Academic literature on the topic 'Emotiva'

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Journal articles on the topic "Emotiva"

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Mancini, Giacomo, Nicole Righi, Elena Trombini, and Roberta Biolcati. "Intelligenza emotiva di tratto e burnout professionale negli insegnanti di scuola primaria. Una revisione della letteratura." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (May 2022): 1–22. http://dx.doi.org/10.3280/rip2022oa13705.

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Abstract:
La presente rassegna si propone di esaminare le pubblicazioni scientifiche internazionali che hanno indagato il rapporto tra l'Intelligenza Emotiva (intesa secondo il modello dei tratti e valutata attraverso questionari self-report), e il burnout professionale (caratterizzato da esaurimento emotivo, sentimenti di depersonalizzazione e ridotta autoefficacia) negli insegnanti di scuola primaria. Le recenti ricerche in questo campo, che non sono ancora state sufficientemente sistematizzate, sottolineano infatti l'importanza delle competenze emotive per facilitare e migliorare sia la prestazione lavorativa dei docenti, sia i processi di insegnamento-apprendimento. Alti livelli di Intelligenza Emotiva negli insegnanti sono correlati da un lato a una riduzione dello stress e dell'affaticamento emotivo, e dall'altro ad una maggiore soddisfazione personale nello svolgimento del proprio lavoro; inoltre, sono associati a migliori rapporti con tutti i protagonisti dell'ambiente educativo, con conseguenti effetti positivi sulla qualità della relazione con gli alunni e delle acquisizioni dei saperi.
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2

Signorelli, Alessia, Annalisa Morganti, and Stefano Pascoletti. "Boosting emotional intelligence in the post-Covid. Flexible approaches in teaching social and emotional skills." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 3 (December 31, 2021): 41–58. http://dx.doi.org/10.36253/form-12127.

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Abstract:
The Covid pandemic has opened new challenges for education, especially for the social and emotional wellbeing of children and adolescents who had to face unprecedented and upsetting changes in their daily lives. The paper explores the possibilities offered by the social-emotional intelligence framework in helping children and youths develop the good emotional literacy needed for facing such a challenging time and growing as wholesome adults. This is done through an in-depth analysis of the concept of replication and generalization and by proposing a perspective working model for embedding social and emotional learning in daily teaching and learning activities. Promuovere l’intelligenza emotiva nel post-Covid. Approcci flessibili per insegnare le competenze sociali e emotive. La pandemia di Covid ha introdotto nuove sfide nel mondo dell’educazione, in modo particolare per quanto riguarda il benessere sociale e emotivo di bambini e adolescenti che hanno dovuto affrontare cambiamenti sconvolgenti senza precedenti nel loro vivere quotidiano. L’articolo esplora le possibilità offerte dal costrutto di educazione socio-emotiva a supporto dello sviluppo in bambini e ragazzi di un’alfabetizzazione emotiva solida, necessaria per affrontare un periodo così sfidante e per la loro crescita futura. Tutto questo è fatto attraverso un’analisi approfondita dei concetti di replicabilità e generalizzazione e attraverso la proposta di un nuovo modello di lavoro per integrare l’educazione socio-emotiva all’interno delle azioni didattiche quotidiane
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3

Giallongo, Angela. "Cristine de Pizan e le emozioni per la Cità des Dames." El Futuro del Pasado 2 (June 1, 2011): 453–69. http://dx.doi.org/10.14201/fdp.24659.

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Abstract:
L’interesse storico per le emozioni spinge ad interrogarsi sul loro ruolo nelle utopie femminili alla fine del medioevo. Una fonte centrale su questo tema è l’opera illustrata la Cité des Dames (1405) di C. de Pizan (1365-1430). Gli studi di B.H. Rosenwein, W. Reddie e K.Oatley forniscono categorie interpretative psico-sociali (comunità emotive e regime emotivo) utili per connettere l’idea di utopia, valori emotivi e rapporti interpersonali fra i sessi. La problematicizzazione, suggerita da Rosenwein, della comunità immaginata come comunità emotiva aiuta a identificare i modi di sentire rifiutati e quelli privilegiati per l’espressione del senso di sé e per la costruzione della città ideale, offerta alle donne di tutte le classi sociali.In conclusione, l’analisi qualitativa dell’opera della de Pizan focalizza l’uso formativo delle immagini mitiche, l’esperienza dell’autrice, contestualizzata nel periodo, e i significati culturali attribuiti alle “emozioni”.
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4

Domínguez García, María Noemí. "Marcadores del discurso en contextos de emoción." ELUA, no. 37 (March 21, 2022): 155. http://dx.doi.org/10.14198/elua.19882.

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Abstract:
En este trabajo analizaremos los marcadores del discurso que se sitúan en las reacciones emotivas de una conversación coloquial, con el fin de comprobar si a sus funciones habituales de argumentación, reformulación, etc. y a sus funciones metadiscursivas de control del discurso puede añadírsele también la función metadiscursiva de anuncio de reacción emotiva. Las unidades conversacionales seleccionadas están, pues, marcadas por algún tipo de fuerza ilocutiva expresiva o emotiva. Nos situamos, así, en la línea de las investigaciones que está llevando a cabo el Grupo Fonoemoción en el seno del Proyecto EHSEE (Padilla et alii, 2017) y que suponen una nueva aportación a los estudios del llamado “discurso emotivo”. A él se acercan disciplinas lingüísticas como la fonopragmática (Rittaud-Hutinet 1995; Acuña 2011; Carbajal et alii 2014) o la fonocortesía (Hidalgo 2007; Hidalgo et alii 2010; Estellés 2013), interesadas en la relación entre el valor contextual de los enunciados y su reflejo fónico en el habla. La observación y el análisis de la conversación coloquial espontánea nos muestran que el habla se presenta continuamente como un reflejo de las emociones, de las actitudes y de los sentimientos de los usuarios (Cowie y Cornelius 2003; Padilla 2004; 2017; 2020; 2021). Para llevar a cabo esta investigación, y partiendo de la división de seis emociones básicas de Ekman (1970; 1999), se ha analizado un corpus de ochenta y nueve intervenciones emotivas procedentes de dos conversaciones coloquiales reales. Se han tomado como unidades de análisis conversacional la intervención, el acto y el subacto (Briz y Grupo Val.Es.Co. 2003; Grupo Val.Es.Co. 2014) y se han localizado quince marcadores discursivos diferentes. Aunque, dada la extensión de la muestra, aún no pueden extraerse conclusiones definitivas, sí se apuntan algunas tendencias, como la preferencia de aparición de los marcadores en las reacciones emotivas de sorpresa y enfado o la aparición del valor metadiscursivo de “anuncio de reacción emotiva” común a todos ellos.
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Federico Dibennardo. "Il ruolo della prevenzione al bullismo nella progettazione per la scuola dell’infanzia." IUL Research 2, no. 4 (December 20, 2021): 141–58. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.173.

