Academic literature on the topic 'Eco-sostenibilità'

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Journal articles on the topic "Eco-sostenibilità"

1

Cargnello, G. "Ricerche volte a definire il paradigma e un prontuario “completo” di descrittori materiali, immateriali, …(ora oltre 150000) base della “Carta della Sostenibilità Universale Olistica MetaEtica 4.1C.17.18”: Descrittori che vanno oltre l'immaginabile, oltre “la terra, i cieli e gli universi”." BIO Web of Conferences 12 (2019): 01006. http://dx.doi.org/10.1051/bioconf/20191201006.

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Abstract:
Relativamente alla “sostenibilità” facendo seguito alle ricerche pregresse, ultimamente abbiamo coinvolto oltre 3500 signori italiani e non italiani che vanno dai ricercatori ai semplici, umili ma colti, illuminati ed illuminanti cittadini, nonché teologi, filosofi, psicologi, sociologi, moralisti, umanisti, ambientalisti, economisti, politici, amministratori, imprenditori, tecnici, …. Queste attività e ricerche hanno definito un paradigma sulla sostenibilità e reso possibile scrivere un prontuario “completo” di descrittori (ora oltre 150000: compresi quelli materiali ed immateriali, “fisici” e “metafisici”, spirituali e non spirituali, dei credenti e dei non credenti, degli atei, dei “credenti atei”, dell' “humanae sàpere” compresi, …, “MetaEtici 4.1C”) prima, mai visti i quali, pure, vanno oltre l'immaginabile, oltre “la terra, i cieli, gli universi, i multiversi, …”. Paradigma e prontuario che hanno pure attinto, come dovevano attingere da: “Dichiazione di Stoccolma”, “Rapporto di Brundtland”, ONU, UNESCO, CE, OIV, SQNPI, VIVA, EQUALITAS, GiESCO 2015, GiESCO 2017, Tergeo, Magis, SOStain, Prowine, ECO-Prowine, Ita.Ca/Gea.Vite, Vino Naturale, Dinamic wine, Vino Libero, New Green Revolution, Organic wine, VinNatur …e dai vari progetti, programmi, protocolli, regolamenti, associazioni, norme sulle “sostenibilità”, nonché, ed in particolare, dall' “humanae sàpere”. Queste attività e queste ricerche sono risultate fondamentali per scrivere, come è stata scritta, la “Carta della Sostenibilità Universale Olistica.MetaEtica 4.1.18 Liberi ma nel Condizionamento Democratico Naturale Universale Olistico.MetaEtico 4.1C” secondo la così detta “Grande Filiera Metaetica 4.1C” del Conegliano Campus 5.1C, la quale carta è risultata rappresentare, pure, un' importante opportunità spirituale, culturale, relazionale e di sensibilizzazione per ulteriori riflessioni e approfondimenti dell'anima, culturali, “di vita”, “Politici”, terminologici, concettuali, relazionali, metodologici teorici di base ed applicativi in generale e in particolare, ad esempio, per chi opera: 1-sulla “sostenibilità” intesa come “Sostenibilità Universale Olistica.MetaEtica 4.1.18 Liberi ma nel Condizionamento Democratico Naturale Universale Olistico. MetaEtico 4.1C”, 2-sulla fondamentale indispensabile urgente: 2.1-massima sburocratizzazione, totale alla fine, sburocratizzazione già in corso, 2.2-per eliminare il conflitto di interessi, eliminazione, già in atto, 3-sulle auto-dichiarazioni 4.1C, auto-certificazioni 4.1C e auto-garanzie 4.1C sburocratizzanti, responsabili, veritiere, facilmente controllabili, garantite “MetaEticamente 4.1C” già in fase applicativa le quali non escludono innovativi, rivoluzionari, originali interventi di terzi “MetaEtici 4.1C”, 4- e non per ultimo, ma in primis, attività e ricerche condotte per contribuire a rendere tutto, ogni sistema “Libero nel Condizionamento Democratico Naturale Universale Olistico.MetaEtico Sostenibile 4.1C”.
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2

Amendolagine, Vincenzo. "Health and well-being education as basic element of the Sustainability Mindset." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 2 (July 31, 2021): 36–45. http://dx.doi.org/10.36253/form-11316.

