Journal articles on the topic 'Fattoriale'

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1

Francesca, Petrei. "Problemi metodologici e applicativi connessi con la misurazione della produttivitŕ." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (December 2011): 5–38. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-003002.

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Abstract:
Il presente lavoro ha due principali obiettivi. Il primo č illustrare i metodi utilizzati per la misurazione della produttivitŕ e le relative criticitŕ. Il secondo obiettivo č analizzare quale apporto possa dare l'utilizzo dell'analisi fattoriale alla specificazione della produttivitŕ totale dei fattori che, in un'ottica neoclassica, č assimilata al residuo di Solow. L'ipotesi di partenza č che il concetto di residuo possa essere descritto tramite un insieme di variabili che si suppone abbiano alla base una struttura che le colleghi tra loro. Per verificare questa ipotesi, si č utilizzato lo strumento dell'analisi fattoriale (AF) che si puň definire come un modello statistico idoneo a ridurre un sistema complesso di correlazioni in uno di minori dimensioni. Le ipotesi fatte inizialmente in sede di costruzione della matrice di dati, vengono in larga parte confermate dall'analisi. Le dimensioni individuate sono esattamente riprodotte dagli assi fattoriali. Nello specifico, l'asse fattoriale del capitale, che č anche quello che riproduce la maggiore percentuale di varianza, risulta essere di particolare importanza visto come fattore latente della produttivitŕ; si racchiudono in esso, infatti, tutti gli elementi che rendono un territorio particolarmente competitivo e, quindi, produttivo. L'integrazione con gli altri due fattori latenti disegna quella struttura semplificata che si cercava per descrivere il residuo di Solow. Un'importante conclusione da rilevare č il possibile uso dell'analisi multivariata per analizzare un concetto che č studiato in larga parte attraverso modelli econometrici. Si puň, dunque, utilizzare questo tipo di analisi a scopi confermativi: nel caso del residuo di Solow, infatti, si puň confermare che effettivamente esso colga impropriamente degli aspetti che non sono ricompresi nelle misure di input e di output e proprio questi aspetti, menzionati dalla letteratura o dalle determinazioni econometriche, si riscontrano nella struttura latente disegnata grazie all'analisi fattoriale quali determinanti della produttivitŕ e, quindi, della crescita di un sistema economico.
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2

Zogmaister, Cristina, and Luigi Castelli. "Perché i giovani bevono? Versione italiana del DMQ-R (Cooper, 1994), strumento per l'indagine della motivazione al consumo di alcoolici." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (May 2011): 101–18. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-001008.

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Abstract:
Viene presentato l'adattamento italiano della misura quadri-fattoriale della motivazione a bere alcoolici (DMQ-R) proposta da Cooper (1994), sulla base del modello concettuale di Cox e Klinger (1988). Usando i dati di due campioni di adolescenti (N = 282) e giovani universitari (N = 238) e la tecnica dell'analisi fattoriale confermativa, viene fornita sostanziale conferma al modello quadri-fattoriale. Successive analisi mettono in relazione le motivazioni sottostanti alla fruizione di alcoolici con specifici aspetti di tale fruizione (frequenza di uso e di abuso di alcoolici, consumo di tipo solitario o sociale), evidenziando l'utilitŕ della scala e fornendo sostegno al modello teorico sottostante.
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Monni, Alessandra, and L. Francesca Scalas. "Contributo alla validazione della versione italiana del regulatory focus Questionnaire di Higgins." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (September 2020): 469–99. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-002003.

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Abstract:
Due teorie particolarmente rilevanti nello studio delle tendenze di approccio ed evitamento sono la Teoria della Sensibilità al Rinforzo di Gray e la Teoria dei foci regolatori di Higgins. La teoria di Gray descrive l'approccio e l'evitamento come due sensibilità biologiche che guidano gli individui a raggiungere bisogni primari. La teoria di Higgins al contrario, afferma che queste tendenze influen-zano la regolazione di sé e guidano gli individui a raggiungere bisogni secondari. Mentre per la teoria di Gray è stata sviluppata la validazione italiana della relati-va scala di misura BIS-BAS, per la teoria di Higgins manca la versione italiana dello strumento Regulatory focus questionnaire (RFQ) e lo scopo del lavoro è quello di fornire un primo contributo alla sua validazione. Dall'analisi fattoriale esplorativa (n = 83 studenti universitari, età media = 22.89, DS = 6.07) e dalla successiva analisi fattoriale confermativa (n = 360, età media = 34.91, DS = 13.41) è emersa una solida struttura fattoriale e una buona validità interna. Nell'analisi dell'invarianza, la struttura fattoriale è risultata equivalente per ma-schi e femmine con eccezione di un singolo item. Infine, nell'analisi della validità divergente è risultata una chiara distinzione tra i foci regolatori del RFQ e le scale BIS BAS. In conclusione, la versione italiana del RFQ mostra soddisfacenti proprietà psicometriche, brevità e facilità nella somministrazione e, pertanto, rappresenta un valido strumento per la misura dell'approccio-evitamento secondo la teoria di Higgins.
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Grazzani, Ilaria, Valeria Cavioni, Veronica Ornaghi, and Alessandro Pepe. "Il Test of Emotion Comprehension (TEC): per bambini dai 3 ai 10 anni proprietà psicometriche, punteggi di riferimento e utilizzo in ambito tipico e atipico." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (December 2020): 907–27. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-003006.

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Abstract:
Il presente lavoro è finalizzato a fornire ulteriore robustezza psicometrica al Test of Emotion Comprehension (TEC), strumento standardizzato per valutare la comprensione delle emozioni in età prescolare e scolare. Lo studio esplora la struttura fattoriale e l'invarianza di genere e di età in un ampio campione di bambini del nord e del centro Italia (N = 1,478, M =755; F =723) tra i 3 e i 10 an-ni. Presenta, inoltre, nuovi punteggi normativi di riferimento con benchmark di sei mesi. L'analisi fattoriale confermativa verifica la struttura psicometrica originale del TEC. Si discutono le implicazioni del suo utilizzo nella valutazione di profili tipici e atipici, e nell'ambito della ricerca.
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Marini, Giovanni. "Alcune proprietŕ dei cicli industriali regionali italiani in una prospettiva storica." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (October 2009): 5–26. http://dx.doi.org/10.3280/rest2009-003001.

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Tesi, Alessio, and Antonio Aiello. "La valutazione del benessere organizzativo: lo "Strumento Integrato per la Valutazione del Benessere Organizzativo (SIVBO)" nel framework teorico del modello "Job Demands-Resources"." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (June 2021): 139–57. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-002009.

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Abstract:
Il presente studio ha l'obiettivo di fornire evidenze circa la validità psicometrica dello "Strumento Integrato per la Valutazione del Benessere Organizzativo (SIVBO)". Facendo rife-rimento al modello teorico job demands-resources (JD-R, Demerouti et al., 2001) lo strumen-to ha l'obiettivo di misurare il benessere organizzativo. I partecipanti allo studio (N = 754), provenienti da diversi contesti lavorativi, hanno risposto ad un questionario autodescrittivo contenente il SIVBO e altre scale di misura. L'analisi fattoriale esplorativa ha messo in eviden-za una soluzione fattoriale composta di un totale di 18 item, con quattro dimensioni denomina-te: richieste lavorative, risorse lavorative, risorse lavorative relazionali e risorse personali. L'analisi fattoriale confermativa ha comprovato che il modello a quattro fattori, con un fattore sovraordinato di secondo ordine, denominato benessere organizzativo, è quello che presenta un miglior adattamento ai dati. Gli indici di coerenza interna (alfa di Cronbach, rho di Spear-man e composite reliability) dello strumento sono risultati adeguati. Le analisi di correlazione e regressione hanno messo in evidenza che le scale del SIVBO risultano significativamente as-sociate a misure concorrenti e discriminanti. Il SIVBO si presenta come uno strumento dotato di proprietà psicometriche adeguate che, considerando anche la sua brevità, si candida a essere applicato agevolmente per la misurazione del benessere organizzativo in molteplici contesti lavorativi.
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Toderi, Stefano, Marco Broccoli, Guido Sarchielli, and Gianpiero Mancini. "I management standards per la gestione dei rischi psicosociali e prima validazione italiana dell'indicator tool." RISORSA UOMO, no. 3 (September 2012): 359–76. http://dx.doi.org/10.3280/ru2011-003006.

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Abstract:
Il metodo Management Standards, dell'ente inglese HSE, e tra quelli utilizzabili per l'attivita di gestione dei rischi psicosociali, prevista dal D.Lgs. 81/08. Esso si fonda su due aspetti: la definizione di Standard per i fattori psicosociali; il questionario Indicator Tool (IT), che valuta la prestazione di un'organizzazione rispetto agli standard di riferimento. L'obiettivo di questo studio e di presentare brevemente il metodo e proporre una prima versione italiana dell'IT, valutandone le caratteristiche psicometriche e la struttura fattoriale. Il questionario a 35 item e stato somministrato a 1298 lavoratori di 45 aziende. I risultati avvalorano la struttura fattoriale della versione inglese e mostrano buoni indici di affidabilita delle scale, anche se si evidenziano alcuni punti di criticita, che vengono discussi.
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Rossi, Alessandro, Luca Arduini, Stefano De Cataldo, and Paolo Stratta. "Subjective response to neuroleptic medication: a validation study of the Italian version of the Drug Attitude Inventory (DAI)." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no. 2 (June 2001): 107–14. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005182.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – Verificare se la versione italiana della Drug Attitude Inventory mantiene le proprietà psicometriche del questionario originate attraverso una validazione di costrutto. Setting – Lo studio è stato condotto su 90 pazienti con diagnosi di Disturbo Schizofrenico (n=72) e Disturbo Schizoaffettivo (n=18) ammessi al ricovero volontario per un episodio indice di riesacerbazione psicotica, d'età compresa tra i 18 ed i 50 anni, in trattamento con farmaci antipsicotici tipici e cognitivamente in grado di comprendere e rispondere alle domande del questionario. Disegno – Sono state impiegate analisi fattoriali esplorative con i metodi d'estrazione alfa fattoriale e della massima verosimiglianza; successivamente è stato utilizzato il metodo di Rotazione Varimax. Risultati – I metodi d'estrazione utilizzati trovavano 7 fattori che spiegavano il 62.5% della varianza. I primi 2 fattori possono essere identificati nel costrutto di “risposta soggettiva al trattamento” ed i fattori da 3 a 7 nel costrutto di “atteggiamento nei confronti della terapia”. Conclusioni – Benché lo studio sia preliminare, la traduzione italiana dello strumento sembra mantenere le proprietà psicometriche della versione originale e può essere utilizzata nella pratica clinica per una valida misurazione deH'atteggiamento del paziente nei confronti del trattamento con farmaci antipsicotici.
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Penzo, Ilaria, Enrichetta Giannetti, Cristina Stefanile, and Saulo Sirigatti. "Stili umoristici e possibili relazioni con il benessere psicologico secondo una versione italiana dello Humor Styles Questionnaire (HSQ)." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (July 2011): 33–50. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-002004.

