. Os estudos experimentais são realizados com diferentes métodos de interação entre concepção estrutural e forma arquitetônica, utilizando tecnologias digitais como formfinding, fabricação digital de modelo reduzido e modelagem paramétrica. A conclusão indica os aspectos críticos observados nas análises históricas e nos estudos experimentais. Por fim, trabalhos futuros são sugeridos para continuidade da pesquisa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Martins, C?tia Alves. "Forma??o do docente de matem?tica imigrante digital para atuar com nativos digitais no ensino fundamental." Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2009. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/3350.

Full text
Abstract:
Made available in DSpace on 2015-04-14T14:12:29Z (GMT). No. of bitstreams: 1 412049.pdf: 947842 bytes, checksum: c25fa102380c7c439eb5fe989436ed9a (MD5) Previous issue date: 2009-03-03
Esta disserta??o de Mestrado apresenta os resultados e as reflex?es a respeito de uma pesquisa desenvolvida para identificar e analisar o conjunto de habilidades e compet?ncias necess?rias ? forma??o do professor considerando o contexto de cibercultura. Utiliza-se o Ambiente Virtual de Aprendizagem chamado MOODLE (objeto modular orientado pelo ambiente de aprendizagem din?mico) para projetar o conjunto das atividades usadas para avaliar a proposta. A proposta pretende ajudar professores da escola b?sica a desenvolver habilidades a fim de organizar suas atividades de aula presencial usando algumas ferramentas empregadas como apoio de aulas virtuais. O esquema te?rico foi projetado a partir da concep??o da Educa??o pela Pesquisa de Pedro Demo. O cap?tulo das considera??es finais indica algumas quest?es importantes relacionadas ? forma??o de professores, incluindo a necessidade de melhorar e promover um conjunto de exig?ncias necess?rias para ser considerado um membro do ciberespa?o, e usar estes recursos e servi?os a fim de organizar as atividades dos alunos. De acordo com Prensky (2001), atualmente, a maioria dos professores n?o possuem habilidades ou forma??o para lidar com os desafios oferecidos por estas novas tecnologias. Precisa-se rever as cren?as/concep??es sobre a maneira como se ensina e porque surgiram novas possibilidades com o ciberespa?o. Trata-se de um problema s?rio e ainda sem solu??o. Um dos problemas enfrentados pela educa??o hoje ? que nossos professores Imigrantes Digitais, que falam uma l?ngua fora de moda (da idade pr?-digital), est?o se esfor?ando para ensinar uma popula??o que fale uma l?ngua inteiramente nova. A fim de testar a proposta e validar a hip?tese inicial, foi desenvolvida uma experi?ncia com um professor de uma escola b?sica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Karlsson, Stina, and Nina Andersson. "Digitala objekt i neutralt format." Thesis, Jönköping University, JTH, Civil Engineering, 2007. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:hj:diva-859.

Full text
Abstract:

Today there are many different Cad-applications on the market for engineers. Because of big building projects it has become more and more important to work with the same application or to have access to a neutral file type to be able to transfer files between different ones.

This report studies the single objects and how they react when transferring them between ADT and ArchiCAD via the neutral type IFC. We have also been looking at problems during the transfer between and if there are some connections between these problems. Afterwards we created a neutral object model of a small country house to see if the objects appeared different. The result shows no differences.

But looking at the problems that appeared during the transmissions they felt small and no logical.

Today it is not possible to save in a neutral type without facing small problems. But with small corrections it would become possible to use IFC without any difficulties. If we get IFC to work properly it would save a lot of time, effort and the possibility to store your projects for the future.

APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Marín, Ochoa Beatriz Elena. "La infografía digital, una nueva forma de comunicación." Doctoral thesis, Universitat Autònoma de Barcelona, 2010. http://hdl.handle.net/10803/48653.

