Dissertations / Theses on the topic 'Estero'

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Granata, Elena <1978&gt. "L'arbitrato estero." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2947/1/Granata_Elena_Tesi.pdf.

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Abstract:
La tesi tratta l'istituto dell'arbitrato estero sotto la duplice prospettiva internazionale e italiana. Particolare attenzione è dedicata alla disciplina dettata in materia dalla Convenzione di New York del 1958 in tema di riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze arbitrali estere, con uno sguardo preferenziale alle interpretazioni e alle applicazioni concrete della stessa in campo internazionale. Ugualmente si affrontano i temi che maggiormente interessano il fenomeno arbitrale, e segnatamente il regime di circolazione del suo prodotto finale, con particolare attenzione ai rapporti fra il fenomeno arbitrale da un lato e i sistemi giurisdizionali dall'altro (con riferimento all'applicabilità a livello internazionale di principi come la Competence-Competence o il rilievo del meccanismo del forum prorgatum). Illuminata la prospettiva internazionale si analizza l'istituto in chiave interna: dalla definizione del concetto di arbitrato interno ed estero secondo l'ordinamento italiano, all'analisi delle condizioni richieste per il riconoscimento e della relativa procedura, fino ad affrontare gli aspetti ancora discussi, in particolare in relazione al trattamento da riservarsi ai lodi de eadem re e in generale al regime giuridico da riconoscersi alla clausola che preveda arbitrato estero, anche il relazione alle evoluzioni giurisprudenziali e legislative degli ultimi anni. Lo studio si conclude con uno sguardo alla circolabilità extra moenia del prodotto arbitrale italiano.
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Granata, Elena <1978&gt. "L'arbitrato estero." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2947/.

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Abstract:
La tesi tratta l'istituto dell'arbitrato estero sotto la duplice prospettiva internazionale e italiana. Particolare attenzione è dedicata alla disciplina dettata in materia dalla Convenzione di New York del 1958 in tema di riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze arbitrali estere, con uno sguardo preferenziale alle interpretazioni e alle applicazioni concrete della stessa in campo internazionale. Ugualmente si affrontano i temi che maggiormente interessano il fenomeno arbitrale, e segnatamente il regime di circolazione del suo prodotto finale, con particolare attenzione ai rapporti fra il fenomeno arbitrale da un lato e i sistemi giurisdizionali dall'altro (con riferimento all'applicabilità a livello internazionale di principi come la Competence-Competence o il rilievo del meccanismo del forum prorgatum). Illuminata la prospettiva internazionale si analizza l'istituto in chiave interna: dalla definizione del concetto di arbitrato interno ed estero secondo l'ordinamento italiano, all'analisi delle condizioni richieste per il riconoscimento e della relativa procedura, fino ad affrontare gli aspetti ancora discussi, in particolare in relazione al trattamento da riservarsi ai lodi de eadem re e in generale al regime giuridico da riconoscersi alla clausola che preveda arbitrato estero, anche il relazione alle evoluzioni giurisprudenziali e legislative degli ultimi anni. Lo studio si conclude con uno sguardo alla circolabilità extra moenia del prodotto arbitrale italiano.
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Suárez, Valenzuela Sebastián. "Paseo Frente Estero: parque para la restauración fluvial estero Alhué." Tesis, Universidad de Chile, 2017. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/146814.

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Abstract:
Memoria para optar al título de Arquitecto
El Paseo Frente Estero rescata para los asentamientos Villa Alhué e Ignacio Carrera Pinto el espacio del estero como un lugar de uso público para el encuentro de la comunidad y el reconocimiento de los valores naturales y culturales del territorio. La propuesta se enmarca en un plan mayor de la gestión integrada de toda la cuenca hidrológica del Estero Alhué, con el manejo hídrico como primer objetivo y medio para una protección y desarrollo humano sostenible que aproveche los diversos servicios ecológicos que presta el medio. El Parque para la Restauración Fluvial se plantea como proyecto prioritario de acción para el sistema general, centrando la atención en el modo en que los asentamientos humanos se relacionan con su medio natural, para reconfigurar dicha relación, otorgándole al estero un rol central en la conformación urbana, en la dotación de espacios públicos y equipamiento, y en el fortalecimiento de la educación ambiental, que se plantea fundamental para la valoración y protección del medioambiente desde un cambio de actitudes y hábitos de toda la comunidad. El circuito de espacios y equipamiento de uso público tiene como punto central y detonante de la ejecución de las fases un Jardín Botánico, que mira desde la Villa al estero, perfilándose como su nueva cara al ocupar un tramo principal del sistema urbano junto al Parque Comunal existente, a un balneario propuesto y un Punto Limpio de reciclaje, todos entre los dos accesos a la localidad central de la comuna.
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Salvo, Gerardo. "Parque Estero Chimbarongo polideportivo Santa Cruz : integración del Estero Chimbarongo a la trama urbana de Santa Cruz." Tesis, Universidad de Chile, 2013. http://www.repositorio.uchile.cl/handle/2250/115917.

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Abstract:
Arquitecto
La problemática a la que responde este proyecto de título esta inmersa en el tema general de la relación entre ciudad y naturaleza, y específicamente en la relación entre la ciudad y los bordes fluviales. El proceso de urbanización conlleva una alteración profunda y a menudo irreversible del medio físico; necesario para la adaptación del entorno a las condiciones óptimas para el desarrollo de la vida y las actividades humanas. Los bordes fluviales han sido tradicionalmente marginados de la planificación, generando en la práctica verdaderos vacíos territoriales. Esta falta de planificación, ya sea negando el sistema natural o abordándolo sin tomar en cuenta sus variadas dimensiones, le permite a la matriz biofísica emerger generado problemas ambientales, sociales y económicos.
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NORI, GIOVANNI MARIA. "L’Arbitrato ICSID e la tutela internazionale degli investimenti esteri. Il concetto di investimento estero.​." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2020. http://hdl.handle.net/11566/273434.

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Abstract:
Finalità e struttura dell’opera. Mai come in questi ultimi anni si è discusso così spesso di investimenti esteri e dei connessi regimi normativi di incentivazione e disincentivazione. A partire dalla guerra commerciale dei Dazi ingaggiata tra Stati Uniti e Cina, fino agli accordi tra Italia e Cina sulla famigerata nuova via della seta, i temi del commercio internazionale e, più in particolare degli investimenti esteri sono tornati al centro dell’attenzione politica, mediatica ed economica. Perché non tornare dunque a parlarne anche sotto il profilo giuridico? Sulla scia di questo rinvigorito global interest per gli investimenti esteri, il presente lavoro si pone il duplice obiettivo, da un lato di ricercare una definizione economicamente e giuridicamente attuale del concetto di investimento estero, dall’altro di indagare in merito alla necessità o meno di cristallizzare un concetto (quello di investimento estero) così ampio in una granitica definizione normativa. Tali interessi di studio e approfondimento, che si collocano in un rapporto di specie a genere, oltre ad essere giustificati dal rinnovato interesse per il diritto internazionale degli investimenti, ritrovano fondamento nel fatto che la ricerca costante di una definizione è una attività che coinvolge ed impegna gli studiosi del diritto, di ogni settore, sin dalle più antiche elaborazioni del pensiero giuridico stesso. Prendendo le mosse da tale “primordiale” interesse degli studiosi del diritto, occorre, però, dare atto che relativamente a tale questione dell’utilità o meno – per il diritto – di fissare un fatto/atto/situazione in una definizione, la letteratura giuridica si è sempre mostrata divisa, originandosi così diversi e contrapposti orientamenti dottrinali. Nel dettaglio, tale contrasto intestino che affligge la scienza giuridica, trova una (fra le tante) esemplare dimostrazione nella vaga, o in alcuni casi del tutto assente, definizione del concetto investimento estero. Poste le basi che faranno da fondamenta del presente lavoro, si precisa che gran parte della questione sottesa alla ricerca, si lega inscindibilmente allo studio del testo della Convenzione di Washington del 18 marzo 1965 (Convention on the Settlement of Investment Disputes Between States and Nationals of Other States). In particolare, con detta Convenzione è stato introdotto, sotto l'egida della Banca Mondiale, il Centro ICSID (l'International Centre far the Settlement of Investment Disputes) ed è stata concessa cittadinanza giuridica ad un meccanismo sia conciliativo che arbitrale internazionale e amministrato dal Centro, per la soluzione delle liti sorte tra gli investitori stranieri e gli Stati ospitanti l’investimento estero. In punto di disciplina, proprio per la predetta Convenzione, l’investimento estero rappresenta uno dei requisiti (rationae materiae) richiesti (oltre ad altri) al fine di poter adire la giurisdizione ICSID, poiché, ai sensi dell’art. 25 della Convenzione, i Tribunali arbitrali potranno pronunciarsi solamente in merito alle controversie giuridiche collegate direttamente ad un investimento estero. Ciò nonostante, nel testo della stessa Convenzione, per tutta una serie di ragioni (che si analizzeranno nel corso della presente ricerca), non si è voluto (anche se con opinioni contrastanti) introdurre una definizione del concetto di investimento estero. Costituita l’intelaiatura dalla quale tale studio muoverà, prima di procedere alla trattazione del tema prescelto, si darà spazio, nel primo capitolo del lavoro, ad una necessaria premessa relativa al contesto storico-economico e ovviamente politico che ha fatto da cornice alle trattative e alla stipula della Convenzione. A tal fine, il punto di partenza del presente scritto sarà quello di individuare le ragioni che hanno condotto la comunità internazionale a dotarsi di questo strumento di risoluzione delle controversie in materia di investimenti esteri e al contempo si tenterà di verificare le cause che invece hanno determinato il lento declino degli altri strumenti di tutela, come la protezione diplomatica e il ricorso alla giurisdizione nazionale dello Stato ospitante l’investimento. Fatta tale doverosa introduzione si proverà, nel secondo capitolo del lavoro, a tracciare le principali caratteristiche del Centro e dell’arbitrato in esame, e relativamente a questo ultimo si cercherà di evidenziare la natura dello stesso e i tratti salienti che lo distinguono da qualsiasi altro mezzo di risoluzione alternativo delle controversie in tema di investimenti esteri. Conseguentemente, si passerà alla trattazione principale del presente scritto, la quale, si svilupperà nel terzo e quarto capitolo e si incentrerà sulla messa a fuoco di una (possibile) definizione economicamente e giuridicamente attuale del concetto di investimento estero. A tal fine, in prima battuta, si tenterà di individuare le acquisizioni delle diverse dottrine, nel diritto internazionale dell’economia, inerenti al concetto di investimento. In particolare, prendendo le mosse da tali osservazioni, e preso atto della polivalenza della nozione di investimento, si analizzerà il significato di tale concetto secondo la teoria economica, tentando, al contempo, di delineare il ruolo che l’investimento estero ricopre nel processo di sviluppo economico dei Paesi in via di sviluppo e non, andando ad individuare quali possano essere gli interessi delle Parti, investitore privato e Stato ospitante l’investimento, sottesi a tale tipo di operazioni economiche. In seconda battuta, si cercherà di individuare la definizione “giuridica” del termine investimento, applicando la teoria del cd. double keyhole approach. In tal guisa, si prenderanno in analisi anzitutto le definizioni di investimento contenute nelle varie national investment laws, BITs (bilateral investment treaties) e MITs (multilateral investment treaties). Dopodiché si proverà ad individuare quello che, ai sensi del sistema giuridico ICSID, può essere considerato un investimento, alla luce di quanto disposto in primo luogo dalla Convenzione e dal suo Preambolo, e in secondo luogo dalla ricca ed eterogenea “giurisprudenza” arbitrale formatasi su tale materia. Dal punto di vista metodologico, tale indagine verrà condotta confrontando in modo dialettico, da una parte, i principi espressi nelle pronunce arbitrali e dall’altra parte i contributi dottrinali, tutto ciò al fine di ricostruire una nozione di investimento estero che sia coerente con l’attuale sistema economico-giuridico. Tale approccio di studio risulta essere essenziale in quanto, come noto, il concetto di investimento è per sua stessa natura fortemente legato, contemporaneamente, sia al sistema economico in cui questo realizza i suoi effetti sia al sistema giuridico quale elemento regolatore del mercato e del sistema economico stesso. Di conseguenza, al mutare di questi due fattori chiave, muta anche il concetto di investimento, il quale si sottolinea, essere per l’appunto un concetto non astorico e pertanto sensibile a tutti gli eventi di natura economica e giuridica che coinvolgono il mercato e gli operatori che in questo ultimo operano.
Purpose and structure of the work. Never before have foreign investments and related regulatory incentive and disincentive regimes been discussed so often as in recent years. Starting from the trade war of the Tariffs engaged between the United States and China, up to the agreements between Italy and China on the infamous new Silk Road, the issues of international trade and, more specifically, foreign investment have returned to the center of political, media and economic attention
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Courthes, Eric. "Santiago del Estero, foyer dírradiation bilingue argentin." Phd thesis, Université de Nanterre - Paris X, 1998. http://tel.archives-ouvertes.fr/halshs-00005497.

