Academic literature on the topic 'Educazone'

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Journal articles on the topic "Educazone"

1

Turri, Giancristoforo. "Educazioni, non educazione." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (September 2012): 73–77. http://dx.doi.org/10.3280/mg2012-003010.

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2

Paganini, Gloria. "Educazione interculturale." Revue internationale d'éducation de Sèvres, no. 17 (March 1, 1998): 119–32. http://dx.doi.org/10.4000/ries.2962.

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3

Márquez, María Inés Nin, and Carina Rossa. "Educazione interpersonale." Paedagogia Christiana 43, no. 1 (September 2, 2019): 401. http://dx.doi.org/10.12775/pch.2019.019.

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4

Tornieri, Stefano, and Roberto Zancan. "Educazione liquida." Contesti. Città, territori, progetti 1, no. 1 (October 27, 2022): 36–49. http://dx.doi.org/10.36253/contest-13414.

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Abstract:
In alcune scuole si sta investendo molto sull’esperienza di apprendimento negli spazi aperti, a contatto con la natura. Il moltiplicarsi di offerte formative all’aria aperta, complementari alla scuola e alla classica gita, indicano una sempre maggiore consapevolezza dell’importanza del paesaggio naturale non solo come luogo del benessere ma anche come spazio educativo, in cui il corpo stesso diviene mezzo di apprendimento in quanto vivo e sensoriale, che arricchisce e completa la classica didattica in aula. Comparando alcune iniziative localizzate dell’ambito costiero nord Adriatico con esperienze nord europee più radicali si vogliono delineare nuove possibilità progettuali, in cui l’educazione all’ecologia attraverso l’esperienza del fare, del dialogare e del vivere nella natura, pone nuovi interrogativi progettuali ancora poco esplorati nei nostri territori.
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5

Steedman, Hilary, and G. Viccaro. "Educazione e decentramento." European Journal of Education 20, no. 4 (1985): 421. http://dx.doi.org/10.2307/1503349.

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6

Tazza, Luigi. "Educazione all'accesso vascolare." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 14, Suppl. 3 (April 1, 2002): S55—S56. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2002.1638.

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7

Spaltro, Enzo. "La bella educazione." FOR - Rivista per la formazione, no. 81 (January 2010): 40–43. http://dx.doi.org/10.3280/for2009-081010.

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8

Tazza, Luigi. "Educazione all'accesso vascolare." Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche 14, no. 3_suppl (April 2002): 55–56. http://dx.doi.org/10.1177/03949362020140s321.

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9

Nosengo, Serafino. "La scuola come sede privilegiata di educazione e (ri)educazione." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (March 2013): 81–93. http://dx.doi.org/10.3280/mg2013-001008.

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10

Romano, Lucio. "Educazione della sessualità ed adolescenti. Indagine conoscitiva ed antropologie di riferimento." Medicina e Morale 49, no. 6 (December 31, 2000): 1–30. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2000.772.