Full text
Abstract:
La societat del segle XXI és, sense cap discussió, una de les que més influència rep de les imatges. Aquestes, en canvi, són una part natural de la quotidianitat dels ésser humans des dels inicis de l’espècie. Els relats de tipus textual sempre han dominat en el periodisme, tant premsa, ràdio com televisió, però cada cop és més clar que existeix una preeminència de la imatge, el que també succeeix a Internet des de la seva aparició. D’aquesta manera, en les darreres dècades, i d’una forma molt accelerada, evolucionem cap a una tendència periodística en la qual impera allò visual, un estil de presentació que dóna importància a la imatge i que, en combinar-la amb el text, ofereix com a resultat una comunicació mixta organitzada com aquella pròpia de les presentacions infogràfiques. La seva capacitat de dir, comunicar, transmetre o representar fets i objectes permet que molts autors elevin la infografia a una categoria de llenguatge. Així, sovint representa de manera visual la seva capacitat de reproducció de la realitat d’una forma diferent del llenguatge escrit i de l’oral. Molts autors comparteixen aquesta apreciació en referir-s’hi com a tècnica que presenta missatges informatius com una conjunció de solucions fotogràfiques, informàtiques, de disseny i de contingut. I encara que alguns la tradueixen com una paraula producte d’unir d’information i graphics, traduïts com a infografia, d’altres l’usen per a definir les relacions entre imatge i computador i encara uns altres, com una representació diagramàtica de dades. Per a nosaltres és una denominació generalitzada, incompleta i imprecisa, que té aplicació dels dels anys 90 del segle XX en la premsa electrònica primer i en el ciberperiodisme després, sobretot amb el desenvolupament del software i el hardware especial per a l’animació d’imatges, figures i per a l’interconnectivitat. És per això que cal reconèixer que existeix una transmissió de coneixements que el lector obté gràcies, en primer lloc, a l’apropament a la infografia digital en el context ciberperiodístic, resultat de la convergència de diversos relats, processos de redacció i producció, i , en segon lloc, als canvis que implica la presentació de la informació impresa en forma d’infografia digital, des del seu origen fins que arriba a la pantalla de l’ordinador. És el que volíem trobar en iniciar aquesta tesi doctoral. Per a això vam dissenyar una metodologia que contemplava: entrevistes amb infògrafs d’Amèrica i Europa, selecció d’infografies i caracterització en tipologies, aplicació d’enquestes individualitzades en proves preliminars amb infogrames i textos digitals, aplicació d’enquestes individualitzades a subjectes experimentals a la prova final (infografies en línia) en Barcelona i Medellín (Colòmbia), i sistematització i anàlisi de resultats en aplicar l’estadística, assessorats per Departament de Matemàtiques de la UAB i de l’Escuela de Ciencias Sociales de la Universitat Pontifícia Bolivariana de Medellín. Un cop aplicada vam comprovar que la Infografia Digital pot transmetre coneixements a qualsevol intèrpret de manera tan efectiva com el text digital, el text imprès i la imatge impresa en format fix i en moviment. Per tant, el considerem un model de transmissió de coneixements, una nova expressió periodística atractiva i interessant amb un valor comunicatiu alt, que pot elaborar relats propis, descriptius i narratius, que exigeixen diverses anàlisis per la seva complexitat.
imágenes. Sin embargo ellas, de forma natural, son parte de la cotidianidad de los seres humanos desde que surgieron los primeros habitantes de la tierra, A pesar de ello, los relatos de tipo textual siempre han dominado en el periodismo -prensa, radio y televisión-, pero cada vez es más claro que existe una mayor prominencia de la imagen, lo que también sucede en Internet desde su aparición. Es así como en las últimas décadas, de una manera muy acelerada, pasamos a una tendencia periodística donde impera lo visual, un estilo de presentación que da importancia a la imagen y que, al combinarla con texto, da como resultado una comunicación mixta organizada como la propia de las presentaciones infográficas. Su capacidad de decir, comunicar, transmitir o representar cosas o hechos, permite que muchos libros y autores le lleven a la categoría de ser estudiada como un lenguaje. De manera que a menudo representa de forma visual su capacidad de reproducción de la realidad de manera diferente a la que pueda tener el lenguaje escrito u oral. Muchos autores comparten esta apreciación cuando se refieren a ella como la técnica que presenta mensajes informativos como una conjunción de soluciones fotográficos, informáticas, de diseño y de contenido. Y aunque algunos la traducen como una palabra producto de la unión de: Information y graphics, traducidos en español como infografía, otros la usan para definir las relaciones entre imagen y ordenador y algunos más como una representación diagramática de datos. Para nosotros es una denominación generalizada, incompleta e imprecisa, que tiene aplicación desde los 90 en la prensa de los medios electrónicos primero y en el ciberperiodismo después, sobre todo con el desarrollo del software y hardware especial para animación de imágenes, figuras e incluso para interconectividad. Por eso reconocer que existe una transmisión de conocimientos que obtiene el lector gracias, 1º, a su acercamiento a la infografía digital en el contexto ciberperiodístico, resultado de la convergencia de diferentes relatos, procesos de redacción y producción; y, 2º, a los cambios que implica la transformación de la presentación de la información impresa en forma de infografía digital, desde su origen hasta que llega a la pantalla del ordenador. Es lo que buscábamos encontrar en esta tesis doctoral. Para ello diseñamos una metodología que contempló: entrevistas con infógrafos de América y Europa, selección de infografías y caracterización según tipologías, aplicación de encuestas individualizadas en pruebas preliminares con infogramas y textos digitales, aplicación de encuestas individualizadas en la prueba final con infografías online en Barcelona y Medellín, y sistematización y análisis de resultados aplicando estadística con la asesoría de estadísticos del departamento de Matemáticas de la UAB en Barcelona y de la Escuela de Ciencias Sociales de la UPB en Medellín. Una vez aplicada comprobamos que la ID puede transmitir conocimientos a cualquier intérprete de forma tan efectiva como el texto digital, el texto impreso, la imagen digital o imagen impresa en formato fijo o en movimiento. Por tanto es un modelo de transmisión de conocimientos, una nueva expresión periodística atractiva e interesante con un valor comunicativo alto que puede elaborar relatos propios, descriptivos y narrativos, que exigen análisis diferentes por su complejidad.
21st century society is, by all means, distinctively affected by images. Imagery, however, has been intrinsically linked to humans since the onset of mankind. On the other hand, text-formatted stories have always prevailed in journalism, i.e. newspapers, radio and television. There is, nonetheless, a growing prominence of imagery, equally notorious in the worldwide web since its inception. Consequently, over the past few decades, journalism has abruptly evolved into an image-dominated field, a presentation style in which images are significant, and in association with text, results in an organized, mixed form of communication characteristic of “infographic” presentations. Its capability of saying, communicating, transmitting, and representing things or events has led many books and authors to upgrade it to the rank of a language. Accordingly, it often yields a visual representation of reality quite different from that brought in by the vocal or written language. Several authors share this perspective when they refer to it as the technique that represents information messages as a blend of photographic, information, design and content solutions. And, though some translate it as a term that originates from the link of information and graphics, which translated into Spanish results in infografia, some others use it to define the relationship between image and computer. Some others go beyond that to define it as a diagram representation of data. To us, it has a generalized, incomplete, and imprecise meaning, which started to have relevance in the 90’s with the electronic media first, and then with cyber-journalism, notoriously with the development of special image-processing—including interconnectivity—hardware and software. Thus, acknowledgement that there is a knowledge exchange medium available to the reader through (1) his access to digital infography in a cyber-journalistic context, which results from the convergence of various stories, editions and production processes, and (2) the changes implicit in presentation adaptation from written information to digital infography, from its origin until it reaches the computer monitor. That is the focus of our research in this dissertation. Hence, we designed a methodology which included: interviews with infographers from America and Europe, selection of infographies and characterization according to typologies, individualized polls to 96 experimental subjects in preliminary tests: infograms and digital tests, individualized polls to experimental subjects in our final test (online infographies) in Barcelona and Medellin, and computer-aided statistical data analysis with the assistance of the Mathematics Department at UAB, Barcelona and the School of Social Sciences at UPB, Medellin. Upon completion, we could verify that digital infography is as effective as digital text, printed text, digital images, or printed images in a fixed or movable format in the communication of knowledge to any subject. Consequently, it is a model for the communication of knowledge, a new attractive and interesting means of journalistic expression with a high potential which can create descriptive and narrative accounts of its own, and which deserves a different analysis as a result of its complexity.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Harman, Neal Andrew. "Formal specifications for digital systems." Thesis, University of Leeds, 1989. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.235627.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