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Abstract:
For developing a sustainability mindset it is necessary go through an eco-sustainable individual and common concept of health, well-being and lifestyle. The aim of this article is to explain the links that exist between health, well-being, lifestyle and development of sustainability mindset. First, the constituent elements of well-being, mental health and mental disease will be analysed, then the health concept, pathology and determinants of health and the implications that they have in the source of the lifestyle. Finally, the strategies that can be used to change unhealthy lifestyles in the perspective of sustainability will be examined. L’educazione alla salute e al benessere come archetipo fondante dell’educazione alla sostenibilità Per sviluppare una mentalità orientata alla sostenibilità è necessaria un’azione formativa che passi attraverso una concezione ecosostenibile della salute, del benessere e dello stile di vita sia a livello individuale che collettivo. L’obiettivo di questo articolo è quello di esplicitare i raccordi che esistono fra salute, benessere, stile di vita e sviluppo della substinability mindset. Sono dapprima analizzati gli elementi costitutivi del concetto di benessere, di salute mentale e di disturbo mentale, successivamente sono illustrati i costrutti di salute, patologia e determinanti di salute e le implicazioni che essi hanno nella genesi dello stile di vita. In ultimo, sono affrontate le strategie che possono essere utilizzate per cambiare gli stili vita meno salubri nell’ottica della sostenibilità.
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PENCARELLI, TONINO, SPLENDIANI, SIMONE, and DINI, MAURO. "Eco-design e sostenibilità nella nautica da diporto: il caso della Regione Marche." Sinergie Italian Journal of Management, no. 94 (2018): 97–114. http://dx.doi.org/10.7433/s94.2014.06.

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Shehi, Jasmina, Valentina De Marchi, Eleonora Di Maria, Andrea Pellizzari, Mirco Zerlottin, and Davide Beltrame. "Performance ambientale nel distretto della concia di arzignano: tra iniziativa imprenditoriale e intervento istituzionale." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 1 (June 2021): 152–78. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-001012.

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Abstract:
Molto si è discusso sulla capacità dei distretti industriali italiani di fornire un vantaggio alle imprese che lo compongono in termini di capacità innovativa, flessibilità e produttività. Nell'ambito di questo dibattito, il presente lavoro si pone l'obiettivo di discutere se e come tale potenzialità possa portare non solo benefici economici ma anche vantaggi ambientali. L'agglomerazione in un territorio ristretto di attività produttive che insistono sulle stesse ri-sorse può portare a un forte degrado ambientale, ma anche a una maggiore pressione dagli stakeholder locali per invertire questa tendenza, portando a situazioni più virtuose che in altri territori. In questo scenario è presentato il contesto di Arzignano come esempio di come le dinamiche distrettuali possano innescare una propensione alla sostenibilità ambientale. Attra-verso l'analisi dei dati sul livello di inquinamento delle imprese e considerando le attività isti-tuzionali condotte da Acque del Chiampo Spa, l'ente gestore dell'impianto collettivo di depu-razione, si descrivono le attività di eco-innovazione introdotte e le performance ottenute, dan-do spunti utili per comprendere come i distretti industriali possano diventare attori del cam-biamento verso la sostenibilità e del contesto istituzionale di supporto in questa transizione.
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Salvati, Luca, and Marco Zitti. "Eco-sostenibilità dell'agricoltura e spazio rurale: profili territoriali di vulnerabilità al degrado delle terre." RIVISTA DI ECONOMIA AGRARIA, no. 1 (September 2013): 41–60. http://dx.doi.org/10.3280/rea2013-001003.

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Cristiani, Eloisa. "Modelli di agricoltura “sostenibile” con particolare attenzione al settore vitivinicolo." Przegląd Prawa Rolnego, no. 1(22) (June 1, 2018): 133–41. http://dx.doi.org/10.14746/ppr.2018.22.1.9.