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Abstract:
Sono state esaminate, nel contesto italiano, la struttura fattoriale e alcune caratteristiche psicometriche dello HSQ di Martin(2003), nonché le differenze di genere nei diversi stili umoristici e le loro relazioni con il benessere psicologico. Hanno partecipato 242 studenti di scuola media secondaria e di universitŕ. Sono state impiegate le versioni italiane dello HSQ e delle(RPWB). Partendo da correlazioni policoriche, č stata effettuata un'analisi fattoriale esplorativa utilizzando il metodo(ML) per l'estrazione dei fattori e ilper la loro rotazione obliqua. Analisi discriminanti e di regressione lineare multiple sono state condotte per esaminare le relazioni tra le variabili. Sono stati individuati i quattro fattori ipotizzati, anche se non tutti gli item risultano adeguatamente rappresentati; l'affidabilitŕ delle scale, fatta eccezione per una, č adeguata. I partecipanti maschili riferiscono un maggiore uso dello stile. Sono emerse relazioni positive tra gli stiliee negative traee il benessere psicologico. Ulteriori indagini sono richieste per approfondire la natura multifattoriale dello HSQ e le relazioni tra stili di umorismo e benessere psicologico.
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Piccinelli, Marco, and Pierluigi Politi. "Struttura fattoriale della versione a 12 domande del General Health Questionnaire in un campione di giovani maschi adulti." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 2, no. 3 (December 1993): 173–81. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00006990.

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Abstract:
RiassuntoScopi- a) Indagare la struttura fattoriale della versione a 12 domande del General Health Questionnaire (GHQ-12) in un campione di maschi diciottenni; b) saggiare la capacità dei punteggi fattoriali standardizzati di discrimi- nare tra soggetti portatori o meno di un disturbo psichico secondo il giudizio dello psichiatra.Disegno- Un campione di 363 soggetti selezionati nel corso della visita militare di leva è stato invitato a completare il GHQ-12 e ad essere intervistato da uno psichiatra. Dati completi sono stati raccolti per 320 soggetti (88% del campione selezionato).Risultati- Due componenti con autovalore(eigenvalue)superiore a 1 sono emerse dall'analisi a componenti principali prima della rotazione, riuscendo a spiegare il 46.7% della varianza nei dati. La prima componente, sulla quale tutti i 12 items del questionario hanno rivelato un peso di segno positivo, è stata interpretata come una misura globale dello stato psicopatologico dei soggetti esaminati. La seconda componente è risultata bipolare, dal momento che su di essa tutti gli items «positivi» hanno presentato pesi di segno positivo, mentre gli items «negativi» hanno avuto pesi negativi; cio suggerisce che il GHQ è in grado di cogliere entrambe le componenti della salute mentale, la componente negativa (di cui sono espressione i sintomi) e la componente positiva (rappresentata dalla presenza di uno stato di benessere soggettivo). Dopo rotazione Varimax ciascun item del questionario pesava significativamente su uno solo dei due fattori identificati, fatta eccezione per l'item 12 il cui peso è risultato inferiore a 0,500 su entrambi i fattori. Il fattore A, caratterizzato dai 6 items «negativi» del GHQ-12, è stato denominato «disforia generale» ; il fattore B, definito da 5 dei 6 items «positivi» è stato chiamato «benessere/funzionamento sociale» . La migliore discriminazione tra soggetti portatori o meno di un disturbo psichico è stata offerta dai punteggi relativi al fattore «disforia generale» ; nessun vantaggio è stato invece ottenuto dalla combinazione dei punteggi riportati sui due fattori.Conclusioni- La compren- sione della struttura fattoriale del GHQ-12 potra fornire utili informazioni oltre a quelle offerte da un singolo punteggio di severità risultante dalla semplice somma delle risposte positive, spingendo la descrizione dello stato psicopatologico dei soggetti esaminati oltre la semplice distinzione tra «casi» e «non-casi».
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Scinto, Antonella, Maria Grazia Marinangeli, Artemis Kalyvoka, Enrico Daneluzzo, and Alessandro Rossi. "The use of the Italian version of the Parental Bonding Instrument (PBI) in a clinical sample and in a student group: an exploratory and confirmatory factor analysis study." Epidemiology and Psychiatric Sciences 8, no. 4 (December 1999): 276–83. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008198.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - Il presente studio ha lo scopo di verificare la validità di costrutto della versione italiana del questionario Parental Bonding Instrument (PBI) che misura lo stile genitoriale come ricordato dal figlio. Materiali e metodi - Il questionario è stato somministrato ad un gruppo di 102 studenti dell'Università degli Studi de L'Aquila (62 maschi e 40 femmine) ed a 128 pazienti (76 maschi e 52 femmine) consecutivamente ricoverati in un reparto di psichiatria per un episodio indice. Nel gruppo dei pazienti ed in quello degli studenti sono state confrontate le medie dei valori delle due dimensioni («cura» e «protezione») per ciascun genitore in ogni gruppo, con un t-test per campioni indipendenti. Dopo la verifica della consistenza interna degli item del questionario calcolando il valore dell'alfa di Cronbach, è stata effettuata un'analisi fattoriale esplorativa per studenti e pazienti separatamente per individuare i fattori latenti del questionario e un'analisi fattoriale confermatoria nel gruppo di studenti per valutare l'adeguatezza dei dati reali rispetto ai modelli proposti in letteratura. Risultati - La versione italiana del PBI, ha dimostrato di differenziare i 2 gruppi e di possedere una buona consistenza interna degli item. L'analisi fattoriale esplorativa condotta nel gruppo degli studenti identificava due fattori che spiegavano il 44.6% ed il 44.3% della varianza per le scale del PBI della madre e del padre rispettivamente, mentre nel gruppo dei pazienti identificava due fattori che spiegavano il 49.3% ed il 46.6% della varianza per le scale del PBI rispettivamente della madre e del padre. Conclusioni - I pazienti affetti da patologie psichiatriche evidenziano una bassa «cura»/alta «protezione» rispetto agli studenti, confermando l'associazione tra un pattern affettivo di affectionless control e la presenza di un disturbo psichiatrico.
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Barbaranelli, Claudio. "I modelli di equazioni strutturali multi-gruppo e l’esame dell’invarianza fattoriale." Strumenti e Metodi per le Scienze Sociali, no. 9788879166492 (October 2013): 153–99. http://dx.doi.org/10.7359/649-2013-barb.

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Ingoglia, Sonia. "L’analisi fattoriale confermativa e le sue applicazioni ai problemi della misurazione." Strumenti e Metodi per le Scienze Sociali, no. 9788879166492 (October 2013): 59–110. http://dx.doi.org/10.7359/649-2013-ingo.

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Vinai, Piergiuseppe, Silvia Cardetti, Gabriella Carpegna, Noemi Ferrato, and Paola Vallauri. "L'obesitŕ infantile. Eziologia, prevenzione e cura secondo il modello cognitivo-comportamentale." PSICOBIETTIVO, no. 1 (April 2011): 50–62. http://dx.doi.org/10.3280/psob2011-001004.

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Abstract:
L'obesitŕ infantile č una condizione a genesi multi fattoriale in continuo aumento nelle culture occidentali in cui entrano in gioco fattori sociali, familiari e psicologici. Il modello cognitivo-comportamentale considera ottimale un approccio multidimensionale al problema che utilizzi professionalitŕ diverse (dietologo, dietista, psicologo o psicoterapeuta) e che individui e tenti di modificare gli specifici fattori che hanno portato quel bambino a guadagnare peso.
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Rosa Policardo, Giulia, Amanda Nerini, Camilla Matera, Cristian Di Gesto, and Cristina Stefanile. "Commenti del partner circa l'aspetto fisico: validazione italiana della Verbal Commentary on Physical Appearance Scale-Partner." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (August 2020): 121–39. http://dx.doi.org/10.3280/pds2020-002006.

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Abstract:
Lo scopo del presente studio è quello di analizzare la struttura fattoriale della versione ita-liana della Verbal Commentary on Physical Appearance Scale-Partner (VCOPAS-P; Carriere e Kluck, 2014) volta a cogliere i commenti sull'aspetto fisico ricevuti dal proprio partner. Le partecipanti sono 313 donne italiane. Sono state condotte una item analysis e un'analisi fattoriale confermativa; la validità convergente della scala è stata indagata esaminando le correlazio-ni tra la VCOPAS-P, il Body Shape Questionnaire-14 (BSQ-14), e la Couple Satisfaction Scale (CSS). In linea con la versione originale della scala, la struttura trifattoriale della VCO-PAS-P risulta confermata nella versione italiana: commenti negativi relativi a peso e forma (NWS = 9 item; a = 0.87), commenti positivi relativi a peso e forma (PWS = 4 item; aa 0.70), e commenti positivi relativi all'apparenza in generale (PGA = 7 item; a = 0.87). Per quanto riguarda i risultati della validità convergente, le sottoscale NWS e PWS correlano signi-icativamente con l'insoddisfazione corporea; entrambe le sottoscale PWS e PGA correlano significativamente con la soddisfazione diadica. Questi risultati suggeriscono che la VCO-PAS-P potrebbe rappresentare uno strumento utile ed attendibile per misurare, nelle giovani donne italiane, i commenti relativi all'apparenza ricevuti dal proprio partner.
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Di Trani, Michela, Nadia Tomassetti, Maria Bonadies, Flavia Capozzi, Luigi De Gennaro, Fabio Presaghi, and Luigi Solano. "Un Questionario Italiano per l'Alessitimia in Etŕ Evolutiva: struttura fattoriale e attendibilitŕ." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (November 2009): 131–43. http://dx.doi.org/10.3280/pds2009-002009.

