Academic literature on the topic 'Esperienza giuridica'

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Journal articles on the topic "Esperienza giuridica"

1

Tucci, Giuseppe. "La discriminazione contro il disabile: i rimedi giuridici." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 129 (March 2011): 1–28. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-129001.

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Abstract:
La discriminazione contro i disabili ha una storia particolare nella nostra esperienza giuridica, in quanto viene fatta oggetto di sanzioni solo molto tempo dopo che erano state eliminate le altre tradizionali forme di discriminazione, come, ad esempio, quella contro le donne. Anche le norme costituzionali, che rendevano certamente illegittime quelle discriminazioni (artt. 2, 3, 4, 32, 35, etc. Cost.), sono state lette in funzione della tutela del disabile solo negli anni '90 del secolo scorso, quando la nostra legislazione ordinaria č stata costretta ad adeguarsi al diritto europeo. Infatti, soltanto l'art. 16 della l. 12 marzo 1999, n. 68, ha abrogato la norma del t.u. sul pubblico impiego che prevedeva la «sana e robusta costituzione» come astratto e generale requisito di accesso al pubblico impiego medesimo, cosě come soltanto nel 2003, in attuazione di precise direttive europee, l'art. 15 st. lav. č stato riformato in modo da qualificare come illegittima la discriminazione contro il disabile nel rapporto di lavoro privato. Oggi la tutela del disabile si realizza a livelli multipli. Infatti, vi č una tutela di diritto interno, una tutela di diritto internazionale, in base alla Convenzione delle Nazioni Unite del 13 dicembre 2006, una tutela di diritto dell'Unione europea in senso stretto ed una tutela basata sulla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Malgrado tale pluralismo delle fonti delle differenti discipline giuridiche, solo l'intervento delle diverse Corti, come la Corte costituzionale, quella di Lussemburgo e quella di Strasburgo, in costante dialogo tra loro, riesce a tutelare il disabile di fronte alle nuove forme di discriminazioni, come quelle razziali, che spesso hanno ad oggetto, in particolare nella nostra esperienza giuridica, disabili extracomunitari.
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2

Savarese, Eduardo. "La sentenza come narrazione: Strumenti e risultati dell’empatia." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 53, no. 2 (March 19, 2019): 264–80. http://dx.doi.org/10.1177/0014585819831960.

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Abstract:
Lo studio del diritto in relazione alla letteratura, e viceversa, conduce a un’analisi specifica della sentenza come narrazione sotto una pluralità di aspetti. In sistemi di democrazia costituzionale e pluralista, dove è necessario comporre principi e valori spesso in tensione o addirittura in contrasto, il giudice può adoperare la sentenza come un vero e proprio mezzo narrativo. Questo accade quando la vicenda giudiziaria viene descritta in modo da dimostrare al “lettore” il grado di identificazione e immedesimazione tra il giudice e la vicenda umana decisa, per poi condurre il “lettore” stesso a rivivere la stessa esperienza, riproducendo un ulteriore meccanismo di empatia con i protagonisti del caso giudiziario, le loro aspirazioni, la loro dignità. La sentenza si fa narrazione vicina alla finzione letteraria in quei casi che chiamano in gioco alti e contrastanti valori umani, etici e giuridici della società civile (suicidio assistito, matrimonio omosessuale). Il mezzo adoperato dal giudice, a volte in modo esplicito, a volte implicitamente, è l’empatia. Con essa, si strutturano il tipo di descrizione del fatto e l’andamento dell’argomentazione giuridica. A partire dall’empatia prende avvio quel processo di rafforzamento del grado di accettabilità giuridica e sociale della sentenza, necessario a creare spazio per un bilanciamento complesso e non prevedibile di valori e principi.
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Benke, Nikolaus, and Verena Halbwachs. "Giunio Rizzelli, L e donne nell 'esperienza giuridica di Roma antica." Zeitschrift der Savigny-Stiftung für Rechtsgeschichte. Romanistische Abteilung 119, no. 1 (August 1, 2002): 469–87. http://dx.doi.org/10.7767/zrgra.2002.119.1.469.

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Perilli, Luca. "Obiettivo: Istituzioni giudiziarie e magistrati italiani nel processo di allargamento dell'Unione europea." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (July 2009): 95–105. http://dx.doi.org/10.3280/qg2009-003009.