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Abstract:
L’importanza e l’attualità di un percorso educativo nell’ambito della sessualità si evince, nell’articolo, da una indagine conoscitiva svolta in un gruppo di adolescenti (648 studenti dell’ultimo anno della scuola secondaria superiore, con un’età media di 17.2 anni). Nella compilazione di un questionario anonimo, semiaperto, gli adolescenti intervistati hanno palesato una evidente, e statisticamente significativa, richiesta di partecipazione a programmi di educazione della sessualità e di formazione al sentimento morale. La dimostrazione di un bisogno educativo da parte degli adolescenti è dimostrata altresì dalla confusione tra informazione ed educazione, dal disagio nel coinvolgere i genitori o i docenti, ad esempio, nelle problematiche inerenti la sessualità a fronte di una supposta pretesa conoscenza di educazione della sessualità. Prevale, infatti, una cultura informata ad una antropologia naturalistica e a una ideologia liberalizzante che ha ridotto l’adolescente, e non solo, a mero fruitore di una sessualità intesa come bene di consumo dove non alberga alcuna morale che si basi sulla responsabile apertura verso l’altro: sessualità che si traduce in sesso, in sola genitalità dove la norma è costituita da ciò che è biologicamente morale, ovvero il dato statistico diventa legge e determina il valore. Dall’analisi del questionario si palesa la necessità, pertanto, di una educazione della sessualità che proceda nell’ambito di uno sviluppo integrale della persona, processo educativo da intendere come perfezionamento ed intervento a favore della persona nella sua globalità fisica psichica spirituale, ovvero educazione alla differenza sessuale, educazione affettiva e morale, educazione al valore della vita. I punti di riferimento imprescindibili per una corretta formazione della sessualità e del sentimento morale sono rappresentati dalla unitotalità della persona, apertura e oblatività dell’amore, complementarietà, inscindibilità della dimensione unitiva e procreativa, trascendenza oltre il sé, verso l’altro e verso l’Altro.
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Dissertations / Theses on the topic "Educazone"

1

Checchi, Fabrizio. "Educazione scientifica ed educazione alla sostenibilita: una analisi di proposte didattiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6164/.

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Abstract:
In questo lavoro di tesi sono stati analizzati tre progetti educativi proposti a livello della scuola superiore in cui si è posta l'attenzione sull'educazione alla sostenibilità, inserendola però in un contesto più vasto di educazione scientifica.
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2

Trevisan, Licia <1996&gt. "Educazione letteraria ed educazione civica: proposte per la scuola secondaria di primo grado." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21752.

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Abstract:
L’obiettivo di questa tesi è quello di offrire spunti per l’attualizzazione di testi della letteratura italiana, previsti nell' insegnamento dell’italiano nella scuola secondaria, tenendo presente il nuovo approccio didattico “per competenze” e le recenti teorie sull'educazione letteraria che pongono al centro lo studente-lettore. Per farlo viene affrontato un argomento molto recente, che sta rappresentando una sfida per la scuola italiana: l’introduzione nei programmi scolastici di ogni ordine e grado dell’insegnamento dell’educazione civica. In base alle recenti normative del 2019, infatti, l’educazione civica è diventata materia obbligatoria, disciplina autonoma e trasversale. Il presente elaborato propone alcuni collegamenti possibili tra temi di attualità e cittadinanza e testi della letteratura italiana in modo da adempiere, da un lato, all’esigenza di insegnare ai ragazzi l’educazione civica, dall’altro, alla necessità di rinnovamento dell'insegnamento della letteratura. Seguendo le Indicazioni Nazionali per la scuola secondaria di primo grado e le linee-guida del MIUR, vengono offerti degli spunti di percorsi letterari. Infine, viene presentata come esempio pratico un’Unità d’Apprendimento completa.
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3

Garini, Stefania <1991&gt. "Educazione, Filosofia e Pensiero Autonomo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15442.

