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Dissertations / Theses on the topic 'Emergenti'

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1

Deda, Marius. "Logistica collaborativa: modelli emergenti e prospettive." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
Il presente studio approfondisce la nozione di logistica collaborativa, discutendone in particolare nel suo duplice rapporto con le esigenze di sostenibilità ambientale e sociale. Nel primo capitolo si illustra in generale il concetto di logistica. In generale, la logistica è stata considerata come una parte del Supply Chain Management (SCM) e può essere definita come la gestione delle merci che include la pianificazione, l'implementazione e il controllo dei flussi di andata e ritorno dal punto di produzione ai punti di consumo finale per soddisfare la domanda del consumatore. Le aziende che lavorano congiuntamente hanno esteso la logistica alla catena di fornitura con l'obiettivo di rafforzare il coordinamento e l’Inter gestione tra di loro per garantire un'ottimizzazione globale e reciproca. La visione della logistica è stata così estesa da singola azienda a catena di aziende. La gestione del flusso di informazioni svolge un ruolo fondamentale nel coordinamento e nella gestione dei flussi fisici in tali organizzazioni multi-aziendali. Nel secondo capitolo si illustra la nozione di logistica collaborativa nelle sue due principali dimensioni: quella verticale e quella orizzontale. In ultimo, nel terzo capitolo ci si concentra sul rapporto tra logistica collaborativa e sostenibilità ambientale e sociale. La sfida consiste oggi nell'adottare all'unisono nuovi modelli di collaborazione nella catena di fornitura comprendenti la gestione degli investimenti, delle capacità produttive, delle risorse umane, delle prestazioni, delle retribuzioni, delle condizioni di lavoro.
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2

Calcagno, Giulia <1994&gt. "Studio di microinquinanti emergenti in liquidi biologici." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16842.

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Abstract:
Lo studio è stato condotto in collaborazione tra l’Università Ca’ Foscari Venezia, l’Istituto di Scienze Polari CNR e l’Ospedale Civile di Venezia. Tale studio comporta l’indagine di microinquinanti emergenti in liquidi biologici e le loro implicazioni ambientali. Esso si è articolato in due fasi distinte: Una prima fase di analisi target volta all’individuazione di specifici microinquinanti emergenti, tra i quali insetticidi neonicotinoidi, bisfenolo-a (BPA) e composti perfluoroalchilici (PFAS). Tale attività prevede una fase preanalitica di raccolta e trattamento del campione, svoltasi presso i laboratori dell’Ospedale Civile di Venezia sotto la supervisione di Dott.ssa L. Bartoloni. Successivamente sono state effettuate le caratterizzazioni chimiche presso i laboratori di chimica analitica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e dell’ISP-CNR sotto la supervisione del Prof. A. Gambaro e della Dott.ssa R. Zangrando, utilizzando tecniche cromatografiche accoppiate alla spettrometria di massa sia ad alta che a bassa risoluzione. Una seconda fase di indagine conoscitiva sulla distribuzione dei microinquinanti emergenti individuati nella prima fase su campioni di liquidi biologici provenienti da persone di diversa età e residenzialità. Le persone oggetto di indagine sono state individuate e scelte opportunamente al fine di poter comprendere la distribuzione degli inquinanti tra la popolazione e soprattutto di comprenderne le sorgenti, i processi di trasferimento e l’importanza ambientale. In conclusione, a nostra conoscenza, questo rappresenta il primo studio con lo scopo di indagare la presenza di microinquinanti emergenti nei fluidi corporei e di tentare di comprenderne l’origine e il destino ambientale mediante analisi sull’essere umano.
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3

Tagliaferro, Serena <1995&gt. "Determinazione di fitofarmaci emergenti in matrici alimentari." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21750.

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Abstract:
Nel seguente lavoro di tesi si è svolta la caratterizzazione e validazione di 4 fitofarmaci emergenti in matrici alimentari ad uso umano e zootecnico, nell’azienda Mérieux Nutrisciences. I relativi principi, Karanjin, Pencycuron-PB-amine, Sintofen e Dikegulac acid, sono stati caratterizzati per applicazione di un metodo strumentale mediante infusione in spettrometro di massa a triplo quadrupolo accoppiato a cromatografia in fase liquida. Il metodo analitico ha previsto la valutazione dell’accuratezza e ripetibilità per ogni principio, in base alla normativa UNI EN 15662:2018. Si sono quindi eseguite le validazioni dei seguenti principi in conformità con la normativa SANTE per la successiva integrazione dei fitofarmaci in un metodo multiresiduale. Nel presente studio sono stati analizzati dei fitofarmaci ancora poco conosciuti e quindi possibilmente pericolosi per l’ambiente e l’uomo, in un’ottica di impiego per analisi di campioni aziendali. Con un commercio di prodotti alimentari sempre più internazionale e un aumento nel numero di matrici d’importazione, risulta ormai necessaria la valutazione preliminare di pesticidi, anche se non ancora approvati per l’utilizzo nell’UE. Pertanto, sono stati valutati i valori ottenuti nei campioni positivi e confrontati con le quantità limite a disposizione nelle normative proposte dalle autorità competenti.
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4

CARUSO, Andrea Giovanni. "Virus emergenti nelle colture ortive in Sicilia." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2020. http://hdl.handle.net/10447/395311.

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5

Tacconelli, Loris. "Progetto preliminare di turbina eolica per paesi emergenti." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Lo scopo di questo elaborato è studiare, a livello preliminare, possibili macchine per fornire energia elettrica nel modo più economico ed ecologico possibile; in particolare viene proposto il progetto preliminare di una turbina eolica per Paesi emergenti. Dopo un'introduzione all'argomento, analizzando la situazione energetica a livello globale, per poi scendere più nello specifico analizzando i vari modelli esistenti di turbine eoliche, sono descritte le leggi fisiche e le equazioni che sono alla base del loro funzionamento, come l'equazione di Bernoulli e la legge di Betz. Nel capitolo più importante e maggiormente sviluppato, è studiata a livello concettuale l'aerodinamica e sono stimate le prestazioni della turbina. E' valutato il rendimento di una pala classica già esistente modellata al CAD, per poi procedere con osservazioni e simulazioni fluidodinamiche, al fine di apportare miglioramenti attraverso la modifica della geometria della turbina iniziale. E', in seguito, trattata, sempre a livello preliminare, la parte elettronica, con la descrizione e considerazione dei vari componenti che permettono di trasformare il movimento rotatorio delle pale in energia utile per gli utilizzatori finali. Sono, infine, presentate le considerazioni finali riguardanti la fattibilità e la possibile realizzazione del progetto con l'analisi dei costi.
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6

Al, Sadi Sarah <1997&gt. "Voci emergenti in Cina tra censura e parodia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21293.

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Abstract:
Il presente elaborato intende analizzare come attraverso l’egao 恶搞, una pratica parodica sviluppata dagli utenti di Internet, sia stato possibile aggirare la censura della rete e come attraverso le pratiche comunicative messe in atto abbiano permesso alle loro voci di essere ascoltate. Nel primo capitolo viene messo in evidenza come la diffusione delle tecnologie digitali in Cina abbia portato alla liberalizzazione del discorso pubblico. Dopo aver brevemente illustrato l’evoluzione dell’infrastruttura di Internet in Cina, si fornisce una spiegazione di quella che è la comunicazione mediata dal computer (CMC) per poi introdurre l’innovazione linguistica del Chinese Internet Language (CIL). A seguito di un primo capitolo introduttivo, si parlerà di come l’utilizzo di Internet attraverso i vari metodi di censura, che si sono adattati alle diverse e mutevoli circostanze e alla grande varietà di contenuti indesiderati, consenta al governo di attuare un controllo capillare delle informazioni, ma anche di come gli internauti si adoperano per aggirarla attraverso la pratica parodica dell’ègǎo 恶搞. Infine, nell’ultimo capitolo verrà analizzato come Internet e i principali social media hanno consentito alla società civile cinese, che si vede sempre più violata dei propri diritti e libertà, di far sentire la propria voce e portare alla luce problemi all’interno della società. Pertanto, a partire dalla questione femminile in Cina e dall’analisi del movimento femminista #MeToo da una prospettiva pragmatica, verrà messo in luce l’associazionismo e l’attivismo reso possibile dagli strumenti di informazione e comunicazione online di cui si avvalgono i netizen cinesi per battersi su questa causa e come grazie ad esso siano stati in grado di porre l’attenzione su temi sociali di rilievo, portando anche a piccoli ma importanti cambiamenti.
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7

Marcosano, Irene Marialuisa. "le tecnologie emergenti per il trattamento della cardiomiopatia aritmogena." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Arrhythmogenic cardiomyopathy is a progressive genetic disease of the myocardium characterized by myocardial atrophy and fibro-fatty replacement of the ventricular myocardium. It has familial recurrence in about 50% of cases with an autosomal dominant mode of inheritance, with incomplete penetrance and with great phenotypic variability. It is considered one of the main causes of sudden cardiac death (SCD) in young people and athletes. Diagnosis is based on the 2010 Task Force criteria and includes genetic analysis and investigation of characteristic morpho-functional anomalies through electrocardiogram, echocardiography, magnetic resonance, endomyocardial biopsy and voltage mapping. An instrumental evaluation is made. Therapy starts with the stratification of the arrhythmic risk that guides the decision of the ICD implant. Thanks to the 2015 Task Force and a recent predictive model, this decision can be calibrated. Catheter ablation is one alternative for the treatment of ARVC patients who have ventricular tachycardias, but it is not a curative technique as it does not reduce the risk of sudden death. Genetic therapy and heart transplantation are developing approaches thanks to the biomedical research on stamina cells and the "genetic scissors". 3D printing can be used for scaffolds in bioartificial hearts and it offers the possibility to visualize physical models of the patient's heart. Desease preventing progression by monitoring is more and more comfortable and effective thanks to telemedicine. The cascade screening of family members through cardiac evaluation includes ECG, Holter and echocardiography or MRI exams every 2-3 years. In particular cases, a subcutaneous loop recorder can be implanted. The aim of this thesis is to present emerging technologies to support disease treatment, in order to offer useful updates for optimal management and to improve the patient's quality of life.
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8

SALTINI, TOMMASO. "Lo sviluppo dell'industria del venture capital in mercati emergenti." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/754.

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Abstract:
Questo studio vuole illustrare le possibilità di sviluppo dell’industria del venture capital nei mercati emergenti. Il venture capital rappresenta un’alternativa importante per le imprese emergenti dei paesi in via di sviluppo, contribuendo a rafforzare uno sviluppo integrato di tutto il sistema finanziario e dei suoi attori principali quali le istituzioni bancarie tradizionali, i fondi d’investimento ed il mercato dei capitali. L’obiettivo principale del progetto consiste nell’identificare gli attori principali, e gli investimenti target, così come le esperienze più significative, analizzando i fattori critici e mettendo a fuco azioni e programmi utili per attirare investitori di venture capital, accrescere la conoscenza di questi strumenti e superare i maggiori ostacoli al fine di massimizzare l’impatto che l’industria del venture capital può avere nel rafforzare la crescita industriale a livello paese. Il lavoro comprende alcune analisi empiriche nell’ambito dell’area arabo-mediterranea, svolte con l’obiettivo di facilitare partnership ed accrescere investimenti tra i paesi scelti ed i paesi europei. Commenti, spunti e proposte presentate nella parte finale del lavoro sono il frutto di un attento studio degli attori e fattori chiave che contraddistinguono le operazioni di venture capital. Le proposte ed i programmi suggeriti cercano di rispondere alle esigenze e necessità individuate nel corso delle analisi empiriche che sono state svolte trascorrendo lunghi periodi a contatto con gli imprenditori, investitori e funzionari locali. Le analisi empiriche sullo sviluppo dell’industria del venture capital a livello paese sono state svolte in: Giordania, Palestina, Egitto, Israele e Tunisia.
This research aims to verify development of venture capital in emerging markets. Venture capital represents an important alternative to emerging businesses in developing countries by increasing the strength of the entire financial system and its key players, from traditional banking institutions and investment funds, to stock market capital. The project’s main goal is to identify key actors, investment targets, and experiences as well as aiming at analyzing critical factors and conceptualizing related actions pertinent to becoming more competitive in attracting venture capital investors, developing know-how, overcoming barriers, and maximizing the impact venture capital industry may have on industrial growth. The project is focused on the Arab-Mediterranean region seeking to foster partnership and facilitate investment among European and Arab-Mediterranean countries. The comments, ideas, and proposals presented in the final part of the work come from a careful study of the key issues and players exemplified by the operation of venture capital. The findings are also the result of observations made at the end of country-level empirical analyses where much time has been spent in contact with entrepreneurs, investors, and local officials. Country Empirical Analyses on Venture Capital industry development are being carried out in Egypt, Jordan, Palestine, Tunis and Israel.
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9

Porcu, Manuela <1986&gt. "BRIC: un'analisi del mercato dell'arte contemporanea dei paesi emergenti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2661.

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Bocchi, Mattia <1988&gt. "Nuove forme di sviluppo urbano e mobilità: tecnologie emergenti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3808.

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Abstract:
A fronte del crescente fenomeno demografico globale e il conseguente accentramento della popolazione nelle città, il modello di trasporto personale sviluppatosi nel XX° secolo, basato sull'utilizzo dell'automobile, non appare più sostenibile da un punto di vista energetico, ambientale e relativamente alla qualità della vita dei residenti urbani. Una nuova generazione di veicoli si sta affacciando sulle strade delle nuove città globali, ma il cambiamento di mentalità e la modificazione dell'attuale sistema industriale legato all'automobile, crea una forte resistenza ad un cambiamento innovativo di ampissima portata.
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Sitta, Luana <1996&gt. "I canali di distribuzione emergenti nel mercato dell’arte contemporanea." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/16088.