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Abstract:
Il 25 settembre 2015, le Nazioni unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile indicando 17 Obiettivi (Sustainable Development Goals – SDGs nell’acronimo inglese), articolati in 169 Target da raggiungere entro il 2030 tra i quali compare la promozione di un’agricoltura sostenibile. Questo nuovo modello di crescita mette in luce il ruolo chiave dell’agricoltura nell’attenuazione dei cambiamenti climatici e nell’adattamento ad essi. Alla Conferenza di Marrakech (novembre 2016) delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP22), è emersa la necessità di “mettere l’agricoltura al centro degli interventi sul clima”: se è vero infatti che l’agricoltura contribuisce per quasi il 20% alle emissioni di gas serra, è essa stessa una parte fondamentale della soluzione in termini di mitigazione degli impatti, di esternalità positive per aumentare la resistenza e combattere l’impatto del cambiamento climatico. Ma a quale tipo di agricoltura ci riferiamo? Esiste una definizione condivisa e univoca di agricoltura “sostenibile”, la sola che sembra capace di migliorare la gestione di risorse naturali come l’acqua, di conservare la biodiversità e i servizi eco-sistemici? La scelta del case study dedicato al vino deriva dalla circostanza che in tale settore è possibile individuare oltre 15 forme di disciplinari, protocolli o certificazioni che in qualche modo si richiamano al concetto di “sostenibilità” e intendono comunicarlo al consumatore.
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Berardi, Donato, Filippo Galimberti, Antonio Pergolizzi, and Michele Tettamanzi. "La transizione ecologica: dalle persone alle politiche e viceversa." ECONOMIA PUBBLICA, no. 3 (November 2021): 159–81. http://dx.doi.org/10.3280/ep2021-003007.

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Abstract:
È necessario ricostruire i modelli di produzione e di consumo, abilitando il reddito come strumento in grado di generare sostenibilità. Tra gli strumenti atti a misura-re la relazione tra ambiente e sviluppo economico vi sono la curva di Kuznets e il disaccoppiamento: il primo indaga i modelli di consumo e il rapporto che inter-corre fra il reddito pro capite e l'inquinamento prodotto da ciascun cittadino quale relazione tra reddito e diseguaglianza sociale. L'ipotesi di questa teoria è che al crescere del reddito pro capite l'impatto ambientale cresca fino a segnare un picco, per poi decrescere disegnando una curva ad "U rovesciata". Il disac-coppiamento, invece, si occupa dei modelli di produzione e ha un'accezione più ampia, studiando l'esistenza di un sistema nel quale il benessere e la qualità della vita delle persone possono crescere senza generare ulteriore pressione sull'ambiente: in altre parole, quando alla crescita economica non corrisponde un aumento proporzionale della produzione di rifiuti da parte delle attività eco-nomiche. Il progresso tecnologico è chiamato a trovare il modo di coniugare il miglioramento del tenore di vita con la tutela dell'ambiente. Se i modelli di con-sumo saranno orientati all'ambiente anche la produzione vi si dovrà adeguare. È questo il senso più intimo della transizione ecologica.
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Dissertations / Theses on the topic "Eco-sostenibilità"

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MESSINA, Marcella. "Eco-polis: dalla crisi delle forme urbane alla sostenibilità delle città." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2011. http://hdl.handle.net/10446/914.

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Abstract:
The modern city is torn by conflicts and contradictions, marked by serious environmental problems (pollution, waste, traffic, etc.), and by large areas of human and urban blight, because its profound changes and the inhabitants of cities meet in a very fractured and parcelled out relationship; the contacts may take place face to face, but nevertheless are impersonal, superficial, and transitory. The critical approach to environmental education and sustainability is to target the inequalities, the wasting of resources, and the arrogance of human domination over nature, but its contribution to appropriate urban development is nevertheless still weak. It is therefore necessary to develop the research on the educational approach to the urban environment. Critical thinking, participation, the ability to imagine future scenarios, and a shared and free access to knowledge are essential elements of the necessary social change toward sustainability.
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Ricci, Maria Chiara <1994&gt. "La sostenibilità come megatrend nelle strutture ricettive alberghiere: gli hotel eco-friendly." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21171.