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Abstract:
- Nel corso degli ultimi cinque anni chi scrive ha avuto l'opportunitŕ di prendere parte a progetti internazionali di forma e natura eterogenee, gestiti o finanziati dalla Commissione europea o dal Consiglio d'Europa in diversi Paesi europei (e in Georgia), alcuni dei quali oggi fanno parte dell'Unione europea mentre altri stanno percorrendo il cammino verso l'accesso1. Questa esperienza mi consente oggi di formulare alcune considerazioni di ordine generale sugli sviluppi della dimensione giuridica europea e sul ruolo che in tale contesto puň svolgere la magistratura italiana
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5

Moccia, Luigi. "La comparaison « au-delà » des systèmes de droit: la protection de l'environnement." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 1 (August 2021): 5–31. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2021-001001.

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Abstract:
Due tesi di fondo, distinte ma strettamente correlate tra loro, sono al centro di questo saggio. La prima è che la globalizzazione, non solo economica e tecnologica, ma anche sociale e culturale, incidendo sul piano giuridico chiama in causa il diritto comparato per ripensarne e riaffermarne la propria vocazione di studio critico di problematiche ed esperienze giuridiche e normative, che si pone, al livello teorico, come modo autoriflessivo di conoscenza del diritto. La seconda tesi è che vi sono temi, come è il caso emblematico della tutela ambientale, che assumono carattere di ‘fondamenti' di comparazione giuridica, nel senso di rappresentare un paradigma di un nuovo statuto metodologico ed epistemologico di questo campo di studi, che invece di conoscere il mondo attraverso il diritto, alla maniera di classificazioni (tassonomie) dei sistemi giuridici, cerca di conoscere il diritto attraverso il mondo, nella sua dimensione ‘globale', al tempo stesso territoriale e spaziale, particolare e comune, relativa e universale, come polarità tra loro non oppositive, ma complementari.
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Bettarini, Francesco. "Notai-cancellieri nella Dubrovnik tardo medievale." Italian Review of Legal History, no. 7 (December 22, 2021): 691–718. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/16906.

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Abstract:
La connessione tra la scrittura pubblica e la figura del notaio nella città di Ragusa (Dubrovnik) è l’argomento principale di questo contributo. Centro urbano posto all’esterno della giurisdizione del Sacro Romano Impero, l’evoluzione della pratica notarile conobbe qui percorso divergenti dal modello ideato dalla scuola giuridica bolognese, sebbene il peso della sua influenza raggiungesse anche le città della costa dalmata. Il risultato più evidente di questa tradizione peculiare fu l’assimilazione del notariato e del cancellierato all’interno di una sola figura professionale, assorbita all’interno della burocrazia dello stato. In ragione della loro esperienza e formazione maturata presso gli studi universitari, il governo raguseo decise alla fine del XIII secolo di affidare l’ufficio notarile ai soli notai italiani.
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Di Pasquale, Caterina. "Le verità dei testimoni: per una antropologia del ricordare." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2021): 87–103. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2021-001005.

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Abstract:
L'articolo è una riflessione sulla testimonianza autobiografica e sullo statuto conoscitivo che la testimonianza ha progressivamente acquisito nel discorso scientifico euroamericano. Lo scopo della riflessione è descrivere e analizzare le verità della testimonianza e dei testimoni facendo dialogare la prospettiva etnografica e antropologica con la letteratura psicologica, storica e filosofica. Usando come fonti alcune storie di vita rilevate durante una ricerca etnografica sulle memorie delle stragi nazi-fasciste perpetrate contro la popolazione civile in Italia, specificatamente a Sant'Anna di Stazzema (12 agosto 1944), verranno analizzate le istanze narrative e culturali delle testimonianze, il ruolo performativo del testimone, l'efficacia simbolica e comunicativa nel contesto pubblico e il rapporto tra verità testimoniale, esperienza soggettiva e vissuto biografico. Questi aspetti del testimoniare saranno confrontati con la verità storica e giuridica sul caso etnografico descritto e verranno poi connessi con i quadri argomentativi ed esplicativi usati nella letteratura scientifica sull'argomento. In particolar modo verranno analizzate le conflittualità che dividono alcune testimonianze allontanandole dalle verità storiche e giuridiche sancite con le ricerche storiche e con le sentenze giudiziarie. Infine, per uscire dalla dimensione micro-etnografica, il confronto tra le diverse rappresentazioni della testimonianza nella ricerca antropologica sarà veicolato dalla dimensione particolare, relativa a Sant'Anna di Stazzema, alla dimensione nazionale e internazionale. Le conclusioni che l'articolo vuole condividere riguardano il superamento delle dicotomie memoria versus storia, finzione versus verità, soggettività versus oggettività, che caratterizzano da almeno un ventennio il dibattito pubblico, scientifico e non, e che hanno finito per connotare moralmente e ideologicamente ogni riflessione sul valore sociale e culturale del ricordo e del ricordare
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8

Amunátegui, Carlos. "Cerami, Pietro - Corbino, Alessandro - Metro, Antonino - Purpura, Gianfranco, Roma e il Diritto. Percorsi costituzionali, produzione normativa, assetti, memorie e tradizione del pensiero fondante della esperienza giuridica occidentale." Revista de estudios histórico-jurídicos, no. 33 (2011): 677–79. http://dx.doi.org/10.4067/s0716-54552011000100026.