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Abstract:
Il mondo dell'arte contemporanea è soggetto a dinamiche che ne cambiano radicalmente e repentinamente le regole del gioco, in particolare negli ultimi anni un fenomeno che ha attirato molta attenzione riguarda la nascita di nuovi canali espositivi che molto spesso hanno una finalità non solo di fruizione ma anche commerciale. Per questo, dopo aver delineato un sintetico quadro dell'evoluzione e delle caratteristiche del mercato artistico dalle origini ad oggi, l'elaborato intende analizzate alcuni dei principali canali espositivi con finalità commerciali. In prima battuta si offre una panoramica sul fenomeno delle aste online, che in questi anni ha visto una crescita importante grazie alla diffusione delle nuove tecnologie tra i millenials, in seguito si procede analizzando due altri settori, quello alberghiero e crocieristico, che recentemente hanno smesso di considerare le opere d'arte semplicemente come complemento d'arredo rendendole disponibili per essere acquistate dai clienti.
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Miggiano, Lorenzo. "La politica energetica nei paesi emergenti (Brics): il caso India." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6449/.

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POLLIO, Chiara. "L'industria dell'auto in Cina e nei paesi emergenti dell'Asia orientale." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2016. http://hdl.handle.net/11392/2403421.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi punta ad analizzare il settore automotive nel contesto dei paesi emergenti dell'Asia orientale: gli ASEAN–5 (Indonesia, Filippine, Malesia, Tailandia e Vietnam) e la Cina. Le motivazioni del lavoro derivano dall'importanza macroeconomica che il settore riveste nel contesto mondiale, e dell'investimento specifico che diversi paesi in via di sviluppo hanno fatto per la strutturazione di questa industria. In questo contesto, la regione analizzata rappresenta probabilmente la più interessante tra quelle in via di sviluppo. In primo luogo, perché essa costituisce la principale fonte di offerta e di domanda nel settore. Inoltre, perché essa costituisce un tipico esempio di regionalizzazione della produzione intorno ad alcuni centri produttivi di rilievo globale. Infine, perché al suo interno si sono date diverse importanti esperienze di politiche selettive per il settore (tra cui Cina e Tailandia) che però hanno dato luogo ad esiti differenti. Il lavoro ruota intorno a tre domande di ricerca. La prima riguarda la configurazione del settore automotive nella regione e se si possa parlare, più che di livello–paese o in ottica comparata, di una sua dimensione regionale. La seconda si interroga sulle determinanti delle performance del settore, al fine di capire se vi siano delle differenze intra–regionali. La terza vuole rintracciare se, come per le dinamiche economiche in generale, anche per quanto riguarda questa industria la Cina costituisca un caso a sé ed un potenziale modello di sviluppo alternativo per l'Asia orientale. Le domande di ricerca vengono trattate trasversalmente nei tre capitoli, i quali analizzano il settore sul piano macro, meso e micro. Per quanto riguarda la configurazione del settore nella regione, emerge da un lato che queste economie si trovano ad oggi in uno spazio produttivo integrato e, d'altro canto, che i diversi paesi rivestono un ruolo molto differenziato nella regione e su base mondiale, disegnando il quadro di un'area complessivamente forte, ma internamente caratterizzata dalla presenza di alcuni poli di attrazione e di altre economie al margine. Rispetto al secondo quesito di ricerca, si evidenzia chiaramente che la forma che l'industria dell'auto ha assunto oggi in tutti i paesi analizzati sia stata profondamente influenzata dal ruolo giocato dagli attori transnazionali dominanti nel settore. Tuttavia, il successo o meno delle economie e la possibilità per le loro imprese di ottenere buoni risultati sembra sia dovuto principalmente alla qualità dei rapporti che il contesto locale e le politiche sono in grado di sviluppare con tali attori, che su base micro si traduce in migliori performance per le imprese locali che gestiscono relazioni dirette di importazione ed esportazione. Nelle parti che ineriscono alla specificità dell'esperienza cinese, infine, rileva come, al di là dell'immenso mercato che essa rappresenta, ruolo fondamentale nel successo della Cina nel settore è stato rivestito dalle politiche selettive implementate dai governi a partire dagli anni Ottanta. Questi hanno infatti investito cospicuamente sull'automotive come volano di sviluppo, puntando in particolare su un numero limitato di campioni nazionali di proprietà pubblica e su un'interazione con gli attori esteri accuratamente pilotata e deliberatamente votata al trasferimento tecnologico e all'accumulo di risorse tecnologiche. A livello micro, questo si traduce in una caratterizzazione delle imprese più produttive che è diversa rispetto a quella della regione nel suo complesso, e che punta maggiormente sui vantaggi derivanti da forme di importazione diretta.
This work analyses the automotive sector in the region of Southeast Asian emerging economies (namely Indonesia, Malaysia, Philippines, Thailand and Vietnam) and China. The motivations of the work stem both from the macroeconomic relevance of the industry at the global level and from the specific attention that many governments of developing countries devoted to the growth of this sector. In this context, the analysed region is probably the most interesting among developing ones. First, because it is nowadays the most important source of supply and demand. Second, because it is one of the most vivid examples of regionalisation of production around some main globally relevant poles. Finally, because in this area different experiences of selective policies for the sector (among which China's and Thailand's) were born, although with mixed results. The thesis is built around three research questions. The first is about the configuration of the sector in the region, and whether the sector itself has a regional dimension or not. The second tries to identify the determinants of the performance of the sector, in order to understand if inter–regional differences exist. The third aims at identifying whether, as for the general economic performances, also with respect to the automotive industry China represents a special case, and a potential alternative development model for the surrounding countries. The three research questions are analysed across the three chapters of the work, which analyse the sector from both a macro, meso and micro perspective. Concerning the sector's configuration in the region – first research question –, on the one hand these economies result as integrated in the same production network, while on the other hand they take on a very different role on a regional and global basis. The resulting framework is that of an overall strong area, that is internally divided between some main regional poles on one side and some marginal economies on the other. Regarding the second question, it is very clear that transnational globally dominant actors in the sector have had a huge role in shaping the automotive industry in each of the countries. However, the success of any of these economies and of their firms derives mainly by the quality of the relations that the local context and policies are able to build with the foreign actors. On the micro level, this translates in better performances for those local firms that hold direct import and export relations. Finally, the parts of the thesis related to the Chinese specificity highlights how, apart from the huge market that China represents, the selective policies implemented by governments since the 80's have played a fundamental role in the country's success in the sector. In fact, Chinese governments have focused greatly on automotive industry as a flywheel for economic development, promoting in particular some SOEs as national champions and the interaction with foreign actors for technology transfer and technology accumulation. On the micro level, differently from the regional case, this translates into better performances for firms that are involved in direct imports.
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STAFFOLANI, SILVIA. "Patologie emergenti di importazione: relazione tra metodi diagnostici e dati epidemiologici." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2020. http://hdl.handle.net/11566/274563.

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Abstract:
Il fenomeno migratorio è emerso negli ultimi anni come una sfida di importanza critica dal punto di vista politico e sociale e come tema di interesse comune per la comunità. In questo momento non esistono norme o indicatori standard che regolino la salute dei rifugiati e dei migranti. Questo porta a una carenza di dati sanitari scientifici e comparabili. Per quanto riguarda le patologie infettive e tropicali, alcune regioni di provenienza dei migranti risultano endemiche per patologie rare o assenti in Italia (schistosomiasi, filariasi, strongiloidiasi, tubercolosi). L’impatto di queste patologie a livello europeo e italiano, è sconosciuto e sottostimato, sia in termini di sanità pubblica sia per quanto concerne le ricadute cliniche sul singolo paziente e la potenziale diffusibilità. Abbiamo condotto uno studio osservazionale retrospettivo monocentrico (Centro Malattie Tropicali, IRCCS Sacro-cuore Don Calabria, Negrar (VR)) allo scopo di identificare pazienti con malattia asintomatica o paucisintomatica la cui gestione precoce, secondo linee guida internazionali e univocamente riconosciute, potrebbe avere ricadute favorevoli sullo stato di salute dei singoli. Inoltre abbiamo voluto verificare se i livelli di circolazione di tali patologie nella popolazione immigrata siano tali da giustificare il posizionamento dello screening specifico nei servizi offerti routinariamente dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Dal nostro studio emerge che lo screening per patologie infettive e tropicali endemiche nei Paesi di origine dei migranti sia utile al fine di garantire ai pazienti un approccio sanitario di eccellenza. La maggior parte dei pazienti appartenenti alla popolazione da noi studiata è infatti affetto da patologie croniche asintomatiche o paucisintomatiche, e grazie allo screening viene trattato con poche dosi di farmaci antiparassitari prima che si sviluppino complicanze che avrebbero ripercussioni importanti sia per il singolo paziente a livello clinico, sia per il SSN che sarebbe gravato da un grave impegno di risorse. Risulta quindi evidente l’importanza di conoscere l’epidemiologia dei paesi di provenienza dei soggetti e di conseguenza l’importanza di mettere in atto procedure di screening ad hoc per questi soggetti, al fine di individuare quanto più precocemente possibile patologie potenzialmente molto dannose ma curabili in fasi precoci senza dispendio di risorse ed energie. Instaurare un rapporto di fiducia col paziente è importante per permettere al soggetto di comprendere al meglio le informazioni che gli forniamo e la utilità di sottoporsi ad esami di screening e ad eventuali trattamenti.
The migratory phenomenon has emerged in recent years as a challenge of critical importance from a political and social point of view and as a theme of common interest for the community. There are no standard rules or indicators that can regulate the management of refugees and migrants' health. Some Countries of origin of migrants are endemic for pathologies which are rare or absent in Italy (schistosomiasis, filariasis, strongyloidiasis, tuberculosis). The impact of these diseases in Europe is unknown and underestimated in terms of public health, clinical consequencies on the individual, and potential spread. We conducted a monocentric retrospective observational study (Center for Tropical Diseases, IRCCS Sacro-cuore Don Calabria, Negrar (VR)) in order to identify patients with asymptomatic or paucisymptomatic disease whose early management, according to international and recognized guidelines, could be beneficial. Furthermore, we wanted to check whether the prevalence of these pathologies in the immigrant population is enough high to justify specific routine screening by the National Health System. Our study shows that screening for infectious and tropical diseases that are endemic in the countries of origin of migrants is useful in order to guarantee an excellent health approach. Most of the patients belonging to the population studied are affected by asymptomatic or paucisymptomatic chronic pathologies. Thank to the screening they are treated with a few doses of antiparasitic drugs before complications develop. This avoid important consequencies for the patients' health, but also for the National Health System's resources. The knowledge of the epidemiology of the countries of origin of the migrant population is therefore very important. Implementing screening procedures for these subjects is fundamental, in order to identify pathologies potentially harmful but easily treatable in early stages without waste of resources and energy. Establishing a trusting relationship with the patient is important to allow the subject to better understand the information we provide and the importance of screening tests and treatment.
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Fasoli, Martina <1996&gt. "Come si sviluppano e si posizionano i brand emergenti nell'industria dell'automotive." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17653.

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Abstract:
L’industria automobilistica è considerata una dei settori economicamente più importanti al mondo per volumi di vendita, fatturato ed attori coinvolti. Negli ultimi anni questa industria ha mostrato un’ottima ripresa dalla crisi del 2008 e si è dimostrata arena di grandi cambiamenti, conseguenza dovuta ad una trasformazione del mercato e delle richieste dei consumatori. Il cambiamento climatico, l’inquinamento, il costo del petrolio e l’attenzione al pianeta sono diventati fattori dominanti di qualunque settore e questo ha portato le imprese operanti nell’industria dell’automotive a progettare nuove tecnologie e a produrre prodotti eco-friendly: è così che tutti i players del settore e anche i nuovi entranti puntano sull’elettrico, ma non solo. I brand emergenti stanno dimostrano di avere tutte le conoscenze e le capacità necessarie ad acquisire una quota di mercato e nuovi clienti. Durante l’elaborato si vuole dimostrare l’importanza dell’innovazione nell’industria delle autovetture e di come i nuovi entranti si posizionano nel mercato. Verranno analizzati nello specifico 7 brand recentemente fondati; indagando, quindi, le caratteristiche dell’offerta, il vantaggio competitivo e l’impatto sul mercato. L’automotive si sta trasformando: le auto non saranno più un mezzo di trasporto, ma un insieme di servizi e comfort a quattro ruote.
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Bidinotto, Anna <1996&gt. "I bisogni emergenti e l’operato del servizio sociale durante la Pandemia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19719.

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Abstract:
Da più di un anno tutto il mondo sta convivendo con la malattia da Coronavirus, la quale ha destato molte preoccupazioni ed incertezze. Se prima della pandemia potevamo avere già un’idea delle problematiche che possono affliggere una popolazione, ora ci troviamo di fronte ad una situazione completamente nuova. Molte persone che prima riuscivano in modo autonomo a gestire la loro situazione economica, ora riscontrano momenti di difficoltà. Tantissimi giovani si trovano in uno stato lavorativo sempre più precario; gli anziani soli, a seguito del lockdown, stanno vivendo ancor più in uno stato di abbandono. La presente tesi si pone l'obiettivo di analizzare i bisogni della popolazione emersi a causa della malattia da covid-19. Al fine di realizzare l’elaborato sono state analizzate all’incirca 850 domande pervenute al servizio sociale di Jesolo rispetto ai buoni spesa e al Fondo straordinario per il Covid-19, durante un tirocinio di ricerca svolto tra agosto e ottobre 2020. Per realizzare la seconda parte della tesi è stato auspicabile intervistare telefonicamente 14 lavoratori con famiglie annesse, che stanno affrontando una difficoltà socio-economica a causa della crisi sanitaria in atto. La terza e ultima parte constaterà di un’analisi rispetto al lavoro svolto dagli operatori sociali durante la pandemia e delle misure economiche da loro erogate per la cittadinanza, approfondendo anche le difficoltà e le preoccupazioni principali di quest’ultimi in questo periodo di crisi mondiale.
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Binanti, D. "APPROFONDIMENTI ANATOMOPATOLOGICI APPLICATI A PATOLOGIE EMERGENTI DEL BOVINO E DEL SUINO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/168078.

