Academic literature on the topic 'Femminismi'

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Journal articles on the topic "Femminismi"

1

Nappi, Antonella. "Il rapporto della persona con la società nelle priorità che le donne esprimono." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 3 (November 2022): 13–26. http://dx.doi.org/10.3280/siss2022-003002.

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Abstract:
L'autrice espone il percorso identitario prevalente svolto dalle donne che parteciparono agli incontri femminili di autoconsapevolezza dagli anni Sessanta e Set-tanta ad oggi. Descrive la pratica politica creata dalle femministe che la propon-gono in sostituzione di quella in atto: maschile. La comunicazione tra donne e uomini può cambiare il paradigma del lavoratore e il lavoro stesso, con la società che ne discende. Il femminismo indica l'accettazione del limite come misura di sé nei rapporti con gli altri.
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2

Montalbano, Alessandra. "Femminismi e movimenti delle donne nell’Italia del Duemila." Narrativa, no. 37 (September 1, 2015): 31–47. http://dx.doi.org/10.4000/narrativa.964.

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3

Duraccio, Caterina. "voci delle intersezioni: Postcolonialismo e femminismo." Revista Internacional de Pensamiento Político 16 (January 28, 2022): 161–76. http://dx.doi.org/10.46661/revintpensampolit.6280.

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Abstract:
All’inizio degli anni ’80 nell’Università di Delhi, un gruppo di studiosi si riunisce per riflettere sulle relazioni tra Occidente ed Oriente. Il collettivo nato dallo storico Ranajit Guha, prende il nome di Subaltern Studies, richiamando le teorie gramsciane sulla subalternità. L’analisi dei rapporti di dominio e soggezione tra coloni e colonizzati è centrale nello sviluppo di queste nuove teorie postcoloniali. I protagonisti di questo fervente dibattito non circoscrivono il postcolonialismo dentro precisi confini geografici: la condizione postcoloniale è principalmente ideologica, poiché nasce come prodotto delle relazioni e dei processi storici di colonizzazione. All’interno dei Subaltern Studies, la studiosa Gayatry Chakravorty Spivak (1985) si interroga sull’assenza del soggetto femminile nel discorso dei suoi colleghi, ponendo una domanda fondamentale per la teoria postcoloniale e per la teoria femminista: “La subalterna può parlare?” (1988). La donna appare un soggetto ventriloquizzato e costantemente rappresentato e definito dallo sguardo dell’altro. Spivak centra l’attenzione sul bisogno di autodeterminazione del soggetto femminile. Alla voce della filosofa indiana fanno eco le femministe chicanas e afroamericane, che dagli Stati Uniti reclamano un femminismo che tenga conto di tutte le subalternità che agiscono sul corpo femminile, prima fra tutte la razza. La declinazione dell’intersezione tra sesso, razza e classe assume un ruolo fondamentale sia nella teoria postcoloniale che in quella femminista. Nel presente lavoro si analizzano le principali rivendicazioni e le strategie di resistenza usate dalle voci delle subalterne, che marcano alcuni momenti di incontro/confronto tra femminismo e postcolonialismo.
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Balsamo, Franca. "L’incontro tra femminismi e donne migranti: appunti per una riflessione." Narrativa, no. 37 (September 1, 2015): 79–107. http://dx.doi.org/10.4000/narrativa.988.

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5

Pacini, Monica, and Simonetta Soldani. "L'ineludibile questione delle donne Karen Offen, la Francia, i femminismi." PASSATO E PRESENTE, no. 108 (October 2019): 77–94. http://dx.doi.org/10.3280/pass2019-108004.

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6

Bergès, Karine. "I femminismi della “terza ondata” e le loro declinazioni nello spazio militante francese." Narrativa, no. 37 (September 1, 2015): 19–30. http://dx.doi.org/10.4000/narrativa.954.

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Demaria, Cristina. "Teorie di Genere. Femminismi e semiotica. “Prefacio a la nueva edición”. Milano, Bompiani, 2019*." deSignis 36 (January 2022): 199–216. http://dx.doi.org/10.35659/designis.i36p199-216.