TAVARES, Vin?cius dos Santos. "Educa??o e tecnologias digitais: a percep??o de alunos sobre possibilidades de aprendizagem formal e informal." Universidade Federal Rural do Rio de Janeiro, 2016. https://tede.ufrrj.br/jspui/handle/jspui/1441.

Full text
Abstract:
Currently, some changes at the school environment have been caused by technological progress and among these changes, it has been highlighted the relationship between schools and the new generation of students, which generally grow surrounded by digital technologies since their birth, the so-called Digital Natives. Virtual information, available on the internet through digital devices such as laptops, tablets and smartphones, contributes to a way of learning beyond school, at any time and place. Therefore, it becomes relevant to grasp through students realization the technological influence on their daily lives and how technology contributes to the different ways of learning. This study aims to evaluate the relationship between virtual informal learning and formal school learning through the perception of students about the influence of digital technologies on their knowledge acquisition processes. Empirical research was carried out from the administration of a semi-structured interview to students between 14 and 18 years old from high school of four different schools of Rio de Janeiro, two of them belonged to the private school system whereas the others belonged to the public one. The data show that young people are hyper-connected to digital information and communication technologies, they are digital natives and although their daily routine is filled with virtual networks experience, they do not disqualify the school experience. Despite addressing some critical view about traditional learning methodology, school is still described by students as a scenario that brings advantages as it is able to provide direction for learning, through teacher-student relationship as support, besides its ability to set up social networks. Eventually, digital devices are used by young people not only for leisure, but also for educational purposes and that can become an enabler tool for teachers on their teaching process.
Atualmente, algumas transforma??es no cen?rio escolar v?m sendo proporcionadas pelo avan?o tecnol?gico e uma delas ? a rela??o que a escola estabelece com a nova gera??o de alunos, os quais, em geral, crescem cercados por tecnologias digitais desde o seu nascimento, os chamados Nativos Digitais. A virtualidade das informa??es acess?veis atrav?s da internet por dispositivos digitais como notebooks, tablets e smartphones concorre para uma forma de aprendizagem para al?m dos muros da escola, a qualquer momento e local. Assim, torna-se importante compreender atrav?s dos pr?prios alunos a influ?ncia que exerce a tecnologia no seu cotidiano e de que modo a tecnologia contribui para as diferentes formas de aprender. O presente trabalho tem por objetivo avaliar a rela??o entre a aprendizagem informal digital e a aprendizagem formal escolar atrav?s da percep??o de alunos sobre a influ?ncia das tecnologias digitais nos seus processos de aquisi??o de conhecimento. A pesquisa emp?rica foi realizada a partir da aplica??o de um roteiro de entrevista semi-estruturado a alunos entre 14 e 18 anos do ensino m?dio de quatro escolas do Rio de Janeiro, duas da rede de ensino privada e duas da rede p?blica. Os dados obtidos revelam que os jovens est?o hiperconectados ?s tecnologias digitais de informa??o e comunica??o, s?o nativos digitais e, embora o cotidiano desses jovens seja marcado pelas experi?ncias nas redes virtuais, eles n?o desqualificam a experi?ncia escolar. Apesar de apresentarem cr?ticas ao modelo tradicional de ensino, a escola ? descrita pelos jovens como um cen?rio que traz vantagens por ser capaz de oferecer um direcionamento para aprendizagem, por apresentar na rela??o professor-aluno um suporte, al?m de se configurar como um ambiente de forma??o de la?os sociais. Por fim, os dispositivos digitais s?o utilizados pelos jovens n?o s? para o lazer, mas para fins educacionais e se apresentam como recursos de estudos individuais e coletivos, o que indica que podem se tornar potenciais ferramentas facilitadoras para o professor no processo de ensino.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Forma digitale"

1

Adami, Milo. La forma video: Tra cinema e arti visive dopo il digitale. Milano: Postmedia books, 2020.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Verso una progettazione stereotomica: Nozioni di stereotomia, stereotomia digitale e trasformazioni topologiche : ragionamenti intorno alla costruzione della forma = Towards a stereotomic design ... Roma: Aracne, 2007.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Latini, Giulio. Forme digitali. Roma: Meltemi, 2007.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Eusebi, Mario, and Eugenio Burgio. Marco Polo. Le Devisement dou monde. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2018. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-223-9.

