Academic literature on the topic 'Ecografia epatica'

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Journal articles on the topic "Ecografia epatica"

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Di Lullo, Luca, Fulvio Floccari, Vincenzo Barbera, Antonio Granata, Antonio De Pascalis, Rossella Faiola, Moreno Malaguti, Alberto Santoboni, Rodolfo Rivera, and Claudio Ronco. "Una tipica manifestazione di Sindrome Cardio-Renale di Tipo 5: lo shock settico." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 3 (September 16, 2013): 248–55. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1047.

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Abstract:
La Sindrome Cardio-Renale (SCR) di Tipo 5 si configura come una sindrome clinica di recente classificazione e viene diagnosticata in un'ampia serie di patologie sistemiche, allorché si assiste a un contemporaneo interessamento secondario di rene e apparato cardiovascolare. I meccanismi fisiopatologici dipendono, sostanzialmente, dalla tempistica con la quale si manifesta una SCR di Tipo 5; ben diverso è il quadro di una forma acuta (sepsi, connettiviti, malattia di Wegener), che si manifesta rapidamente rispetto all'insorgenza della patologia primitiva, in contrasto con quello di una forma cronica (cirrosi epatica e sindrome epato-renale), che esordisce e si sviluppa subdolamente. La diagnosi si basa sul dosaggio dei livelli plasmatici di bio-marcatori di danno cardiaco e renale e sulle tecniche di diagnostica per immagini (ecocardiografia, ecografia addominale). La terapia deve mirare al trattamento della patologia di base e a quello delle complicanze cardio-renali. (Cardionephrology)
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Dissertations / Theses on the topic "Ecografia epatica"

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Cecchini, Sofia. "L'informazione di fase per la valutazione della perfusione epatica in ecografia." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9292/.

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Abstract:
L'elaborato illustra una possibile soluzione al problema della correzione del movimento respiratorio in dati ecografici di perfusione epatica per la valutazione della pressione portale. La tecnica proposta si basa sul segnale monogenico e sull’informazione di fase dell’immagine. Inizialmente sono stati presentati gli strumenti atti alla valutazione della vascolaritá epatica, con una particolare focalizzazione sulle tecniche non invasive per diagnosticare l’ipertensione portale. Tra di esse l’ecografia con mezzo di contrasto si impone come uno dei metodi più efficaci e soprattutto meno invasivi. In seguito è stato presentato un recente studio secondo cui, tramite l’elaborazione delle curve di enhancement ottenute dalla sequenza ecografica, è possibile stimare dei parametri correlati al valore di pressione portale. Tuttavia, durante l’esecuzione dell’esame ecografico, i movimenti respiratori del paziente non sempre consentono una corretta valutazione di tali parametri. In questa tesi è stata indagata la possibilità di compensare questi artefatti mediante l'applicazione di una metodo di tracking basato sul vincolo di conservazione della fase dell'immagine. Il metodo è stato testato qualitativamente su sequenze di immagini ecografiche acquisite all’ospedale di Barcellona e all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, con risultati promettenti.
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Pertutti, Simone. "Sviluppo di tecniche di Speckle tracking per la correzione del movimento in ecografia epatica perfusionale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7002/.

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Abstract:
L'ecografia con mezzo di contrasto è una tecnica non invasiva che consente di visualizzare la micro e la macrocircolazione grazie all'utilizzo di microbolle gassose che si distribuiscono in tutto il sistema cardiovascolare. Le informazioni emodinamiche e perfusionali ricavabili dalle immagini eco con contrasto possono essere utilizzate per costruire un modello a grafo dell'albero vascolare epatico. L'analisi della connettività del grafo rappresenta una strategia molto promettente che potrebbe consentire di sostituire la misurazione del gradiente pressorio venoso del fegato, che richiede cateterismo, determinando un notevole miglioramento nella gestione dei pazienti cirrotici. La presente tesi si occupa della correzione dei movimenti del fegato, che deve essere realizzata prima di costruire il grafo per garantire un'accuratezza adeguata. Per correggere i movimenti è proposta una tecnica di Speckle tracking, testata sia in vitro su sequenze eco sintetiche, sia in vivo su sequenze reali fornite dal Policlinico Sant'Orsola.
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Bracchetti, Valentina. "Valutazione delle performance di un algoritmo per la quantificazione della pressione portale epatica da ecografia con mezzo di contrasto." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11161/.