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Abstract:
Este ensayo es la traducción de parte del prefacio a la nueva edición y del capítulo introductorio de Teorie di genere. Femminismi e semiotica, enteramente revisado -desde el título- y en parte reescrito, después de casi veinte años de su primera publicación. Tras subrayar la importancia, la actualidad y también la urgencia de seguir ocupándose de la categoría de género y de las perspectivas feministas que en el último medio siglo la han adoptado, discutido y revisado para seguir denunciando, deconstruyendo e indagando las narraciones y discursos que determinan nuestra subjetividad, se dedica amplio espacio al debate crítico y teórico que ha transformado el significado y el alcance de esta categoría, en su entrelazarse con otras variables que participan en la definición de nuestra identidad y en sus representaciones. Centrándose en algunas de las posiciones que hoy animan el campo de los feminismos (no casualmente en plural) que se ha desarrollado sobre todo en el área angloamericana, el ensayo trata de delinear algunos de los puntos de contacto entre el estudio de los modelos y las representaciones de género y el análisis semiótico: desde el modo en que se pueden describir las posiciones de los sujetos respecto a las praxis enunciativas y a las estrategias discursivas que determinan el reconocimiento y la adopción de modelos de género, a la categoría de mirada (“masculina” y “femenina”), hasta el modo en que el cuerpo, las pasiones y las formas de vida entran hoy de lleno en la definición de las culturas, de sus diferencias y confines, tanto internos como externos, que como individuos y como miembros de una o más comunidades, producimos y traducimos incesantemente.
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8

Martini, Andrea. "Fuori e dentro le mura dell'universitŕ. Il femminismo a Padova negli anni Settanta." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 294 (December 2020): 99–127. http://dx.doi.org/10.3280/ic2020-294004.

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Abstract:
L'articolo intende ricostruire le vicende salienti del femminismo padovano, un movimento tra i piů importanti in Italia, anche in virtů della sua capacitŕ di tessere una rete di contatti ben al di fuori della provincia veneta, ma assai trascurato fino a ora dagli studi. L'autore tuttavia, anziché limitarsi a tracciarne la storia, adopera il punto di vista del femminismo padovano per concentrarsi sul rapporto del movimento femminista nel suo complesso con l'universitŕ. L'obiettivo č quello di dimostrare quanto l'immagine che si č consolidata nel tempo tra storici e sociologici di un femminismo plasmatosi al di fuori del mondo accademico, quasi in opposizione a esso, vada messa in discussione. Il caso padovano problematizza infatti tale rapporto mettendo in luce gli sforzi profusi e le pratiche messe in atto da alcune esponenti del femminismo - quali per esempio Mariarosa Dalla Costa e Franca Bimbi - per assaltare tanto gli spazi quanto i saperi dell'universitŕ, un luogo, all'alba degli anni Settanta, ancora profondamente dominato da una presenza maschile e da una cultura maschilista.
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Stelliferi, Paola. ""Una originaria, irriducibile asimmetria". Il rapporto della nuova sinistra con i femminismi in Italia (1972-1976)." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 287 (September 2018): 15–43. http://dx.doi.org/10.3280/ic2018-287002.

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10

Pitch, Tamar. "A proposito di "Le donne sono umane?" Di Catharine Mackinnon." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 3 (December 2012): 161–72. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-003010.

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Abstract:
In questa nota si discutono alcuni testi della giurista e avvocata femminista Catharine MacKinnon, mettendone in luce gli apporti al dibattito sull'uso del diritto e dei diritti per combattere discriminazione e violenze contro le donne. Questi apporti vengono confrontati con la letteratura femminista e le lotte delle donne in Italia negli ultimi quaranta anni. Si sollevano perplessitŕ circa l'assunto fondamentale di MacKinnon, secondo cui č la violenza la cifra vera del rapporto degli uomini con le donne, e si mostrano sia i guadagni che i problemi del ricorso al diritto e ai diritti per nominarla e combatterla. Da ultimo, si analizza criticamente la sua lettura di ciň che MacKinnon chiama femminismo post-moderno.
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Dissertations / Theses on the topic "Femminismi"

1

POPOLLA, MARIELLA. "Eppur mi piace... Intersezioni tra femminismi e pornografie." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2018. http://hdl.handle.net/11567/931591.

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2

Nardelli, Chiara <1987&gt. "I femminismi nel Maghreb tra paradigmi e prospettive di emancipazione femminile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2875.

