Academic literature on the topic 'Economia culturale'

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Journal articles on the topic "Economia culturale"

1

Čok, Lucija. "Lingue e culture nel dibattito sulle identità europee." Linguistica 50, no. 1 (December 29, 2010): 137–42. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.50.1.137-142.

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Abstract:
Nelle politiche linguistiche e culturali delle strategie comunitarie, il discorso sulle identità del singolo (identità nazionale, culturale, linguistica, regionale...) presenta un potenziale punto d'intesa. Nel complesso delle attività che le politiche comunitarie propongono, risulta che una speciale attenzione è riservata alla tutela di alcune di esse (per esempio quella nazionale e linguistica). Si attivano quindi, simultaneamente, mezzi e conoscenze per instaurare la condivisione di un'unica cittadinanza e di una comune economia per creare una crescita culturale in un'entità organica. L'Europa è caratterizzata da culture e tradizioni simili e da una storia che accomuna tutte le nazioni che ne fanno parte. Il passato delle nazioni è contrassegnato dalla ricchezza dei valori paneuropei: valori politici, sociali, culturali, umani. La memoria, soprattutto la memoria storica, è fatta di un materiale essenziale atto a costruire e composto di elementi specifici insostituibili. Vi si trovano valori da salvaguardare e da distribuire. Uno dei vantaggi del continente Europa è il fatto di avere un passato, anche se, a tratti, conflittuale a causa delle specificità delle singole nazioni. La componente regionale e quella locale costituiscono un prezioso scrigno culturale paneuropeo le cui ricchezze emergono nel dialogo interculturale. Ci sono luoghi e tempi per cercare la creatività artistica, la curiosità scientifica, la forza intellettuale del singolo e dei gruppi che potranno far emergere nuove idee, proposte, progetti e strategie per arrivare al bene comune. La scuola è uno dei luoghi intesi come laboratori culturali. Il processo d'innovazione in atto all'interno del sistema scolastico supporta senz'altro la scuola nell'adempimento della sua funzione di operatore educativo comunitario e, allo stesso tempo, di tutore dei beni culturali e delle identità regionali.
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2

Ferrarese, Maria Rosaria. "Francesco Galgano e il suo inesauribile viaggio tra diritto ed economia." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 3 (December 2012): 137–50. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-003008.

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Abstract:
Una parte rilevante del programma scientifico realizzato da Francesco Galgano puň essere descritta come un lungo viaggio nel rapporto tra diritto e mondo economico. Nonostante il profilo di professore di diritto privato e commerciale, egli ha sempre coltivato uno sguardo storico e sociologico sul diritto, che gli ha permesso di cogliere non solo il cambiamento delle tecniche e degli istituti giuridici, ma anche le ricadute in ambito sociale ed economico. Attraverso i suoi molti lavori sul tema, dagli anni settanta del secolo scorso, fino ai recenti anni di globalizzazione, si possono cogliere i profondi cambiamenti non solo nel mondo dell'impresa e delle relazioni giuridiche, ma anche nel clima culturale e negli attori e protagonisti dello scenario giuridico.
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3

Schubert, Werner. "Alessandro Somma, I giuristi e l'Asse culturale Roma-Berlino. Economia e politica nel diritto fascista e nazionalsocialista." Zeitschrift der Savigny-Stiftung für Rechtsgeschichte: Germanistische Abteilung 123, no. 1 (August 1, 2006): 782–84. http://dx.doi.org/10.7767/zrgga.2006.123.1.782.

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4

Tonizzi, M. Elisabetta. "Book Review: Le città e il mare. Economia, politico portuale, identità culturale dei centri costieri del Mezzogiorno moderno." International Journal of Maritime History 17, no. 1 (June 2005): 318–19. http://dx.doi.org/10.1177/084387140501700128.

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5

Rubans’ka, Yuliya, and Gianfranco Franz. "Geografia del potere e grandi progetti urbani in una cittŕ dell'ucraina." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 104 (October 2012): 123–39. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104008.

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Abstract:
L'evoluzione delle politiche di sviluppo urbano nel contesto europeo degli ultimi decenni č stata caratterizzata da modifiche strutturali nelle relazioni di potere: dal governo della cittŕ, incentrato sulla pianificazione urbanistica e il piano regolatore si č passati a forme piů o meno articolate e solo in parte pluraliste di governance urbana, grazie alle quali importanti gruppi immobiliari, immobiliaristi improvvisati e free-riders, importanti gruppi industriali alleati con le grandi centrali del credito e della finanza, hanno trovato maggiori consensi politico-culturali e minori difficoltŕ procedurali nel dirigere, imporre e realizzare grandi progetti di trasformazione urbana. La progressiva crescita del mercato immobiliare, sostenuto e drogato dal mercato finanziario, ha facilitato la proposizione e la realizzazione di GPU, almeno fino al 2007/2008, anno del crack finanziario occidentale, dal quale sono rimasti parzialmente immuni Paesi emergenti le cui economie non erano state ancora tanto profondamente modificate dal sistema finanziario di Stati Uniti ed Europa occidentale. Con differenze di scala e di magnitudo una folta schiera di cittŕ europee e nordamericane si sono impegnate nella realizzazione di GPU, seguite in questo processo dalle principali cittŕ di Paesi emergenti o di potenze in via di consolidamento (Pechino, Shangai, San Paolo, Cittŕ del Messico ecc.). Anche cittŕ piccole e medie si sono impegnate nella sfida di innovare e trasformare i propri tessuti, la propria economia e il proprio rango urbano, investendo in progetti affidati molto spesso alle cosiddette "archistar" internazionali o a societŕ di progettazione parti- colarmente avanzate sui temi della costruzione ecologica e del risparmio energetico. Il presente saggio propone un caso studio particolarmente interessante, caratterizzato da dinamiche precipue e non riscontrabili in molti altri contesti: le recenti trasformazioni urbane nella cittŕ di Dnipropetrovsk (Nipropetrovsk), capoluogo dell'omonima regione, una delle cittŕ principali dell'Ucraina dal punto di vista economico, politico e culturale.
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6

CORSI, PIETRO. "THE HERITAGE OF DUGALD STEWART: OXFORD PHILOSOPHY AND THE METHOD OF POLITICAL ECONOMY." Nuncius 2, no. 2 (1987): 89–144. http://dx.doi.org/10.1163/182539187x00042.

