Academic literature on the topic 'False comunicazioni'

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Journal articles on the topic "False comunicazioni"

1

Dezzani, Flavio, and Ciro Santoriello. "False comunicazioni sociali." Archivio penale, no. 2 (2020): 559–67. http://dx.doi.org/10.12871/978883339449711.

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2

Manna, Adelmo. "Il nuovo delitto di false comunicazioni sociali (tra law in the books and law in action): cronaca di una discutibile riforma." Archivio penale, no. 2 (2016): 487–512. http://dx.doi.org/10.12871/978886741711713.

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3

Caporale, Cinzia, and Roberta Martina Zagarella. "L’argomentazione medico-paziente: il problema della comunicazione dal punto di vista retorico e bioetico." Medicina e Morale 69, no. 2 (July 21, 2020): 139–58. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2020.612.

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Abstract:
Nell’epoca del post-paternalismo medico, la comunicazione medico-paziente è divenuta oggetto di studio in ambiti disciplinari molto diversi tra loro. In generale, però, tali ricerche sottendono una visione del linguaggio che presenta alcuni problemi sia da un punto di vista teorico sia bioetico. A partire da tale considerazione preliminare, il testo propone, in una prima parte, di analizzare l’interazione discorsiva medico-paziente nel contesto degli studi di filosofia del linguaggio, discutendo in particolare tre false credenze diffuse sulla comunicazione (linguaggio come strumento; modello postale della comunicazione; pregiudizio nei confronti della persuasione). Sgombrato il campo dai pregiudizi sul linguaggio, nella seconda parte il testo mette a confronto due diversi modelli dell’argomentazione (pragma-dialettica e retorica), sostenendo la particolare fecondità dell’intreccio tra retorica e bioetica nella descrizione dell’interazione discorsiva medico-paziente.
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4

Wróbel, Mirosław. "Przestępstwo podsłuchiwania (nagrywania) spowiedzi oraz rozpowszechnianie jej treści w środkach społecznego przekazu w świetle prawodawstwa Kościoła katolickiego." Prawo Kanoniczne 54, no. 3-4 (July 9, 2011): 287–304. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2011.54.3-4.10.

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Abstract:
L’articolo presenta il problema del delitto più grave consistente nella registrazione o nella divulgazione con i mezzi di comunicazione sociale delle cose che vengono dette dal confessore o dal penitente. Inizialmente l’articolo illustra l’evoluzione della problematica nel diritto canonico. Nel diritto canonico ci sono tre simili regolazioni riguardanti questo problema (anno 1973, 1988 e 2010). La legge del 2010 – ultima regolazione – stabilisce che Congregazione per la Dottrina della Fede è riservato il delitto più grave consistente nella registrazione, fatta con qualunque mezzo tecnico, o nella divulgazione con i mezzi di comunicazione sociale svolta con malizia, delle cose che vengono dette dal confessore o dal penitente nella confessione sacramentale, vera o falsa. Colui che commette questo delitto, sia punito secondo la gravità del crimine, non esclusa la dimissione o la deposizione, se è un chierico. Dall’altra parte l’articolo presenta le considerazioni sul tema di interpretazione di verbo latino captare. Negli studi canonici troviamo trattate due ipotesi sul tema questo verbo. Alcuni canonisti dicono che captare significa registrare, altri spiegano che captare significa captazione. L’autore ha considerato le conseguenze pastorali riguardanti questa problematica.
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5

Pulignano, Valeria. "E-democrazia al lavoro: effetti e problematicità dell'era digitale." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 160 (August 2021): 7–23. http://dx.doi.org/10.3280/sl2021-160001.

