To see the other types of publications on this topic, follow the link: Emozioni.

Journal articles on the topic 'Emozioni'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 50 journal articles for your research on the topic 'Emozioni.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse journal articles on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Cavalli, Giulia. "Tu chiamale se vuoi.. Emozioni." RICERCA PSICOANALITICA, no. 1 (March 2010): 53–65. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2010-001005.

Full text
Abstract:
Cosa sono le emozioni? Che funzionalitŕ hanno per l'uomo? Quale ruolo gioca la relazione nello sviluppo della capacitŕ di vivere le emozioni? Che utilizzo fa il terapeuta delle emozioni del paziente durante il processo analitico? Si tratta di domande importanti, le cui risposte mettono in luce le sottostanti idee di uomo e di cura. L'A. avvia una riflessione sulle concezioni attuali di emozione e competenza emotiva e sui risultati delle ricerche in questo ambito, proponendo una visione differente del significato delle emozioni e del vivere le emozioni, alla luce della teoria dei sistemi dinamici non lineari, nell'ottica dell'epistemologia della complessitŕ.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Mazzolari, Laura. "Apprendere dalle emozioni. La funzione dell'hic et nunc e dell'insight in psicosocioanalisi." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 13 (February 2010): 99–116. http://dx.doi.org/10.3280/eds2010-013008.

Full text
Abstract:
L'obiettivo di questo articolo č di cercare di capire come le emozioni agiscono e interagiscono nel processo di apprendimento della psicosocioanalisi. All'interno dei processi di apprendimento proposti da Ariele č stato evidenziato che, indipendentemente dalla motivazione che portava ad iscriversi, nel gruppo spesso "avviene qualcosa" che improvvisamente provoca, fa emergere una forte emozione individuale, positiva o negativa, ma comunque generativa. Questo turbamento emotivo implica un passaggio di apprendimento cognitivo sia individuale che gruppale per rendere le emozioni sostenibili e riconoscibili e per riuscire a rielaborarle in un pensiero accettabile. L'articolo arriva a proporre un possibile modello psicosocioanalitico di apprendimento attraverso le emozioni. La metafora dell'apprendimento emotivo che emerge da queste riflessioni č quella di una nave sul mare che č potenzialmente nel caos, deve attraversare una tempesta, puň affondare o navigare alla ricerca di un approdo, affrontando il rischio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Della Grotta, Anna Maria. "Neuroscienze ed emozioni: emozioni che danno piacere ed emozioni che danno dolore." IPNOSI, no. 2 (December 2016): 24–40. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2016-002002.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Ferrarini, Roberto, Cristina Carbognin, and Anna Maria Meneghini. "Le emozioni del vino." DiPAV - QUADERNI, no. 26 (March 2010): 95–112. http://dx.doi.org/10.3280/dipa2009-026007.

Full text
Abstract:
Ogni cultura possiede un suo lessico emotivo che rende possibile la condivisione sociale dei feelings che sono pur sempre un'esperienza profondamente privata e soggettiva. Seguendo gli studi di Damasio (2003), le emozioni, che darebbero forma alla maggior parte delle nostre esperienze quotidiane, possono essere considerate percezioni dello stato del nostro corpo modificato dalle interazioni con stimoli esterni. Lo studio si focalizza sulla selezione, all'interno del piů ampio e generico lessico emotivo, di un set di termini specifici per descrivere affettivamente il prodotto vino. Partendo da una lista di 453 termini tratti dalla letteratura, attraverso 3 studi, sono stati selezionati 16 aggettivi emozionali che permettono alle persone di descrivere in modo "emotivamente particolareggiato" le personali esperienze di assaggio e consumo del vino.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Eliseo, Claudio. "Emozioni e famiglia." RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, no. 43 (May 2016): 15–28. http://dx.doi.org/10.3280/pr2016-043002.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Goeta, Gian Franco. "Coaching ed emozioni." FOR - Rivista per la formazione, no. 91 (September 2012): 33–39. http://dx.doi.org/10.3280/for2012-091003.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Turnaturi, Gabriella. "Emozioni e verità." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (March 2013): 72–85. http://dx.doi.org/10.3280/sd2013-001006.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Mammarella, Nicola, and Nicola Sambuco. "Emozioni in vecchiaia." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (May 2013): 293–308. http://dx.doi.org/10.3280/rip2012-002010.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

De Sanctis, Sante. "Emozioni e sogni." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 2 (June 2017): 6–35. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2017-002002.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Bonucci, Cristina. "Leggere le emozioni." INTERAZIONI, no. 1 (April 2017): 123–27. http://dx.doi.org/10.3280/int2017-001009.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

de Matteis, Stefano. "Esperienza, sentimenti, emozioni." La Ricerca Folklorica, no. 35 (April 1997): 67. http://dx.doi.org/10.2307/1480055.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Rosenberg, Colorni Emma. "Emozione e complessità: conoscere la struttura delle emozioni per navigare nella complessità." PROJECT MANAGER (IL), no. 15 (August 2013): 23–27. http://dx.doi.org/10.3280/pm2013-015006.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Benozzo, Angelo, and Monica Colombo. "Le emozioni nella ricerca-azione." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2011): 93–109. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-003005.