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Abstract:
Abstracttitle RIASSUNTO /title L'articolo esamina il dibattito sulla metodologia dell'economia politica che anim i circoli intellettuali anglicani degli inizi del diciannovesimo secolo. Ad Oxford, l'approccio all'economia politica era fortemente condizionato dalla riflessione critica sulle proposte epistemologiche avanzate da Dugald Stewart nel suo Elements of the Philosophy of the Human Mind. I pensatori dell'Oriel College che presero parte al dibattito erano preoccupati dal processo di rapida trasformazione della societ inglese, e dall'emergere di fonti di autorit culturale indipendenti dalla, se non apertamente contrarie alla Chiesa Anglicana ed alle Universit. La discussione della metodologia dell'economia politica investiva dunque diversi aspetti della vita sociale ed intellettuale del tempo. Il dibattito oxoniense ruotava intorno al parallelismo che molti credevano di notare tra il metodo della meccanica razionale e quello dell'economia politica. Pur avallando le pretese di scientificit avanzate dagli economisti classici, i docenti di Oxford negavano che i risultati ottenuti in economia politica fossero immediatamente applicabili alla realt sociale: al pari dei cultori della meccanica razionale, l'economista doveva tenere presenti le frizioni generate dalle esistenti strutture politiche e sociali. A Cambridge, William Whewell e Richard Jones valutavano con preoccupazione la difesa dell'economia politica elaborata dai colleghi di Oxford. A loro avviso, gli studiosi dell'Oriel College concedevano troppo all'economia politica ricardiana. Alla fine degli anni venti del diciannovesimo secolo, gli intellettuali cantabrigensi sottoposero a critica severa il preteso parallelismo tra meccanica razionale ed economia politica che i seguaci di Ricardo e i ?CTRLerr type="1" mess="Doute Cars isoles avec recollage" ?docenti di Oxford ponevano al centro delle loro riflessioni. L'economia politica, si diceva a Cambridge, era una disciplina troppo giovane per poter assumere procedure assiomatico-deduttive. Laboriose ricerche erano ancora da intraprendere, prima che si potesse procedere alla costruzione di un sistema di economia teorica. Il presente saggio sottolinea la centralit di Dugald Stewart nel dibattito sulla metodologia dell'economia politica dei primi decenni del diciannovesimo secolo. Si sostiene inoltre che la lettura critica delle tesi epistemologiche avanzate dallo Stewart rappresent un momento cruciale nella elaborazione della metodologia dell'economia politica proposta da John Stuart Mill. I risultati di questo studio impongono una revisione delle interpretazioni classiche dei dibattiti filosofici e culturali in genere del primo Ottocento inglese.
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7

Bufalino, Giambattista. "Anthropos e Techne: la "battaglia dell'intelligenza" e la prospettiva del pharmakon nella pedagogia di Bernard Stiegler." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2020): 426–41. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9490.

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Abstract:
Il presente contributo intende avviare un'indagine critica ed ermeneutica del pensiero di Bernard Stiegler, direttore dell'Institut de recherche et d'innovation du centre Pompidou e fondatore dell'associazione Ars Industrialis, uno tra i pensatori e filosofi francesi contemporanei più sensibili ai disagi della civiltà "iperindustriale" e ai fenomeni di omogeneizzazione culturale prodotti dalla globalizzazione e dalla economia digitale. Le considerazioni qui avanzate saranno mirate ad intercettare, nell'estesa produzione reticolare dell'autore, alcuni principali nodi problematici e categorie sensibili che, da un punto di vista del tutto originale, propongono condizioni di comprensione della contemporaneità e intendono tracciare un'elaborazione complessiva delle sue idee pedagogiche; una pedagogia che, nei suoi scritti, rimane sempre dietro l'angolo, all'ombra, e non giunge a definirsi più di tanto. Pertanto, l'approdo di tale indagine sarà quello di proporre un'alternativa formativa: fare leva, attraverso una "battaglia dell'intelligenza", sul potenziale sociale e cognitivo delle tecnologie digitali per rieducare l'uomo moderno, reincantare il mondo e impegnarsi nella costruzione attenzionale delle nuove generazioni.
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Zavatti, Francesco. "Appealing Locally for Transnational Humanitarian Aid." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 99, no. 1 (November 1, 2019): 313–39. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2019-0014.

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Abstract:
Riassunto Nel marzo 1847, Papa Pio IX emanò l’Enciclica „Praedecessores Nostros“, un appello rivolto ai prelati di tutto il mondo affinché organizzassero tre giorni di preghiere e di raccolta di offerte a favore dell’Irlanda colpita dalla carestia. Negli stati italiani, le parole del Papa furono comunicate ai fedeli dai vescovi, che emanarono appelli locali. L’invito era di seguire l’esempio del Papa, il cui contributo personale, risalente ai mesi precedenti, aveva avuto vasta eco sui quotidiani della penisola. Con l’ausilio di un corpus di venticinque appelli scritti dai vescovi sull’impulso dell’Enciclica, l’articolo analizza la riproduzione di un appello umanitario globale negli stati italiani. L’articolo contestualizza la distribuzione della „Praedecessores Nostros“ e degli appelli dei vescovi nella storia politica e culturale nei territori italiani e mappa l’impatto della censura su questa iniziativa caritatevole. In secondo luogo, un’analisi testuale mostra gli elementi narrativi, le risorse metadiscorsive, le parole chiave e i riferimenti biblici e patristici che costituivano la specifica economia morale attraverso la quale i vescovi invitavano a donare a livello locale.
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Patterson, Helen, and Martin Millett. "The Tiber Valley Project." Papers of the British School at Rome 66 (November 1998): 1–20. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200004207.

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Abstract:
IL PROGETTO ‘LA VALLE DEL TEVERE’Questo articolo tratta gli obiettivi e struttura del nuovo progetto di ricerca della British School at Rome, il progetto ‘la Valle del Tevere’ e presenta alcuni dei primi risultati, anche se preliminari. L'obiettivo principale di questo progetto è di studiare il mutevole paesaggio della valle dal 1000 a.C. al 1300 d.C., indagando sull'impatto di crescita, successo e declinio di Roma sul suo entroterra e sui conseguenti effetti della città e flume sull'insediamento, economia e identità culturale. Questa iniziativa raduna molti studiosi con interessi di ricerca in questo campo ed in effetti include una serie di progetti connessi, ciascuno con i suoi specifici obiettivi di ricerca, ma allo stesso tempo parte di un progetto più ampio. La storia dell'insediamento è studiata tramite un riesame dei dati rilevati dai progetti britannici, in particolare quelli della ‘South Etruria Survey’, diretta da John Ward-Perkins, oltre ai dati pubblicati di progetti italiani. Allo stesso tempo, nuove ricerche sul campo sono in programma con l'intento di riempire le lacune esistenti. Due nuovi progetti iniziarono nel 1997 concentrandosi sul tema dell'urbanismo. Le ricognizioni a Falerii Novi e a Forum Novum hanno esaminato l'organizzazione interna delle citta tramite sistematiche ricognizioni in superficie e indagini geofisiche. I primi risultati chiaramente dimostrano il potenziale di questo approccio. Queste tecniche verranno applicate ad una gamma di centri urbani nella media valle del Tevere. La comprensione dell'interazione della città e della valle implica il mettere insieme l'informazione esistente relativa l'insediamento, le reti di comunicazione, l'economia e l'ambiente, oltre all'integrazione dei nuovi dati. Un elemento chiave del progetto è l'uso di un sistema GIS per l'integrazione ed analisi dei diversi livelli di informazione.
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10

Montes Ledesma, María Camila, Carolina Muñoz Legarda, Cintia Balvin Fernández, and Ángela María Velásquez Velásquez. "Dinámicas socio culturales y alternativas económicas de mujeres en un contexto de economía minera extractivista." Investigación & Desarrollo 31, no. 01 (January 24, 2023): 88–117. http://dx.doi.org/10.14482/indes.31.01.154.827.

