Academic literature on the topic 'Fonte amministrativa'

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Journal articles on the topic "Fonte amministrativa"

1

Blane, David. "Conceptualisation and measurement of health." Sinappsi 12, no. 1 (2022): 8–13. http://dx.doi.org/10.53223/sinappsi_2022-01-1.

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Abstract:
The present brief article sketches the various ways in which health has been defined and measured in quantitative linked register and survey research. Health, mortality, morbidity, functioning, quality of life and biomarkers are considered. A case is made for using the survey questionnaire measure of limiting long-standing illness in labour market economics. Il presente articolo delinea i vari modi in cui la salute è stata definita e misurata nella ricerca su dati di tipo survey e quantitativi di fonte amministrativa. Sono presi in considerazione salute, mortalità, morbilità, capacità funzionali, qualità della vita e biomarcatori. Negli studi di economia del lavoro, si sostiene l'opportunità di utilizzare le misure – derivanti da questionario – relative alle malattie di lungo corso che comportano limitazioni per i lavoratori.
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2

Carfagna, Sergio, Domenico Gabrielli, Maria Pia Sorvillo, and Salvatore Strozza. "Cambiamenti di status degli immigranti in Italia: risultati di un record-linkage su fonti amministrative." MONDI MIGRANTI, no. 1 (September 2010): 175–98. http://dx.doi.org/10.3280/mm2010-001008.

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3

Giuliano, Giovannina, Giovanni Gallo, Aldo Rosano, and Pasquale di Padova. "L’accesso al Reddito di cittadinanza dei cittadini stranieri: criticità e proposte di riforma." Sinappsi 12, no. 2 (2022): 54–67. http://dx.doi.org/10.53223/sinappsi_2022-02-4.

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Abstract:
Il lavoro, fondato sull’analisi di dati derivanti da un modello di microsimulazione che utilizza congiuntamente fonti amministrative e indagini socio-economiche, discute i problemi dell’accesso per gli stranieri al Reddito di cittadinanza dovuti in particolare al requisito di durata della permanenza e alla scala di equivalenza adottata. Per limitare la penalizzazione della popolazione straniera, che già sconta una maggiore diffusione e intensità della povertà, si illustrano gli effetti di una possibile riforma di questi due aspetti della misura sui beneficiari e sulla spesa pubblica.
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4

Anastasia, Bruno. "La rilevanza del settore istruzione nel contesto del mercato del lavoro: note e indicazioni dalle fonti statistiche disponibili." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 1 (June 2020): 14–41. http://dx.doi.org/10.3280/es2020-001002.

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Abstract:
Obiettivo di questo saggio è proporre un excursus sulle informazioni statistiche disponibili in merito alla dinamica occupazionale che ha contrassegnato il settore istruzione in Italia e in Veneto negli anni recenti, dinamica che - se collocata in uno sfondo europeo - non risulta certamente brillante. L'analisi è condotta sia sulle usuali fonti statistiche sia sulle fonti amministrative divenute recentemente accessibili: l'Osservatorio Inps sui dipendenti pubblici, il Conto Annuale della Ragioneria generale dello Stato, il Portale unico dei dati sulla scuola, le Comunicazioni obbligatorie sui rapporti di lavoro. Le fonti convergono nel segnalare per gli anni più recenti (post 2014) la crescita dell'occupazione nel comparto scuola (trainata dall'incremento dei docenti di sostegno nella scuola statale); per l'Università, invece, si registra una sicura flessione. In termini prospettici l'occupazione nel settore istruzione si dovrà confrontare sia con un elevato turnover, determinato dall'attuale elevata età media del corpo insegnante, sia con il previsto decremento del numero di alunni e studenti.
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5

Mauro, Mussini, Crosato Lisa, Mariani Paolo, and Zavanella Biancamaria. "L'abbinamento dei dati da fonti diverse: una proposta per integrare dati amministrativi e campionari a livello locale." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (December 2011): 87–114. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-003004.