Full text
Abstract:
Il lavoro esamina un aspetto spesso trascurato nella letteratura sulla ricerca-azione, ossia il ruolo che rivestono le emozioni nel lavoro sul campo. Da un'analisi della letteratura abbiamo infatti riscontrato che sebbene negli articoli dedicati alla ricerca-azione il riferimento alle emozioni del ricercatore e dei partecipanti sia molto frequente, questo tema non č stato oggetto di una riflessione sistematica. Attraverso due chiavi interpretative sulle emozioni, l'approccio psicodinamico e quello costruttivista, nell'articolo sono illustrate le emozioni che possono emergere nel corso di una ricerca-azione e che si declinano secondo diverse modalitŕ in funzione del ruolo assunto dagli attori (ricercatore o partecipante). Infine, nelle conclusioni sono presentate alcune riflessioni relative all'utilitŕ dell'analisi delle emozioni nel contesto di una ricerca-azione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Marcella, Ravenna, Brambilla Marco, and Roncarati Alessandra. "Percezione sociale di gruppi nazionali: credenze ed emozioni verso gli israeliani." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (January 2012): 395–411. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-003005.

Full text
Abstract:
Questo studio investiga aspetti della percezione sociale di categorie di Israeliani caratterizzate da differenti ruoli sociali assunti in contesti intergruppi. 213 studenti universitari hanno descritto liberamente stimoli fotografici differenziati e specificato l'intensitŕ con cui hanno sperimentato reazioni emozionali ed empatiche. I principali risultati mostrano, in linea con le previsioni, che i partecipanti non hanno rappresentazioni univoche del gruppo degli Israeliani ma notevolmente diversificate in funzione delle informazioni contestuali proposte. Cosě se Israeliani seduti ad un caffč di Gerusalemme evoca una rappresentazione complessivamente positiva e priva di contenuti stereotipici negativi, Israeliani in azione di guerra in Libano evoca invece contenuti ed emozioni univocamente negativi. Diversamente, Israeliani che soccorrono connazionali feriti evoca emozioni riconducibili sia ad ammirazione che a disprezzo. Infine, sia la categoria Israeliani che Israeliani impegnati nello sgombero di connazionali a Gaza evocano rappresentazioni ambivalenti. La presenza diversificata di contenuti stereotipici in rapporto alle categorie considerate č discussa specie in rapporto a specifiche implicazioni applicative.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Strata, Piergiorgio, Bibiana Scelfo, and Benedetto Sacchetti. "Cervelletto, emozioni e paura." Rendiconti Lincei 18, no. 2 (June 2007): 129–37. http://dx.doi.org/10.1007/bf02967220.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Palvarini, Paolo. "La forza del positivo in psicoterapia." PSICOBIETTIVO, no. 2 (January 2011): 81–102. http://dx.doi.org/10.3280/psob2010-002007.

Full text
Abstract:
L'autore approfondisce il ruolo che i fattori positivi, in particolare emozioni positive e punti di forza del carattere, svolgono in psicoterapia. Mentre la psicologia tradizionalmente si č occupata prioritariamente di deficit e difficoltŕ, la psicologia positiva ha spostato l'attenzione verso le qualitŕ individuali ed i punti di forza. Le ricerche della Fredrickson sulle emozioni positive hanno poi dimostrato come queste ultime, diversamente da quanto si riteneva in precedenza, possono divenire fonte di benessere e non solo conseguenza di esso. Vengono quindi presentati quegli approcci psicoterapici, di orientamento teorico differente, che lavorano in maniera peculiare sull'elaborazione di emozioni positive e punti di forza del carattere.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Mantzouranis, Kleanthis, and Valentina Petrolini. "Il lato oscuro delle emozioni." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 72 (February 2022): 119–32. http://dx.doi.org/10.3280/las2021-072009.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

Caltabiano, Pier Sergio. "Il senso delle emozioni nell'apprendimento." FOR - Rivista per la formazione, no. 81 (January 2010): 5–6. http://dx.doi.org/10.3280/for2009-081001.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Santosuosso, Amedeo. "Sistemi tecnologici, emozioni e regole." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (April 2018): 29–52. http://dx.doi.org/10.3280/sd2018-001002.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Tosini, Giorgio, Carlo Cristini, and Bruno Mario Cesana. "Sequenze di scene di violenza non giustificata e giustificata, condotte aggressive e affettivitŕ." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (March 2010): 21–46. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-001002.