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Abstract:
Este artículo describe las dinámicas socio culturales presentes en el corregimiento Puerto Claver, municipio de El Bagre-Antioquia, a raíz del contexto económico minero. El enfoque fenomenológico permitió un acercamiento a las realidades sociales a partir de la cotidianidad de las personas, de sus experiencias vitales y relatos. Un resultado es que la práctica extractiva de oro, arraigada en el corregimiento como la principal alternativa económica, genera desarraigo frente a otras formas de sobrevivencia, como la cosecha y siembra de alimentos y plantas medicinales, la pesca y la apicultura. Al transformarse la relación con el medio ambiente, cambian también las relaciones sociales, las dinámicas socioculturales preexistentes y el tejido social y comunitario. En este contexto, las asociaciones de mujeres tienen un papel significativo en la resignificación y dinamización de procesos económicos alternativos a la práctica minera, que transformen las relaciones sociales y comunitarias.
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Dissertations / Theses on the topic "Economia culturale"

1

Ferrari, Giorgia <1990&gt. "Fondazioni Culturali: un rapporto complesso tra l'economico e il culturale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10397.

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Abstract:
La tesi ha il fine di guardare al mondo delle Fondazioni Culturali in modo analitico, ovvero attraverso un’analisi diretta di due casi pratici. Gli esempi scelti rappresentano importanti realtà legate al mondo culturale: da una parte infatti verrà analizzata Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, dall’altra Fondazione Palazzo Strozzi. Attraverso l’analisi di entrambe, si cercherà di cogliere differenze, aspetti in comune, punti di forza e di debolezza sia a livello di gestione che organizzativo, in modo così da comprendere quale ruolo attivo hanno per la diffusione culturale e su che forze è basato il loro sviluppo e successo.
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2

CROCIATA, ALESSANDRO. "Città culture led. Il settore culturale nello sviluppo urbano." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2009. http://hdl.handle.net/11566/242324.

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3

Materassi, Costanza <1990&gt. "Produzioni culture-based di Murano e Burano: l’engagement culturale delle imprese." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14595.

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Abstract:
Nell'ambito delle industrie culturali e creative, si è approfondito il discorso del vetro artistico di Murano come modello di imprese caratterizzate da business model culture-based. Esse sono state analizzate insieme alle imprese di merletto ad ago ancora presenti sull'Isola di Burano, si è instaurato così un confronto tra le situazioni presenti e passate. Obiettivo della ricerca è indagare il coinvolgimento culturale di imprese business model culture-based, lo sviluppo di partnership tra aziende e organizzazioni culturali, enti ed istituzioni del territorio veneziano. Analizzando l’evoluzione delle produzioni di Murano e di Burano dalle origini ad oggi, si osserva l’ecologia di un sistema basato sulla relazione tra aziende, comunità e territorio. Si rintracciano gli strumenti teorici per comprendere il rapporto che intercorre tra le produzioni culture-based e la cultura; alla luce di queste considerazioni si prendono in esame le manifestazioni internazionali legate al mondo del vetro d'arte e del merletto come esempi di engagement culturale. La ricerca si concentra, nella sua fase operativa, sulle forme locali di engagement culturale: si presentano i risultati dell'intervista portata avanti ad alcune imprese significative per il loro approccio alle azioni culturali.
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4

Ribisi, Serena <1987&gt. "L'organizzazione di eventi in un centro culturale: il caso di Farm Cultural Park in Sicilia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12570.

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Abstract:
L'elaborato verte sull'organizzazione dell'attività estiva nel centro culturale e turistico indipendente Farm Cultural Park, che ha sede nel paese di Favara, in Sicilia. In particolare, l’analisi si è concentrata sulle produzioni inaugurate a Giugno 2017 con l’evento “Compleanno di Farm Cultural Park”. L’articolazione del lavoro inizia con una panoramica iniziale sulla realtà dei centri culturali, in Italia e in Europa. Successivamente ci si concentra su delle nozioni teoriche in merito all’organizzazione degli eventi culturali, per poi passare alla loro applicazione in casi pratici. In particolare, viene discussa la progettazione delle attività: Mostra “Co-Dividuality”, Mostra “JIAS”, rassegna musicale “W.E.LIVE”, rassegna di danza contemporanea “Scenario Farm”. Infine, a seguito dei dati raccolti con la somministrazione di un questionario ai visitatori del centro culturale nel periodo di riferimento, si tracciano delle ipotesi sullo sviluppo possibile di nuove fasce di mercato e sulla conquista di nuovi target.
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5

Zambello, Aurora <1994&gt. "Cultura e salute: sinergie, principi e applicazioni nella prospettiva del welfare culturale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17210.

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Abstract:
L’elaborato di tesi muove da una domanda basilare: esiste un relazione reciproca tra il mondo della cultura e quello della salute? La prospettiva di indagine che mira a comprendere come si sia modificata la concezione e la percezione stessa dei due concetti, si inquadra, però, in una riflessione più ampia volta ad indagare come il crossover tra cultura, salute e benessere possa dar luogo ad effetti sistemici che siano utili allo sviluppo di nuove politiche (definite di welfare culturale) basate sulla generazione di valore immateriale. Parlare di welfare della cultura, infatti, significa inglobare in modo efficace i processi di creazione/disseminazione creativo-culturale in sistema di welfare, affinché possano diventare parte integrante delle strategie di cura e di prevenzione (ovvero dei servizi socio-sanitari e assistenziali) . In questo senso, la salute supera il concetto di malattia inteso secondo una chiave di lettura bio-medicale-scientista e guarda al tema della salutogenesi che racchiude prospettive legate alla salute, alla prevenzione, al benessere, alla qualità di vita, all’invecchiamento attivo, alla disabilità e all’integrazione sociale. Allo stesso modo il sistema delle arti, grazie ad un coinvolgimento attivo dell’audience e a una fruizione sociale e condivisa, diviene un’esperienza capacitante in quanto capace di “discontinuità”, ossia di “rompere” le categorie di senso statiche e pre-costituite per sviluppare nuovi modelli comportamentali attivatori di capabilities individuali e collettive. Dopo un breve excursus sulle evidenze cliniche positive del rapporto cultura-salute e una valutazione sulle ricadute del welfare culturale nelle politiche pubbliche di differenti Paesi (europei e non), la tesi si rivolge verso casi concreti, sperimentati nel territorio italiano, che possano evidenziare cosa si è fatto e come è stato fatto con il fine di fornire una sorta di "manualetto" che spieghi, agli addetti ai lavori, punti di forza ed eventuali criticità (gestionali e non). In questo ambito si parlerà di realtà virtuose che, grazie al successo delle iniziative e alla loro durata nel tempo, possono arrivare a sancire dei nuovi e reali modelli di pratiche e ridurre definitivamente il gap tra riflessione teorica e realizzazione di attività reali, non episodiche, e consustanziali a processi di cura o di miglioramento della propria percezione di benessere. In ultima analisi, si cercherà di trarre delle conclusioni che tengano conto delle questioni aperte quali la formazione di nuove figure professionali (a cavallo tra medicina, arti e humanities), la necessità di processi di valutazione costanti e utili a radicare le esperienze e le criticità economiche. Tra le domande conclusive emergono: finanziare interventi culturali attraverso le economie di costo generate da dinamiche di miglioramento del benessere invidiale e sociale può significare, in ultima istanza, un abbattimento dei costi in settori ad esso connessi come quello della salute? Le politiche di welfare culturale possono gettare le basi per nuove tipologie di impresa sociale? Come comunicare in modo coeso ed efficace le buone pratiche? Ad esse l’elaborato mira a fornire una risposta.
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6

