Academic literature on the topic 'Etica dello sport'

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Journal articles on the topic "Etica dello sport"

1

Buzzi, Elisa. "Doping tradizionale e doping genetico: questioni etiche / Traditional doping and genetic doping: ethical issues." Medicina e Morale 67, no. 1 (March 23, 2018): 41–54. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2018.527.

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Abstract:
Il complesso fenomeno del doping presenta notevoli problemi di definizione. Queste difficoltà, che hanno influenzato l’evoluzione delle politiche anti-doping, sono ulteriormente acuite dall’assenza di una cornice etica chiaramente definita, in grado di giustificare inequivocabilmente le azioni di contrasto intraprese dalle agenzie sportive a partire dalla seconda metà del XX secolo. Ai problemi di interpretazione del doping nelle sue forme tradizionali si sono aggiunte, da qualche decennio, le questioni relative al doping genetico. Il contributo analizza le diverse tipologie di tecnologia genetica, potenzialmente utilizzabili per un miglioramento della prestazione atletica, nella prospettiva di una valutazione etica. Oltre ai problemi medici, legali e morali del doping tradizionale, il doping genetico pone dilemmi etici inediti che rischiano di rendere le risposte dell’etica sportiva e delle politiche anti-doping, se non inefficaci, per lo meno inadeguate e anacronistiche. Nonostante la difficoltà di prevedere l’impatto che le tecnologie genetiche potranno avere sul mondo dello sport, la prospettiva del doping genetico, non diversamente da altre forme di doping, ma più radicalmente, pone due tipi di questioni. In primo luogo, costringe a ripensare alla natura e alle finalità dello sport e delle competizioni atletiche come espressioni dell’eccellenza umana. In secondo luogo, solleva questioni fondamentali circa la definizione dell’identità e della dignità umane nella civiltà tecnologica. ---------- Interpreting doping is fraught with difficulties at the very level of a comprehensive and consistent definition of the phenomenon. Such difficulties have influenced the evolution of anti-doping policies, that are further hindered by the lack of a clearly articulated ethical framework. Moreover, in the last few decades, a host of moral dilemmas has been arising in connection with gene doping. This article analyses different kinds of genetic technology that could enhance athletic performances in the light of their moral implications. In addition to the medical, legal, and ethical problems inherent in traditional doping, gene doping raises a whole range of new ethical issues that might render the current formulations of sport ethics and anti-doping policies, if not ineffectual, at least inadequate and anachronistic. Notwithstanding the difficulties in foreseeing how developments in genetic technology might impact the world of sport in the future, the perspective of gene doping radicalises two kinds of issues, that are not stranger to other forms of doping. Firstly, it leads to reconsider the nature and goals of sport as an expression of human excellency, and secondly, it raises fundamental questions about the definition of human identity and dignity in a technological civilization.
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2

Solanes, Raùl Francisco Sebastiàn. "Sociologia, etica e commercializzazione dello sport: il contributo della prospettiva relazionale di Pierpaolo Donati." SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI, no. 1 (July 2014): 115–33. http://dx.doi.org/10.3280/sp2014-001007.

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3

Ciancio, O. "Silviculture, forest management, epistemology and ethics. Scientific debate or just idle chat?" Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 7, no. 1 (July 30, 2010): 111–19. http://dx.doi.org/10.3832/efor0630-007.

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4

Parri, Monica, and Andrea Ceciliani. "Riflettere sul genere, una proposta formativa per gli insegnanti di educazione fisica." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (November 2020): 21–39. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2020oa9285.

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Abstract:
Le pratiche degli/delle insegnanti di educazione fisica, possono riflettere assunti e credenze sul genere sviluppatisi normalmente in contesti eterosessuali e che non considerano visioni alternative di genere. La ricognizione sulle proprie influenze socio-culturali, richiede un processo riflessivo che indirizzi la decostruzione degli stereotipi di genere e le azioni didattiche. Ma la riflessività è un "habitus" che può essere acquisito e migliorato attraverso la pratica. L'obiettivo del presente contributo è quello di delineare una proposta di formazione/apprendimento per insegnanti o futuri/e insegnanti di educazione fisica, a partire da un approccio riflessivo sul genere. Nella letteratura relativa all'insegnamento delle scienze motorie e degli sport, gli studi sulla pratica riflessiva sono in aumento, ma è necessario arricchire la riflessione critica della dimensione etica e politica dell'insegnamento/apprendimento, inclusa la dimensione di genere. La formazione alle pratiche riflessive nei curricula universitari e nella formazione per futuri/e insegnanti aumenta la consapevolezza nei confronti delle pratiche e dei discorsi sul genere ed è riconosciuta nel processo di riforma del genere in educazione. L'idea pedagogica di un laboratorio riflessivo per gli insegnanti di educazione fisica e scienze motorie merita quindi un'attenta considerazione
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5