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Abstract:
La sostenibilità come megatrend sta sempre più acquisendo importanza, dal momento che i prodotti eco-friendly certificati sono sempre più richiesti sul mercato. In tutti i campi dell’industria si nota un’attenzione sempre più crescente alla questione ambientale e un uso sempre più elevato di comportamenti ritenuti “environmentally friendly”. Analizzando invece l'industria ricettiva turistica, la rapida crescita dell’industria alberghiera contribuisce notevolmente al degrado ambientale, dato che è risaputo che le strutture ricettive consumano grandi quantità di energia, acqua, riscaldamento, raffreddamento e illuminazione. Alla luce di questo, diverse strutture ricettive hanno cominciato ad attuare pratiche eco-friendly adottando come garanzia una certificazione green. Ma quali sono nel concreto le pratiche che attuano questi hotel che si etichettano come sostenibili? Lo sono realmente o è solo greenwashing? L’obiettivo della mia tesi è quello di analizzare quali azioni adotta un hotel che si certifica o etichetta "sostenibile" e quali sono le motivazioni che lo spingono a voler adottare una certificazione, se è dovuto solo al prestigio di avere apparentemente una migliore immagine o è perché riconoscono l’importanza che ha oggi l’avere un minor impatto sull’ambiente. Altro scopo della mia indagine è quello di analizzare il punto di vista dei turisti, quanto sono attenti a scegliere un hotel green che abbia un impatto meno negativo sull’ambiente e se sapere che un hotel è eco-friendly influenza il loro processo di decisione. Inoltre, di cosa si fidano i turisti per scegliere un hotel green? Certificazioni, passaparola o come l’hotel si presenta?
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Pasian, Beatrice <1990&gt. "ECO CASA GALLEGGIANTE Studio sulla sostenibilità energetica e dei materiali di una casa galleggiante." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20798.

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Abstract:
Questa tesi si pone l’obiettivo di individuare delle tecniche costruttive ecocompatibili, materiali sostenibili e risorse locali per la progettazione di un modulo galleggiante che minimizza l’impatto ambientale in territorio lagunare. Per il raggiungimento di tale obiettivo è stato effettuato uno studio dettagliato e un confronto tecnico tra vari materiali utilizzabili per ogni elemento costruttivo del modulo abitativo galleggiante (sia esterno che interno). Sono stati analizzati materiali, il più possibile di origine naturale, riciclabili, localmente reperibili ed energeticamente efficienti e processi produttivi che privilegiano la logica della filiera corta. E’ stato effettuato il dimensionamento degli impianti termico ed elettrico per garantire adeguato comfort termico, ambientale ed alta efficienza energetica. L’impianto idraulico è stato progettato e dimensionato in modo da massimizzare l’efficienza idrica e favorire il riutilizzo per usi compatibili di acque meno pregiate. Si è ottenuto il progetto di un edificio galleggiante sostenibile che riduce al minimo l’impatto ambientale ed il consumo di risorse naturali ed energetiche.
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Ruaro, Valeria. "Apea-aree produttive ecologicamente attrezzate: aspetti valutativi." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3421587.

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Abstract:
The research theme is Eco Industrial Parks (Eip) and valuation models supporting decision-making, concerning their planning, design and implementation. The first part of the study is an introduction to the issue of Eip. It defines the context: what is an Eip, which are the the more important national and regional legislation, what are the key competitive factors of the new business model and what possible sources of funding can be activated to stimulate these initiatives. The second part of the study contains a collection of experiences: national and international networks for sharing know-how, regional and provincial guidelines, templates of management and monitoring, the experiences of municipals and international best practices. The third part of the study takes as the main reference the principle of "sustainable development", explored in its many aspects. The first problem was the meaning of "sustainability" in the specific case of Eip, and then the identification of objectives and actions to achieve it. Thus, it was constructed an assessment model in order to support decision-makers that have to identify the prioritization of the actions in order to achieve industrial "sustainability" objectives. The assessment model was build using the Macbeth approach (Measuring. Attractiveness by a Categorical Based Evaluation TecHnique) because as it was considered particularly suited to manage an efficient decision-making process in public administration. Through the application of this evaluation model it was possible to identify the Eip standard needed to obtain the classification of Eip projects. The standard is identified in relation to its local context, and in order to create an instrument to allocate incentives and public funding. The experiment permits to focus how the evaluation can be usefull in order to integrate in a consistent way sustainability principle in the Eip planning.
Il lavoro di ricerca ha riguardato le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (Apea) e più precisamente i modelli di valutazione da impiegare nei processi decisionali a supporto della loro pianificazione, progettazione ed attuazione. La prima parte dello studio rappresenta un’introduzione al tema delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate. In esso vengono definiti il contesto di riferimento, ovvero cosa si intende con il termine Apea, quali sono i capisaldi normativi nazionali e regionali, quali sono i principali fattori di competitività insiti nel nuovo modello industriale e quali possibili fonti di finanziamento è possibile attivare per incentivare queste iniziative. La seconda parte dello studio contiene una raccolta di esperienze Apea appartenenti a diversi livelli: le reti nazionali ed internazionali per la condivisione di know how in materia di Apea, le Linee guida regionali e provinciali, i modelli di gestione e monitoraggio di livello sovracomunale, le esperienze a livello comunale e le best practices internazionali. La terza parte dello studio ha assunto come principale riferimento il principio dello “sviluppo sostenibile”, di cui in via preliminare di cui sono stati esplorati i molteplici aspetti. Partendo da tale base, sono state dapprima precisate le problematiche applicative del principio della “sostenibilità” nello specifico caso delle Apea, e quindi individuate le azioni specifiche da porre in essere per realizzarlo. Lo specifico apporto delle discipline valutative, nel contesto tematico così delineato, è consistito nel definire un modello di valutazione in grado di assistere il decisore attraverso l’ordinamento alle azioni da attuare per realizzare il principio di “sostenibilità” in aree produttive industriali ed artigianali di nuova concezione. Il modello di valutazione si è avvalso del Macbeth approach (Measuring. Attractiveness by a Categorical Based Evaluation TecHnique) con l’obiettivo di individuare lo standard di riferimento che un’Apea dovrebbe possedere in relazione al proprio contesto territoriale, e di orientare e gestire il processo decisionale pubblico per l’allocazione di risorse. La sperimentazione svolta permette di evidenziare il contributo delle discipline valutative ai fini della pianificazione, progettazione e gestione delle Apea che intendono perseguire la coerenza con il principio di sostenibilità.
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FRATTA, VALERIA. "ECO-LABEL E VANTAGGIO COMPETITIVO: LA RIDUZIONE DELLE ASIMMETRIE INFORMATIVE TRA GLI STAKEHOLDER." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/979.

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Abstract:
L’attenzione verso la sostenibilità ambientale da parte di istituzioni, società civile e imprese, ha condotto alla diffusione di molteplici strumenti utilizzati delle imprese per dimostrare il proprio impegno per ridurre l’impatto ambientale dei propri prodotti e processi. Tra questi spiccano le eco-label, certificazioni di qualità ambientale. Attraverso una ricerca esplorativa questa tesi intende chiarire i meccanismi che regolano la comunicazione tra istituzione, impresa e cliente, quali siano i i gap informativi più rilevanti in tale triangolazione e le aree di intervento su agire per ridurre le asimmetrie informative aumentando l’efficacia dell’eco-label, le imprese come fonte di vantaggio competitivo e i certificatori come sistema di riduzione dell’impatto ambientale. La ricerca multi-metodo condotta conferma un diffuso interesse dei consumatori verso la sostenibilità ambientale e l’intenzione di contribuire attivamente, tuttavia, sottolinea anche l’esistenza di numerosi malfunzionamenti della comunicazione sia da parte delle imprese che da parte degli enti certificatori. Spunti interessanti emergono sulle modalità attraverso cui i consumatori vorrebbero essere informati e sulle loro necessità informative circa le eco-label. Emerge chiaramente la necessità di investimenti di marketing da parte delle istituzioni e, per le imprese, la necessità di integrare l’eco-label nella visione strategica per valorizzarne il potenziale di vantaggio competitivo.
During the last two decades, the interest in environmentally-conscious production and consumption has been considerably increasing. In response to these environmental concerns, a growing number of third-party certified eco-labels has been developed. Through eco-labels companies can demonstrate their commitment in lowering the environmental impact of their products and processes. The aim of this thesis is to provide a better understanding of: 1) the communication mechanisms among issuer, firm and customer; 2) the nature of the main information gaps within this triangulation; 3) the areas of intervention as to reduce the information asymmetries and increase the effectiveness of eco-labels, in terms of competitive advantage for firms and increased beneficial effects on the environment for the issuers. The multi-method explorative research conducted confirms a wide interest towards sustainable consumption issues among consumers and their willingness to actively contribute; although it highlights numerous communication failures involving both firms and issuers. Interesting suggestions emerge about the consumers’ preferred ways to be informed on eco-labels and about their information needs. It also clearly emerges the need for marketing investment from the issuers, and the need of integrating the eco-label in the strategic vision for the firms in order to value its competitive advantage potential.
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FRATTA, VALERIA. "ECO-LABEL E VANTAGGIO COMPETITIVO: LA RIDUZIONE DELLE ASIMMETRIE INFORMATIVE TRA GLI STAKEHOLDER." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/979.

