Dissertations / Theses on the topic 'Filosofia naturale'
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Gisondi, Giulio. "La nozione di vinculum tra filosofia naturale e filosofia politica. Magia e modernità nel pensiero di Giordano Bruno." Thesis, Paris 4, 2017. http://www.theses.fr/2017PA040014.
Full textThis research is a genealogic study of the natural and political thought of Giordano Bruno, about the notion of «vinculum», ‘bond’ or ‘relation’, by the reconstruction of its origin and development from the magic writing to the Italians dialogues and the firsts Latins works The necessity of this work is to track down the Bruno’s opera and in his intellectual and biographic experience which is the relation between natural and political philosophy. In others words, the work lies in understanding if is possible to separate and distinguish the analysis of the politic from the nature; or the political thought is originate and it is inseparable from the reflection about the physis: isolating and analyzing which is the role and the function of the notion of «vinculum» between the metaphysical and anthropological reflection of Giordano Bruno. Those questions constitute the problem of this research and to which I try to respond in theses pages, even if conscious of the character never complete of this answer, as well as every research
BALDIN, GREGORIO. "Una visione del mondo meccanicista: Galileo e Mersenne nella filosofia naturale di Thomas Hobbes." Doctoral thesis, Università del Piemonte Orientale, 2015. http://hdl.handle.net/11579/81616.
Full textCOLACICCO, Giancarlo. "Il principio teologico della metafisica naturale in Francisco Suárez." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2021. http://hdl.handle.net/11384/104408.
Full textWang, Zheng. "L’ombra e il sole: un confronto tra la filosofia naturale di Bruno e la Scuola di Wang Yangming." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2019. http://hdl.handle.net/11384/86229.
Full textOpocher, Tommaso. "Christian Wolff, filosofo del diritto e della politica." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3421752.
Full textNella mia tesi di dottorato affronto il pensiero giuridico e politico di Christian Wolff, cercando di vederne le connessioni con la concezione metafisica e gnoseologica. Infatti, come in quasi tutti gli autori illuministi, l’idea di sistema assume in Wolff un ruolo centrale, rendendo impossibile una trattazione separata dei problemi pratici da quelli teoretici. Dopo aver fornito alcuni cenni biografici sul filosofo di Breslavia al fine di collocarlo all’interno della sua epoca e di spiegarne le opzioni filosofiche di fondo, affronto la sua teoria della conoscenza e la sua concezione della filosofia come scienza del possibile. Qui riprendo e metto al vaglio le conclusioni degli studi wolffiani più recenti a proposito di problemi assai dibattuti come il rapporto fra ragione ed esperienza, essenza ed esistenza, possibilità e realtà. In secondo luogo, avvalendomi dei testi originali – in particolare delle Institutiones juris naturae et gentium –, analizzo la concezione wolffiana del diritto naturale. A tal fine seguo l’ordine con cui il filosofo di Breslavia tratta i problemi giuridici, partendo dalla teoria delle azioni, improntata al principio di perfezione, fino ai concetti, di stampo tipicamente giusnaturalistico, di stato di natura, obbligazione naturale, diritto perfetto e diritto imperfetto. Punto cruciale di quest’analisi è il problema del rapporto fra diritto e morale, risolto da Wolff all’insegna dell’unità e non della distinzione, secondo un’impostazione simile a quella di Leibniz e in netta discontinuità con quella di Thomasius. In terzo luogo prendo in esame la concezione wolffiana del contratto sociale e dello Stato, mettendo in evidenza la stretta connessione fra il discorso politico e quello giuridico, del quale il primo ne costituisce, per così dire, l’esito naturale. Le fragilità insite nello stato di natura trovano infatti soluzione nello Stato politico, che Wolff vede come lo strumento principale per l’adempimento delle obbligazioni naturali dell’individuo. In questa prospettiva prendo poi in esame le nozioni di pactum sociale, imperium publicum, bonum commune e civitas. Il quadro che ne risulta è quello di una teoria giuridica e politica estremamente dettagliata, nella quale ciascun concetto è legato all’altro secondo l’ordine imposto dal metodo dimostrativo. Qui sostengo che l’incontro del giusnaturalismo con lo spirito dell’Aufklärung permette di osservare l’opera wolffiana sotto una duplice prospettiva: da un lato quale coerente elaborazione teorica delle idee giusnaturalistiche risalenti a Grozio; dall’altro – e forse proprio in conseguenza di ciò – quale presupposto dell’ideologia giuspositivistica che, con l’avvento dei codici, avrebbe caratterizzato di lì a poco la cultura giuridica europea.
Pozziani, Fancesco. "Il problema della funzione promozionale nella prospettiva della teoria del diritto naturale vigente: il passaggio dallo stato "garantista" allo stato "dirigista"." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423681.
Full textLa presente ricerca è finalizzata a vagliare la natura ed il fondamento giuridico del concetto di sanzione positiva, in uno con la più generale teoria della funzione promozionale del diritto. L’elaborato si articola in due parti. La prima parte è dedicata all’evoluzione del concetto di diritto premiale a partire dalla teorizzazione dello Stato moderno. In particolare viene analizzato il pensiero di due autori tra loro contemporanei che hanno affrontato il tema della premialità giungendo a conclusioni diametralmente opposte: Thomas Hobbes e Richard Cumberland. Il primo considera la sanzione giuridica in accezione esclusivamente negativa pur ammettendo l’elargizione di premi a mera discrezione del Sovrano; il secondo afferma, al contrario, la necessaria prevalenza del premio sulla pena, fondando tale assunto sulla asserita natura benevola dell’uomo. La seconda parte del lavoro è dedicata all’analisi del concetto di funzione promozionale del diritto, diretta derivazione della premialità giuridica, prendendo le mosse dalle considerazioni formulate sul punto da Norberto Bobbio e Hans Kelsen. Nel contemporaneo contesto di crisi radicale del diritto, considerato ormai un mero epifenomeno dello sviluppo sociale, si assiste da parte del legislatore alla riscoperta del diritto promozionale, espressione del funzionalismo giuridico: il diritto, da mezzo di controllo sociale, si trasforma in mezzo di direzione sociale di cui lo Stato si serve per raggiungere i propri obiettivi, non preoccupandosi dei consociati ma esclusivamente delle loro azioni e del risultato che le stesse producono nell’ambito dell’ordinamento. Emerge, quindi, una criticità di non poco momento: con l’avvento dello Stato dirigista, il diritto inteso nella sua funzione promozionale rischia, infatti, di trasformarsi in uno strumento di manipolazione e coercizione dei cittadini. Nel tentativo di superare tale criticità, si è cercato di dimostrare come la promozionalità giuridica, se correttamente intesa, disveli anche un volto umanizzante. A tal fine si è fatto ricorso alla teoria del diritto naturale vigente proposta da Sergio Cotta. Lo studio del pensiero di questo autore consente di avere un approccio al concetto di diritto e alla reale natura di quest'ultimo, inteso come la traduzione in termini giuridici della natura relazionale dell'uomo, ristabilendo l’imprescindibile legame tra l’essere dell’uomo e il diritto. In conclusione, sulla base del confronto fra le due dottrine, la teoria funzionalistica e quella del diritto naturale vigente, si è cercato di comprendere se la norma vada considerata quale strumento funzionale ad un risultato ed in vista di ciò risulti liberamente manipolabile, ovvero se il diritto abbia come traguardo dei valori che vanno oltre il risultato funzionale, e che devono essere rapportati alla natura dell’uomo, destinatario ultimo e referente primo della norma giuridica.
Scandroglio, Tommaso. "La New Natural Law Theory di Germain G. Grisez e John M. Finnis: analisi e profili critici." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3427395.
Full textLa presente ricerca si articola in due sezioni. La prima attiene all’analisi della teoria sulla legge naturale elaborata da Germain Grisez e John Finnis, autori viventi ed esponenti principali della scuola di pensiero denominata New Natural Law Theory, conosciuta in Italia con l’espressione “Scuola Neoclassica”. La seconda sezione riguarda alcuni rilievi critici alle tesi dei due suddetti autori. La seconda sezione quindi in merito ai temi trattati è speculare alla prima, cambia solo l’approccio che sarà appunto di carattere censorio. Nella prima sezione innanzitutto si inquadrerà questa nuova teoria giusfilosofica all’interno del panorama delle correnti di pensiero contemporanee di matrice giusnaturalista-tomista mettendo in evidenza le sue spiccate ascendenze analitiche. Successivamente si metteranno a tema i due elementi portanti di tutta la teoria neoclassica: i beni fondamentali e le esigenze della ragionevolezza pratica. I primi sono quegli elementi indispensabili per una piena fioritura umana. I secondi indicano invece alcuni criteri d’azione necessari per compiere un’azione valida sotto l’aspetto etico. L’iter di ricerca poi si orienterà nell’indagare il cardine della teoria dell’azione secondo la prospettiva neoclassica: la ragione pratica. Tale strumento cognitivo è la struttura portante del primo principio morale: “Nella volontarietà di realizzare i beni umani e di evitare ciò che ad essi è contrario, si deve scegliere solamente quelle possibilità compatibili con un’apertura interiore alla integrale e piena realizzazione umana”. La seconda parte della prima sezione è dedicata invece ad approfondire il ruolo del diritto positivo all’interno della New Classical Theory e quali sono le relazioni peculiari tra diritto codificato e legge naturale. Gli argomenti trattati perciò interesseranno temi quali le caratteristiche che devono avere un buon sistema di governo (Rule of Law) e una buona legge, le leggi ingiuste, la collaborazione ad una legge iniqua, il rapporto tra consenso e legittimità del potere pubblico, i principi di giustizia e libertà. La prima sezione si chiuderà con l’analisi del testo di Robert P. George Making Men Moral che attiene ai limiti del diritto positivo in relazione alle condotte che contrastano con la legge morale naturale. Nella seconda sezione si utilizzerà il pensiero di Tommaso D’Aquino, autore cui si ispirano dichiaratamente Grisez e Finnis, per approcciare criticamente le tesi di costoro in merito alla lex naturalis. Si evidenzieranno così una serie di aporie che riguardano più temi: la fonte della legge naturale (di origine metafisica per Tommaso, di matrice empirica per i neoclassici), il rigetto da parte di questi autori della tesi del fine ultimo, la dinamica tomista dell’atto morale che mette in crisi l’asserita pre-moralità, ed altre caratteristiche, dei beni fondamentali, delle esigenze della ragionevolezza pratica e del primo principio della ragione pratica, il ruolo dell’intenzione nell’agire, i principi di autonomia e autodeterminazione. La seconda parte della seconda sezione invece interesserà il tema della lex humana, così come è stato articolato dall’Aquinate. L’approccio critico lascia qui spazio ad una valutazione integrativa degli scritti di Grisez e Finnis. Si compirà dunque un’analisi della natura e dei fini dello ius positivum, delle modalità di derivazione di contenuto e validità dalla lex naturalis, delle insufficienze di entrambe le leggi, naturale e positiva, e delle differenze e analogie tra le stesse. Si proseguirà mettendo a tema il concetto di bene comune, limite invalicabile per l’azione legislativa, inteso sia come insieme di quelle condizioni utili affinchè ciascun consociato possa liberamente orientarsi al bene, sia come coesione sociale fondato sui valori della lex naturalis. La ricerca si chiuderà con una disanima di alcune problematiche connesse al tema della lex iniusta e delle leggi cosiddette “imperfette”.