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Abstract:
Nel mio elaborato di tesi magistrale in “Filosofia, curriculum scienze umane e della formazione”, ho voluto ripercorre la storia della filosofia e del pensiero autonomo, nella sua formazione e sviluppo dagli antichi greci fino ad oggi, per evidenziare un tema di insegnamento fondamentale di cui si dovrebbe occupare la scuola e cioè l’educazione al pensiero e alla riflessione sulla realtà. Per quanto riguarda l’antica Grecia, ho ripreso il pensiero di Socrate e di Platone, utilizzando gli scritti del filosofo e studioso Hadot, dimostrando quanto nell’antichità fosse ritenuta importante la filosofia per l’educazione, a partire dalla prima infanzia. Per quanto riguarda poi l’ epoca romana, ho evidenziato l’importanza che veniva attribuita dagli antichi romani a una filosofia di stampo prevalentemente “pratico”, se così si può definire, che educasse i cittadini all’ etica e alla comprensione del reale, di cui lo stoicismo è l’ esempio più evidente. L’avvento del cristianesimo e il sopraggiungere del medioevo introducono il grande cambiamento che avviene rispetto all'antichità: la scuola si trasforma a poco a poco nella scuola di stampo moderno che oggi conosciamo, dove l’insegnamento si fa via via più settoriale e specializzato, in modo tale da perdere il fondamentale valore che dovrebbe indirizzarlo e cioè educare fin dall’infanzia all’ esercizio del pensiero. A questo punto e in relazione a quanto sopra detto, mi sono soffermata su il filosofo e sociologo Edgar Morin che, analizzando a fondo proprio la mancanza dell’educazione al pensiero complesso in una scuola che in teoria dovrebbe educare, ha portato alla luce il vero problema: la scuola necessita più che mai di un cambiamento netto, che la riporti a essere il sostegno fondamentale, non solo didascalico ma nel vero senso della parola, educativo, della società moderna. Pertanto Morin sostiene che la scuola educando alla riflessione sarebbe in grado di formare persone capaci di affrontare i molteplici e complessi problemi odierni, che sono di tipo culturale, relazionale e sociale. La scuola moderna ideale dovrebbe infatti occuparsi prima di tutto di formare e aiutare a crescere persone che siano in grado di riflettere criticamente sulla vita e sulla società, diventando così adulti consapevoli. Ho infatti analizzato e esemplificato alcuni studi specifici di Morin che riportano quanto la scuola moderna si focalizzi molti di più sull’ insegnamento e il trasferimento delle conoscenze specifiche senza che parallelamente si aiutino i giovani a sviluppare una vera consapevolezza critica che riguardi aspetti più generali del vivere. Nella seconda parte della tesi mi sono soffermata in un primo momento su Gentile, filosofo e politico, la cui riforma della scuola ha posto alla base dell’educazione e della formazione, gli studi umanistici e classici ritenuti fondamentali. Il suo sistema filosofico è infatti strettamente connesso alla sua idea di educazione scolastica, ritenendo egli sempre necessaria la filosofia e il suo studio in ambito scolastico, anche se tale materia potrebbe apparire non immediatamente attinente alla vita reale: chi si è interfacciato con la riflessione critica e lo studio di questa materia porterà infatti con sé per sempre un certo modo di pensare il mondo. In seguito, proseguendo su questo filo logico ho analizzato alcuni autori moderni che per parte loro hanno cercato di riportare la filosofia e il pensiero critico nella scuola: pertanto ho ripreso teorie e studi che riguardano l’insegnamento della filosofia sia alle elementari che alle superiori e in parallelo ho descritto situazioni pratiche per l’ insegnamento di questa
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4

FANELLI, Rossella Domenica. "Educazione attraverso l’arte. Una prospettiva pedagogica." Doctoral thesis, Università di Foggia, 2014. http://hdl.handle.net/11369/334258.

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Abstract:
Abstract in italiano La presente tesi di dottorato prende le mosse da un’analisi critica che denuncia la separazione dell’arte e dell’educazione estetica dai processi formativi curricolari e tenta mediante l’analisi del pensiero estetico di John Dewey di ricomporre tale frattura e di restituire al soggetto in formazione la possibilità di godere della cifra formativa dell’arte. This dissertation begins with a critical analysis that denounces the separation of art and aesthetic education from curricula educative processes and attempts through the analysis of aesthetic thought of John Dewey to reconstruct the fracture and to return to the subject the opportunity to enjoy of the formative implications of art.
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5

Zuccolo, Nadina <1964&gt. "Educazione e pedagogia di genere nell'infanzia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16978.