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Abstract:
Though better knowledge concerning alexithymia in childhood could improve understanding of its development during the lifespan, it has been scarcely investigated in children. A necessary step in research on alexithymia is to create instruments for assessing the construct. The object of the present study was to develop an Italian Alexithymia Questionnaire for Children based on the instrument proposed by Rieffe et al. (2006) and to examine its factor structure and reliability. The English version of the questionnaire was translated into Italian and it was administered to 576 children recruited from primary and secondary schools (age mean = 10.78, s.d. = 1.67; males 357 and 219 females). Exploratory Factor Analysis (EFA) revealed preliminary evidence of a four-factor structure, which explained 37.90% of the variance: Factor 1 "Difficulty Describing Feelings", Factor 2 "Difficulty Identifying Feelings", Factor 3 "Confusion on Physical Sensations" and Factor 4 "Externally-Oriented Thinking". As to reliability, the Cronbach alpha indicated adequate internal consistency. Pearson correlations among the total score and the four factors were statistically significant. Moreover, the sample was divided into two groups (children and pre-adolescents) and a ttest was conducted: children showed significantly higher scores than adolescents on the total score of the questionnaire. No significant gender differences in mean total scores were found.Key words: alexithymia, childhood, questionnaire, Italian versionParole chiave: alessitimia, etŕ evolutiva, questionario, versione italiana
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Giraldi, Angelo. "Il fenomeno dell'etnocentrismo nel consumo. la validazione della Consumer Ethnocentric Tendencies Scale in italia." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 2 (September 2012): 126–45. http://dx.doi.org/10.3280/mc2012-002011.

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Abstract:
Questo studio si concentra sulla validazione nel contesto italiano della Consumer Ethnocentric Tendencies Scale (nella versione ridotta a dieci item) sviluppata da Terence Shimp e Subhash Sharma nel 1987. 715 italiani hanno partecipato alle analisi. Al fine di validare la scala č stata utilizzata la tecnica dell'analisi fattoriale confermativa. In particolare, sono stati condotti due studi distinti che, restituendo risultati congrui e coerenti tra loro, hanno consentito la validazione della scala in una particolare formulazione ridotta a otto item.
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Osorio, Guzman Maricela, and Santa Parrello. "Malattia e bisogno di relazioni significative: studio per l'ampliamento dell'IPQ-R in un gruppo di operatori sanitari della regione Campania." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (December 2012): 75–92. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-003005.

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Abstract:
Partendo dall'ipotesi che l'esperienza di malattia acuisca, sia nei pazienti che negli operatori che si trovano temporaneamente "dall'altra parte", il bisogno di relazioni significative e che questa dimensione - non completamente sovrapponibile al supporto sociale tradizionalmente inteso - sia una componente importante che merita di essere valutata quando si esplora la rappresentazione di malattia, questo studio intende modificare l'Illness perception questionnaire-revised (IPQ-R) di Moss-Morris e colleghi, nato sulla base del modello di senso comune e autoregolazione di Leventhal. L'obiettivo e ampliare lo strumento per renderlo piu esaustivo e valutarne le caratteristiche psicometriche attraverso analisi fattoriali esplorative e confermative. Alla versione dell'IPQ-R validata in Italia da Giardini e colleghi, composta da 70 item che indagano 3 aree della malattia (Identita, Opinioni e Cause), sono stati aggiunti 14 item relativi ad una dimensione definita Relazione significativa con l'altro. Lo strumento cosi ampliato e stato proposto a 269 operatori sanitari della regione Campania (134 medici, 135 infermieri). Dopo le analisi sono stati mantenuti 9 dei nuovi item, accorpatisi in un terzo fattore, mentre 1 item si e accorpato al primo fattore. L'Analisi Fattoriale Confermativa ha mostrato valori di fit molto soddisfacenti. I risultati mostrano come anche la rappresentazione di malattia degli operatori sanitari sia intrisa di elementi di senso comune oltre che di ovvi rimandi alle teorie scientifiche e contenga significativi riferimenti al bisogno di relazioni significative con gli altri (esplorato dai nuovi item), colleghi compresi, dai quali ci si attende autenticita e profondita.
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Scrima, Fabrizio, and Lucrezia Lorito. "Un contributo alla validazione italiana dell'Adult Attachment in the Workplace." RISORSA UOMO, no. 3 (September 2012): 389–99. http://dx.doi.org/10.3280/ru2011-003008.

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Abstract:
Il presente contributo e volto a presentare la validazione italiana dell'Adult Attachment in the Workplace (AAW). La ricerca e stata eseguita con la partecipazione di 211 lavoratori di organizzazioni di medie e grandi dimensioni. I risultati principali indicano una struttura a 3 fattori che discriminano i tre stili di attaccamento: sicuro, preoccupato e distanziante. L'analisi fattoriale confermativa, effettuata con l'ausilio dei modelli di equazione strutturale, indica un sostanziale miglioramento del modello originale, non in grado di discriminare le due dimensioni dell'attaccamento insicuro.
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Pedrazza, Monica, and Giulio Boccato. "Attachment style questionnaire: contributo alla validazione italiana." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (December 2011): 9–26. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-001002.

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Abstract:
Nella prima infanzia, gli individui sviluppano stili di attaccamento che possono essere di tipo sicuro versus insicuro, a seconda delle reazioni della figura primaria alle loro richieste di protezione e sicurezza. Il particolare stile di attaccamento sviluppato nella prima infanzia influenza il modello operativo interno, nelle relazioni intime adulte, guidando percezioni, attribuzioni e stile comunicativo tra partner. L'Attachment Style Questionnaire (ASQ, Feeney, Noller e Hanrahan, 1994) si presenta come un ottimo strumento per la misurazione degli stili di attaccamento in etŕ adulta: e di facile somministrazione e scoring, costa poco, ha ragionevoli proprietŕ psicometriche e validitŕ di criterio. Lo scopo del presente studio e di contribuire alla validazione dell'ASQ nel contesto italiano: 402 studenti universitari hanno partecipato allo studio. I coefficienti di affidabilitŕ variano da .64 a .71, presentando quindi moderati ma soddisfacenti livelli di affidabilitŕ. La validitŕ di criterio, esaminata tramite correlazioni sia tra le sottoscale dell'ASQ, sia tra queste e le descrizioni proposte da Hazan e Shaver (1987), confermano una buona corrispondenza tra lo strumento ed i profili. La struttura fattoriale e stata indagata attraverso analisi fattoriale confermativa che ha mostrato l'adeguatezza del modello a tre fattori: sicuro, evitante, ansioso. I risultati replicano quelli ottenuti da Feeney e colleghi anche nel contesto italiano. L'ASQ si pone dunque come un ottimo strumento auto-somministrabile per la misurazione delle differenze individuali negli stili di attaccamento anche in etŕ adulta. Nella discussione sono affrontate alcune questioni metodologiche legate alla misura dell'attaccamento in etŕ adulta.
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Mengoni, Alessandro, Anna Maria Murante, Sabina Nuti, and Paolo Tedeschi. "Segmentazione e marketing per la sanitÀ pubblica." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 1 (March 2010): 119–39. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-001009.

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Abstract:
In linea con le nuove strategie di intervento dei sistemi sanitari pubblici, orientate verso un approccio proattivo in grado di fornire servizi differenziati in base ai bisogni, lo studio propone un tentativo di segmentazione dell'utenza dei servizi distrettuali. Nella prima parte vengono presentate le motivazioni alla base della ricerca, la review della letteratura internazionale ed il contesto oggetto di analisi. Da un'indagine su 3461 utilizzatori, vengono successivamente individuati - tramite l'analisi fattoriale e l'analisi cluster - 4 segmenti: i "modesti", i "coscienti e sostenuti" gli "esperti" e gli "evoluti". Le caratteristiche dei segmenti vengono infine commentate, con l'esposizione delle possibili implicazioni gestionali.
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Celi, Giuseppe. "Mezzogiorno, flussi migratori e divario produttivo." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 2 (July 2012): 75–92. http://dx.doi.org/10.3280/qu2012-002003.

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Abstract:
Mezzogiorno, flussi migratori e divario produttivo Recentemente i flussi migratori interni dal Mezzogiorno al Centro Nord hanno ripreso a crescere. L'idea interpretativa che viene proposta in questo articolo č che la ripresa della mobilitŕ interna puň essere associata ad una doppia dinamica: la sostanziale convergenza verso l'alto tra Centro Nord e Mezzogiorno nei livelli di istruzione e la progressiva divergenza tra le due aree nelle rispettive strutture produttive. Come dimostra il contenuto fattoriale dei flussi di commercio estero, tale divergenza č stata favorita dai recenti processi di internazionalizzazione che hanno avuto un impatto asimmetrico sulle regioni italiane
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Di Fabio, Annamaria, and Letizia Palazzeschi. "Dai career decision-making styles ai career decision-making profiles: proprietŕ psicometriche del Career Decision-Making Profile (cdmp)." RISORSA UOMO, no. 3 (September 2012): 377–87. http://dx.doi.org/10.3280/ru2011-003007.