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Abstract:
All’interno del panorama scientifico legato alla progettazione per l’infanzia occupa un ruolo molto importante l’attenzione per lo sviluppo delle competenze socio-emotive nei bambini di fascia 0-6 anni. Lo sviluppo adeguato di queste abilità risulta correlato negativamente alla presenza di aggressività nei minori e al bullismo scolastico, specificamente rispetto all’abilità di comprendere stati emotivi altrui (perspective taking emotiva). I protocolli di potenziamento di tali abilità, che possono essere integrati nella progettazione didattica per la fascia 0-6, possonorappresentare un importantissimo alleato nella ricerca di interventi mirati alla marginalizzazione del fenomeno del bullismo, coadiuvando dei minori quelle competenze che possano, in futuro, preservarli dal commettere bullismo.
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6

Cigala, Ada, and Arianna Mori. "Le competenze emotive in bambini con storia di maltrattamento: cosa ci dice la ricerca?" MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 1 (May 2012): 11–24. http://dx.doi.org/10.3280/mal2012-001002.

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Abstract:
I bambini piccoli trascurati possono essere a rischio di deficit nella competenza emotiva. Bambini con storie di trascuratezza o che non avevano subito alcun tipo di maltrattamento sono stati inizialmente visti a 4 anni e ad un anno di distanza per valutare la loro competenza emotiva. Un più alto QI è risultato essere associato con una migliore competenza emotiva, ma i bambini trascurati riportavano costantemente una peggiore competenza emotiva rispetto ai bambini non trascurati, avendo tenuto controllato l'effetto del QI. Poiché sia la trascuratezza sia il QI possono contribuire a deficit nella competenza emotiva, entrambi devono essere esaminati quando si valutano questi bambini per poter progettare e applicare in modo appropriato interventi per la competenza emotiva.
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7

Amorós, Víctor. "Psicoterapia racional emotiva." Revista de Psicología 8, no. 2 (July 28, 1990): 103–16. http://dx.doi.org/10.18800/psico.199002.001.

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Abstract:
En el presente artículo el autor realiza una síntesis didáctica sobre los orígenes, fundamentos, características y la técnica de la terapia racional emotiva de Albert Ellis. Se explica cómo las personas crean sus propios trastornos emocionales y conductuales por sus prejuicios y pensamientos equivocados. Se concluye afirmando que son las ideas irracionales las que originan en gran medida las neurosis. El trabajo se detiene en la actitud del terapeuta quien aplica una técnica directiva reforzando los componentes cognitivos del paciente.
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8

Marchetti, A., A. Valle, D. Massaro, and I. Castelli. "La consapevolezza emotiva in etŕ scolastica: un contributo alla validazione italiana della LEAS-C." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (March 2012): 555–74. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-004005.

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Abstract:
Il presente lavoro intende fornire alcuni dati preliminari a supporto della validazione italiana della Scala di Consapevolezza Emotiva – versione bambini (LEAS-C; Bajgar et al., 2005; Lane et al., 1990). Obiettivo della scala e valutare la consapevolezza dei propri e degli altrui stati emotivi in bambini di eta scolastica. La ricerca prevede la somministrazione a 125 soggetti (suddivisi in tre gruppi a seconda della classe scolastica frequentata: terza, quarta e quinta classe della scuola primaria) della LEAS-C (della quale e stata effettuata una valutazione anche relativa alla produttivita verbale), di tre prove di empatia, di tre prove di Teoria della Mente e di due subtest linguistici della scala WISC III. I risultati evidenziano elevate affidabilita e coerenza interna della versione italiana della LEAS- C. Inoltre, la relazione riscontrata tra la performance relativa alla consapevolezza emotiva e quella riguardante una delle prove di empatia fornisce un indicatore di validita convergente, mentre la mancanza di legami tra il costrutto indagato e la Teoria della Mente e considerato un indice di validita divergente. Infine, la ricerca mette in luce un possibile trend evolutivo che vede la consapevolezza emotiva svilupparsi parallelamente all'empatia nei bambini di terza e quarta classe, per poi procedere indipendentemente nella sua evoluzione. La discussione fornisce alcune ipotesi esplicative e futuri sviluppi a questo riguardo.
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9

Filippo Dettori, G., and Barbara Letteri. "Percorso di alfabetizzazione emotiva in un intervento didattico inclusivo con l'utilizzo delle tecnologie." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 138–52. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12945.