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Abstract:
In questo elaborato si affronta il tema dell’educazione di genere con uno sguardo più approfondito al periodo dell’infanzia. La prima parte traccia il quadro teorico di riferimento con studi e teorie inerenti temi complessi ed interrelati come sesso e genere e il loro rapporto con i concetti di identità e differenza. Gli stessi argomenti sono stati considerati anche in prospettiva interculturale. Un’attenzione specifica è rivolta agli stereotipi e ai pregiudizi, riferiti al genere e non solo, che influenzano la vita degli individui. Molta parte del lavoro è focalizzato sull'infanzia e sul ruolo fondamentale di tutte le agenzie educative nella formazione delle nuove generazioni a una maggiore consapevolezza della propria identità libera da stereotipi e pregiudizi e aperta al riconoscimento e al rispetto di tutte le differenze. Studi e ricerche mostrano la pervasività che questi hanno nel linguaggio, nei libri, nella letteratura per l’infanzia e, in generale, nella quotidianità dei bambini e delle bambine. La cornice teorica e normativa fa da sfondo a una serie di esperienze attuate in vari contesti locali, regionali e nazionali considerando anche la necessità di un’adeguata formazione del personale educativo su questi temi. L’analisi di ricerche e sperimentazioni ha evidenziato che un lungo percorso di rinnovamento è stato tracciato ma che ancora molto resta da fare per diffondere una più ampia consapevolezza delle problematiche legate alle dimensioni del genere.
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6

Scrivanti, Fabio <1993&gt. "Il museo tra evergetismo ed educazione." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19446.

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Abstract:
L'elaborato propone un'indagine circa la possibilità di ripensare il museo quale protagonista di primo piano nella formazione degli esseri umani. Attraverso un'analisi degli studi dedicati alla didattica museale, si vuole sottolineare la necessità di un rapporto più concreto e diretto tra la disciplina storia dell'arte e l'oggetto del suo studio, ossia le opere d’arte. Tramite un questionario distribuito online grazie al contributo della Direzione Regionale Musei del Veneto, è stata inoltre condotta un’indagine statistica che ha permesso di valutare gli esiti di una frequentazione abituale degli spazi espositivi fin dall'infanzia. L'obiettivo è di comprendere a fondo quali possano essere le prospettive per le istituzioni culturali nazionali ed internazionali affinché, anche attraverso la loro opera educativa, le future generazioni possano essere formate ad un rapporto più umano e responsabile nei confronti del patrimonio artistico e del territorio.
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7

Goisis, Orsola. "Diderot e l'Encyclopédie: antropologia, educazione, politica." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3425351.