Di, Tomassi Cecilia <1997&gt. "LA SPINTA GENTILE IN AMBITO ARTISTICO-CULTURALE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21227.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi ha l’obiettivo di analizzare il possibile utilizzo degli strumenti dell’Economia comportamentale in ambito culturale. Nello specifico, viene approfondita la Teoria dei Nudge che abbraccia tutti i campi dell’esistenza umana. Essa è, infatti, una nuova strategia utilizzata per modificare in meglio il comportamento delle persone alla luce della razionalità limitata che le contraddistingue e senza ledere la loro libertà. L’elaborato esplora le sue potenzialità nel settore artistico-culturale in ottica di Audience Development e di Fundraising. Inoltre, il concetto di Nudge viene collegato a quello di Gamification, visto come un modo specifico per creare "spinte" affinché gli individui migliorino la loro vita.
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7

DANESI, SANDRO. "IL TURISMO CULTURALE. APPROCCI, INVESTIMENTI E PROPOSTE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/3677.

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Abstract:
La Tesi indaga sulle attività finalizzate a valorizzare i beni culturali materiali e immateriali che costituiscono una risorsa del nostro paese, formalmente molto tutelata, ma ancora poco valorizzata. L’obiettivo è quello di delineare politiche e progetti territoriali e urbani a partire dal riconoscimento del valore dei beni culturali da parte delle comunità locali, e gli strumenti di gestione e di valutazione a sostegno di scelte condivise e fattibili. Le azioni da intraprendere riguarderanno più forme di turismo culturale integrate con più campi di attività sociale ed economica nella convinzione che ciò possa garantire uno sviluppo “sostenibile”, attraverso un equilibrio tra popolazione residente e popolazione turistica e tra i canali di investimento pubblici e privati in più settori di attività economica. Il lavoro si sviluppa in una prima parte indagando le dinamiche turistiche, il significato di cultura e bene culturale, gli approcci finalizzati all'analisi dei fenomeni culturali e termina con l’elaborazione di una matrice e dei relativi indicatori e campi di indagine, sottoposta agli operatori economici circa le potenzialità e le criticità del sistema turistico italiano. La seconda parte descrive l’importanza ed il ruolo di alcuni personaggi del passato e di oggi, che hanno contribuito al miglioramento della qualità della vita attraverso interventi nei settori della cultura e della domanda sociale. Inoltre sono stati affinati ed ampliati i campi di indagine e gli indicatori della matrice, somministrata a più categorie di stakeholders, con l’obiettivo di indagare le differenze di approccio e di punto di vista di operatori privati e pubblici. L'ultima parte della Tesi traccia una proposta di procedura per la programmazione e per la valorizzazione degli attrattori turistici locali, individuando come volano la componente culturale presente in ognuno di essi e le modalità di integrazione con altri aspetti del territorio, con particolare attenzione alle località del territorio italiano meno conosciute.
This PhD Thesis investigates the activities aimed to promote cultural heritage and intangible assets that constitute a resource of our country, formally very protected, but still little valorized. The mission is to delineate urban and territorial policies and projects, starting from the recognition of cultural heritage value by local communities, and delineate tools for management and promotion supporting feasible and shared choices. Actions to be undertaken will concern many cultural tourism types integrated with social and economic activities, because the belief is that all of this will ensure “sustainable” development. This is possible through a balance between resident and touristic population, and through public and private investment channels in many sectors of economic activity. The first part of the Thesis investigates the tourism’s dynamics, culture and cultural heritage’s meaning. This part inquires approaches aimed to analyze cultural phenomena, and it ends with developing a matrix with associated indicators and research’s range, to submit to economic stakeholders to investigate potentiality and critical aspects of Italian tourism. The second part of Thesis describes the importance of some present and past characters who have contributed to improve quality of life, through interventions in cultural and in social demand’s areas. In this part it has been refined the range of investigation and the matrix’s indicators, and the matrix has been given to various groups of stakeholders, with the aim to explore the differences in terms of approaches and viewpoints of private and public operators. The third, and the last, part of the Thesis tries to draw a procedure’s proposal to program and valorize the local touristic attractors, identifying in each of them the cultural component, and how they interact with other aspects of the territory, focusing on lesser-known places of Italian territory.
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8

DANESI, SANDRO. "IL TURISMO CULTURALE. APPROCCI, INVESTIMENTI E PROPOSTE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/3677.