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Abstract:
Il contributo descrive un'attività didattica, realizzata in una classe seconda di una scuola secondaria di primo grado, nella quale era inserita un'alunna con disabilità e con problemi di disregolazione emotiva. La proposta illustra un percorso di alfabetizzazione emotiva realizzato dal team docente e dall'educatore, con l'utilizzo delle tecnologie innovative finalizzate a promuovere un miglioramento della consapevolezza e della manifestazione emotiva da parte di tutti gli studenti.
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10

Pietropaoli, Eleonora, Maria Giuseppina Mantione, and Paola Castelli Gattinara. "La CO-TERAPIA. Strategia di intervento per il trattamento della disregolazione emotiva." PSICOBIETTIVO, no. 2 (July 2012): 149–65. http://dx.doi.org/10.3280/psob2012-002010.

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Abstract:
In questo articolo viene presentato un intervento di co-terapia per quei pazienti che presentano difficoltŕ nel dialogo interpersonale a causa di un deficit nella regolazione emotiva. Tale esperienza clinica si inserisce nella cornice teorica del cognitivo-evoluzionista ed č caratterizzata dal lavoro congiunto fra un setting individuale e un gruppo psicoeducativo per il potenziamento delle abilitŕ emotive. Questo tipo di intervento integrato, č stato finalizzato a rendere i pazienti piů abili a riconoscere e gestire le emozioni e a superare il rischio di stallo relazionale nel dialogo clinico, a causa dell' incapacitŕ di rappresentare verbalmente le proprie esperienze emotive.
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Dissertations / Theses on the topic "Emotiva"

1

FERNANDEZ, KIRSZMAN JAVIER. "INTERVENTI DIGITALI PER LA REGOLAZIONE EMOTIVA NEI DISTURBI EMOTIVI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/100608.

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Abstract:
Questa tesi descrive una modalità parsimoniosa di organizzare l'ampia evidenza prodotta in questi ultimi anni nel campo della salute mentale digitale. A tal fine, viene presentato il framework DIU (D per diffusione, I per miglioramento e U per comprensione). Questo quadro teorico è applicato al campo specifico della regolazione delle emozioni (ER) per i disturbi emotivi. L’obbiettivo è quello di fornire una descrizione dell'attuale cambiamento della psicopatologia e evidenziare il ruolo della ER come meccanismo di cambiamento transdiagnostico e transteorico. A tal fine, viene fornita una revisione di tutti gli sviluppi esistenti in ciascuna delle categorie del quadro DIU. Ogni sezione propone nuovi risultati empirici che mostrano come le terapie digitali possano aiutare a migliorare l'ER nei disturbi emotivi. Per realizzare tali contributi empirici, sono stati utilizzati svariati disegni di ricerca e diverse soluzioni statistiche a seconda dei diversi contesti in cui gli studi sono stati condotti. Nel complesso, questa tesi stimola la discussione su alcuni degli attuali dibattiti nell’area della psicologia clinica e suggerisce risposte teoriche ed empiriche al fine di migliorare il campo.
This dissertation describes a way of organising parsimoniously the ample existing evidence that has been produced along these years in the field of digital mental health. For that purpose the DIU framework is presented. That is, D for dissemination, I for improvement and U for understanding. This framework is applied to the specific field of emotion regulation in emotional disorders. In that sense, it presents a description of the current psychopathological transformation in order to outline the role of emotion regulation (ER) as a transdiagnostic and transtheorical mechanism of change. A review of all the existing developments in each of the categories of the DIU framework are described. Each section presents novel empirical results that show how digital interventions may serve to improve ER in emotional disorders. These empirical contributions used a variety of research designs and statistical solutions depending on the different contexts in which the studies were conducted. Overall, this dissertation boosts the discussion concerning some of the current debates in clinical psychology and suggests theoretical and empirical answers in order to improve the field.
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2

Amorós, Víctor. "Psicoterapia racional emotiva." Pontificia Universidad Católica del Perú, 2013. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/102528.

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Abstract:
The following paper briefly describes the origin, basis, characteristics and technic of the emotional rational therapy of Albert Ellis. The author describes how persons create their own emotional and behavioural disturbs based on their wrong prejudgment and thoughts. He concludes asserting that irrational ideas in a special way origin neurosis. This work emphasizes the therapist's actitude that applies a directive technic reforcing the patient's cognitive components.
En el presente artículo el autor realiza una síntesis didáctica sobre los orígenes, fundamentos, características y la técnica de la terapia racional emotiva de Albert Ellis. Se explica cómo las personas crean sus propios trastornos emocionales y conductuales por sus prejuicios y pensamientos equivocados. Se concluye afirmando que son las ideas irracionales las que originan en gran medida las neurosis. El trabajo se detiene en la actitud del terapeuta quien aplica una técnica directiva reforzando los componentes cognitivos del paciente.
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3

Maccolini, Laura <1987&gt. "LA TRADUZIONE EMOTIVA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3651.