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Abstract:
L'articolo affronta il tema dell'abbinamento di dati provenienti da fonti di diversa natura, amministrativa e campionaria, disponibili a livello locale. Si indagano gli aspetti metodologici dell'abbinamento dei dati provenienti dall'indagine sui consumi delle famiglie milanesi, condotta da Camera di commercio di Milano e Comune di Milano, con i dati dell'archivio del data warehouse AMeRIcA, che integra l'archivio tributario dell'Agenzia delle entrate e l'archivio dell'Anagrafe del comune di Milano. L'obiettivo conoscitivo dell'abbinamento č l'arricchimento delle informazioni separatamente contenute nei due archivi, creando un archivio integrato che abbini le informazioni sul reddito e i consumi. Per eseguire l'abbinamento si utilizza una tecnica di abbinamento quasi-esatto. Essa prevede l'impiego di vari criteri decisionali per stabilire se una coppia di record sia da abbinare. Questa strategia di abbinamento consente di evidenziare la capacitŕ identificativa delle variabili di abbinamento disponibili. I risultati della procedura confermano la fattibilitŕ dell'integrazione tra gli archivi delle due fonti considerate. L'archivio integrato risultante offre l'opportunitŕ di effettuare analisi statistiche dettagliate sulle famiglie, descrivendo ciascuna di esse in base a informazioni demografiche, reddituali e relative alle scelte di spesa. Inoltre, dal punto di vista metodologico, i risultati dell'esercizio di abbinamento assumono particolare rilievo in considerazione del fatto che l'esperienza condotta con riferimento all'area del comune di Milano potrebbe essere ripetuta in maniera analoga anche per altre realtŕ locali (comuni, province o cittŕ metropolitane), data la disponibilitŕ delle fonti utilizzate in questo studio.
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6

Imbert-Vier, Simon. "Il "barrage" di Gibuti: frontiera inutile o fucina sociale?" STORIA URBANA, no. 128 (February 2011): 109–27. http://dx.doi.org/10.3280/su2010-128006.

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Abstract:
Questo articolo descrive una frontiera particolare: ilmantenuto in funzione tra il 1966 e l'inizio degli anni ottanta attorno alla cittŕ di Gibuti. Mentre il suo scopo ufficiale era il contenimento dell'immigrazione, durante il periodo in esame le popolazione della cittŕ č aumentata di tre volte. Dopo aver collocato questo episodio nel contesto piů generale della storia della colonizzazione francese nel Corno d'Africa, l'articolo descrive le condizioni della realizzazione di questa infrastruttura. In seguito č presentato il dispositivo di controllo militare, politico e ideologico all'interno del quale iloperava, attraverso uno studio di fonti amministrative e militari francesi inedite. Infine l'articolo si interroga sul ruolo delnella produzione di identitŕ nell'epoca coloniale e post-coloniale.
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Viscomi, Antonio. "Il pubblico impiego: evoluzione normativa e orientamenti giurisprudenziali." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 137 (February 2013): 53–89. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2013-137002.

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Abstract:
L'A. dimostra preliminarmente come la stratificazione delle fonti regolative e l'apporto alluvionale e multilivello di prassi amministrative, discipline contrattuali, decisioni giurisprudenziali abbia determinato la contestuale presenza di modelli regolativi riconducibili a paradigmi organizzativi e regolativi tra loro discontinui, con conseguente incremento dei livelli di incertezza ricostruttiva. Propone, quindi, un approccio metodologico idoneo a rappresentare la pluralitŕ differenziata degli interessi che caratterizza il lavoro pubblico, assicurando l'emersione nei singoli microsistemi dei caratteri di specificitŕ del contesto e di specialitŕ del testo normativo. Sottolinea infine l'urgenza di una pertinente valoriz- zazione della funzione nomofilattica della Cassazione evidenziando la necessitŕ di assicurare un adeguato grado di stabilitŕ delle aspettative e dei comportamenti degli attori sociali soprattutto in contesti segnati da elevata complessitŕ organizzativa, regolativa e gestionale.
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8

Rolandi, Francesca. "Un trionfo mai richiesto? Partecipazione politica femminile e rappresentazioni di genere nella stampa locale di Fiume e Susak dopo la Grande guerra." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 293 (August 2020): 73–98. http://dx.doi.org/10.3280/ic2020-293003.