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Abstract:
Lo scopo di questo lavoro e di analizzare le proprieta psicometriche della versione italiana del Career Decision-Making Profile (CDMP), al fine di poter verificare se e con quali modalita lo strumento possa trovare applicazione anche nel contesto italiano. Hanno partecipato allo studio 498 studenti dell'Universita degli Studi di Firenze. Sono state calcolate statistiche descrittive, dimensionalita, attendibilita e validita concorrente. L'analisi fattoriale confermativa ha supportato la versione a undici dimensioni della scala, individuata dagli autori, con buona coerenza interna e validita concorrente. Si puo concludere che il Career Decision-Making Profile risulta un valido strumento per rilevare i profili di career decision-making nel contesto italiano.
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Galletta, Maura, Adalgisa Battistelli, and Igor Portoghese. "Validazione della scala di motivazione al lavoro (MAWS) nel contesto italiano: evidenza di un modello a tre fattori." RISORSA UOMO, no. 2 (February 2012): 201–17. http://dx.doi.org/10.3280/ru2011-002005.

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Abstract:
In accordo con la Self-Determination Theory (SDT), la scala di motivazione al lavoro (MAWS) č stata sviluppata attraverso l'approccio multidimensionale e validata in lin- gua inglese e francese. Questo lavoro intende esaminare la struttura del MAWS nel contesto organizzativo italiano. Utilizzando due campioni (Studio 1, N = 525; Studio 2, N = 465), i risultati emersi dall'analisi fattoriale esplorativa (Studio 1) indicano una struttura della motivazione suddivisa in tre fattori: motivazione autonoma, introiettata ed esterna, confermata dall'analisi confermativa (Studio 2). Č stata anche esaminata la validitŕ discriminante e convergente delle sottoscale. Si č discussa l'importanza della scala per lo sviluppo di future ricerche in ambito organizzativo basate sulla SDT.
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Zambianchi, Manuela, and Bitti Pio Enrico Ricci. "Rappresentazioni sociali della salute e dell'invecchiamento in un gruppo di anziani." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (December 2010): 95–109. http://dx.doi.org/10.3280/pds2010-002007.

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Abstract:
La ricerca ha analizzato le caratteristiche delle rappresentazioni sociali sulla salute e sull'etŕ anziana possedute dagli anziani. Hanno partecipato 150 anziani, appartenenti alla Terza e Quarta Etŕ, ai quali sono stati somministrati due questionari relativi alle rappresentazioni sulla salute e l'etŕ anziana. L'analisi delle componenti principali, condotta su entrambi i questionari, ha fatto emergere una rappresentazione complessa della salute a struttura bi-fattoriale ed una rappresentazione integrata dell'etŕ anziana, caratterizzata dalla presenza di progettualitŕ, ricchezza esperienziale, crescita personale. I risultati sono stati discussi alla luce delle teorie recenti sulla salute in chiave bio-psico-sociale e delle teorie sull'invecchiamento positivo che ne evidenziano la multidimensionalitŕ e la rilevanza delle risorse interne e sociali per il suo conseguimento.
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Bosco, Nicolina, Loretta Fabbri, and Mario Giampaolo. "La Student Measure of Culturally Responsive Teaching scale: adattamento e validazione per il contesto universitario italiano." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 1 (June 2022): 39–54. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2022oa13935.

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Abstract:
L'articolo presenta le prime evidenze sull'adattamento e la validazione italiana dello Student Measure of Culturally Responsive Teaching volto a misurare le percezioni delle studentesse e degli studenti universitari sulle pratiche didattiche attente alla dimensione culturale in aula. Tale strumento è stato somministrato ad un campione di 336 studentesse e studenti iscritti all'Università di Siena. I dati raccolti hanno permesso di condurre l'analisi fattoriale esplorativa dello strumento, confermando la struttura trifattoriale. La consistenza interna dello Student Measure of Culturally Responsive Teaching e dei fattori emergenti è stata misurata attraverso l'alpha di Cronbach i cui risultati suggeriscono che la versione italiana di tale strumento presenta una buona consistenza interna ed un buon livello di affidabilità anche rispetto alle sue componenti.
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Westen, Drew, Jonathan Shedler, Bekh Bradley, and Jared A. DeFife. "Una tassonomia delle diagnosi di personalitŕ derivata empiricamente: colmare il divario tra scienza e clinica nella concettualizzazione della personalitŕ. Nota introduttiva di Vittorio Lingiardi e Francesco Gazzillo." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 3 (September 2012): 327–58. http://dx.doi.org/10.3280/pu2012-003001.

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Abstract:
Viene presentato un sistema diagnostico della patologia di personalitŕ derivato empiricamente, clinicamente rilevante e di agevole uso quotidiano. Un campione randomizzato di 1.201 psichiatri e psicologi clinici statunitensi ha descritto un proprio paziente, selezionato in modo casuale e affetto da un disturbo della personalitŕ, utilizzando la Shedler-Westen Assessment Procedure-II (SWAP-II). L'analisi fattoriale ha prodotto 10 diagnosi di personalitŕ, clinicamente coerenti, organizzate in tre cluster sovraordinati: internalizzante, esternalizzante e borderline-disregolato. Le descrizioni col punteggio piů elevato sono state selezionate per costruire un prototipo di ogni sindrome di personalitŕ. In un secondo campione indipendente, i ricercatori e i clinici sono stati in grado di diagnosticare le sindromi di personalitŕ con un elevato accordo e un livello minimo di comorbilitŕ. Questi 10 prototipi diagnostici sono empiricamente fondati e clinicamente rilevanti.
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Paula, Benevene, Lagioia Bianca, and Callea Antonino. "Validazione del questionario "atteggiamento verso il lavoro minorile"." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (January 2012): 255–71. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-002005.

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Abstract:
. Lo studio intende validare un questionario atto ad indagare l'atteggiamento verso il lavoro minorile da parte degli stessi adolescenti. Metodologia. E' stato somministrato il questionario Atteggiamenti verso il lavoro minorile a 1474 adolescenti (38% maschi e 62% femmine; etŕ media = 16; d.s. 1.5) intervistati negli istituti superiori del centro e sud Italia. Il questionario č composto da 44 item che misurano le percezioni e gli atteggiamenti dei rispondenti su una scala Likert a 5 passi.. L'analisi delle componenti principali ha suggerito di estrarre sei dimensioni, che spiegano il 44,36 % di varianza totale. Le sei dimensioni sono state denominate:,,,,,. L'analisi fattoriale confermativa, realizzata attraverso i Modelli di Equazioni Strutturali, conferma la struttura a sei dimensioni. L'attendibilitŕ delle dimensioni č risultata buona, in quanto gli indici di Cronbach sono compresi tra .67 e .81. Lo studio ha raggiunto, dunque, l'obiettivo di validare il questionario Atteggiamenti verso il lavoro minorile.
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Emiliani, Elisa, Giulia Casu, and Paola Gremigni. "Validazione italiana della Cynical Distrust Scale per misurare la sfiducia cinica." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (July 2011): 69–83. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-002005.

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Abstract:
L'ostilitŕ č uno dei fattori psicosociali che influiscono sulla salute ed č predittore dello sviluppo di malattie, comportamenti e abitudini poco salutari. Il presente lavoro ha come obiettivo la presentazione della validazione italiana della(CynDis; Julkunen, 1994) per la misurazione della sfiducia cinica, componente cognitiva dell'ostilitŕ. Nonostante l'ampia letteratura dedicata allo studio di tale costrutto, in Italia non sono ancora disponibili strumenti validi e attendibili in grado di misurare in maniera veloce e precisa la sfiducia cinica. La CynDis č stata somministrata, insieme alle PANAS, alla MCSD-8 e a due domande sulla percezione del proprio stato di salute, a 311 partecipanti (169 femmine e 142 maschi, etŕ media 39.07 anni, DS = 14.98). Le caratteristiche psicometriche della scala, analizzate tramite analisi fattoriale esplorativa, studio della consistenza interna e della stabilitŕ nel tempo, e correlazioni con criteri esterni, appaiono soddisfacenti. La scala appare pertanto adatta come strumento di screening valido e attendibile, da utilizzare nei contesti di prevenzione e promozione della salute.
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Panzeri, Marta, and Valentina Raoli. "Il Brief Index of Sexual Functioning for Men (BISF-M): validazione su un campione italiano." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 1 (July 2010): 41–68. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2010-001003.

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Abstract:
Lo scopo del presente studio č di costruire per la popolazione italiana una versione maschile, il Brief Index of Sexual Functioning for Men (BISF-M), del Brief Index of Sexual Functioning for Women (BISF-W) e di valutarne le proprietŕ psicometriche. Il campione studiato consiste di 190 uomini italiani di etŕ compresa tra i 18 e i 74 anni. Č stata condotta un'analisi fattoriale esplorativa (EFA) con il metodo delle componenti principali e rotazione VARIMAX. Sulla base dello sreetest sono stati considerati 4 fattori che spiegano il 47% della varianza totale: Sessualitŕ di coppia (F1); Sessualitŕ autoerotica (F2); Insoddisfazione (F3); Sessualitŕ anale (F4). L'alpha di Cronbach č risultata, per questi fattori, .96 per F1, .90 per F2, .76 per F3 e .80 per F4, mentre per i 4 fattori emersi dall'EFA sul BISF-W č risultata .95 per F1, .89 per F2, .75 per F3 e .83 per F4. BISF-W e BISF-M costituiscono uno strumento utile per valutare la funzione sessuale delle coppie italiane.
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Sisto, Alessandra, Maria Assunta Zanetti, Marco Bartolucci, and Federico Batini. "La validazione della versione italiana delle GRS-S (Pfeiffer-Jarosewich, 2003) - Scale di Valutazione della Plusdotazione (modulo per l'età scolare) - Dati Umbria 2019 - Università di Perugia." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (September 2022): 1–49. http://dx.doi.org/10.3280/rip2022oa14577.