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Abstract:
La capacità di interagire con il lettore a livello intimo è un grande potere della lettura. Creare un filo rosso con il lettore è onore dell’autore del testo, ma preservare tale legame in traduzione è compito del traduttore il quale è una mente pensante e formata al conoscimento dei meccanismi in cui si esprime la cultura di partenza e alla resa nel linguaggio di destinazione. Esattamente la figura professionale cui ci si può affidare per rilevare i punti comuni dell’esperienza di lettura, qui individuati nelle emozioni. Se è vero infatti che l’intima essenza dell’individuo consta, in parte, di peculiarità che ci rendono “tutti diversi”, sono quivi racchiusi anche sentimenti riconoscibili a livello universale e che ci rendono parte della stessa “umanità”, quelli che ci vedono in grado di provare le stesse emozioni. Durante il processo di lettura, si instaura un meccanismo di sollecitazione emozionale ad opera dell’autore originale; la traduzione emotiva si affida alle capacità del traduttore e pone tra le sue mani il dovere di analizzare ed interpretare l’emozione che riconosce posta dall’autore originario nel testo di partenza e riportarla, al meglio delle proprie possibilità e utilizzando ogni strumento di cui dispone, nel testo di arrivo. Questo sposterebbe il focus della sua opera dal contenuto, alla forma, fino all’emozione, o meglio si accetterebbe di plasmare i primi due a favore di quest’ultima, per approdare ad una nuova idea di fedeltà. L’impiego delle scienze cognitive a sostegno di tale indagine è irrinunciabile. Solo ponendo la scienza che ci svela i meccanismi di funzionamento del cervello (che restano immutati a dispetto di chi siamo) a servizio delle teorie della traduzione potremo entrare in possesso di dati confrontabili utili a verificare questa ipotesi. E’ stata pertanto avviata una sperimentazione empirica su come diverse strategie traduttive possano restituire risposte emotive differenti da parte dei lettori destinatari, attraverso la somministrazione di questionari self report. Il primo obbiettivo è verificare la corrispondenza tra le emozioni suscitate dalla lettura di un testo fonte da parte di lettori modello cinesi e da due diverse traduzioni in italiano da due campioni di studenti italiani. Il secondo è di confrontare la soglia di interesse nutrito dai gruppi partecipanti nei confronti delle diverse versioni del brano, e quando invece di interesse si è generata incomprensione nel confronto dei contenuti e della forma.
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4

Corro', Nicole <1992&gt. "Intelligenza emotiva: Protean Career." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10685.

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Abstract:
La tesi tratta l’intelligenza emotiva, ovvero quelle caratteristiche intrinseche, competenze trasversali che fanno parte della vita dell’uomo; tali caratteristiche possono essere implementate e corrette per ottenere migliori risultati nelle relazioni umane così come nella carriera lavorativa. È stato analizzato un modello statistico derivante dall’analisi di questionari svolti nel Competency Lab dell’Università di Ca Foscari. In particolare si tratta lo studio e l’impatto della Protean carrer nella soddisfazione lavorativa. Per protean carreer si intendono tutte le competenze trasversali e psicologiche del laureato, che dipendono dalle esperienze svolte negli anni. Le persone “Protean” sono coloro che hanno diverse possibilità di carriera e alla ricerca della realizzazione personale, attraverso questi elementi, in grado di completare le loro vite.
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5

Mancini, Giacomo <1972&gt. "L'intelligenza emotiva in età evolutiva." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3412/1/Mancini_Giacomo_tesi.pdf.

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Abstract:
Emotional Intelligence (EI) has increasingly gained widespread popularity amongst both lay people and scientists in a wide range of contexts and across several research areas. In spite of rigorous inquiry into its applications in educational, social, health and clinical settings, substantial disagreement exists regarding the definition of EI, with respect to both terminology and operationalizations. Actually, there is a consensus about a conceptual distinction between Trait EI, or trait emotional self-efficacy (Petrides & Furnham, 2001), and Ability EI, or cognitive-emotional ability (Mayer & Salovey, 1997). Trait EI is measured via self-report questionnaires, whereas Ability EI is assessed via maximum performance tests. Moreover, EI is the broadest of the emotional constructs, and it subsumes various constructs, as Emotional Awareness (Lane & Schwartz, 1987). To date, EI research has focused primarily on adults, with fewer studies conducted with child samples. The aim of the present study is to investigate the role of different models of EI in childhood and early adolescence (N = 670; 353 females; Mage= 10.25 years ; SD = 1.57). In addition, a further goal is to evaluate the relationship of each construct with personality, non verbal cognitive intelligence, school performance, peer relationships, and affective disorders (anxiety and depression). Results shows significant correlations between Trait EI and Emotional Awareness, whereas Trait and Ability EI appear as independent constructs. We also found significant positive associations between age and Ablity EI and Emotional Awareness (although with add of verbal productivity), while gender differences emerged in favour of females in all EI-related measures. The results provide evidence that Trait EI is partially determined by all of the Big Five personality dimensions, but independent of cognitive ability. Finally, the present study highlights the role of EI on social interactions, school performance and, especially, a negative relationship between Trait EI and psychopathology.
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6

Mancini, Giacomo <1972&gt. "L'intelligenza emotiva in età evolutiva." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3412/.

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Abstract:
Emotional Intelligence (EI) has increasingly gained widespread popularity amongst both lay people and scientists in a wide range of contexts and across several research areas. In spite of rigorous inquiry into its applications in educational, social, health and clinical settings, substantial disagreement exists regarding the definition of EI, with respect to both terminology and operationalizations. Actually, there is a consensus about a conceptual distinction between Trait EI, or trait emotional self-efficacy (Petrides & Furnham, 2001), and Ability EI, or cognitive-emotional ability (Mayer & Salovey, 1997). Trait EI is measured via self-report questionnaires, whereas Ability EI is assessed via maximum performance tests. Moreover, EI is the broadest of the emotional constructs, and it subsumes various constructs, as Emotional Awareness (Lane & Schwartz, 1987). To date, EI research has focused primarily on adults, with fewer studies conducted with child samples. The aim of the present study is to investigate the role of different models of EI in childhood and early adolescence (N = 670; 353 females; Mage= 10.25 years ; SD = 1.57). In addition, a further goal is to evaluate the relationship of each construct with personality, non verbal cognitive intelligence, school performance, peer relationships, and affective disorders (anxiety and depression). Results shows significant correlations between Trait EI and Emotional Awareness, whereas Trait and Ability EI appear as independent constructs. We also found significant positive associations between age and Ablity EI and Emotional Awareness (although with add of verbal productivity), while gender differences emerged in favour of females in all EI-related measures. The results provide evidence that Trait EI is partially determined by all of the Big Five personality dimensions, but independent of cognitive ability. Finally, the present study highlights the role of EI on social interactions, school performance and, especially, a negative relationship between Trait EI and psychopathology.
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7

Baesso, Elisa <1983&gt. "INTELLIGENZA EMOTIVA E LA CONSULENZA FINANZIARIA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3305.