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Abstract:
My research examines the relationship between Diderot's early philosophical works and the Encyclopédie, specifically investigating the link between its anthropological and political dimensions. In other words, in my research I look at the connection between a materialist epistemology, which features a new conception of the 'human being” as a physically and physiologically determined entity, and the socio-political transformations suggested by the Encyclopédie. These transformations involve a series of intersecting relations of both theoretical-cognitive (renvois) and material nature (e.g. the shift from “organ” to “organization”, the fight to guilds, the division of labor, and the concept of solidarity). The interpretative contribution of this thesis lies in the identification of an educational project, which ties both anthropological and political aspects, and which is concerned with the materialistic education of the Third State. Quoting the Theses on Feuerbach, this educational project seems to show the necessity for educators to be enlightened too. According to this new interpretation, the Encyclopédie can no longer be considered a mere intellectual effort, and can finally become a true "revolutionary practice", a "Pensée en action". In this way, the Encyclopédie symbolizes the culmination of those organic cycles preceding every revolution (Venturi 1939), as well as a reference for those men who need take part in the "Progress" (in the mechanical sense) after the "revolution". As a result, the Encyclopédie develops into a praxis against the system, whose beating heart is represented by its relational and dialectical dimensions, which are able to generate new foundations for social life and new ways to think of politics.
La mia ricerca verte sul rapporto fra la filosofia del primo Diderot e il progetto enciclopedico e indaga il nesso fra dimensione antropologica e dimensione politica: quale sia, detto altrimenti, il legame che intercorre fra un’epistemologia materialista, e dunque, una nuova concezione dell’essere fisiologicamente e materialmente determinata, e la trasformazione socio-politica che l’Encyclopédie propone, una trasformazione che si concretizza per mezzo di relazioni intersecanti, sia di carattere teoretico e cognitivo (renvois), sia di carattere materiale (dall’organo all’organizzazione, lotta alle corporazioni, divisione del lavoro, solidarietà). Ritengo, e forse questo rappresenta l’aspetto più “originale” dell’interpretazione proposta in questo lavoro di tesi, che quel che tiene insieme piano antropologico e piano politico e che permette di dare loro un “senso compiuto” senza cadere nello sconforto che la a-sistematicità diderottiana talvolta suscita, sia la presenza di un ampissimo progetto educativo o, parafrasando le Tesi su Feuerbach, di un progetto tutto volto ad “educare gli educatori”, a fare di loro uomini éclairés in una prospettiva di perfectibilité materialisée. Così intesa l’Encyclopédie si svincola dall’interpretazione che la vuole una gigantesca impresa intellettuale, per divenire vera e propria “prassi rivoluzionaria”, “pensée en action”, il simbolo del punto culminante di un ciclo organico che precede ogni rivoluzione (Venturi 1939), mezzo, forma, base materiale in cui gli uomini si sarebbero riconosciuti, dopo “le rivoluzioni”, per riprendere a lavorare al “progresso” (in senso meccanico). Una prassi nemica dei sistemi, il cui cuore pulsante è rappresentato dalla dimensione relazionale e dialettica a partire dalla quale è possibile scorgere nuovi fondamenti per il vivere sociale ed una nuova prospettiva per pensare la politica.
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8

Goisis, Orsola. "Diderot e l'Encyclopédie : antropologia, educazione, politica." Thesis, Paris, EHESS, 2017. http://www.theses.fr/2017EHES0078/document.

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Abstract:
Diderot et l'Encyclopédie se propose d'enquêter sur le rapport entre ladimension anthropologique et la dimension politique: en d'autres mots,d'enquêter sur le lien qui se trouve entre une épistémologie matérialiste, et doncune nouvelle conception de l'être physiologiquement et matériellementdéterminé, et la transformation sociopolitique que l’Encyclopédie propose; unetransformation qui se concrétise au moyen de relations qui s'entrecroisent, àcaractère théorétique et cognitif (renvois), ou à caractère matériel (de l'organe àl'organisation, lutte aux corporations, division du travail, solidarité).L’hypothèse qui meut l'étude et qui, peut-être, en représente l'aspect leplus original, est l’identification de la présence d'un projet éducatif très vaste quipermettrait de maintenir ensemble, dans la pensée du philosophe de Langres,plan anthropologique et plan politique, en leur donnant, un “sens abouti” et enles empêchant de plonger dans le désespoir que le non-systématisme du procédédiderotien suscite parfois; un tel projet éducatif viserait, en paraphrasant lesThèses sur Feuerbach, à “éduquer aux éducateurs”, à faire d'eux des hommeséclairés dans une perspective de “perfectibilité matérialisée”
My research examines the relationship between Diderot's early philosophical works and the Encyclopédie, specifically investigating the link between its anthropological and political dimensions. In other words, in my research I look at the connection between a materialist epistemology, which features a new conception of the 'human being” as a physically and physiologically determined entity, and the socio-political transformations suggested by the Encyclopédie. These transformations involve a series of intersecting relations of both theoretical-cognitive (renvois) and material nature (e.g. the shift from “organ” to “organization”, the fight to guilds, the division of labor, and the concept of solidarity).The interpretative contribution of this thesis lies in the identification of an educational project, which ties both anthropological and political aspects, and which is concerned with the materialistic education of the Third State. Quoting the Theses on Feuerbach, this educational project seems to show the necessity for educators to be enlightened too.According to this new interpretation, the Encyclopédie can no longer be considered a mere intellectual effort, and can finally become a true "revolutionary practice", a "Pensée en action". In this way, the Encyclopédie symbolizes the culmination of those organic cycles preceding every revolution (Venturi 1939), as well as a reference for those men who need take part in the "Progress" (in the mechanical sense) after the "revolution". As a result, the Encyclopédie develops into a praxis against the system, whose beating heart is represented by its relational and dialectical dimensions, which are able to generate new foundations for social life and new ways to think of politics
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9

FALAPPI, Stefano. "Educazione, diversità religiosa e convinzioni non religiose." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28975.