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9

Cafagno, Maurizio. "L'evoluzione delle procedure di gara, alla ricerca di un bilanciamento tra le ragioni dell'efficienza economica e le ragioni dell'imparzialità amministrativa." ECONOMIA PUBBLICA, no. 3 (November 2021): 55–80. http://dx.doi.org/10.3280/ep2021-003003.

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Abstract:
Lo scritto muove dalla constatazione che studi ed osservazioni empiriche illu-strano come la disomogenea distribuzione di informazioni tra soggetti che si tro-vano a negoziare alimenta l'incertezza e concede spazio all'opportunismo, in-nalzando i costi di transazione. Calando, però, la questione strategica della miti-gazione dell'opportunismo all'interno dei tre diversi ordini di rapporti chiamati in causa dalle negoziazioni pubbliche, ossia il rapporto tra pubblica amministrazio-ne e funzionari, tra pubblica amministrazione e concorrenti e tra pubblica am-ministrazione e contraenti, possono affiorare delle prospettive legittime che, uscendo dalle strettoie della modellistica contabile familiare alla prassi giuridica , consentano di acquisire e sfruttare nuova informazione, in corso di gara, adat-tando stime e proposte e consentendo, in tal modo, di guadagnare parecchio in termini di efficienza. In definitiva ed in sintesi, teoria ed esperienza, che trovano ampio supporto ed ispirazione nel diritto europeo, inducono a pensare che l'obiettivo di innalzare efficienza e convenienza dei meccanismi di gara postula il ricorso a modelli di-versificati, aperti a gradi variabili di flessibilità. A ben vedere il diritto europeo, assumendo il patrocinio di procedure contrattuali più aperte e di criteri di bilan-ciamento più flessibili, ispirati dall'idea che la stretta sorveglianza dei funzionari e delle amministrazioni non sia la finalità incondizionatamente prioritaria, ac-credita piuttosto l'idea che gli oneri del formalismo vadano sopportati soltanto sinché si può supporre che ne discendano benefici superiori in termini di stimolo all'intensificazione degli scambi. Lo scritto approda alla conclusione che l'efficienza vada considerata alla stregua di una variabile endogena, e non esogena, rispetto alle politiche di promozione della concorrenza. Onde, sarebbe utile convalidare anche nel nostro ordinamento un criterio di libertà delle forme procedimentali, almeno per i cosiddetti contratti esclusi, che non sempre e non necessariamente siano tenute a tradursi in procedure di gara, fatta salva la possibilità di accesso alla tutela giurisdizionale per l'aspirante che dimostri di aver subito gli effetti lesivi e discriminatori della violazione dei principi generali.
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10

Lombardía, Pedro. "GIACCHI, O., Chiesa e Stato nella esperienza giuridica (1933-1980), Studi raccolti e presentati da O. Fumagalli Carulli, 2 vols. de XX+770 y 725 págs., Milano, Dott. A. Giuffrè editore, 1981." Ius Canonicum 22, no. 43 (March 14, 2018): 362–67. http://dx.doi.org/10.15581/016.22.20001.

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Dissertations / Theses on the topic "Esperienza giuridica"

1

GUARDAMAGNA, CHIARA. "I principi generali nell'esperienza giuridica. Prospettive di diritto pubblico dell'economia." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/42375.