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Abstract:
La misurazione del gradiente pressorio venoso (HVPG) viene utilizzata per diagnosticare la gravità della malattia del fegato ma si tratta di una pratica invasiva e che non può essere effettuata in tutti i pazienti. Per questo motivo sono state studiate nuove metodiche per riuscire ad analizzare la cirrosi, una tra le quali l’indagine ecografica. Un progetto in fase di svolgimento (progetto CLEVER) è stato avviato per riuscire a sviluppare, validare e trasferire nella pratica clinica un nuovo sistema basato sull'analisi di immagini ecografiche con mezzo di contrasto al fine di valutare la gravità della degenerazione della rete vascolare causata dalla cirrosi. L'obiettivo principale della ricerca è quello di sviluppare uno strumento completamente automatico per l'analisi in tempo reale della rete vascolare del fegato in grado di valutare la connettività vascolare e quantificare il grado di squilibrio della rete.
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Brusa, Lucia. "Valutazione delle performance di un approccio basato sul deep learning per la quantificazione della pressione portale epatica da ecografia con mezzo di contrasto." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
La cirrosi è attualmente l'undicesima causa di morte più comune a livello globale e rappresenta, assieme al cancro al fegato, il 3,5% di decessi in tutto il mondo. La misurazione del gradiente pressorio venoso (HVPG, Hepatic Venous Pressure Gradient) è tuttora l’unica tecnica per diagnosticare la severità delle malattie epatiche nonostante esso sia un intervento altamente invasivo, costoso e non replicabile nel breve periodo. Di conseguenza metodi non invasivi per la valutazione della fibrosi epatica sono di grande interesse clinico per la cura e la gestione dei pazienti malati di cirrosi e per diagnosticarne precocemente le complicazioni. Lo studio condotto in questa tesi si pone come obiettivo la valutazione delle performance di un approccio alternativo alla misurazione dell’HVPG mediante una procedura non invasiva basata sull’analisi automatica delle immagini fornite dall’ecografia epatica con mezzo di contrasto (DCE-US), in modo da valutare la gravità della degenerazione della rete vascolare causata dalla cirrosi e ricavarne il valore di HVPG relativo. In particolare, a partire dalle informazioni emodinamiche e perfusionali ricavabili dalle immagini ecografiche con mezzo di contrasto, si intende stimare la ramificazione dell’architettura vascolare, analizzandone l’intensità media prodotta dai frame di ogni acquisizione video DCE-US tramite una rete neurale convoluzionale (CNN, Convolutional Neural Network). L’analisi dell’intensità media emessa dalle microbolle di mezzo di contrasto rappresenta infatti una strategia molto promettente che associa al grado di vascolarizzazione del fegato un valore di HVPG.
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Piscitelli, Lydia <1973&gt. "Caratterizzazione delle metastasi epatiche da tumore neuroendocrino mediante ecografia con mezzo di contrasto e relazione con i dati clinici." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2924/1/Piscitelli_Lydia_tesi.pdf.

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Abstract:
Lo scopo dello studio è quello di valutare il comportamento all’ecografia B mode e con mezzo di contrasto delle metastasi epatiche da tumore neuroendocrino ed individuare eventuali peculiarità in base alla sede del tumore primitivo, al tipo istologico, al grado di differenziazione, al Ki 67 ed al tipo di marcatore bioumorale.
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Piscitelli, Lydia <1973&gt. "Caratterizzazione delle metastasi epatiche da tumore neuroendocrino mediante ecografia con mezzo di contrasto e relazione con i dati clinici." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2924/.