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Abstract:
IL LAVORO SVOLTO HA ANALIZZATO IL CONCETTO DI INTELLIGENZA EMOTIVA E LE SUE IMPLICAZIONI NELLA VITA DELL'INDIVIDUO, IN OGNI SFERA DELLA VITA. IN PARTICOLAR MODO L'INTELLIGENZA EMOTIVA DOVREBBE ESSERE CONOSCIUTA,STUDIATA ED APPLICATA DAL CONSULENTE FINANZIARIO, PERCHE' PUO' DIVENTARE UN VALIDO SUPPORTO LAVORATIVO, PER GARANTIRE RAPPORTI STABILI E DI FIDELIZZAZIONE CON I CLIENTI.
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8

INGOGLIA, Sonia. "LO SVILUPPO DELL’AUTONOMIA EMOTIVA DURANTE L’ADOLESCENZA." Doctoral thesis, Università degli studi di Palermo, 2004. http://hdl.handle.net/10447/385186.

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9

CARISSOLI, CLAUDIA. "VIDEOGIOCO E COMPETENZE EMOTIVE: DALL'ANALISI DEL FENOMENO A UNA PROPOSTA DI INTERVENTO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/56637.

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Abstract:
Questa ricerca ha indagato la relazione tra i videogiochi (VG) e le competenze emotive. Il primo studio, una revisione sistematica della letteratura, ha illustrato lo stato dell’arte sulla ricerca relativa all’utilizzo dei VG per la regolazione emotiva: emerge che i VG, sia commerciali che serious games, influenzano positivamente le competenze emotive dei giocatori. Con il secondo studio si è indagata la relazione tra ore di gioco, autoefficacia emotiva, passione per i VG e benessere. I risultati confermano che videogiocare migliora il benessere dei giocatori, grazie alla maggiore autoefficacia emotiva, a condizione che l’attività di VG sia integrata armoniosamente tra le altre attività della vita. Infine, si è realizzato il progetto EmotivaMente, un percorso per la promozione dell’Intelligenza Emotiva, sviluppato per le scuole secondarie di secondo grado, basato sull’utilizzo dei VG come strumenti di lavoro. Gli studenti, grazie alle esperienze con i VG, hanno sviluppato maggiori capacità di riconoscere e gestire il proprio mondo emotivo e hanno aumentato il ricorso alla rivalutazione cognitiva. I dati, anche se preliminari, confermano che i VG, grazie alle loro caratteristiche di immersività, interattività, presenza e ricchezza narrativa, possiedono potenzialità per accrescere le competenze emotive e aumentare il benessere delle persone ancora inesplorate.
This thesis aimed to investigate the relationship between videogames (VG) and emotional skills. The first study, a systematic literature reviews, investigated the “state of the art” of the research regarding the use of VG for emotional regulation: data confirm that VGs, both commercial and serious games, positively influence the emotional skills of the players. The second study investigated the relationship between hours of play, emotional self-efficacy, passion for VG and well-being. The results confirm that videogaming improves player's well-being, thanks to the effect on the emotional self-efficacy, provided that the videogaming is integrated harmoniously among other life activities. Finally, EmotivaMente, a training aimed to promote of Emotional Intelligence, based on the use of VGs as work tools, was realized in two high schools. Thanks to EmotivaMente, students developed greater capacities to recognize and manage their emotional world and increased the use of cognitive re-evaluation as emotion regulation strategy. The findings, even if preliminary, confirm that the VGs, thanks to their immersivity, interactivity, presence and wealth of narrative, have a unexplored potential to promote emotional skills and increase the well-being of people.
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10

Amorós, Víctor. "Tratamiento psicológico, según la terapia racional emotiva." Pontificia Universidad Católica del Perú, 2013. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/101380.

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Abstract:
The author presents the study of a 30 year old patient, a single male, who suffers from anxiety, depression and difficulties to cope with his work. The most important aspects of the patient's history and reason for referral are discussed. Some rational emotive therapy sessions are described.
En este artículo el autor presenta el caso de un paciente de 30 años, de sexo masculino, soltero, quien sufre de ansiedad, depresión e incapacidad para enfrentar el trabajo. Se describen los datos más importantes de la historia y el motivo de consulta y se relatan algunas sesiones de terapia racional emotiva.
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Books on the topic "Emotiva"

1

Goleman, Daniel. Intelligenza emotiva. Milano: Biblioteca Universale Rizzoli, 1999.

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2

Valenti, Cesare. La svolta emotiva. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 1993.

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3

Ortega, Julio. La vida emotiva. Lima: Ediciones Los Olivos, 1996.

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4

Szmulewicz, Efraín. Pablo Neruda: Biografía emotiva. 2nd ed. Santiago, Chile: Ediciones Rumbos, 1988.

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5

Szmulewicz, Efraín. Historia emotiva de Polonia. Santiago, Chile: Ediciones Rumbos, 1993.

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6

Lavorare con intelligenza emotiva. Milano: Rizzoli, 1998.

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7

Szmulewicz, Efraín. Miguel Arteche: Biografía emotiva. Santiago de Chile: Ediciones Rumbos, 1992.

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8

Szmulewicz, Efraín. Pablo Neruda: Biografía emotiva. 2nd ed. Santiago, Chile: Ediciones Rumbos, 1988.

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9

Szmulewicz, Efraín. Andrés Bello: Biografía emotiva. Santiago de Chile: Ediciones "Rumbos", 1991.

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10

Szmulewicz, Efraín. Nicanor Parra: Biografía emotiva. Santiago de Chile: Ediciones Rumbos, 1988.

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Book chapters on the topic "Emotiva"

1

Pesci, Maria Cristina. "La storia emotiva del bambino in riabilitazione." In La fisioterapia nella paralisi cerebrale infantile, 33–37. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5277-2_5.

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2

Pham, Trung Duy, and Dat Tran. "Emotion Recognition Using the Emotiv EPOC Device." In Neural Information Processing, 394–99. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-34500-5_47.

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3

Ramirez, Rafael, and Zacharias Vamvakousis. "Detecting Emotion from EEG Signals Using the Emotive Epoc Device." In Brain Informatics, 175–84. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-35139-6_17.

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4

Shoumy, Nusrat J., Li-Minn Ang, D. M. Motiur Rahaman, Tanveer Zia, Kah Phooi Seng, and Sabira Khatun. "Improving Human Emotion Recognition from Emotive Videos Using Geometric Data Augmentation." In Lecture Notes in Computer Science, 149–61. Cham: Springer International Publishing, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-79463-7_13.

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5

Behrens, Gerold. "Emotive Informationsverarbeitung." In Konsumentenverhalten, 36–104. Heidelberg: Physica-Verlag HD, 1988. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-662-00513-2_2.

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6

Behrens, Gerold. "Emotive Informationsverarbeitung." In Konsumentenverhalten, 49–127. Heidelberg: Physica-Verlag HD, 1991. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-51554-5_2.

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7

Manlove, Colin. "Emotive Fantasy." In The Fantasy Literature of England, 90–113. London: Palgrave Macmillan UK, 1999. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-349-27499-4_5.

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8

Tarnowska, Katarzyna A. "Emotion-Based Music Recommender System for Tinnitus Patients (EMOTIN)." In Recommender Systems for Medicine and Music, 197–221. Cham: Springer International Publishing, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-66450-3_13.

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9

Sclater, Shelley Day, Candida Yates, Heather Price, and David W. Jones. "Introducing Psychosocial Studies of Emotion." In Emotion, 1–16. London: Palgrave Macmillan UK, 2009. http://dx.doi.org/10.1057/9780230245136_1.

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10

Hollway, Wendy, and Tony Jefferson. "Panic and Perjury: A Psychosocial Exploration of Agency." In Emotion, 123–38. London: Palgrave Macmillan UK, 2009. http://dx.doi.org/10.1057/9780230245136_10.

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Conference papers on the topic "Emotiva"

1

Aroztegui Massera, Carmen, Rodrigo Hernán García Alvarado, Rodrigo Lagos Vergara, and Maria Isabel López Meza. "Reconstrucción digital del patrimonio minero a partir de relatos fílmicos." In International Conference Virtual City and Territory. Barcelona: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2009. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7552.

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Abstract:
En 1997, casi 150 años desde su apertura, cerró la mina de carbón en Lota, en el sur de Chile. La ciudad, fundada a partir de la actividad extractiva, inicia entonces una búsqueda por recomponer su identidad y sustento laboral. La gravedad de la situación económica y las dificultades de superación emotiva, han impulsado múltiples esfuerzos, desde programas gubernamentales de emergencia hasta trabajos académicos, que no han logrado recobrar la situación urbana y social. El caso de Lota desgraciadamente no es único, el cierre de fábricas fundacionales de ciudades son frecuentes en esta era de globalización económica y búsqueda de rentas diferenciales de capital. A partir del caso de Lota, se plantea un ejercicio de taller con estudiantes de segundo año de arquitectura. El ejercicio - que se enmarca en el análisis y sensibilización de los estudiantes a un contexto urbano patrimonial - plantea la representación cinematográfica de relatos como herramienta de reconstrucción digital del patrimonio. Este enfoque plantea dos aportes fundamentales: El primer aporte consiste en reconstruir la dimensión existencial del espacio urbano ausente. Es decir, más que la recuperación de una cierta volumetría o geometría histórica; lo que se plantea es la recuperación del significado subjetivo del lugar. En este sentido, dentro de las herramientas digitales, el recurso fílmico se diferencia fundamentalmente de los modelos en CAD o SIG, cuyo énfasis es la representación cartesiana del espacio; asociada - en este último caso - a una base de datos. El segundo aporte consiste en incorporar el relato al proceso de reconstrucción digital. Los relatos permiten introducir la dimensión intangible del patrimonio al proceso de proyectación; permiten entender cómo se significa el espacio urbano, entendido este último, como el lugar emotivo que entrelaza lo existente con la memoria del narrador indistintamente. El relato enhebra, espacios distantes geográfica y temporalmente, revelando por tanto la condición intangible de la problemática urbana. El recurso fílmico a su vez, permite vincular el relato al espacio al cual alude, de una manera más consciente y rigurosa. En este enfoque, el sentido fundamental del recurso digital - más que una ‘sensibilización’ genérica del alumno con respecto al lugar - es apoyar la traducción concreta de la memoria, en el espacio y la tectónica del proyecto. El ejercicio se inicia con el análisis de la escena introductoria en “Que verde era mi valle” (Ford, 1941), una interpretación Hollywoodiana de la vida de los mineros en Gales. El estudio nos permite reflexionar acerca de la concepción espacial en el film y sus posibles vínculos con la tarea proyectual. Luego se considera la recolección de datos en Lota, análisis de relatos populares, entrevistas informales, filmación, y modelación virtual de escenarios urbanos. Y finalmente se realiza la secuencia fílmica, montaje y producción grupal. Esta ponencia propone la reconstrucción digital del espacio urbano de Lota, como una manera de integrar los intereses sociales en la recuperación de espacios patrimoniales. De este modo la recreación digital de la secuencia fílmica a partir de los relatos, constituye una novedosa herramienta de análisis urbano que podría contribuir a develar la complejidad de significados que subyace en los espacios urbanos para su adecuada intervención y recuperación.
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2

Ghafourian, Sarvenaz, Ramin Sharifi, and Amirali Baniasadi. "Facial Emotion Recognition in Imbalanced Datasets." In 9th International Conference on Artificial Intelligence and Applications (AIAPP 2022). Academy and Industry Research Collaboration Center (AIRCC), 2022. http://dx.doi.org/10.5121/csit.2022.120920.

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Abstract:
The wide usage of computer vision has become popular in the recent years. One of the areas of computer vision that has been studied is facial emotion recognition, which plays a crucial role in the interpersonal communication. This paper tackles the problem of intraclass variances in the face images of emotion recognition datasets. We test the system on augmented datasets including CK+, EMOTIC, and KDEF dataset samples. After modifying our dataset, using SMOTETomek approach, we observe improvement over the default method.
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3

Wendrich, Robert E., and Ruben Kruiper. "Robust Unconventional Interaction Design and Hybrid Tool Environments for Design and Engineering Processes." In ASME 2017 International Design Engineering Technical Conferences and Computers and Information in Engineering Conference. American Society of Mechanical Engineers, 2017. http://dx.doi.org/10.1115/detc2017-67240.

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Abstract:
This paper investigates how and whether existing or current design tools, assist and support designers and engineers in the early-phases of ideation and conceptualization stages of design and engineering processes. The research explores how fluidly and/or congruously technology affords cognitive, emotive, gesture-based shape-and-form transformation and stimulates externalization within a hybrid design tool environment (HDTE). Meta-cognitive, emotive, gestural, sensorial, multi-dimensional interaction through exploration, translation and manifestation within a contextual blended environment is studied to enhance representation, stimulate choice-architecture and foster decision-making. Current and novel hybrid design tool developments and experiments illustrate the promise of hybridization for natural computing and unobtrusive design-tools (HDT) and cyber-physical systems (CPS). Put into perspective; a proposed framework of robust interaction design (IxD), gamification and affective computing (e.g. emotion) to improve and intensify user-experience (UX) and user-engagement (UE) is presented. The paper concludes by considering the allowance for possible novel routes to increase the scope and forging of links on prevailing frames of human-computer interaction (HCI).
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4

Santos Álvarez, Alicia, Julia R. Gallego García, M. Tránsito Domínguez Astorga, and Gonzalo Marcos Treceño. "Arte terapia para la escuela: una mirada hacia dentro y hacia fuera." In Congreso CIMED - I Congreso Internacional de Museos y Estrategias Digitales. Valencia: Universitat Politècnica de València, 2021. http://dx.doi.org/10.4995/cimed21.2021.12406.

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Abstract:
La actual pandemia ocasionada por la crisis sanitaria derivada de la COVID-19 está suponiendo un reto para todos los profesionales que nos dedicamos a la educación en su sentido más amplio. Esta comunicación analiza el trabajo conjunto que estamos desarrollando cuatro Institutos de Educación Secundaria de la ciudad de León y su alfoz, junto con el Departamento de Educación y Acción Cultural (DEAC) del MUSAC y el Departamento de Patrimonio Artístico y Documental de la Universidad de León. Esta experiencia se encuentra vinculada al Proyecto de Investigación Educativa otorgado por la Consejería de Educación de Castilla y León mediante ORDEN EDU/262/2020 de 9 de marzo (BOCYL de 17 de marzo) titulado La práctica de las enseñanzas artísticas en tiempos de pandemia.Esta comunicación presenta la experiencia de visitas escolares al MUSAC online, a través de la plataforma Teams de Microsoft. Los estudiantes pueden visitar las exposiciones de forma telemática sin moverse del aula. Nuestra propuesta pasa por construir la visita virtual al museo de manera emotiva, lúdica, dinámica y participativa, a la vez que transformamos el concepto de museo, pasando de ser un museo centrado en los objetos y en la información, a uno más abierto, donde las personas tengan voz e interactúen. Tras cada visita, hacemos propuestas educativas que llevan a cabo los profesores del aula, para fomentar la reflexión sobre el placer de contemplar y descubrir, sentir la presencia del arte, desarrollando el pensamiento crítico y dando lugar a que el alumnado de rienda suelta a su poder creador.Se trata de un proyecto cuyo objetivo principal es analizar la realidad educativa de las enseñanzas artísticas durante la pandemia, en un momento en el que las medidas sanitarias dificultan las actividades presenciales en los museos, así como utilizar las artes como modelo pedagógico y terapéutico, introduciéndolo en otras disciplinas. Del mismo modo, tratamos de mejorar el pensamiento abstracto del alumnado para que, a través del arte, mejore cada una de las competencias clave que le ayuden a alcanzar un pleno desarrollo social, personal y profesional. Partiendo de la experiencia vivida durante el confinamiento de marzo provocado por la crisis sanitaria, presentamos una manera de humanizar la enseñanza a distancia, trabajando con las emociones del alumnado para aumentar su motivación y actitud positiva hacia el aprendizaje. Creemos que el arte puede ayudar a superar los efectos emocionales de la pandemia.
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5

Soro, Alessandro, and Andry Rakotonirainy. "Automatic Inference of Driving Task Demand from Visual Cues of Emotion and Attention." In Applied Human Factors and Ergonomics Conference. AHFE International, 2022. http://dx.doi.org/10.54941/ahfe100740.