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Abstract:
L’attenzione verso la sostenibilità ambientale da parte di istituzioni, società civile e imprese, ha condotto alla diffusione di molteplici strumenti utilizzati delle imprese per dimostrare il proprio impegno per ridurre l’impatto ambientale dei propri prodotti e processi. Tra questi spiccano le eco-label, certificazioni di qualità ambientale. Attraverso una ricerca esplorativa questa tesi intende chiarire i meccanismi che regolano la comunicazione tra istituzione, impresa e cliente, quali siano i i gap informativi più rilevanti in tale triangolazione e le aree di intervento su agire per ridurre le asimmetrie informative aumentando l’efficacia dell’eco-label, le imprese come fonte di vantaggio competitivo e i certificatori come sistema di riduzione dell’impatto ambientale. La ricerca multi-metodo condotta conferma un diffuso interesse dei consumatori verso la sostenibilità ambientale e l’intenzione di contribuire attivamente, tuttavia, sottolinea anche l’esistenza di numerosi malfunzionamenti della comunicazione sia da parte delle imprese che da parte degli enti certificatori. Spunti interessanti emergono sulle modalità attraverso cui i consumatori vorrebbero essere informati e sulle loro necessità informative circa le eco-label. Emerge chiaramente la necessità di investimenti di marketing da parte delle istituzioni e, per le imprese, la necessità di integrare l’eco-label nella visione strategica per valorizzarne il potenziale di vantaggio competitivo.
During the last two decades, the interest in environmentally-conscious production and consumption has been considerably increasing. In response to these environmental concerns, a growing number of third-party certified eco-labels has been developed. Through eco-labels companies can demonstrate their commitment in lowering the environmental impact of their products and processes. The aim of this thesis is to provide a better understanding of: 1) the communication mechanisms among issuer, firm and customer; 2) the nature of the main information gaps within this triangulation; 3) the areas of intervention as to reduce the information asymmetries and increase the effectiveness of eco-labels, in terms of competitive advantage for firms and increased beneficial effects on the environment for the issuers. The multi-method explorative research conducted confirms a wide interest towards sustainable consumption issues among consumers and their willingness to actively contribute; although it highlights numerous communication failures involving both firms and issuers. Interesting suggestions emerge about the consumers’ preferred ways to be informed on eco-labels and about their information needs. It also clearly emerges the need for marketing investment from the issuers, and the need of integrating the eco-label in the strategic vision for the firms in order to value its competitive advantage potential.
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Tibaldi, Giacomo. "Sperimentazione costruttiva e tecnologica di un padiglione temporaneo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11254/.

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Abstract:
La tesi ha come oggetto di studio la progettazione e realizzazione in autocostruzione del padiglione temporaneo dal nome Modulo Eco in Piazzale della Pace a Parma. Per “autocostruzione” si intende il processo in cui il committente di un immobile partecipa attivamente alla fase realizzativa dello stesso. È un percorso molto impegnativo, che richiede una forte motivazione ma allo stesso tempo molto appagante. Ad oggi in Italia non esiste una normativa nazionale che codifichi le modalità e le regole dell’edificare in autocostruzione. La partecipazione attiva nel processo realizzativo di personale non addetto ai lavori aumenta automaticamente i rischi legati all’inesperienza e alla mancanza di formazione in materia. L’attenzione quindi alla sicurezza e soprattutto all’iniziale formazione dei nuovi operai in cantiere permette di ridurre notevolmente tali pericoli. Il progetto è stato ideato dall’associazione culturale Manifattura Urbana in collaborazione con il Comune di Parma. Posizionato in Piazzale della Pace, in pieno centro, questo spazio ospiterà l’ufficio Sportello Energia del Comune stesso. È infatti interesse dell’amministrazione dare un’importanza significativa alle tematiche energetiche, non lasciando tutte le relative riflessioni solamente a tecnici ma rivolgendosi invece direttamente ai cittadini, per informarli e sensibilizzarli. È stato quindi deciso di progettare e realizzare un padiglione temporaneo, facilmente costruibile (con l’aiuto di studenti, volontari e interessati), con un minimo impatto ambientale e allo stesso tempo ad alta efficienza energetica, non solo rispettante ma superante tutti gli standard di bassi consumi energetici previsti dalla normativa per le nuove costruzioni. Il progetto è totalmente autofinanziato dalle aziende fornitrici partner, che sponsorizzano in forma gratuita il materiale da costruzione e formano direttamente in cantiere i volontari per imparare a gestirlo, in cambio di visibilità all’interno del progetto.
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GIACARDI, Alberto. "L’ABITAZIONE TEMPORANEA SECONDO I PRINCIPI DELLA SOSTENIBILITA’. Soluzioni costruttive lignee “a montaggio semplificato reversibile” e sistemi di comunicazione ed interazione multimediali." Doctoral thesis, Politecnico di Torino, 2003. http://hdl.handle.net/11583/2498427.