Sánchez, Baudoin José Ricardo. "The methods of natural inquiry during the sixteenth-century: Bartolomeo Maranta and Ferrante Imperato." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3423039.
Full textLa tesi in questione è incentrata sull'esame dei metodi di indagine naturale durante il XVI secolo. L'analisi storico-epistemologica delle diverse metodologie, che i naturalisti utilizzavano per la lettura del libro della natura, rivela il nesso fondamentale che la storia naturale, la medicina, e l'alchimia hanno avuto nel corso del Cinquecento. Come facevano i naturalisti a giustificare e confermare la loro conoscenza? La tesi risponde a questa domanda mediante due importanti esempi storici dell’ambito farmaceutico: la triaca di Maranta e la medicina filosofica di Imperato. Entrambi mostrano il modo in cui l'esperienza e l'autorità interagivano di fatto all'interno del discorso naturalistico del XVI secolo. In altre parole, la tesi mostra come l'esperienza aiutava i naturalisti ad interpretare correttamente le autorità e viceversa, e -ancora più importante- indica in quali circostanze l'esperienza poteva detronizzare l’autorità. In questo modo, è possibile comprendere come i metodi di indagine naturale giustificavano e convalidavano il programma farmaceutico del XVI secolo.
Martins, Patrícia Carla de Melo [UNESP]. "Filosofia da história no direito natural do Brasil império." Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2014. http://hdl.handle.net/11449/126334.
Full textLe Droit Naturel est le domaine de la connaissance qui a donné lieu à des théories du Droit Moderne et Contemporain. Il a ensuite été développé par les philosophes des Lumières au XVIIIe siècle, du point de vue de l'État Moderne Absolutiste, contrairement à la formation de la société civile. Au XIXe siècle, son approche s'accompagne de la formation de gouvernements constitutionnels en dialogue avec les processus de positivisation de lois dans les constitutions de chaque État. Au XXe siècle, le Droit Naturel est tombé en désuétude, étant remplacé par la Philosophie du Droit, les Droits de l'Homme, Le Droit International et les Droits Fondamentaux. Il y a plusieurs volets coopérant avec le Droit Naturel, ne restant pas limité à un seul brin d'explication. Par conséquent, les supports théoriques du Droit Naturel ont favorisé la construction des catégories conceptuelles de l'État et de la Nation, le pouvoir, le gouvernement, la souveraineté, la société, le contrat social, la violation et la pénalité, la famille, et d'autres; le point le plus élevé de son approche se trouve dans la définition de l'être humain universel. Par l‟idée des universels on a appliqué les axiomes considérés en mesure de construire la réalité sociale et matérielle dans un point de vue moral et éthique supérieur au passé et au présent, composant ainsi une Philosophie de l'Histoire. Cette présentation a pour but de tracer un bref historique du Droit Naturel dans son interface avec l'Histoire des Idées au Brésil Empire
O Direito Natural é a área do saber que deu origem às teorias do Direito Moderno e Contemporâneo. A matriz dessa discussão emergiu no século XVII junto ao Direito Internacional Marítimo. Posteriormente, foi desenvolvida pelos filósofos do Iluminismo, no século XVIII, sob a perspectiva do Estado Moderno Absolutista, em contraste com a formação da sociedade civil. No século XIX, sua abordagem acompanhou a formação dos governos constitucionais, dialogando com os processos de positivação das leis nas cartas constitucionais de cada Estado. No século XX, o Direito Natural caiu em desuso, sendo substituído pela Filosofia do Direito, pelos Direitos Humanos, pelo Direito Internacional e pelos Direitos Fundamentais. São várias as vertentes que colaboraram com o Direito Natural, não permanecendo restrito a uma única vertente explicativa. Sendo assim, os suportes teóricos do Direito Natural favoreceram a construção das categorias conceituais do Estado e da Nação, definindo poder, governo, soberania, sociedade, contrato social, infração e penalidade, família, entre outros; o ponto mais alto da sua abordagem se alojava na definição do ser humano universal. Pela ideia dos universais se aplicavam os axiomas considerados capazes de construir a realidade social e material em uma perspectiva ética e moral superior ao passado e ao presente, compondo assim uma Filosofia da História. Esta apresentação visa a traçar um breve histórico do Direito Natural na sua interface com a História das Ideias do Brasil Império
Natural Law is the area of knowledge that gave rise to the theories of Modern and Contemporary Law. This discussion has emerged in the seventeenth century by the International Maritime Law. It was later developed by the philosophers of the Enlightenment in the eighteenth century, from the perspective of Modern Absolutist State, contrary to the formation of civil society. In the nineteenth century, his approach followed the formation of constitutional governments, dialoguing with the processes of positivization of laws in each State constitutions. In the twentieth century, Natural Law fell into disuse and was replaced by the Philosophy of Law, Human Rights, International Law and the Fundamental Rights. There are several lines cooperating with Natural Law, so it did not remain restricted to a single explanatory line. Thus, the theoretical supports of Natural Law favored the construction of the conceptual categories of the State and the Nation, defining power, government, sovereignty, society, social contract, violation and penalty, family and others; the highest point of his approach was in the definition of universal human being. By the idea of the universals it was applied the axioms considered able to build social and material reality in an ethical and moral perspective superior to past and present, composing a Philosophy of History. This presentation aims to trace a brief history of Natural Law in its interface with the History of Ideas in Brazil Empire
Martins, Patrícia Carla de Melo. "Filosofia da história no direito natural do Brasil Império /." Franca, 2014. http://hdl.handle.net/11449/126334.
Full textCoorientador: Teresa Maria Malatian
Coorientador: Fernando Catroga
Banca: Ricardo Alexandre Ferreira
Banca: Edgard Leite Ferreira Neto
Banca: José Carlos Garcia de Freitas
Banca: Júlio César Bentivoglio
Resumo: O Direito Natural é a área do saber que deu origem às teorias do Direito Moderno e Contemporâneo. A matriz dessa discussão emergiu no século XVII junto ao Direito Internacional Marítimo. Posteriormente, foi desenvolvida pelos filósofos do Iluminismo, no século XVIII, sob a perspectiva do Estado Moderno Absolutista, em contraste com a formação da sociedade civil. No século XIX, sua abordagem acompanhou a formação dos governos constitucionais, dialogando com os processos de positivação das leis nas cartas constitucionais de cada Estado. No século XX, o Direito Natural caiu em desuso, sendo substituído pela Filosofia do Direito, pelos Direitos Humanos, pelo Direito Internacional e pelos Direitos Fundamentais. São várias as vertentes que colaboraram com o Direito Natural, não permanecendo restrito a uma única vertente explicativa. Sendo assim, os suportes teóricos do Direito Natural favoreceram a construção das categorias conceituais do Estado e da Nação, definindo poder, governo, soberania, sociedade, contrato social, infração e penalidade, família, entre outros; o ponto mais alto da sua abordagem se alojava na definição do ser humano universal. Pela ideia dos universais se aplicavam os axiomas considerados capazes de construir a realidade social e material em uma perspectiva ética e moral superior ao passado e ao presente, compondo assim uma Filosofia da História. Esta apresentação visa a traçar um breve histórico do Direito Natural na sua interface com a História das Ideias do Brasil Império
Abstract: Natural Law is the area of knowledge that gave rise to the theories of Modern and Contemporary Law. This discussion has emerged in the seventeenth century by the International Maritime Law. It was later developed by the philosophers of the Enlightenment in the eighteenth century, from the perspective of Modern Absolutist State, contrary to the formation of civil society. In the nineteenth century, his approach followed the formation of constitutional governments, dialoguing with the processes of positivization of laws in each State constitutions. In the twentieth century, Natural Law fell into disuse and was replaced by the Philosophy of Law, Human Rights, International Law and the Fundamental Rights. There are several lines cooperating with Natural Law, so it did not remain restricted to a single explanatory line. Thus, the theoretical supports of Natural Law favored the construction of the conceptual categories of the State and the Nation, defining power, government, sovereignty, society, social contract, violation and penalty, family and others; the highest point of his approach was in the definition of universal human being. By the idea of the universals it was applied the axioms considered able to build social and material reality in an ethical and moral perspective superior to past and present, composing a Philosophy of History. This presentation aims to trace a brief history of Natural Law in its interface with the History of Ideas in Brazil Empire
Resume: Le Droit Naturel est le domaine de la connaissance qui a donné lieu à des théories du Droit Moderne et Contemporain. Il a ensuite été développé par les philosophes des Lumières au XVIIIe siècle, du point de vue de l'État Moderne Absolutiste, contrairement à la formation de la société civile. Au XIXe siècle, son approche s'accompagne de la formation de gouvernements constitutionnels en dialogue avec les processus de positivisation de lois dans les constitutions de chaque État. Au XXe siècle, le Droit Naturel est tombé en désuétude, étant remplacé par la Philosophie du Droit, les Droits de l'Homme, Le Droit International et les Droits Fondamentaux. Il y a plusieurs volets coopérant avec le Droit Naturel, ne restant pas limité à un seul brin d'explication. Par conséquent, les supports théoriques du Droit Naturel ont favorisé la construction des catégories conceptuelles de l'État et de la Nation, le pouvoir, le gouvernement, la souveraineté, la société, le contrat social, la violation et la pénalité, la famille, et d'autres; le point le plus élevé de son approche se trouve dans la définition de l'être humain universel. Par l‟idée des universels on a appliqué les axiomes considérés en mesure de construire la réalité sociale et matérielle dans un point de vue moral et éthique supérieur au passé et au présent, composant ainsi une Philosophie de l'Histoire. Cette présentation a pour but de tracer un bref historique du Droit Naturel dans son interface avec l'Histoire des Idées au Brésil Empire
Doutor
Evangelista, Roberto. "Comunità e natura. immaginazione e razionalità in Spinoza." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3421880.