Full text
Abstract:
Il testo del Devisement dou monde (o Milione, secondo la tradizione italiana) trasmesso dal codice parigino fr. 1116 rappresenta la forma linguisticamente più vicina alla superficie discorsiva originale dell’opera poliana. Dopo l’edizione del 2010 Mario Eusebi ne ha rivisto la lezione: il frutto di tale revisione (già disponibile al lettore nell’edizione digitale di Dei viaggi di Messer Marco Polo di Giovanni Battista Ramusio, in questa collana, vol. 5) torna alla tradizionale forma-libro, accompagnato dal glossario integrale e dagli indici dei nomi e dei toponimi, curati da Eugenio Burgio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

A, McDonald James, and Eastman Kodak Company, eds. Large-format photography. 2nd ed. Rochester, NY: Silver Pixel Press, 1995.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

A, Bagat͡s︡kiĭ V., Kondalev A. I, and Institut kibernetiki im. V.M. Glushkova., eds. Preobrazovateli formy informat͡s︡ii s obrabotkoĭ dannykh. Kiev: Nauk. dumka, 1992.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

I musei e le forme dello storytelling digitale. Canterano (RM): Aracne editrice, 2020.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Phillips, John. Managing large format digital files: Digital assets are now electronic records. Oak Brook IL: International Reprographic Association, 1999.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Hybrid space: New forms in digital architecture. London: Thames & Hudson, 1999.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Formal specification and verification of digital systems. London: McGraw-Hill, 1994.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Book chapters on the topic "Forma digitale"

1

Le, Hiep, Thomas Rebele, and Fabian Suchanek. "Open Digital Forms." In Research and Advanced Technology for Digital Libraries, 454–58. Cham: Springer International Publishing, 2016. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-43997-6_43.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Wyss, Eva L. "Iconicity in the Digital World." In Form Miming Meaning, 285. Amsterdam: John Benjamins Publishing Company, 1999. http://dx.doi.org/10.1075/ill.1.21wys.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Culik, Karel, and Jarkko Kari. "Digital Images and Formal Languages." In Handbook of Formal Languages, 599–616. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 1997. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-59126-6_10.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Borgefors, Gunilla, and Gabriella Sanniti di Baja. "Filling and Analysing Concavities of Digital Patterns Parallelwise." In Visual Form, 57–66. Boston, MA: Springer US, 1992. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4899-0715-8_7.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Keller, Thimo, Christian Bayer, Joachim Metternich, Mehrach Saki, Stephanie Schmidt, Oliver Sträter, Wolfgang Anlauft, and Hans-Dieter Hartwich. "Integration eines digitalen Assistenzsystems für die industrielle Montage." In ifaa-Edition, 115–46. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-662-61584-3_5.

Full text
Abstract:
ZusammenfassungDieser Beitrag beschreibt das Forschungsprojekt IntAKom (Intelligente Aufwertung der manuellen und teilautomatisierten Arbeit durch den Einsatz digitaler Kommunikationstechnologie) welches in Zusammenarbeit zwischen Forschung und Industrie konstruktive Ansätze guter digitaler Assistenz in der Produktion entwickelt und erprobt. Die Vorgehensweise wird an einem Anwendungsbeispiel aufgezeigt. Es wird beschrieben, wie das digitale Assistenzsystem in das Arbeitsumfeld integriert wurde. Gerade bei einer hohen Produktvielfalt erhöht sich die Komplexität in der Produktion. Die Beschäftigten können so durch den Einsatz digitaler Assistenzsysteme bei der Bewältigung der steigenden Anforderungen unterstützt werden. Darüber hinaus wird die Vorgehensweise zur Zielerreichung aus Sicht der Prozess-, Beschäftigten-, und Organisationsebene dargestellt und erste Projektergebnisse aufgezeigt. Auch die Erfolgsfaktoren für die Einführung eines digitalen Assistenzsystems werden abschließend in Form von Lessons learned formuliert.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Fischer, Sebastian. "Let’s Play: Das Gaming-Entertainment-Format." In Digitale Kultur und Kommunikation, 39–57. Wiesbaden: Springer Fachmedien Wiesbaden, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-658-34995-0_3.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

da F. Costa, Luciano, and Mark B. Sandler. "Detecting Digital Straight Line Segments in O(N 2)." In Visual Form, 165–74. Boston, MA: Springer US, 1992. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4899-0715-8_17.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Crisp, Virginia. "Formal Film Distribution." In Film Distribution in the Digital Age, 16–32. London: Palgrave Macmillan UK, 2015. http://dx.doi.org/10.1057/9781137406613_2.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Cosic, Jasmin. "Formal Acceptability of Digital Evidence." In Intelligent Systems Reference Library, 327–48. Cham: Springer International Publishing, 2016. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-44270-9_14.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Strelnikova, Irina A., Svetlana E. Titor, and Miroslav Jurásek. "Employment Promotion in Digital Format." In Studies in Systems, Decision and Control, 1355–62. Cham: Springer International Publishing, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-56433-9_141.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Conference papers on the topic "Forma digitale"

1

Gomes, Gilvaneide Francisca, and Ricardo André C. de Souza. "Transformação Digital na Educação para fomentar Competências Digitais." In Congresso Brasileiro de Informática na Educação. Sociedade Brasileira de Computação, 2022. http://dx.doi.org/10.5753/cbie_estendido.2022.226361.