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Abstract:
La tesi si occupa di evidenziare la presenza di un fenomeno femminista nella regione del Maghreb. Nello specifico, la tesi si occupa di descrivere la diffusione di vari femminismi, a prova di una situazione socio-culturale dinamica e attiva. Nell'ambiente più che mai vivace del femminismo, si può chiaramente distinguere fra un femminismo secolare, un femminismo islamico e un femminismo islamista. Il primo indica un femminismo di stampo laico e occidentale, il secondo un femminismo che tiene conto della religione e si muove all'interno del suo ambito, e il terzo indica un fenomeno femminista all'interno di movimenti di militanza islamica con obiettivi politici più o meno moderati. Nel mondo arabo è diventato considerevole l'impegno e la volontà delle femministe islamiche, volti a reinterpretare i testi sacri e la civiltà islamica dagli albori, per provare che l'oppressione della quale sono vittime non è frutto della religione bensì colpa di una successiva opera di esegesi oscurantista e androcentrica. Per queste femministe islamiche l'Islam e il Libro Sacro predicano una naturale uguaglianza fra i generi, per le femministe laiche urge invece la necessità di separare il femminismo dalla religione, e per le femministe islamiste solo uno stato che si basi sulla legge islamica potrà migliorare lo status della componente femminile. Nonostante le differenti opinioni e punti di vista, la tesi suggerisce la comune volontà di lottare contro il patriarcato e la mentalità retrograda come il primo passo per la costruzione di un sistema sociale giusto e paritario o con ruoli complementari tra i sessi che assicuri lo sviluppo e il benessere dell'intera comunità musulmana.
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Gabrieli, Nicole <1996&gt. "Kollontaj, Armand e Pankhurst: i femminismi russo e britannico d’inizio Novecento in un’ottica transnazionale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20155.

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Abstract:
Il presente elaborato si propone di trattare il tema dei femminismi russo e britannico nel periodo storico intercorso tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. L’argomentazione avverrà tramite la presa in esame delle esponenti russe Aleksandra Kollontaj e Inessa Armand, le quali verranno analizzate in un’ottica comparativa con la figura di Emmeline Pankhurst. L’elaborato propone una ricostruzione relativa alle singole esperienze delle rappresentanti dei movimenti femministi per poter indagare l’esistenza di influenze reciproche, sia in ambito individuale che nei rispettivi contesti nazionali. L’ultima parte della tesi sarà incentrata sull’analisi di un caso di transfer che permetterà di individuare un momento di comunicazione tra i femminismi. Infine, l’episodio di cui precedentemente offrirà la possibilità di analizzare l’evoluzione storica in ottica femminista delle connessioni transnazionali tra le due realtà considerate.
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Rossi, Caterina <1997&gt. "Femminismi e letteratura: la scrittura delle donne nel Novecento attraverso i romanzi di Aleramo, Maraini, Ferrante." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21707.

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Abstract:
In questo lavoro si intende evidenziare le relazioni di scambio tra la letteratura e il femminismo, indagando non solo come il femminismo si rifletta nella letteratura, ma anche come la letteratura stessa crei e ricrei il pensiero femminista e come le scrittrici partecipino ai femminismi grazie alla parola e alla letteratura. Il primo capitolo vuole fornire un’introduzione sulla storia delle donne e dei movimenti femministi nel Novecento, per la necessità di inquadrare il periodo storico in cui si collocano i romanzi che saranno successivamente analizzati. Il secondo capitolo riguarda le donne e la letteratura, e pone l’accento sugli stereotipi della rappresentazione dei personaggi femminili da parte degli scrittori, per poi passare a una breve rassegna delle scrittrici che emergono nel ‘900, le quali di volta in volta abbracciano o confutano questi stereotipi. Si vuole poi accennare brevemente alla critica letteraria femminista, che ha fornito nuove chiavi di lettura dei testi letterari. Nel terzo capitolo ci si vuole concentrare su tre testi che dialogano con il femminismo, nei quali si possono distinguere tre precisi momenti storici del Novecento: una prima fase ben rappresentata dal romanzo autobiografico Una donna di Sibilla Aleramo, in cui emerge la volontà delle donne di ottenere gli stessi diritti degli uomini, ma anche di liberarsi dai ruoli canonici a loro imposti; una seconda fase, quella degli anni ’70, nella quale il femminismo si radicalizza e mette in discussione tutti gli stereotipi legati alla donna: i suoi rapporti con l’uomo, la sua libertà sessuale e la maternità, tutte tematiche di primo piano nel romanzo Donna in guerra di Dacia Maraini; per la terza fase, quella che riguarda la contemporaneità, si è scelto il romanzo L’amore molesto di Elena Ferrante, in cui emergono le tematiche del femminismo di oggi, non solo quelle che riguardano i nuovi significati di corpo e maternità, ma anche le sue contraddizioni.
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5

Stelliferi, Paola <1985&gt. "Una liberazione «fratricida e iconoclasta» : l'impatto dei femminismi sugli uomini della nuova sinistra nell'Italia degli anni Settanta." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8838.