Full textQuesto lavoro, cerca di ripercorrere il rapporto fra immaginazione e razionalità e considerare la relazione fra comunità e natura in Spinoza. Questi rapporti hanno immediata connessione con la riflessione politica e con la teoria delle forme di governo e dei meccanismi di potere.
Villanova, Marcelo Gross. "Lei natural e lei civil na filosofia política de Thomas Hobbes." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2004. http://hdl.handle.net/10183/165433.
Full textHobbes makes a theoretical arrangement in order to structure a new skeleton of conception from main terms of his political and philosophical original project. The present text intends to search his theoretical labyrinth, which involves the spheres of inclusion and the exclusion between law of nature and civil law. The Hobbes~ way of argue is building with contrast definitions, but he pleads they are no antagonism. The author seeks understand how the links between right of nature and civil right are articulated. For this, he exposes key elements as natural right, reason of commonwealth, action and intention, right of self-defence, "silence of law". He lays hold of Antigone by Sofocles and modern interpretations hereof illustrate points of this presentation. In the end, it is showed opinions of specialists, who mention conceptual reconciliations in his system. It is suggested that conceptual reconciliation meet the case to describe the relationship between law of nature and civil law and also, the key elements are the traces to roam about his theoretical labyrinth.
Tavares, Júlia Meyer Fernandes. "A filosofia da justiça na obra de Marco Túlio Cícero." Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2012. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/6092.
Full textThe present work aims to study the philosophy of law from the Roman thought of the philosopher Marcus Tullius Cicero. To this end, the study deals with the historical context in which the philosopher was born and how Greek thought influenced his work, reverberating in everything that relates to the political, legal and social in Rome. Stoicism, contributed strongly to the thought of Cicero, hence the need to delve into some issues of stoic philosophy, especially ethics, Stoic physics and logic. Their study allows identifying points of Greek thought in the Roman legal thinking especially in the works The Republic Of Laws and Duties philosophical treatises in which Cicero expounds his ideas about what it meant by Law, Law and Justice
O presente trabalho tem como finalidade o estudo da filosofia da justiça no pensamento do filósofo Marco Túlio Cícero. Para tanto, o estudo versa sobre o contexto histórico em que o filósofo nasceu e a maneira como o pensamento grego influenciou sua obra, reverberando em tudo aquilo que se relaciona com o político, jurídico e social em Roma. Tendo em vista que o estoicismo contribuiu intensamente para o pensamento de Cícero, observa-se a necessidade de se estudar algumas questões da filosofia estoica, notadamente a ética, a física e a lógica. Seu estudo possibilita identificar pontos do pensamento grego no pensamento jurídico romano especialmente nas obras Da República , Das Leis e Dos Deveres , tratados filosóficos em que Cícero expõe suas ideias acerca do que entende por Direito, Lei e Justiça
Guerra, Martiniere Luis Felipe. "La filosofía de la naturaleza en Teilhard de Chardin." Pontificia Universidad Católica del Perú, 2014. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/113804.
Full textBraga, Luiz Carlos Montans. "Trama afetiva da política: uma leitura da filosofia de Espinosa." Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2015. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/11695.
Full textCoordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
The research started from the relationship among affects, politics and right in Spinoza s philosophy. Indeed, the Ethics Part III is the place where all affects are taken as specific topic. However, the affect subject also appears, in a more or less explicit way, in the exclusively political texts of the author, namely the Theological-Political Treatise and the Political Treatise, in addition to being quickly presented in argumentative moments of the Ethics Part IV, in which the issue of civitas is posed. Another aspect is the presence of the concept of power in the very definition of the concept of affect, in the Ethics Part III, thus closing the circle where the three concepts are presented, because Spinoza identifies right to power (jus sive potentia). The initial hypothesis referred to the existence of ties and intersections between such concepts, which was later confirmed by the detailed reading of Spinoza s texts, as well as of some of his commentators that have worked on the topics presented in the initial issue. The hard core of the dissertation tries to approach this conceptual relationship, explaining it by analyzing the author s texts, namely Ethics, the Theological-Political Treatise and the Political Treatise. In this argumentative proposition, the main thesis I try to defend is that Spinoza creates a political philosophy founded in the theory of affects. From this assumption, a second formulation comes up (but not a second thesis) over the pertinence of Spinoza s concepts for the contemporary emancipatory right. So, the path followed throughout the research has had two approaches, one far more finished and derived from the initial project, which makes an effort to solve the issue hereby posed, and another one more characterized by notes, bringing Spinoza s concept to the analysis of contemporary legal issues. This second moment of the dissertation looks into the pertinence of Spinoza s natural right concept for the contemporary right, besides analyzing the importance of the author s concepts to lend potency to one of the aspects of critical legal studies
O problema do qual partiu a pesquisa foi o da relação entre afetos, política e direito na filosofia de Espinosa. Com efeito, a Ética III é o local em que os afetos são tomados como tema específico. Ocorre que o tema dos afetos aparece também, mais ou menos explicitamente, nos textos exclusivamente políticos do autor, a saber, o Tratado Teológico-político e o Tratado-político, além de ser apresentado brevemente em momentos da argumentação da Ética IV em que a questão da civitas é posta. Outro ponto é a presença do conceito de potência na definição mesma do conceito de afeto, na parte III da Ética, fechando-se o círculo em que se apresentam os três conceitos, pois Espinosa identifica direito a potência (jus sive potentia). A hipótese inicial foi a da existência de laços e intersecções entre tais conceitos, o que se confirmou pela leitura em detalhe dos textos espinosanos, bem como dos comentadores que trabalharam os temas apresentados no problema inicial. O núcleo duro da tese procura alinhavar esta relação conceitual, explicitando-a por meio da análise dos textos do autor, especialmente a Ética, o Tratado Teológico-político e o Tratado-político. Neste movimento argumentativo, a principal tese que procuro defender é a de que Espinosa constrói uma filosofia política fundada na teoria dos afetos. Decorre desta tese uma elaboração (não uma segunda tese) acerca do tema da pertinência dos conceitos espinosanos para o direito emancipatório contemporâneo. Assim, o caminho percorrido em todo o trabalho tem dois movimentos, um mais bem acabado e decorrente do projeto inicial, o qual procura resolver a questão lá posta, e outro mais caracterizado por apontamentos, trazendo os conceitos espinosanos para a análise de questões jurídicas contemporâneas. Esse segundo momento da tese se debruça sobre o tema da pertinência do conceito de direito natural espinosano para o direito contemporâneo, bem como analisa a importância dos conceitos do autor para dar potência a uma das vertentes do direito crítico
Sabino, Camila Barbosa. "Lei natural e lei civil em J-J Rousseau /." Marília, 2015. http://hdl.handle.net/11449/136038.
Full textBanca: Jacira de Freiras
Banca: Cláudio Araújo Reis
Resumo: O objetivo da pesquisa é compreender o conceito de Lei Natural e Lei Civil na obra de Rousseau e analisar a possibilidade de uma relação entre estes dois conceitos e formação de uma concepção única de Lei. Porém, constatou-se que existe uma interseção e uma interdependência entre conceitos de Lei Natural e Lei Civil construído dentro de uma linearidade que se inicia no plano hipotético do Segundo Discurso e se concretiza no plano histórico do Contrato Social, mas não há possibilidade de formar um único conceito de Lei. Ou seja, a Lei Natural emerge no estado de natureza e pode ser definida como conjunto de princípios naturais compartilhados entre o homem e a natureza, dentre eles: amor de si, piedade e princípios naturais que distinguem os humanos e dos outros seres, a saber: liberdade e perfectibilidade. Tais princípios impulsionaram o homem, naturalmente solitário e sem noções de moralidade, a perfazer modificações em sua relação com a natureza no sentido de melhorar as condições de sobrevivência e gradativamente intensificar suas interações sociais, situação que, apesar de ter trazido ampliação consciência de si e do outro e o amadurecimento moral, acentuou a progressão da desigualdade que culminou num "estado de guerra" que é finalizado com o pacto social ou pacto dos ricos. Este institui "justiça" e o "direito", através de uma proposta de uma igualdade jurídica, que pode ser considerada uma expressão de maturação dos cidadãos no que se refere à concepção Lei. Porque esta, que até então, era um conjunto principiológico sem exigibilidade, passa, a partir do estabelecimento do contrato a ter força coercitiva que dará, diferentemente do pacto que é ato primitivo de natureza contratual, movimento e vontade ao corpo político. E nesse ... (Resumo completo, clicar acesso eletrônico abaixo)
Abstract: The research is aimed to understand the concept of Natural Law and Civil Law in the work of Rousseau and to examine the possibility of a relationship between these two concepts and the formation of a single conception of Law. However, it was found that there is an intersection and interdependence between the concepts of Natural Law and Civil Law built inside a linearity that begins in the hypothetical plan of the Second Discourse and that is realized on the historical level of the Social Contract, but there is no possibility of forming a single concept of Law. That is, the Natural Law emerges in the state of nature and it can be defined as a set of natural principles shared between man and nature, among them: love of self, compassion and natural principles that distinguish humans and other beings, namely: freedom and perfectibility. Such principles drove the man, naturally lonely and without notions of morality, to make changes in his relationship with nature to improve the living conditions and gradually intensify his social interactions, a situation that, despite having brought expansion of his own conscience and self-awareness the other and moral maturity, highlighted the progression of inequality that culminated in a "state of war" that ends with the social pact or pact of the rich. It establishes "justice" and "right", through a proposal for a legal equality, which can be considered as an expression of citizen maturation regarding the Law conception. Until then, this was a logical principle set without enforceability and from the establishment of the contract it begins to have coercive force that, unlike the pact that is a primitive act of contractual nature, is going to give movement and will to the political body. And in this legislative movement the subjects should primarily observe themselves ... (Complete abstract click electronic access below)
Mestre
Ferreyra, Julián. "Hegel y Deleuze: filosofías de la naturaleza." Pontificia Universidad Católica del Perú - Departamento de Humanidades, 2017. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/113262.