Full text
Abstract:
During the PhD course different topics, affecting cattle and pigs in the Po Valley, were approached. Colibacillosis is one of the main cause of disease in calves and is characterized by high morbility and mortality. The first study of this report investigated the bacteria-induced lesions, bacterial distribution in the digestive system, and the immunohistochemical expression of a specific antibody panel, in order to better understand the magnitude and type of immune response evoked by the pathogen in the host. The same approach was used in the second work, that investigated the relationship between host and pathogen in Bovine Virus Diarrhea - Mucosal Disease, that represents a common risk in bovine herds. Another problem of intensive dairy cattle herds is represented by “repeat breeding”. The objective of this study was to evaluated macroscopical and histopathological alterations and bacteriological findings of uteri and ovaries of repeat breeder cows culled for infertility. Finally, we studied bovine malformations, that despite the literature, in our cases are over-represented. We described the lesions observed and created a specific database in order to perform further genetic study and supervise this problem actually underestimated. Concerning swine, gastric ulcers is one of the main problem of intensive herds. Unfortunately, there are no specific clinical tests allowing to make a correct diagnosis intravitam, for this reason we tested a diagnostic tool, that can contribute to early detection of disease. Finally, as part of an international collaboration, the presence of Pneumocystis spp. in pig lungs, was investigated, through the use of in situ hybridization after the design of a specific probe.
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Pennacchietti, Federica <1986&gt. "La relazione tra modalità di ingresso nei paesi emergenti e performance d'impresa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2734.

Full text
Abstract:
Sin dalla Riforma dell’Apertura verso l’Occidente, la Cina sta assumendo un ruolo sempre più rilevante nel mercato internazionale. Nel 2002, si è attestata al primo posto al livello mondiale come il più grande Paese beneficiario di investimenti diretti esteri. Il presente lavoro si snoda in un’analisi della letteratura scientifica (meta-analysis) delle variabili di entry modes e di performance e delle reciproche relazioni che si instaurano tra di esse in riferimento a diverse attività produttive e a diverse aree geografiche di insediamento. Questo approfondimento si pone come obiettivo quello di andare ad investigare la formula vincente con riguardo alla Performance nella scelta aziendale del modello di ingresso nei mercati dei Paesi dell’Asia Orientale.
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BIASIBETTI, MICHELA. "La gestione del rischio associato agli inquinanti emergenti nelle acque ad uso umano." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2018. http://hdl.handle.net/11571/1214804.

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Abstract:
L’obiettivo principale di questa ricerca è stato quello di analizzare, applicare e valutare strumenti di gestione del rischio associato ad inquinanti emergenti nelle acque ad uso umano. Le attività svolte ed i relativi obiettivi specifici sono le seguenti: 1. Approfondita analisi della letteratura scientifica nazionale ed internazionale, per ottenere un quadro completo ed aggiornato a livello internazionale sugli approcci di gestione del rischio, con particolare riferimento al WSP, sugli inquinanti emergenti, e sulla gestione del rischio associato ad inquinanti emergenti nei piccoli sistemi di potabilizzazione. 2. Indagini sul territorio italiano sul tema della gestione del rischio associato ad inquinanti emergenti nelle acque ad uso umano, mediante invio di questionari a diversi gestori sul territorio italiano. 3. Selezione di due sistemi idropotabili di piccola dimensione ed interessati da inquinanti emergenti, per ciascuno dei quali è stata elaborata una proposta di WSP, come strumento per la gestione del rischio. 4. Approfondimento del tema delle verifiche di funzionalità degli impianti di potabilizzazione, come strumento di supporto alla gestione del rischio. In particolare, sono state eseguite delle verifiche su alcuni impianti di potabilizzazione in cui è presente un trattamento di adsorbimento su carbone attivo granulare per la rimozione di fitofarmaci e sostanze organoclorurate, che sono inquinanti di interesse emergente.
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Passi, Giorgia <1992&gt. ""La diversificazione internazionale: analisi sull'impatto dell'allocazione di un portafoglio azionario nei Paesi emergenti."." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12522.

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Abstract:
Con questo elaborato si vuole approfondire la tematica il cui oggetto è se la diversificazione di portafoglio mediante investimenti effettuati in Paesi emergenti piuttosto che interamente in Paesi sviluppati risulta essere efficace in termini di performance. A tal fine questo lavoro verrà suddiviso in due parti principali: la prima si caratterizza di un’analisi iniziale tendenzialmente descrittiva in cui verrà fatto dapprima un approfondimento dettagliato dei rendimenti dei Paesi emergenti presi singolarmente. Successivamente vi sarà invece un’indagine che analizzerà gli Stati raggruppati per area geografica e per periodi in modo da comprendere al meglio le correlazioni presenti tra loro al fine di individuare le dinamiche migliori per potenziali investimenti. Inoltre verrà fatta un’analisi di correlazione di tipo dinamico in maniera tale da avere una visione più globale delle interdipendenze tra rendimenti a livello macro in particolare le relazioni tra BRIC, Europa e Stati Uniti. Nella seconda parte di questo studio invece verrà, in un primo momento effettuato un excursus in merito alla letteratura finanziaria concernente la diversificazione internazionale; a seguire l’intenzione sarà quella di presentare le due principali teorie di portafoglio, moderna e comportamentale, in modo tale da proseguire con una terza parte in cui verranno costruiti dei portafogli ottimi in differenti orizzonti temporali attraverso i dati ottenuti nella prima parte in modo da argomentare nel modo più completo possibile la tesi sostenuta inizialmente.
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Zini, Valentina <1993&gt. "Power-up museali: il ruolo del videogioco nel contesto delle strategie culturali emergenti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16515.

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Abstract:
La seguente tesi di laurea si inserisce nel campo di relazioni tra musei, attività culturali e videogioco. Le possibili potenzialità di tali rapporti sono state più volte portate all’evidenza nel corso degli ultimi anni. Numerosi studiosi, a seguito delle tante sperimentazioni avvenute con l’impiego sempre più diffuso del videogioco in contesti museali, hanno dato vita ad un ricco e interessante dibattito accademico circa i molteplici aspetti, positivi e negativi, causati da tali utilizzi. Sulla base di una preliminare indagine storica, si cercherà di dare una definizione dei diversi fattori che caratterizzano il videogioco e che hanno permesso il suo ingresso nei più disparati contesti. Alla stregua dell’evoluzione della stessa nozione di tale medium, nato come strumento di intrattenimento, divenuto poi espressione della vita e della cultura nel contesto della modernità ed infine riconosciuto e istituzionalizzato come vera e propria forma d’arte, si giungerà alla definizione di concetti quali quello di gamification, gaming museale ed edutainment. Scopo della tesi, attraverso l’approfondimento di tre casi studio, sarà dunque quello di analizzare le possibili convergenze tra le esigenze poste in essere dai musei di oggi e le soluzioni offerte dai diversi modi di implementazione del videogioco all’interno di tali logiche museali. Quesito guida di tale ricerca sarà: è possibile considerare il videogioco come una delle tante valide risposte alle sfide dei musei di oggi?
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Danieli, Alberto <1995&gt. "Le microplastiche inquinanti emergenti: fonti, destino ed impatti per l'ambiente e per l'uomo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18145.

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Amato, E. "EPIDEMIOLOGIA DELLA LISTERIOSI INVASIVA IN REGIONE LOMBARDIA (2006-2014): IDENTIFICAZIONE DEI GENOTIPI EMERGENTI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/354338.

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Abstract:
Listeriosis is a foodborne invasive disease that is of great interest to the field of public health due to the severity of clinical manifestations in patients at risk, like immunocompromised individuals and pregnant women. The incidence reported by the passive surveillance system in industrialized countries is less than 1 per 100,000 inhabitants, but under-diagnosis or under-reporting factors can affect these data and they are not easily quantifiable. The Italian listeriosis incidence is much lower (0.19-0.22 per 100,000 inhabitants) than the European incidence (0.33–0.44 per 100,000 inhabitants). In Lombardy, the national mandatory notification system has been implemented since 2006 with the regional electronic database (MAINF) and a Laboratory-based Surveillance System (LabSS). Considering that it is difficult to conduct epidemiological investigations of listeriosis and estimates may be biased downward, the present analysis aims to i) better understand the epidemiology of listeriosis in Lombardy, ii) characterise the Listeria monocytogens isolates by advanced molecular analysis in order to detect emerging strains and possible epidemic clusters. All cases of listeriosis in persons resident in the Lombardy Region and detected between 2006 and 2014 in at least one of two informative sources (MAINF and LabSS) were included. All human L. monocytogenes isolates collected by LabSS from 2006 to 2014 were studied. All isolates were serotyped by using antisera against O and H antigens. PFGE was performed according to the PulseNet protocol (Graves L.M. et al., 2001) with the AscI and ApaI enzymes. After AscI ans ApaI digestion, similarity clustering analysis was performed with BioNumerics software (version 5.1; Applied Maths, Saint-Martins-Latem, Belgium). Sequence types (STs) were identified by PCR amplification of seven housekeeping genes (Salcedo C. et al., 2003; Ragon et al., 2008). Alleles and STs were assigned by submitting the DNA sequences to the Listeria MLST database at the Pasteur Institute, France (http://www.pasteur.fr/mlst). Virulence types (VTs) were indentified by PCR amplification of six virulence genes (Chen Y et al., 2007; Knabel SJ et al., 2012). Virulence gene sequences were compared to available data obtained from isolates representing major human listeriosis outbreaks worldwide, and other unrelated isolates (https://sites.google.com/site/mvlstdatabase/home). Based on MAINF notifications and LabSS records, 580 cases of invasive listeriosis were observed in the nine year period under study (2006-2014). The mean annual incidence of listeriosis based on MAINF notifications was 0.56 per 100,000 inhabitants but it rose to 0.67 per 100,000 inhabitants once the cases detected only by the LabSS system and “lost” by the MAINF system were taken into account. The average incidence is high with a peak in 2011 (0.96 per 100,000 inhabitants), and in the Sondrio, Bergamo and Lecco provinces (1.11, 1.02, 1,00 per 100,000 inabitants, respectively). The “lost” cases, computed as the difference between the estimated cases and observed cases on estimated cases, was found to be 21% with significant differences by year and province. We found that the under-reporting factor affects all invasive listeriosis cases, while the under-diagnosis factor is more associated with pregnancy-related cases (6.7% of total cases). We hypothesize that the higher listeriosis incidence reported in Lombardy relative to the rest of the country as well as the upward trend in listeriosis incidence are attributable not only to the increased surveillance sensitivity, but also reflect a real increased incidence associated with the presence of people at risk for underlying disease conditions and/or social disadvantage. Regarding the microbiological and molecular characterizations, the predominant serotypes were 1/2a (60.9%), followed by 4b (26.3%) and 1/2b (10.4%). Multi-Locus Sequence Typing (MLST) revealed 52 Sequence Types (STs) were identified, of which the 6 most common STs were ST38 (14.9%), ST1 (12.8%), ST8 (9.3%), ST155 (7.6%), ST2 (5.9%) and ST3 (5.9%), accounting for 56.4% of the isolates. The distribution of ST38 and PFGE analysis led us to hypothesize the likely occurrence of an outbreak which had gone undetected by local health authorities during the period 2006-2014. In particular, identification of ST38 isolates began in 2006 (n=2), peaked in the period 2009-2011 (n=36) and continued in next years with sporadic cases (2013, n=1; 2014, n=2). The Multi-Virulence-Locus Sequence Typing (MVLST) revealed that the ST38 isolates split into two Virulence Type (VT) with different spatio-temporal distributions: VT80 and VT104. For these cases, an epidemiological investigation had been implemented and for only one case (ST38/VT104), the implicated food (smeared cheese) was recognized and confirmed by MVLST. This result represents an outstanding goal, as it is the first Outbreak Clone detected in Italy. Moreover, this study identified the prominent STs circulating in our regional area and contributed to our understanding of the genetic heterogeneity of L. monocytogenes. Monitoring STs can provide essential information for preventing listeriosis and supporting investigations on source identification and transmission routes, which, due to the peculiar epidemiological and clinical characteristics of this disease, are often very challenging. We propose that the integrated surveillance system in the Lombardy region is a highly acceptable model for the rest of the country, where the eating habits and the risk of exposure are more diversified.
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Ponterio, Eleonora <1981&gt. "Epidemiologia e caratterizzazione molecolare di virus emergenti responsabili di Zoonosi: Calcivirus e Virus dell'Epatite E." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4851/1/PONTERIO_ELEONORA_TESI.pdf.