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Abstract:
Il lavoro è incentrato sulla storia del movimento femminista italiano degli anni Settanta (ripercorsa dalla formazione dei primi collettivi "d’avanguardia" all'assunzione di una dimensione di massa alla metà del decennio) e analizza le reazioni maschili al suo emergere e affermarsi come fenomeno politico. Il focus è sui giovani uomini della cosiddetta “sinistra rivoluzionaria” che per primi fronteggiarono la diffusione delle pratiche e delle teorie dei nuovi femminismi e, in numerosi casi, il fenomeno tipicamente italiano della “doppia militanza”. La campagna elettorale per il referendum sul divorzio, la battaglia per la depenalizzazione dell’aborto e “la crisi dei movimenti collettivi” scoppiata nel 1976 sono alcuni degli snodi (temporali e tematici) attraverso i quali la tesi è sviluppata. Tra le fonti utilizzate si annoverano sia documenti scritti (stampa e materiale archivistico dei vari gruppi politici presi in considerazione), sia orali (31 interviste orali audio-registrate condotte dalla candidata a ex militanti, per lo più “di base”).
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Wink, Ingrid. "O educativo na construção da emancipação da classe trabalhadora na marcha mundial das mulheres : o processo de luta das mulheres no Rio Grande do Sul – Brasil." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2016. http://hdl.handle.net/10183/149080.

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Abstract:
La natura educativa delle lotte sociale viene, oggi giorno, sempre più discussa, in ricerca sociologica, in materia di istruzione. Il movimento femminista è un esempio di lotta e di resistenza nella storia antica dell’umanità , in cui la conoscenza scientifica era estraneo al contributo formale e ufficiale delle donne. La teoria e la pratica femminista, specialmente nel movimento sociale studiato, La Marcia Mondiale delle Donne del Brasile, nello stato del Rio Grande do Sul, contribuiscono alla realizzazione degli ideali di emancipazione delle donne della classe operaia, viso che l'ambiente educativo formale e istituzioni tradizionali non fanno. La ricerca partecipativa di natura qualitativa, basato sul materialismo storico-dialettico, é stato incluso interviste semi-strutturate, ricerca ai libri, appunti, campo di interessi e analisi di produzione teorica del movimento stesso. Siamo stati in grado di comprendere la diversità delle questione teoriche che sono alla base della lotta femminista, in pratica, e anche scientificamente, tuttavia, ci concentriamo la nostra analisi su quelli che assomigliano l'obiettivo della propria Marcia Mondiale delle Donne (MMD), che dirige la sua lotta a combattere il patriarcato e al capitalismo. Inoltre, ci concentriamo sulla divisione sessuale del lavoro, come fonte primaria di dominio dentro e fuori di appartenenza ad una classe sociale. Essendo il patriarcato una forma gerarchica di oppressione dell'uomo sulla donna, che è prima del capitalismo, può anche essere dopo alla medesima, in modo che il MMD come movimento sociale, ritiene che la lotta della classe operaia abbia sesso oltre classe e , nel sesso, ha razza , se si considera che l'oppressione delle donne bianche e le donne di colore, anche se essi sono collegati, sono presentati in modi diversi. La solidarietà nella formazione e nella pratica di soggetti attiviste femministe e la possibilità di denunciare la realtà, attraverso l'oppressione quotidiana è la principale fonte di scambi educativi che può contribuire a quello che Paulo Freire considera come una forma di "denuncia / annuncio" nella ricerca delll'emancipazione della donna e della classe operaia per un mondo migliore. E sul questo che è basata la dimensione educativa delle lotte e apprendimenti di donne organizzate in MMD.
O caráter educativo das lutas sociais vem sendo cada vez mais abordado na pesquisa sociológica na área da educação. O movimento feminista é um exemplo de luta e resistência na história milenar da humanidade, onde o conhecimento científico esteve alheio à contribuição formal e oficial das mulheres. A teoria e a prática feministas, especialmente no movimento social estudado, a Marcha Mundial das Mulheres do Brasil, no estado do Rio Grande do Sul, contribuem para a construção dos ideais emancipatórios das mulheres da classe trabalhadora, que o ambiente educativo formal e as instituições tradicionais não o fazem. A pesquisa participante de natureza qualitativa, calcada no materialismo histórico-dialético, contou com entrevistas semi-estruturadas, consultas bibliográficas, anotações, participações de campo e análises de produção teórica do próprio Movimento. Pudemos apreender a diversidade de vertentes teóricas que fundamentam a luta feminista, na prática e também cientificamente, porém, centramos nossas análises naquelas que se assemelham ao objetivo da própria Marcha Mundial das Mulheres (MMM), que direciona sua luta para o combate ao patriarcado e ao capitalismo. Além disso, focamos a divisão sexual do trabalho, como fonte primária de dominação dentro e fora do pertencimento a uma classe social. Sendo o patriarcado uma forma hierárquica de opressão do homem sobre a mulher, que é anterior ao capitalismo, pode ser também posterior a ele, por isso a MMM, enquanto movimento social, acredita que a luta da classe trabalhadora tem sexo, além de classe e, no sexo, tem raça, considerando que a opressão sobre as mulheres brancas e as mulheres negras, embora estejam ligadas, se apresentam de formas diferentes. A solidariedade na formação e na prática dos sujeitos militantes feministas e a possibilidade de denunciar a realidade, através da opressão cotidiana, é a principal fonte de trocas educativas que podem contribuir para o que Paulo Freire considera como forma de “denúncia/anúncio” na busca da emancipação da mulher e da classe trabalhadora para um mundo melhor. E nisso consiste a dimensão educativa das lutas e dos aprendizados das mulheres organizadas na MMM.
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De, Sangro Arianna <1988&gt. "L'immaginario del femminismo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6152.