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Abstract:
La plusdotazione in Italia è un argomento ancora scarsamente affrontato. Nonostante il 5% circa della popolazione sia plusdotato, non esiste una formazione obbligatoria specifica per gli insegnanti, sebbene sia auspicabile un'individuazione precoce della plusdotazione. Tra gli strumenti più utilizzati a questo scopo, dopo il test del QI, troviamo le Gifted Rating Scales (GRS), ovvero le Scale di Valutazione della Plusdotazione, di Pfeiffer-Jarosewich (2003). Si tratta di uno strumento di screening diagnosticamente appropriato e concepito per essere utilizzato con semplicità ed efficacia dagli insegnanti. È disponibile in due versioni, GRS-P (fascia d'età prescolare 4-6 anni) e GRS-S (fascia d'età scolare 6-13 anni), tese a valutare la percezione dell'insegnante rispetto al livello di abilità dello studente in confronto ai pari, in differenti aree: abilità intellettiva, abilità accademica, talento artistico, creatività, motivazione e leadership (quest'ultima è presente soltanto nelle GRS-S). Data la loro elevata solidità psicometrica, sono state tradotte e validate in molte lingue. La validazione della versione italiana delle GRS-S è stata avviata da uno studio di Beretta-Zanetti su un campione di 449 soggetti, provenienti dalla Lombardia, cui si sono aggiunti successivamente altri 142 soggetti provenienti da Roma. Nel presente lavoro, che si inserisce nel medesimo filone, sono state somministrate le GRS-S, dopo opportuna formazione degli insegnanti, ad un campione di 204 bambini tra i 6 ed i 14 anni provenienti dal Centro Italia (Regione Umbria), ampliando quindi la numerosità del campione proveniente dall'Italia centrale. Sono state quindi indagate le seguenti proprietà: asimmetria, curtosi, affettività e correlazione item-totale corretta. La coerenza interna delle scale è stata valutata attraverso il coefficiente alfa di Cronbach e l'errore standard di misurazione. La validità è stata analizzata mediante correlazione tra scale e attraverso un'analisi fattoriale esplorativa. I risultati hanno mostrato adeguate proprietà psicometriche ed una consistenza interna soddisfacente, tuttavia sono emerse criticità (valori molto elevati dell'indice alfa di Cronbach e soluzione a 5 fattori nell'analisi fattoriale esplorativa) che sono state ampiamente discusse e per le quali sono state avanzate alcune ipotesi (ad esempio ridondanza di item e bias interpretativo degli insegnanti) pur considerando la scarsa ampiezza campionaria di questa ricerca e riconoscendo il valore degli studi sul medesimo strumento che l'hanno preceduta. Si conferma pertanto la attendibilità della versione italiana delle GRS-S, tuttavia, per maggiore completezza dei dati ed omogeneità del campione, si segnala la necessità di rilevare dati da un campione più ampio, auspicabilmente proveniente dalle scuole del Sud Italia.
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Adu, O. A., O. J. Olarotimi, and S. O. Olayode. "Effects of dietary copper sources on haematological, serum biochemical and hormonal profiles of laying hens." Archivos de Zootecnia 67, no. 257 (January 15, 2017): 109–17. http://dx.doi.org/10.21071/az.v67i257.3498.

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Abstract:
Un totale di 224 vacche di 20 settimane di età è stato utilizzato per studiare gli effetti di due diversi livelli di fonti di rame inorganiche dietetiche sulle prestazioni ematologiche, seriche e biochimiche e ormonali delle galline ovaiole. Sono stati assegnati a due gruppi di diete sperimentali che erano prive di rame. Ogni gruppo è costituito da quattro trattamenti. Un gruppo contiene il supplemento di rame di solfato (CuSO4) a 0, 100, 200 e 300 mg / kg di diete mentre l’altro gruppo contiene ossido di rame (CuO) con gli stessi tassi di inclusione. Le razze sono state assegnate casualmente alle otto diete di trattamento (8) e ripetite sette (7) volte con quattro (4) gregge per replicare in una disposizione fattoriale 2 x 4. L’esperimento è durato per un periodo di sedici settimane. Alla fine dell’esperimento sono stati sacrificati 3 uccelli / repliche; Sono stati raccolti campioni di sangue per studi ematologici, sierici biochimici e ormonali. È stato osservato che l’ossido di rame e il solfato di rame significativamente (p
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Sollami, Alfonso, Luca Caricati, Monica Bianconcini, Cinzia Guidi, and Tiziana Mancini. "Misurare la cultura della sicurezza: primo adattamento italiano del Safety Attitude Questionnaire (SAQ)." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (July 2011): 103–21. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-002007.

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Abstract:
L'obiettivo dello studio č fornire un primo adattamento al contesto sanitario italiano del(SAQ), uno strumento largamente utilizzato nel contesto anglosassone per misurare la cultura della sicurezza. La versione italiana, tradotta e adattata dall'originale inglese, č stata somministrata a 660 professionisti sanitari (infermieri, ostetrici e fisioterapisti) provenienti da diverse aziende ospedaliere della Regione Emilia Romagna e impegnati in aree di lavoro diverse (Medicina, Chirurgia, Materno-Infantile e Sale Operatorie). I risultati hanno mostrato una struttura fattoriale solo in parte simile a quella originale. Tre fattori sono stati, infatti, estratti: un fattore Prossimale all'agire quotidiano (clima di sicurezza e clima di lavoro), un fattore Distale alla pratica professionale (organizzazione dell'azienda) e un fattore di Stress. Essi riaccorpano i sei riscontrati nelle ricerche condotte in altri paesi e mostrano una buona validitŕ di contenuto, indici di adattamento accettabili e invarianza strutturale tra le tre diverse aree di provenienza delle unitŕ operative. Seppure preliminari, i risultati evidenziano alcune specificitŕ che richiamano ai significati che la cultura della sicurezza assume nel contesto italiano.
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Lorenzi, F. "Breve Storia del Metodo Gemellare 2 - Le Attuali Formulazioni del Metodo." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 47, no. 1 (January 1998): 57–71. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000000386.

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Abstract:
Il termine LISREL e l'acronimo di LInear Structural RELationship ed è nato inizialmente come nome di un software messo a punto dallo svedese Karl Joreskog e dai suoi collaboratori nei primi anni '70 per stimare, col metodo della massima verosimiglianza, i coefficienti strutturali dei modelli basati su sistemi di equazioni strutturali.Tali modelli, nella elaborazione tramite il LISREL, rappresentano la sistemazione logica, prima ancora che statistica o computeristica, di tecniche di analisi multivariata le cui prime proposte risalgono all'ininzio del secolo; riconducendo ad un unico modello che ne costituisce una geniale sintesi, approcci ed itinerari scientifici fino ad allora distinti e non comunicanti, quali l'analisi fattoriale, i modelli causali e i modelli di misurazione. In particolare rappresentano in questo momento la più completa e sistematica risposta al problema di operazionalizzare in termini di ricerca e di verifica empirica, nel campo delle scienze sociali, la controversa, ma non per questo meno fondamentale, nozione di causalità. Essi sono quindi la reinterpretazione, sistemazione e soprattutto generalizzazione di quelli che negli anni '60 venivano chiamati i modelli causali e che nella prima metà degli anni '70 avevano conosciuto una notevole popolarità fra i sociologi soprattutto attraverso la tecnica della path analysis.
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Viotti, Sara, Gloria Guidetti, Pedro Gil-Monte, and Daniela Converso. "La misurazione del burnout nei contesti sanitari: validità di costrutto e invarianza fattoriale della versione italiana dello Spanish Burnout Inventory (SBI-Ita)." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (February 2017): 123–44. http://dx.doi.org/10.3280/pds2017-001007.

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Meneghetti, Chiara, Barbara Carretti, and Claudia Zamperlin. "Relazione tra aspetti della comprensione del testo e prestazione di studio in studenti di prima superiore." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (April 2010): 117–34. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-002006.

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Abstract:
Numerosi studi hanno evidenziato che varie abilitŕ cognitive e metacognitive sono implicate nella comprensione del testo, come ad esempio la capacitŕ di fare inferenze o la capacitŕ di monitorare il livello di comprensione. La ricerca si č proposta di verificare se le abilitŕ di comprensione possano essere distinte in "aspetti di base" (vale a dire aspetti legati al testo come individuare un personaggio, la sequenza degli eventi ecc.) e "aspetti complessi" (che si riferiscono ad abilitŕ cognitive e metacognitive come ad esempio utilizzare strategie flessibili di comprensione in relazione al tipo di testo); inoltre č stata analizzata la relazione tra questi aspetti della comprensione e la prestazione di studio. I partecipanti alla ricerca sono 183 studenti frequentanti il primo anno della scuola media superiore a cui sono state somministrate le seguenti prove: 1. le prove di una batteria standardizzata in Italia che misura 10 aspetti della comprensione e 2. una prova oggettiva di studio che misura il ricordo di informazioni del testo precedentemente comprese e memorizzate. I risultati dell'analisi fattoriale confermativa (CFA) hanno mostrato che č possibile distinguere la comprensione del testo in aspetti di base e complessi e che questi ultimi predicono maggiormente la prestazione alla prova di studio.
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Margherita, Giorgia, Anna Gargiulo, and Alessia Caffieri. "Sclerosi multipla online: un'analisi delle narrazioni dell'esperienza di sclerosi multipla (sm) tra illness e health blog." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (August 2020): 5–24. http://dx.doi.org/10.3280/pds2020-002001.