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Abstract:
Travail d'ethnolinguistique où l'auteur tout d'abord que le quichua de Santiago est un substrat et non pas un superstrat, remise en cause donc des limites méridionales du Tawantinsuyu. Dans un deuxième temps, il démontre que quatre siècles et demi de contacts entre quichua et espagnol ont modelé une troisième langue hybride, appelée la castilla, l'espagnol local de ce réduit idiomatique, altéré à tous les niveaux, en particulier au niveau syntaxique, où l'on retrouve de nombreux code switching. Ces influences sont évidemment réciproques, c'est ce que j'ai tenté de démontrer dans un troisième temps, en me penchant sur l'état actuel du quichua de Santiago. Enfin, l'auteur dresse un état des archaïsmes employés dans cette zone bilingue, souvent attribués par erreur au substrat quichua.
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Courthès, Eric. "Santiago del Estero : foyer d'irradiation bilingue argentin." Paris 10, 1998. http://www.theses.fr/1998PA100076.

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Abstract:
Dans un premier temps,nous avons tente d'eclairer le debat substrat/superstrat a santiago del estero et donc remis en cau♭ se les limites du collasuyu. Nous avons ensuite essaye de repertorier les differen♭ tes influences du substrat quichua a tous les niveaux de la langue et reciproquement celles de l'espagnol sur le quichua. Nous avons enfin decrit les formes archaiques employees dans cette region ainsi que d'autres idiotismes qui n'appartiennent a aucune des trois categories precedentes. Nous avons constate que nombre de calques sur le quichua resultaient d'emplois ou l'affectivite du locuteur bilingue influait sur le discours nous avons aussi remarque qu'une quantite importante des idiotismes employes a santiago avaient irradie sur le nord-ouest argentin ainsi que sur le reste de l'argentine d'ou le titre de cette recherche.
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Bravo, Munita Jaime. "Parque Estero Chimbarongo y reposición Liceo Santa Cruz : integración del Estero Chimbarongo a la trama urbana de Santa Cruz." Tesis, Universidad de Chile, 2013. http://www.repositorio.uchile.cl/handle/2250/115910.

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Mezzaro, Elisabetta <1995&gt. "L'IMPATTO DEL SERVIZIO CIVILE ESTERO NEL MERCATO DEL LAVORO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/16156.

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Abstract:
In questa tesi si analizzerà il ruolo del Servizio Civile Estero nell’ottica dell’accesso al mercato del lavoro per i giovani. Nello specifico, si focalizzerà sul rapporto che c’è tra i volontari che concludono il servizio e il tipo di possibilità che si trovano a fronteggiare al loro ritorno. L’ipotesi della mia ricerca è che il Servizio Civile Estero sia un’esperienza formativa importante, ma che nell’ottica di un ritorno, non riesca a poi a creare una continuità con la società precaria di partenza. Nella prima parte verrà definito l’oggetto dell’indagine, ovvero il volontariato, soffermandosi sulla sua definizione e sullo stato attuale che ricopre a livello mondiale, europeo ed infine italiano. Successivamente verrà fatta una ricognizione sul volontariato all’estero e il Servizio Civile Estero, ricostruendo la loro evoluzione storica e gli effetti che producono nell’inserimento nel mercato del lavoro, anche dal punto di vista delle politiche pubbliche, teorico e della ricerca. Nella ricerca empirica, che sarà di tipo qualitativo, verrà analizzato un campione che ha svolto il Servizio Civile Estero da almeno due anni, e alla fine del proprio progetto ha deciso di fare ritorno in Italia, cercando di indagare il ruolo di quest’esperienza formativa per l’accesso al mercato del lavoro.
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Giuriato, Federica <1988&gt. "L'EVOLUZIONE DEGLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN CINA: sviluppo, ruolo e impatto del capitale estero sull'economia del Paese ospite." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3728.

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Abstract:
Gli investimenti diretti esteri svolgono un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo di un Paese, rappresentano lo strumento attraverso cui le imprese attuano il proprio percorso di internazionalizzazione tramite l’accesso a mercati esteri. La Cina è il più grande recipient degli investimenti diretti esteri tra i paesi in via di sviluppo, nel lungo processo di espansione ha attuato una ridefinizione degli obiettivi di investimento e delle prospettive di inserimento nel mercato internazionale. Nel primo capitolo si analizzano le diverse tipologie degli investimenti esteri,i fattori di attrazione che determinano le scelte di localizzazione delle multinazionali e l’impatto che ne consegue sull’economia del Paese ospite. Nel secondo capitolo viene presentato il processo storico che ha attraversato la Cina in questi anni in relazione agli IDE, le strategie politiche e gli interventi che il governo adotta per favorirne ulteriormente l’afflusso. il terzo ed ultimo capitolo è dedicato alla classificazione e allo sviluppo storico delle zone economiche, alle principali aree di interesse degli IDE, alla trattazione del sistema tributario cinese in relazione al tema degli incentivi fiscali agli investimenti, descrivendo dettagliatamente le singole imposte sulle imprese estere.
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Perrone, Antonella Paola. "Proyecto: Prolongación avenida Leopoldo Lugones ciudad de Santiago del Estero." Bachelor's thesis, Universidad Nacional de Córdoba. Facultad de Ciencias Exactas, Físicas y Naturales, 2013. http://hdl.handle.net/11086/1158.

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Abstract:
Práctica Supervisada (IC)--FCEFN-UNC, 2013
Presenta el diseño de la prolongación de Av. Lugones que se encuentra al noroeste de la ciudad de Santiago del Estero, sobre la traza de las antiguas vías del ferrocarril, vinculando en su totalidad de recorrido a Av. de Circunvalación al sur con Av. Núñez del Prado al norte. Lo principal de dicha obra es el de mejorar la travesía urbana en la dirección norte-sur de la ciudad de Santiago del Estero y por otra parte revalorizar el sector urbano en la zona de las vías férreas
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Dalla, Pria Giulia <1997&gt. "Generazione Z e turismo: il caso "Vacanze studio Estate INPSieme Estero"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21774.

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Abstract:
Il turismo giovanile all’estero rappresenta al giorno d’oggi uno dei settori di maggior sviluppo dell’industria turistica. I giovani e gli studenti (che rappresentano questo segmento di mercato) sono sempre più allettati dal desiderio di vivere il più possibile esperienze ricreative ma allo stesso tempo formative. Ripercorrendo i cambiamenti sociali e l’evoluzione storica sulla nascita del turismo giovanile che toccano il passato (ad esempio il Grand Tour del ‘700, le colonie di vacanza dagli anni ’20-’70, il cosiddetto "turismo povero" degli anni ’70 e ‘80), e il presente (sottolineando, grazie anche al supporto di dati economico-statistici, come in questi ultimi vent’anni la Generazione Z ha incentrato la propria idea di viaggio all’estero nella personalizzazione, nella differenziazione esperienziale e nell’utilizzo di strumenti digitali); il seguente elaborato finale si pone l’obiettivo di analizzare la frontiera turistica delle vacanze studio dell’INPS “Estate INPSieme Estero”. I figli dei dipendenti pubblici, frequentanti le scuole superiori, attraverso un bando di concorso e un contributo dell’INPS, hanno la possibilità di trascorrere una vacanza all’estero durante il periodo estivo e della durata di 15 giorni. L’organizzazione di tali soggiorni studio è affidata ai tour operator, i quali predispongono dei pacchetti turistici all inclusive coniugando l’apprendimento della lingua straniera alle attività culturali e ricreative. La comunicazione turistica dei tour operator, soprattutto digitale, si rivela la carta vincente verso la fidelizzazione del cliente. Per rendere il tutto più coinvolgente, è stata condotta un’indagine economico-statistica rivolta ai giovani utenti (14-30 anni) attraverso la compilazione di un questionario anonimo, al fine di valutare il grado di conoscenza e/o partecipazione a questi soggiorni studio all’estero e di analizzare le testimonianze dei partecipanti a supporto delle informazioni trattate precedentemente.
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Huerta, Vásquez Gonzalo Javier. "Hidrogeoquímica de Aguas Subterráneas en la Cuenca del Estero Punitaqui, IV Región." Tesis, Universidad de Chile, 2009. http://www.repositorio.uchile.cl/handle/2250/103322.

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Abstract:
El objetivo del presente estudio es determinar la calidad del agua subterránea de la cuenca del estero Punitaqui, e identificar y cuantificar una posible contaminación por sustancias químicas en las aguas, que afectaría al pueblo homónimo ubicado en la IV Región de Coquimbo. A partir de los análisis químicos del agua subterránea, es posible separarlas en 3 grupos. El primero de ellos incluye gran parte de la zona estudiada, y sus aguas son de composición bicarbonatada y cálcica a calcosódica. El segundo grupo lo constituyen aguas de la zona inmediatamente aguas abajo del tranque de relave de la mina Los Mantos de Punitaqui (Au-Cu), ubicado en el sector de Pueblo Nuevo, cuyas aguas son de composición sulfatada y cálcica, mientras que el último grupo abarca aguas de zonas relativamente cercanas a los principales yacimientos mineros del área de estudio, y son de composición bicarbonatada a sulfatada y cálcica a calcosódica. La dirección general de los flujos subterráneos es hacia el NW, siguiendo el mismo sentido de las aguas superficiales del estero Punitaqui. Los parámetros medidos en terreno indican que cercano a la zona de recarga el agua subterránea posee un pH levemente alcalino (entre 7 y 8) y una baja cantidad de oxígeno disuelto (OD), mientras que aguas abajo las aguas se van acidificando, hasta llegar a un pH cercano a 6, y el ambiente se vuelve oxidante (alto OD). Con respecto a la conductividad eléctrica (CE), en general toda la cuenca posee bajos valores (menor a 1000 µS/cm). Las aguas del sector de Pueblo Nuevo poseen valores altísimos de CE (mayor a 2500 µS/cm), un pH muy alcalino (sobre 8,5) y un ambiente reductor (bajo OD relativo al resto de la cuenca). Estas aguas subterráneas, de composición sulfatada y cálcica, y con una cantidad de sólidos totales disueltos (TDS) que sobrepasan notablemente al resto de las aguas estudiadas, es considerada una zona anómala con respecto a las aguas del área de recarga aguas arriba de ésta, y posee una extensión de tan sólo 2 km. Como la composición principal del acuífero es bicarbonatada y cálcosódica, se infiere que contiene aguas infiltradas recientemente y de circulación local, con poco tiempo de interacción con las rocas circundantes. El origen de la anomalía identificada en las aguas de Pueblo Nuevo no es posible determinarla con certeza con los datos químicos que se tienen, pudiendo tener un origen natural, antrópico, o ambos. Al haber un gran yacimiento de Au, Cu y Hg, es innegable un grado de contaminación natural por exceso de sulfatos, generados por oxidación de la gran cantidad de sulfuros (principalmente pirita) que éste posee, proceso que ha sido acelerado por la exposición al ambiente subaéreo de dichos sulfuros durante el proceso de extracción de mineral, realizado desde tiempos coloniales. El pH alcalino a neutro observado en casi toda el área de estudio es propia de aguas en equilibrio con rocas intrusivas del Batolito Illapel, litología dominante en toda la cuenca. La causa de la alcalinidad de las aguas de Pueblo Nuevo probablemente se deba a la utilización de cal para neutralizar el drenaje ácido producido en los procesos de lixiviación, o bien a la infiltración de las aguas extremadamente alcalinas (sobre 10) usadas en el proceso de flotación, ambos relacionados a la explotación de la mina Los Mantos de Punitaqui. Asimismo, la gran cantidad de sulfatos medidos en esta localidad da cuenta de un medio sólido sumamente oxidado y de una fase líquida muy reducida, evidenciado por las bajas cantidades de oxígeno disuelto medidas en dichas aguas. Estas condiciones de pH y redox ayudarían a los metales pesados a diluirse y presentarse en su especie más reducida, y por ende más peligrosa. Sin embargo, la presencia de estos metales disueltos en las aguas de toda la zona de estudio es prácticamente nula. Cabe señalar que sólo el sector de Pueblo Nuevo presenta algún grado de contaminación según las normas chilenas para agua potable (NCh. 409) y para su uso en riego (NCh. 1333), mientras que el resto de la zona estudiada posee aguas de muy buena calidad para su consumo y su uso en riego. Anexo al objetivo central, este trabajo pretende ser una línea de base para el estudio de las aguas subterráneas de la cuenca del Estero Punitaqui, dada la falta de estudios públicos relacionados a éstas.
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Audagna, Yael Liliana. "Regionalización de lluvias máximas diarias en la provincia de Santiago del Estero." Bachelor's thesis, Universidad Nacional de Córdoba. Facultad de Ciencias Exactas, Físicas y Naturales, 2014. http://hdl.handle.net/11086/1364.