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Abstract:
Il mio progetto di tesi vuole indagare l’immaginario costruito intorno alla parola Femminismo. Si propone di analizzare, attraverso uno studio del movimento e dell’evoluzione del pensiero femminista, a partire dal secondo dopoguerra fino alle pratiche più contemporanee, senza dimenticare gli atti e le convenzioni emanate a livello internazionale, cosa racchiuda questa parola, che immagini suscita nelle menti di chi la evoca e di chi la recepisce. La ricerca parte dall’ipotesi di base che l’immagine che il femminismo ha portato con sé e che ha influenzato l’immaginario collettivo, sia un’immagine distorta. Probabilmente dovuta a carenze conoscitive, su cosa sia stato il movimento e sui cambiamenti positivi che esso ha provocato – per nostra fortuna - . A fronte di movimenti diffusosi on line come We don’t need feminism e a fronte dell’esigenza e consapevolezza che, nonostante le conquiste raggiunte la strada è ben lontana da quella immaginata, si sente la necessità di analizzare il percorso che questo movimento ha compiuto, tentando di farlo con un approccio critico, evidenziando non solo gli elementi positivi ma anche di quelli avversi.
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8

Martini, Francesca. "Il caso TheRedPill: filosofia e femminismo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Questa tesi di laurea analizza la situazione di oppressione femminile e di disuguaglianza di genere dovuta alla persistente misoginia che caratterizza la nostra società patriarcale, facendo particolare riferimento alla nostra cultura filosofica. Il nostro secolo ha visto la nascita di gruppi come TheRedPill, un forum che unisce circa 300.000 attivisti che lottano contro il femminismo, professando ideali altamente sessisti e misogini e avvalendosi delle parole dei grandi pensatori della nostra tradizione filosofica. Ma nel citare ed analizzare i testi classici, gli attivisti di TheRedPill sono propensi al manipolare le fonti che decidono di utilizzare, in modo da trasmettere un messaggio che per loro sia più significativo e inerente alle problematiche della modernità. Gli attivisti si sono appropriati delle affermazioni degli antichi pensatori e le hanno alterate per rafforzare e sostenere le loro idee che alimentano l’odio e la discriminazione. Questo elaborato ha l’obiettivo di invitare ad un’analisi e studio più critico dei classici e vuole proporre l’introduzione di voci femminili in un campo che è da sempre stato considerato prettamente maschile.
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9

Crepaz, Federica <1994&gt. "L’attivismo femminista nella Cina contemporanea." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15266.