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Abstract:
Sensing the mental, physical and emotional demand of a driving task is of primary importance in road safety research and for effectively designing in-vehicle information systems (IVIS). Particularly, the need of cars capable of sensing and reacting to the emotional state of the driver has been repeatedly advocated in the literature. Algorithms and sensors to identify patterns of human behavior, such as gestures, speech, eye gaze and facial expression, are becoming available by using low cost hardware: This paper presents a new system which uses surrogate measures such as facial expression (emotion) and head pose and movements (intention) to infer task difficulty in a driving situation. 11 drivers were recruited and observed in a simulated driving task that involved several pre-programmed events aimed at eliciting emotive reactions, such as being stuck behind slower vehicles, intersections and roundabouts, and potentially dangerous situations. The resulting system, combining face expressions and head pose classification, is capable of recognizing dangerous events (such as crashes and near misses) and stressful situations (e.g. intersections and way giving) that occur during the simulated drive.
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Dhall, Abhinav, Roland Goecke, Shreya Ghosh, Jyoti Joshi, Jesse Hoey, and Tom Gedeon. "From individual to group-level emotion recognition: EmotiW 5.0." In ICMI '17: INTERNATIONAL CONFERENCE ON MULTIMODAL INTERACTION. New York, NY, USA: ACM, 2017. http://dx.doi.org/10.1145/3136755.3143004.

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Dhall, Abhinav, Roland Goecke, Jyoti Joshi, Jesse Hoey, and Tom Gedeon. "EmotiW 2016: video and group-level emotion recognition challenges." In ICMI '16: INTERNATIONAL CONFERENCE ON MULTIMODAL INTERACTION. New York, NY, USA: ACM, 2016. http://dx.doi.org/10.1145/2993148.2997638.

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8

Dhall, Abhinav. "EmotiW 2019: Automatic Emotion, Engagement and Cohesion Prediction Tasks." In ICMI '19: INTERNATIONAL CONFERENCE ON MULTIMODAL INTERACTION. New York, NY, USA: ACM, 2019. http://dx.doi.org/10.1145/3340555.3355710.

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9

Saadatzi, Mohammad Nasser, Faezeh Tafazzoli, Karla Conn Welch, and James Henry Graham. "EmotiGO: Bluetooth-enabled eyewear for unobtrusive physiology-based emotion recognition." In 2016 IEEE International Conference on Automation Science and Engineering (CASE). IEEE, 2016. http://dx.doi.org/10.1109/coase.2016.7743498.

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10

SOLODOVNIKOVA, N. G., and M. V. BUSYGA. "THE TERMS ECOLOGICAL AND POSITIVE COMMUNICATION IN THE EMOTIONAL ASPECT." In The main issues of linguistics, lingvodidactics and intercultural communications. Astrakhan State University, 2020. http://dx.doi.org/10.21672/978-5-9926-1237-0-102-115.

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Abstract:
Ecological and positive communication are considered and an attempt is made to distinguish them from the positions of emotive linguistics. Based on the material of the currently popular sphere of video blogging on YouTube, the relation of ecological and positive emotive communication is considered. Taking into account the almost ten-year existence of the linguoecological approach to emotions, the concept of ecology is being revised. Examples of ecological and positive emotive texts are given.
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Reports on the topic "Emotiva"

1

Yücel Koç, Melike. Emotion Language and Emotion Narratives of Turkish-English Late Bilinguals. Portland State University Library, January 2000. http://dx.doi.org/10.15760/etd.208.

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2

Mills, Carolyn. Synergism of substance and emotion. Portland State University Library, January 2000. http://dx.doi.org/10.15760/etd.5339.

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3

Ivanova, S. E. Verbalization emotion: age and gender differences. LJournal, 2016. http://dx.doi.org/10.18411/a-2017-001.

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4

Gratch, Jonathan, and Stacy Marsella. Evaluating a Computational Model of Emotion. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, January 2006. http://dx.doi.org/10.21236/ada459183.

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5

Shadel, Doug, Alicia Williams, Karla Pak, and Lona Choi-Allum. Emotion: Scammers Use Our Emotions Against Us - Infographic. Washington, DC: AARP Research, October 2021. http://dx.doi.org/10.26419/res.00484.002.

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6

Zumalde-Arregi, Imanol. The filmic emotion. A comparative analysis of film theories. Revista Latina de Comunicación Social, 2011. http://dx.doi.org/10.4185/rlcs-66-2011-936-326-349-en.

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7

Christian Agudelo, Christian Agudelo. Physical experience of emotion: an early marker of Parkinson's Disease? Experiment, May 2013. http://dx.doi.org/10.18258/0471.

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8

Gratch, Jonathan, and Stacy Marsella. Technical Details of a Domain-Independent Framework for Modeling Emotion. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, January 2004. http://dx.doi.org/10.21236/ada461237.

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9

Fernandez, Katya, and Cathleen Clerkin. The Stories We Tell: Why Cognitive Distortions Matter for Leaders. Center for Creative Leadership, June 2021. http://dx.doi.org/10.35613/ccl.2021.2045.

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Abstract:
"This study explored whether leaders’ thought patterns (specifically cognitive distortions) and emotion regulation strategies (specifically cognitive reappraisal, cognitive defusion, and expressive suppression) relate to their work experiences. Findings suggest that leaders’ cognitive distortions are related to their work experiences and that emotion regulation strategies can help leaders mitigate the effects of cognitive distortions. More specifically, the results of this study offer the following insights: • Leaders’ cognitive distortions related to all examined workplace topics (role ambiguity, role conflict, social support, perceived organizational support, job satisfaction, and burnout). • Leaders’ use of emotion regulation strategies (cognitive reappraisal and cognitive defusion) mitigated the impact their cognitive distortions had on burnout, specifically. • Attempting to suppress emotional responses was relatively ineffective compared to the other two emotion regulation strategies (cognitive reappraisal and cognitive defusion). These insights suggest that certain emotion regulation strategies may be helpful in ameliorating the deleterious effects of cognitive distortions on leaders’ burnout. The current paper provides an overview of the different cognitive distortions and emotion regulation strategies explored and includes advice on what leaders can do to more effectively notice and manage cognitive distortions that emerge during distressing situations. "
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10

Kilduff, Martin J., Blaine Landis, and Jochen Menges. Emotion and Social Network Perceptions: How Does Anger Bias Perceptions of Networks? Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, March 2013. http://dx.doi.org/10.21236/ada580179.

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