Academic literature on the topic 'Editoria letteraria'
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Journal articles on the topic "Editoria letteraria"
Božič, Dana. "Massimo Bontempelli (1878-1960) lettore di Stendhal e il pubblico della società di massa alle soglie della Terza epoca." Acta Neophilologica 54, no. 1-2 (December 7, 2021): 179–96. http://dx.doi.org/10.4312/an.54.1-2.179-196.
Full textMordeglia, Caterina. "La rappresentazione del corpo animale nei manoscritti di favole esopiche latine." Reinardus / Yearbook of the International Reynard Society 25 (December 31, 2013): 120–40. http://dx.doi.org/10.1075/rein.25.08mor.
Full textRosso, Marta. "La costellazione del ‘new Italian weird’ tra letteratura estrema e ipermodernità." ENTHYMEMA, no. 28 (January 1, 2022): 204–30. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/14409.
Full textCattoni, Silvia. "La letteratura italiana tradotta in Argentina." Revista de Italianística, no. 34 (November 7, 2017): 90. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i34p90-102.
Full textRemorini, Paolo. "Il racconto innominato. Analisi del paratesto di Centuria. Cento piccoli romanzi fiume di Giorgio Manganelli." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 56, no. 1 (February 24, 2022): 76–86. http://dx.doi.org/10.1177/00145858221079216.
Full textBožič, Dana. "Massimo Bontempelli giornalista e ammiratore dei Quattrocentisti: per un rinnovamento letterario della Terza epoca." e-Scripta Romanica 9 (December 20, 2021): 135–47. http://dx.doi.org/10.18778/2392-0718.09.11.
Full textTognarelli, Chiara. "Sopravvivenze eroi(comi)che: l'edizione Vigo dei "Paralipomeni della Batracomiomachia" di Leopardi." AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica 3, no. 2 (December 31, 2022): 237–65. http://dx.doi.org/10.54103/2724-3346/19521.
Full textCaso, Roberto, and Giovanni Pascuzzi. "Valutazione dei prodotti scientifici nell'area giuridica e ruolo delle tecnologie digitali." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 49 (May 2012): 25–38. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-049003.
Full textGimeno Puyol, María Dolores. "“Il poco numero de’ libri Spagnuoli”: La defensa de España en las "Efemeridi letterarie di Roma" en el último tercio del siglo XVIII." Cuadernos de Historia Moderna 44, no. 1 (May 10, 2019): 181–204. http://dx.doi.org/10.5209/chmo.63920.
Full textSteinsiek, Angela. "Das epistolarische Werk von Ferdinand Gregorovius. Eine Bestandsaufnahme." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (December 20, 2017): 290–315. http://dx.doi.org/10.1515/qfiab-2017-0014.
Full textDissertations / Theses on the topic "Editoria letteraria"
Liberi, Noemi. "John Ronald Reuel Tolkien fra critica e traduzione: Il caso della history of Middle-Earth." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7814/.
Full textMinesso, Barbara <1978>. "Eduardo Zamacois: attività editoriale e opera letteraria." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1309/1/Minesso_Barbara_tesi.pdf.
Full textMinesso, Barbara <1978>. "Eduardo Zamacois: attività editoriale e opera letteraria." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1309/.
Full textBrian, Giulia. "Il segreto svelato. Antonio Fogazzaro, i suoi lettori e la società letteraria attraverso la corrispondenza." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424211.