Full text
Abstract:
Lo scopo principale di questa ricerca č la valutazione dell'effetto della visione di scene violente su un gruppo di studenti universitari (30 f, 30 m), presentate in due differenti sequenze: una scena di violenza "giustificata" seguita da una di violenza "non giustificata" o viceversa. Si sono utilizzati i seguenti questionari: 1) prima e dopo le sequenze, Questionario I-R sulle condotte aggressive, Scala d'Ansia ASQ-IPAT; 2) dopo ogni singola scena, Questionario self-report per valutare intensitŕ e tono edonico delle emozioni provate e il livello di giustificazione della violenza della scena. Sono stati esaminati anche processi di regolazione delle emozioni (suppression, reappraisal e autoefficacia). Ruminazione ed ansia (totale e nascosta) sono diminuite dopo la visione di entrambe le sequenze. Dopo la sequenza con la scena di violenza "non giustificata" seguita da quella "giustificata", la ruminazione č diminuita in modo significativo rispetto alla sequenza inversa. L'intensitŕ e la sgradevolezza delle emozioni negative provate durante la scena di violenza "giustificata" hanno registrato valori piů bassi rispetto a quelli della scena "non giustificata". La valutazione del livello di giustificazione della violenza della prima scena ha un effetto sulla valutazione di quella della seconda scena in entrambe le sequenze (effetto carry-over). Il livello di giustificazione della violenza "giustificata" č effettivamente piů alto rispetto a quella "non giustificata". Il processo di reappraisal, l'autoefficacia nel controllo delle emozioni negative, l'autoefficacia nell'epressione delle emozioni positive e l'autoefficacia empatica percepita non hanno avuto effetti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Narzisi, Antonio, and Filippo Muratori. "Empatia e Teoria della Mente nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo: le persone con autismo possono riconoscere le emozioni?" QUADERNI DI GESTALT, no. 2 (May 2012): 101–12. http://dx.doi.org/10.3280/gest2011-002011.

Full text
Abstract:
Le persone con autismo possono riconoscere le emozioni? Questa domanda č il focus del lavoro. I risultati del nostro studio mostrano prestazioni deficitarie nelle prove verbali di Teoria della Mente ma non in compiti di Teoria della Mente contestuale, ovvero nella comprensione dei contesti emotivi, suggerendo che la presenza di spunti contestuali č di aiuto per il riconoscimento delle emozioni in bambini con autismo. Questi dati sono stati brevemente discussi attraverso la teoria dell'isomorfismo interpersonale (Psicologia della Gestalt); la teoria della simulazione incarnata (embodied simulation di Gallese); e la teoria del confine di contatto (psicoterapia della Gestalt). Inoltre l'elaborazione locale dell'informazione (livello sistematizzante) non č considerata un ostacolo per l'elaborazione globale/gestaltica dell'informazione e per il riconoscimento delle emozioni ma piuttosto come un segno di neuro-diversitŕ.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Pastucha-Blin, Agnieszka. "Le (principali) emozioni negative espresse nei fraseologismi somatici italiani e polacchi." Forum Filologiczne Ateneum, no. 1(10)2022 (December 31, 2022): 67–79. http://dx.doi.org/10.36575/2353-2912/1(10)2022.067.

Full text
Abstract:
Il contributo costituisce un tentativo di individuare le maggiori differenze nell’ambito della categoria semantica delle emozioni di rabbia, aggressività, paura, tristezza e umiltà espresse nei fraseologismi somatici della lingua italiana e polacca. Oltre alle considerazioni teoriche, nel presente studio si intende stabilire quali espressioni idiomatiche, contenenti termini che indicano parti del corpo umano, vengono usate per verbalizzare determinati stati emotivi. Nelle osservazioni si analizzano le pagine dei dizionari fraseologici, pratici, quelli delle collocazioni e generali grazie ai quali si evidenziano le differenze anzitutto nell’ambito della concettualizzazione metaforica delle emozioni studiate. Le divergenze osservate tra i fraseologismi somatici italiani e polacchi concernono prima di tutto il dominio origine adoperato per capire e trasmettere emozioni che spesso risultano intangibili, sfuggevoli e difficili da capire.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

Meneghini, Anna Maria, and Veronica Delai. "Emozioni positive, repertori pensiero-azione e focus attenzionale." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (March 2013): 519–38. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-004005.

Full text
Abstract:
Secondo la broad-and-build theory di Fredrickson, le emozioni positive, se esperite frequentemente nel quotidiano, possono ampliare il repertorio momentaneo di pensieri-azioni delle persone che le sperimentano (broaden) e indurre un allargamento dell'attenzione in modo che l'elaborazione dell'informazione/stimolo sia indirizzata sull'insieme piuttosto che sui particolari della situazione. Questo allargamento cognitivo favorirebbe poi la costruzione di risorse personali durature (build) nel tempo. Obiettivo della ricerca qui presentata e stato testare se l'induzione di intense emozioni positive (come la serenita e la gioia) porta le persone ad un allargamento dei repertori pensiero-azione e del focus attenzionale nell'immediato. Le performance di un gruppo di meditatori, scelti per la loro abilita nell'attivare emozioni positive intense, sono state confrontate con quelle di due gruppi, uno composto di partecipanti in stato emotivo neutro e un altro in cui ai partecipanti si e indotta l'emozione rabbia. I confronti tra i gruppi indicano maggiore apertura cognitiva nei meditatori, subito dopo la meditazione, rispetto al "gruppo Neutro" e al "gruppo Rabbia", ma anche che la rabbia non induce un restringimento attenzionale e non riduce il repertorio momentaneo pensieri-azioni rispetto allo stato neutro. Essa, piuttosto guida pensieri e intenzioni comportamentali in maniera consona all'attivazione emotiva, come suggerito dalle teorie classiche sulle emozioni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