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Abstract:
La Tesi indaga sulle attività finalizzate a valorizzare i beni culturali materiali e immateriali che costituiscono una risorsa del nostro paese, formalmente molto tutelata, ma ancora poco valorizzata. L’obiettivo è quello di delineare politiche e progetti territoriali e urbani a partire dal riconoscimento del valore dei beni culturali da parte delle comunità locali, e gli strumenti di gestione e di valutazione a sostegno di scelte condivise e fattibili. Le azioni da intraprendere riguarderanno più forme di turismo culturale integrate con più campi di attività sociale ed economica nella convinzione che ciò possa garantire uno sviluppo “sostenibile”, attraverso un equilibrio tra popolazione residente e popolazione turistica e tra i canali di investimento pubblici e privati in più settori di attività economica. Il lavoro si sviluppa in una prima parte indagando le dinamiche turistiche, il significato di cultura e bene culturale, gli approcci finalizzati all'analisi dei fenomeni culturali e termina con l’elaborazione di una matrice e dei relativi indicatori e campi di indagine, sottoposta agli operatori economici circa le potenzialità e le criticità del sistema turistico italiano. La seconda parte descrive l’importanza ed il ruolo di alcuni personaggi del passato e di oggi, che hanno contribuito al miglioramento della qualità della vita attraverso interventi nei settori della cultura e della domanda sociale. Inoltre sono stati affinati ed ampliati i campi di indagine e gli indicatori della matrice, somministrata a più categorie di stakeholders, con l’obiettivo di indagare le differenze di approccio e di punto di vista di operatori privati e pubblici. L'ultima parte della Tesi traccia una proposta di procedura per la programmazione e per la valorizzazione degli attrattori turistici locali, individuando come volano la componente culturale presente in ognuno di essi e le modalità di integrazione con altri aspetti del territorio, con particolare attenzione alle località del territorio italiano meno conosciute.
This PhD Thesis investigates the activities aimed to promote cultural heritage and intangible assets that constitute a resource of our country, formally very protected, but still little valorized. The mission is to delineate urban and territorial policies and projects, starting from the recognition of cultural heritage value by local communities, and delineate tools for management and promotion supporting feasible and shared choices. Actions to be undertaken will concern many cultural tourism types integrated with social and economic activities, because the belief is that all of this will ensure “sustainable” development. This is possible through a balance between resident and touristic population, and through public and private investment channels in many sectors of economic activity. The first part of the Thesis investigates the tourism’s dynamics, culture and cultural heritage’s meaning. This part inquires approaches aimed to analyze cultural phenomena, and it ends with developing a matrix with associated indicators and research’s range, to submit to economic stakeholders to investigate potentiality and critical aspects of Italian tourism. The second part of Thesis describes the importance of some present and past characters who have contributed to improve quality of life, through interventions in cultural and in social demand’s areas. In this part it has been refined the range of investigation and the matrix’s indicators, and the matrix has been given to various groups of stakeholders, with the aim to explore the differences in terms of approaches and viewpoints of private and public operators. The third, and the last, part of the Thesis tries to draw a procedure’s proposal to program and valorize the local touristic attractors, identifying in each of them the cultural component, and how they interact with other aspects of the territory, focusing on lesser-known places of Italian territory.
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Marcolongo, Alberto <1991&gt. "Partenariato pubblico-privato in ambito culturale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10480.

Full text
Abstract:
L'elaborato si propone di descrivere la fattispecie del partenariato pubblico privato in osservanza della normativa vigente, descrivere le modalità degli interventi nei beni culturali in Italia e analizzare un caso peculiare, con attori Gallerie dell'Accademia, Venetian Heritage e Samsung.
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10

Tottola, Michela <1992&gt. "Nuovi scenari di turismo culturale: il turismo genealogico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12623.

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Abstract:
Nell’elaborato viene trattato il tema del turismo genealogico, definito dai più come un segmento del turismo culturale che in Italia risulta ancora poco sviluppato. Partendo da un excursus sulla ricerca genealogica a livello mondiale, nel tentativo di sottolineare la sua importanza all’interno del più ampio quadro del fenomeno turistico, si passerà poi all’analisi socio-economica del fenomeno italiano. Quest’ultima verrà arricchita dai risultati ottenuti da un questionario somministrato a gruppi di appassionati alla genealogia. Il caso studio scelto è stato il progetto irlandese The Gathering 2013, che ha visto l’organizzazione di un vero e proprio “People’s Project” volto a richiamare a casa migliaia di irlandesi sparsi ovunque nel mondo per riscoprire la propria terra d’origine. L’attenzione verrà infine rivolta allo stato dell’associazionismo italiano in emigrazione, considerato un veicolo culturale per lo sviluppo di progetti di turismo di ritorno sullo stampo del caso irlandese.
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Books on the topic "Economia culturale"

1

L'impresa culturale: Diritto ed economia delle attività creative. Bologna: Il mulino, 2017.

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2

Sirago, Maria. Le città e il mare: Economia, politica portuale, identità culturale dei centri costieri del Mezzogiorno moderno. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2004.

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3

Giuseppe, Vecchi, and Calore Marina 1944-, eds. Teatro e musica nel '700 estense: Momenti di storia culturale e artistica, polemica di idee, vita teatrale, economia e impresariato. Firenze: L.S. Olschki, 1994.

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4

Enrico, Biasin, Canci Raffaella, Perulli Stefano, and Associazione culturale Maié, eds. I nuovi sentieri dei beni culturali in Italia: Tra storia, economia e legislazione : due giornate di studio per riflettere sull'attuale gestione del patrimonio culturale nel nostro paese. Udine: Forum, 2003.

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5

Durand, José Carlos Garcia. Política cultural e economia da cultura. Cotia, SP: Ateliê Editorial, 2013.

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6

Golin, Cida, César Bolaño, and Valério Cruz Brittos. Economia da arte e da cultura. São Paulo: Itaú Cultural, 2010.

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7

Nabuco, Fundação Joaquim, ed. Economia da cultura. Recife, Brazil]: Fundação Joaquim Nabuco, Editora Massangana, 2009.

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8

Towse, Ruth, and Abdul Khakee, eds. Cultural Economics. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 1992. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-77328-0.

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9

F, Abbé-Decarroux, Towse Ruth 1943-, and Khakee Abdul, eds. Cultural economics. Berlin: Springer-Verlag, 1992.

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10

Universidad Autónoma Metropolitana. Unidad Xochimilco. Grupo de Reflexión sobre Economía y Cultura, ed. Economía cultural para emprendedores: Perspectivas. Monterrey: Universidad Autónoma de Nuevo León, 2010.

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Book chapters on the topic "Economia culturale"

1

Leghissa, Giovanni. "“Cultural Economy” and “Cultural Economics”." In Cultures of Currencies, 150–64. New York: Routledge, 2022. http://dx.doi.org/10.4324/9781003265733-10.

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2

Petrakis, Panagiotis E., Kyriaki I. Kafka, Pantelis C. Kostis, and Dionysis G. Valsamis. "Economy and Economic Policy." In Greek Culture After the Financial Crisis and the Covid-19 Crisis, 153–64. Cham: Springer International Publishing, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-81018-4_10.

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3

Moustaira, Elina. "Cultural Economics." In SpringerBriefs in Law, 95–107. Cham: Springer International Publishing, 2015. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-15802-0_8.

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4

Eller, Jack David. "Economics." In Cultural Anthropology, 145–69. Fourth edition. | Abingdon, Oxon ; New York, NY : Routledge, 2020.: Routledge, 2020. http://dx.doi.org/10.4324/9780429197710-9.

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5

Yining, Li. "Cultural heritage and cultural sharing." In Cultural Economics, 261–89. New York : Routledge, 2020. | Series: China perspectives |: Routledge, 2020. http://dx.doi.org/10.4324/9781003095880-11.