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Abstract:
Il virus dell’Epatite E (HEV) e i calicivirus (norovirus e sapovirus) causano rispettivamente epatite acuta e gastroenterite. Questi virus sono considerati agenti eziologici emergenti rappresentando un problema di sanità pubblica e di sicurezza alimentare. Per HEV, è ormai confermata la trasmissione zoonotica, e il suino è considerato il principale serbatoio asintomatico. Norovirus e sapovirus infettano sia i bambini che gli adulti. Sebbene questi virus siano stati identificati anche negli animali, la possibile trasmissione zoonotica non è stata dimostrata in modo conclusivo. Il lavoro sperimentale condotto durante il Dottorato di Ricerca è stato focalizzato sullo studio degli aspetti biologici ed epidemiologici dell’infezioni causate da HEV e da calicivirus. Per la prima volta in Italia, i risultati ottenuti hanno dimostrato la presenza del virus HEV nei fegati di suini in fase di macellazione ed hanno confermato, attraverso la ricerca di anticorpi, un’elevata esposizione degli animali al virus. Inoltre, mediante la produzione di antigeni e reattivi immunologici, sono stati messi a punto test diagnostici per la ricerca di anticorpi contro HEV nel suino e nei cinghiali. Il lavoro svolto per la ricerca di calicivirus nel suino e nel bovino ha dimostrato la circolazione dei sapovirus in popolazioni di suini asintomatici e la presenza di norovirus nei vitelli affetti da diarrea acuta.Sono stati inoltre sviluppati reattivi immunologici, utilizzando proteine del capside di norovirus umano e bovino espresse con il sistema ricombinante baculovirus. Questi hanno permesso di evidenziare la presenza di anticorpi contro norovirus umano e bovino, in sieri di veterinari professionalmente esposti. Inoltre, sono stati utilizzati per sviluppare metodi per la concentrazione dei virus da matrici a bassa concentrazione.Infine, le VLP sono state utilizzate per valutare l’attivazione del sistema immunitario umano ex vivo. I risultati hanno dimostrato che le VLP di NoV stimolano il sistema immunitario attivando risposte di tipo Th1 e Th2 .
Hepatitis E virus (HEV) and caliciviruses (norovirus and sapovirus) are associated with acute hepatitis and gastroenteritis, respectively. These viruses are considered as emerging agents, and may represent a major concern for public health and food safety. Hepatitis E was first recognized as a disease in developing countries, but an increasing number of sporadic cases have also been reported in industrialized countries. A zoonotic transmission of HEV is now recognized, and the pig is considered to be the asymptomatic reservoir.Norovirus and sapovirus affect both children and adults. Norovirus and sapovirus also infect animals, and their zoonotic transmission has been assumed, although not conclusively proved. This thesis is focused on the biology and epidemiology of HEV and calicivirus infections. During this PhD, HEV was detected in liver from pigs at slaughterhouse. A high antibody seroprevalence was also detected, confirming frequent exposure of swine to HEV. To improve serum antibody detection in swine, several tools were produced within this thesis, and used to develop diagnostic tests, such as ELISA and Western blotting. Detection of anti-HEV antibodies in pigs and wild boars was assessed using antigen and immunological reagents produced. Investigation of caliciviruses in swine and cattle specifically supports a large circulation of sapovirus in asymptomatic pigs, and confirms presence of norovirus in cattle affected with diarrhea. Human norovirus were further investigated, producing immunological reagents against bovine and human recombinant capsid antigens. Presence of anti-human and bovine norovirus antibodies was shown in sera of veterinarians. An immuno-concentration assay was also developed, and used in a pilot experiment with two different norovirus genotypes, confirming its possible use for virus concentration from diluted environmental samples. Human VLPs were used to investigate the activation of human immune system ex-vivo. Results showed that NoV VLPs stimulated the immune system by activating both Th1 and Th2 responses.
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Ponterio, Eleonora <1981&gt. "Epidemiologia e caratterizzazione molecolare di virus emergenti responsabili di Zoonosi: Calcivirus e Virus dell'Epatite E." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4851/.

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Abstract:
Il virus dell’Epatite E (HEV) e i calicivirus (norovirus e sapovirus) causano rispettivamente epatite acuta e gastroenterite. Questi virus sono considerati agenti eziologici emergenti rappresentando un problema di sanità pubblica e di sicurezza alimentare. Per HEV, è ormai confermata la trasmissione zoonotica, e il suino è considerato il principale serbatoio asintomatico. Norovirus e sapovirus infettano sia i bambini che gli adulti. Sebbene questi virus siano stati identificati anche negli animali, la possibile trasmissione zoonotica non è stata dimostrata in modo conclusivo. Il lavoro sperimentale condotto durante il Dottorato di Ricerca è stato focalizzato sullo studio degli aspetti biologici ed epidemiologici dell’infezioni causate da HEV e da calicivirus. Per la prima volta in Italia, i risultati ottenuti hanno dimostrato la presenza del virus HEV nei fegati di suini in fase di macellazione ed hanno confermato, attraverso la ricerca di anticorpi, un’elevata esposizione degli animali al virus. Inoltre, mediante la produzione di antigeni e reattivi immunologici, sono stati messi a punto test diagnostici per la ricerca di anticorpi contro HEV nel suino e nei cinghiali. Il lavoro svolto per la ricerca di calicivirus nel suino e nel bovino ha dimostrato la circolazione dei sapovirus in popolazioni di suini asintomatici e la presenza di norovirus nei vitelli affetti da diarrea acuta.Sono stati inoltre sviluppati reattivi immunologici, utilizzando proteine del capside di norovirus umano e bovino espresse con il sistema ricombinante baculovirus. Questi hanno permesso di evidenziare la presenza di anticorpi contro norovirus umano e bovino, in sieri di veterinari professionalmente esposti. Inoltre, sono stati utilizzati per sviluppare metodi per la concentrazione dei virus da matrici a bassa concentrazione.Infine, le VLP sono state utilizzate per valutare l’attivazione del sistema immunitario umano ex vivo. I risultati hanno dimostrato che le VLP di NoV stimolano il sistema immunitario attivando risposte di tipo Th1 e Th2 .
Hepatitis E virus (HEV) and caliciviruses (norovirus and sapovirus) are associated with acute hepatitis and gastroenteritis, respectively. These viruses are considered as emerging agents, and may represent a major concern for public health and food safety. Hepatitis E was first recognized as a disease in developing countries, but an increasing number of sporadic cases have also been reported in industrialized countries. A zoonotic transmission of HEV is now recognized, and the pig is considered to be the asymptomatic reservoir.Norovirus and sapovirus affect both children and adults. Norovirus and sapovirus also infect animals, and their zoonotic transmission has been assumed, although not conclusively proved. This thesis is focused on the biology and epidemiology of HEV and calicivirus infections. During this PhD, HEV was detected in liver from pigs at slaughterhouse. A high antibody seroprevalence was also detected, confirming frequent exposure of swine to HEV. To improve serum antibody detection in swine, several tools were produced within this thesis, and used to develop diagnostic tests, such as ELISA and Western blotting. Detection of anti-HEV antibodies in pigs and wild boars was assessed using antigen and immunological reagents produced. Investigation of caliciviruses in swine and cattle specifically supports a large circulation of sapovirus in asymptomatic pigs, and confirms presence of norovirus in cattle affected with diarrhea. Human norovirus were further investigated, producing immunological reagents against bovine and human recombinant capsid antigens. Presence of anti-human and bovine norovirus antibodies was shown in sera of veterinarians. An immuno-concentration assay was also developed, and used in a pilot experiment with two different norovirus genotypes, confirming its possible use for virus concentration from diluted environmental samples. Human VLPs were used to investigate the activation of human immune system ex-vivo. Results showed that NoV VLPs stimulated the immune system by activating both Th1 and Th2 responses.
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Bontempi, Luca <1987&gt. "Modalità d'ingresso e vuoti istituzionali nei mercati emergenti: il caso delle imprese italiane in Cina." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2284.

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Abstract:
Il lavoro parte da un quadro concettuale che analizza i processi di internazionalizzazione delle imprese basandosi sulla teoria istituzionale, focalizzandosi poi sulle carenze istituzionali, che definisce quanto un mercato sia emergente o quanto lo siano i mercati all'interno di un sistema economico, come il mercato finanziario, il mercato del lavoro o il mercato dei prodotti. Si analizza poi, tramite un questionario raccolto presso le imprese italiane con sede in Cina, come queste siano entrate nel mercato cinese e come percepiscano le carenze istituzionali.
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Bigardi, Elena <1988&gt. "Sviluppo urbano nelle economie emergenti in Cina e in Brasile. Il caso delle eco-cities." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3427.

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Abstract:
La nuova "sfida" cinese in materia di sostenibilità: i progetti di eco-cities in tutto il paese. Dalle "città-giardino" alle "città sostenibili"; il punto sulla situazione ambientale in Cina. Confronto tra due casi di città sostenibili in Cina e in Brasile: Tianjin e Curitiba. Stato dei lavori nelle de città; problemi e prospettive per il futuro.
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Mariotto, Francesca <1991&gt. "La promozione dei giovani artisti a Venezia: soggetti e iniziative a favore dei talenti emergenti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8990.

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Abstract:
La tesi prende in considerazione i percorsi e le possibilità che Venezia offre per la promozione dei giovani artisti: da una valutazione del ruolo dell’artista nella contemporaneità, si intende analizzare la formazione che offrono le istituzioni veneziane e le opportunità - gallerie d'arte, programmi di residenza, spazi espositivi e enti pubblici - di cui un giovane artista può beneficiare sul territorio, sviluppando il suo talento. Una particolare attenzione sarà dedicata ai casi di studi Fondazione Bevilacqua La Masa, Premi Furla e Laguna.
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Gambarelli, Francesco. "I Paesi emergenti nel panorama vitivinicolo mondiale: una rassegna sulla situazione produttiva e sui trend commerciali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Nell'elaborato 'I Paesi emergenti nel panorama vitivinicolo mondiale : una rassegna sulla situazione produttiva e sui trend commerciali' si è cercato di dare una visione più chiara possibile del nuovo panorama enologico con valutazioni che passassero attraverso la situazione produttiva, ovvero quali vitigni vengono utilizzati maggiormente e attraverso l'analisi dei trend commerciali ovvero come risponde il mercato a questi nuovi prodotti. La disamina non ha potuto esimersi dall'esporre un sunto della Storia dei singoli Paesi dal quale è stato poi semplice capire alcune meccanismi altrimenti complessi da decodificare. Infine un focus sulla legislazione viticola e come essa assecondi la crescita del settore vitivinicolo dei Paesi emergenti, garantendo disciplinari meno rigidi e mettendo a disposizione fondi e agevolazioni fiscali per rendere da subito competitivi il proprio marchio. L'elaborato si sviluppa seguendo un ipotetico viaggio attraverso i Paesi emergenti che sono stati suddivisi a seconda della collocazione geografica rispetto al Vecchio Mondo enologico euro-centrico : a Est sono stati presi in analisi Cina, Australia e Nuova Zelanda, a Ovest Canada, Argentina e Cile e al Centro, alle stesse latitudini del Vecchio Mondo, Regno Unito, Germania e Sudafrica. La scelta dei Paesi si è basata in alcuni casi sul loro status di importatori, in altri casi sul ruolo bi-dimensionale che essi hanno, sia importatori che produttori e l'ultimo criterio di scelta è stata la tendenza ad esportare la quasi totalità delle produzione. L'identificazione di queste tre tipologie di concorrenti, ha permesso di capire la situazione generale e di fare una previsione su come si evolverà il mercato del vino e la sua produzione. In conclusione questo dualismo, Nuovo-Vecchio Mondo, non deve essere visto in un'ottica di contrasto ma di cooperazione, con un unico grande obiettivo: portare in tutto il mondo la cultura del vino.
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Cristino, Luca. "Economia del debito e crisi finanziaria: rappresentazioni delle strutture emergenti attraverso network analysis su datasets pubblici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3174/.

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Portieri, Carlotta <1989&gt. "Internazionalizzazione e performance d'impresa nei mercati emergenti: il caso del settore della ceramica italiana in Cina." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4003.

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Abstract:
Questa tesi si pone l’obbiettivo di comprendere la relazione tra internazionalizzazione e performance delle imprese del settore della ceramica italiana nell’economia emergente cinese. Il primo capitolo sarà dedicato all'analisi della relazione I-P nei mercati emergenti, attraverso la letteratura accademica. Nel secondo capitolo sarà presentata la Cina, intesa come mercato e contesto istituzionale/ sociale con proprie peculiarità e che pertanto offre sia opportunità che rischi. Il terzo capitolo, infine, offrirà il lavoro empirico su un campione di 60 aziende ceramiche italiane, dando un'interessante analisi statistica dei dati raccolti.
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Biocca, Laura <1994&gt. "Cosa significa oggi "distretto culturale"? Una mappatura dei casi italiani e una riflessione sulle realtà emergenti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17377.

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Abstract:
I distretti culturali sono forme distrettuali che mirano allo sviluppo socio-economico culture driven di un territorio. La letteratura sul tema è ancora molto giovane ma si possono individuare al suo interno letture del fenomeno riconducibili ad alcuni filoni interpretativi. Alla luce dell’analisi effettuata su di essa ci siamo resi conto del fatto che quella dei distretti culturali fosse una realtà mutevole e che non risulta mappata se non tramite alcuni riferimenti empirici limitati. Ci siamo quindi posti l’obiettivo di svolgere una ricerca ad ampio spettro all’interno del territorio nazionale cercando di effettuare una mappatura il più ampia ed esaustiva possibile dei fenomeni di distrettualizzazione italiani. L’ipotesi che volevamo confermare con questo lavoro di tesi è quella che vede il mondo dello sviluppo locale e dei distretti culturali ed artistici in continuo movimento e in continuo mutamento rispetto a quello che la letteratura analizzata per dar vita a questo elaborato porta alla luce. Soprattutto volevamo evidenziare l’eterogeneità di queste iniziative, di cui spesso vengono considerate solo quelle realtà che rientrano delle definizioni e concezioni canoniche.
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LONGOBUCCO, GELSOMINA. "OSSIDAZIONE DI INQUINANTI EMERGENTI SU SUPERFICIE DI WO E SUPERFICIE MODIFICATA DI WO TRAMITE PROCESSI FOTOELETTROCATALITICI." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2018. http://hdl.handle.net/11392/2488073.