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Abstract:
Questo contributo mette in evidenza le problematicità derivanti dagli effetti della tecnologia digitale sulla democrazia. Tre sono i temi principali che vengo affrontati. Il primo è legato al controllo di sistemi tecnologici avanzati nelle mani di una élite che rischia di aumentare il suo potere e la sua influenza sulle masse di utenti e consumatori che utilizzano le nuove tecnologie. Il secondo tema, direttamente connesso al primo, riguarda la fiducia del pubblico verso le istituzioni democratiche a seguito dell'entrata in campo di sistemi di comunicazione digitale di massa, che spesso sono portatori di disinformazione e notizie false (‘fake news'). Il terzo tema, è quello del ‘capitalismo della sorveglianza', che si lega alle relazioni industriali e di lavoro, nel senso che esamina le implicazioni che questo comporta per la democrazia, intesa come partecipazione diretta e indiretta dei lavoratori sui luoghi di lavoro.
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6

Pedrazzi, Sarah. "Sessualità e gravidanza: tra tabù e disinformazione." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 2 (November 2021): 21–46. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2021-002002.

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Abstract:
Il presente elaborato si pone l'obiettivo di offrire un quadro generale sulla ses-sualità durante il periodo perinatale (dalla gestazione ai primi anni di vita del bambino). I cambiamenti fisici e psicologici associati a gravidanza, parto e post-parto possono influenzare sia la vita sessuale della donna, che la salute sessuale della coppia. È indispensabile approfondire questi temi che sono spesso trascurati, considerati disgiuntamente e ancora circondati da troppi tabù e pregiudizi. Questo articolo passa in rassegna gli studi esistenti che trattano queste tematiche per offri-re una panoramica generale e approfondire e discuterne i limiti per considerazioni a più ampio raggio. La letteratura evidenzia un declino nelle funzioni sessuali du-rante la gravidanza, che continua poi ad esperire nel periodo post-parto. Questo contributo si conclude mettendo in luce i servizi che bisognerebbe incrementare per risolvere la situazione attuale contaminata da disinformazioni e falsi miti: corsi di aggiornamento per operatori sanitari, affinché si rompano in primis i tabù all'interno dello staff medico; corsi di accompagnamento alla nascita per coppie, per far sì che la madre si senta sostenuta, il padre sia informato e preparato, e che si sviluppi una comunicazione efficace tra i due prima della nascita del bambino; consulenze sessuali post-parto per le coppie che hanno difficoltà a riprendere l'intesa sessuale.
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Corvucci, Lorenzo Maria. "Il nuovo reato di false comunicazioni sociali." Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza, IX, 3, 2015 (December 2015). http://dx.doi.org/10.14664/rcvs/356.

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TESTGUZZA, ALESSANDRA. "Un legislatore severo, ma non troppo: la nuova riforma delle false comunicazioni sociali." Archivio penale, no. 3 (2016). http://dx.doi.org/10.12871/978886741611014.

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Mastro, Domenico. "Le cause degli errori giudiziari e i meccanismi di prevenzione e riparazione delle condanne e imputazioni ingiuste." Revista Brasileira de Direito Processual Penal 8, no. 3 (October 29, 2022). http://dx.doi.org/10.22197/rbdpp.v8i3.716.

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Abstract:
Il contributo si propone di indagare i molteplici fattori, anche di carattere istituzionale, dai quali traggono origine gli errori giudiziari considerati elementi ineludibili di ogni sistema processuale. L’opera, oltre ad analizzare l’influenza che il processo penale mediatico può determinare sul libero convincimento del giudice, esamina alcuni casi emblematici di condanne pronunciate su false confessioni, errata percezione di comunicazioni intercettate, testimonianze inaffidabili e ricognizioni scorrette senza tralasciare gli errori commessi sulla scena del crimine originati, nella maggior parte delle ipotesi, da inesperienze o disattenzioni del personale investigativo. Vengono individuati, in una prospettiva de iure condendo, i possibili rimedi finalizzati ad evitare condanne o imputazioni ingiuste o, quantomeno, a ridurre i drammatici effetti che gli errori giudiziari provocano, in via immediata e diretta, sulla sfera personale e patrimoniale della vittima di una errata amministrazione della giustizia. Infine, l’A. si sofferma sugli strumenti riparatori previsti dal sistema giuridico italiano analizzando non soltanto la loro funzione ma anche i criteri che il giudice deve considerare nella quantificazione dell’indennizzo.
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10