Full textQuesta tesi, sulla scia delle nuove acquisizioni documentarie e metodologiche emerse durante il convegno Fogazzaro nel mondo (Vicenza, 2011) e la giornata di studi Antonio Fogazzaro e Padova (Padova, 2012), propone un’immagine dello scrittore non nota, chiarendo zone poco o per nulla frequentate dalla critica sia sulla figura “pubblica” del letterato vicentino nei suoi rapporti con la società letteraria e l’industria editoriale, sia sul piano più strettamente “privato”. La tesi è strutturata in una prima sezione composta di tre saggi e in una seconda che raccoglie una mole cospicua di documenti inediti. In particolare sono ricostruiti nella loro interezza i carteggi di Fogazzaro con la figlia Gina e con l’editore Ettore Baldini. La maggior parte dei documenti proviene dalla Biblioteca Bertoliana di Vicenza. Il capitolo introduttivo presenta la concezione fogazzariana di pubblico e lo spazio occupato da quest’ultimo nell’officina letteraria dello scrittore vicentino, quindi traccia un profilo dei lettori di Fogazzaro e ricostruisce la formula del successo dei romanzi a partire dalle reazioni dei lettori stessi. Ciascuna opera si irradiava attraverso tre cerchie concentriche di lettori: il pubblico più stretto, composto da familiari e amici che avevano il privilegio di seguire da vicino la tessitura delle trame attraverso il racconto orale e le anticipazioni per via epistolare, la cerchia composta da critici letterari e scrittori che accedevano alle bozze dei romanzi, e il vasto pubblico. Nel secondo capitolo viene approfondito il rapporto con Gina, fedelissima lettrice delle opere del padre, rappresentante del pubblico familiare: la corrispondenza tra i due ha il pregio di dare accesso alla dimensione privata dello scrittore e attraverso di essa a quella più intimamente artistica. Nello specifico viene preso in esame il ruolo di Gina come lettrice del padre, il rapporto tra letteratura e realtà storico-biografica, la biblioteca condivisa, la società culturale con cui lo scrittore interagiva, la fucina all’interno della quale furono elaborati i romanzi, la concezione della scrittura letteraria. Inoltre è stata posta particolare attenzione alla rete sociale che le lettere portano in evidenza, dal momento che il pubblico si relazionava non solo con lo scrittore, ma anche con il filantropo, il maître à penser, il politico. Infine nel terzo capitolo, dilatando lo sguardo dal pubblico familiare alla società letteraria, attraverso lo studio delle comunicazioni epistolari tra Fogazzaro e Baldini viene approfondito il rapporto tra lo scrittore e i suoi editori per entrare nel cuore dell’officina artistica, per ripercorrere il processo che conduce dall’ideazione di un’opera alla contrattazione con l’editore, la storia dell’oggetto-libro e la ricezione. Lo scambio epistolare ha apportato contribuiti inaspettati all’indagine sulla gestazione e il lancio editoriale dei romanzi, in particolare del Santo e di Leila, e ha permesso alcune riflessioni sull’orizzonte di attesa che orienta la produzione fogazzariana.
Lazzarin, Francesca. "Il libro e il caos. La casa editrice "Vsemirnaja Literatura" (1918-1924) tra le luci e le ombre di Pietrogrado." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3422992.
Full textIl mio lavoro di tesi costituisce uno studio monografico sulla casa editrice Vsemirnaja Literatura (La letteratura mondiale), attiva a Pietrogrado tra il 1918 e il 1924. La storia di questo ente, istituito all’indomani della Rivoluzione d’Ottobre su idea di Maksim Gor’kij con lo scopo di fornire al lettore sovietico nuove edizioni commentate dei classici della letteratura mondiale, costituisce un interessante spaccato attraverso cui scrutare gli anni di transizione che seguirono la presa di potere dei bolscevichi e precedettero la morte di Lenin, passando per la guerra civile, la “prima ondata migratoria” degli intellettuali non allineati, la NEP e il progressivo consolidamento dello Stato sovietico attorno alle sue neonate istituzioni accentratrici. Su Vsemirnaja Literatura è stato scritto molto, ma i contributi a questo proposito sono sparsi e difficilmente rintracciabili; inoltre, gli studi pubblicati in epoca sovietica risentono ovviamente di un’impostazione ideologica che rende ben difficile una ricostruzione storica condotta con la necessaria oggettività, che tenga conto delle tante, sfaccettate “microstorie” intrecciate all’interno di questa leggendaria editrice. Nel racconto sulla nascita e le attività di Vsemirnaja Literatura, per usare la nota terminologia degli studiosi formalisti (che per primi, proprio negli anni ’20, iniziarono a studiare i fenomeni che fanno da sfondo allo sviluppo del processo letterario e alla creazione della letteratura vera e propria), si intrecciano più “serie”: serie letteraria, ma anche politica, sociale, economica. La prima parte