Full text
Abstract:
A educação do século XXI requer que os estudantes sejam equipados com competências digitais que envolvem a articulação de conhecimentos, habilidades, atitudes e valores. As competências digitais básicas, como letramento digital, contribuem para o alcance da cidadania digital, definida como a capacidade de usar tecnologia e mídia digital de modo seguro, ético e responsável. A temática da cidadania digital está presente em currículos de referência e em políticas públicas nacionais e internacionais. A cidadania digital vai além de habilitar o uso de dispositivos e ferramentas eletrônicas, sendo também uma forma de mitigar riscos do mundo digital, tais como, propagação de notícias falsas, vícios on-line, invasão de privacidade, etc. Desta forma, este trabalho desenvolveu-se a partir da seguinte questão de pesquisa: "Como nós podemos transformar digitalmente a educação para exercitar e estimular as competências básicas da cidadania digital?". Para responder a essa questão foram desenvolvidas experiências de ensino e aprendizagem a partir da utilização de habilitadores tecnológicos, humanos e pedagógicos para promover a transformação digital na educação, visando fomentar e exercitar nos estudantes competências digitais relacionadas à cidadania digital. Tais experiências foram aplicadas e avaliadas em turmas do ensino fundamental e médio e os resultados apontam para uma melhoria da percepção e conscientização dos estudantes envolvidos sobre questões relacionadas à cidadania digital.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Simões, Lucas Pinheiro, José Carlos Ferreira Souza, and Fernanda Reis Cintra. "ESTUDANTES NATIVOS DIGITAIS: CONSIDERAÇÕES ACERCA DO PERFIL DE APRENDIZAGEM E COMPETÊNCIA DIGITAL." In I Congresso Brasileiro de Educação a Distância On-line. Revista Multidisciplinar de Educação e Meio Ambiente, 2021. http://dx.doi.org/10.51189/rema/882.

Full text
Abstract:
Introdução: O presente trabalho trata-se de uma parcial de pesquisa de iniciação científica iniciada em 2020 e que têm como objetivo mapear o perfil tecnológico e o nível de competência digital de estudantes ingressantes de dois cursos técnicos integrados de uma instituição de ensino federal. Este resumo descreverá os procedimentos metodológicos adotados na pesquisa bibliográfica realizada para a conceituação do perfil da amostra investigada. Objetivo: Revisar na literatura especializada as principais contribuições sobre o perfil de aprendizagem e o desenvolvimento da competência digital de estudantes nativos digitais. Material e métodos: A pesquisa bibliográfica incluiu o levantamento de artigos em língua portuguesa em três bancos de dados especializados: Google Acadêmico, SciELO e Portal de Periódicos da CAPES. A busca booleana dos descritores "competência digital", "aprendizagem" e "nativo digital" nesses portais indicou a existência de uma literatura mais substancial em língua espanhola. Dessa forma, agregou-se ao estudo a base de dados da Fundação Dialnet. Foram selecionados os dez artigos mais próximos ao contexto da investigação. Resultados: Os textos selecionados arrazoaram sobre a forma como os nativos digitais pensam e processam as informações de modo diferente das gerações pré-digitais, bem como manejam ferramentas tecnológicas de forma mais intuitiva e fluida que seus predecessores. Entretanto, para alguns pesquisadores, essa familiaridade não é suficiente para afirmar que os nativos digitais fazem um uso competente dessas tecnologias. Nesse contexto influenciam diversos fatores, tais como a facilidade de acesso, o tempo de exposição e a motivação para o uso desses recursos. Conclusão: Nativos digitais possuem uma maior inclinação às tecnologias, mas ainda necessitam de parâmetros para aprender a apropriar-se desses recursos de forma mais competente e consciente. Cabe à instituição escolar adaptar-se e converter-se nesse espaço de estimulo e reflexão.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Santos, Carlos Eduardo da Rocha, Maria Angela Dias, and Frederico Braida Rodrigues de Paula. "jogo das formas: um jogo digital para o ensino das formas em arquitetura e urbanismo." In SIMPÓSIO BRASILEIRO DE TECNOLOGIA DA INFORMAÇÃO E COMUNICAÇÃO NA CONSTRUÇÃO. Antac, 2019. http://dx.doi.org/10.46421/sbtic.v2i00.199.