"Potenziare gli investimenti per la crescita e l'occupazione: verso la seconda fase del Fondo europeo per gli investimenti strategici e verso il piano europeo per gli investimenti esterni. Comunicazione della Commissione COM(2016)581 del 14.9.2016." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 3 (February 2017): 293–307. http://dx.doi.org/10.3280/diri2016-003012.

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Dissertations / Theses on the topic "False comunicazioni"

1

Zanatta, Maria <1988&gt. "Le false comunicazioni sociali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3844.

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Abstract:
La tesi è incentrata sul reato di false comunicazioni sociali di cui all'art. 2621 C.C. e sulla stessa fattispecie delittuosa in danno ai soci e ai creditori di cui all'art. 2622 C.C.. L'elaborato è suddiviso in tre capitoli: il primo capitolo descrive l'evoluzione normativa del reato in questione, evidenziando i principali cambiamenti avvenuti sul tema; il secondo capitolo tratta l'art. 2621 C.C. e quindi descrive in maniera approfondita il reato contestato, i soggetti che lo possono realizzare, l'oggetto del reato, la condotta e altri elementi fondamentali; il terzo capitolo tratta la fattispecie delittuosa dello stesso reato, caratterizzata dalla presenza di un danno patrimoniale nei confronti della società, dei soci e dei creditori.
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2

Bernardi, Giulia <1997&gt. "I reati societari: il reato di false comunicazioni sociali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19739.

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Abstract:
Il tema oggetto di analisi riguarda il reato di false comunicazioni sociali: a partire dalla definizione, la tesi andrà ad analizzare le caratteristiche del reato, quali le falsità compiute nei bilanci, nelle relazioni e nelle comunicazioni sociali, i soggetti attivi, le condotte, le sanzioni, le cause di prescrizione e di non punibilità, sia per le società quotate e non quotate. Il capitolo finale andrà, poi, ad esaminare un caso pratico, ovvero le falsità compiute per la realizzazione del progetto del Mose di Venezia.
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3

GARAVAGLIA, ELENA. "Il reato di false comunicazioni sociali e il concetto di materiality." Doctoral thesis, Università Bocconi, 2008. https://hdl.handle.net/11565/4051160.

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4

D'ALTILIA, LETIZIA. "Il "nuovo" reato di false comunicazioni sociali: aspetti di criticità e profili di comparazione." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241233.