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Abstract:
I principi generali compongono una categoria concettuale indefinita. Per indagarne la posizione e il ruolo nell’esperienza giuridica occorre fare i conti con la loro ambivalente natura di norme che incorporano valori. Infatti, proprio l’essere sospesi tra il puro diritto e la dimensione metagiuridica delle regole assiologiche appartenenti all’etica e alla morale rende i principi generali un unicum difficile da incasellare. A questo unicum, indeterminato fin che si vuole, l’ordinamento attribuisce effetti giuridici. Da qui, ossia dal fatto che il diritto si serva dei principi perché ai principi riconosce delle funzioni, occorre muovere per dare ai principi se non una definizione almeno un senso giuridico. Un senso che va oltre quel che la legge “dice” sui principi generali e si delinea più che altro nella considerazione complessiva del giuridico come sistema unitario, per quanto non sempre ordinato ed omogeneo. Un senso, allora, che si rivela e si riassume nell’utilità che i principi rivestono per e nel sistema giuridico. È l’inadeguatezza del diritto positivo, sempre più frammentato e incerto, ad avvalorare il senso giuridico dei principi generali, quella loro attitudine ad affiancarsi alla norma scritta per migliorarla. Talché, se sul piano dogmatico i principi generali sono concetto trasversale all’intero diritto, ciò nondimeno la loro importanza pratica è tanto maggiore in rapporto a quegli ambiti di disciplina più toccati dall’inflazione legislativa e dalle varie manifestazioni di quella che suole chiamarsi crisi del diritto. Da ciò si deduce la ragione di affiancare i principi generali, argomento classico di teoria generale, allo studio del diritto dell’economia che è tra i settori più colpiti dai fenomeni di ipertrofia della produzione normativa. L’idea di fondo è che nei principi generali sia possibile trovare quell’ancoraggio che la sola norma positiva non è in grado di imprimere all’ordine economico.
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Santin, Piera <1986&gt. "Vicende giuridiche dei rapporti e variazioni iva: sistema europeo ed esperienza nazionale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7681/2/tesi_santin_diritto_tributario_europeo_XXVIII.pdf.

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Abstract:
La presente trattazione analizza il ruolo delle vicende giuridiche dei rapporti imponibili nella disciplina dell’iva europea e nella sua attuazione nazionale. L’importanza delle vicende giuridiche dei rapporti è cresciuta all'affermarsi un modello di armonizzazione dell’imposta sul valore aggiunto improntato all’elaborazione di un modello d’imposta europeo, con la conseguente riduzione dell’autonomia normativa nazionale e la riconduzione delle fattispecie a categorie giuridiche comuni. Determinato dall’obbligo di rispettare i caratteri fondamentali dell’imposta. La disciplina si è poi evoluta con la sesta direttiva, sino a rappresentare un elemento sistematico, inscindibile dalla disciplina unitaria dettata dalla direttiva in tema di determinazione del corrispettivo quale effetto giuridico di un accordo concluso tra le parti. Ancora, nella messa a sistema dell’imposta con la direttiva rifusioni del 2006 l’assetto sistematico dell’iva europea ha valorizzato le fattispecie autonome corrispondenti a vicende giuridiche rilevanti e ne ha poi previsto l’interpretazione conforme alle previsioni in materia di rettifica della detrazione. Parallelamente a questa evoluzione si è poi sviluppata anche la disciplina italiana delle variazioni, caratterizzata da un’anticipazione nazionale delle stesse fattispecie che sarebbero poi state prese in considerazione con la sesta direttiva e da una peculiare scelta di prevedere l’effettuazione della variazione per il tramite della migliore valorizzazione dello strumento compensativo tipico del peculiare meccanismo applicativo dell’iva. In questo modo l’ordinamento interno ha potuto garantire lo sviluppo della disciplina in modo coerente con l’evoluzione dell’armonizzazione, pur sempre nel limite di un’attuazione e interpretazione con forti limiti casistici. Nella prospettiva di un’evoluzione successiva si valorizza dunque la possibilità di interpretare in senso europeo la disciplina italiana, così da garantire una coerente applicazione dell’art. 90 della direttiva iva, di cui è stato riconosciuto l’effetto diretto con la conseguente necessità di una conformazione delle discipline nazionali in via interpretativa.
Vat is applicable to legal relationship, that means that, whatever happens to the legal relationship considered in order to determinate value added tax, it has to be considered. The European system provide to an autonomous framework, evolved since the first introduction of VAT in 1967. In the present work it is analyzed how this system has been evolved and what are the effects in the national, particularly Italian, legal system.
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Santin, Piera <1986&gt. "Vicende giuridiche dei rapporti e variazioni iva: sistema europeo ed esperienza nazionale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7681/.