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Abstract:
Práctica Supervisada (IC)--FCEFN-UNC, 2014
Desarrolla herramientas para estimar el valor de la lámina de lluvia para diseño hidrológico en la provincia de Santiago del Estero. Teniendo en cuenta que para predecir esta lámina de lluvia para distintas duraciones, se necesitan registros continuos que se obtienen con pluviografía, y que la misma es escasa espacialmente y deficiente en lo que hace a la extensión de las series históricas, se recurre a la información pluviométrica habitualmente disponible.
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Marrocco, Cristian. "Tradurre la popular music. Il caso di studio Ministri per il mercato estero." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9521/.

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Abstract:
La presente tesi si concentra sulla traduzione musicale, focalizzandosi in particolare sulla traduzione di canzoni popular. L’obiettivo è creare dei testi di arrivo cantabili in lingua inglese a partire da originali del gruppo musicale italiano Ministri, così da rendere esportabile il loro prodotto oltre i confini del mercato discografico nazionale. La struttura della tesi è composta da quattro capitoli e due appendici. Nel primo capitolo si individua la cornice all’interno del quale si muove il caso di studio selezionato e si inserisce l’attività di traduzione. Si analizzano nello specifico alcune caratteristiche essenziali della popular music, i suoi testi, gli attori e gli intermediari coinvolti. Nel secondo capitolo si analizza il caso di studio, passando in rassegna rapidamente la biografia, l’estetica e la modalità di comunicazione del gruppo, per poi approfondirne in maniera particolare una parte della produzione, con speciale enfasi sui testi verbali che vanno a costituire il materiale oggetto di traduzione. Nel terzo capitolo si individua nella teoria dello scopo la base teorica per la metodologia specifica della traduzione di canzoni. Quest’ultima rientra nella traduzione musicale, appartenente alle categorie di traduzione vincolata e multimediale. Nel quarto capitolo viene esposto l’obiettivo della traduzione e la metodologia specifica utilizzata per portarlo a termine, passando poi a un esteso commento delle problematiche traduttive individuate e delle strategie utilizzate per risolverle, apportando alcuni esempi per ogni caso. Infine, nella prima appendice vengono riportati integralmente i testi originali con le relative proposte di traduzione, mentre la seconda contiene un piccolo contributo di Federico Dragogna, chitarrista e principale autore dei Ministri, sotto forma di breve intervista.
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Benessaiah, Karina. "Mangroves, shrimp aquaculture and coastal livelihoods in the Estero Real, Gulf of Fonseca, Nicaragua." Thesis, McGill University, 2008. http://digitool.Library.McGill.CA:80/R/?func=dbin-jump-full&object_id=22012.

Full text
Abstract:
In the Gulf of Fonseca, shared by El Salvador, Honduras and Nicaragua, shrimp farming initiated in the 1980s provided much needed regional economic investments; it also was identified as a main threat to mangrove ecosystems and dependent livelihoods. A dichotomy was drawn, between the shrimp farming industry and coastal people, which does not reflect the diversity of shrimp farming developments ranging from small-scale farmers to large industries. It also fails to assess the multiple dynamic interactions of shrimp aquaculture with other coastal livelihoods. Using an approach which integrates several methodologies and scales, this research leads to a deeper and more nuanced understanding of the relationship between environmental change, coastal livelihoods and small-scale shrimp farming development, using the community of Puerto Morazán, in the Estero Real as a case study. The various methodologies integrated include remote-sensing, GIS mapping, household surveys, and participant observation. The study shows first, that aquaculture encroached primarily on salt and mud flats; however the activity led to significant indirect changes in mangrove plant communities. Second, in the community, small-scale shrimp producers were found to be better off in terms of incomes, assets and livelihood opportunities. This was especially evident in the case of seasonal lagoon fisheries where access is ultimately controlled by a local elite formed by small-scale shrimp producers. Third, aquaculture brought wealth to the community but also lead to a privatization of former estuary commons and the consolidation of social inequality among community members. At the regional scale, small scale shrimp producers were found to be increasingly vulnerable to market and natural disturbances, thus raising concern over the long term impacts of this privatization. This thesis greatly advances the debate regarding shrimp aquaculture, rural development and mangrove ecosystems by illustrating the
L'aquaculture de crevette fut initiée dans les années quatre-vingts dans le Golfe de Fonseca situé entre le Salvador, l'Honduras et le Nicaragua, attirant des investissements économiques d'une part mais posant une menace pour les écosystèmes de palétuviers et les activités économiques qui en dépendent d'autre part. Une dichotomie entre l'industrie de crevette et les populations locales fut établie, ne reflétant pas cependant la diversité de développements d'aquaculture existant dans la région – entre petites coopératives et grands complexes industriels. De plus, les diverses interactions entre l'aquaculture et les autres activités côtières ne sont pas analysées. Cette recherche mène, à travers l'intégration de plusieurs méthodologies et échelles d'analyse, à une compréhension plus nuancée des relations entre changements environnementaux, activités côtières et développement local d'aquaculture, utilisant la communauté de Puerto Morazán comme étude de cas. Les différentes méthodologies intègrent des analyses d'images satellitaires, de la cartographie SIG, des enquêtes statistiques de foyers et une participation directe dans la communauté de choix. L'étude démontre d'abord que l'aquaculture de crevettes affecte, directement, principalement les plages salines, générant cependant des changements indirects important dans l'écosystème côtier de palétuviers. Au niveau de la communauté, l'étude indique que les acteurs impliqués dans l'aquaculture de crevette sont plus avantagés en termes de revenus, capitaux et opportunités de vie. L'exemple de l'utilisation des lagunes saisonnières démontre ce point, étant donné que l'accès à ces sites de pêches privilégiés est contrôlé par une élite formée par les aquaculteurs de crevette locaux. Troisièmement, l'aquaculture a attiré des bénéfices économiques pour la communauté mais a aussi mené à une privatisation de zones côtières anciennement ouvertes
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Acuña, Eduardo. "Tradición intelectual, discurso e identidad en el quichua de Santiago del Estero, 1942-1965." reponame:Repositório Institucional da UNILA, 2016. http://dspace.unila.edu.br/123456789/608.

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Abstract:
Dissertação apresentada ao Programa de Pós-Graduação Interdisciplinar em Estudos Latino-Americanos da Universidade Federal da Integração Latino-Americana, como requisito parcial à obtenção do título de Mestre em Estudos Latino-Americanos. Orientador: Prof. Giane Da Silva Mariano Lessa.
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CAPES
Na província argentina de Santiago del Estero, durante os anos de 1942 e 1965, uma série de publicações sobre a língua Quechua local feita por pesquisadores e intelectuais locais fornecem novas interpretações históricas, identitarias e culturais juntamente com a sistematização do estudo científico desta língua. Localizadas dentro de campos de produção simbólica em tensão com hegemonias discursivas e práticas sociais que desafiam suas especulações, as produções revelam agendas ideológicas diferenciadas e lutas pelo domínio do controle discursivo para esta língua. Por outro lado, a interpelação ideológica que o conjunto das argumentações pressupõe no debate cultural e científico local desafia os limites do discutível desta língua. O objetivo desta pesquisa é reconstruir em perspectiva histórica a consolidação de uma tradição intelectual sobre o Quéchua de Santiago del Estero objetivada em diversas publicações durante meados do século XX. Por via de uma análise histórica do discurso, a pesquisa aborda os mecanismos pelos quais os diferentes discursos recriam suas estratégias argumentativas e narrativas, sinalizando assim, as complexas relações com práticas sociais, culturais e políticas locais.
En la provincia argentina de Santiago del Estero, entre los años 1942 y 1965, una serie de publicaciones de investigadores e intelectuales locales proporciona nuevas interpretaciones históricas, culturales e identitarias para el quichua santiagueño al tiempo que sistematizan su estudio científico. Situadas al interior de campos de producción simbólica en tensión con hegemonías discursivas y prácticas sociales desafiantes a sus especulaciones, las publicaciones dan cuenta de agendas ideológicas diferenciadas y de disputas por dominancia en el control del discurso sobre esta lengua. Por otro lado, la interpelación ideológica que supone la tematización del quichua en el debate cultural y científico local desafía los límites de lo discutible sobre esta lengua. El objetivo de este trabajo es reconstruir en perspectiva histórica la consolidación de una tradición intelectual sobre el quichua santiagueño objetivada en diversas publicaciones a mediados del siglo XX. Por medio de un análisis histórico del discurso, esta investigación aborda los mecanismos a través de los cuales los diferentes discursos sobre esta lengua reelaboran sus estrategias argumentativas y narrativas, señalizando de esta forma las complejas relaciones que mantienen con prácticas sociales, culturales y políticas locales.
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Reyes, Olga Regina Copolo. "A casa colonial: leitura sócio-espacial de El loco estero de Alberto Blest Gana." Universidade de São Paulo, 2010. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/8/8145/tde-28042010-122414/.

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Abstract:
Este trabalho inicia-se com a apresentação do autor, sua importância literária e seu contexto histórico. O capítulo seguinte destina-se observar a estrutura espacial interna da casa ficcional considerada tipicamente chilena, isto é, elenca as partes constitutivas deste ambiente doméstico, não somente descritas, mas também entranhadas no enredo do romance. No primeiro sub-capítulo, há uma breve análise do título que apresenta as bases teóricas do trabalho e os sub-capítulos seguintes, irão se detendo, em um ambiente da casa, cada um, com o objetivo de analisar questões políticas, históricas e sociais. Finalmente, observaremos os espaços externos à casa, trabalhados de forma descritiva ou através da narração. Os subcapítulos serão dedicados às cenas em que é possível localizar, de modo total ou parcial, panoramas da cidade, como por exemplo, a disputa de pipas ou as descrições do narrador da Alameda principal; os bairros e as ruas já existentes, suas características, construções e costumes.
To begin with, the first chapter of this dissertation aims to present the author, his social and historical context. In the second chapter, we intend to organize the spatial structure of the fictional house, considered typically Chilean, that is, we intend to list the constitutive parts of its domestic environment that is not only described, but pierced in the plot of the romance. In the first subchapter, there is a short analysis of the title that presents the theoretical basis of this work. Each following subchapter will focus in the environments of the house, in order to understand some of the main political, historical and social issues implied within it. Finally, we will observe the external spaces of the house, which are conceived in a descriptive or a narrative way. The subchapters will be dedicated to the scenes where there is a possibility of a partial or a substantial panorama of the city. The kites contest, the narrators description of some of the main avenues, the neighborhoods and streets that already existed in those days. Their old shapes, buildings and habits, will be on the spot.
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Castello, Inostroza Vincenzo. "Parque fluvial estero Marga Marga : la puesta en valor del estero Marga Marga como patrimonio urbano paisajístico de Viña del Mar; un ejemplo local de revitalización de frentes de agua como problemática social." Tesis, Universidad de Chile, 2012. http://www.repositorio.uchile.cl/handle/2250/112560.

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Abstract:
Arquitecto
Es posible resumir la naturaleza del problema a asumir por el proyecto como el deterioro de las relaciones establecidas entre una ciudad con su frente de agua inmediato. Este comportamiento urbano en un contexto territorial a nivel nacional, en donde el borde costero es una constante a lo largo del país es particularmente destacable y contradictorio. Se define la necesidad de generar un proyecto de revitalización del Estero Marga Marga, que a partir de un tratamiento alternativo a las iniciativas actuales, logre establecer una revitalización del entorno urbano inmediato afectado, bajo una propuesta urbana de mediana escala, arquitectónica y paisajística.
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COLLA', RUVOLO Tobia. "Organizzazioni finanziarie internazionali, gestione delle crisi del debito sovrano estero e rispetto dei diritti umani." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2021. http://hdl.handle.net/11695/105840.