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Abstract:
Il sistema di incriminazione delle false comunicazioni sociali, come configurato dalla legge n. 69 del 2015, è caratterizzato da un elevato grado di indeterminatezza, in quanto molteplici elementi sono affidati alla valutazione discrezionale del giudice, come la questione delle valutazioni ha immediatamente dimostrato. Nel tentativo di analizzare al meglio i contenuti della riforma, è condotta una ricognizione storica riguardo all’evoluzione dell’attuale figura di reato, a cui segue un confronto con altri ordinamenti, di civil law e di common law. L’esito è sconcertante. In particolare, si può constatare come, rispetto alla riforma del 2002, la normativa introdotta dalla riforma del 2015 rappresenti più che un progresso, piuttosto un regresso; sembrerebbe che le modifiche recentemente apportate alle fattispecie di reato in esame, abbiano reso la normativa nazionale “più vicina” a quella degli altri Paesi capitalistici, ma dal punto di vista sistematico, anche sotto questo versante, restano le perplessità e le aporie derivanti dalla vaghezza del requisito del “materiality” (come mostrato proprio dall’esperienza anglosassone), dalla scomparsa dell’elemento del danno dalla fattispecie generale (artt. 2621 e 2622 c.c.) e dalla ricomparsa nelle fattispecie “minori” di cui agli artt. 2621-bis e 2621-ter c.c. e, più in generale, dalla eventuale relegazione ad una dimensione puramente pubblicistica degli interessi offesi dal reato, anziché alla sfera patrimoniale individuale dei soggetti destinatari della falsità. In un quadro del genere, l'unica prospettiva possibile è quella della lettura rigorosa che assegna al dato normativo il significato più rigido possibile, come suggerito dal ruolo preminente della legalità formale all’interno del nostro sistema penale.
The reformed system of criminalisation of false accounting, as configured by law n. 69 of 2015, is characterised by a high degree of indeterminacy, as multiple elements are entrusted to the judge’s discretionary assessment, as the problem of evaluations has immediately revealed. With the aim of trying to better analyze the contents of the reform, the thesis begins with a historical survey regarding the evolution of the crime figure in Italian legal framework, followed by a comparison with other systems, of civil law and common law. The result is disconcerting. In particular, it can be seen that, as compared to the 2002 reform, the law introduced by the 2015 reform represents more than a progress, rather a regression; moreover, it would seem that the changes recently made to the type of crime in question have made the national legislation “nearest” to that of other capitalist countries, but from the systematic point of view, even under this aspect, remains the doubts deriving from the vagueness of the concept of “materiality” (as shown by the Anglo-Saxon experience), the disappearance of the element of the damage from the general case of crime (articles 2621 e 2622 c.c.) and the reappearance in the “minor” cases referred to in articles 2621-bis and 2621-ter c.c. and, more generally, from the possible relegation to a purely publicistic dimension of the interests offended by the crime, rather than to the individual patrimonial sphere of the recipients of falsehood. In such a context, the only possible prospect is that of a rigorous reading assigning to the normative data the strictest meaning possible, as suggested by the preeminent role of formal legality within Italian criminal system.
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AGOSTINELLI, SILVIA. "Il falso in bilancio nei suoi aspetti economici e giuridici: un’indagine empirica." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2020. http://hdl.handle.net/11566/274506.