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Abstract:
Lo scopo dello studio è quello di valutare il comportamento all’ecografia B mode e con mezzo di contrasto delle metastasi epatiche da tumore neuroendocrino ed individuare eventuali peculiarità in base alla sede del tumore primitivo, al tipo istologico, al grado di differenziazione, al Ki 67 ed al tipo di marcatore bioumorale.
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BANZATO, Claudia. "IPOVITAMINOSI D E FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARI E METABOLICI NEI BAMBINI SOVRAPPESO E OBESI." Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/11562/399135.

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Abstract:
Introduzione. L’ipovitaminosi D è un fattore di rischio indipendente per mortalità cardiovascolare. In età adulta, bassi livelli di vitamina D sono associati con ipertensione, insulino-resistenza, malattie cardiovascolari, sindrome metabolica e diabete. Nel bambino vi sono tuttora pochi dati sulla relazione tra ipovitaminosi D e fattori di rischio cardiovascolari e metabolici. Scopo. Lo scopo di questa tesi è di valutare in bambini e adolescenti sovrappeso e obesi la relazione tra l’ipovitaminosi D e i principali fattori di rischio cardiovascolare e metabolico, ovvero la presenza di ipertensione, studiata mediante la misurazione pressoria delle 24 ore, la steatosi epatica, le alterazioni del metabolismo glucidico e lipidico. Soggetti e metodi. Sono stati inclusi nello studio 53 bambini obesi e sovrappeso (35 maschi e 18 femmine) di età tra i 7 e i 16 anni, afferenti al dipartimento di Pediatria dell’Università di Verona tra ottobre 2009 e luglio 2010 per accertamenti in merito a obesità. Sono stati esclusi tutti i bambini affetti da malattie croniche, malformazioni o facenti uso cronico di farmaci inclusi preparati contenti vitamina D o supplementi multivitaminici. Tutti i bambini hanno eseguito un prelievo per la misurazione di 25-idrossi-vitamina D (25(OH)D), assetto lipidico, ALT; una curva da carico orale di glucosio (OGTT), un’ecografia epatica e una misurazione pressoria delle 24 ore (ABPM). Risultati. E’stata evidenziata un’ipovitaminosi D nell’81% dei soggetti (deficit di vitamina D (25(OH)D < 20 ng/ml) nel 66% dei casi, valori di vitamina D insufficenti (25(OH)D tra 20 ng/ml e 30 ng/ml) nel 15%). I valori di HOMAIR, e insulinemia a digiuno hanno mostrato una correlazione significativamente negativa con i valori di 25(OH)D, mentre il QUICKI è risultato essere correlato positivamente. Non abbiamo evidenziato correlazioni tra i valori di glicemia, i parametri dell’OGTT e i valori di vitamina D e nemmeno per quanto riguarda i parametri relativi al metabolismo lipidico. Abbiamo evidenziato una differenza significativa in termini di valori pressori sistolici medi notturni durante registrazione ABPM tra i diversi terzili di vitamina D, con valori pressori significativamente più alti per livelli minori di vitamina D. Il blood pressure load (BP load) diastolico delle 24 ore e alcuni parametri pressori notturni, ovvero il BP load diastolico notturno e il blood pressure index (BP index) sistolico notturno sono significativamente più elevati all’aumentare del grado di deficit di vitamina D. I valori di vitamina D inoltre correlano negativamente con la pressione sistolica media e con la pressione sistolica media notturna, con il BP load diastolico, BP load sistolico notturno, BP load diastolico notturno con il BP index sistolico e il BP index sistolico notturno. Non vi sono correlazioni tra i valori di vitamina D e il grado di ipertensione diurno sia quando espresso come BP index che come BP load, ad eccezione del BP load sistolico Conclusioni. Il nostro studio è il primo studio che analizza la relazione tra i livelli di vitamina D e la pressione arteriosa misurata nelle 24 ore in bambini e adolescenti obesi; oltre a confermare quanto noto in letteratura aggiunge importanti informazioni riguardo la relazione tra bassi livelli di vitamina D e valori elevati di pressione arteriosa nella notte. Inoltre abbiamo confermato l’elevata prevalenza di ipovitaminosi D in bambini adolescenti obesi e una correlazione tra la gravità del deficit di vitamina D e l’insulino-resistenza quantificata in termini di HOMAIR. Studi prospettici e trial adeguati saranno utili per analizzare gli effetti sulla pressione arteriosa e sull’insulino-resistenza di un eventuale supplementazione di vitamina D nei bambini e adolescenti obesi.