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Abstract:
Questa Tesi intende proporre un prototipo ligneo eco-sostenibile "a montaggio semplificato reversibile" per la gestione delle emergenze abitative in contesti limite. Le fasi di autocostruzione dei moduli e di gestione dei processi vengono agevolati da sistemi multimediali per la correlazione delle informazioni, in particolare in termini tridimensionali e di realtà aumentata, così da agevolare gli stessi fruitori nelle delicate fase di predisposizione dei luoghi e di montaggio delle unità abitative. Sono stati inoltre studiati e realizzati: 1. un utensile "all-in-one" per la gestione di tutte le fasi di montaggio; 2. un "Manuale per la gestione dell'emergenza"; 3. il nodo di fondazione del prototipo abitativo.
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Bosso, Francesca. "Valutazione di Impatto Ambientale di un Impianto Innovativo per il Trattamento ed il Recupero dell’Acqua nell'Industria Food & Beverage." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
In un contesto di continuo sviluppo industriale e di mutamenti climatici e del territorio, interrogarsi sulla sostenibilità dello sfruttamento delle risorse ambientali diventa di primaria, nonché impriscindibile, importanza. In particolare, il consumo dell’acqua dolce, risorsa scarsa sempre più difficilmente accessibile, deve essere necessariamente rallentato non solo attraverso un utilizzo più consapevole e controllato da parte delle industrie e della popolazione, ma anche grazie al supporto di tecnologie avanzate ed innovative per il trattamento ed il recupero dell’acqua di scarico, nel rispetto dei vincoli vigenti in materia di salute e tutela del territorio. In questa cornice si inserisce il progetto Niagara, lanciato da ADUE S.p.A, in collaborazione con CVAR LTD, il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna e co-fondato dall’Unione Europea tramite l’iniziativa Eco-Innovation. L’obiettivo è quello di integrare un classico impianto di riempimento dell’industria del Food & Beverage con un sistema integrato ed innovativo per il trattamento e recupero dell’acqua di scarico di processo prodotta e, normalmente, rigettata in ambiente. L’elaborato punta a sostenere il progetto Niagara proprio dal punto di vista dell’impatto ambientale, per comprovarne i considerevoli vantaggi derivabili rispetto allo scenario AS-IS attualmente adottato, di scarico diretto dei flussi d’acqua in ambiente. La quantificazione di tali vantaggi ambientali viene calcolata attraverso la metodologia di Life Cycle Assessment, dettata dalla norma ISO14040, che definisce gli stadi di valutazione dell’impatto del ciclo di vita di un qualcunque prodotto/servizio dalla fase di produzione ed assemblaggio, sino allo stadio di smaltimento, attraverso indicatori che stimano i danni apportati nei confronti dell’ambiente, delle risorse e dell’uomo.
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MELONI, ALESSIA. "Progetto e costruzione eco-responsabile. Processi, Strategie e Strumenti verso la Valutazione Ambientale in Architettura." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2014. http://hdl.handle.net/11584/266533.