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Abstract:
Il tema del “falso in bilancio” rappresenta, con il passare degli anni, un argomento sempre attuale, nonché in costante evoluzione. Il bilancio è, infatti, lo strumento di rendicontazione cardine che ogni impresa redige al fine di comunicare all’esterno l’andamento dello svolgimento dell’attività durante il periodo di riferimento. Esso è costituito da un insieme di valori, risultato di un complesso processo di preparazione durante il quale può avvenire, per mero ed involontario errore contabile o, più frequentemente, a seguito di consapevole attività fraudolenta, un’alterazione dei dati. Di fatto, un bilancio non è mai fine a se stesso. Questo lavoro esplora l’ampio tema delle false comunicazioni sociali approfondendo innanzitutto il concetto di manipolazione contabile da un punto di vista economico, al fine di fornire un’adeguata definizione di bilancio inattendibile, inteso come documento redatto senza il pieno rispetto delle disposizioni fornite dal codice civile e dei principi contabili nazionali o internazionali di riferimento. Tale tematica viene successivamente approfondita dal punto di vista penale, attraverso un’analisi dettagliata dell’attuale normativa a riguardo ed un suo confronto con il testo previsto dal legislatore precedentemente alla riforma introdotta dalla L. 69/2015. Tale analisi viene, inoltre, completata attraverso l’elaborazione di un’indagine empirica, la quale è stata condotta con l’obiettivo di rilevare l’andamento dei procedimenti penali relativi al reato di falso in bilancio presso i tribunali nazionali, distinguendo il triennio ante riforma dal triennio post riforma. L’indagine è stata svolta mediante la metodologia di ricerca di tipo qualitativo, effettuata tramite l’interpretazione dei dati statistici forniti da n. 5 Procure della Repubblica estese sul territorio nazionale ed un approfondimento sui dati quantitativi rilasciati dal Tribunale di Milano. I risultati ottenuti, seppur non generalizzabili, possono fornire un utile contributo pratico per poter delineare, anche se per ora in maniera parziale, la tendenza che ha caratterizzato in passato e che attualmente caratterizza i processi penali in tema di false comunicazioni sociali.
The topic of "false financial statements" represents, over the years, a subject that is always current and constantly evolving. The financial statements are, in fact, the key reporting tool that each company draws up in order to communicate externally the progress of the business during the considered period. They consist in a set of values, the result of a complex preparation process in which alterations of data can take place due to an involuntary accounting error or, more frequently, following conscious fraudulent activity. In fact, a budget is never an end in itself. This work explores the broad topic of false social communications, first of all deepening the concept of accounting manipulation from an economic point of view, in order to provide an adequate definition of unreliable financial statements, intended as documents drawn up without full compliance with the rules provided by civil code and national or international reference accounting standards. This issue is subsequently deepened in a penal point of view, through a detailed analysis of the current legislation in this regard and a comparison with the text envisaged by the legislator before the reform introduced by Law 69/2015. This analysis is also completed through the elaboration of an empirical investigation, which was carried out with the aim of detecting the progress of criminal false financial statements proceedings in the national courts, distinguishing the three year period before reform from the three year period post reform. The investigation was carried out using qualitative research methods, carried out through the interpretation of statistical data provided by five national Public Prosecutor's Offices and a study of quantitative data issued by the Court of Milan. The results obtained, although not generalizable, can provide a useful practical contribution to delineate, even if only partially right now, the trend that has characterized in the past and that currently characterizes the criminal processes regarding false social communications.
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Secchiero, Federica <1993&gt. "False comunicazioni sociali e frodi nel bilancio: analisi della normativa penale, dei contrasti giurisprudenziali e delle peculiarità inerenti il controllo contabile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11858.

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Abstract:
Con il presente lavoro si è cercato di ricostruire l’evoluzione normativa del reato di false comunicazioni sociali, dall’originaria previsione di cui al Codice del Commercio del 1882 e fino ad arrivare alla normativa attualmente vigente, disposta dalla Legge 69/2015. A tale scopo si è voluto seguire un deciso percorso logico, avente origine dalla considerazione dell’odierna portata informativa del bilancio d’esercizio nonché della sua rilevanza nei confronti dei soggetti esterni all’impresa, discutendo in particolare sul fatto che – data la crescente esigenza di tutela dei soggetti terzi – sia maturata, nel corso del tempo, l’idea per cui dovesse essere disposta tanto una legislazione civile, quanto una penale, a garanzia dell’attendibilità dei dati in esso contenuti. Al pari della prima, anche la normativa penale ha subito una profonda evoluzione, giungendo a tutelare oggi, in ultima istanza, la trasparenza dell’informazione societaria e statuendo definitivamente, a seguito dell’intervento delle Sezioni Unite, la rilevanza penale delle valutazioni di bilancio, così da confermare il carattere di elevata soggettività del documento già riconosciuto a livello civilistico. Si è, infine, posta l’attenzione sulle implicazioni di una tale pronuncia nei confronti dei soggetti incaricati al controllo contabile sul bilancio, nonché sugli strumenti a loro disposizione e sulla relativa responsabilità circa l’individuazione delle frodi contabili.
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7

Marinello, Eva <1988&gt. "I vizi di bilancio: dall'invalidità delle delibere di approvazione del bilancio alle false comunicazioni sociali. I postulati di chiarezza, veridicità e correttezza in bilico tra la tutela civilistica e quella penale, i nuovi orizzonti sulla trasparenza societaria e gli auspicabili interventi legislativi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2185.