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Abstract:
La presente trattazione analizza il ruolo delle vicende giuridiche dei rapporti imponibili nella disciplina dell’iva europea e nella sua attuazione nazionale. L’importanza delle vicende giuridiche dei rapporti è cresciuta all'affermarsi un modello di armonizzazione dell’imposta sul valore aggiunto improntato all’elaborazione di un modello d’imposta europeo, con la conseguente riduzione dell’autonomia normativa nazionale e la riconduzione delle fattispecie a categorie giuridiche comuni. Determinato dall’obbligo di rispettare i caratteri fondamentali dell’imposta. La disciplina si è poi evoluta con la sesta direttiva, sino a rappresentare un elemento sistematico, inscindibile dalla disciplina unitaria dettata dalla direttiva in tema di determinazione del corrispettivo quale effetto giuridico di un accordo concluso tra le parti. Ancora, nella messa a sistema dell’imposta con la direttiva rifusioni del 2006 l’assetto sistematico dell’iva europea ha valorizzato le fattispecie autonome corrispondenti a vicende giuridiche rilevanti e ne ha poi previsto l’interpretazione conforme alle previsioni in materia di rettifica della detrazione. Parallelamente a questa evoluzione si è poi sviluppata anche la disciplina italiana delle variazioni, caratterizzata da un’anticipazione nazionale delle stesse fattispecie che sarebbero poi state prese in considerazione con la sesta direttiva e da una peculiare scelta di prevedere l’effettuazione della variazione per il tramite della migliore valorizzazione dello strumento compensativo tipico del peculiare meccanismo applicativo dell’iva. In questo modo l’ordinamento interno ha potuto garantire lo sviluppo della disciplina in modo coerente con l’evoluzione dell’armonizzazione, pur sempre nel limite di un’attuazione e interpretazione con forti limiti casistici. Nella prospettiva di un’evoluzione successiva si valorizza dunque la possibilità di interpretare in senso europeo la disciplina italiana, così da garantire una coerente applicazione dell’art. 90 della direttiva iva, di cui è stato riconosciuto l’effetto diretto con la conseguente necessità di una conformazione delle discipline nazionali in via interpretativa.
Vat is applicable to legal relationship, that means that, whatever happens to the legal relationship considered in order to determinate value added tax, it has to be considered. The European system provide to an autonomous framework, evolved since the first introduction of VAT in 1967. In the present work it is analyzed how this system has been evolved and what are the effects in the national, particularly Italian, legal system.
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Favretto, Tiziana <1980&gt. "Ci sono anch'io! Esperienze di vita di ragazzi autori di reati." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4470.

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Abstract:
L'ipotesi iniziale è quella di un aumento di reati commessi da giovani di seconda generazione nel territorio dell'Azienda Ulss di Asolo (TV). La tesi, pertanto, affronta i temi delle seconde generazioni e della delinquenza minorile, ponendo l'attenzione alla realtà territoriale di riferimento, attraverso una raccolta di dati ed i racconti di giovani autori di reati e di testimoni privilegiati.
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Tiengo, Erica <1993&gt. "L'evoluzione dei Servizi di salute mentale: dall'internamento nei manicomi alle innovative esperienze di residenzialità leggera." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15279.

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Abstract:
Nelle pagine del mio elaborato cercherò di ripercorrere la storia e l’evoluzione dei servizi assistenziali in ambito psichiatrico con particolare riferimento alle soluzioni residenziali, partendo dal lontano Medioevo fino ad arrivare ai giorni d’oggi e alle proposte di residenzialità leggera. Nel corso del tempo e soprattutto grazie alla dedizione di Franco Basaglia, a cui si deve la riforma della disciplina psichiatrica, si è assistito ad un progressivo cambiamento di paradigma: le persone affette da disturbi mentali, in principio condannate all’isolamento e all’esclusione all’interno dei manicomi, rientrano nei contesti sociali supportati da nuovi servizi territoriali che si occupano della prevenzione, della cura e della riabilitazione mirata al reinserimento di queste persone in difficoltà. In riferimento all’importanza del reinserimento nella società come modalità per riemergere dalla malattia mentale analizzerò il concetto di recovery, una pratica relativamente recente finalizzata al miglioramento della vita delle persone con disturbi mentali, dei loro familiari e delle comunità di appartenenza coinvolgendo ogni aspetto di vita della persona, sociale, lavorativa e abitativa. Mi sono infine concentrata sull’importanza delle esperienze di residenzialità poiché attraverso la gestione delle attività di vita quotidiana le persone recuperano le proprie capacità latenti e sviluppano una nuova autonomia. Cercherò di analizzare il modello di residenzialità leggera psichiatrica, le varie tipologie e le caratteristiche di questa esperienza, soffermandomi perlopiù sui Gruppi Appartamento, tra queste la realtà più diffusa e conosciuta nell’eterogeneo paesaggio dei servizi residenziali psichiatrici.
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6

Wulan, Wulan <1987&gt. "La registrazione immobiliare nell'ordinamento cinese e nelle esperienze giuridiche europee: modelli per una nuova riforma in Cina." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6930/1/WULAN__WULAN_TESI_.pdf.