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Abstract:
Oggetto e scopo del presente scritto è quello di approfondire alcune tematiche legate alla sostenibilità sociale del debito sovrano estero degli Stati e alle criticità dei programmi d’intervento a sostegno degli Stati in difficoltà. I finanziamenti agli Stati in difficoltà, provenienti tanto dalle organizzazioni internazionali finanziarie come il Fondo Monetario Internazionale o (in determinati casi) la Banca Mondiale, quanto da altri Stati (nell’ambito di riunioni informali come i vertici economici o, relativamente alla ristrutturazione del debito, i Club di Parigi e di Londra), infatti, sono subordinati all’applicazione di misure di condizionalità che, in particolar modo in occasione della crisi del 2008-2010, sono state improntate all’austerità. L’applicazione di tali misure ha causato un’eccessiva compressione e, in alcuni casi, a una violazione di taluni diritti riconosciuti agli individui dai principali trattati internazionali in materia di diritti umani. Gli organi di controllo sui diritti umani, determinate organizzazioni internazionali, nonché alcune corti costituzionali degli Stati beneficiari dei prestiti, hanno segnalato tale problematicità, rivelando come le politiche di condizionalità, non solo di fatto non abbiano risolto le crisi del debito sovrano se non in maniera temporanea, ma abbiano anche fatto abbassare gli standard di tutela dei diritti degli individui delle popolazioni coinvolte oltre i limiti consentiti dall’ordinamento internazionale e da taluni ordinamenti interni. Ciò ha portato la Comunità internazionale a chiedersi se fosse ipotizzabile configurare una responsabilità delle organizzazioni internazionali che, in occasione delle crisi del debito sovrano estero degli Stati, impongono a questi ultimi, per beneficiare dei prestiti, condizioni basate su politiche di austerity destinate a comprimere gli standard di tutela dei diritti degli individui. Tale valutazione va fatta anche alla luce del fatto che, sebbene uno Stato possa porre in essere misure regressive di tutela dei diritti umani, nella misura in cui essi siano finanziariamente condizionati, esso comunque è tenuto a garantire un minimum core standard (uno standard minimo di tutela), individuato dalla dottrina internazionalistica come limite invalicabile nella tutela dei diritti umani. Ulteriore obiettivo del presente scritto, pertanto, è quello di analizzare il regime di responsabilità delle organizzazioni economiche internazionali per le violazioni dei diritti umani conseguenti all’applicazione delle misure di austerità, sia alla luce dei Draft Articles on the Responsibility of International Organizations del 2011, nonché della giurisprudenza internazionale e interna in materia, per poi verificare in concreto i possibili rimedi (internazionali e interni) esperibili dallo Stato debitore e dagli individui. Se per le istituzioni dell’Unione europea tale aspetto appare più di semplice risoluzione grazie alla presenza di organi giurisdizionali interni all’organizzazione stessa, per le altre organizzazioni internazionali, la questione appare più complicata, a causa delle incertezze legate ai rimedi giurisdizionali internazionali e per le problematiche legate all’immunità delle organizzazioni internazionali dalla giurisdizione civile che, sebbene la dottrina sia ancora divisa al riguardo, costituiscono un potenziale impedimento alla tutela giurisdizionale dei diritti degli individui innanzi a una corte interna.
The object and the scope of the present work is to investigate some issues relating to the social sustainability of State sovereign debt and some weaknesses of the intervention programs to help the States in difficulties. Such loans, from both international financial organizations such as the International Monetary Fund or (in some cases) the World Bank, and other States (within the framework of informal meetings such as economic summits or, with respect to debt restructuring, the Paris and London clubs), are subject to the application of conditionality measures that, especially during the crisis of 2008-2010, have been characterised by austerity. The application of such measures has provoked a huge compression, and in some cases a violation, of certain human rights recognised by the main international treaties about human rights. Human rights monitoring bodies, some international organizations and some constitutional courts of the borrowed States have reported this problem, revealing how conditionality policies have not solved the crisis (if not temporarily) and have caused a lowering of the human rights standards beyond the limits allowed by international and domestic law. The International community, therefore, has questioned whether is configurable the responsibility of the international organizations that, during the sovereign debt crises, impose to the borrowing States, in order to get the loans, conditionality based on austerity measures destined to reduce human rights standards. In making this assessment, it is important to consider that, even if a State can impose regressive measures in the protection of human rights, when they are economically conditioned, it has to guarantee a minimum core standard identified by the international doctrine as insurmountable limit in human rights protection. Further scope of the present work is to analyse the responsibility regime of international financial organizations for the violations of human rights, on the basis of the Draft Articles on the Responsibility of International Organizations of 2011 and the international and domestic case law on the matter, to verify the international and domestic remedies available for the borrowing State and the individuals. If for the European Union institutions, such aspect is quite simple thanks to the presence within the organization of jurisdictional bodies, for other international organizations this matter is more complicated because of the uncertainties relating to international remedies and because of is still controversial in doctrine the international organizations immunity from domestic courts. This could be a potential obstacle to the judicial protection of individuals before a domestic court.
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Cappello, Susanna <1992&gt. "La crisi del debito estero degli anni '80 in America Latina tra storia e cronaca." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13517.

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Abstract:
La tesi prevede un confronto fra la storia "classica" della crisi del debito estero in America Latina negli anni '80 con la cronaca degli eventi secondo la stampa locale dell'epoca. L'ottica adottata dall'analisi consiste nell'evidenziare il ruolo del linguaggio utilizzato per descrivere un evento come significativo nella percezione dello stesso. L'obiettivo dell'elaborato è verificare se e in che misura si possa parlare di "crisi del debito".
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Yadon, Zaida Estela. "Risk factors for American Cutaneous Leishmaniasis in Santiago del Estero, Argentina : a retrospective case-control study." Thesis, London School of Hygiene and Tropical Medicine (University of London), 1996. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.244042.

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Agüero, Eugenia María. "Lineamientos para una gestión integral de residuos sólidos urbanos en la ciudad de Frías, Santiago del Estero." Bachelor's thesis, Universidad Nacional de Córdoba. Facultad de Ciencias Exactas, Físicas y Naturales, 2014. http://hdl.handle.net/11086/1543.

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Abstract:
Proyecto Integrador (II)--FCEFN-UNC, 2014
Desarrolla un plan de gestión integral de residuos sólidos urbanos en la ciudad de Frías, Santiago del Estero, que conduzca a un adecuado manejo de los residuos sólidos, con el fin de reducir la cantidad enviada a disposición final, mejorar la calidad de vida de la población, reducir el impacto ambiental, y mejorar la imagen de la ciudad.
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Mansilla, Maira. "Factores facilitadores y obstaculizadores en el logro de los objetivos establecidos por el modelo maternidad segura y centrada en la familia: Hospital Regional "Dr. Ramón Carrillo." Santiago del Estero. Abril - Mayo 2014." Master's thesis, Mansilla M. Factores facilitadores y obstaculizadores en el logro de los objetivos establecidos por el modelo maternidad segura y centrada en la familia: Hospital Regional “Dr. Ramón Carrillo.” Santiago del Estero. Abril - Mayo 2014 [Internet]. Universidad Nacional de Córdoba; 2019 [citado el 10 de marzo de 2020]. Disponible en: https://rdu.unc.edu.ar/handle/11086/14993, 2019. http://hdl.handle.net/11086/14993.

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Abstract:
Tesis - Maestría en Salud Materno Infantil - Universidad Nacional de Córdoba. Facultad de Ciencias Médicas. Secretaria de Graduados en Ciencias de la Salud, 2015.
Objetivo Explorar los factores facilitadores y obstaculizadores en el logro de los objetivos establecidos por el modelo Maternidad Segura y Centrada en la Familia en el Hospital Regional “Dr. Ramón Carrillo” de Santiago del Estero, 2014. Material y Método Es un estudio exploratorio, descriptivo de tipo cuali-cuantitativo, corte transversal. Se consideraron dos poblaciones: a) toda mujer puérpera (recién parida) internada en el servicio de internación conjunta madre-hijo o que tenga internado en la unidad de cuidados intensivos neonatal a su hijo. b) y el equipo de salud de neonatología y obstetricia (médicos, enfermeros, obstétricas, administrativos, personal de maestranza y seguridad). Para recolectar los datos se utilizará una entrevista a las madres y al equipo de salud utilizando como instrumento un cuestionario. Conclusiones Factores facilitadores: - Accesibilidad para la asistencia al control prenatal. - Satisfacción en el trato digno y respetuoso, comunicación y el interés del equipo de salud hacia la paciente. - Las mujeres manifiestan en general tener conocimiento de sus derechos: trato amble y respetuoso, acompañamiento en la sala de parto, espera en una sala confortable y de la residencia de madres. - Incorporación del recurso humano. – La factibilidad de aplicación del modelo MSCF es el interés de conocer y aplicar dicho modelo. - Una percepción de crecimiento en relación con la nueva planta física Factores obstaculizadores: - Insatisfacción por no estar acompañada durante el parto y por el tiempo de espera durante su control prenatal. – Las mujeres desconoce el derecho del ingreso irrestricto en neonatología y el de elegir la posición que más le guste durante el parto. - No son motivadas por el equipo de salud en el acompañamiento en la sala de parto y el ingreso irrestricto en neonatología. - Una cantidad importante del personal tienen un nivel de formación de auxiliar y una situación de revista como beca y contrato de locación. - Insatisfacción en lo que respecta a la remuneración, la mejora continua del aprendizaje, el compromiso, el trabajo en equipo, el clima organizacional y las relaciones humanas. – Déficit en el conocimiento del significado e importancia de MSCF y poca participación hacia la transformación a MSCF debido a la falta de capacitación. - La percepción del equipo de salud del servicio en lo que respecta al recurso humano, insumos, equipamiento y organización del servicio es inadecuada. Sugerencias: Profundizar la capacitación sobre el modelo MSCF.
Objective Exploring the facilitators and hindering factors in achieving the objectives established by the model Safe Motherhood and Family Centered in the Regional Hospital "Dr. Ramón Carrillo" of Santiago del Estero, 2014. Material and Methods This is an exploratory, descriptive study of qualitative and quantitative, cross-sectional. Two population were considered a) all puerperal woman (new mother) admitted to the service of mother-infant rooming or has admitted to the neonatal intensive care unit to his son, and b) and health teams neonatology and obstetrics (doctors, nurses, midwives, administrative, petty officers and security). To collect the data were used to interview mothers and the health team using a questionnaire as a tool. Conclusions Enabling factors: - Accessibility to prenatal care. – Satisfaction dignified treatment and respectful treatment, communication and the interest of the health team to the patient. - Women generally say they have knowledge of their rights: friendly service and respectful treatment, support in the delivery room, waiting in a comfortable room and the residence of mothers. - Incorporation of human resource. - The feasibility of applying the model MSCF is the interest to know and apply that model. - A perception of growth in relation to the new physical plant of the service. Hindering factors: - Dissatisfaction for not being accompanied during childbirth and the waiting time for prenatal care. – Women unknow the right of unrestricted income in neonatology and choose the position that you prefer during labor. - They are not motivated by the health team in the accompaniment in the delivery room and neonatal unrestricted income. - A significant number of staff has a level of training of auxiliary and standing magazine as scholarship and lease. - Dissatisfaction with respect to remuneration, in the continuous improvement of learning, commitment, teamwork, organizational climate and human relationships. - A deficit in the knowledge of the meaning and importance of MSCF and low participation to the transformation MSCF due to lack of training. - The health team's perception of the service in terms of human resources, supplies, equipment and service organization is inadequate. Tips: Training Workshops MSCF model.
2021-05-10
Fil: Mansilla, Maira. Santiago del Estero, Hospital Regional Doctor Ramón Carrillo; Argentina.
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Marsik, Matthew P. "Simulation of flooding responses to land cover change in the Quebrada Estero watershed in San Ram'on, alajuela, Costa Rica." [Gainesville, Fla.]: University of Florida, 2003. http://purl.fcla.edu/fcla/etd/UFE0000743.

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Cardenas, Calle Maritza Cecilia. "The community structure of benthic macroinvertebrates in the inner branches of Estero Salado estuary and Guayas river in Ecuador." Thesis, Heriot-Watt University, 2017. http://hdl.handle.net/10399/3385.