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Abstract:
La Grande guerra sconvolse non solo l'assetto geopolitico di una parte del continente europeo, ma anche le precedenti frontiere di genere e gli equilibri familiari. Le confinanti città di Fiume e di Susak si trovarono a vivere, dopo la fine del conflitto, una lunga transizione caratterizzata da instabilità amministrativa, insicurezza economica e tensioni politiche e nazionali, per poi essere inglobate, rispettivamente, nel Regno d'Italia e nel Regno dei Serbi, Croati e Sloveni. Focalizzandosi sulle fonti disponibili in lingua italiana e croata, l'articolo analizzerà il caso studio di un'area di frontiera per indagare la presenza femminile nella sfera pubblica, mettendo in luce sia la partecipazione politica legata alle diverse forme di suffragio in atto, che il tessuto dell'associazionismo, all'interno di organizzazioni politiche e filantropiche. Inoltre, per tracciare le reazioni al protagonismo femminile, verranno analizzate le rappresentazioni di genere presenti sugli organi di stampa locali, legati in massima parte alle maggiori fazioni politiche in lotta, e quasi esclusivamente dominati da voci maschili.
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Christie, Neil. "Byzantine Liguria: an imperial province against the Longobards, A.D. 568–643." Papers of the British School at Rome 58 (November 1990): 229–71. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200011661.

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Abstract:
LIGURIA BIZANTINA: UNA PROVINCIA IMPERIALE CONTRO I LONGOBARDI,568–643 D.C.L'invasione longobarda dell'Italia bizantina nel 568 d.C. restrinse in maniera consistente i territori imperiali costringendoli alle regioni costiere della penisola. La provincia della Liguria, rapidamente privata di legami terrestri con le altre zone imperiali sopravvissute, ha visto una rapida militarizzazione della sua amministrazione, rimedio supremo nella sua lotta per contrastare l'invasione longobarda. Sebbene solo sporadicamente documentata dalle fonti letterarie, la Liguria beneficia di una messe di dati archeologici, soprattutto in forma di repertori tipologici dettagliati da scavi urbani (fra cui Luni, Albenga e Ventimiglia), che forniscono indicazioni importanti sulle trasformazioni sociali presenti in questa fase così poco studiata. Sistemi di popolamento urbano, militare e rurale sono ampiamente esaminati e riportati all'interno di un'intelaiatura politica, militare e amministrativa della provincia e in generale dell'Italia bizantina. In particolare, molta attenzione viene data alle strutture di difesa e che contribuirono alla sopravvivenza della Liguria bizantina fino alla metà del VII seeolo d.C.
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10

Fimiani, Enzo. "Muoversi da notabili nel Mezzogiorno italiano tra ottocento e novecento: il caso abruzzese." SOCIETÀ E STORIA, no. 171 (February 2021): 87–125. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-171004.

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Abstract:
Il saggio intende riprendere la questione storica del ruolo dei notabili nella modernizzazione politica tra i secoli XIX e XX in Italia e a livello europeo. Sulla scia degli studi più aggiornati, che guardano al fenomeno italiano quale forma di conduzione della politica ordinaria e non più deteriore, l'autore prova a seguire un metodo plurale, che tenga conto sia delle pratiche notabilari sia dei loro universi discorsivi e simbolici. Ritenendo che occorra ancora illuminare le caratteristiche del notabilato nel Mezzogiorno, il contributo tenta di approfondire un caso di studio nella sostanza inedito. Gli Abruzzi storici rappresentano un segmento importante delle antiche "province meridionali": dei suoi notabili, il saggio affronta modi e tempi di impatto rispetto ai tornanti storici principali;; il peso della politica, amministrativa e parlamentare;; i meccanismi delle reti di potere e le narrazioni che le sostengono. Sulla base di fonti in larga parte nuove o di dati disponibili ma del tutto rielaborati, viene fuori una cornice che vede il contesto abruzzese immerso pienamente nel Sud italiano ma con peculiarità non trascurabili.
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Dissertations / Theses on the topic "Fonte amministrativa"

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SCAGLIONE, EMILIA. "Sistemi giuridici e sistemi energetici da fonte convenzionale ed elettronucleare." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/52089.

