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Dissertations / Theses on the topic 'Ellittica'

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1

Angeli, Alessia. "Punti razionali di ordine finito su una curva ellittica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9162/.

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Abstract:
Questa tesi nasce dal voler approfondire lo studio delle curve piane di grado 3 iniziato nel corso di Geometria Proiettiva. In particolare si andrà a studiare la legge di gruppo che si può definire su tali curve e i punti razionali di ordine finito appartenenti alle curve ellittiche. Nel primo capitolo si parla di equazioni diofantee, dell’Ultimo Teorema di Fermat, dell'equazione e della formula di duplicazione di Bachet. Si parla inoltre dello stretto rapporto tra la geometria, l'algebra e la teoria dei numeri nella teoria delle curve ellittiche e come le curve ellittiche siano importanti nella crittografia. Nel secondo capitolo vengono enunciate alcune definizioni, proposizioni e teoremi, riguardanti polinomi e curve ellittiche. Nel terzo capitolo viene introdotta la forma normale di una cubica. Nel quarto capitolo viene descritta la legge di gruppo su una cubica piana non singolare e la costruzione geometrica che porta ad essa; si vede il caso particolare della legge di gruppo per una cubica razionale in forma normale ed inoltre si ricavano le formule esplicite per la somma di due punti appartenenti ad una cubica. Nel capitolo cinque si iniziano a studiare i punti di ordine finito per una curva ellittica con la legge di gruppo dove l'origine è un flesso: vengono descritti e studiati i punti di ordine 2 e quelli di ordine 3. Infine, nel sesto capitolo si studiano i punti razionali di ordine finito qualsiasi: viene introdotto il concetto di discriminante di una cubica e successivamente viene enunciato e dimostrato il teorema di Nagell-Lutz.
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2

Udassi, Irene. "Il gruppo dei punti razionali di una curva ellittica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10130/.

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Abstract:
In questo lavoro si studia l'insieme dei punti di una curva ellittica, visto come gruppo abeliano, con particolare attenzione al caso dei punti a coordinate razionali quando la curva è data da un'equazione a coefficienti razionali. Dopo aver visto le proprietà della legge di gruppo su una cubica liscia piana razionale in forma normale, vengono presentati alcuni risultati sul sottogruppo dei punti razionali, fra i quali i teoremi di Nagell-Lutz e di Mordell, che permettono di dare una descrizione di tale sottogruppo.
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3

Lazzarini, Margherita. "Crittografia basata su curve ellittiche e implementazione di funzioni di libreria per Cryptokit." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3898/.

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4

Zheng, Angelina. "Classificazione delle curve ellittiche viste come curve algebriche piane." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11474/.

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Abstract:
Nel presente lavoro è affrontato lo studio delle curve ellittiche viste come curve algebriche piane, più precisamente come cubiche lisce nel piano proiettivo complesso. Dopo aver introdotto nella prima parte le nozioni di Superfici compatte e orientabili e curve algebriche, tramite il teorema di classificazione delle Superfici compatte, se ne fornisce una preliminare classificazione basata sul genere della superficie e della curva, rispettivamente. Da qui, segue la definizione di curve ellittiche e uno studio più dettagliato delle loro pricipali proprietà, quali la possibilità di definirle tramite un'equazione affine nota come equazione di Weierstrass e la loro struttura intrinseca di gruppo abeliano. Si fornisce quindi un'ulteriore classificazione delle cubiche lisce, totalmente differente da quella precedente, che si basa invece sul modulo della cubica, invariante per trasformazioni proiettive. Infine, si considera un aspetto computazionale delle curve ellittiche, ovvero la loro applicazione nel campo della Crittografia. Grazie alla struttura che esse assumono sui campi finiti, sotto opportune ipotesi, i crittosistemi a chiave pubblica basati sul problema del logaritmo discreto definiti sulle curve ellittiche, a parità di sicurezza rispetto ai crittosistemi classici, permettono l'utilizzo di chiavi più corte, e quindi meno costose computazionalmente. Si forniscono quindi le definizioni di problema del logaritmo discreto classico e sulle curve ellittiche, ed alcuni esempi di algoritmi crittografici classici definiti su quest'ultime.
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Milizi, Lorenzo. "Struttura e cinematica della Via Lattea." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10950/.

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Abstract:
In questa tesi si vuole fornire una descrizione delle proprietà morfologiche delle galassie per poi passare ad una analisi dettagliata della struttura e della cinematica della Via Lattea. Il primo capitolo è basato sulle informazioni generali che caratterizzano e classificano le galassie, partendo dalla classificazione di Hubble per poi analizzare nel dettaglio i diversi tipi di galassie. Il secondo capitolo si concentra in particolar modo sulla struttura della Via Lattea, descrivendo in modo dettaglio tutte le componenti morfologiche che la costituiscono. Il terzo ed ultimo capitolo si concentra sugli aspetti cinematici delle galassia a spirale applicati alla Via Lattea.
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Antonelli, Claudia. "La Blockchain: aspetti crittografici e applicazioni." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12016/.