Garotti, Pier Luigi, Lavinia La Torre, Dorella Scarponi, and Andrea Pession. "Operatore e utente nel contesto sanitario. Quali competenze per una relazione efficace?" PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (September 2010): 89–102. http://dx.doi.org/10.3280/psd2010-001005.

Full text
Abstract:
La maggior parte dei contributi che riguardano la relazione tra operatore sanitario e paziente ha reso evidente la necessitŕ di approfondire un aspetto importante della formazione dell'operatore, quello che riguarda l'acquisizione di abilitŕ a prestare attenzione alla "risonanza emotiva" suscitata dalla relazione con l'altro. A questo proposito č in corso una ricerca presso il reparto di Oncologia pediatrica dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna che ha tra gli obiettivi quello di verificare il grado di coerenza, nel colloquio clinico tra medico e genitore del giovane paziente, della risposta emozionale non verbale del medico, con i segnali espressivo-emozionali prodotti dal genitore. I risultati confermano che la maggior parte dei segnali non verbali e delle espressioni prodotte dal medico hanno, soprattutto, funzione comunicativo- relazionale e non esprimono emozioni in sintonia con quelle espresse dal genitore. Tale aspetto si puň considerare indicativo di una relazione tra medico e interlocutore non sempre efficace. Riconoscere le emozioni permette di comprenderne il significato e di trarne informazioni su cosa accade all'altro e a se stessi; č un percorso personale di auto-conoscenza e di accrescimento delle proprie capacitŕ relazionali che rende possibile all'operatore di adattare le proprie competenze ai bisogni dell'altro. Lo sviluppo e l'acquisizione di specifiche e adeguate skills comunicative e relazionali possono diventare obiettivo primario di un'organizzazione sanitaria che ha come scopo l'alta qualitŕ del servizio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

Gasparini, Giulia, Mauro Sarrica, and Alberta Contarello. "Processi di regolazione emotiva e benessere emotivo nell'invecchiamento. uno studio sul modello della socioemotional selectivity theory di Carstensen." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (May 2012): 66–85. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-001004.

Full text
Abstract:
L'incremento nelle aspettative di vita rappresenta per i Paesi industrializzati una sfida fondamentale. Modelli teorici recenti, come Positive Aging e Active Aging, suggeriscono di controbilanciare gli approcci che si concentrano esclusivamente sul declino fisico e psicologico, sottolineando la capacità che gli anziani hanno di mantenere una qualità di vita soddisfacente, sia a livello individuale che nella sfera delle relazioni sociali. Il presente contributo si riferisce principalmente alla Socioemotional Selectivity Theory (Carstensen, 1991), la quale indica che, con l'età, l'importanza relativa degli obiettivi cambia al fine di consentire e preservare esperienze emotive positive. L'indagine si concentra su due elementi principali: 1) la relazione tra emozioni ed età: si ipotizza che emozioni positive e negative non siano correlate e che l'invecchiamento non implichi necessariamente una riduzione delle prime ed un aumento delle seconde; 2) la selezione di partner e scopi significativi: si ipotizza che differenti scelte siano attuate in funzione dell'età e della condizione di vita, e che queste siano positivamente legate al benessere emotivo. Centocinquantaquattro partecipanti, giovani (n = 53), anziani attivi (n = 50) e istituzionalizzati (n = 51), hanno completato uno strumento carta-matita volto a indagare emozioni positive e negative, soddisfazione emotiva, scelta di partner sociali e obiettivi. Coerentemente con il modello di riferimento, i principali risultati indicano l'indipendenza tra emozioni positive e negative. Inoltre, gli anziani non riportano un decremento di emozioni positive ma, invece, un minor livello di rabbia e preoccupazione rispetto ai giovani. Inoltre, anziani attivi e giovani mostrano modalità di risposta simili. Tuttavia, contrariamente alle aspettative della SST, all'aumentare dell'età, avere scopi sociali importanti favorisce di per sé il benessere emotivo. I risultati indicano la necessità di approfondire i processi di invecchiamento non solo in relazione all'aspettativa di vita ma anche in relazione agli stilli di vita.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

De Stasio, Simona, Caterina Fiorilli, Carlo Di Chiacchio, and Maria Cristina Rappazzo. "Comprendere e descrivere l'altro: uno studio sulla comprensione delle emozioni e sul lessico psicologico del bambino." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 1 (May 2011): 149–60. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-001011.