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Abstract:
Questa tesi, divisa in quattro capitoli, approfondisce lo sviluppo del movimento femminista in Cina a partire dagli anni ottanta fino ad oggi, analizzando in particolar modo il ruolo delle ONG e di alcune importanti attiviste cinesi che hanno contribuito alla promozione dei diritti delle donne. Nel primo capitolo si parla del femminismo in generale, concentrandosi sul significato di questo concetto in Cina, la sua storia e le analogie e differenze con il movimento occidentale. Nel secondo capitolo si identificano i principali strumenti a disposizione delle donne per combattere la diseguaglianza di genere, in particolar modo le leggi, e si analizza il loro modo di organizzarsi in gruppo, soprattutto attraverso le ONG, portando alcuni esempi specifici di associazioni femministe come la federazione delle donne cinesi. Gli ultimi capitoli approfondiscono alcune figure chiave dell’attivismo femminista cinese. Il terzo capitolo parla della storia di Li Xiaojiang e Guo Jianmei, rispettivamente una studiosa del femminismo cinese e un’avvocata, che con l'appoggio degli apparati governativi cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti delle donne. L'ultimo capitolo si concentra invece su Li Maizi e Ye Haiyan, due esempi di donne che hanno deciso di combattere le ingiustizie attraverso proteste concrete e senza l’aiuto dello stato, subendo anche alcuni periodi di detenzione.
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10

DEGAN, CRISTINA. "Le parole delle donne. Modalità del discorso di genere e costituzione dell'identità femminile." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/23933.

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Abstract:
How women speak: Gender discourse and female identity construction. I would like to tackle some theoretical questions raised by feminist thought, particularly on the subject of gender discourse, in an effort to offer a wider re-thinking of the variables in play. We must not forget that life conditions for women everywhere are still marked by great disparities of treatment and opportunities. Gender difference is not totally biologically determined, but develops through unavoidable bio-cultural input. The “difference” question, then explores the meaning of this difference in its specificity, as it results from a complex biological and cultural process. This involves research in different fields, such as cultural anthropology and psychoanalysis, provided one does not forget to take into consideration, cautiously and determinedly, the material characteristics of each historical identity. The identity of women is historically unstable across cultures, which makes it necessary to give recognized legitimacy to individual identity, without invoking metaphysical categories but also without disembodying it. Individual, gendered, identity is the result of a long process of biological and cultural interactions buried in history. Now that neuroscience has given an important contribution to this debate, the principle of individuation has taken on dimension both scientific and cultural. A definition of difference can be based on this intersection between psychological and material cognition. This paper is aimed at identifying at least a descriptive outline of all the different issues raised by the question of gender, also through a review of the feminist positions of the 60’s, but keeping in mind the fact that the very tools of feminism have been “contaminated” by contributions from specialized fields , in particular the discovery of mirror neurons. It would be interesting to see if one could speak of “female” mirror neurons (for example, through breastfeeding) that would determine a “specialized” care-giving behavior . Women can generate a discourse no longer exclusively dependent on conceptual, asexual strictures, but open to metaphor and narrative . Along these lines we can start to build a common world, where a place is made for a“ feminine logic” that repudiates a generic neutrality of thought, and looks, instead, for the “sexed” character of each of all ideas.
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Books on the topic "Femminismi"

1

Femminismo e femminismi, culture, luoghi, problematiche (Conference) (2018 Rome, Italy). Femminismo e femminismi: Culture, luoghi, problematiche. Napoli: Paolo Loffredo, 2019.

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2

Isa, Cavassa, ed. Femminismi. Bologna: Biblioteca, Centro di documentazione delle donne, 1996.

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3

Zumaglino, Piera. Femminismi a Torino. Milano: F. Angeli, 1996.

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4

Prevedello, Michela. Femminismo e femminismi nella letteratura italiana dall'Ottocento al XXI secolo. Firenze: Società editrice fiorentina, 2019.

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5

Teresa, Bertilotti, and Società italiana delle storiche, eds. Altri femminismi: Corpi, culture, lavoro. Roma: Manifestolibri, 2006.