Full textEstrada, Pérez Luis Francisco. "Semántica de las clases naturales." Bachelor's thesis, Universidad Nacional Mayor de San Marcos, 2014. https://hdl.handle.net/20.500.12672/3706.
Full textTesis
Sabino, Camila Barbosa [UNESP]. "Lei natural e lei civil em J-J Rousseau." Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2015. http://hdl.handle.net/11449/136038.
Full textCoordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)
O objetivo da pesquisa é compreender o conceito de Lei Natural e Lei Civil na obra de Rousseau e analisar a possibilidade de uma relação entre estes dois conceitos e formação de uma concepção única de Lei. Porém, constatou-se que existe uma interseção e uma interdependência entre conceitos de Lei Natural e Lei Civil construído dentro de uma linearidade que se inicia no plano hipotético do Segundo Discurso e se concretiza no plano histórico do Contrato Social, mas não há possibilidade de formar um único conceito de Lei. Ou seja, a Lei Natural emerge no estado de natureza e pode ser definida como conjunto de princípios naturais compartilhados entre o homem e a natureza, dentre eles: amor de si, piedade e princípios naturais que distinguem os humanos e dos outros seres, a saber: liberdade e perfectibilidade. Tais princípios impulsionaram o homem, naturalmente solitário e sem noções de moralidade, a perfazer modificações em sua relação com a natureza no sentido de melhorar as condições de sobrevivência e gradativamente intensificar suas interações sociais, situação que, apesar de ter trazido ampliação consciência de si e do outro e o amadurecimento moral, acentuou a progressão da desigualdade que culminou num estado de guerra que é finalizado com o pacto social ou pacto dos ricos. Este institui justiça e o direito, através de uma proposta de uma igualdade jurídica, que pode ser considerada uma expressão de maturação dos cidadãos no que se refere à concepção Lei. Porque esta, que até então, era um conjunto principiológico sem exigibilidade, passa, a partir do estabelecimento do contrato a ter força coercitiva que dará, diferentemente do pacto que é ato primitivo de natureza contratual, movimento e vontade ao corpo político. E nesse movimento legislativo os súditos devem primeiramente, se observar enquanto partícipes da autoridade...
The research is aimed to understand the concept of Natural Law and Civil Law in the work of Rousseau and to examine the possibility of a relationship between these two concepts and the formation of a single conception of Law. However, it was found that there is an intersection and interdependence between the concepts of Natural Law and Civil Law built inside a linearity that begins in the hypothetical plan of the Second Discourse and that is realized on the historical level of the Social Contract, but there is no possibility of forming a single concept of Law. That is, the Natural Law emerges in the state of nature and it can be defined as a set of natural principles shared between man and nature, among them: love of self, compassion and natural principles that distinguish humans and other beings, namely: freedom and perfectibility. Such principles drove the man, naturally lonely and without notions of morality, to make changes in his relationship with nature to improve the living conditions and gradually intensify his social interactions, a situation that, despite having brought expansion of his own conscience and self-awareness the other and moral maturity, highlighted the progression of inequality that culminated in a state of war that ends with the social pact or pact of the rich. It establishes justice and right, through a proposal for a legal equality, which can be considered as an expression of citizen maturation regarding the Law conception. Until then, this was a logical principle set without enforceability and from the establishment of the contract it begins to have coercive force that, unlike the pact that is a primitive act of contractual nature, is going to give movement and will to the political body. And in this legislative movement the subjects should primarily observe themselves as participants in the sovereign authority by the understanding which presupposes their own...
Arnaiz, Ferrer José Manuel. "Empiria lene de Goethe y ecofilosofía." Doctoral thesis, Universitat de Barcelona, 2016. http://hdl.handle.net/10803/399922.
Full textThe present doctoral thesis studies the "Naturwissenschaft” of Johann Wolfgang von Goethe, who is worldwide known as a man of letters, but also developed the scientific paradigm “Naturforscher” ―naturalist―. A different paradigm from the Newtonian and the “Naturphilosophie”’s one. This research affirms the relevance of Goethe's naturalistic thought for resolving our present environmental challenges. Challenges we define from two interconnected areas: on the one hand, the environmental crisis, with the deterioration of the conditions for life worldwide; and, on the other hand, the human or civilizational crisis that, besides other problems and disasters, lies at the basis of the environmental crisis. This thesis explores Goethe's scientific thought in relation to the challenges acknowledged by ecophilosophy. For this reason, this research describes a circular trajectory from the ecophilosophical present to the past in Goethe's natural studies, to return from the perspective of the ecological science and social green movements. Thus, while it contributes to the knowledge of the European past, it also evaluates its connections with the present and the potential contributions to the resolution of current challenges.
Samuelsson, Lars. "The moral status of nature : reasons to care for the natural world." Doctoral thesis, Umeå : Institutionen för idé- och samhällsstudier, Umeå universitet, 2008. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:umu:diva-1612.
Full textCugini, Eleonora. "La libertà che si realizza. Normatività immanente e seconda natura nella filosofia di Hegel." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3424974.
Full textThe main subject of my research is the relationship between the practical dimension and the logical dimension within Hegel’s philosophy. The general aim is to show that this relationship consists in a ‘de-essentialisation’ of the notion of essence as conceived in the ‘old metaphysic’. Such de- essentialisation, however, does not result into a mere constructivism and therefore a suspension of ethical judgment on what is ‘good’ and ‘free’. My claim is that the relationship between the practical dimension and the logical dimension of Hegel’s philosophy enables to investigate the process of realisation of the Spirit as a process of ‘becoming free’, determined by an essentially critical immanent normativity. Starting from the contemporary debate on the relationship between normativity and freedom (with particular reference to the notions of ‘second nature’ and ‘life’), I will first investigate the last paragraphs of Hegel’s Anthropology in the Encyclopedia of Philosophical Sciences and the figure of Selfconsciousness in the Phenomenology of the Spirit (Chapter I). I will highlight Hegel’s idea of a pre-reflexive emergence of the speculative identity in nature – in particular as a ‘second nature’ (Anthropology) – and the inherently relational dimension of this individual identity (Selfconsciousness): by so doing, I will I shed light onto the immanent normativity of speculative identity as something essentially relational, emphasizing the irreducibility of the human being to a ‘first nature’ or to some ‘pre-social’ dimension. This premise will lay the ground for my analysis of the socio-political sphere, as is it elaborated in particular in the shift from Psychology to the Objective Spirit in the Encyclopaedia, as well as in the passage from Moralität to Sittlichkeit in the Elements of the Philosophy of Right (Chapter II). 5 I will highlight above all how the will, as the last systematic determination of the Subjective Spirit, exhibits the maximum exteriorization of speculative identity, making objectivity an essential determination of Spirit. The determination immanent in exteriorization (i. e. the necessary determination of freedom to realize itself), however, is not to be conceived either as a form of determinism or as the acceptance that all reality is the necessary realization of freedom. Addressing the most significant positions of the debate between ‘social constructivists’ and ‘ethical realists’ regarding Hegel’s practical philosophy, I will show that Hegel’s offers a rather critical perspective. According to a correct Hegelian insight, the realization of freedom consists in an immanent critique of an extrinsic normativity that excludes finiteness and difference. Third, this results will be read in light of another Hegelian text, namely the Doctrine of Essence in Hegel’s Science of Logic and in particular the final section devoted to Wirklichkeit. Through a comparison with Kant’s third critique, I will highlight how Hegel exhibits the Wirklichkeit as a result of the dialectical process triggered by contradiction, as a category of life. Wirklichkeit exhibits therefore the necessary determination to manifest itself that is typical of ‘essence’. Freedom, as Hegel explains, consists precisely in manifesting itself within necessity (and not in its disappearance). The Wirklichkeit, the reality adequate to speculative thought, is therefore a reality that is charachterized as a manifestation of contradiction, that is, as a necessity of contingency. My investigation into the relationship between the idea of freedom and its realization opens up many new philosophical perspectives. I will particularly highlight the ones relating to the notion of ‘biopolitics’, ‘identity’ and ‘realization of freedom’.
Ordóñez, Roig Vicente. "Sobre la naturaleza del ridículo." Doctoral thesis, Universitat de València, 2011. http://hdl.handle.net/10803/78800.
Full textThe doctoral dissertation’s aim is to accomplish a historical - philosophical review of the concept of ridiculous and of his implications as political instrument. First of all it must be annotated what is understood for "ridiculous", distinguishing it from the general phenomenon of laughter. After the psychological and ontological investigation, the theoretical category of "ridiculous" is analyzed from a sociological perspective. In the first two parts of the dissertation there is carried out a critique of the most out-standing thinkers who have dealt with the topic. In the third part the deduced categories of this historical - philosophical review are applied to the contemporary world, studying the uses of the category of ridiculous on the democratic system.
Silva, Vinicius Carvalho da. "A interpretação filosófica da mecânica quântica de Werner Heisenberg: ontologia matemática e a crise nos fundamentos da lógica clássica." Universidade do Estado do Rio de Janeiro, 2012. http://www.bdtd.uerj.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=5056.
Full textQual a Filosofia da Natureza que podemos inferir da Física Contemporânea? Para Werner Karl Heisenberg, prêmio Nobel de Física de 1932, a ontologia da Ciência Moderna, estruturada no materialismo, no mecanicismo e no determinismo já não pode servir de fundamento para a nova Física. Esta requer uma nova base ontológica, onde o antirrealismo, seguido de um formalismo puro, aparece como o princípio basilar de uma nova Filosofia Natural. Este trabalho visa investigar o pensamento filosófico, a ontologia antirrealista, formalista, a abordagem da tradição filosófica e da história da ciência de Werner Heisenberg e sua contribuição para a interpretação da mecânica quântica.