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Abstract:
La Blockchain è un deposito di dati distribuito costituito da una lista di record (in continua crescita) resistente a modifiche e revisioni, anche da parte degli operatori dei nodi (computer) su cui risiede. I dati sono sicuri anche in presenza di partecipanti non affidabili o disonesti alla rete. Una copia totale o parziale della blockchain è memorizzata su tutti i nodi. I record contenuti sono di due tipi: le transazioni, che sono i dati veri e propri, e i blocchi, che sono la registrazione di quanto ed in quale ordine le transazioni sono state inserite in modo indelebile nel database. Le transazioni sono create dai partecipanti alla rete nelle loro operazioni (per esempio, trasferimento di valuta ad un altro utente), mentre i blocchi sono generati da partecipanti speciali, i cosiddetti “miners”, che utilizzano software e a volte hardware specializzato per creare i blocchi. L’attività dei miners viene ricompensata con l’assegnazione di “qualcosa”, nel caso della rete Bitcoin di un certo numero di unità di valuta. Spesso negli esempi si fa riferimento alla Blockchain di Bitcoin perché è la catena di blocchi implementata per prima, e l'unica ad avere una dimensione consistente. Le transazioni, una volta create, vengono distribuite sui nodi con un protocollo del tipo “best effort”. La validità di una transazione viene verificata attraverso il consenso dei nodi della rete sulla base di una serie di parametri, che variano secondo l’implementazione specifica dell’architettura. Una volta verificata come valida, la transazione viene inserita nel primo blocco libero disponibile. Per evitare che ci sia una duplicazione delle informazioni l’architettura prevede un sistema di time stamping, che non richiede un server centralizzato.
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Caruso, Monica. "Geometrie non euclidee: dalla negazione del V postulato all'interpretazione geometrica del cosmo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
La tesi è incentrata sulle geometrie non euclidee. Al di là della descrizione dei vari modelli, essa si propone di evidenziare e accertare il fatto che tutte le geometrie, euclidee e non, abbiano pari dignità, fatto oggi pienamente condiviso, ma che era messo in dubbio al momento della loro genesi. Il primo è un capitolo introduttivo riguardo alla storia della geometria, che mira a evidenziare il cambio di prospettiva da una geometria intesa come "misura della terra" a una disciplina svincolata da ogni applicazione pratica. Si arriva poi all'opera di Euclide. A una descrizione sommaria degli Elementi, segue un'analisi del V postulato euclideo che, a differenza dei primi quattro postulati, i quali risultavano intuitivamente evidenti, non era così immediato. Molti studiosi per secoli cercarono invano di dedurlo dagli altri quattro assiomi ma, i tentativi sempre falliti, portarono, fra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, all'idea di considerare dei modelli che contemplassero solo i primi quattro postulati e una delle due possibili negazioni del V assioma: nacquero così le geometrie non euclidee. Nel terzo capitolo si scopre che tutte e tre le geometrie sono manifestazioni diverse di un unico concetto generale che le trascende tutte: la curvatura. Lo studio delle geometrie non euclidee e la generalizzazione del concetto di curvatura alle dimensioni superiori, hanno consentito di intraprendere, nel quarto capitolo, un'interpretazione geometrica dell'universo, volta a capire quale geometria risulta più adatta per descriverlo, permettendoci di mostrare la naturale interdisciplinarità delle geometrie non euclidee. Il quinto capitolo, infine, considera gli aspetti didattici attraverso un'analisi delle Indicazioni nazionali e dei libri di testo in merito all'argomento, e ai progetti volti a promuovere un approccio maturo e consapevole al moderno sistema assiomatico e alla geometria di Euclide.
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Sachs, Giacomo. "Regolarità delle soluzioni viscose di operatori uniformemente ellittici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13557/.

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Abstract:
Nell'elaborato vengono rivisti alcuni risultati di regolarità per le soluzioni viscose di operatori completamente non lineari attraverso un principio del massimo, detto teorema delle somme. È stato evidenziato un possibile limite nell'applicazione del teorema delle somme esaminando il caso di un operatore non uniformemente ellittico, l'operatore di Grushin.
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9

Nies, Thomas Giacomo. "La propagazione dei massimi per operatori ellittici degeneri." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13820/.

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Abstract:
Il presente lavoro tratta una generalizzazione del principio del massimo forte. L'ipotesi principale sarà dunque che u sia una funzione tale che applicando ad essa un operatore ellittico degenere si ottiene una funzione positiva. Sotto questa ipotesi, se una funzione u assume un massimo in un punto interno ad un aperto, allora esistono delle curve integrali sul cui sostegno u continua ad assumere il massimo. Per poter determinare queste curve legate all'operatore ellittico considerato, useremo il teorema di Bony Nagumo e una generalizzazione del Lemma di Hopf.
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Frisoni, Andrea. "Curve ellittiche DSA ed ECDSA." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13560/.

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Abstract:
Questa tesi si focalizza sullo studio dell' Elliptic Curve Digital Signature Algorithm. Per fare ciò prima di tutto introduciamo il concetto di firma digitale entrando poi nello studio delle curve ellittiche dandone una definizione formale e analizzando sistemi a chiave pubblica che utilizzano le curve ellittiche. Infine studiamo in maniera approfondita gli step che sono eseguiti all'inizio della generazione di una firma digitale, la verifica e la validazione di essa applicati per l'algoritmo DSA ed ECDSA.
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Celli, Chiara. "Operatori ellittico-parabolici degeneri: ipoellitticità e teoria del controllo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18193/.

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Abstract:
Questa tesi nasce dalla volontà di fornire una lettura in termini probabilistici della ben nota ipotesi di Hormander, esaminando, nello specifico, operatori ellittico-parabolici degeneri. Il cambio di veduta consiste nell’introduzione in primo luogo di alcuni elementi di teoria del controllo, mentre in un secondo momento del fatto che la soluzione del problema di Dirichlet associato all’operatore preso in causa possa, sotto certe condizioni, essere scritta in termini probabilistici come un’attesa. Lavorando nella direzione descritta sopra, l'elaborato si sviluppa intorno a due teoremi che forniranno una condizione necessaria e una sufficiente affinché l’operatore ellittico-parabolico in questione sia ipoellittico.
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Colzani, Alice. "Caratteristiche principali dell'emissione di galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12171/.

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Abstract:
In base alla loro morfologia, le galassie possono essere divise in 4 categorie: una di queste contiene le galassie ellittiche, di forma tonda o ellissoidale. Hanno alcuni elementi in comune, come per esempio il colore rosso dato da stelle vecchie. Il loro profilo di brillanza è dettato dalla legge di de Vaucouleurs e hanno caratteristiche tali da stare tutte sul piano fondamentale. Per quanto riguarda l’emissione vera e propria, ci si concentra principalmente su tre intervalli dello spettro: la banda ottica, in cui si distingue la luce prodotta dalle stelle per corpo nero; la banda X, con emissione prodotta da gas molto caldo attraverso Bremsstrahlung termico oppure per Synchrotron Self-Compton; la banda radio, che distingue le radiogalassie, prodotta da fenomeni di Sincrotrone. Infine viene presentata una galassia, Cygnus A, per verificare la presenza delle emissioni trattate.
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Cammerucci, Gian Maria. "Caratteristiche principali dell'emissione delle galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15764/.

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Abstract:
Studi specifici sulle galassie ellittiche hanno evidenziato una grande complessità, questa classe copre una enorme gamma di oggetti con luminosità e morfologia molto diverse tra di loro. In questo elaborato prenderò in esame l'emissione delle galassie ellittiche in diverse zone dello spettro, per valutare la loro struttura e composizione chimica. Un primo sguardo al usso di energia in funzione della frequenza permette di riconoscere subito due comportamenti notevolmente differenti.La radiazione nelle frequenze ottiche ha origine direttamente dalle stelle che compongono la galassia, mentre nella banda X la radiazione emessa è dovuta a un alone di gas caldo che si trova all'interno di questi oggetti. Partiremo con la classifiazione delle galassie ellittiche e le loro relazioni fondamentali, per poi spiegare le principali caratteristiche dei metodi di emissione di quest'ultimi e da queste cercare di dedurre alcune delle loro caratteristiche.
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Rossi, Giada. "Caratteristiche principali dell'emissione di galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16352/.

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Abstract:
In seguito alla classificazione di Hubble è stato possibile racchiudere sotto la denominazione di ellittiche un insieme di galassie accomunate da alcune caratteristiche: la forma ellittica, l'aspetto omogeneo, e la totale assenza di un disco e di bracci. Le galassie ellittiche condividono anche una simile composizione di stelle e gas: si può quindi caratterizzare una emissione in ogni banda tipica di tale classe di galassie. In questo elaborato si descriverà l'emissione di tali oggetti in ognuna delle bande osservabili, e si analizzeranno i processi astrofisici che possono spiegare tale emissione. Innanzitutto, però, si provvederà ad una descrizione generale della classificazione di Hubble, definendo quali sono le caratteristiche comuni di quelle galassie che essa categorizza come ellittiche, e quali leggi empiriche descrivono più accuratamente le loro proprietà osservabili.
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Lusetti, Giulia. "Caratteristiche principali dell'emissione di galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/17094/.

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Abstract:
Questo elaborato inizia con il Capitolo 1, dove sono elencati gli elementi distintivi delle galassie ellittiche (forma, colore, dimensioni, luminosità ecc.). In §1.1 se nè darà una breve classificazione in base alle caratteristiche morfologiche e fisiche che presentano, mentre in §1.2 ne verranno discusse le proprietà osservative salienti: esse sono fortemente correlate mutualmente, dando origine alle relazioni di scala. La parte consistente di questo elaborato è il Capitolo 2, che si articola nei paragrafi §2.1,§2.2},§2.3 dove verranno analizzati ed esemplificati i processi di emissione caratteristici di queste galassie, divisi per bande di osservazione da radio a X.
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Tropeano, Filippo. "Caratteristiche principali dell'emissione di galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19479/.

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Abstract:
Le galassie ellittiche sono dei sistemi ellissoidali caratterizzati da un’apparente semplicità sia per quanto riguarda la forma che la composizione, in quanto non si osserva la presenza di un disco prominente e sono quasi completamente prive di gas freddo. Studi più dettagliati su questa classe di galassie hanno messo in evidenza delle proprietà ben più complesse di quel che si possa immaginare, coprendo una vasta gamma di aspetti (come la forma, la luminosità, la velocità di rotazione, ecc...) che spesso sono in relazione fra loro. In questo elaborato, dopo un’introduzione in cui si presenteranno sinteticamente le caratteristiche fondamentali morfologiche e fotometriche delle galassie ellittiche, si approfondiranno i principali meccanismi di emissione in ognuna delle bande osservabili (ottica, X e radio) sottolineando i processi fisici che stanno alla base di ciascuno di essi (rispettivamente: emissione di corpo nero, emissione di Bremsstrahlung, emissione di sincrotrone).
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Checola, Sergio. "Caratteristiche principali dell'emissione di galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21202/.

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Abstract:
Le galassie ellittiche appaiono nel cielo come una concentrazione di stelle ellissoidale senza bracci, nella quale si osserva una minima quantità di gas e di materia interstellare fredda. Fino agli anni '70 si pensava fossero sistemi molto simili ai bulge, ossia la parte centrale delle galassie a spirale, ma osservazioni più dettagliate hanno rivelato essere sistemi molto più complessi di quanto il loro primo aspetto possa suggerire. In questo scritto si tratteranno i principali meccanismi di emissione riguardanti le galassie ellittiche, in particolare il primo capitolo comincerà con un accenno sulla struttura data dalla classificazione di Hubble del 1926 e sulle leggi fisiche empiriche con cui si possono descrivere alcune proprietà osservabili; nel secondo capitolo verranno invece trattati i diversi meccanismi di emissione della radiazione elettromagnetica in ogni banda osservata analizzando brevemente le leggi che descrivono questi processi.
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De, Deo Leonardo. "Caratteristiche principali dell'emissione di galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20933/.

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Abstract:
Le galassie possono essere pensate come le componenti del nostro Universo su larga scala, e quelle ellittiche costituiscono solamente una parte di esse. In questo elaborato si tenterà di fornire una generale trattazione di quali siano le loro proprietà, sia dal punto di vista morfologico e fotometrico che da quello più fisico, ponendo l'accento sui processi radiativi che avvengono al loro interno. Dopo aver dato una prima caratterizzazione di cosa siano le galassie ellittiche e di quali informazioni siano inferibili dalla loro analisi fotometrica, ci si focalizzerà pertanto sui processi emissivi presenti in queste galassie nelle diverse bande dello spettro elettromagnetico. Si esporranno allora i principali fenomeni di cui si ha avuto e si ha tutt'oggi evidenza osservativa, tentando, seppur sinteticamente, di ricostruire nel modo più organico possibile la Fisica che è alla loro base.
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Del, Rosso Ilaria. "Caratteristiche principali dell'emissione di galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/22209/.

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Abstract:
Le galassie sono gli elementi costitutivi del nostro universo e questo elaborato vuole, in particolare, studiare le galassie ellittiche nella loro morfologia e la fisica che governa i processi d’emissione di radiazione che avvengono al loro interno. A tale proposito, dopo aver descritto la forma e la struttura delle galassie ellittiche (Sezione 1) e introdotto alcune delle leggi empiriche più importanti (Sezione 2), si porrà l’attenzione sui processi radiativi che caratterizzano tali galassie nella banda ottica, X e radio (Sezione 3), proponendo infine un esempio concreto facendo riferimento alla galassia ellittica M87 (Sezione 4).
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Garro, Elisa Rita. "Caratteristiche principali dell'emissione di galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7851/.

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Abstract:
In astronomia, le galassie ellittiche sono oggetti privi in molti casi di momento angolare, non presentano bracci come le galassie a spirali, hanno assenza di stelle giovani, poca presenza di nubi e polveri, quindi si potrebbe pensare che sono oggetti poco interessanti. Invece, no! Risultano essere tra i corpi celesti più affascinanti soprattutto per il loro potere emissivo e quindi per le proprietà morfologiche e spettrali che le caratterizzano. La loro luminosità viene osservata in varie bande, dette appunto bande d'emissione; qui vengono trattate soprattutto tre componenti caratterizzanti le galassie ellittiche: le stelle di popolazione stellare II, osservate in banda ottica; il mezzo interstellare, costituito da gas molto caldo che emette in banda X; ed infine, non meno importante, viene messo in risalto il potere emissivo di ellittiche giganti, dette radiogalassie o blazar, caratterizzate dalla prezenza di nuclei galattici attivi (AGN) e quindi getti che emettono soprattutto in banda radio.
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Valentino, Mariantonietta. "Crittografia basata sull'identità e curve ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7720/.

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Abstract:
Questa tesi ha lo scopo di fornire una panoramica generale sulle curve ellittiche e il loro utilizzo nella crittografia moderna. L'ultima parte è invece focalizzata a descrivere uno specifico sistema per lo scambio sicuro di messaggi: la crittografia basata sull'identità. Quest'ultima utilizza uno strumento molto interessante, il pairing di Weil, che sarà introdotto nel contesto della teoria dei divisori di funzioni razionali sulle curve ellittiche.
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Angelinelli, Matteo. "Caratteristiche principali dell'emissione di galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8814/.

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Abstract:
Elaborato finale sulle caratteristiche principali dell'emissione di galassie ellittiche, con brevi descrizioni dei principali meccanismi emissivi e delle leggi fondamentali su questo tipo di galassie.
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Merusi, Marco. "Caratteristiche principali dell'emissione di galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9475/.

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Abstract:
Fin dalla loro scoperta, le galassie ellittiche hanno sempre suscitato grande curiosità da parte degli astronomi, in quanto strutture dotate di dinamiche alquanto complesse. Spesso considerate meno affascinanti delle galassie a disco, esse vantano molteplici caratteristiche di carattere morfologico e radiativo; noi le osserviamo sulla Terra e fuori dall’atmosfera con ogni tipo di strumento, dato che tutto lo spettro elettromagnetico ne testimonia la presenza e, in molti casi, la piena attività nucleare. Obiettivo della presente dissertazione è fornire una panoramica generale riguardo le forme di emissione delle galassie ellittiche, approfondendo particolarmente i meccanismi principali e le modalità fisiche. Inizialmente vedremo brevemente come queste galassie vengono classificate e le leggi empiriche che ne descrivono alcuni importanti parametri osservativi; successivamente analizzeremo separatamente le tre bande (Ottica, X e Radio) in cui l’emissione è prominente, soffermandoci sui relativi meccanismi dominanti (rispettivamente: emissione di Corpo Nero, Bremsstrahlung e Sincrotrone) e le peculiarità.
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Marcatelli, Camilla. "Caratteristiche principali dell'emissione di galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9085/.

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Abstract:
In questo elaborato mi accingerò ad illustrare una concisa classificazione e descrizione della struttura delle galassie ellittiche. In seguito verranno trattati in modo più specifico i meccanismi alla base dell'emissione di questa classe di galassie, quali: corpo nero, breamsstrahlung, sincrotrone e Compton inverso.
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Sapori, Matteo. "Caratteristiche principali dell'emissione di galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23725/.

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Abstract:
L'elaborato espone in modo sintetico le principali caratteristiche dell'emissione delle galassie ellittiche concentrandosi in particolare sui principali processi fisici che partecipano all'emissione di radiazione delle galassie. All'inizio della tesi è presente una breve introduzione dedicata alle caratteristiche fisiche e morfologiche dei principali tipi di galassie ellittiche
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Vittori, Lorenzo. "Soluzioni deboli di equazioni alle derivate parziali di tipo ellittico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18453/.

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Abstract:
L'obiettivo di questo elaborato è quello di presentare tecniche risolutive per le equazioni differenziali alle derivate parziali di tipo ellittico. Nel primo capitolo di questa tesi, dopo aver enunciato alcuni risultati preliminari, definiamo le soluzioni classiche e deboli di equazioni differenziale alle derivate parziali di tipo ellittico. Segue il teorema di Lax-Milgram per forme bilineari con il quale, grazie alle stime energetiche, dimostriamo l'esistenza e l'unicità delle soluzioni deboli di questo tipo di PDE. Il secondo capitolo si articola nella dimostrazione di tre importanti teoremi: il primo di essi garantisce l'esistenza e l'unicità di soluzioni deboli per un problema al bordo. Il secondo teorema sfrutta la teoria di Fredholm sugli operatori compatti per mostrare la relazione che lega la risolvibilità di un problema con quella del problema omogeneo e, infine, con il terzo teorema arricchiamo le conoscenze sulle soluzioni deboli sfruttando risultati riguardanti lo spettro degli operatori compatti. Nel terzo capitolo, dimostriamo due teoremi che studiano il problema della regolarità delle soluzioni deboli.
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Marasco, Domenico. "Tassellazioni di varietà ellittiche, piatte e iperboliche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Studio delle varietà ellittiche, piatte e iperboliche. Si utilizzano le varietà riemanniane per definire lo spazio iperbolico. Si trova una corrispondenza fra particolari gruppi di isometrie dello spazio iperbolico, dello spazio euclideo e della sfera e le varietà complete a curvatura costante. Si studiano politopo e tassellazioni dello spazio iperbolico, dello spazio euclideo e della sfera per riuscire a visualizzare, tramite il concetto di dominio fondamentale, i gruppi di isometrie che ci servono.
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Bevacqua, Davide. "Galassie ellittiche e principali processi di emissione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16201/.