Full text
Abstract:
Com o advento da quarta revolução industrial, observa-se uma evolução exponencial da tecnologia digital, com profundos impactos no mercado de trabalho, na economia e nos formatos das empresas. Refletir sobre a formação dos profissionais que atuarão neste cenário requer a implantação de metodologias inovadoras de ensino e aprendizagem. Neste contexto, a incorporação de jogos digitais (vídeo games) em ambientes de ensino e aprendizagem ganhou relevância. Este artigo é parte de um estudo de uma tese de doutorado, na qual um jogo digital intitulado "O Jogo das Formas" está sendo criado como instrumento de apoio ao estudo das formas e da concepção formal, proporcionando caminhos mais atrativos para o aprendizado. É baseado em um sistema de cartões que são divididos em 5 tipos: cartões de arquitetura e forma; cartões de tipos de ações; cartões de ações aditivas; cartões de ações subtrativas; cartões de ação de translação e cartões de representação. Esta proposta visa, portanto, alinhar-se com a nova dinâmica de ensino e aprendizagem, criando um conhecimento ativo, no qual os alunos interagem e modificam seus objetos de estudo. Além disso, as possibilidades oferecidas pela tecnologia permitem que os grupos criem seus próprios volumes, personalizando assim a experiência adquirida.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Paula, Melise M. V., and Raffael C. Carvalho. "Mapeamento sistemático da literatura de relatos do uso do orçamento participativo na forma digital." In Workshop de Computação Aplicada em Governo Eletrônico. Sociedade Brasileira da Computação, 2022. http://dx.doi.org/10.5753/wcge.2022.223258.

Full text
Abstract:
O OP (Orçamento Participativo) é um dos dispositivos criados para assegurar a participação da população na definição de metas relacionadas às receitas e despesas do exercício financeiro. Esse artigo propõe um mapeamento sistemático dos relatos de uso da tecnologia como intervenção para elaboração do OP. Foram encontrados 127 artigos, tendo sido selecionados 26 trabalhos para a extração de dados. As experiências de utilização do OP na forma digital encontradas apresentam uma distribuição geográfica heterogênea, sendo realizadas em paralelo com a forma presencial. Os resultados encontrados podem contribuir para o estado da arte das implementações de OP digital, fornecendo uma visão geral das diversas formas de implementações relatadas na literatura.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Lima, Marcio Da Silva, Ronaldo Da Silva Lima, and José Arimateia Matos Junior. "A PRÁXIS DOCENTE DURANTE A PANDEMIA: O USO DE FERRAMENTAS DIGITAIS COMO INSTRUMENTO AVALIATIVO." In I Congresso Brasileiro On-line de Ensino, Pesquisa e Extensão. Revista Multidisciplinar de Educação e Meio Ambiente, 2022. http://dx.doi.org/10.51189/ensipex/1.

Full text
Abstract:
Introdução: Devido a pandemia da Covid 19 que se espalhou de forma rápida por todos os países, por motivo de saúde pública, muitas atividades consideradas não essenciais, foram suspensas ou tiveram que se adaptar a uma organização de forma remota. No âmbito da educação, as aulas presenciais foram suspensas em todo território nacional, causando um impacto no Sistema Educacional Brasileiro, onde os professores tiveram que se reinventar e continuar suas atividades de forma remota usando recursos digitais. Desse modo, os professores da Rede Municipal de Maracanaú, tiveram que adaptar os instrumentos de avaliação durante o ensino remoto. Objetivo: Identificar quais os instrumentos de avaliação foram utilizados durante o ensino remoto e como se deu o processo avaliativo nas escolas de Ensino Fundamental II na região C do município de Maracanaú-CE. Metodologia: Foi realizada uma pesquisa qualitativa com os professores do Ensino Fundamental II da região C das escolas Municipais de Maracanaú, foram entrevistados 50 professores de 3 escolas distintas, e as informações coletadas se deu através de um questionário com questões de múltiplas escolhas elaborado no Google forms e enviado para os docentes por meio de WhatsApp e E-mails. Resultados: Com a compilação dos dados ficou constatado que 84% dos docentes entrevistados usaram o Google Forms como instrumento de avaliação para o processo avaliativo, por meio dessa ferramenta, os docentes desenvolveram provas, relatórios, resumos dentre outros e 16% dos docentes fizeram uso somente da devolutiva das atividades enviadas pelo WhatsApp como forma de avaliação. Conclusão: Apesar das dificuldades a maioria dos professores desenvolveram o processo avaliativo com o auxílio do Google Forms, desses, 90% relataram que pretendem usar esse recurso no retorno das aulas presenciais. Percebe-se que uma parte dos professores tiveram dificuldades em planejar e desenvolver suas avaliações com as ferramentas digitais, a falta de formação e a forma rápida com que professores tiveram que se organizar para desenvolver as atividades, foram as dificuldades relatadas por esse grupo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Volnov, Ilya Nikolaevich. "Science and art. Personalization." In 5th International Conference “Futurity designing. Digital reality problems”. Keldysh Institute of Applied Mathematics, 2022. http://dx.doi.org/10.20948/future-2022-22.

Full text
Abstract:
The crisis of the scientific format of thinking is considered and one of its manifestations is personalization, which takes place today in all basic forms of human activity. On the basis of structural dynamics and an appeal to ancient ideas about time, it is shown that Kuznetsov’s writing – a vivid example of modern visual media, is a new form of personalized art and an adequate response to the crisis of the scientific format of thinking.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Bortoluzo Mamone, Felipe, and Letícia Brasil Freitas. "Uma breve pesquisa sobre as características das exposições virtuais recentes." In LINK 2021. Tuwhera Open Access, 2021. http://dx.doi.org/10.24135/link2021.v2i1.127.g213.