Full text
Abstract:
L’ordinamento giuridico cinese contemporaneo si è, recentemente, impegnato in una riforma che ha interessato le norme vigenti in materia di registrazione immobiliare con l’intento di realizzare un sistema unitario dell’istituto. Dal momento che la modernizzazione del diritto civile cinese è iniziata - a partire dalla fine del XIX secolo – tramite il recepimento del diritto civile occidentale, la disamina delle esperienze europee in materia di pubblicità immobiliare assume una notevole importanza, al fine di esaminare le norme vigenti in Cina e i cambiamenti scaturenti dalla riforma. Pertanto, l’obiettivo della mia ricerca è stato quello di avanzare una tesi che possa rivelarsi quale strumento utile per la riforma in Cina, attraverso uno studio comparato dei modelli europei in materia di registrazione immobiliare. A tal fine, il lavoro è stato suddiviso in due parti: nella prima si è presentata un’analisi dettagliata del diritto di proprietà, del dualismo delle proprietà fondiarie e relative problematiche, del sistema dei diritti reali costituito dalla Legge sui diritti reali del 2007, da cui è partita la riforma dell’istituto della registrazione immobiliare. Un approfondimento particolare è dedicato al pluralismo dei regimi di registrazione immobiliare vigenti nel diritto cinese contemporaneo e all’introduzione dei cambiamenti apportati dal nuovo regolamento del 2015. Nella seconda parte dell’elaborato, attraverso lo studio comparato dei diversi modelli Europei (Francese, Tedesco e Inglese), si è tentato di illustrare le esperienze europee in materia di pubblicità immobiliare maturate nei tre temi maggiormente rappresentativi e concreti, quali la tutela degli interessi privatistici, l’autenticità dei titoli e il ruolo del notaio, la procedura della pubblicità immobiliare, al fine di individuare una via percorribile per il perfezionamento del sistema unitario della registrazione nell’ordinamento cinese. Nelle conclusioni, infine, sono state inserite anche alcune riflessioni circa l’importanza dello studio del diritto comparato per l’esperienza Cinese.
Recently, a legal reform on the institution of real estate registration is taking place in China which aims to establish a uniform system of real estate registration in Chinese legal system. Since the modernization of Chinese civil law began from the reception of Western civil law in the last years of the nineteenth century, in order to examine the rules in force and changes arising in the reform, an analysis of the European real estate registration systems is greatly useful. Therefore, the goal of my doctoral research is to present, through the comparative study on European models of real estate registration, a thesis that it may be useful for the reform in China. In order to achieve this goal, the paper presented now is composed of two parts: the first part has analyzed the property right, the duality of the land property and relative problems, the real estate rights system provided in the Property Law 2007, in particular, has examined the existing plural regimes of real estate registration in China and generally introduced the changes brought by the new Regulation of 2015. The second part of the thesis focuses on the analysis of European real estate registration systems and useful experiences for the Chinese reform. Through the comparative study on the different European models (French, German and English models), the thesis has found the useful experiences in three specific arguments, the protection of private interests, the authenticity of the titles and the role of the notary and, last, the Procedure of real estate registration, which may be improve the Chinese real estate registration. In the conclusion, as well as to conclude the research carried out in the first two parts, are also presented some simple reflections on the comparative law study in China.
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Wulan, Wulan <1987&gt. "La registrazione immobiliare nell'ordinamento cinese e nelle esperienze giuridiche europee: modelli per una nuova riforma in Cina." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6930/.