Mele, Vincenza, Daniela Vantaggiato, and Marcello Chiarotti. "Il doping biotecnologico: una proposta di lettura tra medicina, bioetica e diritto." Medicina e Morale 58, no. 3 (June 30, 2009). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2009.244.

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Abstract:
Le point de départe dell’articolo è offrire una review della letteratura medico- scientifica sul doping biotecnologico; il secondo step è illustrare il panorama dello stato dell’arte in materia legislativa, con particolare attenzione alla situazione italiana; last but not least è argomentata l’inaccettabilità etica del doping, nella doppia prospettiva, della filosofia del diritto e della bioetica. L’argomentazione bioetica si snoda secondo i criteri dell’ethos ippocratico che impone al medico prima ancora di fare del bene, di non danneggiare la salute psico-fisica della persona (primum non nocere) e dell’ethos dell’attività sportiva, intesa come palestra educativa della persona, finalizzata alla fioritura delle capacità dell’atleta, in armonia a quanto recita il Codice Mondiale Antidoping: etica, fair play ed onestà, salute, eccellenza della prestazione, carattere ed educazione, divertimento e gioia, lavoro di gruppo, dedizione ed impegno, rispetto delle norme e delle leggi, rispetto per se stessi e per gli altri concorrenti, coraggio, unione e solidarietà. L’argomentazione filosoficogiuridica si basa sull’inaccettabilità del doping in ossequio al principio di giustizia, nel senso sia di equità che di giustizia distributiva ed al principio di autonomia, che gli Autori dimostrano – avvalendosi della teoria dei giochi e dell’interpretazione biopolitica del fenomeno – verrebbe “paradossalmente” infranto qualora l’uso delle sostanze dopanti nello sport diventasse giuridicamente lecito. ---------- Le point de départe of the article is to offer a review of the medical literature on biotechnological doping; the second step is to show the state of the art on legal aspect, with particular attention to the Italian situation; last but not least, arguing the ethical unacceptableness of doping, both in Philosophy of law and Bioethics. The bioethical reasoning unwinds itself according to the criterions of the Hippocratic ethos imposing on the physician, even before doing the good, not to damage one’s psico-physics health (primum non nocere) and that one concerning to the sport activity, intended as “educational gym” of every person, aimed to the flowering of the abilities of the athlete, according to the World Anti-Doping Code: ethics, fair play and honesty, health, performance excellence, character and education, fun and joy, team work, devotion and appointment, respect of the norms and laws, self-respect, respect for others, courage, union and solidarity. The philosophical-legal reasoning is based on unacceptableness of doping according to the principle of justice, intended as both equity and distributive justice and to the principle of autonomy, demonstrated by the Authors to be “paradoxically” broken – through the game theory and the biopolitical interpretation of the phenomenon – whereas the use of doping substances becames legally permissible within the sport.
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6

Ferioli, Elena, and Mario Picozzi. "La declinazione del fenomeno doping secondo i Codici deontologici dell’Unione Europea: analisi comparativa." Medicina e Morale 62, no. 4 (August 30, 2013). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2013.92.