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10

Corro', Valentina <1985&gt. "Educazione ai generi. Uno sguardo alla maschilità." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7593.

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Abstract:
L’elaborato si propone di approfondire la questione dell’educazione ai generi delle/degli adolescenti, ponendo il focus sull’aspetto della maschilità. Una panoramica sugli studi di genere più autorevoli ed una loro differenziazione viene fatta nel primo capitolo dell’elaborato, dove si illustrano diversi approcci alla questione del genere e dei generi, della femminilità e della maschilità. Nel secondo capitolo viene approfondita la questione della maschilità, da una prospettiva antro-socio-psicologica; mentre nel terzo vengono analizzate le peculiarità del target scelto (le/gli adolescenti), dal punto di vista dei processi di sviluppo e delle problematiche, per metterle in relazione con la questione dell’identità e del genere. Vengono quindi presentati criticamente, nell’ultimo capitolo, alcuni percorsi di educazione ai generi ed i relativi strumenti utilizzati da diverse associazioni che operano in questo ambito. Inoltre vengono proposti dei possibili percorsi educativi, che seguono l’approccio dell’empowerment di comunità, integrando una base teorica di studi di genere con strumenti partecipativi tipici della ricerca-azione. La scelta fatta è quella della valorizzazione della complessità; viene pertanto ritenuta fondamentale la coerenza tra una certa prospettiva teorica e la metodologia utilizzata.
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Books on the topic "Educazone"

1

Ernesto, Balboni Paolo, ed. Educazione bilingue. Perugia: Guerra, 1999.

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2

Pizzigoni, Antonia. Educazione all'architettura. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2011.

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3

Educazione siberiana. Torino: Einaudi, 2009.

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4

Elisabetta, Nigris, ed. Educazione interculturale. Milano: B. Mondadori, 1996.

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5

Ernesto, Balboni Paolo, ed. Educazione bilingue. Perugia, Italia: Guerra, 1996.

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6

Piazza, Giovanni. Educazione dell'orecchio. Milano: Ricordi, 1987.

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7

Educazione siberiana. Torino: Einaudi, 2014.

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8

Educazione all'architettura. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2011.

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9

Iadarola, M. Educazione civica. Torino: S. Lattes & C, 1986.

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10

Il rischio educativo. Milano: Rizzoli, 2005.

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Book chapters on the topic "Educazone"

1

Bellack, Alan S., Melanie E. Bennett, and Jean S. Gearon. "Educazione e intervento mirato al miglioramento delle abilità di coping." In La terapia cognitivo-comportamentale dell’abuso di sostanze in comorbilità con disturbi mentali gravi, 173–228. Milano: Springer Milan, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1621-7_9.

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2

Fantechi, A., and P. Lippi. "Educazione continua in medicina e formazione a distanza: aspetti normativi." In E-learning in sanità, 155–62. Milano: Springer Milan, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1824-2_18.

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3

Lippi, P. "Educazione continua in medicina e formazione a distanza: esperienze nazionali." In E-learning in sanità, 163–77. Milano: Springer Milan, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1824-2_19.

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4

"Educazione." In Manuale di accreditamento delle strutture diabetologiche, 31–35. Milano: Springer Milan, 2007. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0750-5_6.

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5

Spaliviero, Camilla. "3 • Educazione letteraria ed educazione linguistica." In Educazione letteraria e didattica della letteratura. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-464-6/005.