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Abstract:
Estuarine ecosystems and watersheds have suffered significant changes in its structure and functioning due to human activities as pollution generated by discharges of domestic and industrial wastewater. This study was conducted on water and sediments samples from the basin of Guayas River and the inner branches of Estero Salado (ES) in Guayaquil city, Ecuador during the period 2007 to 2012 in different phases. In this research were evaluated the relationship between several organic and inorganic pollutants as Total Petroleum Hydrocarbon (TPH), most toxic heavy metals (Pb, Hg. And Cd) and environmental parameters that may influence the invertebrate community structure in Protected and Urban Areas in superficial sediments of branches of Estero Salado. This survey contributes to knowledge of variation of polluted agentsover space and time in estuarine sediments. To determine firstthe composition, abundance and diversity of macroinvertebrates in 43 water bodies in the Guayas province and evaluate thewater quality by use the bioticindex as(BMWP /Col).To determine changes in the macrobenthic community before and during the bioremediation process in sediments polluted by hydrocarbon in ES.To assess the feasibility of recolonization of benthic macroinvertebrates in artificial substrate on polluted areas in inner branches of ES. The main results showed that 72% of sites surveyed in the Guayas Basin are very polluted by organic matter, four different assemblages were detected in the subwatershed, 84 genera were identified, the most abundance species was Melanoides cf tuberculata, this and other exotic species were registered such as Pomacea canaliculata and Corbicula cf fluminea. The highest diversity occurred in Bucay, El Triunfo, Simon Bolívar and Chongón counties, places being near of foothills of Coordillera Occidental de Los Andes and Chongón Colonche. The community structure of benthic macroinvertebrates in inner branches of Estero Salado is different along the time and space, the results of this research suggest a significant change in biotic ensemble in Urban Areas where decrease the diversity of native macroinvertebrates and proliferate opportunistic species have replaced characteristic species due to the physical and chemical alteration of the water column and sediment being some of the variables that significantly influence in this change were low salinities (0 psu), decrease of dissolved oxygen concentration (0 mg/L), high level of Total Petroleum Hydrocarbons (145872.7 mg/kg) and heavy metals especially lead (66.54 mg/Kg). This project aimed to develop restoration techniques as bioremediation of hydrocarbon sediment and determined that use of native bacterial consortia of ES did not affect macrobenthic communities and could be an efficient technique if there is removal of pressures and imposed on this habitat. Artificial substrate can increase the native bivalve populations in polluted area in ES.The results of this research have implications for management strategies, conservation and ecological restoration. Besides showed the role the Protected Area as Reserva de Producción Faunística Manglares El Salado as nucleus area in the conservation of few fragments of this emblematic estuarine ecosystem in Ecuador.
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Deppner, Mariel Estrada. "Estero de Provisor: Revitalization of a City Through Water. A Thermal Bathhouse on the Pasig River of Manila, Philippines." Thesis, Virginia Tech, 2014. http://hdl.handle.net/10919/50659.

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Abstract:
"Ang hindi marunong lumingon sa pinanggalingan ay hindi makararating sa paroroonan." One of innumerable Filipino proverbs meaning bluntly, if you don't know how to look back to where you came from, you will not reach your destination. While the city of Manila, Philippines cannot be summed into one simple phrase; its creation of history can be traced back to the city's lifeline, the Pasig River. Under Spaniard rule during the sixteenth century, Manila was known as the, "Pearl of the Orient," being the jewel of Spain's empire in the Pacific. Before the mass urbanization of Manila, the Pasig River was the main connection to the rest of Asia and further into the rest of the world. The Pasig River was the city's center of economic activity; it was Manila's lifeline.
Master of Architecture
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Baggio, Andrea <1984&gt. "Il commercio estero degli USA: un modello econometrico per lo studio del volume delle esportazione nel periodo 1986-2011." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1945.

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Abstract:
Negli ultimi anni si è registrato un crescente interesse verso lo studio dei flussi commerciali internazionali per effetto delL'instabile contesto economico odierno. In particolare una delle principali grandezzE economica osservate è la bilancia commerciale di uno stato, elemento rilevante della la bilancia dei pagamenti per conoscere la posizione di un'economia rispetto ai propri partner. Lo scopo dell'analisi proposta è quello di ottenere una stima dell'equazione delle esportazioni di un paese, analizzando le equazioni che descrivono i rapporti del paese rispetto ai suoi maggiori partner commerciali. L'analisi è stata svolta per gli Stati Uniti, considerando non solo la totalità delle esportazioni, ma anche le singole equazioni relative ai maggiori partner commerciali (Canada, Messico, Giappone, Germania e Gran Bretagna), considerando come variabili indipendenti la domanda estera dei beni del paese esportatore e la competitività di prezzo dello stesso. I dati utilizzati per l'analisi sono stati estratti da numerosi database, con copertura temporale dal 1986 ad oggi, e frequenza trimestrale. La metodologia statistica applicata tiene conto della non stazionarietà delle serie storiche economiche, caratteristica che invalida la tradizionale inferenza statistica.
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Nasso, Ilario <1986&gt. "Il potere estero e militare del Presidente della Repubblica: gli antecedenti storici, il modello costituzionale e la recente prassi repubblicana." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8684/1/Tesi%20di%20dottorato%20integrale%20e%20definitiva.pdf.

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Abstract:
La presente tesi afferma come il Capo dello Stato – pur formalmente estraneo al circuito dell’indirizzo politico coinvolgente Parlamento e Governo – non sia un mero osservatore esterno della dialettica politica, chiamato a scongiurare il rischio del travalicamento di competenze e procedure, ma eserciti attribuzioni idonee ad influire – dall'interno – sulle decisioni politiche assunte dai poteri Esecutivo e Legislativo: quanto sopra, anche nella materia degli esteri e della difesa, soprattutto rammentando alcuni accadimenti occorsi nell'esperienza istituzionale più recente. Essa si fonda tanto sull’argomentum a contrario dell’esistenza, in Costituzione, di un solo potere considerabile autenticamente neutro – la magistratura – quanto sulla disamina delle disposizioni positive che delineano un Capo dello Stato eletto, rappresentativo, e interlocutore necessario di ciascuno dei restanti e tradizionali poteri dello Stato, avente un ruolo non di rado cruciale, anche in corrispondenza dei momenti nevralgici per la vita istituzionale della Repubblica.
The present thesis argues that the Head of State - although formally extraneous to the circuit of the political implications involving Parliament and Government - is not a mere external observer of political dialectics, called to avert the risk of overcoming competences and procedures. As a matter of e influences - from inside - the political decisions taken by the Executive and Legislative powers: the above, also in the matter of foreign affairs and defense, especially considering some events that occurred in the most recent experience. In the Author's opinion, there's only one genuinely neutral constitutional power: the Judiciary. The Italian Constitution outlines an elected and representative Head of State, to be considered as a necessary interlocutor of the remaining traditional powers of the State. The President plays an often decisive role, particularly at the crucial institutional moments of the Republic.
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Muñoz, Muñoz Antonio Andrés. "Metodología para evaluar la amenaza de flujos de detritos utilizando un análisis jerárquico de procesos y el software RAMMS, con aplicación en la cuenca del estero San Alfonso, Región Metropolitana." Tesis, Universidad de Chile, 2018. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/152982.

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Abstract:
Geólogo
En los últimos años, diversas zonas del mundo han sufrido grandes pérdidas al ser alcanzadas por inundaciones y aluviones (flujos de detritos), por lo que desarrollar estudios relacionados a estos fenómenos se ha transformado en una necesidad. Para abordar esta problemática, en este estudio se desarrolla una metodología determinística para evaluar la amenaza de flujos de detritos, la cual contempla dos etapas con sus respectivas aplicaciones en la cuenca del estero San Alfonso, afluente del río Maipo de la Región Metropolitana. La primera consiste en una metodología orientada a evaluar la susceptibilidad de flujos de detritos mediante la ponderación de factores condicionantes con el uso de Sistemas de Información Geográfica (SIG) y la implementación de un análisis jerárquico de procesos (AHP). Los resultados muestran que el AHP permitió realizar un análisis comparativo entre propiedades que no tienen una escala de medición entre sí, bajo tres principios fundamentales: la construcción de jerarquías, el establecimiento de prioridades y la consistencia lógica. Además, esta metodología es aplicable a nivel de cuencas en cualquier ambiente geológico y escala de trabajo. La segunda etapa consiste en una metodología para evaluar la amenaza de flujos de detritos. Como criterios para zonificar en grados de amenaza se incorporan morfologías (abanico y vías aluviales) y áreas de alcance de flujos (conocidos y posibles), en base a la clasificación de tamaño de flujos de detritos de Jakob (2005), agregando como hipótesis que, a mayor volumen de flujo, menor probabilidad de ocurrencia y, por tanto, menor grado de amenaza. Los posibles flujos se simulan con el programa RAMMS-debris flow v.1.6 y sus áreas de generación se definen en base a una evaluación de susceptibilidad de flujos de detritos. Los parámetros de resistencia de las simulaciones se obtienen a partir del retroanálisis de un evento conocido, cuyos datos de entrada se calculan mediante la metodología para estimar parámetros físicos de un flujo de detritos mediante trabajo en terreno y de gabinete (MPF), propuesta en este estudio. De los resultados finales, se desprende que la cuenca del estero San Alfonso presenta zonas de alta, media y baja susceptibilidad de flujos de detritos, siendo la subcuenca NE aquella con mayor inestabilidad. Además, muestra grados de amenaza de este tipo de remoción en masa: muy alto, alto, medio y bajo; siendo los eventos de Clase III, como el ocurrido el 21 de enero de 2013, los de mayor amenaza. Los mapas elaborados para esta cuenca son válidos a una escala 1:20.000.
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Melikhova, Alina. "Strategie di accesso al mercato estero per le piccole e medie imprese vitivinicole italiane: caso studio dell'azienda Luigi Tacchino in Russia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
La seguente tesi presenta la situazione dell’export nel mercato vitivinicolo internazionale focalizzando l’analisi sulle potenzialità delle piccole medie imprese italiane, le varie possibili strategie di internazionalizzazione da intraprendere, i principali competitors e mercati e le norme giuridiche a cui prestare attenzione. L’analisi teorica iniziale delinea i vantaggi unici di cui godono le imprese italiane, ad esempio il Country of Origin effect, e le possibili strategie da seguire per penetrare i mercati internazionali. In seguito, vengono definiti i mercati più interessanti per le imprese italiane potenziali entranti attraverso lo studio di macro-dati riguardanti il settore del vino. L’analisi delle quantità prodotte per Paese e nel mondo presenta un preoccupante declino nella produzione di bottiglie l’anno. L’analisi dei principali paesi esportatori mondiali, invece, mostra l’ottima posizione raggiunta dall’Italia negli ultimi anni dovuta alla crescita delle esportazioni di tutte le tipologie di vino ed ad un crescente brand awareness dei prodotti italiani all’estero. In questo lavoro è presente un caso studio riferito a un azienda vitivinicola: Azienda Tacchino del Monferrato che ha come obbiettivo quello di svilupparsi sul mercato russo. Nel presente lavoro saranno analizzati gli strumenti e le strategie che un azienda dispone per potersi insediare su un nuovo mercato con un bene o un servizio.
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Galimany, Skupham Jacqueline Lorna. "Patrones de parentesco y residencia mediante DNA antiguo en el uso mortuorio de la cueva Estero Sur, Archipiélago de los Chonos." Tesis, Universidad de Chile, 2015. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/136512.

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Abstract:
Antropóloga Física
El grupo canoero más septentrional del archipiélago patagónico occidental y el primero en extinguirse es conocido etnohistóricamente como Chono. Lo que sabemos de su organización social se basa en observaciones no sistemáticas de la etnia post-contacto y las características y alteración de los contextos mortuorios de cuevas y aleros rocosos solo permiten un mero vistazo a lo que fue este grupo. La reciente validación de la unidad genética de los antiguos habitantes del Archipiélago de los Chonos nos permite plantear nuevas interrogantes. El sitio mortuorio cueva Estero Sur constituye el osario más antiguo (~2000 AP) y numeroso hallado en la zona. La mínima divergencia de sus fechados lo define como un contexto ideal en la búsqueda de patrones de parentesco y residencia. Para ello, se caracterizó los haplotipos de DNA mitocondrial y cromosoma Y de los individuos de la cueva Estero Sur y una muestra control de fechados cercanos hallada en contextos mortuorios de cueva del Archipiélago de los Chonos. La frecuencia, diversidad y distancia genética de los linajes presentes en los individuos de ambos conjuntos indican un patrón probablemente aleatorio de uso mortuorio del sitio, descartando su uso exclusivo por parte de una familia nuclear, un matrilinaje o un patrilinaje. Este patrón concuerda con una depositación mortuoria dispersa, consecuencia de una alta y amplia movilidad
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Jerez, Venegas Daniela Constanza. "Contribución a la Geocronología y Geoquímica de los Intrusivos Estero Yerba Loca y Batolito San Francisco, Cordillera de Chile Central. (33°S)." Tesis, Universidad de Chile, 2007. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/104834.