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6

Femminismi futuri: Teorie, poetiche, fabulazioni. [Guidonia]: Iacobellieditore, 2019.

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7

Romagnoli, Barbara Bonomi. Irriverenti e libere: Femminismi nel nuovo millennio. [Rome, Italy]: Editori internazionali riuniti, 2014.

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8

Nuovi femminismi, nuove ricerche (Conference) (1995 : Rome, Italy), ed. Altri femminismi: Corpi#violenza#riproduzione#culture#lavoro. Castel San Pietro Romano (RM): Manifestolibri, 2018.

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9

Femminismi musulmani: Un incontro sul Gender Jihād. Ravenna: Fernandel, 2014.

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10

Le donne di Allah: Viaggio nei femminismi islamici. [Milan, Italy]: B. Mondadori, 2010.

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Book chapters on the topic "Femminismi"

1

Dawes, Helena. "Femminismo Cristiano." In Catholic Women’s Movements in Liberal and Fascist Italy, 64–112. London: Palgrave Macmillan UK, 2014. http://dx.doi.org/10.1057/9781137406347_4.

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2

Olivetti, Lucio, Luigi Grazioli, and Paola Pollastri. "Genitali femminili." In Professione TSRM, 357–73. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2324-6_21.

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3

Cavallaro, Daniela. "Scene femminili: The Plays." In Educational Theatre for Women in Post-World War II Italy, 159–95. London: Palgrave Macmillan UK, 2016. http://dx.doi.org/10.1057/978-1-349-95096-6_7.

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4

Dawes, Helena. "The Radicalization of Femminismo Cristiano in Elisa Salerno." In Catholic Women’s Movements in Liberal and Fascist Italy, 113–50. London: Palgrave Macmillan UK, 2014. http://dx.doi.org/10.1057/9781137406347_5.

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5

Cavallaro, Daniela. "Scene femminili: Educational Theater for Women." In Women in Italy, 1945–1960, 93–107. New York: Palgrave Macmillan US, 2006. http://dx.doi.org/10.1057/9780230601437_7.

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6

Dawes, Helena. "The Cultural, Political and Ideological Context of Femminismo Cristiano." In Catholic Women’s Movements in Liberal and Fascist Italy, 44–63. London: Palgrave Macmillan UK, 2014. http://dx.doi.org/10.1057/9781137406347_3.

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7

Cavallaro, Daniela. "Scene femminili: The New Magazine for All-Women Theatre." In Educational Theatre for Women in Post-World War II Italy, 139–58. London: Palgrave Macmillan UK, 2016. http://dx.doi.org/10.1057/978-1-349-95096-6_6.

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8

Giovè, Nicoletta. "Donne che non lasciano traccia. Presenza e mani femminili nel documento altomedievale." In Haut Moyen Âge, 189–209. Turnhout: Brepols Publishers, 2007. http://dx.doi.org/10.1484/m.hama-eb.3.520.

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9

Revelli, Luisa. "Cognomi come nomi, nomi come cognomi. Appellativi femminili in Piemonte e Valle d’Aosta." In XXVe CILPR Congrès International de Linguistique et de Philologie Romanes, edited by Maria Iliescu, Heidi Siller-Runggaldier, and Paul Danler, 3–385. Berlin, New York: De Gruyter, 2010. http://dx.doi.org/10.1515/9783110231922.3-385.

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10

Nolfo, Fabio. "Stereotipi femminili nei frammenti di Laberio e riconoscibilità letteraria di un genere sub-teatrale: dal testo alle fonti." In Sub palliolo sordido, 485–510. Göttingen: Vandenhoeck & Ruprecht, 2021. http://dx.doi.org/10.13109/9783949189234.485.

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Conference papers on the topic "Femminismi"

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Palluzzi, E., G. Corrado, G. Bolomini, L. Vertechy, C. Bottoni, E. Teodorico, C. Marchetti, M. Distefano, G. Scambia, and G. Ferrandina. "35 Clinical management of gynecologic cancer patients during COVID-19 pandemia: the experience of day hospital tumori femminili of fondazione policlinico agostino gemelli, IRCCS." In IGCS 2020 Annual Meeting Abstracts. BMJ Publishing Group Ltd, 2020. http://dx.doi.org/10.1136/ijgc-2020-igcs.35.

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