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Abstract:
Vengono esposti nella parte introduttivi i principi contabili sanciti nell'ordinamento italiano ed elaborati dalla prassi professionale. L'analisi si focalizza sui postulati fondamentali ex art. 2423 C.C. secondo i quali il bilancio d'esercizio deve rappresentare la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica in modo chiaro, veritiero e corretto. Ripercorse le norme sulla formazione del bilancio si approfondisce successivamente la disciplina dell'invalidità delle delibere dell'assemblea dei soci, con particolare attenzione a quelle con cui viene approvato il bilancio, ovvero le ipotesi di annullabilità e nullità contenute nell'art. 2434-bis C.C., causate rispettivamente da vizi meramente procedimentali ed vizi sostanziali, afferenti al contenuto del bilancio. Dalla disciplina civilistica delle alterazioni contabili si esamina la normazione penal-societaria del c.d. falso in bilancio. Gli articoli 2621 e 2622 C.C., riguardanti le false comunicazioni sociali e le false comunicazioni sociali in danno della società, dei soci e dei creditori sono gli articoli di riferimento su cui viene sviluppato lo studio dottrinale e giurisprudenziale della materia. Individuate le possibili cause alla base degli artifizi contabili, siano essi indirizzati ad un miglioramento della rappresentazione, piuttosto che un metodo di evasione d'imposta, si esamina un caso pratico nel quale sono stati individuati alcuni vizi di contenuto degli schemi tipici del bilancio.
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8

Mari, Elettra. "Optical vortex diffractive optics for terrestrial and space applications." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422490.