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6

Spaliviero, Camilla. "4 • Educazione letteraria, educazione interculturale e comunicazione interculturale." In Educazione letteraria e didattica della letteratura. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-464-6/006.

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Abstract:
4.1 I concetti di educazione interculturale e comunicazione interculturale. – 4.2 Le finalità dell’educazione interculturale e della comunicazione interculturale. – 4.3 Le intersezioni tra educazione letteraria, educazione interculturale e comunicazione interculturale. – 4.4 Un approccio interculturale per l’educazione letteraria.
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Balboni, Paolo E. "15 • Educazione linguistica ed educazione letteraria: Intersezioni." In Thesaurus di Linguistica Educativa: guida, testi, video. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-607-7/015.

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Abstract:
Tutti i linguaggi possono svolgere sia una funzione pragmatica, quotidiana, sia una funzione estetica, finalizzata al ‘piacere del testo’, per dirla con Roland Barthes. È di questa sezione, la comprensione e il piacere del testo, che ci occupiamo in questa riflessione, perché questa è l’area dell’educazione linguistica che si sovrappone all’educazione linguistica, che ha scopi suoi propri.
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8

Maraini, Dacia. "Prefazione." In Educazione sessista, 7–9. Rosenberg & Sellier, 2017. http://dx.doi.org/10.4000/books.res.4676.

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9

Biemmi, Irene. "Introduzione." In Educazione sessista, 11–15. Rosenberg & Sellier, 2017. http://dx.doi.org/10.4000/books.res.4686.

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10

Biemmi, Irene. "Il sessismo nella lingua e nei libri di testo: Una rassegna della letteratura pubblicata in italia." In Educazione sessista, 19–60. Rosenberg & Sellier, 2017. http://dx.doi.org/10.4000/books.res.4696.

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Conference papers on the topic "Educazone"

1

Lariccia, Stefano, Robert M. Karn, and Marco Stefanoni. "Green’ntropy: semantic web / pragmatic web e Officine per la Sostenibilità della Ricerca come motore per riattivare la riqualificazione energetica degli edifici pubblici." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7914.

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Abstract:
In questo “position paper” si rappresentano obbiettivi modelli e metodi per contribuire ad avviare una campagna attiva di ricerca e sensibilizzazione sociale basata sull’interazione attraverso reti sociali e reti di automi basata nel Parco della Ricerca Enea Casaccia. Viene fornita un’anticipazione di quello che vuole essere il progetto “Sistemi Aperti Sapienza”; viene poi fornita una descrizione delle motivazioni di partenza e della riflessione che ha generato questa idea progettuale. Poi vengono considerate le ragioni per la convergenza di partner, identificati nei principali organismi della ricerca nel nostro territorio, in una organizzazione regionale guidata e ospitata da ENEA per raggiungere più rapidamente gli obiettivi dichiarati. La proposta prevede l’ implementazione presso ENEA, di un “FabLab”, un laboratorio finalizzato alla realizzazione di prototipi virtuali / reali, ovvero progettati attraverso software di modellazione 3d e stampabili attraverso stampanti 3d dall’utilizzatore finale. Ciò avverrebbe sulla scorta di quanto sta rapidamente diffondendosi in Italia e nel mondo sull’esempio del Center for Bits and Atoms (CBA) - MIT di Boston fondato da Neil Gershenfeld. Il FabLab Casaccia dovrebbe essere realizzato come una delle previste Officine della Sostenibilità specializzata nella produzione di soluzioni per la riqualificazione energetica degli edifici, per l’ applicazione delle energie sostenibili, per la diffusione virale di educazione e consapevolezza energetica e ambientale. Questo progetto, è pensato come un contributo di Sapienza nell’ambito della partnership al progetto di riqualificazione del Parco ENEA finalizzato ad operare per l’applicazione, prevista entro il 2015, delle misure di riqualificazione degli edifici nel settore della Pubblica Amministrazione.
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