What is the Philosophy of Nature that we can infer from the Contemporary Physics? For Werner Karl Heisenberg, Nobel Prize in Physics in 1932, the ontology of modern science, based on materialism, mechanism and determinism may no longer be the basis for the new physics. This requires a new ontology_based, where anti-realism, followed by a pure formalism, appears as the basic principle of a new Philosophy of Nature. This study aims to investigate the philosophical thought, the anti-realist ontology, formalistic approach to the philosophical tradition and the history of science of Werner Heisenberg and his contribution to the interpretation of quantum mechanics.
Monteiro, Regina Maria Carpentieri 1979. "A filosofia do direito em "A cidade do sol", de Tommaso Campanella." [s.n.], 2013. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/269932.
Full textDissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Estudos da Linguagem
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Resumo: O objetivo deste trabalho consiste em examinar A Cidade do Sol, utopia de Tommaso Campanella, redigida em 1602, sob o prisma da Filosofia do Direito. As leis da cidade fundam-se em uma lei eterna, que exprime a arte e a sabedoria divinas. O supremo soberano, Hoh ou Metafísico, detém o poder espiritual e temporal. Ele é ao mesmo tempo governante, cientista e sacerdote. A identificação do conceito de direito em A Cidade do Sol, as fontes das leis da urbe e os princípios norteadores de seu ordenamento jurídico deu se a partir do sistema penal e processual da cidade, dos usos e costumes imaginários dos habitantes, do sistema e forma de governo, das noções de Estado e indivíduo, autoridade e livre arbítrio e propriedade e trabalho. O estudo está dividido em três capítulos. O primeiro apresenta uma breve biografia de Campanella. O segundo trata de A Cidade do Sol e, brevemente, do gênero literário utópico. O terceiro aborda a filosofia jurídica na utopia. Um apêndice é dedicado às noções de lei natural e lei positiva desde o pensamento grego até o renascentista
Abstract: The purpose of this dissertation is to examine The City of the Sun, a utopian text written in 1602, by Tommaso Campanella, which considers the Philosophy of Law. The laws of the city lie in an eternal law, which expresses the divine wisdom. A supreme sovereign, Metaphysician or Hoh, holds laic and ecclesiastical powers. He is at the same time a governor, a scientist and a priest. The legal system guiding principles identification was developed based on the solar criminal justice system, on the inhabitants habits and customs, on the system and form of government, on the notions of State and individual, on the free will versus authority, on the working principle and property. The dissertation was divided in three parts. The first chapter is about Campanella's life. The second one examines The City of the Sun and the utopian literary genre. The third chapter discusses the juridical philosophy in Campanella's utopia. An appendix is devoted to notions of natural law and positive law from Greek thought until the Renaissance
Mestrado
Teoria e Critica Literaria
Mestra em Teoria e História Literária
Leite, Rodrigo Pietro. "Michael Faraday e sua bem sucedida forma de comunicação da filosofia natural no século XIX." Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2017. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/20083.
Full textMade available in DSpace on 2017-05-12T13:16:17Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Rodrigo Pietro Leite.pdf: 1522988 bytes, checksum: 7bb9703a6637cf730c315edf56b89893 (MD5) Previous issue date: 2017-03-21
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior - CAPES
Michael Faraday developed forms of communication throughout his life that was later repurposed as a means of spreading and popularizing the science of the time. This thesis presents, as its main focus his work with the Royal Institution and discusses the relationship between his laboratory work and his conferences. In the first case, in order to publicize his work, Faraday used a more complex form of communication addressed to subject scholars and intellectuals, whereas in his lectures aimed at students, laypeople and curious his language was more accessible. The Christmas Conferences, inaugurated in 1825 - with the first participation of Michael Faraday in 1827 - were lectures aimed at raising funds and reaching a young audience, because these minds are more open to new knowledge and, perhaps, willing to apply it in the near future; England was, undergoing industrial expansion, and had a growing need for human material with the capacity to apply specific knowledge and to capture resources. Being an expanding market, England as this time, naturally offered an excellent opportunity for young people. Michael Faraday himself had been encouraged to become a natural philosopher, through such conferences, which he attended as a young man. Several experimental tests performed by Michael Faraday would help formulate fundamental concepts for the understanding of matter. In this study, we focused, in particular, on the experiments developed in order to be used as a means of scientific dissemination, as well as their form of communications, both for an audience familiar with the subject and for the unfamiliar public
Michael Faraday, ao longo de sua vida, desenvolveu algumas formas de comunicação que foram posteriormente transformadas como um meio de divulgar e popularizar a ciência da época. Esta tese traz, como foco principal, sua atuação junto à Royal Institution, aborda a relação entre seus trabalhos de laboratório e suas conferências. No primeiro caso, para divulgar seu trabalho, Faraday utilizava uma forma de comunicação mais complexa, ao se dirigir a estudiosos do assunto e intelectuais, enquanto que em suas conferências (apresentações), direcionados para estudantes, leigos e curiosos, valia-se de uma comunicação mais simples. Conhecidas como Conferências Natalinas, inauguradas em 1825 – tendo a primeira participação de Michael Faraday em 1827 –, estas palestras visavam angariar fundos e atingir um público jovem, pelo fato destas mentes estarem mais abertas a novos conhecimentos e, quem sabe, dispostas a aplicá-los num futuro bem próximo; haja vista que a Inglaterra, em expansão industrial, tinha necessidade crescente de material humano com capacidade de aplicar conhecimentos específicos e captar recursos. Nesta época, a Inglaterra, além de ser um mercado em expansão, naturalmente oferecia uma excelente oportunidade para os mais jovens. O próprio Michael Faraday havia sido incentivado a tornar-se um (filósofo natural) Homem da Ciência, por meio desse tipo de conferências, das quais participou ainda jovem. Vários testes experimentais realizados por Michael Faraday ajudariam a formular conceitos fundamentais para o entendimento da matéria. Neste estudo focalizamos, especialmente, os experimentos desenvolvidos de forma a serem utilizados como meio de divulgação científica, bem como sua forma de comunicação, tanto para um público familiarizado com o assunto, como para o público não familiarizado
Vieira, Fabricio dos Santos. "A retomada da ética aristotélico-tomista pela filosofia do direito : o direito natural em destaque." reponame:Repositório Institucional da UCS, 2016. https://repositorio.ucs.br/handle/11338/1391.
Full textSubmitted by Ana Guimarães Pereira (agpereir@ucs.br) on 2016-11-24T11:42:57Z No. of bitstreams: 1 Dissertacao Fabricio dos Santos Vieira.pdf: 1104602 bytes, checksum: 4ea50fb9a15401cafabcb92f1c987584 (MD5)
Made available in DSpace on 2016-11-24T11:42:57Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Dissertacao Fabricio dos Santos Vieira.pdf: 1104602 bytes, checksum: 4ea50fb9a15401cafabcb92f1c987584 (MD5) Previous issue date: 2016-11-24
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior, CAPES
The increasing complexity of intersubjective relations makes the creation and application way to the legal rule develops overcoming the sphere of legality and, as supralegal parameter, highlights the natural law formulation in Aristotle and Thomas Aquinas, for providing very important features to the current situation when dealing with phronesis/prudentia and the mutability of human nature, looking for a thoughtful and adaptable attitude to the situations without neglecting basic timeless principles and practical reasonableness requirements defined by Finnis. In the meantime, the idea of pre-understanding in Gadamer, who says there is a prior understanding working as hermeneutic subjective assumption presiding over all understanding, in case is adapted to the law, appear that, in making the legal decision to the interpretive action as a part of a set concepts and prior knowledge, which somehow sedimented, reaching its conclusions with a minimum of predictability. The thought of Finnis about natural law, based on practical reasonableness and the construction of a philosophical hermeneutics as Gadamer, lead us to believe in the possibility of an ethical foundation for hermeneutics and to the right, without forgetting the contingent and temporary nature of their understanding and application of structures.
Fonseca, Joel Pinheiro da. "Apreensão dos primeiros princípios da lei natural em Tomás de Aquino." Universidade de São Paulo, 2014. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/8/8133/tde-02072014-114934/.
Full textThe present study focuses on Aquinass exposition of practical reason, analyzed in light of its first principles. We begin with the question of how an individual human being discovers what is good and bad for himself, which is at the root of natural law, that is, rationally grounded morality. This requires covering two distinct moments of Aquinass work: his treatment of synderesis and, after it, how the principles apprehended by synderesis relate to one another and what kind of knowledge they give to the human mind. It is argued that it is a mistake to see the first practical principles as normative in the deontological sense. Rather, they are directive, furnishing practical reason with the goods on whose possession human happiness depends. The implications of this reading for Aquinass ethics are then analyzed and his ethical stance emerges as strongly eudaimonistic.
Larruscahim, Márcio. "Os elementos da filosofia de Hume." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2008. http://hdl.handle.net/10183/13821.
Full textThe present work tries to show that, for Hume to be able to make the distinctions he intends to make at the beginning of A Treatise of Human Nature, between impressions and ideas, and between ideas of imagination and ideas of memory, Hume needs to make use of elements which are not given empirically, such as belief in an external world, attitudes towards perceptions (belief), and propensities of the mind. However, we argue that they are neither unexamined presuppositions made by Hume, nor accessory measures used to solve problems as they begin to show up in his philosophy; rather, they are necessary elements of his philosophy, thoroughly worked by him, and without which the understanding of Hume’s philosophy would become very limited.
Palomino, Flores Karl Humberto. "La preeminencia de la ley natural en la filosofía política de John Locke." Bachelor's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2019. http://hdl.handle.net/20.500.12404/13879.
Full textTesis
Brum, Fábio Antonio. "Liberdade de consciência e lei natural em John Locke." reponame:Repositório Institucional da UFPR, 2011. http://hdl.handle.net/1884/25699.
Full textSousa, Wanderly Alves de. "Articulaçao entre justiça divina, natural e civil em Agostinho." reponame:Repositório Institucional da UFPR, 2009. http://hdl.handle.net/1884/18989.