di questo lavoro è una ricostruzione della storia di Vsemirnaja Literatura nel contesto dei primi passi dell’editoria sovietica: viene indagato come l’editrice gor’kiana soddisfacesse le istanze primarie della politica culturale bolscevica (edizione dei classici con tirature “di massa” per garantire la buona riuscita del processo di alfabetizzazione) e rispondesse anche ai principi estetici dello stesso Gor’kij, promotore, all’epoca, di una sorta di “umanesimo rivoluzionario” che coinvolgesse l’intero pianeta all’insegna di un recupero della Weltliteratur goethiana in chiave socialista e internazionalista; viene studiata la composizione dei cataloghi, che ben riflettevano i piani utopici di Gor’kij, in rapporto alle effettive opere stampate; si pone l’accento sul livello eccellente dei collaboratori, appartenenti all’élite letteraria e accademica pietroburghese (da Aleksandr Blok a Nikolaj Gumilev, da Michail Lozinskij a Kornej Čukovskij, per arrivare agli orientalisti Sergej Ol’denburg, Ignatij Kračkovskij, Vasilij Alekseev – proprio a Vsemirnaja Literatura, peraltro, gli studi russi di orientalistica trovarono una sede dove essere condotti in maniera sistematica). Vengono poi ripercorse le vicende che portarono Vsemirnaja Literatura, all’inizio indipendente benché sovvenzionata dal governo, ad essere annessa all’editore di Stato, il Gosizdat. Nella seconda parte viene studiato un aspetto di Vsemirnaja Literatura che esula dalla semplice stampa di libri e avvicina la casa editrice a un vero e proprio circolo culturale. Di fatto, tramite gli stipendi erogati da Vsemirnaja Literatura due generazioni di letterati ebbero modo di sopravvivere, continuando a svolgere il proprio mestiere, nonostante le disastrose condizioni economiche in cui versava Pietrogrado durante la guerra civile e l’atteggiamento ostile delle autorità bolsceviche nei loro confronti. Vsemirnaja Literatura si configurò ben presto come un luogo di ritrovo dove venivano organizzate serate letterarie, conferenze, incontri conviviali, e dove in qualche modo sopravviveva lo spirito vivace dei caffè e dei cabaret della Pietroburgo modernista. Testimonianze di questa vivacità sono costituite sia dagli “studi” destinati ai potenziali collaboratori, dove venivano tenuti seminari di traduzione e storia della letteratura, sia dall’ampio corpus di letteratura “domestica” dai toni satirici, intrisa di umorismo nero, redatta dagli stessi collaboratori, che circolava in forma manoscritta durante le riunioni del comitato di redazione e le feste. Vengono inoltre analizzate in dettaglio le riviste che uscirono presso Vsemirnaja Literatura tra il 1922 e il 1924, Vostok e Sovremennyj Zapad, dedicate rispettivamente allo studio “scientifico” della letteratura e dell’arte d’Oriente e alle ultime novità della letteratura europea del primo dopoguerra, in un’ottica cosmopolita e internazionalista. Nella terza parte, infine, vengono passati in rassegna i tentativi di teorizzazione del difficile processo di traduzione letteraria operati all’interno di Vsemirnaja Literatura, in opposizione all’approccio quanto mai libero alla traduzione tipico dell’Ottocento: a Vsemirnaja Literatura s’intendevano infatti proporre traduzioni programmaticamente nuove, supportate da una solida base teorica. Gli autori delle pagine teoriche riservate ai potenziali collaboratori di Vsemirnaja Literatura, Kornej Čukovskij e Nikolaj Gumilev, cercarono di elaborare delle norme che rendessero giustizia all’idea di una fedeltà incondizionata al testo originale, la cui riproduzione richiedeva una perfetta padronanza della lingua di partenza, ma anche di quella d’arrivo, e conoscenze quanto mai sviluppate di stilistica e storia della letteratura. Secondo Gumilev, un traduttore avrebbe dovuto essere, a un tempo, anche scrittore e critico. Questo sistema di valori rimase valido anche in seguito, quando l’Unione Sovietica conobbe una notevole fioritura della cosiddetta “letteratura di traduzione” (nonostante i paletti imposti, anche in ambito traduttivo, dalle autorità censorie). Anche gli esperimenti di traduzione collettiva ideati da Gumilev e Michail Lozinskij a Vsemirnaja Literatura ebbero un notevole seguito negli istituti pedagogici sovietici. Nel corso di tutto il lavoro si è voluto mettere in rilievo il carattere ibrido di un’istituzione che esistette in un periodo anch’esso spurio, in cui il vecchio e il nuovo coesistevano e i confini tra l’uno e l’altro non erano ancora netti. Effettivamente, in un centro come Vsemirnaja Literatura riconosciamo una serie di istanze che erano state tipiche della vita letteraria della Pietroburgo modernista pre-rivoluzionaria e, allo stesso tempo, il germe di molti elementi che segneranno il “campo culturale” sovietico (dall’elaborazione centralistica di piani colossali con funzioni soprattutto divulgative agli esperimenti