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Abstract:
Con il termine doping ci si riferisce all’uso di qualsiasi intervento esogeno (farmacologico, endocrinologico, ematologico, etc…) o manipolazione clinica, che in assenza di precise indicazioni terapeutiche, sia finalizzato al miglioramento delle prestazioni, al di fuori degli adattamenti indotti dall’allenamento. È un fenomeno molto complesso che coinvolge aspetti sportivi, medici, farmacologici, giuridici, sociali, etici, ed è quindi un argomento di attualità per atleti, istituzioni sportive, mondo della Sanità e Governi. Oggi le istituzioni nazionali e internazionali continuano a considerare il ricorso al doping come un’infrazione sia all’etica dello sport, sia a quella della scienza medica. Leggi e ricerca scientifica sono necessari, ma non sufficienti a contrastarne la marcia. Come per la lotta contro la mafia e ogni forma di organizzazione criminale serve lo sviluppo della cultura della legalità e la sua diffusione a partire dagli atleti stessi, dalle loro organizzazioni e, visti i risvolti sulla salute, dal mondo medico. Attraverso questo studio si è voluto indagare il ruolo della deontologia medica nei confronti del fenomeno doping mediante un’analisi comparativa dei Codici deontologici dei Paesi Membri dell’Unione Europea. A seguito di questa analisi è risultato evidente come da parte dei Codici che toccano la problematica del doping ci sia una generale posizione condivisa secondo cui il medico deve limitare le sue prescrizioni ed i suoi atti a ciò che è necessario alla qualità, alla sicurezza e all’efficacia delle cure. Risulta interessante poter immaginare un Codice deontologico europeo che in tema di doping possa rappresentare un efficace punto di incontro tra l’ordinamento sportivo e l’ordinamento statale al fine di poter definire in modo armonico e uniforme i ruoli e le responsabilità professionali del medico proprio nell’ambito delle pratiche di doping, anche a fronte della rilevanza sempre più internazionale degli avvenimenti sportivi. Si è posto infine una specifica attenzione nei confronti delle più recenti frontiere del doping. ---------- The term doping refers to the use of any exogenous intervention (pharmacological, endocrinology, hematology, etc...) or clinical manipulation, that in the absence of precise therapeutic indications, it is aimed at performance improvement, outside of the adaptations induced by training. It is a very complex phenomenon that involves sports medicine, pharmacology, and legal, social, ethical aspects and is therefore a topical issue for athletes, sports institutions, World Health Organization and Governments. Today the national and international institutions continue to consider the use of doping as a violation to the ethics of sport, and to that of medical science. Laws and scientific research are necessary, but not sufficient to counteract the march. As to fight against all forms of criminal organization, it is necessary to develop a culture of legality and its spreading from the athletes themselves, their organizations and, considering the implications on health, the medical world. Through this study we aimed at investigate the role of medical deontology against doping through a comparative analysis of the deontological Codes of the European Union Member States. Following this analysis is evident that the Codes, that argue the issue of doping, have the common view that the physician must limit its requirements and its acts to that which is necessary to the quality, safety and effectiveness of care. It is interesting to imagine an European deontological Code that, on the subject of doping, can be an effective meeting point between sports and state laws, in order to define harmonious and uniform roles and professional responsibilities in the context of the doctor’s own doping practices, even considering the international relevance of the actual sport competitions. It was finally placed a specific focus on the latest frontiers of doping.
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7

Della Giustina, Camilla. "Il potenziamento umano e doping: alcune riflessioni preliminari tra etica e diritto." Diritto Dello Sport 03, no. 01 (June 24, 2022). http://dx.doi.org/10.30682/disp0301e.

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Abstract:
Il presente lavoro possiede lo scopo di evidenziare le problematiche che il potenziamento umano pone nell’ambito sportivo. Precisamente viene analizzato il fenomeno del doping sportivo inteso quale espressione di potenziamento alla luce di una riflessione biogiuridica e bioetica. La domanda che anima tutta la digressione riguarda essenzialmente la definizione di doping e quindi se lo stesso dipenda da qualificazioni e classificazioni meramente giuridiche oppure se sia un fenomeno sociale e culturale e quindi se sia il contesto culturale di riferimento a definire un determinato fenomeno, sostanza o pratica come dopante. Per perseguire detto obiettivo si è deciso di fornire una prima definizione di potenziamento umano al fine di delimitare il campo di indagine per poi analizzare una sola delle diverse espressioni di questo fenomeno, il doping appunto. Di conseguenza si è deciso di fornire uno studio del fenomeno doping sia da un punto di vista giuridico che etico all’interno del macro-contesto doping nello sport.
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