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6

Yining, Li. "Cultural enlightenment and cultural innovation." In Cultural Economics, 58–90. New York : Routledge, 2020. | Series: China perspectives |: Routledge, 2020. http://dx.doi.org/10.4324/9781003095880-4.

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7

De Beukelaer, Christiaan, and Kim-Marie Spence. "Cultural economy." In Global Cultural Economy, 21–45. Abingdon, Oxon; New York, NY: Routledge, 2019. | Series: Key ideas in media and cultural studies: Routledge, 2018. http://dx.doi.org/10.4324/9781315617800-2.

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8

Peacock, Alan. "Economics, Cultural Values and Cultural Policies." In Cultural Economics, 9–20. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 1992. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-77328-0_2.

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9

Yining, Li. "Cultural adjustments." In Cultural Economics, 91–118. New York : Routledge, 2020. | Series: China perspectives |: Routledge, 2020. http://dx.doi.org/10.4324/9781003095880-5.

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10

Yining, Li. "Cultural inclusion." In Cultural Economics, 119–46. New York : Routledge, 2020. | Series: China perspectives |: Routledge, 2020. http://dx.doi.org/10.4324/9781003095880-6.

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Conference papers on the topic "Economia culturale"

1

Usta, Emine Ebru. "The Effect of Culture on Economic Development and Turkey-Russia Economic Relations." In International Conference on Eurasian Economies. Eurasian Economists Association, 2013. http://dx.doi.org/10.36880/c04.00647.

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Abstract:
Globalization is worldwide integration of economical ,cultural,political,religious and social system.The incremental competitive conditions of nowadays make the firms not only analysis the other countries economic or political system but also cultural,religious and social systems. In this respect for globalization world , it is sure that culture and economy get the crucial role at the inter state relations.At the base of turkey and Russia also lays this dialog.For this reason in this study it is aimed that with current parameters tried to explain after diagnosis in general means the effects of culture on economical developments especially after 2001 economic recession- lives important regulation period in which known power transition world economy -Turkey,takes place in the developing countries, with Russia Federation ,important member of ascending market economy.
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2

Garro, Jimena. "Los eventos culturales masivos como patrimonio intangible: estrategias de articulación para sitios históricos del norte cordobés: los paisajes culturales en los sistemas de centros urbanos." In Seminario Internacional de Investigación en Urbanismo. Barcelona: Instituto de Arte Americano. Universidad de Buenos Aires, 2013. http://dx.doi.org/10.5821/siiu.5949.

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Abstract:
Los eventos culturales masivos son celebraciones multitudinarias organizadas que generan un impacto en la ciudad que los produce apropiándose del lugar donde se insertan. Estas festividades de expresión popular tradicional construyen parte de los modelos y la organización de estas ciudades. ICOMOS y UNESCO, acuerdan que el patrimonio material e inmaterial están unidos y el patrimonio intangible está constituido por aquella parte invisible que reside en el espíritu mismo de las culturas. Un sistema regional puede estimular la economía de ciudades, reafirmar sus rasgos identitarios y puede llegar a ser patrimonio de la cultura nacional. Las estrategias de intervención urbanística y regional contribuyen a una visión y un diseño integral de espacios urbanos, y propiciar un menor impacto para conservar la historia del lugar y del evento. Principales puntos: conformación del marco teórico, el análisis de casos existentes y la construcción de estrategias para lugares del análisis. Mass cultural events are organized mass celebrations that generate an impact in the city that produces them appropriating the place where are inserted. These festivities of traditional popular expression construct part of the models and the Organization of these cities. ICOMOS and UNESCO, say that the tangible and intangible heritages are united and intangible heritage is constituted by that invisible part that resides in the spirit of cultures itself. In a regional system they can stimulate the economy of urban centers, reaffirm their identity features and may be heritage of national culture. Urban and regional intervention strategies contribute to a vision and a comprehensive design of urban spaces, and lead to less impact to preserve the history of the place and the event. Main points: conformation of the theoretical framework, the analysis of previous cases and the construction of strategies for the target place.
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3

SKVARCIANY, Viktorija, and Kristina ASTIKĖ. "THEORETICAL ASPECTS OF CULTURAL ECONOMICS CONCEPT." In International Scientific Conference „Contemporary Issues in Business, Management and Economics Engineering". Vilnius Gediminas Technical University, 2021. http://dx.doi.org/10.3846/cibmee.2021.626.

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Abstract:
Abstract. Purpose – the aim of the article is to present the concept of cultural economics upon analysing the scientific literature and to single out the factors that influence the development of cultural economics. Research methodology – analysis and synthesis of scientific literature. The articles published in CA WoS were analysed in order to extract high-quality information on the topic of cultural economics. Findings – after analysis of the scientific literature, the factors of cultural economics have been determined. They are as follows: creativity; new technologies; consumer society; public authorities; artistic forms; media, information, digitisation; local cultural identity; public sector approach to culture; theatre, cinema, museums, crafts; media, social networks; the needs for a consumer society and culture; public sector funding for culture. Research limitations – the main limitation of the current research is that the factors of cultural economics are distinguished from the scientific literature. For more precise identification, the experts should be interviewed as well. Practical implications – the distinguished factors could be used for measurement of the level of a country’s cultural economics level. Originality/Value – the article summarises
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4

Vasiliev, I. G. "Assessment of the achievement of the goals and priorities of cultural development of the National project "Culture"." In REGIONAL ECONOMY AND TERRITORIAL DEVELOPMENT. INSTITUTE OF PROBLEMS OF REGIONAL ECONOMICS OF THE RUSSIAN ACADEMY OF SCIENCES, 2022. http://dx.doi.org/10.52897/978-5-7310-5861-2-2022-16-1-10-21.

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Abstract:
The article presents an analysis of the achievement of the goals and implementation of priorities for the development of culture of the Russian Federation, provided by the National Project "Culture" as part of the Federal projects "Cultural Environment", "Creative people", "Digitalization of culture", containing an as-sessment of indicators (indicators) of cultural development.
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5

Haydaroğlu, Ceyhun. "Political Economy of Russia’s Voting Power on Eurasian Countries." In International Conference on Eurasian Economies. Eurasian Economists Association, 2013. http://dx.doi.org/10.36880/c04.00635.