Introduction. Hypovitaminosis D is an independent risk factor for cardiovascular morbidity. In adults, low levels of vitamin D are associated with hypertension, insulin resistance, cardiovascular disease, metabolic syndrome and diabetes. At present, no data are available about the relationship between cardiovascular and metabolic risk factors and hypovitaminosis D in children. Aim. The aim of this study was to evaluate the relationship between hypovitaminosis D and cardiovascular and metabolic risk factors such as hypertension evaluated with 24-h ABP patterns, hepatic steatosis, dyslipidemia and glucose intolerance in overweight and obese children and adolescent. Subjects and methods. Fifty-three Caucasian children (35 males and 18 females) aged 7-16 yrs were recruited among the overweight and obese children followed at the Department of Paediatrics of the Verona University Hospital, between October 2009 and July 2010. Exclusion criteria were chronic diseases, malformations, chronic use of drugs, including vitamin D or multivitamin supplements. We recorded anthropometric parameters, took blood samples for 25-hydroxivitamin D measurements, total LDL and HDL cholesterol, triacylglycerol, ALT and monitored ambulatory blood pressure (ABP). All children underwent OGTT and hepatic ultrasonography. Results. Hypovitaminosis D was diagnosed in 81% of the study group children (vitamin D deficiency (25(OH)D < 20 ng/ml) in 66% of children, vitamin D insufficiency (25(OH)D between 20 ng/ml and 30 ng/ml) in 15%). Vitamin D levels were negatively correlated with HOMAIR and fasting insulin, and positively with QUICKI. No relationship was found neither between fasting glucose, OGTT parameters and vitamin D levels, or between vitamin D total, LDL, HDL and cholesterol. We found nocturnal systolic pressure to be significantly higher in children with lower values of vitamin D. The 24-h diastolic BP load, the nighttime diastolic BP load and the nighttime systolic BP index increased progressively as the vitamin D deficiency worsened. We found a negative correlation between vitamin D levels and with 24-hour and nighttime systolic BP, 24-h diastolic BP load, nighttime systolic and diastolic BP load, 24-h systolic ABP index and nighttime systolic BP index. No relationship was found between daily diastolic hypertension level, daytime BP index or daytime BP load and vitamin D levels except for diastolic BP load. Conclusions. Our study is the first study that analyzed the relationship between vitamin D levels and 24-h BP patterns in obese children and adolescents; in agreement with previous studies it adds relevant information about the relationship between low vitamin D levels and high nocturnal blood pressure levels. Moreover we found a high prevalence of hypovitaminosis D in obese children and adolescent and a correlation between the severity of vitamin D deficiency and insulin resistance evaluated as HOMAIR. Prospective studies and vitamin D supplementation trials could confirm a cause-effect relationship between vitamin D and BP or insulin resistance also in children/adolescents.
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Book chapters on the topic "Ecografia epatica"

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Torzilli, Guido, Daniele Del Fabbro, Florin Botea, and Matteo Marconi. "Ecografia intraoperatoria con contrasto nell’identificazione delle metastasi epatiche." In Mezzi di contrasto in ecografia, 75–82. Milano: Springer Milan, 2007. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0617-1_6.

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