Full text
Abstract:
Un rilevante numero di studi mostra una relazione tra l'utilizzo nel bambino di termini psicologici nelle conversazioni e la comprensione di stati interni. Sono stati oggetto di studio in un gruppo di 120 bambini tra i 6 e i 9 anni l'utilizzo di linguaggio sugli stati interni e la comprensione emotiva. La comprensione emotiva č stata valutata con il Test sulla Comprensione delle Emozioni, mentre l'uso del linguaggio riferito a stati interni č stato valutato con il compito di Mind-Mindedness. I risultati hanno evidenziato delle differenze significative in bambini di etŕ diverse rispetto alla comprensione delle emozioni e all'uso di termini psicologici nella descrizione del miglior amico. Il linguaggio sugli stati interni non č risultato correlato al livello di comprensione delle emozioni. Agli autori sembra possibile ipotizzare che l'utilizzo del linguaggio sugli stati interni possa essere indipendente dalle capacitŕ dei bambini di rappresentare gli aspetti psicologici propri ed altrui.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

Fasio, Omar. "Il disagio emotivo negli operatori sanitari dell'emergenza ospedaliera: motivazioni, emozioni e personalitŕ." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (April 2010): 53–72. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-002003.

Full text
Abstract:
L'attivitŕ di emergenza sanitaria ospedaliera implica un costante confronto con la sofferenza sia fisica che mentale. In questo lavoro sono state indagate alcune caratteristiche psicologiche di 59 infermieri e di 50 medici di tre pronto soccorso della Liguria utilizzando: 1) un questionario sulle motivazioni e sulle emozioni che sostengono gli operatori nella loro attivitŕ lavorativa, 2) la scala Eysenck Personality Inventory e 3) la scala Maslach Burnout Inventory. Il disagio emotivo č risultato dipendere dalla loro motivazione, dalle emozioni provate, dal nevroticismo e dall'anzianitŕ di servizio. Considerando i risultati nel loro insieme si puň concludere che motivazioni, emozioni e personalitŕ hanno un ruolo impor- tante nel sostenere l'attivitŕ degli operatori dell'emergenza sanitaria. Una costante riflessione degli operatori su tali risorse puň rivelarsi utile nell'identificare per tempo situazioni che, se trascurate, possono portare a stati di disagio psicologico, e nel prevenire lo sviluppo del burnout.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

Daddi, Cecilia. "Accettazione e cambiamento nella terapia di coppia: una prospettiva integrativa." TERAPIA FAMILIARE, no. 99 (August 2012): 5–30. http://dx.doi.org/10.3280/tf2012-099001.

Full text
Abstract:
Questo lavoro viene presentato in una prospettiva integrativa di conoscenze consilienti, con un focus sulla teoria dell'attaccamento cui riferiscono vari approcci terapeutici con la coppia. Vengono analizzati contributi clinici con prospettive diverse per descrivere i processi di accettazione, il valore dell'autenticitŕ e la capacitŕ di regolazione emotiva, come dimensioni correlate. L'ipotesi di base č che l'ampliamento delle possibilitŕ adattive nella coppia comporta il riconoscimento e l'accettazione delle emozioni. Lo sviluppo di questi processi viene facilitato da capacitŕ di mindfulness e limitato da matching di attaccamento insicuro. L'autore descrive quattro sistemi adattivi intrapsichici e relazionali alla base dell'accettazione: disponibilitŕ all'esperienza, tolleranza delle emozioni, flessibilitŕ di risposta e funzione riflessiva. Tali sistemi possono ampliarsi nell'incontro tra le risorse della coppia e le capacitŕ di sintonizzazione e intersoggettivitŕ del terapeuta. In tal modo puň costituirsi una base sicura per l'espressione delle emozioni e lo sviluppo di una nuova narrazione condivisa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Caltabiano, Pier Sergio. "Pensieri ed emozioni nel viaggio dell'esperienza.." FOR - Rivista per la formazione, no. 90 (May 2012): 7–19. http://dx.doi.org/10.3280/for2012-090001.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

D'Onofrio, Angelo. "Le emozioni tra corpo e parola." RUOLO TERAPEUTICO (IL), no. 130 (October 2015): 61–70. http://dx.doi.org/10.3280/rt2015-130007.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
31

Mastandrea, Stefano. "Il ruolo delle emozioni nell’esperienza estetica." Rivista di estetica, no. 48 (December 1, 2011): 95–111. http://dx.doi.org/10.4000/estetica.1539.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
32

Mattalucci, Claudia. "Persona, self, emozioni Antropologia e individualita." La Ricerca Folklorica, no. 35 (April 1997): 81. http://dx.doi.org/10.2307/1480056.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
33

Casati, Elisa, and Silvia Donato. "La relazione tra i familiari e l'équipe di cura della Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA): la prospettiva degli operatori." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (August 2020): 25–51. http://dx.doi.org/10.3280/pds2020-002002.