Full textSoares, Lucas. "El carácter por naturaleza” de la politicidad aristotélica." Pontificia Universidad Católica del Perú - Departamento de Humanidades, 2012. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/112779.
Full textEn este trabajo nos proponemos analizar el carácter por naturaleza” que Aristóteles le atribuye a la politicidad humana. Comenzaremos dicho examen atendiendo, en primer lugar, a una reconstrucción y explicación de las descripciones y argumentos que va ofreciendo Aristóteles acerca de la génesis de la polis y del hombre como animal político” por naturaleza”, a lo largo de los dos primeros capítulos del libro I de la Política, junto con algunos pasajes pertenecientes al libro III. Procuraremos, en segundo lugar, relevar algunos de los presupuestos metafísicos y físicos que operan a la base del carácter por naturaleza” asignado a lo político, a fin de dilucidar en qué consiste –dentro de la concepción aristotélica presentada en la Política– tal carácter. Por último, pondremos de relieve la colaboración recíproca que establece Aristóteles entre la tendencia natural” del hombre a la politicidad y la voluntad humana del fundador de la polis.
Govaski, Patrícia. "Ilustração e filosofia natural em Portugal : a Recreação filosófica (1751-1800) do Padre Teodoro de Almeida." reponame:Repositório Institucional da UFPR, 2017. http://hdl.handle.net/1884/49117.
Full textDissertação (mestrado) - Universidade Federal do Paraná, Setor de Ciências Humanas, Programa de Pós-Graduação em História. Defesa: Curitiba, 22/02/2017
Inclui referências : f. 165-173
Resumo: O século XVIII pode ser apresentado como um momento profícuo para o surgimento de novas experiências vinculadas ao conhecimento. Nesse período, os modelos filosóficos modernos foram contrapostos a antigos ideais, questionando a capacidade explicativa dos últimos para a formulação de teorias razoáveis voltadas à compreensão do mundo e de seus fenômenos naturais. O reino de Portugal não ficou alheio a esse movimento transformador. Como resultado, a produção filosófica portuguesa obteve, no período, maior visibilidade. Utilizando como fonte principal os tomos integram o projeto da Recreação Filosófica, obra de proporções enciclopédicas, escrita e publicada entre os anos de 1751 e 1800, a presente dissertação tem por objetivo verificar de que forma a obra e o pensamento filosófico de seu autor, o clérigo oratoriano Teodoro de Almeida, um expressivo representante da Ilustração portuguesa, podem nos remeter a elementos interligados à concepção de Filosofia Natural observada em Portugal, durante a segunda metade do século XVIII. Guiando a pesquisa por abordagens que marcam a Nova História do Pensamento Político, procuramos inserir a obra e o pensamento filosófico de Teodoro de Almeida nos quadros da Ilustração, de modo a verificar qual foi a finalidade e a importância da publicação de obras como a Recreação Filosófica em um período da história portuguesa fortemente marcado por uma iniciativa de universalização dos saberes e reorganização da educação. Palavras-chave: Século XVIII; Ilustração; Portugal; Filosofia Natural; Recreação Filosófica.
Abstract: One can present the eighteenth century can as a fruitful moment for the emergence of new experiences linked to knowledge. In this period, people began to contrast modern philosophical models with ancient ideals, questioning the explanatory capacity of the latter for the formulation of reasonable theories aimed at understanding the world and its natural phenomena. The kingdom of Portugal was not estranged to this transformative movement. As a result, the portuguese philosophical production obtained greater visibility during the period. Using as main source the tomes that integrate the project of the Recreação Filosófica, work of encyclopedic proportions, written and published between the years of 1751 and 1800, the present dissertation aims to verify how the work and philosophical thinking of its author, the oratorian cleric Teodoro de Almeida, an expressive representative of the Portuguese Enlightenment, can refer us to elements connected to the conception of Natural Philosophy observed in Portugal during the second half of the eighteenth century. Guiding the research by approaches that mark the New History of Political Thought (Cambrigde School historiographical approach), we try to insert the work and the philosophical thought of Teodoro de Almeida in the frames of the Enlightenment, in order to verify what was the purpose and the importance of the publication of works like Recreação Filosófica in a period of Portuguese history strongly marked by an initiative of universalization of knowledge and reorganization of education. Keywords: The Eighteenth Century; Enlightenment; Portugal; Natural Philosophy; Recreação Filosófica.
SILVA, TERESINHA de M. da. "Contribuição ao estudo da nova filosofia internacional de segurança radiológica no processamento químico do urânio natural." reponame:Repositório Institucional do IPEN, 1988. http://repositorio.ipen.br:8080/xmlui/handle/123456789/9905.
Full textMade available in DSpace on 2014-10-09T14:08:42Z (GMT). No. of bitstreams: 1 03371.pdf: 3959885 bytes, checksum: 92c5eafe280381862d70e980bb9322c9 (MD5)
Dissertacao (Mestrado)
IPEN/D
Instituto de Pesquisas Energeticas e Nucleares - IPEN/CNEN-SP
Cruz, Michael de Souza. "Movimento, ação e civilização : uma defesa de um fundamento natural à filosofia civil de Thomas Hobbes." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2013. http://hdl.handle.net/10183/70712.
Full textMatias, Ednilson Gomes. "A Teoria DinÃmica da MatÃria na Filosofia Kantiana da Natureza." Universidade Federal do CearÃ, 2013. http://www.teses.ufc.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=10004.
Full textImmanuel Kant, na obra Primeiros PrincÃpios MetafÃsicos da CiÃncia da Natureza, apresenta a concepÃÃo de ciÃncia natural enquanto doutrina sistemÃtica ordenada segundo princÃpios. Estes princÃpios podem ser puros ou empÃricos e, portanto, podem fundar uma ciÃncia genuÃna ou uma ciÃncia nÃo-genuÃna da natureza. A ciÃncia natural genuÃna exige como seu fundamento uma metafÃsica da natureza. Esta à composta pela metafÃsica geral da natureza resultante da CrÃtica da RazÃo Pura e pela metafÃsica particular da natureza corpÃrea desenvolvida na obra PrincÃpios MetafÃsicos. A primeira estabelece os princÃpios transcendentais (Axiomas, AntecipaÃÃes, Analogias e Postulados) enquanto determinaÃÃes necessÃrias de toda a experiÃncia possÃvel e constitui o conceito de objeto em geral. A segunda fornece os princÃpios metafÃsicos (Foronomia, DinÃmica, MecÃnica e Fenomenologia) enquanto determinaÃÃes necessÃrias dos objetos dos sentidos externos e constitui o conceito de matÃria em geral. Estes princÃpios metafÃsicos asseguram a base a priori para a fundaÃÃo da ciÃncia genuÃna da natureza a partir da aplicaÃÃo dos princÃpios transcendentais ao conceito de matÃria. O objetivo desta dissertaÃÃo consiste em investigar a constituiÃÃo deste conceito de matÃria a partir da Teoria DinÃmica das forÃas motrizes de repulsÃo e de atraÃÃo. Para isto, analisaremos a relaÃÃo entre o princÃpio transcendental das AntecipaÃÃes da PercepÃÃo e o princÃpio metafÃsico da DinÃmica.
Immanuel Kant in work Metaphysische AnfangsgrÃnde der Naturwissenschaft (Metaphysical Foundations of Natural Science) presents the concept of natural science as a systematical doctrine ordered according to principles. These principles can be pure or empirical and then can found a proper or improper natural science. Proper natural science requires metaphysics of nature as basis. This metaphysis is composed by general metaphysics of nature resulting from Kritik der reinen Vernunft (Critique of Pure Reason) and by special metaphysics of corporeal nature developed in Metaphysical Foundations. The first establishes the transcendental principles (Axioms, Anticipations, Analogies and Postulates) as necessary determinations of all possible experience and constitutes the concept of object in general. The second provides the metaphysical foundations (Phoronomy, Dynamics, Mechanics and Phenomenology) as necessary determinations of outer sense and constitutes the concept of matter in general. These metaphysical foundations ensure the a priori basis to the ground of proper natural science as from the application of the transcendental principles to the concept of matter. The aim of this dissertation is investigates the constitution of this concept of matter as from Dynamical Theory of repulsive and attractive moving forces. For this, we will analyses the relationship between the transcendental principle of Anticipations of Perception and the metaphysical foundation of Dynamics.
Menegazzi, Elizandro. "ROUSSEAU: HOMEM NATURAL, NATUREZA E SOCIABILIDADE." Universidade Federal de Santa Maria, 2009. http://repositorio.ufsm.br/handle/1/9065.
Full textL oeuvre de Rousseau (1712-1778) est marque par une tension entre les descriptions des facultés et des sentiments essentiels de l humain et de tout ce que découle du ses dévéloppement par l étroitement des liens sociaux. Cette investigation se moue au milieu de cette tension avec le propos d éclaircir ce que suit: la critique de Rousseau aux parcours de la sociabilité est assise sur une méditation de caractere philosophique et politique-moral qui s explicite par une description des capacites humaines, ainsi que par le sien dévéloppement, pour le bien ou pour le mal. Les thémes de Rousseau recoupés et articulés pour efetiver un tel propôs, sont ceux qui suivent: l homme naturel - dificulté, importance et méthode adéquate pour décrire ses qualités distinctives, tels que, perfectibilité, liberte, égalité, bonté, piété, amour de soi et conscience; la tension entre lês deux optiques sur lesquels Rousseau décrit l existence humaine celui de l ativation/realisation des facultes e des capacites humaines et des relations et modifications sociales que les cachent ou lês défigurent ; le contrat sociale présenter une mesure , par laquelle, chaque homme est libre de fixer, par un acte d'association courante une personne morale , guidée par les principes des Droits Politiques. C'est-à-dire la combinaison de tous ensemble est la "morale et collective", qui donne lieu à des "corps politique", qui comprendre l'abdication de "I´l/naturel" pour nous ou un "I´I/social".