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Abstract:
Optical vortices are topological dislocations due to phase singularities in light beams carrying orbital angular momentum (OAM). The wavefront of the electromagnetic wave that carries OAM is twisted around its axis of propagation, with a helicoidal shape. Along the axis of the helicoid the phase is undefined, so the waves cancel each other out. Hence, the intensity distribution of a vortex presents a dark core due to the destructive interference, that is surrounded by a ’ring of light’. The vortex is characterized by a number, called the topological charge that indicates how many 2π-twists the wave does around the axis within one wavelength. In the past decade, the OAM of a beam was paid great attention in many applications in physics. Among these, the most promising are those in optical communications, nanotechnolo- gies, biology and astronomy. Optical vortices may be created by a variety of different methods, one of which is by the use of a diffractive vortex mask, the spiral phase plate. The spiral phase plate is a helicoidal device that looks like a spiral staircase with a certain number of steps, that imposes an azimuthally dependent phase retard on an incident optical wavefront. The object of the research presented in this dissertation is the study of the properties of these particular optical devices and some of their possible applications. Firstly, we have studied the spiral phase plate in the visible domain. We have found, through numerical simulations and experimental test on optical bench, a relationship between the number of steps, which build the phase gap, and the topological charge imposed to incident light beam. This result allowed us to optimize the design parameters of the spiral phase plates manufac- tured on PMMA for astronomical purpose. We have assembled our first prototype of the optical vortex coronagraph inserting in the optical path the spiral phase plate. Coronagraphs are instru- ments designed to block the light from a bright source so that nearby much fainter sources can be directly imaged without glare. The optical vortex coronagraph exploits the dark area in the intensity distribution of the even-topologically charged optical vortices produces by spiral phase plate, attenuating the light of the bright source keeping intact that of secondary sources. In this framework of our project we performed coronagraphic tests at Asiago 122 cm tele- scope extinguishing the light of one component of a stellar double system of almost one order of magnitude. The astronomical use of the spiral phase plate has suggested to us to investigate the efficiency of this device with respect to the angular distance at which the secondary source crosses the central singularity. Through numerical simulations we found that the optical vortex coronagraph works also above the limit posed by the Rayleigh criterion. The research has led to the proposition of a new method to determine the angular separation between two sources above sub-Rayleigh condition, exploiting the asymmetric intensity distribution of the OVs produced by a double system that crosses spiral phase plate. As Maxwell’s equations are equally valid for all the bandwidths, optical vortices can be pro- duced also in radio frequencies. Based on this fundamental principle, we have studied diffractive optics also for radio domain, presenting the first experimental evidence of a radio vortex. We built a reflective spiral phase plate made on styrofoam and aluminum, with a design based on the re- sults obtained in the visible domain. The experimental verification that OAM-carrying beams can be generated and exploited by using radio techniques has opened the way to the experiment that we carried out in radio communication. We have showed, in a real-world setting, that is possible to simultaneously transmit two radio channels on the same frequency encoded in two different orbital angular momentum states. This novel radio technique allows, in principle, the implementation of an infinite number of channels in a band centered on one and the same frequency. Our experimental findings that electromagnetic OAM can be used for radio and TV transmission are likely to open new perspectives on wireless communications and radio-based science.
I vortici ottici, sono caratteristiche topologiche dell’onda, legate alle singolaritá di fase nei campi elettromagnetici che trasportano momento angolare orbitale (OAM). Il fronte d’onda ha forma elicoidale, si attorciglia spiraleggiando attorno all’asse di propagazione in cui la fase é indefinita. Lungo l’asse dell’elica le onde fanno interferenza distruttiva le une con le altre, con il risultato di una distribuzione d’intensitá caratterizzato da una regione buia nel centro, circondata da luce a forma di ciambella. I vortici ottici sono caratterizzati da un valore, detto carica topologica che indica quante volte la fase compie una completa variazione di 360 gradi attorno all’asse ottico in una lunghezza d’onda. I vortici ottici possono essere prodotti con l’utilizzo di strumenti ottici. In particolare in questa tesi sono state studiate delle particolare ottiche diffrattive dette spirali di fase. Le spirali di fase sono ottiche il cui spessore cresce gradualmente intorno ad un asse; somigliano a scale a chioc- ciola, costruite con un certo numero di scalini ed impongono al fascio incidente un ritardo di fase che dipende dall’angolo azimutale. L’oggetto di questa ricerca é lo studio delle proprietá delle spirali di fase, la caratterizzazione e alcune possibili applicazioni. Lo studio si é inizialmente concentrato sulle spirali da fase nel range del visibile. Attraverso simulazioni numeriche ed esperimenti al banco ottico, siamo riusciti a ricavare una relazione tra il numero degli scalini che costruiscono il salto di fase nella spirale e la carica topologica che viene imposta al fascio incidente. Questo risultato ci ha permesso di ottimizzare i parametri di costruzione della spirale realiz- zata in PMMA per applicazioni astronomiche. Abbiamo infatti assemblato il primo prototipo di un coronografo a vortici ottici, nel cui cammino ottico é stata inserita la spirale di fase realizzata in base ai parametri da noi definiti. I coronografi, in generale, sono strumenti progettati per bloccare la luce proveniente da una sorgente brillante in modo tale da poter osservare direttamente delle sorgenti piú deboli nelle vicinanze. Il coronografo a vortici ottici sfrutta la regione buia nella di- stribuzione d’intensitá di un vortice ottico per attenuare la luce di una sorgente luminosa, senza diminuire l’intensitá della sorgente secondaria. Abbiamo testato il nostro prototipo al telescopio ’Galileo’ 122cm di Asiago, attenuando l’in- tensitá di una componente del sistema stellare doppio Epsilon2 Lyrae di quasi un ordine di magnitudine. L’applicazione astronomica della spirale di fase ci ha spinto allo studio delle sua efficienza, ovvero del contrasto che si ottiene nella zona buia del vortice ottico, a diverse distanze angolari della sorgente secondaria rispetto alla singolaritá centrale della spirale. Simulazioni numeriche hanno mostrato che il coronografo a vortici ottici funziona anche al di sotto del limite di risoluzione di Rayleigh. La ricerca si é sviluppata fino alla formulazione di un nuovo metodo per determinare la distanza angolare tra due sorgenti distanti meno del criterio di Rayleigh. Il nuovo metodo sfrutta la distribuzione d’intensitá asimmetrica dei vortici ottici prodotti dalla sorgente secondaria che passa attraverso la spirale di fase, ma non in corrispondenza della singolaritá centrale. Poiché le equazioni di Maxwell sono valide su tutto lo spettro elettromagnetico, i vortici posso- no essere prodotti anche in diverse bande rispetto al visibile. Basandoci su questo fondamentale principio abbiamo studiato delle ottiche diffrattive per la produzione di vortici nel range del radio. Abbiamo costruito con polistirolo e alluminio una spirale di fase basandoci sui risultati trovati nel visibile ed abbiamo ottenuto la prima evidenza sperimentale di un vortice radio. La verifica speri- mentale della possibilitá di generare e sfruttare vortici radio ha spianato la strada all’esperimento successivo che é stato condotto nel campo della comunicazione radio. Abbiamo compiuto la prima trasmissione OAM in cui due segnali sono stati trasmessi con- temporaneamente e sulla stessa frequenza, su due canali radio codificati in due diversi stati di momento angolare orbitale. Questa nuova tecnica radio permette, in teoria, di codificare un infinito numero di canali in una singola banda centrata su una frequenza. I risultati dei nostri esperimenti nel dominio del radio aprono nuove prospettive nel mondo della comunicazione.
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Books on the topic "False comunicazioni"