di traduzione e creazione letteraria collettiva). La stesura della tesi è stata condotta sulla base di numerosi materiali d’epoca (soprattutto giornali e riviste, ma anche diari e altre pagine memorialistiche) e d’archivio (documenti amministrativi relativi alla gestione del lavoro presso l’editrice, programmi didattici dello “Studio” ad essa affiliato, traduzioni rimaste allo stato di bozza), rinvenuti a Mosca e a San Pietroburgo. Parte di questi materiali vanno a costituire la serie di appendici in coda al lavoro, relative a ciascuna delle tre parti: la lista completa dei volumi usciti con il marchio di Vsemirnaja Literatura, ricostruita con l’ausilio dei cataloghi della Biblioteche Statale di Mosca e Nazionale di San Pietroburgo; un breve profilo biografico dei collaboratori, che permette di sottolinearne ulteriormente l’eterogeneità per quanto riguarda l’età, la formazione e le posizioni estetiche e ideologiche; gli indici completi di Sovremennyj Zapad e di Vostok; una relazione tenuta, ai seminari del laboratorio per traduttori, da un giovanissimo Lev Lunc; degli esempi inediti della letteratura satirica che circolava in forma manoscritta tra i collaboratori dell’editrice; un piccolo corpus di traduzioni inedite di poesia francese, tedesca e inglese firmate da Nikolaj Gumilev, da David Vygodskij e dagli allievi dello “Studio”. Nel suo complesso, questa monografia vuole inscriversi nel solco dei numerosi studi di carattere storico-culturale sui kul’turnye instituty (case editrici, riviste, unioni di letterati, critica letteraria) dell’Unione Sovietica. Avviati in ambito anglosassone ancora negli anni ’70, negli ultimi tempi lavori di questo genere hanno conosciuto una notevole fioritura anche in Russia, fornendo spunti quanto mai stimolanti per la disamina ragionata di un’epoca rimasta troppo a lungo in ostaggio di travisamenti ideologici
SEVERINI, SARA. "Poligrafia pittoresca. La scrittura eccentrica di Marie Gamél Holten tra l´Italia e la Danimarca del primo Novecento." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1009536.
Full textThe doctoral thesis "Picturesque polygraphy. The eccentric writing of Marie Gamél Holten between Italy and Denmark in the early twentieth century" represents an archival-documentary and historical-literary survey of a minor figure in the Danish literary panorama, the polygrapher and Italianist Marie Gamél Holten (1855-1943). Italian-themed journalistic collaborations author, appearing in Danish newspapers and magazines since the 1910s, Marie Gamél Holten is the Danish translator of Grazia Deledda, of Giovanni Pascoli's work, as well as of Giuseppe Cesare Abba's "Noterelle!; in 1913 in Copenhagen, she published a travel book of Sardinia, "The Unknown Island, as the result of two historical journeys made on the Island. A regular traveler in Italy and a frequent visitor, albeit marginally, to the main cultural institutions of the time, such as the National Central Library of Florence, the GP Vieusseux Scientific Literary Cabinet in Florence, the Vittorio Emanuele Library in Rome (future Central National Library in Rome ), the Scandinavian Circle in Rome, Marie Gamél Holten moves from the center to the Italian suburbs and vice versa, gravitating around the main networks without becoming an integral part of them, and placing the city alongside smaller places of Italian geography and history, whose stories she returns in many ways and forms; as a librarian, in Copenhagen, she actively promotes the Italian culture by participating and organizing the library of the Copenhagen Committee of the Dante Alighieri Society, to which she remains linked until at least 1938. Her creative production, in particular the journalistic one, includes a variety of concise literary forms, from news article to creative writing, from historical-literary essay to travel letters: together with the translations that serve as training for a proper literary activity, and for the travel book, it is configured as a "picturesque polygraphy", both in the sense of the eighteenth-century erudition and in its ability to give back to the Danish reader small stories about minor Italy, fragments of a "parceled" trip to Italy, that becomes innovative with respect to the practices of the Grand Tour, under the pressure of modern tourism. This dissertation consists of three chapters, each addressed to a specific goal. After a more personal preface, and a methodological introduction, chapter I presents the reconstruction of the historical figure of the author, semi-unknown at the beginning of the research, the result of a detailed work of archival investigation and the recovery of material traces, where possible. This "literary archeology" operation allowed a first interpretation as well as a systematization of the aforementioned materials. Chapter II aims to frame Holten's