Full text
Abstract:
Obiettivo: la transizione relativa al trasferimento della persona anziana non autosufficiente dal domicilio a una struttura residenziale è complessa e caratterizzata da una vasta gamma di vissuti emozionali ambivalenti per tutti gli attori coinvolti. Obiettivo della ricerca qui presentata è quello di indagare e descrivere la percezione che gli operatori dell'équipe di cura e assistenza della RSA hanno dei vissuti e dei bisogni che accompagnano il familiare nella scelta dell'istituzionalizzazione e all'ingresso in RSA, dei vissuti e dei bisogni di cui gli operatori stessi fanno esperienza nella relazione con i familiari in questa fase del percorso di cura, non-ché delle possibili risposte a tali bisogni secondo il punto di vista dell'operatore. Metodologia: il disegno di ricerca adottato è di tipo qualitativo e si avvale di interviste somministrate a nove operatori facenti parte dell'équipe di cura e assistenza di una RSA del Nord Italia. Risultati: dalle interviste emerge un operatore consapevole sia delle molteplici e ambivalenti emozioni esperite dal familiare durante la transizione, sia delle motivazioni che lo portano a scegliere l'istituzionalizzazione del proprio caro. L'operatore riconosce inoltre l'importanza di spazi di confronto e incontro con i familiari, ma nel contempo riporta come, a livello fattuale, non esi-stano spazi di effettivo e reale coinvolgimento dei caregiver informali. La precisione con cui l'operatore riconosce emozioni e motivazioni del familiare non sempre però corrisponde ad altrettanta consapevolezza per i propri vissuti emotivi e per come essi agiscano nella relazione con il familiare, ad indicare una specifica area di bisogno formativo e di accompagnamento degli operatori in questa complessa relazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
34

Trincas, Roberta, and Mauro Meleddu. "La relazione tra processi emotivi e processi di controllo cognitivo: i meccanismi di conflitto e interazione." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (June 2012): 243–80. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-002005.

Full text
Abstract:
Nell'ultimo decennio si č sviluppato notevolmente lo studio della relazione tra processi emotivi e processi di controllo cognitivo e, attualmente, č stata sottolineata la similaritŕ tra questi due processi. Pensiamo, per esempio, allo sviluppo dei modelli del doppio processo nell'ambito di studio delle emozioni (Barrett et al., 2007), secondo cui i processi emotivi comprendono forme di elaborazione automatica e controllata cosě come i processi cognitivi. In accordo con questa prospettiva, risulta necessario chiarire alcune questioni fondamentali sulla similaritŕ tra emozioni e processi cognitivi e sui loro meccanismi di interazione. Le ricerche sull'argomento si sono interessate a due aspetti, uno riguarda il ruolo dei processi di controllo cognitivo nella regolazione emotiva, l'altro si focalizza sull'influenza delle emozioni sui processi di controllo del pensiero e del comportamento. L'obiettivo di questa rassegna critica della letteratura č di approfondire quest'ultimo filone di ricerca considerando, in particolare, la prospettiva secondo cui gli stati emotivi sarebbero attivati automaticamente e, conseguentemente, interferirebbero sull'esecuzione di compiti che richiedono controllo esecutivo (Gray, 2004; Zelazo, 2006). A tal fine, verrŕ delineata una prospettiva teorico/metodologica che integra i principali modelli teorici e le ricerche appartenenti a questo ambito di studi delle scienze cognitive.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
35

Maria Valentini, Rachele. "Il ruolo attivo della vittima in caso di abuso sessuale: conseguenze in adolescenza." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA 24, no. 3 (January 2023): 107–27. http://dx.doi.org/10.3280/mal2022-003006.

Full text
Abstract:
Il presente studio si propone di indagare se in adolescenza il partecipare attivamente alle azioni di abuso sessuale ("agire atti sessuali" come l'induzione o la coercizione della vittima a impegnarsi in pratiche quali la stimolazione dei genitali dell'abusante, rapporti orali/anali e esibizioni erotiche al fine di soddisfare i desideri sessuali del perpetratore) comporti un maggior aggravarsi, in termini di rielaborazione cognitiva dell'esperienza abusiva e di sviluppo di emozioni traumatiche di vergogna, colpa ed impotenza, rispetto al subire passivamente la violenza sessuale. Sono state analizzate 32 deposizioni di adolescenti vittime di abuso sessuale, con un'età media al momento dell'audizione di 14 anni (DS = 1.72; range = 11-17 anni). Per risalire alle cognizioni e alle emozioni traumatiche connesse all'abuso sessuale subito, le deposizioni delle vittime sono state testualmente analizzate attraverso il Linguistic Inquiry e Word Count (LIWC; Pennebaker et al., 2001). I risultati confermano che in adolescenza la partecipazione attiva alle dinamiche di abuso sessuale risulta maggiormente connessa a difficoltà di rielaborazione cognitiva dei fatti traumatici occorsi, con un importante e significativo apporto da parte di emozioni traumatiche particolarmente lesive, come vergogna, senso di colpa e impotenza.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
36

D'ambrosio, Mariangela. "Educare alle emozioni: l'approccio pedagogico dell'agire emotivo." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2020): 504–19. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9292.