1

Bartolo, P. I reati di false comunicazioni sociali. Torino: G. Giappichelli, 2004.

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2

Perini, Andrea. Il delitto di false comunicazioni sociali. Padova: CEDAM, 1999.

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3

Un'indagine empirica presso il tribunale di Milano: Le false comunicazioni sociali. Milano: Giuffrè, 2011.

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4

Bolognini, Sabrina. I reati di false comunicazioni sociali: Artt. 2621 C.C.-2622 C.C., D.lgs. 11 aprile 2002 n. 61. Milano: A. Giuffrè, 2002.

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5

Gennai, Sara. Le false comunicazioni sociali: Le nuove ipotesi di reato introdotte dal D. lgs. 11 aprile 2002, n. 61. Napoli: Sistemi editoriali, 2002.

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Bricchetti, Renato. Il falso in bilancio ed altre comunicazioni: Le falsità delle comunicazioni dei revisori contabili e degli intermediari finanziari alla luce del nuovo T.U. approvato con D. LGS. 24 febbraio 1998, n. 58. Milano: Giuffrè, 1999.

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Accame, Vincenzo. La pratica del falso: Vecchi e nuovi misfatti in nome della cultura : dai falsari dell'arte ai falsari delle comunicazioni di massa. Milano: Spirali/ Vel, 1995.

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Caporale, Marina, Cristina Demaria, Daniele Donati, Anna Maria Lorusso, and Francesco Mazzucchelli, eds. Le forme del falso. Bologna University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.30682/9791254770146.

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Abstract:
La categoria di falso sembra aver acquisito oggi una speciale centralità: le fake news sembrano incalzarci, le versioni della Storia sembrano cambiare, perfino le verità giudiziarie diventano discutibili. Cosa è successo alla categoria di verità? Sono cambiate le idee di evidenza, certezza, fatto? O sono le istituzioni che garantivano l’affidabilità della verità ad essere in crisi? I contributi di questo volume prendono le mosse da queste domande per tematizzare, con differenti sguardi disciplinari, la questione del falso. Il falso si manifesta in forme diverse nelle opere artistiche, nella comunicazione di massa (e con ulteriori specificità nei discorsi on line), nei procedimenti e nella prassi del diritto, in politica e nelle relazioni internazionali, negli archivi tradizionali e digitali. Cosa rende le falsificazioni “credibili”, quando sono invece irricevibili, quali strumenti hanno le nostre istituzioni (di sapere, di legge, di informazione) per gestirle?
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