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Abstract:
La presente investigación estudia los cuerpos Intrusivo Yerba Loca (YL) y Batolito San Francisco (BSF), Región Metropolitana, Chile, con el propósito de aportar nuevos antecedentes petrográficos, geoquímicos y geocronológicos acerca de éstos. Se analizaron muestras provenientes de ambos plutones, sin metasomatismo. Los cuerops ígneos correponden a monzodioritas cuarcíferas, se caracterizan por su contenido mineralógico similar. Se componen principalmente de plagioclasas, cuarzo, anfíbol, biotita y feldespato, con mineralogía accesoria de circón, turmalina y esfeno, y actinolita como mineral de alteración en piroxenos. Se dataron las muestras mediante el método U-Pb en circón. Las muestras datadas entregan dos edades características una alrededor ~15 Ma y otra de ~11 Ma, siendo un cuerpo ígneo intrusivo de edad Mioceno Medio- Tardío. De acuerdo a los datos geoquímicos obtenidos se tienen cuerpos intrusivos de carácter alcalino y metaluminoso, con afinidad calco-alcalina. Presenta un rango de SiO2 comprendido entre 54-62 % en peso y altos contenidos de Al2O3 (~16 -17% en peso) y un moderado contenido de alcalis (~6-8 % en peso). De los patrones de variación de elementos mayoritarios respecto de la sílice se distinguen tendencias lineales de correlación positiva (álcalis totales, K + Na) y negativa (Al, Ti, Fe, Ca, Mg) sin quiebres o inflexiones característIcas. El contenido de elementos traza también varía en función del grado de diferenciación, con una disminución del Sc, V, Ni, Sr y un incremento del Zn, Cr, Th, Zr, Hf y Ba respecto del aumento en la sílice. Las Tierras Raras (REE) muestran un leve enriquecimiento en Tierras Raras livianas (LREE) y un emprobrecimiento en Tierras Raras pesadas (HREE) (Yb < 1,36 ppm), con razones de [La/Yb]= 6,7-9,3, con bajas concentraciones de Nb (5,4 – 8,5 ppm) y ausencia de marcadas anomalías de Eu. Se observa, además, un empobrecimiento de las REE en las rocas más diferenciadas respecto a las menos diferenciadas. Se tienen además datos de isótopos de Hf en circón, los cuales son levemente distintos a los datos de roca total en el grupo más antiguo y son similares a la roca en la muestra más joven. Se reconoce como un solo cuerpo ígneo, que proviene de una fuente mantélica poco contaminada y corresponde al magmatismo en varios pulsos que se emplazó a través de una corteza cada vez más engrosada, que proponen varios autores para esta región. Este cuerpo intrusivo presenta características geoquímicas y petrográficas similares a Cerro Mesón Alto y Plutón La Gloria.
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Prades, Koscina Carlos Felipe. "Petrología y Metamorfismo de las Rocas Basálticas en Isla Capitán Aracena, Isla Carlos III y Estero La Pera, Región de Magallanes, Chile." Tesis, Universidad de Chile, 2008. http://www.repositorio.uchile.cl/handle/2250/104950.

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Abstract:
Geólogo
En el presente trabajo se estudian rocas basálticas de las islas Capitán Aracena y Carlos III, y del estero La Pera. El objetivo es, mediante un estudio petrográfico, geoquímico y de química mineral, responder a la hipótesis que señala que las rocas basálticas de ambas islas formaron parte del piso oceánico de la Cuenca de Rocas Verdes, y que las lavas del Complejo La Pera se correlacionan con las de la Formación Barros Arana. En las islas Capitán Aracena y Carlos III afloran metabasitas almohadilladas intruidas por diques máficos. Estos diques son más abundantes en la parte suroeste de la isla Capitán Aracena (Seno Mónica), en donde afloran rocas con características que indican que corresponden a la unidad de 100% diques (sheeted dykes) y a la unidad de lavas almohadilladas (pillow lavas) de un complejo ofiolítico. Estas metabasitas fueron afectadas por metamorfismo de muy bajo grado y de bajo grado. A diferencia de las demás rocas estudiadas, en las cuales el metamorfismo no obliteró la textura primaria ni produjo foliación, las rocas basálticas que afloran en la parte suroeste de la isla Capitán Aracena (Seno Mónica) presentan una foliación no penetrativa en la cual se midieron orientaciones promedio N76W/53SW. Esta foliación se observa también a escala microscópica junto con la presencia de indicadores cinemáticos de cizalle, indicando que en ellas los minerales secundarios se desarrollaron durante un evento metamórfico deformativo, probablemente superpuesto a un metamorfismo de tipo fondo oceánico, y que contemporáneamente a dicho metamorfismo ocurrió un evento de cizalle. Cabe destacar que en las rocas de ambas islas es común la presencia de sulfuros (principalmente pirita). En cuanto a su geoquímica, según su contenido de SiO2 las rocas de las islas Capitán Aracena y Carlos III corresponden mayoritariamente a basaltos y algunas a andesitas basálticas. En un diagrama Ti v/s Zr presentan un patrón de diferenciación característico de magmas toleíticos, el cual es el mismo que siguen los basaltos de las ofiolitas chilenas. En este mismo diagrama caen en el campo de los OFB (ocean-floor basalts), mientras que en diagramas de discriminación tectónica caen en el campo de los MORB (mid ocean ridge basalts). Además, presentan patrones de Tierras Raras bastante planos, pero con razones (La/Yb)N>1, y en un diagrama multi-elemento se observan enriquecidas en los elementos más incompatibles con respecto a N-MORB, características similares a las que presentan las rocas pertenecientes al complejo ofiolítico Sarmiento. Con respecto a las lavas del Complejo La Pera, fue estudiada una muestra de ellas, en la cual el metamorfismo no produjo foliación ni obliteró la textura ígnea. La asociación mineralógica que presenta esta roca indica que fue sometida a condiciones de presión y temperatura correspondientes a la facies ceolita. Los minerales primarios observados en ella son clinopiroxeno, anfíbola y apatita. En cuanto a su geoquímica, según su contenido de SiO2 fue clasificada como andesita basáltica, y según su contenido de K2O y razones K2O/Na2O>2, como shoshonita y como roca ultrapotásica, respectivamente. Además, presenta nefelina normativa y en un diagrama TAS (total alcalis silica) cae en el campo de las rocas alcalinas. Estas características son muy similares a las que han sido descritas para las absaroquitas (miembro máfico de la serie shoshonítica) de la Formación Barros Arana, en las cuales el metamorfismo no obliteró la textura primaria ni produjo foliación y corresponden también al muy bajo grado. Estas también presentan clinopiroxeno, anfíbola y apatita como minerales primarios, nefelina normativa y caen en el campo de las rocas alcalinas en un diagrama TAS. Sumado a lo anterior el patrón que muestra la lava del Complejo La Pera en un diagrama multi-elemento y en uno de Tierras Raras es prácticamente el mismo que el que presentan las absaroquitas de la Formación Barros Arana. Todas las características mencionadas concuerdan con las observaciones y los datos obtenidos por otros autores (estratigráficas, edades, etc.) y permiten corroborar la hipótesis evaluada, confirmando que las rocas basálticas de las islas Capitán Aracena y Carlos III formaron parte del piso oceánico máfico de la Cuenca de Rocas Verdes, y que las lavas del Complejo La Pera se correlacionan con las de la Formación Barros Arana, las cuales habrían formado parte de un evento volcánico ocurrido en el Albiano. Además, se propone una división para las Rocas Verdes en tres complejos ofiolíticos: Complejo Sarmiento, Complejo Capitán Aracena y Complejo Tortuga. Finalmente, se hace una evaluación de los modelos tectónicos existentes para explicar el origen de las rocas estudiadas, y se propone un modelo que sugiere que las rocas basálticas del Complejo La Pera y de la Formación Barros Arana, se generaron en un régimen de extensión por flexura en el margen oriental de la Cuenca de Rocas Verdes durante su cierre, por bajos porcentajes de fusión parcial de un manto metasomatizado, cuyo metasomatismo habría sido producto de una subducción dirigida hacia el este.
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Frontera, Ana Laura. "Verificación de modelos y cargas, y diseño de fundaciones para nuevos parámetros de suelo en edificios de la estación transformadora Santiago del Estero." Bachelor's thesis, Universidad Nacional de Córdoba. Facultad de Ciencias Exactas, Físicas y Naturales, 2014. http://hdl.handle.net/11086/1243.

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Abstract:
Práctica Supervisada (IC)--FCEFN-UNC, 2014
Refiere al tendido de una línea de extra alta tensión de 500 kv de 90 km de longitud y la construcción de dos nuevas estaciones transformadoras: "Estación transformadora Lavalle 500 kv y "Estación transformadora Santiago del Estero 500/132/33 kv"
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Villalón, Núñez Jessica. "Agua, paisaje, territorio y sociedad: una aproximación desde el patrimonio hidráulico campesino, caso Cuenca Baja del Cachapoal y Cuenca Baja del Estero Nilahue." Tesis, Universidad de Chile, 2016. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/141367.

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Abstract:
Memoria para optar al título de Geógrafo
Ciertas comunidades rurales han desarrollado históricamente diversos artefactos, técnicas y sistemas hidráulicos para optimizar el uso del agua, buscando así mejorar las condiciones predefinidas por el territorio. Algunos de aquellos artefactos que se han transformado en un patrimonio hidráulico campesino son las azudas o ruedas de agua, los molinos y las salinas, bienes que simbolizan los procesos históricos que se han sucedido en las comunidades, la adaptación de estas al espacio geográfico, el desarrollo de las actividades económicas y sus consecuentes transformaciones ligadas a la calidad y cantidad de agua con la que disponían. Son también paisajes simbólicos, que se traducen como un factor de identidad, artefactos hidráulicos que han generado un sentimiento de pertenencia en los pobladores que ven en ellos un reflejo de su historia y están cargados de anécdotas y recuerdos que son parte de la memoria de los lugareños. En Chile existen paisajes de agua asociados a aquellos artefactos hidráulicos, como es el caso de las azudas o las ruedas de agua de Larmahue, los molinos de agua de Santa Amelia, Pañul y Rodeíllo así como también las Salinas de Cáhuil, ubicados en la cuenca baja del Cachapoal y del Estero Nilahue, en la Región del Libertador Bernardo O’Higgins. Actualmente no existe una gestión permanente de estos patrimonios sino más bien han habido una serie de iniciativas y programas que son puntuales, de carácter temporal, que han buscado difundirlos mediante el turismo rural, pero aún queda mucho trabajo pendiente en cuanto a su difusión y puesta en valor, la cual se hace cada vez más necesaria considerando que son patrimonios altamente vulnerables que no solo tienen una importancia material sino también inmaterial considerando su implicancia en términos culturales al ser creaciones artesanales, ideadas, utilizadas y conservadas por los mismas comunidades. Creaciones que además se encuentran amenazadas por los constantes cambios que se desarrollan en los sectores rurales como respuesta a la modernización de la producción agrícola y por la constante innovación en el desarrollo de arquitectura hidráulica. Por lo que sin los cuidados y apreciaciones necesarias son paisajes que están degradándose y perdiéndose. En efecto mediante la presente investigación se buscó reconocer estos paisajes de agua identificados en la cuenca baja del Cachapoal y del Estero Nilahue, analizando cómo han contribuido a un mejor aprovechamiento del agua en el paisaje rural. Se determinó que dichos paisajes culturales son parte de la tradición y de la economía local, de su historia y de su identidad, por lo que es necesaria su puesta en valor, protección y difusión ya que además representan un recurso para el desarrollo local.
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Cazzaniga, Laura <1993&gt. "UNIQLO E FAST RETAILING, LA TECNOLOGIA DEL LIFEWEAR GIAPPONESE SUL MERCATO ESTERO. (UNIQLO AND FAST RETAILING, THE TECHNOLOGY OF JAPANESE LIFEWEAR ON FOREIGN MARKETS)." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13132.

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Abstract:
This research has the objective to analyze Uniqlo's strategy in the foreign countries, identifying the core elements to reach their ambitious goal to make Uniqlo the world’s largest clothing retailer by 2020. (Yanai, 2015) Uniqlo stands for Unique clothing Warehouse and it sells "technological" clothes, stare at the research and development of innovative materials as HeatTech and Airism. Clothes for everyday life, comfortable and functional items, sophisticated minimalism and fashion timeless collections: “an unique concept of high quality private-label casual wear at low prices available to anyone”. Fundamental is the analysis of Uniqlo's failures in foreign countries, so to examine which elements should be improved. (Finnigan, 2016) In fact, indispensable are the development of e-commerce and the creation of a well-organised network of subsidiaries and joint-ventures that have to drive Uniqlo's growth abroad, satisfying verified consumer requests and improving clients loyalty. (Perri, 2012) The improvement guideline have to be find also through the analysis of successful elements, such as the creations of "special" collections and the choice of global ambassador as Novak Djokovic in 2016 to improve the sport line, so to give high visibility to the brand. Visibility will be gain even from the social commitment that the company provides for the most needy and countries with limited resources.
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LOLLI, DORELISA. "L'arbitrato nei rapporti internazionali ed ordinamento di riferimento." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2021. http://hdl.handle.net/11566/287512.