Full text
Abstract:
Il benessere emotivo ed affettivo degli individui, soprattutto dei minori, diventa uno fra gli obiettivi primari, seppur sfidante, della comunità educativa adulta che ha il compito di ripensare il proprio ruolo in un'ottica sociologicamente e pedagogicamente orientata dove le emozioni rivendicano il proprio posto al centro della relazione. Utilizzare l'approccio pedagogico dell'agire emotivo consente ai docenti e agli educatori tutti, da un alto, di ri-leggere e ri-costruire nel discente gli stili e le diverse sue modalità di apprendimento, orientando il proprio lavoro in maniera più efficace ed efficiente; dall'altro, di collettivizzare il processo conoscitivo e di acquisizione di nuovi saperi, in un rispecchiamento dinamico. Per gli insegnanti e gli educatori, focalizzarsi sulla comprensione emotiva dei propri ragazzi attraverso modalità, strumenti e attività specifiche proposte, in coerenza con gli obiettivi prefissati, diventa strumento non solo di approfondimento di tematiche umane più ampie ma anche possibilità per intercettare e prevenire condotte devianti o a rischio, e stimolare il benessere complessivo. I minori, d'altra parte, focalizzandosi sulle emozioni, diventano protagonisti attivi della loro crescita e del loro divenire, nonché del processo formativo, motivando e orientando comportamenti. Ritornare all'agire umano come agire emotivo consapevole significa, dunque, educare le giovani generazioni alla complessità societaria sia come individui che come gruppo all'interno di una comunità sia reale che virtuale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
37

Lini, Claudia, and Paolo Bertrando. "Situarsi: posizionamento ed emozioni in terapia sistemica." TERAPIA FAMILIARE, no. 117 (July 2018): 9–28. http://dx.doi.org/10.3280/tf2018-117002.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
38

Boschetti, Sara. "Un lavoro per far emergere le emozioni." PSICOBIETTIVO, no. 3 (January 2016): 118–22. http://dx.doi.org/10.3280/psob2015-003008.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
39

Marnati, Luisa. "La morte e gli animali. Quali emozioni?" IRENE - Interdisciplinary Researches on Ethics and Natural Environment, no. 9788879166638 (December 2013): 181–85. http://dx.doi.org/10.7359/663-2013-marn.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
40

Ungaro, Daniele. "Sociologia delle emozioni. Sui limiti sociali dell'empatia." SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, no. 53 (August 2017): 77–95. http://dx.doi.org/10.3280/sc2017-053006.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
41

Pascale, Vincenzo. "Note sull’emigrazione: Emozioni ed emigrazione. De Amicis." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 47, no. 3 (September 17, 2013): 653–73. http://dx.doi.org/10.1177/0014585813499892.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
42

Porcelli, Piero. "Sviluppi contemporanei della psicosomatica." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 3 (September 2012): 359–88. http://dx.doi.org/10.3280/pu2012-003002.

Full text
Abstract:
Sulla base del concetto di peso relativo dei fattori biologici e psicologici, la psicosomatica puň essere concepita all'interno di due assi ortogonali di "malattia" e "personalitŕ". Le ultime ricerche sulla multifattorialitŕ delle malattie e sul rapporto gene-ambiente stanno evidenziando l'importanza dei fattori infantili di attaccamento e maltrattamento nella vulnerabilitŕ a diverse patologie mediche attraverso l'interazione con il sistema immunitario e i fattori proinfiammatori. Gli studi sulla personalitŕ hanno evidenziato che i fattori psicologici di vulnerabilitŕ alla somatizzazione possono esser presenti in modo trasversale in differenti patologie mediche e disturbi psicopatologici. Alcuni costrutti recenti, come l'alexithymia, tentano di spiegare fenomeni complessi quali il rapporto tra emozioni e sentimenti, i correlati neurobiologici delle emozioni, i percorsi evolutivi della mentalizzazione nascosti nella relazione madre-figlio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
43

Fida, Roberta, Marinella Paciello, Carlo Tramontano, and Claudio Barbaranelli. "Disimpegno morale e comportamenti controproduttivi: un ampliamento del modello stressor-emotion." RISORSA UOMO, no. 3 (September 2012): 352–42. http://dx.doi.org/10.3280/ru2011-003004.