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Abstract:
All'interno del panorama dell'e-health, la letteratura si è rivolta di recente ai blog quali spazi narrativi autobiografici che, in un continuum tra illness e health, rappresentano dei dispositivi narrativi preziosi nell'elaborazione dell'esperienza di malattia. In particolare, la sclerosi multipla (sm), quale malattia degenerativa cronica, spinge ad una continua risignificazione della propria esperienza. Ancora pochi sono oggi gli studi che hanno indagato l'esperienza di sm così come viene narrata all'interno dei blog. L'obiettivo dello studio è stato esplorare i temi presenti nei blog scritti da persone con sclerosi multipla individuando quali differenze esistono nella narrazione dell'esperienza di ma-lattia in base al tempo della comunicazione della diagnosi. Sono stati analizzati 7 blog scritti da donne con sm, che avevano ricevuto la diagnosi in età giovanile e in età adulta. Dall'analisi sono emersi quattro cluster tematici che sono stati proiettati sul piano fattoriale e letti attraverso tre vettori di senso: Il processo di integrazione dell'esperienza di sm nella propria identità; La narrazione online di malattia come strategia di agency; Riorganizzazione della relazione tra sé e altro. Dalla nostra ricerca, il blog si attesta come organizzatore di senso e risorsa in termini di miglioramento del benessere e promozione della salute nell'esperienza di convivenza con la malattia. .
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Giannini, Marco, Alessio Gori, and Valentina De Feo. "Un primo contributo allo studio della dimensionalitŕ dell'Early Intervention Gambling Health Test (EIGHT), uno strumento di misura per la valutazione del grado di coinvolgimento nel gioco d'azzardo." S & P SALUTE E PREVENZIONE, no. 55 (December 2010): 69–81. http://dx.doi.org/10.3280/sap2010-055004.

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Abstract:
La presente ricerca si propone di verificare le proprietŕ psicometriche dell'(EIGHT), uno strumento costituito da otto item, utilizzato per misurare il grado di coinvolgimento nel Gioco d'Azzardo Patologico (GAP).. Il campione oggetto di studio č formato da 158 soggetti, per lo piů di sesso maschile (98,7%), con etŕ media di 45,51 anni (D.S.= 11.8). Ai 79 soggetti individuati nelle diverse sale da gioco č stata somministrata una batteria di test composta dall'(EIGHT), dalla quinta versione della(SSS-V), dal(LOT-R) e dalla(SES), con l'aggiunta di una scheda informativa sulle abitudini di gioco (tempo dedicato ai diversi giochi, preferenze dei luoghi da gioco). Ai rimanenti 79 soggetti č stato somministrato l'EIGHT insieme alla scheda informativa.. L'Analisi Fattoriale Esplorativa (AFE), effettuata con il Metodo degli Assi Principali, ha permesso di individuare una struttura unifattoriale dell'EIGHT. La coerenza interna ottenuta attraverso il calcolo dell'č pari a .82. L'Analisi della Varianza (ANOVA) ha permesso di individuare una differenza significativa tra il gruppo di giocatori (M=4.18, D.S.=2.20) e il gruppo di non giocatori (M=.81, D.S.=1.12) rispetto al coinvolgimento nel gioco d'azzardo (F = 146.3, p<.01).. I primi risultati su un campione italiano suggeriscono che l'EIGHT possiede buone proprietŕ psicometriche e puň essere utilizzato nel contesto italiano per la misura del grado di coinvolgimento nel Gioco d'Azzardo Patologico (GAP).
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Rabaglietti, Emanuela, Maria Fernanda Vacirca, and Silvia Ciairano. "Il tempo virtuale nello sviluppo degli adolescenti: opportunitŕ o rifugio?" PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (May 2011): 67–82. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-001006.

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Abstract:
I giovani trascorrono parte del loro tempo quotidiano esplorando lo spazio virtuale offerto dalle nuove tecnologie, soprattutto il computer, utilizzato per studio o per svago. Attraverso questo studio condotto su 189 adolescenti di ambo i sessi, con un'etŕ media di 16 anni e frequentanti la scuola media di secondo grado, ci proponiamo di: 1) descrivere il tempo giornaliero da essi dedicato all'uso del computer per studio e per svago, le relazioni tra questi due comportamenti e le differenze di genere, fascia d'etŕ e tipo di scuola; 2) indagare nei due generi le relazioni fra tempo dedicato all'uso del computer per studio e per svago e: a) senso di alienazione e percezione positiva di sé; b) soddisfazione per l'esperienza scolastica e autoefficacia scolastica; c) autoefficacia sociale e regolatoria; d) popolaritŕ nel contesto scolastico. I risultati (frequenze, correlazioni, medie, analisi della varianza fattoriale, analisi di regressione gerarchica) evidenziano che per gli adolescenti, soprattutto maschi e studenti di istituti tecnici e professionali, il computer per studio e per svago č un compagno con cui trascorrere parte del tempo quotidiano. Inoltre, le due attivitŕ al computer, formativa e di svago, sono molto legate. Infine, nei maschi emergono relazioni tra bassa popolaritŕ e maggiore uso di computer per studio e tra bassa percezione di sé e maggiore uso di computer per svago; nelle ragazze la bassa soddisfazione per i risultati scolastici si associa ad un maggiore uso del computer per studio.
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Ferrero, Chiara, and Giorgio Bergesio. "Il livello di soddisfazione lavorativa in un campione di infermieri neolaureati." Dissertation Nursing 2, no. 1 (January 30, 2023): 11–22. http://dx.doi.org/10.54103/dn/18712.

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Abstract:
BACKGROUND: La carenza globale rende gli infermieri neolaureati (NGN) una risorsa preziosa per il sistema sanitario che richiede professionisti preparati e pronti nell’immediato. Il periodo di transizione dall’ambiente accademico a quello lavorativo può comportare stress, insoddisfazione, esaurimento e intenzione di abbandonare. È dimostrato che ambienti di lavoro positivo contribuiscono al miglioramento dell’autonomia, della soddisfazione e della collaborazione all’interno del team. OBIETTIVI: Valutare il livello di soddisfazione lavorativa in un campione di NGN dell’Università degli Studi di Torino sede Asti. METODI: Con disegno di studio osservazionale monocentrico è stato analizzato un campione di 159 NGN laureati tra il 2016 e il 2021. A tale scopo è stata utilizzata la Index of Work Satisfaction di Stamps (IWS). Per l’analisi dei risultati e stata utilizzata l’analisi fattoriale esplorativa (AFE). RISULTATI: Complessivamente le percentuali di punteggi positivi, neutri e negativi erano rispettivamente 29.6%, 57.9% e 12.6%. L’Autonomia ha ottenuto media di 5.42 (DS±0.937), l’Interazione con i colleghi infermieri media di 5.14 (DS±1.42), lo Status professionale media di 4.77 (DS±1.18), le Competenze richieste dal ruolo media di 2.98 (DS±1.05) e la Retribuzione media 2.69 (DS± 0.945). DISCUSSIONE: Gli indici di soddisfazione sono intorno a valori mediani. Dalle singole dimensioni emergono differenze significativamente positive, in particolare per l’Autonomia, lo Status professionale e le Interazioni, sia con i medici che con i colleghi infermieri. Al contrario Retribuzione, Competenze richieste dal ruolo e Politiche organizzative mostrano insoddisfazione.
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Florio, Eleonora, Letizia Caso, and Ilaria Castelli. "Rappresentazioni e atteggiamenti degli insegnanti verso le diagnosi di DSA: costruzione e validazione preliminare di un questionario." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (May 2022): 1–24. http://dx.doi.org/10.3280/rip2022oa13224.

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Abstract:
Questo lavoro presenta un questionario sviluppato per raccogliere ed esplorare le rappresentazioni e gli atteggiamenti degli insegnanti rispetto al recente e considerevole aumento di diagnosi di Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) nelle scuole italiane. Il questionario Rappresentazione e Atteggiamenti rispetto ai DSA (RADSA) è stato elaborato sulla base della letteratura di riferimento e di 11 focus group con 92 insegnanti italiani di scuola primaria (96.7% femmine, età M = 47.2 anni, DS = 8.8). I trascritti dei focus group sono stati analizzati con il software T-LAB (Lancia 2012, 2018) e i contenuti sono stati convertiti in item per il questionario. Successivamente, è stata condotta un'analisi fattoriale esplorativa (con rotazione Direct Oblmin) sulle risposte di 111 insegnanti italiani di scuola primaria, per la maggior parte femmine (94.6%), che hanno partecipato alla seconda fase dello studio. Il range di età di questo secondo campione era compreso tra i 25 e i 63 anni (M = 46.1, DS = 9.34), con una media di 20.18 anni di insegnamento (DS = 11.49). Il questionario RADSA, grazie ai suoi 62 item, divisi in 12 sottoscale, è risultato capace di riflettere la complessità dell'argomento e rappresenta uno strumento di valutazione mirato ad esplorare gli atteggiamenti di insegnanti ed educatori verso la diagnosi di DSA, specialmente quelli che possono minare la qualità della relazione alunno-insegnante. Siccome il RADSA è in grado di identificare le principali rappresentazioni personali riguardanti gli alunni con DSA, si possono progettare interventi mirati per uno specifico contesto educativo, basandoli sui risultati ottenuti dalla sua somministrazione.
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Destrebecq, Anne, Mauro Parozzi, Stefano Terzoni, Paolo Ferrara, and Maura Lusignani. "Il riconoscimento sociale, professionale, economico ed istituzionale della professione infermieristica: risultati di un’indagine fra gli infermieri italiani." Dissertation Nursing 2, no. 1 (January 30, 2023): 1–10. http://dx.doi.org/10.54103/dn/19777.

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Abstract:
INTRODUZIONE: La crisi della professione infermieristica, in Italia, è reale sul piano sociale, professionale, economico ed istituzionale. Sotto molti aspetti, sembra che i problemi attuali rispecchino in buona parte quelli che erano presenti in Italia più di cent’anni fa. METODI: Dal 23 Dicembre 2022 al 23 Gennaio 2023 è stata condotta un’indagine trasversale online. Per rispondere al questionario è stato chiesto agli infermieri di valutare su scala likert da 1 (minimo) a 10 (massimo) il loro accordo con le 20 affermazioni presenti nel questionario, riferite al contesto infermieristico generale italiano. Il contenuto delle affermazioni corrispondeva ad alcune problematiche presenti nel contesto infermieristico italiano nel passaggio di secolo fra il 1800 ed il 1900. RISULTATI: Hanno partecipato all’indagine n.477 infermieri. Lo strumento utilizzato si è dimostrato valido e affidabile: l’analisi fattoriale esplorativa ha mostrato carichi sempre superiori al cutoff di Stevens e al cutoff convenzionale di 0.30, evidenziando l’esistenza dei 7 domini previsti in fase di costruzione dello strumento. La consistenza interna è risultata soddisfacente (omega globale=0.894). DISCUSSIONE/CONCLUSIONI: Dopo cent’anni, gli interventi istituzionali in direzione di una modernizzazione europea e globale della professione si fanno ancora attendere. É pur vero che l’autonomia professionale, delineata in diversi Stati europei già agli albori del 1900, nel nostro Paese è stata festeggiata solo nell’ultima decade del secolo scorso ma non siamo ora nelle condizioni di protrarre di un secolo l’attesa di un intervento concreto. L’abbandono professionale ha già mietuto ampiamente le sue vittime e, senza infermieri, è a rischio il sistema sanitario nella sua globalità.
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Cappuccio, Giuseppa, and Lucia Maniscalco. "Costruzione e validazione del questionario DIDLab "La didattica Laboratoriale: apprendimenti e stili di conduzione con l'approccio IBSE"." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 1 (June 2021): 80–96. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2021oa12066.