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Abstract:
How the building sector, one of the main culprits of environmental damaging impacts, can actively contribute on a local scale to reach the european purpose of energy efficiency in an eco-responsible way? This research: - analyses instruments, indicators and procedures for the environmental sustainability evaluation available in literature; - according to Agenda 21’s local goals in terms of sustainability and recovery of the existing material and immaterial heritage, identifies the implementing subjects and the operating instruments to promote ecoresponsible actions of intervention on building heritage there where there is still no local legislation to which to make reference, like in Sardinia; - tests and verifies environmental sustainability evaluation systems at urban and building scale by applying specific rating systems and procedures based on the Life Cycle Assessment approach using real case-studies, of which it presents methods and results. In light of the topical issues discussed, the research’s solutions intend to propose an hypothetical path towards the environmental assessment in architecture that could grow from a local to a wider scale.
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Books on the topic "Eco-sostenibilità"

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Roj, Massimo. Progetto CMR: Less ego more eco : verso una sostenibilità condivisa = towards shared sustainability. Bologna: Compositori, 2012.

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Book chapters on the topic "Eco-sostenibilità"

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Rocchi, Benedetto. "Sostenibilità e riproduzione del capitale territoriale: il problema della scala di analisi." In I servizi ecosistemici nella pianificazione bioregionale, 97–103. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-050-4.12.

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Abstract:
Starting from a critique of the concept of "natural capital" which helps in defining the concepts of territorial and rural capital, the utility is affirmed of measuring the sustainability of individual and collective actions with respect to the contribution they offer to their production and reproduction. The analysis of case studies therefore poses the problem of over-exploitation of territorial capital in the absence of adequate investments for its reproduction. This requires a detailed evaluation of the eco-territorial services, focusing on the communities of actors who take care of them.
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Conference papers on the topic "Eco-sostenibilità"

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Basso, Marzia. "Paesaggi in movimento." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8037.

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Abstract:
Negli ultimi decenni del secolo scorso si è diffusa nel mondo occidentale una nuova coscienza ambientale ed ecologica che, assieme alla rivoluzione tecnologica ed informatica, ha orientato anche la progettazione architettonica ed urbanistica verso una integrazione/ibridazione di elementi naturali, artificiali e tecnologici, con particolare attenzione per gli aspetti della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, alle varie scale di intervento, dagli edifici “intelligenti” alla rete delle smart cities. Ogni giorno assistiamo alla creazione di ambienti sempre più interconnessi, interattivi e interagenti con gli utenti, flessibili e capaci di scambiare informazioni con il mondo esterno. Siamo ormai in grado di monitorare i nostri contesti di vita come mai fino ad ora era stato possibile, raccogliendo e mettendo a sistema una mole di informazioni senza precedenti. Inoltre le nuove tecnologie in molti casi vengono utilizzate per semplificare e facilitare la comunicazione bidirezionale e in tempo reale fra utenti e gestori dei servizi, tra cittadini ed amministrazioni e, più in generale, fra i vari attori del paesaggio, all’interno di una rete di interconnessioni fisiche ed immateriali sempre più fitta e diversificata. Il progetto ecosostenibile di paesaggio richiede, pertanto, un approccio sistemico e uno sguardo ampio che riesca a far incontrare la tutela e la conservazione con la trasformazione e la rigenerazione, inevitabile quanto vitale per i nostri contesti di vita, passando anche attraverso l’uso di strumenti non convenzionali, impiegati diffusamente sia per uno studio del territorio più rispondente alla complessità delle dinamiche reali, sia per la costruzione di un progetto comune di paesaggio. During the last decades of the 20th century a new environmental and ecological awareness has spread in the western world. Together with the technological and digital revolution, it has also directed the architectural and urban design towards an integration/crossbreeding of natural, artificial and technological elements, giving special attention to the aspects of environmental sustainability and of energy saving at the different levels of intervention, from the “intelligent” buildings to the network of the smart cities. Every day we witness to the creation of spaces that are more and more interconnected, user interactive and interagent, flexible and able to exchange information with the outside world. We are now able to supervise our life contexts as never before by collecting and organizing a huge amount of information without precedent. Furthermore, new technologies are used in many cases to simplify and facilitate bidirectional and real-time communication between users and providers, citizens and administrative offices and, in wider terms, among the various actors of the landscape inside a more and more close and diversified network of physical and immaterial interconnections. The eco-sustainable landscape design requires therefore a systemic approach and an overlook in order to permit the match between safeguard and preservation on one hand and transformation and regeneration on the other. This is as inevitable as it is essential for our life contexts, as well as the use of unconventional tools diffusely employed whether for a territorial study in accordance with the complexity of the actual dynamics or for the construction of a collective project of landscape.
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