Full text
Abstract:
Diverse ricerche hanno sottolineato l'importanza di esaminare il Disimpegno Morale (DM) per comprendere l'aggressione strumentale e la condotta deviante nei diversi contesti. Questo studio esamina il ruolo del DM organizzativo come uno specifico costrutto social-cognitivo che interviene nel processo che conduce ai comportamenti controproduttivi (CWB). All'interno del modello stressor-emotion ipotizziamo che il DM medi la relazione tra le emozioni negative in reazione alla percezione di stressor e i CWB, promuovendo o giustificando la risposta aggressiva al contesto frustrante. In un campione di 1147 lavoratori italiani (53.50% donne) abbiamo esaminato un modello di equazioni strutturali che ha confermato le nostre ipotesi: piu i lavoratori reagiscono agli stressor con emozioni negative, piu hanno bisogno di ricorrere al DM, piu agiscono i CWB.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
44

Armano, Linda. "RISONANZA, ATTRITO ED EMOZIONI NELLE COMUNITÀ IMMAGINATE ONLINE." Rivista Italiana di Antropologia Applicata, no. 1 (July 15, 2019): 23–37. http://dx.doi.org/10.32054/2499-1848-2019-1-3.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
45

Perica, Maria Cristina, and Mario Marazzi. "A scuola di emozioni da Milton H. Erickson." IPNOSI, no. 1 (July 2022): 41–54. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2022-001004.

Full text
Abstract:
L'osservazione dei video di uno dei Seminari didattici di Milton H. Erickson, resi disponibili dalla Milton Erickson Foundation, rappresenta un'occasione di apprendimento che promuove una comprensione incarnata dell'approccio ericksoniano. Nell'osservare il peculiare stile di Erickson, si focalizza l'attenzione sugli aspetti emotivo-affettivi e relazionali quali contesto significante dell'esperienza didattica e terapeutica. All'interno del seminario, la dimostrazione con Valerie consente di osservare l'instaurarsi del rapport, il suo utilizzo terapeutico e l'utilizzazione dell'esperienza emozionale del soggetto.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
46

Bocian, Edyta. "La concettualizzazione metaforica delle emozioni nella lingua italiana." Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis. Studia de Cultura 1, no. 9 (2017): 29–36. http://dx.doi.org/10.24917/20837275.9.1.3.

Full text
Abstract:
Abstrakt L’obiettivo dell’articolo è quello di analizzare i mezzi metaforici esistenti nella lingua italiana volti a verbalizzare le emozioni. L’analisi è stata effettuata ricorrendo alla teoria cognitiva della metafora di Lakoff e Johnson su un corpus che consta di risorse metaforiche convenzionali presenti nei dizionari italiani monolingue. Nello specifico si è cercato di delineare un quadro della concettualizzazione emotiva in italiano, riflettendo su problematiche quali i domini origine adoperati, i possibili limiti posti alla concettualizzazione, nonché l’immagine linguistica che scaturisce dalle emozioni. Metaforyczna konceptualizacja uczuć w języku włoskim Celem artykułu było dokonanie analizy metaforycznych środków ekspresji dostępnych w języku włoskim w obrębie werbalizacji emocjonalnej. Analiza ta została przeprowadzona przy odwołaniu do kognitywnej teorii metafory Lakoffa i Johnsona oraz w oparciu o korpus obejmujący konwencjonalne zasoby metaforyczne odnotowane we włoskich słownikach jednojęzycznych. W szczególności, Autorka skupiła się na odzwierciedleniu konceptualizacji emocjonalnej w języku włoskim, snując refleksję nad takimi problemami jak: domeny źródłowe, możliwe ograniczenia w ramach metaforycznego rzutowania oraz językowy obraz emocji.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
47

Chiera, Marco, and Diego Lanaro. "Il corpo: dalla costruzione delle emozioni al dolore." PNEI REVIEW, no. 2 (October 2018): 46–59. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2018-002004.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
48

Delle, Fratte Alessandra. "Emozioni mute. Un commento al caso di livia." PSICOBIETTIVO, no. 2 (July 2014): 132–37. http://dx.doi.org/10.3280/psob2014-002009.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
49

Onofri, Antonio. "Le emozioni come realtà biologiche a base innata." PSICOBIETTIVO, no. 3 (December 2018): 35–40. http://dx.doi.org/10.3280/psob2018-003003.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
50

Petri, Rolf. "Sentimenti, emozioni. Potenzialitŕ e limiti della storia culturale." MEMORIA E RICERCA, no. 40 (September 2012): 75–92. http://dx.doi.org/10.3280/mer2012-040006.

Full text
Abstract:
The first part of the essay tries to elaborate a reasonable itemisation of the three main streams in the history of emotions: that of individual emotions, the study of the role that emotions have in historical processes, and the reflection about the influence of emotions on history writing. The second part is devoted to the methodological and theoretical status of the study of past emotions. The author criticises the definition of emotions as merely cultural phenomena. He argues in favour to a cross-disciplinary and theoretical perspective, and maintains that cultural history of emotions should be able to deconstruct its own history and contextualise historically the very paradigms of "culture" and "emotion".
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography