Academic literature on the topic 'Elettronica di controllo'

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Journal articles on the topic "Elettronica di controllo"

1

Karatayli-Ozgursoy, S., J. A. Bishop, A. T. Hillel, L. M. Akst, and S. R. Best. "Tumori maligni delle ghiandole salivari della laringe: un'unica review istituzionale." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 4 (August 2016): 289–94. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-807.

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Abstract:
I tumori a istotipo salivare della laringe sono molto rari, con pochi report in letteratura in merito al loro andamento clinico. Nel presente manoscritto discutiamo un'esperienza di 10 anni presso una singola struttura. Abbiamo condotto una review retrospettiva della casistica di un centro di oncologia della testa e del collo di terzo livello. I pazienti sono stati individuati mediante analisi di un database e sono stati revisionati da un Anatomo Patologo testa collo. I dati inerenti la clinica, le modalità di trattamento e gli esiti sono stati prelevati da archivi elettronici. Sono stati inclusi sei pazienti nello studio, con un range di età dai 44 ai 69 anni. Tutti e sei erano affetti da neoplasie maligne a istotipo salivare della laringe. Gli istotipi includevano: tre carcinomi adenoido-cistici (2 sopraglottico, 1 sottoglottico), un carcinoma mucoepidermoidale (sopraglottico), un carcinoma epiteliale-mioepiteliale (sopraglottico), e un adenocarcinoma (transglottico). Tutti sono stati sottoposti a trattamento chirurgico (2 chirurgie laser, 4 open) e 5 dei 6 pazienti sono stati successivamente sottoposti a terapia adjuvante (4 a radioterapia, 1 a radio-chemioterapia concomitante). Un paziente era fumatore; nessun paziente aveva storia di abuso di alcolici. A un follow-up con mediana di 4,5 anni nessuno dei pazienti ha presentato recidiva o metastasi locali o a distanza. I tumori a istotipo salivare della laringe si presentano solitamente in pazienti della seconda/terza età, e possono essere trattati con successo mediante approcci multimodali, con un ottimo controllo locoregionale di malattia.
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2

Staffolani, R., G. Biagini, A. Pugnaloni, E. Salvolini, N. Cester, and C. Romanini. "Studio delle Modificazioni Morfo-Funzionali delle Cellule Endoteliali in Gravidanze Gemellari." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 43, no. 1-2 (1994): 116. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000003068.

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Abstract:
AbstractLe gravidanze gemellari sono caratterizzate da riduzioni delle dimensioni del feto accompagnati dai corrispondenti riduzioni placentari, come precedentemente riportato. Anche modificazioni sono state evidenziate a carico degli altri annessi embrionali, mentre varie sono le problematiche non risolte. Pertanto noi abbiamo voluto valutare le caratteristiche morfofunzionali delle vene ombelcali cordonali di gemelli dicoriali confrontandoli con quelle di gravidanze normali a termine. Sono stati analizzati i cordoni ombelicali di gravidanze a termine e da una gravidanza gemellare dicoriale recisi dalla placenta subito dopo il parto. È stata utilizzata la microscopia elettronica a trasmissione (TEM) e a scansione (SEM). Per l'indagine immuno istochimica è stata impiegata la tecnica del complesso avidina-biotina perossidasi. Le cellule endoteliali sono state ottenute con il metodo di Jaffe e per gli studi di fluorescenza è stata utilizzata la sonda l-(4 trimetilaminofenil) 6 fenil-1,3,5 — esatriene (TMA-DPH).Nei cordoni ombelicali ottenuti da gravidanze normali a termine esse presentano una completa fase di differenziamento. Abbiamo infatti osservato: 1) elementi modicamente appiattiti, 2) protrusioni citoplasmatiche, 3) vescicole di pinocitosi e citoplasmatiche, 4) aggregati di lisomi, 5) corpi di Weibel e Palade, 6) nucleo lenticolare, 7) nucleo evidente con predominante eucromatina. La tonaca media appare ricca di fibrocellule muscolari lisce ricche di filamenti di tipo contrattile. Nei gemelli le celule endoteliali appaiono globose con aspetti di attività cellulare come anche confermato dagli studi biochimici. Le cellule muscolari sottostaminali risultano assai ricche di reticolo ergastoplasmatico e con fenotipo sintetico.In conclusione per quanto concerne il cordone ombelicale quanto da noi osservato istochimicamente ultrastrutturalmente biochimicamente pare sottolineare uno stato di minor maturità delle gravidanze gemellari rispetto ai controlli normali a termine.
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3

Magnaldi, S., and M. Ukmar. "La tomografia computerizzata nella diagnostica delle metastasi spinali." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 2 (April 1995): 161–66. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800205.

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Abstract:
La TC si rivela di particolare utilità nello studio delle metastasi spinali che coinvolgono i tessuti molli paravertebrali, lo scheletro del rachide e lo spazio epidurale. L'esecuzione della TC prevede uno scout view o topogramma di localizzazione, sul quale si scelgono dei piani assiali focalizzati su un particolare livello. Le scansioni devono essere acquisite e documentate in modo da poter visualizzare sia le parti molli che le strutture scheletriche. Nelle maggior parte dei casi è sufficiente l'esame TC diretto; talora possono essere utili la TC dopo mezzo di contrasto per via endovenosa o la mielo-TC, come pure le ricostruzioni elettroniche su piani diversi da quello assiale. L'aspetto TC delle metastasi vertebrali, che sono le più frequenti, è multiforme e comprende l'osteolisi (che può essere lacunare, a tarlatura o infiltrativa), l'osteosclerosi (che può presentarsi sotto forma di orletto sclerotico, di nodulo sclerotico o di sclerosi diffusa), le deformazioni e i crolli vertebrali (che derivano dall'infiltrazione del tessuto osseo normale da parte del tessuto neoplastico, con conseguenti fratture patologiche) e lo sconfinamento extravertebrale nelle parti molli pre e paravertebrali e verso lo speco vertebrale. Le metastasi vertebrali presentano inoltre aspetti caratteristici per sede rachidea (più spesso multiple e a livello lombare) e localizzazione nell'ambito della singola vertebra (interessamento preferenziale del corpo vertebrale). Nella diagnostica delle metastasi vertebrali, la TC presenta sia vantaggi che limiti. I vantaggi, dovuti all'assenza di fenomeni di sovrapposizione, sono rappresentati dall'ottima dimostrazione di lesioni in «sedi difficili» per la radiologia convenzionale (peduncoli, processi trasversi o passaggio lombo-sacrale), dall'esatta valutazione della presenza e del numero delle lesioni, dalla migliore definizione della natura delle lesioni (valutazione densitometrica e potenziamento delle lesioni solide dopo mezzo di contrasto) e dal bilancio di estensione. I limiti della TC sono rappresentati dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, dalla qualità talora subottimale delle ricostruzioni elettroniche, dalla scarsa panoramicità e dall'insufficiente sensibilità (soprattutto per lesioni con estensione all'interno dello speco vertebrale) e specificità. La TC si pone in una posizione di passaggio tra le indagini cosiddette di primo livello, con scopi meramente diagnostici, e quelle di secondo livello, con finalità terapeutiche. La TC è utile, soprattutto per le lesioni ossee, nella valutazione morfologico-volumetrica della/e metastasi, nella definizione dell'estensione extravertebrale delle lesioni, nella guida alle biopsie e nell'eventuale controllo dopo radioterapia e riveste inoltre un ruolo importante nella pianificazione di ulteriori provvedimenti terapeutici (interventi chirurgici di decompressione e radioterapia).
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4

CAMEROTTO, Alessandro, Roberta MARINELLI, Monica LAZZARIN, Francesca PENNETTA, Flora FORMENTON, Valentina MURARO, Umberto DOMINI, and Rodolfo FASIOL. "Numero di Ricetta Elettronica: opportunità per una migliore gestione degli errori nella fase preanalitica e controllo degli accessi nei centri prelievi attraverso back office digitale." La Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio 17, no. 4 (March 2022). http://dx.doi.org/10.23736/s1825-859x.21.00121-3.

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Dissertations / Theses on the topic "Elettronica di controllo"

1

Trovarello, Simone. "Controllo della temperatura di esercizio di dispositivi elettronici mediante celle di Peltier." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
In questa tesi si è studiato come affrontare il problema dello smaltimento di calore attraverso dispositivi termoelettrici come le celle di Peltier. I punti focali di cui si è discusso sono il funzionamento fisico dei moduli, le loro figure di merito ed i fattori che le determinano, le applicazioni in cui le celle vengono utilizzate e due esempi di dimensionamento. In particolare all'ultimo punto si sono distinti due ipotesi di utilizzo: la prima ha riguardato il dimensionamento di una modulo di Peltier accoppiato da un dissipatore passivo, mentre nella seconda si è visto come utilizzare questi dispositivi in presenza di un controllore TEC ed un dissipatore attivo. Successivamente alle due ipotesi di funzionamento è stato fatto un confronto delle soluzioni proposte analizzandone vantaggi e svantaggi, tra cui costi e consumi in potenza.
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2

Pesce, Cristiano <1993&gt. "Il fenomeno della Fatturazione Elettronica e le modalità di controllo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13265.

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Abstract:
La presente tesi ha come obiettivo principale quello di fornire una visione chiara, completa ed approfondita sulla normativa relativa alla fatturazione elettronica: l'analisi comprende i soggetti interessati, gli adempimenti che devono esser svolti, i problemi in particolar modo tecnici che si stanno riscontrando all'introduzione di questa novità, ma sopratutto i vantaggi che la nuova forma di fatturazione può portare. Verrà inoltre analizzata la normativa riguardante la conservazione dei documenti elettronici, per poi verificare anche come le modalità di controllo fiscale verranno modificate.
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3

Magnani, Gioele. "Sviluppo di un sistema di controllo per convertitori multilivello modulari trifase." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15518/.

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Abstract:
In questa tesi si analizza il convertitore MMC, caratterizzandone matematicamente il comportamento attraverso un modello consistente, sia per la versione monofase che trifase. Per la versione trifase si è fà largamente uso della teoria dei vettori di spazio, ottenendo così una trattazione più snella. Si elabora ed analizza un metodo di controllo efficiente, basato sul bilanciamento delle energie totali e differenziali, controllo successivamente implementato. Nella strategia di controllo si è fa parzialmente uso della teoria dei vettori di spazio, trattando le rimanenti componenti in modalità scalare (grandezze relative al singolo ramo). Si realizza un modello circuitale in ambiente MATLAB/Simulink, nel quale sono implementate varie versioni degli apparati di controllo, differenti tra loro per il metodo operativo. Tale modello circuitale è ampiamente simulato e testato al fine di verificarne il corretto funzionamento e la robustezza ad eventuali perturbazioni esterne. Infine, si analizza e collauda un prototipo del convertitore. Le prove sperimentali eseguite sul prototipo sono pienamente consistenti con quanto riscontrato nelle simulazioni teoriche, ed entrambe risultano in accordo con gli aspetti teorici analizzati in principio.
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4

PETRACCINI, DANIELE. "Sistemi di cottura a gas basati su tecnologie di controllo digitali." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2008. http://hdl.handle.net/11566/242349.

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5

Pichetti, Mirco. "Controllo di motori a riluttanza variabile." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3495/.

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6

Marasco, Rita. "Progettazione e sviluppo di una scheda elettronica per il controllo evoluto di protesi di arto superiore mioelettriche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17542/.

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Abstract:
L’assenza congenita o la perdita traumatica dell’arto superiore implicano l’incapacità di compiere una vasta gamma di movimenti essenziali per lo svolgimento di attività quotidiane, lavorative e sportive e, per questa ragione, costituiscono le principali cause per cui si ricorre alla protesizzazione. Tra quelle attualmente disponibili, le protesi mioelettriche permettono un controllo più naturale e immediato: servendosi di sensori superficiali attivi per rilevare i segnali elettromiografici e sfruttando come strategia di controllo la Pattern Recognition, è possibile riprodurre un maggior numero di movimenti rispetto alle altre protesi. L’utilizzo di questa tecnologia nelle protesi allestite per pazienti amputati a livello prossimale di braccio, che si sono sottoposti all’intervento di Targeted Muscle Reinnervation (TMR), mostra un ulteriore miglioramento nel controllo del dispositivo, dal momento che vengono utilizzati i segnali provenienti da muscoli reinnervati con nervi che in origine controllavano i movimenti del braccio amputato. In questo contesto, il presente lavoro di tesi, svolto presso il Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio, si pone l’obiettivo di realizzare una scheda elettronica, chiamata EMG Master, che costituisce l’unità di controllo di un’architettura elettronica distribuita, composta da 5 unità slave (mano, polso, gomito, spalla e gestione dell’alimentazione), e di sviluppare il firmware con cui programmare il microcontrollore dell’EMG Master, che gestisce i segnali provenienti dai sensori sEMG e comunica con le schede per l’azionamento delle articolazioni protesiche.
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7

Mazzocchetti, Stefano. "Controllo di un inverter fotovoltaico monofase in presenza di un filtro LCL." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13913/.

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Abstract:
L’attività di tesi, svolta presso il LEMAD (Laboratorio di Macchine e Azionamenti del Dipartimento DEI), è incentrata sullo studio e la verifica di un inverter monofase di tipo transformerless per applicazioni fotovoltaiche con l’installazione di un filtro LCL tra l’inverter e il collegamento alla rete elettrica. L’elaborato ha come obiettivo il miglioramento delle prestazioni e del costo dell’intero impianto fotovoltaico rispetto a una configurazione più comune senza filtro LCL. Per eseguire i test richiesti, si è dovuto progettare, simulare e realizzare un apposito sistema di controllo che permette l’instaurazione delle stesse dinamiche che sono presenti in un classico impianto fotovoltaico domestico.
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8

Bacceli, Alessandro. "Sviluppo di una architettura di controllo per velivoli di tipo multi-rotore." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8594/.

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9

Savadori, Simone. "Implementazione di una rete di sensori per il controllo di gas inquinanti nell'ambiente." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4390/.

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Abstract:
Negli ultimi anni i progressi tecnologici in termini di miniaturizzazione elettronica, hanno permesso la realizzazione di componenti hardware ed in particolare di microprocessori e sensori dalle dimensioni ridottissime. Questo ha favorito la recente diffusione di reti di sensori wireless (Wireless Sensor Network) basate su sistemi embedded più o meno complessi ed applicate a settori di mercato che vanno dalla domotica alle applicazioni industriali, fino al monitoraggio dei pazienti. Lo scopo di questa tesi, svolta in collaborazione con la società Rinnova di Forlì, consiste nell’implementazione di un dimostratore che mostri la reale capacità di realizzare una rete WS che si appoggia su di un sistema embedded commerciale ed ampiamente diffuso come la piattaforma Arduino ed in grado di rilevare il livello di ammoniaca presente negli allevamenti di pollame. Tale gas infatti, se presente in quantità notevole, provoca una dannosa alterazione comportamentale dei polli e risulta quindi un parametro molto importante da monitorare. Oltre al sensore di ammoniaca, misurazione principale richiesta dal progetto, ne sono stati aggiunti uno per la temperatura ed uno per l’umidità. L’architettura finale implementata è quella tipica di una rete a stella, in cui il master centrale colleziona a polling i dati provenienti dai sensori collegati agli slave e li invia ad un server web, rendendoli accessibili mediante la rete Internet. L’utente finale può così accedere alla pagina web da un qualunque PC dotato di connessione Internet, monitorare i dati dei sensori e soprattutto verificare quando il livello di ammoniaca supera la soglia di attenzione, potendo così intervenire immediatamente nell’allevamento per effettuare le dovute operazioni di pulizia.
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Patassa, Stefano. "Progettazione del sistema di controllo di una vettura di formula sae." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7363/.

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Abstract:
Il seguente lavoro di tesi è finalizzato alla realizzazione dell’elettronica di controllo per una vettura prototipo, Nel Capitolo 1 della tesi viene descritto più nel dettaglio il progetto Formula SAE, introducendo gli aspetti peculiari della competizione; successivamente segue una breve descrizione del team UniBo Motorsport. Il Capitolo 2 descrive l’elettronica implementata nella stagione 2013 evidenziandone i punti di forza e le debolezze al fine di poter trarre delle conclusioni per comprendere la direzione intrapresa con questo lavoro di tesi. Nel Capitolo 3 viene presentata la soluzione proposta,motivandone le scelte e la necessità di suddividere il lavoro in più unità distinte, mantenendo le peculiarità tecniche del già eccellente lavoro effettuato nel corso degli anni da chi mi ha preceduto ed aggiungendo quelle funzionalità che permettono di mantenere la soluzione in una posizione dominante nel panorama della Formula Student. La progettazione dell’hardware che compone la soluzione proposta è descritta nel Capitolo 4, introducendo dapprima la metodologia adottata per la progettazione partendo dalle specifiche fino ad arrivare al prodotto finito ed in seguito ne viene descritta l’applicazione ad ogni unità oggetto del lavoro. Sono state progettate da zero tre unità: una centralina di controllo motore (ECU), una di controllo veicolo (VCU) ed un controller lambda per la gestione di sonde UEGO. Un aiuto fondamentale nella progettazione di queste tre unità è stato dato da Alma Automotive, azienda che fin dal principio ha supportato, anche economicamente, le varie evoluzioni dell’hardware e del software della vettura. Infine viene descritto nel capitolo 5 il software che verrà eseguito sulle unità di controllo, ponendo particolare risalto al lavoro di adattamento che si è reso necessario per riutilizzare il software in uso negli anni precedenti.
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Books on the topic "Elettronica di controllo"

1

Capitani, Paola, ed. Il controllo terminologico delle risorse elettroniche in rete. Florence: Firenze University Press, 2001. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-008-3.

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Abstract:
Dalla tavola rotonda del 27 gennaio è emerso che lo "strumento" Internet è un affilato coltello: da una parte le tecnologie uccidono impietose chi non è pronto ad accoglierle e a difendersene, dall'altra possono rendere più efficace e dinamici l'archivistica, la biblioteconomia, la catalogazione - che rischierebbero la paralisi o la confusione. È stata sottolineata la difficoltà di trovare un punto di incontro tra un'area così tradizionale e oggettivamente piuttosto statica con la mobilità turbinosa e incontrollabile della rete. La rete fa paura perchè in essa è molto facile perdersi e restare con un pugno di mosche. I termini più ripetuti sono stati: controllo terminologico - le parole cambiano senso a seconda del contesto, figuriamoci in uno scenario ipertestuale animato da link, continui riferimenti, aggiornamenti e rivisitazioni! - qualità, autenticità dell'informazione - come riuscire a dare fiducia ad un'informazione che non riusciamo a "guardare in faccia"? - irreperibilità della fonte originaria.
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2

Carcano, D. Custodia cautelare e braccialetto elettronico: Le nuove norme in materia di separazione dei processi, giudizio abbreviato, custodia cautelare e controllo elettronico delle persone sottoposte a misura detentiva (d.l. 341/2000 conv. in 1. 4/2001). Milano: Giuffrè, 2001.

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