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Abstract:
The relationship between economy and politics shows itself explicitly while governments are determining and implementing national and international economic policies. In democratic societies voting power, which means that economical and political units uses against one another in decision making mechanisms, shapes stability and/or unstability. It can be explained that a government, which is structured by the sovereignty of a single party in a parlament, has a monopoly power. Putin, has an important voting power in both The Council of The Federation and State Duma. The confidence through this voting power, while national economic and political equlibrium is provided, in international context, stable and strong policies are followed. Russia, increases the pressure and makes its economical and political power apperant on the eurasian countries, especially which were under its’ authority before. In this context Russia’s voting power calculated seperately for all election periods by Normalized Banzhaf Index. According to this, the effect of today’s Russia’s dominance on the Eurasian countries has been analyzed within the boundaries of political economics dicipline. In consequence of the analysis; it is indicated that, there is a linear relationship between the Russia’s voting power and economical stability, and Russia’s efficieny on the eurasian countries gradually increases. The most important feature of this study, which makes it differentiated form others, is making political economy of Russia’s efficiency on the eurasian countries within the context of political economics literatüre by the voting power perspective, besides cultural, historical and social factors.
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6

Eroğlu, Feyzullah, and Esvet Mert. "A Research on the Relationship between Preferred Music Type and Entrepreneurship Tendency." In International Conference on Eurasian Economies. Eurasian Economists Association, 2017. http://dx.doi.org/10.36880/c08.01858.

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Abstract:
Cultural systems are grouped into high culture, folk culture and popular culture. High cultural, scientific, philosophical, aesthetic information, etc. Folk culture is based on folklore information from the past day. Popular culture represents the degraded and dissolved state of traditional cultures, various subculture areas, which have failed after modernization efforts. The aim of the study is to reveal the influence of young musical genres on the entrepreneurial tendencies. The first method used in the research is the questionnaire survey for senior students studying in the university business and economics. According to the survey data, questionnaires were distributed out of a total of 350 students, only to the evaluation of the survey of 311 eligible. The most important findings of the research can be summarized as follows. While 6,1% of the "youth of higher education" who participated in the survey preferred "high culture product" music; 10,6% were "folk culture products" music; and 83,3% preferred "popular culture product" music. The "entrepreneurship tendencies", which are the main aim of the subjects of "education for young people" receiving basic courses in economics and business administration, were found to be 131,5 (Min 36, Max.180). According to the research findings, in the direction of the basic assumption of the study, "entrepreneurial tendencies" of students who prefer music, which is a high cultural product, are higher than others. The sort of "entrepreneurial tendencies" is followed by popular genres and popular music genres.
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7

Cerasoli, Mario. "Rigenerazione e centralità urbane vs sprawl." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7949.

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Abstract:
Le aree urbane centrali, storiche e non, hanno dimostrato, nell’ultimo quindicennio, una straordinaria vitalità e una sorprendente capacità di mettere in atto strategie di rilancio. A dispetto di un annunciato, ma mai verificatosi, declino epocale del proprio ruolo, le realtà urbane continuano a presentarsi come un luogo privilegiato di crescita economica e di sperimentazione sociale e culturale, e si rivelano oggi autonome protagoniste, inserendosi nei circuiti economici innovativi, attirando dall’esterno nuove risorse, finanziarie ed umane, ed incrementando flussi turistici e culturali. Molte operazioni di riqualificazione di siti industriali e portuali sono state completate, producendo effetti positivi nell’attrazione di nuove attività e di investimenti e benefici in termini di miglioramento della qualità urbana. Nonostante la prefigurazione di realtà in cui la diffusione delle tecnologie telematiche e le forme di produzione e comunicazione immateriale, avrebbero determinato decentramenti e indifferenze localizzative, nelle città si assiste ad una rinnovata concentrazione delle più importanti funzioni politiche, direzionali, strategiche e finanziarie, nonché ad una consolidata importanza delle interazioni face-to-face, che restano un fattore rilevante per la costituzione di reti funzionali ad attività lavorative. Questi temi hanno caratterizzato la Sessione Rigenerazione urbana vs Sprawl. In the last 15 years, central urban areas demonstrated a particular vitality and an amazing capacity to put in place recovery strategies. In spite of an announced, but never happened, epochal decline of their role, urban realities continue to present themselves like a privileged place of economic growth and social and cultural experimentation. They appear as independent protagonists, inserting themselves in innovative economic circuits, attracting new finance and human resource from the outside, increasing tourist and cultural flows. A lot of industrial and port sites renovation have been completed having a positive effect in attracting new activities, investments and improvement of urban quality. In spite of forecasts of a reality in which the broadcast of technologies and immaterial form of production and communication would have led to decentralization and indifference as to localization, inside the city, there is a refocusing of the most important political, strategic, management and financial functions, as well as consolidation of the importance of interactions “face – to – face”, that are a really important factor for the constitution of a new functional network and work activities. These themes have characterized the Session Urban Regeneration vs Sprawl.
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8

Karaköy, Çağatay, Ahmet Uzun, and Ömer Selçuk Emsen. "The Changes in Foreign Debt for the Transition Economies." In International Conference on Eurasian Economies. Eurasian Economists Association, 2011. http://dx.doi.org/10.36880/c02.00279.

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Abstract:
1989 and the years following 1991 were the times in which many important economic and political turnovers had taken place in the world. That was the time when Berlin Wall fall down with scattering the Eastern block and many politically and economically independent states came into being, at the same time, ongoing about 70 years socialist system also started to spin into liberal system. The constituted 27 states in 1991 were tended to liberal economic system instead of socialist economy, and these stated were called as transition economies. With the transition period, there has have been significant decreases in the level of affluence, hyperinflation and some common properties seen at the beginning. It became inevitable to get foreign debt for reorganization and configuration of these economies. Nevertheless these foreign debts caused many serious problems in some of these economies. In the present work we tried to understand the economic structure and external loans of the transition economies, which are different with respect to their natural resources and are similar to each other in term of social, political and cultural aspects. It was under debated to investigate the relationship between indicated foreign debts and indicated domestic income and external trade so foreign trade financing problematic which thought to be the source of going into debt and economical development relations are searched.
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9

Vasiliev, I. G. "PUBLIC-PRIVATE PARTNERSHIP IN THE SYSTEM OF FACTORS OF FORMATION OF THE CULTURAL ENVIRONMENT OF THE NATIONAL PROJECT "CULTURE"." In Regional economy and territorial development. INSTITUTE OF PROBLEMS OF REGIONAL ECONOMICS OF THE RUSSIAN ACADEMY OF SCIENCES, 2021. http://dx.doi.org/10.52897/978-5-8088-1636-7-2021-15-1-4-18.

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Abstract:
The results of the study of the possibilities of public-private partnership for the formation of a new cultural environment, modern trends and mechanisms for achieving national goals of cultural development, increasing the social effectiveness of investments in culture are presented.
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10

Dumitrescu, Virginia mihaela. "THE EFFECTIVENESS OF COMBINING E-LEARNING AND CLASSROOM INTERACTION IN DISTANCE EDUCATION AT THE BUCHAREST ACADEMY OF ECONOMIC STUDIES." In eLSE 2013. Carol I National Defence University Publishing House, 2013. http://dx.doi.org/10.12753/2066-026x-13-087.