Full text
Abstract:
L’ordinamento giuridico cinese contemporaneo si è, recentemente, impegnato in una riforma che ha interessato le norme vigenti in materia di registrazione immobiliare con l’intento di realizzare un sistema unitario dell’istituto. Dal momento che la modernizzazione del diritto civile cinese è iniziata - a partire dalla fine del XIX secolo – tramite il recepimento del diritto civile occidentale, la disamina delle esperienze europee in materia di pubblicità immobiliare assume una notevole importanza, al fine di esaminare le norme vigenti in Cina e i cambiamenti scaturenti dalla riforma. Pertanto, l’obiettivo della mia ricerca è stato quello di avanzare una tesi che possa rivelarsi quale strumento utile per la riforma in Cina, attraverso uno studio comparato dei modelli europei in materia di registrazione immobiliare. A tal fine, il lavoro è stato suddiviso in due parti: nella prima si è presentata un’analisi dettagliata del diritto di proprietà, del dualismo delle proprietà fondiarie e relative problematiche, del sistema dei diritti reali costituito dalla Legge sui diritti reali del 2007, da cui è partita la riforma dell’istituto della registrazione immobiliare. Un approfondimento particolare è dedicato al pluralismo dei regimi di registrazione immobiliare vigenti nel diritto cinese contemporaneo e all’introduzione dei cambiamenti apportati dal nuovo regolamento del 2015. Nella seconda parte dell’elaborato, attraverso lo studio comparato dei diversi modelli Europei (Francese, Tedesco e Inglese), si è tentato di illustrare le esperienze europee in materia di pubblicità immobiliare maturate nei tre temi maggiormente rappresentativi e concreti, quali la tutela degli interessi privatistici, l’autenticità dei titoli e il ruolo del notaio, la procedura della pubblicità immobiliare, al fine di individuare una via percorribile per il perfezionamento del sistema unitario della registrazione nell’ordinamento cinese. Nelle conclusioni, infine, sono state inserite anche alcune riflessioni circa l’importanza dello studio del diritto comparato per l’esperienza Cinese.
Recently, a legal reform on the institution of real estate registration is taking place in China which aims to establish a uniform system of real estate registration in Chinese legal system. Since the modernization of Chinese civil law began from the reception of Western civil law in the last years of the nineteenth century, in order to examine the rules in force and changes arising in the reform, an analysis of the European real estate registration systems is greatly useful. Therefore, the goal of my doctoral research is to present, through the comparative study on European models of real estate registration, a thesis that it may be useful for the reform in China. In order to achieve this goal, the paper presented now is composed of two parts: the first part has analyzed the property right, the duality of the land property and relative problems, the real estate rights system provided in the Property Law 2007, in particular, has examined the existing plural regimes of real estate registration in China and generally introduced the changes brought by the new Regulation of 2015. The second part of the thesis focuses on the analysis of European real estate registration systems and useful experiences for the Chinese reform. Through the comparative study on the different European models (French, German and English models), the thesis has found the useful experiences in three specific arguments, the protection of private interests, the authenticity of the titles and the role of the notary and, last, the Procedure of real estate registration, which may be improve the Chinese real estate registration. In the conclusion, as well as to conclude the research carried out in the first two parts, are also presented some simple reflections on the comparative law study in China.
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Reatti, Sofia <1988&gt. "Riconfigurare i legami sociali tra appartenenza e partecipazione: una sfida per nuove politiche di sicurezza urbana. Analisi di alcune esperienze in Italia e in Spagna." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amsdottorato.unibo.it/9013/1/Tesi_PhD_Sofia_Reatti.pdf.

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Abstract:
Cosa significa essere protetti? Vivere in un ambiente costantemente vigilato, oppure sentirsi ascoltati da parte delle istituzioni? Sorvegliare il territorio coadiuvando le forze dell’ordine o essere partecipi e coinvolti nelle fasi di progettazione di politiche di sicurezza? L’oggetto dello studio che si è scelto di condurre è costituito dal coinvolgimento e dalla partecipazione attiva della cittadinanza intesi come ulteriori elementi per un efficace sviluppo e implementazione di interventi innovativi in materia di politiche di sicurezza urbana. In particolare l’obiettivo è stato quello di verificare se e in che modo i legami sociali impattino sul sentimento di sicurezza percepita e che ruolo hanno o potrebbero avere nella progettazione delle politiche di sicurezza. L’ambito di riferimento è quindi quello delle politiche di prevenzione comunitaria. Per sviluppare il progetto si sono prese in esame la realtà italiana e quella spagnola e si sono analizzate, utilizzando una metodologia di ricerca integrata qualitativa e quantitativa, le forme di partecipazione alla sicurezza realizzate attraverso il controllo di vicinato, la polizia di prossimità e la mediazione di polizia.
What does it mean to be protected? To live in a constantly monitored space, or feeling heard by the institutions? Supervise the neighborhood or be involved in the design of security policies? The study analyze citizen’s active participation as a further element for an effective implementation of urban safety policies. The goal is to understand if and how social ties influence on perceived safety and what role they may have in the design and development of security policies. The reference framework is therefore to community prevention policies. In order to develop the project I used a mixed qualitative and quantitative methodology research in order to analyze citizen’s active participation through neighborhood watch, community policing and police mediation in the italian and spanish context.
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PANZARASA, MARTINA. "Donne di mafia e carcere. Cultura, esperienze e pratiche in una sezione di alta sicurezza." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2018. http://hdl.handle.net/2434/595957.