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Abstract:
Il presente lavoro espone gli esiti della costruzione e validazione del questionario "La didattica Laboratoriale: apprendimenti e stili di conduzione con l'approccio IBSE" finalizzato a misurare il grado di conoscenza dell'approccio Inquiry-Based Science Education e lo stile di conduzione nella didattica laboratoriale, che ha visto coinvolti 523 corsisti del corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico dell'Università degli Studi di Palermo; il test di misurazione costruito è composto da 42 item suddiviso in cinque macro-aree su scala Likert a 5 punti. Dall'analisi quantitativa condotta è emerso che il questionario ha buona concordanza, pensato per indagare sulle conoscenze dell'approccio investigativo e migliorare lo stile di conduzione della didattica laboratoriale. Quest'ultima risulta utile a facilitare l'acquisizione di una competenza in ogni ordine di scuola. Il laboratorio, infatti, rappresenta la modalità trasversale che promuove nello studente una preparazione completa e capace di continuo rinnovamento. Dall'analisi sono emersi risultati molto soddisfacenti per quanto riguarda l'attendibilità e la validità del questionario costruito. A seguito dell'analisi fattoriale condotta sono stati estrapolati i due fattori più rappresentativi, denominati Stili di conduzione nella didattica laboratoriale e Conoscenza dell'approccio Inquiry-Based Science Education. Infine, è stata condotta un MANOVA 2 X 2 per esplorare differenze ascrivili agli anni di servizio e al grado di istruzione dove si presta insegnamento. Tale indagine ha rilevato una correlazione tra la conoscenza e l'applicazione dell'approccio IBSE alla didattica laboratoriale tanto maggiore quanto più sono gli anni di servizio e all'interno degli ordini di scuola primaria e secondaria di primo grado. 
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Zizolfi, Salvatore, Giovanni Santone, Gabriele Borsetti, and Giovanni de Girolamo. "6. La valutazione del funzionamento sociale negli ospiti delle SR." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 13, S7 (September 2004): 77–84. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000101.

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Abstract:
Come accennato nella sezione sui metodi, il protocollo prevedeva una batteria di scale di eterovalutazione fra cui la versione italiana del Life Skills Profile (LSP) (Parker et al., 1991; Rosen et al., 1989), uno strumento di valutazione del funzionamento e delle disabilità dei pazienti con schizofrenia (ma non solo di questi: Trauer et al., 1995), ben validato da un punto di vista psicometrico anche nella traduzione italiana (Zizolfi, 1997). L'LSP viene compilato sulla base delle informazioni fornite da un operatore o da un informatore-chiave, relative al comportamento osservato negli ultimi tre mesi. Si compone di 39 items a scelta multipla con 4 opzioni di risposta, cui corrisponde un punteggio da 1 (estremo negativo, indicante un elevato livello di menomazione) a 4 (estremo positivo, indicante un basso o assente livello di menomazione). Permette di calcolare un punteggio totale (range: 39-156) e un punteggio per ciascuna delle cinque sottoscale indicate di seguito, individuate in base all'analisi del contenuto e a procedure di analisi fattoriale, che rinviano a dimensioni distinte del funzionamento dei pazienti nella vita di tutti i giorni (Rosen et al., 1989): (1) la Cura di sé (Self-care, 10 items); (2) la Non turbolenza (Non-turbulence, 12 items); (3) il Contatto Sociale (Socialization, 6 items); (4) la Comunicatività (Communication, 6 items); e (5) la Responsabilità (Responsibility, 5 items). Va sottolineato che le diverse sottoscale sono costituite da un numero differente di items, e per questo motivo il loro punteggio non è direttamente confrontabile, potendo il range di valori minimi-massimi variare per ciascuna di esse. Per una corretta interpretazione dei risultati va infine rimarcato che l'LSP chiede di valutare il funzionamento effettivo del paziente senza distinguere se il comportamento osservato sia il frutto di capacità autonome o di un intervento esterno qualsivoglia; pertanto un punteggio più elevato sta ad indicare maggiori competenze nell'area indagata, indipendentemente dal fatto che ciò sia ottenuto dal paziente sulla base delle proprie abilità e competenze o invece solo grazie ad un intervento assistenziale, come quelli effettuati nelle SR.
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Rodríguez, Isabel, Alfonso Valero-Valenzuela, and David Manzano-Sánchez. "Elaboración de una escala para el análisis de los valores adquiridos con el Modelo de Responsabilidad Personal y Social en el entorno escolar (ECVA-12)." Cuadernos de Psicología del Deporte 21, no. 3 (September 23, 2021): 156–67. http://dx.doi.org/10.6018/cpd.459221.

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Abstract:
El objetivo de la presente investigación fue el diseño y la validación de una escala que permitiera analizar los valores adquiridos con el Modelo de Responsabilidad Personal y Social en escolares, en comparación con la metodología impartida previamente por el docente (ECVA-12) desde las diferentes materias del currículum escolar. El estudio de carácter transversal y descriptivo se llevó a cabo en varias fases y con muestras diferentes: con una muestra de 127 estudiantes entre 9 y 15 años, validez de contenido mediante la técnica Delphi con 11 jueces expertos, validez de comprensión, análisis de la estabilidad temporal y validez de constructo mediante Análisis Factorial Exploratorio. Posteriormente, y en este caso con una muestra de 76 estudiantes de entre 12 y 15 años, se realizó un Análisis Factorial Confirmatorio, mostrando valores de ajuste adecuados en un modelo de 2 factores y 12 ítems, con saturaciones e índices de consistencia interna elevados tanto en escala como en las sub-escalas. Los resultados obtenidos confirman que el instrumento diseñado cumple con los criterios de validez y fiabilidad establecidos, capaz de medir el grado de satisfacción y los cambios percibidos en el comportamiento de los estudiantes, convirtiéndolo en una herramienta básica para investigaciones relacionadas con la aplicación de este modelo de enseñanza. The objective of this research was the design and validation of a scale that would allow the analysis of the values acquired with the Model of Personal and Social Responsibility in schoolchildren, in comparison with the methodology previously taught by the teacher (ECVA-12) from the different subjects of the school curriculum. The cross-sectional and descriptive study was carried out in several phases and with different samples: with a sample of 127 students between 9 and 15 years old, content validity using the Delphi technique with 11 expert judges, comprehension validity, analysis of the temporal stability and construct validity through Exploratory Factor Analysis. Subsequently, and in this case with a sample of 76 students between 12 and 15 years old, a Confirmatory Factor Analysis was performed, showing adequate adjustment values in a 2-factor and 12-item model, with saturations and high internal consistency indices both in scale as in the subscales. The results obtained confirm that the designed instrument meets the established validity and reliability criteria, capable of measuring the degree of satisfaction and the perceived changes in the behavior of students, making it a basic tool for research related to the application of this teaching model. L'obiettivo di questa ricerca è stato quello di progettare e validare una scala che permettesse l'analisi dei valori acquisiti con il Modello di Responsabilità Personale e Sociale nei bambini in età scolare, rispetto alla metodologia precedentemente insegnata dall'insegnante (ECVA-12) dalle diverse materie del curriculum scolastico. Lo studio trasversale e descrittivo è stato condotto in diverse fasi e con diversi campioni: con un campione di 127 studenti tra i 9 e i 15 anni, validità dei contenuti con la tecnica Delphi con 11 giudici esperti, validità della comprensione, analisi della stabilità temporale e validità dei costrutti con l'Analisi Fattoriale Esplorativa. In seguito, e in questo caso con un campione di 76 studenti tra i 12 e i 15 anni, è stata eseguita un'Analisi Fattoriale di Conferma, che ha mostrato valori di fit adeguati in un modello a 2 fattori e 12 voci, con saturazioni elevate e indici di consistenza interna sia in scala che in subscale. I risultati ottenuti confermano che lo strumento progettato soddisfa i criteri di validità e affidabilità stabiliti, in grado di misurare il grado di soddisfazione e i cambiamenti percepiti nel comportamento degli studenti, rendendolo uno strumento fondamentale per la ricerca legata all'applicazione di questo modello didattico. O objetivo desta pesquisa foi o desenho e validação de uma escala que permitisse a análise dos valores adquiridos com o Modelo de Responsabilidade Pessoal e Social em escolares, em comparação com a metodologia previamente ensinada pelo professor (ECVA-12) das diferentes disciplinas do currículo escolar. O estudo transversal e descritivo foi realizado em várias fases e com amostras distintas: com amostra de 127 alunos entre 9 e 15 anos, validade de conteúdo pela técnica Delphi com 11 juízes especialistas, validade de compreensão, análise de estabilidade temporal e validade de construto por meio da Análise Fatorial Exploratória. Posteriormente, e neste caso com uma amostra de 76 alunos entre 12 e 15 anos, foi realizada uma Análise Fatorial Confirmatória, mostrando valores de ajuste adequados em um modelo de 2 fatores e 12 itens, com saturações e altos índices de consistência interna ambos em escala como nas subescalas. Os resultados obtidos confirmam que o instrumento elaborado atende aos critérios de validade e confiabilidade estabelecidos, capazes de medir o grau de satisfação e as mudanças percebidas no comportamento dos alunos, tornando-se uma ferramenta básica para pesquisas relacionadas à aplicação deste modelo.
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Tobia, Valentina, and Gian Luca Marzocchi. "Il benessere nei bambini con disturbi specifici dell'apprendimento e nei loro genitori: uno studio pilota con il questionario sul benessere scolastico - versione per genitori." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (March 2013): 499–517. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-004004.