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Abstract:
La tesi di Dottorato si pone nell'ottica di approfondimento dello strumento arbitrale, applicato alle controversie internazionali. Dopo una breve e propedeutica analisi delle diverse tipologie di arbitrato, in relazione alla natura delle controversie ad esso sottoposte, interne o transnazionali, si è tentato di sviluppare una, delle molteplici prospettive dalle quali analizzare l'arbitrato internazionale, ossia quella italiana. Il percorso di studio ha, dunque, avuto come obiettivo quello di individuare le peculiarità dell' "arbitrato internazionale italiano", ossia l'arbitrato, applicato ai conflitti transnazionali, secondo la disciplina italiana. In ultima analisi, allagando la prospettiva di indagine, ci si è domandati se e in che modo sia possibile ipotizzare una convergenza internazionale sulla disciplina applicabile all'arbitrato, ovunque applicato, nei casi in cui esso abbia ad oggetto conflitti non domestici, al fine di implementarne le potenzialità e, soprattutto, l'effettività.
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Muñoz, Pérez Gabriela. "Evaluación espacio temporal de la actividad forestal y el proceso erosivo, en la Cuenca hidrográfica del Estero Piche, comuna de Alhué región Metropolitana de Santiago." Tesis, Universidad de Chile, 2010. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/100306.

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Abstract:
El presente estudio comprende la cuenca hidrográfica del estero Piche, ubicada en la comuna de Alhué. Esta superficie históricamente ha destacado a nivel comunal por la extracción de vegetación con fines energéticos, principalmente por el abastecimiento de carbón utilizado por la industria minera Rancaguina previo al año 1988. Si bien los productos forestales no madereros y leñosos han mantenido su extracción a lo largo de los años, en la actualidad el Quillay, hojas de Boldo y el carbón aún continúan siendo comercializados por la localidad, difiriendo en relación a la planificación de la extracción y superficie a intervenir. El objetivo principal del estudio consiste en establecer relaciones entre la extracción dendroenergética y las formas erosivas existentes en la cuenca, en función de su tipología, desarrollo y localización. Para ello la metodología centra su desarrollo en un análisis espacio - temporal consiste en la incorporación de variables humanas y físicas de la superficie en estudio, teniendo como eje principal las formas erosivas existentes en la cuenca. La variable temporal incorpora antecedentes históricos y aquellos obtenidos mediante fotointerpretación en tres periodos (año 1994, 2001 y 2006), con la finalidad de identificar los cambios en las coberturas y establecer vínculos con usos de suelo, especialmente actividades forestales (con y sin planificación), lo que fue corroborado a través de trabajos de terreno y relación directa con la población de las localidades Ignacio Carrera Pinto y Barrancas de Pichi. La distribución en el área de las formas erosivas, expresa diferencias notorias en términos de la vulnerabilidad intrínseca de las superficies y la presencia de influencias externas, principalmente vinculadas a las actividades extractivas forestales y de pastoreo. Algunas de las formas de erosión identificadas presentan relaciones de génesis indirectas como aquellas relacionadas con los caminos diseñados para el transporte de materiales para faenas forestales, existiendo diferencias en relación a las formas erosivas y su incisión en el terreno. Además de relaciones de influencia directa, como es el caso de aquellas intervenciones en torno a cursos de agua, vinculadas a intervenciones históricas relacionadas principalmente con actividades dendroenrgéticas, que en la actualidad no han sido subsanadas.
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Baeza, Vásquez Karin. "Administración Privada del Agua en Chile a Través de Organizaciones de Usuarios — Estudio exploratorio en organizaciones de base del Estero Chimbarongo, Valle de Colchagua, VI región." Tesis, Universidad de Chile, 2008. http://www.repositorio.uchile.cl/handle/2250/106117.

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Abstract:
La investigación aborda las problemáticas y desafíos de la gestión del agua de riego en Chile, a partir de un estudio de caso en las organizaciones de base de de la subcuenca del Estero Chimbarongo. Su objetivo es explorar y describir los activos sociales internos que manifiestan estas organizaciones, así como también las articulaciones que establecen con entidades de distinto nivel jerárquico-legal, y con la institucionalidad pública asociada al riego. Con esto se busca aportar al conocimiento y comprensión de niveles de análisis que han sido poco visibles en el marco de la privatización de los recursos hídricos desarrolla en el país desde el año 1981.
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Navea, Barrera José Eduardo. "Caracterización de la adopción de innovaciones en crianceros de bovinos para carne pertenecientes a la Comunidad agrícola Estancia estero Derecho, Comuna de Paihuano, Región de Coquimbo." Tesis, Universidad de Chile, 2015. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/143067.

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Abstract:
Memoria para optar al Título Profesional de Médico Veterinario
El objetivo de esta memoria de título es aportar al estudio en Chile del enfoque de Redes de Innovación rural mediante la determinación del conocimiento tácito de un grupo de productores de bovino para carne pertenecientes a una Comunidad Agrícola. Se utilizaron tres indicadores, el Índice de Adopción de Innovación, la Tasa de Adopción de Innovaciones y las Brechas del Índice de Adopción. El trabajo se realizó a partir de la construcción de una encuesta con dos apartados: El primero correspondiente a los antecedentes de los productores y el segundo a la determinación del grado de adopción, este último compuesto por un inventario de 18 innovaciones clasificadas en 6 categorías. De acuerdo a los antecedentes de los productores, estos poseen un perfil de edad promedio de 50 años, una escolaridad media, un promedio de 20 años en la actividad, el 75% señala que su actividad está en decrecimiento y el 100% solo dedica un tiempo parcial a la actividad. En cuanto a la determinación del conocimiento tácito, el Índice de Adopción de Innovaciones posee un promedio de 25% con un 40% de los productores bajo este promedio. Además, comparando este índice entre categorías, los resultados fueron una alta adopción en Alimentación, Manejos y Sanidad. Los resultados de la Tasa de Adopción de innovaciones arrojaron un promedio de 22%, con adopciones altas de 97% y bajas de un 0%. Finalmente, las brechas de adopción no fueron superiores a 0.35. Se podría concluir que estos resultados podrían indicar la necesidad de un apoyo en transferencia para estos grupo
The goal of this work is contribute to the study of rural innovation network in Chile, by determining the tacit knowledge of a group of producers of beef cattle belong to Farming Community using three indicators, the adoption rate of innovation, the rate of adoption of innovations and adoption rate gaps. The work was based on the construction of a survey, which comprises two sections. The first section was built considering the age, education level, years as a producer, gender, time spent on the activity and situation of the productive system. The second section consists of an inventory of innovations with a number of innovations 18 classified into 6 categories. According to the attributes of the producers, it was found that they have a profile of average age 50, a middle school, an average of 20 years dedicated to the activity and the situation of the productive system, 75 % said that their activity is in decline and 100% dedicated only a partial time. On the other hand, the rate of adoption of innovations has an average of 25 % with 40 % of farmers under this average. In addition, comparing between categories, the results were high adoption in the categories of Food, Handling and Health. The results of the rate of adoption of innovations throw an average of 22 % with adoption of high and low of 97% from 0%. Finally, adoption gaps do not exceed 0.35. It could be concluded that these results indicate the need to transfer support to these groups.
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Arias, Aránguiz Lara Valentina. "La formación Las Chilcas en el valle del Estero Los Ángeles (32°31'S), Chile Central: Evolución sedimentaria y estratigráfica e implicancias paleogeográficas durante el cretácico." Tesis, Universidad de Chile, 2019. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/170270.

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Sepúlveda, Molina Camila. "Gobernanza de los riesgos socio-naturales en los asentamientos de origen informal : ciudad de Puerto Montt : estudio de caso Población Modelo y Población Estero Lobos Norte." Tesis, Universidad de Chile, 2018. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/152592.

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Abstract:
Memoria para optar al título de Geógrafa
Los asentamientos de origen informal, como son Población Modelo y Estero Lobos Norte en Puerto Montt, y los riesgos se encuentran directamente relacionados debido a que los espacios desechados por la ciudad, que contienen amenazas, han sido históricamente ocupados por personas que no poseen acceso a la vivienda formal, dándose en la actualidad la necesidad de gestionar, a través de la gobernanza del riesgo, estas áreas en constante conflicto con el desarrollo urbano, la ocupación de sus habitantes y su inclusión efectiva en la ciudad. De esta forma en la presente investigación se indaga en cómo se desarrolla la gobernanza del riesgo en los asentamientos de origen informal, a través del estudio de caso múltiple, ahondando en la historia de cada asentamiento, así como en sus relaciones con los diversos actores que se involucran en la gobernanza del riesgo y los IPT’S que son una de las principales herramientas para la gestión urbana. Finalmente, se vislumbra las relaciones establecidas entre los actores y como su historia define el nivel de gobernanza del riesgo que puedan desarrollar, donde, el capital social aparece como nuevo concepto y se posiciona en el centro de las capacidades de cada comunidad de generar gobernanza.
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Seveso, Milagros. "Análisis de la dinámica de los bañados del río Dulce y de la curva H-Q en secciones de interés, Paso de la Cina y Paso de los Oscares." Bachelor's thesis, Universidad Nacional de Córdoba. Facultad de Ciencias Exactas, Físicas y Naturales, 2015. http://hdl.handle.net/11086/1909.

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Abstract:
Práctica Supervisada (IC)--FCEFN-UNC, 2015
Estudia el complejo sistema Bañados del río Dulce - Laguna Mar Chiquita observando, en primer lugar, las áreas de Bañados con relación a volúmenes desbordados del río Dulce, obtenidos a través de series de caudales erogados aguas abajo de la presa de Río Hondo. Por otro lado se analizan las series de niveles obtenidas en dos secciones del río Dulce, Paso de la Cina y Paso de Oscares
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Podlech, Raby Francisco Javier. "Determinación del potencial hidráulico del río Blanco en el tramo junta río Blanco Estero Caracoles junta río Blanco río Negro, para la localización de pequeñas centrales hidroeléctricas (PCH)." Tesis, Universidad de Chile, 2011. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/100303.

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Abstract:
La presente investigación se enmarca dentro la problemática energética que presenta Chile en la actualidad, principalmente en lo que se refiere a los altos grados de dependencia energética que presenta el país y el conflicto medioambiental que provoca la generación de energía eléctrica en base a combustibles fósiles. Así se propone desarrollar una investigación que abarque dichas temáticas y de solución, a lo menos en parte a estas problemáticas. Las Energías Renovables No Convencionales son la solución, alternativa y respuesta del futuro a la generación de energía eléctrica. Específicamente se trabaja con las pequeñas centrales hidroeléctricas de pasada, las cuales en su funcionamiento y capacidad de producir energías son altamente eficientes, además han probado a través del tiempo ser una energía limpia, segura y altamente confiable. De esta forma nace la idea de determinar el potencial del río Blanco ubicado en la novena región de la Araucanía, para la localización de Pequeñas centrales hidroeléctricas, en función de aspectos territoriales, técnicos y físicos.
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Ibarra, Cofré Ignacio Eduardo. "Geomorfología aplicada en la evaluación y análisis de amenazas naturales en la zona sur de la Comuna de Pichilemu : sectores de Punta Lobos Cáhuil Estero Nilahue VI Región Chile." Tesis, Universidad de Chile, 2013. http://www.repositorio.uchile.cl/handle/2250/114013.

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Abstract:
Geógrafo
A partir de un enfoque geomorfológico aplicado, se estudia el área costera comprendida entre el headland de Punta de Lobos y la zona de Cáhuil, Región de O’Higgins, con el objetivo de identificar y caracterizar las amenazas de origen natural declaradas, y evaluar la susceptibilidad de ocurrencia de amenazas hidrometeorológicas producto de inundaciones por desborde fluvial y anegamientos. Para lograr el propósito de la investigación, se analizan los procesos morfodinámicos activos y factores condicionantes que contribuyen a generar inestabilidad geomorfológica, mediante métodos geomorfológicos, históricos, hidrológicos, análisis multitemporal de fotografías aéreas e imágenes satelitales, además de estadística de precipitaciones. De los resultados obtenidos, se determinó que el área de estudio presenta distintas condiciones de amenaza, producto de la presencia de procesos de remociones en masa, licuefacción y erosión de suelos, inundación por desborde fluvial, anegamientos, marejadas y tsunamis. Se concluye que existe una condición de amenaza global caracterizada por la coalescencia espacial de múltiples amenazas de origen natural y un aumento de la condición de riesgo producto de la proyección del área urbana sobre determinadas unidades geomorfológicas sujetas a procesos de inestabilidad.
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Salomón, Ana Carolina. "Situación socio-demográficas y de salud de niños de 0 a 5 años de muertes maternas ocurridas en el Hosptial Regional "Dr. Ramón Carrillo. Santiago del Estero, año 2008." Doctoral thesis, Salomón AC. Situación socio-demográficas y de salud de niños de 0 a 5 años de muertes maternas ocurridas en el Hosptial Regional "Dr. Ramón Carrillo. Santiago del Estero, año 2008 [Internet]. Universidad Nacional de Córdoba; 2016 [citado el 13 de febrero de 2020]. Disponible en: https://rdu.unc.edu.ar/handle/11086/6207, 2016. http://hdl.handle.net/11086/6207.