A obra de Jean-Jacques Rousseau (1712-1778) está marcada por uma tensão entre as descrições das faculdades e sentimentos essenciais do ser humano e aquilo que decorreu dos seus desenvolvimentos pelo estreitamento dos laços sociais. A presente investigação move-se em meio a essa tensão com o propósito de esclarecer o que segue: a crítica de Rousseau aos percursos da sociabilidade se assenta em uma meditação de caráter filosófico e político-moral que se explicita por uma descrição das capacidades humanas, assim como pelo seu desenvolvimento, para o bem ou para o mal. Os temas de Rousseau, recortados e articulados para efetivar tal propósito, são os que seguem: o homem natural - dificuldade, importância e o método adequado para descrever suas qualidades distintivas, tais como perfectibilidade, liberdade, igualdade, bondade, piedade, amor de si e consciência; a tensão entre as duas óticas sob as quais Rousseau descreve a existência humana - a da ativação/realização das faculdades e capacidades humanas e a das relações e modificações sociais que as escondem ou desfiguram; o contrato social apresenta uma medida , pela qual, cada homem continua livre ao estabelecer, por um ato de associação comum uma pessoa moral , orientada pelos princípios do Direito Político. Ou seja, pela associação de todos entre si surge o eu moral e coletivo , que dá origem ao corpo político , o qual compreende a abdicação do eu particular/natural por um nós ou eu comum/social .
Alves, Daniel Durante Pereira 1968. "Normalização forte via ordinal natural." [s.n.], 1999. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/280389.
Full textTese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Filosofia e Ciencias Humanas
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Resumo: Não informado
Abstract: Not informed.
Doutorado
Doutor em Filosofia
Rocha, Renato Mendes. "Mundos possíveis, propriedades naturais e mereologia." reponame:Repositório Institucional da UFSC, 2017. https://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/177777.
Full textMade available in DSpace on 2017-07-25T04:10:59Z (GMT). No. of bitstreams: 1 346868.pdf: 976630 bytes, checksum: 97178567c389a191685127e43d46a0db (MD5) Previous issue date: 2017
Nesta tese defendo que as propriedades naturais desempenham um papel central no realismo modal de David Lewis. Para argumentar em favor desta tese apresento: uma explicação bottom-up da metafísica top-down de mundos possíveis; uma proposta de uma nova definição de um; e, a fusão natural, uma nova operação mereológica. Para cumprir esses objetivos, no primeiro capítulo eu contextualizo a discussão; no segundo capítulo apresento a retomada da discussão sobre universais na filosofia contemporânea e argumento que, considerando as diversas formulações do problema, o nominalismo de semelhanças associado ao realismo modal pode ser visto como uma boa resposta ao problema. Ademais, discuto a alternativa apresentada por Devitt na qual defende que o alegado problema dos universais é na verdade um pseudoproblema. No terceiro capítulo, apresento uma ontologia mínima de propriedades, discuto as definições existentes de propriedades naturais e apresento uma proposta de uma nova definição, além de, uma discussão sobre teorias da similaridade. Ainda neste capítulo, apresento os papéis da racionalidade e da fundamentação, usados para classificar a utilidade teórica das propriedades naturais. A respeito do primeiro papel, mostro como as propriedades naturais beneficiam a definição dos termos do pacote nomológico, e no que diz respeito ao segundo papel, apresentou possíveis aplicações a conhecidos da filosofia analítica da segunda metade do século XX, como o problema da indeterminação da tradução, o novo enigma da indução e o problema de Kripkestein. No capítulo quarto, apresento algumas variedades do realismo filosófico, considero as vantagens teóricas de se assumir o realismo científico como pano de fundo e discuto uma utilidade teórica adicional das propriedades naturais, a saber: a solução para o problema da elegibilidade da referência ou, o paradoxo de Putnam. No capítulo quinto, abordo a mereologia e mostro como essa teoria é importante para conectar diversos aspectos do realismo modal de Lewis. Para tal, discuto a relação entre as teses da composição como análoga à identidade, a inocência ontológica da mereologia e o argumento da vagueza em favor do universalismo mereológico. Apresento uma nova operação de fusão natural, que pode ser utilizada para minimizar os problemas da composição irrestrita.
Abstract : I argue in this dissertation that natural properties play a central role in David Lewis' modal realism. To argue in favor of this thesis I present: a bottom-up explanation of a top-down possible world metaphysics; a new definition of natural properties and natural fusion, a new mereological operation. To achieve these aims, in the first chapter, I contextualize the discussion, in the second I resume the discussion about universals in contemporary philosophy and argue that, considering the distinct formulations of the problem, class nominalism combined with modal realism might be the best solution. Furthermore, I discuss Devitt's solution in which he defends that the problem about universals is, in fact, a pseudo problem. In the third chapter, I introduce a minimal ontology of properties, regarding natural properties, I discuss the existing definitions, present a new one and discuss some theories of similarity, a notion that is in the core of the definition I propose. Besides, I present how natural properties benefit the definition of terms of nomological package, linked to its fundamentality role. I also present some applications related to the rationality role that encompass some well-known philosophical problems of the second half of 20th century. In the fourth chapter, I present some varieties of philosophical realism, I consider the theoretical advantages of taking scientific realism as background and I discuss one more utility of natural properties, the solution to the problem of eligibility of reference or, the Putnam's paradox. In the fifth chapter, I discuss how mereology is important to link several aspects of Lewis' modal realism. For such, I discuss the relation between composition as identity and ontological innocence of mereology and I present the natural fusion mereology, a new mereological operation that aims to minimize the problems of unrestricted composition.
Terlizzi, Regina Helena. "As causas naturais a perspectiva da arte médica no Corpus Hippocraticum." Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2016. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/18914.
Full textMade available in DSpace on 2016-08-23T17:35:30Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Regina Helena Terlizzi.pdf: 1030683 bytes, checksum: 643882a701a65758ca594f16d9596dc4 (MD5) Previous issue date: 2016-04-04
The Corpus Hippocraticum or Hippocratic Collection brings together a group of Greek medical treatises from V and IV centuries BC, among which we find the register of fundamental speeches from Hippocratic authors in defense of the existence of medical activity as art in Greek culture. The diversity of problems and the intensity of polemics from epistemological nature should be comprehended in the context of an intense intellectual activity, which reaches several domains of human knowledge and which characterizes the so-called Pericles century. In order to establish medicine as art, Hippocraticals must present the basis of the method which enabled them the advance in knowledge of natural causes for human diseases. As such knowledge supposes a series of notions elaborated by philosophy, cause (aitia) and nature (physis), there is an interweaving of matters and theories which positively brings both knowledge fields closer, until the point in which a categorical medical divergence is installed related to the philosophical method. The polemics, as the treatises certify, end up opposing, on one hand, those who defend the insertion of philosophical assumptions in medicine, according to which it could not go on without previous knowledge regarding human nature and the elements which constitute it; on the other hand, those who affirm that the existence of an old medicine which long ago could find its own means of investigation, therefore, should be considered standalone related to philosophy. As to better know the arguments level involved in these discussions, we will analyze four Hippocratic treatises where epistemological matter are approached in a more specific way: On the sacred disease, The art, On ancient medicine, On the nature of man
O Corpus Hippocraticum ou Coleção Hipocrática reúne um conjunto de tratados médicos gregos dos sécs. V e IV a.C., entre os quais encontramos o registro de discursos fundamentais de autores hipocráticos em defesa da existência da atividade médica como arte na cultura grega. A diversidade dos problemas e a intensidade das polêmicas de natureza epistemológica devem ser compreendidas no contexto de uma intensa atividade intelectual que alcança vários domínios do conhecimento humano e que caracteriza o chamado século de Péricles. Para estabelecer a medicina como arte, os hipocráticos devem apresentar os fundamentos do método que lhes permitiu o avanço do conhecimento das causas naturais das doenças humanas. Como tal conhecimento pressupõe uma série de noções elaboradas pela filosofia, causa (aitia) e natureza (physis), ocorre um entrelaçamento de questões e teorias que aproxima positivamente os dois campos de conhecimento, até o ponto no qual se instala uma divergência médica categórica em relação ao método filosófico. As polêmicas, como atestam os tratados, acabam opondo por um lado, aqueles que defendem a inserção de pressupostos filosóficos na medicina, segundo os quais ela não poderia avançar sem um conhecimento anterior sobre a natureza do homem e os elementos que o constituem, e por outro, aqueles que afirmam a existência de uma medicina antiga que há muito tempo soube encontrar os seus próprios meios de investigação e que, portanto, deve ser considerada autônoma em relação à filosofia. Para conhecermos o teor dos argumentos envolvidos nessas discussões, analisaremos quatro tratados hipocráticos onde as questões de ordem epistemológica são abordadas de forma mais específica: Da doença sagrada, Da arte, Da medicina antiga, Da natureza humana
Fossatti, Nelson Costa. "Utopias aut?nomas - as m?quinas irracionais da natureza : a ressignifica??o ?tica do paradigma cosmol?gico." Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2018. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/8124.
Full textApproved for entry into archive by Caroline Xavier (caroline.xavier@pucrs.br) on 2018-06-11T20:15:14Z (GMT) No. of bitstreams: 1 TES_NELSON COSTA FOSSATTI.pdf: 774785 bytes, checksum: f2b99c1a315cebddbe47e5691b0ae80a (MD5)
Made available in DSpace on 2018-06-11T20:18:32Z (GMT). No. of bitstreams: 1 TES_NELSON COSTA FOSSATTI.pdf: 774785 bytes, checksum: f2b99c1a315cebddbe47e5691b0ae80a (MD5) Previous issue date: 2018-03-26
This study discusses the contingencies of inventive art (Ars Inveniendi), based on the sphere of concrete utopias developed by Ernst Bloch in his work The Principle of Hope. The level of contingencies generated by the blind dynamism of nature stretches the comprehended hope, docta spes, and the artifacts of homo utopicus. Nature undertakes a behavior and is both potentially passive and active. In its effectiveness, it reaches a unique degree of autonomy, thus becoming ?nature naturing? (natura naturans), hence determining the dimension of the autonomous utopias. The autonomy of these utopias accounts for unpredictable and inconsistent events, which may threaten the future of humanity. On the other hand, radicalization of anthropocentrism ignores the language of nature and extends the distance between man and nature, receiving in this perspective the thought of Bloch, Henri Bergson and Hans Jonas. In that sense, the study proposes a way to exteriorize the subjectivity of nature to determine a possible ethical reconciliation of the original unit. Exteriorizing the subjectivity of nature means adopting a method that permits establishing a dialogue among man and nature in the cosmocentric environment. The methodology used to exteriorize the subjectivity of nature resorts to the concept of optical physics, the principle of the reversibility of the path, and is also based on Schelling?s work Philosophy of Nature. Most philosophers of his time start from the conscious ego to the object and represent the real in their consciousness, but Schelling does the opposite: he inverts the meaning of the analysis, leads the object to the consciousness of the human being and embraces the representation of the real in his consciousness. The perspective of the analysis inaugurated in this study implies that ethical foundations are governed by the categorical imperatives claimed by the original unit, which are absent in the Kantian maxim. The study also points out a method of establishing a dialogue with the subjectivity of nature through the exteriority in the social-historical time by embracing the dur?e, a ?coming into being?, and a ?not-yet? open to the future.