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Abstract:
Alcuni studi mostrano come alle difficolta scolastiche dei bambini con Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA), si affiancano difficolta di natura emotiva, comportamentale e relazionale, che vanno ad influenzare il benessere psicologico dei bambini stessi e dei loro genitori. In questo articolo vengono analizzati i risultati della somministrazione del Questionario sul Benessere Scolastico-versione per genitori (QBS-G), che valuta diversi aspetti dell'integrazione scolastica dei bambini con DSA e i vissuti dei loro genitori. In questo studio pilota viene misurata la validita della struttura interna del questionario con un'analisi fattoriale confermativa che mostra risultati accettabili; anche i punteggi di omogeneita interna delle singole sottoscale e del punteggio totale danno risultati da sufficienti a ottimi. I punteggi del questionario ottenuti dai genitori di bambini con DSA (n = 164) vengono confrontati con quelli di genitori di bambini con sviluppo tipico (n = 59), mostrando differenze significative. L'analisi del solo gruppo di genitori con figli con DSA evidenzia delle differenze nei punteggi in base al numero di disturbi in comorbilita (sottoscala Valutazione degli apprendimenti) e all'aver preso parte o meno ad un intervento (sottoscala Rapporto con scuola e insegnanti). Nell'articolo vengono discusse le implicazioni del benessere scolastico in relazione alla valutazione e al trattamento dei bambini con DSA. Parole chiave: Disturbi specifici dell'apprendimento, difficolta d'apprendimento, benessere scolastico, genitori. Abstract Few studies reported emotional, behavioural and relational difficulties in children with Specific Learning Difficulties (SLD), associated with a decline in school wellness. Furthermore, children's difficulties also afflict parents' wellness. In this study the results from the first administration of the Questionnaire on the School Wellness-parents' version (QSW-P), are described. The questionnaire's internal structure is analyzed using a confirmatory factor analysis, that showed acceptable fit indices. Furthermore, the validity analysis showed good psychometric properties of the instrument. The scores from the QSW-P administered to parents whose children have a diagnosis of SLD (n = 164) were compared to questionnaires of parents of children with typical development (n = 59): the two groups showed significant difference in some sub-scales of the questionnaire. Analyses run on the SLD group, showed differences in the QSW-P scores based on comorbidity (subscale Evaluation of learning processes) and on taking part in an intervention (subscale Relationship with teachers and school). The results of the QSWP in relationship with assessment and treatment of children with SLD are discussed.
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Norbert, Jausovec, and Jausovec Ksenija. "A typology of human neuro-electric brain activity and its relation to personality and ability." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (January 2012): 291–306. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-002007.

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Abstract:
La ricerca ha indagato la possibilitŕ di definire una tipologia di attivitŕ elettrica cerebrale, che potesse spiegare differenze di personalitŕ e abilitŕ. Misure di potenza e coerenza di 331 partecipanti, divise in 7 bande di frequenza determinate individualmente, sono state sottoposte ad analisi fattoriali, che hanno prodotto una soluzione ad 8 fattori. I coefficienti fattoriali Bartlett cosě ottenuti sono stati utilizzati come variabili di input per un'analisi "cluster". Questa analisi ha rivelato come ottimale una soluzione a 3 cluster. I 2 cluster piů numerosi (C1 e C2) differivano rispetto ai valori di potenza; il pattern di potenza e coerenza del cluster C3 era piů complesso. I 3 cluster ottenuti differivano anche rispetto alla variabili di abilitŕ e personalitŕ. Sono state osservate differenze nei pattern dei fattori di personalitŕ e abilitŕ, e in misura minore in un singolo fattore. Questi pattern erano piů omogenei per i fattori di personalitŕ e piů eterogenei per le abilita generali e per i fattori di intelligenza emozionale.
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Mastorakis, Konstantinos, Massimo Continisio, Maria Francesca Siotto, Luca Navarini, Franco Carnevale, Mary Ellen Mac Donald, and Claudia Navarini. "La percezione degli operatori sanitari sulle cure palliative come mezzo per promuovere la qualità di vita dei pazienti e prevenire le richieste eutanasich / Healthcare workers’ perception of palliative care as a means to foster patients' quality of life and to prevent euthanasia requests*." Medicina e Morale 68, no. 1 (April 10, 2019): 25–39. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2019.565.

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Abstract:
Nel 2010 è stata emanata in Italia la Legge 38, che punta a migliorare formazione e tirocini nel campo delle cure palliative, sebbene al momento non esista un sistema nazionale di monitoraggio di tali pratiche su scala nazionale. A livello internazionale l’eutanasia si è andata sempre più configurando come trattamento possibile fra le cure di fine vita, mentre in Italia resta formalmente illegale. Esistono alcuni studi italiani sulle prospettive dei pazienti rispetto alle cure palliative e all’eutanasia, ma la letteratura relativa alla percezione degli operatori sanitari palliativisti è esigua. Scopo del presente studio è l’indagine di tali percezioni, sia rispetto alla qualità delle cure palliative sia al potenziale ruolo dell’eutanasia nelle cure di fine vita in Italia. La ricerca è stata condotta in tre hospice romani. È stato sviluppato e somministrato un questionario con 75 item graduati secondo la scala Likert a 5 punti, utilizzando come metodi di analisi l’analisi fattoriale e, per la parte statistica, SPSS. Il questionario è stato completato da 56 soggetti. Nella percezione dei partecipanti, i fattori rilevanti per la qualità delle cure palliative sono risultati sette: sofferenza fisica e sociale, benessere psicologico e spirituale, benessere emozionale, partecipazione alle decisioni, compassione, speranza ed empatia. Inoltre, le cure palliative ridurrebbero il desiderio di morte e di eutanasia. I fattori più importanti che emergono dal lavoro sono la sofferenza o il benessere sociali, fisici e psicologici. Gli operatori sanitari coinvolti nello studio non sostengono l’ipotesi dell’eutanasia e anzi ritengono che le cure palliative riducano il desiderio di ottenerla. ---------- In 2010, the State Law no 38 was enacted in Italy, seeking to improve palliative care education and training. There is currently no national monitoring system for palliative care practices in Italy. Euthanasia has become increasingly available internationally as an alternative amidst end-of-life care options, although in Italy this is not the case, and it is formally illegal. Although there are a few studies regarding patients’ perspectives regarding the issue of palliative care and euthanasia in Italy, there is limited literature focused on the perspectives of palliative care health care professionals. The purpose of this study is to explore the perspectives of hospice workers regarding both the quality of palliative care and the potential role of euthanasia in end-of-life care in Italy. This research was conducted with hospice clinicians in three hospices in Rome. A 75 item 5-point Likert scale questionnaire was developed and administered. Factor analysis was used, and descriptive statistics were performed using SPSS. Fifty-six respondents completed the questionnaire. From participants’ perspectives, there are seven significant factors explaining the quality of palliative care in Italy: social and physical suffering, psychological and spiritual well-being, emotional well-being, participation in decision making, compassion, hope, and empathy in care, while reducing patients’ desire for death and euthanasia. The most important of these factors regard social, physical and psychological suffering and well-being. Hospice workers in this study did not support euthanasia and felt that palliative care decreases the patient’s desire for euthanasia. * The manuscript was presented as an abstract in an International Congress on Palliative Care.
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Perkins, Philip, and Ida Attolini. "An Etruscan farm at Podere Tartuchino." Papers of the British School at Rome 60 (November 1992): 71–134. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009806.

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Abstract:
UNA FATTORIA ETRUSCA NEL PODERE TARTUCHINOGli scavi della fattoria etrusca rinvenuta nel podere Tartuchino (GR) sono stati compiuti in due successive campagne, eseguite nel 1985 e nel 1986. Lo scopo di questo articolo è quello di fornire una descrizione dei resti strutturali, completata da una ricostruzione della sequenza cronologica entro la quale questi sono stati edificati, un catalogo dei rinvenimenti e, infine, di dare una interpretazione dei dati ottenuti da un punto di vista economico e sociale. Il sito fu frequentato inizialmente durante l'Età del Bronzo, ma nessuna delle strutture scavate può essere riferita a questo periodo. L'occupazione etrusca è datata tra la fine del sesto e il quarto secolo a.C. La più antica struttura individuata è una ambiente rettangolare costruito in pietra con un portico ligneo e un tetto coperto da tegole. Tale struttura fu ingrandita durante la prima metà del quinto secolo e trasformata in un edificio con quattro ambienti principali ed un cortile parzialmente recintato. All'interno di tali ambienti sono stati rinvenute numerose buche di palo, interpretate come i resti di divisioni interne. L'ambiente più grande conteneva un focolare e un pithos interrato che probabilmente veniva usato per la produzione del vino. La fattoria fu abbandonata in seguito ad un incendio. Le evidenze ottenute durante gli scavi circa la produzione di vino, grano e tessuti sono qui usate allo scopo di formulare un'ipotetica ricostruzione dell'organizzazione economica del sito. Vengono inoltre confrontati i dati architettonici con quelli ottenuti da altre strutture scavate in siti dell'Etruria e del Lazio, databili ad eta arcaica e classica.
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Hitchner, R. Bruce, L. Anselmino, M. Bouchenaki, Andrea Carandini, P. Leveau, Daniel Manacorda, C. Pavolini, G. Pucci, and P. Salama. "Il castellum del Nador. Storia di una fattoria fra Tipasa e Caesarea." American Journal of Archaeology 95, no. 1 (January 1991): 184. http://dx.doi.org/10.2307/505177.

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