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Abstract:
The paper looks at the recent implementation of e-learning in distance education at the Academy of Economic Studies at a time when e-education is becoming an increasingly popular, and significantly less costly, training option all over the world. After considering the various advantages and disadvantages of e-learning compared to traditional education methods, it points out the benefits of combining technology-mediated learning with class-room activity even in distance education, in keeping with the specific cultural characteristics of a predominantly Romanian student population that still needs a minimum amount of face-to-face teacher-student interaction. Our cultural perspective is largely based on the work of well-known researchers in the area of interculturalism, as well as on the latest studies carried out by Romanian scholars Adina Luca, Ioan Mihut, Angelica Nicoleta Neculaesei and Maria Tatarusanu, who have examined the Romanian culture in the light of Western models of analysis, contributing to a better understanding of our culturally determined patterns of thought and behaviour. The Romanian authors? insights into their own culture help explain the effectiveness of blended learning (compared to other education methods) as applied in distance education at the Faculty of Economic Cybernetics, Statistics and Informatics of the Bucharest Academy of Economic Studies. The paper shows how the new impetus given to economic distance learning through the recently created Intranet e-learning platforms, coupled with the more ?personal touch? ensured by the course-room lecture converge towards the educational goals pursued by all teachers: engaging students, enhancing their learning experience and preparing them to meet the requirements of an ever more competitive labour market.
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Reports on the topic "Economia culturale"

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Hearn, Greg, Marion McCutcheon, Mark Ryan, and Stuart Cunningham. Australian Cultural and Creative Activity: A Population and Hotspot Analysis: Geraldton. Queensland University of Technology, August 2020. http://dx.doi.org/10.5204/rep.eprints.203692.

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Abstract:
Grassroots arts connected to economy through start-up culture Geraldton is a regional centre in Western Australia, with 39,000 people and a stable, diverse economy that includes a working port, mining services, agriculture, and the rock-lobster fishing industry (see Appendix). Tourism, though small, is growing rapidly. The arts and culture ecosystem of Geraldton is notable for three characteristics: - a strong publicly-funded arts and cultural strategy, with clear rationales that integrate social, cultural, and economic objectives - a longstanding, extensive ecosystem of pro-am and volunteer arts and cultural workers - strong local understanding of arts entrepreneurship, innovative business models for artists, and integrated connection with other small businesses and incubators
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2

Guiso, Luigi, Paola Sapienza, and Luigi Zingales. Cultural Biases in Economic Exchange. Cambridge, MA: National Bureau of Economic Research, December 2004. http://dx.doi.org/10.3386/w11005.

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3

Sapienza, Paola, Luigi Zingales, and Luigi Guiso. Does Culture Affect Economic Outcomes? Cambridge, MA: National Bureau of Economic Research, February 2006. http://dx.doi.org/10.3386/w11999.

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4

Bisin, Alberto, and Thierry Verdier. Advances in the Economic Theory of Cultural Transmission. Cambridge, MA: National Bureau of Economic Research, September 2022. http://dx.doi.org/10.3386/w30466.

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5

Lobos, Sofía, Andrés Gribnicow, and Valentina López. Financiamiento público a la cultura y la creatividad en América Latina y el Caribe: presupuestos, instrumentos y perspectivas. Inter-American Development Bank, December 2021. http://dx.doi.org/10.18235/0003845.

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Abstract:
El presente estudio tiene el objetivo de analizar los instrumentos de fomento a la economía cultural y creativa implementados en los países de ALC, así como la disposición gubernamental a financiar programas públicos, en primera instancia en ámbitos culturales y, luego, en economía creativa. El marco de estudio considera países de América Latina (Argentina, Bolivia, Brasil, Chile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Honduras, México, Nicaragua, Panamá, Paraguay, Perú, Uruguay y Venezuela) y el Caribe (Jamaica, República Dominicana y Trinidad y Tobago).
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6

Bisin, Alberto, and Thierry Verdier. The Economics of Cultural Transmission and Socialization. Cambridge, MA: National Bureau of Economic Research, November 2010. http://dx.doi.org/10.3386/w16512.

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7

Bergsen, Pepijn, Leah Downey, Max Krahé, Hans Kundnani, Manuela Moschella, and Quinn Slobodian. The economic basis of democracy in Europe: structural economic change, inequality and the depoliticization of economic policymaking. Royal Institute of International Affairs, September 2022. http://dx.doi.org/10.55317/9781784135362.

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Abstract:
- To understand contemporary challenges to European democracy, it is crucial to look beyond the surface of politics and consider the deeper relationship between democracy and the economy. Instead of focusing exclusively on the rise of ‘populism’, it is necessary to acknowledge the multiplicity of threats to European democracy, in particular those arising from the structure of European economies and economic policymaking. - Understanding these weaknesses in the functioning of European democracies is crucial to an effective approach to future economic transformations, in particular the green transition, but also for dealing effectively and equitably with challenges such as higher inflation. It is important that the relevant policy changes and responses are democratically legitimate and do not foster the kind of political backlash that previous economic transformations did. - Over the past 40 years, economic inequality – ranging from income inequality to discrepancies in wealth and economic security – has widened throughout developed economies. In turn, these developments have generated increasing political inequality, as economic policymaking has served the interests of the well-off. - Democratic systems have also been made less responsive to electorates through the ‘depoliticization’ of policymaking, in particular economic policy, as a result of its insulation from national-level democratic scrutiny. The expansion of technocratic modes of governance – notably through independent central banks and EU-level institutions – has in many cases entrenched the policy preferences of specific groups in institutions removed from direct democratic control. - As this depoliticization has to a large extent made democratic contestation over economic policy redundant, politics has increasingly been polarized around ‘cultural’ questions. But such a focus on culture is unlikely to address the inequalities behind the dysfunction of democracies in Europe. - Strengthening European democracy requires a ‘repoliticization’ of economic policymaking, including both fiscal and monetary policymaking. In the specific context of the EU, this would mean opening up more policy space for national decision-makers and parliaments – in particular by giving them a more influential role in fiscal policy, and by making monetary policy more democratic.
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8

Lowes, Sara. Culture in Historical Political Economy. Cambridge, MA: National Bureau of Economic Research, September 2022. http://dx.doi.org/10.3386/w30511.

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9

Ottaviano, Gianmarco I. P., and Giovanni Peri. The Economic Value of Cultural Diversity: Evidence from US Cities. Cambridge, MA: National Bureau of Economic Research, November 2004. http://dx.doi.org/10.3386/w10904.

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10

Rodríguez Yzquierdo, Gustavo, Tatiana Camila Miranda Salas, and Luisa Fernanda Posada Velásquez. Prácticas culturales del cultivo del plátano. Corporación colombiana de investigación agropecuaria - AGROSAVIA, 2020. http://dx.doi.org/10.21930/agrosavia.video.2020.15.

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Abstract:
Este vídeo hace parte de una estrategia de transferencia de tecnología para fomentar la diversificación de la economía regional en el marco del convenio AGROSAVIA-Ecopetrol da a conocer información clave sobre el manejo agronómico del material vegetal en el cultivo de plátano.
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