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Abstract:
Contaminants of Emerging Concerns (CECs) include drugs, pharmaceuticals, cosmetics, hygiene products, hormones and their metabolites which are released in wastewater as a consequence of human activities. In general, due to low concentration, these compounds are rarely endowed with acute toxicity, but may lead to chronic adverse effects on aquatic organisms and humans. In particular for same molecules with pharmaceutical activity, it was reported as also an exposure to low concentration can be dangerous, for example for antibiotics and endocrine disruptors. Furthermore, effects due to continuous exposure can not be excluded. Some of these emerging pollutants are indeed very stable molecules, capable to survive the current potabilization and water remediation processes and are thus able to reach and impact the aqueous environment with unaltered efficacy. In view of the growing world population, increasing industrialization of emerging countries and climate change which introduces long periods of drought, particularly in temperate and Mediterranean areas, the re-use and re-cycle of water and the protection of aqueous ecosystems represent major societal challenges for a sustainable growth. The proposed methodology in this work employs photocatalysts, specifically tungsten trioxide (WO3), for emerging contaminants degradation. Photocatalytic routes to the degradation of harmful organics, exploiting sunlight to trigger the formation of high energy electron/hole pairs (e/h) within dispersed semiconductor (nano)particles, to promote direct or indirect (mediated for example by oxidants like ·O2-, H2O2, ·OH) oxidation reactions is an established approach. In particular semiconductors like WO3 offer a lower band gap (ca. 2.7 ±0.1 eV) for harvesting a sizable portion of the visible region, up to 460 nm, with a valence band edge suitable for the production of OH radicals following monoelectronic oxidation of water. The strong oxidation potential of ·OH intermediates (E° = 2.1 V) allows for the oxidation of the large majority of organic contaminants leading, with sufficient time, to their mineralization. In particular, the photo-degradation processes were studied using electrodes consisting of WO3 nanostructured thin films, junctions of WO3/BiVO4; in addition, some electrodes were further modified by deposition of β-25 zeolite, in order to increase their ability to adsorb and retain organic contaminants and boost their degradation rate under solar illumination of WO3. In particular, we have focused on the degradation of different type of drugs, such as atenolol, carbamazepine, ketoprofen and levofloxacin. These targets were selected among the most widely used anti-inflammatory and analgesic species (ketoprofen), antibiotics (levofloxacin), beta blocker (atenolol) and Antiepileptic (carbamazepine). The photo-catalytic activity of the different type of electrodes were investigated by HPLC / MS technique, moreover, were examined the intermediates of photodegradation reactions. This analysis highlighted also a high photocatalytic activity of the synthetized electrodes for by-products. In particular, after an enough irradiation time, complete mineralization can be achieved.
I contaminanti emergenti (CECs: contaminants of emerging concern) sono stati definiti dall’United States Geological Survey (USGS) come "sostanze, naturali o di sintesi, unitamente ai microrganismi che non sono ancora inclusi in programmi routinari di monitoraggio e che possono essere candidati ad essere in futuro regolamentati in base alla loro sospetta (eco) tossicità ed ai loro potenziali effetti sulla salute umana". Molti di questi, sono sostanze utilizzate quotidianamente nelle attività umane e che possono avere molteplici impieghi. Poiché i CECs sono numerosi e chimicamente diversi, essi vengono classificati in base al loro principale impiego come ad esempio: farmaci, prodotti per la cura e l’igiene personale, pesticidi, ritardanti di fiamma etc. Proprio a causa del loro largo impiego e alla loro scarsa rimozione da parte di impianti di trattamento convenzionali essi sono ritrovati nei corpi idrici che ricevono gli effluenti di questi impianti. Altre sorgenti di contaminazione ambientale da CECs sono gli effluenti industriali, acque di percolazione di discariche, effluenti di allevamenti zootecnici in cui possono essere utilizzati farmaci a scopo veterinario. Data la pletora di composti che appartengono alla categoria dei CECs, non sono disponibili per tutti i composti, studi sui loro effetti sulla salute umana e sugli ecosistemi così come il loro comportamento e destino nei diversi comparti ambientali. Per alcune sostanze ad attività farmacologica tuttavia è già stato riportato che anche un’esposizione a bassi livelli di concentrazione può avere effetti avversi sul biota, in particolare per quanto riguarda antibiotici, distruttori endocrini e sostanze psicotrope. Generalmente i CECs vengono ritrovate nelle acque naturali a concentrazioni molto basse dell’ordine dei ng/L, al massimo qualche µg/L, e pertanto sono anche indicati come microinquinanti. Alcuni di questi contaminanti possono inoltre essere presenti nell’acqua potabile, poiché è noto che molte di queste sostanze non sono efficacemente rimosse con i metodi di depurazione tradizionali e non si possono escludere effetti sulla salute dell’uomo derivanti da dall’esposizione cronica a questa contaminazione. In questo contesto, si inserisce il presente lavoro di tesi che è rivolto allo studio di metodologie di ossidazione avanzata per la rimozione di contaminanti emergenti (in particolare farmaci). La metodologia proposta impiega fotocatalizzatori e nello specifico triossido di tungsteno (WO3) e non fa uso di sostanze ossidanti quali ozono o perossido di idrogeno. L’impiego di fotocatalizzatori è vantaggioso per l’ambiente in quanto evita e riduce l’immissione di ossidanti chimici che a loro volta possono dar luogo a processi ambientali indesiderati. In particolare il WO3 presenta un appropriato valore di band gap che lo rende capace di assorbire una porzione di luce visibile e una banda di valenza capace di produrre radicali OH in seguito all’ossidazione di molecole di acqua. Nel caso specifico sono stati studiati processi foto-degradativi ad opera di elettrodi costituiti da film sottili nanostrutturati di WO3, giunzioni WO3/BiVO4 ed elettrodi di WO3 modificati con materiale zeolitico di tipo Beta25, nei confronti di molecole target quali atenololo, carbamazepina, ketoprofene e levofloxacina. Parallelamente, la superficie degli elettrodi colloidali di WO3 è stata ulteriormente modificata Utilizzando una giunzione di tipo WO3/BiVO4 e, alternativamente, zeolite di tipo Beta25. I prodotti delle reazioni di fotodegradazione sono stati esaminati tramite tecnica HPLC/MS e dalle analisi effettuate è stato possibile dimostrare come le diverse tipologie di elettrodi sintetizzate siano attive nei confronti delle molecole target e, dopo appropriati tempi di irradiazione, anche nei confronti degli intermedi, portando alla completa mineralizzazione.
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Pellizzeri, Vincenzo. "Sistemi energetici ibridi off-grid per applicazioni in aree rurali e paesi emergenti: analisi dello stato dell'arte." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L'accesso ininterrotto all'energia elettrica è diventato il bisogno fondamentale del mondo di oggi. Le parti rurali di molti paesi ancora oggi non hanno accesso all'energia elettrica o hanno accesso a reti di distribuzione deboli con infrastrutture del sistema di trasmissione e distribuzione inadeguate. Tuttavia, nei paesi dove c'è un'abbondanza di risorse rinnovabili come la radiazione solare, la risorsa eolica e corsi d’acqua, l'accesso all'elettricità può essere gestito dalla generazione di energia distribuita. Considerando il fatto che le fonti di energia rinnovabile sono intermittenti in natura si possono integrare ad esse sistemi di stoccaggio a batteria e altri serbatoi, per esempio le fonti di energia da biomassa, per garantire l'accesso continuo all'elettricità e la sicurezza energetica. In questo elaborato sono stati descritti i principali impianti basati su fonte di energia rinnovabile, i metodi di ottimizzazione, i criteri di valutazione ed infine è stato preso in considerazione come caso di studio l’implementazione di un nuovo sistema stand-alone per sei differenti zone rurali dell’India impossibilitate a connettersi alla rete centralizzata. Infine i risultati ottenuti dai processi di simulazione e ottimizzazione del software HOMER sono stati confrontati con quelli del sistema attualmente in uso nelle sei zone climatiche. Dai risultati ottenuti si evince che l’implementazione del nuovo sistema ha portato alla riduzione degli indici LCOE (Levelized cost of energy) ed NPC (Net present cost), ma ha anche diminuito le emissioni di gas nocivi, migliorato la frazione rinnovabile RF ed ha creato nuova occupazione.
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ZECCA, DAVIDE. "La tutela costituzionale della segretezza delle comunicazioni e della corrispondenza alla prova delle tecnologie emergenti: profili comparati." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2021. http://hdl.handle.net/11571/1437679.

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Abstract:
La tesi comincia con una ricostruzione dell’evoluzione della tutela della segretezza delle comunicazioni e della corrispondenza avverso l’interferenza dello Stato a fini di indagine penale o di sorveglianza dei cittadini, analizzando il caso italiano, tedesco e statunitense. Il lavoro dà conto degli strumenti tradizionali di intrusione del potere pubblico, prefiggendosi di verificare se il quadro normativo e costituzionale esistente sia adeguato a far fronte all’affermazione di nuove modalità di comunicazione e, correlativamente, di nuovi strumenti di indagini intrusivi a disposizione delle autorità pubbliche. A questo proposito, un’analisi del dato legislativo e della sua interpretazione da parte della giurisprudenza nei tre ordinamenti considerati consente di trarre alcune considerazioni. In primo luogo, si discute l’opportunità di concepire il diritto alla segretezza delle comunicazioni all’interno di un più generale diritto della personalità, che consentirebbe una tutela più efficace a fronte delle potenzialità intrusive degli strumenti di indagine descritti, in grado di penetrare i dispositivi digitali e informatici in uso alla maggioranza dei cittadini. Inoltre, si riflette sul ruolo dell’interprete, in particolare il giudice, nel giudizio di bilanciamento fra interessi collettivi di tutela e interessi individuali limitati, sottolineando la rilevanza dello scrutinio di ragionevolezza inteso sia in termini di proporzionalità fra fini e mezzi (Europa) sia come aspettativa di riservatezza dei cittadini (USA).
The dissertation begins by providing an account of the evolution of the protection of the secrecy of communications and correspondence against State interference for purposes of criminal investigation or surveillance of citizens, analysing the Italian, German and US case. The work describes the traditional tools of interference resorted to by public powers, aiming at verifying whether the existing normative and constitutional framework is adequate to face the emergence of new ways of communication and, correlatively, of new tools available to law enforcement agencies for intrusive investigations. In this regard, an analysis of the legislation and of its interpretation by courts in the three legal systems selected enables to draw some remarks. First, the opportunity to conceptualise the right to secrecy of communications within a broader right to personality, that would make it easier to provide effective protection against the intrusive powers of the above investigative tools, capable of accessing digital and IT devices used by most citizens on a daily basis, is put forth. Besides, the focus shifts to the role of the interpreter, notably the judge, in the judgment of balancing between collective interests of protection and the individual interests restricted, making clear the relevance of the reasonability scrutiny, be it intended as proportionality between goals and means (Europe) or as citizens’ expectation of privacy (USA).
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Rastrelli, Giovanni <1984&gt. "La crisi dello sviluppo e la globalizzazione del sottosviluppo: il ruolo delle potenze emergenti nel nuovo millennio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3722.

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Abstract:
Questo lavoro si propone di realizzare un’analisi dei modelli di sviluppo esistenti e di ricostruire il percorso attraverso cui la stessa nozione di sviluppo abbia cambiato la sua accezione attraverso alcune significative fasi di riorganizzazione e ristrutturazione (e crisi?) realizzatesi all’interno nel sistema capitalista dalla fine degli anni ‘40 ad oggi. In una prospettiva storica si cercherà di ricostruire le trasformazioni relative alla nozione di sviluppo, che è passata da un significato universale e quindi applicabile globalmente, assunto nel secondo dopo guerra, agli stravolgimenti politici ed economici degli anni ’70 per arrivare alla crisi del debito e alle politiche neo-liberiste dei primi anni ’80. Inoltre la nostra analisi prenderà in considerazione il ruolo del movimento terzomondista e l’esperienza del socialismo reale (e le loro elaborazioni successive). Queste esperienze politiche si sono infatti rilevate elementi determinanti nell’interferire e contestare l’universalità del concetto di sviluppo occidentale e i suoi benefici, contribuendo allo stesso tempo a sviluppare teorie e approcci alternativi più “sostenibili”. In fine si approfondirà il ruolo dei paesi emergenti (BRICS) e il loro contributo nel trasformare i rapporti Nord-Sud. In particolare le loro politiche di sviluppo saranno prese in considerazione anche come un possibile “laboratorio” per modelli o approcci alternativi alle teorie elaborate dall’occidente dal momento che questi paesi in alcuni casi hanno intrapreso un proprio percorso di sviluppo con “caratteristiche nazionali”. Come case-study si vuole analizzare la politica cinese verso i paesi in via di sviluppo e in particolare verso i paesi africani ed evidenziare quali siano le analogie e le differenze rispetto all’intervento occidentale.
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Lunardon, Francesco <1989&gt. "L’analisi dei trend emergenti in un’ottica di innovazione strategica - Proposta operativa per il progetto Osservatorio di Innovarea." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5375.

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Abstract:
1 - Analisi del concetto di trend e delle principali tecniche previsionali. 2 - Mappatura ed analisi dettagliata dei principali player nel mercato del trend forecasting. 3 - Proposta di un modello di business per l'osservatorio sui trend socio-economici e tecnologici di Innovarea.
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Nardo, Nicolo' Maria <1985&gt. "CO-MOVIMENTO e DINAMICA dei CICLI ECONOMICI tra GRUPPI di PAESI INDUSTRIALIZZATI e GRUPPI di ECONOMIE EMERGENTI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15618.

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Abstract:
Questo lavoro analizza la dinamica ed il co-movimento tra i cicli economici (Business Cycles Comovement) di alcuni gruppi di economie emergenti ed in via di sviluppo e due aggregati che identificano le economie avanzate, quali Stati Uniti ed il gruppo costituito dalle 7 economie avanzate con la ricchezza maggiore del pianeta (G7). Lo studio mira a comprendere se le traiettorie cicliche delle economie emergenti siano divenute nel tempo maggiormente interdipendenti rispetto a quelle delle economie avanzate, mostrando una dinamica delle proprie fluttuazioni simile a quella osservata per le economie industrializzate, oppure, come osservato da alcuni studiosi, abbiano intrapreso un processo di divergenza o “decoupling”. In un mondo sempre più interconnesso ed integrato per gli effetti causati dai processi di globalizzazione e diffusione delle nuove tecnologie ci si attenderebbe come conseguenza che le oscillazioni cicliche delle diverse economie divenissero maggiormente sincronizzate e tendessero ad una dinamica comune (co-movimento), tuttavia la straordinaria crescita registrata negli ultimi due decenni in alcune economie emergenti a dispetto di performance più modeste delle economie avanzate hanno indotto alcuni osservatori e studiosi a ritenere che alcune economie emergenti potessero essersi sganciate dal trend di crescita delle seconde, divenendo maggiormente indipendenti e resilienti. Attraverso l’analisi dei più importanti contributi empirici alla letteratura su questo tema e della teoria economica si analizza la dinamica ciclica del prodotto interno lordo reale pro capite di ciascuna delle 16 economie emergenti ed invia di sviluppo considerate, raggruppate in 4 aree geografiche, quali Asia, Africa, Est Europa e America Latina, per comprendere come si sia evoluta sia rispetto ai due aggregati delle economie avanzate sia rispetto al gruppo di appartenenza geografica. Gli sforzi della ricerca vengono indirizzati verso una risposta alle domande: come si è evoluto il grado di interdipendenza tra i cicli economici dei paesi emergenti rispetto a quelli delle economie avanzate? La dinamica della crescita nelle economie emergenti dipende ancora in misura rilevante da quella delle economie industrializzate o queste hanno intrapreso dei percorsi indipendenti? La famosa formula: “if the United States sneezes, the rest of the world catches a cold” rimane ancora valida nell’esperienza più recente? Sebbene la questione non sia stata ancora risolta definitivamente né dal punto di vista teorico, né tantomeno dal punto di vista della metodologia empirica da utilizzare per misurarlo, la sua comprensione risulta di notevole interesse non soltanto per il policy maker poiché consente di valutare in maniera più approfondita l’efficacia delle politiche economiche da adottare, ma anche per gli agenti economici che operano in ambito internazionale, quali investitori ed imprese multinazionali, nel delineare le strategie di diversificazione del rischio
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DI, GIUSEPPE MARCELLO. "I “mass disasters”, tra mancata attuazione delle direttive comunitarie e pressanti esigenze di tutela emergenti dalla prassi applicativa." Doctoral thesis, Università di Foggia, 2015. http://hdl.handle.net/11369/338330.

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Abstract:
Abstract Il dover ricorrere a completivi in sede codicistica i quali non hanno originariamente alcun legame con la protezione degli equilibri ecosistemici di per sé considerati, evidenzia, la presenza di un enorme lacuna in questo senso. Come giustamente rilevato dal giudice di prime cure nel procedimento di porto Tolle richiamato in conclusione del capitolo precedente, si avverte in modo sempre più preponderante, che gli operatori del diritto avvertono insufficienti le misure poste ad hoc che nella normativa di settore. Non vi è chi non veda come la costante rincorsa ad una interpretazione estensiva delle disposizioni del codice penale, sia funzionale ad asservire ad una duplice esigenza: da un lato non vi sono disposizioni che puniscano condotte che compromettano l’ambiente di un’area talmente vasta del territorio, da poter configurare l’evento che ne sussegue con un disastro ambientale; dall’altro non vi sono disposizioni che prevedano nel caso in cui dall’illecito ambientale posta in essere conseguano lesioni alle persone o pericolo per la loro incolumità e per la loro salute. In diverse pagine del nostro lavoro, abbiamo fatto nostro e riportato il grido di disagio che la dottrina nel tempo e con unanime forza ha manifestato di fronte questa situazione, sul punto, invero, si è richiamata, inoltre, al fine di corroborare le difficoltà palesate dinanzi tale settore e una sua lacuna normativa, l’auspicio e l’invito fatto dalla Corte Costituzionale verso la creazione di una autonoma fattispecie di disastro ambientale. Nondimeno abbiamo dimostrato come proprio gli ultimi casi giudiziari, in particolare alcune sentenze in materia di disastro ambientale, quale quella del caso Eternit, conferma in modo oggettivo una verità storica che oggi si manifesta in modo chiara ed inequivocabile: allo stato attuale manca nel nostro paese una qualificata e reale tutela normativa a difesa dell’ambiente e della salute pubblica. Quelle che abbiamo definito essere, sconfitte delle procure o della giustizia scontano, invero, l’effetto pratico di trent’anni di mancata approvazione di un sistema giuridico coerente e penetrante nel settore. Purtroppo l’alveo normativo utilizzato dall’intervento giudiziario in questi ultimi decenni si è fondato esclusivamente sull’applicazione forzata di norme che con l’ambiente e la tutela della salute pubblica, da un punto di vista di tassatività, in realtà non c’entrava nulla. A parere di chi scrive, l’assenza di norme dirette e specifiche, non può e non deve giustificare l’abuso, adottato nei processi in questo lavoro analizzati, teso ad un allargamento delle maglie delle norme utilizzate, violativo dei principi di tassatività e di legalità. Abstract The need for in headquarters codicistica of addition which does not originally have no connection with the protection of the ecosystem balances itself considered, shows, the presence of a huge gap in this sense. As rightly pointed out by the court of first instance in the case of port Tolle called at the end of the previous chapter, there is more and more predominant, that legal practitioners feel inadequate measures implemented ad hoc in the sector regulations. There can fail to see how the constant pursuit of a broad interpretation of the provisions of the Criminal Code, is functional to enslave a dual requirement: on the one hand there is no provision to punish conduct that impairs the environment of an area so vast of the area, you can configure the event that there follows an environmental disaster; on the other hand there is no provision for in case of illicit achieve environmental put in personal injury or danger to their safety and their health. On several pages of our work, we have done our reported and the cry of distress that the doctrine over time and with unanimous strength expressed across this situation, on the point, indeed, it is called, also, in order to corroborate the difficulties ye reveal before this sector and its regulatory gap, the hope and the invitation made by the Constitutional Court towards the creation of an autonomous case of environmental disaster. Nevertheless, we have shown how its latest court cases, particularly certain judgments concerning environmental disaster, such as that of the Eternit case, confirmed in an objective historical truth which today is so clear and unequivocal: at present lacking in our country a qualified real protection legislation to protect the environment and public health. Those that we be defined, defeats prosecutors or justice serving, indeed, the practical effect of three decades of non-approval of a coherent legal system and penetrating in the field. Unfortunately the bed used regulatory intervention judiciary in recent decades has been based exclusively on the application of rules enforced by the environment and the protection of public health, from the point of view of obligatory nature, actually had nothing to do nothing. In this writer's opinion, the absence of direct and specific standards, can not and should not justify the abuse, adopted in the processes analyzed in this paper, aimed at widening the mesh of the standards used, violativo principles of obligatory nature and legality.
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Callarà, Jari. "Valutazione dell'incidenza delle anomalie emergenti delle carni di petto di pollo in un impianto di macellazione industriale del broiler." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
La presente tesi ha avuto lo scopo di: i) delineare l’evoluzione del mercato avicolo mondiale ed in particolare quello italiano, definendone la storia e gli sviluppi che si sono susseguiti; ii) introdurre il broiler, descriverne le metodiche di allevamento e la legislazione in merito alla sicurezza alimentare e normativa sul benessere del pollo; iii) descrivere il muscolo delle specie avicole, il loro valore nutrizionale, la qualità della carne di pollo e i relativi fattori che la influenzano, quindi i difetti legati al miglioramento genetico con focus sulle anomalie emergenti; iv) valutare l’incidenza globale, l’effetto della stagione e l’effetto del peso di macellazione in relazione alle anomalie emergenti White-Striping, Wooden-Breast e Spaghetti-Meat in uno stabilimento di macellazione e lavorazione del broiler considerando 2900 lotti per un totale di circa 26.643.869 broiler. Nello specifico, i dati ottenuti dallo studio dell’incidenza globale, anche se difficilmente confrontabili con quelli precedenti, hanno evidenziato incidenze medie comprese fra il 6 e l’11% per ciascuna delle tre anomalie emergenti considerate È stato inoltre possibile evidenziare, valutando l’incidenza delle anomalie in relazione ad un intero anno solare, una variazione stagionale delle anomalie WB e SM che hanno evidenziato valori inferiori durante la stagione estiva in parte attribuibile alla riduzione della velocità di accrescimento dei polli, ma che potrebbe essere dovuta a fattori che non sono stati ancora sufficientemente studiati. Sono state inoltre confermate le maggiori criticità, soprattutto per quanto riguarda le anomalie WB e SM riguardanti i polli pesanti che sono macellati a pesi superiori ai 3 kg. Al contrario, i livelli dell’anomalia WS sembrano limitatamente influenzati sia dalla stagionalità che dal peso medio di macellazione dei lotti, al contrario di quanto riscontrato nelle precedenti indagini.
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Molinari, Marta <1984&gt. "La città che cambia: la diffusione urbana. Mobilità residenziale e stili di vita emergenti nel Comune di Argelato (Bologna)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4404/1/molinari_marta_tesi.pdf.

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Abstract:
Il presente lavoro di ricerca ha per oggetto il tema della diffusione urbana. Dopo una breve ricostruzione delle varie definizioni presenti in letteratura sul fenomeno - sia qualitative che quantitative - e una descrizione dei limiti di volta in volta presenti all’interno di tali definizioni, si procede con la descrizione dell’evoluzione storica dello sprawl urbano all’interno del mondo occidentale. Una volta definito e contestualizzato storicamente l’oggetto della ricerca, ne vengono analizzate le cause e il complesso sistema di conseguenze che tale fenomeno urbano porta con sé. Successivamente vengono presentate le principali teorie sociologiche attraverso le quali può essere interpretato il fenomeno dello sprawl urbano e vengono descritte le varie forme con cui si può esprimere lo sprawl urbano: non esiste infatti uniformità tra i vari paesaggi suburbani, ma una grande diversità interna alle varie forme in cui si manifesta il fenomeno della dispersione insediativa. Se quanto finora esaminato, soprattutto a livello bibliografico, è riconducibile alla letteratura nordamericana, arrivati a questo punto del lavoro, l’attenzione viene spostata sul continente europeo, prendendo in esame l’emergere del periurbano all’interno del nostro continente e tentando di descrivere sia le contiguità che le differenze tra il fenomeno dell’urban sprawl e quello del periurbano. Infine, adottando un procedimento “ad imbuto”, il lavoro si sofferma sulla situazione del nostro paese in merito alla tematica in questione. L’ultima sezione della ricerca prevede una parte di lavoro empirico. Se, come è emerso nel quadro teorico, molti sono gli elementi che caratterizzano il tema dello sprawl urbano e del periurbano, si è voluto andare a verificare se, ed eventualmente quali, degli elementi descritti, sono presenti in un’area ben delimitata del territorio bolognese, per cercare di capire se si possa parlare di un “periurbano bolognese” e quali caratteristiche esso presenti.
Urban Sprawl is the topic of my research. After a short overview on the qualitative and quantitative definitions of this phenomenon and a description of their limits, I introduce the history of urban sprawl in the western societies. Once my research topic is well-defined, I go on with the analysis of complex system of consequences of urban sprawl. Then I present the main sociological theories to interpret this phenomenon, and I describe the features of the forms assumed by urban sprawl: there is no homogeneity in suburban landscapes indeed, but a wide variety in the forms that urban sprawl can assume. If this first part of my research is based on the north-American context and literature, in the second part I focus on Europe: I consider in particular the emerging of urban sprawl in this part of the world, and I also try to describe both similarities and differences between Europe and North-America. Finally, I consider the state of urban sprawl in our country. The last part of my research is empirical. If there are many elements that characterize urban sprawl, I tried to check which ones can be found in a small area near the city of Bologna, in order to understand if we can talk about a “periurban Bologna” and which are its peculiar elements.
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Molinari, Marta <1984&gt. "La città che cambia: la diffusione urbana. Mobilità residenziale e stili di vita emergenti nel Comune di Argelato (Bologna)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4404/.

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Abstract:
Il presente lavoro di ricerca ha per oggetto il tema della diffusione urbana. Dopo una breve ricostruzione delle varie definizioni presenti in letteratura sul fenomeno - sia qualitative che quantitative - e una descrizione dei limiti di volta in volta presenti all’interno di tali definizioni, si procede con la descrizione dell’evoluzione storica dello sprawl urbano all’interno del mondo occidentale. Una volta definito e contestualizzato storicamente l’oggetto della ricerca, ne vengono analizzate le cause e il complesso sistema di conseguenze che tale fenomeno urbano porta con sé. Successivamente vengono presentate le principali teorie sociologiche attraverso le quali può essere interpretato il fenomeno dello sprawl urbano e vengono descritte le varie forme con cui si può esprimere lo sprawl urbano: non esiste infatti uniformità tra i vari paesaggi suburbani, ma una grande diversità interna alle varie forme in cui si manifesta il fenomeno della dispersione insediativa. Se quanto finora esaminato, soprattutto a livello bibliografico, è riconducibile alla letteratura nordamericana, arrivati a questo punto del lavoro, l’attenzione viene spostata sul continente europeo, prendendo in esame l’emergere del periurbano all’interno del nostro continente e tentando di descrivere sia le contiguità che le differenze tra il fenomeno dell’urban sprawl e quello del periurbano. Infine, adottando un procedimento “ad imbuto”, il lavoro si sofferma sulla situazione del nostro paese in merito alla tematica in questione. L’ultima sezione della ricerca prevede una parte di lavoro empirico. Se, come è emerso nel quadro teorico, molti sono gli elementi che caratterizzano il tema dello sprawl urbano e del periurbano, si è voluto andare a verificare se, ed eventualmente quali, degli elementi descritti, sono presenti in un’area ben delimitata del territorio bolognese, per cercare di capire se si possa parlare di un “periurbano bolognese” e quali caratteristiche esso presenti.
Urban Sprawl is the topic of my research. After a short overview on the qualitative and quantitative definitions of this phenomenon and a description of their limits, I introduce the history of urban sprawl in the western societies. Once my research topic is well-defined, I go on with the analysis of complex system of consequences of urban sprawl. Then I present the main sociological theories to interpret this phenomenon, and I describe the features of the forms assumed by urban sprawl: there is no homogeneity in suburban landscapes indeed, but a wide variety in the forms that urban sprawl can assume. If this first part of my research is based on the north-American context and literature, in the second part I focus on Europe: I consider in particular the emerging of urban sprawl in this part of the world, and I also try to describe both similarities and differences between Europe and North-America. Finally, I consider the state of urban sprawl in our country. The last part of my research is empirical. If there are many elements that characterize urban sprawl, I tried to check which ones can be found in a small area near the city of Bologna, in order to understand if we can talk about a “periurban Bologna” and which are its peculiar elements.
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BIANCHI, Massimo. "La Terza Missione dell'università: evoluzione dei modelli organizzativi e dei processi di apprendimento nei contesti emergenti di università imprenditoriale." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1274338.