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Abstract:
Tesis - Doctor en Medicina y Cirugía - Universidad Nacional de Córdoba. Facultad de Ciencias Médicas, 2016
219 h. : il., gráf.; 29 cm.
Foundation: The population Santiago del Estero presented obstacies geographical, economic, social, communicational and cultural that hindered to them women in process reproductive receive attention of health adequate and timely; dying arbitrarily, leaving children orphaned and families caregivers, many times in situations adverse and very unfavorable. Population and sample: Total (16) records included maternal deaths that occurred at the hospital of reference year 2008; 7 surviving orphans under age 5 who are kept in the family. Controls: 14 mothers living; 14 children under 5 years, through stratified random sampling.
Fundamentación: La población santiagueña presentó obstáculos geográficos, económicos, sociales, comunicacionales y culturales que dificultaron a las mujeres en proceso reproductivo recibir atención de salud adecuada y oportuna; muriendo arbitrariamente, dejando hijos huérfanos y familiares cuidadoras, muchas veces en situaciones adversas y muy desfavorables. Diseño: Estudio descriptivo-prospectivo, transversal y observacional. Población y muestra: Se incluyeron los registros del total (16) de las muertes maternas ocurridas en el Hospital de referencia, años 2008: 7 huérfanos sobrevivientes menores de 5 años que se mantenían en el núcleo familiar. Controles 14 madres vivas; 14 menores de 5 años, mediante muestreo aleatorio estratificado
|Fil: De Salomón, Ana Carolina. Universidad Nacional de Córdoba. Facultad de Ciencias Médicas; Argentina.
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González, Carrasco Víctor Hugo. "Evaluación de la toxicidad de los sedimentos marinos a través del uso del nematodo Caenorhabditi elegans, como organismo modelo en el estero Huaylá, parroquia Puerto Bolívar, provincia de El Oro-Ecuador." Doctoral thesis, Universidad Nacional Mayor de San Marcos, 2018. https://hdl.handle.net/20.500.12672/7956.

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Abstract:
Publicación a texto completo no autorizada por el autor
Evalúa la presencia de metales pesados como mercurio, cadmio y plomo en el estero Huaylá ubicado en la parroquia Puerto Bolívar, provincia de El Oro-Ecuador, y su toxicidad en el sedimento marino usando como organismo modelo el nematodo Caenorhabditis elegans. Se tomaron muestras de sedimentos en nueve estaciones de muestreos a lo largo del estero, estos sedimentos fueron secados y analizados para determinar la presencia de metales pesados como mercurio, plomo y cadmio por espectrofotometría de absorción atómica con nebulización de llama y con la generación de hidruros con atomización en una celda de cuarzo. Los resultados fueron usados para establecer indicadores ambientales y toxicológicos del Estero. Posteriormente, los sedimentos fueron sometidos a un proceso de extracción-centrifugación usando agua destilada para obtener el extracto acuoso de cada muestra, el cual fue usado en la exposición del organismo modelo Caenorhabditis elegans para la evaluación de toxicidad a través de la observación de cambios en los parámetros biológicos como supervivencia, locomoción, crecimiento y reproducción, y de parámetros bioquímicos como los cambios en la expresión de genes de respuesta al estrés por metales y a estrés oxidativo como son mtl-2 y sod-4 respectivamente. Los resultados demuestran que la concentración de mercurio fue elevada en todas las estaciones de muestreos, y la de plomo fue baja. En contraste, el cadmio no fue detectado por el equipo. Con relación al riesgo ecológico se identificó fuerte contaminación en tres estaciones, moderada en cinco, y ausencia de contaminación en una estación y el aporte de esta contaminación posiblemente se debe al mercurio y no al plomo. Los C. elegans silvestres expuestos a los extractos de los sedimentos superficiales del estero Huaylá de la parroquia de Puerto Bolívar (Ecuador) mostraron efectos en la mortalidad, crecimiento, locomoción y reproducción. Los nematodos transgénicos expuestos a los extractos de los sedimentos del estero Huaylá mostraron sobreexpresión de los genes mtl-2 y sod-4. En general, los puntos con mayor concentración de mercurio y mayor toxicidad fueron aquellos situados en las distribuidoras de fertilizantes y cal para camaroneras y cerca de las estaciones de gasolina.
Tesis
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Cardoso, Mohedano José Gilberto. "Desarrollo de un modelo para el estudio de la dispersión de contaminantes provenientes de una granja de culrivo de camarón en el Complejo Lagunar Estero de Urías: una laguna costera urbanizada (México)." Doctoral thesis, Universitat Politècnica de Catalunya, 2013. http://hdl.handle.net/10803/117068.

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Abstract:
Con el objetivo de desarrollar una herramienta de gestión para la reducción del impacto de los efluentes sobre los ecosistemas receptores de una granja camaronícola en el Estero de Urías, Mazatlán, Sinaloa, México, se desarrolló un modelo biogeoquímico acoplado de alta resolución (50X50 metros). Los forzamientos del modelo son elevación de marea en la frontera lateral abierta (puerto), temperatura superficial, precipitación total, nubosidad y radiación solar. Además se simularon las descargas de nutrientes de la granja con un trazador conservativo teórico y el amonio (un no conservativo). Se simularon dos tipos de descarga, una en marea viva y otra en marea muerta. Los resultados del modelo físico indican que la hidrodinámica del Estero de Urías está gobernada principalmente por las mareas astronómicas y su topografía. Por su morfología e hidrología, el complejo lagunar Estero de Urías puede ser divido diferentes áreas: i) la zona cercana al puerto, con las mayores profundidades, más altas velocidades de corriente y tiempos de residencia más bajos. ii) la zona intermedia, que es la más ancha, presenta velocidades y tiempos de recambio medios, es la zona con más altos gradientes de temperatura y salinidad, y recibe las aguas de enfriamiento provenientes de la planta termoeléctrica que impactan local y estacionalmente al ecosistema. iii) La cabeza lagunar es la más estrecha, presenta las velocidades más bajas, los tiempos de residencia más altos y es la que recibe las descargas de la granja. Las simulaciones del modelo biogeoquímico indican que los nutrientes disueltos descargados por la granja son rápidamente asimilados por la trama trófica y posteriormente son sedimentados. Para los 50 días de simulación los trazadores biogeoquímicos se quedan contenidos dentro de la cabeza lagunar y por lo que su exportación es prácticamente nula fuera del estero. Las simulaciones de las descargas indican que el máximo de concentraciones de los nutrientes disueltos se alcanzan en el último día de la descarga, momento en el que la marea puede disminuir los máximos de concentración de los nutrientes disueltos, con una diferencia del aproximadamente 10% entre la marea viva y muerta. Por otra parte, no obstante que las máximas concentraciones simuladas de amonio y nitrato no exceden los límites fijados por la Norma Oficial Mexicana para las descargas de aguas residuales en aguas y bienes nacionales, sin embargo, sí superan a las recomendadas por Secretaría de Medio Ambiente y Recursos Naturales (México) para la protección del medio ambiente, debido a esto se buscó ofrecer una alternativa que disminuya el impacto de las descargas de la granja, por lo que se simuló un cambio de gestión tradicional de dos descargas puntuales al año a un tipo de sistema multiciclo, el cual presenta máximos de concentración más bajos que la descarga puntual y por lo tanto, resultan con mejores niveles de calidad de agua.
In order to develop a management tool that allows a reduction of the impact of effluents on receiving ecosystems in a shrimp farm in Estero de Urias, Mazatlan, Sinaloa, Mexico, a biogeochemical model coupled of high resolution (50X50 meters) was developed. Its forcings are: rising tide in the border open side (port), surface temperature, total precipitation, cloudiness and solar radiation. In addition, nutrient discharges from the farm were simulated with a theoretical conservative tracer and ammonia (a non-conservative). Two discharge types were simulated, one in spring tide and one in neap tide. The results of the physical model indicate that the hydrodynamics of the Estero de Urias is governed mainly by astronomical tides and topography. Because of its morphology and hydrology, the Estero de Urias lagoon complex can be divided different areas: i) the area near the port, with the largest depths, the highest current velocities and lower residence periods, ii) the intermediate zone is the widest, current velocities and average periods of replacement; it is also the area with higher temperature and salinity gradients and receives the cooling water from the thermoelectric that impact local and seasonally the ecosystem. iii) The lagoon head is the narrowest, which contains the secondary channels with the lower speeds, the highest residence times and is the one receiving farm discharges. The biogeochemical model simulations indicate that the dissolved nutrients discharged by the farm are quickly assimilated into the trophic network and are subsequently settled. For the 50 days simulation biogeochemical tracers are contained within the lagoon head and are hardly exported outside the estuary. Discharges simulations indicate that the maximum concentration of dissolved nutrients are achieved at the last day of discharge, at which time the tide can decrease the maximum concentration of dissolved nutrients, with a difference of about 10% between spring tide and neap tide. Moreover, notwithstanding the maximum simulated concentrations of ammonium and nitrate do not exceed the limits set by the Norma Oficial Mexicana (Mexican Official Standard) for waste water discharges into national waters, however, they do exceed those recommended concentrations by the Secretaría de Medio Ambiente y Recursos Naturales (México) (Ministry of Environment and Natural Resources (Mexico)) for the protection of the environment, because of this it was sought an alternative to reduce the impact of discharges from the farm, so a change of management was simulated, form a traditional two year point discharges to a multicycle system, which presents lower maximum concentrations than the punctual discharge and therefore better quality water standards.
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Marques, Iracema Sena de Souza. "Gestão de hospitais públicos: estudo sobre os modelos burocrático e terceirizado de gestão no estado da Bahia." Universidade Federal da Bahia, 2005. http://www.adm.ufba.br/publicacao/gestao-hospitais-publicos-estudo-sobre-os-modelos-burocratico-tercerizado-gestao-estado.

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p. 1-147
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Este trabalho tem como objetivo realizar um comparativo entre os diferentes Modelos de Gestão adotados pelos hospitais públicos do Estado da Bahia: o modelo de gestão burocrático e o terceirizado. Este trabalho de dissertação é embasado no referencial teórico da burocracia de Max Weber, adotado pelo serviço público no Brasil oficialmente na Reforma Administrativa de 1936, e na abordagem do Novo Gerencialismo no contexto da Reforma do Estado, iniciada no Brasil em 1995. Realizou-se pesquisa de campo em 19 hospitais públicos do Estado, sendo 11 (onze) destes de modelo de gestão burocrático e 8 (oito) de modelo de gestão terceirizado, bem como, pesquisa comparativa exploratória, do tipo descritiva e de abordagem quantitativa, sendo o estudo empírico desenvolvido através da coleta, da tabulação, da análise e da comparação de indicadores para caracterização dos modelos de gestão (perfil do gestor e utilização de práticas tradicionais de gestão) e de utilização de práticas contemporâneas de gestão. Observou-se que, na prática, existe correspondência entre o referencial teórico da Burocracia e os hospitais de administração direta da SESAB, e entre os hospitais com modelo de gestão terceirizado e a abordagem do Novo Gerencialismo. Os resultados revelam que a transição do modelo de gestão burocrático para o terceirizado gerou mudanças não apenas no que diz respeito ao perfil do gestor e seu grau de profissionalização, mas também na utilização de práticas tradicionais de gestão (a exemplo de ferramentas de gestão de pessoas, finanças e suprimentos) e na utilização de práticas contemporâneas de gestão. Estas últimas são as principais representantes da implementação do SUS e da perspectiva da abordagem do Novo Gerencialismo (Programas de Qualidade e Tecnologia da Informação). A pesquisa indica que para que os objetivos do SUS e da Reforma do Estado sejam atingidos não é imprescindível que haja parcerias público-privadas, sendo suficiente que haja interesse político na profissionalização da gestão de hospitais públicos de modo que estes alcancem a excelência na qualidade da oferta de serviços aliada à boa gestão dos recursos e redução de custos.
Salvador
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