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Abstract:
In questo elaborato si parlerà delle caratteristiche delle galassie ellittiche e dei loro principali processi di emissione, focalizzandosi in particolare sulle galassie ellittiche normali. Dopo una breve introduzione riguardante la classificazione morfologica delle galassie, si passerà alle leggi fondamentali empiriche che vigono per le galassie ellittiche: la legge di Sérsic, la legge di Faber-Jackson e la legge di Kormendy; queste ci offrono una relazione tra luminosità, dispersione di velocità e raggio effettivo che ci permette di porre tutte le ellittiche su un unico Piano, detto Fondamentale. In seguito si parlerà dei due processi di emissione principali che ne caratterizzano lo spettro. Lo spettro ottico è dominato dalla radiazione delle stelle, pertanto si tratterà il Corpo Nero e le leggi ad esso associate. Lo spettro X è invece dovuto alla presenza di gas ionizzato che emette per Bremsstrahlung: verrà quindi descritto in dettaglio questo processo, analizzandolo dal singolo evento ione-elettrone al caso generale del plasma termico reale. Infine si farà un brevissimo accenno alle Radiogalassie.
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Vespasiano, Chiara. "Metodo degli elementi finiti per equazioni ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2835/.

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Camagni, Francesca. "Il gruppo dei punti razionali sulle curve ellittiche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1542/.

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Abstract:
Il primo capitolo espone nozioni generali sulle varietà e sulle curve algebriche, sulle mappe fra di esse e su alcune proprietà geometriche importanti per caratterizzare le curve ellittiche. Il secondo capitolo propone un'introduzione allo studio geometrico e algebrico di tali curve. Il terzo e il quarto capitolo affrontano lo studio dei punti a coordinate razionali, per curve definite prima su campi locali e poi su campi globali: l'insieme di tali punti è un gruppo. Il risultato fondamentale, contenuto nel teorema di Mordell-Weil, è che tale gruppo è finitamente generato. Tutto il quarto capitolo propone i risultati necessari per la dimostrazione di tale affermazione.
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Battaglia, Erika. "Famiglie Normali per Operatori Sub-ellittici e i Teoremi di Montel e Koebe." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5712/.

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Abstract:
Scopo della tesi è di estendere un celebre teorema di Montel, sulle famiglie normali di funzioni olomorfe, all'ambiente sub-ellittico delle famiglie di soluzioni u dell'equazione Lu=0, dove L appartiene ad un'ampia classe di operatori differenziali alle derivate parziali reali del secondo ordine in forma di divergenza, comprendente i sub-Laplaciani sui gruppi di Carnot, i Laplaciani sub-ellittici su arbitrari gruppi di Lie, oltre all'operatore di Laplace-Beltrami su varietà di Riemann. A questo scopo, forniremo una versione sub-ellittica di un altro notevole risultato, dovuto a Koebe, che caratterizza le funzioni armoniche come punti fissi di opportuni operatori integrali di media con nuclei non banali. Sarà fornito anche un adeguato sostituto della formula integrale di Cauchy.
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Curcio, Rubertini Roberto. "Dinamica delle galassie a spirale e delle galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
La seguente tesi è una panoramica dei concetti base riguardanti la dinamica delle galassie, considerando in particolare quelle ellittiche e quelle a spirale. Il primo capitolo riporta le principali caratteristiche morfologiche e strutturali delle galassie e la loro classificazione con una breve descrizione per ciascuna sottocategoria. Nel secondo capitolo si caratterizza la dinamica di un sistema galattico, vengono analizzate le condizioni e le semplificazioni che possono essere applicate al caso in esame e si ricavano alcune relazioni importanti che permetteranno uno studio più approfondito nei capitoli seguenti. Il terzo capitolo è dedicato allo studio delle galassie ellittiche tramite le equazioni appena trovate. Vengono inoltre definite alcune quantità particolari che porteranno a legare varibili dinamiche del sistema con altre osservative, e come tali le relazioni ottenute ci consentono di studiare i sistemi presi in esame. Il quarto capitolo è, infine, incentrato sulla dinamica delle galassie a spirale, con particolare interesse alle curve di rotazione e ai profili di densità a cui esse sono collegate. Successivamente vengono date alcune informazioni base sulla dinamica delle strutture della galassia quali bracci e barre.
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Buoniconti, Domenico. "Dinamica delle galassie a spirale e delle galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16193/.

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Abstract:
In questo elaborato si mettono in evidenza i tratti salienti che caratterizzano la dinamica galattica, con un occhio di riguardo verso le galassie ellittiche e a spirale. Nel primo capitolo si dà luce ai tratti morfologici distintivi delle varie galassie, inquadrati dalla classificazione di Hubble. Nel secondo capitolo si presentano le galassie come sistemi non collisionali che ancora non hanno sviluppato una propria termodinamica e si introduce il fondamentale concetto di tempo di rilassamento. Partendo dalla definizione di funzione di distribuzione si delinea, poi, l’equazione non collisionale di Boltzmann che descrive le galassie in esame. Sfruttando il metodo dei momenti si ricavano, dunque, le equazioni di Jeans che introducono importanti informazioni, nonché il concetto di tensore di dispersione delle velocità che ci mostra come le galassie possano essere considerati come sistemi anisotropi con una temperatura di natura tensoriale. In chiusura di capitolo, si trovano cenni al teorema del viriale, dal quale si vede come poter stimare la massa di una galassia. Il terzo capitolo presenta le relazioni caratterizzanti le galassie ellittiche, come quelle che intercorrono tra luminosità, dimensioni e dispersione delle velocità, sintetizzate dalle relazioni di Faber-Jackson e di Kormendy. Il quarto capitolo si concentra sulla costruzione della curva di rotazione delle galassie a spirale sfruttando la riga a 21 cm dell’idrogeno neutro come tracciante della galassia. Dalla discrepanza dei dati osservativi con quelli teorici si introduce, quindi, qualche accenno sulla materia oscura. Il capitolo conclusivo pone l’attenzione sui merging galattici, in particolare su quello che avverrà tra circa 4 miliardi di anni tra la nostra Via Lattea e Andromeda, mostrando come il tipo morfologico di una galassia sia soggetto a cambiamenti nel tempo.
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Maggiore, Leonardo. "Dinamica delle galassie a spirale e delle galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16367/.

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Abstract:
La seguente tesi è una panoramica dei concetti base riguardanti la dinamica delle galassie, considerando in particolare quelle ellittiche e quelle a spirale. Dopo una breve introduzione sullo studio della dinamica galattica, il primo capitolo riporta le principali caratteristiche morfologiche e strutturali delle galassie, nonché la loro classificazione piú importante. Nel secondo capitolo si caratterizza la dinamica stellare di un sistema di galattico (si parte da un approccio discreto per generalizzare ad uno continuo), vengono analizzate le condizioni e le semplificazioni che possono essere applicate al caso in esame e si ricavano alcune relazioni importanti che permetteranno uno studio più approfondito nelle applicazioni astrofisiche. Il terzo capitolo è dedicato allo studio delle galassie ellittiche tramite le equazioni appena trovate. Vengono inoltre definite delle quantitá particolari che porteranno a legare variabili dinamiche del sistema con altre osservative, e come queste relazioni ci consentano di ricavare informazioni importanti riguardo i sistemi presi in esame. Il quarto capitolo è ,infine, incentrato sulla dinamica delle galassie a spirale, con particolare interesse alle curve di rotazione e ai profili di densità a cui esse sono collegate. Successivamente vengono date alcune informazioni base sulla dinamica delle struttura della galassia, in particolare i bracci.
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Rosignoli, Luca. "Dinamica delle galassie a spirale e delle galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17873/.

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Abstract:
In questa tesi si cerca di affrontare in maniera abbastanza esaustiva la dinamica delle galassie a spirale ed ellittiche. Inizialmente viene data una panoramica sulla classificazione morfologica di Hubble ed un sommario elenco dei principali processi di radiazione dei due tipi di galassie in esame. Nel corpo centrale della tesi vengono spiegate le teorie fisiche principali su cui si basa la dinamica stellare. Nei due ultimi capitoli finali invece vengono descritte le principali relazioni fotometriche e spettroscopiche, in particolare per le galassie ellittiche abbiamo la relazione Faber-Jackson e di Kormendy; mentre per le galassie e spirale viene mostrata la relazione di Tully-Fisher. Inoltre per le galassie e spirale vengono descritti in maniera superficiale la curva di rotazione e la natura ed evoluzione dei bracci.
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Cantari, Marcello. "Dinamica delle galassie a spirale e delle galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19471/.

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Abstract:
Questa tesi si propone di essere un'introduzione al complesso mondo della dinamica delle galassie. Inizieremo con la classificazione di Hubble per poi concentrarci più nello specifico sui due diversi tipi di galassie dominanti. Parleremo poi più nello specifico delle galassie ellittiche e di quelle a spirali, cercando di elencare tutte le proprietà dinamiche e le leggi più importanti. Soffermandoci su alcune caratteristiche peculiari delle due galassie inizieremo ad indagare le loro relazioni con la dinamica del sistema, in particolare la forma della galassia. Successivamente inzieremo ad impostare il problema della dinamica dal punto di vista della fluidodinamica, cercando di arrivare ad avere un modello finale esaustivo, che ci permetta di collegare forma e dinamica.
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Nunnari, Antonino. "Dinamica delle galassie a spirale e delle galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21228/.

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Abstract:
Che cosa sono le galassie? Che differenza c'è tra quelle a spirale e quelle ellittiche? Perché hanno forme diverse? La dinamica stellare è uno strumento che dà delle risposte a questi interrogativi. Tale disciplina è la protagonista nel determinare la struttura e l'evoluzione dei sistemi stellari. Il presente elaborato è volto a introdurre i modelli teorici e le tecniche utilizzate per analizzare i moti delle stelle, cioè a introdurre l'ampio campo della dinamica stellare. I tentativi di analizzare la dinamica delle galassie hanno inizio nel secolo scorso, dopo che l'astronomo Hubble scoprì dei sistemi stellari molto lontani, rivoluzionando la visione che si aveva dell'intero Universo. Questa scoperta spianò la strada verso un nuovo modello di Universo, in cui le galassie giocano il ruolo di mattoni costituenti dell'intero cosmo. Dopo aver introdotto i tipi di galassie osservate da Hubble, in queste pagine si vedrà come le stelle in una galassia costituiscano un sistema non collisionale, introducendo il concetto di tempo di rilassamento a 2 corpi. In seguito, servirà trovare un set di equazioni che siano in grado di descrivere tali sistemi, in particolare un'equazione del moto e un'equazione di continuità. Queste equazioni sono dette equazioni di Jeans. In conclusione, si farà un approfondimento sulla dinamica delle galassie ellittiche, concentrandosi sullo schiacciamento degli sferoidi e sul piano fondamentale, e sulla dinamica del disco delle galassie a spirale, chiarendo il ruolo delle costanti di Oort e della curva di rotazione.
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Guerra, Raffaella. "Dinamica delle galassie a spirale e delle galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5887/.

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Abstract:
Questa tesi è una panoramica di alcuni concetti base su cui si fonda la dinamica delle galassie. Nel primo capitolo vengono messi in evidenza i concetti più generali dal punto di vista morfologico- strutturale attraverso la classificazione di Hubble. Nel secondo capitolo si mette in evidenza come un sistema possa essere definito non collisionale (attraverso la stima del tempo di rilassamento ai due corpi) e le conseguenze che ne derivano come, per esempio, l' anisotropia dello stesso sistema che conferisce alla galassia la sua classica forma “schiacciata”. Vengono poi descritti la collisional Boltzmann equation (CBE) e il teorema del viriale in forma tensoriale . Integrando la CBE nello spazio delle velocità otteniamo tre equazioni note come equazioni di Jeans: queste hanno una struttura del tutto identica a quelle della fluidodinamica ma con alcune eccezioni significative che non permettono di descrivere completamente la dinamica delle galassie attraverso la fluidodinamica. Il terzo capitolo è un excursus generale sulle galassie ellittiche: dalla loro struttura alla loro dinamica. Dall' applicazione del teorema del viriale ad un sistema ellittico si può notare come la forma “schiacciata” delle galassie sia una conseguenza dell' anisotropia del sistema e sia dovuta solo in minima parte alla rotazione. Successivamente viene presentato un modello galattico (quello di Jeans), che ci permette di calcolare una distribuzione di massa del sistema attraverso un' equazione che purtroppo non ha soluzione unica e quindi ci rende impossibile calcolare il rapporto massa- luminosità. Infine viene descritto il fundamental plane che è una relazione empirica tale per cui ad ogni galassia viene associato un determinato valore di raggio effettivo, dispersione di velocità e luminosità. Nel quarto ed ultimo capitolo viene trattata la dinamica delle parti più esterne di una galassia: disco e bracci. La dinamica del disco è descritta attraverso la curva di rotazione che, come vedremo, ha delle caratteristiche abbastanza diverse da una curva di rotazione di tipo kepleriano (quella che ad esempio descrive l' andamento della velocità in funzione della distanza nel nostro sistema solare). Infine viene descritta la dinamica dei bracci e la teoria delle onde di densità di Lin e Shu, due astronomi americani, che riesce a descrivere compiutamente la nascita e l' evoluzione dei bracci a spirale.
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De, Fazio Cecilia. "Dinamica delle galassie a spirale e delle galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6261/.

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Abstract:
La tesi si propone di dare una caratterizzazione generale sulla dinamica delle galassie, in particolare, il caso ellittico e a spirale. Nel primo capitolo, sono state esposte le scale delle grandezze fisiche che caratterizzano e definiscono una galassia e gli aspetti osservativi che hanno portato a distinguerne poche grossolane categorie in base a proprietà visive, mostrando importanti correlazioni con proprietà morfologiche e strutturali. Nel secondo capitolo, corpo principale dell'elaborato, vengono motivate le principali ipotesi che permettono di trattare una generica galassia, assunta composta da un numero N di stelle come un non collisionale, portando vantaggi di semplificazione del problema: si parte dall'ipotesi di approssimazione delle stelle come punti materiali, fino a trascurare la granularità del sistema, entro un tempo scala detto tempo di rilassamento. Segue una trattazione di estrapolazione di informazioni dalle equazioni che descrivono il moto e una breve esposizione della principale distinzione tra un fluido ordinario e un fluido non collisionale, derivante dalla stessa ipotesi di sistema non collisionale. Il terzo capitolo si propone di dare alcune applicazioni, alle galassie ellittiche e spirali, dei risultati teorici trattati nel capitolo precedente, con brevi riscontri nell'ambito osservativo. Nel caso delle galassie a spirale si accenna alla principale motivazione che ha portato all'ipotesi dell'esistenza della materia oscura e vengono illustrati qualitativamente, i modelli più semplici di descrizione della dinamica dei bracci.
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Marcelli, Attilio. "Dinamica delle galassie a spirale e delle galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9081/.

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Abstract:
In questa tesi si vuole fornire una descrizione generale delle dinamiche delle galassie ellittiche e a spirale. Nel primo capitolo si danno informazioni generali sulle grandezze che caratterizzano le galassie e come esse vengono classificate. Nel secondo capitolo si espone il concetto di sistema collisionale, si fa notare come le galassie risultino essere sistemi non collisionali e come questo porti delle semplificazioni nella trattazione di questi oggetti e ne spieghi alcune caratteristiche. Si prosegue andando a considerare le equazioni che descrivono il moto (equazione non collisionale di Boltzmann, equazioni di Jeans, teorema del viriale in forma tensoriale) e le informazioni che si possono ricavare. Nel terzo capitolo ci si concentra sulle galassie ellittiche e sulle principali leggi che le descrivono e dalle quali è possibile ottenere stime riguardo distanza e dimensioni. Il quarto e ultimo capitolo è incentrato sulle galassie a spirale e in particolare sulla dinamica del disco, e come si è giunti all'ipotesi dell'esistenza della materia oscura, e sulla dinamica dei bracci.
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D'Angelo, Beatrice. "Dinamica delle galassie a spirale e delle galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9524/.

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Abstract:
L'elaborato presenta i principali risultati ottenuti nell'ambito della dinamica galattica, con una iniziale panoramica sulla morfologia delle galassie, seguita dall'analisi dei moti delle loro componenti più importanti. I capitoli IV e V sono dedicati allo studio degli effetti dinamici interni nelle galassie a spirale e nelle ellittiche. La tesi si conclude con una trattazione delle caratteristiche dei buchi neri centrali e la loro influenza sulla cinematica della galassia.
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Biagi, Beatrice. "Dinamica delle galassie a spirale e delle galassie ellittiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Lo scopo di questo elaborato è presentare una trattazione generale della dinamica delle galassie, evidenziando le differenze tra le galassie ellittiche e quelle a spirale. Nel capitolo 1 viene fornita una breve caratterizzazione delle galassie, basata sui valori tipici delle grandezze fisiche che le descrivono, successivamente vengono presentate le principali proprietà morfologiche e fotometriche che hanno permesso di classificarle in pochi tipi distinti. Nel capitolo 2 viene introdotto il concetto di tempo di rilassamento a due corpi, come criterio per stabilire la condizione di non collisionalità delle galassie e in seguito viene fornito lo strumento matematico fondamentale per una descrizione completa della dinamica delle galassie: la funzione di distribuzione. Questa obbedisce alla fondamentale equazione di Boltzmann non collisionale (CBE), dalla quale si possono dimostrare le equazioni di Jeans e il teorema del viriale. Infine, nel capitolo 3, vengono proposte le principali applicazioni dei risultati precedenti: la massa e lo schiacciamento delle galassie ellittiche e il loro piano fondamentale, la curva di rotazione delle galassie a spirale e la dinamica dei bracci.
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Gori, Giuditta. "Il problema di Dirichlet per equazioni lineari ellittiche in forma di divergenza." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/4913/.

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Abstract:
The purpose of this dissertation is to prove that the Dirichlet problem in a bounded domain is uniquely solvable for elliptic equations in divergence form. The proof can be achieved by Hilbert space methods based on generalized or weak solutions. Existence and uniqueness of a generalized solution for the Dirichlet problem follow from the Fredholm alternative and weak maximum principle.
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Calabrese, Roxana. "Misura del flusso triangolare v3 di adroni identificati in collisioni Pb-Pb a √s_NN = 2.76 TeV con l'esperimento ALICE a LHC." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9580/.

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Abstract:
In questo lavoro di tesi è presentata la misura con il rivelatore ALICE del flusso triangolare, v3, di pioni, kaoni e protoni prodotti in collisioni PbPb a LHC. Il confronto di v3 con le previsioni di modelli idrodinamici permette di vincolare maggiormente le assunzioni sulle condizioni iniziali del sistema presenti nei diversi modelli ed estrarre una stima maggiormente precisa delle proprietà del mezzo come la viscosità. La misura è effettuata nella regione di pseudorapidità centrale sui dati raccolti da ALICE nel 2010 e 2011 e utilizza una tecnica di identificazione basata sia sulla misura della perdita di energia specifica, con la camera a proiezione temporale (TPC), sia la misura della velocità con il sistema a tempo di volo (TOF). La combinazione di entrambe le tecniche permette di separare le diverse specie in un intervallo esteso di impulsi con elevata efficienza e purezza. Per la misura del piano di reazione è stato utilizzato il rivelatore VZERO che misura la molteplicità delle particelle cariche in una regione di pseudorapidità disgiunta da quella in cui è misurato v3. La misura ottenuta è confrontata con le previsioni di modelli idrodinamici attualmente più utilizzati.
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D'Eugenio, Chiara. "Main characteristics of the emission from elliptical galaxies." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7215/.

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Abstract:
Elliptical galaxies are one of the most characteristic objects we can find in the sky. In order to unveil their properties, such as their structure or chemical composition, one must study their spectral emission. In fact they seem to behave rather differently when observed with different eyes. This is because their light is mainly brought by two different components: optical radiation arises from its stars, while the X emission is primarly due to a halo of extremely hot gas in which ellipticals seem to be embedded. After a brief classification, the two main processes linked to these phenomena will be described, together with the informations we can collect thanks to them. Eventually, we will take a quick look at the other regions of the electromagnetic spectrum.
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Castori, Gianmaria. "Analisi dell'utilizzo dell'effetto Coanda come metodo di sostentazione su corpi assialsimmetrici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3459/.

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Abstract:
Il presente documento affronta l’impiego dell’effetto Coanda come metodo di sostentamento per velivoli UAV/UAS. A tal proposito è stato valutato il dimostratore costruito presso la facoltà mediante l’ottimizzazione del sistema propulsivo impiegato e la variazione di configurazioni atte a ricercare l’influenza sulla trazione, di alcuni parametri individuati dalla bibliografia. I dati raccolti sono stati posti a confronto con quelli pubblicati e in parte stimati, con alcuni dimostratori attualmente volanti. Dalle conclusioni elaborate dalla sperimentazione con il dimostratore, si è analizzato l’effetto Coanda su un semi-modello a profilo ellittico, variando la collocazione e la portata della sorgente, dandone una prima descrizione analitica.
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Toni, Greta. "Main characteristics of the emission from elliptical galaxies." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18518/.

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Abstract:
Le galassie ellittiche sono sistemi ellissoidali visibilmente caratterizzati da apparente semplicità in composizione e forma. Le particolarità che distinguono questi oggetti sono in realtà molteplici, a partire dalla presenza di grandi quantità di gas ad alte temperature, l’assenza quasi totale di gas freddo e polvere, e quindi di attività di formazione stellare, l’età e la composizione chimica della popolazione di stelle, fino alla possibilità di ospitare un buco nero supermassiccio nelle regioni centrali. In questo elaborato vengono illustrati i principali processi di emissione che rendono possibile il manifestarsi di queste particolarità attraverso lo spettro elettromagnetico. Dopo una rapida Introduzione, che ha lo scopo di presentare le principali caratteristiche fotometriche e morfologiche che hanno portato alla classificazione delle galassie ellittiche, i principali processi verranno analizzati prima con una trattazione fisica generale poi nello specifico per questo tipo di sistemi.
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Tamiozzo, Matteo. "Zeta and L-functions of elliptic curves." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7385/.

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Abstract:
In questa tesi si studiano alcune proprietà fondamentali delle funzioni Zeta e L associate ad una curva ellittica. In particolare, si dimostra la razionalità della funzione Zeta e l'ipotesi di Riemann per due famiglie specifiche di curve ellittiche. Si studia poi il problema dell'esistenza di un prolungamento analitico al piano complesso della funzione L di una curva ellittica con moltiplicazione complessa, attraverso l'analisi diretta di due casi particolari.
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Schiaffi, Serena. "Emissione di Bremsstrahlung e applicazioni astrofisiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7766/.

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Abstract:
Nel 1930 Anderson osservò che le perdite di energia degli elettroni nell'attraversamento della materia sono maggiori di quanto previsto per le perdite per ionizzazione e attribuì correttamente questo fatto alla presenza di un'interazione con il campo coulombiano dei nuclei atomici e conseguente irraggiamento elettromagnetico. Al processo venne dato il nome di Bremsstrahlung (dal tedesco radiazione di frenamento). In astrofisica, la radiazione di Bremsstrahlung indica la presenza di un gas ionizzato o plasma. Esempi astrofisici includono i plasmi sottili, come nelle atmosfere stellari e il plasma caldo e denso, come si verifica nelle regioni centrali dei nuclei galattici attivi (AGN) o altri oggetti con accrescimento di materia.
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Govoni, Alessandro. "La funzione P di Weierstrass." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20719/.

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