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Abstract:
L’idea di Entrepreneurial University indica un modello evolutivo del ruolo dell’Università, coerente con i cambiamenti richiesti dal contesto storico che identifica nella conoscenza uno dei pilastri fondamentali per promuovere sviluppo economico e sociale. L’Università aggiunge alle tradizionali missioni di alta formazione e ricerca quello di una terza missione il cui compito è integrare le altre due e contribuire alla costruzione di legami con i contesti territoriali per trasferire e acquisire conoscenza. L’affermarsi della terza missione porta con sé modelli innovativi di relazione che impongono risposte da parte delle governance accademiche riguardo le policies, l’organizzazione e l’allocazione delle risorse. L’impatto della terza missione sulle università stesse e sulle comunità genera le condizioni per un cambiamento di cultura del ruolo dell’Università. Scopo di questa ricerca è indagare le conseguenze sulle Università dello strutturarsi della terza missione. Si propongono due analisi: una sugli sviluppi innescati da uno dei più complessi campi di azione della terza missione, il public engagement, e l’altra relativa ad un aspetto organizzativo più strutturale e cioè l’introduzione in un contesto accademico di un processo di monitoraggio e valutazione dell’impatto. La prima parte della ricerca si concentra sull’evoluzione del ruolo dell’Università. L’analisi ripercorre, alla luce della letteratura, alcuni dei passaggi più rilevanti che hanno portato alla nascita dell’idea di Entrepreneurial University e di terza missione proponendo una lettura che colloca l’Università pienamente all’interno del sistema economico e sociale. Si indagano le relazioni dell’Università con i modelli evolutivi di generazione dell’innovazione affermatisi a partire dalla Triple Helix, dell’open innovation, delle politiche UE di Responsible Research and Innovation e dei riferimenti alla Social Innovation, sino ad arrivare alle definizioni di terza missione e di impatto sociale. Dato un quadro definitorio, il secondo capitolo si sofferma sulle implicazioni del public engagement e della co-creation tra Università e imprese con riferimento a casi di studio di entrepreneurship education relativi all’Università di Modena e Reggio Emilia, studiando come questi si mettono in moto, come si concretizzano e quali conseguenze generano. Lo studio approfondisce tematiche che in letteratura sono trattate meno diffusamente poiché si sono privilegiate analisi delle relazioni tra aziende e consumatori. Il capitolo successivo invece indaga un tema più di carattere organizzativo generale e cioè quello del monitoraggio e dell’impatto. La valutazione di quanto un’Università incida sui cambiamenti di sistema, nel contesto appunto dell’economia della conoscenza, è sempre più rilevante. La letteratura sembra orientata a confermare la difficoltà nel fornire metriche e indicatori generali condivisi poiché natura, storia e contesto di ciascuna Università non consentono l’individuazione di indicatori universali. Si propone a questo proposito un caso di studio legato all’introduzione dei processi di monitoraggio e valutazione della terza missione presso l’Università degli Studi di Milano: considerando gli elementi di complessità organizzativa di un sistema di monitoraggio e valorizzazione dell’impatto della terza missione in un grande Ateneo. Le conclusioni riassumono quanto emerso e forniscono una lettura coerente dei temi trattati, tenendo come filo conduttore, nella analisi dei casi di studio, i processi di apprendimento accumulati dalle Università indicando i cambiamenti generati in termini di policies, organizzazione, conoscenza e distribuzione delle risorse prefigurando, infine, alcuni percorsi di prospettiva.
The Entrepreneurial University concept represents an evolutive model of university, coherent with the required changes from the historical context which identifies the knowledge as a fundamental pillar to promote economic and social development. The University adds to the traditional high education and research missions a third mission, whose task is to integrate the first two and contribute building links with local contexts in order to transfer and acquire knowledge. The establishment of the third mission means innovative relationship models that require answers from the academic governance regarding policies, organization and resources allocation. The impact of the third mission on the universities and on the communities creates the conditions for a different culture and role of the University. The aim of this research is to investigate the consequences of the structuring of the third mission on universities. Two analyzes are proposed: first, the improvement triggered by public engagement, one of the most complex areas of the third mission; second, a structural organisation aspect, namely the introduction in the academic context of a monitoring process and an impact assessment. The first part of the research focuses on the evolution of the role of the University. The analysis recalls, in the light of the literature, some of the most relevant steps that created the idea of Entrepreneurial University and third mission, by proposing a view of the University as completly involved in the economic and social system. We investigate the relationships between the university with the growth models of innovation generation, starting from Triple Helix, open innovation, EU policies of Responsible Research and Innovation (RRI) and Social Innovation, up to the definitions of third mission and social impact. Starting from a theoretical framework, the second chapter focuses on the implications of public engagement and co-creation between universities and companies, with reference to case studies of entrepreneurship education related to the University of Modena and Reggio Emilia. In particular, we study how these implications are managed, how they are implemented and what consequences they generate. The study deepens subjects under researched in the literature which is more concentred in the mere analysis of the relations between companies and consumers. The third chapter investigate a more general organizational issue, namely the monitoring and impact. The assessment of the size of the structural changes generated by the university, in the context of the knowledge economy, is increasingly relevant. The literature seems to confirm the difficulties in providing shared metrics and indicators since the nature, history and context of each university do not allow the identification of universal indicators. In this regard, a case study related to the introduction of the monitoring and evaluation processes of the third mission at the University of Milan is proposed: by evaluating the elements of organizational complexity of a system aimed to monitore and enhance the impact of the third mission in a large university. The conclusions summarize the results of the research providing a coherent view of the topics covered. The common thread in the case studies analysis, refers to the learning processes gathered by the Universities, highlighting the changes generated in terms of policies, organization, knowledge and resources and, finally, forecasting a vision for the long run.
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Arniani, Sara. "Contaminanti emergenti nei suoli: il lombrico Eisenia andrei come modello sperimentale per la valutazione degli effetti biologici del bisfenolo A." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5108/.

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Abstract:
Il BPA è un composto aromatico precursore di materiali plastici e additivi chimici, ed è entrato a far parte della categoria dei contaminanti che alterano il sistema endocrino con molteplici effetti negativi sulla salute umana (azione di mimesi estrogenica, alterazioni della funzione tiroidea e dei sistemi riproduttivo, nervoso ed immunitario). Nella fase produttiva industriale si hanno emissioni accidentali di BPA durante il trattamento e la lavorazione dei monomeri plastici. Piccole frazioni di BPA possono essere ingerite dall’uomo poiché la sostanza migra nel tempo dal contenitore alimentare al contenuto (es. bevanda in lattina o contenitore per microonde) soprattutto se esposto ad alte temperature. Anche il contatto con composti acidi o basici, la presenza di elevati livelli di cloruro di sodio o di oli vegetali, è in grado di provocare un incremento del rilascio di BPA dai materiali polimerici. Il BPA viene rilasciato dai biberon in policarbonato, che in molti Paesi sono stati ritirati dal commercio nel 2011, e da bottiglie di acqua riutilizzabili. Infine, la carta termica degli scontrini e delle fotocopie rilasciano BPA. Nell’adulto la tossicità del BPA sembra modesta, tuttavia l'esposizione nel feto e nel neonato può risultare deleteria. Al di là della tossicità, l'aspetto che al momento preoccupa maggiormente è l'effetto che il BPA ha anche a basse dosi sul metabolismo: diversi studi in tutto il mondo correlano questa sostanza all'incidenza di diabete, ipertensione, obesità e problemi cardiaci. L’attenzione per il BPA è piuttosto recente a livello umano, mentre è assai ridotta per la salute dell’ecosistema. Tuttavia è noto che il BPA è presente anche come contaminante dei suoli, e pur essendo stato documentato il suo bioaccumulo negli organismi vegetali, non sono disponibili informazioni precedenti relativi agli effetti del BPA sugli organismi animali del suolo, in linea con il fatto che il suolo è stato una matrice ambientale molto trascurata. Il presente lavoro di tesi quindi si pone come uno studio pilota per valutare la possibile tossicità del BPA su organismi modello che vivono in questa matrice. In questo studio è stato scelto come bioindicatore “sentinella” il lombrico Eisenia andrei, il comune verme rosso, come suggeriscono le linee guida internazionali (OECD, OCSE). I possibili effetti biologici del Bisfenolo A nei lombrichi sono stati indagati sia attraverso endpoint del ciclo vitale (accrescimento, riproduzione e mortalità), sia attraverso una batteria di biomarker (generali e specifici). Data la mancanza di osservazioni precedenti si è scelto un approccio integrato tra i parametri del ciclo vitale, in genere meno sensibili ma ecologicamente più rilevanti, e i biomarker, risposte più sensibili che possono rappresentare segnali precoci di allarme inerenti l’esposizione a contaminanti ambientali o l’effetto di questi ultimi sugli organismi indagati, ma non necessariamente predittivi sulla salute della comunità. Al momento non esistono batterie di biomarker specifiche per questa sostanza, quindi un ulteriore scopo della ricerca è stato quello di evidenziare biomarker utili ad indagare eventuali alterazioni biochimiche e funzionali nei lombrichi in risposta all’esposizione a dosi crescenti di bisfenolo A. Le risposte biologiche indagate sono: - la diminuzione della stabilità delle membrane lisosomiali, che indica una riduzione dello stato di salute generale degli organismi; - l’alterazione dell’attività degli enzimi catalasi e glutatione-S-trasferasi, indice di stress ossidativo o induzione di meccanismi di detossificazione; - la diminuzione dell’attività dell’enzima acetilcolinesterasi, la quale indica neurotossicità; - l’accumulo di lipofuscine o lipidi neutri, che è sintomo rispettivamente di stress ossidativo o alterazioni del metabolismo; - la variazione della malondialdeide, composto intermedio della perossidazione lipidica, indica un stress ossidativo in corso. Sulla base dei dati ottenuti possiamo dire che il BPA, alle concentrazioni ambientali, non costituisce un elemento di rischio ecologico per gli organismi sentinella Eisenia andrei. Alle concentrazioni più elevate (che superano quelle ambientali di almeno 10 volte) si osservano delle alterazioni sui livelli di lipidi neutri e lipofuscine che pur non essendo preoccupanti dal punto di vista ecologico sono indice di vulnerabilità, dato che si tratta di alterazioni del metabolismo in conseguenza delle quali gli animali accumulano residui normalmente degradati a livello lisosomiale. Questo accumulo nei lisosomi delle cellule del tessuto cloragogeno dei vermi, che rivestono il tubo digerente, sembrano indicare una esposizione attraverso la dieta a seguito della ingestione del terreno. E’interessante il fatto che l’accumulo di lipidi è in linea con le caratteristiche obesogene del BPA, ben manifestate nei mammiferi, uomo compreso. Tuttavia non ci sono ancora conoscenze sufficienti per stabilire se questo accumulo nei vermi sia dovuto ad una specifica alterazione degli enzimi di sintesi dei lipidi oppure più genericamente ad un aumento dello stress ossidativo. Molti studi stanno valutando la capacità del BPA di alterare la sintesi e il rilascio di lipidi in cellule umane e di ratto, ma non ci sono ancora studi di questo tipo per gli organismi edafici. E’ auspicabile che questo aspetto venga approfondito, ed eventualmente venga identificato un nuovo biomarker specifico dell’azione del BPA sull’accumulo di lipidi. Un altro aspetto che sarà interessante approfondire è il bioaccumulo: la valutazione del rischio ecotossicologico di una sostanza si basa anche sul potenziale di BCF che può essere pericoloso per il biota (incluso l’uomo) per trasferimento nella catena trofica. Considerando che non esistono ancora studi specifici del bioaccumulo del BPA in organismi del suolo, ed avendo messo in luce che l’assunzione della sostanza è avvenuta (probabilmente per via alimentare) ci si pone l’obiettivo futuro di valutare questo parametro nei lombrichi, in modo da avere un quadro più ampio degli effetti associati a questo interferente endocrino nei suoli.
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Frasson, Monica <1988&gt. "Il marketing dell'arte applicato agli artisti emergenti. Strategie di valorizzazione per l'Arte Urbana del Veneto Orientale: il caso Chill Surrealism." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9863.

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Abstract:
Il seguente elaborato nasce dalla volontà di individuare le principali problematiche che si frappongono all’affermazione degli street artist emergenti con particolare riferimento a quelli operanti nel Veneto Orientale. L’obiettivo è quello di identificare le strategie di marketing più appropriate per un’efficace valorizzazione delle loro opere d’arte. Lo studio prende avvio da una considerazione generale sul mondo dell’arte a cui fa seguito l’analisi dei principali contributi letterari in materia di marketing culturale e artistico. Si giunge quindi ad individuare un approccio ritenuto particolarmente idoneo a favorire la valorizzazione degli artisti emergenti, sintetizzabile nelle strategie proprie del marketing non convenzionale; vengono quindi vagliate alcune teorie sulle più importanti leve decisionali che riguardano il prodotto, ovvero le strategie di brand building e di corporate reputation. L’elaborato si completa con la presentazione di un caso studio relativo allo stencil artist miranese Chill Surrealism, inserito in un tessuto competitivo di cui saranno analizzati, a titolo esemplificativo, tre street artist affermati del Veneto Orientale: Tony Gallo, Kenny Random e Peeta. Il confronto con le loro esperienze, supportato dall’apporto offerto dalla letteratura in materia, ha permesso di evidenziare alcune strategie di marketing che possono rivelarsi utili nel processo di affermazione di uno street artist Veneto. La ricerca ha infine dimostrato alcuni limiti legati all’applicazione della disciplina del marketing in un settore così peculiare e unico qual è quello artistico.
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Cortiana, Luisa <1992&gt. "Strategie di internazionalizzazione per le PMI italiane nei mercati emergenti: il caso Loison ed il prodotto Made in Italy di lusso." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12369.