creative production within the wider network between Denmark and Italy’s cultural relationships in the early twentieth century, a field in which systematic studies are currently lacking. Therefore, the Danish Italianist, becomes an 'opportunity' for a more in-depth study of this complex cultural network, which was configured as an authentic "civilization of courtesy” at the beginning of the First World War. Alongside her, in this section emerges the central figure of Johannes Jørgensen, next to a myriad of silhouettes of publishers and minor characters who nevertheless play a crucial role in the transmission of Italian culture in Denmark, both during the Giolittian age and in the fascist era. Chapter III, through a philological analysis of the Holtenian production, aims to restore to Holten's creative production a poetic dignity, as well as to its author, recognizing in the pictorial polygraphy an original contribution to the history of culture between Denmark and Italy in the early twentieth century, and also to the Danish travel literature on Italy: "The Unknown Island" is investigated both from a stylistic point of view and in its relations with cultural history and ideas, as well as the rising practice of tourism, which changes the very nature of odeporic writing . After a few brief conclusions, the thesis ends with Bibliography, Index of Names, Index of Places, and two appendices, respectively ASE (Exemplary Writings Appendix) and AMO (Original Materials Appendix): the first one presents, in the Italian translation of the candidate, some writings considered exemplary with respect to the contemporary Danish literary tradition; the second one shows, in addition to the archival documents (realia) found during the early stages of the research, the entire Holtenian creative production in the original scans and in the Italian translation of the candidate: this is not a literary but cultural translation, and translation should be intended to guarantee to the no-danish speaker a general understanding of the Holtenian polygraphy.
CORRIAS, FRANCESCA. "Mario Puccini letterato-editore. Prospettive d’archivio e mediazione letteraria tra Italia e Spagna." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2016. http://hdl.handle.net/11584/266875.
Full textPareschi, Luca <1981>. "La produzione editoriale in Italia: il processo di intermediazione nel campo letterario." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3694/1/pareschi_luca_tesi.pdf.
Full textPareschi, Luca <1981>. "La produzione editoriale in Italia: il processo di intermediazione nel campo letterario." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3694/.
Full textRomano, Milena Elisa Daniela. "La popolarizzazione di lingua e cultura nell'Italia del Novecento. Il rotocalco dagli anni Cinquanta a oggi, tra editoria cartacea ed editoria multimediale." Doctoral thesis, Università di Catania, 2013. http://hdl.handle.net/10761/1421.
Full textBooks on the topic "Editoria letteraria"
Alle origini della "Fiera letteraria", (1925-1926): Un progetto editoriale tra cultura e politica. Firenze: Società Editrice Fiorentina, 2009.
Find full textDoni, Manuela, ed. Strumenti e strategie della comunicazione scritta in Europa fra Medioevo ed Età Moderna. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-612-5.
Full textCadioli, Alberto. Letterati editori: [l'industria culturale come progetto]. Milano: Net, 2003.
Find full textLibri necessari: Le edizioni letterarie Feltrinelli, 1955-1965. Milano: UNICOPLI, 2010.
Find full textBea, Marin, ed. La Comunicazione editoriale: Uffici stampa e supplementi letterari a confronto. Milano: Strumenti editoriali, 1992.
Find full textLe diverse pagine: Il testo letterario tra scrittore, editore, lettore. Milano: Il saggiatore, 2012.
Find full textLo spazio mediale: Generi narrativi tra creatività letteraria e progettazione editoriale : il caso Verga. Firenze: Franco Cesati editore, 2018.
Find full textAmerican Association for Italian Studies. Annual Convention. Letteratura e archivi editoriali: Nuovi spunti d'autore : le carte d'archivio strumento di critica letteraria. Ariccia (RM): Aracne editrice int.le S.r.l., 2014.
Find full textForlesi, Simone. Tra Londra e Firenze: Letterati, diplomatici ed editori nel primo Settecento italiano. Pisa: Edizioni della Normale, 2021.
Find full textBook chapters on the topic "Editoria letteraria"
Traverso, Marta. "8. Il ruolo dei social network letterari per gli editori." In La lettura digitale e il web, 81–92. Ledizioni, 2011. http://dx.doi.org/10.4000/books.ledizioni.1040.
Full text"Introduzione all’Incontro. Appunti sulle consuetudini editoriali nei testi letterari classici." In κηληθμῷ δ᾽ ἔσχοντο Scritti editi e inediti, 141–50. De Gruyter, 2020. http://dx.doi.org/10.1515/9783110648140-007.
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