O presente estudo aborda as conting?ncias da arte inventiva [Ars inveniendi], e tem como refer?ncia a esfera das utopias concretas desenvolvida por Ernst Bloch em sua obra Princ?pio Esperan?a. O n?vel de conting?ncias gerado pelo dinamismo cego da natureza tenciona a esperan?a esclarecida [docta spes] e os artefatos do homo utopicus. A natureza assume um comportamento potencialmente passivo, bem como, potencialmente ativo. Na sua efetividade alcan?a um grau de autonomia singular e passa a responder por ?natureza geradora de natureza?, natura naturans, determinando desta forma a dimens?o das utopias-aut?nomas. A autonomia destas utopias responde por eventos, n?o previs?veis, inconsequentes que podem amea?ar o futuro da humanidade. De outro lado, a radicaliza??o do antropocentrismo desconhece a linguagem da natureza, acentuando a dist?ncia entre homem e natureza, recepcionando nesta perspectiva o pensamento de Bloch, Henri Bergson e Hans Jonas. Neste sentido, o estudo tem como objetivo propor uma forma de exteriorizar a subjetividade da natureza a fim de determinar uma poss?vel reconcilia??o ?tica da unidade origin?ria. Exteriorizar a subjetividade da natureza significa recorrer a um m?todo que permita integrar homem e natureza no ambiente cosmoc?ntrico. Destarte, a metodologia adotada para exteriorizar a subjetividade da natureza recorre ao conceito da f?sica ?tica do princ?pio do caminho inverso e tamb?m tem como refer?ncia a obra de Schelling ?Filosofia da Natureza?. A maioria dos fil?sofos de sua ?poca parte do seu eu consciente para o objeto e faz na sua consci?ncia representa??o do real; Schelling percorre o caminho inverso: faz o objeto vir ? consci?ncia do ser humano e recepciona na sua consci?ncia a representa??o do real. A perspectiva inaugurada neste estudo permite identificar uma forma de manifesta??o da natureza na potencialidade passiva e ativa, bem como, a aus?ncia de fundamentos ?ticos ainda n?o apropriada pelos imperativos categ?ricos da unidade origin?ria; a m?xima que prop?e que a universalidade s? encontre fundamento na racionalidade do sujeito moral, n?o contempla a subjetividade da natureza. Confabular com a subjetividade da natureza pressup?e uma reflex?o no tempo cont?nuo, um ?vir-a-ser?, dur?e, inerente ? evolu??o da unidade origin?ria, portanto um ?ainda-n?o? [noch-nicht] aberto ao futuro.
Valdez, Martínez Ángel. "Filosofía y Biología: Por una ética basada en el conocimiento de la naturaleza." Tesis de Licenciatura, Universidad Autónoma del Estado de México, 2017. http://hdl.handle.net/20.500.11799/79817.
Full textEn el presente trabajo se realiza una investigación en torno a la bioética. Se trata de establecer la posibilidad de una ética basada en el conocimiento filosófico de la naturaleza.
Pinto, Susana Maria Caló Rodrigues. "A natureza histórica da cognição : debates filosóficos na teoria dos sistemas dinâmicos na ciência cognitiva." Master's thesis, Porto : [Edição de Autor], 2007. http://hdl.handle.net/10216/14650.
Full textPinto, Susana Maria Caló Rodrigues. "A natureza histórica da cognição : debates filosóficos na teoria dos sistemas dinâmicos na ciência cognitiva." Dissertação, Porto : [Edição de Autor], 2007. http://aleph.letras.up.pt/F?func=find-b&find_code=SYS&request=000181538.
Full textBrzozowski, Jerzy André. "Auto-organização e contingência da biologia evolutiva." Florianópolis, SC, 2007. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/89956.
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O objetivo deste estudo é contrastar a tese da auto-organização de Stuart Kauffman e a tese da contingência de Stephen Jay Gould com a visão darwiniana da evolução. Inicialmente, caracterizamos o darwinismo como o que Kim Sterelny e Paul Griffiths chamaram de "visão aceita da evolução", acrescida dos três princípios gouldianos que detalham o papel da seleção natural na teoria darwiniana. A tese da auto-organização pode ser caracterizada como nomológica, na medida em que procura mostrar como as leis da auto-organização são responsáveis por grande parte da ordem biológica. A tese da contingência, por outro lado, enfatiza o papel do acaso e da imprevisibilidade na evolução, podendo assim ser vista como a defesa de uma abordagem idiográfica para a biologia.
ARAUJO, Caroline Soares de. "A natureza e o caráter das leis naturais em Popper." Universidade Federal do Pará, 2018. http://repositorio.ufpa.br/jspui/handle/2011/10113.
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CAPES - Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
Popper apresenta, ao longo de uma série de obras e artigos, diferentes caracterizações das leis naturais. Inicialmente, o filósofo define tais leis como enunciados estritamente universais, que, por conta das suas propriedades lógicas, são falseáveis. Em um segundo momento, Popper, a partir das críticas de William Kneale, passa a enfatizar o caráter necessário das leis da natureza. O objetivo desta pesquisa é determinar se as duas caracterizações apresentadas por Popper referentes às leis naturais são divergentes ou se são complementares e se há contradição entre uma dessas concepções e a teoria da ciência estabelecida pelo filósofo. Dessa forma, o problema desta pesquisa estrutura-se em torno da caracterização popperiana das leis naturais e do conceito de necessidade física, em aparente contradição com a natureza falseável que o filósofo atribui a essas leis em obras anteriores ao debate com Kneale. Defendemos a hipótese de que, a ideia de leis como enunciados que expressem necessidade só aparentemente contradiz o falsificacionismo e o conjecturalismo popperiano, na verdade, ela complementa a caracterização inicial de leis como enunciados estritamente universais, sendo consistente, da forma em que foi formulada, com o restante da teoria da ciência proposta pelo filósofo.
Popper presents, through a series of works and articles, different characterizations of natural laws. Initially, he defines such laws as strictly universal statements that, due to their logical properties, are falsifiable. In a second moment, as a reply to William Kneale’s criticism, Popper starts to emphasize the necessary character of natural laws. The aim of this research is to determine if these two characterizations presented by Popper concerning natural laws are either divergent either complementary and if there is any contradiction between these two conceptions and the theory of science supported by the philosopher. Therefore, the problem of this research is structured around popperian’s characterization of natural laws and the concept of physical necessity, apparently contradicting the falsifiable nature that the philosopher assigns to these laws in previous works. We defend the hypothesis that the idea of laws as statements that express necessity just apparently contradicts Popper’s falsificationism and conjecturalism. Actually, it completes the first characterization of laws as strictly universal statements, being, the way it was formulated, consistent with popperian theory of science.
Hora, José Sandro Santos. "A natureza em Bacon e a recepção de sua filosofia nas discussões ambientais." Pós-Graduação em Desenvolvimento e Meio Ambiente, 2014. https://ri.ufs.br/handle/riufs/4316.
Full textO objetivo geral dessa pesquisa é analisar a recepção da filosofia de Bacon em determinados teóricos das ciências ambientais. Os objetivos específicos são: estudar o conceito baconiano de natureza, a noção de progresso e a absorção desses conceitos nas ciências ambientais. O trabalho está estruturado em três capítulos. O primeiro versa sobre o conceito de natureza. O segundo, sobre a ideia de progresso. E o último, sobre determinadas apropriações da filosofia baconiana em Hans Jonas, Andrew Brennan e Mauro Grün. A pesquisa é fundamental e bibliográfica. Assim, os procedimentos metodológicos adotados foram leitura e análise de texto. A relevância do trabalho consiste em dois pontos fundamentais. i) Vincular o pensamento baconiano às discussões ambientais. ii) Criticar a visão quase hegemônica por parte das ciências ambientais contra a modernidade. É nesse sentido que guardamos expectativas de acréscimo à bibliografia existente sobre Bacon, especialmente no que tange à atualidade de seu pensamento. Esta pesquisa busca a interdisciplinaridade na medida em que dialoga não só com a filosofia, mas também com a sociologia, a ética e a educação ambientais.
Dusso, Marcos Aurelio. "Os fundamentos do consenso prático em Jacques Maritain : a construção do consenso, a lei natural, o conhecimento por intuição e a caridade." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2006. http://hdl.handle.net/10183/5427.
Full textRocha, Ronai Pires da. "Em favor do comum : estudo sobre a formação da 'filosofia da linguagem comum'." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2013. http://hdl.handle.net/10183/79448.
Full textThis study addresses the emergence of the philosophical movement known as "ordinary language philosophy". The aim here is to offer a new perspective on the origins and formation of the movement, considering some criticisms that Wittgenstein adressed to science communicators in the Blue Book. The main controversy occurred among those who sympathized with the ideas of Wittgenstein, in the forties, and critics who denounced the apparent conceptual weaknesses of philosophers who advocated common uses of language. In these controversies one of the most complex subjects concerns the possible relationship between an attitude of consideration to natural language, and a "defense of common sense." The subject is examined in the convergence of ideas among Wittgenstein, Norman Malcolm and G. E. Moore. Finally, I present the controversy between Benson Mates and Stanley Cavell on the status of philosophical statements made from an appeal to ordinary language; the two philosophers preserve the controversy that kept some traces of the quarrel started in the Blue Book and it closes a cycle of discussions.