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Abstract:
Au niveau de la réflexion scientifique, avoir conscience que l'intervention des pouvoirs publics dans l'économie a changé ses connotations, mais n'est en aucun cas récessive, est une donnée largement reconnue. L'expansion des régimes privés et des mécanismes de production privée des règles techniques sur les marchés, la conformation des structures réticulaires de l'organisation des acteurs publics et privés qui régissent ces marchés, l'interdépendance croissante entre le public et le privé qui caractérise les systèmes économiques dont les dimensions l'emportent de façon toujours plus évidente sur les frontières des États individuels, sont des transformations que la doctrine a indiquées, depuis quelques décennies, comme révélatrices de la crise de la notion de souveraineté de l'État appliquée à la sphère économique. En même temps cependant, il est également clair que ces changements impliquent une attitude différente des pouvoirs publics, qui restent un élément incontournable du fonctionnement des systèmes économiques. Chaque reconstruction destinée à théoriser l'inévitable déclin du rôle des pouvoirs publics dans l'économie (comme cela est clairement indiqué dans la phase de crise des systèmes de marché que nous traversons actuellement) se révèle inadaptée pour saisir l'aspect multidimensionnel des phénomènes économiques, dans lesquels les instances privées et de marché se relient réciproquement sur un terrain où la médiation politique, étatique et supra-étatique, est toujours importante. Cette étude est née de la nécessité de vérifier des processus identiques sur un terrain d'une importance particulière pour l'intérêt général, à savoir celui qui est lié au gouvernement des systèmes énergétiques. En particulier, l'objectif de vérifier la profondeur des processus sur le terrain d'une part, de saper le pouvoir souverain classique de l'État rapporté aux marchés et d'autre part, l'interrelation et la transformation du pouvoir dans les relations avec les instances de gouvernement supranational et les instances privées «globales», nous a induit à articuler cette étude sur deux domaines distincts. Sous un premier aspect, l'objet de notre analyse est le système énergétique à partir de sources conventionnelles (Partie générale) par rapport auquel les exigences liées à la formation du marché mondial ont conduit à l'érosion de la souveraineté de l'État en faveur de l'Union européenne et des exigences de caractère technique qui favorisent la formation de réseaux d'autorités indépendantes ainsi qu'un espace toujours plus grand, dans la production de textes législatifs, pour des acteurs privés. Par ailleurs, un terrain d'étude spécifique (Partie spéciale) est constitué par le système d'énergie électronucléaire pour lequel ces mêmes processus prennent une connotation totalement différente et occupent un espace plus significatif mais toujours dans les mains du pouvoir souverain. A partir d'une comparaison entre les processus en cours dans les deux différents domaines, il est possible de percevoir des éléments significatifs en termes de reconstruction théorique du rôle des pouvoirs publiques dans la discipline des systèmes énergétiques et de fournir aussi à l'interprète des clés de lecture et d'orientation qui peuvent être significatives sur cette scène extrêmement complexe et irrégulière, qui représente l'objet de notre étude. En référence à la méthode d'enquête utilisée, nous avons choisi celle qui utilise les critères propres à la méthode des systèmes. Le concept de système est né et se répand dans des disciplines étrangères au droit, telles que les mathématiques et l'économie ( ), et il ne sera adopté que plus tard par une partie de la doctrine juridique pour saisir et systématiser des phénomènes nouveaux et complexes. L'adoption de cette méthode dans le domaine du droit, permet en fait de