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Abstract:
L’elaborato si propone di analizzare le diverse strategie di internazionalizzazione a disposizione delle piccole e medie imprese italiane, per aiutarle ad espandersi nel panorama competitivo internazionale. Lo scenario attuale si presenta come un mercato integrato tra le diverse economie del mondo, dovuto alle tendenze della globalizzazione: una grande opportunità per gli imprenditori italiani. Il valore del Made in Italy è un vantaggio competitivo riconosciuto in tutto il mondo e le imprese che fanno della loro artigianalità il punto di forza hanno grandi potenzialità nell’ingresso in un nuovo mercato. Si approfondisce nello specifico l’esportazione dei prodotti agro-alimentari di lusso nei mercati emergenti, indagando il caso Loison, un’impresa artigiana di prodotti dolciari da ricorrenza con sede nel territorio vicentino. Si profila uno scenario ipotetico in cui l’impresa decida di esportare i propri Panettoni in Ecuador e, attraverso un’attenta analisi del mercato, si verificano le conseguenze e la fattibilità della scelta per l’impresa.
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Amoruso, Irene. "Salute pubblica e patogeni emergenti idrotrasmessi: implementazione dell'attività di monitoraggio e tutela della qualità delle risorse idropotabili lungo le filiere idriche." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423477.

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Abstract:
The present research project mainly focuses on the assessment of the eco-epidemiological role played by two emerging waterborne pathogens, Giardia duodenalis and Cryptosporidium parvum, within the integrated urban water supply & management chain. While in the water environment, both protozoa develop a resistance form that grants them enhanced protection against the most commonly adopted drinking water and wastewater treatments. The two resistance forms are called cyst for Giardia and oocyst for Cryptosporidium, respectively. As water resources contaminants, the two protozoa figure as etiologic agents of two peculiar gastrointestinal parasitic infections, giardiasis and cryptosporidiosis, that can give rise to outbreaks both within the polluted waterworks served community and among people eventually swimming in contaminated recreational waters. An exhaustive bibliographic research has been carried out in order to fully characterize the state of the art on the Giardia and Cryptosporidium topic. Integrated data coming from a wide range of studies provided a detailed picture that describes both the national and international background by focusing on the two protozoa relevance, both under environmental and public health aspects. A compilation of reported analytical methods for the detection of Giardia and Cryptosporidium (oo)cysts in water samples was also obtained. Available protocols were mainly derived from clinical parasitology methods and resulted unfit for any environmental monitoring activity. The core factor being responsible for this incompatibility was identified as method expensiveness, that proved to be too high for routine sample analysis. Within this theoretical background, the first goal was that of creating a novel analytical protocol for the detection of protozoa (oo)cysts in waters, compliant with target cost-effectiveness, sensibility, specificity, efficiency and versatility criteria. The operative procedure subsequently named Polypropylene-cartridge filtration method (PCF) was then implemented: first validated during a pilot survey of the Alto Vicentino aquifer, it was subsequently adopted for the monitoring program of the integrated urban water chain of Padua city (Italy), selected as main experimental model. The monitoring network is composed by 18 sampling sites and provides full insight of the presence and persistence of Giardia and Cryptosporidium along the whole system. In detail, investigated chain segments were: drinking water supply system (5 sites); sewage system and wastewater treatment plant (6 sites); receiving water body (5 sites) and marine recreational waters flanking the mouth of the river (2 sites). As additional and complementary activity, case-report studies about giardiasis and cryptosporidiosis outbreaks were collected and processed for the creation of the Giardiasis & Cryptosporidiosis Database (GCDB). Data inserted in the GCDB cover the period 1954-2012. However, they are not merely catalogued and interactively consultable, but were also used for the implementation of a predictive model for the estimate of an Index for the Water Resources Protozoan Contamination Risk (WRPPCI).
Il presente progetto di ricerca dottorale verte sulla valutazione del ruolo ecologico ed epidemiologico che alcuni patogeni emergenti idrotrasmessi, i protozoi Giardia duodenalis e Cryptosporidium parvum, rivestono all'interno delle filiere idriche integrate. Entrambi i protozoi presentano una forma di resistenza ambientale, denominata rispettivamente cisti per Giardia e oocisti per Cryptosporidium, che conferisce loro una maggiore capacità di sopravvivere sia ai convenzionali trattamenti di potabilizzazione dell'acqua che a quelli di depurazione del refluo. Il pericolo che essi rappresentano come contaminanti delle risorse idropotabili consiste dunque nella loro potenziale capacità di dare luogo a focolai epidemici di sindromi gastroenteriche, sia a livello dell’intera comunità che fruisce del servizio idrico, che degli eventuali frequentatori di aree balneabili soggette a contaminazione. In primo luogo si è condotta un'approfondita ricerca bibliografica volta a determinare lo stato dell'arte sul tema: essa ha consentito di individuare le molteplici linee di ricerca già perseguite nell'ambito descritto, ottenendo così un quadro complessivo che delinea, sia a livello internazionale che nazionale, l'ambito conoscitivo noto circa i due suddetti patogeni emergenti. Contestualmente si è ottenuta anche una panoramica sulle differenti metodiche analitiche disponibili per la detezione di Giardia e Cryptosporidium nelle matrici ambientali. I protocolli descritti in letteratura, per lo più derivanti dalle metodiche impiegate nella parassitologia clinica, non sono risultati compatibili con un'attività di monitoraggio ambientale routinaria. Il motivo principale di tale inadeguatezza risiede principalmente nei costi troppo elevati degli stessi. All'interno di tale cornice teorica è emersa innanzitutto la necessità di realizzare una nuova metodica per la detezione delle (oo)cisti protozoarie nelle acque, caratterizzata da costi più contenuti, ma pur soddisfacentemente versatile, efficiente, sensibile e specifica. Il protocollo analitico implementato, denominato metodica della filtrazione su cartuccia in polipropilene (FCP), è stato utilizzato per la valutazione preliminare della qualità dell'acquifero di attingimento dell'Alto Vicentino ed in seguito impiegato per il monitoraggio della filiera idrica integrata che serve la città di Padova, selezionata come sistema sperimentale. La rete di monitoraggio di tale filiera è stata ricamata grazie alla selezione strategica di 18 siti di campionamento che consentono di ottenere una visuale complessiva dell’intero sistema, che nel complesso si compone di: filiera di distribuzione dell’acqua potabile (5 siti), sistema di allontanamento e depurazione del refluo civile (6 siti), corpo idrico recettore (5 siti) e, da ultimo, aree marino-costiere balneabili prospicienti la foce dello stesso (2 siti). Come attività corollaria, si è poi fruito dei numerosi case-report reperibili in letteratura che descrivono epidemie di giardiasi e criptosporidiosi, innescate o dall'ingestione di acqua infetta o dalla balneazione in acque contaminate, per la creazione di un database epidemiologico relativo al periodo 1954-2012 e denominato Giardiasis & Cryptosporidiosis Database (GCDB). Tale database consente non solo la catalogazione sistematica e la consultazione interattiva degli eventi epidemici, ma è stato sfruttato per implementare un modello predittivo capace di stimare il Rischio di Contaminazione Protozoaria delle Risorse Idropotabili tramite il computo di un apposito indice numerico (IRCPRI).
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Tříšková, Petra. "Emergentní chování v komplexních informačních systémech." Master's thesis, Vysoká škola ekonomická v Praze, 2012. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-124693.

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Abstract:
This thesis concerns with both practical and theoretical aspects of phenomenon called Emergence. First part has been devoted to the research of available specialized resources on emergent topic and also on main features of complex systems. Acquired knowledge of two topics has been implemented on a real practical example of complex information system by creation of method which purpose is to help finding and determining emergent behavior. Last part of the thesis brings outcome of analysis of real system and discusses the recommendations for researchers on how to determine emergent behavior in their own systems.
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Bonato, Tiziano <1971&gt. "Contaminanti organici prioritari ed emergenti nel tratto planiziale del Fiume Adige: risultati dell’applicazione di un approccio integrato nello studio dello stato chimico." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20599.

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Abstract:
Secondo una recente pubblicazione dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), il prossimo decennio sarà cruciale per contrastare la crisi climatica e proteggere l’ambiente. È evidente che non è più rinviabile l’adozione di nuove strategie di crescita che prevedano il taglio netto delle emissioni. L’utilizzo delle risorse, nonchè le politiche economiche, sociali e ambientali dovranno coesistere in un modello di sviluppo sostenibile. Non a caso il tema della tutela delle risorse idriche figura in due dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile contenuti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Basti pensare che secondo l’ultimo report del Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea, l’inquinamento chimico delle acque viene definito come uno dei principali problemi ambientali nel mondo. Sempre secondo il JRC, nel mondo ci sono oltre 131 milioni di sostanze chimiche registrate, ma solo 387.150 sono in qualche modo regolate nei mercati internazionali (CAS, 2017). Alcune sostanze sono definite per le loro caratteristiche di persistenza, bioaccumulo e tossicità (PBT). Queste sostanze, una volta immesse nell’ambiente acquatico, possono persistere anche per molti decenni, rappresentando quindi un rischio reale e significativo per la salute umana, duraturo nel tempo anche nel caso in cui queste siano state eliminate nei cicli produttivi o ne siano state ridotte le immissioni nell’ambiente. La presenza prolungata di molteplici sostanze negli ambienti acquatici, anche a basse concentrazioni, attraverso la complessità delle relazioni causali tra inquinamento chimico ed effetti ecologici, può determinare quello che viene definito un “effetto cocktail”. In Europa, la Direttiva Quadro Acque prevede il monitoraggio da parte degli Stati membri di 45 sostanze definite “prioritarie in materia di acqua”. Inoltre, la continua e rapida evoluzione tecnologica ha portato anche all’individuazione di contaminanti cosiddetti emergenti, per i quali gli effetti potenzialmente dannosi per l’ambiente e per la salute umana non sono ancora stati approfonditi e studiati a sufficienza. Con l’obiettivo di migliorare la conoscenza degli effetti diretti ed indiretti delle attività antropogeniche sulla risorsa acqua, il presente studio è stato condotto sull’Adige, il secondo fiume più lungo d'Italia. L’attenzione è stata posta sul medio e basso corso, in quanto sono i tratti meno studiati da questo punto di vista. I principali fattori di stress nel bacino dell’Adige sono rappresentati dallo scioglimento dei ghiacciai, dagli impianti di produzione di energia idroelettrica, dalle attività turistiche ed agronomiche. Questo lavoro vuole dare un contributo alla conoscenza dello stato chimico relativamente a diverse tipologie di sostanze riscontrate in campioni di matrici, sia abiotiche che biotiche (acqua, sedimenti, terreni golenali e pesce), raccolti durante numerose campagne condotte tra il 2018 e il 2020. Sono stati ricercati circa un centinaio di microinquinanti organici, riscontando la presenza di idrocarburi policiclici aromatici, di prodotti per la cura personale (filtri UV e fragranze), di ritardanti di fiamma (bromurati e fosforati) in tutte le matrici analizzate. E proprio allo scopo di valutare eventuali effetti sinergici, sono stati condotti dei test ecotossicologici. Infine, riscontrata la presenza di alcuni ritardanti di fiamma “emergenti” nei campioni d’acqua, per questi composti sono stati condotti studi di uptake in piante di mais, al fine di valutarne l’eventuale trasferimento alla catena alimentare. Il mais, infatti, è una coltura molto diffusa nei terreni della bassa pianura Padana che vengono irrigati con l’acqua del fiume Adige.
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Montanari, Silvia. "Sinergia di processi chimico-fisici per la riqualificazione di acque contaminate da composti organici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9260/.

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Abstract:
L’acqua è una delle risorse critiche del pianeta e l’acqua dolce accessibile all’uomo rappresenta meno dell’1% delle risorse idriche; da questi numeri si capisce quanto siano importanti la prevenzione dell’inquinamento ambientale e i processi di depurazione delle acque reflue. A partire dagli anni ’70, grazie anche al miglioramento delle tecniche analitiche, sono iniziati monitoraggi degli inquinanti nelle acque superficiali e sotterranee e sono state riscontrate concentrazioni di inquinanti, i cui effetti di tossicità cronica sull’uomo e l’ecosistema non sempre sono trascurabili. Inoltre si è rilevato che alcune molecole di sintesi sono difficilmente biodegradabili e non sono mineralizzate con i trattamenti convenzionali di depurazione; perciò l’Unione Europea ha emanato delle direttive per preservare le risorse idriche in cui è contenuto un elenco di sostanze prioritarie, per le quali sono stati fissati gli standard di qualità ambientale. Nel 2013 è stata anche istituita una watch list che contiene dieci sostanze sulle quali raccogliere dati di monitoraggio ambientale e effetti sugli ecosistemi. Di qui la ricerca costante di nuovi trattamenti di depurazione delle acque, tra i quali i processi di ossidazione avanzata attirano molto interesse perché promettono di mineralizzare i composti bio-recalcitranti senza produrre fanghi da smaltire o sottoprodotti pericolosi. Oggetto della presente tesi sperimentale, svolta presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, nell’Istituto per la Sintesi Organica e la Fotoreattività, è stato lo studio della de-gradazione e mineralizzazione di una miscela di cinque molecole (diclofenac, carbama-zepina, triton X-100, benzofenone-3, benzofenone-4), scelte per le diverse caratteristiche chimico-fisiche, utilizzando radiazione ultravioletta e ultrasuoni, in presenza di biossido di titanio come fotocatalizzatore o perossido d'idrogeno come additivo per produrre radicali idrossile e avviare catene di reazioni ossidative. A partire dai fenomeni fotochimici o fotocatalitici così ottenuti, eventualmente assistiti da ultrasuoni, sono stati studiati gli effetti delle variazioni dei parametri operativi sulla degradazione dei componenti della miscela e sono stati valutati i consumi energetici della strumentazione prototipale per unità di massa del contaminante degradato. La parte sperimentale è stata preceduta da un’accurata ricerca bibliografica riguardo gli effetti di tossicità degli inquinanti ritrovati nelle acque, la legislazione europea ed italiana in materia ambientale e delle acque e i processi di ossidazione avanzata.
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