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Abstract:
This dissertation analyses the mafia culture’s mechanism of adaptation and reproduction in a female high security section. It is an attempt to approach mafia phenomenon by considering its members’ perspective. Using qualitative research methods, it focuses on the representations, the narrative strategies and the practices of interaction of detained mafia women. More specifically, it explores: i) the family life representations with regard to the female role and the family practices which are for the benefit of the criminal organization; ii) the main discourse mechanisms employed in defining the self; iii) the aspects of mafia cultural repertory reproduced and elaborated to interact in prison. The study enlightens the crucial role of mafia cultural repertory in shaping the cooperative relationship, which is built up in the high security session together with the staff.
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10

Faval, Cherie. "La Regione sostenibile. Forme giuridiche del regionalismo alla luce del principio di sostenibilità. Spunti comparativi dalle esperienze italiana, francese e spagnola = La Région durable. Formes juridiques du régionalisme au vu du principe de durabilité. Suggestions comparatives à partir des expériences italienne, française et espagnole." Doctoral thesis, Università del Piemonte Orientale, 2022. http://hdl.handle.net/11579/142899.

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Abstract:
The thesis aims to deal with a classical theme (regional territorial organisation), in a comparative perspective (comparing the Italian Regione, the French Région and the Spanish Comunidad Autónoma) and adopting a dimension that is widely spread (sustainability). In this sense, the research, on the one hand, traces the reference framework of the whole work, introducing the basic concepts (Region; Regional State), not without having previously contextualised them in the perimeter in which it is (still) relevant to deal with them (the questions relating to territorialization and autonomy). Then, the thesis discusses certain characteristics ('static' and 'dynamic' variables of the 'regional state') which are described as emblematic, insofar as their function is both to provide a representative description of the 'regional state', abstractly considered, and to serve as a parameter of the comparative relationship between concrete regional experiences. On the other hand, the thesis analyses the subject of sustainability, attempting, firstly, to trace the origins of the concept and the processes of its "juridicisation" and "constitutionalisation". Secondly, it asks whether it is possible to propose further interpretations of sustainability that could prove useful for an analysis of institutional nature. This component of the work – a sort of "research within the research" – leads to the identification of a notion of institutional sustainability – and, in particular, of regional institutional sustainability – and of a series of potential indicators of sustainability. On this basis, the identified criterion is proposed as a key to interpret the experiences of 'regionalism', with a view not to give exhaustive and complete answers, but to provide useful elements for a fruitful reflection on the existence or not of conditions of permanent and future sustainability of the regional institution.
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Books on the topic "Esperienza giuridica"

1

Interpretazione ed esperienza giuridica. Trieste: EUT, 2011.

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2

Corasaniti, Giuseppe. Esperienza giuridica e sicurezza informatica. Milano: Giuffrè, 2003.

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3

Tafaro, Sebastiano. Pubes e viripotens nella esperienza giuridica romana. Bari: Cacucci editore, 1988.

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4

Francesco, D'Agostino, ed. Ius divinum: Fondamentalismo religioso ed esperienza giuridica. Torino: G. Giappichelli, 1998.

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5

D'Agostino, Francesco. Ius divinum: Fondamentalismo religioso ed esperienza giuridica. Torino: G. Giappichelli, 1998.

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6

Arzillo, Francesco. Esperienza giuridica e senso comune: Sul fondamento ontologico del diritto. Roma]: Casa Editrice Leonardo da Vinci, 2009.

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7

Cavina, Paola. Pier Damiani tra esperienza giuridica e tensione spirituale: Eremi e monasteri di Romagna. Cesena: Stilgraf, 2005.

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8

Pier Damiani tra esperienza giuridica e tensione spirituale: Eremi e monasteri di Romagna. Cesena: Stilgraf, 2005.

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9

Cavina, Paola. Pier Damiani tra esperienza giuridica e tensione spirituale: Eremi e monasteri di Romagna. Cesena: Stilgraf, 2005.

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10

Barucci, Piero, Piero Bini, and Lucilla Conigliello, eds. Economia e Diritto in Italia durante il Fascismo. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-605-7.

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Abstract:
Il volume raccoglie otto saggi sulla cultura economica e giuridica in Italia nel periodo tra le due guerre mondiali. Alcuni di essi indagano sul rapporto tra regime fascista e intellettuali, come nel caso del giurista Alfredo Rocco e degli economisti Luigi Amoroso, Arrigo Serpieri e Alberto Bertolino. Altri scritti affrontano il tema dei modi e dei luoghi attraverso cui l’economia e il diritto furono divulgati nel periodo fascista. I casi approfonditi sono quelli dell’Università Bocconi di Milano e della Scuola di Scienze Corporative di Pisa. Due saggi, infine, si occupano della politica economica nella fase liberista del fascismo e della natura assunta dal dibattito giuridico sul problema corporativo, individuando in queste esperienze momenti dell’evolversi del rapporto tra Stato e mercato.
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