tenir compte des caractères de l'ordre juridique qui résultent des interactions entre les différents éléments qui le composent et ainsi de surmonter les limites tant de l'approche formaliste que substantialiste ( ). La première est trop ancrée dans l'idée que le droit est seulement celui qui est produit par l'État ( ), la seconde est concentrée sur des organes sociaux plutôt stables, comme celui de l'ordre juridique ( ). Dans l'acception communément partagée, la notion de système se réfère à un ensemble d'éléments interconnectés les uns avec les autres ou avec l'environnement extérieur à travers des relations réciproques mais qui se comporte comme un tout, conformément à ses règles générales. Alors que l'ordre juridique implique une idée de plénitude, d'autosuffisance et par conséquent de stabilité et de clôture, le système identifie la relation entre les figures, les évènements et les faits qui composent d'autres systèmes avec d'autres figures avec lesquelles ils ont une homogénéité spécifique. La condition nécessaire pour qu'il soit établi et maintenu tel quel (sans dégénérer dans l'ensemble de ses composants), est que les éléments qui le composent (les acteurs et les règles) interagissent les uns avec les autres et par conséquent, que le comportement de l'un influence celui de l'autre, tout en ayant des fonctionnalités différentes et en échangeant des informations. Les systèmes n'ont pas de propriétés, mais en acquièrent en permanence, grâce à l'interaction fonctionnelle continue de leurs composants. La matière énergétique, à partir de sources conventionnelles et électronucléaires, représente différents éléments, à la fois au niveau structurel et réglementaire, qui intègrent les conditions de l'existence d'un système. Depuis la forte interdépendance entre les différents segments qui composent ce qu'on appelle la filière de l'énergie - avec quelques différences entre l'énergie électrique et le gaz - et entre les acteurs publics et privés qui y sont en mouvement. Cet aspect implique la multiplication et la différenciation des divers centres de décision ( ) et la mise en commun, de la part des États, de secteurs importants de leur «souveraineté» ( ). De là le dépassement de la conception pyramidale et monolithique, expression d'un modèle organisationnel «par lignes verticales», à une conception «diffuse» de la souveraineté : «les pouvoirs publics, une fois ordonnés en pyramide, sont désormais ordonnés en réseau ( )». En procédant dans l'ordre, les chapitres qui suivent portent sur les «matrices» du système, mettant en évidence les principales caractéristiques d'abord du point de vue de chaque ordre juridique, l'italien et le français, et ensuite de l'interaction avec l'ordre juridique européen et international. Dans la partie spéciale consacrée au système juridique de la source électronucléaire, l'analyse ne peut toutefois partir que de la scène internationale, et cela à cause du caractère transactionnel qui la distingue depuis le début. Nous prendrons en considération l'évolution du droit, substantiel et processuel ainsi que les processus de formation des règles proches des cas «pratiques» de l'applicatio, puisque c'est un droit qui vit dans l'effectivité tout en élaborant un parcours de prévisibilité et de certitude innovante. Les parties conclusives seront plutôt consacrées à la comparaison entre les règles et le droit propres à chaque ordre juridique, italien et français, mais à la lumière de paramètres communs, qui les conditionnent ou du moins les influencent. Par rapport à la comparaison classique il ne s'agit plus d'une comparaison entre des ordres juridiques différents et étrangers, mais d'«ensembles» reliés à un même système, où les variétés et les différences sont configurées, dans la plupart des cas, comme des moyens diversifiés pour mettre en application des principes communs.
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2

D'AMBRA, MILTON. "I TITOLI ABILITATIVI PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI PER LA PRODUZIONE E LA VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA DERIVANTE DA FONTI RINNOVABILI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/352331.

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Abstract:
The Phd thesis undertakes to analyse the regulation of licenses in the setting of alternative-energy law. The research is focused about the tension between the interest in the exploitation of clean resources and the interest in the government of the areas and protection of the landscape. The most important licence for the realization of plants for the production of alternative energy is analysed under the procedural aspects and the aspects of the substantive law, as well does the jurisprudence.
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Nardiello, Angela. "Differenziazione e normazione: primaria e secondaria." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/3107.

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Abstract:
2015 - 2016
The object of the present work is the analysis of the principle of differentiation in the system of the sources which in the context of the processes of decentralisation, federalism and autonomy, is identified in an “adaequatio rei et iuris” relation, functional in the individualisation of a renewed capacity for the understanding and achievement of a “policy of differences”. This is a perspective which it is useful to analyse as the method of differentiation has for some time been assuming more and more importance in both the European and national legal system with the aim of realising common interests with regard to diversity. In the first part, the themes of European integration in the management of national differences are dealt with. Fundamental to this, is the study of the techniques of the EU government that have led to a general change in the national political-judicial scenarios, giving rise to an ever closer process of integration between member states, through the enhancement of the value of differences. Then follows an analysis of the differentiation of the forms and conditions of the regional autonomy foreseen by Constitutional Law 3/2001, which, in the new article 116 of the Constitution establishes at paragraph 3 that “further forms and particular conditions of autonomy” regarding the subject of the 3rd paragraph of art. 117are assigned to the Regions: the Region thus assumes the role of protagonist in the search for original solutions to enhance its own autonomy. It is clear that the Constitutional Law n°3/2001, with the opening up of the model of regionalism to the perspective of the differentiation of the single regional autonomies, is situated in a position of prime coherence and close consequentiality with the supreme principles of the recognition and promotion of local autonomies. (Art. 5 of the Constitution) The effective realisation of differentiated regionalism is anything but a constitutionally obliged outcome; it is, rather, an ongoing dialectic process not only relying on the capacities of the individual regions to negotiate with the Government over the forms and conditions of differentiation, but also, and above all, left to the free dynamics of parliamentary political forces, able to re-establish the complex configuration of the relations between state sources and regional sources in terms very different from the basic constitutional model. An almost inevitable consequence is the need to realise that the same state source (whether law or regulation) could become characterised by differentiated judicial regimes due to the different regional contexts that are, in turn, referred to. Finally, the dissertation is aimed at a precise analysis of the autonomies of the local authorities through the instrument of the council statute, considered to be the maximum expression of the power of local legislation, which is no longer expressed as a “preconceived subjection” in the outline of the system of sources. The reform of title V of the Constitution, proposes an autonomy based on each “own” statute as an expression of an identity defined by dimension and interest. An indispensable corollary of this supposition is, naturally, given by the consideration that, “the local autonomy of subsidiarity and differentiation, and also the autonomy of statutory constitutionalisation, no longer correspond to an autonomy built on powers and functions assigned from above, because the diversity of programmes, results, objectives, ( all connected to institutional, territorial, demographic, social and economic diversity) places differentiation in a new context, aimed at objectives that are evaluated in terms of efficiency and efficacy”. Naturally this whole subject area is in continual evolution, starting from the adjustment of the norms that implement the Constitutional principles through the formulation of local statutes which, in any case, define the particular fields for their application. On the other hand, the functional lack of the norms for implementation has a negative effect on their qualitative representation of the new needs emerging from the complexity of local realities and the continual renewal of the agents who are the protagonists in a territory. Given that the various phases cannot be conceived as part of a unitary process, the acknowledged autonomy of the council statute cannot avoid considering cooperation in participation with the State and the Regions. As Hegel would say, we could assert that “ The bud disappears when the blossom breaks through, like the flower with the conception of the fruit” as both flow together in an organic unity where they are equally necessary. [edited by author]
XV n.s.
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FAZIO, MARIANO. "LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI. IL COORDINAMENTO DELLE RESPONSABILITÀ NEL SISTEMA AUTORIZZATORIO DI CUI ALL'ART. 12 DEL D.LGS. 387/2003." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2011. http://hdl.handle.net/2434/153098.

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Abstract:
The PhD thesis focuses on the authorization procedures for plants generating energy from renewable sources ruled by art. 12 of d. lgs. 387/2003, especially studying the topic of coordination between the different public authorities involved in it. The work is divided into three parts. The first chapter analyzes the administrative procedures for permitting the installation for different type of RES technology in the European scenario, mainly considering the system of economic incentives for renewable energy projects set in order to reach the target of 20% of all energy use to be obtained from renewable resources by 2020. The second chapter of the thesis offers a critical analysis of the preconditions of administrative procedures in force at national level. The third chapter offers a deep survey about the current A.U. procedure ruled by the national legislation. This section focuses on legal means set by Italian law in order to coordinate the different public authorities involved in administrative procedures for permitting the installation for different type of RES technology.
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KAHLAWI, ADHAM. "Il ruolo di approcci e tecnologie semantiche nella predisposizione di sistemi informativi statistici a supporto delle decisioni in ambienti complessi." Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/2158/1036349.