Full text
Abstract:
A pandemia de COVID-19 e as medidas de restrição social que se seguiram tiveram um impacto decisivo nas atividades dos museus nos últimos dois anos. Pesquisas do Conselho Internacional de Museus (ICOM) indicam que cerca de 95% dos museus mundiais foram fechados entre abril e maio de 2020, número que caiu para 27% no mesmo período de 2021. Diante deste cenário, houve um aumento notável nas comunicações e atividades digitais destas instituições, através da disponibilização on-line de acervos e exposições, da gestão das redes sociais, da realização de eventos e programas de ensino ao vivo ou da produção de newsletters e podcasts. Embora essas pesquisas sejam essenciais, também é necessário complementá-las com pesquisas qualitativas sobre as formas como essas atividades estão sendo realizadas. Este artigo examinará como um tipo específico de atividade digital está sendo desenvolvido pelo setor museológico, a saber, as exposições virtuais. Caracterizados principalmente pela tridimensionalidade e pela imersão do interator, esses espaços expositivos virtuais carregam tanto a complexidade que constitui a ideia de um museu virtual, quanto as deficiências estruturais que afetam as instituições culturais e, em particular, seus setores de Tecnologia da Informação e Comunicação (TICs). Assim, foram escolhidos dois critérios para caracterizar estas exposições, a saber, as tecnologias habitualmente utilizadas na sua concepção e a relação que estabelecem ou não com um espaço tangível. Para isto, foram selecionados e analisados casos recentes de espaços construídos através da utilização da fotografia 360º e da modelagem 3D, de forma a evidenciar as características distintivas destas tecnologias e como elas instanciam diferentes relações entre elementos do digital e do tangível. Esta análise leva em consideração elementos específicos dessas exposições, como suas interfaces e os modos de deslocamento e visualização que permitem, a qualidade da reprodução das obras e a possibilidade de acessar informações e mídias complementares sobre elas, a multiplicidade dos pontos de vista, sua compatibilidade com determinados dispositivos, entre outros. Por fim, refletiremos sobre a forma como essas exposições virtuais replicam, aumentam ou dispensam os espaços físicos para sua concepção. Ao invés da habitual oposição entre virtual e atual, tais espaços expressam a possibilidade de complementação entre elementos restritos ao tangível ou ao digital — complementação, desnecessário dizer, que nem sempre ocorre. Assim, as exposições virtuais são vetores importantes para refletir sobre as vantagens e dificuldades que as tecnologias digitais representam para o setor museológico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Ueda, Gustavo S., Aline Verhalen, and Cristiano Maciel. "Um Negócio de Dois Mundos: Aspectos da Morte no Mundo Físico Transpostos para Memoriais Digitais." In X Workshop sobre Aspectos da Interação Humano-Computador na Web Social. Sociedade Brasileira de Computação (SBC), 2019. http://dx.doi.org/10.5753/waihcws.2019.7675.

Full text
Abstract:
O planejamento de aspectos ligados a morte de usuários na Web Social tem reflexo sobre a concepção de sistemas. Todavia, que elementos relacionados ao planejamento desses aspectos ligados a morte no mundo real podem contribuir para o desenvolvimento de sistemas nesta área? Essa pesquisa visa entender tais aspectos, a fim de propor alternativas úteis a diferentes softwares, em especial, aos memoriais digitais. Para tal, de forma exploratória, e apoiados por pesquisa bibliográfica, foram realizadas entrevistas em ambientes comerciais que oferecem serviços relacionados a morte. Como resultado, são propostas reflexões de um plano de memorial, considerando aspectos volitivos do legado digital em sistemas de memorial digital.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Velho, João P. B., Vitor H. G. Moia, and Marco A. A. Henriques. "Entendendo e melhorando a capacidade de detecção de estratégias de busca de similaridade em investigações forenses." In Simpósio Brasileiro de Segurança da Informação e de Sistemas Computacionais. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2020. http://dx.doi.org/10.5753/sbseg.2020.19255.

Full text
Abstract:
Peritos em forense digital têm dois grandes desafios: o aumento no número de dispositivos digitais em uso e as dificuldades em analisá-los. Funções de Pareamento Aproximado (PA) são utilizadas para encontrar dados relevantes através da avaliação de similaridade entre objetos de forma eficiente. Contudo, métodos tradicionais (força bruta) consomem muito tempo e recursos. Para mitigar este problema, as estratégias de busca de similaridade permitem rápidas comparações por meio das funções de PA. Este artigo compara algumas destas estratégias e métodos de força bruta, mostrando suas taxas de precision e recall. Também apresentamos o tempo de execução das estratégias, o impacto do tipo de arquivo na similaridade e propomos melhorias.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Gros, Begona. "The Design of Learning Environments Using Videogames in Formal Education." In 2007 IEEE International Workshop on Digital Games and Intelligent Toys-based Education. IEEE, 2007. http://dx.doi.org/10.1109/digitel.2007.48.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Reports on the topic "Forma digitale"

1

Cubo, Aitor, José Luis Hernández Carrión, Miguel Porrúa, and Benjamin Roseth. Guía de transformación digital del gobierno: resumen ejecutivo. Banco Interamericano de Desarrollo, November 2022. http://dx.doi.org/10.18235/0004556.