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Abstract:
Le nuove tecnologie semantiche rappresentano una sfida, un’opportunità ed un rischio per la statistica ufficiale: consentono infatti di gestire le informazioni quantitative con una potenza elaborativa inedita, ma rischiano di generare sistemi informativi molto lontani da quegli standard di qualità che sono indispensabili per l’analisi statistica. In questo lavoro si è ripensato al riuso statistico delle fonti amministrative alla luce delle potenzialità che potrebbero venire da una consapevole integrazione con la tecnologia semantica. Si è pensato cioè ad una strategia che consenta di contenere il grande spreco di memoria pubblica dovuto alla difficoltà di integrazione delle fonti: sistemi informativi adeguati alla gestione di problemi e servizi risultano inservibili se ripensati per il riuso dei loro dati. Naturalmente esistono e sono sempre più diffuse le metodologie big data, ma difficilmente con questi approcci si può arrivare al dettaglio informativo e alla qualità e precisione di misura necessari quando si devono affrontare problemi di grande specificità e delicatezza, come tipicamente sono quelli sanitari o quelli legati alle condizioni sociali e di lavoro. Per questo ci si è concentrati su come usare queste tecnologie per supportare tutto il processo di generazione degli archivi, fin dal momento della loro concettualizzazione. Al di là dei risultati di fattibilità tecnica, discussi nel caso di studio, è interessante aver evidenziato degli inediti ambiti di presenza delle agenzie statistiche: il presidio del linguaggio e delle concettualizzazioni che, se adottate il modo ampio, consentirebbero una ben diversa qualità delle fonti amministrative. Si tratta di una integrazione che non va solo nel senso di una più vasta diffusione delle codifiche ufficiali, ma che supporta anche il percorso inverso: quello del riconoscimento delle modalità di denotazione degli esperti dei diversi domini, per conoscerli, apprenderli, integrarli e diffonderli ufficialmente. La possibilità di connotare ogni concetto di un suo identificativo ufficiale memorizzato su internet, la scelta di far adottare queste modalità agli attori sociali ed economici che agiscono sui territori e nei processi, la costituzione di grandi testi interpretabili automaticamente, sposta gli usuali orizzonti di chi si occupa di sistemi informativi statistici: processi come quelli di linkage o di test delle condizione di rispetto della privacy assumono una scala e una problematicità di ordine estremamente maggiore e nuovo per la comunità statistica.
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Books on the topic "Fonte amministrativa"

1

Integrazione di dati campionari Eu-Silc con dati di fonte amministrativa. Roma: ISTAT, 2009.

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2

Sorrentino, Federico. Le fonti del diritto amministrativo. Padova: CEDAM, 2004.

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3

Guido Clemente Di San Luca. L' atto amministrativo fonte del diritto obiettivo. Napoli: Jovene, 2003.

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4

Follieri, Enrico. Il giudizio cautelare amministrativo: Codice delle fonti giurisprudenziali. Rimini: Maggioli, 1992.

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5

Scotto, Ignazio. Codice della giustizia amministrativa: Fonti normative, giurisprudenza, richiami e note : appendice di aggiornamento. Roma: Jandi Sapi, 1993.

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6

Huonker, Thomas, Lorraine Odier, Anne-Françoise Praz, Laura Schneider, and Marco Nardone. «... so wird man ins Loch geworfen». Quellen zur Geschichte der administrativen Versorgung / Histoire de l’internement administratif: sources / Storia dell’internamento amministrativo: fonti. Chronos Verlag, 2019. http://dx.doi.org/10.33057/chronos.1519.

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Book chapters on the topic "Fonte amministrativa"

1

"Ricostruzione del contesto storico e amministrativo." In I templi del Fayyum di epoca tolemaico-romana: tra fonti scritte e contesti archeologici, 187–207. Archaeopress Publishing Ltd, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv10crdnm.11.

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Conference papers on the topic "Fonte amministrativa"

1

Ferrighi, Alessandra. "Citta', spazio e tempo: l’applicazione di un HGIS per la storia urbana." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7920.

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Abstract:
La città è frutto dell'opera dell'uomo. Attraverso processi di lunga durata l’uomo ha costruito la forma della città adattando lo spazio circostante e modificando l’ambiente. Indagando tali processi, la storia delle città può essere narrata attraverso la ricerca e lo studio delle fonti, le interpretazioni e le analisi delle stesse. I luoghi o gli eventi legati alla città sono caratterizzati dai due concetti di Spazio e Tempo. Ogni città è stata creata in un determinato spazio e in un determinato tempo; ogni evento si è svolto in momento preciso e in un luogo specifico. I personaggi della storia sono vissuti in un intervallo temporale, hanno contribuito a segnare quel momento con azioni che sono riconoscibili come tracce nella storia. Siano essi personaggi illustri, che uomini del fare. Questa ricerca è nata dall'idea di trovare altri e diversi modi di comunicare, grazie alle nuove tecnologie, le trasformazioni, le stratificazioni e i cambiamenti delle città legati agli eventi naturali, alle decisioni politiche e amministrative avvenute nel corso della storia delle città stesse. Quando si narra la storia della città si fa riferimento, anche se non espressamente, alle due tematiche di Spazio e Tempo perché, come detto, le azioni si svolgono in momenti e luoghi definititi o circoscrivibili. L'HGIS (Historical GIS) se applicato alla storia urbana consente di mettere in relazione Spazio e Tempo nella lettura delle trasformazioni della città e del territorio circostante.
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