Full text
Abstract:
La transformación digital del gobierno es el cambio de cultura corporativa, modelo organizativo, métodos y procesos que aprovecha las tecnologías de la información y la comunicación para que las instituciones públicas atiendan las necesidades de los ciudadanos y empresas de forma eficiente, transparente y segura. Para alcanzarla, es fundamental tomar acciones en cinco ejes clave: gobernanza e institucionalidad, marco normativo, talento digital y gestión del cambio, infraestructura y tecnología, y nuevos procesos y servicios digitales. Este resumen ejecutivo introduce los cinco ejes de la transformación digital del gobierno y los conceptos clave de la Guía.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Constable, Robert L. Building Interactive Digital Libraries of Formal Algorithmic Knowledge. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, July 2002. http://dx.doi.org/10.21236/ada403617.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Constable, Robert L. Building Interactive Digital Libraries of Formal Algorithmic Knowledge. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, September 2004. http://dx.doi.org/10.21236/ada426580.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Constable, Robert L. Building Interactive Digital Libraries of Formal Algorithmic Knowledge. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, June 2003. http://dx.doi.org/10.21236/ada414364.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Cubo, Aitor, José Luis Hernández Carrión, Miguel Porrúa, and Benjamin Roseth. Guía de transformación digital del gobierno. Banco Interamericano de Desarrollo, November 2022. http://dx.doi.org/10.18235/0004402.

Full text
Abstract:
¿Cómo se hace la transformación digital del gobierno? Encontrarás la respuesta en esta publicación. La transformación digital del gobierno es el cambio de cultura corporativa, modelo organizativo, métodos y procesos que aprovecha las tecnologías de la información y la comunicación para que las instituciones públicas atiendan las necesidades de los ciudadanos y empresas de forma eficiente, transparente y segura. Para alcanzarla, es fundamental tomar acciones en cinco ejes clave: gobernanza e institucionalidad, marco normativo, talento digital y gestión del cambio, infraestructura y tecnología, y nuevos procesos y servicios digitales. Este documento compila toda la información necesaria para entender e impulsar la transformación digital del gobierno en cada uno de estos ejes, junto con historias de casos de uso, ejemplos de países líderes, y preguntas de autoevaluación.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Hu, Yalin. Exploring formal verification methodology for FPGA-based digital systems. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), September 2012. http://dx.doi.org/10.2172/1055616.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Lafuente, Mariano, Rafael Leite, Miguel Porrúa, and Pablo Valenti. Transformação digital dos governos brasileiros: Satisfação dos cidados com os serviços públicos digitais. Inter-American Development Bank, February 2021. http://dx.doi.org/10.18235/0003058.

Full text
Abstract:
O documento resume os resultados de uma nova pesquisa de satisfação cidadã sobre os serviços públicos digitais no Brasil. Mostra que a população brasileira está conectada e se considera bem adaptada ao mundo digital, mesmo com desigualdades esperáveis de idade, nível de educação formal e renda. Nos três níveis de governo, o nível de satisfação com os serviços digitais foi muito superior aos níveis de insatisfação. Uma parte importante da população não conhecia a oferta de serviços digitais dos municípios. A diferença de satisfação com os serviços digitais do setor privado é importante, marcando a necessidade de aprofundar e acelerar a transformação digital no setor público. A pesquisa foi realizada entre os meses de outubro e dezembro de 2020, com uma amostra representativa da população brasileira de idade superior aos 16 anos, entrevistando 13.250 pessoas distribuídas em todo o território nacional. Teve como objetivo coletar informações sobre a adaptação dos cidadãos ao mundo digital, seu nível de conectividade percebido e uso de internet e sua avaliação sobre a qualidade dos serviços digitais do setor público (com foco no nível estadual, mas também com perguntas sobre os níveis federal e municipal) e do setor privado, entre outros temas.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Reyes-Tagle, Gerardo, Carolina Roca, and Fernando Barraza. Transformación digital en las administraciones tributarias de America Latina: Chile. Inter-American Development Bank, December 2021. http://dx.doi.org/10.18235/0003871.

Full text
Abstract:
El crecimiento exponencial en la capacidad para transmitir, almacenar y procesar grandes cantidades de datos a través de las tecnologías de información y las comunicaciones está transformando la manera en que las administraciones tributarias llevan a cabo sus funciones. Actualmente, las administraciones tributarias de los países de América Latina y el Caribe están realizando importantes esfuerzos para aprovechar la tecnología digital de forma que les permita prestar mejores servicios, eliminar las brechas de cumplimiento y ser más eficientes. Esta publicación presenta una metodología para identificar las brechas existentes entre el estado en el que se encuentran las administraciones tributarias de la región y el modelo digital que se ha ido configurando en los foros internacionales a partir de experiencias exitosas. Las dimensiones del análisis son el entorno digital prevaleciente en el país, las capacidades con las que cuenta la administración tributaria, los procesos para la obtención de los datos de los contribuyentes y, finalmente, las salidas en la forma de servicios digitales que ofrecen estas organizaciones. En el caso de Chile, se observan importantes avances en un entorno digital favorable con el Servicio de Impuestos Internos (SII), el cual es pionero en la implementación de la factura electrónica y las declaraciones prellenadas, aunque aún presenta oportunidades en la gobernanza de los datos.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Matthews, Dan, and Paul Doughty. Auto-Correlation of Elevation Data Form Digital Stereo Imagery. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, February 2000. http://dx.doi.org/10.21236/ada389326.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Ertanowska, Delfina. Media offer for Ukrainian children and teenagers in former Yugoslavia countries. Ivan Franko National University of Lviv, February 2022. http://dx.doi.org/10.30970/vjo.2022.51.11403.

Full text
Abstract:
The article discusses the media offer addressed to children and youth from the Ukrainian national minority in the former Yugoslavia countries. The content, languages of publications and forms of publication were analyzed. In addition to traditional paper press and periodicals, the content published in digital form, in social media such as Facebook, Instagram, were also analyzed.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography